nitro derivati caratteristiche

20
1 I nitrocomposti sono caratterizzati dalla presenza di un nitrogruppo legato ad un atomo di carbonio. I nitrocomposti alifatici sono liquidi stabili, poco solubili in H 2 O e molto solubili in etere. I nitrocomposti alifatici 1° e 2° presentano un debole carattere acido paragonabile a quello dell’ HCN e a quello dei fenoli non attivati. Ciò è dovuto alla presenza di un atomo di idrogeno legato al carbonio in α al nitrogruppo; infatti, la tendenza dei legami C-H a dissociarsi spontaneamente non è in generale molto elevata, la presenza di gruppi elettronattratori, quali il nitrogruppo, può conferire a tali atomi di H un’attività sufficiente a consentirne la facile estrazione ad opera delle basi. F. F. Ortuso Ortuso - - Analisi dei Medicinali II Analisi dei Medicinali II Nitro-derivati: caratteristiche In particolare il nitrogruppo, esercitando un effetto mesomero oltre che induttivo, non solo promuove l’acidità dell’atomo di H legato all’atomo di carbonio in α al nitrogruppo stesso, ma stabilizza anche il carbanione derivante dall’estrazione di tale H acido: La presenza di un atomo di H in α al nitrogruppo fa sì che questi nitrocomposti siano abbastanza acidi da essere solubili in una soluzione di NaOH 2N. R C H N O OH HC N O R HC N O R HC N O R H O O O O F. F. Ortuso Ortuso - - Analisi dei Medicinali II Analisi dei Medicinali II Nitro-derivati: caratteristiche

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Nitro-derivati caratteristiche

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  • 1I nitrocomposti sono caratterizzati dalla presenza di un nitrogruppo legato ad un atomo di carbonio.

    I nitrocomposti alifatici sono liquidi stabili, poco solubili in H2O e molto solubili in etere.

    I nitrocomposti alifatici 1 e 2 presentano un debole carattere acido paragonabile a quello dell HCN e a quello dei fenoli non attivati.

    Ci dovuto alla presenza di un atomo di idrogeno legato al carbonio in al nitrogruppo; infatti, la tendenza dei legami C-H a dissociarsi spontaneamente non in generale molto elevata, la presenza di gruppi elettronattratori, quali il nitrogruppo, pu conferire a tali atomi di H unattivit sufficiente a consentirne la facile estrazione ad opera delle basi.

    F.F. Ortuso Ortuso -- Analisi dei Medicinali IIAnalisi dei Medicinali II

    Nitro-derivati: caratteristiche

    In particolare il nitrogruppo, esercitando un effetto mesomero oltre che induttivo, non solo promuove lacidit dellatomo di H legato allatomo di carbonio in al nitrogruppo stesso, ma stabilizza anche il carbanione derivante dallestrazione di tale H acido:

    La presenza di un atomo di H in al nitrogruppo fa s che questi nitrocomposti siano abbastanza acidi da essere solubili in una soluzione di NaOH 2N.

    R CH

    NO OH

    HC NO

    R HC NO

    R

    HC NO

    R

    H

    O O

    O

    O

    F.F. Ortuso Ortuso -- Analisi dei Medicinali IIAnalisi dei Medicinali II

    Nitro-derivati: caratteristiche

  • 21. Ossidazione del cloruro titanoso

    2. Reazione di Konowalow

    3. Ossidazione dellidrossido ferroso

    4. Formazione di coloranti azoici

    5. Formazione di acidi nitrolici e pseudonitroli

    F.F. Ortuso Ortuso -- Analisi dei Medicinali IIAnalisi dei Medicinali II

    Nitro-derivati: riconoscimento

    Ossidazione del cloruro titanoso

    I nitrocomposti ossidano il TiCl3 (cloruro titanoso) determinando entro pochi minuti la decolorazione di una soluzione cloridrica di questo sale. Tale saggio si esegue anche sui nitrosocomposti, sui chinoni e sui derivati dellidrossilammina.

    Reazione di KonowalowTale reazione permette di distinguere i nitroderivati 3 da quelli 1 e 2. Questi ultimi sono lievemente acidi e sono salificati dalle basi forti, mentre ci non avviene per i nitrocomposti 3:

    F.F. Ortuso Ortuso -- Analisi dei Medicinali IIAnalisi dei Medicinali II

    Nitro-derivati: riconoscimento

    CH NO

    O

    R

    R'C N

    O

    R

    R'

    OHKOH

    HCl

    C N

    O

    R

    R'

    OK

    forma neutra forma aci(acido nitronico)

  • 3Reazione di Konowalow

    I nitroderivati 1 e 2 possono essere in forma neutra che in equilibrio con la forma aci (acido nitronico) che solubile nelle basi forti. Quindi tale nitrocomposto risulta salificato.

    La reazione di Konowalow consiste nel solubilizzare il nitrocomposto in NaOH o KOH e reagire a sua volta con FeCl3per formare il sale ferrico dellacido nitronico colorato in rosso o in rosso-bruno.

    Questo saggio non valido per i nitrocomposti 3 perch non esiste la forma aci.

    F.F. Ortuso Ortuso -- Analisi dei Medicinali IIAnalisi dei Medicinali II

    Nitro-derivati: riconoscimento

    Ossidazione dellidrossido ferroso

    Questo saggio specifico per i nitrocomposti aromatici che reagendo con Fe(OH)2 danno Fe(OH)3 e ammina 1:

    2 Fe(OH)2 + C6H5NO2 + 4 H2O -> 2 Fe(OH)3 + C6H5NH2 + OH-

    Formazione di coloranti azoiciIl saggio serve per il riconoscimento dei nitroderivati aromaticied lo stesso visto per il riconoscimento della struttura aromatica.

    F.F. Ortuso Ortuso -- Analisi dei Medicinali IIAnalisi dei Medicinali II

    Nitro-derivati: riconoscimento

  • 4Formazione di acidi nitrolici e pseudonitroli

    Questo saggio permette di distinguere fra loro i nitrocomposti 1, 2 e 3 e si basa sulla reazione dei nitroderivati con acido nitroso in ambiente alcalino.

    I Nitrocomposti 1 reagendo con HNO2 formano un C-nitrosoderivato instabile che si traspone a isonitroso o acido nitrolico il quale viene salificato da NaOH dando un sale colorato in rosso.

    RCH2NO2HNO2

    RNO2

    NOR

    NO2

    N OH

    NaOHR

    NO2

    N O Na

    acido nitrolico rosso

    F.F. Ortuso Ortuso -- Analisi dei Medicinali IIAnalisi dei Medicinali II

    Nitro-derivati: riconoscimento

    Formazione di acidi nitrolici e pseudonitroli

    I Nitrocomposti 2 reagendo con HNO2 formano il pseudonitrolo che di per s colorato in verde-azzurro.

    I Nitrocomposti 3

    RCH

    R'

    NO2HNO2

    pseudonitrolo

    verde-azzurroR

    R'

    NO2

    NO

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    Nitro-derivati: riconoscimento

    non avendo H in non possono reagire

  • 5Per la preparazione dei derivati necessario trasformare per riduzione i nitrocomposti nelle corrispondenti ammine 1.

    Lammina ottenuta resta in soluzione come cloridrato e si libera per alcalinizzazione della miscela e per distillazione in corrente di vapore o per estrazione con etere.

    Nel caso di nitroderivati aromatici, altri derivati posso essereottenuti per:

    Nitrazione (formazione di dinitroderivati)

    Ossidazione delle catene laterali (formazione di carbossi-nitroderivati)

    RNO2 + 6 H 2 H2O + RNH2

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    Nitro-derivati: derivati cristallini

    Sono caratterizzati dalla presenza del gruppo nitroso -NO.

    I nitrosocomposti alifatici esistono come tali solo se il gruppo -NO legato ad un atomo di C 3, altrimenti si traspongono immediatamente nelle ossime corrispondenti:

    RCH

    R'

    NOR

    C

    R'

    NOH

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    Nitroso-derivati: caratteristiche

  • 6Ossidazione dellidrossido ferroso

    E lo stesso saggio visto per i nitrocomposti ed valido anche in questo caso per i nitrosocomposti aromatici.

    Fe(OH)2 + C6H5NO + 2 H+ -> Fe(OH)3 + C6H5NH2

    Formazione di indofenoli

    Reazione analoga a quella di Liebermann vista per i fenoli, solo che in questo caso il nitrosocomposto in esame prende il posto del nitrito sodico (che comunque e il sale sodico dellacido nitroso!) nella formazione degli indofenoli. Questi ultimi possono essere colorati in verde in ambiente acido e blu in ambiente alcalino.

    F.F. Ortuso Ortuso -- Analisi dei Medicinali IIAnalisi dei Medicinali II

    Nitroso-derivati: riconoscimento

    Nel caso dei nitrosocomposti bisogna distinguere tra C-nitroso e N-nitroso-composti.

    Nel caso dei C-Nitroso-composti la riduzione con H2 porta alla formazione della corrispondente ammina, che pu essere caratterizzata attraverso i derivati.

    Nel caso degli N-Nitroso-composti per blanda riduzione con Zn e CH3COOH si ottiene la corrispondente idrazide.

    R NOH2

    RNH2

    R

    N NO

    H

    Zn, CH3COOH

    RNHNH2

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    Nitroso-derivati: derivati cristallini

  • 7Gli eteri sono sostanze inerti ai comuni reattivi chimici e lunico agente con potere idrolizzante l HI conc. che a caldo li scinde in ioduri alchilici.

    Propriet fisiche

    Gli eteri alifatici e aromatici sono liquidi odorosi, insolubili in H2O e solubili nei solventi organici. Il punto di ebollizione degli eteri circa lo stesso di quello degli alcani a PM analogo.

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    Eteri: caratteristiche

    Riconoscimento degli eteri

    1. Saggio con lo iodio

    2. Saggio col ferrox

    3. Solubilit in H2SO4 e in HCl conc.

    F.F. Ortuso Ortuso -- Analisi dei Medicinali IIAnalisi dei Medicinali II

  • 8Saggio con lo iodio

    Serve per distinguere gli eteri dagli idrocarburi che per la loro scarsa reattivit potrebbero essere confusi con gli eteri stessi.

    Il saggio si basa sulla diversa colorazione che assume una soluzione di iodio in CS2, violetta, quando venga mescolata con un etere o un idrocarburo:

    Idrocarburi aromatici => colorazione violetta

    Idrocarburi alifatici => un leggero imbrunimento

    Eteri => colore nettamente bruno

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    Eteri: riconoscimento

    Saggio col ferrox (visto nel riconoscimento generico di S, N ed O)

    Il ferrox, Fe[Fe(SCN)6], un sale colorato in rosso, insolubile negli idrocarburi e nei loro alogeno-derivati, ma solubile nelle sostanze organiche contenenti S, N e O.

    Il saggio distingue gli eteri dagli idrocarburi.

    La sostanza in esame viene mescolata con il ferrox, lidrocarburo rimarr incolore perch il ferrox insolubile in esso, mentre letere assumer la colorazione rossa del ferrox.

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    Eteri: riconoscimento

  • 9Solubilit in H2SO4 conc e in HCl conc.

    Gli eteri alifatici sono solubili in H2SO4 conc. e in HCl conc. per la formazione dei sali di ossonio.

    Gli eteri aromatici sono solubili in H2SO4 conc. perchsubiscono la solfonazione.

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    Eteri: riconoscimento

    Eteri alifatici

    1. Scissione con HI

    2. 3,5-Dinitro-Benzoati

    Eteri aromatici

    1. Scissione degli eteri aromatici con HI

    2. Bromoderivati

    3. Ossidazione delle catene laterali

    4. Picrati

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    Eteri: derivati cristallini

  • 10

    Scissione con HI

    Gli eteri alifatici vengono scissi con HI in due ioduri alchilici:

    ROR + 2 HI -> RI + RI + H2O

    3,5-Dinitro-Benzoati

    Gli eteri simmetrici con ZnCl2, a caldo si scindono in alcool e olefina, lalcool ottenuto a sua volta reagisce con il 3,5-dinitrobenzoato per dare lestere aromatico.

    RCH2CH2OCH2CH2RZnCl2

    RCH2CH2OH

    RCH=CH2

    NO2

    NO2 HCl

    NO2

    NO2Cl

    O

    O

    RCH2CH2O

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    Eteri alifatici: derivati cristallini

    Scissione degli eteri aromatici con HI

    Gli eteri arilalchilici con HI portano alla formazione di un fenolo e di uno ioduro alchilico:

    ArOR + HI -> ArOH + RI

    Dalla scissione di un etere sia alifatico che aromatico si ha, allinizio, un alcool (o un fenolo) ed uno ioduro alchilico; lalcool, in seguito, puo reagire ulteriormente formando una seconda molecola di RX.

    Data la scarsa reattivit del legame tra lossigeno e lanello aromatico, nel caso di un etere arilalchilico la reazione si ferma alla scissione del legame alchile-ossigeno con formazione del fenolo e di R-X.

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    Eteri aromatici: derivati cristallini

  • 11

    Meccanismo di reazione della scissione degli eteri aromatici con HI

    La scissione consiste nellattacco nucleofilo dellalogenione sulletere protonato con conseguente distacco di una molecola di alcool, meno basico:

    La reazione delletere protonato con lalogenione pu procedere sia con meccanismo SN1 che SN2 a seconda delle condizioni e della struttura delletere

    R O R' + HI R O R' + I

    HSN1

    SN2

    ROH + R'I

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    Eteri aromatici: derivati cristallini

    E evidente che per quei gruppi alchilici i cui carbocationi sono maggiormente stabili, quali i gruppi alchilici 3, la reazione proceder con il meccanismo SN1, mentre per i gruppi alchilici 1 la reazione sar di tipo SN2.

    SN1

    a ) R O

    H

    R'lenta

    veloce

    R + + R'OH

    b )

    R O

    H

    R'

    R + + X - RX

    SN2

    + X - X R OR'

    H

    RX + R'OH

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    Eteri aromatici: derivati cristallini

  • 12

    Bromoderivati

    Si tratta di una reazione di sostituzione elettrofila aromatica che porta alla formazione del bromoderivato e di HBr.

    OR

    + Br Br

    OROR

    Br

    Br

    + + HBr

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    Eteri aromatici: derivati cristallini

    Ossidazione delle catene laterali

    E una operazione analoga a quella vista degli alogenuriarilici.

    Picrati

    Si ottengono per trattamento delletere con acido picrico in cloroformio bollente.

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    Eteri aromatici: derivati cristallini

  • 13

    Gli idrocarburi saturi (fino a 4 atomi di C ) sono sostanze gassose, liquide (fino a 18-20 atomi di C) e quindi solide; hanno odore di benzina che diminuisce al diminuire della volatilit. Sono insolubili in H2O e solubili in etere. Essi si riconoscono mediante determinazione delle costanti fisiche.

    F.F. Ortuso Ortuso -- Analisi dei Medicinali IIAnalisi dei Medicinali II

    Idrocarburi: caratteristiche

    Idrocarburi olefinici

    Si riconoscono mediante determinazione delle costanti fisiche e saggio di riconoscimento della presenza del doppio legame che conferisce alla molecola una grande reattivit verso laddizione elettrofila. La reattivit dovuta al fatto che un doppio legame C-C cosituito da un forte legame e da un legame pi debole pi, ossia gli elettroni degli orbitali pi sono trattenuti tra i nuclei di carbonio meno fortemente e quindi sono pifacilmente polarizzabili di quelli del legame . Laddizione a questi composti insaturi pu procedere attraverso due tipi di meccanismo: ionico e radicalico, a seconda del modo in cui gli elettroni pi vengono polarizzati o dal reagente che si deve usare.

    Ad esempio in solventi apolari e in presenza di radicali prevale il meccanismo radicalico

    H

    C C

    H

    H H

    H

    C C

    H

    H H

    H

    C C

    H

    H H

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    Idrocarburi: riconoscimento

  • 14

    Dieni coniugati

    Gli idrocarburi non saturi possono essere riconosciuti mediante la reazione di Diels-Alder.

    Si tratta di una reazione di addizione in cui il C1 e il C4 di un sistema dienico coniugato si legano agli atomi di C impegnati nel doppio legame di un composto carbonilico , insaturo con formazione di un anello a 6 atomi di C con un unico doppio legame. I reattivi utilizzati per questo saggio sono lanidride maleica o il p-naftochinone che con i dieni coniugati portano alla formazione di derivati cristallini rispettivamentedellanidride tetraidroftalica e del tetraidroantachinone.

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    Idrocarburi: riconoscimento

    Meccanismo concertato della reazione di Diels-Alder

    HC

    HC

    CH2

    CH2

    O

    O

    O

    O

    O

    O

    HC

    HC

    CH2

    CH2

    +

    anidride tetraidroftalicaanidride maleica

    O

    O

    O

    O

    +

    p-naftochinonetetraidroantrachinone

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    Idrocarburi: riconoscimento

  • 15

    Riconoscimento degli idrocarburi acetilenici

    Gli alchini, gli alcheni ed i dieni danno gli stessi saggi di riconoscimento. Questi idrocarburi trattati con soluzioni ammoniacali di sali rameosi, danno luogo alla precipitazione di acetiluri rameosi rosso-bruno.

    HCCH + Cu+ + NH3 -> HCCCu + NH4+

    Riconoscimento degli idrocarburi aromatici

    I saggi di riconoscimento di questi idrocarburi sono gli stessi visti per la ricerca della struttura aromatica: formazione di coloranti azoici per nitrazione, riduzione, diazotazione e copulazione, saggio di Friedel-Crafts e la reazione di Le Rosen.

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    Idrocarburi: riconoscimento

    Da questi composti si possono preparare derivati cristallini solo per quanto riguarda i dieni coniugati e gli idrocarburi acetilenici.

    I derivati maggiormente utilizzati sono:

    Addotti di Diels-Alder (vedi riconoscimento di dieni coniugati)

    Sali di mercurio

    Si ottengono per reazione degli idrocarburi acetilenici con iodomercurato di potassio:

    2 RCCH + K2HgI4 + 2 KOH -> (RCC)2Hg + 4 KI + 2 H2O

    F.F. Ortuso Ortuso -- Analisi dei Medicinali IIAnalisi dei Medicinali II

    Idrocarburi alifatici e clicloalifatici: derivati cristallini

  • 16

    Acidi o-aroil-Benzoici: Si ottengono dalla reazione tra lidrocarburo aromatico e lanidride ftalica.

    Polinitroderivati

    Si ottengono per nitrazione di un idrocarburo aromatico.

    Ossidazione delle catene laterali

    Le catene laterali vengono demolite con permangato.

    O

    O

    O

    + C6H5R

    C

    C

    O

    O

    OH

    R

    F.F. Ortuso Ortuso -- Analisi dei Medicinali IIAnalisi dei Medicinali II

    Idrocarburi aromatici: derivati cristallini

    Solfonammidi

    Si ottengono per trattamento con acido clorosolfonico e successivamente con ammoniaca concentrata.

    - HCl

    SO3H SO2NH2SO2Cl

    SO2ClOH

    - H2SO4

    + 2 N H3

    + N H4Cl+ SO2ClOH

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    Idrocarburi aromatici: derivati cristallini

  • 17

    1. Solfati delle basi organiche

    2. Acidi solfonici

    3. Tioli o mercaptani

    4. Disolfuri

    5. Tioeteri

    F.F. Ortuso Ortuso -- Analisi dei Medicinali IIAnalisi dei Medicinali II

    Sostanza solforate: classificazione

    I solfati delle basi organiche sono solidi cristallini con tipico comportamento salino.

    Hanno punti di fusione molto elevati.

    Solubili in H2O e insolubili in etere.

    Riconoscimento

    La presenza dello ione solfato si rivela per trattamento con BaCl2: precipita il BaSO4 bianco insolubile.

    Il riconoscimento della base viene fatto opportuni saggi e derivati, previa liberazione della base stessa con NaOH o KOH.

    F.F. Ortuso Ortuso -- Analisi dei Medicinali IIAnalisi dei Medicinali II

    Solfati delle basi organiche

  • 18

    Gli acidi solfonici sono caratterizzate da un gruppo SO3H legato direttamente ad un radicale alifatico o aromatico mediante un legame C-S. Sono solidi igroscopici solubili in H2O e in etere.

    Riconoscimento: Formazione di acidi solfon-idrossamici

    E lo stesso saggio degli acidi carbossilici (Angeli e Rimini) e dei composti carbonilici.

    R-SO3H + SOCl2 -> R-SO2-Cl + HCl + SO2R-SO2-Cl + NH2OH -> R-SO2NHOH

    Lacido alchilsolfonidrossamico pu essere messo in evidenza per reazione con FeCl3 (colorazione rossa).

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    Acidi solfonici

    Mercaptani (R-SH), Tiofenoli (Ar-SH), Disolfuri (R-S-S-R)

    Riconoscimento dei mercaptani e dei tiofenoli

    Questi composti si riconoscono mediante reazione del nitroprussiato sodico Na2[Fe(CN)5NO] in ambiente alcalino (per NH4OH nel caso dei mercaptani e per NaOH nel caso dei tiofenoli) con il quale danno una colorazione violetto-porpora.

    Riconoscimento dei disolfuri

    I disolfuri possono essere ridotti in tioli e riconosciuti quindi come tali.

    R-S-S-R + H2 -> R-SH + RSH

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  • 19

    2,4-Dinitrofeniiltioeteri

    Disolfuri (redox)

    R SNa

    O2N

    Cl NO2

    O2N

    S NO2+ R + NaCl

    Ar SH2FeCl3

    Ar S S Ar

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    Mercaptani e Tiofenoli: derivati cristallini

    Solfoni come derivati cristallini dei tioeteri

    Derivati degli acidi solfonici

    1. Sali di S-Benzil-Isotiouronio

    Si preparano per trattamento con tiourea in difetto come gi stato descritto per gli acidi carbossilici.

    R S R'KMnO4

    R S R'

    O

    O

    F.F. Ortuso Ortuso -- Analisi dei Medicinali IIAnalisi dei Medicinali II

    Tioeteri: derivati cristallini

  • 20

    Sali di S-Benzil-Isotiuronio

    Si preparano per trattamento con tiourea in difetto come gi stato descritto per gli acidi carbossilici.

    Solfammidi

    Si ottengono trasforamando dapprima lacido nel cloruro corrispondente mediante cloruro di tionile o pentacloruro di fosforo e successivamente trattando il cloruro cos ottenuto con ammoniaca o ammine, quali lanilina:

    R-SO3H + SO2Cl -> R-SO2Cl + SO2 + HCl

    R-SO2Cl + R-NH2 -> R-SO2NH-R + HCl

    R= H ammoniaca, solfammide; R= C6H5 , solfanilide

    Sali degli acidi solfonici

    Si preparano scaldando il sale sodico dellacido solfonico con il cloridrato della base organica (es. -naftilammina) in soluzione acquosa e filtrando la soluzione calda. Con il raffreddamento cristallizza il derivato solfonico.

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    Acidi solfonici: derivati cristallini