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FOGLIO TRIMESTRALE DELLA SEZIONE ALPINI DI ALESSANDRIA “GEN. CAMILLO ROSSO” VIA LANZA 2 - 15121 ALESSANDRIA Tel. 0131 442202 Fax 0131 442202 www.alessandria.ana.it [email protected] - [email protected] Poste Italiane s.p.a. - Sped. in Abb. Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art.1, comma 1, DCB/AL ANNO LI N. 3 - Ottobre 2019 Tiratura 1.920 copie Costo per copia 1,00

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FOGLIO TRIMESTRALE DELLA SEZIONE ALPINI DI ALESSANDRIA “GEN. CAMILLO ROSSO” VIA LANZA 2 - 15121 ALESSANDRIATel. 0131 442202 Fax 0131 442202www.alessandria.ana.it

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ANNO LI N. 3 - Ottobre 2019 Tiratura 1.920 copie Costo per copia € 1,00

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S o mm a r i opg. 3 - 4 I l calcio del mulo

pg. 5 Sopralluogo per Alessandria 2021

pg. 6 La Regione sostiene... - Al salotto del Mandrogno

pg. 7 Alessandria 2021 - L’angolo dello Sport - Geppo..

pg. 8 Destinazione Rombon - Eccellenze Alessandria...

pg. 9 Capannette di Pej

pg. 10 - 11 Protezione Civile

pg. 12 L’abbaraccio di Valenza agli alpini

pg. 13 - 17 Uscite del Vessillo

pg. 18 - 23 Attività dei gruppi

pg. 23 In famiglia

Impo r t an t e

Ci raccomandiamo espressamente a tutti coloro che hanno la pos-sibilità di inviarci testi e foto a colori in formato digitalizzato

(usando il computer per capirci) di farlo utilizzando questo formato,in quanto molte volte ci arrivano in redazione fogli di articoli eviden-temente stampati da un pc. Per cortesia se avete composto il vostro“pezzo” con un computer fateci avere il file (o per posta elettronica osu drive pen o su cd rom) per noi molto più comodo! Vi chiediamoquesta cortesia per non ripetere il lavoro di battitura da Voi già effet-tuato e che quindi ci comporterebbe un’ulteriore perdita di tempo eritardi nella spedizione del nostro periodico! Segnaliamo le caselle diposta elettronica (e.mail) della Sez. di Alessandria:[email protected] da usarsi per l'invio di comunicazioni generiche.Per qualsiasi testo, articolo o foto da pubblicare sul nostro giornale,Il Portaordini, o sul nostro sito internet www.alessandria.ana.it usaregli indirizzi [email protected] e [email protected] . Si rammentaa tutti coloro che vogliono inviare materiale per la pubblicazione sulnostro periodico sezionale che le date improrogabili entro cui dettomateriale deve pervenire alla redazione sono :N° 1 - 1 febbraio; N° 2- 30 aprile; N° 3 - 30 agosto; N° 4 - 10 ottobre. Gli articoli o le foto

pervenute oltre le date qua sopra riportate verranno pubblicati sul nu-

mero successivo de "Il Portaordini".

Non si accettano pezzi inviati in forma anonima, articoli e comu-

nicazioni dovranno essere corredati dal nome dell'autore e del

Gruppo di apparteneneza. Qualora l'estensore dello scritto non

intenda rendersi pubblicamente noto, oppure usare uno pseudo-

nimo, dovrà evidenziarne la richiesta dopo essersi regolarmente

firmato, la redazione provvederà in merito. Gli articoli pubblicati

esprimono il pensiero del firmatario e non automaticamente

quello del Direttore e della Redazione.

Singoli Soci e Gruppi che intendessero portare il pro-

prio sostegno a il Portaordini o alle molteplici attività

della Sezione potranno farlo con apposito versamento a

favore di Associazione Nazionale Alpini Sezione di Ales-

sandria sul conto N° 053848530940 presso Banca Sella

Alessandria, indicando la destinazione che potrà essere:

il Portaordini - Sede sezionale - Protezione Civile - Rifugio

Domus Alpinorum - Chiesetta Capannette di Pey. Oppure

rivolgersi direttamente alla Sede di Via Lanza, 2 Alessan-

dria negli orari di apertura.

La pubblicità su "Il Portaordini" arriva trimestralmente in2700 famiglie, gli interessati potranno usufruire dei se-guenti spazi: PAGINA INTERA - ½ PAGINA - ¼ DI PAGINA- TRAFILETTO

UN'OCCASIONE PER FARTI CONOSCERE E FAR CONOSCERE I TUOI PRODOTTI

«IL PORTAORDINI»

Anno LI dalla fondazione N° 3 - Ottobre 2019

Presidente Bruno DalcheccoDirettore responsabile Gian Luigi CevaRedazione: Giorgio Barletta - Dario De Amici - Italo Semino - Fabrizio Torre - Luciano ZenatoAutor. Trib. di Alessandria N° 176 del 14-02-1967Tipografia Tipografia E. Canepa S.a.s.Via Perfumo, 40/A Spinetta M.go AL Autor. Dir. Prov. P.T. AL

Hanno collaborato a questo numero:M. Gobello, G. Michielon, M. Barzizza, F. Corti, P. Patrucco,C. Viv. Insieme, E. Musso, L. Ghiazza, S. Mariani, C. Vittone

Fondatore Domenico ArnoldiTestata trimestrale dellaASS.NE NAZ.LE ALPINI SEZIONE DI ALESSANDRIA“Gen. Camillo Rosso” Via Lanza, 2 - 15121 AlessandriaTelefono e fax 0131 442202 [email protected] [email protected]

Poste Italiane s.p.a. - Sped. in Abb. Postale - D.L. 353/2003(conv. in L. 27/02/2004 n°46) art.1, comma 1, DCB/AL Tiratura 1.920 copie - Costo per copia € 1,00Il Portaordini viene inviato gratuitamente ai Soci in regola

con il tesseramento - Arretrati € 3,00 Abbonamento sostenitore € 20,00 - Abb. patrocinatore € 50.00Abbonamento benemerito € 100,00

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I l ca lc io de l muloALESSANDRIA 2021, L’ADUNATA DEL TRICOLORE.

Questo potrebbe essere l’appellativo della 94^ AdunataNazionale, qualora la candidatura di Alessandria nel ruolodi città ospitante, trovasse conferma da parte del ComitatoOrganizzativo Adunata (emanazione del Consiglio DirettivoNazionale ANA). Perché Adunata del Tricolore? Perché fusulle settecentesche mura della Cittadella di Alessandriache l’11 marzo 1821 (ricorreràquindi il duecentesimo anni-versario) sventolò, per laprima volta pubblicamente, ilSimbolo della nostra Patria aseguito dell’insurrezione pro-mossa da Santorre di Santa-rosa. La nostra è una piccolaSezione ma di ben radicatatradizione alpina dimostratadalla prima costituzione da-tata 1935 e dalle numeroseonorificenze al valore asse-gnate a militari nativi dellaprovincia, di questi basterà ci-tare due nomi: il Gen. CamilloRosso eroico conquistatoredel Monte Nero e il Gen. Um-berto Ricagno pluridecoratocomandante della Julia inRussia. I dati ufficialidell’A.N.A. ci pongono in 53^posizione per numero di Soci,ma l’entusiasmo è davverotanto; la cosa è dimostratadalle due precedenti richiestedi candidatura avvenute nel2004 con l’Adunata assegnatapoi a Trieste in occasione del50° del ritorno della città all’Italia e nel 2016 per rinunciaconseguente al dissesto finanziario del Comune. L’idea diorganizzare l’Adunata in Alessandria è una grande occa-sione per noi. Abbiamo un territorio capace di fare sistemae accogliere al meglio i radunisti. La proposta dell’attualecandidatura è stata entusiasticamente appoggiata dalle Isti-tuzioni Regionali, Provinciali e locali con il Sindaco Cutticadi Revigliasco quale capofila. Anche i dirigenti e rappresen-tanti delle Associazioni di categoria delle principali forze

economiche del territorio hanno espresso pareri positivi,ben consapevoli dalla ricaduta di prestigio che ne potrebbederivare nonché delle notevoli possibilità che non solo Ales-sandria ma tutta la provincia, possono offrire dal lato cultu-rale, artistico, storico, monumentale, paesaggistico,logistico e, non ultimo, eno-gastronomico. Se vediamo neldettaglio quali possano essere considerati veri e propri fiori

all’occhiello del nostro territo-rio ecco immediatamente bal-zare all’occhio la posizionestrategicamente perfetta delcapoluogo posto esattamenteal centro del triangolo formatodalle tre più grandi citta delNord Italia: Torino, Milano eGenova, i cui principali assistradali risultano essere: 1) daGenova autostrada A26 dire-zione Alessandria, uscitaAlessandria Sud; 2) da Ge-nova autostrada A7 direzioneMilano, raccordo sulla A21 di-rezione Torino, uscite Ales-sandria Est e AlessandriaOvest, oppure uscita a Tor-tona poi S.S. 10 direzioneAlessandria; 3) da Aosta dire-zione Santhià, proseguiresull’autostrada A26 direzioneAlessandria, uscite Alessan-dria Sud e Alessandria Ovest;4) da Torino autostrada A21direzione Piacenza, uscitaAlessandria Ovest; 5) da Pia-cenza autostrada A21 dire-zione Torino, uscite

Alessandria Est e Alessandria Ovest; 6) da Milano auto-strada A7 direzione Genova, raccordo sulla A21 in localitàTortona, direzione Torino, uscite Alessandria Est e Alessan-dria Ovest. Non si dimentichi, nel contempo la rete ferrovia-ria da sempre considerata lo snodo più importante d’Italiacon servizio presente in tutte le direzioni con stazioni in im-

SI RINGRAZIA:

(segue a pg. 4)

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portanti città. E’ inoltre attivo un servizio di collegamentoche gestisce ulteriori linee stradali che collegano la cittàcon i più importanti centri della provincia quali Casale Mon-ferrato, Acqui Terme, Novi Ligure, Tortona, Ovada, Valenzae centri minori, oltre alle province limitrofe di Torino, Asti,Milano, Piacenza e Pavia. Infine il trasporto urbano di col-legamento con i sobborghi è coperto da mezzi su gommacon la gestione di 15 diversi percorsi. Alessandria disponedi un assetto urbano che la rende particolarmente adattaall’accoglienza di un’Adunata con numerose, ampie, areeverdi e spazi già militari dalle enormi dimensioni, ora re-stituiti all’uso civile, con notevoli potenzialità per ricettivitàe logistica. Lo sviluppo urbanistico della città, in passatoformato su tracciati militari, oggi adattati alle nuove esi-genze, può contare sui caratteristici “spalti”, gli ampi via-loni alberati a cingere il centro storico, che risultanoparticolarmente adatti al percorso della grande sfilata con-clusiva. L’Adunata non si sviluppa soltanto nelle tre gior-nate del Raduno, ma coinvolge la città e il territorioospitanti per un tempo maggiore. Tra un bicchiere di vinoe un canto improvvisato si può anche passare qualchegiorno all'insegna della scoperta del territorio e dell'Arte.Fra le preziosità che Alessandria e il suo territorio possonooffrire risaltano la già citata Cittadella, esempio rarissimo,anche in Europa, di fortezza settecentesca tutt’ora intatta,per lungo tempo “nascosta” dal suo ruolo di edificio militareattivo e ancora inserita nell’ambiente originario. Il Museodi Marengo, sito di estremo interesse storico e culturale,trova sede nella splendida Villa Delavo costruita nel 1847come monumento all’Imperatore. Nelle sale espositive lastoria della battaglia è vissuta attraverso video, mappe,opere grafiche, plastici, vetrine interattive con armi e og-getti, manichini con uniformi d’epoca, filmati e slides. LaChiesa di San Francesco, costruita dai francescani tra il1254 e il 1290, con l’annesso convento era uno degli edi-fici gotici di maggior importanza in città. Dopo vicissitudinie destinazioni diverse la chiesa venne annoverata tra i mo-numenti interesse storico e sottoposta a tutela. Acquisitadal Comune che ne ha curato il restauro del cortile e partedella chiesa, destinandoli a rappresentazioni teatrali, con-certi e mostre temporanee. La Chiesa di Santa Maria diCastello, sorge nel cuore di quello che fu il primitivo nucleoabitativo di Alessandria ed è la chiesa più antica dellacittà. Retta all’inizio del XII° secolo dai Canonici secolariannovera vicissitudini e destinazioni d’uso diverse ancormaggiori della precedente. L’edificio fonde nella sua strut-tura, stili diversi come quello tardo-romanico della costru-zìone con il portale rinascimentale. Nei sotterranei, daqualche tempo riaperti al pubblico, si possono osservare iresti di due chiese precedenti: la prima risale al VI-VII se-colo, la seconda all’XI-XII. Il Palatium Vetus, costruito al-l’incirca nel 1170, al tempo della fondazione della città edestinato a diventare il centro della vita politica, ammini-strativa e giudiziaria del comune medievale. Ora di pro-prietà della cassa di Risparmio di Alessandria ha visto direcente un importante ristrutturazione conservando moltee importanti tracce del suo passato. Non dimentichiamo

anche che Alessandria è capoluogo di una Provincia cheha molto da offrire dal punto di vista turistico. Come nonricordare il Monferrato, recentemente inserito nella lista delpatrimonio ambientale dell’Umanità dell’UNESCO. Eccopoi gli innumerevoli castelli presenti in Provincia, quali ilForte di Gavi, del quale è difficile stabilire con esattezzale origini pur essendo ragionevole supporre esistesse,sulla rocca a dominio dell’abitato, una qualche remota for-tificazione di epoca preromana. Nel XVII° secolo ormai di-ventato forte venne adibito a carcere militare in uso sinoal termine del secondo conflitto mondiale. Il Castello diPiovera nato come fortezza per la difesa del territorio nelXIV sec. su antecedenti accampamenti romano, longo-bardo e carolingio con rifacimenti successivi che non nehanno però intaccato la struttura originaria, è sovente èprotagonista di trasmissioni culturali televisive. Notevolianche i castelli dell’Ovadese, di Sannazzzaro di Giarole,di Pozzolo Formigaro, di Redabue, di Gabiano, Pomaro,Lerma e decine di altri castelli e fortezze. Sicura attrazioneturistica sono anche i luoghi di interesse storico quali i sitiromani: la città di Libarna, la piscina romana e gli Archi del-l’acquedotto romano di Acqui che rappresenta uno degliesempi di acquedotti di età romana più significativi dell’Ita-lia settentrionale. Che dire poi degli edifici ecclesiasticiche generano un doppio turismo, storico-culturale e difede, quali l’importantissimo Duomo di Sant’Evasio di Ca-sale. Il complesso monumentale del convento di SantaCroce e Ognissanti di Bosco Marengo, realizzato per vo-lontà di papa Pio V° nel xvi° secolo al cui interno è possi-bile ammirare il curioso crocifisso ligneo e pregevoli operedel Vasari. La Cattedrale della Nostra Signora Assunta diAcqui. L’Abbazia di Santa Giustina di Sezzadio. La Chiesadi S. Maria dei Canali di Tortona. L’Oratorio di S. Bartolo-meo di Valenza. La Pieve di S, Giovanni di Madiliano diLu. L’Abbazia Cistercense di Rivalta Scrivia. La Pieve diS. Maria di Viguzzolo e altri edifici semisconosciuti ma dinotevole importanza. Anche gli estimatori del buon man-giare e buon bere troveranno spunti di notevole interessesul nostro territorio. Fra i piatti più rappresentativi della cu-cina alessandrina troviamo fra i primi piatti i classici agno-lotti piemontesi, i tradizionali “rabaton”, i pansotti diinfluenza ligure, i corzetti e ravioli al tocco. Fra i secondi ilrinomato pollo alla Marengo, le acciughe al verde e lacarne cucinata in vari modi accompagnata da ottimi vinilocali quali Dolcetto, Barbera, Cortese di Gavi, Brachettod’Acqui e altri di nicchia quali Timorasso e Croatina. Im-mancabile la “bagna càuda”, la farinata qui chiamata “belacàuda”, la focaccia novese, i biscotti della salute ovadesi,i Krumiri casalesi, il tipico “Lacabòn”, la polenta dolce diMarengo, gli amaretti di Valenza. Notevoli i prodotti tipicidel territorio fortemente legati al gusto regionale, alle spe-cificità del territorio e alla ricchezza enogastronomica dasempre rappresentativa a livello storico e culturale con nu-merosi esempi di DOC, DOP, DOCG, IGT. Gli Alpini di tuttala Provincia vogliono fortemente l’Adunata, la sognano, lapregustano, non vedono l’ora che ad Alessandria, per laprima volta nella storia si possa celebrare questa incredi-bile e unica manifestazione che cementa l’unione fra gliAlpini di oggi e ricorda indelebilmente e annualmente i no-stri Caduti.

I l ca lc io de l mulo(segue da pg. 3)

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Come riportato da tutti i più importanti organi di comunicazioneregionali e provinciali, mercoledi 31 luglio presso la Sala di

Giunta di Palazzo Rosso è stata presentata, in conferenza stampa,la candidatura di Alessandria per l’assegnazione dell’Adunata 2021alla presenza del viceprefetto Paolo Ponta, dell’assessore regio-nale Vittoria Poggio, del sindaco Gianfranco Cuttica di Revigliasco,dell’assessore alle Manifestazioni e Eventi Cherima Fteita e altricomponenti dell’Amministrazione Comunale. Come noto l’evento èconteso fra Alessandria, Brescia, Matera e Udine. Per portareavanti l’iter necessario, a settembre sarà consegnata in Sede Na-

zionale la relazione sul sopralluogo che sarà vagliata dal ConsiglioNazionale per giungere alla comunicazione della assegnazione de-finitiva prevista per il 9 novembre. Nel capoluogo alessandrino ilsopralluogo è stato effettuatodal capo commissione nazio-nale Renato Genovese accom-pagnato dal consiglierenazionale di riferimento GianCarlo Bosetti. Presa visione ditutti gli spazi utilizzabili, valute-ranno in seguito come saràpossibile organizzare la logi-stica generale dell’evento. Nelcorso della visita ispettiva sonostati esaminati i luoghi di inte-resse particolare per l’insedia-mento del ComitatoOrganizzatore dell’Adunata (lo-cali dei Giardini Pittaluga, VillaGuerci), le vie pedonali del centro città perorganizzare il percorso della Bandiera diGuerra e valutati quello che potrebbe es-sere il percorso della sfilata, i luoghi dellecerimonie, la zona di ammassamento e iparcheggi concludendo il percorso ispet-tivo con una visita alla Cittadella, possibilesede del “campo base” degli Alpini, su tuttie tre i fronti previsti: comparto militare, ser-vizio di protezione civile e di ospedale. Altermine il generale Genovese ha dischia-rato che: “Dal punto di vista e della capa-cità di accoglienza Alessandria ha tutte lecaratteristiche per poter ospitare gli Alpini”occorre però verificare la coesione di tuttigli enti coinvolti, un fattore indispensabile.E da questo punto di vista qui abbiamo ri-scontrato proprio questo. È importante pernoi poter trovare un forte sistema di acco-glienza, a tutti i livelli: trasporti, sicurezza,

sanità. E poi c’è un secondo fattore: che i prezzi siano contenuti,non stiamo parlando di un raduno elitario ma di massa, con genteche fa sacrifici economici per partecipare, proveniente da tutte leparti d’Italia e non solo” (A questo proposito Federalberghi ha giàsottoscritto un accordo quadro per il blocco dei prezzi). La candi-datura della nostra città è sostenuta dal Primo Raggruppamento

A.N.A., dalla Regione Piemonte, dalla Provincia e dal Comune diAlessandria, nonché dai sei Comuni centri zona, i cui sindacihanno voluto essere presenti alla conferenza stampa a tangibileconferma del sostegno, portando così un segnale significativo dellamassima unità di intenti istituzionale. Se la scelta risultasse positivaper Alessandria i radunisti avranno l’opportunità di trovare la rico-nosciuta accogliente cordialità delle genti piemontesi e alessan-

drine in particolare che conservanoun forte legame con gli Alpini per ilsostegno e il contributo ricevuto du-rante la tragica alluvione del 1994quando, provenienti da tutti Italia, ivolontari A.N.A. accorsero per offrireil proprio sostegno alla popolazionepesantemente colpita. La strada èancora lunga, ma per presentare almeglio la candidatura, tutto quantopossibile à stato fatto dal C.D.S. nonrimane ora che incrociare le dita e…speruma bé.

Gielleci

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SI RINGRAZIA:

SOPRALLUOGO PER ALESSANDRIA 2021

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LA REGIONE SOSTIENELA CANDIDATURA DI ALESSANDRIAIl presidente Cirio: “Disponibili a farci carico anche di alcunioneri per accogliere in Piemonte uno degli eventi più par-tecipati e sentiti in Italia” Incontro questo pomeriggio a Torinopresso il Palazzo della RegionePiemonte fra il presidente Al-berto Cirio, il sindaco di Ales-sandria Gianfranco Cuttica diRevigliasco e il presidente dellasezione alessandrina dell’As-sociazione nazionale alpiniBruno Dalchecco. In primopiano il dossier, presentato loscorso 30 giugno al Consiglionazionale Ana, con cui il Pie-monte e Alessandria si candi-dano a ospitare l’Adunatanazionale del 2021. Presenti al-l’incontro anche gli assessoricomunali alle Manifestazioni edEventi, Cherima Fteita, e al Commercio e Svilippo MattiaRoggero, oltre ai vicepresidenti dell’Ana di Alessandria, Cor-rado Vittone e Mario Venezia. Il 31 luglio è in programma unsopralluogo della Commissione esaminatrice, mentre il 9 no-vembre arriverà la decisione finale. A contendersi l’assegna-zione dell’evento, che si svolgerà fra due anni nel secondoweekend di maggio, ci sono anche Brescia, Matera e Udine.«Le ultime tre città piemontesi che anno ospitato l’Adunatanazionale sono state Asti nel 2016, Torino 2011 e Cuneo nel2007 - commenta il presidente della Regione Cirio -. Ci au-guriamo di poter aggiungere presto Alessandria. La Regione,come già fatto dalla giunta precedente, conferma il propriopieno sostegno e supporto alla candidatura ed è disponibilea farsi carico anche di alcuni oneri per portare in Piemonteun evento che rappresenta uno dei più partecipati e sentiti

in Italia». «Per Alessandria è fondamentale poter ospitarel’Adunata nazionale degli Alpini - commenta il sindaco Cut-tica di Revigliasco -, perché parliamo di un evento che con il

suo prestigio conferisce allecittà che lo ospitano un ruolonazionale e internazionale.Manifestazioni come questasono ciò di cui la nostra cittàha bisogno per costruire il suopercorso di crescita e rilancio.Ringrazio quindi gli Alpini peraver voluto pensare ad Ales-sandria». «Siamo determinatie fiduciosi nella realizzazionedi questo sogno per dare aglialpini alessandrini questogrande evento - aggiunge ilpresidente dell’Ana di Ales-sandria Bruno Dalchecco -.

Ringrazio la Regione e il Comune per l’impegno preso. Ales-sandria ha tutte le carte in regola per aggiudicarsi l’evento,sia dal punto di vista logistico che per la sua storia e tradi-zione». La prima volta che il tricolore tornò a sventolare inItalia, dopo l’oblio causato dalla Restaurazione, fu infatti suglispalti della Cittadella di Alessandria - l’11 marzo del 1821 -nel periodo dei moti piemontesi, come ricordato da alcuniversi del Carducci. Inoltre il fondatore della sezione ales-sandrina dell’Ana, il pluridecorato capitano Camillo Rosso(che di Alessandria fu anche sindaco) ebbe un ruolo da pro-tagonista nella presa del Montenero, importante vittoria dellaPrima guerra mondiale, che avvenne ad opera dei due bat-taglioni alpini piemontesi, Exilles e Fenestrelle.

Marco Gobello

AL SALOTTO DEL MANDROGNOMercoledi 19 giugno, in una location molto particolare, il ThePark di lungo Tanaro San Martino, puntata conclusiva della17esima edizione del “Salotto del mandrogno” il noto diver-tente format, ideato e con-dotto dal giornalistaMassimo Brusasco. Ognimese il talk show approfon-disce un tema d’attualitàcon ospiti all’altezza dellasituazione, per garantireuna serata spumeggiante,tra musica, informazione espunti di riflessione. Le sor-prese non mancano mai. Lopuò confermare il numerosopubblico, avvezzo a seguirelo spettacolo impreziositodalle musiche di FrancoRangone e Ginni Naclerio e dai contributi di Gianni Pasinoe Ugo Boccassi. Nelle vare puntate sono stati ospitati per-sonaggi famosi o che lo sarebbero diventati; politici, balle-

rini, cantanti, scrittori, gente con qualcosa da dire e da mo-strare, col supporto anche di Radio Gold che trasmette, indifferita, lo spettacolo. Questa puntata ha avuto ospiti Ste-

fania Cartasegna (promo-trice del Pride), Lella Bloom(drag queen), Mattia Rog-gero (assessore comunaleal Commercio), BernardoBeisso (fondatore dellaBanda Brisca), PierannaBottino (autrice del libro“Bambole del mondo”), Cri-stina Dallaferrera (psico-loga) ma, soprattutto pernoi, il nostro presidenteBruno Dalchecco e DanieleBertin che hanno illustratocosa potrebbe essere l'Adu-

nata Nazionale Alpini in Alessandria.

Gielleci

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Lunedì 30 settembre presso il salone di Pa-lazzo Monferrato si è tenuto un incontro in

forma di laboratorio aperto in cui sono state ap-profondite le potenzialità connesse alla candida-tura della Città di Alessandria per l’AdunataNazionale del 2021. All’incontro hanno parteci-pato il governatore del Piemonte, Alberto Cirio, irappresentanti delle diverse istituzioni, del territo-rio, i sindaci dei comuni della Provincia di Ales-sandria, il consigliere nazionale A.N.A. diriferimento e i rappresentanti della SezioneA.N.A. di Alessandria. I lavori si sono aperti con isaluti istituzionali, seguiti dalla proiezione dell’al-tamente pregevole video prodotto dall’Ammini-

strazione Comunale, sottoposto all’attenzione del Comitato Organizzatore Adunata. Levarie istituzioni presenti si sono poi confrontate sulle peculiarità che ciascun soggettopotrà conferire e sulle molteplici ricadute positive che l’assegnazione dell’organizza-zione dell’Adunata potrebbero arrecare al territorio intero. Al termine dell’incontro si èparticolarmente evidenziato quanto la proposta di candidatura all’Adunata Nazionaleabbia costituito elemento catalizzatore e quanto coinvolgimento emotivo non disgiuntoalla volontà di operare fattivamente e fare gruppo siano sorti nell’occasione. Addiritturasi è potuto assistere al “sancire delle pace” fra Alessandria e Casale dopo ottocentoanni di rivalità (lo storico galletto svetta ancor oggi su Palazzo Rosso). L’antagonismo,così a lungo alimentato dal campanilismo che caratterizza questa nostra Italia e il Pie-monte in particolare, potremmo osar dire abbia visto il definitivo tramontare per manodegli Alpini.

GielleciABistagno, organizzato dalla Sezione diAcqui, gli scorsi 1 -2 giugno si è tenuto il 4°

campionato A.N.A. Mountain bike. La sezionedi Alessandria ha partecipato con l'alpino ToselliLuigi del gruppo di Terzo (classe 1950) inseritotra i concorrenti cat A6 /bellissima competi-zione nelle colline Bistagnesi tra i vigneti /lapartecipazione ha visto la presenza di 155 socialpini e 54 aggregati.

Franco Corti

L’angolo

dello sport

Mountainbike

ALESSANDRIA 2021presentazione della candidatura all'Adunata Nazionale

Geppo è andato avanti…

Se dovessimo definire l’alpinità con unesempio tu ne saresti il prototipo esplica-

tivo. Il tuo personaggio sempre scanzonato emai altezzoso o vendicativo ci stupiva ognivolta. Eri un umile e un semplice, semprepronto a dare il tuo contributo al Gruppo a cuiappartenevi, con generosità e slancio. Un“anarchico” dei formalismi ma presente ad aiu-tare, lavorare e portare cibo e grappe (da te di-stillate) quando c’era festa; sempre cantando oascoltando musica, rigorosamente in lingua ita-liana: “Cosa ascolto canzoni straniere, se noncapiscono cosa dicono!”, sostenevi. Odiavi lepolemiche e te ne tenevi alla larga; sempre acercare di portare pace se avvenivano discus-sioni o screzi. “Siamo Alpini” dicevi e poi te neuscivi con una battuta o una parola disarmante

che faceva ridere tutti ed allentava la ten-sione. Il materiale che avevi a casa tua (unvero magazzino delle meraviglie) e che usaviper il tuo lavoro era a disposizione delGruppo a qualsiasi ora del giorno e perchiunque. Una generosità infinita ti distin-gueva verso chiunque, anche con chi sapeviera solito approfittarsene di te. Si propriocosì, in un’eventuale definizione di alpinità di-sinteressata pubblicata da Wikipedia do-vrebbe comparire, come esempio, il tuonome: Tira Giuseppe detto “Geppo”. CiaoGeppo, la tua dipartita ci ha un poco impove-riti tutti nell’animo, il nostro Gruppo non saràpiù lo stesso ora. Grazie di tutto e arrivederci.

I tuoi alpini del Gruppo di Sale

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Venerdì 31 maggio 2019 – Sede Sezione Alpini di Alessandria, Via Lanza 2 Ales-sandria. Nell’ambito delle attività del Centro Studi della Sezione e a supporto

della candidatura di Ales-sandria all'Adunata Na-zionale Alpini del 2021, siè tenuta, presso la sedeSezionale di Via Lanza,la presentazione del libro“1915-1917 destinazioneRombon – Due anni diGuerra del BattaglioneAlpini Ceva”, scritto dal-l'Alpino Massimo Peloia.Nel Salone delle Assem-blee pieno di Alpini e non,l'autore ha illustrato, conl’ausilio di dati e rarefoto, le vicende del Battaglione Alpini Ceva e dei numerosi Battaglioni Alpini che com-batterono per la conquista del Monte Rombon il quale, tra il 1915 e il 1917, fu capo-saldo della difesa austriaca dell’Alto Isonzo e costituì uno dei settori più duri e temutidell’intero fronte alpino. Peloia ha centrato l’esposizione sulle storie dei protagonistipiemontesi, tra i quali il giovane ufficiale Carlo Ardito, nativo di Alessandria, cadutoa soli vent’anni il 22 aprile 1916. Con un'esposizione avvincente e ricca di particolari,maturata grazie alla precisa ricerca storica e alla frequentazione dei luoghi dell’AltoIsonzo, Massimo Peloia ha tenuto alta l'attenzione per più di un'ora, facendo cono-scere l'epopea tragica ed eroica delle vicende che si sono svolte sui monti Cukla eRombon durante la Grande Guerra, rivelandone anche i risvolti meno conosciuti. Ha

arricchito la giornata, la pre-senza di alcuni discendenti disoldati del Ceva nati ad Ales-sandria. Un ringraziamento vaall'Alpino Giovanni Calderonedel Gruppo Alpini di Novi Li-gure per aver caldeggiatol'evento e a tutti gli Alpini chesi sono adoperati per la riu-scita della interessante se-rata.

Alpino Corrado Vittone

Certe notti mio padre aveva un in-cubo. Mia madre lo sentiva ca-

dere con un tonfo dal letto. “Un bruttosogno”, diceva solo rialzandosi, pal-lido. L’incubo che lo inseguiva davent’anni era un ricordo della ritiratasul Don. Di un’alba nella pianura se-polta dalla neve. Mio padre, sottote-nente della Julia, nella notte si eramesso al riparo fra le isbe di un villag-gio. Fu svegliato da un rombo cre-scente, un clangore minaccioso dicingoli in marcia. Quando lo vide,nell’oscurità, era a pochi metri. Uncarro armato russo avanzava speditofra i vicoli angusti del paese. Il carristalo aveva visto, o procedeva feroce eindifferente? Mio padre a terra, irrigi-dito dal freddo, vide l’ombra nera che

gli piombava addosso e si sentì per-duto. Ma con un disperato colpo di renisi scaraventò all’indietro. I cingoli glipassarono a un metro dalla testa. Luilesse, e ricordò per sempre, i numeridel telaio sulla lamiera. Quell’istantecontinuava a inseguirlo, nella pacedegli anni ’60. Nel sonno allora davaancora un gran colpo di reni. Unmetro, tanto mancò a troncare il filodella vita che da lui correva a me, lon-tana dal venire al mondo, e poi ai mieifigli. Ci pensavo, guardandoli, bambini,Ma loro, erano già nei pensieri di Dio.Il carro armato si allontanò sferra-gliando, impotente davanti a quel dise-gno.

Da “L’Avvenire” 11 novembre 2018

Eccellenze Alessandria

Sabato 10 agosto, nell'ambito della ma-

nifestazione di Miss Alessandria in

Piazza S. Maria di Castello, sono stati con-

feriti i premi alle eccellenze provinciali, ov-

vero a chi si è distinto nella musica, lo

sport, il volontariato e l'impresa. Nella sera

delle stelle cadenti, è brillata l'Alessandria

che ha successo, in una delle sue piazze

più suggestive. Alla nostra Sezione è stato

conferito il premio come Eccellenza Ales-

sandrina nell'ambito del Volontariato.

BTG. SCIATORIM.TE CERVINO

Cervinia, domenica 07/07: 61°Raduno di‘Reduci e familiari del Battaglione Sciatori

Monte Cervino’, glorioso e mitico reparto inqua-

drato nel 1911 nel 4° Reggimento Alpini, scioltonel 1919 e ricostituito nel 1940. Partiti per laRussia in 600, rientrarono in 226. Rapportatoalla forza, il “Monte Cervino” fu il reparto più de-corato del secondo conflitto mondiale: 4 meda-glie d’Oro, 43 d’Argento, 69 di Bronzo, 81 Crocidi guerra.

Gastone MIchielon

IL CARRO ARMATODI MARINA CORRADI

Destinazione Rombon

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Domenica 23 giugno si è tenuto a Capannette di Pej (oppurePey? Eterno dilemma) l’annuale Raduno Intersezionale, cui

partecipano le Sezioni di Genova, Pavia e Piacenza oltre, natural-mente, ad Alessandria organizzatrice di turno quest’anno. La loca-lità magniloquentemente definita “la Svizzera piacentina” è situataa 1460 m.s.l.m. alle pendici del Monte Chiappo. Il panorama, di in-negabile bellezza, spazia sulle cime, dell’oltre già citato Chiappo,del Lesima, dell’Ebro, del Cavalmurone e dell’Alfeo, le maggiorivette dell’Appennino dove confluisco le province di Alessandria, Ge-nova, Pavia e Piacenza. Il territorio, culturalmente omogeneo, è ca-

ratterizzato da usi e costumi comuni e da un importante repertoriodi musiche e balli molto antichi. Lo strumento musicale principe diquesta zona è il piffero appenninico che, accompagnato dalla fisar-monica e, un tempo, dalla müsa (cornamusa appenninica), guidale danze e anima le feste. La cerimonia alpina si è svolta presso lachiesetta della Madonna della Salute e degli Alpini, costruita, in ti-pico stile montano, nel 1968. Il Raduno è stato onorato dalla pre-senza dell’assessore alle manifestazioni ed eventi del Comune diAlessandria Cherima Fteita, dei sindaci Pietro Rebolini di Zerba,Giuseppe Teti di Vignole B.ra, Sandro Venezia di Quattordio, delLuogotenente Carica Speciale Bernardino Politi, della rappresen-

tanza dei Carabinieri di Ottone e del consigliere nazionale ANAGiancarlo Bosetti. Oltre ai quattro Vessilli canonici si sono registratele presenze del Vessillo della Sezione di Acqui e 70 Gagliardetti di

Gruppo, 15 dei quali appartenenti alle Sezione di Alessandria. Altermine della cerimonia, l’immancabile rancio alpino curato dalGruppo di Novi Lig, presso il Rifugio Domus Alpinorum.

Gielleci

CAPANNETTE DI PEJ

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Dal 21 al 26 luglio intervento al Doss Trentodella squadra multisezionale composta

dai nostri Mazzucco e Tomaghelli affiancati daaltri quattro volontari appartenenti alle Sezionidi Acqui, Asti e Casale che hanno provvedutoall’installazione delle strutture per il montaggiodel cartongesso in una delle nuove ali delMuseo Nazionale degli Alpini sul Doss Trento.Il museo verrà ampliato e riqualificato in basead un protocollo d'intesa firmato nel maggio2017 fra ministero della Difesa e Asso-ciazione Nazionale Alpini. La strutturapasserà dalla superficie attuale di 300mq a 1.700 mq e potrà così accogliere

i reperti sulla storia del Corpo degli Alpini rac-colti nel tempo. Il progetto, finanziato in granparte dalla Provincia di Trento, elimina le ag-giunte succedutesi nel tempo e prevede larealizzazione di nuovi volumi perimetrali man-tenendo un camminamento a cielo aperto trail Sacrario e le nuove superfici destinate a saleespositive e spazi di servizio.

i.P.

La Protezione Civ i le a Scuolai n c lasse con g l i A lp in i 2019

Anche quest’anno si è rinnovato con piacere la tradizione del-l’aver trascorso un paio d’ore insieme ai ragazzi delle scuole

medie di Vignole Borbera. La lezione in classe tenuta dal Coordina-tore Domenico Mazzucco il giorno 24 Maggio 2019 è stata incentratasulla storia della Protezione Civile, su come opera, sui compiti,com’è strutturata ed organizzata e sono stati fatti vedere alcuni con-tenuti multimediali inerenti alle buone prati-che di Protezione Civile, perché siamo tuttiparte di questo organismo. I ragazzi hannodimostrato molto interesse e persino una co-noscenza basilare del sistema di ProtezioneCivile con bei interventi e interessanti do-mande. Seduto tra gli alunni c’era a sor-presa anche il Sindaco Giuseppe Teti. Faenormemente piacere e crea entusiasmo,dando nuova voglia di fare e motivazionequesta proficua collaborazione tra la scuoladove c’è il nostro futuro ed Enti Locali chesono sempre al nostro fianco; ringraziamogli insegnanti per averci dato questa possi-bilità di raccontare un po’ chi siamo cosa ecome facciamo e perché lo facciamo. Al ter-mine della lezione c’è stata una domandamolto bella di un ragazzino “quando possoentrare in Protezione Civile?” se son rose fioriranno dicono… L’ul-timo incontro si è svolto venerdì 31 Maggio dove i ragazzi di primamedia hanno incontrato i Volontari del Nucleo Cinofilo da Soccorso

Sezionale “Grifone”, il Responsabile del Nucleo, Daniele Banchieri,ha raccontato ai ragazzi chi sono i cinofili e cosa fanno, i protagonistiassoluti, manco a dirlo sono stati gli amici a quattro zampe del Nu-cleo. I Volontari del locale Nucleo di Vignole hanno fatto vedere airagazzi le dotazioni per gli interventi, alla piccola dimostrazione hapartecipato per la prima volta in perfetta sintonia e collaborazione

con l’A.N.A. il Coordinatore del SettoreEmergenze della C.R.I. di Vignole Borbera,Fabio Parodi. Alla lezione di Daniele è se-guita una dimostrazione dal vero di una ri-cerca di un disperso nei campi vicini alcentro abitato di Vignole dove i ragazzisono stati accompagnati e scortati dai Vo-lontari A.N.A. In entrambe le giornate tra-scorse con i nostri piccoli amici siamorestati colpiti dall’interesse dei ragazzi checi ha trasmesso molto entusiasmo, una ca-rica e una forte incitazione ad andareavanti e fare sempre del nostro meglio pergli altri. Al termine della giornata sono giuntii complimenti del neo eletto Sindaco AlpinoGiuseppe Teti e del Vice Sindaco ed Asses-sore alla Protezione Civile Francesco Fotia.Che dire? ci lasciamo con un augurio un

po’ particolare “ad multos annos”!

Matteo Capuzzi

SI RINGRAZIA:

PROTEZIONE CIVILE

RIQUALIFICAZIONE DEL MUSEO SUL DOSS TRENTO

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Ho creduto a questa iniziativa offerta dal gruppo di Prote-zione Civile Alpina A. Calissano. Una settimana di diverti-

mento ma anche di senso di condivisione, rispetto e nuoveamicizie nate qui al Campo scuola a Sezzadio. Ammetto chenon pensavo fosse così impegnativo per i giovani e per i vo-

lontari ma forse per questo ho visto più concreta quest'espe-rienza. Voglio ringraziare la Sezione Alpini di Alessandriacapeggiata dal Presidente Bruno Dalchecco, tutti i volontari, l’

amministrazione Comunale di Sezzadio, il maresciallo com.Sciutto della Caserma di Sezzadio, la Crocerossa di Cassinecon le sue volontarie, la Protezione Civile di Sezzadio per il

supporto fornito dai volontari, la Soc. sportiva calcio Sexza-dium per la disponibilità della struttura degli spogliatoi e delcampo. Insomma a tutti quelli che hanno creduto e collabo-rato. A tutti i miei giovani amici.... Alla prossima.

Marco Gobello

PROTEZIONE CIVILE

ANCH’IO SONO LA P.C. UN INSOLITO C.D.S.

Chi l’ha detto che la riunione mensile del C.D.S. debba svol-gersi necessariamente nel chiuso di una sala riunioni?

Cambiare prospettiva, si sa, aiuta a far crescere la dotazionedi esperienze personali e permette di guardare in modo nuovoanche ciò che si credeva di conoscere. E’ stato così che il 24giugno la riunione si è tenuta presso il campo scuola P.C. al-lestito a Sezzadio. Si è assistito alla cerimonia dell’Ammaina-bandiera giornaliero effettuata con i ragazzi partecipanti,perfettamente schierati sull’attenti, alla presenza del consi-gliere nazionale Giancarlo Bosetti, del presidente sezionaleDalchecco, del Dott. Francesco Leone funzionario del Diparti-mento P.C. di Roma, del sindaco di Sezzadio Enzo Daniele edel consigliere comunale Simone Tasca. Sono state poi por-tate a conoscenza degli intervenuti le attività svolte dai ragazzipartecipanti, dei volontari che li assistono e illustrato l’impianto

del campo allestito sul modello di un campo di P.C. operativoe le dotazioni presenti, con sciami di assatanati moscerini chehanno provveduto affinché i partecipanti cadessero preda delbenché minimo calo di attenzione. Fra le dotazioni operativesono risaltati un efficientissimo mezzo mobile di primo soc-corso e una incredibilmente lucida e funzionale struttura cu-

cina mobile che non ha potuto evitare l’impietoso confrontocon le fumiganti cucine rotabili di buona memoria, facendo sor-gere un nostalgico sorriso a tutti noi vecchi najoni. Sotto latensostruttura adibita a sala pranzo e ritrovo del campo si èconsumata una frugale cena in compagnia dei ragazzi e, a se-guire, si è dato inizio ai lavori. Un’esperienza imprevedibile estimolante per tutti i partecipanti.

Gielleci

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Un abbraccio sincero e lungo dieci giorni quello tributatoagli Alpini da parte dei valenzani. L’annuale raduno se-

zionale organizzato in concomitanza con il 50° anniversariodi fondazione del Gruppo di Valenza si è iniziato il venerdi6 settembre con l’inaugurazione, presso il Centro Comu-nale di Cultura, della suggestiva esposizione “Alpini, unostile di vita” dedicata all’A.N.A. dei giorni nostri a cento annidalla sua fondazione. Un percorso illustrato di forte impattoemotivo con 24 pannelli esplicativi che accompagnano ilvisitatore alla scoperta degli uomini di oggi dell’Associa-zione Nazionale Alpini. Immagini degli interventi di solida-rietà in Italia e all’estero che hanno visto le penne nereprotagoniste. Ventiquattro grandi pannelli per una grandestoria. La solidarietà, la memoria e la montagna, elementiportanti dell’Associazione Nazionale Alpini, vengono rac-contati in una chiave nuova che suscita emozioni, alimentaricordi e regala speranze. Il seguente venerdi 13, pressola sede di Gruppo, alla presenta di autorità regionali, co-munali e sezionali, cerimonia di inaugurazione del monu-mento all’Alpino, pregevole opera lignea realizzatadall’artista valenzano Emilio Francescon in un unico troncodi cedro del Libano. La scultura raffigura un Alpino nell’attodi un intervento di solidarietà e costituisce un ulterioreanello della stessa catena rappresentante l’essere Alpinoai giorni nostri così ben evidenziato dalla mostra di cuisopra. La sera all’ottocentesco Santuario Nostra Signoradella Pietà apprezzato e applaudito concerto del “Coro Al-

pini Valtanaro” con il suo repertorio di canti alpini e popolariche legano il passato al presente, creando con il suono unlegame emotivo e coinvolgente, quasi magico, portandochi ascolta a guardare alla storia, alla montagna con unosguardo diverso, assorto, stupito. Il seguente sabato laFanfara Alpina Valle Bormida si è esibita in un concerto iti-nerante per le vie principali del centro cittadino con alcunesoste dedicate al carosello sul ritmo delle “Marcia dei co-scritti piemontesi” accompagnata dal ritmico batter di manidegli astanti e dal lancio di palloncini tricolori. Ecco infinearrivare la domenica 15 giornata clou della manifestazionecon il collaudato cerimoniale che ha visto la partecipazionedi 13 Vessilli sezionali, 20 Gagliardetti della nostra Sezione(gli altri 12 ?) e 21 provenienti da altre Sezioni, 7 sindaci ealtre 8 autorità regionali, provinciali, comunali e militari, 6gonfaloni e vessilli non alpini, il CDS al completo, il CoroValtanaro, la nostra Protezione Civile con il Nucleo cinofilie numerosissimi Alpini. Come tutti i salmi che si conclu-dono in gloria, gran finale con il rancio alpino sotto la ten-siostruttura eretta nel parco alpino adiacente la sede. GliAlpini di Valenza ringraziano tutte le autorità, le Sezioni, iGruppi e i loro Alpini, che hanno partecipato alla manife-stazione sfilando in modo impeccabile, onorando nel mi-gliore dei modi questo 52° Raduno sezionale e il 50° difondazione del Gruppo di Valenza.

Gielleci

L’ABBRACCIO DI VALENZA AGLI ALPINI

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Domenica 1 settembre, di fronte aduna stupenda cornice di Alpini, fra

i quali il nostro presidente Dalchecco eil consigliere Mazzucco, si è svolta la48^ edizione del Raduno al Bosco dellePenne Mozze a Cison di Valmarino. Sitratta di un memoriale, immerso nellanatura delle prealpi trevigiane, che siestende su un’area di oltre 16.000 mq.Sul terreno, dall’ottobre 1972, sonostate messe a dimora le piante, trac-ciati i sentieri dedicati alle Medaglied’Oro Alpine Trevigiane, e soprattutto realizzate, ad opera delmaestro Simon Benetton oltre 2000 stele in ricordo dei Caduti. A

quasi quarant’anni dalla sua nascita, ilBosco delle Penne Mozze vive, si arricchi-sce di nuovi elementi grazie al forte sensodi appartenenza degli Alpini ed alla fermavolontà di costoro di voler rendere il giustoomaggio a chi ha dato la vita per la Patria.Inoltre, dal 2001, su una stele monumen-tale che raffigura simbolicamente un al-bero, il Bosco ha cominciato ad ospitarele targhe di altre sezioni alpine, così da di-venire luogo della memoria non solo degliAlpini Trevigiani, ma di quelli di tutta Italia.

Gielleci

14° RADUNO SEZIONALE DI ACQUI

Uscite del vessil lo

Domenica 16 giugno si è tenuto aMontaldo Bormida il 14’ Raduno

della Sezione Alpina di Acqui Terme.La nostra Sezione ha partecipato conil consigliere Luigi Ghiazza, il vicepresidente vicario Corrado Vittone euna buona rappresentanza di Ga-gliardetti della Sezione di Alessan-dria. In una bella e soleggiatagiornata, complice la bella cornice delMonferrato Acquese, si è dunquesvolto nel migliore dei modi il Radunodella Sezione guidata da Angelo Tor-rielli: la Fanfara ANA di Acqui Terme ha preceduto gli Alpini in sfilataper le vie cittadine, mentre il coro Acqua Ciara ha impreziosito lacelebrazione della Santa Messa a cui hanno partecipato anche isindaci (di Montaldo e di Comuni limitrofi) ed il consigliere nazionaleGiancarlo Bosetti; cerimoniere un impeccabile Roberto Vela, capo-gruppo di Acqui. Ha arricchito la giornata la presenza del Reducedi Russia Martino Farinetti di Orsara Bormida, classe 1921, del Bat-taglione Pieve di Teco , Divisione Cuneense: “ Martino ha raccon-tato brevi episodi della sua guerra,” riferisce il segretario del Gruppo

di San Salvatore Marco Davite che,per l’occasione ha portato il vessillodella Sezione di Alessandria, “già at-tendente del cappellano militare, dopoil 17 gennaio ‘43 ha perso contatto conil proprio reparto a Topilo a causa diuna indisposizione ed accodandosi adaltri reparti in ripiegamento è riuscito asalvarsi dal cruento Fronte Russo, tresuoi compaesani non sono più tornati,come la stragrande maggioranza deglieffettivi della Divisione Cuneense,”conclude Davite; “eravamo tutti gio-

vani di vent’anni o poco più, ma questa è la guerra purtroppo, du-rante il ripiegamento c’erano sempre tormente di neve, facevamolto freddo e non c’era da mangiare, quando moriva un mulo oun cavallo ne prendevamo un pezzo per nutrirci, non c’era altro”testimonia Farinetti. Una bella giornata con un grande cuore alpinoa Montaldo Bormida.

Alpino

Corrado Vittone

AL BOSCO DELLE PENNE MOZZE

RADUNO ALPINI DELLA PIANA CUNEESE

Domenica 8 settembre a Fossanoin occasione del settimo raduno

degli Alpini della «piana Cuneese» ein contemporanea al 16° radunodella sezione di Cuneo si è svolta lacerimonia di inaugurazione del mo-numento in memoria degli Alpini fos-sanesi della 4° divisione Cuneensecaduti o dispersi (74.60% degli effet-tivi) nella campagna di Russia 1942-1943. L’opera comprende il passatoe il futuro, con marmo bianco chesimboleggia il ghiaccio e il freddo epietra scura di Canosio che richiamale nostre montagne. Sopra sono in-cisi tutti i nomi dei caduti in battaglia,

morti di stenti nei gulag e dei di-spersi in quella guerra. Il monu-mento è stato voluto dalGruppo di Fossano per com-memorare un periodo della no-stra storia ancora troppo vivonelle menti e nei cuori dellepersone di questi territori chevidero tanti partire e pochi ritor-nare. Alla cerimonia è inter-vento il Vessillo di Alessandriaportato dal consigliere Marianie scortato dal Vicepresidentevicario Vittone.

i.P.

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Pellegrinaggio al Pasubio

Il pellegrinaggio sul Pasubio, organiz-zato dalla Sezione Ana di Vicenza edalla Federazione di Vicenza dell’Asso-ciazione Nazionale del Fante, per onoraretutti coloro che hanno dato la vita cen-t'anni fa sul monte e che hanno trovatopace nel Sacrario eretto in loro onore. Alla

cerimonia è intervenuto il Vessillo sezio-nale di Alessandria con il consigliereFranco Corti.

i.P.

Paspardo (Bs)42° Raduno

Ozzano

Il presidente Bruno Dalchecco e il consi-gliere Mauro Barzizza con il Vessillo aPaspardo (BS). Presenti anche i Gagliar-detti di Felizzano e Valenza, in occasionedel 42° Raduno e 38^ Traversata Alpina.

Ozzano 23 giugno – il consigliereFranco Canepari e l’alfiere Gastone

Michielon al 90° di fondazione del Gruppo

Cerreto Laghi (RE) sabato 3 agosto, il Vessillo sezionale e il Gagliardetto del Gruppo di Novi Lig. portati dal consigliere sezionaleFranco Corti e dall’Alpino Fabrizio Silvano sono saliti in cima al Gendarme dove, dopo l’Alzabandiera, è stato suonato il silenzio peronorare i Caduti di tutte le guerre. All’indomani in paese si è svolta la celebrazione del XV° anniversario in ricordo delle Divisioni e Bri-gate Alpine Alpine

Albareto 16 giugno - Il consigliere Luigino Mogliazza con BrunoCassino al Raduno sezionale di Parma

Vallone dello Scerscen - Vallone dello Scerscen, commemora-zione della disgrazia occorsa allo Scerscen e a Musella, nel1917, che coinvolse 24 giovani Alpini travolti e uccisi da due va-langhe. Alessandria presente grazie al Consigliere Corti Franco

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Milano 8 luglio 2019. - Giornata di festa e celebrazioni per icento anni dell'Associazione Nazionale Alpini. Fondata l’8 lu-

glio 1819, oggi l’A N A conta quasi 350mila soci suddivisi in 80 Se-zioni in Italia e 30 all'estero. Sono stati 100 anni di conservazionee trasmissione di valori, di attività intensa a disposizione di chi habisogno d’un aiuto immediato, competente e preparato.

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SI RINGRAZIA:

Cittadella di Alessandria - 2 giugno festa della Repubblica Saluggia - I consiglieri Corti e Mariani al 40° di costituzione delGruppo (Sez Vercelli)

Numerosa partecipazione alla tradizionale Messa al Monte Gia-rolo. sotto il monumento del Cristo Redentore, uno degli appun-tamenti religiosi di più antica data che si ripete ogni anno, laprima domenica di agosto, sul monte Giarolo, la vetta più altadell’appennino tortonese (1473 metri).

Tolmezzo 14/15/16 giugno – Il presidente Bruno Dalchecco e ilconsigliere Franco Corti per il Raduno del 3° Raggruppamento

CELEBRAZIONI DEL CENTENARIO

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Balangero 16 giugno - Il vicepresidente Mario Venezia al Ra-duno della Sezione di Torino

Cittadella di Alessandria - 6/7 luglio 7° Raduno dei mezzi mili-tari d’epoca

COL DI NAVA nel 70° anniversario della celebrazione della memoria della Divisione martire "Cuneense" la Sezione onora la memoriadei Caduti, dei Dispersi e dei Sopravvissuti all'immane tragedia.

Exilles 16 giugno - I consiglieri Mauro Barzizza e DomenicoMazzucco al Raduno Sezione Valsusa

Vesime,9 giugno - Il presidente Bruno Dalchecco e vicepresi-dente Mario Venezia alla Festa della Sezione di Asti

Sestriere 4 agosto Raduno per il 55° anniversario del Gruppocon l’intervento del consigliere sezionale Mauro Barzizza

Pian della Ceva - Il Vessillo di Alessandria presente con il consi-gliere Franco Corti al Raduno Sezionale di Biella.

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SI RINGRAZIA:

Altopiano d’Asiago - Il vicepresidente vicario Corrado Vittone eil consigliere Franco Corti per non dimenticare i Caduti nella bat-taglia dell'Ortigara.

Favale di Malvaro (GE) 14 giugno - Vessillo e consigliereLuigino Mogliazza presenti al 60* anniversario di fondazionedel Gruppo

14° RADUNO AL MONTOZZO

Presenti i Vessilli di Ber-gamo, Brescia, Valtellina

e Alessandria con i consiglieri,numerosi i Gagliardetti divarie Sezioni, il Vice Presi-dente Nazionale A.N.A, il Co-lonello Maghini per gli Alpini inarmi, autorità civili del co-mune di Pezzo e tante per-sone. Sabato 29 giugno,favoriti dalla bella giornata disole il raduno con deposito di corona al monumento dei Caduti eall’altare vicino alle trincee, opera di recupero fatta dagli Alpinidella Sezione, al Museo e al Rif. Bozzi nella Conca del Montozzo(teatro della prima Guerra Mondiale) dove è stata officiata anchela Messa. Al pomeriggio rientro a Case di Viso e corteo alla chie-setta costruita, in seguito a ricordo dei Caduti civili del secondoconflitto mondiale per rappresaglie nazi/fasciste, laddove era il ci-mitero degli Alpini morti al Montozzo e poi traslati all’Ossario delTonale (spiegazione fatta dal capogruppo di Pezzo). Ritengo, amio modesto parere che una visita in questo luogo, possa esserefatta visto che ogni anno c’è questa ricorrenza.

Franco Corti

90° DI COSTITUZIONEGRUPPO DI MONCALVO SEZ. DI ASTI

Dopo la sfilata per le vie del paese la manifestazione si èconclusa presso il monumento ai Caduti relativamente

recente (1960) che necessitava di restyling cui ha parteci-

pato la Sezione di Asti. Il presidente Pigin al termine ha avutobellissime e misurate parole a sostegno della nostra candi-datura all’Adunata Nazionale 2021

Mauro Barzizza

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GRUPPO BASALUZZO

ATTIVITÀ DEI GRUPPI

BASALUZZO IN FESTA

Esattamente una settimana dopo il raduno nazionale di Mi-lano, a Basaluzzo ritrovo alcuni Alpini. Il motivo del ritrovarsi

è la festa del paese in onore di San Bovo. Il Gruppo Alpini di Ba-saluzzo è da sempre pre-sente essendo uno degliartefici nel promuovere edorganizzare questa festa.La Santa Massa nell’ ora-torio ha visto la presenzadel sindaco e parte delconsiglio comunale, le as-sociazioni locali, la coraledi Basaluzzo e gli Alpini. IlCapogruppo Fausto Re-petto con il Gagliardetto ele sue penne nere, i Ga-gliardetti di Capriata e diGavi , il Vessillo Sezionalecon i consiglieri Bricola eMariani. La pioggia nonha permesso il consuetosvolgimento della processione con la statua di San Bovo a ca-vallo, accompagnato dalla fanfara Valle Bormida , ma dal pros-simo anno gli Alpini con orgoglio si caricheranno sulle spalle la

statua del Santo portandolo per le vie del paese perché questiAlpini con solerzia e impegno senza chiedere nulla si prodiganoogni anno per la realizzazione di tutto questo, lo fanno per l’ alto

valore in cui unitamentecrediamo e che ci unisce,a loro i giusti meriti perquanto fanno e danno. Dasempre gli Alpini sonoparte integrante di unostile di vita legato ai valoridi amicizia e solidarietà,da sempre e per semprecon la gente. Al raduno diMilano uno striscione reci-tava " Noi Ci Siamo, Con-taci " Al termine dellafunzione sul sagrato dellaChiesa il sole fa capolinotra le nuvole, illumina ivolti felici dei fedeli, ungrazie Alpini si ode tra la

folla, è la nostra più gradita ricompensa .

Alp. Stefano Mariani

SI RINGRAZIA:

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Il 13 e 14 luglio si è svolto il pellegrinaggio nazionale al Monte Or-tigara, montagna simbolo del sacrificio alpino della prima guerramondiale. La giornata di sabato ha visto lasfilata degli Alpini per le vie di Asiago finoal monumentale Sacrario del Leiten dovesono custodite le salme di 54.289 Caduti,italiani e Austriaci; al Sacrario si è tenutoun primo momento cerimoniale con gliOnori ai Caduti alla presenza di Associa-zioni d’Arma, di una rappresentanza au-striaca e di migliaia di Alpini giunti da ogniparte d’Italia. In rappresentanza del Consi-glio Sezionale Franco Corti e Corrado Vit-tone, mentre per la prima volta hannopartecipato anche le Penne Nere di SanSalvatore M.to che, assieme ad Alpini diNovi Ligure e San Cristoforo hanno for-mato la delegazione della Sezione Alpini diAlessandria. Domenica 14 è stata la gior-nata del pellegrinaggio in quota: dal 1920,da quando centinaia di Reduci si sono tro-vati in cima al Monte per ricordare i compagni Caduti, si svolge ognianno questa significativa commemorazione; da Piazzale Lozze,dopo aver visitato la Chiesetta degli Alpini e la successiva statuadella Madonna, si giunge a piedi ai 2105 metri di quota dell’Orti-gara, il “Calvario degli Alpini”, come è stata tristemente ribattezzataquesta montagna, il che lascia intendere quanto cruenti siano statiquei giorni di giugno 1917 (dal 10 al 29 giugno, per la precisione)

quando 22 battaglioni alpini (su 37 impiegati) tentarono di prendere,presero e poi persero (in realtà non gli Alpini che erano stati avvi-

cendati da altri reparti) la cima del MonteOrtigara; scrisse Paolo Monelli, Tenentedegli Alpini, nel suo celeberrimo “Lescarpe al sole”:“I soldati s’allineano lungola strada, contro la roccia. Non guardo chefacce abbiano: ma sento al di là la tran-quilla rassegnazione all’inevitabile. Daquindici giorni si assiste allo stesso spet-tacolo: escono battaglioni, rientrano ba-relle e morti, e dopo qualche giorno oqualche ora, i pochi superstiti...” Arrivati aquota 2105, dopo un momento di commo-zione alla vista della colonna mozza cheè stata portata dai reduci nel 1921, a si-gnificare la vita spezzata dei compagniCaduti e che reca il dogma su cui si fondal’Associazione Alpini: “PER NON DIMEN-TICARE”, si è celebrata la Santa Messa esi sono resi gli onori ai Caduti italiani e au-

striaci. “L’Ortigara è ancora oggi commovente” sostiene Nadia Zac-caron del Gruppo di San Salvatore “ i luoghi impervi, le distese dibrulle pietraie, le balze rocciose martoriate da scavi, trincee, esplo-sioni ci ricordano il sacrificio di migliaia di giovani ragazzi; sarebbebello portare le scolaresche perché imparino e ricordino….”

Alpino Paolo Patrucco

Dopo la partecipata cerimonia delloscorso aprile (2018) a San Salvatore

M.to, promossa per ricordare i 24 cittadinimorti nel Fronte Russo fra il 1941 e il1943, Il Gruppo di San Salvatore dimo-stra ancora una volta di avere sensibilitàe un forte sentimento di riconoscenzapromuovendo altre due giornate di ri-cordo e commemorazione. Venerdì 29marzo si è svolta una interessante e par-tecipata serata presso Palazzo Carma-gnola, nella quale protagonisti sono statii famigliari dei Sansalvatoresi caduti inRussia, ad essi, lo storico Riccardo Bul-garelli, segretario nazionaledell’U.N.I.R.R. (Unione Nazionale Reduci di Russia) ha spiegatobrevemente, con l’ausilio di slides, il teatro operativo in Russia e

ha segnalato sulla cartina topograficadove erano dislocati i sansalvatoresi,cercando di individuare i posti dovesono caduti. “A fine serata è stata con-segnata ai parenti dei Caduti una me-daglia ricordo dei loro cari, completa dinome e data di nascita e di decesso”spiega l’Alpino sansalvatorese FilippoPellegrino. Domenica 31 marzo,presso l’Area Caduti, Dispersi e Reducidi Russia, inaugurata lo scorso anno,si è svolta una breve, ma sentita ceri-monia durante la quale, dopo l’Alza-bandiera e l’Onore ai Caduti condeposizione di un omaggio floreale,

l’Alpino Marco Davite, segretario del Gruppo , ha letto un intensoe commovente brano tratto da “Cristo con gli Alpini” di Don Gnoc-chi, oggi beato, ma ieri indimenticato cappellano della Divisione Al-pina Tridentina in Russia. A seguire le allocuzioni del sindaco diSan Salvatore Enrico Beccaria che ha ringraziato gli Alpini d’la Turper il costante impegno, del consigliere regionale Luca Rossi, delPresidente UNIRR Monferrato Paolo Dezzani e del capogruppodegli Alpini Corrado Vittone hanno completato la cerimonia all’AreaCaduti riportando i presenti agli avvenimenti di quegli anni e al ri-cordo dei giovani concittadini morti su quel fronte. “Abbiamo richie-sto la presenza dei ragazzi del catechismo” spiega la penna neraGiuliano Mastroianni “perché se la Memoria è importante, lo è an-cora di più se viene tramandata ai giovani”. La Santa Messa cele-brata da don Gabriele Paganini è stata la degna conclusione diquesta giornata sansalvatorese dedicata alla Memoria.

Alpino Corrado Vittone

GRUPPO SAN SALVATORE

DA SAN SALVATORE ALL’ORTIGARAper non dimenticare

IL RICORDO DEI CADUTI IN RUSSIA A SAN SALVATORE

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GRUPPO VALENZA

FESTA DELLA TAGLIATELLA

Come da consolidata tradizione l’ultima delle sei serate di metà giu-gno sulle quali si articola l’annuale “Festa della Tagliatella” ha avuto

il suo epilogo con l’elezione di Miss Tagliatella. Occasione di chiuderein allegria e far festa per le ragazze e ragazzi del servizio e per tutti ivolontari che a ogni titolo hanno contribuito all’ottima riuscita di questaedizione 2019, molto partecipata e gradita sia per l’offerta gastronomicache per l’organizzazione. La domenica 16 si è tenuta l’ormai immanca-bile Giornata dell’Amicizia con S. Messa al campo e il seguente pranzocon il Gruppo Vivere Insieme, quest’anno particolarmente numeroso.Le serate sono state allietate da apprezzati complessi musicali facendosi che questo annuale appuntamento sia ormai irrinunciabile punto diriferimento per l’estate dei valenzani. A tutti indistintamente, ma soprat-tutti a Pippo, vera colonna portante, vada il più sentito grazie da partedel Gruppo per l’esito di questa edizione della Festa che ancora unavolta ha contribuito nel consolidare la buona immagine degli Alpini va-lenzani nei confronti della città. Grazie alla cucina (con uno staff nuovodi zecca), alle griglie, alle friggitrici, al bar, al gazebo della birra, agliaddetti alla cottura pasta, alla distribuzione, alle casse, ai custodi della“cavagna” all’ingresso, al personale di sala e mi scusino gli eventualiinvolontariamente dimenticati. E’ qui, però, che torna alla mente unacanzone, datata anni’60, ma sempre attuale, il cui ritornello era: “Tu la-vori e ti tirano le pietre, non fai niente e ti tirano le pietre. Tu sei bello e

ti tirano le pietre, sei brutto e ti tirano le pietre”. Ineluttabilmente, infatti,qualcuno impegnandosi a fondo, riesce pur sempre ad estrarre dal ci-lindro qualcosa sulla quale ridire. Ecco così dal vicinato levarsi il la-mento che la musica disturba il sonno dei giusti (salvo poi piagnucolareche a Valenza non si fa mai nulla). Per qualche avventore (solitamentefra quelli che non consumano neppure un caffè) risulta essere un pro-blema la mancanza di borotalco sulla pista per tersicoree evoluzioni.Addetti ai lavori che non gradiscono qualche procedura esternando adalta voce il disappunto. A costoro sarà utile e istruttivo ricordare che,prima di azzardare giudizi, si devono conoscere, almeno approssima-tivamente le regole e mai svilire il lavoro altrui.

Gielleci

DAL GRUPPO “VIVERE INSIEME”

Ormai è consuetudine per il “Vivere Insieme” la giornatadi festa con gli Alpini, che si tiene ogni anno nel mese di

giugno. La festa organizzata apposta per noi dagli Alpini di

Valenza è preceduta dalla S. Messa all’aperto, officiata dalcarissimo Don Abele, con la partecipazione dei Carabinieri,dei Bersaglieri e di alcune Autorità del Comune. Allietata inol-tre dai canti del Coro Valtanaro degli Alpini, le cui canzoni su-scitano sempre commozione, entrando nei nostri cuori espesso, come è accaduto quest’anno, rigando i nostri volti dilacrime di gioia. Della Predica di Don Abele possiamo solo

dire che quest’anno è stata particolarmente toccante. A se-guire, l’ottimo pranzo e, a pancia piena, un pò di tempo datrascorrere tutti insieme, allietati dai canti degli Alpini, prose-guiti durante la giornata. Il nostro GRAZIE agli Alpini non èscontato o retorico, ma viene dal cuore di ognuno di noi, vo-lontari e ragazzi del “Vivere Insieme”.

Claudia, Vivere Insieme.

Ciao zio Giorgio

Il 4 settembre è venuto a mancare Giorgio Ma-steghin, personaggio molto conosciuto in Valenzaessendo stato Atleta Nazionale di Boxe nel decen-nio anni 50/60, in cui ha conseguito il titolo di Cam-pione Italiano pesi massimi nel 1958 a soli 17 anni.Giorgio non era Alpino, il servizio militare lo videinizialmente arruolato con il nostro cappello ma, es-sendo atleta di interesse nazionale, fu dirottato allaScuola Atleti Nazionali ad Orvieto, come richiestoall’ epoca, di cui facevano parte campioni comeNino Benvenuti, D’ Agata ed altri. Fratello di due Al-pini: Giuseppe (Alpino della Monte Rosa con il cav.E. Cabalisti) e Severino (Art. Alpino della Tauri-

nense) e zio di tre nipoti Alpini: Andrea Cane e Al-berto e Gastone Michielon, aveva gli Alpini nelcuore e nonostante avesse indossato il cappello“per pochi minuti”, si considerava uno di loro; erafacilissimo vederlo ai nostri raduni, svettare con lasua stazza, sulla marea di Penne nere. Da anni vi-veva con la famiglia ad Ospitaletto nel brescianoma, sicuramente molti a Valenza della sua genera-zione (alle elementari compagno di scuola del di-rettore de il Portaordini) lo ricordano, gigantebuono….forse anche troppo. Ciao zio Giorgio

Gastone

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I l 7 aprile il Gruppodi Loazzolo (Se-

zione di Asti) ha fe-

steggiato il 50° di

fondazione. Il

Gruppo di Terzo è

stato presente con il

Vessillo Sezionale, il

Gagliardetto di Gruppo e una

delegazione di Soci. Nono-

stante la giornata non partico-

larmente favorevole, alla

manifestazione sono stati pre-

senti tre Vessilli sezionali,

(Asti, Acqui e Alessandria) non-

ché parecchi Gagliardetti di

Gruppo. La S. Messa è stata

officiata dal vescovo della Dio-

cesi di Acqui Terme Monsignor

Luigi Testore.

Luigi Ghiazza

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Il 4 maggio il Gruppo “G. Guasco” di Solero ha fatto benedire dalparroco Don Mario Bianchi e da Don Maurilio Guasco il nuovo ga-gliardetto: si è voluto portare all’Adunata del centenario il nostrosimbolo dell’appartenenza all’ANA con la benedizione dell’Altissimo

e il benevolo sguardo della Madonna. Alla cerimonia, semplice esuggestiva hanno partecipato molti Alpini e il Capo Gruppo onorarioTeresio Collo fondatore dello stesso. Il vecchio Gagliardetto ,sco-lorito dalla pioggia e dai tanti anni di utilizzo, sarà esposto nella no-stra sede in una apposita bacheca.Una bicchierata finale haconcluso felicemente la giornata.

Il capo gruppo

Tino Musso

GRUPPO SOLERO

SI RINGRAZIA:

Nuovo gagliardetto ANNUALE GITA

AL RIFUGIO

Come consuetudine, anche quest’anno si è or-ganizzata la gita alla Domus Alpinorum della

Sezione a Pallavicino. Buona la partecipazione diamici che hanno apprezzato il menù a base di po-

lenta e spezzatino d’asino. La giornata iniziata conun tempo “da polenta” è proseguita con l’uscita diun bel sole che ha permesso agli ospiti la possibi-lità di una passeggiata smaltitrice. Un grazie a Mar-

tino e soci che mantengono il rifugio in pienaefficienza, permettendoci di godere di questo bel-lissimo luogo, forse poco sfruttato dai Gruppi.

Il capogruppo

Ernesto Musso

50° DI FONDAZIONE

GRUPPO TERZO

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GRUPPO NOVI LIGURE

7° Concorso MOVM Ten. A. Zanotta – Alp. A. Pedrolli

Con soddisfazione ed una punta di orgoglio abbiamo provve-duto, nella mattinata di venerdì 31 maggio presso la nostra

sede, alla premiazione dell'annuale concorso "MOVM tenente AldoZanotta – alpino Arturo Pedrolli", giunto alla 7a edizione. Il temaassegnato alle scuole primarie e secondarie di 1° grado del terri-

torio novese, secondo il bando ed in accordo con le celebrazioniper il Centenario di costituzione dell' A.N.A. è stato il seguente:«Nel 2019 l’Associazione Nazionale Alpini festeggia il centenariodella sua fondazione. Vittoriosi nella Grande Guerra oppure scon-fitti nella tragedia della ritirata di Russia della Seconda GuerraMondiale o protagonisti oggi nelle missioni di pace nel mondo oinfine generosi Volontari, sia della Protezione Civile che dei nostriGruppi, in concreto aiuto alle popolazioni colpite dalle calamità cheperiodicamente affliggono il nostro Paese, gli Alpini, in armi o incongedo, sono da sempre gli orgogliosi e fedeli servitori della loroPatria.». Il sentimento di soddisfazione scaturisce dalla certezzadi aver coinvolto n°. 11 classi nel progetto e un po' di orgoglio peressere riusciti, attraverso il tema proposto, ad avvicinare gli allievidelle scuole al mondo degli alpini; infine la consapevolezza chequesta nostra manifestazione, fiore all'occhiello di tutta l'attivitàsvolta annualmente, sia rispondente all'Articolo 2 dello Statuto del-l'A.N.A. Pregevoli i lavori proposti dalle varie classi, in particolareci piace ricordare quello della Scuola Primaria Zucca che ha rea-lizzato un video molto interessante, con l'esecuzione da parte degliscolari di alcuni canti alpini ed una parte recitata tratta da un epi-sodio narrato nel libro "Le scarpe al sole" di Paolo Monelli. La gior-nata della premiazione, che ha coinvolto circa 200 allievi con i loroinsegnanti, è iniziata con la cerimonia dell'Alzabandiera, a seguire,

presso la nostra tensostruttura addobbata con i lavori dei parteci-panti, la consegna dei premi alla presenza del Sindaco di Novi Li-gure Rocchino Muliere, dei Consiglieri Sezionali Franco Corti eStefano Mariani, del Sig. Boggeri in rappresentanza del Cav. Ste-fano Pernigotti, del rappresentante della Associazione Novese Do-natori Volontari Sangue Sig. Saulino, del Capo Gruppo GiancarloGrosso. I partecipanti al 7° Concorso sono stati i seguenti, se-condo la classifica di seguito riportata: 1° PREMIO:⁃ Scuola primaria “Zucca” Classe III sez. A-B-C⁃ Scuola secondaria 1° grado “Doria” Classe II DPREMI DI PARTECIPAZIONE⁃ Scuola primaria “G. Pascoli” Classe V sez. A-B⁃ Scuola primaria “G. Pascoli” Classe V sez. C-D⁃ Scuola primaria “Fermi” Classe II sez. B⁃ Scuola primaria “L. Cavriani” Classe unica⁃ Scuola secondaria 1° grado “Doria” Classe I EMENZIONE SPECIALE ⁃ Scuola primaria “Fermi” Classe II sez. BOltre ai premi in denaro stabiliti dal bando di concorso il Gruppoha deciso di offrire un abbonamento a "L’Alpino" (e perché nonanche il Portaordini? N.d.r.) a tutti gli istituti in elenco. Un doverosoringraziamento alle scuole concorrenti, in particolare ai loro inse-gnanti, a tutti i partecipanti alla cerimonia di premiazione, agli alpiniche si sono adoperati per preparare la tensostruttura e provvedutoal rinfresco finale, all'Alpino Eugenio Spigno abile regista di tuttoil concorso. Arrivederci al prossimo anno scolastico!

Gruppo Alpini di Novi Ligure

GRUPPO CARREGA LIGURE

Carrega Ligure ridente paese situato negli appennini liguri-pie-montesi a circa 1000 m di altitudine , comune della provincia

di Alessandria con circa 100 abitanti, 11dei quali fanno parte del locale Gruppo Al-pini. Il giorno 4 agosto grazie all’abileregia del capogruppo Angelo Bozzo gli Al-pini di Carrega hanno festeggiato i 90anni del socio fondatore nonché segreta-rio Oreste Canesi, assicuratore nel pe-riodo lavorativo, ma Alpino tutta la vita.Nonostante l’età e la distanza continua adessere un valido ed apprezzato compo-nente del coro Soreghina di Genova. Do-menica la sorpresa, con un sempliceinvito gastronomico Oreste ha potuto fe-

steggiare il prestigioso traguardo in compagnia dei suoi Alpini,sicuramente una giornata carica di emozioni, risate e in particolar

modo di ricordi del periodo di naia .....ri-cordi come il cappello volutamente indos-sato da Oreste nella foto, appartenente alnonno sul Pal Piccolo nelle guerra 15-18.Il presidente, il consiglio e tutti gli Alpinidella Sezione di Alessandria augurano adOreste un felice compleanno, riservando-gli per lunghi anni ancora un posto tra lefila della nostra Sezione nelle varie mani-festazioni Alpine ..... buon compleannoAlpino Oreste Canesi

Gruppo di Carrega Ligure

TANTI AUGURI ORESTE

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GRUPPO DI CASTELLAZZO BORMIDA

E’ mancata la Signora Clara Cantele mamma dell’Alpino Giacomo

Maranzana. Il Gruppo è vicino a Giacomo ed ai familiari in questa

triste ricorrenza e porge sentite condoglianze.

l Gruppo è vicino all’Alpino Giancarlo Bianchi per il grave lutto che

lo ha colpito per la perdita del caro papà Battista e porge sentite

condoglianze a Giancarlo ed ai familiari.

GRUPPO DI FELIZZANO

E' mancato il giorno 19 maggio Concetto Scibona, papà dell'Amica

Margherita. Gli Associati del Gruppo Alpini di Felizzano porgono a

Lei e famigliari le più sentite condoglianze.

Il giorno 28 giugno è mancato all'affetto dei cari Nino Battilla, padre

dell' Alpino Enrico. A Lui ed ai famigliari vanno le più sentite con-

doglianze da tutti gli associati del Gruppo di Felizzano.

GRUPPO DI FUBINE M.TO

Il 28/08 è andato avanti il Socio Alpino Giuseppe Cavallo, gli Alpini

del Gruppo si stringono attorno ai famigliari e formulano le più sen-

tite condoglianze. Grazie Giuseppe per tutto quello che hai fatto

per il Gruppo, ci mancherai, ciao. Riposa in Pace

28 agosto, è "andato avanti" Evasio Zeppa, papà del Socio Alpino

Walter, il Gruppo Alpini si stringe attorno a Walter e famiglia e for-

mula le più sentite condoglianze.

GRUPPO DI VALENZA

Per la gioia di mamma Sara e papà Andrea è nata Bianca, nipote

del Socio Piero Abderico. Il Gruppo porge alla nuova arrivata gli

auguri di ogni bene e felicità.

(allegati € 20 per la borraccia del Portaordini, che ringrazia)

GRUPPO DI FELIZZANO

Il giorno 29 luglio 2019 è nata Alice nipote del socio Sergio Serra

e della moglie Francesca. Ai genitori Simone e Cristina ed ai loro

famigliari, i più vivi auguri e felicitazioni da tutti gli associati del

Gruppo di Felizzano.

IN FAMIGLIASono andati avanti

Nuovi arrivi

GRUPPO BORGHETTO B.RA

COMMEMORAZIONE PARTIGIANO GHION RINO “TRICOLI”

Da ormai 17 anni i Comuni di Borghetto di Borbera, Stazzano eLoreggia (Padova), l’ultima domenica di luglio, commemorano

e ricordano il sacrificio di Ghion Rino, il partigiano “Tricoli”, uccisoil giorno 11 aprile del 1945, sulla strada collinare che divide i territoridei Comuni di Borghetto Borbera e di Stazzano, vicino al Santuariodella Madonna della Neve chiamato anche Santuario di Cà delBello. Il Comune di Loreggia, provincia di Padova, partecipa perchéha dato i natali a Ghion Rino. Nel corso di tutti questi anni il rapportotra i tre Comuni è diventato sempre più stretto con tantissime ini-ziative, come lo scambio di visitedei bambini delle scuole, deiGruppi alpini, delle bande musi-cali, a Loreggia è stata dedicatauna piazza a “Tricoli”, alla cuiinaugurazione erano presenti ledelegazioni di tutti i Comuni.Ghion Rino nasce a Loreggia nel1923, nel 1942, in piena guerra, èchiamato al servizio militare e as-segnato alla “Divisione AlpinaMonte Rosa”. L’anno successivo,dopo l’8 settembre va con i parti-giani, non si sa come capita a Der-nice dove incontra il Comandante“Marco”, prende come nome dibattaglia “Tricoli” e fraternizza conil suo comandante diretto Dott.Franco Barella “Lupo”. Arriviamo al10 aprile 1945. ”Tricoli” con “Ot-timo” (Emilio Gambari) e un terzo partigiano vengono mandati aCassano Spinola per una azione di sabotaggio alla linea ferroviariaGenova/Milano, ma non riescono nell’intento. Il ponte della ferroviaera presidiato da ingenti forze tedesche, il mattino dopo rientranoverso Sorli, ma vengono avvistati da una pattuglia della Divisione“Turkestan”, i famigerati mongoli, che si nascondono lungo la

strada, e appena passati i tre vengono fatti segno a una violentascarica di fucileria. “Ottimo” se pur ferito riesce a scappare, scappapure il terzo partigiano, “Tricoli” rimane ferito gravemente, tenta dirispondere al fuoco, ma i mongoli lo feriscono e lo finiscono condelle pietre raccolte per terra fracassandogli la testa. Si raccontache un mongolo, sia stato preso e fucilato al cimitero di Borghettoil 26 Aprile 1945. “Tricoli” viene poi sepolto al cimitero di RocchettaLigure. Nel mese di giugno dello stesso anno, la madre, GhionMaria, viene a riprendersi il corpo del figlio e se lo porta in Veneto.

Anche quest’anno siamo riusciti acommemorare la memoria del“partigiano alpino Ghion Rino”, l’ul-tima domenica di luglio. In questaoccasione non siamo potuti salireal cippo sulla collina causa mal-tempo, ma lo abbiamo ricordatopresso “la baita degli Alpini” a Bor-ghetto Borbera. Alla cerimoniaerano presenti, il Sindaco di Lo-reggia Sig: Fabio Bui con la dele-gazione comunale, Il Sindaco diBorghetto Borbera Geom. EnricoBussalino, il Sindaco di Stazzano,il Sindaco di Vignole Borbera Sig.Giuseppe Teti, il Sindaco di Gron-dona, la delegazione A.N.P.I. col ilPresidente Sig. Gianni Malfettani,il Labaro sezionale di Alessandriacon i consiglieri Sezionali Pia e

Mogliazza, i Gagliardetti dei Gruppi Alpini di Vignole Borbera, Gar-bagna, Borghetto Borbera, molte le persone intervenute. Cerimoniamolto semplice, ma, molto sentita. Il Gruppo Alpini di Borghetto Bor-bera ringrazia di cuore tutti gli intervenuti. Grazie per l’ospitalità.

Gruppo Alpini Borghetto di Borbera

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