notiziario parrocchiale gesÙ abita a casa...

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La parola a Don Biagio Ripercorrendo la vita di Gesù ve- diamo che sono molte le volte in cui entra in una casa, si ferma a ta- vola, mangia. Proprio nelle case Gesù ha trasmesso alcuni dei suoi insegnamenti più importanti e si sono verificati alcuni eventi fonda- mentali della sua vita e del suo mi- nistero. Cos’è una casa? Cos’è per noi una casa? La casa è il luogo do- ve abitiamo, ma anche il luogo del- la nostra intimità, della parte priva- ta di noi, dei nostri valori, il luogo dove siamo veramente noi stessi: è la nostra quotidianità. Quante volte si dice: “A casa mia faccio quello che voglio!!”. A volte ragioniamo come se in comunità fossimo cre- denti e a casa no! Come se Dio ci osservasse solo se siamo in un luo- go e non in un altro! Dio è con noi, quando ci riuniamo in chiesa, ma anche e soprattutto a casa. Per que- sto possiamo trarre un grande inse- gnamento per la nostra vita medi- tando sulla missione di Gesù nelle case. La casa è il luogo dell’adorazione: è in una casa che sono entrati i Magi per adorare il bambino e offrirgli doni. Anche la nostra casa deve essere, innanzitut- to, una casa di adorazione: non a- doriamo Dio solo al culto domeni- cale, ma la nostra stessa casa, la nostra vita, la nostra quotidianità devono essere un momento e un luogo di adorazione a lui e di offer- ta. I magi offrirono dei doni al Si- gnore: noi cosa offriamo a Dio nel- la nostra casa? O della nostra casa? Possiamo offrire il nostro tempo, i nostri beni, la nostra intimità, la nostra vita familiare o personale, la nostra disponibilità al servizio e all’accoglienza. La casa è il luogo della fede: è in una casa che quat- tro uomini calarono il loro amico paralitico davanti al Signore. Sono uomini di fede ed ecco, allora, che quella casa diventa la casa della fe- de. Molte volte incontriamo ostaco- li e difficoltà, a volte proprio nelle nostre stesse case, nella nostra fa- miglia, anche nella nostra intimità, nelle nostre emozioni, ma, proprio come questi quattro uomini, non dobbiamo perderci d’animo. Forse questo ci costringerà a scoperchiare qualcosa della nostra vita, a toglie- re qualche “tegola”: le nostre prote- zioni, le nostre false sicurezze, a ri- nunciare a qualcosa ma allo scopo di andare davanti al Signore e otte- nere il suo intervento per la nostra fede. Che la nostra casa sia il luogo nel quale abita la fede e dove impa- riamo a combattere per essa. La casa è il luogo dell’ordine: Gesù nella casa di Giairo rimette ordine nel trambusto in cui si verifica la morte della sua figlia. Gesù può rendere anche la nostra casa una casa di ordine e calma. Alle volte c’è tanta confusione nelle nostre case, nelle nostre menti, siamo tra- volti dalle emozioni, dal dolore, dai pensieri spesso anche contrastanti, dalle nostre abitudini e dalle ambi- zioni La nostra casa deve essere u- na casa di ordine e solo Gesù deve averne il controllo. Forse a casa no- stra abbiamo dei dolori, problemi, pensieri per la perdita del lavoro, malattie, figli disubbidienti o fami- liari non credenti, divisione, pro- blemi economici. Lasciamo che Gesù prenda il controllo e porti la calma nella nostra casa e quindi nel nostro cuore e nella nostra mente. La casa è il luogo della misericor- dia e del perdono: è nella casa di Zaccheo che Gesù si mise a tavola con i peccatori e davanti ai farisei che criticavano questo suo atteg- giamento disse: “Io voglio miseri- cordia” e “Io sono venuto per i pec- catori”. La nostra casa deve essere una casa di misericordia. Se voglia- mo essere misericordiosi dobbiamo dare agli altri accoglienza e perdo- no. Proprio le nostre case, le nostre vite e famiglie possono e devono essere il luogo in cui i peccatori, ma non il peccato, trovano la vera accoglienza, la misericordia e il perdono. […] (segue a pag.2) GESÙ ABITA A CASA MIA PARROCCHIA “MARIA SS.ma DEL CARMINE e S. GIOVANNI BOSCO” Via Dei Ginepri - Caserta Tel. 0823/344434 Cell. 3332268432 www.parrocchiadelcarmine.org IN QUESTO NUMERO Eventi e iniziative parrocchiali Pag. 2 Attività mese di Febbraio Pag. 3 25 anni… di NOI!!! Pag. 4 Pagina 1 FEBBRAIO 2019 NOTIZIARIO PARROCCHIALE ORARIO S. MESSE: Lunedì - Sabato ORE 18:30 Domenica ORE 10:00 - 12:15 - 18:30 SABATO 2 FEBBRAIO Presentazione di Gesù al Tempio Messa ore 18:30 Rito della candelora LUNEDÌ 11 FEBBRAIO XXVIII Giornata Mondiale del malato Messa ore 18:00 con unzione degli infermi

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La parola a Don Biagio Ripercorrendo la vita di Gesù ve-

diamo che sono molte le volte in

cui entra in una casa, si ferma a ta-

vola, mangia. Proprio nelle case

Gesù ha trasmesso alcuni dei suoi

insegnamenti più importanti e si

sono verificati alcuni eventi fonda-

mentali della sua vita e del suo mi-

nistero. Cos’è una casa? Cos’è per

noi una casa? La casa è il luogo do-

ve abitiamo, ma anche il luogo del-

la nostra intimità, della parte priva-

ta di noi, dei nostri valori, il luogo

dove siamo veramente noi stessi: è

la nostra quotidianità. Quante volte

si dice: “A casa mia faccio quello

che voglio!!”. A volte ragioniamo

come se in comunità fossimo cre-

denti e a casa no! Come se Dio ci

osservasse solo se siamo in un luo-

go e non in un altro! Dio è con noi,

quando ci riuniamo in chiesa, ma

anche e soprattutto a casa. Per que-

sto possiamo trarre un grande inse-

gnamento per la nostra vita medi-

tando sulla missione di Gesù nelle

case. La casa è il luogo

dell’adorazione: è in una casa che

sono entrati i Magi per adorare il

bambino e offrirgli doni. Anche la

nostra casa deve essere, innanzitut-

to, una casa di adorazione: non a-

doriamo Dio solo al culto domeni-

cale, ma la nostra stessa casa, la

nostra vita, la nostra quotidianità

devono essere un momento e un

luogo di adorazione a lui e di offer-

ta. I magi offrirono dei doni al Si-

gnore: noi cosa offriamo a Dio nel-

la nostra casa? O della nostra casa?

Possiamo offrire il nostro tempo, i

nostri beni, la nostra intimità, la

nostra vita familiare o personale,

la nostra disponibilità al servizio e

all’accoglienza. La casa è il luogo

della fede: è in una casa che quat-

tro uomini calarono il loro amico

paralitico davanti al Signore. Sono

uomini di fede ed ecco, allora, che

quella casa diventa la casa della fe-

de. Molte volte incontriamo ostaco-

li e difficoltà, a volte proprio nelle

nostre stesse case, nella nostra fa-

miglia, anche nella nostra intimità,

nelle nostre emozioni, ma, proprio

come questi quattro uomini, non

dobbiamo perderci d’animo. Forse

questo ci costringerà a scoperchiare

qualcosa della nostra vita, a toglie-

re qualche “tegola”: le nostre prote-

zioni, le nostre false sicurezze, a ri-

nunciare a qualcosa ma allo scopo

di andare davanti al Signore e otte-

nere il suo intervento per la nostra

fede. Che la nostra casa sia il luogo

nel quale abita la fede e dove impa-

riamo a combattere per essa. La

casa è il luogo dell’ordine: Gesù

nella casa di Giairo rimette ordine

nel trambusto in cui si verifica la

morte della sua figlia. Gesù può

rendere anche la nostra casa una

casa di ordine e calma. Alle volte

c’è tanta confusione nelle nostre

case, nelle nostre menti, siamo tra-

volti dalle emozioni, dal dolore, dai

pensieri spesso anche contrastanti,

dalle nostre abitudini e dalle ambi-

zioni La nostra casa deve essere u-

na casa di ordine e solo Gesù deve

averne il controllo. Forse a casa no-

stra abbiamo dei dolori, problemi,

pensieri per la perdita del lavoro,

malattie, figli disubbidienti o fami-

liari non credenti, divisione, pro-

blemi economici. Lasciamo che

Gesù prenda il controllo e porti la

calma nella nostra casa e quindi nel

nostro cuore e nella nostra mente.

La casa è il luogo della misericor-

dia e del perdono: è nella casa di

Zaccheo che Gesù si mise a tavola

con i peccatori e davanti ai farisei

che criticavano questo suo atteg-

giamento disse: “Io voglio miseri-

cordia” e “Io sono venuto per i pec-

catori”. La nostra casa deve essere

una casa di misericordia. Se voglia-

mo essere misericordiosi dobbiamo

dare agli altri accoglienza e perdo-

no. Proprio le nostre case, le nostre

vite e famiglie possono e devono

essere il luogo in cui i peccatori,

ma non il peccato, trovano la vera

accoglienza, la misericordia e il

perdono. […]

(segue a pag.2)

GESÙ ABITA A CASA MIA

PARROCCHIA “MARIA SS.ma DEL CARMINE

e S. GIOVANNI BOSCO” Via Dei Ginepri - Caserta

Tel. 0823/344434 Cell. 3332268432 www.parrocchiadelcarmine.org

IN QUESTO NUMERO

Eventi e iniziative parrocchiali Pag. 2

Attività mese di Febbraio Pag. 3

25 anni… di NOI!!! Pag. 4 Pagina 1

FEBBRAIO 2019

NOTIZIARIO PARROCCHIALE

ORARIO S. MESSE:

Lunedì - Sabato ORE 18:30

Domenica ORE 10:00 - 12:15 - 18:30

SABATO 2 FEBBRAIO

Presentazione di Gesù al Tempio

Messa ore 18:30 Rito della candelora

LUNEDÌ 11 FEBBRAIO

XXVIII Giornata Mondiale del malato

Messa ore 18:00 con unzione degli infermi

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CONOSCIAMO I SACRAMENTI... L’UNZIONE CHE DA SOLLIEVO

L’11 Febbraio, XXVIII Giornata mondiale del malato, durante la celebrazione delle 18:30 sa-rà impartita l’unzione degli infermi. Conoscia-molo meglio...

Tutti i sacramenti hanno a che fare con lo Spi-rito Santo e con la Pasqua di Gesù: sono colle-gati alla vicenda di passione, morte e risurre-zione di Cristo. Il sacramento dell’Unzione in-voca la grazia dello Spirito Santo su una perso-na messa alla prova dalla malattia. La malattia coinvolge tutte le dimensioni della persona: il corpo, la psiche, lo spirito. Anche il sacramen-to porta sollievo a tutta la persona. Prima di tutto l’unzione rafforza la fiducia in un Dio che anche nella difficoltà non fa mancare il suo a-iuto e dona forze nuove contro la tentazione della disperazione e l’angoscia davanti alla prospettiva della sofferenza e della morte.

Per chi riceve l’Unzione si chiede prima di tut-to il dono di sopportare il male, ma anche le e-nergie spirituali, psichiche e biologiche per combatterlo. Chiaramente gli effetti saranno tanto più accolti quanta maggiore è la fede che si esprime e si manifesta nella preghiera e nel sacramento. Viene chiamata in causa la fede di chi riceve il sacramento, ma anche quella del ministro e quella della comunità che prega per l’infermo.

«Nel mio nome scacceranno i demòni, parleranno lin-gue nuove, prenderanno in mano i serpenti e, se ber-ranno qualche veleno, non recherà loro danno, impor-ranno le mani ai malati e questi guariran-no» (Marco 16,17-18). Per gli infermi che non possono partecipare alla celebrazione rivolgersi in ufficio.

EVENTI E INIZIATIVE PARROCCHIALI

(...continuo della “parola a Don Biagio”)

La casa è il luogo del pentimento e dell’amore: è in

una casa che entra una donna “peccatrice” per ungere

i piedi di Gesù con olio profumato. Che cosa rappre-

senta questa casa? Per il fariseo è la casa del giudizio:

il giudizio che egli espresse verso la donna giudicata

peccatrice, ma anche verso Gesù stesso giudicato “non

-profeta”! Per la donna però e per Gesù questa è la ca-

sa del pentimento e dell’amore. Che la nostra casa sia

sempre una casa di amore e pentimento piuttosto che

una casa di giudizio! Purtroppo spesso anche noi sia-

mo accecati dal giudizio verso i fratelli o anche verso

chi ci circonda e proprio nelle nostre case questo si

manifesta maggiormente.

La casa è il luogo dell’ascolto: nella casa di Marta,

Maria e Lazzaro, al riparo da qualsiasi tentazione di

efficientismo si vive la possibilità del mettersi in a-

scolto. Anche la nostra casa e la nostra vita, la nostra

intimità e quotidianità diventino la casa dell’ascolto

piuttosto che la casa dell’agitazione. Spesso diciamo

che abbiamo troppe cose da fare e pensiamo di spreca-

re del tempo dedicandolo all’ascolto ma abbiamo bi-

sogno di un tempo per ascoltare, per fermarci dalle

nostre attività e anche un tempo in cui riceviamo piut-

tosto che diamo e che stiamo in silenzio piuttosto che

parlare. Le nostre case sono il luogo ideale per questo,

ma in generale anche nella nostra vita dobbiamo tro-

vare questo tempo e questo luogo.

La casa è il luogo della comunione: Gesù fece

l’ultima cena proprio in una casa, nella stanza di so-

pra, ebbe una comunione particolare con i suoi e con

il suo Padre e così quel luogo divenne la casa della co-

munione. Quanto abbiamo bisogno che la nostra casa

sia la casa della comunione, la comunione personale

con Dio, ma anche la comunione con fratelli e sorelle.

La casa è il luogo della missione: è la casa nella qua-

le Gesù entro dopo la sua risurrezione, mostrandosi

vivo ai suoi discepoli e inviandoli alla missione in tut-

to il mondo. Anche le nostre case devono essere delle

case di missione. A volte pieni di timori, dubbi, paure

proprio come quegli apostoli ci rinchiudiamo nelle no-

stre case, nella nostra intimità e riservatezza, ma pro-

prio dalle nostre case, dalle nostre famiglie e dalle no-

stre vite inizia la missione: le case sono i luoghi da cui

partiamo per la missione e alle quali torniamo. Con-

cludendo, abbiamo visto tutto quello che la nostra ca-

sa può e dovrebbe essere. Abbiamo varie possibilità di

rispondere a quanto ci dice la Parola: come i discepoli

sulla via di Emmaus tornarcene a casa tristi e delusi,

come Pietro che dopo la morte del Signore, torna a ca-

sa sua e alle attività di prima come se nulla fosse. Al

contrario, come Giosuè potremmo dire: “quanto a me

e alla casa mia, serviremo il Signore” (Gs 24:15). Che

ciascuno di noi possa dare questa risposta al Signore e

servirlo con tutta la sua “casa”, vita, intimità, quoti-

dianità!

DON BIAGIO

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VENERDÌ 1 FEBBRAIO I Venerdì del Mese

Ore 17:30 Adorazione Eucaristica Ore 18:30 Santa Messa

SABATO 2 FEBBRAIO Presentazione di Gesù al Tempio

Ore 18:30 Santa Messa con il rito della Cande-lora

DOMENICA 3 FEBBRAIO San Biagio Ore 18:30 Santa Messa con benedizione della gola.

La celebrazione sarà animata dalla Corale “Cantate Domino”

del M° Raffaele Colella

MARTEDÌ 5 FEBBRAIO

Ore 19:15 Rito della consegna del Credo Ai bambini del II anno del catechismo

GIOVEDÌ 7 FEBBRAIO

Ore 19:30 Incontro del Gruppo liturgico

GIORNI 9 E 10 FEBBRAIO

Uscita Scout (Lupetti)

LUNEDÌ 11 FEBBRAIO XXVIII Giornata mondiale del malato Durante la Messa delle ore 18:30 sarà imparti-ta l’unzione degli infermi

MERCOLEDÌ 13 FEBBRAIO

Ore 19:15 Giunta Pastorale

LUNEDÌ 18 E MARTEDÌ 19 FEBBRAIO

Il parroco visita gli ammalati

GIOVEDÌ 21 FEBBRAIO

Ore 19:30 Incontro Gruppo lettori

GIORNI 23 E 24 FEBBRAIO

Uscita Scout (Clan e Reparto)

DOMENICA 24 FEBBRAIO

Ore 15:00 visita alla Certosa di San Martino (Napoli)

LUNEDÌ 25 FEBBRAIO Ore 19:15 Riconsegna del Credo

Dai bambini del II anno di Catechismo

ATTIV ITÁ MESE DI FEBBRAIO

PREPARAZIONE AL SACRAMENTO DELLA CONFERMAZIONE

I ANNO: ogni mercoledì alle 19:00 II ANNO: ogni lunedì alle ore 20:00 Gruppo Adulti, ogni giovedì alle ore 19:00 Gruppo Giovani

Comunità Neocatecumenale

MERCOLEDÌ ore 20:00 Liturgia della Parola

SABATO ore 19:30 Eucarestia Neocatecumenale

CATECHISMO Incontri per la preparazione alla Prima Confessione

(I anno) e alla Prima Comunione e al (II anno):

I ANNO: LUNEDÌ e GIOVEDÌ ore 17:00

II ANNO: MARTEDÌ e MERCOLEDÌ ore 17:00

ATTIVITÀ SCOUTS AGESCI CASERTA 5 MERCOLEDÌ ore 21:00 Riunione Comunità Capi Scouts SABATO ore 15:30 Attività Scouts (Clan, Reparto e Lupetti) ore 18:30 S.Messa animata dagli Scouts

CANDELORA: GESU’ LUCE DELLE GENTI Il 2 Febbraio la Chiesa cattolica celebra la Presentazio-ne al Tempio di Gesù (Lc 2,22-39), popolarmente chia-mata Candelora, perché in questo giorno si benedico-no le candele, simbolo di Cristo "luce per illuminare le genti", come il bambino Gesù venne chiamato dal Si-meone; tale usanza che era prescritta dalla Legge giu-daica per i primogeniti maschi. Gesù è il grande dono di Dio all'umanità ed è l'unica offerta degna che noi possiamo fare a Lui. Tu, Maria, offri Gesù ed inizi un cammino che ti conduce alla croce; una spada tra-passerà la tua anima. La Chiesa ed ogni cristiano continua ad offrire Gesù Eucaristia e ad offrir-si con Lui al Padre. Ti offriamo la vita di tutti coloro che si sono sposati al Figlio tuo nel dono della vita consacrata.

ha bisogno di te!

Vieni a far parte dei cori che animano le celebra-zioni domenicali delle 10:00-12.15 o 18:30.

Info in Sagrestia! Pagina 3

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25 ann i… d i NOI ! ! !

IL PARROCO è a disposizione dei fe-deli tutti i giorni dopo la Santa Messa vespertina e per qualsiasi necessità su appuntamento: 3332268432

UNA SETTIMANA… DI SANTA ALLEGRIA! Una settimana intera abitata dalla gioia dell’allegria

trasmessa dall’esempio di San Giovanni Bosco. Un

dono ed una grazia essere sotto la sua protezione.

Dal 27 Gennaio tutto d’un fiato si è aperta una setti-

mana spettacolare! La sera del 27 ha aperto le danze

il concerto delle corali in ricordo del nostro amato

Don Giorgio Quici. Quale occasione migliore per e-

sprimere con il canto la gioia di una settimana così

ricca di emozioni e di ricorrenze! Ognuna delle cora-

li ci ha ricordato che nel “bel canto” c’è la gioia di

un cuore che vuole gioire ed elevare a Dio la sua

gratitudine! Ma dopo il “LA” delle corali le celebra-

zioni animate dalle diverse realtà ci hanno permesso

di offrire al Signore quanto di bello siamo quando

siamo tutti insieme. Ci ha donato una comunità/

famiglia e non vogliamo mancare

l’appuntamento alla Mensa! Protagonisti

di queste celebrazioni i giovani di: Age-

sci, Cresima e Azione Cattolica Ragazzi;

timidi ma tanto gioiosi di mettere la fir-

ma ad un anno così eccezionale.

Non ci siamo dimenticati di nessuno, e

ancor meno dei più fragili. Il 30 Genna-

io, giorno dell’ anniversario della Consa-

crazione della nostra Chiesa abbiamo i-

naugurato lo Studio medico assistenzia-

le “Salus Infirmorum” grazie al soste-

gno della Asl di Caserta e del Rotary Club Caserta

Reggia. Uno spazio per la cura della salute per le fa-

miglie del territorio che sono in necessità; con la pre-

senza di professionisti che si mettono al servizio dei

più deboli nei giorni e negli orari che presto comuni-

cheremo. Una finestra che apre al cuore di Dio ogni

volta che si fa qualcosa “nel Suo nome e per i Suoi

piccoli”.

L’amicizia e lo stare insieme ci hanno caratterizzato

in questa settimana e la presenza della Corale dioce-

sana il 31 ci ha permesso di concludere le celebra-

zioni con il tono della gratitudine e della riconoscen-

za. Ma la firma dei giovani su questa settimana ci è

stata offerta dalla “Compagnia della Città & Fabbri-

ca Wojtyla”. Giovani che hanno portato in scena la

santità rivista con gli occhi della allegria. Quando a

portare in scena temi così importanti sono i giovani

vuol dire che abbiamo ancora un buon motivo per

sperare che tutto può cambiare se lo vogliamo dav-

vero.

Con il cuore colmo di gioia, a Dio Padre che ci ama,

a Maria che ci assiste, al Figlio che ci guida ed a

tutti voi che avete vissuto questa settimana di allegra

festa diciamo semplicemente:

31-01-2019: il nostro 25° Un decreto di erezione firmato il lontano 31 Genna-

io 1994 ci ricorda che “siamo nati noi”. Veniva uf-

ficialmente costituita la nostra Comunità Parroc-

chiale, affidata alla cura di don Giorgio Quici e sot-

to la protezione della Madonna del monte Carmelo

e San Giovanni Bosco. Nascevamo in un territorio

ancora deforme, circondato di campagna sulla quale

si posavano sogni e speranze; espressi in un’Ave o

Maria recitata da don Giorgio e dal Preside Scara-

villi calpestando la terra sulla quale volevamo co-

struire la nostra “famiglia”. Non avevamo una terra,

nè un luogo per il culto che fosse dignitoso; ma

SIAMO NATI! Dal primo periodo nel sottoscala

della cooperativa Serena, ai container, poi la chiesa

provvisoria e finalmente la nostra chiesa parrocchia-

le! Ne è passata di acqua sotto i ponti,

tanta strada abbiamo fatto insieme; tanti

compagni di viaggio ci hanno fatto com-

pagnia e tanti altri li incontreremo anco-

ra. Vogliamo dedicare un anno intero per

rendere non solo gloria a Dio per i bene-

fici che ha fatto in mezzo a noi, ma ap-

profittare di questo anno per dare testi-

monianza di una comunità che nonostan-

te le prove e le difficoltà non ha mai

smesso di voler essere unita: desideran-

do di crescere nel sentirsi famiglia e casa acco-

gliente! Un anno ricco di iniziative, celebrazioni, di fraterni-

tà ci aspetta; per risvegliare un quartiere che sente la

necessità di una parrocchia che sia “luogo di incon-

tro”; luogo per stare insieme; porto sicuro per i

bambini, faro per i ragazzi, impegno per gli adulti e

focolare per gli anziani.

Un anno di speciale grazia! Venticinque anni di una comunità che vuole dire a Dio il

suo grazie e che fa tesoro del passato, responsabile del presente, per costruire un futuro migliore

UN SOLO CORPO, TANTE MEMBRA: NOI!

È possibile partecipare alle necessità parrocchiali e soste-nere le nostre attività attraverso donazioni intestate a: Parrocchia Maria ss. del Carmine e San Giovanni Bosco Viale Dei Ginepri 81100 Caserta IBAN IT

42 I033 5901 6001 0000 0002 023

Ogni piccolo contributo è prezioso per sentirsi parte

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