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NOTIZIARIO PROVINCIA CAPPUCCINA LIGURE Anno VI, n°2 — febbraio 2018 I NDICE Monterosso 01 In ricordo di padre Ambrogio Siccardi 04 In ricordo di padre Carlo Rizzatti 05 Viaggio di fraternità 07 PGV 07 San Martino 08 Museo Beni Culturali Cappuccini 09 Pubblicazioni 10 1618 - 2018 il Convento dei Cappuccini di Monterosso compie quattrocento anni Domenica 25 febbraio l’inizio delle celebrazioni alla presenza del Ministro Generale Padre Mauro Jöhri Al via alle Cinque Terre le celebrazioni per i 400 anni del Convento dei Cappuc- cini a Monterosso al Mare, perla del Golfo ligure di levante più visitato d'Eu- ropa. E che, non a caso, nel 2014 si è ag- giudicato il riconoscimento di "Luogo del cuore FAI" bene storico artistico culturale italiano di proprietà non pub- blica più segnalato dal popolo del Fondo per l'Ambiente Italiano, con oltre 110 mila voti da persone italiane e di tutto il mondo che è valso al convento il primo posto nella prestigiosa classi- fica. "Fra terra e cielo. 400 anni del Con- vento Cappuccini di Monterosso " è il titolo delle manifestazioni per i 400 anni del "paradiso delle Cinque terre" che, raggiungibile solo a piedi e oggi ritor- nato a vita piena grazie all'impegno del- l'attuale rettore fra Renato Brenz Verca e dei volontari che con lui al convento si sono votati. Il convento quasi, come un'eremo, sovrasta Monterosso e do- mina l'intero Golfo sotto lo sguardo at- tento e benevolente della imponente statua di san Francesco e il lupo rivolti verso il mare. Il 20 febbraio 1618 fu infatti posta la croce sul colle di San Cristoforo, il pro- montorio sospeso fra terra e cielo, nel punto in cui sarebbe sorto il Convento dei Frati Cappuccini di Monterosso al Mare (Sp). Il terreno fu donato ai frati affinché, con la loro presenza, potessero ancora custodire la pace miracolosa- mente portata con una loro predicazione quaresimale tra la popolazione. In quel-

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NOTIZIARIOPROVINCIA CAPPUCCINA LIGURE

Anno VI, n°2 — febbraio 2018

I N D I C E

Monterosso 01

In ricordo di padre Ambrogio Siccardi 04

In ricordo di padre Carlo Rizzatti 05

Viaggio di fraternità 07PGV 07

San Martino 08

Museo Beni Culturali Cappuccini 09

Pubblicazioni 10

1618 - 2018il Convento dei Cappuccini di Monterosso compie quattrocento anni

Domenica 25 febbraio l’inizio delle celebrazionialla presenza del Ministro Generale Padre Mauro Jöhri

Al via alle Cinque Terre le celebrazioniper i 400 anni del Convento dei Cappuc-cini a Monterosso al Mare, perla delGolfo ligure di levante più visitato d'Eu-ropa. E che, non a caso, nel 2014 si è ag-giudicato il riconoscimento di "Luogodel cuore FAI" bene storico artisticoculturale italiano di proprietà non pub-blica più segnalato dal popolo delFondo per l'Ambiente Italiano, con oltre110 mila voti da persone italiane e ditutto il mondo che è valso al conventoil primo posto nella prestigiosa classi-fica. "Fra terra e cielo. 400 anni del Con-vento Cappuccini di Monterosso " è iltitolo delle manifestazioni per i 400 annidel "paradiso delle Cinque terre" che,raggiungibile solo a piedi e oggi ritor-

nato a vita piena grazie all'impegno del-l'attuale rettore fra Renato Brenz Vercae dei volontari che con lui al conventosi sono votati. Il convento quasi, comeun'eremo, sovrasta Monterosso e do-mina l'intero Golfo sotto lo sguardo at-tento e benevolente della imponentestatua di san Francesco e il lupo rivoltiverso il mare. Il 20 febbraio 1618 fu infatti posta lacroce sul colle di San Cristoforo, il pro-montorio sospeso fra terra e cielo, nelpunto in cui sarebbe sorto il Conventodei Frati Cappuccini di Monterosso alMare (Sp). Il terreno fu donato ai fratiaffinché, con la loro presenza, potesseroancora custodire la pace miracolosa-mente portata con una loro predicazionequaresimale tra la popolazione. In quel-

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l'epoca infatti era in atto un terribile conflitto tra duefazioni presenti nel piccolo borgo di pescatori. Postanell'ottobre del 1619 la prima pietra dell'edificio, fu-rono necessari alcuni anni per portare a termine l'in-tero complesso che si è conservato per buona parteintatto finì ai nostri giorni e ancora domina il paesag-gio delle Cinque Terre e offre una indimenticabileesperienza spirituale e di stupore a chiunque lo vengaa visitare oltre ad essere uno scrigno artistico, culturalee una memoria fondamentale di storia e tradizioni. "Fra terra e cielo. 400 anni del Convento dei Cappuc-cini a Monterosso al Mare", organizzato e promossodalla fondazione e la Provincia di Genova dei FratiMinori Cappuccini intende promuovere per tanto dalfebbraio 2018 al febbraio 2019 un articolato calenda-rio di eventi, attività, visite guidate, conferenze, mo-stre, spettacoli e pubblicazioni - sia di caratterespirituale che culturale, storico e di intrattenimento -così da poter festeggiare in modo adeguato l'impor-tante ricorrenza. Domenica 25 febbraio hanno avuto inizio le celebra-zioni e le intemperie non hanno fermato un paese e lasua comunità in festa. Non li fermò nemmeno l'allu-vione! Monterosso ha accolto, insieme alle autorità re-ligiose, molte autorità civili e militari. Dopo labenedizione della targa in bronzo commemorativa peri 400 anni della fondazione del Convento posta sottola croce sul piazzale della chiesetta donata dall’artistamonterossino Francesco De Robertis e dal Comune diMonterosso, la processione guidata dal Padre Gene-rale che portava la croce, è scesa in paese con sostaalla statua di San Francesco per la bendizione al paesee del mare poi appena giunti sopra il molo. Il corteoera accompagnata dal Corpo Bandistico Musicale “LaMonterossina”, dalle varie Confraternite e dalle stori-che Terziarie Francescane.Il parroco don Antonio Carozza ha accolto i frati ed ifedeli sulla porta della chiesa Parrocchiale San Gio-vanni Battista. Si è cominciato con l'intervento del p.Provinciale della Liguria, della Lombardia e di p. Vit-torio Casalino che ha ridonato il calice offerto dallagente nel 1986 a p. Marco Panteghini per i suoi 22anni di servizio pastorale, la commozione delle per-sone è salita al massimo. Alle ore 11 è iniziata la laSanta Messa Solenne presieduta da p. Mauro Jöhri -Ministro Generale dell’Ordine dei Frati Minori Cap-puccini. Presenti due Provinciali: P. Francesco Rossi- Provinciale di Genova e il Vice Provinciale p. WalterDe Andreis - P. Sergio Pesenti - Provinciale dellaLombardia - e numerosi altri frati cappuccini. La ce-lebrazione è stata particolarmente gioiosa, animata daicanti dei bambini della Scuola Primaria e dalla CoraleParrocchiale. Durante la messa è stato annunciato il

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Decreto Giubilare accordato da papa Francesco per l'acquisto dell'Indulgenza Plenaria.Alla conclusione delle cerimonie si è svolto un grandepranzo comunitario gratuito offerto dal Convento allapopolazione di Monterosso: momento di condivisionecon cibi semplici della tradizione francescana. A pre-parare una gustosa pasta e fagioli vi era la “Confrater-nita della pentola” di Senago, mentre l’intero paese diMonterosso si è mobilitato per offrire i dolci, allestiregli ampi tendoni e servire ai tavoli. Numerose realtàsi sono date da fare per la buona riuscita della gior-nata: i volontari, la Protezione Civile, la Pubblica As-sistenza che ha portato il cibo a casa agli ammalati edagli anziani soli, la Pro Loco ed il Consorzio Turistico.Ai festeggiamenti erano presenti il professor GiulianoVolpe, Presidente del Consiglio Superiore per i Beniculturali e paesaggistici, Marco Tarquinio, direttore diAvvenire, accompagnato da Roberto Zanini giornali-sta monterossino e importante firma di Avvenire, laPolizia Municipale, il Comando dei Carabinieri, il Co-mando Regionale dei Carabinieri Forestale. Numeroseanche le autorità civili: il Presidente F.F. del Parco Na-zionale delle Cinque Terre e Sindaco di Vernazza Vin-cenzo Resasco, il Presidente della Provincia dellaSpezia e Sindaco di Follo Giorgio Cozzani, la Vice-sindaco Felicia Piacente, il Sindaco di Pignone MaraBertolotto, il Sindaco di Sesta Godano Marco Traver-sone, il Sindaco di Zignago Simone Sivori, il Sindacodi Maissana Egidio Bandi, il Sindaco di BeverinoMassimo Rossi, il Sindaco di Deiva Marina GianluigiTroiano, il Vicesindaco di Bonassola Piera Gandolfi eil Consigliere della Regione Liguria Giovanni DePaoli. In un’intervista il Ministro Generale dei Cap-puccini ha detto: "Voglio fare gli auguri a tutti i Mon-terossini perché qui a Monterosso c'è uno dei conventipiù belli fra tutti i conventi dei Cappuccini nel mondo.Un convento posto in un luogo stupendo e proprioperché quasi inaccessibile è rimasto intatto come erastato pensato e costruito nel 1600. Oggi è una casaaccogliente dove le persone possono venire a parte-cipare alla nostra vita, possono fare un cammino spi-rituale e imparare a godere in silenzio tale bellezza epregare. In questo senso è una casa aperta che servealla gente di oggi nel mondo per ritirarsi in silenzio”.La festa è stata davvero una grande occasione per raf-forzare ancora di più l’affetto fra il Convento e l’interapopolazione di Monterosso che in collaborazione conil convento attraverso varie offerte ed i banchi missio-nari sostiene i progetti del Centro Missioni in nome delsuo grande missionario p. Felice Moggia: ultimo e 50°frate del borgo levantino entrato tra i cappuccini.

p. Renato Brenz Verca

https://www.youtube.com/watch?v=tWDz_5wSkZs

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Padre Ambrogio Siccardi nascea Savona l’8 luglio 1924 da

Giuseppe e Geronima Giusto, e fubattezzato presso la parrocchia diSant’Andrea con il nome di Virgi-nio. A dodici anni entrò nel Semi-nario Cappuccino di GenovaCampi, e nel 1939 si trasferì inquello di Finale Ligure per comple-tare gli studi ginnasiali.Nell’aprile del 1943, causa glieventi bellici, guidato dall’allora p.Direttore Valerio Richeri da Car-buta, partì a piedi con i suoi com-pagni alla volta di Pieve di Teco,ove fece il noviziato ed emise lasua professione temporanea dei

voti il 16 aprile 1944. Continuò glistudi filosofici a Savona a quelliteologici a San Bernardino, durantei quali emise la professione perpe-tua dei voti il 20 aprile 1947, perpoi essere ordinato sacerdote il 10agosto 1950 nella chiesa dei FratiCappuccini in Savona per le manidi Mons. Parodi.La sua vita sacerdotale, a parte untriennio trascorso alla SantissimaConcezione (1954 – 57), lo videimpegnato nel convento di ImperiaPorto Maurizio (1952 – 1954 e1993 – 1996), in quello di SestriPonente (1996 – 2002), ma speciecome Cappellano presso l’Ospe-dale Pediatrico Gaslini, ove hasvolto il suo ministero per ben 42anni (1957 – 1993 e dal 2002 al2008). In questi anni ha dato - nelservizio ai piccoli ricoverati - laparte migliore di sé con un attivis-simo, scrupoloso e instancabileesercizio del suo sacerdozio, chesvolse sempre con abnegazione.Era attento ai bisogni materiali espirituali di ciascuno, e sapeva co-gliere ogni occasione per cercare dialleviare le sofferenze dei pazienti;armato di proiettore e pellicoleogni settimana si recava presso ivari reparti per proiettare filmini e

molti lo ricordano ancora quando,assieme al confratello p. RenatoGastaldi, trascorreva le sue va-canze nella colonia dell’IPPAI, sulmonte Zatta, assieme ai bambiniassistiti da quell’Ente preposto perla protezione e l’assistenza dell’in-fanzia.Fu apprezzato confessore, specienell’ultimo periodo della sua vita,trascorso presso il convento diChiavari (2008 – 2018).Da buon Savonese fu sempre devo-tissimo alla Madonna della Miseri-cordia, e ogni anno non mancavamai di partecipare al pellegrinaggiocittadino in occasione della festadel 18 marzo, anniversario del-l’Apparizione. L’effige della Ma-donna lo ha accompagnato anchenel momento delle solenni esequie,celebrate presso la chiesa del con-vento Cappuccino di Chiavari.A causa delle sue precarie condi-zioni di salute ha trascorso l’ultimomese della sua vita terrena pressol’Ospedale di Sestri Levante, ove ilSignore lo ha chiamato a sé all’albadi sabato 20 gennaio. Le sue spoglie mortali riposanopresso il cimitero cittadino di Chia-vari in attesa della resurrezione deigiusti.

Ambrogio (Virginio) Siccardi 1924 - 2018

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Carlo Rizzatti1929 - 2018

Sabato 24 febbraio, nella chiesaparrocchiale di san Bernardino, nu-merosi confratelli, suore, amici sisono ritrovati per salutare p. Carloe ringraziare il Signore di aver ri-cevuto in lui un dono grande per laChiesa; nell’omelia il Ministro pro-vinciale dei Frati Cappuccini ligurip. Francesco Rossi e p. Roberto Pa-rodi, superiore di San Bernardino,ne hanno brevemente tratteggiatola figura di sacerdote, forma-tore,insegnante e animatore spiritualeper generazioni di sacerdoti e con-sacrati.

Secondogenito di Pietro e di Mas-sai Maria, Carlo nacque a Genovail 14 settembre 1929.Frequentò le elementari dal 1935 al40 presso l’Istituto statale GianoGrillo, le medie dal 1940 al 1943presso l’Istituto Colombo, ove suc-cessivamente frequentò pure i dueanni del Ginnasio e i tre del Liceoclassico (1943 – 48).La sua adolescenza fu molto pro-vata dall’esperienza della secondaguerra mondiale e alcuni avveni-menti restarono scolpiti nei suoi ri-

cordi. Narrava, ad esempio, che il23 ottobre 1943, a causa dei bom-bardamenti su Genova ad operadegli Inglesi, lui e la sua famigliafurono costretti ad abbandona-reprecipitosamente la loro abitazionein salita Battistine per rifugiarsinella sottostante galleria NinoBixio: dopo il cessato allarme,uscendo dal rifugio, gli restò im-pressa indelebilmente l’immaginedella sua casa che stava bruciando,costringendo lui e la sua famigliaa trasferirsi a Pontedecimo. Perque-sto, guardando il telegiornale,era solidale con i profughi e i mi-granti, ricordando che anche lui –co-me molti altri genovesi – avessesofferto in prima persona questacondizione. Sempre la guerra con-dizionò il suo iter scolastico: ram-mentava ogni anno come il 25aprile 1945 non solo terminarono leostilità, ma fu anche il giorno in cuidovette dare in fretta e furial’esame di quinta ginnasio e in cuiiniziarono le vacanze estive.

Durante la sua adolescenza fu unassiduo frequentatore del vicinoconvento del Padre Santo, sia comechierichetto prima che come cordi-gero poi: fu un periodo fecondo, dicrescita spirituale in cui maturò ladecisione di consacrarsi anche luial Signore sulle orme del suo fra-tello maggiore, Luigi, che venneordinato sacerdote Cappuccino nel1950 con il nome di p. Igino Maria.Perciò, dopo aver conseguito lamaturità classica (1947), entrò fra iCappuccini assumendo il nome re-ligioso di fr. Luigi Maria.Iniziò l’anno di noviziato a SanBarnaba il 10 ottobre 1948 edemise la professione temporaneadei vo-ti l’11 ottobre 1949; rice-vette privatamente alcune ripeti-zioni di filosofia scolastica da parte

di p. Zef-firino d’Aurigo ed entrònello studentato teologico di sanBernardino, ove emise la profes-sione perpe-tua dei voti il 12 otto-bre 1952, per poi ricevere ildiaconato il 12 dicembre succes-sivo e essere ordina-to sacerdote il28 febbraio 1953 per le mani del-l’allora giovane Cardinal GiuseppeSiri.Il suo ministero sacerdotale fu su-bito segnato da un momento di pro-fondo lutto per lui, per la suafa-miglia e per i confratelli, inquanto una delle prime celebra-zioni fu quella tenuta in occasionedel fu-nerale di suo fratello Igino,prematuramente scomparso a 27anni per una infezione di tetano. A causa della sua spiccata dote pergli studi e per assicurare una validaformazione ai giovani candi-datialla vita Cappuccina, Carlo fu in-viato a Roma, ove si laureò in teo-logia dogmatica presso laPonti-ficia Università Gregoriana(1956) discutendo la tesi sulla“Dottrina spirituale della primitivalegisla-zione Cappuccina” e ot-tenne la licenza in Sacra Scritturapresso il Pontificio Istituto Biblico(1958). Tornato in Liguria fu subito asse-gnato alla formazione dei teologipresso il convento di San Bernardi-no, come insegnante e vice diret-tore (1958 – 1960); divenne poidirettore dal 1960 al 1969. In quelperiodo fu molto apprezzato nonsolo per il suo insegnamento, maperché fu un formatore attento aisegni dei tempi, ascoltando e aiu-tando nel discernimento i giovanicandidati in un periodo di forti tra-sformazioni nella vita e nel sentireecclesiale. In quegli anni lo studen-tato teologico cappuccino geno-vese ospitava candidati di altreregioni o nazioni (Sardegna, Perù,

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ecc.) e ancora oggi molti sacerdotiricordano con gratitudine queglianni.Un altro capitolo importante per lavita di p. Carlo e per la Chiesa ge-novese iniziò quando, nel 1965, fuscelto dall’allora Arcivescovo Car-dinal Giuseppe Siri per ricoprire lacattedra di insegnamento dellaSacra Scrittura presso il SeminarioMaggiore di Genova, poi affiliatosialla Facoltà Teologica dell’ItaliaSettentrionale. Sostituì Mons.Piazza, che era stato appena elettoVescovo di Albenga, e mantennel’incarico fino al 1988. Molti stu-denti conservano ancora gelosa-mente le sue dispense, allorabattute con la macchina da scrivereelettrica dalla suora CappuccinaVincenza Leoni, che fu per anni alsuo fianco come segretaria e colla-boratrice.

Dopo essere stato per tre anni(1969 – 1972) Vicario provinciale,fu poi inviato ad animare la Frater-nità di pastorale vocazionale e dievangelizzazione a Genova Quarto.Fu in quegli anni che p. Carlo fuuno dei protagonisti del rinnova-mento e dell’aggiornamento dellavita Cappuccina, lavorando inten-samente alla revisione delle Costi-

tuzioni, sia partecipando di personaai Capitoli generali in qualità di de-legato dei Cappuccini liguri o diMinistro provinciale, sia con pub-blicazioni e interventi molto ap-prezzati. Ebbe anche a soffrire perquesto a causa delle inevitabili dif-ficoltà e resistenze da parte di con-fratelli “nostalgici” ma seppeaccettare tutto con umiltà, pronto adifendere il suo operato ma semprecapace di sottoporre idee e propo-ste ai superiori, accogliendo sere-namente la loro volontà.Tornato a San Bernardino comeVice direttore (1978 – 1984) e di-rettore, fu poi nominato Ministroprovinciale nel Capitolo del 1987,carica che tenne per sei anni non ri-sparmiandosi nell’animazione dellavita spirituale e fraterna dei frati,nei conventi liguri, africani o peru-viani. Terminato il periodo del suo pro-vincialato, p. Carlo fu chiamato dainuovi superiori a iniziare e inten-sificare il suo servizio di inse-gnante, formatore e animatorespirituale: fin che la salute glielopermise continuò il suo servizio diinsegnamento presso i giovani cap-puccini in Centrafrica e in Perù,ove si re-cò ogni anno per inse-gnare, predicare o anche per …

fare semplicemente il confratello:complessi-vamente andò per 24volte in Perù e 28 presso la Repub-blica Centrafricana. Fu per moltianni ricerca-to animatore spiritualedi numerosi Ordini, Istituti e Con-gregazioni religiose femminili, pre-dicando corsi di Esercizi spirituali,ritiri, esercitando il ministero sacer-dotale nel sacramento della Ricon-cilia-zione. Fu particolarmentevicino alle Clarisse Cappuccine inGenova, alle Clarisse di Bouar,Levi e Sar-zana, alle suore Cappuc-cine di Madre Rubatto e alle suoredi Santa Marta. Fino al 31 luglio2017, data in cui la sua salute peg-giorò improvvisamente, portòavanti questo servizio con la pro-verbiale preci-sione per cui era fa-moso.

Negli ultimi mesi la sua salute è an-data progressivamente peggio-rando e si è spento all’alba del 22febbraio nell’Ospedale Gallierapresso il quale era ricoverato.La sua salma riposa al Cimitero diStaglieno in attesa della resurre-zione dei giusti.

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VIAGGIO DI FRATERNITÀ IN TERRADI PROVENZASaint MAximin - Santa MAria MAd-dalena Camargue - Nimes - Avif-none - Arles17-18-19 APRILE 2018

Ancora aperte le iscrizioni per il viaggio di fraternità.Per la vicinanza geografica è bello per noi visitare il ter-ritorio del sud della Francia che offre na straordinariavarietà di luoghi e di paesaggi: le lagune della Camar-gue; i campi di lavanda della Provenza; le antiche me-morie romane; regione visitata da San Francescod’Assisi; i colori fissati su tela dai pittori impressionisti;Santuari delle discepole di Gesù.PROGRAMMA:

Martedì 17 aprile 2018Ore 6.45 partenza da piazza Corvetto con autobus. Ore8.00 sosta casello di Albenga per i confratelli del PonenteLigure. Ore 10.30 arrivo a Saint Maximin: visita Basilica diSanta Maria Maddalena. Pranzo libero. Nel pomeriggio sistemazione nella Hostellerie de laSainte Baume, passeggiata nel bosco fino alla grotta diSanta Maria Maddalena (45 min ca. a piedi). Celebra-zione della Messa. Cena.Mercoledì 18 aprile 2018Ore 7.00 recita delle Lodi. Colazione. Ore 8.00 viaggio per la Camargue, riservanaturalistica (uccelli, cavalli bianchi, bufali…). Ore 10.00 Santuario Saint Maries de la Mer (Santua-rio dei Gitani), celebrazione della Messa. Visita città me-dievale di Aigue Mortes. Ore 13.00 pranzo a Nimes presso ristorante Elephant. Pomeriggio arrivo e sistemazione all’albergo MaisonDiocésaine de Nimes. Visita alla città di Nimes: Arena,Maison Caree, Cattedrale di Saint Castor. Cena in al-bergo.Giovedì 19 aprile 2018Ore 7.30 partenza per Pont du Gard. Visita della cittàdi Avignone: missione degli italiani, Chiesa del Car-mine, Palazzo dei Papi, Pont de Avignon sul Rodano.Pranzo libero.Pomeriggio visita a Arles: anfiteatro, teatro, Cattedraledi Saint Trophime.Ore 17.00 partenza con arrivo a Genova in serata.

Per chiarimenti e prenotazioni: fra Vittorio Casalino o alla Curia Provinciale.

Prenotarsi entro il 18 marzo 2018.Portarsi il necessario per la celebrazione (camice estola).Viaggio offerto dalla Curia Provinciale

PGVadorazioni mensili per le vocazioni nei conventi

Per tutti i confratelli ricordiamo le adorazionimensili per le vocazioni nei conventi:giovedì 22 marzo si terrà a Imperiavenerdì 6 aprile ad AlassioL’invito esteso a chiunque voglia/possa parteci-pare o anche unirsi in preghiera da dove si trova.

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FRATERNITÀ OSPEDALE SAN MARTINO

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MUSEO BENI CULTURALI CAPPUCCINI

PAMMATONEDagli Hospitalia all’OspedaleL’ assistenza sanitaria genovese dal MorboGallico allo sviluppo scientifico

MUSEO BENI CULTURALI CAPPUCCINI Viale IV Novembre, 5 16121 Genova

da venerdì 6 aprile al 1 luglio 2018inaugurazione 5 aprile ore 18.00

Info:+39 010 [email protected] – www.bccgenova.it

Orari dal martedì alla domenica: 15.00 - 18.30, il giovedìanche dalle 10.00 alle 13.00.Chiuso nei giorni di Pasqua, 25 aprile, 1° maggio, 2 e 24giugno.

Negli ospedali la missione dei religiosi, dei medici, degliinfermieri è di collaborare a questa infinita misericordia, aiutando,perdonando, sacrificandosi. (G. Moscati)

Un’affascinante percorso alla scoperta di uno dei quartieripiù importanti di Genova, quello di Portoria con il suo sto-rico Ospedale di Pammatone, luogo ancora oggi ben im-presso nei ricordi e nei racconti dei genovesi, lacerato daidevastanti bombardamenti della seconda guerra mondiale.Le pagine scritte da grandi uomini e donne nella storiadell’assistenza ospedaliera cittadina saranno protagonistedel nuovo percorso espositivo dal titolo “Pammatone: dagliHospitalia all’Ospedale. L’assistenza sanitaria genovese dalmorbo gallico allo sviluppo scientifico”.

La mostra si focalizzerà in particolare sull’Ospedale diPammatone, che a partire dal 1471 assorbì quasi tutte lestrutture che fornivano fino a quel momento cura e assi-stenza alla popolazione, e l’adiacente Ridotto degli Incu-rabili. Entrambe erano legate a due dei più carismaticiesempi di solidarietà per la città di Genova, Santa CaterinaFieschi Adorno ed Ettore Vernazza. Caterina dedicò tuttala sua vita all’assistenza degli ammalati, arrivando a diven-tare rettrice dell’Ospedale di Pammatone, Ettore fondò nel1497 la Compagnia del Divino Amore. I frati cappuccini liguri affondano le radici della propriapresenza sul territorio genovese in questi ospedali: nel 1530ca. un primo drappello di frati, forse su consiglio della ma-trona genovese Caterina Cibo, trova ospitalità pressol’Ospedale degli Incurabili, dove il Magistrato della PiaOpera assegna loro alcune stanze e la chiesa di San Colom-bano. Pochi anni dopo i frati furono chiamati a prestare la

loro opera presso l’Ospedale di Pammattone, con il qualemantengono un ruolo volontaristico, intensificato nei mo-menti di particolare emergenza (epidemie, tempi di in-fluenza, ecc.). Ancora oggi i padri cappuccini prestano illoro servizio di assistenza spirituale negli ospedali liguri ein particola modo a Genova nell’Ospedale San Martino enell’Istituto G. Gaslini.

L’esposizione racconterà cinque secoli di storia cittadinafiltrati attraverso gli Ospedali.Strumenti e corredi da ospedale, documenti, mappe e car-tine, antichi volumi e dipinti, racconteranno i quasi cinquesecoli di attività assistenziale cittadina. Ci sarà spazio perstorie di fulgida munificenza accanto a momenti bui e do-lorosi, grandi epidemie (morbo gallico, peste, tifo, colera,…) ma anche esempi di profonda carità, nuove scopertescientifiche contrapposte agli orrori e le barbarie delleguerre. Completerà il percorso, un’accurata selezione di opered’arte d’illustri maestri della scultura e della pittura, tra iquali Andrea Semino, Lazzaro Tavarone, Giovanni BattistaMerano, Anton Maria Maragliano e, soprattutto, cinque telefacenti parte del famoso ciclo “Le sette Opere di Miseri-cordia” del pittore fiammingo Cornelius De Wael.

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Nuova pubblicazione:Remo LupiSulla via della croce. Per un discernimento vo-cazionale13 x 18,5 cm., 42 pp., Paoline Editoriale Libri,Milano 2018.

Nuova pubblicazione:Luca M. Bucci

Teologia della malattia. I tentativi dei teologi del Novecento

Glossa ed., Milano 2018.

PUBBLICAZIONI