norma cei en 61936-1 (cei 99-2) · 2016-07-30 · la vecchia norma cei 11-1 è stata sostituita...
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Norma CEI EN 61936-1 (CEI 99-2)Impianti elettrici con tensione superiore a 1 kV in corrente alternataParte 1: Prescrizioni comuni
Incontro tecnico Modena - 18 /04/2014
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La Normativa vigente
●La vecchia Norma CEI 11-1 è stata sostituita dalla Norma CEI 99-2 edalla Norma CEI 99-3
● La norma CEI 99-2 (CEI EN 61936-1), è la parte della IEC 61936 chefornisce:
� le prescrizioni comuni per la progettazione e costruzione diimpianti elettrici a tensione superiore a 1 kV in c.a. e frequenze fino a
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impianti elettrici a tensione superiore a 1 kV in c.a. e frequenze fino a60 Hz tali da provvedere alla sicurezza e al funzionamento idoneisecondo la destinazione d’uso
● La norma CEI 99-3 (CEI EN 50522), è la parte della IEC 50522 chefornisce:
� le prescrizioni per la progettazione e la costruzione di sistemi dimessa terra di impianti elettrici con tensione nominale superiore a 1 kVin c.a. e frequenza nominale fino a 60 Hz, tali da provvedere allasicurezza e al funzionamento idonei secondo la destinazione d’uso
CEI EN 61936-1
● Il testo della Norma Internazionale IEC 61936-1 è stato preso comeriferimento dal CENELEC per emettere la Norma Europea CEI EN61936-1
●Le prescrizioni generali per la progettazione degli impianti elettrici ina.c. con tensioni maggiori di 1 kV sono identiche per tutti i paesi membri
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a.c. con tensioni maggiori di 1 kV sono identiche per tutti i paesi membri
●Le condizioni Nazionali che implicano criteri di progettazione ecostruzione differenti, sono indicate negli allegati normativi e informatividella norma stessa
CEI EN 61936-1
●Capitolo 1 - Scopo●Capitolo 2 - Riferimenti normativi●Capitolo 3 - Termini e definizioni●Capitolo 4 - Prescrizioni fondamentali●Capitolo 5 - Isolamento
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●Capitolo 6 - Componenti elettrici●Capitolo 7 - Impianti●Capitolo 8 - Misure di sicurezza●Capitolo 9 - Sistemi di protezione, di controllo e ausiliari●Capitolo 10 - Impianti di terra (argomento trattato nella prossima sessione)
●Capitolo 11 - Ispezioni e prove●Capitolo 12 - Manuale di esercizio e manutenzione●Allegati
Allo scopo di interpretare la presente Norma, è considerato impianto elettrico ciascuna delle seguenti voci:
� Cabine, incluse quelle per l’alimentazione di ferrovie;
� Impianti elettrici su montanti, pali e tralicci;Apparecchiature e/o trasformatori situati al di fuori di aree elettrichechiuse;
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� Uno o più impianto (i) ubicato (i) in un unico sitoL’impianto comprende generatori e unità di trasformazione, con tutte leapparecchiature associate e tutti i sistemi elettrici ausiliari. Sono esclusi icollegamenti tra impianti di generazione ubicati in siti diversi;
� l’impianto elettrico di una fabbrica, di uno stabilimento industriale o di altriambienti industriali, agricoli, commerciali o pubblici.
Gli impianti elettrici comprendono, tra l’altro, le seguenti apparecchiature :
� macchine elettriche rotanti;
� apparecchiature di manovra;
� trasformatori e reattori;
� convertitori;
� cavi;
� condutture;
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� condutture;
� batterie;
� condensatori;
� impianti di terra;
� costruzioni e recinzioni che fanno parte di un’area elettrica chiusa;
� sistemi di protezione, di comando e di controllo pertinenti;
� grandi reattori con nucleo in aria.
NOTA: In generale, una Norma di prodotto prevale sulla presente Norma.
La presente Norma non si applica alla progettazione e costruzione di:
� linee aeree e sotterranee tra impianti separati;
� ferrovie elettrificate;
� apparecchiature ed impianti in miniere;
� impianti con lampade fluorescenti;
� impianti su navi e impianti off-shore;
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� apparecchiature elettrostatiche (es., precipitatori elettrostatici, unità perverniciatura a spruzzo);
� sale prova;
� apparecchiature mediche, per esempio apparecchiature a raggi X.
La presente Norma non si applica al progetto di apparecchiaturecostruite in fabbrica , sottoposte a prove di tipo per le quali esistonoNorme IEC separate.
Capitolo 3 - Definizioni generali
� 3.1.1 componente elettrico ;
�3.1.2 valore nominale;
� 3.1.3 tensione nominale di un sistema;
� 3.1.4 valore assegnato;
� 3.1.5 tensione massima per un impianto;
� 3.1.6 zona di collegamento con terminali provati;
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� 3.1.6 zona di collegamento con terminali provati;
� 3.1.7 distanza di sezionamento;
� 3.1.8 sezionamento;
� 3.1.9 parte attiva;
� 3.1.10 feeder;
� 3.1.11 ferrorisonanza;
� 3.1.12 sovratensione transitoria;
� 3.1.13 alta tensione;� ……ecc.
Definizioni per gli impianti
� 3.2.1 area elettrica chiusa “locale o luogo per l’esercizio di impianti ocomponenti elettrici il cui accesso è consentito esclusivamente apersone esperte o avvertite oppure a persone comuni sotto lasorveglianza di persone esperte o avvertite , ad esempio, mediantel’apertura di porte o rimozione di barriere solo con l’uso di chiavi o di attrezzisulle quali siano chiaramente applicati segnali idonei di avvertimento”;
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Accesso consentito a:
PES / PAVPEC + PES o PAV
Definizioni per gli impianti
� 3.2.2 aree soggette a rischio di incendio “locali o luoghi, chiusi o aperti,dove esiste il pericolo, dovuto a condizioni d’esercizio locali, che quantitàpericolose di materiali facilmente infiammabili possano essere così vicinealle apparecchiature elettriche da creare un rischio d’incendio a causa delleloro alte temperature o dell’innesco di un arco elettrico”.
Misure di sicurezza (Cap. 8)
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Misure di sicurezza (Cap. 8)
Protezione contro gli incendi
Requisiti minimi dei trasformatori in impianti all’ interno
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Protezione contro gli incendi
Distanze dei trasformatori in impianti all’esterno
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Protezione contro gli incendi
●E’ consigliabile porre protezioni per limitare la propagazionedell’incendio sempre. Nel caso di installazioni esistenti con trasformatoricon quantitativi di olio > 1000 litri senza adeguate protezioni REI, nonessendo conformi alla vecchia CEI 11-1 è necessario l’adeguamento.
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≥ 1000 litri ≤ 1000 litri
Protezione contro gli incendi
●Sia con la vecchia CEI 11-1 che con la nuova CEI EN 61936-1 ilpassaggio attraverso muri REI implica l’adozione di materiali atti adimpedire la propagazione dell’incendio.
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Definizioni per gli impianti
� 3.2.3 fossa di raccolta “vasca destinata a raccogliere il liquido isolante diun trasformatore o di altri componenti elettrici in caso di perdita ”
Ieri: con un quantitativo di olio maggioreuguale a 500 kg, si applicava l’art. 300 delDPR 547/55
Art . 8.8.8.1 CEI EN 61936 – 1: fossa di raccolta
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Contenimento: l’intera quantità del fluido deltrasformatore oltre l’acqua piovana
Art . 8.8.8.1 CEI EN 61936 – 1: fossa di raccoltaobbligatorio per trasformatori o altricomponenti elettrici contenenti unquantitativo minimo di olio maggiore a 1000 l(in assenza di norme Nazionali e/o locali)
Definizioni per gli impianti
� 3.2.4 serbatoio di raccolta ”vasca di raccolta per i liquidi di perdita, acquapiovana, ecc. per uno o più trasformatori o altri componenti elettrici ”
Per gli impianti all’esterno si raccomandache la lunghezza e la larghezza della fossaper l’olio sia uguale alla lunghezza ed alla
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per l’olio sia uguale alla lunghezza ed allalarghezza dei trasformatori aumentata, suciascun lato, del 20% dell’altezza deltrasformatore (conservatore incluso)
Definizioni per misure di sicurezza contro lo shock elettrico
� 3.4.4 barriera “ riparo che assicura la protezione contro i contatti diretti intutte le direzioni abituali di accesso”; (definiti B1, B2, B3)
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Vecchia CEI 11-1
Definizioni per misure di sicurezza contro lo shock elettrico
Estratto della Tabella 1 (distanze di isolamento in aria N)
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Definizioni per misure di sicurezza contro lo shock elettrico
Definizioni per misure di sicurezza contro lo shock elettrico
� esempio applicazione barriera a 20 kV BIL 95 kV con rete IP2X:
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Vecchia CEI 11-1
2000 27
80
3000
220(160+80) = 240
1800 22
80 2500
Formula di riferimento: B3 = N + 80
Definizioni per misure di sicurezza contro lo shock elettrico
Confronto Dg con B1, B2 e B3
B1 = parete senzaaperture = 160 mm
B3 = rete metallica oschermo IP2X
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schermo IP2X = 160+80 = 240 mm
B2 = non applicabile
perché nell’esempioconsiderato Um < 52 kV
Definizioni per misure di sicurezza contro lo shock elettrico
� 3.4.5 ostacolo “ elemento atto a prevenire contatti diretti non intenzionali,ma che non li impedisce nel caso in cui l’azione sia intenzionale”.
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Vecchia CEI 11-1
Definizioni per misure di sicurezza contro lo shock elettrico
� esempio applicazione ostacolo a 20 kV BIL 95 kV:
O – N = 500 – 160 = 340 mm (interno)
O – N = 600 – 160 = 440 mm (esterno)
min
. 250
0)
H =
160
+22
50 =
241
0
H =
Dg
+ 22
50 (
min
. 300
0)
20 220
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Vecchia CEI 11-1
H =
N +
225
0 (m
in. 2
500
H =
160
+22
50 =
241
0
H –
N =
234
0
500/600
1250 + 220 = 1470
H =
Dg
+ 22
50 (
min
. 300
0)
H –
Dg
= 28
40O1 = 160 + 200 = 360 mm (min 500 mm)O2 = 160+ 300 = 460 mm (min 600 mm)
Definizioni per le distanze di isolamento
� 3.5.1 distanza di isolamento “distanza tra due parti conduttrici lungo il piùbreve percorso possibile tra le stesse”;
� 3.5.2 minima distanza di isolamento “minima distanza ammissibile in ariatra parti attive o tra parti attive e terra”;
� 3.5.3 distanza di isolamento dalla barriera ;
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� 3.5.3 distanza di isolamento dalla barriera ;
� 3.5.4 distanza d’isolamento dall’ostacolo;
� 3.5.5 zona pericolosa ⇒⇒⇒⇒ DL = N;
� 3.5.6 zona prossima ⇒⇒⇒⇒ Dv = N + 1000 per Un ≤ 110 kV;Dv = N + 2000 per Un ≥ 110 kV;
� 3.5.7 distanza di lavoro ⇒⇒⇒⇒ Dw Distanza di lavoro secondo le Norme
o regolamenti nazionali
Definizione di zona pericolosa
� zona pericolosaarea limitata dalla minima distanzad’isolamento (DL) attorno alle partiattive senza protezione completecontro i contatti diretti.
� CEI 11-27:2014-01 Ed. IV
Entrare nella zona pericolosa equivale a toccare le parti attive
DL
=N
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� CEI 11-27:2014-01 Ed. IV
PES/PAV = Solo lavoro fuori tensione e in sicurezza.
Lavoro in media e alta tensione
�In media e alta tensione il lavoro sottotensione è vietato, salvo espressaautorizzazione ministeriale (DM 4/2/2011).
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�Nessuna parte del corpo o attrezzoanche isolante deve entrare nellazona pericolosa.
Definizione di zona prossima
� zona prossimazona attorno alla zona pericolosa ilcui confine esterno è limitato dalladistanza DV
� CEI 11-27:2014-01 Ed. IV
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� CEI 11-27:2014-01 Ed. IV
PES/PAV ���� Si applicano le procedure per lavori in prossimità.
Definizione di distanza di lavoro
� distanza di lavorominima distanza di sicurezza (DW)che deve essere mantenuta traqualsiasi parte attiva e ogni personache lavori in una cabina o daqualsiasi attrezzo conduttoredirettamente maneggiato
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direttamente maneggiato
Ulteriore sicurezza per evitare cheil lavoratore entri nella zonapericolosa
IN ITALIA NON SI APPLICA
Zone di lavoro (CEI 11-27:2014-01 Ed. IV)
DVDW
Zona di lavoro in prossimità
Zona di lavoro sotto tensione
Zona di lavoro ordinaria
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DL
DA9
Zona di lavoro non elettrico
DW IN ITALIA NON SI APPLICA
Zone di lavoro (CEI 11-27:2014-01 Ed. IV)
DL
DV
DA9
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Lavoro elettricosotto tensione
Lavoro elettricoin prossimità
Lavoro non elettrico
(in vicinanza)
Lavoro ordinario
PES/PAV idonea ai
lavori sotto tensione
(Solo in BT) PES/PAV
PES/PAVoppure: PEC con
procedura specifica
PEC
Distanze di sicurezza DA9 (DLgs 81/08 All. IX)
Un ≤ 1 kV 3 m
1 kV < Un ≤ 30 kV 3,5 m
30 kV < Un ≤ 132 kV 5 m
132 kV < Un 7 m
L’art. 83 del DLgs 81/08 proibisce lavori non elett rici ad una distanzadalle parti attive inferiore a quella di sic urezza indicata in tabella.
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dalle parti attive inferiore a quella di sic urezza indicata in tabella.
MT/AT: DL = N
DV
DA9
Necessaria una valutazione del
rischio
Lavoro ordinarioBT: DL = 0 mm
Definizione di distanza di confine
� 3.5.8 minima distanza di confine“minima distanza (C o E) ammissibiletra una recinzione perimetrale e partiattive o quelle parti che possonoraggiungere tensioni pericolose”;
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� se parete fissa C = N + 1000� se rete metallica E = N + 1500
Definizione di altezza minima
� 3.5.9 altezza minima “la minimadistanza verticale ammissibile trasuperfici accessibili e parti attive privedi protezione contro i contatti diretti oaltre parti che possono raggiungeretensioni pericolose”.
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Altezza minima in Italia 1800 mm
Altezza minima in Finlandia (2000 mm)VEDERE “Condizioni nazionali particolari”
Prevedeva H ≥ 2000 mm
Capitolo 4 – Prescrizioni fondamentali
� 4.1. Geeneralità� 4.1.1 Prescrizioni generali - Per il progetto e costruzione degli impianti
di potenza , si devono considerare accordi aggiuntivi, tracostruttore/contraente/progettista e utente/appaltante/proprietario, chepossono avere effetto su necessarie prescrizioni d’esercizio, che hannocome oggetto:
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� Prescrizioni Classificazione della tensione� Condizioni climatiche� Caratteristica dei dispositivi e componenti dell’impianto� Protezioni� Manutenzione� Prove e messa in servizio
Capitolo 4 – Prescrizioni fondamentali
Viene evidenziato che il progetto deve tenere conto :
� dello scopo dell’impianto;
� delle prescrizioni per gli utenti quali la qualità dell’alimentazione ;
� l’affidabilità , la disponibilità e la capacità della rete elettrica diresistere agli effetti di condizioni transitorie come l’avviamento digrandi motori, brevi indisponibilità e rimessa in servizio di un
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grandi motori, brevi indisponibilità e rimessa in servizio di unimpianto ;
� della sicurezza degli operatori e del pubblico;
� dell’influenza ambientale
� della possibilità di ampliamento (se del caso) e della manutenzione
Capitolo 4 – Prescrizioni fondamentali
La scelta del tipo di messa a terra è basata:
� regolamenti locali (se del caso);
� continuità dell’alimentazione richiesta per la rete;
�limitazione dei danni alle apparecchiature per guasti a terra;
�eliminazione selettiva delle sezioni guaste della rete;
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�eliminazione selettiva delle sezioni guaste della rete;
�rilevazione del punto di guasto ;
�tensioni di contatto e di passo ;
�interferenze induttive;
�aspetti di manutenzione ed esercizio .
Capitolo 4 – Prescrizioni fondamentali
Scelta del tipo di messa a terra
�Un sistema connesso metallicamente ha un solo metodo di messa aterra del neutro . Sistemi metallicamente indipendenti diversi , hannometodi diversi di messa a terra del neutro . Se durante normali o anormalicondizioni di esercizio sono interessate configurazioni di messa a terra delneutro diverse, le apparecchiature e i sistemi di protezione devono essereprogettati per funzionare in tali condizioni.
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progettati per funzionare in tali condizioni.
Capitolo 4 – Prescrizioni fondamentali
Corrente di cortocircuito
Per i calcoli si fa riferimento a:
�CEI 60909;
�Valore standard di durata 1s.
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Si fa riferimento comunque al tempo di eliminazione delguasto da parte delle protezioni (Altri valori standardizzatisono 0,5s - 2s – 3s)
Capitolo 4 – Prescrizioni fondamentali
Armoniche
�Si dovrebbero considerare gli effetti delle armoniche di tensione e dicorrente sugli impianti,ad es. industriali.
�Le analisi armoniche possono essere richieste per determinare qualimisure correttive adottare per adempiere alle prescrizioni locali e/o perassicurare il corretto funzionamento dell’intero sistema elettrico.
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assicurare il corretto funzionamento dell’intero sistema elettrico.
NOTA Per ulteriori informazioni consultare la EN 50160.
Capitolo 4 – Prescrizioni fondamentali
�Le apparecchiature e le strutture di supporto , comprese le lorofondazioni, devono resistere alle sollecitazioni meccaniche previste ;
�Si devono considerare due ipotesi di carico, normale ed eccezionale . Inciascuno di questi casi, devono essere analizzate diverse combinazioni, lapiù sfavorevole delle quali deve essere utilizzata per determinare laresistenza meccanica delle strutture.
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�Nell’ipotesi di carico normale , devono essere considerati i seguenti carichi:
�peso proprio;�tiro;�carichi durante il montaggio;�peso del ghiaccio;�spinta del vento.
Capitolo 4 – Prescrizioni fondamentali
�Nell’ipotesi di carico eccezionale il carico proprio e il tiro agisconosimultaneamente e si devono considerare insieme al maggiore dei seguenticarichi occasionali:
� carichi derivanti dalle manovre;
� carichi derivanti dai cortocircuiti;
� perdita del tiro esercitato dal conduttore.
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Livello di rumoreSe sono stabiliti i limiti del livello di rumore (di solito dalle autorità
amministrative), ad esse si deve ottemperare mediante appropriatiprovvedimenti quali:
� l’uso di tecniche di isolamento acustico contro la propagazione sonoraattraverso l’aria o i solidi;
� l’uso di apparecchiature a basso livello di rumore
Capitolo 5 – Isolamento
�Nelle installazioni in cui è richiesto un elevato livello di sicurezza, o in cuila configurazione del sistema, il metodo adottato di messa a terra del neutroo la protezione con scaricatori rendono inappropriato abbassare il livello diisolamento, si deve scegliere uno dei valori alternativi più alti dellaTabella 1, della Tabella 2 e dell’Allegato A.
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Capitolo 5 – Isolamento
Minime distanze di isolamento (Cap. 5)
●Si considera la tensione massima e non la tensione nominale dell’impianto
●Tabella 1 fascia di tensione da 1 a 245 kV
●Tabella 2 fascia di tensione superiore a 245kV
●Allegato A distanze N
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●Allegato A distanze N
●Valori applicati per installazioni sotto i 1000 m
●Per installazioni sopra i 1000 m inserimento di un fattore di moltiplicazione (Ka) secondo la IEC 62271-1:2007
I valori indicati sono simili alle tabelle 4-1 , 4-2, 4-3 della CEI 11-1
Minime distanze di isolamento in condizioni particolari (Cap. 5.5)
Capitolo 6 – Componenti elettrici
I componenti elettrici devono essere scelti ed inst allati per soddisfare le seguenti prescrizioni:
– costruzione sicura quando correttamente assemblati, installati e connessi alla rete;
– sicurezza e prestazioni appropriate tenendo conto delle influenze che possono essere attese nel luogo voluto;
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influenze che possono essere attese nel luogo voluto;
– sicurezza e prestazioni appropriate durante l’esercizionormale e nel caso di ragionevoli condizioni disovraccarico attese, in condizioni anormali di esercizioe in condizioni di guasto, senza causare danni chepossano rendere insicuri i componenti;
– protezione delle persone durante l’uso e la manutenzione dei componenti.
Capitolo 6 – Componenti elettrici
Sicurezza del personale:
●Deve essere fatta particolare attenzione alla sicurezza del personale durante l’installazione,l’esercizio e la manutenzione dei componenti:
●Ciò può comprendere:
– a) manuali e istruzioni per trasporto, magazzinaggio,installazione, esercizio e manutenzione;
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installazione, esercizio e manutenzione;
– b) attrezzi particolari prescritti per l’esercizio,manutenzione e prove;
– c) procedure di sicurezza sul lavoro sviluppate perspecifici ambienti;
– d) misure per messa a terra di sicurezza.
Capitolo 6 – Componenti elettrici
Dispositivi di manovra:
● Le apparecchiature di interruzione o di sezionamento (compresi isezionatori di terra) devono essere dotate di indicatori della posizionedei contatti . Il metodo di indicazione deve essere specificato dall’utente,in accordo con le norme di prodotto.
● L’indicatore della posizione non deve dar adito ad ambiguità
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● L’indicatore della posizione non deve dar adito ad ambiguitàdell’effettiva posizione dei contatti primari del componente..
Trasformatori di corrente e tensione:
●Si devono mettere in atto accorgimenti per facilitare la messa incortocircuito dei secondari dei trasformatori di corrente , perproteggerli da sovratensioni pericolose.
Capitolo 6 – Componenti elettrici
Trasformatori e Reattori:
● Il rischio di danni ai trasformatori dovuto a sovrasollecitazioni causate da ferrorisonanza , armoniche e altre cause dovrebbero essere minimizzate con studi di sistema appropriati e accorgimenti .
Scaricatori: -
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Condensatori:
– Si devono considerare il rischio di risonanza e lesovratensioni causate dalle armoniche e si deveprovvedere con mezzi appropriati per limitare tali rischi.
Bobine di sbarramento: -
Convertitori statici : -
Capitolo 6 – Componenti elettrici
Isolatori:
– Cambia il riferimento normativo;
– Se non specificato altrimenti, la minima linea di fugadegli isolatori deve corrispondere alle prescrizioni dellaIEC/TS 60815-1, IEC/TS 60815-2 e IEC/TS 60815-3
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IEC/TS 60815-1, IEC/TS 60815-2 e IEC/TS 60815-3per il livello di contaminazione specificatodall’utilizzatore;
– Per tutti gli isolamenti esterni, devono essere applicatele prescrizioni della procedura di prova sotto pioggiadella IEC 62271-1:2007.
Nulla cambia rispetto la CEI 11-1 a parte quanto indicato
Capitolo 6 – Componenti elettrici
Cavi:– Si ribadisce che la massima temperatura non venga
superata nelle condizioni :
» esercizio normale; incluse le componenti armoniche
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» condizioni particolari di esercizio, soggette apreventivi accordi tra fornitore e utilizzatore;
» cortocircuito.
Nulla cambia rispetto la CEI 11-1 a parte quanto indicato
Capitolo 6 – Componenti elettrici
Macchine elettriche rotanti:
– L’avviamento di grandi motori dà luogo adabbassamenti di tensione nel sistema elettrico didistribuzione. Ci sono diversi metodi per ridurrel’impatto sulla rete elettrica quando si avviino motori. Idispositivi di protezione devono essere progettati per
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dispositivi di protezione devono essere progettati perfornire adeguata protezione ai motori durante l’interasequenza di avviamento.
– Si deve considerare il contributo dei grandi motori alla corrente di cortocircuito
Unità di produzione: -
….. ecc.
Capitolo 7 - Impianti
Disposizione dei circuiti: -
Documentazione:
– Se applicabile, la documentazione deve essere fornitaper ciascun impianto per consentire la costruzione,
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per ciascun impianto per consentire la costruzione,messa in servizio, funzionamento, manutenzione etutela dell'ambiente.
– La misura e la lingua della documentazione deveessere concordata tra fornitore e utilizzatore.
Capitolo 7 - Impianti
Percorsi carrabili
T = N + 100 (minimo 500 mm)
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H = N + 2 250 mm (min. 2 500 mm)
Capitolo 7 - Impianti
Aree per la manutenzione e l’esercizio
Aree di servizio sono i corridoi, i passaggi, le aree d’accesso, i percorsi peril trasporto di materiale e le vie di fuga.
● I passaggi devono avere una larghezza minima di 800 mm .
● La larghezza dei passaggi non deve essere ridotta dalle sporge nzedelle apparecchiature , come ad esempio da meccanismi di manovrainstallati permanentemente o da carrelli di apparecchiature in posizione
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installati permanentemente o da carrelli di apparecchiature in posizioneestratta.
● Lo spazio per l’evacuazione deve sempre essere almeno 500 mmanche quando parti mobili o porte aperte , bloccate nella direzione difuga, invadono le vie di fuga stesse.
●Sotto i soffitti, coperture o involucri , con esclusione dei cunicoli per icavi, è richiesta un’altezza minima di 2 000 mm .
Capitolo 7 - Impianti
Porte
● Le porte che conducono all’esterno devono essere di materiale abassa infiammabilità , ad eccezione delle costruzioni circondate da unarecinzione esterna alta almeno 1,8 m.
● Le porte di emergenza devono avere come minimo un’altezza di 2 m euna larghezza netta di 750 mm .
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Condizionamento e ventilazione
●Sono stati inseriti capitoli dedicati alla ventilazione dei locali batteria, locali generatori di emergenza …..
Capitolo 7 - Impianti
Condizionamento e ventilazione
●Sono stati inseriti capitoli dedicati alla ventilazione dei locali batteria, locali generatori di emergenza.
●Per i locali contenenti batterie, si deve tener conto delle prescrizioni per laventilazione, se necessario, a seconda del tipo di batterie, per prevenirel’accumulo di gas esplosivo durante la carica delle stesse.
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●Si devono installare sistemi di scarico del motore e collocarli in modo taleche i gas di scarico non rientrino dalla presa d'aria per la ventilazionedelle sale di comando e controllo, né dalla presa d'aria del gruppo digenerazione di emergenza.
Nulla cambia rispetto la CEI 11-1salvo quanto indicato
Capitolo 8 – Misure di sicurezza
●Protezioni contro pericoli causati da arco elettrico● Il seguente elenco di misure di protezione contro i pericoli causati dall’arco elettrico
deve servire da guida nella progettazione e nella costruzione degli impianti elettrici. Il grado di protezione deve essere concordato tra fornitore e utilizzatore
● a) Protezione contro errori di manovra che può essere stabilita, ad esempio, per mezzo di:● interruttori di manovra al posto di sezionatori;
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● sezionatori di terra con potere di stabilimento;● dispositivi di interblocco;● interblocchi con chiavi non intercambiabili.
● b) Passaggi per il transito d’esercizio il più possibile brevi.
● c) Coperture piene quali involucri o barriere al posto di coperture forate o reti metalliche.
● d) Apparecchiature provate per sopportare archi elettrici interni anziché di tipo aperto
● … ecc
Capitolo 9 – Sistemi di protezione, di controllo e ausiliari●Sistemi di monitoraggio e controllo
● I dispositivi automatici, progettati per offrire selettività e rapidità di esercizio, devono assicurare la protezione contro effetti dovuti a inaccettabili sovraccarichi e contro i guasti esterni ed interni in relazione alla dimensione ed all’importanza dell’impianto.
● Si devono installare protezioni contro i seguenti effetti:●sovracorrente, cortocircuito e guasto a terra;●sovraccarico ed effetto termico;
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●sovraccarico ed effetto termico;●sovratensione;●tensione bassa;●frequenza bassa.
● Si devono studiare i coordinamenti delle protezioni in accordo tra utilizzatore e fornitore allo scopo di tarare i dispositivi di protezione. Si deve considerare la protezione di back-up per la protezione di cortocircuito e anche per quella di guasto a terra quando è prescritto l’isolamento di detto guasto.
●Nulla cambia rispetto la CEI 11-1 salvo quanto indicato
Capitolo 10 – Impianti di terra
●Si rimandano i dettagli relativi all’impianto di terra all’intervento successivo.
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80 V
Capitolo 11 – Ispezioni e prove
● I controlli e prove devono essere effettuati per verificare la conformitàdell'impianto con la presente Norma e la conformità delleapparecchiature con le specifiche tecniche applicabili, gli argomenti sonosoggetti ad accordo tra fornitore e utilizzatore. Si definiscono i metodi e leattività ad esempio:
● verifica delle caratteristiche delle apparecchiature (compresi i valori assegnati) perdate condizioni di esercizio;
● verifica delle distanze minime tra parti attive e tra parti attive e terra;
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● verifica delle distanze minime tra parti attive e tra parti attive e terra;● prove a frequenza industriale per apparecchi di manovra;● prova di tensione per i cavi;● verifica delle altezze minime e distanze in aria delle barriere di protezione;● ispezioni visive e/o prove funzionali per apparecchiature elettriche e parti di
impianto;● prove funzionali e/o misure di protezione, monitoraggio, misura e controllo dei
dispositivi;● ispezione delle marcature, segnali di sicurezza e dispositivi di sicurezza;● verifica della corretta resistenza al fuoco delle costruzioni/involucri;● verifica che le uscite di emergenza siano operative;● verifica dell’impianto di terra.
Capitolo 12 – Manuale di esercizio e manutenzione●Ogni impianto dovrebbe avere un manuale di esercizio che descriva le
procedure normali, di emergenza e di manutenzione, nonché le istruzionidi sicurezza per il funzionamento degli impianti elettrici ad alta tensione.
●Ogni impianto dovrebbe avere una serie di disegni aggiornati e diagrammidi funzionamento sul posto. Questi disegni e schemi dovrebbe consentireal personale di esercizio e della manutenzione di eseguire nell’impiantointerventi sicuri ed efficienti.
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interventi sicuri ed efficienti.
● I costruttori dei principali componenti di un impianto forniscono i manualidi funzionamento e di manutenzione, i rapporti di prova e difunzionamento. Questi documenti dovrebbero essere prontamentedisponibili per l'uso, se necessario.
●Nell’impianto dovrebbe essere affissi in posizione visibile le vie e i numeridi telefono di emergenza del più vicino ospedale.
Grazie per la vostra attezione!