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zCORSO DI ‘METODI E TECNICHE DELLA RICERCA EDUCATIVA’
NICOLE BIANQUIN
Metodi e tecniche della ricerca educativa _ N
icole Bianquin _ AA 2019-2020
zClassificazione della ricerca empirica
Approccio che il ricercatore ha con la realtà studiata
Finalizzato a osservarla senza trasformazioni
Studiare gli effetti dell’introduzione di un
intervento
Attese o scelte di fondo del ricercatore rispetto a
Strategie e strumenti da adottare
Natura dei dati da rilevare
Metodi e tecniche della ricerca educativa _ N
icole Bianquin _ AA 2019-2020
zClassificazione
Attese o scelte di fondo del ricercatore rispetto a
Strategie e strumenti da adottare
Natura dei dati da rilevare
Metodi e tecniche della ricerca educativa _ N
icole Bianquin _ AA 2019-2020
zClassificazione
Attese o scelte di fondo del ricercatore rispetto a
Forme di ricerca quantitativa
Forme di ricerca qualitativa
Metodi e tecniche della ricerca educativa _ N
icole Bianquin _ AA 2019-2020
Metodi e tecniche della ricerca educativa _ N
icole Bianquin _ AA 2019-2020
Classificazione
Ricerche quantitativa
Il suo obiettivo è spiegare, descrivere, prevedere eventi osservabili, isolando i fattori da un contesto e spiegandone le relazioni
Individuare e misurare le variabili e i loro legami sulla base di ipotesi
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Classificazione
Ricerche quantitativaPiano di ricerca
preciso e sistematico:
Identificare le variabili da studiare, controllare gli
eventuali fattori di disturbo e attuare con
rigore le misure occorrenti e gli eventuali interventi
Strumenti di rilevazione
Fortemente strutturati, che permettono di classificare i dati in
categorie prefissate e misurare frequenze o
intensità
Metodi e tecniche della ricerca educativa _ Nicole Bianquin _ AA 2019-2020
Classificazione
Ricerche quantitativa
Consente di ottenere un grado di generalizzabilità dei risultatiForma di ricerca nomotetica
Esperimento, quasi-esperimento, esperimento su casi singoli, inchiesta, osservazione sistematica, e alcuni casi di ricerca valutativa
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Classificazione
Ricerca qualitativa
Il suo obiettivo è comprendere la realtà studiata e approfondirne la specificità
Mediante il coinvolgimento del ricercatore
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Classificazione
Ricerca qualitativa
Scopo idiografico: l’oggetto di studio è il particolare, il singolo
Procede in maniera induttiva: dall’osservazione della realtà formula o riformula interpretazioni
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Classificazione
Ricerche qualitativaPiano di azioni
flessibili e aperti ai cambiamenti
A seconda delle suggestioni provenienti dalle interazioni con il
contesto
Approccio olistico
Studiare i fatti umani nella loro complessità e
globalità
Studiare gli essere umani nel loro contesto naturale, nelle
interazioni e nella loro totalità
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Classificazione
Ricerca qualitativa
Studio in profondità su gruppi ristretti di soggetti o su un unico caso
E questi vengono scelti in quanto interessanti di per sé, come casi unici o irrepetibili
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Classificazione
Ricerca qualitativa
Si propone anch’essa comunque di controllare la validità delle fasi di ricerca attuate e in particolare quella della rilevazione attraverso
la triangolazione degli osservatori e dei punti di vista (per identificare convergenze e costanti)
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Classificazione
Ricerche qualitativaStrumenti in grado di andare in profondità
Cogliere gli aspetti più reconditi legati ai processi di costruzione dei significati e alle condotte• Interviste in profondità• Focus group• Osservazione• Diari• Registrazioni
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Classificazione
Ricerche qualitativa
Principali forme
Ricerca etnografica, studio di caso, ricerca-azione e alcune modalità di ricerca valutativa
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Classificazione
Quantitativo vs qualitativo
Sono state storicamente contrapposte dagli studiosi e la loro adozione ha dato origini ad ampi dibattiti.
Attualmente nella ricerca educativa si assiste ad un uso integrato delle 2 forme di ricerca e quindi ad una
composizione delle linee di ricercaLe forme attuali coniugano l’analisi qualitativa con momenti quantitativi, approfondiscono o controllano interpretazioni di
dati quantitativi con quelle di dati qualitativi
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Classificazione
Quantitativo vs qualitativo
Si parla dunque di proficua integrazioneMETODI MISTI
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Classificazione
quindi
Classificazione delle forme di ricercaRicerca osservativa Ricerca con intervento
Ricerca quantitativa
Ricerca qualitativa
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Classificazione
Classificazione delle forme di ricercaRicerca osservativa Ricerca con intervento
Ricerca quantitativa InchiestaRicerca con osservazione sistematicaRicerca valutativa
EsperimentoQuasi-esperimentoEsperimento su caso singolo
Ricerca qualitativa Ricerca etnograficaStudio di casoRicerca valutativa
Ricerca-azione
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Classificazione
Un esempioImmaginiamo di essere insoddisfatti dei risultati che hanno gliinterventi di orientamento attuali nelle scuole dell’obbligo.Per approfondire e affrontare il problema si possono avviarediverse forme di ricerca.
Se lo scopo del ricercatore è quello di verificare l’efficacia distrategie alternative dell’orientamento ricorrerà a forme diricerca con intervento.
Se invece è preoccupato di approfondire conoscenze sullarealtà attuale, senza trasformarla si avvarrà della ricercaosservativa nelle sue possibili forme.
da Coggi, Ricchiardi, 2018
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Classificazione
Un esempio
L’esperimento potrà aggiungere informazioni sulla qualità di unnuovo intervento, confrontato con uno tradizionale.
La ricerca-azione potrà indurre cambiamenti organizzativi.
Lo studio di caso consentirà di comprendere perché alcunestrategie sono più efficaci con un tipo particolare di soggetti.
Un’inchiesta sui diversi modelli di orientamento adottati indiversi contesti o paesi e sui risultati conseguiti permetterà disvolgere comparazioni, di individuare gli eventuali fattori checausano insoddisfazione iniziale e di selezionare le strategieche risultano più efficaci.
da Coggi, Ricchiardi, 2018
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Classificazione
EsercizioSaper individuare le caratteristiche distintive delle ricerca qualitativa da quella quantitativa
Ricerca quantitativa Ricerca qualitativaModello di scientificità
In continuità con le scienze fisiche
Discontinuità tra il modello utilizzabile per le scienze fisiche e quello per le scienze umane
Paradigma Positivista-Neopositivista Fenomenologico-ermeneuticoFine della ricerca Nomotetico: individuare leggi
generali, utili per formulare previsioni, individuare le regolarità tra i fenomeni e le relazioni fra essi
Idiografico: comprendere singoli eventi o casi
da Coggi, Ricchiardi, 2018
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Classificazione
EsercizioSaper individuare le caratteristiche distintive delle ricerca qualitativa da quella quantitativa
Ricerca quantitativa Ricerca qualitativaProcedure d’indagine
Attenzione all’oggettività, prima intesa come impersonalità, poi come intersoggettività
Attenzione ad andare in profondità per cogliere (comprendere) i significati attribuiti dai soggetti indagati alla loro esperienza
Trasparenza delle procedure
Le procedure utilizzate cercano di mirare all’impersonalità dei dati e delle analisi di questi attraverso la descrizione operativa delle variabili in gioco, la precisazione dei procedimenti concernenti la rilevazione empirica, la misurazione delle variabili e l’analisi statistica
In alcuni casi si garantisce che la base empirica indagata sia resa ispezionabile. In altri si prevede la triangolazione tra più punti di vista.
da Coggi, Ricchiardi, 2018
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Classificazione
EsercizioSaper individuare le caratteristiche distintive delle ricerca qualitativa da quella quantitativa
Ricerca quantitativa Ricerca qualitativaStrumenti Quantitativi, in grado di misurare
le variabili (test, griglie di osservazione strutturata, …)
Osservazione partecipante, intervista, colloquio clinico.
Scopo della rilevazione
Descrizione Narrazione
Trattamento dei dati
Analisi statistiche Focalizzazione sul significato di ciò che è stato rilevato (analisi del contenuto)
da Coggi, Ricchiardi, 2018
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Principali differenze
Principali differenze tra ricerca quantitativa e qualitativaTRINCHERO, 2002
ELEMENTO Ricerca quantitativa Ricerca qualitativaApproccioverso i soggetti studiati
Atomistico. I soggetti studiatisono semplici testimoni di una relazione tra fattori, rilevabile indipendentemente dal contesto in cui avviene
Olistico. I soggetti studiati sono interessanti in tutti gli aspetti del loro essere e in tutte le relazioni che stabiliscono con il contesto in cui agiscono
Strutturazione del processo di ricerca
Alta. La ricerca segue un elenco di fasi tipiche
Bassa. La ricerca procede secondo un piano che può variare a seconda di ciò che emerge sul campo
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Principali differenze
Principali differenze tra ricerca quantitativa e qualitativa
ELEMENTO Ricerca quantitativa Ricerca qualitativaApproccioverso i soggetti studiati
Atomistico. I soggetti studiatisono semplici testimoni di una relazione tra fattori, rilevabile indipendentemente dal contesto in cui avviene
Olistico. I soggetti studiati sono interessanti in tutti gli aspetti del loro essere e in tutte le relazioni che stabiliscono con il contesto in cui agiscono
Strutturazione del processo di ricerca
Alta. La ricerca segue un elenco di fasi tipiche
Bassa. La ricerca procede secondo un piano che può variare a seconda di ciò che emerge sul campo
Fattore: proprietà individuale o collettiva rilevabile empiricamente
rilevabile in modo diretto o attraverso opportuni indicatori su
soggetti coinvolti in una determinata situazione educativa
(tipo di scuola, rendimento in matematica, autostima, …)
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icole Bianquin _ AA 2019-2020
Principali differenze
Principali differenze tra ricerca quantitativa e qualitativa
ELEMENTO Ricerca quantitativa Ricerca qualitativaApproccioverso i soggetti studiati
Atomistico. I soggetti studiatisono semplici testimoni di una relazione tra fattori, rilevabile indipendentemente dal contesto in cui avviene
Olistico. I soggetti studiati sono interessanti in tutti gli aspetti del loro essere e in tutte le relazioni che stabiliscono con il contesto in cui agiscono
Strutturazione del processo di ricerca
Alta. La ricerca segue un elenco di fasi tipiche
Bassa. La ricerca procede secondo un piano che può variare a seconda di ciò che emerge sul campo
indicatore: proprietà empiricamente rilevabile di un oggetto che consente di avere
una rilevazione indiretta di una proprietà rappresentata da un concetto astratto, non
rilevabile in modo diretto
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Principali differenze #2
Principali differenze tra ricerca quantitativa e qualitativa TRINCHERO, 2002
ELEMENTO Ricerca quantitativa Ricerca qualitativaStrutturazionedei dati raccolti
Alta. Si opera con test standardizzati, questionari, protocolli rigidi di osservazione. A tutti i soggetti viene somministrato il medesimo strumento
Bassa. I criteri per la rilevazione dei dati possono variare in itinere a seconda di ciò che emerge sul campo. La rilevazione su ciascun soggetto fa storia a sè
Tipo di inferenza logica
Deduzione. Si parte da un insieme di ipotesi (che possono derivare da una teoria) e le si controlla alla luce dell’evidenza empirica
Induzione e abduzione (collegamento creativo tra elementi conoscitivi apparentemente slegati). È possibile avere ipotesi di partenza o meno, ma in entrambi i casi la teoria emerge dall’evidenza empirica.
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Principali differenze #2
Principali differenze tra ricerca quantitativa e qualitativa TRINCHERO, 2002
ELEMENTO Ricerca quantitativa Ricerca qualitativaStrutturazionedei dati raccolti
Alta. Si opera con test standardizzati, questionari, protocolli rigidi di osservazione. A tutti i soggetti viene somministrato il medesimo strumento
Bassa. I criteri per la rilevazione dei dati possono variare in itinere a seconda di ciò che emerge sul campo. La rilevazione su ciascun soggetto fa storia a sè
Tipo di inferenza logica
Deduzione. Si parte da un insieme di ipotesi (che possono derivare da una teoria) e le si controlla alla luce dell’evidenza empirica
Induzione e abduzione (collegamento creativo tra elementi conoscitivi apparentemente slegati). È possibile avere ipotesi di partenza o meno, ma in entrambi i casi la teoria emerge dall’evidenza empirica.
Ipotesi: asserto formulato sulla realtà sotto esame che riguarda lo stato assunto da un fattore o che esprime un
legame o dipendenza da due o più fattori
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Principali differenze #3
Principali differenze tra ricerca quantitativa e qualitativa TRINCHERO, 2002
ELEMENTO Ricerca quantitativa Ricerca qualitativaFunzione del quadro teorico
Serve per formulare le ipotesie interpretare i risultati
È di ausilio al processo di interpretazione dell’evidenza empirica e di costruzione della teoria
Ruolo dei concetti
Vengono definiti operativamente in modo da poter essere rilevati nella ricerca e se possibile quantificati
Sono sottoposti ad un processi di costruzione e ricostruzione continua sulla base dell’evidenza empirica di volta in volta acquisita.
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Principali differenze #3
Principali differenze tra ricerca quantitativa e qualitativa TRINCHERO, 2002
ELEMENTO Ricerca quantitativa Ricerca qualitativaFunzione del quadro teorico
Serve per formulare le ipotesie interpretare i risultati
È di ausilio al processo di interpretazione dell’evidenza empirica e di costruzione della teoria
Ruolo dei concetti
Vengono definiti operativamente in modo da poter essere rilevati nella ricerca e se possibile quantificati
Sono sottoposti ad un processi di costruzione e ricostruzione continua sulla base dell’evidenza empirica di volta in volta acquisita.
Quadro teorico: insieme dei riferimenti teorici che danno
conto dei paradigmi del ricercatore, delle scuole di
pensiero a cui egli si appoggia, delle teorie e dei modelli che
utilizza per formulare le ipotesi e interpretare i dati raccolti
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Principali differenze #3
Principali differenze tra ricerca quantitativa e qualitativa TRINCHERO, 2002
ELEMENTO Ricerca quantitativa Ricerca qualitativaFunzione del quadro teorico
Serve per formulare le ipotesie interpretare i risultati
È di ausilio al processo di interpretazione dell’evidenza empirica e di costruzione della teoria
Ruolo dei concetti
Vengono definiti operativamente in modo da poter essere rilevati nella ricerca e se possibile quantificati
Sono sottoposti ad un processi di costruzione e ricostruzione continua sulla base dell’evidenza empirica di volta in volta acquisita.
Concetto: idea astratta e generali che ha origine nell’intelletto sulla base
dell’interazione dell’essere con il mondo e con gli altri
soggetti appartenenti al suo gruppo di riferimento
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Principali differenze #4
Principali differenze tra ricerca quantitativa e qualitativa TRINCHERO, 2002
ELEMENTO Ricerca quantitativa Ricerca qualitativaRuolo delle ipotesi
Guidano il processo di ricerca dall’inizio alla fine e definiscono in modo rigido i fattori da rilevare empiricamente
Forniscono un punto di partenza per il ricercatore per raccogliere dati empirici e formularne di nuove
Rapportofattori studiati/contesto
Si tende ad isolare i fattori dal contesto allo scopo di manipolarli o di studiarne le variazioni.
Si tende a studiare i fattori all’interno del contesto, modificando quest’ultimo il meno possibile
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Principali differenze #5
Principali differenze tra ricerca quantitativa e qualitativa TRINCHERO, 2002
ELEMENTO Ricerca quantitativa Ricerca qualitativaRapporto ricercatore/soggetti
Separazione, neutralità volta a mantenere l’obiettività del giudizio
Rapporto empatico per giungere alla comprensione delle motivazioni del loro agire.
Scelta del soggetto (campionamento)
Volta a raggiungere la rappresentazione statistica.
Volta a massimizzare l’informazione ottenibile.
Intenti della rilevazione
Rilevazione in estensione. Si mira ad avere dati tra di loro confrontabili ed aggregabili
Rilevazione in profondità. Si mira ad avere più informazione possibile, anche se non confrontabile e non aggregabile
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Principali differenze #6
Principali differenze tra ricerca quantitativa e qualitativa TRINCHERO, 2002
ELEMENTO Ricerca quantitativa Ricerca qualitativaOggetto dell’analisi
Le variabili e le relazioni tra variabili
I soggetti e le relazioni tra soggetti
Obiettivo dell’analisi
Trovare i fattori che ne spiegano altri, studiando le variazioni congiunte
Comprendere le motivazioni alla base dell’agire dei soggetti
Tecniche di analisi
Tecniche logiche, matematiche e statistiche
Costruzioni di profili e tipi ideali
Intenti dell’analisi
Prevalentemente nomotetici. Identificare leggi e tendenze strutturali
Prevalentemente idiografici. Giungere alla comprensione delle condizioni che rendono possibili determinate situazioni.
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Principali differenze #6
Principali differenze tra ricerca quantitativa e qualitativa TRINCHERO, 2002
ELEMENTO Ricerca quantitativa Ricerca qualitativaOggetto dell’analisi
Le variabili e le relazioni tra variabili
I soggetti e le relazioni tra soggetti
Obiettivo dell’analisi
Trovare i fattori che ne spiegano altri, studiando le variazioni congiunte
Comprendere le motivazioni alla base dell’agire dei soggetti
Tecniche di analisi
Tecniche logiche, matematiche e statistiche
Costruzioni di profili e tipi ideali
Intenti dell’analisi
Prevalentemente nomotetici. Identificare leggi e tendenze strutturali
Prevalentemente idiografici. Giungere alla comprensione delle condizioni che rendono possibili determinate situazioni.
Obiettivo: finalità conoscitiva che la
ricerca intende perseguire
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Principali differenze #7
Principali differenze tra ricerca quantitativa e qualitativa TRINCHERO, 2002
ELEMENTO Ricerca quantitativa Ricerca qualitativaPortata dei risultati
Si punta a risultati generalizzabili, ossia applicabili a tutta la popolazione a cui appartengono i soggetti studiati
Si punta a risultati trasferibili, ossia applicabili ai contesti in cui si manifestano condizioni analoghe studiate.
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Principali differenze #8
Principali differenze tra ricerca quantitativa e qualitativa TRINCHERO, 2002
ELEMENTO Ricerca quantitativa Ricerca qualitativaRischi Focalizzare l’attenzione solo
sui fattori e sulle variabili contenuti nelle ipotesi trascurando tutto ciò che vi è al contorno che potrebbe essere utile per una reale comprensione della situazione. Non cogliere i meccanismi reali che operanonella situazione studiata perché i fattori vengono isolati dal contesto
Produrre delle descrizioni di fatti, situazioni, contesti senza una teoria che li lega.Costruire teorie di portata molto limitata non generalizzabili né trasferibili.
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Principali differenze #8
Principali differenze tra ricerca quantitativa e qualitativa TRINCHERO, 2002
ELEMENTO Ricerca quantitativa Ricerca qualitativaRischi Focalizzare l’attenzione solo
sui fattori e sulle variabili contenuti nelle ipotesi trascurando tutto ciò che vi è al contorno che potrebbe essere utile per una reale comprensione della situazione. Non cogliere i meccanismi reali che operanonella situazione studiata perché i fattori vengono isolati dal contesto
Produrre delle descrizioni di fatti, situazioni, contesti senza una teoria che li lega.Costruire teorie di portata molto limitata non generalizzabili né trasferibili.
Variabile: un’entità simbolico-matematica corrispondente ad un fattore del quale sia stata data una
definizione operativa (def. op.: insieme di regole esplicite che
guidano le operazioni con cui ciascun stato su una data proprietà viene
rilevatoGenere – maschio/femmina (1-2)
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Principali differenze #9
Principali differenze tra ricerca quantitativa e qualitativa TRINCHERO, 2002
Validità: di un metodo, di una tecnica, di uno strumento di rilevazione, di un indicatore, la caratteristica per cui questi raggiungono gli obiettivi
che si prefiggono
Validità interna: quando le conclusioni sono da considerarsi effettivamente vere e non frutto di errori nel processo di costruzione del quadro teorico o delle ipotesi
Validità esterna: quando le conclusioni possono estendersi ad altri soggetti che non siano gli specifici
soggetti su cui è stata condotta la ricerca
Metodi e tecniche della ricerca educativa _ N
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Principali differenze #11
Principali differenze tra ricerca quantitativa e qualitativa TRINCHERO, 2002
Attendibilità: stabilità della rilevazione
compiuta mediante una dato strumento a parità
di condizioni iniziali
Metodi e tecniche della ricerca educativa _ N
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Quantitativo vs qualitativo
TRINCHERO, 2002
Ricerca quantitativa e qualitativa: caratteristiche e concetti chiave
• Leggete l’articolo assegnato (Trinchero, 2002:33-35)
• E dopo la lettura individuate:• Quadro scientifico• Il tema della ricerca• L’obiettivo• Il problema• I fattori• L’ipotesi• Validità• Attendibilità
Metodi e tecniche della ricerca educativa _ N
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Quantitativo vs qualitativo
TRINCHERO, 2002
Ricerca quantitativaQuadro scientifico
Tema della ricerca
Obiettivo
PRIMO ARTICOLO
Metodi e tecniche della ricerca educativa _ N
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Quantitativo vs qualitativo
TRINCHERO, 2002
Ricerca quantitativaQuadro scientifico Studi, condotti a partire dagli anni Settanta del
secolo scorso sulla relazione esistente tra motivazione e rendimento
Tema della ricerca Motivazione e rendimento scolastico
Obiettivo Indagare se esiste un rapporto tra il rendimento scolastico in matematica e i fattori motivazionali propri dello studente
PRIMO ARTICOLO
Metodi e tecniche della ricerca educativa _ N
icole Bianquin _ AA 2019-2020
Quantitativo vs qualitativo
TRINCHERO, 2002
Ricerca quantitativaProblema
Fattori
Ipotesi
PRIMO ARTICOLO
Metodi e tecniche della ricerca educativa _ N
icole Bianquin _ AA 2019-2020
Quantitativo vs qualitativo
TRINCHERO, 2002
Ricerca quantitativaProblema I fattori emotivo-motivazionali condizionano l’esito
scolastico?
Fattori Tipo di scuola, rendimento in matematica, autostima, motivazione intrinseca, capacità di valutazione del proprio stato emotivo
Ipotesi Esiste un rapporto tra l’esito di una prova in matematica e i fattori motivazionali
PRIMO ARTICOLO
Metodi e tecniche della ricerca educativa _ N
icole Bianquin _ AA 2019-2020
Quantitativo vs qualitativoTRINCHERO, 2002
Ricerca quantitativaValidità interna
PRIMO ARTICOLO
Metodi e tecniche della ricerca educativa _ N
icole Bianquin _ AA 2019-2020
Quantitativo vs qualitativoTRINCHERO, 2002
Ricerca quantitativaValidità interna I risultati che emergono dal Questionario di Autostima
sono dotati di validità se i risultati forniti da tale questionario sono effettivamente proporzionali al grado di autostima del soggetto
VALIDITÀ INTERNAC’è validità interna se effettivamente ad un più alto livello di motivazione ed autostima corrispondono migliori esiti scolastici in matematica e tale conclusione non è da imputare a eventuali fonti di invalidità presenti nel processo di ricerca
PRIMO ARTICOLO
Metodi e tecniche della ricerca educativa _ N
icole Bianquin _ AA 2019-2020
Quantitativo vs qualitativo
TRINCHERO, 2002
Ricerca quantitativaValidità esterna
PRIMO ARTICOLO
Metodi e tecniche della ricerca educativa _ N
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Quantitativo vs qualitativo
TRINCHERO, 2002
Ricerca quantitativaValidità esterna
VALIDITÀ ESTERNAQuesta ricerca ha intenti nomotetici proponendosi di indagare il rapporto tra fattori motivazionali e rendimento in matematica, non relativamente a un determinato contesto spazio-temporale ma come legge di validità generale
PRIMO ARTICOLO
Metodi e tecniche della ricerca educativa _ N
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Quantitativo vs qualitativo
TRINCHERO, 2002
Ricerca quantitativaAttendibilità
PRIMO ARTICOLO
Metodi e tecniche della ricerca educativa _ N
icole Bianquin _ AA 2019-2020
Quantitativo vs qualitativo
TRINCHERO, 2002
Ricerca quantitativaAttendibilità Ad esempio del Questionario di Autostima
quando questo, somministrato più volte agli stessi soggetti nelle stesse condizioni di autostima da gli stessi risultati.
PRIMO ARTICOLO
Metodi e tecniche della ricerca educativa _ N
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Quantitativo vs qualitativo
TRINCHERO, 2002
Ricerca qualitativaQuadro scientifico
Tema della ricerca
Obiettivo
SECONDO ARTICOLO
Metodi e tecniche della ricerca educativa _ N
icole Bianquin _ AA 2019-2020
Quantitativo vs qualitativo
TRINCHERO, 2002
Ricerca qualitativaQuadro scientifico
Ricerche sull’universalità del gioco e sulla sua funzione adattiva
Tema della ricerca
Comportamento di gioco nel bambino
Obiettivo Individuare i fattori comuni presenti nei comportamenti di gioco dei bambini di venti mesi appartenenti a contesti culturali differenti
SECONDO ARTICOLO
Metodi e tecniche della ricerca educativa _ N
icole Bianquin _ AA 2019-2020
Quantitativo vs qualitativo
TRINCHERO, 2002
Ricerca qualitativaProblema
Fattori
Ipotesi
SECONDO ARTICOLO
Metodi e tecniche della ricerca educativa _ N
icole Bianquin _ AA 2019-2020
Quantitativo vs qualitativo
TRINCHERO, 2002
Ricerca qualitativaProblema I fattori personali (genere, luogo di provenienza) e la
partecipazione della madre al gioco condizionano l’attività di gioco del bambino?
Fattori Genere dei soggetti, frequenza, durata dei comportamenti di gioco, presenza o meno del genitore
Ipotesi La frequenza e la durata dei comportamenti di gioco simbolico e non simbolico messi in atto dai bambini non sono influenzate né dal genere né dal luogo di provenienza dei soggetti
SECONDO ARTICOLO
Metodi e tecniche della ricerca educativa _ N
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Quantitativo vs qualitativoTRINCHERO, 2002
Ricerca qualitativa
Validità interna
SECONDO ARTICOLO
Metodi e tecniche della ricerca educativa _ N
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Quantitativo vs qualitativoTRINCHERO, 2002
Ricerca qualitativa
Validità interna Si può parlare di validità della rilevazione dei comportamenti di gioco simbolico se gli osservatori rilevano proprio i comportamenti di gioco simbolico e non altri comportamenti
VALIDITÀ INTERNAC’è validità interna se effettivamente è vero che i comportamenti di gioco simbolico del bambino aumentano in presenza della madre
SECONDO ARTICOLO
Metodi e tecniche della ricerca educativa _ N
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Quantitativo vs qualitativo
TRINCHERO, 2002
Ricerca qualitativaValidità
SECONDO ARTICOLO
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Quantitativo vs qualitativo
TRINCHERO, 2002
Ricerca qualitativaValidità VALIDITÀ ESTERNA
Anche questa ha intenti nomotetici, pur facendo uso di una strategia di ricerca basata su metodi qualitativi, dato che intende controllare l’ipotesi che la frequenza e la durata dei comportamenti di gioco simbolico dei bambini non siano influenzati né dal genere né dal luogo di provenienza dei soggetti, al di là dello specifico campione studiato
SECONDO ARTICOLO
Metodi e tecniche della ricerca educativa _ N
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Quantitativo vs qualitativo
TRINCHERO, 2002
Ricerca qualitativaAttendibilità
SECONDO ARTICOLO
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Quantitativo vs qualitativo
TRINCHERO, 2002
Ricerca qualitativaAttendibilità Sarà attendibile se applicando lo stesso
procedimento di ricerca agli stessi soggetti, a parità di condizioni iniziali, questa darà gli stessi risultati
SECONDO ARTICOLO