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NOTIZIARIO COMUNALE A CURA DELL’AMMINISTRAZIONE DI SESTO S. GIOVANNI

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NOTIZIARIO COMUNALE A CURA DELL’AMMINISTRAZIONE DI SESTO S. GIOVANNI

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Anno 4 - numero 5Dicembre 2007

Registrazione n. 1759presso Tribunale di Monza

Distribuzione gratuita - Pubblicità inf. 50%Tiratura 40.000 copie

Editore:Comune di Sesto S. Giovanni

Direttore responsabile:Alberto Covini

Redazione testi:Sergio Canvi

Impaginazione eraccolta pubblicitaria:

Eridania Editrice s.r.l.Via Meuccio Ruini, 2 - 42100 Reggio Emilia

tel. 0522.232092 - 0522.926424fax 0522.231833

www.eridania-editrice.ite-mail: [email protected]

Registro Operatori di ComunicazioneROC n. 5896

Stampa:Arti Grafiche Amilcare Pizzi S.p.A.

20092 Cinisello B. (MI)

Questo notiziario è realizzatocon carta senza legno WFC

(Woodfree coated).

Tutti i diritti riservati.È vietata ogni riproduzione anche parziale.

I trasgressori verranno perseguitia norma di legge.

Eridania Editrice s.r.l. non si assume nessuna responsabilità diretta e indiretta sull’esattezza

dei dati e dei nominativi contenuti nella presente pubblicazione, nonchè sul contenuto dei testi, degli slogan, sull’uso dei marchi e delle foto da

parte degli inserzionisti.

EDITORIALELa città del futuro

pRIMO pIANOUna giornata particolare

1. pGT E VASViaggio nella città che cambia

DALLA CITTàBentornato Spazio Arte!!

DALLA CITTàGli studenti scelgono Sesto

VIAbILITà E TRASpORTICooperazione internazionale

CULTURA10 volte sacro in musica

LA CITTà DA VIVEREEgidi: un tuffo nel passato

UNESCOBagliori rossi sulla città

DALLA CITTàTenebiaco: via al restauro

DALLA CITTàCome gettare soldi al vento

AppUNTAMENTI NATALIZIEcco il Natale in città

bREVI

pOLITICA La voce dei partiti

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Sommario

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editoriale

La città del futuroNelle parole del Presidente della Repubblicauno stimolo a continuare sulla via della modernità

Care e cari sestesi,

nei giorni scorsi la nostra città ha avuto l’onore

di ricevere il Presidente della Repubblica Gior-

gio Napolitano, che ha visitato la ex Falck - dove gli sono

state illustrate dall’architetto Renzo Piano le linee guida

del progetto di trasformazione delle grandi aree dismes-

se - prima di trasferirsi a Villa Mylius, nella sede della

Fondazione Istituto storico dell’età contemporanea.

Il fatto che una città di medie dimensioni come Sesto

San Giovanni abbia ricevuto due visite di altrettanti

Presidenti della Repubblica nel breve arco di tre anni

dimostra come il nostro passato, il nostro presente e il

nostro futuro assumono un’importanza che va ben al di

là della estensione fisica della città.

Sesto, come ha sottolineato nel 2004 l’ex presidente

Ciampi, è stata la culla della siderurgia e dell’elettromec-

canica italiana, ma anche di un movimento operaio e

democratico che, negli anni bui del fascismo e della

seconda guerra mondiale, ha saputo lottare per la de-

mocrazia e la libertà di tutti. Un luogo, dunque, simbolo

di innovazione, lavoro, produzione ma anche di riscatto

sociale, culturale e democratico.

Con la recentissima visita del Presidente Napolitano si

è guardato invece al presente e, soprattutto, al futuro

della nostra città. Con il suo interesse per il progetto

di riqualificazione dell’area Falck firmato dall’architetto

Renzo Piano, il Presidente ha voluto esprimere una

speranza, come da lui stesso dichiarato: “che la città

della storia operaia e industriale diventi anche la città

del futuro”.

Come ho già detto in passato e come non mi stancherò

mai di ripetere, il progetto di Renzo Piano non è nato

nel chiuso di uno studio di architettura, fosse pure quel-

lo dell’architetto più famoso del mondo, ma è il risultato

di anni di discussioni ed elaborazioni che la nostra città

ha compiuto e che sono diventate patrimonio comune:

un grande parco centrale, un mix di funzioni economi-

che, un’attenzione alla produzione di energia pulita e

rinnovabile, case per tutti gli strati sociali, una mobilità

pubblica forte ed agile, nuovi servizi per gli abitanti pre-

senti e futuri, il recupero dei grandi edifici di archeologia

industriale con funzioni importanti.

Esemplare è poi il percorso che ha portato all’elabora-

zione del progetto preliminare: i tecnici di Renzo Piano e

quelli del Gruppo Zunino hanno accettato di sedersi ad

un tavolo di lavoro con i tecnici del Comune per discu-

tere assieme gli elementi che compongono il progetto, le

situazioni potenzialmente critiche e le loro possibili solu-

zioni, le scelte ritenute necessarie dall’Amministrazione e

come armonizzarle con la straordinaria inventiva dell’ar-

chitetto e con le esigenze legittime della proprietà.

Siamo dunque arrivati ad un momento decisivo e so-

no convinto che in questo momento non facile per il

nostro Paese occorra avere il coraggio di progettare

e realizzare il futuro assumendo, ognuno per la parte

che gli compete, la responsabilità di affrontare decisioni

che possono contribuire a rilanciare l’Italia. Sesto San

Giovanni con la riconquista delle sue aree industriali

dismesse, a cominciare dalle aree Falck, può essere uno

dei motori del rilancio del nostro Paese.

Vi auguro buone feste e spero che il prossimo anno

sia portatore di felicità per tutti i sestesi e per l’intera

città.

Giorgio Oldrini

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primo piano

Con la visita del Presidente Napolitano del 7 dicembre Sesto ha ottenuto, nel suo

piccolo, un vero e proprio record: due presidenti della Repubblica nel giro di tre anni, per una città di queste dimensioni, non sono uno scherzo. E’ il segno dell’interesse che il passato, il presente e il futuro di Sesto San Giovanni risvegliano a livello nazionale. Se la visita di Carlo Azeglio Ciampi, infatti, era dedicata al glorioso passato della città Me-daglia d’Oro della Resistenza, quella del Presidente Giorgio Napolitano è stata una visita dedicata al presente e al futuro di Sesto come città che ha saputo uscire dalla crisi seguita alla chiusura delle grandi fabbriche, è riuscita a convertire una parte im-portante del suo territorio e adesso, di fronte alle possibilità che si apro-no sulle aree Falck, ha la prospettiva di diventare un importante centro economico, culturale e scientifico.Dopo la visita alle aree Falck, dove ha incontrato tra gli altri l’architet-to Renzo Piano, il Presidente Na-politano si è recato a Villa Mylius. Di seguito i discorsi pronunciati dal Sindaco Giorgio Oldrini, dall’onore-vole Gianni Cervetti, dal Presidente della Provincia Filippo Penati e dallo stesso Presidente Napolitano.

Egregio Signor Presidente, con molto piacere le porgo il benve-nuto della città di Sesto San Giovanni, Medaglia d’Oro al Valor Militare per il contributo dato alla lotta di Resisten-za. Siamo qui nell’antica Villa Mylius, in parte restaurata, che è stata nell’ 800 residenza di uno dei grandi pro-tagonisti della storia civile, culturale, politica e della innovazione italiana, appunto Enrico Mylius, amico di Carlo Cattaneo. La Villa è poi stata sede del-

la Amministrazione comunale, e ora ospita la Fondazione Istituto di storia dell’età contemporanea, presieduta dall’onorevole Gianni Cervetti. Questo Istituto è sicuramente un centro di cultura e di riflessione sulla storia del ‘900 di straordinaria importanza, con i suoi documenti unici e con l’attività di ricerca storica. Villa Mylius è un simbolo del rinnovamento di questa nostra Sesto San Giovanni, che nel se-colo scorso è stata centro industriale tra i più rilevanti d’Europa, luogo di innovazione industriale, di cultura del lavoro, di impegno politico e civile, di solidarietà che tra l’altro ha dato un grande contributo alla Resistenza e alla Liberazione. Tra poco Le verrà donato un libro che racconta la storia dei più di 600 sestesi deportati e dei più di 300 morti nei lager nazisti, a testimonianza di questo contributo alla Liberazione.Villa Mylius e la Fondazione Isec so-no per noi la prova che la ripresa della città, dopo la crisi della grande industria alla fine del secolo scorso, deve essere incentrata sul recupero della memoria e delle nostre migliori tradizioni, sulla cultura, sulla riflessio-ne sul lavoro e sui lavori che devono restare il fondamento della identità cittadina.Lei, Signor Presidente, ha visitato questa mattina le aree che hanno ospitato per quasi cento anni le fab-

La cronaca e le foto della visita del Presidente della Repubblica Napolitano

Didascalia

Una giornata particolare

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primo piano

briche della Falck. Ha potuto vedere il progetto che per conto della so-cietà Risanamento del cavalier Luigi Zunino sta progettando l’architetto Renzo Piano e che l’Amministrazio-ne comunale sta esaminando con attenzione e con grande parteci-pazione. Siamo convinti che la tra-sformazione delle Falck deve essere ispirata agli stessi principi che, in altra dimensione, hanno portato al recupero della Villa Mylius, cioè alla riqualificazione con funzioni impor-tanti di una delle aree industriali dismesse più rilevanti d’Europa, ba-sata sul recupero dei lavori, su una vivibilità di alto livello, su un ruolo strategico della cultura, sulla crea-zione di servizi essenziali per chi già vive a Sesto San Giovanni e per chi verrà ad abitare e a lavorare nella nostra città futura. Siamo convinti che in questo momen-to non facile per il nostro Paese, oc-corra avere il coraggio di progettare e realizzare il futuro, assumendo, ognu-no per la parte che gli compete, la responsabilità di affrontare decisioni che possono contribuire a rilancia-re l’Italia. Sesto San Giovanni con la riconquista delle sue aree industria-li dismesse, a cominciare dalle aree Falck, può essere uno dei motori del rilancio del nostro Paese.

Signor Presidente,La ringrazio, a nome della città, di es-sere stato questa mattina qui con noi, e già ora Le rivolgo l’invito di tornare presto a trovarci, anche per visitare sulle aree della ex Breda, della ex Fal-ck Concordia, della ex Ercole Marelli, della ex Garelli la parte di Sesto San Giovanni già riconquistata in questi anni ad un futuro degno delle nostre tradizioni.Tante grazie ancora, e un augurio di buon lavoro.

Giorgio OldriniSindaco di Sesto San Giovanni

Qui nella mia città, nella cornice del-l’Istituto di Storia dell’Età Contempo-ranea, sono particolarmente felice di poter parlare con orgoglio della par-tecipazione come Provincia di Mila-no al progetto che Giorgio Oldrini ha appena annunciato del Museo d’Arte Contemporanea che sarà realizza-to dall’architetto Renzo Piano. Io lo prendo non come augurio, ma come un impegno, nel grande progetto di trasformazione urbana con una fun-zione e una vocazione di rilievo inter-nazionale. Visitando i luoghi che ab-biamo visto stamattina, mi è tornato alla memoria una frase del Cardinale Martini del 1997 che disse: bisogna dare qualcosa alla città, cioè bisogna darle un’anima e che Don Brigatti, che è stato tanti anni Prevosto nel-la nostra città e si appassionò alla trasformazione dalla Sesto industriale alla nuova città, interpretò in questo modo: bisogna però intendersi sul con-cetto di anima, nel caso citato l’anima non ha nessuna valenza filosofica o ideologica. Indica invece una passione

vivace ed intelligente che riscalda le persone, una passione pulita, senza egoismi. Un’anima magnanima che si protende alle cose grandi e se ne fa degna. Penso che probabilmente ognuno di noi riconosce che questa è stata una città con l’anima e l’anima proprio nel senso di cui parlava Don Olgiati, nel senso laico e civile che si è costruita attorno alla fabbrica. La fabbrica è stata un’occasione di lavo-ro, di riscatto e di emancipazione nel lavoro, riscatto delle tante persone che sono arrivate e qui hanno trovato un grande spazio e una grande possibilità di miglioramento della loro vita. Oggi il progetto continua quella tra-sformazione della città industriale in una città che guarda al futuro e vuo-le considerarsi una città che ospita il lavoro, i nuovi lavori. Quindi l’idea del museo di arte contemporanea è un’idea forte di una funzione culturale che possa diventare il motore cultura-le, economico e sociale che velocizzi il processo di trasformazione, così come è accaduto nelle grandi città europee. Un respiro internazionale che rilancia il ruolo della nostra città con una visio-

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ne dell’area metropolitana policentri-ca che non riconosce più i confini am-ministrativi tra una città e l’altra ma che ha nelle sue eccellenze motivo di orgoglio e motore dell’intera comunità milanese. Grazie signor Presidente di essere qui e grazie a voi tutti.

Filippo PenatiPresidente della Provincia di Milano

L’Istituto per la storia dell’età con-temporanea in ricordo della sua vi-sita desidera farle omaggio di alcuni materiali del proprio archivio e di tre volumi contenenti ricerche e stu-di recentemente compiuti. L’istituto, sorto alcuni decenni fa per studia-re il movimento di liberazione na-zionale e costituitosi in Fondazione alcuni anni orsono per volere e con l’appoggio del Comune di Sesto, si propone di conservare, studiare e divulgare il ‘900, così ricco di valori e di insegnamenti. Tutto ciò in una cit-tà, Sesto San Giovanni, che si è pro-fondamente trasformata, pur senza i traumi sociali conosciuti altrove, e per questo è stata capace di regge-re le sfide della globalizzazione con

spirito aperto, innovativo, veramente europeistico. E’ del resto divenuta parte integrata di un’area metro-politana veramente avanzata come quella milanese e lombarda e che a sua volta può essere stimolo ad una Europa ancora più unita economi-camente e soprattutto politicamen-te. Qui nell’Istituto, su ormai quasi quattro chilometri lineari di scaffali, sono raccolti gli archivi delle grandi fabbriche sestesi e di complessi in-dustriali e finanziari italiani e nella sezione politico-sociale i documenti appartenenti a istituzioni e perso-nalità di vario orientamento e che hanno contribuito a fare la storia, pur complessa e travagliata, della politica italiana. Accanto ad un tale accumulo di materiale in costante aumento si annoverano 3500 testa-te di giornali e riviste, una vasta bi-blioteca specialistica, e altro ancora. Quanto descritto è a disposizione di studenti e studiosi italiani e stranieri che ormai, in quasi 1500 l’anno, fre-quentano l’Istituto […].In sostanza, signor Presidente, la città di Sesto San Giovanni, e con essa la nostra Fondazione e il no-stro istituto, sono onorati di averle potuto presentare il patrimonio ac-curatamente custodito e il senso di

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un impegno a favore di una cultura e di una scienza storiche, sia della più vasta comunità sestese, milanese e nazionale.

Onorevole Gianni Cervetti Presidente dell’Istituto Storico

dell’Età Contemporanea

Poche parole nei tempi molto stretti che mi sono consentiti da un pro-gramma per la verità fin troppo fitto. Un programma però di straor-dinario interesse per me. In questi giorni milanesi ho preso contatto con delle realizzazioni, con dei can-tieri e dei progetti che costituiscono altrettanti segni del dinamismo e dell’innovazione che in questo mo-mento Milano e la Lombardia stan-no conoscendo. Qui, però, io sono venuto a vedere qualcosa di particolare: certo un altro grande progetto di straordinaria mo-

dernità, un cantiere che già comincia a sorgere dentro le strutture delle grande fabbriche e della Falck di Se-sto San Giovanni. Voglio dirvi con quale sentimento antico sono venuto qui, perché so cos’è stata Sesto. Il rapporto con la classe operaia è stato fondamenta-le nella mia formazione e nella mia lunga vita politica. E’ molto impor-tante che si coltivi la memoria di questa città operaia e antifascista, di questa città democratica – e a ciò provvede l’Istituto della Storia dell’Età Contemporanea presieduto

da Gianni Cervetti – però questo è lo stesso disegno a cui appar-tiene il progetto che abbiamo ap-pena visitato. Anche lì si cerca di far rivivere la Sesto operaia e la

Sesto industriale in un nuovo con-testo di modernità e, come diceva molto eloquentemente l’architetto Renzo Piano, il fatto stesso che si utilizzi quello che è rimasto non di semplice archeologia industriale, ma di ambiente culturale e sociale nato attraverso decenni di sviluppo industriale e di vita operaia, qui a Sesto possa continuare ad essere sentito e partecipato e produttivo di nuova operosità. In questo senso voglio dire a voi tutti, voglio dire a Cervetti e al Sindaco Oldrini come promotore di questa nuova fase di

sviluppo di Sesto San Giovanni, vo-glio esprimere a loro e a voi tutti la mia antica amicizia, grazie.

Il Presidente della RepubblicaGiorgio Napolitano

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VIALE EDISON

VIALE EDISON

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PURICELLI GUERRAVIA PADRERAVASI

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CAMPESTRE

VIA MANTOVANI

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VIA DI VITTORIO

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VIA CHIVERNI

VIA MARTESANA

TANGENZIALE EST DI MILANO

VIA BILBAO

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VIA MANIN

VIA MANIN

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COPERNICO

P.ZZA

I° MAGGIO

VIACALDARA

VIAMONTANARI

VIA ADAMELLO

viaggio nella città che cambia

Con questo numero di “Notizie in comune” iniziamo un vero e proprio viaggio tra le novità e i progetti che interesseranno la città di Sesto San Giovanni. Attraverso la cartina che fa da sfondo, dal prossimo numero potrete seguire via via le aree interessate dai cambiamenti, in modo da poter avere dei riferimenti pratici e

visivi su quello che ci aspetta nei prossimi anni. Il viaggio comincia da due punti cardine, il Pgt e la Vas, sui quali si basa tutto il progetto. Sono gli strumenti che, passo dopo passo, accompagneranno Sesto San Giovanni lungo la sua trasformazione, cercando di mantenere coerenza tra parti diverse della città, di salvaguardare la sostenibilità ambien-tale e disegnare la Sesto del futuro. Gli incontri sono attualmente in corso e, alla fine di questa fase, verrà avviato un dialogo ancora più ampio ampio con la città.Per approfondimenti, ulteriori informazioni e novità visita il sito ww.sestosg.net

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Cos’è il PGT (Piano di Governo del Territorio)?Il PGT è uno strumento fondamentale di cui si dota l’Amministrazione comunale per poter capire quali sono le direzioni da prendere, in questo periodo nel quale sono alle porte scelte strategiche che cambieranno il volto della città. In virtù di una rinnovata attenzione alla città costruita, il Comune ha invitato a partecipare alla elabo-razione del PGT non solo tutti i soggetti preposti, come specifica la legge, ma anche molti “portatori di interesse” (le associazioni, il mondo dell’economia, del commercio, della salvaguardia ambientale) che vogliono contribuire a fare di Sesto una città migliore. Il PGT è composto da:• Documento di pianoA partire dai dati conosciuti sugli aspetti socio-economici di Sesto, raccoglie i commenti e le domande dei cittadini e indica le linee guida del progetto di città che si vuole realizzare. Al suo interno sono individuate precisamente le aree della trasformazione e sono indicati gli obiettivi quantitativi da raggiungere. È valido 5 anni ed è modificabile.• Piano delle regoleSi tratta di un disegno tecnico che si occupa della composizione geologica del suolo, delle eventuali aree agricole, del centro storico e delle trasformazioni in genere dal punto di vista paesaggistico. Non ha limiti di validità ed è passibile di modifiche in corso d’opera.• Piano dei serviziConcretizza l’idea di città, attraverso l’individuazione della rete di servizi, delle opere pubbliche, degli standard da realizzare, del sistema della mobilità. Elementi che nel loro insieme definiscono la città pubblica.

Che cos’è la VAS(Valutazione Ambienta-

le Strategica)?La VAS è uno strumento che è legato a filo dop-pio con il PGT. Serve a monitorare e supportare tutte le decisioni e consente di avere una visione “dall’alto” delle strategie e degli obiettivi da per-seguire. Questo documento “individua, descrive e valuta gli impatti e i rischi sull’ambiente e sulla salute umana, a breve, medio e lungo termine, del piano e del programma, anche in riferimento alle ragionevoli alternative presentate”. La sua area di competenza è quella del settore agricolo, fo-restale, energetico, industriale, dei trasporti, della gestione dei rifiuti e delle acque, delle telecomu-nicazioni, turistico, della pianificazione territoriale o della destinazione dei suoli.

1. pgt e Vas

Ecco come sono legati tra loro VAS e PGT:

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VIA TIMAVO

VIA LEONARDO DA VINCI

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VIA S.D. SAVIOVIA SCHUSTERVIA F.LLI PICARDI

VIA F.LLI PICARDI

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VIA CADORNA

VIA FOGAGNOLO

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VIA XXIV MAGGIO

VIA XXIV MAGGIO

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VIALE EDISON

VIALE EDISON

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VIA SALVEMINI LARGOLAMARMORA

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VIA MANTOVANI

VIA MARX

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VIA DI VITTORIO

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VIA MARTESANA

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VIA OSLAVIA

VIA VILLORESI

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VIA CIMITERO VIA CRESCENZAGO

VIA LOMBARDIA

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VIA MILANO

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VIA MARX

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VIA LIVORNO

VIA LIVORNO

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VIA MANIN

VIA MANIN

VIA ARCHIMEDE

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COPERNICO

P.ZZA

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VIACALDARA

VIAMONTANARI

VIA ADAMELLO

viaggio nella città che cambia

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1. pgt e Vas

Per facilitare la lettura dei cambiamenti in arrivo, abbiamo deciso di dividere le trasformazioni in grandi aree omo-genee. Nei prossimi numeri di Notizie in Comune affronteremo approfonditamente questi temi:

La cittàdei lavori

Progetti, cantieri, scavi, demolizioni, costruzioni. Nel prossimo numero di “Notizie in comune” potrete vedere fi-nalmente, evidenziate sulla mappa, le tra-sformazioni, per capire come si appresta a diventare, durante i prossimi anni, la città delle fabbriche. Perché i lavori non interessano solo le aree ex-Falck...

La cittàdello sport

Viaggio tra le strutture sportive che ci sono e quelle che verranno, passando per le iniziative, come la marcia del 1° maggio, che stanno assumendo sempre più importanza a livello internazionale.

La cittàdell’educazione

Gli asili nido già oggi sono 8 e sono de-stinati a crescere per rispondere ai biso-gni esistenti e a quelli futuri, insieme alle scuole che stanno diventando sempre più multietniche, all’Università Statale che è sbarcata a Sesto e alle altre strut-ture per l’educazione e la formazione. Ecco cosa ci aspetta nei prossimi anni.

La cittàdella sostenibilità

ambientaleDalle piste ciclabili alle grandi infrastrut-ture per la mobilità pubblica, il parco Falck e quello della Media Valle del Lam-bro...daremo un’occhiata a come Sesto San Giovanni porrà l’accento sull’inno-vazione, sull’ambiente e sui trasporti.

La cittàsolidale

Le iniziative umanitarie, la vicinanza alle popolazioni del sud del mondo, le due case di riposo, le numerose associazioni attivissime e presenti su tutto il territo-rio sestese. Andiamo alla scoperta della Sesto San Giovanni che si occupa del prossimo.

La cittàda valorizzare

Arriva il nuovo che si fonde con l’anti-co. Recuperare le risorse che esistono, curare la nascita di quelle che verranno, per fare di Sesto una città preziosa, bel-la da vivere e da visitare. Ecco i progetti e le idee che si stanno coltivando.

La cittàdella cultura

Cultura intesa come crogiuolo di abi-tudini, di lingue, come integrazione e rispetto tra stili di vita. Ma anche come iniziative che pongono sempre più la nostra città al centro della programma-zione culturale dell’area milanese.

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Conto alla rovescia per l’inau-gurazione di Spazio Arte. So-no stati infatti ultimati i lavori

che interessavano la struttura di via Maestri del Lavoro, iniziati a meta del 2006 e costati quasi 1 milione e mezzo di euro.Spazio Arte è un luogo attrezzato che il Comune di Sesto San Gio-vanni mette a disposizione di tutte le associazioni culturali o ricreative che ne hanno bisogno, un vero e proprio punto di riferimento: “Prima dei lavori – racconta Amato – quan-do si chiamava per la prenotazione, il primo posto libero si trovava do-po quattro mesi. E così, vista l’im-portanza che questa risorsa riveste per la città, abbiamo deciso di rimo-dernarla e di ampliarla”.Sono stati effettuati infatti degli interventi tecnici di messa a pun-to degli impianti, soprattutto per quanto riguarda il riscaldamento e

il raffreddamento. Oltre ad una re-visione completa della struttura, è stato rifatto il pavimento, sono sta-ti cambiati gli infissi e, nel salone principale, sono state aggiunte due tende usabili come quinte di sce-na quando, durante qualche evento particolare, lo spazio risulta essere troppo dispersivo. Al centro della sala è stata installata una tenda che, se abbassata, permette lo svolgersi di due eventi in contemporanea nei due spazi che si creano.

“un vero e proprio centro di aggregazione, un bar di tendenza che abbia però anche un

ruolo sociale”Il complesso si presenta composto da tre edifici separati, resi comun-que unitari dalla presenza di un’uni-ca copertura e, per chi avesse anco-ra in mente la vecchia disposizione dei locali, al posto del bar verrà creata la hall e la reception. È stata ristrutturata inoltre la vecchia sede del quartiere 3, mentre una stanza è stata assegnata al centro per la prima infanzia “Piccoli passi”.Il rive-stimento esterno è stato realizzato con pannelli ecologici colorati a ba-se di resine, estremamente resisten-ti agli agenti atmosferici e agli urti. Sono fatti di un materiale non assor-bente, in modo che eventuali graffiti possano essere eliminati facilmente

con l’ausilio di un solvente idoneo, senza alcun rischio di danneggiare la superficie del pannello“Il palazzo è visibilmente più lun-go di prima, - continua l’Assessore - perché sono state aggiunte due nuove ali. Una ospita il nuovo bar, che è molto grande e nei nostri in-tenti rivestirà il ruolo di un vero e proprio centro di aggregazione, un bar di tendenza che abbia però anche un ruolo sociale. Sarà infatti indetto un bando per la gestione dell’attività, in cui verrà esplicitata questa indicazione”.Nel complesso troveranno spazio anche 2 sale prove di 40 metri qua-dri ciascuna, dove sarà presente un impianto di amplificazione e una batteria. Anche questa attività sarà assegnata attraverso un bando, dove però sarà indicato che le tariffe di utilizzo della sala dovranno essere concorrenziali rispetto al mercato.

dalla città

bentornato Spazio Arte!!Rinnovata la struttura di via Maestri del lavoro, con un bar più grande e “di tendenza” e due sale prove

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Cosa c’è di meglio di un posto ben servito, alle porte di Mila-no ma che tuttavia non risen-

te del caos della metropoli? È questa la domanda che si deve essere fatta la maggior parte degli studenti fuo-ri sede, perché Sesto San Giovanni, insieme a Cinisello Balsamo e alle altre città dell’hinterland milanese, vince la palma di città più desiderata secondo una recente inchiesta de Il Giornale.

“una qualità della vita spesso superiore, per-

ché si tratta di realtà più a misura d’uomo”

D’altra parte è un dato di fatto che basti uscire di poco dalle porte della città meneghina per trovare affitti molto più abbordabili, una qualità della vita spesso superiore, perché si tratta di realtà più “a misura d’uo-

mo”, meno crimi-nalità e gli stessi servizi. Sì perché basta prendere la metropolitana e in pochi minuti si è in Duomo nei pres-si della Statale, a Piola vicino al Po-litecnico e a Città Studi oppure in Bi-cocca. Ancora più semplice e corto il viaggio per chi fre-quentasse il corso di Mediazione Lin-guistica: le aule si trovano proprio a Sesto Marelli, quasi dietro casa. E se al risparmio si aggiunge la comodità, ecco che il cocktail è servito: gli studenti prefe-riscono la periferia.Basta fare un giro per i blog universi-tari e con pochi click si capisce che il passaparola telematico è tutto indi-rizzato verso la città delle fabbriche che si sta attrezzando ad accogliere questa ondata di gioventù.Per soddisfare le esigenze del “po-polo che studia” infatti, sono sta-te previste diverse soluzioni, come quella di costituire degli alloggi tem-poranei per studenti. Grazie alle ini-ziative culturali e, nella fattispecie, al-la riapertura di Spazio Arte, aumen-tano le possibilità per i giovani che nella nostra città cercano non solo

un posto per dormire, ma anche un luogo di confronto e partecipazione culturale e sociale.

dalla città

Gli studenti scelgono SestoSecondo un’indagine, gli universitari preferiscono la vita sicura e più “a misura d’uomo” dell’hinterland

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viabilità e trasporti

Una delle voci del bilancio del Comune di Sesto San Gio-vanni riguarda la cooperazio-

ne internazionale. Di questa delega si occupa l’Assessore Giovanni Ur-ro: “L’amministrazione si sta interes-sando a diversi progetti – spiega – e l’anno scorso abbiamo investito 15 mila euro in questa direzione. Siamo in contatto diretto con molte asso-ciazioni internazionali che si dedi-cano a realtà che hanno bisogno di aiuti umanitari, economici o magari solo di un sostegno politico”.Tutti i comuni europei hanno inserito nelle loro voci di bilancio la coopera-zione internazionale e questa deci-sione rappresenta una svolta nel sen-tirsi tutti “cittadini del mondo” e nel riconoscere che i problemi degli altri, in fondo, toccano un po’ anche noi.Ecco qui di seguito alcuni dei progetti a cui partecipa il comune di Sesto:

bambini SaharawiI Saharawi sono una popolazione no-made che si è vista via via sottrarre territorio dalle nazioni nord-africane,

per poi essere confinata nel deserto più arido e improduttivo. Sesto, insie-me a numerosi altri comuni italiani e ad alcune associazioni di volontariato, aiuta i bambini Saharawi, ospitandoli per 10 giorni nella colonia di Bibbona durante l’estate. Si tratta di ragazzi svantaggiati che, finalmente, possono avere delle cure e vivere un’espe-rienza diversa. “Contribuiamo a te-ner vivo il ricordo di quel popolo le cui vicende sono fuori dal circuito mediatico”, spiega Urro.

Habana EcopolisSotto l’egida dell Onu, i 7 comuni del nord Milano si sono attivati per rea-lizzare una “casa comunitaria” presso il municipio di Marianao, un sobborgo della città cubana de L’Havana. Que-sta casa sarà sede dei servizi sanitari e avrà al suo interno un ambulatorio, una mensa e uno spazio di aggrega-zione per iniziative culturali.

popolazioni terremotate del perùTutto è nato insieme all’associazione SestoSolidale, che ha sensibilizzato

l’amministrazione nei confronti del terremoto che il 15 agosto 2007 che ha colpito le popolazioni andine. Si è creato così un comitato, forma-to da peruviani che lavorano in Italia e che ha quindi contatti diretti con chi vive in sud America. Sono pos-sibili così degli interventi precisi e specifici in ambito sanitario e socio assistenziale, che Sesto rivolge alla regione dell’Ica (è montuosa e tradi-zionalmente povera) e alla città co-stiera di San Josè De Los Molinos.

Cooperazione internazionaleEcco alcuni dei progetti a cui la nostra città sta partecipando per aiutare le popolazioni in difficoltà

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cultura

10 volte sacro in musica

Arriva il Natale e si rinnova, per la decima volta consecu-tiva, il tradizionale appunta-

mento con “Il sacro in musica”.“L’amministrazione comunale tiene molto a questo evento – afferma Monica Chittò, Assessore alla cul-tura – che registra ogni anno un sempre maggior gradimento che ci spinge a programmare un maggior numero di eventi”.L’iniziativa, che si è aperta il 24 no-vembre con un concerto presso la

chiesa dell’Assunta di via Cavour, ha previsto numerosi concerti or-ganizzati nelle chiese dislocate nei quartieri della città, in base a una politica di decentramento delle ini-ziative culturali.

“questo evento registra ogni anno un sempre maggior gradimento”

“Si sono esibite e si esibiranno 8 formazioni corali – spiega Chittò

– durante 5 serate. La città di Sesto è stata rap-presentata da due formazioni, i cori “La Miniera” e “Can-temus Domino”, mentre da Milano provengono il gruppo vocale “Chanson D’Aube” e i cori “Città di Milano” e “Adusai”. Altri due cori lom-bardi, che si sono esibiti nelle chiese cittadine, provengono da Triuggio (coro “Sant’Am-brogio”) e da Saronno (coro “Alpe”), mentre il gran finale sarà affidato al repertorio go-spel e spirituals dell’ “Ensem-

ble Sarah Sheppard” proveniente da Bologna.Per i più piccoli è previsto per la prima volta un appuntamento in vil-la Visconti d’Aragona. Sabato 22 di-cembre, infatti, due musicisti aspet-teranno i bambini per offrire anche a loro il meglio delle tipiche melodie natalizie e alcuni piccoli doni.

•DOLCENATALESOTTOLESTELLE 22 Dicembre, ore 14.30, cortile di

Villa Visconti d’Aragona, via Dante 6. Spettacolo per i più piccoli. Davanti

ad un grande pacco natalizio il duo si esibisce in canzoni di Natale cantate a due voci e suonate da fisarmonica, concertina, armonica, grancassa e box.

•CONCERTOSARAHSHEPPARDENSEMBLEANDCHOIR

23 Dicembre, ore 16.30, chiesa S.Maria Ausiliatrice, viale Matteotti 425

Concerto Gospel con i Sarah shep-pard di Bologna, diretti da Oreste Palamara e Sergio Turra.

I prossimiappuntamenti:

La celebre rassegna di concerti di musica sacra arriva al decimo appuntamento con un programma ricco di eventi

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sesto, città da vivere

co, le sue sorelle e i suoi collabora-tori portano avanti questa attività senza l’ausilio di alcun computer che tenga in memoria, per lo meno, la merce presente in magazzino: “Qui si lavora come una volta – spiega il proprietario – si tiene tutto a mente così ci si muove più velocemente in mezzo agli scatoloni. Se ci sono riusciti mio padre e mio nonno, non vedo perché non dobbiamo riuscirci noi...”.Al piano inferiore c’è anche una fornitissima enoteca, con bottiglie pregiate: “Qui vengono a rifornir-si da tutto l’hinterland milanese – spiega Domenico – perché noi abbiamo un rapporto diretto con il fornitore, e ci piace scoprire e consigliare al cliente anche nuovi vini.”

Quando varchi la porta d’in-gresso, l’impressione è quel-la di essere finito in un film

in bianco e nero, di aver fatto un gran balzo indietro nel tempo. Basta entrare da Egidi, la drogheria di via Dante 45, per capire che non è solo fantasia...“Mio nonno Domenico aprì questo negozio nel 1936 – spiega Dome-nico, il nipote e odierno gestore del negozio – e da allora la famiglia Egidi lo manda avanti da tre genera-zioni, e c’è ancora qui mia mamma dietro il bancone della cassa”. Ve-stito con una vajana nera, il camice che indossavano i droghieri di un tempo, mi guida attraverso le boc-

cette, i vasi, le spezie, i profumi che carat-terizzano il negozio. Fare due chiacchiere con calma non è fa-cile, visto che c’è un gran via vai di gente che viene a cercare quello che negli altri negozi non si trova: “Mio padre Antonio ha dovuto affrontare l’avvento dei super-mercati, e io mi tro-vo a gestire questa attività nell’era degli ipermercati e dei centri commerciali. Fino ad ora non

abbiamo perso clienti perché noi offriamo un servizio diverso, più curato e personaliz-zato. E poi i prodotti che vendiamo sono di “nicchia” e di ottima qualità.”Eh sì perché, se ci si ferma a leggere le eti-chette dei vari barat-toli, si scopre che non si è sentito mai parlare di più della metà del-le cose che sono sugli scaffali: petrolio illumi-nante, soda caustica, polvere di zolfo, cera vergine...Ma c’è di più: Domeni-

Fondata nel 1936, va avanti da ormai tre generazioni la favola senza tempo della drogheria-enoteca di via Dante

Egidi: un tuffo nel passato

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sesto, patrimonio per l’umanità

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sesto, città da vivere

bagliori rossi sulla cittàL’alto forno dell’edificio T3 “colorava”fino al ’96 i cieli di Sesto. Dalla siderurgia all’archeologia industriale

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sesto, patrimonio per l’umanità

Questa pagina è dedicata alla presentazione di alcuni dei luo-ghi ed edifici che testimoniano

l’unicità del patrimonio industriale di Sesto San Giovanni. Saranno tutti in-tegrati in un sistema di valorizzazione che abbraccia l’intero territorio cittadi-no, così come previsto per l’iscrizione alla Lista del l’Unesco nella categoria paesaggio culturale evolutivo. “Il pae-saggio culturale evolutivo è una cate-goria di conservazione e tutela che è stata elaborata dall’Unesco per quei “luoghi dove il paesaggio è costituito dal risultato di insediamenti umani nel corso dei secoli, dalle sinergie delle forze derivanti dall’ambiente naturale, dalle dinamiche sociali, economiche e culturali”.

Reparto T3 pagodaRecentemente visitato dal presiden-te della Repubblica Giorgio Napoli-tano, l’edificio T3 è tra i più cospicui e significativi dell’intero complesso ex-Falck: per le sue monumentali di-mensioni e per il caratteristico co-ronamento della copertura a forma di gigantesca ganascia dalla quale ne deriva il soprannome di Pagoda.

“è una struttura for-temente simbolica che ricorda le attività side-rurgiche e il carattere industriale della città”

Visibile anche a grande distanza, è una struttura fortemente simbolica che ricorda le attività siderurgiche e il carattere industriale della città. Il

T3 risale alla me-tà del ‘900 e, co-loro che abitano nella nostra cit-tà da molti anni, non possono non ricordare la co-lata continua che emanava vapori e bagliori rossastri, che illuminavano tutta la città (gli stessi colori con i quali Piero Bot-toni volle dise-gnare il palazzet-to comunale). La

lettera T, che compone il nome, sta ad indicare la ditta Tagliaferri che ha costruito il forno.Come si può vedere, l’edificio con-serva imponenti strutture in acciaio ancora integre, come le coperture a shed e l’intelaiatura metallica del sistema di chiusure verticali che rap-presentano gli elementi caratteriz-zanti dell’architettura industriale.Posto nel cuore delle aree ex-Falck e inserito nel complesso dello sta-bilimento Unione, il T3 ha visto la sua graduale dismissione tra il 1994 e il 1996 fino alla completa chiusura; adesso si avvierà la riconversione e la valorizzazione di questo patrimo-nio inestimabile che, inserito nel pro-getto di trasformazione prevista dal piano regolatore generale, ne defini-rà l’utilizzo funzionale e la sua tutela secondo i criteri di conservazione e valorizzazione che l’Unesco richiede.

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Sono iniziati i lavori di ma-nutenzione straordinaria al centro culturale Tenebiaco.

L’edificio di via XX settembre sarà restaurato e messo completamente a norma. Per ogni piano dello stabile è previsto il rifacimento dei servizi igienici, che saranno divisi per sesso e ci sarà inoltre la realizzazione di un nuovo servizio igienico attrezzato per disabili. Verrà posata una nuova pavimentazione in legno laminato e saranno sostituiti i serramenti interni ed esterni. Anche dal punto di vista impiantistico sono previsti degli am-modernamenti: i locali dove si balla saranno dotati di un sistema di raf-freddamento che permette il prosie-guo dell’attività anche nei mesi estivi. In corso d’opera verrà rivista infine la disposizione dei muri interni.“Il desiderio dei frequentatori del centro culturale e ricreativo era uno solo – spiega l’assessore ai lavori pubblici Vincenzo Amato – e cioè che le attività potessero andare avanti anche durante il restauro. Noi

li abbiamo accontentati preparando una tabella di marcia che tenesse conto di questa esigenza lasciando di volta in volta degli spazi liberi da ponteggi e operai al lavoro”.Al centro Tenebiaco sono infatti presenti numerosi gruppi e associa-zioni, che svolgono varie attività che spaziano dalla pittura al traforo, dalla bottega artigiana al bridge.

“ Il desiderio dei fre-quentatori era uno solo, che le attività potessero andare avanti anche du-rante il restauro. Noi li abbiamo accontentati”

Si capisce quindi come una delle più grosse preoccupazioni fosse quel-la del trasloco: “Il materiale, prove-niente dalle mostre di pittura, dai laboratori di traforo, di modellistica e di artigianato in genere - rassicu-ra Amato - sarà temporaneamente spostato e depositato in uno dei magazzini comunali.”

dalla città

Parte l’opera di manutenzione straordinaria al centro culturale. Le attività non saranno interrotte dai lavori

Tenebiaco: via al restauro

I lavori interesseranno dapprima il piano rialzato, dove ci sono gli uf-fici e la segreteria del centro po-livalente, per poi passare al primo piano, dove ci sono le associazioni e si svolgono le attività artigianali, per approdare infine al piano semin-terrato, che è una vera e propria bottega artigianale.La fine della manutenzione è pre-vista per l’inizio di maggio 2008, e comporterà una spesa di oltre mez-zo milione di euro.

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C ’è chi pensa che spaccare una panchina, oltre che un buon metodo anti-stress, sia anche

un modo per “punire” il Comune o le istituzioni in genere. Ma non ca-pisce che i soldi che manda in fumo sono gli stessi che lui (o i suoi ge-nitori...) paga ogni anno attraverso le tasse.Il vandalismo è un fenomeno che non riguarda solo gli ultrà che vanno allo stadio, ma coinvolge tutti perché prende di mira, giorno dopo giorno, i servizi e le strutture pubbliche a disposizione di ogni cittadino.E così il Comune di Sesto San Gio-vanni, solo per le aree verdi, si trova a spendere ogni anno 60 mila euro, cifra che compare in bilancio a di-scapito di altre spese che sarebbero sicuramente più utili per i cittadini. “Devastare un parco giochi – inter-viene Vincenzo Amato, assessore ai lavori pubblici – denota una grande stupidità. Io stesso ho constatato che in alcuni casi una panchina non dura neppure 24 ore da quando è stata posata”. La soluzione al problema è tanto semplice quanto efficace: “Per argi-nare questo fenomeno – continua Amato - c’è bisogno della collabora-zione di tutti, nessuno escluso. Pri-ma di tutto mi rivolgo ai ragazzi (ma non solo) e chiedo loro di smettere di fare queste cose, che poi si ri-

torcono contro loro stessi. E poi chiedo a tutti i cittadini di segnalare tempestivamente alle forze dell’or-dine qualsiasi atto vandalico”.

“per arginare questo fenomeno c’è bisogno della collaborazione di tutti, nessuno escluso”Sono previsti inoltre una campagna di sensibilizzazione nelle scuole e il rafforzamento dei controlli, che si concretizzerà sia con l’aumento del-le postazioni di telesorveglianza sia attraverso il rinnovo della conven-

dalla città

Come gettare soldi al ventoCostano cari gli atti di vandalismo nei confronti delle attrezzature messe a disposizione di tutti dal comune

zione con l’associazione nazionale Carabinieri, che pattuglia i parchi del quartiere 2 e del quartiere 5 duran-te i week-end.

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EVENTI E INTRATTENIMENTI

DAL 23 NOVEMBRE 200� AL 3 MARZO 200� Piazza Oldrini Luna Park di Natale dei Fratelli Piccaluga Attrazioni per bambini

DAL 21 DICEMBRE 200� AL � GENNAIO 200� Palasesto - Piazza I Maggio H.C. Diavoli Rossoneri Pattinaggio gratuito per bambini fino ai 10 anni

3 GENNAIO 200� dalle ore 16.00 alle 18.20 Biblioteca Civica Marx Via Marie Curie, 17 Bimbi beffiamo la Befana Intrattenimento per bambini con Renata, Katia e Franco

IL SACRO IN MUSICA

23 DICEMBRE 200� ore 16.30 Chiesa S. Maria Ausiliatrice Viale Matteotti, 425 Sarah Sheppard Ensemble and Choir di Bologna Diretto da Oreste Palmara e Sergio Turra Il Gospel di Sarah Sheppard Canti gospel e spirituals

22 DICEMBRE 200� ore 14.30 Cortile di Villa Visconti d’Aragona Via Dante, 6 Dolce Natale sotto le stelle Appuntamento musicale per i più piccoli

CIRCOSCRIZIONI

Dal 13 al 22 DICEMBRE 200� Ore 10.00 – 18.00 Q. 1 Rondò – Torretta P.zza Oldrini Adotta una Pigotta Iniziativa in collaborazione con l’UNICEF

21 DICEMBRE 200� ore 21.00 Q.2 Rondinella-Baraggia-Restellone Viale Matteotti, 496 Coro Rondinella Concerto di Natale

20 DICEMBRE 200� ore 20.30 Q. 4 Pelucca - Villaggio Falck Chiesa Madonna di Lourde Via Tevere 2^ Rappresentazione del Presepe vivente

1� DICEMBRE 200� ore 10.00 Q.5 dei Parchi Cascina de’ Gatti – Parpagliona Per le Vie del Quartiere Zampognari “I Pedra” Gruppo Folkloristico di Miradolo Terme Pive, canti popolari e nenie natalizie

MERCATI STRAORDINARI

1� DICEMBRE 200� Via Picardi Natale in Via Picardi Unione Commercianti

23 DICEMBRE 200� Via Dante-Via Cavour-Via P. Guerra Natale in centro Unione Commercianti

CULTURA E NON SOLO

1� DICEMBRE 200� ore 15.00 Hotel Barone di Sassj Via Padovani, 38 (Piazza Oldrini) Nozze d’oro

PARROCCHIA PREPOSITURALE S. STEFANO

24 DICEMBRE 200� ore 21.00 Messa della vigilia ore 23.30 Veglia di preparazione ore 24.00 Messa di mezzanotte

31 DICEMBRE 200� ore 18.30 Messa di fine anno con il canto del “Te Deum” di ringraziamento

1 GENNAIO 200� “Giornata dedicata alla Pace” secondo le intenzioni del Santo Padre

appuntamenti natalizi

Ecco il Natale in cittàGli appuntamenti da non perdere per chi trascorre a Sesto le vacanze natalizie, tra concerti, mercatini e feste

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NUOVE AULE NELLA SCUOLA DEI SALESIANIInaugurata la nuova scuola media dei Salesiani. Alla presenza del Rettore Maggiore degli eredi spirituali di don Bosco, il messicano don Pascual Chavez, del Presidente della Provincia Filippo Penati e dei sindaci di Sesto e Cinisello Giorgio Oldrini e Angelo Zaninello, è stato tagliato il nastro all’edificio che va a impreziosire il complesso di viale Matteotti. Grazie ad un mutuo di 5 milioni di euro e dopo 14 mesi di lavori, i ragazzi potranno utilizzare una struttura di tre piani, con 15 aule didattiche e 6 aule interamente dedicate all’attività di laboratorio. Una vera e propria boccata di ossigeno per le Opere don Bosco, che finalmente potranno far fronte alle richieste sempre maggiori delle famiglie che hanno portato il numero di studenti della scuola secondaria superiore a toccare quota 450 unità.

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pROSSIMA ApERTURA DELLO SpORTELLO CATASTALE pRESSO IL COMUNE DI SESTO SAN GIOVANNIIn attesa della sottoscrizione con Agenzia del Territorio della convenzione che darà avvio al decentramento delle funzioni catastali sul terri-torio, è ormai prossimo all’apertura, in via sperimentale, lo Sportello Catastale del Comune di Sesto San Giovanni, il nuovo Servizio che con-sentirà ai cittadini di espletare alcune pratiche catastali direttamente presso il Comune, senza doversi recare presso gli Uffici di Milano.L’apertura dello “Sportello light” è prevista per il 20 novembre prossimo e si è resa possibile grazie ad una intesa raggiunta con Agenzia, che consente di anticipare di qualche mese di tempi di avvio delle attività. Presso il nuovo ufficio ubicato in via Benedetto Croce 12 – piano terra, i cittadini interessati potranno disporre dei seguenti servizi, riferiti agli immobili presenti su tutto il territorio nazionale, fatta eccezione per le province di Trento e Bolzano:- consultazione e visura della banca dati catastale con rilascio di stampa - rilascio di estratti di mappa- aggiornamento intestazioni - correzioni di dati anagrafici e/o di codici fiscali- correzioni relative al diritto/quota di possesso - correzioni di toponomastica (via, numero civico…)In una prima fase le richieste di aggiornamento e di correzione presentate allo sportello comunale verranno trasmesse all’Agenzia del Territorio, cui continuerà a competere la trattazione della pratica. Entro i primi mesi del 2008 anche tale attività verrà direttamente assunta dagli Uffici comunali. Con il servizio di visura, il cittadino entra in possesso della scheda che riporta la situazione catastale del-l’immobile, i dati relativi alla rendita aggiornata, alla categoria, al numero vani/superficie catastale nonché i dati degli intestatari. Il possesso della scheda può rendersi necessario per pratiche di successione, per la dichiarazione dei redditi, per dichiarazioni e versamenti ICI, per contratti di utenze. Nella fase iniziale l’ufficio sarà aperto al pubblico nei seguenti orari: martedì dalle ore 8,30 alle ore 12; mercoledì dalle ore 14 alle ore 16 e giovedì dalle ore 14 alle ore 16. Per rendere più celeri le operazioni allo sportello è importante accedere al servizio avendo a disposizione il rogito relativo all’immobile. Informazioni potranno essere richieste ai n. telefonici 02 24885280 – 02 24885281 o reperite sul sito internet del Comune www.sestosg.net alla voce Catasto. Oltre che presso lo Sportello, le visure potranno essere richieste via e-mail o via fax utilizzando il modello di richiesta che sarà pubblicato sul sito. L’ufficio trasmetterà quanto richiesto all’indirizzo comunicato, via e-mail in file pdf oppure a mezzo fax. Dopo la sottoscrizione della convenzione con Agenzia del Territorio il Servizio svilupperà progressivamente le proprie competenze con l’obiettivo, a lungo termine, di consentire la trattazione in sede decen-trata delle procedure DOCFA e PREGEO, ai fini dell’aggiornamento rispettivamente del catasto fabbricati e del catasto terreni.

pROSEGUONO I LAVORI DEL “CONTRATTO DI QUARTIERE”: ARRIVANO GLI ALLACCIAMENTI AL TELERISCALDAMENTOProseguono i lavori del Contratto di Quartiere del “Parco delle Torri” con l’allacciamento della rete del teleriscaldamento al pri-mo gruppo di 12 torri Aler. Il progetto, concertato tra Amministrazione comunale, Aem ed Aler, sarà eseguito dall’azienda sestese Power Solutions sotto l’egida di Aem. Mercoledì 5 dicembre presso la sede del Comitato Inquini di via Marx è stato presentato agli abitanti il progetto di intervento e la società realizzatrice degli interventi. “L’estensione del teleriscaldamento sostitutivo delle caldaiette individuali è uno dei punti di forza del recupero dell’area – dichiara il vicesindaco Demetrio Morabito - e vogliamo che i cittadini conoscano bene quello che sarà realizzato nelle loro case e l’azienda, sestese, che opererà”.

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IL pORTALE DEL COMUNE VINCE L’OSCAR DEL WEbIl Portale del cittadino vince l’Osc@r del web 2007 come miglior sito internet dei comuni non capoluogo. Il Ministro per le Riforme e la Pubblica Amministrazione Luigi Nicolais ha consegnato l’8 novembre a Bologna il riconoscimento nel corso della cerimonia di chiusura del Compa.Il concorso, organizzato per il terzo anno dalla rivista di economia e amministrazione pubblica Labitalia e dal Compa, il salone euro-peo della comunicazione e dei servizi al cittadino, premia i migliori siti internet dell’amministrazione pubblica centrale e locale, delle biblioteche, dei musei, delle università, delle local utilities, delle aziende e istituzioni fornitrici di servizi di pubblica utilità. I criteri in base a cui è stata stilata la classifica sono la ricchezza e qualità delle informazioni, la funzionalità e l’interazione dei servizi online, la facilità di accesso, l’usabilità e l’accessibilità, intesa come rispetto dei parametri della legge Stanca.La valutazione, inoltre, ha tenuto conto di fattori estetici e della grafica, della chiarezza del linguaggio, dell’efficacia del messaggio veicolato e della completezza degli argomenti trattati.

TERRITORI IN MOVIMENTO. LE NUOVE AGENZIE pER LA fORMAZIONE, L’ORIENTAMENTO E IL LAVOROIl mercato del lavoro è al centro dell’attenzione: il 29 novembre nella Sala Consiliare del Comune di Sesto San Giovanni, si è svolto un Convegno che ha avuto come oggetto l’analisi dei dati del mercato locale del lavoro e la presentazione della nascente Agenzia per la formazione, l’orientamento e il lavoro del Nord Milano (AFOL), ad opera del Direttore del Settore Lavoro della Provincia di Milano – Maria Cristina Pinoschi.La nuova Agenzia, nata su impulso della Provincia di Milano, assorbirà i due consorzi di formazione esistenti CIFAP e CFP, la scuola Grandi che prossimamente si insedierà a Sesto San Giovanni, e il Centro per l’impiego, ex-ufficio di collocamento.L’Agenzia, che avrà sede a Sesto San Giovanni in virtù del ruolo attivo svolto dall’Amministrazione nella sua nascita, sarà un soggetto sovracomunale, e interagirà in particolare nel campo delle politiche del lavoro, della formazione e dell’inserimento professionale.

IL COMUNE HA DISTRIbUITO NELLE SCUOLE SUpERIORI UN kIT DI INfORMAZIONE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNEUn kit distribuito ai presidi delle scuole superiori di Sesto San Giovanni in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne del 25 novembre.Sabato 17 novembre, presso l’emeroteca di Villa Visconti d’Aragona, l’Assessore alle Pari Opportunità del Comune di Sesto Lucia Teormino ha incontrato i presidi delle scuole superiori della città (Erasmo da Rotterdam, De Nicola, Casiraghi, Spinelli, Falck, Opere sociali don Bosco) e ha consegnato loro una valigetta contenente alcuni materiali che consentiranno di approfondire il tema della violenza sulle donne all’interno degli istituti.Il kit contiene una copia del dvd “Se potessimo cambiare il finale” (un documentario realizzato dalla Provincia di Milano), una copia del film “Ti do i miei occhi” (un film spagnolo del 2004 di Iciar Bollain vincitore di sette premi Goya), una scheda contenente dati statistici e sociologici sul fenomeno della violenza, una copia dell’articolo “La mattanza degli innocenti” pubblicato sul settimanale Panorama, alcune cartoline e una copia del poster “I veri uomini non picchiano”, 100 segnalibri con gli indirizzi dei centri antiviolenza e a scelta due libri editi da Amnesty International: “Mai più: fermiamo la violenza sulle donne” (con la prefazione del premio Nobel Rita Levi Montalcini) e “Danni collaterali – la violenza sulle donne nei conflitti armati”.Un kit è stato consegnato anche alla professoressa Alessandra Lavagnino, responsabile del Corso di laurea in Mediazione linguistica e culturale della sede di Sesto dell’Università Statale.Proprio all’interno dell’Università, giovedì 29 novembre, è stato proiettato il film “Ti do i miei occhi” al quale sono invitati ad assistere gli studenti. Il film è stato preceduto da una serie di letture e riflessioni sul tema a cura di Dino Donatiello, docente di drammatur-gia.“La conoscenza e la sensibilità rispetto questo terribile fenomeno – ha dichiarato l’Assessore Teormino – sono gli unici strumenti in grado di limitarne la diffusione. Le politiche repressive arrivano solo in un secondo momento, quando ormai la violenza è stata consumata, ed è dunque importante insegnare agli uomini a trattare le donne con il rispetto che si deve a qualunque essere umano e alle donne stesse la coscienza dei loro diritti. Le scuole sono un veicolo fondamentale e sono dunque molto grata ai presidi delle superiori della nostra città di aver colto bene lo spirito di questa iniziativa e di contribuire con convinzione alla sua riuscita”.

LA REGIONE RESpINGE L’ASL DEL NORD MILANOLa Giunta regionale della Lombardia ha approvato nella sua seduta di ieri due delibere con le quali si riordina il sistema delle Asl e della Aziende ospedaliere in conseguenza della nascita della Provincia di Monza. Con una decisione gravissima, la Giunta regionale ha respinto tutte le proposte elaborate in questi anni dai Comuni del Nord Milano (che contano insieme 350 mila abitanti), che si basavano sulla creazione di una Asl autonoma per i 7 Comuni, eventualmente estendendola ad altri Centri. Invece l’unità di questa parte della nostra provincia è stata spezzata e viene vanificato il lavoro congiunto di anni e anni. I Comuni di Sesto San Giovanni, Cologno Monzese e Cinisello Balsamo confluiranno nella Asl della città di Milano, con evidenti disagi per i nostri cittadini. Infatti attualmente, grazie ad un lungo lavoro tra Asl di Monza, distretto di Sesto San Giovanni e Cologno Monzese, Amministrazioni comunali dei nostri Comuni e Associazioni dei medici, i nostri concittadini usufruiscono di una serie di servizi superiori a quelli di cui possono godere i milanesi e che ora rischiamo di perdere. Cinisello Balsamo inoltre, che attualmente è nel distretto con Bresso, Cormano e Cusano Milanino (Comuni che confluiscono nella Asl di Legnano) vedrà smembrarsi molti dei suoi servizi, a cominciare dal Cse, col pericolo che 159 ragazzi con problemi di handicap si trovino senza assistenza.Un problema aggiuntivo per Sesto, Cologno e Cinisello sta nel fatto che la Asl di Milano è speciale e quindi tutta una serie di stan-ziamenti passano direttamente dalla Regione al Comune di Milano, non alla Asl, e quindi i finanziamenti di molti servizi per i nostri Comuni verrebbero decisi direttamente dalla Giunta comunale di Milano, con evidenti pericoli di marginalizzazione per le nostre esigenze.Da anni i Sindaci dei 7 Comuni hanno mantenuto contatti stretti con gli Assessori regionali alla sanità e ai Servizi sociali, nonché con il Presidente Roberto Formigoni, e non hanno mai avuto dinieghi alla proposta di tenere uniti i Comuni del Nord Milano, tranne che nei giorni scorsi quando l’assessore alla sanità Bresciani ha improvvisamente cambiato atteggiamento. La settimana scorsa inoltre i Sindaci hanno partecipato alla audizione della Commissione regionale sanità per esporre le loro ragioni. In queste settimane le as-sociazioni sociali e di volontariato, i sindacati delle nostre città hanno raccolto migliaia e migliaia di firme per sostenere la proposta di una Asl del Nord Milano. Per quanto riguarda poi la scelta di unire gli Ospedali di Cinisello balsamo e di Sesto San Giovanni agli Icp, non si verificano alcune delle condizioni poste dai Sindaci per accettare questa soluzione. Cioè trasferimento delle Direzioni a Cinisello e/o a Sesto, defini-zione dei finanziamenti e dei ruoli dei poliambulatori di Milano. Le decisioni di ieri della Giunta regionale vanificano il lavoro fatto da anni dai Comuni e dai cittadini.

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politica

La voce dei partitiUlivo

C‘è stata la giornata

internazionale contro

la violenza sulle donne.

Preferisco sorvolare sulla stupidità

delle contestazioni di piazza, che

non fanno altro che indebolire la

forza delle donne, che al contrario

su queste tematiche dovrebbero

restare unite a prescindere dalla

appartenenza politica. Voglio invece

riflettere su questa vergogna che

ancora oggi vede molte donne vitti-

me di violenze, nella maggior parte

dei casi “domestiche”, (principale

causa di morte femminile), osser-

vandola da un punto di vista gene-

rale. Il 2007 è stato l’anno europeo

delle pari opportunità. Il quadro che

emerge è sconfortante soprattut-

to in Italia. Il tasso di occupazione

femminile è tra i più bassi d’Europa.

A parità di ruolo le donne guada-

gnano in media il 15% in meno dei

colleghi uomini. Le donne italiane

ricoprono ancora oggi solo una mi-

nima parte dei ruoli di leadership

nel privato e nel pubblico, per non

parlare della politica. Credo che

dietro tutto questo vi sia un unico

filo conduttore, ovvero una cultu-

ra diffusa fortemente anti paritaria.

Ne consegue che le donne vengono

maltrattate, discriminate sui luoghi

di lavoro ed escluse dalle stanze

dei bottoni. L’Italia sprofonda così

in un’arretratezza sociale ma anche

economica. Lo hanno capito anche

i paesi in via di sviluppo che da-

re pari opportunità alle donne fa

crescere la società, la cultura e il

PIL di una nazione. Lo testimonia

il fatto che nella classifica mondiale

redatta dal World Economic Forum

siamo all’84° posto rispetto alle pa-

ri opportunità, ormai superati da

diversi paesi che una volta definiva-

mo terzo mondo. Serve cambiare la

mentalità nei confronti delle donne,

del loro ruolo e della loro capacità

di autodeterminarsi. E’ un processo

che richiede un forte impegno delle

politiche pubbliche (nuove leggi e

servizi a sostegno della parità), una

partnership tra pubblico e privato,

anche e soprattutto a livello loca-

le, e il rafforzamento di reti sociali

di solidarietà e consapevolezza tra

donne e uomini.

Chiara Pennasi, Annamaria Antoniolli,

Lorena Croatto, Stefania Di Pietro

Forza Italia

Cari Concittadini, sto

scrivendo queste brevi

note mercoledì 5 di-

cembre, quando tutta la città è in

fibrillazione per l’arrivo del Presi-

dente della Repubblica, Giorgio Na-

politano; voi, invece, le leggerete più

tardi, quando tutto sarà ormai finito

e potrà essere ripensato con più

calma e più serenità di quella che si

respira adesso nelle nostre strade.

Noi di Forza Italia salutiamo con

rispetto colui che rappresenta, pro

tempore, la più alta carica istituzio-

nale del nostro Stato, a prescinde-

re da ogni valutazione politica sul

suo passato di militante di un PCI

decisamente schierato a favore del

comunismo sovietico, oggi, per for-

tuna, defunto.

Non possiamo, però, non avvertire

un profondo senso di disagio nel ve-

dere che al Presidente Napolitano

verrà presentato in pompa magna il

progetto di Renzo Piano per le aree

ex-Falck, alla presenza delle massi-

me autorità cittadine.

A noi sembra che, nei confronti

della cittadinanza di Sesto, questa

presentazione abbia caratteristiche

istituzionali molto fumose: dato che

questo progetto, per adesso, è una

proposta privata che non ha avuto

nessun avallo dalla pubblica ammini-

strazione, che senso ha presentarlo

ufficialmente al Presidente?

Non vorremmo che, una volta in-

cassata la cortese attenzione del

Presidente Napolitano, il commit-

tente del progetto, cioè il Gruppo

Zunino, si facesse forte di questo

episodio per cercare di ottenere un

più facile consenso dalla giunta e

dal consiglio comunale alle sue ri-

chieste di costruire 1.300.000 metri

quadri, invece dei 650.000 previsti

dal piano regolatore.

Come dice sempre Andreotti, ‘a

pensar male si fa peccato, ma si in-

dovina’!

Franca Landucci

Capogruppo di Forza Italia

Italia dei Valori

Dalla parte dei cittadi-

ni, per il futuro di Se-

sto. Questo è l’impegno

del gruppo consigliare di Italia dei

Valori. La Città, oggi più che mai,

deve ripensare e progettare il suo

futuro. Non solo aree Falck; c’è una

città costruita che deve crescere e

migliorarsi, deve essere più vivibile

e pulita ma soprattutto più sicura.

Insomma, a misura d’uomo. E poi,

certo, c’è il futuro delle aree ex

industriali. Ad esso sono connesse

molte questioni: abitative, viabilisti-

che, lavorative e sociali. Questioni

complesse. Ma affinché non si crei

una “città nella città” e affinché la

Nostra città non sia mai il “satellite

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politica

dormitorio” di Milano serve un im-

pegno della politica e della società.

Affinché Renzo Piano oggi e chiun-

que altro un domani, disegnino la

Sesto dei sestesi.

Giorgio Valleris

Verdi

Un Parco sofferto, che

si deve assolutamente

fare.

Nel 2002 la Regione Lombardia,

istituisce il Parco locale di interesse

sovracomunale della Media Valle del

Lambro.

Dopo molti incontri nel luglio

2006, Sindaci dei Comuni di Bru-

gherio, Cologno Monzese, Sesto

S.G., sottoscrissero la “Convenzio-

ne per la promozione e la gestio-

ne del Parco della media valle del

Lambro” ove il Comune di Sesto

San Giovanni venne indicato quale

Comune capofila. La Convenzione

indicava anche i seguenti obiettivi:

il recupero della qualità ecologica

del territorio interessato dal fiume

Lambro mediante la bonifica dei

siti inquinati, la protezione della

fauna e della flora, la rinaturalizza-

zione del sistema fluviale (ambien-

te acquatico, le sponde e le aree

del bacino inserite nel perimetro

del Parco), l’eliminazione o il con-

tenimento dei fenomeni di disse-

sto idrogeologico, la promozione

di tecniche d’agricoltura a basso

impatto ambientale.

Per avviare la realizzazione com-

plessiva ed unitaria del Parco fu poi

chiesto al ex direttore del Parco

Nord Milano, l’ architetto F. Borella

di predisporre un Piano Pluriennale

d’intervento (PPI) , che si sostanziò

a settembre 2007 nell’individuazio-

ne di 13 aree si cui intervenire nell’

immediato.

Il parco deve essere realizzato e

non si puo’ piu’ perdere tempo. E’

indispensabile definire: la composi-

zione del Comitato di gestione del

Parco, provvedere alla nomina del

Direttore, e sopratutto sottoporre

il suddetto PPI all’approvazione del-

la Giunta, della Commissione terri-

torio e del Consiglio comunale di

Sesto San Giovanni al fine tra l’altro

di poter aver accesso ai necessari

finanziamenti per il suo sviluppo. I

Verdi di Sesto si adopereranno af-

finché tutto ciò possa avvenire in

tempi rapidi.

Per la Sinistra

Comunisti Italiani

Sin da quando il Partito

dei Comunisti Italiani ha

fatto la sua comparsa nel panorama

politico il motivo conduttore della

sua azione politica è stata la volon-

tà tenace e ostinata, di perseguire

l’unità delle forze politiche della

Sinistra italiana. Poteva sembrare

paradossale che un partito nato da

una scissione interna all’orizzon-

te comunista ponesse come suo

obiettivo quello di uno schieramen-

to finalmente unito a sinistra ma

così non era.

Gli avvenimenti di questi giorni su

scala nazionale hanno una portata

storica: l’8 e il 9 dicembre a Roma

si sono svolti gli Stati generali della

Sinistra che hanno sancito la nasci-

ta di un soggetto federativo nuovo,

nato dalla confluenza delle quattro

forze che hanno dato il via a questo

processo aggregativo (PRC-PdCI-

Verdi-Sinistra Democratica) e aper-

to al contributo di tutti coloro che

avvertono l’urgenza di avere una ca-

sa comune a Sinistra. Non si tratta

di un partito unico. Al suo interno le

singole forze politiche e sociali che

lo compongono manterranno la lo-

ro autonomia organizzativa. Non si

tratta nemmeno di un cartello elet-

torale. L’unità che si vuole costruire

va oltre i quattro partiti.

E’ un esigenza che parte dal basso,

da quel milione di donne e uomini

che il 20 ottobre hanno riempito le

strade di Roma, nasce dalla richiesta

di una parte importante società:

i lavoratori dipendenti, i precari, i

pensionati, le donne, i giovani, le le-

sbiche e gli omosessuali, i migran-

ti… in una parola: tutti coloro che

sono l’obiettivo primo della ventata

neoliberista, fatti segno di antiche

e nuove discriminazioni e che oggi

sono rimasti privi di una rappresen-

tanza politica autorevole, sacrificati

sull’altare del liberismo economico

caro a Confindustria e della “con-

certazione” etica con il vaticano.

Tutto ciò vive anche a Sesto. Anche

nella nostra città è stato proficua-

mente avviato il dialogo a Sinistra.

Un dialogo franco e serrato sui

grandi temi che riguardano il nostro

oggi e il domani tra tutte le forze

della Sinistra che oggi godono di

una significativa rappresentanza nel

Consiglio Comunale. Si tratta di un

confronto che parte non dalla scel-

ta dei leader ma dai contenuti ed

ha, come primo obiettivo, la costitu-

zione di un Tavolo di consultazione

permanente aperto al contributo di

movimenti, associazioni, realtà pic-

cole e grandi che vorranno portare

i loro contributi, senza infingimenti

o veti pregiudiziali, semplicemente

da Sinistra e Per la Sinistra!

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