notiziario della iii b fuoricl@sse · moso della città: il ponte carlo, pieno di statue e artisti...
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in particolare alla mia mi-
gliore amica, che si chia-
ma Miriam; per me è un'
amica speciale perché è
sempre al mio
fianco e io sa-
rò sempre vi-
cino a lei. Nel-
la mia classe
si litiga spes-
so ma poi fac-
ciamo pace
perché la mia
è una classe
speciale. A scuola venia-
mo molto volentieri per-
ché non vediamo l'ora di
rivederci. A volte cambia-
mo di posto per socializ-
zare di più, quest'anno è
arrivata una nuova bam-
bina di nome Martina che
subito ha fatto amicizia
con tutta la classe. Sono
molto felice di far parte di
questa classe e di avere
queste brave maestre, W
LA 3B!
Amalia Anna Pugliese
Una classe speciale
SO MMA RIO :
We speak english Pag.3
Ci piace
viaggiare
Pagg.
4-5
Notizie di cronaca Pag. 6
Autunno Pag. 7
Oggi al
cinema
Pag. 8-9-
10
Piccoli
lettori
Pag. 11
Parliamo
di noi
Pagg.
12-13-14
Vita
scolastica
Pagg.
15-16-17
La pagina
dello sport
Pagg. 18-
19-20
Oggi
cucino io
Pag. 21
Giochi
enigmistici
Pagg.
22-23
N O T I Z I A R I O
D E L L A I I I B FuoriCl@sse D I C E M B R E 2 0 1 7
V O L U M E 1 , N U M E R O 1
N OT I ZIE DI R I -
L IE VO :
Notizie di cronaca
pag. 6
Champions League
pag. 20
Ciao, mi chiamo Amalia e oggi vi
descriverò la mia classe. La mia
classe è la sezione 3 B compo-
sta da 25 alunni: 14 femmine e
11 maschi e
vado a scuo-
la a Sant'
Agostino. Le
mie maestre
sono molto
brave e han-
no molta pa-
zienza ed è
per questo
che a me piacciono, si chiamano
la maestra Ornella di Italiano, la
maestra Patrizia di Matematica,
la maestra Cindy di Inglese, la
maestra Memi di storia e geo-
grafia e la maestra Antonia di
Religione. La mia classe è molto
simpatica e ci sono alcuni com-
pagni mattacchioni come Matteo
e Giovanni che sono molto spiri-
tosi e ci fanno sempre ridere e
poi invece ci sono alcuni compa-
gni più seri. Noi ci frequentiamo
anche di pomeriggio, a volte,
organizziamo sempre le feste di
compleanno alle quali siamo
quasi tutti presenti e ci divertia-
mo un mondo, oppure ci orga-
nizziamo per studiare insieme.
Voglio bene a tutta la mia classe
La redazione del giornalino della III B
P A G I N A 2 V O L U M E 1 , N U M E R O 1
FuoriCl@sse
Direttrice: Ornella Molinaro
Collaboratrici: Cindia Galletta, Patrizia Garasto
Giornalisti
1. Chiarello Alessandro
2.Chiarello Gaia
3.Ciacco Benedetta
4.Corallo Martina
5.Di Donna Francesco
6. Fedele Ludovica Maria
7. Ferraro Tommaso
8.Gaudio Michela
9. Giardino Adamo
10. Gullo Giulia
11. Gullo Maria Victoria
12.Iaquinta Antonio
13. Imbrogno Lorenzo
14. Miceli Claudia
15. Molinaro Sara
16. Paladino Giovanni
17. Perri Miriam
18. Pugliese Amalia Anna
19. Rogano Niccolo'
20. Scarpelli Anna
21. Scudiero Maria
22. Sposato Lorenzo Matt
23. Stigliano Caterina Mar
24. Tomasi Vincenzo
25. Ventura Matteo
P A G I N A 3 V O L U M E 1 , N U M E R O 1
56 Kenendy St.
Rende (CS)
Dear Sofia,
my name’s Benedetta.
I’m eight, I’ve got blond hair and
blue eyes.
I’m from Rende.
In my town there’s a library, a cafè
and a post office, there are two
schools and six toy shops.
I like pizza and cakes. I can swim,
dance, run and sing.
How old are you?
What’s in your town?
Can you dance and sing?
Write soon
Love Benedetta
We speak English
A Christmas Tree
One little star on the top of the tree,
Two little presents underneath for me,
Three silver ropes twisted around the
tree,
Four colored lights shining prettily,
Five shining balls flowing silvery.
Oh, what a sight for use to see!
We wish you joy, love and happiness,
Merry Christmas!
Happy Holidays and best wi-
shes for joy and peace.
P A G I N A 4
Ogni viaggio
lo vivi tre volte:
quando lo
sogni, quando
lo vivi e
quando lo
ricordi
Viaggio a Viterbo
Io mi chiamo Niccolò e
vi voglio parlare del
viaggio che ho fatto que-
sta estate a Viterbo. Sia-
mo partiti di mattina, ver-
so le dieci e siamo arri-
vati alle sette, perché
per strada ci siamo fermati in un centro
commerciale. Il viaggio è stato molto bello
perché sono stato con la mia mamma,
con il mio papà e con mio fratello. Viterbo
è una città molto bella e lussuosa e nel
centro ci sono tanti negozi. La sera mi so-
no preparato per andare a cena, il giorno
dopo mi sono svegliato presto perché do-
vevo andare al matrimonio di mia cugina.
Il matrimonio è stato celebrato in una
chiesa molto bella e tutti quanti erano ve-
stiti in modo elegante. Il ricevimento si è
tenuto nel castello di Torre Alfina
che è un posto molto bello ed ele-
gante però c’era un vento molto for-
te. Dopo la cerimonia siamo rientrati
in albergo ed il giorno dopo siamo
ripartiti per rientrare a casa, ma du-
rante il viaggio ci siamo fermati all’I-
kea e siamo arrivati a casa alle otto
di sera. E’ stato un viaggio che non
dimenticherò mai.
Niccolò Rogano
la musica e i lampadari luc-
cicanti che illuminavano
tutta la nave. La cabina era
spettacolare, sono uscita
dal balcone e ho visto il
mare blu, blu, blu, blu. La
sera, a cena, ero molto
emozionata perché il gior-
no dopo sarebbe stato il
mio compleanno. Giorno
diciannove mia mamma mi
ha svegliata con la canzon-
cina di buon compleanno,
ma io non vedevo l'ora di
vestirmi e andare a fare
colazione. Finalmente
scendiamo dalla nave:
wow eravamo a Barcello-
na, c'era una marea di
gente lungo le Rambles e
tanti monumenti be llissimi,
io ho scattato migliaia di
foto. Rientriamo sulla nave
e iniziamo a preparaci per
la cena. Ero molto emozio-
nata, ero sicura che ci sa-
rebbe stata una sorpresa,
all'improvviso ecco i came-
rieri arrivare con una torta
bellissima e le candeline
accese, tutti i presenti ini-
ziarono ad applaudire per
farmi gli auguri di buon
compleanno. Finalmente
esprimo il mio deside-
rio...ma non posso rivelar-
lo a nessuno. I ricordi di
questo viaggio resteranno
sicuramente nel mio cuo-
re.
Amalia Pugliese
Una fantastica crociera
Ciao, io mi chiamo Amalia e oggi vi vo-
glio raccontare di una crociera che ho
fatto per il mio compleanno. È comincia-
to tutto la mattina del diciotto maggio, il
giorno prima del mio compleanno, mio
papà mi informa che aveva organizzato
una crociera per il mio compleanno, la
notizia mi ha resa felicissima e allora ho
cominciato a prepararmi per partire. Ap-
pena salita sulla nave ero super felice ed
emozionata, era tutto bellissimo: le luci,
F U O R I C L @ S S E
Ci piace viaggiare
P A G I N A 5 V O L U M E 1 , N U M E R O 1
Il mio viaggio a Praga
Una sera sono partita con la mia famiglia ed alcuni
amici. Abbiamo viaggiato tutta la notte fermandoci in
alcuni autogrill. Arrivati all’aeroporto, abbiamo preso
l’aereo e siamo partiti per Praga. Il viaggio è stato
molto divertente e tranquillo. Appena arrivati, abbiamo
fatto il giro della città e ci siamo fermati in Piazza della
Città Vecchia. Lì ci siamo incantati a guardare l’Orolo-
gio Astronomico, che allo scoccare di ogni ora offre
uno spettacolo bellissimo: da due finestrelle si vedono
girare delle figure che rappresentano i dodici Apostoli.
Poi siamo andati in un’altra piazza dove ai lampioni
erano attaccati dei cesti di fiori di tanti colori. Appena
è diventata notte, ci siamo diretti verso il ponte più fa-
moso della città: il ponte Carlo, pieno di statue e artisti
di strada. Da lì si vedevano le due sponde
della città tutte illuminate come stelle. Il
giorno dopo abbiamo visitato il gigantesco
castello di Praga, la vicina e altissima catte-
drale di San Vito e i giardini intorno al ca-
stello che erano verdissimi e pieni di fiori. Il
pomeriggio abbiamo fatto il giro sul battello
lungo il fiume Moldava, che è il fiume che
attraversa la città. La mattina dell’ultimo
giorno siamo stati al ghetto di Praga: una
zona della città in cui venivano costretti a
vivere gli ebrei negli anni in cui erano per-
seguitati. Nel ghetto abbiamo visitato le si-
nagoghe, che sono i luoghi in cui gli ebrei
pregano, un museo dove c’erano oggetti e
disegni di bambini ed il cimitero ebraico.
All’uscita ci siamo messi a correre perché
uno strano camion delle pulizie spruzzava
l’acqua in alto, schizzando tutti, e sembrava
ci inseguisse in tutti i posti. Dopo l’ultima
passeggiata per la città, abbiamo preso
l’aereo per tornare a casa e terminare que-
sto bellissimo viaggio.
Ludovica Fedele
campionato europeo sullo schermo gigante in
una piazza al centro della città, ci siamo proprio
divertiti! Ho visitato una ferrovia dove ci lavorava-
no solo bambini. Poi siamo partiti per l’Austria
precisamente a Vienna, una città bellissima. Sia-
mo andati subito a visitare il castello della princi-
pessa Sissi, veramente molto grande e fantasti-
co. Abbiamo visitato anche qui la città con il bus
scoperto ma per arrivare dalla sosta camper in
città serviva prendere la metropolitana. Dopo
alcuni giorni siamo ripartiti per il nostro paese,
ma abbiamo fatto sempre alcune soste, la mia
preferita è stata quella di Mirabilandia. Devo dire
che viaggiare in camper è bellissimo.
Lorenzo Imbrogno
Il mio viaggio in camper
Mi chiamo Lorenzo, ho otto anni e vi voglio rac-
contare il mio viaggio in camper fatto con la mia
famiglia. Siamo partiti insieme a dei nostri amici.
Abbiamo attraversato tutta l’Italia e abbiamo fatto
tante soste e visitato dei luoghi bellissimi. Poi ab-
biamo attraversato la frontiera e siamo arrivati in
Slovenia e anche qui abbiamo visitato tanti posti,
però il tempo non è stato tanto bello perché pio-
veva sempre, il giorno più bello è stato quando ci
siamo fermati al lago di Bled che cambiava colo-
re. Al centro del lago c’era un’isola con un castel-
lo bellissimo, mi sono divertito perché ho fatto il
giro con la barchetta e con mio fratello Andrea e
il mio amichetto Mattia abbiamo dato il cibo alle
anatre e ai pesci che erano grandissimi. Poi sia-
mo partiti e siamo arrivati in Ungheria, precisa-
mente a Budapest, qui è stato bellissimo perché
abbiamo visitato tutta la città con il bus scoperto
e con delle cuffiette abbiamo ascoltato tutta la
storia della città. La cosa bella è stata quando la
sera abbiamo fatto il giro con il traghetto sul fiu-
me Danubio e poi abbiamo visto la partita del
Ci piace viaggiare
P A G I N A 6
persino per la rimozione delle macerie, il ripristi-
no della viabilità, il ritorno delle popolazioni in
aggregati abitativi forniti di servizi efficienti, l'av-
vio della progettazione di piani di ricostruzione
con programmi definiti e realistici, il supporto alle
attività produttive commerciali, agricole ed arti-
gianali attraverso appositi strumenti. Questo ter-
remoto mi ha colpito molto perché non si è fer-
mato ad una scossa sola ma tante scosse suc-
cessive, ugualmente distruttive, come quella che
si è verificata ben due mesi dopo, a ottobre due-
milasedici, hanno distrutto quasi completamente
tre centri storici e purtroppo tolto la vita a centi-
naia di persone. Ancora oggi, a più di un anno da
questo terribile evento, molte famiglie soo in atte-
sa di una nuova casa. Il mio pensiero va a tutti,
ma soprattutto a quei bambini, piccoli come me,
che hanno perso le loro case, i loro affetti e le
loro scuole e che ancora oggi vivono in alloggi
precari. Spero che presto possano avere una
casa tutta loro e una nuova scuola dove ricomin-
ciare a sperare, a crescere e imparare.
Francesco
Di Donna
Kim e Trump non vanno proprio d’accordo e si
stanno minacciando e tutto il mondo è in ten-
sione, perché si temono nuove guerre. Si of-
fendono a vicenda, Kim dice che Trump è vec-
chio e Trump dice che Kim è basso e ciccione.
Secondo me Kim è pericoloso e sciocco.
Alessandro
Chiarello
Il dittatore Kim Jong–un
Ciao, sono Alessandro, a me piace guardare il tele-
giornale, e un giorno ho sentito una notizia davvero
terribile: il leader della Corea del Nord Kim Jong–un
che stava facendo prove di bombardamento e ha fat-
to crollare un tunnel, ci sono stati almeno 200 morti.
Io penso che questo Kim sia davvero un pazzo, anzi
è pazzissimo! È anche pericoloso, non si rende nem-
meno conto che sta uccidendo il suo popolo. Kim sta
seminando terrore in tutto il mondo intero. Poi ha
compiuto molti altri atti terroristici: ha fatto esplodere
una bomba atomica sull’oceano Pacifico, ha creato
un terremoto e ha fatto esplodere dei missili finti in
Giappone.
F U O R I C L @ S S E
Notizie di cronaca Il terremoto di
Amatrice
Ciao sono Fran-
cesco Di Donna,
frequento la terza elementare e oggi vi parlerò del ter-
remoto di Amatrice. Poco più di un anno fa, il venti-
quattro agosto 2016, un terribile terremoto sconvolse
Lazio, Umbria e Marche. Nella notte, alle ore 3.36 una
forte scossa ha colpito la provincia di Rieti. Amatrice,
Accumuli e Arquata del Tronto sono i paesi più dan-
neggiati. Il paese di Amatrice, che era tra i luoghi più
antichi e caratteristici d’Italia, è stato praticamente di-
strutto. Intere famiglie purtroppo sono rimaste intrap-
polate sotto le macerie. Grazie al lavoro instancabile
dei Vigili del Fuoco, della Protezione Civile e volontari,
molte persone sono state tratte in salvo ma molti altri
non ce l’hanno fatta. A peggiorare la situazione è sta-
to il fatto che la forte onda sismica ha continuato sen-
za sosta ed ha così semi-distrutto altri piccoli centri.
Tutti questi eventi sismici, che si sono susseguiti, e la
conseguente distruzione hanno dimostrato quanto in
Italia ci sia ancora da fare in termini di prevenzione
sismica per la costruzione di edifici più sicuri. Oggi, a
più di un anno dal sisma, ho letto che c’è ancora si-
lenzio e clima di tristezza e dolore nelle strade di
Amatrice. La ricostruzione è ricominciata ma ancori i
risultati sono pochi. Nel paese simbolo della devasta-
zione portata dal terremoto di un anno fa, sono arrivati
in tanti durante le ore e i giorni che hanno seguito il
triste evento anche e soprattutto per commemorare le
239 vittime del paese, ma ad oggi resta molto da fare
Autunno
P A G I N A 7 V O L U M E 1 , N U M E R O 1
E’ AUTUNNO
L’autunno è arrivato. In questa stagione comincia a
fare più freddo e ci dobbiamo vestire con maglioni,
giubbotti pesanti, magliette a maniche lunghe e panta-
loni. Gli animali si preparano per il grande sonno, ma
prima devono raccogliere le provviste sennò non rie-
scono a sopravvivere, mentre alcuni uccelli volano nei
posti più caldi, tranne i pettirossi che restano a farci
compagnia con il loro canto. Fa più freddo, piove spes-
so, il cielo è sempre un po’ grigio e non manca il frago-
re dei temporali. Dagli alberi cadono le foglie che for-
mano un tappeto, e quando si cammina sulla strada si
sente il loro crepitio. L’autunno ci regala una buona
frutta come le melagrane, i cachi, le noci, l’uva, i fichi,
le mele e le pere. Poi in autunno si vendemmia e per
strada si sente l’odore del mo-
sto e delle gustose caldarro-
ste. I colori dell’autunno ci in-
cantano: il marrone, il rosso, il
giallo e il verde scuro. Se an-
diamo nei boschi possiamo
raccogliere i funghi e i ciclami-
ni. In autunno non possiamo
stare tanto fuori, ma dobbiamo
stare in casa al calduccio. A
me l’autunno non piace molto
perché piove spesso e non
posso uscire a giocare con i
miei amici.
Niccolò Rogano
Poesia di L. Santucci
Ottobre
Ottobre, il tuo pennello
dipinge i boschi e i prati.
È pieno il mio cestello
di grappoli dorati.
La castagna ed il fico
sorridon tra le foglie:
«Viva l'autunno amico:
siam di chi ci raccoglie ».
Passata è ormai l'estate,
la rondin lascia il tetto.
Già le prime fiammate
guizzan nel caminetto.
Ottobre tutto d'oro
ci dice: «Il tempo vola ».
Ciascun torna al lavoro,
e il bimbo torna a scuola.
P A G I N A 8
Ballerina
Ciao, mi chiamo Benedetta e vi parlerò di un film
molto emozionante che ho visto al cinema, in
compagnia della mia mamma. Il suo titolo è
“Ballerina”. Il film è ambientato in Francia,
nell’Ottocento. La protagonista si chiama Félicie,
una ragazzina che vive in un orfanotrofio, dove
conosce un altro orfano di nome Victor. Entram-
bi hanno un sogno da realizzare: Félicie vorreb-
be diventare una ballerina dell’Operà di Parigi,
invece Victor sogna di diventare un inventore,
per questo decidono di partire per Parigi. La città
è così grande che i due si perdono e le loro
strade si dividono. Félicie, dopo aver cammina-
to per ore e ore, all’ improvviso, si ritrova davanti
alla grande teatro dell’ Operà. Timorosa, entra,
ma subito il custode la prende per il braccio e
sta per buttarla fuori, quando in suo aiuto arriva
una giovane signora che zoppica; il suo nome è
Odette, un’ex ballerina che fa le pulizie nel tea-
tro. La ragazzina inizia a seguire Odette, perché
pensa che lei può darle qualche consiglio su co-
me diventare una grande ballerina. Odette ospi-
ta Félicie nella casa di una donna molto ricca e
severa, dove fa la cameriera e si fa aiutare nelle
pulizie. Nella casa vive anche una ragazzina
viziata di nome Camille, costretta dalla mamma
a diventare una ballerina dell’Operà. Félicie e Camil-
le non vanno tanto d’accordo e da subito nasce una
reciproca antipatia, che presto si trasforma in rivalità.
Un giorno nella grande casa arriva una lettera di am-
missione alla scuola di danza indirizzata a Camille,
ma Félicie se ne impossessa e ne approfitta per pre-
sentarsi al posto suo. Durante le prove di ballo Feli-
cie diventa sempre più brava, ma la mamma di Ca-
mille scopre l’inganno così racconta tutto al professo-
re di danza. Però le permettono di restare per la sua
bravura. Infine, Camille si rende conto che Félicie è
diventata più brava di lei e così le lascia il suo posto
definitivamente. Félicie realizza il suo sogno: diventa
ballerina dell’Operà di Parigi. Anche Victor diventa un
grande inventore. Spero di poter vedere altri film così
interessanti, emozionanti e belli. Questo film mi ha
fatto capire che dobbiamo sempre inseguire i nostri
sogni, anche se siamo in difficoltà, perché alla fine
diventano realtà. Non bisogna mollare mai!
Benedetta
Ciacco
sa Mirana . Si trattava di una principessa molto buona
che in seguito sarebbe diventata regina delle meravi-
glie. Per questo motivo la sorella cattiva della princi-
pessa Mirana si arrabbiò e scappò via dal castello. Ali-
ce con i suoi amici andarono a trovare la sorella della
principessa. Però furono catturate dalle guardie della
principessa Elazabeth. Alice si liberò grazie alle guar-
die, così riuscì a ridare la
cronosfera al Mago. Il
Film è stato bellissimo e
mi ha fatto volare con la
fantasia. Consiglio a tutti
di vederlo
Caterina Stigliano
Alice attraverso
lo specchio
Oggi vi racconto
un film che parla
di una ragazza
che viaggia nello
specchio, si chiama Alice che incontrò un cap-
pellaio che da grande voleva costruire cappelli,
incontrò anche una principessa che aveva una
sorella perfida e brutta. Alice incontrò un Mago
che poteva fermare il tempo, il Mago aveva il
suo castello a orologio, ed era tutto nero. Ave-
va una piccola porticina, Alice rubò la cronosfe-
ra per tornare indietro nel tempo. Alice così
viaggia nel tempo. Giunge nel paese delle me-
raviglie dove incontra i genitori della principes-
F U O R I C L @ S S E
Oggi al cinema
P A G I N A 9 V O L U M E 1 , N U M E R O 1
Un pomeriggio al cine-
ma
Mi chiamo Gaia e oggi vi vo-
glio raccontare di un film che
ho visto e che si chiama
“Cattivissimo me 3” che sa-
rebbero i Minions. È stato un
film davvero molto divertente.
Sono andata a vederlo con
mamma, papà e mio fratello.
Nel film i Minions venivano
arrestati perché avevano fatto
una cosa vietata dalla legge,
ma loro non lo sa-
pevano. Per scap-
pare si sono ritrovati
ad un concerto mu-
sicale ma si sono
fermati a cantare e
la polizia li ha trovati
e sono finiti in pri-
gione. In prigione
c’erano persone cattive già da tanto
tempo che si erano spaventate per-
ché i Minions li trattavano male. Ma
i Minions sono riusciti a scappare e
sono andati ad aiutare Gru, che è il
loro padrone, a fermare un cattivo di
nome Bratt Salbrac che aveva ruba-
to un diamante e voleva distruggere
la città di Hollywood. E ci sono riu-
sciti.
È stata una giornata da non dimen-
ticare.
Gaia Chiarello
(Marcus) criminale e in
prigione. Una scrofa
(Rosita) che aveva 25
maialini, e che cantava
mentre faceva la doc-
cia. Vi erano molti altri
personaggi: un topo
bianco di nome Mike,
molto vanitoso; una elefantessa di
nome Meena, molto timida e impau-
rita quando deve stare sul palcosce-
nico; un lama di nome Judith; e tanti
altri. Un giorno andarono in teatro
per le prove di una selezione, ven-
nero presi a lavorare come cantanti.
C'era chi suonava la pianola, chi la
tromba, la chitarra, chi cantava e chi
ballava. Ad ogni spettacolo c'era il
pienone. Il Koala Buster
Moon, proprietario del tea-
tro, per evitare il fallimento
decise di organizzare una
competizione canora per
racimolare un po' di denaro
e salvare il teatro a cui era
molto legato. All'invito ri-
sposero tantissimi perso-
naggi, con alle spalle una
vita di problemi, che per un motivo
o per l'altro desideravano dare il
meglio di sé nella competizione
canora, perché pensavano che
sarebbe stata l'occasione per
cambiare la loro vita in meglio. Lo
spettacolo fu visto da tantissime
persone, anche se durante l'esibi-
zione dell'elefante, a causa della
potenza della sua voce, crollò una
parte del teatro. Ma si continuò lo
stesso e fu un vero successo. Il
koala Buster Moon capì che insie-
me a tanti amici si possono realiz-
zare anche i sogni.
Michela Gaudio
IL FILM "SING"
Sono Michela, e vi voglio
raccontare il film "Sing". Il
4 gennaio del 2017 ho fe-
steggiato il mio settimo
compleanno al Cinema
Garden di Rende. Qui ho
invitato i miei cuginetti e i
miei compagni di classe, e
insieme abbiamo guardato
il film "Sing". Era un film di
animazione con una trama
molto bella, perché raccon-
tava la storia di tanti ani-
mali a cui piaceva cantare.
Il film iniziò presentando
queste diverse specie di
animali. C'era un gorilla di
montagna di nome Johnny,
che aveva un papà
Oggi al cinema
Il cinema fa sognare
P A G I N A 1 0
Batman è colui su cui si può sempre contare per vigilare
contro la criminalità.
Una giornata al cinema
Ciao, oggi vi voglio raccontare una
delle mie giornate al cinema con i
miei genitori. Il film che abbiamo vi-
sto è “Lego Batman”, che racconta
di un supereroe che deve sconfigge
il malvagio Joker, con
l’aiuto dei suoi amici
Batgirl e Robin. Joker
vuole distruggere la
città di Gotham met-
tendo delle bombe
per tutta la città,
quindi il compito
di Batman e dei
suoi amici è
quello di disin-
nescare tutte le
bombe. Usando i
loro mezzi e le
loro armi e, dopo
varie lotte, i supe-
reroi salvano la
città mentre Joker
e i suoi scagnozzi
fuggono via. Il film
mi è piaciuto tanto
perché hanno vinto
i buoni e hanno
salvato tanta gen-
te. Andare al cine-
ma con i miei geni-
tori mi diverte tan-
to.
Tommaso Ferraro
telefono, ognuno in modo simpatico e
scatenato, per trovare il codice che
riuscirà ad aiutare Gene nel suo sco-
po. Quando un grande pericolo minac-
cia il telefono, il destino di tutte le emoji
dipenderà da questi tre improbabili
amici, che dovranno salvare il loro
mondo prima di venire definitivamente
cancellati. Dopo un po’ il film è finito,
dopo siamo andati da Mediaworld e
abbiamo comprato il dischetto di que-
sto film. Infine siamo tornati a casa e
abbiamo visto il DVD e poi siamo an-
dati a dormire. Prima di finire questo
racconto vi voglio dire che questo film
è stato molto bello e fantasioso e io mi
sono divertito un mondo.
Paladino Giovanni
EMOJI - ACCENDI LE EMOZIONI
Una mattina di ottobre io e la mia famiglia
siamo andati al cinema Andromeda a
vedere un film di nome Emoji accendi le
emozioni. Abbiamo preso i biglietti e sia-
mo entrati in sala 4. Dopo un po' è co-
minciato il film che parlava di un bambino
che aveva un telefono pazzo, infatti den-
tro il telefono su whatsapp c' era una pic-
cola città di nome Messaggiopoli. Il prota-
gonista di questo film si chiama Tin e i
suoi migliori amici sono Rebel e Give me
five. In questo mon-
do ogni emoji ha una
sola espressione
facciale tranne Ge-
ne, una vivace emoji
che riesce a fare più
espressioni. Deciso
a diventare
“normale” come tutte
le altre emoji, Gene chiede aiuto al suo mi-
gliore amico Ghimmi 5 e alla famosa hac-
ker Rebel. Tutti insieme si imbarcano in
un’incredibile “app-ventura” all’interno del
Uno
straordinario
viaggio
attraverso le
applicazioni del
telefono
F U O R I C L @ S S E
Oggi al cinema
P A G I N A 1 1
che era piena di rifiuti: cartacce, bottiglie e liquidi
di mille colori. Dopo sono andati al fiume ma lo
hanno trovato sporco, l'acqua era giallastra e pie-
na di schiuma sporca, lì hanno incontrato i pesci
che si lamentavano dell'acqua sporca e gli era
venuto il mal di pancia. Infine sono andati nel bo-
sco che era pieno di pneumatici, bottiglie e altre
sporcizie. Gli alberi erano assonnati e alcuni ce-
spugli di more erano tristi perché i loro fiori non
sbocciavano più. Alla fine è arrivato un mostro
fatto di inquinamento che spargeva fumo, liquidi
schifosi e altra spazzatura, ma Luca e Silvia lo
hanno sconfitto, hanno dipinto un lenzuolo e con
aiuto degli uccelli hanno
intrappolato il mostro.
Questo libro ci fa capire
che non bisogna inqui-
nare altrimenti tutti i bei
colori spariscono e tutto
è più triste. Questo libro
mi è piaciuto molto e mi
ha insegnato tante cose.
Maria Scudiero
Alla ricerca dei colo-
ri perduti
Vi parlerò di un libro che
s'intitola "Alla ricerca dei
colori perduti", è un libro
della biblioteca di scuola
che dopo averlo letto ho
restituito.
Parla di due bambini
che si chiamano Luca e Sil-
via che hanno aiutato il gatto
Armonico, un gatto magico
di mille colori, a non inquina-
re il mondo. Il gatto Armoni-
co ha portato Luca e Silvia
in cielo dove hanno incontra-
to gli uccellini che si lamen-
tavano dell'aria inquinata
dagli scarichi delle macchine e dal fumo, e del fatto
che gli era venuta la tosse proprio per aver respira-
to quell'aria sporca. Poi sono andati sulla spiaggia
hanno chiesto a una rana se poteva
riportare a casa Fortuna perché loro
erano impegnati con i suoi fratelli e
quindi la rana che si chiamava Randy
fu il compagno di viaggio di Fortuna.
Alla fine, dopo tante avventure, Fortu-
na ritrovo la sua famiglia. Questo libro
mi è piaciuto molto, lo ho letto soprat-
tutto di notte nel lettone di mia mam-
ma, mi dispiace non poterlo rileggere,
è stato un libro fantastico e mi ha inse-
gnato che tutti siamo uguali e che non
dobbiamo credere alle superstizioni.
Nella storia c’era pure una parte in cui
Casser che è il proprietario della ca-
panna, dove si sono rifugiati quando
c’era il tornado, aveva un calendario
dove c’erano segnate tutte le catastrofi
che sono successe a Prato Fiorito con
la presenza di un gatto nero e senza
la presenza di un gatto nero ed erano
di più quelle senza la presenza di gatti
neri. Non dimenticherò mai questo
fantastico libro.
Maria Scudiero
Ogni libro
è
un mondo!
F U O R I C L @ S S E
Un bellissimo libro
Vi parlerò della storia di un gatto,
raccontata in un libro intitolato “Non
arrenderti Fortuna”, è un libro della
biblioteca di scuola che ho letto e
restituito. Parla di un gatto nero che
è stato abbandonato, lo ha adottato
un ghiro di nome Luisio e Fortuna
che è il nome del gatto credeva che
Luisio fosse il suo vero papà. Fortu-
na ha fatto molti viaggi ed ha aiutato
molti animali. La scena che mi ha
colpito di più è quella del tornado,
tutti gli animali si erano rifugiati in
una capanna molto grande. I gatti
neri erano banditi da Prato Fiorito,
cioè dove era nato Fortuna ma la
mamma e il papà se ne pentirono e
Piccoli lettori
P A G I N A 1 2
Noi siamo
piccoli, ma
cresceremo!
Il compleanno che non dimenticherò
mai
Era il compleanno di Maria e aveva organiz-
zato la festa da “Jungle Park” dove abbiamo
cominciato a giocare e siamo andati sullo sci-
volo gonfiabile, poi su un altro scivolo dove
entrarci era difficile, quando siamo scesi sia-
mo caduti in un mare di palline e ci siamo rin-
corsi. Dopo ci siamo perduti dentro i giochi e
alla fine della festa siamo andati a mangiare:
patatine, rustici e pizza.
Il momento della torta è stato davvero bello,
siamo andati in una saletta, dove c’erano in più
dei buoni dolci e una bella torta. Maria si era
seduta su una sedia a forma di trono ed io e i
compagni le abbiamo cantato la canzoncina di
buon compleanno. Maria spense le candeline.
Infine venne il momento dei regali, noi compa-
gni le abbiamo regalato barby e altri amici dei
vestiti che Maria ha gradito tantissimo. E’ stata
una festa davvero indimenticabile.
Lorenzo Matteo Sposato
piacciono perché sente ogni giorno
storie tristi e a volte proprio brutte.
Per diventare pm ha dovuto studiare
molto e sostenere molti esami e quan-
do vado a casa di mia nonna, nella
stanza della mia mamma è ancora pie-
no di libri, foglietti….
A me piacerebbe svolgere il suo lavoro
da grande, ma non lo farò perché lei
mi dice sempre di scegliere un altro
mestiere.
Giulia Gullo
Il lavoro della mia mamma
Salve sono Giulia e vi voglio spiegare
com’è complesso il lavoro della mia
mamma. La mia mamma è laureata in
Legge e di lavoro fa il pm. Il suo lavoro
è impegnativo e difficile. Lei lavora
molte ore al giorno e non sa mai quan-
do finisce la sua giornata, ecco perché
non sempre riesce a giocare con me.
Io sono orgogliosa di lei perché lei, con
il suo lavoro, cerca di proteggere i buo-
ni e di punire i cattivi, ma mi dispiace
perché si stanca molto ed alcune volte
la vedo preoccupata. Io so che lei è
felice di fare questo lavoro, perché la fa
sentire utile agli altri, ma capita che
torni a casa arrabbiata e stanca. Io so
che alcune cose del suo lavoro non le
F U O R I C L @ S S E
Parliamo di noi
P A G I N A 1 3 V O L U M E 1 , N U M E R O 1
DANZA
Ciao, io mi chiamo Anna, ho
sette anni e frequento la terza
B. Oggi vi parlerò del mio
sport preferito, cioè la danza.
Fin da quando ero piccola il
mio sogno era frequentare un
corso di danza e quest’anno
finalmente mi sono iscritta. Mi
trovo molto bene e mi diverto
moltissimo, la mia maestra di
nome ketty è molto dolce e
brava perché ci insegna molte
cose belle e ad ogni lezione
impariamo tanti balletti. L’altro
giorno la maestra Ketty ci ha
insegnato a fare la spaccata
ed il ponte ed io fortunata-
mente sono stata molto
brava. Poi abbiamo impa-
rato a stare sulle punte ed
alcuni passi dal nome stra-
no come: rond de jump,
relevè, e jetè. Le lezioni di
danza si svolgono in una
sala che si chiama venta-
glio. La sala ha uno spec-
chio grandissimo e delle
sbarre marroni, dove noi
ballerine facciamo gli eser-
cizi. Io e tutte le bambine
del mio corso indossiamo
la stessa divisa, composta
da: il body rosa, le calze
bianche, lo scalda-cuore, le scarpette
ed il copri chignon. Io frequento que-
sto corso tre volte a settimana cioè
martedì, giovedì e venerdì; a volte è
molto faticoso perché non sempre
riesco a finire i compiti prima di anda-
re a danza, quindi devo finirli dopo,
altrimenti la maestra Ornella si arrab-
bia e anche mia madre. Siccome a
me piace molto la danza, la consiglio
a tutti perché è uno sport bellissimo e
divertente.
Anna
Scarpelli
Miriam eravamo andate via insieme e allora lei è
venuta a casa della mia amica e mi ha riportato
subito a casa. Mia mamma mi ha rimproverato e
mi ha detto che non dovevo più fare queste cose di
nascosto, perché lei e le maestre sono morte di
paura. Anche la mamma di Miriam si è arrabbiata
con la mia amica. È stato divertente e molto emo-
zionante, però che sgridate ci siamo prese!
Claudia Miceli
Un piano subito scoperto
Ciao, mi chiamo Claudia e vi voglio raccontare
di una marachella combinata con la mia com-
pagnetta di scuola Miriam, di cui sono molto
amica. Un giorno, in prima, io e Miriam ci siamo
messe d’accordo per andare di nascosto a ca-
sa della mia amica, ma i nostri genitori non ne
sapevano nulla. All’uscita di scuola è venuta la
cugina di Miriam a prenderla e io sono andata
con lei, dicendole che le nostre mamme ci ave-
vano dato il permesso. Noi eravamo molto felici
per questo piano che ci sembrava molto astuto.
La mia mamma, però, non vedendomi tornare
con il pulmino, ha subito telefonato a scuola
chiedendo, con voce molto preoccupata, dove
ero. Io non pensavo che l’avrebbe scoperto, ma
la maestra Patrizia disse a mia madre che io e
ni con i quali ho giocato. Noi le abbiamo fatto
una sorpresa che lei non si aspettava, per
questo dalla gioia si è messa a piangere da-
vanti a tutti. Noi ci siamo stati tre giorni e in
questi giorni abbiamo vendemmiato e ho vi-
sto raccogliere l’uva e
metterla nei tini. Mi sono
divertita tantissimo.
Sara Molinaro
Il compleanno
di zia
Il giorno 6 otto-
bre è stato il
compleanno di
mia zia Isabella
che ha deciso di
festeggiarlo in Sicilia. Nonno, nonna e zia sono
partiti tre giorni prima e io, papà, mamma e Simo-
ne siamo arrivati il giorno del compleanno. Abbia-
mo trovato tutti i tavoli apparecchiati e un grandis-
simo buffet. C’era tanta gente e anche tanti bambi-
Compleanno
in Sicilia
Parliamo di noi
F U O R I C L @ S S E
P A G I N A 1 4
I compleanni di novembre alla fattoria didattica
Un compleanno finito male
Ciao, siamo Lorenzo e
Niccolò e vi vogliamo
parlare di un complean-
no bello ma finito male.
Noi (Lorenzo e Niccolò)
insieme a Francesco,
Miriam e Matteo, abbia-
mo festeggiato il com-
pleanno all’“Arca di Noè”. C’erano quasi tutti
i compagni, appena arrivati siamo andati in
un piccolo bosco dove c’era una cuccia con
un cagnolino ferito alla zampa, dopo un po’
abbiamo ricevuto dei cartellini per dividerci in
due squadre (fortunatamente siamo capitati
insieme). Il nostro gruppo ha iniziato a fare le
piantine mentre l’altro gruppo ha visitato gli
animali, per fare la piantina ci hanno dato un
foglio dove fare un disegno a piacere da met-
tere nella piantina per abbellirla. Appena finito
il disegno l’abbiamo messo nella piantina e
l’abbiamo posata su un tavolino. Poi siamo
saliti su un trattore e siamo andati a vedere
gli animali, c’erano molti animali come i
cavalli, i conigli, le mucche, due pony (su
uno di questi abbiamo fatto un giro), le
galline e le oche. Appena finito il giro sia-
mo andati a mangiare, poi noi tutti i fe-
steggiati abbiamo scritto un desiderio su
un bigliettino che poi abbiamo bruciato.
Alla fine della serata Lorenzo si è fatto
male alla testa ed è andato all'ospedale e
il dottore gli ha messo tre punti. Tutti ci
siamo preoccupati molto ma il giorno do-
po è arrivato a scuola più pimpante di
prima. E’ stato proprio un compleanno
da ricordare!
Lorenzo Imbrogno e Niccolò Rogano
gnore ci ha fatto visitare l’orto. Alla fine ogni bam-
bino ha piantato una piantina, mentre le animatri-
ci ci spiegavano come si curavano. Poi siamo
rientrati e, dopo aver lavato le mani ci siamo se-
duti per mangiare. Abbiamo scherzato e ci siamo
fatti le foto insieme. Poi è arrivato il momento più
bello della serata: il taglio delle torte. Le torte era-
no cinque, ognuno aveva la sua. Mentre tutti can-
tavano tanti auguri, due papà hanno sparato i tubi
pieni di bellissimi coriandoli. E’ stato un momento
bellissimo, noi eravamo molto emozionati ed av-
volti in una splendida magia. Dopo aver gustato
le magnifiche torte gli ospiti sono andati via. Ad
ogni bambino è stata regalata la piantina che
aveva piantato . Purtroppo, proprio alla fine della
festa, quando ormai tutti erano andati via, Loren-
zo ha sbattuto ad una colonna e si è fatto male,
per fortuna nulla di grave. Questo compleanno
resterà per sempre nel mio cuore come un’espe-
rienza straordinaria vissuta insieme alla persone
a cui voglio bene.
Miriam Perri
Ieri io e la mia famiglia siamo andati alla fattoria
didattica per festeggiare il mio ottavo compleanno,
insieme a Niccolò, Lorenzo, Francesco e Matteo
che anche loro come me sono nati a novembre.
Da qualche anno abbiamo deciso di festeggiare i
nostri compleanni insieme e, dato che Niccolò è
nato per ultimo, la data scelta è sempre la sua.
Appena sono arrivata i miei compagni mi aspetta-
vano per iniziare a giocare. Di corsa, tolsi il giubbi-
no e li raggiunsi. Poi è arrivata Amalia, l’ho ab-
bracciata e l’ho portata a giocare con noi. Intanto,
sono arrivati gli altri compagni, amici ed è iniziata
la festa. Le animatrici ci hanno diviso in gruppi e a
turno ci hanno fatto salire sul trenino per andare a
visitare gli animali. Gli animali erano tanti all’inter-
no della fattoria: capre, pecore, conigli, cani, galli-
ne e pony. Ogni bambino ha fatto un giro sul pony.
Il pony si chiamava Stellina, molto bella ma un po’
vivace. Quando sono salita su Stellina ho avuto la
sensazione di cadere. Ma è stata solo una sensa-
zione , forse perché troppo emozionata. Finito il
giro degli animali è iniziato quello dell’orto. Un si-
Parliamo di noi
P A G I N A 1 5
“Per attirare l'attenzione del lettore, inserire
qui un richiamo o una frase tratta dal testo.”
È bello stare a scuola
LA SIGNORA
RITA
La signora Rita è
la collaboratrice della nostra scuola. Vive a Montal-
to Uffugo, un paese della provincia di Cosenza.
Purtroppo, è rimasta vedova troppo presto con
quattro figli, era molto giovane e per poter mante-
nere la famiglia è stata costretta ad andare a lavo-
rare. Lavora da quasi trent’anni, un lavoro che ama
molto perché le piace stare a contatto con i bambi-
ni e con gli insegnanti. Non c’è nulla che non ama
del suo lavoro, lo fa con tanta passione e dedizio-
ne. E’ precisa, puntuale, sempre attenta e disponi-
bile. Prima di arrivare nella nostra scuola ha lavo-
rato in altre quattro scuole fra cui una dell’infanzia.
E’ una donna molto brava, allegra e simpatica. E’
sorprendente come riesce a stare con i bambini.
Ricordo ancora, quando veniva in prima a sorve-
gliarci, noi che, ammettiamolo, eravamo abbastan-
za vivaci e tremendi, lei, con i suoi modi gentili e
garbati, riusciva a calmarci. La signora Rita è bel-
la e sorridente, cura molto il suo aspetto fisico,
infatti, è una donna molto curata, si trucca, si ve-
ste a volte elegante e a volte sportiva. E’ una per-
sona molto giovanile. Adora il cibo in genere, ma i
suoi piatti preferiti sono le lasagne con polpette e
le frittelle di qualsiasi gusto. Ha tanti hobbies: an-
dare in palestra, fare delle lunghe passeggiate ed
andare a ballare. Ama ascoltare la musica, i suoi
cantanti preferiti sono i Pooh e Marco Carta. Ama
gli animali, ma ne ha paura, le piacciono vederli
solo da lontano. La sua paura più grande sono le
malattie e il solo pensiero la terrorizzano. Come
tutti noi, anche la signora Rita ha un sogno, quello
di viaggiare e visitare posti
nuovi. Io le auguro di cuore
di realizzare presto ciò che
desidera.
Miriam Perri
re tante ore di lezione con
tanti alunni diversi. La
maestra Cindy va d’accor-
do con tutti, ma soprattutto
con le maestre: Ornella,
Patrizia, Tilde, Tania, Me-
my e Maria Pia. E’ molto
fiera dei suoi alunni e ci
tiene molto che imparino
l’inglese, che è la sua pri-
ma lingua. Nonostante le
difficoltà, la maestra Cin-
dy non vorrebbe cambia-
re il suo lavoro perché le
piace molto e può dare
tante soddisfazioni. Ha
tre figlie, a lei piace molto
cucinare, soprattutto la
quiche alle verdure, le
piace leggere, viaggiare,
La maestra Cindy
La maestra Cindy è una bella si-
gnora, dolce e buona. Ha i capelli
corti e biondi. Ha scelto di fare la
maestra di inglese perché le piac-
ciono i bambini, insegna inglese da
18 anni, le piace molto, ma pensa
che il suo lavoro non sia ben paga-
to. Insegna in tante classi, ha tanti
alunni e dice che è difficile svolge-
passeggiare. Si veste in ma-
niera carina ed elegante, è
gentile con tutti ma non sop-
porta proprio la maleducazio-
ne. Le ore della maestra Cindy
sono molto belle perché ci por-
ta nel laboratorio linguistico, ci
fa ascoltare le lezioni in ingle-
se per migliorare la pronuncia
e ci aiuta quando siamo in diffi-
coltà. Lei è molto dolce, non
grida mai, è molto paziente e
vuole che pronunciamo bene
le parole di inglese. Io sono
arrivata in questa scuola solo
quest’anno, ma lei già mi piace
tanto.
Corallo Martina
Vita scolastica
Ci piacciono le fiabe
P A G I N A 1 6 V O L U M E 1 , N U M E R O 1
La principessa e l’anello magico.
C’era una volta una principessa bellissima, aveva i
capelli lunghi e biondi.
Aveva sempre sognato di sposarsi, quindi doveva
capire bene come farsi amare e per questo che ave-
va imparato ad essere gentile e generosa.
Un giorno una brutta strega voleva impossessarsi
della principessa, allora la strega uscì dal suo na-
scondiglio e con la sua potente magia fece apparire
una pianta gigante che avvolgeva tutto il castello.
Una fata che si accorse di tutto volò velocemente,
visto che era piccina, entrò dalla finestra che era
ancora rimasta aperta e disse alla principessa di
prendere l’anello che aveva tra le mani. La princi-
pessa disse che non sapeva che farsene e la fata
rispose che era un anello magico e poteva esaudire
ogni desiderio e quindi per salvarsi la vita doveva
desiderare che la strega morisse e che l’incantesi-
mo che aveva creato svanisse. La fata infilò l’a-
nello nel dito della principessa e volò via. La
principessa fece come le aveva detto la fata,
quindi la strega morì e l’incantesimo svanì.
La principessa era davvero molto felice, si ricor-
dò che voleva sposarsi
con un bravissimo princi-
pe, quindi desiderò di
sposarsi con un principe,
il desiderio si esaudì, la
principessa si sposò e
vissero tutti felici e con-
tenti.
Gaia Chiarello
tre il secondo fungo gli ribadiva che per essere cosi
bello doveva accettare il fatto che era velenoso; il
fungo elegante gli rispose che se parlava cosi vole-
va dire che lui era geloso della sua bellezza. Ma, ad
un tratto, da quelle parti passò un
ragazzo che raccolse il fungo mar-
rone, non bello, e pestò il fungo
bellissimo, ma velenoso.
Giulia Gullo
I due funghetti
Era una fresca giornata d’autunno; nel bosco
il sole splendeva tra i rami, ai piedi di un gran-
de albero erano spuntati due funghetti.
Il primo fungo aveva il gambo sottile e aveva
pure sul cappello molti puntini eleganti. Il se-
condo fungo era molto più brutto, aveva un
gambo molto grosso e con un cappello marro-
ne che assomigliava alle foglie appassite. Il
primo fungo si vantava di essere bello, men-
Vita scolastica
RACCONTO FANTASTICO Un’avventura di Sara
Sara è una principessa birichina e allegra. Vive in un vecchio castello con la mamma e il papà. Spesso
Sara si sente triste e sola, perché nel castello non ha amici con cui giocare. Un giorno Sara va nel bosco
e sente una vocina provenire da un cespuglio, che le chiede di avvicinarsi. Sara si spaventa un po’, per-
ché non sa a chi appartiene quella voce, poi si fa coraggio e con prudenza, piano piano, si avvicina al
cespuglio: nascosta tra le foglie c’è la fata del bosco. Sara nel vedere la fata si tranquillizza, perché la
conosce da quando era piccola e giocava con lei nel bosco incantato. L’amica fata le racconta che delle
streghe cattive le volevano rubare la bacchetta, perciò si era nascosta nel cespuglio. Allora la fata deci-
de di regalare a lei la bacchetta, così le streghe non potranno più trovarla. Sara è felicissima di questo
dono e saltella di qua e di là nel bosco. Poi le viene una splendida idea,
cioè colorare di rosa tutto il bosco: alberi, scoiattoli, funghi, cespugli, fo-
glie, terreno. È un vero spettacolo, perché il rosa è il suo colore preferito.
Sara si rende conto che la natura non è rosa, ma è verde, perciò prima di
tornare nel vecchio castello, agita la bacchetta magica e il bosco torna
quello di prima, tutto verde. Anche gli animali riprendono il loro colore e
sono contenti.
Benedetta Ciacco
P A G I N A 1 7
La maestra Patrizia
La storia di piccolo Riccio Era autunno. Piccolo
Riccio nella sua tana
faceva i capricci e non
voleva dormire perché
voleva solo giocare a
nascondino. Per lui
era facile confondersi
con i ricci delle casta-
gne e le foglie secche.
Così Piccolo Riccio
andò a chiedere a Pic-
colo Scoiattolo se vo-
leva giocare con lui a
nascondino. Ma Pic-
colo Scoiattolo gli ri-
spose che non poteva
perché doveva racco-
gliere le nocciole.
Poi lo chiese a Piccolo
Ghiro, ma lui gli disse
che doveva finire di
raccogliere le ultime
ghiande per l’inverno
freddo.
Infine andò da Piccola
Biscia e chiese se po-
teva giocare. Ma lei gli
rispose che non pote-
va perché stava cercan-
do un rifugio per l’inver-
no.
Deluso, tornò a casa e la
mamma gli raccontò una
storia di un riccio che
dorme e sogna la prima-
vera. Così Piccolo Riccio
si addormentò e quando
si svegliò era arrivata la
primavera.
Ludovica Fedele
qualcuno ha un problema e cerca subi-
to di risolverlo e la sua ironia mi fa di-
vertire tanto. Spesso le piace proporci
dei lavoretti interessanti per renderci lo
studio più piacevole e divertente. Dice
spesso che i nostri genitori devono
avere fiducia in noi e hanno l’ obbligo
di crederci quando riferiamo qualcosa,
altrimenti: “ NOTA DISCIPLINARE AL-
LE MAMME”! La maestra ha scelto di
fare questo mestiere perché adora i
bambini. Insegna da 38 anni, ma dice
che ha troppi alunni e che il suo lavoro
non è ben retribuito. Durante la sua
carriera ha cambiato cinque scuole. Va
d’accordo con tutte le sue colleghe ed
è abbastanza fiera dei suoi alunni. Nel-
la nostra scuola si trova bene e le pia-
ce anche l’aula che le è stata assegna-
ta. Se potesse scegliere un altro lavoro
sceglierebbe di fare la scrittrice. Ama
molto leggere e viaggiare. Non soppor-
ta l’ignoranza e la presunzione e le
piacciono gli animali ma solo se le
stanno molto lontano.
Antonio Iaquinta
Patrizia è la mia maestra di matematica e
scienze. Si è prestata ad un’intervista perché
è la protagonista del mio testo descrittivo. Ha
un’altezza media ed è magra; i suoi capelli
sono castani, i suoi occhi sono cangianti
(cambiano colore a seconda della luce) e ha
le labbra carnose. La maestra Patrizia abita a
Rende, ha due figli e vive con lei anche la
sua mamma. Le piace cucinare e i suoi piatti
preferiti sono la pepata di cozze e l’insalata di
mare. Di solito indossa pantaloni e maglie
non molto colorate. E’ bella ed è elegante e
usa collane e orecchini molto colorati. Sento
il suo profumo non appena arrivo a scuola.
Tiene molto alla cura della propria persona,
infatti la mia maestra al mattino prima di usci-
re da casa si spalma per benino le sue creme
profumate e si trova
a scuola già alle
7.30. E’ autorevole
quando vuole esser-
lo ma per me e i
miei compagni è
molto dolce. E’ com-
prensiva, riesce
sempre a capire se
F U O R I C L @ S S E
Vita scolastica
P A G I N A 1 8
ciotto. Il nostro maestro si chiama
Angelo ed è molto bravo. I più
grandi fanno le gare, mentre gli
altri fanno gli esami. Io in palestra
vado due volte alla settimana. Con-
siglio a tutti questo sport perché
non è violento, ma rafforza il fisico
e la mente.
Adamo Giardino
LO SPORT: IL TAEKWONDO
Ciao, io sono Adamo e oggi vi parlerò del
taekwondo. Il taekwondo è un’antica arte
marziale che è nata in Cina. Il taekwondo
è uno sport che consiste in una serie di
calci, combattimenti, stretching ecc. A
lezione di taekwondo noi facciamo anche
dei percorsi per allenare i muscoli. Alcuni
di noi praticano questo sport da anni, in-
vece io faccio taekwondo da un anno. La
palestra inizia alle 18:00 ; noi in palestra
ci stiamo un’ora. A taekwondo ci sono 11
cinture: bianca, mezza gialla, gialla, mez-
za verde, verde, mezza blu, blu, mezza
rossa, rossa, mezza nera e la più impor-
tante, la nera. Questo sport mi piace mol-
to perché è atletico e divertente. La mia
palestra si trova a Città 2000, a Cosenza;
nel nostro gruppo siamo più o meno di-
da viene asfaltata, ai bordi
vengono messe delle ruote
per la sicurezza dei piloti in
caso di scontro e delle mu-
raglie per la sicurezza degli
spettatori. Ci sono tante
ambulanze, macchine
dell’ACI, della finanza e del-
la polizia perché è una gara
importante. Quest’anno la
gara è stata fatta il 30 Set-
tembre e l’1 Ottobre. Ha
vinto Domenico Scola a
bordo di una “Osella”, mac-
china bassa e velocissima.
Io, giornalista Matteo Ven-
tura, ho seguito la gara come
ogni anno con molto interes-
se.
Matteo Ventura
La Cronoscalata di Luzzi
Già da 22 anni si svolge a
Luzzi una grande cronoscala-
ta: la Luzzi-Sambucina, la
gara di macchine dove parte-
cipano 151 piloti da tutta Italia
con auto di diverse cilindrate.
Ogni concorrente gareggia
nella sua categoria e il primo
arrivato vince un premio.
Questa cronoscalata riesce a
portare tanti turisti a Luzzi , e
quindi tanti soldini per i com-
mercianti. Il percorso è di 6
Km dal paese a salire fino
all’Abazia Sambucina, la stra-
Se cadi
alzati,
prova
ancora, e
dimostra
forza di
spirito...
anonimo
F U O R I C L @ S S E
La pagina
dello sport
P A G I N A 1 9 V O L U M E 1 , N U M E R O 1
addominali, rovesciate avanti e indietro.
Quando ci fa andare sulla trave spesso
cado perché perdo l’equilibrio, ma quando
andiamo sulla parallela non mollo mai!
Nel mio corso ci sono molte bambine sim-
patiche, così ho anche la possibilità di fare
tante nuove amicizie e divertirmi. A casa,
certe volte, seguo i tornei d i ginnastica
artistica in televisione e mi appassiono
tantissimo; sogno di diventare elastica co-
me le vere atlete. A me piace molto la gin-
nastica artistica perché oltre ad allenare il
corpo riesco a rilassare
la mente.
Mi piacerebbe diven-
tare una ginnasta mol-
to brava a livello agoni-
stico e non vorrei mai
cambiare sport!
Benedetta Ciacco
IL MIO SPORT PREFERITO
Ciao, mi chiamo Benedetta e vi parlerò del mio sport pre-
ferito che si chiama “ginnastica artistica”. La ginnastica
artistica è uno sport un po’ faticoso, ma divertente. Le
mie maestre sono molto brave, allegre e scherzose; la
mia palestra si chiama Sole D’oro. E’ molto grande per-
ché in una parte piccola si fa la ginnastica ritmica, invece
dall’ altra parte più grande si fa la ginnastica artistica. Io
frequento il corso di artistica perché era la mia passione
fin da quando ero piccola, ma non ho potuto cominciare
prima di quest’anno. A ginnastica artistica si fanno tante
cose: prima si fa il riscaldamento in piedi, dopo ci sedia-
mo sui tappetini e cominciamo a fare le spaccate, le ruo-
te, le verticali, i ponti, le palline e i saltelli. Dopo ancora ci
dividiamo: quelle del terzo anno vanno con la maestra
Martina, invece quelle del primo e secondo anno vanno
con la maestra Aurelia, la titolare. Io sono al livello princi-
piante, quindi vado con la maestra Aurelia. Lei ci fa fare
saltelli, giravolte, il salto del gatto e ci fa andare perfino
sulla trave, che è un elemento di equilibrio, e sulla paral-
lela, che è un elemento di forza. Altre volte ancora ci fa
lavorare solo sui tappetini facendo di nuovo spaccate,
mondiale va la Svezia senza meritarlo
particolarmente. La Svezia infatti strappa un pareggio
(0-0) contro un’Italia che ha dato il cuore pur di riuscire
a qualificarsi. A decidere il round decisivo l'unico gol
(un'autorete) segnata dagli svedesi nel match di anda-
ta. Pur attaccando per almeno un'ora l’Italia non è stata
capace di trovare quella rete che avrebbe cambiato la
storia del calcio. Lo stadio di San Siro strapieno ha ac-
compagnato gli azzurri a partire dal fischio d'inizio e per
tutta la partita. Anche Gigi Buffon era
dispiaciuto perché l'ultima sua partita
ufficiale in nazionale è coincisa con l'e-
liminazione. Sono triste perché da
bambino non potrò vedere più i mon-
diali con la mia nazionale. Sperando
che possa qualificarsi poi per i mondiali
del 2022 quando sarò già un ragazzo.
Antonio Iaquinta
Una grande delusione
Il 13 novembre eravamo tutti a casa a
guardare la partita dell’Italia ma purtrop-
po non si è qualificata per i Mondiali di
Russia 2018. E’ stato un brutto giorno
da ricordare nella storia del calcio italia-
no. Mio padre mi ha detto che solo ses-
santa fa l’Italia non si era qualificata alla
fase finale del torneo. Quest’anno al
L'Italia non si qualifica per i Mondiali:
non accadeva da 60 anni
Lo sport è vita!
Lo stadio di
San Siro ha
incoraggiato i
nostri
calciatori
La pagina
dello sport
P A G I N A 2 0
Questo
torneo è
composto
da
trentadue
squadre
Didascalia dell'im-
magine o della foto-
grafia
CHAMPIONS LEAGUE 2017/18
Il gioco del calcio
Quest’anno, dopo un anno di riposo, mi sono iscritto
di nuova a scuola calcio. Ho anche ritrovato alcuni
vecchi amici che, non avendo interrotto gli allena-
menti, sono diventati molto bravi. Nonostante il mio
amico Vincenzo mi chiedesse di andare a scuola cal-
cio con lui, mi sono iscritto dove andavo due anni fa.
Faccio allenamento due volte alla settimana, il mar-
tedì ed il giovedì e faccio parte della categoria “primi
calci”. Come si sa nel calcio l’allenatore si chiama
“mister” ed il mio allenatore è bravo e simpatico.
Quando siamo al completo siamo un gruppo di oltre
venti bambini e spesso ci dividiamo in due squadre.
Iniziamo l’allenamento con degli esercizi di riscalda-
mento per proseguire poi con delle corse, delle ca-
priole e dei palleggi. La parte finale di ogni allena-
mento è quella che mi piace di più perché concludia-
mo sempre con una vera e propria partita. Il calcio mi
piace perché sto in compagnia di tanti bambini, per-
ché faccio le partite e segno tanti goal ma soprattutto
perché giocando mi diverto e quando faccio goal pro-
vo una bellissima sensazione di gioia.
Rincorrere il pallone e riuscire a metterlo
in rete con l’aiuto dei compagni di squa-
dra è un’emozione immensa. Il calcio
non porta sempre gioie, molto spesso
porta delusioni, per un goal sbagliato o
per una sconfitta in una partita. La cosa
più importante comunque è riuscire sem-
pre a divertirsi.
Antonio Iaquinta
Saint Germain, ma
soprattutto il Barcello-
na . Le squadre italia-
ne che quest'anno
partecipano sono la
Roma, il Napoli e la
Juventus che l'anno
scorso è stata una
delle due finaliste per-
dendo, purtroppo, con
il Real Madrid .
Speriamo che questo
anno la Champions
League la possa vin-
cere una squadra ita-
liana. Il mio augurio è
che la possa vincere il
Come ogni anno è
partito il campionato
delle squadre più forti
d'Europa la Cham-
pions League, uno dei
tornei più affascinanti
del calcio europeo.
Questo torneo è com-
posto da trentadue
squadre di cui otto
sono teste di serie,
ovvero le squadre
campioni. Come quasi
ogni anno le squadre
da battere sono il Real
Madrid, Bayern Mona-
co, Chelsea, Paris
Napoli contro la Ju-
ventus, in finale con
un gol al 94" di Insi-
gne.
Vincenzo Tomasi
F U O R I C L @ S S E
La pagina
dello sport
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Estraete la pasta e stendete una parte di nutel-
la e la granella di nocciole, avvolgetela poi a
forma di tronchetto e ricoprite con il resto della
nutella.
Ponete il tronchetto su un piatto ovale e diverti-
tevi a porre le scaglie di cioccolato, in modo da
simulare la corteccia .
Martina Corallo
IL TRONCHETTO
DI NATALE
Questa è la ricetta di un
dolce natalizio molto
buono che prepara la
mia mamma.
Occorrente: 4 uova, 8
cucchiai di zucchero, 8 cucchiai di farina,1 busti-
na di lievito per dolci, un po’ di latte, barattolo di
nutella, una scatola di scaglie di cioccolato, 100
grammi di granella di nocciole
Per la pasta
Sbattete i tuorli con lo zucchero e i bianchi mon-
tati a neve. Incorporate lentamente la farina e il
lievito sciolto in un po’ di latte appena tiepido.
Stendete l’impasto su un foglio di carta da forno,
posto su una leccarda di dimensioni 45 x 35 cm.
Infornate in forno caldo a temperatura di 180°
per 20 minuti.
Un Natale goloso
Ricetta Natalizia
Il periodo natalizio è tutto magico, le persone sono più buone e le fami-
glie si riuniscono per la cena di Natale. A casa mia l’usanza di festeggia-
re il Natale è: a pranzo si mangiano le ciambelle fatte con farina, patate, lievito, sale e vengono fritte
dentro una grande padella con olio, nominati (cullurialli). La sera mia nonna per la cena di Natale prepa-
ra tante pietanze come la tipica pasta con le alici e la mollica di pane, grigliata di gamberi, baccalà fritto,
baccalà in umido con contorni d’insalate verdi miste, broccoli di rape e grigliata mista di pesce, carciofi e
patate e cipolline.
Mia nonna come dolci di Natale prepara: turdilli con miele di fichi o con glassa e panettone, oltre questi
dolci mi prepara sempre come dolce tradizionale “le scalille” che si preparano in questo modo:
ingredienti: 1 kg di farina; 10 uova; 150 gr. Di zucchero; 150
ml di olio; 2 bicchierini d’anice; 1 pizzico di sale; 300 ml di
miele; 1 bustina di lievito in polvere ;olio per friggere.
Buon appetito
Maria Victoria Gullo
Oggi cucino io
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scalia
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La Redazione di FuoriCl@sse
augura a tutti
Buon Natale
e
Felice Anno Nuovo