nitro derivati caratteristiche
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Nitro-derivati caratteristicheTRANSCRIPT
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1I nitrocomposti sono caratterizzati dalla presenza di un nitrogruppo legato ad un atomo di carbonio.
I nitrocomposti alifatici sono liquidi stabili, poco solubili in H2O e molto solubili in etere.
I nitrocomposti alifatici 1 e 2 presentano un debole carattere acido paragonabile a quello dell HCN e a quello dei fenoli non attivati.
Ci dovuto alla presenza di un atomo di idrogeno legato al carbonio in al nitrogruppo; infatti, la tendenza dei legami C-H a dissociarsi spontaneamente non in generale molto elevata, la presenza di gruppi elettronattratori, quali il nitrogruppo, pu conferire a tali atomi di H unattivit sufficiente a consentirne la facile estrazione ad opera delle basi.
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Nitro-derivati: caratteristiche
In particolare il nitrogruppo, esercitando un effetto mesomero oltre che induttivo, non solo promuove lacidit dellatomo di H legato allatomo di carbonio in al nitrogruppo stesso, ma stabilizza anche il carbanione derivante dallestrazione di tale H acido:
La presenza di un atomo di H in al nitrogruppo fa s che questi nitrocomposti siano abbastanza acidi da essere solubili in una soluzione di NaOH 2N.
R CH
NO OH
HC NO
R HC NO
R
HC NO
R
H
O O
O
O
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Nitro-derivati: caratteristiche
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21. Ossidazione del cloruro titanoso
2. Reazione di Konowalow
3. Ossidazione dellidrossido ferroso
4. Formazione di coloranti azoici
5. Formazione di acidi nitrolici e pseudonitroli
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Nitro-derivati: riconoscimento
Ossidazione del cloruro titanoso
I nitrocomposti ossidano il TiCl3 (cloruro titanoso) determinando entro pochi minuti la decolorazione di una soluzione cloridrica di questo sale. Tale saggio si esegue anche sui nitrosocomposti, sui chinoni e sui derivati dellidrossilammina.
Reazione di KonowalowTale reazione permette di distinguere i nitroderivati 3 da quelli 1 e 2. Questi ultimi sono lievemente acidi e sono salificati dalle basi forti, mentre ci non avviene per i nitrocomposti 3:
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Nitro-derivati: riconoscimento
CH NO
O
R
R'C N
O
R
R'
OHKOH
HCl
C N
O
R
R'
OK
forma neutra forma aci(acido nitronico)
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3Reazione di Konowalow
I nitroderivati 1 e 2 possono essere in forma neutra che in equilibrio con la forma aci (acido nitronico) che solubile nelle basi forti. Quindi tale nitrocomposto risulta salificato.
La reazione di Konowalow consiste nel solubilizzare il nitrocomposto in NaOH o KOH e reagire a sua volta con FeCl3per formare il sale ferrico dellacido nitronico colorato in rosso o in rosso-bruno.
Questo saggio non valido per i nitrocomposti 3 perch non esiste la forma aci.
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Nitro-derivati: riconoscimento
Ossidazione dellidrossido ferroso
Questo saggio specifico per i nitrocomposti aromatici che reagendo con Fe(OH)2 danno Fe(OH)3 e ammina 1:
2 Fe(OH)2 + C6H5NO2 + 4 H2O -> 2 Fe(OH)3 + C6H5NH2 + OH-
Formazione di coloranti azoiciIl saggio serve per il riconoscimento dei nitroderivati aromaticied lo stesso visto per il riconoscimento della struttura aromatica.
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Nitro-derivati: riconoscimento
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4Formazione di acidi nitrolici e pseudonitroli
Questo saggio permette di distinguere fra loro i nitrocomposti 1, 2 e 3 e si basa sulla reazione dei nitroderivati con acido nitroso in ambiente alcalino.
I Nitrocomposti 1 reagendo con HNO2 formano un C-nitrosoderivato instabile che si traspone a isonitroso o acido nitrolico il quale viene salificato da NaOH dando un sale colorato in rosso.
RCH2NO2HNO2
RNO2
NOR
NO2
N OH
NaOHR
NO2
N O Na
acido nitrolico rosso
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Nitro-derivati: riconoscimento
Formazione di acidi nitrolici e pseudonitroli
I Nitrocomposti 2 reagendo con HNO2 formano il pseudonitrolo che di per s colorato in verde-azzurro.
I Nitrocomposti 3
RCH
R'
NO2HNO2
pseudonitrolo
verde-azzurroR
R'
NO2
NO
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Nitro-derivati: riconoscimento
non avendo H in non possono reagire
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5Per la preparazione dei derivati necessario trasformare per riduzione i nitrocomposti nelle corrispondenti ammine 1.
Lammina ottenuta resta in soluzione come cloridrato e si libera per alcalinizzazione della miscela e per distillazione in corrente di vapore o per estrazione con etere.
Nel caso di nitroderivati aromatici, altri derivati posso essereottenuti per:
Nitrazione (formazione di dinitroderivati)
Ossidazione delle catene laterali (formazione di carbossi-nitroderivati)
RNO2 + 6 H 2 H2O + RNH2
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Nitro-derivati: derivati cristallini
Sono caratterizzati dalla presenza del gruppo nitroso -NO.
I nitrosocomposti alifatici esistono come tali solo se il gruppo -NO legato ad un atomo di C 3, altrimenti si traspongono immediatamente nelle ossime corrispondenti:
RCH
R'
NOR
C
R'
NOH
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Nitroso-derivati: caratteristiche
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6Ossidazione dellidrossido ferroso
E lo stesso saggio visto per i nitrocomposti ed valido anche in questo caso per i nitrosocomposti aromatici.
Fe(OH)2 + C6H5NO + 2 H+ -> Fe(OH)3 + C6H5NH2
Formazione di indofenoli
Reazione analoga a quella di Liebermann vista per i fenoli, solo che in questo caso il nitrosocomposto in esame prende il posto del nitrito sodico (che comunque e il sale sodico dellacido nitroso!) nella formazione degli indofenoli. Questi ultimi possono essere colorati in verde in ambiente acido e blu in ambiente alcalino.
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Nitroso-derivati: riconoscimento
Nel caso dei nitrosocomposti bisogna distinguere tra C-nitroso e N-nitroso-composti.
Nel caso dei C-Nitroso-composti la riduzione con H2 porta alla formazione della corrispondente ammina, che pu essere caratterizzata attraverso i derivati.
Nel caso degli N-Nitroso-composti per blanda riduzione con Zn e CH3COOH si ottiene la corrispondente idrazide.
R NOH2
RNH2
R
N NO
H
Zn, CH3COOH
RNHNH2
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Nitroso-derivati: derivati cristallini
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7Gli eteri sono sostanze inerti ai comuni reattivi chimici e lunico agente con potere idrolizzante l HI conc. che a caldo li scinde in ioduri alchilici.
Propriet fisiche
Gli eteri alifatici e aromatici sono liquidi odorosi, insolubili in H2O e solubili nei solventi organici. Il punto di ebollizione degli eteri circa lo stesso di quello degli alcani a PM analogo.
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Eteri: caratteristiche
Riconoscimento degli eteri
1. Saggio con lo iodio
2. Saggio col ferrox
3. Solubilit in H2SO4 e in HCl conc.
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8Saggio con lo iodio
Serve per distinguere gli eteri dagli idrocarburi che per la loro scarsa reattivit potrebbero essere confusi con gli eteri stessi.
Il saggio si basa sulla diversa colorazione che assume una soluzione di iodio in CS2, violetta, quando venga mescolata con un etere o un idrocarburo:
Idrocarburi aromatici => colorazione violetta
Idrocarburi alifatici => un leggero imbrunimento
Eteri => colore nettamente bruno
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Eteri: riconoscimento
Saggio col ferrox (visto nel riconoscimento generico di S, N ed O)
Il ferrox, Fe[Fe(SCN)6], un sale colorato in rosso, insolubile negli idrocarburi e nei loro alogeno-derivati, ma solubile nelle sostanze organiche contenenti S, N e O.
Il saggio distingue gli eteri dagli idrocarburi.
La sostanza in esame viene mescolata con il ferrox, lidrocarburo rimarr incolore perch il ferrox insolubile in esso, mentre letere assumer la colorazione rossa del ferrox.
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Eteri: riconoscimento
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9Solubilit in H2SO4 conc e in HCl conc.
Gli eteri alifatici sono solubili in H2SO4 conc. e in HCl conc. per la formazione dei sali di ossonio.
Gli eteri aromatici sono solubili in H2SO4 conc. perchsubiscono la solfonazione.
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Eteri: riconoscimento
Eteri alifatici
1. Scissione con HI
2. 3,5-Dinitro-Benzoati
Eteri aromatici
1. Scissione degli eteri aromatici con HI
2. Bromoderivati
3. Ossidazione delle catene laterali
4. Picrati
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Eteri: derivati cristallini
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Scissione con HI
Gli eteri alifatici vengono scissi con HI in due ioduri alchilici:
ROR + 2 HI -> RI + RI + H2O
3,5-Dinitro-Benzoati
Gli eteri simmetrici con ZnCl2, a caldo si scindono in alcool e olefina, lalcool ottenuto a sua volta reagisce con il 3,5-dinitrobenzoato per dare lestere aromatico.
RCH2CH2OCH2CH2RZnCl2
RCH2CH2OH
RCH=CH2
NO2
NO2 HCl
NO2
NO2Cl
O
O
RCH2CH2O
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Eteri alifatici: derivati cristallini
Scissione degli eteri aromatici con HI
Gli eteri arilalchilici con HI portano alla formazione di un fenolo e di uno ioduro alchilico:
ArOR + HI -> ArOH + RI
Dalla scissione di un etere sia alifatico che aromatico si ha, allinizio, un alcool (o un fenolo) ed uno ioduro alchilico; lalcool, in seguito, puo reagire ulteriormente formando una seconda molecola di RX.
Data la scarsa reattivit del legame tra lossigeno e lanello aromatico, nel caso di un etere arilalchilico la reazione si ferma alla scissione del legame alchile-ossigeno con formazione del fenolo e di R-X.
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Eteri aromatici: derivati cristallini
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Meccanismo di reazione della scissione degli eteri aromatici con HI
La scissione consiste nellattacco nucleofilo dellalogenione sulletere protonato con conseguente distacco di una molecola di alcool, meno basico:
La reazione delletere protonato con lalogenione pu procedere sia con meccanismo SN1 che SN2 a seconda delle condizioni e della struttura delletere
R O R' + HI R O R' + I
HSN1
SN2
ROH + R'I
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Eteri aromatici: derivati cristallini
E evidente che per quei gruppi alchilici i cui carbocationi sono maggiormente stabili, quali i gruppi alchilici 3, la reazione proceder con il meccanismo SN1, mentre per i gruppi alchilici 1 la reazione sar di tipo SN2.
SN1
a ) R O
H
R'lenta
veloce
R + + R'OH
b )
R O
H
R'
R + + X - RX
SN2
+ X - X R OR'
H
RX + R'OH
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Eteri aromatici: derivati cristallini
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Bromoderivati
Si tratta di una reazione di sostituzione elettrofila aromatica che porta alla formazione del bromoderivato e di HBr.
OR
+ Br Br
OROR
Br
Br
+ + HBr
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Eteri aromatici: derivati cristallini
Ossidazione delle catene laterali
E una operazione analoga a quella vista degli alogenuriarilici.
Picrati
Si ottengono per trattamento delletere con acido picrico in cloroformio bollente.
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Eteri aromatici: derivati cristallini
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Gli idrocarburi saturi (fino a 4 atomi di C ) sono sostanze gassose, liquide (fino a 18-20 atomi di C) e quindi solide; hanno odore di benzina che diminuisce al diminuire della volatilit. Sono insolubili in H2O e solubili in etere. Essi si riconoscono mediante determinazione delle costanti fisiche.
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Idrocarburi: caratteristiche
Idrocarburi olefinici
Si riconoscono mediante determinazione delle costanti fisiche e saggio di riconoscimento della presenza del doppio legame che conferisce alla molecola una grande reattivit verso laddizione elettrofila. La reattivit dovuta al fatto che un doppio legame C-C cosituito da un forte legame e da un legame pi debole pi, ossia gli elettroni degli orbitali pi sono trattenuti tra i nuclei di carbonio meno fortemente e quindi sono pifacilmente polarizzabili di quelli del legame . Laddizione a questi composti insaturi pu procedere attraverso due tipi di meccanismo: ionico e radicalico, a seconda del modo in cui gli elettroni pi vengono polarizzati o dal reagente che si deve usare.
Ad esempio in solventi apolari e in presenza di radicali prevale il meccanismo radicalico
H
C C
H
H H
H
C C
H
H H
H
C C
H
H H
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Idrocarburi: riconoscimento
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Dieni coniugati
Gli idrocarburi non saturi possono essere riconosciuti mediante la reazione di Diels-Alder.
Si tratta di una reazione di addizione in cui il C1 e il C4 di un sistema dienico coniugato si legano agli atomi di C impegnati nel doppio legame di un composto carbonilico , insaturo con formazione di un anello a 6 atomi di C con un unico doppio legame. I reattivi utilizzati per questo saggio sono lanidride maleica o il p-naftochinone che con i dieni coniugati portano alla formazione di derivati cristallini rispettivamentedellanidride tetraidroftalica e del tetraidroantachinone.
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Idrocarburi: riconoscimento
Meccanismo concertato della reazione di Diels-Alder
HC
HC
CH2
CH2
O
O
O
O
O
O
HC
HC
CH2
CH2
+
anidride tetraidroftalicaanidride maleica
O
O
O
O
+
p-naftochinonetetraidroantrachinone
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Idrocarburi: riconoscimento
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Riconoscimento degli idrocarburi acetilenici
Gli alchini, gli alcheni ed i dieni danno gli stessi saggi di riconoscimento. Questi idrocarburi trattati con soluzioni ammoniacali di sali rameosi, danno luogo alla precipitazione di acetiluri rameosi rosso-bruno.
HCCH + Cu+ + NH3 -> HCCCu + NH4+
Riconoscimento degli idrocarburi aromatici
I saggi di riconoscimento di questi idrocarburi sono gli stessi visti per la ricerca della struttura aromatica: formazione di coloranti azoici per nitrazione, riduzione, diazotazione e copulazione, saggio di Friedel-Crafts e la reazione di Le Rosen.
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Idrocarburi: riconoscimento
Da questi composti si possono preparare derivati cristallini solo per quanto riguarda i dieni coniugati e gli idrocarburi acetilenici.
I derivati maggiormente utilizzati sono:
Addotti di Diels-Alder (vedi riconoscimento di dieni coniugati)
Sali di mercurio
Si ottengono per reazione degli idrocarburi acetilenici con iodomercurato di potassio:
2 RCCH + K2HgI4 + 2 KOH -> (RCC)2Hg + 4 KI + 2 H2O
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Idrocarburi alifatici e clicloalifatici: derivati cristallini
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Acidi o-aroil-Benzoici: Si ottengono dalla reazione tra lidrocarburo aromatico e lanidride ftalica.
Polinitroderivati
Si ottengono per nitrazione di un idrocarburo aromatico.
Ossidazione delle catene laterali
Le catene laterali vengono demolite con permangato.
O
O
O
+ C6H5R
C
C
O
O
OH
R
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Idrocarburi aromatici: derivati cristallini
Solfonammidi
Si ottengono per trattamento con acido clorosolfonico e successivamente con ammoniaca concentrata.
- HCl
SO3H SO2NH2SO2Cl
SO2ClOH
- H2SO4
+ 2 N H3
+ N H4Cl+ SO2ClOH
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Idrocarburi aromatici: derivati cristallini
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1. Solfati delle basi organiche
2. Acidi solfonici
3. Tioli o mercaptani
4. Disolfuri
5. Tioeteri
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Sostanza solforate: classificazione
I solfati delle basi organiche sono solidi cristallini con tipico comportamento salino.
Hanno punti di fusione molto elevati.
Solubili in H2O e insolubili in etere.
Riconoscimento
La presenza dello ione solfato si rivela per trattamento con BaCl2: precipita il BaSO4 bianco insolubile.
Il riconoscimento della base viene fatto opportuni saggi e derivati, previa liberazione della base stessa con NaOH o KOH.
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Solfati delle basi organiche
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Gli acidi solfonici sono caratterizzate da un gruppo SO3H legato direttamente ad un radicale alifatico o aromatico mediante un legame C-S. Sono solidi igroscopici solubili in H2O e in etere.
Riconoscimento: Formazione di acidi solfon-idrossamici
E lo stesso saggio degli acidi carbossilici (Angeli e Rimini) e dei composti carbonilici.
R-SO3H + SOCl2 -> R-SO2-Cl + HCl + SO2R-SO2-Cl + NH2OH -> R-SO2NHOH
Lacido alchilsolfonidrossamico pu essere messo in evidenza per reazione con FeCl3 (colorazione rossa).
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Acidi solfonici
Mercaptani (R-SH), Tiofenoli (Ar-SH), Disolfuri (R-S-S-R)
Riconoscimento dei mercaptani e dei tiofenoli
Questi composti si riconoscono mediante reazione del nitroprussiato sodico Na2[Fe(CN)5NO] in ambiente alcalino (per NH4OH nel caso dei mercaptani e per NaOH nel caso dei tiofenoli) con il quale danno una colorazione violetto-porpora.
Riconoscimento dei disolfuri
I disolfuri possono essere ridotti in tioli e riconosciuti quindi come tali.
R-S-S-R + H2 -> R-SH + RSH
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2,4-Dinitrofeniiltioeteri
Disolfuri (redox)
R SNa
O2N
Cl NO2
O2N
S NO2+ R + NaCl
Ar SH2FeCl3
Ar S S Ar
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Mercaptani e Tiofenoli: derivati cristallini
Solfoni come derivati cristallini dei tioeteri
Derivati degli acidi solfonici
1. Sali di S-Benzil-Isotiouronio
Si preparano per trattamento con tiourea in difetto come gi stato descritto per gli acidi carbossilici.
R S R'KMnO4
R S R'
O
O
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Tioeteri: derivati cristallini
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Sali di S-Benzil-Isotiuronio
Si preparano per trattamento con tiourea in difetto come gi stato descritto per gli acidi carbossilici.
Solfammidi
Si ottengono trasforamando dapprima lacido nel cloruro corrispondente mediante cloruro di tionile o pentacloruro di fosforo e successivamente trattando il cloruro cos ottenuto con ammoniaca o ammine, quali lanilina:
R-SO3H + SO2Cl -> R-SO2Cl + SO2 + HCl
R-SO2Cl + R-NH2 -> R-SO2NH-R + HCl
R= H ammoniaca, solfammide; R= C6H5 , solfanilide
Sali degli acidi solfonici
Si preparano scaldando il sale sodico dellacido solfonico con il cloridrato della base organica (es. -naftilammina) in soluzione acquosa e filtrando la soluzione calda. Con il raffreddamento cristallizza il derivato solfonico.
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Acidi solfonici: derivati cristallini