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BOTTICINO Circolo “Angelo Vassallo” Aprile 2014 Foglio informativo e di dibattito politico culturale a cura del Partito Democratico di Botticino Stampato su carta revive pure natural riciclata al 100% I l mio impegno civile è comin- ciato ben 42 anni fa, quando la politica era percepita come un’attività nobile, svolta a servi- zio della comunità cercando di rappresentare quei valori che ap- passionavano milioni di uomini e quando partecipare alla gestione della cosa pubblica ne era la na- turale conseguenza. Dal 1980 al 1985 sono stato membro della commissione ur- banistica comunale, dal 1985 al 2004 Consigliere Comunale e, contemporaneamente, dal 1986 al 1990 componente dell’As- semblea USSL 41 e dal 1990 al 1995 membro della Commissio- ne Cave. Dal 2004 ad oggi Sindaco. Una scelta di vita - si potrebbe dire - figlia di altri tempi e di un modo di concepire la fun- zione dei partiti ed il proprio ruolo nella società, che oggi difficilmente può ripetersi. Quante persone ho potuto incon- trare, quante esperienze ho po- tuto fare, quante decisioni ho do- vuto prendere e quante respon- sabilità ho dovuto assumere. Se penso al tempo che ho de- dicato all’amministrazione del nostro comune nei vari ruoli che ho ricoperto, si arriva ad una parte importante della mia vita, con una concentrazione fortissima da quando sono stato eletto sindaco. Infatti oggi non è più possibile fare altro insieme al sindaco. Botticino richiede, addirittura pre- tende, per il primo cittadino un impegno totale, per molte ore al giorno, per tutti i giorni dell’anno. Faticoso? Certamente! Soddisfacente? Quasi sempre! Bisogna vivere questa carica con la consapevolezza di non essere in gra- do di dare tutte le risposte che i citta- dini vogliono, perché le competenze e le risorse non ce lo consentono, oppure perché si ritengono preferibili percorsi diversi. Ma per reggere l’inevitabile tensione che l’agire da sindaco produce, si deve anche avere la serenità di chi ha cercato sempre di fare il meglio per la comunità, pur nei limiti delle condizio- ni date. Oggi si tende a ridurre tutto ai soli in- teressi personali e la stessa politica viene vista con diffidenza, a tutti i li- velli. Niente di più sbagliato, niente di più ingiusto. C’è bisogno di persone che si impe- gnino in politica, altrimenti altri occu- peranno gli spazi lasciati liberi, magari spinti da motivazioni molto meno no- bili. UN SALUTO ED UN RINGRAZIAMENTO Questa non piace? Cambiamola, ma non ritiriamoci in riva al fiume ad os- servare, da spettatori, cosa succede. Non deve mai mancare chi desidera sacrificarsi - nella situazione in cui ci troviamo mi sembra l’espressione più appropriata - per il bene comune. In questi anni io sono cambiato e Botticino ha vissuto le trasformazio- ni che, in generale, subiscono i paesi dell’hinterland delle città. Non le ha mai subite però ed ha sa- puto mantenere viva l’anima profonda che la lega al suo territorio, alla sua storia ed alle sue tradizioni. Ci siamo misurati con problemi nuovi, quali le riduzioni nei trasferimenti dello stato, i vincoli del patto di stabilità e l’esplosione del disagio sociale, sen- za soccombere di fronte alle difficoltà. La crescita, anche demografica, è stata contenuta e l’urbanizzazione non è avvenuta a scapito dell’am- biente e del territorio, nonostante l’appetibilità che Botticino costituisce per collocazione e per la qualità della vita e per i servizi che può offrire. Ora si apre una pagina nuova ed altri avranno l’onere e l’onore di guidare questo nostro paese ad affrontare le sfide che lo attendono. Ci vogliono nuove energie per po- ter proseguire nel buon governo. Un saluto a tutti i cittadini ed un rin- graziamento particolare a coloro che in questo lungo viaggio hanno con- diviso con me lo sforzo di garantire alla comunità la presenza e l’attività dell’amministrazione comunale. Mario Benetti

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notiziario aprile 2014 Pd Botticino

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Page 1: Notiziario apr 2014 (1)

BOTTICINO Circolo “Angelo Vassallo” Aprile 2014

Foglio informativo e di dibattito politico culturale a cura del Partito Democratico di Botticino

Stampato su cartarevive pure natural

riciclata al 100%

Il mio impegno civile è comin-ciato ben 42 anni fa, quando la politica era percepita come

un’attività nobile, svolta a servi-zio della comunità cercando di rappresentare quei valori che ap-passionavano milioni di uomini e quando partecipare alla gestione della cosa pubblica ne era la na-turale conseguenza.Dal 1980 al 1985 sono stato membro della commissione ur-banistica comunale, dal 1985 al 2004 Consigliere Comunale e, contemporaneamente, dal 1986 al 1990 componente dell’As-semblea USSL 41 e dal 1990 al 1995 membro della Commissio-ne Cave.Dal 2004 ad oggi Sindaco.Una scelta di vita - si potrebbe dire - figlia di altri tempi e di un modo di concepire la fun-zione dei partiti ed il proprio ruolo nella società, che oggi difficilmente può ripetersi.Quante persone ho potuto incon-trare, quante esperienze ho po-tuto fare, quante decisioni ho do-vuto prendere e quante respon-sabilità ho dovuto assumere. Se penso al tempo che ho de-dicato all’amministrazione del nostro comune nei vari ruoli che ho ricoperto, si arriva ad una parte importante della mia vita,

con una concentrazione fortissima da quando sono stato eletto sindaco. Infatti oggi non è più possibile fare altro insieme al sindaco.Botticino richiede, addirittura pre-tende, per il primo cittadino un impegno totale, per molte ore al giorno, per tutti i giorni dell’anno. Faticoso? Certamente!Soddisfacente? Quasi sempre!Bisogna vivere questa carica con la consapevolezza di non essere in gra-do di dare tutte le risposte che i citta-dini vogliono, perché le competenze e le risorse non ce lo consentono, oppure perché si ritengono preferibili percorsi diversi.Ma per reggere l’inevitabile tensione che l’agire da sindaco produce, si deve anche avere la serenità di chi ha cercato sempre di fare il meglio per la comunità, pur nei limiti delle condizio-ni date. Oggi si tende a ridurre tutto ai soli in-teressi personali e la stessa politica viene vista con diffidenza, a tutti i li-velli.Niente di più sbagliato, niente di più ingiusto.C’è bisogno di persone che si impe-gnino in politica, altrimenti altri occu-peranno gli spazi lasciati liberi, magari spinti da motivazioni molto meno no-bili.

UN SALUTO ED UNRINGRAZIAMENTO

Questa non piace? Cambiamola, ma non ritiriamoci in riva al fiume ad os-servare, da spettatori, cosa succede.Non deve mai mancare chi desidera sacrificarsi - nella situazione in cui ci troviamo mi sembra l’espressione più appropriata - per il bene comune.In questi anni io sono cambiato e Botticino ha vissuto le trasformazio-ni che, in generale, subiscono i paesi dell’hinterland delle città.Non le ha mai subite però ed ha sa-puto mantenere viva l’anima profonda che la lega al suo territorio, alla sua storia ed alle sue tradizioni.Ci siamo misurati con problemi nuovi, quali le riduzioni nei trasferimenti dello stato, i vincoli del patto di stabilità e l’esplosione del disagio sociale, sen-za soccombere di fronte alle difficoltà.La crescita, anche demografica, è stata contenuta e l’urbanizzazione non è avvenuta a scapito dell’am-biente e del territorio, nonostante l’appetibilità che Botticino costituisce per collocazione e per la qualità della vita e per i servizi che può offrire.Ora si apre una pagina nuova ed altri avranno l’onere e l’onore di guidare questo nostro paese ad affrontare le sfide che lo attendono.Ci vogliono nuove energie per po-ter proseguire nel buon governo.Un saluto a tutti i cittadini ed un rin-graziamento particolare a coloro che in questo lungo viaggio hanno con-diviso con me lo sforzo di garantire alla comunità la presenza e l’attività dell’amministrazione comunale.

Mario Benetti

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IL BUON GOVERNO – RESOCONTO DEI TRAGUARDI RAGGIUNTI

Attenzione ai più deboli: in questa grave crisi che ha colpito tutti, l’atten-zione alla povertà e ai bisogni è rimasta altissima;VOLONTA’ DI TUTELARE I SERVIZI EROGATI evitando di aumentare le tariffe.PRIORITA’ AL SOCIALE NELLE SCELTE DI BILANCIO anche tampo-nando con nostre risorse, per quanto possibile, ciò che è venuto meno (ed è molto) da finanziamenti di altri enti.Il fondo di solidarietà per famiglie colpite dalla crisi economica, nato come un aumento delle risorse per il settore, è diventato indispensabile proprio per il calare degli altri finanziamenti. ACCOGLIERE E AFFRONTARE L’AUMENTO DI UTENZA dovuto sia alle nuove emergenze sociali dettate dalla crisi economica , sia in par-ticolare ad un aumento di casi di minori con disabilità che necessitano di assistenza scolastica (5 casi nel 2008, 19 casi nel 2013) e minori che necessitano di educativa domiciliare (da 3 a 9 casi). In particolare,

Forte riduzione del debito pubblico in capo al Comune di Bot-ticino che è passato dai quasi 15 milioni del 2009 a 9 milioni al 31/12/2013. Questo permette al Comune di rispettare il patto di stabilità ed inoltre la riduzione di un terzo del monte mutui automati-camente determina una riduzione proporzionale anche per la spesa legata agli interessi che ne derivano. Chiaramente la riduzione della spesa sugli interessi ha liberato risorse grazie alle quali siamo riusciti a mantenere alto il livello dei servizi alla persona.

Bassa pressione fiscale: da almeno 20 anni Botticino è tra i Comuni dove la tassazione locale è tra le più basse. L’im-portanza del bacino marmifero c’entra, ma fino ad un certo punto. Altri Comuni hanno entrate altrettanto importanti da discariche o dalla tassazione degli immobili produttivi (scarsi a Botticino), ma siamo noi che abbiamo da sempre la mi-nore pressione fiscale, l’aliquota ici sulla prima casa sempre al minimo e di conseguenza di non pagare la cosiddetta mini-imu e l’introduzione dell’addizionale irpef solo dal 2013 e solo per i redditi superiori a 55.000 euro. Tutto questo ha permesso alle famiglie un risparmio considerevole e le ha sostenute in questo momento purtroppo complicato.

La capacità di essere attenti alla cultura, al benessere e alla forma-zione dei nostri bambini e ragazzi è sfociata anche nella ristruttura-zione della biblioteca che ha permesso la messa in sicurezza dell’e-dificio, l’eliminazione delle barriere architettoniche e la realizzazione di nuovi spazi sicuri,accessibili, resi ancora più funzionali con questo importante intervento.

La riorganizzazione del servizio e l’investimento sul patrimonio libra-rio è stato premiato dagli utenti che sono in sensibile aumento.

2009 2013

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ASSISTENZA MINOPREVENZIONE DISAGIO PERSONALE DEDICATO338.497 28.726 113.000

SPESE SOCIALI 2013

ASSISTENZAMINORIPREVENZIONEDISAGIOPERSONALEDEDICATOSERVIZIDOMICILIARITRASFERIMENTI

l’aumento di utenza nel settore “assi-stenza minori” in termini di bilancio ha comportato un aumento di spesa da €110.420 del 2008 a €321.777 del 2013: il 291% in più!

SPESE SOCIALI 2013

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Realizzazione di 10 alloggi per le persone in particolare situazione reddituale-familiare o con disabilità.

Come nel caso dei nuovi alloggi protetti alla casa di riposo, anche nel caso di questi alloggi popolari realizzati a fianco di Piazza Marcolini si è stati in grado di accedere a finanziamenti a fondo perduto.

Ciò dimostra come l’attenzione dell’Amministrazione alle politiche sociali sia in sintonia con quelle maggiormente promosse anche da Regione Lombardia, Fondazione Comunità Bresciana e altri enti.

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BOTTICINOBOTTICINOIL BUON GOVERNO – RESOCONTO DEI TRAGUARDI RAGGIUNTI

Realizzazione di strutture per la cura e i servizi alla persona. In collabo-razione con le Fondazioni Casa di Riposo e Scuola Carini si è voluto dare risposta ad importanti bisogni chiaramente manifesti sul territorio: la realizzazione di un asilo nido che attualmente ospita 50 bambini dai 6 mesi a 3 anni ha dato la possibilità alle madri lavoratrici di usufrui-

re di una struttura all’avanguardia e competenze professionali per la crescita dei propri bambini; la prossima realizzazione invece degli alloggi protet-ti per anziani tramite l’ampliamento della casa di riposo darà risposta ai bisogni di chi necessità di assistenza, ma può ancora godere della propria indipendenza.

Realizzazione manto in erba sintetica riciclabile e intaso na-turale (tanto per essere chiari materiali all’avanguardia sen-za nessuna possibile ricaduta sulla salute dei bambini che ne usufruiscono) presso lo stadio del Centro Lucia. Questo intervento permetterà ai ragazzi che praticano rugby e cal-cio di utilizzare questa importante struttura con spogliatoi e tribuna confortevoli tutti i giorni senza limiti, cosa impen-sabile con erba naturale, che oltre ad essere più costosa nella manutenzione è utilizzabile 4-5 ore a settimana. Que-sta possibilità fu vagliata già in fase di realizzazione dello stadio, ma i dubbi sulla salubrità dei materiali usati dieci anni fa sconsigliarono fortunatamente il sintetico.

La scadenza del vecchio appalto, è stata l’occasione per uno studio appro-fondito della tematica dei rifiuti. Si sono valutati i metodi attualmente utilizzati e soprattutto i risultati che si volevano ottenere. Purtroppo fino ad aprile 2014 i cittadini di Botticino non hanno mai superato la soglia del 40% di raccolta differenziata. L’attenzione all’ambiente e la necessità imposta dalla legge di raggiungere il 65% ci ha fatto propendere per una nuova modalità di raccolta rifiuti, con servizio porta a porta e con la possibilità di conferire in qualsiasi momento al cassonetto del indifferenziato tramite accesso monitorato con chiave personale. Siamo convinti che questo sia un passo doveroso soprat-tutto per evitare che la maggior parte dei rifiuti che produciamo finiscano in discarica o nell’inceneritore con evidenti ricadute ambientali.

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Nuovi contratti dal 1 gennaio 2018. Fare gli interventi neces-sari presto, bene e in modo co-ordinato.

Con il voto favorevole dei Consi-glieri di “Botticino Democratica”, l’astensione della minoranza di “Pdl-Lega Nord Botticino” e l’ab-bandono dell’aula da parte dell’u-nico rappresentante di “Noi di Bot-ticino”, lo scorso 9 aprile si sono gettate le basi per il futuro del ba-cino marmifero che tanto influen-zerà la qualità della vita locale.

Dopo la approvazione del “PIANO DELLE CAVE DEL BOTTICINO - PERIODO 2014-2021” del 18 lu-glio 2013, che comporta la neces-sità di realizzare le infrastrutture per la sicurezza del nuovo bacino, la Giunta ha agito per il meglio, rivolgendosi all’Antitrust (Autori-tà Garante della Concorrenza e del Mercato), l’unica Autorità che avesse titolo per pronunciarsi nello specifico.

L’Antitrust ha risposto il 18 marzo scorso, concedendo una proroga motivata fino a tutto il 2017, diffi-dando però dall’agire in proprio come da più parti erroneamente suggerito.

Si sarebbe corso il rischio della interruzione dell’attività estrattiva, con conseguenze nefaste sia per gli operatori che per la comunità tutta.

A risultato acquisito, sono spariti dalla scena, si sono così inabissa-ti, i sostenitori della proroga con-cessa per i “rilevanti investimenti” che avrebbero dovuto effettuare gli operatori per realizzare la stra-da di cava, in similitudine con una Legge Regionale della Liguria.

Tale norma regionale prevedeva, a determinate condizioni, una proro-ga automatica delle concessioni a favore dei soggetti già titolari delle

stesse, senza nemmeno determi-narne la durata temporale.

La Corte Costituzionale ha dichia-rato illegittima la legge regionale in questione perché veniva meno agli obblighi che le incombono ai sensi dell’art. 49 (libertà di stabilimento) del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea e dell’art. 12 della direttiva 2006/123/CE (sus-sistenza di un motivo imperativo di interesse generale).

Anche l’eventualità di un diniego della proroga era stata opportuna-mente esaminata.

Infatti se l’Antitrust avesse dato parere contrario, la Giunta aveva ipotizzato una soluzione raziona-le attraverso un bando unico per

lotti funzionali al fine di consenti-re in modo coordinato la messa in sistemazione del bacino, con la possibilità per le attuali aziende di raggrupparsi in Associazione Temporanea di Impresa: strada, spostamento di due unità di cava, riduzione dei fronti di cava interni, realizzazione di infrastrutture ne-cessarie al proseguimento dell’at-tività.

Il pronunciamento motivato del-l’Antitrust declassa questa opzio-ne a una delle tante a disposizione della prossima Amministrazione.

Si sono sprecate su questo fronte tante parole da parte di sogget-ti portatori di interessi politici ed economici, ignorando o facendo

Ok DALL’AUTORITà GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO

TRE ANNI pER RENDERE SICURE LE CAVE DI BOTTICINO

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BOTTICINOBOTTICINO

finta di non conoscere il meto-do dell’offerta economicamente più vantaggiosa per la gestione di gare ad evidenza pubblica, un metodo di selezione che consen-te di premiare le imprese, anche di piccole dimensioni, più sensibili nei confronti del territorio, della in-novazione, della valorizzazione del prodotto, dell’ambiente e della si-curezza sul lavoro.Si è preferito parlare di emiri, in-diani, oligarchi, capitalisti pronti a versare fiumi d’oro nelle casse comunali pur di subentrare agli at-tuali concessionari.

Ciò accadeva mentre dall’appro-vazione del Piano, luglio 2013, per quasi sei mesi non è stato dato al-cun seguito alle pratiche d’ufficio

Ok DALL’AUTORITà GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO

TRE ANNI pER RENDERE SICURE LE CAVE DI BOTTICINO

per la richiesta delle autorizzazio-ni riguardanti gli Ambiti Territoriali Estrattivi (ATE).

Durante il Consiglio Comunale del 9 aprile le opposizioni consigliari avrebbero dovuto spiegare per-ché non volevano che la prossi-ma Amministrazione Comunale utilizzasse un bando ad evidenza pubblica per la selezione delle Dit-te concessionarie.

Non l’hanno fatto.

Vogliono una PROCEDURA NON A EVIDENZA PUBBLICA? Decine di milioni di Euro affidati a trattativa privata contro le norme nazionali ed europee e nonostante le tante ed univoche sentenze in materia che escludono tale opzione?

Un partito politico deve avere idee e competenze per il buongoverno della cosa pubblica.

Il Partito Democratico da alcuni anni ha messo in campo ener-gie affinché la partita delle cave di Botticino venisse affrontata in modo chiaro, legale, europeo, nel rispetto profondo per chi vi lavora e investe.

I militanti locali del PD hanno ere-ditato un patrimonio che proviene dalla consapevolezza del vincolo che esiste fra il bacino del marmo e il benessere della nostra comu-nità.

Nessun diritto astratto di esclusiva quindi, ma duro lavoro di studio e ricerca che l’importanza dell’argo-mento meritava.

Invitiamo l’Amministrazione Co-munale a intensificare queste ulti-me settimane di attività affinché, di concerto con le imprese conces-sionarie, siano programmate tutte le attività necessarie alla messa in sicurezza del bacino.

Alcune imprese delle attuali con-cessionarie, hanno recentemente scritto che a loro parere sarebbe-ro necessari almeno due anni per queste sistemazioni.

Ne sono stati ottenuti tre.

Non si sprechi questo periodo!

Il 2021 è il termine dell’attuale pia-no provinciale cave ed è lì, dietro l’angolo.

Guai a perdere tempo.

Nel prossimo numero di questo periodico cercheremo di dare il nostro contributo di idee per il futuro, nella nostra visione di in-teresse pubblico coniugata con il riconoscimento della capacità im-prenditoriale di chi opera nel setto-re del marmo.

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CApOGRUppO,QUESTO SCONOSCIUTO

Siamo entrati nel cuore della campagna elettorale e due richieste si fanno impellenti

da parte di tutti:• ilfattorenovità,chenonèsola-

mente ricambio generazionale, ma prevede anche un modo di-verso di operare;

• l’esigenza di dare vita ad ungruppo coeso e coerente, ca-pace di “fare squadra”.

Queste due richieste non possa-no fare a meno di tenere insieme la questione del valore con quella dell’organizzazione, della coope-razione, della coordinazione e del proprio efficace funzionamento e sono premessa necessaria per poter difendere e diffondere “gli in-teressi di lungo periodo della col-lettività e per sostenere una stra-tegia” generale di sviluppo della stessa.

Dev’essere chiaro che il sogget-to politico eletto è soggetto atti-vo, come tale esprime forte mo-tivazione ed interesse, mette in campo capacità di comprensione senza mai disgiungersi dalle linee guida - valori e principi, procedure e pratica - che abbraccia.

Il preambolo dovrebbe contribuire a far riflettere sullo spirito di servi-zio che deve animare chi si candi-da per amministrare un Ente Lo-cale.

Ed eccoci alla figura del Capo-gruppo, alle sue funzioni ed ai suoi compiti.

Per la maggior parte delle persone è “entità sconosciuta”, ovvero ter-mine spesso collegato agli scan-dali dell’utilizzo di denaro pubbli-co per fini personali che si sono succeduti negli ultimi tempi (per fortuna, nei Comuni, quest’ultima affermazione non si può verificare).

In realtà il capogruppo è un Con-

sigliere Comunale designato dai colleghi del suo Gruppo a capo dello stesso, presta la sua opera gratuitamente e non dispone di fondi pubblici o personali, né di in-dennità istituzionali.

La prerogativa è quella di parteci-pare alla Conferenza Capigruppo, organismo competente a suppor-tare il Sindaco nell’attività di di-sciplina e regolamentazione delle convocazioni dei Consigli.

Non esiste una sua abilitazione senza due presupposti, che spes-so nei fatti non risultano così scon-tati:• il riconoscimento del ruolo da

parte delle Forze Politiche della medesima lista elettorale;

• l’accettazionedellesuefunzionida parte di Consiglieri e Asses-sori del Gruppo Consiliare che l’ha nominato.

Il Capogruppo racchiude in sé compiti politici e amministrativi in-sieme, fungendo da collante sia all’interno del Gruppo che rappre-senta (a lui è affidata la gestione del Gruppo Consiliare attraverso le modalità dell’ascolto, del soste-gno e delle sollecitazioni alla riso-luzione di problematiche comuni, dell’indire riunioni per affrontare questioni operative e amministra-tive, etc) che all’esterno, con i

gruppi politici della coalizione a cui appartiene.

E’ un ruolo importante e non sem-plice, vincolante e abilitante insie-me, ha in sé i limiti e le potenzialità che ogni carica istituzionale con-tiene.

L’impegno richiesto - e le soddi-sfazioni conseguenti - è notevole in termini di tempo impiegato, di apprendimenti politici, di anali-si degli argomenti, di possibili ri-cerche alternative alle proposte, avendo sempre coscientemente presente, che gli Amministratori gestiscono beni e denaro per con-to della Comunità.

Aggiungo una riflessione sulle “politiche che apprendono”: sono politiche che imparano dall’espe-rienza, “dai successi come dagli errori, si modificano, si migliora-no sostituiscono ciò che non ha funzionato e perfezionano ciò che produce frutto”.

E’ la politica tesa all’ascolto e alla valorizzazione del territorio, del-la persona, della comunità, valori che realizzano e rendono efficaci (ed efficienti) i principi su cui si fon-da ogni forma di governo.

Anna Maria LonatiCapogruppo di

Botticino Democratica

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EUROpA 2014:QUESTA VOLTA è DIVERSO!

pag. 7

BOTTICINOBOTTICINO

Le elezioni europee 2014 sa-ranno le prime a svolgersi dopo l’entrata in vigore del

Trattato di Lisbona e saranno ele-zioni vere, per le quali si presenta un nome ed un programma per governare l’Europa.

Infatti i cittadini questa volta po-tranno scegliere la persona che guiderà la Commissione Europea - il motore dell’integrazione euro-pea - ed imprimere un nuovo cor-so alle politiche dell’UE.

Il PD e il PSE sono uniti nel sostegno a Martin Schulz.

Anche se c’è chi tenta di confon-dere le idee, si deve smetterla di dare la colpa all’Europa per gli er-rori ed i fallimenti causati dal cen-trodestra, che in questi difficile anni è stato in maggioranza all’interno della Commissione e del Consiglio ed ha imposto un’agenda di rigore e di chiusura sociale.

Il primo passo per comprendere il valore dell’appuntamento elettora-le poggia su una svolta culturale nel concepire la relazione tra l’Eu-ropa e l’Italia: è politica interna.

Lo è già oggi, perché le normative europee sono all’origine del 60% della legislazione nazionale (at-tuazione di direttive e regolamenti immediatamente applicabili) e per-ché sono intervenute nella nostra vita quotidiana in moltissimi aspet-ti, anche se non sempre ce ne ac-corgiamo.

Basti pensare alla libertà di mo-vimento fra Paesi europei (niente passaporti e code alle frontiere e nessuna tassa doganale sui pro-dotti), alla diminuzione dei costi delle telecomunicazioni, ai diritti dei consumatori e dei viaggiatori, alla formazione dei giovani tramite l’Erasmus, alle risorse per il territo-rio (aiuto alle regioni più svantag-giate), alle imprese (fine ai ritardi

nei pagamenti), alla tutela delle donne, all’abbassamento della la bolletta energetica.

Per realizzare tutto questo, il costo giornaliero che i cit-tadini sostengono per l’Eu-ropa è di 80 centesimi al giorno, meno del costo di un caffè.

In realtà è ancora molto più basso, perché grandissima parte di quello che spendiamo per l’Europa rien-tra poi nelle nostre tasche.

Si devono invece considerare i co-sti che cittadini ed imprese paga-no ogni giorno per la non-Europa e tante politiche possono essere realizzate in forma più efficace se si agisce su scala europea.

In particolare sugli investimenti in formazione e ricerca che il singolo stato non può più permettersi di sopportare, sulle politiche sociali e del lavoro per evitare una con-correnza al ribasso, sulla gestio-ne comune delle frontiere esterne dell’Unione (l’Italia sarebbe meno sola nell’affrontare le emergenze migratorie) e sull’ambiente per mi-gliorare la qualità dell’aria e la ge-stione dei rifiuti.

La crisi economico-finan-ziaria si è svelata come una crisi non tanto del debito, quanto di crescita e di oc-cupazione.

L’Europa può conciliare re-gole e crescita attraverso misure immediate, quali: • politiche attive nelmercato del lavoro, anche tramite la ridestinazione

dei fondi strutturali europei non spesi per l’occupazione e la pro-gressiva omogeneizzazione del-la tassazione su lavoro, imprese e rendite finanziarie;

•standard vincolanti di spesa inistruzione, ricerca e innovazione;

•un piano di transizione ener-getica, di rilancio industriale ed il completamento del mercato interno per l’energia, i servizi e l’economia digitale;

•l’interpretazione in maniera ap-propriata della flessibilità previ-sta nel Patto di Stabilità;

•l’adozionedinuovistrumentiperfavorire investimenti pubblici e privati attraverso l’introduzione di forme di mutualizzazione del debito e l’emissione di veri titoli europei;

•larevisionedelsistemadelleri-sorse proprie dell’Unione Euro-pea;

•lacreazionediun“FondoEuro-peo per gli investimenti” ed nuo-vo ruolo della Banca Europea degli Investimenti;

•il sostegno alla Banca Centra-le Europea per l’introduzione di politiche monetarie espansive.

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pag. 8 PD BOTTICINO A cura di: Cristina Quecchia, Amelia Pisante, Annamaria Lonati, Fabbio Baitelli, Andrea Casali.Committente responsabile: Fabbio Baitelli

Progetto grafico e stampa - Grafica DP Rezzato

Circolo PD Botticino, via Marconi 1Email: [email protected]

www.pdbotticino.itCi trovi anche su Facebook: cerca PD Botticino

Coordinatore del Circolo: Andrea Casali

Ho 42 anni, sposata e mamma due ragazzi Gaia e Andrea di 14 e 11 anni.

I miei genitori Giovanna e Raffaele mi hanno educato all’impegno in ogni aspetto della vita, insegnan-domi a non arrendermi di fronte alle difficoltà e ad essere aperta all’altro. Questo bagaglio mi è servito nel mio percorso professionale e personale.

Da ragazza ho iniziato a frequenta-re l’ambiente dell’oratorio dove ho conosciuto cari amici e mio marito Luca, insieme abbiamo condiviso l’i-deale di mettere a disposizione tem-po e capacità per gli altri.

Da giovane studentessa universita-ria, dato il mio amore per la lettura e per i libri, ho partecipato prima come commissario poi come presi-dente alla commissione biblioteca.

Non ancora laureata, sono stata as-sunta dalla cooperativa sociale Cau-to, che nel lontano 1997 era ancora una realtà piccola ma già molto at-tenta alle risorse umane.

Dopo la nascita di Gaia e Andrea mi sono concentrata prevalentemente sulla loro crescita ed ho scelto di fare un lavoro a tempo parziale per dedicarmi a loro.

Ho avuto un matrimonio felice fino alla morte improvvisa di mio marito Luca. Dopo ho dovuto rimboccarmi le maniche, ho affrontato il dolore andando avanti con la tenacia che mi hanno insegnato i miei genitori, avevo dei figli da crescere ed un la-voro che necessariamente doveva diventare a tempo pieno.

Ho avuto il supporto di tanti amici oltre che dei parenti e questo mi ha permesso di sperimentare che le re-lazioni sono fondamentali nella vita e che è determinante essere aperti agli altri non pensando solo a colti-vare il proprio orticello.

Da poco mi sono risposata con Francesco, anche questo è la dimo-strazione che non si deve disperare mai, perché la Vita trionfa sempre.

Credo profondamente nel valo-

re dell’impegno civile e sociale e nell’importanza di mettere le proprie competenze a servizio degli altri.

Questo l’ho imparato anche nel mio percorso lavorativo nella cooperati-va Cauto, dove ho iniziato ad occu-parmi come legale di tutti gli aspetti autorizzativi riguardanti la gestione dei rifiuti, successivamente ho se-guito gli aspetti istituzionali e le cer-tificazioni di qualità ISO 9001 fino all’ottenimento delle certificazioni etica, ambientale e sicurezza per poi arrivare all’ufficio personale dove ho fatto parte di un’equipe responsabi-le della gestione del personale.

Nel 2007 sono entrata in consiglio di amministrazione e nel 2010 sono diventata vicepresidente del consi-glio di amministrazione. Adesso, per una riorganizzazione interna, faccio parte di un ufficio legale che rag-gruppa professionalità che curano tutti gli aspetti legali, autorizzativi ed inerenti alla sicurezza.

Negli anni 2005 -2009 ho svolto an-che l’incarico di Presidente del Con-

siglio di Amministrazio-ne della Fondazione Scuola materna Carini e ho posto le basi per la stabilizzazione dei contratti di lavoro cer-cando di contempera-re le esigenze di garan-tire qualità agli utenti e quelle di far quadrare i bilanci.

In un momento storico così difficile penso che ognuno, secondo le proprie capacità risor-se e competenze, sia chiamato alla solida-rietà e all’impegno per uscire dalla crisi.

Donatella Marchese

pIACERE, DONATELLA