nell' artistico magico ed
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Brrr!!!Facciamo un viaggio
nell' artisticoMagico ed Emozionante !
“Entriamo” nei quadri ,”leggiamoli” e andiamo insieme alla scoperta dei loro“messaggi” segreti .FANTASTICO !
Vi presentiamo IL nostro
INVERNO
A.SISLEY 1839-1899C.MONET 1840- 1926A.RENOIR 1841- 1919
V.KANDINSKY 1866 - 1944
m/a gabriella www.tateefate.com
È arrivato l’inverno e con lui il
freddo, la pioggia e tutto il corredo di sciarpe, cappellini e guanti. Ma come possiamo riflettere , osservare, raccontare in modo
originale le caratteristiche di questa stagione?
Ovviamente la natura ci offre moltissimi spunti, ma gli artisti come rappresentavano “ i loro inverni “ e che significato ha avuto L’INVERNO nella storia dell’uomo centocinquanta anni fa? Proviamo a osservare insieme questa stagione attraverso gli esempi della storia dell’arte. Tra gli artisti che hanno ritratto paesaggi invernali ve ne sono tantissimi.
..ma tra tutti , per primi, sono stati GLI IMPRESSIONISTI, alla fine del 1800 a studiare sistematicamente le stagioni, per poter cogliere al meglio le infinite sfumature della natura.
Il paesaggio invernale da rigido e difficile, si trasforma in ovattato, tranquillo, romantico.
GliIMPRESSIONISTI
Chi Erano
?
Gli artisti IMPRESIONISTI hanno nomi famosi come MONET, MANET, CÉZANNE, RENOIR, SISLEY, DEGAS, PISSARRO.
“Pittori che hanno molto sofferto per affermarsi, visto che erano considerati in controcorrente rispetto al precedente classicismo. Le loro esistenze sono raccontate a partire da quando erano bambini in questo bel libro che contiene anche un messaggio di fiducia nei propri sogni e nelle proprie ambizioni. Loro volevano dipingere e hanno dipinto. E’ un invito ai bambini a fare quello che sognano”.
L' artistaAlfred SisleyCi spiega
Le principali caratteristiche
dell'IMPRESSIONISMO
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Ritratto di Alfred Sisley
Hello! Sono Alfred Sisley, pittore
impressionista.Sono nato a Parigi, il 30
ottobre 1839 da genitori inglesi e,
pur essendo considerato anglo-francese,
sono rimasto cittadino britannico per tutta la
vita, benchè abbia tentato di ottenere la
cittadinanza francese.Mio padre, un facoltoso commerciante di cotone
e caffè, desiderava che seguissi gli affari di famiglia; per questo a 18 anni , dopo gli studi, ,
mi mandò a Londra. Io, però, qui più che al commercio, dedicavo gran parte del tempo alla visita dei musei e allo studio di artisti londinesi
importanti e così tornai a Parigi a 22 anni e iniziai una delle scuole più in voga nella Parigi
dell'epoca.Grazie alla generosità di mio padre trascorsi una
giovinezza felice insieme a nuovi amici poi diventati famosissimi , ma allora ancora come
me sconosciuti cioè Pierre-Auguste Renoir e Claude Monet
Con Pierre-Auguste Renoir e Claude Monet compivo numerose spedizioni nei dintorni di
Parigi per DIPINGERE DAL VERO quel paesaggio dagli alberi secolari che già aveva ispirato gli artisti francesi delle generazioni precedenti.
DIPINGERE DAL VERO : ecco il nostro “segreto” !
Punto cardine dell’ARTE IMPRESSIONISTA è la pittura “en plein air” (all’aria aperta).
Noi artisti impressionisti abbandoniamo il chiuso degli atelier per dipingere la realtà “dal vivo” e cogliere così l’infinita
varietà della sfumature che compongono i colori. Questo nuovo approccio alla pittura è reso possibile anche grazie
all’invenzione del “cavalletto da campagna” (portatile) e dei colori in tubetto, più pratici da usare negli spostamenti e più immediati, visto che
non costringono l’artista a mescolare i pigmenti per formare i colori.Le opere di noi IMPRESSIONISTI non rappresentano la realtà così
com’è ma in base a come viene percepita dall’occhio dell’artista nel momento in cui la dipinge.
I COLORI non sono più mescolati sulla tela ma vengono semplicemente accostati, dando vita a spettacolari contrapposizioni cromatiche e a
immagini non chiaramente definite, quasi sfocate.
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18401926
18411919
1839- 1899
By maestra Gabriella
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impressioni d' inverno
ALFRED SISLEYIn questo quadro , un olio su tela dipinto a 39 anni, a tema
invernale, Sisley conferma che lo studio degli
impressionisti si concentrava sulla luce e su come poterla esprimere al meglio in pittura , infatti in questo genere di
quadri riesce a trasmettere l’esatta sensazione visiva di un paesaggio invernale.
Alfred Sisley
by m/a gabriella www.tateefate.com
Il paesaggio, infatti, è uno dei grandi protagonisti dell’arte di tutti i tempi, un
soggetto intramontabile, che ci dà la misura quanto importante sia per l’uomo osservare la realtà che lo circonda. LE STAGIONI, così come il trascorrere del tempo, diventano
un’occasione per studiare i cambiamenti che la natura subisce, e ritrarre colori, atmosfere
ed emozioni diverse.
“ La campagna invernale mi affascina in modo particolare ; mi ritengo molto abile nel
rendere la tristezza e il carattere desolato della natura.
Il mio temperamento riservato e solitario si concilia meglio con il mistero e con il silenzio
dei paesaggi innevati. Grazie a piccole pennellate di colore posate
sulla tela, il suolo non è uniformemente bianco ma iridato di riflessi azzurrini.
La neve a Louveciennes illustra una strada
coperta di neve che s' inoltra sullo sfondo, dove è stato raffigurato un unico piccolo
personaggio.” Prova a immedesimarti in lui; descriviti , motiva
perché sei lì, che cosa ti aspetti di vedere o incontrare dopo il percorso, esprimi le tue sensazioni ed
emozioni in mezzo alla neve
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...et voila'!
mONSIEUR
MONET
Piacere di conoscere “il tuo inverno”!Un solo anno separa Sisley da Monet nato nel 1840
Monet esegue pennellate veloci, utilizza colori pastosi, tonalità pure.
BRRRrrr che freddo nel Villaggio di Sandviken!
Oh, quanta neve è scesa a LAVACOURT!
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La neve e il suo magnifico silenzio. Non ce n’è un altro che valga il nome di silenzio,
oltre quello della neve sul tetto e sulla terra.Erri De Luca, Il peso della farfalla,
Questi quadri sono stati dipinti da Monet quando non aveva ancora 30 anni.Monet confessa ad un amico di trovare la campagna normanna "
forse ancor più affascinante d'inverno che d'estate...".
La campagna coperta da un manto di neve gli offre l'occasione di studiare le variazioni della luce e di puntare sulle sfumature. Animato
dal desiderio di rinnovare la rappresentazione del paesaggio, l'artista fa ricorso ad un numero limitato di colori.
Dipinge un paesaggio quasi deserto, attribuendo al calesse e al suo occupante
soltanto un ruolo di secondo piano.
Monet sposta l’attenzione dal soggetto (che cosa) al modo di dipingere (come). Nei suoi lavori, infatti, i soggetti passano in secondo
piano rispetto alla maniera con la quale sono raffigurati. Ciò che importa è la percezione fisica della realtà come dimostrano i numerosi dipinti avente come oggetto il paesaggio invernale in
differenti luoghi francesi ed europei.
?I treni a vapore offrivano uno spettacolo di
modernità: velocità e vapore, luci e fumi colpivano i sensi .
Entriamo nel quadro e... sentiamo il freddo umido della neve e il calore odoroso di
carbone della macchina, rabbrividiamo per la galaverna sugli alberi, ci consoliamo a fronte
dei fari gialli del treno che bucano il paesaggio nella foschia.
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l’inverno può essere anche uno stato d’animo. il paesaggio diventa in questo caso
l’impressione di un momento
In questo dipinto -capolavoro ci appaiono una natura fatata ed un mondo antico e nuovo al
tempo stesso. Riusciamo a respirarne l' aria, i silenzi, riusciamo a catturare la luce dell’alba
e riposare lo sguardo nel candore del paesaggio ?
Siamo incantati da “LA GAZZA e la neve “ Monet aveva 28 anni quando
lo dipinse “en plain air”Ogni elemento che compare nella tela sembra tangibile e sprofondato in una coltre
soffice e candida. Monet riesce a rendere percepibile persino l’aria fredda delle prime ore del mattino. La neve domina in ogni angolo di questo paesaggio, ma chi c'è
proprio lì, su quel cancelletto di legno che ricorda un pentagramma musicale?Una tenera gazza! La Gazza è l’unica protagonista del dipinto come il passero
solitario evocato nei versi leopardiani .Essa è cugina del corvo, curiosa, intelligente e sfrontata, ha la reputazione di rubare ogni cosa che luccica. Sole ed ombra
costruiscono il dipinto Per via della luce del sole, ci sono delle ombre proiettate qui e là, di cui la più importante è quella del muretto accanto al cancello e che si riflette su
tutto il paesaggio. il calore del sole è reso con l’utilizzo di un giallo molto freddo e l’ombra riflessa sulla neve è bluastra, quasi viola. MONET ha usato questi 2 colori complementari: nei punti di massima luminosità la neve è composta da numerosi
colori che si moltiplicano mescolandosi tra loro e unendosi al bianco...e che dire del rosso dei comignoli e della perfetta ombra di Lady gazza:Proviamo a raccontare !
Entriamo dentro il quadro e osserviamolo in ogni suo particolare ascoltando le note e i
versi di De André nel brano musicale L’Inverno)
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Sale la nebbia sui prati bianchiCome un cipresso nei camposanti
Un campanile che non sembra veroSegna il confine fra la terra e il cielo
Ma tu che vai, ma tu rimaniVedrai la neve se ne andrà domani
Rifioriranno le gioie passateCol vento caldo di un'altra estate
Anche la luce sembra morireNell'ombra incerta di un divenire
Dove anche l'alba diventa seraE i volti sembrano teschi di cera
Ma tu che vai, ma tu rimaniAnche la neve morirà domani
L'amore ancora ci passerà vicinoNella stagione del biancospino
La terra stanca sotto la neveDorme il silenzio di un sonno greve
L'inverno raccoglie la sua faticaDi mille secoli, da un'alba anticaMa tu che stai, perché rimani?
Un altro inverno tornerà domaniCadrà altra neve a consolare i campi
Cadrà altra neve sui camposanti
L' inverno De Andrè
CI sono stati molti inverni nella vita di MONET
Come molti altri impressionisti lavorando en plein air, davanti al soggetto naturale, all’aria aperta, appariva, in inverno, ai suoi vicini o ai passanti, come un uomo siberiano coperto di
neve e trapuntato dal ghiaccio.Attenzione , però!
Non è che sempre GLI IMPRESSIONISTI passassero ore ed ore
nell’inclemenza della natura. A volte prendevano, del paesaggio, uno scatto
fotografico. Impostavano cromaticamente all’aperto. Rientravano, sistemavano
. Si ripresentavano all’esterno per stendere gli strati superiori del quadro. Infatti
i dipinti impressionisti realizzati in una sola seduta sono rarissimi e, soprattutto, al di là delle prime provocazioni,
non soddisfacevano gli stessi pittori che li avevano stesi.
Per ottenere che gli effetti raggiungessero il massimo della luminosità era poi necessario
attendere almeno una giornata affinchè il colore sottostante non facesse annegare la nuova
stesura.
Maestra Gabriella www.tateefate.com
Piacere di conoscerti!www.tateefate.com
Paesaggio innevato - 1875 -Renoir ha 34 anni
A differenza del mio amico Monet io rifuggivo le
temperature fredde, odiavo starmene coi piedi al freddo per accordare la tavolozza ai colori
della neve. Tuttavia ho accettato la sfida di passare qualche ora
all’esterno a dipingere sulla neve.Confesso di non sopportare
assolutamente il freddo, nemmeno sotto il profilo della
pittura: la vista del bianco azzurrino mi evoca un senso di disagio e di malessere. Senza dubbio ciò è anche dovuto al
fatto che a 50 anni ho iniziato a soffrire di artrite reumatoide;il freddo mi picchia sulle dita, ai polsi, alle caviglie ai ginocchi.
Quindi i miei paesaggi innevati sono numericamente
limitatissimi, MA DI GRANDE INTERESSE.!!!
By m/a gabriella
Adatt. dal web di maestra gabriella
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ALFRED SISLEY