n. こざ maggio giugno さこごし, anno li la nuova fiaccola · melia hanno toccato i cuori dei...

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N. Maggio -Giugno , ANNO LI La Nuova Fiaccola La Nuova Fiaccola La Nuova Fiaccola Per contattare i Sacerdoti: don Udoji - ; don Christel - Bollettino di collegamento delle Comunità Parrocchiali di GALLENO - PINETE & QUERCE Domenica 27 Aprile abbiamo avuto il piacere di partecipare alla Cele- brazione della Prima Comunione nella nostra Parrocchia di Querce. Due i bambini, Erica e Massimiliano, che si sono accostati al Sacramento dell’Eucarestia, nella cerimonia, preceduta dalla preghiera del Signore e dalla frazione del pane, hanno ricevuto per la prima volta « il pane del cielo » e « il calice della salvezza », il Corpo e il Sangue di Cristo che si è dato « per la vita del mondo » (Gv 6,51). La Chiesa era gremita e l’at- mosfera riscaldata dall’emozione dei loro coetanei della Parrocchia di Galleno che, nell’occasione, accompagnati dai propri genitori, hanno ricevuto la benedizione e la consegna degli abiti bianchi che indosseranno i giorni della loro, ormai prossima, Prima Comunio- ne nella nostra Chiesa San Pietro Apostolo, Sabato 10 e Domenica 11 Maggio. Bellissima ed emozionante la Celebrazione che, come sempre, ha trovato una comunità Parrocchiale unita e partecipe. Un calorosissimo abbraccio simbolico ai bambini che oggi hanno accolto Gesù nel loro cuore ricevendo un dono pieno di gioia e l’augurio di proseguire la propria iniziazione cri- stiana con lo stesso entusiasmo che li ha accompagnati fino ad oggi. Ringraziamo anche i catechisti Nicola e Carmen che li hanno seguiti nella preparazione a questo giorno. La “due giorni” dedicata alla Prima Comunione dei nostri bambini di Galleno è cominciata con una gradi- tissima sorpresa che Don Udoji ha voluto fare a tutta la comunità ma in particolar modo ai bambini e ai genito- ri che hanno partecipato a questo, lungo e non sempli- ce percorso che li ha portati al giorno del Sacramento della Comunione: l’arrivo del nostro Vescovo, Monsi- gnor Fausto Tardelli, il quale ha presieduto alla cele- brazione della Santa Messa ed ha amministrato il Sa- cramento dell’Eucaristia ai nostri ventidue bambini insieme ai compagni di Querce. Le Sue parole nell’o- melia hanno toccato i cuori dei bambini che si appre- stavano a ricevere per la prima volta il corpo di Cristo, dei loro genitori e di tutta la Chiesa stracolma di fedeli. Semplici le parole di Monsignor Tardelli per spiegare il Vangelo ai bambini che lo ascoltavano come si ascolta un amico: Gesù è il buon pastore e il buon pastore è chi segue le sue pecore, si prende cura di loro, le difende dai pericoli, le protegge dai lupi, è chi va a cercarle se si perdono, è chi le conosce ad una per una per nome e cognome. Il Corpo di Cristo, che si apprestano ad accogliere in questo giorno, li renderà appartenenti e amici stretti di Gesù per il resto della loro vita. Da parte loro, le famiglie hanno voluto sottolineare il significato di questo Sacramen- to con la semplicità ed il buon gusto nell’addobbo della Chiesa: i mazzi di calle bianche e sull'altare il pane e l'uva, bastavano a rendere tutto bellissimo, sapendo che il di più non era necessario. Quel di più che le famiglie dei bambini hanno raccolto, per offrire un aiuto alla nostra figlia Eleonora, segno di una festa e di un Sacramento che come veri cristiani, si riceve all'insegna dell’amore e della carità verso gli altri. L’emozione era forte negli occhi delle Catechiste che non hanno saputo trattenere lacri- me di contentezza e soddisfazione e dei genitori che hanno ringraziato Angela ed Olga per un impegno assolto con il cuore. Dopo la solenne benedizione del Vescovo, la serata si è conclusa con un rinfresco per i bambini della Prima Comunione e le loro famiglie, che si sono trattenute, tutte insieme, a commentare e festeggiare nella sala parrocchiale, proprio come una comu- nità cristiana dovrebbe scegliere di vivere una festa così importante per i loro figli. Anche la cerimonia della Domenica, sentita e partecipata da tutta l’assemblea, è riuscita nel migliore dei modi. Bellissima l’omelia del nostro Parroco e forte l’emozione provata dai bambini nel ricevere la loro “seconda Prima Comunione”. Un emozione ancora più forte nel sentire i bambini, pre- parati da Milena e Nadia, cantare il “Credo”, che ha strappato un applauso fuori programma ma assolutamente spontaneo. RiŶ- graziaŵo il coro comunitario Galleno-Pinete-Querce, e a tutti coloro si sono adoperati alla buona riuscita delle Cerimonie. E Dopo queste due belle giornate da incorniciare, con baci abbracci e foto ricordo … tutti a pranzo a festeggiare con le loro fami- glie. Tanti auguri a tutti, bambini e genitori …e buon cammino guidati dalla gioia del Signore …!!! - Paola Casini La nostra festa non deve finire, non deve finire e non finirà..! Perché la festa siamo noi, che camminiamo verso Te… e davvero se dovessi scegliere una parola, sceglierei FESTA per descrivere le Prime Comunioni che abbiamo celebrato a Querce il 27 aprile e a Galleno il 10 e 11 maggio 2014. Il senso della festa cristiana si esprime in un cammino sulle orme di Cristo. E vorrei che questa fosse l’icona del nostro percorso parrocchiale nei prossimi anni. Una festa che non finisce mai! - don Udoji.

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N. こざ Maggio -Giugno さこごし, ANNO LI

La Nuova FiaccolaLa Nuova FiaccolaLa Nuova Fiaccola Per contattare i Sacerdoti: don Udoji - ざざざささごじこごじ; don Christel - ざしさすざしさずずさ

Bollettino di collegamento delle Comunità Parrocchiali di GALLENO - PINETE & QUERCE

Domenica 27 Aprile abbiamo avuto il piacere di partecipare alla Cele-brazione della Prima Comunione nella nostra Parrocchia di Querce. Due i bambini, Erica e Massimiliano, che si sono accostati al Sacramento dell’Eucarestia, nella cerimonia, preceduta dalla preghiera del Signore e dalla frazione del pane, hanno ricevuto per la prima volta « il pane del cielo » e « il calice della salvezza », il Corpo e il Sangue di Cristo che si è dato « per la vita del mondo » (Gv 6,51). La Chiesa era gremita e l’at-mosfera riscaldata dall’emozione dei loro coetanei della Parrocchia di Galleno che, nell’occasione, accompagnati dai propri genitori, hanno ricevuto la benedizione e la consegna degli abiti bianchi che indosseranno i giorni della loro, ormai prossima, Prima Comunio-ne nella nostra Chiesa San Pietro Apostolo, Sabato 10 e Domenica 11 Maggio. Bellissima ed emozionante la Celebrazione che, come sempre, ha trovato una comunità Parrocchiale unita e partecipe. Un calorosissimo abbraccio simbolico ai bambini che oggi hanno accolto Gesù nel loro cuore ricevendo un dono pieno di gioia e l’augurio di proseguire la propria iniziazione cri-stiana con lo stesso entusiasmo che li ha accompagnati fino ad oggi. Ringraziamo anche i catechisti Nicola e Carmen che li hanno seguiti nella preparazione a questo giorno.

La “due giorni” dedicata alla Prima Comunione dei nostri bambini di Galleno è cominciata con una gradi-tissima sorpresa che Don Udoji ha voluto fare a tutta la comunità ma in particolar modo ai bambini e ai genito-ri che hanno partecipato a questo, lungo e non sempli-ce percorso che li ha portati al giorno del Sacramento della Comunione: l’arrivo del nostro Vescovo, Monsi-gnor Fausto Tardelli, il quale ha presieduto alla cele-brazione della Santa Messa ed ha amministrato il Sa-cramento dell’Eucaristia ai nostri ventidue bambini insieme ai compagni di Querce. Le Sue parole nell’o-melia hanno toccato i cuori dei bambini che si appre-stavano a ricevere per la prima volta il corpo di Cristo,

dei loro genitori e di tutta la Chiesa stracolma di fedeli. Semplici le parole di Monsignor Tardelli per spiegare il Vangelo ai bambini che lo ascoltavano come si ascolta un amico: Gesù è il buon pastore e il buon pastore è chi segue le sue pecore, si prende cura di loro, le difende dai pericoli, le protegge dai lupi, è chi va a cercarle se si perdono, è chi le conosce ad una per una per nome e cognome. Il Corpo di Cristo, che si apprestano ad accogliere in questo giorno, li renderà appartenenti e amici stretti di Gesù per il resto della loro vita. Da parte loro, le famiglie hanno voluto sottolineare il significato di questo Sacramen-to con la semplicità ed il buon gusto nell’addobbo della Chiesa: i mazzi di calle bianche e sull'altare il pane e l'uva, bastavano a rendere tutto bellissimo, sapendo che il di più non era necessario. Quel di più che le famiglie dei bambini hanno raccolto, per offrire un aiuto alla nostra figlia Eleonora, segno di una festa e di un Sacramento che come veri cristiani, si riceve all'insegna dell’amore e della carità verso gli altri. L’emozione era forte negli occhi delle Catechiste che non hanno saputo trattenere lacri-me di contentezza e soddisfazione e dei genitori che hanno ringraziato Angela ed Olga per un impegno assolto con il cuore. Dopo la solenne benedizione del Vescovo, la serata si è conclusa con un rinfresco per i bambini della Prima Comunione e le loro famiglie, che si sono trattenute, tutte insieme, a commentare e festeggiare nella sala parrocchiale, proprio come una comu-nità cristiana dovrebbe scegliere di vivere una festa così importante per i loro figli. Anche la cerimonia della Domenica, sentita e partecipata da tutta l’assemblea, è riuscita nel migliore dei modi. Bellissima l’omelia del nostro Parroco e forte l’emozione provata dai bambini nel ricevere la loro “seconda Prima Comunione”. Un emozione ancora più forte nel sentire i bambini, pre-parati da Milena e Nadia, cantare il “Credo”, che ha strappato un applauso fuori programma ma assolutamente spontaneo. Riミ-graziaマo il coro comunitario Galleno-Pinete-Querce, e a tutti coloro si sono adoperati alla buona riuscita delle Cerimonie. E Dopo queste due belle giornate da incorniciare, con baci abbracci e foto ricordo … tutti a pranzo a festeggiare con le loro fami-glie. Tanti auguri a tutti, bambini e genitori …e buon cammino guidati dalla gioia del Signore …!!! - Paola Casini

La nostra festa non deve finire, non deve finire e non finirà..! Perché la festa siamo noi, che camminiamo verso Te… e davvero se dovessi scegliere una parola, sceglierei FESTA per descrivere le Prime Comunioni che abbiamo celebrato a Querce il 27 aprile e a Galleno il 10 e 11 maggio 2014. Il senso della festa cristiana si esprime in un cammino sulle orme di Cristo. E vorrei che questa fosse l’icona del nostro percorso parrocchiale nei prossimi anni. Una festa che non finisce mai! - don Udoji.

In questo tempo di Quaresima il Papa ci ha invitato alla preghiera. Fermarsi un atti-mo, mettersi in ascolto, dare modo al nostro cuore di aprirsi e respirare. Respirare l’amore di Dio. Nel Santuario, ripercorrendo le stazioni della Via Crucis insieme col nostro Vescovo, abbiamo potuto sperimentare tutto ciò. Gli adolescenti guidati da Monica, hanno preparato brevi ma concisi spunti di riflessione, portando i presenti indietro nel tempo, rendendo possibile trovare risposte a domande che, chiunque, avrebbe voluto fare a Gesù, alla Veronica, a Giuseppe d’Arimatea, a Simone di Cire-ne, a Maria e alle donne che per prime hanno saputo della risurrezione del Cristo. Una chiesa piccola ma improvvisamente capiente, ha ospitato molti cuori attenti e silenziosi, cuori di una comunità che riusciva a sentire, stazione dopo stazione, il do-lore di nostro Signore e dei suoi amici che lo hanno visto morire sotto i propri occhi. E’ stato un bellissimo momento di condivisione, di comunione e di preghiera. Sem-plici canti e raccolti silenzi, hanno fatto da sfondo all’immagine vivida del Cristo sof-ferente. Le emozioni che abbiamo provato possono essere riassunte in ciò che ha det-to Sua Eccellenza: “Quello di cui si è caricato Gesù, è ciò che meritavamo noi. Guar-dando a Lui ci sentiamo spinti a dire “GRAZIE”. Un grazie che deve essere un impegno, affinchè il Signore sia davvero pre-sente nella nostra vita, stando vicino agli altri come Lui è stato ed è vicino a noi”. Vogliamo credere che, tornando alle pro-prie case, chiunque abbia partecipato a questa serata si sia sentito più forte e più sereno, sicuro del sostegno di un amore che non delude mai: quello di Dio. Gesù ha portato il peso della croce, ha visto i suoi discepoli scappare per la paura, ha subito tradimenti seppure innocente, ha sopportato il dolore dei chiodi nelle mani e nei piedi, ha sentito insulti, ha ricevuto sputi, ha aspettato la morte…per noi, per amore nostro. Un amore incondizionato, che supera le diversità, i rancori ed i tradimenti. Rendiamo grazie per ciò che abbiamo vissuto, per la presenza del nostro Vescovo e di molti bambini e ragazzi seguiti dalle loro famiglie. Preghiamo per loro affinchè crescano nella Fede e diventino futuri testimoni di Cristo, perché, come ci ha ricor-dato Sua Eccellenza: “Il tesoro più grande che abbiamo è la Fede nel Signore e dobbiamo trasmettere questo bene prezioso ai nostri figli”. - Rachele Matteoni

Tutti noi, in qualche momento della nostra vita, abbiamo dovuto incontrare la sofferenza: per motivi di salute, per gli affetti che si perdono, per la man-canza di armonia in famiglia, per il lavoro che non c'è… per mille ragioni, ognuno per una ragione diversa… tutti abbiamo dovuto fare i conti con quella sensazione di dolore e di impotenza che la vita ci costringe a sopportare. E' brutto soffrire, e la prima cosa che ci viene in mente è che Dio ci punisce per le nostre mancanze o che Dio non ci vede, perché se ci guardasse non

permetterebbe che accadessero certe cose. E allora cosa facciamo noi ? Preghiamo, ci disperiamo o imprechiamo... comunque ci rivol-giamo a quel Dio che riteniamo il colpevole del nostro dolore, ma anche l'unico in grado di aiutarci a trovare una soluzione. In verità anche Lui, Gesù figlio di Dio, ha avuto paura di soffrire, ha chiesto più volte se era possibile allontanare da Lui quel calice … ma alla fine, con tutto il dolore e la paura di un uomo, ha accettato il Suo destino, ha compiuto la volontà del Padre, il completamento di quel disegno per cui tutto era iniziato: il perdono dei nostri peccati e la nostra salvezza nella vita eterna. E quale ragione tanto grande l'ha spinto ad accogliere il dolore e la morte sulla croce? L'unica ragione è l'amore … perché nessuno ama così tanto come colui che dona la propria vita per la salvezza dei suoi fratelli. “Guardando Gesù nella sua passione, noi vediamo come in uno specchio anche le sofferenze di tutta l'umanità e troviamo la risposta divina al mistero del male, del dolore, della morte”. La nostra sofferenza è quel momento in cui anche noi, come Gesù, ci sforziamo di portare la nostra croce e ci avviciniamo al Suo dolore. Dietro ogni dolore c'è una ragione, che a noi risulta incomprensibile ma che possiamo solo accettare con co-raggio, e con la certezza che nasce dalla fede in quel Dio che, anche attraverso la sofferenza, ci mostra il Suo progetto di amore e di sal-vezza nella nostra vita . - Roberta Tonini

Tutte le cose hanno bisogno del loro tem-po per compiersi: così come un figlio impie-ga nove mesi per ve-dere la luce, nel perio-do di quaresima anche noi cristiani viviamo il tempo dell'attesa. Sono sempre lunghi quaranta giorni, specialmente quando sono scanditi da celebrazioni che ci aiutano a ricordare ed a rivivere la passione e la morte di Cristo sulla croce. Sono lunghi, ma hanno la loro ragione di essere: ci conducono, attraverso un percorso di riflessione, di partecipazione ed anche di dolore, alla giornata più festosa dell'anno per un cri-stiano : la Santa Pasqua. E' il giorno della resurrezione del Signore, il giorno della nostra rinascita spirituale, il giorno in cui ogni anno si rinnova la certezza della vita eterna, di quella meravigliosa possibilità che Dio ci ha concesso attraverso il sacrificio del Suo Figlio Unigenito Gesù Cristo. Anche quest'anno abbiamo vissuto celebrazioni ben partecipate e condivise nelle nostre tre Chiese di Galleno, Pinete e Querce, cerimo-nie che, passando per la Domenica delle Palme, ci hanno portato alla Santa Pasqua, giorno di grande fe-sta ed allegria. La Chiesa era affollata, come accade solo nelle grandi occasioni, e la cerimonia veramente sentita e ben accompagnata dai canti del coro inter-parrocchiale che ringraziamo vivamente per l'impegno e la buona volontà. Il giorno di Pasquetta abbiamo celebrato la Santa Messa nella chiesa delle Pinete, scelta felice e ben accolta dai parrocchiani e da ripete-re nei prossimi anni. Adesso continuiamo il nostro cammino di cristiani, conservando nel cuore la gioia del Cristo risorto. Che questa Santa Pasqua porti ar-monia, pace e serenità per tutti. - Roberta Tonini

“Fare insieme agli altri la tua strada verso Lui”: Questi versi riassumono la Festa dell’Unità Pastorale di Galleno – Pinete, Orentano, Querce, Staffoli e Villa Campanile. Il Santuario delle Cerbaie ha ac-colto una bellissima celebrazione comunitaria durante la quale le parole di Don Sergio hanno lasciato un segno indelebile: “Vogliamo ridare vita a questo luogo insieme, riscoprendolo e riscoprendo il nostro senso di comunità. E’ bello ritrovarci tutti qui oggi, con le coppie di fidanzati, le famiglie ed i bambini”. La Santa Messa si è conclusa, non a caso, con la benedi-zione dei fanciulli presenti. L’obiettivo della nostra Unità Pastorale è dar vita ad una fede ed una religiosità a “misura di famiglia”, per que-sto la celebrazione di inizio del mese mariano è stata dedicata alle coppie e per lo stesso mo-

tivo abbiamo pensato di pranzare insieme. Un pranzo di condivisione, dove ognuno ha portato qualcosa, dove “dividendo” siamo riusciti a “moltiplicare” il cibo. Sotto l’ombra dei tigli ed un timido sole, c’era la fotografia della vera comunità cristia-na: un gruppo di persone che si vogliono bene, che sorridono, che si sostengono l’uno con l’altro perché vogliono costruire insieme il Regno di Dio. “Dove due o tre sono riuniti nel mio nome, io sono lì in mezzo a loro”. E’ stato davvero così. Gesù era nascosto nei fratelli e sorelle di Orentano, Staffoli, Villa Campanile, Galleno, Pinete, Querce e poi Spianate, nei sorrisi dei bambini, nei brindisi scherzosi, negli abbracci, nei giochi di squadra, nelle canzoni a ritmo di chitarra, insomma Gesù era ed è in ogni manifestazione di amore fraterno. E’ stato bello condividere un giorno interno come una grande famiglia, con la sem-plicità dei buoni sentimenti e la voglia di affidare i nostri progetti nelle mani di Dio. Ognuno nel suo piccolo ha contribuito a rendere questo giorno speciale, mettendo un altro mattoncino importantissimo per la costruzione di una solida unità pastorale. Un ringraziamento a tutti i partecipanti, dal diacono Roberto alla dolcissima Azzurra, da Lorenzo a Donato, da Don Raphael a Don Christel e poi Antonio, Carla, Carmen, Cinzia, Daniela, Giovanna, Giuseppina, Maria, Nadia… e tutti gli altri. Ricorde-remo i momenti di preghiera, i travestimenti per gioco, i bambini sul camion, il caffè nel termos e l’attesa dei pellegrini di Spianate, sperando che la pioggia non li colpisse. Che emozione vederli arrivare sotto un benevolo ultimo raggio di sole e chiudere la giornata con loro! Accogliamo l’invito di Gesù e del Papa ad uscire dal nostro “campanilismo” per aprirci total-mente agli altri: perché solo con la vicinanza dei nostri fratelli scopriremo il cielo che è dentro di noi e lasceremo, così, una magnifica scia di Luce. - Rachele Matteoni

Gli alunni della scuola di Pozzale in visita al Santuario di Querce Martedì 29 aprile un numeroso gruppo di bambini della classe quinta della scuola primaria di Pozzale, appartenente alla Dire-zione didattica statale Terzo circolo di Empoli, sono venuti in visita al Santuario di Querce, accompagnati dai loro insegnanti Francesco Campigli e Patrizia Mancini e dal direttore dei servizi giuridici e amministrativi Stefano Taddei. I bambini, incurio-siti dalle spiegazioni sulla storia di questo noto Santuario, facevano molte domande e prendevano appunti, sollecitati anche dal loro insegnante di religione, che li esortava a prestare attenzione e a stare tranquilli. Successivamente, l’allegra scolaresca ha fatto vista alla famosa “Cellina della Madonna” dove, oltre a prendere appunti e fare domande a Cinzia Paletti che in quell’oc-casione ha fatto da guida, hanno giocato e scherzato. La visita al Santuario di Querce è durata circa un’ora ed è stata molto po-sitiva e incentrata alla cordialità e alla schiettezza che solo i bambini sanno far provare. Dopo i saluti e ringraziamenti, ci siamo promessi di ritrovarci ancora in questo Santuario per una nuova avventura. - Cinzia Paletti

Il 3 Maggio 2014 si è svolto il 1° Pellegrinaggio Interprovinciale dei do-natori di sangue Fratres di Lucca e di Pisa al Santuario Madonna delle Querce. L'iniziativa promossa dai Consigli Provinciali Fratres di Lucca e Pisa, in collaborazione con il Gruppo donatori di sangue Fratres di Galleno-

Pinete, la Compagnia del Santuario e le Comunità Parrocchiali di Galleno-

Pinete e Querce si è svolta con successo in un clima di profondo raccogli-mento e devozione nonostante le minacce della pioggia. Molti gruppi donato-ri di sangue provenienti anche dai confini più lontani delle Province di Pisa e Lucca hanno così potuto conoscere, apprezzare la bellezza e il fascino del Santuario, sia per la sua posizione isolata e immersa nel verde che per la sua

storia ancora sconosciuta a tanti fedeli devoti della Madonna. Il Santuario offre infatti la possibilità di riflessione e contempla-zione soprattutto nel luogo della Cellina dove è apparsa la Madonna e grazie ai suoi spazi all'aperto è ideale anche per i ritiri spirituali di gruppi di persone. Alle ore 18 è stata celebrata la Santa Messa in una chiesa stracolma, e ci ha regalato momenti di grande intensità, soprattutto quando tutte le persone presenti hanno intonato a gran voce, insieme al coro il Gloria. Al termine del Pellegrinaggio è stata inoltre inaugurata la sezione distaccata delle Querce del Gruppo Donatori di sangue Fratres Galleno-

Pinete e si è tenuta la premiazione di coloro che avevano raggiunto le 120 donazioni di sangue. La serata si è conclusa con una piacevole cena al Ristorante El Patio, che ha chiuso felicemente una bella occasione di fraterna e fruttuosa collaborazione. Data l'adesione sentita e partecipata a questo evento, il Parroco Don Udoji auspica il ripetersi di simili iniziative, volte sia alla promozione della donazione del Sangue che alla conoscenza del Santuario delle Querce. - Paola Santillo

Per la redazione/parroco rivolgersi alla Parrocchia San Pietro Apostolo, Diocesi di San Miniato. Via della Chiesa にに, のどどのね Galleno - Fucecchio 岫FI岻. Tel/Fax: +ぬ9 どの7な に999ぬな; Email: [email protected]

ACCOLTI NELLA CASA DEL PADRE

Maria Luisa D’apice 13 marzo 2014

Antonio Altamura 02 aprile 2014

Bianca Maffei 13 aprile 2014

Iside Orsucci 06 maggio 2014

L’ETERNO RIPOSO DONA LORO, O SIGNORE!

AAARCHIVIORCHIVIORCHIVIO PARROCCHIALEPARROCCHIALEPARROCCHIALE

Martedì 13 Maggio, ore 21,15 - Santa Messa a Galleno in onore della Madonna di Fatima

Giovedì 15 Maggio, ore 21,15 - Riunione Consiglio della Comunità

A Galleno

Domenica 25 Maggio, ore 11,15 - Santa Messa con l’Unzione degli Infermi e Pranzo Fraterno in Parrocchia

Sabato 31 Maggio, ore 20,30 - Partenza da Pecchio per il consueto pellegrinaggio al Santuario di Querce. Lunedì 02 Giugno - Gita Parrocchiale a Vallombrosa

Sabato 21 Giugno - Inizio festa SPORTINGALLENO e Cena Parrocchiale

Domenica 29 Giugno - San Pietro: Festa Patronale a Galleno

Domenica 27 Luglio - San Nazario: Festa Parrocchiale a Querce

Sabato 16 Agosto - San Rocco: Festa Patronale a Pinete

Ogni ultimo Venerdì del mese, ore 21,15 a Galleno Lettura &

Condivisione della Bibbia.

OFFERTE PER LA PARROCCHIA

Offerta per la sala parrocchiale € 100

Offerte dalla Gita Parrocchiale € 290

Offerte per Eleonora € 70; e dalle famiglie dei bam-bini della Comunione - € 450

Francesca intervista la sua mamma con un certo imbarazzo, ma si fa coraggio e parte: 1) Chi siete? - Siamo un gruppo di volontarie della Caritas Diocesana, ed abbiamo in comune la passione per il cucito creativo ed altre attività manuali correlate come l'uncinetto, la maglia ai ferri ed il ricamo. 2) In che campo operate? - Su sollecitazione della cooperativa sociale 2Lo Spigolo" di Montopoli e della casa-famiglia "Divino amore" 8anch'essa di Montopoli), che accoglie giovani madri in difficoltà, abbiamo intrapreso un percorso di la-boratorio di cucito che ha coinvolto oltre alle ragazze della casa-famiglia, un gruppo di giovani donne senegalesi residenti a Fucecchio che tramite il movimento Shalom avevano già manifestato il desiderio di impegnarsi in questo tipo di attività. 3) Dove si trova e come si svolge l'attività? - Per circa un anno siamo stati itineranti ed ospiti a Montopoli: prima dalla ca-sa-famiglia e poi dalla cooperativa ma in cerca di una sede confacente alle nostre necessità; a partire dallo scorso settem-bre il Comune di Santa Croce ci ha messo a disposizione dei locali usati precedentemente come magazzini. l'attività si svolgerà ora in questi locali dal lunedì al venerdì, nell'arco della mattinata, quando tutti i figli delle ragazze coinvolte sono a scuola. 4) Qual è lo scopo finale delle attività che vengono svolte? - Il primo obiettivo è quello di insegnare le varie tecniche del cucito per la realizzazione di manufatti ed oggetti tessili destinati alla casa ma dedichiamo una particolare attenzione an-che alle riparazioni. Attraverso le attività manuali cerchiamo di raggiungere anche un secondo obiettivo di inclusione so-ciale. 5) A proposito del sociale … - Cerchiamo di far sentire a persone in condizioni di disagio di far parte di una comunità e attraverso l'acquisizione di competenze per agevolarne l'inserimento in ambito lavorativo. 6) I materiali da voi usati da dove vengono? - Gran parte del materiale utilizzato dal laboratorio come tessuti, filati e mac-chinari sono frutto di recupero, di donazioni e di lasciti. E' per noi un vanto dare nuova vita a materiale altrimenti destinato al disfacimento. Una piccola parte, ma significativa, dei tessuti da noi utilizzati proviene da acquisti del microcredito dei pesi in via di sviluppo. 7) Vi siete ispirati a qualche progetto? - La nostra è prima iniziativa di questo genere nella zona del Valdarno Inferiore che prevede azioni per la messa in luce di competenze possedute da donne straniere e donne madri in riferimento alle lavora-zioni dei tessuti per favorire l' inserimento lavorativo. Grazie mamma, a te ed alle tante mamme che lavorano, aiutano col-laborano ad un mondo migliore! Francesca Gasperini

Maria Santissima, madre di tutti, Madre delle nostre mamme, aiutale nei momenti di difficoltà, quando la famiglia dipende da loro, quando si sentono sole, scoraggiate, incomprese. Confortale, fa' sentire la Tua forza, il Tuo coraggio, il Tuo amore

e perdona noi figli, che diamo tutto per scontato, aiutaci ad essere consapevoli di essere fortunati ad avere Te Maria, Madre di tutti, ad averci donato queste mamme

e dacci la prontezza di dire almeno

un semplice GRAZIE MAMMA! AUGURI A TUTTE LE MAMME !!!