novità per l'anno 2015

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Livorno, 1° febbraio 2015 Novità per l’anno 2015 in materia di lavoro

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Page 1: Novità per l'anno 2015

Livorno, 1° febbraio 2015

Novità per l’anno 2015

in materia di lavoro

Page 2: Novità per l'anno 2015

Legge di Stabilità(L. 23 dicembre 2014, n° 190)

Page 3: Novità per l'anno 2015

I commi da 12 a 15 della Legge di Stabilità confermano e rendono strutturale il credito d’imposta Irpef (introdotto, per il solo anno 2014, nel maggio scorso dal D.L. 66/2014) a favore dei lavoratori dipendenti e dei percettori di taluni redditi assimilati.

Confermati i tre presupposti necessari per la spettanza:- la tipologia del reddito prodotto- la sussistenza di un’imposta a debito dopo aver applicato le detrazioni per lavoro;- un limite di reddito annuo lordo non superiore a Eu. 26.000.

“Bonus 80 euro”

Page 4: Novità per l'anno 2015

Confermata la misura del bonus:- Eu. 960/annui (anziché i precedenti 640), se il reddito complessivo non è superiore a 24.000 Eu;- se, invece, il reddito complessivo è superiore a 24.000 ma non a 26.000 Eu, il credito spetta per la parte corrispondente al rapporto tra l’importo di Eu. 26.000, diminuito del reddito complessivo, e l’importo di 2.000 Eu.: 960 x [(26.000 – reddito complessivo) / 2000]

“Bonus 80 euro”

Promemoria: ai fini della determinazione della soglia di reddito rilevante per l’attribuzione del bonus, non si computano le

riduzioni di base imponibile previste per i ricercatori che rientrano in Italia

(in sostanza, il reddito deve essere considerato per intero)

Page 5: Novità per l'anno 2015

Confermate anche le modalità di riconoscimento del bonus:- esso viene riconosciuto automaticamente dal sostituto d’imposta;- viene attribuito sugli emolumenti corrisposti in ciascun periodo di paga, rapportandolo al periodo stesso;- le somme corrisposte dal sostituto d’imposta sono recuperate dallo stesso mediante compensazione in F24 (cod. 1655).

“Bonus 80 euro”

Page 6: Novità per l'anno 2015

Con il comma 14, il legislatore interviene prevedendo l’allungamento dei periodi d’imposta nei quali si applicano le agevolazioni fiscali (esclusione dall’imposizione fiscale del 90% del reddito di lavoro, per l’anno del rientro e per i tre successivi – precedentemente erano due) in favore dei docenti e ricercatori che rientrano in Italia, nonché parzialmente modificando i requisiti per l’accesso all’agevolazione stessa.

Dopo la modifica, i requisiti sono i seguenti:- possesso di titolo di studio universitario o equiparato;- non occasionalmente residenti all’estero;- abbiano svolto documentata attività di ricerca o docenza all’estero presso centri di ricerca pubblici o privati ovvero università, per almeno due anni continuativi;- dalla data di entrata in vigore del D.L. 78/2010 ed entro i sette (e non più cinque) anni solari successivi vengono a svolgere la loro attività in Italia, acquisendo la residenza fiscale in Italia.

Rientro dei ricercatori dall’estero

Page 7: Novità per l'anno 2015

I commi 16 – 17 prevedono che, a decorrere dal 1° luglio 2015, la quota dei buoni pasto non sottoposta a tassazione passa da Eu. 5,29 a Eu. 7,00 se il buono stesso è reso in formato elettronico.

Tassazione buoni pasto

Page 8: Novità per l'anno 2015

I commi 20 – 25 intervengono in materia di Irap, modificando l’art. 11 del D.Lgs. N° 446/1997.1) a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014, ai fini del calcolo dell’Irap viene ammessa in deduzione la differenza tra il costo complessivo per il personale dipendente a tempo indeterminato e le vigenti deduzioni spettanti a titolo analitico o forfetario riferibili sempre al costo del lavoro;2) l’integrale deducibilità del costo del lavoro ai fini dell’Irap viene estesa ai produttori agricoli titolari di reddito agrario e a favore delle società agricole, per ogni lavoratore dipendente a tempo indeterminato che abbia lavorato almeno 150 giornate ed il cui contratto abbia almeno una durata triennale (l’applicazione di questa deduzione è soggetta all’autorizzazione preventiva della Commissione europea);

Deduzione Irap

Page 9: Novità per l'anno 2015

3) Viene introdotto un credito d’imposta Irap, pari al 10% dell’imposta lorda determinata secondo le regole generali – utilizzabile esclusivamente in compensazione, nei confronti dei soggetti passivi che non si avvalgono di dipendenti nell’esercizio della propria attività;

4) Vengono abrogate, a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2013, le disposizioni che hanno ridotto le aliquote Irap per tutti i settori produttivi. Pertanto le aliquote precedentemente in vigore vengono ripristinate:- aziende private e professionisti: 3,90%- banche ed enti finanziari: 4,65%- assicurazioni: 5,90%- imprese titolari di concessioni per la gestione dei servizi e opere pubbliche (escluso costruz. e gestione autostrade e trafori): 4,20%- produttori agricoli: 1,90%

Deduzione Irap

Page 10: Novità per l'anno 2015

Con i commi da 26 a 34 dell’unico articolo della L. 190/2014 (Legge di Stabilità 2015) viene prevista in via sperimentale la possibilità di immissione mensile del TFR in busta paga.

Il legislatore consente al dipendente privato (con esclusione di quello domestico e di quello agricolo) in forza da almeno 6 mesi, per il periodo compreso tra il 1° marzo 2015 ed il 30 giugno 2018, di ottenere mensilmente in busta paga l’importo via via maturato per TFR.

La corresponsione mensile farà sì che questa somma diventi “integrazione della retribuzione”, non soggetta a contributi previdenziali, ma assoggettata a tassazione ordinaria.

Una volta espressa la volontà di percepire mensilmente la quota di TFR, la scelta non potrà essere revocata dal lavoratore fino al 30 giugno 2018.

La norma non si applica alle imprese oggetto di procedura concorsuale ed a quelle in crisi ex art. 4 della L. 297/1982.

TFR in busta paga

Page 11: Novità per l'anno 2015

E’ comunque previsto che, nonostante la mensilizzazione del TFR, la quota non incide sul raggiungimento del limite reddituale per aver diritto al bonus di 80 Euro.

Innovando quanto previsto dal D.Lgs. 252/2005 allorquando si era detto che la scelta sarebbe stata irrevocabile se non in caso di totale riscatto della posizione, viene ora previsto che il lavoratore, nel suddetto periodo, potrà anche chiedere che venga monetizzata la quota di TFR destinata al Fondo Pensione.

TFR in busta paga

Page 12: Novità per l'anno 2015

I datori di lavoro potranno decidere se:a) corrispondere immediatamente la quota maturanda di Tfr attingendo a risorse proprie;b) accedere ad un finanziamento assistito da garanzia rilasciata da un Fondo, appositamente istituito presso l’Inps, e dalla garanzia dello Stato.

Al fine di accedere al finanziamento, i datori di lavoro dovranno tempestivamente richiedere all’Inps apposita certificazione del Tfr maturato in relazione ai montanti retributivi dichiarati per ciascun lavoratore e presentare richiesta di finanziamento presso una delle banche che aderiranno all’apposito accordo-quadro.

E’ previsto che ai suddetti finanziamenti non potranno essere applicati tassi, comprensivi di ogni eventuale onere, superiori al tasso di rivalutazione della quota di Tfr.

Per quanto riguarda le modalità di attuazione di tutto quanto sopra, si rimanda ad un DPCM da emanare entro il 30 gennaio.

TFR in busta paga

Page 13: Novità per l'anno 2015

Viene inoltre previsto che:A) per i datori di lavoro con meno di 50 addetti che non optino per lo schema di accesso al credito si applicheranno le misure compensative di carattere fiscale e contributivo attualmente previste dall’art. 10 del D.Lgs. n° 252/2005, pertanto potranno:- essere esonerati dal versamento della contribuzione al Fondo di Garanzia;- beneficiare della riduzione del costo del lavoro, attraverso una riduzione degli oneri impropri, correlata al flusso di Tfr maturando erogato, nella misura dello 0,28% dell’imponibile previdenziale;- dedurre dal reddito d’impresa un importo pari al 6% dell’ammontare del Tfr liquidato.

TFR in busta paga

Page 14: Novità per l'anno 2015

B) per i datori di lavoro con meno di 50 addetti, i quali optino per lo schema di accesso al credito si applicheranno solo le disposizioni di cui al comma 2 del richiamato D.Lgs., pertanto ad essi risulterà applicabile solo l’esonero dal versamento del contributo all’attuale Fondo di Garanzia. Inoltre essi dovranno versare un contributo mensile al nuovo costituendo Fondo di Garanzia in misura pari 0,2 punti percentuali della retribuzione imponibile ai fini previdenziali nella stessa percentuale della quota maturanda liquidata come parte integrativa della retribuzione.

TFR in busta paga

Page 15: Novità per l'anno 2015

Il comma 35 modifica la previgente disciplina (art. 3, D.L. 23/12/2013, n° 145) per il riconoscimento del credito d’imposta per attività di Ricerca e Sviluppo.

Destinatari della disposizione sono tutte le imprese (indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico in cui operano nonché dal regime contabile adottato) che effettuano investimenti in attività di R.&S. a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31/12/2014 e fino a quello in corso al 31/12/2019.

Il credito d’imposta verrà riconosciuto nella misura del 25% o 50% delle spese sostenute in eccedenza rispetto alla media dei medesimi investimenti realizzati nei tre periodi d’imposta precedenti a quello in corso al 31/12/2015.

Credito d’imposta per R. & S.

Page 16: Novità per l'anno 2015

Le attività ammissibili al credito d’imposta sono elencate nella disposizione, così come sono altrettanto evidenziate le attività che, non potendosi considerare attività di ricerca e sviluppo, non permettono di accedere al credito d’imposta stesso.

Viene inoltre precisato che il credito d’imposta:- deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi;- non concorre alla formazione del reddito;- non concorre alla formazione dell’imponibile ai fini dell’Irap;- non rileva ai fini del calcolo degli interessi passivi deducibili;- è utilizzabile esclusivamente in compensazione.

Credito d’imposta per R. & S.

Page 17: Novità per l'anno 2015

I commi da 54 a 90 introducono la possibilità, per i lavoratori autonomi, di scegliere di applicare un regime fiscale e previdenziale agevolato.

Si tratta dell’istituzione, a favore degli esercenti attività di impresa, arti e professioni, in forma individuale, di un regime forfetario di determinazione del reddito da assoggettare ad un’unica imposta sostitutiva di tutte quelle dovute, con l’aliquota del 15%.In connessione con l’opzione per il regime fiscale agevolato, si prevede l’applicazione (a richiesta dell’interessato avanzata all’Inps) di un sistema contributivo agevolato, basato sull’applicazione a titolari e collaboratori di un regime forfetario a percentuale sul reddito dichiarato, abbandonando il sistema dei contributi “fissi”. Le relative modalità operative dovranno essere stabilite entro il 1° marzo p.v.

Regime agevolato ditte individuali

Page 18: Novità per l'anno 2015

I commi 107 e 108 istituiscono un apposito fondo per far fronte agli oneri derivanti dall’attuazione dei provvedimenti normativi di riforma degli ammortizzatori sociali, anche in deroga, dei servizi per il lavoro e delle politiche attive, di quelli in materia di riordino dei rapporti di lavoro e dell’attività ispettiva e di tutela e conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro, nonché per far fronte agli oneri derivanti dall’attuazione dei provvedimenti normativi volti a favorire la stipula di contratti a tempo indeterminato a tutele crescenti.

Fondo riforma mercato del lavoro

Page 19: Novità per l'anno 2015

Con la finalità di consentire il completamento nel corso dell’anno 2015 dei piani di gestione degli esuberi di personale relativi all’anno 2014, il comma 110 prevede il rifinanziamento del trattamento di Cigs concesso nel caso di cessazione di attività (totale o anche solo parziale)

Finanziamento CIGS per cessazioni

Page 20: Novità per l'anno 2015

Con effetto sui trattamenti pensionistici decorrenti dal 1° gennaio 2015, il comma 113 elimina le “penalizzazioni” legate al conseguimento della pensione anticipata introdotte dalla Riforma Fornero.

In buona sostanza, chi conseguirà la pensione anticipata tra il 1° gennaio 2015 ed il 31 dicembre 2017, anche senza aver compiuto i 62 anni di età, non subirà la penalizzazione ( 1 punto percentuale per ogni anno di anticipo nell’accesso al pensionamento rispetto all’età di 62 anni e di 2 punti percentuali per ogni anno ulteriore di anticipo rispetto a due anni) indipendentemente dalla tipologia dei contributi accreditati sul proprio conto assicurativo personale.

A decorrere dal 1° gennaio 2018 verrà, invece, ripristinata la norma originaria.

Accesso alla pensione

Page 21: Novità per l'anno 2015

Attraverso le disposizioni contenute nel comma 114 vengono risolte le problematiche legate alla sospensione degli sgravi contributivi previsti per le assunzioni di lavoratori iscritti alle liste di mobilità ai sensi della L. 236/1993 (cd. “Piccola mobilità”), che non erano stati più prorogati a partire dall’anno 2013.

Considerando, infatti, che tale blocco dell’agevolazione era intervenuto anche nei confronti dei datori di lavoro che legittimamente si erano basati sulle disposizioni esistenti al momento dell’assunzione, il legislatore ha previsto che i datori di lavoro che hanno assunto fino al 31 dicembre 2012 lavoratori iscritti alla “piccola mobilità” potranno beneficiare degli sgravi contributivi allora vigenti fino alla loro naturale conclusione.

Piccola mobilità

Page 22: Novità per l'anno 2015

In favore dei datori di lavoro privati (anche agricolo, ma con qualche limitazione prevista dal successivo comma) che procedono con nuove assunzioni con contratto di lavoro a tempo indeterminato (con esclusione di apprendistato e lavoro domestico) decorrenti dal 1° gennaio 2015 e stipulati (?) non oltre il 31 dicembre 2015, il comma 118 introduce un nuovo sgravio contributivo.

Lo sgravio è riconosciuto per un periodo massimo di 36 mesi, senza che ne vengano influenzate le prestazioni pensionistiche, e consiste nell’esonero dal versamento della contribuzione Inps a carico dei datori di lavoro, entro il limite massimo di Eu. 8.060 su base annua.

Sgravio contributivo

Page 23: Novità per l'anno 2015

Sono escluse dall’esonero le nuove assunzioni relative a:- lavoratori che nei 6 mesi precedenti siano risultati occupati a tempo indeterminato (presso qualsiasi datore di lavoro);- lavoratori per i quali il beneficio è già stato usufruito in relazione a precedente assunzione a tempo indeterminato;- lavoratori in riferimento ai quali i datori di lavoro, anche attraverso società controllate o collegate o facenti capo allo stesso soggetto, hanno comunque già avuto in essere un contratto a tempo indeterminato nei tre mesi antecedenti il 1° gennaio 2015.

Nuovo sgravio contributivo

Page 24: Novità per l'anno 2015

Dal comma 121, con riferimento alle assunzioni decorrenti dal 1° gennaio 2015, vengono soppressi i benefici contributivi previsti dall’art. 8, co. 9, della L. n° 407/1990 nei confronti dei datori di lavoro in caso di assunzioni con contratto a tempo indeterminato di lavoratori disoccupati da almeno 24 mesi ovvero sospesi dal lavoro e beneficiari da un uguale periodo del trattamento di cassa integrazione salariale.

Soppressione sgravio ex L. 407/90

Page 25: Novità per l'anno 2015

Il comma 125 stabilisce per ogni bimbo nato od adottato tra il 1° gennaio 2015 ed il 31 dicembre 2017 un assegno mensile di 80 Eu., da erogare fino al compimento del terzo anno d’età o di ingresso nella famiglia.

Il riconoscimento del “bonus bebè” è, però, condizionato dal reddito del nucleo familiare risultante dall’Isee, che non dovrà superare i 25.000 Eu. annui. Se, invece, tale valore non fosse superiore a 7.000 Eu. l’assegno verrebbe riconosciuto in misura doppia.

Le modalità di erogazione saranno fissate entro il 30 gennaio da un apposito DPCM.

Il bonus verrà riconosciuto ai cittadini italiani, comunitari ed extracomunitari con permesso di soggiorno di lungo periodo ex art. 9 del D.Lgs. N° 286/1998.

Incentivo alla natalità

Page 26: Novità per l'anno 2015

I commi da 254 a 256 provvedono a prorogare fino al 31 dicembre 2015 il blocco economico della contrattazione nel pubblico impiego, con conseguente slittamento del triennio contrattuale dal 2015-2017 al 2016-2018.

Viene estesa fino al 2018 l’efficacia della norma in base alla quale l’indennità di vacanza contrattuale è quella in godimento al 31 dicembre 2013.

Infine, viene prorogato fino al 31 dicembre 2015 il blocco degli automatismi stipendiali del personale non contrattualizzato, ferma restando l’esclusione dal blocco dei magistrati.

Pubblico impiego

Page 27: Novità per l'anno 2015

Il comma 300 prevede l’abrogazione della norma che consentiva l’assunzione di nuovi ispettori.

In particolare, si prevede la soppressione della norma che autorizzava il Ministero del Lavoro ad un’integrazione della dotazione organica pari a 250 unità di personale ispettivo.

Personale ispettivo del Minlavoro

Page 28: Novità per l'anno 2015

Elevato da 2.65 a 30.000 Eu. annui l’importo massimo sul quale spetta la detrazione del 26% per le erogazioni liberali in denaro a favore delle Onlus, e si adegua a 30.000 Eu. anche l’importo massimo deducibile ai fini dell’Ires.

Erogazioni liberali ONLUS

Page 29: Novità per l'anno 2015

Il comma 3131 provvede a ridurre gli stanziamenti a favore del fondo per il finanziamento degli sgravi contributivi per incentivare la contrattazione di II livello.

Fondo sgravi contributivi

Page 30: Novità per l'anno 2015

Oltre alla tassazione che verrà applicata sui rendimenti finanziari delle casse di previdenza dei professionisti e dei fondi pensione, dal 1° gennaio 2015 s’impenna anche la tassazione da applicare sulle quote di rivalutazione del Tfr, che passa dall’11% al 17%.

Regime tributario fondi pensione

Page 31: Novità per l'anno 2015

Il comma 657 provvede ad innalzare dal 4% all’8% l’aliquota della ritenuta d’acconto, operata da banche o Poste Italiane spa, sugli accrediti dei pagamenti a mezzo bonifico, disposti dai contribuenti per beneficiare di oneri deducibili o in relazione ai quali spettano detrazioni fiscali.

Ritenute su bonifici ristrutturaz.

Page 32: Novità per l'anno 2015

Previsto un gruppo di norme volto a migliorare i rapporto tra fisco e contribuenti, al fine di aumentare l’adempimento spontaneo agli obblighi fiscali (cd. Tax compliance).

In particolare, vengono rafforzati i flussi informativi tra contribuenti ed Agenzia delle Entrate.

Rapporto fisco-contribuente

Page 33: Novità per l'anno 2015

La norma (comma 667) precisa che ai fini dell’applicazione dell’IVA al 4% sono da considerarsi “libri” tutte le pubblicazioni identificate da codice ISBN e veicolate attraverso qualsiasi supporto fisico o tramite mezzi di comunicazione elettronica.

IVA su e-book

Page 34: Novità per l'anno 2015

A decorrere dal 1° gennaio 2015, viene previsto:- l’innalzamento da 6.700 a 7.500 Eu. della franchigia Irpef operante per il reddito da lavoro dipendente prestato dai cd . lavoratori frontalieri;- l’introduzione di una franchigia Irpef per i redditi da pensione e da lavoro prodotti in euro dalle persone fisiche iscritte nei registri anagrafici del comune di Campione d’Italia, i quali concorreranno a formare l’imponibile Irpef per l’importo eccedente i 6.700 Eu.

Lavoratori frontalieri

Page 35: Novità per l'anno 2015

Mediante il comma 722 viene disposto, con effetto dall’anno 2015, il versamento all’entrata del bilancio dello Stato, da parte dell’Inps, di 20 milioni di Eu. per l’anno 2015 e di 120 milioni annui a decorrere dal 2016; tali risorse gravano sulle quote destinate ai fondi interprofessionali per la formazione continua.

Fondi interprofessionali

Page 36: Novità per l'anno 2015

Altre disposizioni

Page 37: Novità per l'anno 2015

Il Ministero dell’Economia ha fissato,, con D.M. 11.12.2014, allo 0,5% annuo il saggio degli interessi legali, con decorrenza dal 1° gennaio 2015.

Interessi legali

Page 38: Novità per l'anno 2015

Il decreto semplificazioni (D.Lgs. 21.11.2014, n° 175) ha previsto che le somme rimborsate ai percipienti sulla base dei prospetti di liquidazione delle dichiarazioni dei redditi e dei risultati trasmessi dai Caf e dai professionisti vengano compensate dai sostituti d’imposta esclusivamente mediante modello F24.

Anche le eccedenze di versamento di ritenute e di imposte sostitutive sono scomputate dai successivi versamenti, nel mod. F24.

In precedenza tali somme erano recuperate mediante compensazione interna (o verticale).

Compensazione mediante F24

Tali importi non concorrono alla determinazione del limite massimo dei crediti compensabili, pari a € 700.000, né risultano soggette all’apposizione del visto di

conformità se sup. a 15.000 €

Page 39: Novità per l'anno 2015

L’art. 28 della medesima norma provvede ad abrogare la previsione legislativa che disciplinava la responsabilità solidale dell’appaltatore per il versamento all’Erario delle ritenute fiscali sui redditi di lavoro dipendente dovute dal subappaltatore in relazione alle prestazioni effettuate nell’ambito di un contratto di subappalto.

Responsabilità solidale appalti

Rimane in essere la responsabilità tra committente, appaltatore e ciascuno degli eventuali subappaltatori, entro il limite di 2 anni

dalla cessazione dell’appalto, per mancati versamenti di retribuzioni, Tfr, contributi e premi (sanzioni escluse) dovuti per

il periodo di esecuzione dell’appalto.

Page 40: Novità per l'anno 2015

Nell’anno 2015, fatte salve possibili variazioni derivanti dalla prossima attuazione della delega del Jobs Act, è incrementata la durata di spettanza dell’ASPI per cessazioni intervenute successivamente al 31/12/2014, nelle seguenti misure:- soggetti di età inf. a 50 anni: 10 mesi- soggetti di età inf. a 55 anni: 12 mesi- soggetti di età pari o sup. a 55 anni: 16 mesi (nei limiti delle settimane di contribuzione negli ultimi due anni)

Durata trattamento di ASPI

Page 41: Novità per l'anno 2015

Prosegue la riduzione dei periodi massimi di fruizione dell’indennità di mobilità nel periodo transitorio dal 1° gennaio 2013 al 31 dicembre 2016, come previsto dalla Riforma Fornero.

Per i lavoratori cessati nel 2015 varranno le seguenti durate, per l’intero territorio nazionale:- età fino a 39 anni: 12 mesi- età tra 40 e 49 anni: 18 mesi- età da 50 anni in poi: 24 mesi

Indennità di mobilità

Page 42: Novità per l'anno 2015

Pubblicate sulla Gazzetta ufficiale le tabelle dei costi chilometrici da utilizzare nel 2015 per calcolare il reddito da assoggettare a prelievo fiscale e contributivo nel caso di auto assegnate ai dipendenti ed amministratori per un utilizzo promiscuo (G.U. 19 dicembre 2014, n° 294, S.O. n° 95).

Tabelle ACI

Page 43: Novità per l'anno 2015

Prosegue il graduale incremento delle aliquote contributive per i lavoratori iscritti alla Gestione Separata INPS.

Nello specifico, le aliquote per il 2015 saranno:- non iscritti ad altra gestione (sia con che senza partita IVA):aliquota 30,00% + 0,72% = 30,72%- iscritti ad altra gestione/titolari di pensione: aliquota 23,50%

Aliquote Gestione Separata

Page 44: Novità per l'anno 2015

Con la L. n° 147/2013 l’ammontare del trattamento integrativo in favore dei lavoratori verso cui operava una riduzione d’orario a seguito della stipula di un contratto di solidarietà era stato aumenta dall’originario 60% al 70%, mentre dal 2009 al 2013 per effetto di vari provvedimenti era stato portato all’80%.

Lo stanziamento finanziario necessario non è stato prorogato, pertanto dal 1° gennaio 2015 l’importo dell’integrazione salariale spettante ai lavoratori coinvolti in contratti di solidarietà tornerà ad essere riconosciuto in misura pari al 60%.

Contratti di solidarietà

Page 45: Novità per l'anno 2015

I datori di lavoro che alla data del 21 marzo 2014 avevano in corso rapporti di lavoro a termine in numero tale da comportare il superamento del limite percentuale del 20% erano tenuti a rientrare entro tale limite entro il 31 dicembre 2014, salvo che un contratto collettivo applicabile nell’azienda non disponesse un limite percentuale, ovvero un termine temporale, più favorevole.

Raggiunto il termine fissato senza aver adempiuto, scatta per il 2015 il divieto di stipulare nuovi contratti di lavoro a tempo determinato fino a quando non si verifichi il rientro nel limite percentuale.

Contratti a termine

Page 46: Novità per l'anno 2015

Al termine del 2014 sono decorsi i 2 anni necessari a rendere effettivamente applicabili le norme contro l’abuso dell’utilizzo dei lavoratori con partita IVA.

Sono, pertanto, maturati i 24 mesi che consentiranno agli ispettori di valutare se sul biennio di attività lavorativa si possa o meno applicare la presunzione legale.

Part. IVA in monocommittenza

Page 47: Novità per l'anno 2015

Non risulta essere stata prorogata la norma che, per gli anni 2013 e 2014, permetteva l’esercizio di prestazioni di lavoro accessorio (entro il limite di non più di 3.000 Eu. di corrispettivo per anno solare) da parte di percettori di prestazioni integrative del salario o di sostegno al reddito.

Lavoro con voucher

Page 48: Novità per l'anno 2015

L’art. 28, co. 1, del D.L. 24 giugno 2014 n. 90, (convertito nella Legge 11 agosto 2014, n. 114), ha stabilito la riduzione del diritto annuale dovuto alle Camere di Commercio per l’iscrizione nel Registro delle Imprese o nel REA.

Più nel dettaglio è stato stabilito che l’importo del diritto annuale di cui all’art. 18 della Legge 29 dicembre 1993, n. 580 e successive modifiche, come determinato per l’anno 2014, è ridotto:- del 35% per l’anno 2015;- del 40% per l’anno 2016 e- del 50% a decorrere dall’anno 2017.

Diritti camerali

Page 49: Novità per l'anno 2015

Ancorché per il 2015 il Ministero dello Sviluppo Economico (Mise), non abbia individuato la misura del tributo per le società tra professionisti (c.d. S.T.P.), alla luce del fatto che dette società sono iscritte nella medesima sezione speciale delle società tra avvocati, si ritiene che anche le S.T.P. siano tenute al pagamento del diritto camerale nella misura di Euro 130, in via transitoria (al riguardo sarebbero opportuni/necessari dei chiarimenti ministeriali).

Diritti camerali