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ASCI - ESPLORATORI E GUIDE D’ITALIA NOI SCOUT NOI SCOUT P e r i o d i c o b i m e s t r a l e / t r i m e s t r a l e - M a r z o 2 0 1 2 - A n n o 1 , N u m e r o 1 - G i o r n a l e a u t o g e s t i t o e g r a t u i t o .

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ASCI - ESPLORATORI E GUIDE D’ITALIA

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SOMMARIO:

LETTERA REDAZIONALE Pag. 3

VORREI RIFARE LA PROMESSA Pag. 4

COCCI, COCCINELLE Pag. 5

CANTO DELLA PROMESSA Pag. 6

LETTERA DI AKELA Pag. 7

LE UOVA DI PASQUA Pag. 8

… A VOI GUIDE … Pag. 10

IDEE PER LA SQUADRIGLIA Pag. 12

INTELLIGENCE SCOUT Pag. 13

ALLA SCOPERTA DEL RISVEGLIODELLA NATURA

Pag. 14

PROGETTO SCOLTE: IL FUOCONAZIONALE

Pag. 15

LETTERA DI PASQUA Pag. 18

ROUTE IN PILLOLE – PARTESECONDA: LO SPIRITO GIUSTO!

Pag. 19

STORIA DEI FOULARDS BLANCS INITALIA – PARTE PRIMA

Pag. 20

ULTIME NOTIZIEDALL’ASSOCIAZIONE

Pag. 21

ASCI - ESPLORATORI E GUIDE D’ITALIA

Sede legale:Via Michele Pantanella, 5

Tor Vergata - ROMA

sito internet:http://www.esploratorieguideditalia.org

posta elettronica:

posta elettronica segreteria nazionale:[email protected]

Codice fiscale: 10182431006

[email protected]

“NOI SCOUT”

Anno 1, Numero 1 – Marzo 2012Registrazione del Tribunale di Cagliari N° 02/12 del09/01/2012

Giornale AUTOGESTITORivista tecnica ai sensi dell’art. 28, I. n. 69 del 1963 chetratterà argomenti di scoutismo, di cronacaassociativa, di temi educativi, di temi pedagogici, divolontariato, di arricchimento metodologico adisposizione dei Capi Scout, rivolta a tutti gli iscrittisenza distinzione alcuna.

Giornale GRATUITO

Proprietà dell’ASCI – Esploratori e Guide d’Italia,Associazione Scouts Cattolici Italiani.

Direttore Responsabile: Pietro Murtas.Capo Redattore: Stefano Mantovan.Comitato di Redazione: Pietro Murtas, GennaroLimatola, Agnese Giacchetta, Riccardo Pettoello,Leonardo Castellani, Geppino Gioia, Marco Sampino,Stefano Mantovan, Giovanna Lodise, Leonardo PaoloLastilla, Silvia Murtas, Marcello Cortese, NinoLammoglia.

Sede Redazionale: presso la Sede del CommissariatoAEGI-Regione Sardegna – Via San Matteo, 15 – 09013Carbonia (CI)e-mail: [email protected]. 0781-674159 3934038603

Foto: Davide Perbellini, Pietro Murtas, RiccardoPettoello, Leonardo Paolo Lastilla.

Stampa: stampato in proprio e con mezzi nonassimilabili al genere tipografico. Chiuso in redazioneil 29.03.2012.Distribuzione: in proprio.

La Riproduzione anche parziale di questo giornale èvietata senza l’autorizzazione formale dell’ASCI –Esploratori e Guide d’Italia, Associazione ScoutsCattolici Italiani.

Tutto il materiale prodotto per la pubblicazione dipezzi od inviato con la richiesta di pubblicazione, nonviene restituito e viene conservato in archiviosistematico presso la Sede del Commissariato AEGI –Regione Sardegna.

Ogni articolo firmato esprime il pensiero di chi lo firmae pertanto l’interessato se ne assume piena e totaleresponsabilità di cui la testata non può rispondere senon per l’aspetto semantico e di buona creanza.Perla vastità della materia attinente lo Scoutismo, laRedazione si trova nell’obbiettiva impossibilità dicontrollare opportunamente l’esattezza e lacongruenza di tutte le citazioni metodologicheriportate, per la qual cosa ne demanda laresponsabilità ai rispettivi Autori che firmano i pezzi.

In copertina: foto di gruppo – Assemblea nazionale2012 (ROMA)

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LETTERA REDAZIONALE

Il traguardo tanto atteso è stato raggiunto. Orasiamo regolarmente registrati presso il Tribunale diCagliari. Una cosa quasi irraggiungibile è ora realtà. Èla metafora della nostra Strada. Il peso dello zainoche ci pesa sulle spalle, il sudore che solca il colto etutto il corpo ci fanno pensare che sia irraggiungibilela meta. Ma poi dopo la fatica arriva il momento delriposo, del canto al fuoco di bivacco, della gioiasemplice ma vera.La stessa gioia che pervade tutte le schiere di scoutdell’ASCI nell’apprendere della nomina ad AssistenteEcclesiastico Centrale di Sua EccellenzaReverendissima Monsignor Ottorino Pietro Albertiarcivescovo emerito della Diocesi di Cagliari.Esultiamo nell’apprendere che un vecchio fratello dell’ASCI del passato, Aleardo Maria Cingolani,ammiraglio in pensione, ha formalizzato la sua iscrizione con la nostra Associazione.Noi lodiamo il Signore per tutti questi doni e gli rendiamo grazie.Abbiamo voluto intitolare questo primo numero Amare la vita. Ci sembra una bella immagine,positiva in questo frangente storico carico di preoccupazioni, di angosce, talora di disperazione pergrandi strati del Popolo italiano. Noi scout, fra loro, siamo con loro con la solidarietà che diventavicinanza tangibile attraverso la nostra preghiera.Un momento non facile anche per ASCI-Esploratori e Guide d’Italia, pur nella consapevolezza che ciuniscono le conoscenze e il saper fare, segni tangibili della indomita voglia di fare Strada ancora,comunque. Ma è necessario un impegno forte da parte di tutti come è stato chiaramente ribaditodurante i lavori assembleari dello scorso Febbraio.Amare la vita vuol dire comprendere sino in fondo il dono ricevuto e saperlo valorizzare. Amare lavita vuol dire non arrendersi di fronte alle difficoltà.Amare la vita significa trovare la forza per superare gli ostacoli della Strada, del Sentiero, della Pista.“sorridendo e cantando”.Amare la vita è la traduzione in parole di un impegno concreto di tanti uomini Scout e di tante donneGuide che con grande entusiasmo e voglia di fare individuando idee, progetti e soluzioni per darelinfa vitale a questa nostra amata Associazione. Infatti, alcune idee testimoniano come puntare inalto non sia utopia, ma invece il passo fondamentale per cambiare rotta per migliorare, per innovare.I progetti (le nuove rubriche) che presentiamo sono “frutti” da cogliere e di cui cibarsi, ci fanno capireche “del nostro meglio” significa valorizzare tutto quello che indichiamo come opportunità educativea tutti i livelli.Tutto ciò accade mentre ci stiamo preparando alla Santa Pasqua. Il Risorto ci indica, tra tant’altrecose, che non possiamo celebrare la risurrezione di Gesù Cristo se non abbiamo accolto il BambinGesù deponendolo nella greppia del nostro cuore.

Pietro MurtasLupo Saggio

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VORREI RIFARE LA PROMESSA

Dal mio Carnet di marcia

Alcune sera fa, a cena con amici scout, si parlava di scautismo vissuto nel “glorioso” Napoli XIX.La Promessa: ognuno pensò a quando l’aveva fatta, a quei tempi e si scherzava al pensiero dei ricordi.Il discorso finì lì. Poi, mentre tornavo a casa, tutte quelle cose mi tornarono alla mente: esiste - michiedevo - al di là della Promessa, qualcosa di impalpabile che ci rimane dopo gli anni? Qualcosa al difuori degli anni passati nella vita scout! Certamente allora era molto bello: la mia uniforme nuova, letende, il tramonto, tante care persone che ora sono lontane o addirittura non ci sono più, la miaemozione così semplice e così forte di Piede Tenero... Quindici anni fa, in fondo non sono tanti: scout

una volta scout per sempre. E no! Non era mica un giuramento: era una promessa. Prometteresignifica ben altro. Fare del nostro meglio, cercare di mettercela tutta per rispettare, mantenere fedead un qualcosa che non sono soltanto i dieci punti imparati a memoria per quel giorno. Già so quelloche direte a questo punto: il solito fervorino di un nostalgico. No, no, vi sbagliate proprio! È solo unamia riflessione di scout, e poi queste cose non le volevo scrivere. Eppure basta chiedere a me stesso:l’hai mantenuta quella promessa?Allora, a tredici anni, era bello promettere. Ora no, ora è difficile, tra compromessi e falsi pudori, tuttipresi da quella noia ridicola, da quel timore assurdo per le cose belle. La dovrei fare a venticinque annila Promessa. E la farei uguale! Di fronte alle cose di ogni giorno. Trovare in quelle parole la forza diandare avanti, con l’allegria ed il coraggio dei quindicenni. In ufficio quando è più duro il lavoro.Quando la testa scoppia e mamma sta male e papà è stanco dopo trenta anni di lavoro e tutto neroattorno. Quando è facile essere derisi affermando che Cristo è stato il più grande rivoluzionario dellastoria. Quando lo spirito di povertà non esiste più ed è forte il desiderio di comprarsi l’auto nuova.Nelle piccole e grandi cose di ogni giorno.Quando sono solo con me stesso penso alla mia futura famiglia, al suo valore, a quanto mi spavental’idea di avere dei figli e di crescerli bene; e poi guardando mio nipote con le dita imbrattate di pastelliche mi dice: “guarda ho disegnato un albero!”, ed è solo una macchia di verde, provo una grande gioiae ringrazio Dio di avermi creato. Ecco, in ogni attimo della nostra vita c’è una promessa, c’è unosforzo. Non importa se sempre mantenuto! In ogni giorno essere scout dovunque, sempre, al di là

delle associazioni, al di là della classe raggiunta, al di là dei Capi. LaPromessa è una strada, quasi mai comoda. E ciò aumenta più si vaavanti negli anni.L’avventura che una volta cercavamo nei boschi è ogni giorno in casa,nelle strade, al lavoro, fra la gente. La Promessa è ogni mattino anchequando la bocca è amara e ci andrebbe di sdraiarsi a terra e di lasciareche ci pensino gli altri. Anche quando il muro della incomprensionesembra troppo grande da superare.

Il Capo ScoutGennaro Limatola

Falco Rapace

NOI SCOUTNOI SCOUT

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COCCI, COCCINELLE

FACCIAMO UN CERCHIO GRANDE, GRANDE, GRANDE. FACCIAMO UN CERCHIO GRANDE, GRANDE COSÌ!

Buon Volo a tutte quante! Come certo saprete, in quest’ultimo periodo ci stiamo preparando proprioperché a qualcuna delle nostre sorelline spunteranno sulle sue ali ben 7 eleganti puntini neri.Certamente questi puntini abbelliscono le nostre ali, ma la nostra bellezza è anche “sudata”, perchérappresentano la nostra Legge: 1 puntino per ogni articolo e nel tempo abbiamo imparato aconoscere, uno ad uno, i nostri articoli che ci aiuteranno a diventare delle bravissime Coccinelle.Ecco perché stiamo spendendo, ultimamente, un po’ del nostro stare insieme per preparare con gioiala cerimonia delle Promesse e sapete, le cose importanti le Coccinelle le preparano sempre insieme econ molta cura. Ci eserciteremo ancora a fare meglio il Gran Saluto, ad intonare il Canto dellaPromessa ed a pensare quanto bello sarà il nostro mazzetto di fiori che regaleremo a Gesù il giornodella nostra Promessa. Ma prima di tutto vi voglio ricordare come sarete arrivate, tutte quante, adiventare una Coccinella: osservando che anche le piante e gli animali hanno una loro legge.Vi siete accorte che ormai la primavera è arrivata? Che bellezza di suoni, di colori e di profumi, vero!Vedete? Vi sto dimostrando che la gioia del ritorno della primavera, come quella di altre stagioni, stanel rispetto che piante ed animali hanno della loro legge, che è armonia dell’amore del nostro amicoGesù.Voglio proprio raccontarvi una bellissima leggenda. Ascoltate:

UN GIORNO IL DIAVOLO SI RECÒ DAL SIGNORE CHIEDENDOGLI DI AVERE INPOSSESSO UNO “SPICCHIO” DELLA CREAZIONE. DIO DECISE DI CONSEGNARGLIIL BOSCO, MA AD UNA CONDIZIONE: IL BOSCO SAREBBE STATO SUO SOLOQUANDO NESSUNA FOGLIA AVESSE RIVESTITO ALMENO UN ALBERO. ALLANOTIZIA LE PIANTE ERANO DISPERATE PER L’ARRIVO DELLA STAGIONEINVERNALE ED ANDARONO DALLA QUERCIA CHE FRA GLI ALBERI È IL PIÙVECCHIO ED IL PIÙ SAGGIO. LA QUERCIA DISSE CHE AVREBBE PENSATO LUI ATRATTENERE LE SUE FOGLIE DURANTE L’INVERNO, COSÌ CHE IL BOSCO NONRISULTASSE MAI SENZA FOGLIAME. DA ALLORA, LE FOGLIE SECCHE DELLAQUERCIA, DURE COME IL CUOIO, RIMANGONO ATTACCATE AI RAMI FINO AQUANDO I PRIMI CESPUGLI COMINCIANO A RINVERDIRE.

- Ma veramente la quercia non perde le sue foglie?Sicuro! Ma mi piace ricordare che la quercia èanche un simbolo della nostra FAMIGLIA FELICE!Ma ricordatevi, però, del suo impegno di nonperdere le foglie quando invece tutte le altrepiante non ce la facevano. Questo ci aiuterà acapire che tutte noi ci aspettiamo che unaCoccinella non verrà mai a meno di ricordarsi dellasua Legge.

Guardate, per essere sicura che la prossima voltariconoscerete una quercia, vi invito a colorare lesue foglie ondulate di un bel verde ed il suo frutto

(la ghianda) di un marroncino rossiccio. GIÒ! Pagina 5

“Amare la vita”“Amare la vita”

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CANTO DELLA PROMESSA

SEGUENDO LA TUA LEGGEAL MOTTO TUO FEDELLE ALI APRI AL VENTO

NOI VOLEREMO INSIEM.

RIT.RICORDA POI NEL TUO VOLO

CHE UN SOLO CERCHIO CI TIENINTATTA NEL TUO CUORE

LA TUA PROMESSA MANTIEN.

DAMMI LA MAN, SORELLAINSIEME VOGLIAMO VOLAR

IN GRAN CATENA UNITENESSUN CI POTRÀ SEPARAR.

Rit.RICORDA POI NEL TUO VOLO

DALL'ALTO DIO CI VEDECI GUIDA SUL SUO SENTIER

O COCCINELLA SERBALA TUA PROMESSA NEL CUOR.

Rit.RICORDA POI NEL TUO VOLO

RICORDA: QUESTA CANZONE VIENE CANTATAIL GIORNO DELLA PROMESSA.VOGLIAMO IMPARARLA INSIEME?

NOI SCOUTNOI SCOUT

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Buona Caccia Fratellini e Sorelline,è passato un po’ di tempo, ma eccomi di nuovo a cacciareinsieme a voi.In questo periodo, (voglio sperare), molti di voi avrannosicuramente fatto del loro Meglio per raggiungeretantissime prede per la gioia propria, della Sestiglia e ditutto il Branco.Immagino che vi stiate preparando per la Santa Pasqua diResurrezione, ricorrenza che ci fa ricordare che Gesù èvenuto in mezzo a noi e si è sacrificato come uomo perredimere i nostri peccati… ma io so che tutti i Lupetti sonodei ragazzi in gamba e avranno fatto sempre del loroMeglio nel rispettare la Legge, la Promessa, la ParolaMaestra e le Massime.Ma ancor di più avranno fatto tante B.A.! Ma talmentetante che il buon Gesù sarà contento di loro.La ricorrenza della Pasqua di Resurrezione è per noi un

giorno di gioia. Per molti, però, non lo è. Molti soffrono per vari malanni, soffrono perché non hannouna casa, nulla da mangiare, perché soli, si lamentano e/o non sono contenti di quello che hanno! ...Circa duemila anni fa ci sono state delle mani di uomo che hanno colto un ramo di spine e ne hannofatto una corona per incoronarvi, per burla, il nostro grande Amico Gesù. Sapete bene che non è statache una delle tante piccole attenzioni con cui lo hanno ricolmato durante la Sua dolorosissimaPassione. Eppure, sono stati gli uomini, con la loro cattiveria cosi grande, a colpire selvaggiamente ilcapo di Gesù e a coronarlo di spine, … molto più dolorose di quelle cose di cui ci lamentiamo (e cilamentiamo spesso e di tutto…).

<<Ogni volta che voltiamo le spalle a Gesù è come se con un colpo calcassimo piùprofondamente sul suo capo la corona pungentissima con cui fu orribilmente incoronato.

Qualcuno di voi sicuramente si sarà “sbucciato” un ginocchio, avrà pianto per il dolore e per lapaura. Quale dolore avrà invece provato Gesù portando la corona di spine, già tanto provato

dai colpi ricevuti e dalle umiliazioni subite?>>Fratellini e Sorelline, non volevo rattristarvi, ma bensì spronarvi a fare del vostro Meglio nell’aiutarechi soffre, chi non ha niente, … e noi?Noi dobbiamo accontentarci (senza capricci) di quello che abbiamo!Leggete oltre. Chil, mi ha suggerito un’attività che potreste svolgere da soli o in Sestiglia. Io lo riportonella pagina seguente. Magari, a lavoro terminato, potrete pensare di donare il vostro lavoro aqualcuno per renderlo un po’ felice.Adesso dalla vasta Giungla vi saluto e vi invio il mio più felice augurio di una Buona Pasqua, alle vostrefamiglie e a quanti voi conosciate.

Anche a tutti i Vecchi Lupi d’Italia arrivi il mio augurio di una Pasqua serena.

Buona Caccia da

LETTERA DI AKELA

“Amare la vita”“Amare la vita”

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LE UOVA DI PASQUA

MATERIALE OCCORRENTE:

1 PENTOLINO

UOVA FRESCHE

FOGLIE DI ORTICA

CARTA CRESPATA

CARTONCINO

PENNARELLO

Diciamocelo pure: è vero! Le uova di Pasqua di cioccolato sonomolto buone, specie per i golosi, ma va anche detto che costanopure una certa “cifra”.Ecco che per venire incontro all’idea di regalare delle uova diPasqua fatte con le nostre zampe possiamo sempre pensare direalizzarle utilizzando delle vere e proprie uova di gallina. Anchecon un “banale” uovo di gallina è possibile donare ai nostri amicie parenti un qualche cosa di alternativo e di molto carino.Soprattutto, un qualcosa realizzato da noi!

Non basterà fare altro che provvedere a cuocere e a colorare inmaniera fantasiosa le uova di Pasqua. Come fare? Beh, sevolessimo colorare le nostre uova di verde, per esempio, saràsufficiente lasciare bollire in un pentolino d’acqua molte foglie diortica (facendo molta attenzione a non farsi pungere!) edinserire, successivamente, le uova a bollire per altri 5/6 minuti.A fine cottura le avremo tinte di verde!Con la stessa tecnica, però, è possibile tinteggiare le nostre uovaanche di altri colori.In questo caso, invece di lasciare bollire le foglie d’ortica basteràusare dei piccoli fogli di carta crespata colorata (questa carta èvenduta in cartoleria).

QUESTA POTREBBE ESSERE UN’IDEA

PER REALIZZARE UN UOVO DI PASQUA

“LUPETTO”!

Se metteremo a bollire dei pezzi di carta rossi avremo dellesplendide uova rosse, se invece useremo la carta gialla otterremodelle uova gialle, e così via ...Ma esistono anche altri modi per rendere le nostre uova diPasqua ancor più originali ed “allegre”.Possiamo sempre usare, infatti, della carta da disegno e deipennarelli (usate poco i pennarelli sul guscio dell’uovo perchétendono a sporcare le dita e si finirebbe con lo sporcare l’uovo,quando poi lo mangeremo).Ecco! Perché non realizzare delle uova di Pasqua “Lupetto”?Basterà disegnare sul guscio un viso sorridente (perché il Lupettoè sempre di buon umore) col cappellino, mentre la carta dadisegno potrebbe venire utilizzata per realizzare un piccolosostegno dove poterlo appoggiare.Ma la nostra fantasia può fare di meglio! Certo che può fare dimeglio!Infatti, perché non realizzare con le uova … degli animali?

QUESTA, INVECE, POTREBBE ESSERE

UN’IDEA PER REALIZZARE UN UOVO DI

PASQUA “COLOMBA”!

Basterà lavorare sempre con carta, pennarelli e tanta, tantissimafantasia e le nostre uova di Pasqua nasceranno belle ed originali!

Buon lavoro!

NOI SCOUTNOI SCOUT

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Fratellini inviateci, le vostre foto, disegni o altro all’indirizzo:

[email protected], saremo lieti di pubblicarle nella prossima edizione.

“Amare la vita”“Amare la vita”

COLORA IL DISEGNO

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... A VOI GUIDE ...

Carissime “spettacolo di Guide”, che posso dire? Sono orgogliosa di voi!!! Perché? …. Vi chiederete …Ebbene, con infinito piacere posso dire che la Sq. Aquile del Merano 3 ha vinto il “PACCO”,rispondendo alle domande poste nell’articolo precedente, quindi: BRAVISSIME!!!!!Sono invece dispiaciuta per la Sq. Tigri del Iseo 1 che seppur rispondendo perfettamente ai quesiti haampiamente superato i limiti di tempo, quindi, mi vedo costretta a premiare solo la prima Sq. (leregole vanno rispettate) mentre esorto tutti gli altri Riparti Femminili a partecipare.Inoltre, per la ricorrenza del “Thinking Day” ho avuto il piacere di conoscere i Gruppi della RegioneCampania (Riparti eccezionali)!!! E come sempre ho avuto la conferma che le Guide sono un’altracategoria! Con immenso orgoglio ho assistito alla consegna della 2° Classe di: TommasinaPIETROLUONGO, di Maria MILO e di Alessia MOLA (complimenti ancora ragazze)! Alla consegna dellaSpecialità di Atleta e Fuochista della C.Sq Flavia PICCOLELLA. Tutte appartenenti alla Sq. Gazzelle delRiparto “Brownsea” del Gruppo Casandrino 1. Infine il C.Sq. Carmine ARIETE ha ricevuto le Specialitàdi Pioniere e di Astronomo.Bene! Dopo tutto ciò che dire a tutti i Riparti facenti parte di questa nostra giovane (ma per fortuna increscita) Associazione? Beh! Diciamo che a breve festeggeremo oltre che la Santa Pasqua diResurrezione anche il nostro Santo Patrono: S. Giorgio!!! Eh già … vogliamo forse noi Riparti Femminilifarci trovare impreparate o peggio ancora colte a “mangiare l’erbetta”? MA ANCHE NO!!! Quindi,

chiedo a tutte le Guide ed alle loro Sq. direalizzare una piccola impresa realizzando unabreve, ma intensa, relazione su S. Giorgio. Dopoattenta valutazione, il lavoro che verrà inviatosarà trasformato in una dispensa che verràinoltrata a tutte le Sq. della nostra Associazione.Quindi “spettacolo di Guide” vi esorto a mettervialla ricerca di quante e più notizie possiate trovaresul nostro Santo Patrono e magari, perché no,anche con immagini stampate o addirittura condisegni realizzati da voi. FORZA RAGAZZE!!!<ESTOTE PARATI>!S. Giorgio prima di essere santo fu cavaliere e

rispettava il seguente “CODICE DEI CAVALIERI”:

- Sii sempre pronto, con l’armatura indosso, eccetto quando ti riposi di notte.- Qualunque cosa tu faccia, procura di guadagnare onore e reputazione di onestà.- Difendi i poveri e i deboli.- Aiuta quelli che non possono difendersi da soli.- Non fare mai nulla che possa offendere o danneggiare il prossimo.- Sii preparato a combattere in difesa del tuo Paese.- Lavora per l’onore piuttosto che per vantaggio personale.- Non mancare mai a una promessa.- Tieni alto l’onore del tuo Paese anche a costo della vita.- Meglio morire con onore che vivere con ignominia.

NOI SCOUTNOI SCOUT

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- La cavalleria richiede che i giovani vengano abituati a compiere con allegria e buona grazia anchele incombenze più faticose e più umili e a fare del bene al prossimo.

… ed ora passiamo ai saluti, ma prima vi invio i miei auguriaffinché il 23 Aprile possiate trascorrere il S. Giorgio nellamaniera che si confà ad ogni Riparto, magari con un campo di 3giorni, vivendo in piena armonia la Squadriglia, la natura, il

campo, le regole del gioco, l’impegno e la Promessa.

A voi Tutte unitamente alle vostre famiglie un affettuoso augurio peruna serena Pasqua di Resurrezione.

Buon Sentiero

Agnese Giacchetta

(Vice Capo Scout ASCI)

*******

QUESITO N. 1)Dove nasce S.Giorgio?

QUESITO N. 2)Come si chiamava la città dove sconfisse il dragone?

QUESITO N. 3)Come si chiamava la figlia del re che doveva essere data in pasto al dragone?

QUESITO N. 4)Cosa ci ricorda il codice dei cavalieri?

*******

GUIDE: ricordate di inviare le vostre risposte e la vostra corrispondenza a:

[email protected].

La redazione attende una numerosa partecipazione.

“Amare la vita”“Amare la vita”

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Carissimi Esploratori,siamo ormai presto giunti alla ricorrenza della Pasqua di Resurrezione di Nostro Signore, perciò l’ideache vi andrò a proporre in questo numero non sarà a tutti voi completamente originale, ma anche secosì fosse, varrebbe sempre la pena poterla vivere. Infatti, è tradizione di molti Riparti vivere unpiccolo Campo di Pasqua. Spesso il campo è un avvenimento di Squadriglia, ma non è mia intenzionespronarvi con queste poche righe a vivere campi con i vostri fratelli di “guidone”, argomento chenessun’altro meglio del vostro Capo Riparto può affrontare per suo conto e che andrebbe semprediscusso all’interno dei singoli Consigli Capi e di Squadriglia e che avrebbe tra i suoi scopi quello diprepararvi al Campo Estivo.So anche, però, di realtà che non riuscendo a campeggiare vivono nello svolgersi della SettimanaSanta una semplice uscita. D’altra parte la Settimana Santa è un periodo molto intenso per noicattolici, ma è anche vero che generalmente la Pasqua ricade in periodi primaverili ed essi cichiamano alla natura che torna a svegliarsi, al tepore dei raggi solari, alla nostra voglia di tornare ascoprire quel Libro meraviglioso, come la chiamava B.-P., che è la natura e che ogni buon Esploratoredella nostra associazione dovrebbe sapere interpretare per riscoprire, in questo dono smisurato, tuttala Gloria e l’Amore di Cristo, nostro amico ed eroe perché per ciascuno di noi ha sacrificato se stesso.È in questa chiave di lettura che vi sprono a vivere, in occasione di un’uscita o di un campo, lapreparazione e la consumazione di una piccola cena a base di pane azzimo (cioè senza lievito e cottoal momento) e di erbe amare, per rivivere in un piccolo pasto con la Squadriglia l’ultimo momento incui Cristo stette insieme ai suoi e dove la tentazione del maligno si fece più agguerrita per sviarlo dallaVolontà del Padre (se ci pensate bene, la tentazione di salvarsi dalla sua Passione Cristo la ricevetteper bocca dai suoi spaventati Apostoli, nell’angoscia solitaria nel giardino del Getsemani, dagliinvidiosi e furenti membri del sinedrio, da un timoroso Pilato, dalle risa umilianti e dalle paroleirriverenti della folla che fino all’ultimo gli chiede sogghignando di “salvare se stesso e di scenderedalla croce”, cosa che ripete perfino uno dei due ladroni).Spero di essermi spiegato …, ricordate però che per vivere bene questa proposta il vostro stile dovràrimanere impeccabile, perché per essere Esploratori non dobbiamo soltanto vivere quello che fannodegli Esploratori, ma rimanere coerenti con la nostra Legge!Allora, durante la preparazione del pasto dividetevi bene i compiti tra ciascuno di voi e siatecooperativi:

- il logista individuerà il posto adatto per l’attività;- il tesoriere valuterà le spese di gestione;- il fuochista dovrà preparare la legna adatta al fuoco (vi consiglio si scavare una semplice buca

60x60 cm e profonda 25-30 cm);

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A cura della Pattuglia Nazionale Branca Esploratori

NOI SCOUTNOI SCOUT

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Abbiamo finalmente un vincitore!Anzi, sebbene la rubrica fosse indirizzata agli Esploratori: “Udite, udite! Abbiamo una vincitrice!” Meglio, laprima vincitrice!È pervenuta infatti un’unica partecipazione (merito suo e vergogna a tutti gli altri, nessuno escluso) allasegreteria nazionale che ci ha girato le risposte di

MARIA COLOSIO, della Sq. Tigri del Gruppo Iseo 1

A lei tutti gli onori della causa ed i nostri più accesi complimenti!BRAVA-BRAVISSIMA! Sei a tutti gli effetti una vera INTELLIGENCE SCOUT!

*******Dimostra la tua intelligenza e preparazione! Rispondi alle 3 domande ed invia le risposte [email protected] scrivendo: “Intelligence Scout” + il tuo Nome personale + Squadriglia diappartenenza + età + Riparto.I primi due Esploratori che invieranno per tempo le loro risposte (tutte e 3 corrette) verranno resi noti nellaprossima uscita della rivista. Chi di voi riuscirà a battere la Redazione?… già! Chi? Ma chi???

1) Come si chiama il dipinto?2) Chi è il famosissimo artista che l’ha

realizzato?3) Dove si trova?

La redazione attende numerose risposte!

Buona Caccia!

INTELLIGENCE

INTELLIGENCE

SCOUT

- il cuciniere dovrà provvedere prima alla cottura delle erbe amare (il radicchio di campo èperfetto, cotto in padella o bollito nell’acqua; volendo, per rendere meno amaro il saporepotete aggiungere un buon soffritto di cipolla) ed infine dovrà impastare il pane (farina, acqua,sale, olio; volendo, vi consiglio di aggiungere qualche foglia di rosmarino) e cuocerlo su unapadella già calda o lamiera o pietra. Il pane, ovviamente, per cuocere più rapidamente dovràavere una forma schiacciata e sottile. Non dovrei dirlo per non offendere il cuciniere, mamentre le erbe cuoceranno, nella buca si sarà formato un bel letto di braci adatto per lacottura del pane;

- il pioniere provvederà al montaggio del piccolo angolo;- il liturgista provvederà alla lettura di un brano del Vangelo nell’attesa che il pasto sia pronto.

Beh, non mi resta che augurarvi Buona Caccia nella speranza di avervi consegnato una nuova idea perla Squadriglia, che come tutte le idee è una sfida alle vostre capacità.Dimenticavo … buon appetito e Buona Pasqua!

Stefano Mantovan(Commissario Nazionale alla

Branca Esploratori)

Soluzionidell’ultimoconcorso1)laPietà,2)Michelangelo,3)BasilicadiS.Pietro(Vaticano)“Amare la vita”“Amare la vita”

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ALLA SCOPERTA DEL RISVEGLIO DELLANATURA

Angiolo Silvio Novaro (12.11.1866 – 10.03.1938), nelle sue poesie aveva descritto con semplicità e

freschezza l’avvicendarsi dei mesi e le stagioni.

Da “I mesi dell’anno”:

…marzo libera il sol di prigionia,

april di bei color orna la via…;

Da “I doni”:

Primavera vien danzando

vien danzando alla tua porta.

Sai tu dirmi che ti porta?

-Ghirlandette di farfalle,

campanelle di vilucchi,

quali azzurre, quali gialle

e poi rose, a fasci e a mucchi.

*******

Arriva la primavera, i prati si riempiono di fiori e di erbe novelle. È il momento per incominciare lenostre uscite sul campo, per imparare a conoscere la natura che ribolle di vita e soprattutto impararenon solo i nomi dei fiori e delle erbe, che la natura ci regala a piene mani, ma anche la loro utilità. Saràforse un poco spoetizzante, ma serve a maturare la nostra conoscenza di quello che il Signore hamesso a nostra disposizione.I fiori più evidenti sono le gialle primule le cui foglie possono essere mangiate in insalata, mentre ifiori, pure commestibili, si prestato a rallegrare, sparsi crudi, un piatto di pasta o meglio ancora unrisotto.Altrettanto evidenti sono le margheritine cui gli innamorati toglievano petalo per petalo recitando il“m’ama non m’ama”. Le foglie si possono usare in insalata, come pure i petali, mentre un infuso sipuò usare al posto dei sali da bagno.Più timide sono le violette che un tempo si servivano candite nelle pasticcerie, dolci e profumate. Fiorie foglie si prestano ad una primaverile e colorata insalata. La tisana di foglie cura le vene varicose, conquella di fiori si lavano gli occhi.Sui bordi delle stradine sterrate ci accoglie la pervinca, che stende sul terreno un letto di foglie, dalcolore azzurro-lilla. Le foglie sono indicate nei disturbi della circolazione sanguigna.È già fiorito con il classico capolino giallo il tarassaco, meglio noto nel bresciano (ma impropriamente)come cicoria. Si mangiano crude le foglie novelle, bollite quelle un poco più cresciutelle, le radicidanno una tisana amara depurativa, il bocciolo del fiore è un surrogato del cappero, candito è unacaramella abbastanza gustosa.E poi strisciante sulle siepi selvatiche il luppolo noto per i suoi coni (fiori) utilizzati per dare l’amaroalla birra. I suoi capolini (loertis nel bresciano, bruscandoli nel meranese) cotti alla maniera degliasparagi sono ottimi. I coni messi in grappa danno un liquore originale e gradevole.Senza dimenticare i getti del pungitopo, amari (bruscù, dalle mie parti), ma molto gradevoli, cotti allamaniera degli asparagi, però attenzione alle zone in cui ne è vietata la raccolta.Non vado oltre, perché non è mia intenzione fare un trattato di botanica, ma solo stuzzicare lacuriosità di chi legge, perché girovagando nei campi e sui monti impari a riconoscere e a utilizzare fiori

e piante.

Riccardo Pettoello

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PROGETTO SCOLTE:IL FUOCO NAZIONALE

Questo Progetto nasce dall’esigenza di dare risposta alla legittima richiesta delle Scolte esistenti indiverse realtà regionali, di poter cioè vivere il FUOCO quale inimitabile dimensione scout di valenzaformativa.Si è voluto intitolare questo Progetto ad Olave Soames, la Capo Guida del Mondo, moglie di Baden-Powell, Capo Scout del Mondo. Un atto di riconoscenza per quello che Lei ha fatto per il Guidismomondiale e per quello italiano in particolare.Vivere, in altri termini, la dimensione dell’Unità Fuoco, è certamente un’opportunità arricchente eformativa per coloro che sceglieranno la strada di diventare delle Capo in Associazione.Il Fuoco Nazionale è da un altro angolo di osservazione, il primo valido e autorevole dato di fatto dellarealizzazione concreta del Guidismo dell’ASCI-Esploratori e Guide d’Italia.Nelle realtà dove esistono le Scolte, attualmente loro non hanno una Capo Fuoco o comunque unaGuida che faccia vivere loro l’esperienza educativa del FUOCO secondo la metodologia della BrancaScolte. In questo, va anche tenuto conto della ristretta disponibilità economica della Branca atta apermettere alla Commissaria Nazionale Branca Scolte di essere presente nelle varie realtà, pur sesaltuariamente, per svolgere attività specifiche di Branca.Per tanto, propongo di istituire il FUOCO NAZIONALE.Per il FUOCO NAZIONALE viene proposto il nome di

“Olave”una donna da imitare

Conseguentemente, nella mia qualità di Commissaria Nazionale alla Branca Scolte, mi propongo perassumere ad interim, previo il permesso del Capo Scout e della Vice Capo Scout, il ruolo di Capo Fuocodel costituendo Fuoco Nazionale fino alla individuazione di un’altra figura di Capo idonea a svolgeretale ruolo cui possa dedicarvisi con tutte le richieste energie e competenze.Nel mentre che si sviluppano tutte le proposte educative qui contemplate, si va ultimando la scritturae la stampa del volume “GUIDISMO nell’ASCI Esploratori e Guide d’Italia”.

Propongo alle Scolte:

� Chiacchierate virtuali al fuoco si bivacco

� Inchieste

� Indagini sul mondo giovanile

� Analisi mirate sulle moderne forme di comunicazione

� Stimoli per capacità specifiche di tipo scout

� La sottoscrizione dell’Impegno: LA CARTA DI NOVIZIATO

� LA CARTA DI FUOCO

L’introduzione fantastica avviene con un racconto:

Ogni Scolta iscritta nelle esistenti realtà d’Italia, laddove esistenti, viaggiando con la fantasia,immaginino di essere TUTTE ASSIEME a fare STRADA: una Route molto importante sugli sterrati dellaVal Codera, storica località molto cara alle Aquile Randagie, dove i nostri primi fratelli dell’ASCIvissero, scrissero e sancirono la storicità di quei luoghi. Siamo tutte assieme, legate dal sigillo dellafraternità scout dell’ASCI, quella nostra.

“Amare la vita”“Amare la vita”

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Ci troviamo bene assieme, camminiamo con uno zaino pesante, ma l’allegria del nostro stare assieme,allevia quel peso. Silvia intona la canzone “Insieme”.

Insieme abbiam marciato un dì/ per strade non battute/ insieme abbiam raccolto un fior/ sull’orlo

di una rupe./ Insieme, insieme/ è il motto di fraternità/ insieme nel bene crediam.

Tutte le scolte cantano e sorridono vicendevolmente. Ci si trova bene assieme. Peccato che siamopartite nonostante le nubi che col passare del tempo diventano sempre più minacciose.Francesca esclama: Silvia inizia a gocciolare! Le gocce aumentano e diventano pioggia. Ma noi siamoattrezzate e mettiamo il nostro poncho e così continuiamo la nostra strada. La Guida sorride e canta

anche nelle difficoltà. E infatti continuiamo a cantare e camminare.Heii, fra quegli alberi laggiù vedo un casolare, forse ci ospiteranno … Lo raggiungiamo e bussiamo allaporta. Nessuno risponde: è disabitato. Intanto continua a piovere e ci bagniamo sempre di più. Cinziae Chiara fanno il giro della casa: non si sa mai. Ragazze! Qui c’è una vecchia stalla e il portone si puòaprire. Ci entriamo, non c’è altro di diverso da fare. Giù gli zaini, sgusciamo dalle mantelle fradice dipioggia. Nel mentre Stella e Nicca intravedono della legna secca in un cantuccio e la accendono. Cisono anche dei grossi ciocchi che faranno durare il fuoco per molto tempo. Tutte ci avviciniamo perriscaldarci, tendiamo le mani verso il fuoco. Poi ci sediamo, come ad un fuoco di bivacco ed iniziamo aparlare fra noi. Il Guidismo, questo sconosciuto. Noi siamo unacomunità, prendiamone coscienza. Cosa significa nelle nostre viteaver fatto una promessa. La Promessa scout. Nelle nostre esistenzequanto conta la Legge scout. Ma la Strada è quel nastro di asfaltoche conosciamo oppure è quella dimensione tutta da scoprire? IlServizio o “mezzo servizio”, cosa vuol dire effettivamente? Mentre ilfuoco ci scalda, asciuga i nostri piedi e gli indumenti, ci mette anostro agio. Ci fa sentire veramente bene. E tu, quanto bene ti senti?Tu, sorella, vuoi scaldarti con me? Vuoi parlare delle cose che quifrettolosamente ti ho elencate? Vuoi costruire quel FUOCO che poiscalderà noi e chi verrà dopo di noi? Fammelo sapere al più presto.

Firmato, la vostra sorella maggiore

Silvia Murtas(Commissaria Nazionale alle Branca Scolte)

cell. 347-0957002 – e-mail, precisando PER SILVIA: [email protected]

*******

Sono queste le ipotizzate “CHIACCHERATE AL FUOCO DI BIVACCO”

� Febbraio 2012 in attesa del lancio … da fare col giornalino, in attesa di registrazione

� Marzo costituzione del Fuoco Nazionale dell’ASCI ESPLORATORI E GUIDE D’ITALIA

� Aprile Inizio delle chiacchierate “il Guidismo e lo Scoutismo”

� Maggio 2^ chiacchierata “essere una Comunità”

� Giugno 3^ chiacchierata “la Legge e la Promessa” “impara a timonare la tua canoa”

� Luglio 4^ chiacchierata “il sentiero della libertà”

� Agosto 5^ chiacchierata “la Strada scuola di vita”

� Settembre 6^ chiacchierata “il sentiero della Fede”

� Ottobre 7^ chiacchierata “il Servizio come scelta di vita”

� Novembre 8^ chiacchierata “la Carta di Fuoco”

� Dicembre 2012 Firma della CARTA di NOVIZIATO

� SI PROGETTA UNA ESPERIENZA DI STRADA

� Gennaio 2013 si inizia la elaborazione assieme della CARTA del FUOCO

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come avverranno le chiacchierate al fuoco di bivacco virtuale:È indispensabile credere che si possa realizzare la vicinanza di anime e che ciò si rende necessario perpoter realizzare un clima di comunità di FUOCO. Il 1° o al massimo il 2° di ogni mese, la Capo Fuocolancia il previsto tema del mese che viene discusso da tutte le Scolte. Alla fine di ogni mese si arriva aduna conclusione del tema. Per fare ciò è indispensabile che nel Clan si sia creato un reale clima di:

� Fraternità scout

� Sincerità

� Rispetto

� Dialogo

� Condivisione

� Sviluppo tematiche

Marzo: costituzione del Fuoco Nazionale dell’ASCI ESPLORATORI E GUIDE D’ITALIALa condizione primaria e irrinunciabile perché il progetto possa essere realizzato, consiste nella totalee incondizionata accettazione delle Scolte. Prima ancora si avrà cura di chiedere ai CommissariRegionali interessati ed ai Capi Gruppo nelle cui realtà siano censite giovani della fascia d’età Scolta etramite di essi alla Direzione di Gruppo, l’opportuna quanto indispensabile autorizzazione allarealizzazione di questo progetto. Detta comunicazione di autorizzazione dovrebbe arrivare consollecitudine al mio indirizzo.Per attivare tutta la procedura inerente il progetto, occorrerà ricevere una scheda personale delleScolte contenente le notizie identificative ed i dati: nome, cognome, data di nascita, indirizzo diresidenza, situazione culturale e/o di lavoro, curriculum scout, numeri di telefono, indirizzi e-mail ditutte le Scolte.Ad avvenuta adesione e conseguente registrazione delle Scolte, sarà possibile costituire formalmenteil FUOCO NAZIONALE dell’ASCI ESPLORATORI E GUIDE D’ITALIA.

Poi, a Marzo: Inizio delle chiacchierate “il Guidismo e lo Scoltismo”.La vita umana ha un senso, unicamente se si pone nella linea del cambiamento. Ogni Uomo ha

essenzialmente una storia che trasforma il suo modo di essere, di sperare, di sentire la vita. No, ….la

vita è tutta una crescita, guai a chi si adagia o peggio si arresta. L’incontro, il desiderio, i sogni,

l’immagine, vanno valutati. Nello scoutismo è, per fortuna, comune l’idea che esista una fase di

crescita e poi una fase di riflessioni che orientino verso la grande gioia di vivere lo Scoltismo in una

Comunità chiamata Fuoco. Una maniera appropriata che lo Scoltismo affida al mondo delle Scolte

appunto …. nel Fuoco.

“Amare la vita”“Amare la vita”

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LETTERA DI PASQUA

A cura del Commissariato Nazionale Rover

Cari Rover ci stiamo avvicinando alla Santa Pasqua e certamente in Parrocchia e nei vostri Gruppisiete stati coinvolti nella preparazione di questo evento. Magari, se fate servizio in Branco o inRiparto, avete collaborato alla preparazione di qualche bella attività per i più piccoli. Ovviamente, dabuon Capo Clan, vi suggerisco uno spunto di riflessione per la Settimana Santa. In fondo è un modoper non accontentarsi delle uova di Pasqua e della gita fuori porta di Pasquetta. Ecco allora le paroletratte dalla Leggenda Minor di San Bonaventura (fonti Francescane 1335). E’ un racconto che certoconoscerete, ma quale miglior momento dell’anno per meditare sulla Croce?

Una volta Francesco uscì in campagna a meditare. Mentre passava vicino alla chiesa di San Damiano,

che minacciava rovina, si senti spinto dallo Spirito ed entrò a pregare. Prostratosi davanti all’immagine

del Crocifisso, durante la preghiera fu ricolmato da non poca dolcezza e consolazione. E mentre, con gli

occhi pieni di lacrime, fissava lo sguardo nella Croce del Signore, udì in modo mirabile una voce che

proveniva dalla Croce e che per tre volte gli disse: «Francesco, va, ripara la mia casa, che, come vedi,

va tutta in rovina». Alla stupefacente esortazione di quella voce, l’uomo di Dio dapprima rimase

atterrito; poi, colmo di gioia e di ammirazione, prontamente si alzò, e si impegnò con tutto se stesso a

compiere l’incarico di riparare l’edificio esterno della chiesa. Ma l’intenzione principale della Voce era

diretta alla Chiesa, che Cristo acquistò con il suo sangue prezioso, come lo Spirito Santo gli avrebbe

insegnato ed egli stesso in seguito avrebbe rivelato ai suoi compagni. A laude di Cristo e del poverello

Francesco. Amen.

Un pensiero e l’augurio di una Felice e Serena Pasqua del Signore a voi ed alle vostre famiglie! Che SanPaolo, Patrono dei Rover, vegli su tutti noi, Buona Strada!

Castoro EloquenteLastilla Leonardo

(Commissario Nazionale

alla Branca Rover)

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Alcuni Clan e Fuochi staranno ultimando i preparativi per un’uscita o per una piccola Route nei giornidella Settimana Santa, magari con il rientro in Sede in tempo per la Celebrazione Pasquale del SabatoSanto. E’ una vecchia tradizione ed una buona abitudine che permette al Clan di vivere un momentoimportante di Fede e di Strada (e magari di Servizio) così come si conviene ad una vera Comunità diRover. Le Uscite di Clan si fanno naturalmente tutto l’anno, ma alcuni momenti sono più propizi dialtri per “viaggiare” insieme con lo strumento meraviglioso della Route.

Ecco alcuni consigli per vivere nel giusto spirito la Route:

� La Legge della Route è la Legge Scout.

� Lo Stile della Route è lo Stile Scout.

� Durante la Route si vive la Comunità in un gruppo eterogeneo di persone accomunate nellospirito di Perfetta Letizia, nel leale rispetto reciproco e nella gioia della Fraternità.

� Si cammina. Perché “lo scoutismo entra dai piedi”. Camminando si conoscono meglio i propriimiti personali confrontandosi con i nostri Fratelli e Sorelle di strada.

� Sulla Strada ognuno ha un compito preciso e tutti sono utili ed importanti.

� In Route si cammina tutti insieme ed il più forte attende il più debole sul quale si fa il passo.Chi è atleticamente più preparato può essere di aiuto a chi sta facendo i conti con la propriafatica.

� In Route si porta sulle spalle lo zaino ed in esso si mette tutto quello che ci servirà: non siporta il superfluo, ma solo quanto necessario per affrontare con minore fatica la Strada (seavete dubbi su cosa mettere chiedete un parere ad un Capo esperto).

� Si canta e si gioca perché l’allegria può portare molto lontano, crea confidenza e favorisce lasolidarietà.

� Si Prega per scoprire che Cristo è la nostra Strada, la Verità, la Vita e per dire grazie al Signoreper tutti i suoi doni … Laudato sie, mi' Signore cum tucte le Tue creature, spetialmente messer

lo frate Sole, lo qual è iorno, et allumeni noi per lui. Et ellu è bellu e radiante cum grande

splendore: de Te, Altissimo, porta significatione.

Ed ora alcune parole che possono costituire uno stimolo per accettare la sfida della Route …

Il mondo è un libro, e chi non viaggia ne legge solo una pagina. [Sant’Agostino]

Il vero viaggio non consiste nel vedere paesaggi nuovi, ma nell'avere nuovi occhi. [Marcel Proust]

E per quelli che sono restii a mettersi in cammino un suggerimento di B.-P.: Più contempli un pericolo,

meno ti piacerà. Affrontalo con decisione e ti accorgerai che non è poi così brutto come sembra.

Buona Strada

ROUTE IN PILLOLE - PARTE SECONDA:LO SPIRITO GIUSTO!

“Amare la vita”“Amare la vita”

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A cura di Giuseppe Gioia - Capo Clan e Responsabile Nazionale F.B.

STORIA DEI FOULARDS BLANCS IN ITALIA- PARTE PRIMA

C'era una volta, no così non va, questa non è una favola,anche se potrebbe esserla. Questa è la storia, forse

frammentaria e molto succinta, dei Foulards Blancs. Come tutte le storie che si rispettino, sarà a puntate, 4 o 5

capitoli.

A cosa serve fare la storia del Clan?

Serve ad avere memoria delle origini, dei fratelli che ci hanno preceduto, del tramandarsi delle tradizioni, a

rinsaldare i vincoli che uniscono i più anziani del Clan ai più giovani, a riscoprire i comuni ideali di Servizio che, a

partire da Jean Astruc, sono rimasti immutati nel tempo e che hanno fatto dei Foulards Bianchi una proposta ed

una testimonianza per la Branca R/S e per gli adulti Scouts. Servizio non al mondo del Sofferenza, ma nel mondo

di chi soffre, dove non esistono sani e malati, ma solo fratelli in Cristo che percorrono la stessa Strada

aiutandosi a vicenda sotto il vigile sguardo della Vergine.

A narrare questa breve storia sarà uno, che “ahilui”, per la non verde età, ha vissuto il periodo italiano

dall'inizio. Come ogni narratore che si rispetti adotterà uno stile, scrupolosamente impersonale, anche quando

dovrà citare se stesso. Leggendo cercate di immaginare gli esordi, di ricordare le persone che avete conosciuto,

di fare tesoro della loro esperienza e del loro entusiasmo.

*******

Nel 1922 Jean Astruc, uno dei Capi carismatici dello scoutismo francese, notò che innumerevoli Capi eScouts si recavano a Lourdes per dare il loro servizio a chi si recava in Pellegrinaggio alla Grotta diMassabielle, rivolgendo principalmente le loro cure agli ammalati. Notò anche che questi Scoutsritornavano con assiduità a Lourdes. Intuì tutto il valore educativo al Servizio ed alla Fede che Lourdespoteva recare allo Scoutismo francese. Nel frattempo fondò il Riparto “Lourdes 1” (allora nonesistevano Lupetti e Rovers). Per meglio coordinare il lavoro di questi Scouts che andavano a Lourdese per dare loro un comune denominatore nel cammino di Fede, per valorizzare il loro servizio e farlotestimoniare, per significare la loro devozione a Maria, per dare loro la competenza in questo serviziomolto specifico e delicato, ideò, nel 1926, la Comunità dei Foulards Blancs chiamata successivamente“CLAN DES HOSPITALIERS NOTRE DAME DE LOURDES”. Si creò, quindi, un ideale gruppo Lourdes 1 cheraccogliesse tutti gli Scouts che si impegnavano in questo servizio, dando loro, come segno distintivo ilfazzolettone bianco, colore della Vergine, ed a chi sceglieva di impegnarsi in modo permanentecollegandolo agli scopi della "Hospitalitè Notre Dame" il trigramma da applicare sul fazzoletto e sullatasca destra del camiciotto. Nasceva così il Clan Foulards Blancs, con Novizi e Titolari.Questo non fu un fuoco fatuo, ma un robusto falò destinato ad illuminare la strada dello Scoutismofrancese. Fu un fuoco tanto forte che gli Scouts de France crearono un settore F.B. con unCommissario Centrale quale responsabile nazionale F.B., naturalmente scelto tra i Titolari.Il Clan Notre Dame fu così compatto e perseverante da superare tutte le difficoltà, anche quelleterribili del secondo conflitto mondiale. Nel dopoguerra, parliamo degli anni 50, l'idea venneconosciuta dagli Scouts di altri Paesi che cominciavano a ritornare a Lourdes. Jean Astruc sarebberitornato alla Casa del Padre nel 1961, ma il seme da lui gettato aveva dato un albero dai rami robustiche sarebbero diventati le Comunità nazionali olandese, lussemburghese ed italiana, più alcunepresenze tedesche, irlandesi e spagnole.Gli anni 50 furono anni di apertura per lo scoutismo europeo, di conoscenza, di coinvolgimento. Ilroverismo belga e francese furono i termini di paragone a cui si ispirarono le branche Rovers dei Paesivicini compreso il rinato scoutismo italiano. Capo della Comunità francese era Xavier de Monteclerche sarebbe diventato il primo responsabile della Comunità Internazionale dei Foulards Blancs.Ne1 1958, Luciano Ferraris, il vulcanico Capo del Torino 24, spesso presente in servizio a Lourdes con i

suoi Rovers, recepì appieno l'idea del Servizio e dei suoi ideali e diede inizio aformare un gruppo di F.B. che sarebbe diventato il primo nucleo della Comunità.

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ULTIME NOTIZIE DALL’ASSOCIAZIONE

Primo Campo dei Ferri del Mestiere 2012.

Carissimi Capi gruppo, Fratelli nello Scautismo,sono lieto di potervi comunicare che la macchina della Formazione CapiAssociativa si è rimessa in moto e dopo aver fatto il Punto della Strada

propone, già a partire dal mese di Settembre 2012, la prima edizione delCampo dei Ferri del Mestiere. Questo evento formativo è rivolto a tutti coloro

che si sono avvicinati allo Scautismo da poco ed abbiano un’età minima di diciassette anni. Rover e Scolte quindi maanche capi/capo giovani e meno giovani che si stanno avviando verso una responsabile e difficile scelta di Servizioall’interno dei nostri Gruppi Scout. Al Campo dei Ferri del Mestiere (CFdM) potranno partecipare, in via eccezionale, anchequei capi che intendono partecipare al Campo Scuola di 2° Tempo nel 2013, al fine di confrontarsi con la PNF (pattuglianazionale formazione) e prepararsi adeguatamente all’evento.È opportuno precisare che Il Campo dei Ferri del Mestiere non è un evento obbligatorio per il conseguimento del Brevetto

di Capo, ma può essere davvero utile per avviare il proprio percorso formativo. Il Campo permetterà di ricevere i primistrumenti del metodo per migliorare il proprio servizio nei Gruppi ed iniziare a confrontarsi adeguatamente con altrifratelli e sorelle scout. Il Campo di Formazione dei Ferri del Mestiere sostituisce idealmente la precedente esperienza dellaRoute di Orientamento. Naturalmente il Campo sarà un’occasione per conoscere la Pattuglia Nazionale alla FormazioneCapi con la quale gli Allievi lavoreranno nuovamente nel proseguo del loro iter formativo. Lo strumento del CFdM saràprevisto all’interno del Regolamento alla Formazione Capi. La stesura del nuovo Regolamento è in dirittura di arrivo ma,anche se non posso entrare nel dettaglio, posso anticiparvi che l’Iter di Formazione ripercorrerà lo stile ed il metodoproposto dal Fondatore per i Campi Scuola stile Gilwell e prevederà, come nella tradizione del’ASCI, un Campo di PrimoTempo, un periodo di Tirocinio, un Secondo Tempo e la stesura di una Tesina su argomento scout. La Tesina sarà propostaall’allievo dopo il superamento del campo di Secondo Tempo (dai Commissariati di Branca e Formazione Capi) e sviluppatain non meno di 10 pagine A4. Al momento quindi posso confermare che i primi Campi Scuola ripartiranno, comepromesso, dal 2013 e che sarà possibile accedervi a partire dal diciottesimo anno di età.

Alla luce di quanto detto si può affermare che la partecipazione all’evento formativo dei CFdM potrà essere davvero utileper quegli Allievi/e di provenienza extra-scout che si stanno avvicinando alla proposta dello Scautismo e che muovono iprimi passi verso un completo percorso formativo. L’obiettivo di questo evento, inserito in un cammino scout, è quello dioffrire un’opportunità di formazione e orientamento al Servizio Associativo imparando a “giocare lo scoutismo” in spiritocomunitario attraverso tecniche e metodo. Tutto questo in un genuino scambio di esperienze, di motivazioni e diaspirazioni. Al Campo dei Ferri del Mestiere si affiancheranno nel tempo altri eventi formativi che contribuiranno allacrescita della nostra Associazione nel solco della tradizione e con lo sguardo rivolto al futuro. Giusto per fare qualcheesempio sarà possibile organizzare Convegni Metodologici, Campi Quadri, Campi Spiritualità e Campi Tecnici (scouting,pioneristica, primo soccorso, natura et cetera).

Il Campo Ferri del Mestiere 2012 si terrà presso la Base Nazionale Scout di Ripatransone (AP) avrà inizio tassativamentealle ore 17,00 del 30 agosto e terminerà alle ore 12,00 di domenica 2 settembre. Gli Allievi/e saranno accolti alla BaseScout a partire dalle ore 15,30 di giovedì 30. Naturalmente Il Campo dovrà essere vissuto nel più completo stile Scout e leattività si svolgeranno in perfetta uniforme.Ora vi lascio alle parole di Fausto Catani, Capo e fondatore del Lupettismo Italiano, il quale ebbe a scrivere che “le nostre

aspirazioni da sole non bastano. Esse possono essere soltanto un punto di partenza. Il capo si deve formare in noi: con forte

volontà, nel lavoro ciascuno di noi deve acquistare o perfezionare le qualità e la capacità necessarie (…). Non restiamo ai

vaghi desideri: nessuno è mai diventato grande limitandosi alle aspirazioni. Occorre avere la forza di cominciare e poi

lavorare ogni giorno tutti i giorni, ciascuno secondo le proprie possibilità. E’ una questione di zelo e d’onore. Abbiamo il

diritto di essere ambiziosi per il bene. Questa ambizione non è egoismo, ma volontà realizzatrice”. (Estote Parati, 1952)Cari Capigruppo incoraggiate e motivate i vostri Ragazzi ed i vostri Capi ed accompagnateli verso questa Avventura, viaspettiamo! Vi saluto e colgo l’occasione per augurare a voi, alle vostre famiglie ed ai vostri Gruppi una Serena Pasqua delSignore.

AttenzioneLe schede d’iscrizione verranno inviate assieme alla presente comunicazione ai Capigruppo, ulterioriinformazioni potranno essere richieste presso il Commissariato Nazionale alla Formazione Capi

(Leonardo P. Lastilla 3475387083).

“Amare la vita”“Amare la vita”

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Care sorelle, cari fratelli scout, con gioia ci uniamo al giubilo del popolo di Dio che annuncia che il Cristo èrisorto. “Noi Scout” porge gli auguri fraterni ad ogni Lupetto, ad ogni Coccinella, ad ogni Guida, ad ogniEsploratore, ad ogni Scolta, ad ogni Rover, ai Capi, a tutti i Dirigenti, al neo-eletto Assistente EcclesiasticoCentrale. Gioia e serenità, alle vostre Famiglie e a tutti i vostri amici.La Redazione di “Noi Scout”

Carissimi sorelle e fratelli scout,è con immensa gioia che vi annunciamo l’avvenuta nomina ad Assistente Ecclesiastico Centrale di SuaEccellenza Reverendissima Monsignor Ottorino Pietro Alberti arcivescovo emerito della Diocesi di Cagliari.Scout in gioventù, ha indirizzato parole di cordialità e di apprezzamento per la nostra amata ASCI. Gliauguriamo lunga vita e tanta gioia nella Strada che ha accettato di condividere con noi.Con la stessa gioia annunciamo anche le nomine di: don Salvatore Uras (Vice Assistente Ecclesiastico Centrale),don Nuccio Puglisi (Assistente Ecclesiastico Nazionale Branca Lupetti/Coccinelle), don Davide Bruno (AssistenteEcclesiastico Nazionale Branca Esploratori/Guide) e di don Enzo Passante (Assistente Ecclesiastico NazionaleBranca Rover/Scolte)

Il vostro Presidente, Pietro MurtasIl vostro Capo Scout, Gennaro Limatola

Tutta l’Associazione appresa la notizia della nascita di Giulia in casa Lastilla, si unisce in un coro di AUGURI ababbo LeoPaolo, alla dolce mamma Elisa ed al fratellino Gabriele, di ogni bene e prosperità.

Tutta l’Associazione saluta ed accoglie calorosamente la notizia dell’apertura del Gruppo RIMINI 1 ed il suoCapo Aleardo Maria Cingolani. A loro l’onore e l’onere di essere la nostra prima realtà nautica.

Il 22 aprile, vigilia di S.Giorgio, a Trinitapoli verrà inaugurato il parco a Baden-Powell. Al Gruppo Trinitapoli 1vanno tutti gli elogi della nostra Associazione per il risultato.

Riccardo Pettoello ha accettato il ruolo di referente alla rubrica “il mio click”. Chi volesse collaborare allarubrica può inviare il proprio materiale a: [email protected].

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Le richieste di arretrati vanno inoltrate in Redazione.La loro fornitura è gratuita, fatte salve le spese di spedizione al domicilio di residenza del richiedente.