nuova edizione orari,no del tar alla deregulation · marketing delle aziende farmaceutiche e...

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2/08 FEB/MAR Spedizione in abbonamento postale - D.L.353/2003 (conv. in L.27.02.2004 n. 46) art.1 comma 1 DCB Roma Nuova Edizione Rassegna informativa dell’Ordine dei farmacisti della provincia di Roma a pagina 4 Ccnl farmacie, stop alle trattative Brusca interruzione del confronto per il rinnovo del contratto dipendenti delle farmacie private. I sindacati proclamano lo stato d’agitazione. Indetta anche una giornata di sciopero per il 21 marzo Orari, no del Tar alla deregulation Una sentenza del Tribunale amministrativo del Lazio esclude che la Legge Bersani abbia effetto sugli orari di apertura degli esercizi farmaceutici, che restano affidati alla disciplina regionale. Intanto, Ordine e Assiprofar hanno raggiunto un accordo con il comune di Roma: le farmacie che lo richiederanno potranno rimanere aperte il sabato a pagina 9 a pagina 8 a pagina 9 Inps, porte chiuse alle parafarmacie I farmacisti titolari, soci o con contratti “a progetto” delle parafarmacie sono esclusi dall'iscrivibilità all'Istituto. Lo precisa una circolare della Direzione generale, che conferma invece l'obbligo di iscrizione all'Inps dei dipendenti degli stessi esercizi “Altra” pensione, ora c'è FondoSanità Grazie a un protocollo d’intesa firmato dall’Enpaf nel dicembre scorso, anche i farmacisti potranno iscriversi a FondoSanità, il fondo pensione complementare intercategoriale per i professionisti della salute. Una chance in più per configurare un futuro pensionistico che consenta adeguati livelli di reddito

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Page 1: Nuova Edizione Orari,no del Tar alla deregulation · marketing delle aziende farmaceutiche e dall’invecchiamento della popolazione.Si stima che l’aumento di un solo punto percentuale

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Rassegna informativa dell’Ordine dei farmacisti della provincia di Roma

a pagina 4

Ccnl farmacie, stop alle trattative

Brusca interruzione del confronto per il rinnovo del contratto dipendenti delle farmacie private.I sindacati proclamanolo stato d’agitazione.Indetta ancheuna giornata di sciopero per il 21 marzo

Orari, no del Taralla deregulationUna sentenza del Tribunale amministrativodel Lazio esclude che la Legge Bersaniabbia effetto sugli orari di apertura degli esercizi farmaceutici, che restano affidati alla disciplina regionale.Intanto, Ordine e Assiprofar hanno raggiunto un accordo con il comune di Roma: le farmacie che lo richiederanno potranno rimanere aperte il sabato

a pagina 9a pagina 8 a pagina 9

Inps, porte chiusealle parafarmacie

I farmacisti titolari, socio con contratti “a progetto”delle parafarmacie sono esclusi dall'iscrivibilitàall'Istituto.Lo precisa una circolare della Direzione generale,che conferma invece l'obbligo di iscrizione all'Inps dei dipendenti degli stessi esercizi

“Altra” pensione, ora c'è FondoSanità

Grazie a un protocollo d’intesa firmato dall’Enpafnel dicembre scorso, anche i farmacisti potranno iscriversi a FondoSanità,il fondo pensione complementare intercategorialeper i professionisti della salute. Una chance in più per configurare un futuropensionistico che consentaadeguati livelli di reddito

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EditoreOrdine dei Farmacisti della Provincia di Roma

Direzione e amministrazione Via A. Torlonia‚ 15 - 00161 Roma

Direttore responsabileEmilio Croce

Coordinamento redazionaleMargherita Scalese

Registrazionedel Tribunale di Roma n° 11959 del 25/1/1968

Coordinamento stampa e pubblicitàArt Director Design Strategy srl

Impaginazione e graficaVincenzo Furiati

Stampa Cimer snc

Spedizioneabb. post - D.L.353/2003 (conv. in

L.27.02.2004 n. 46) art.1 comma 1 DCB Roma

Finito di stampareFebbraio 2008

Gli inserzionisti di questo numero:Laboratoires BoironProdotti omeopatici pag. 7

Farma&tecTecnologie per la farmacia pag. 9

AbbottTecnologie per la farmacia pag. 13

Allianz - Ras assicurazioniAgenzia Roma Parioli pag. 15

Banca Popolare di SondrioIl mutuo per i farmacisti pag. 16

per informazioni sugli spazi pubblicitari tel.: 06.87179247 mail: [email protected]

Rassegna Informativa del farmacistadell’Ordine dei farmacisti della provincia di Roma

Anno XXXIV N. 2 FEBBRAIO/MARZO 2008

IN QUESTO NUMERO

N. 2- FEBBRAIO/MARZO 20082

Primo piano

Orari, no del Tar Lazio alla deregulationUna sentenza del Tribunale amministrativo esclude che la leggeBersani del 2006 possa avere effetto sulla disciplina degli orari delle farmacie, che rimangono affidati alla potestà regionale

a pagina 4

Sabato, adesso chi vuole può aprire Un accordo sperimentale tra Comune di Roma, Ordine e Assiprofaroffre alle farmacie romane la facoltà di aprire il sabato su basevolontaria. L'autorizzazione va richiesta all'Asl

a pagina 6

Per la salute delle pensioniAnche i farmacisti possono iscriversi a FondoSanità, fondo intercategoriale di previdenza complementare per i professionisti della salute

a pagina 8

È successo

Contratto farmacie, i sindacati verso lo sciopero

Parafarmacie e previdenza: “La competenza èdell'Enpaf”

a pagina 9

Superata quota 5000 iscritti

Solidarietà è anche informare a pagina 10

Farmacia, la nuova laurea will speak Englisha pagina 11

In agenda

Ferie e orari, queste le proposte

Corsi e… ricorsi: si replica a Roma, Tivoli e Civitavecchia

Concorso a sedi, ultimi giorni per le domande

Cani e mici, istruzioni per l'uso a pagina 12

Focus

Una rete per un territorio senza dolore a pagina 14

Codici e codicilli

Un pericolo, due opportunità a pagina 16

Assegni e utilizzo del contante, nuove regole

Ossicodone, questi i limiti delle composizioni a pagina 17

l'Ordine per te

a pagina 18

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di Emilio Croce

in fondo

Le cifre vengono dall’Osservatorio nazionale sull’impiego dei medicinali e parlano da sole:dal 2000 al 2006,le dosi di farmaci consumati sono salite in Italia del 48 per cento. E la cor-sa verso l’alto sembra destinata a proseguire, sospinta dalle sempre più raffinate strategie dimarketing delle aziende farmaceutiche e dall’invecchiamento della popolazione. Si stima chel’aumento di un solo punto percentuale della quota degli over 65 sul totale della popola-zione produca un incremento del 7 per cento del consumo dei farmaci. Solo l’anno scorso,del resto - è ancora l’Osmed a dirlo - nel solo periodo gennaio-settembre si è registrato un au-mento del 2,6 per cento delle dosi prescritte ai pazienti rispetto allo stesso periodo del 2006.Abbiamo ormai raggiunto il traguardo di 880 dosi prescritte ogni 1000 abitanti e siamo dun-que vicinissimi al traguardo di una dose per ogni italiano.

Nel nostro Paese la politica è notoriamente incline a occuparsi del consumo delle medi-cine in un’ottica quasi esclusivamente economica. In effetti, il peso dei farmaci sui contipubblici e sulle tasche dei cittadini, che ormai sostengono in via diretta il 40 per cento del-la spesa, è di incontestabile rilevanza. Ma il crescente impiego di medicine andrebbe pri-ma di tutto considerato nei suoi contenuti sanitari. La sensazione, invece, è che delle im-plicazioni più strettamente legate alla salute connesse ai farmaci, nel bene e nel male, i po-litici e gli amministratori si preoccupino meno del dovuto. E, scendendo per li rami, pocose ne preoccupano gli stessi cittadini. Il farmaco, “anestetizzato” dalla facilità e dalla con-suetudine di accesso, finisce così per essere considerato un bene necessario ma d’uso ordi-nario e come tale utilizzabile non solo su prescrizione ma ogni qual volta si ritenga a tor-to o a ragione di averne bisogno.

Non meraviglia, dunque, l’allarme lanciato pochi giorni fa a Roma da un simposio di al-lergologi in ordine al preoccupante incremento delle reazioni da uso di farmaci. Secondo idati resi noti dagli specialisti, una percentuale variabile dall’uno al dieci per cento della po-polazione ha avuto una o più reazioni di ipersensibilità dopo l’uso di una qualche medicina.Ma non basta: gli effetti collaterali dovuti a terapie farmacologiche sarebbero responsabilidal tre all’otto per cento dei ricoveri ospedalieri.

Se torno a occuparmi della questione dei danni iatrogeni non è però solo per richiamarneil rilievo epidemiologico, ma per sottolinearne ancora una volta l’assoluta centralità per lanostra professione. È infatti fuori di dubbio che il senso del ruolo e della funzione del farma-cista risiede tutto nella capacità di presidiare quella sottile linea di confine che separa il far-maco da chi lo usa. È lì, per dirla con Dante, che “si parrà la nostra nobilitate”. Ed è lì che inostri saperi e le nostre competenze professionali debbono interamente dispiegarsi, senza fer-marsi all’atto - pur indispensabile - della corretta consegna del farmaco.

Spedire una ricetta in modo impeccabile è un aspetto necessario manon sufficiente del nostro esercizio professionale. Se ci limitassimo aquesto, infatti, saremmo i meri terminali di un processo determinato egestito da altri e, in tutta evidenza, in futuro faremmo davvero fatica aimporre le ragioni di una nostra piena legittimazione,almenosul piano professionale.

Nell’atto della consegna di un farmaco dobbiamodunque “metterci dell’altro”.E l’altro non può che es-sere quel bene immateriale ma dagli effetti terri-bilmente concreti che è il consiglio per favo-rire l’impiego appropriato e la miglioreaderenza alle terapie farmacologiche.

Quando il silenzioè di pietra

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L’ormai famosa “legge Bersani”del 2006 sulla liberalizzazionedella vendita dei farmaci noncambia di una virgola la discipli-na degli orari di apertura degliesercizi che vendono specialitàda banco, ovvero le farmacie dauna parte e i corner dei super-mercati e le parafarmacie dall’al-tra. È quanto ribadisce la sen-tenza numero 1088 del 7 febbraio2008 del Tar Lazio, presieduto daPasquale De Lise (nella foto), chesi è pronunciata sul ricorso con ilquale un titolare milanese rivendica-va il diritto a poter ampliare l’orariodi apertura della sua farmacia per lavendita dei prodotti da banco, cosìda poter concorrere ad armi pari conGdo e parafarmacie. Secondo il ri-corrente, la liberalizzazione dellavendita dei medicinali SOP e OTCvoluta dalla legge 248/2006 implica-va la conseguente liberalizzazionedegli orari delle farmacie, a meno dinon ipotizzare un’insostenibile dis-omogeneità di trattamento tra que-ste ultime e gli esercizi commercialiammessi alla vendita di medicinalisenza prescrizione. “Se parafarmacie e corner dei su-permercati possono vendere medi-cine da banco negli orari di apertu-ra previsti per detti esercizi - questo,in libera sintesi, il ragionamento al-la base del ricorso - non si capisceperché anche le farmacie non pos-sano adottare gli stessi orari pervendere gli stessi prodotti, sulla ba-se di un elementare principio dipari concorrenza”. Se la tesi fossestata accolta, in altre parole, si sa-rebbe registrata la facoltà, per le far-macie, di applicare un singolare re-gime orario “a due velocità”, con lavendita dell’etico riservata agli orari

stabiliti dalla legge per le farmacie equella dei prodotti da automedica-zione e del parafarmaco che, invece,avrebbe potuto avere luogo in oraridiversi, in conformità a quelle os-servati dai corner della GDO e dalleparafarmacie. Secondo il Tar, però, la vendita diSop e Otc non può che seguire l’o-rario che normalmente viene segui-to dall’esercizio dove sono posti incommercio e non esiste nessunadisparità di trattamento tra esercizidiversi - farmacie da una parte eparfarmacie e corner GDO dall’altra- in quanto “le situazionigiuridiche dei soggettiposti in raffronto non so-no equiparabili. La disci-plina di vendita dei far-maci e la regolamenta-zione delle farmacie - so-stiene il giudice ammini-strativo - rispondono acriteri prevalentementepubblicistici, consideratala rilevanza che l’ordina-mento attribuisce allavendita di tali prodotti per la salutepubblica; su un diverso piano ordi-namentale è posta la disciplina delcommercio in generale, che si svol-ge in base a principi di più ampia li-

bertà seppure nell’ambito dileggi "cornice", funzionali a uncontrollo esterno”. Come direche parafarmacie, corner dellaGDO e farmacie sono e restanoentità ben differenti.Il ricorso è stato così rigettatocome “inammissibile e infonda-to” dal tribunale amministrativo,che nel confermarne la naturapubblicistica ha di fatto esclusola possibilità che i presidi farma-ceutici possano essere assimilati

a semplici esercizi commerciali. Te-si, questa, peraltro sempre sostenu-ta dagli Ordini professionali, che datempo si preoccupano di sottoli-neare la prevalenza della funzionepubblica delle farmacie rispetto alladimensione commerciale. Il Tar Lazio, dunque, ribadisce unprincipio fondamentale e chiarisceche la legge Bersani non intervienea liberalizzare gli orari, che restanosoggetti alla discipline regionale.Una pronuncia importante e dellaquale bisognerà tenere conto nelmettere mano a una questione che

rimane in ogni caso aperta.È infatti del tutto evidenteche le dinamiche introdot-te dalla liberalizzazione in-trodotta con la legge248/2006, dalla progressivaaffermazione di climi e po-litiche orientati a favorireuna maggiore concorrenzanei servizi e dalle pressionidella stessa opinione pub-blica impongono una revi-sione dell’attuale assetto

degli orari di apertura. Gli organismi della professione nesono consapevoli e sono da tempoimpegnati nella difficile transizioneda un sistema di orari e turnazioni

N. 2- FEBBRAIO/MARZO 20084

Respinto il ricorso di un titolare di farmacia lombardo

Orari, no del Tar Lazioalla deregulation

Primo no

Pasquale De Lise Presidente del Tar Lazio

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quale è dunque più agevole dedi-carsi ad altre necessità della fami-glia” (dei termini dell’accordo si ri-ferisce più diffusamente in altraparte del giornale, NdR).“Voglio ribadire, anche alla lucedell’accordo appena raggiunto, chemantenere un’ordinata disciplinanegli orari, sia pure rendendoli piùliberi ed elastici in relazione alleesigenze del territorio e dell’utenza,non è una scelta al servizio di inte-ressi corporativi” continua Croce

“ma al contrario l’unica possibilevia per conservare le necessarie,minime condizioni di equilibrio pertutta la rete delle farmacie, a tuteladell’interesse generale della popo-lazione. L’interrogativo vero, infatti,è se sia giusto o meno correre il ri-schio di deregolamentare un siste-ma di governo degli orari che ha di-mostrato di funzionare bene, ga-rantendo sia il servizio ai cittadinisia tutte le farmacie, in particolarequelle che operano in condizionipiù difficili, e che con pochi aggiu-stamenti potrebbe funzionare an-cora meglio.”“La scelta dell’Ordine di Roma al ri-guardo è molto chiara” concludeCroce “ed è assolutamente in lineacon le ormai numerose e autorevolipronunce in materia, a partire daquello della Consulta per finire conquest’ultima sentenza del Tar Lazio.Siamo convinti che quando a esserein ballo è la funzionalità complessi-va dei servizi a tutela della salute,affidarsi alle presunte virtù della li-bera concorrenza è estremamentepericoloso: ecco perché alla leggedel mercato sono decisamente pre-feribili le leggi dello Stato e dellesue articolazioni. Scritte responsa-bilmente, nel modo migliore pertutti. Ed è proprio in questa dire-zione che continuerà a impegnarsiil nostro Ordine.”

sostanzialmente rigido a uno che,con le dovute garanzie per la fun-zionalità complessiva del servizio,offra spazi sufficienti di flessibilitàper allargare l’offerta di servizio.“Abbiamo attivato un serio confron-to con le autorità regionali e comu-nali” spiega il presidente dell’Ordi-ne Emilio Croce “con l’obiettivo diintrodurre elementi di maggioreelasticità negli orari, senza peròpregiudicare il delicato equilibriocomplessivo del sistema. A prevale-re, come è stato ribadito a più livelli,a partire dalla Corte costituzionale,deve essere infatti l’ interesse amantenere intatte la capillarità el’efficienza del servizio assicuratodall’intera rete delle farmacie aper-te al pubblico, necessariamente di-verse per dislocazione, dimensionie risorse, ma tutte ugualmente ne-cessarie a garantire l’assistenza far-maceutica a ogni singolo cittadino.Un primo risultato lo abbiamo otte-nuto, con l’accordo intervenuto il13 febbraio scorso con i responsabi-li del Campidoglio, in ragione delquale le farmacie della capitale po-tranno, a richiesta, restare aperte ilsabato a prescindere dal turno. So-no state così accolte le richieste deicittadini che reclamano un maggiornumero di esercizi operativi all’ini-zio del weekend, nel giorno liberodalle incombenze del lavoro e nel

N. 2- FEBBRAIO/MARZO 2008 5

Un consiglio che sarebbe finalmente il caso di cominciare a chiamare con più proprietà “consu-lenza”, perché di questo si tratta, a considerarne le caratteristiche sostanziali e formali: discende infat-ti da saperi specifici acquisiti in università e poi perfezionati con l’aggiornamento; è resa intuitu per-sonae a seguito della libera scelta del cliente-paziente; non è standardizzabile né ripetibile pedisse-quamente,dovendo sempre essere ritagliata sulle esigenze di ciascun paziente e sulla base di circostanzeogni volta diverse.

Se non vogliamo abdicare alla dimensione professionale e conservare alle farmacie la dignità di pre-sidi che erogano prodotti e servizi per la salute, evitando ulteriori scivolate della nostra identità sullachina commerciale, dobbiamo dunque accentuare la nostra produzione di consulenze farmacote-rapiche. Ovvero, assistere di più e meglio ogni paziente nell’atto di consegna del farmaco, fornendoglitutte le informazioni di cui ha bisogno, anche quando crede che non gli servano. Insomma, dobbiamoparlare, parlare, parlare: con proprietà, precisione, impegno, convinzione, cortesia ed empatia. Per in-formare, indirizzare, rassicurare, motivare.

Un farmacista muto è un farmacista morto che, senza saperlo, sta condannando a morte anche il fu-turo della professione. Il silenzio, nel nostro caso, non è d’oro ma di piombo. Anzi, di pietra. Tombale.

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Secondo il tribunale amministrativo,

la liberalizzazione voluta dalla legge Bersani del 2006

non ha effetto sugli orari di apertura degli esercizi,

che rimangono affidati alladisciplina regionale.

Intanto, Ordine e Associazione dei titolari hanno sottoscritto un accordo con il comune diRoma, in base al quale tutte

le farmacie che lo richiederannopotranno rimanere aperte

il sabato

in fondo

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Conciliare una gestione ordinatadegli orari e dei turni delle farma-cie, a garanzia della funzionalitàdel servizio farmaceutico, con lanecessità di introdurre elementi dimaggiore flessibilità per risponde-re in qualche modo alle crescenti ereiterate pressioni che larghe fascedell’opinione pubblica e non pochisoggetti istituzionali (l’Antitrust sututti) esercitano in direzione diuna liberalizzazione degli orari ènotoriamente un’impresa più faci-le a dirsi che a farsi.Il Comune di Roma, con l’assesso-

rato alla salute (nella foto la respon-sabile Raffaella Milano) da unaparte e i farmacisti dall’altra, attra-verso le loro rappresentanze ordini-stiche e sindacali, ci hanno comun-que voluto provare. E il risultato èl’accordo, sancito il 13 febbraioscorso, con il quale le farmacie diRoma potranno effettuare su basevolontaria il servizio di guardiafarmaceutica nella giornata di sa-bato, in aggiunta ai turni già esi-stenti.Si tratta di una novità significativa,introdotta in via sperimentale peril biennio 2008-09, che consentiràalle farmacie che lo vorranno (pur-ché non esonerate dall’osservanzadei turni feriali) di rimanere aperteil sabato, previa richiesta all’Aslcompetente e all’ottenimento dellarelativa autorizzazione. Le farma-cie al momento esonerate dallaturnazione che fossero eventual-mente interessate ad effettuare iturni di guardia volontaria al saba-to sono tenute a richiedere il rein-serimento in turno. Ma vediamo più da vicino i terminidell’accordo, cominciando con ildire che esso non comporta alcun

obbligo: quella di aprire il sabatoin aggiunta ai turni è una facoltà,non un precetto che si è tenuti adosservare. I titolari interessati do-vranno inoltrare una richiestascritta al Servizio farmaceuticodella Asl competente, comunican-do l’orario di apertura cheintendono osservare. Leopzioni previste sono tre:quella antimeridiana, dal-le 8.00 alle 13.00; quellacon orario continuato8.30-19.30/20.00 e, infine,quella con orario spezzato8.30-13.00 e 16.00/16.30-19.30/20.00.La durata della “guardiafacoltativa” del sabato è disei mesi a partire dalla da-ta di richiesta ed è eventualmenterinnovabile di sei mesi in sei mesi.Trattandosi di un servizio facolta-tivo, si può ovviamente anche re-cedere, inviando una comunicazio-ne formale con preavviso di almeno90 giorni.

È importante sottolineare che ilprovvedimento non sostituisce laturnazione delle farmacie per legiornate di sabato e domenica. Per-tanto, chi è di turno dovrà scrupo-losamente rispettare l’obbligo diapertura e chiusura. Al riguardo, vaanche precisato che l’introduzionedell’apertura facoltativa al sabatonon comporta alcuna variazioneper il calendario dei turni.Tutte le informazioni relative allemodalità e ai tempi di inoltro delleeventuali richieste alle Asl sarannooggetto di una comunicazionecongiunta Ordine-Assiprofar, cheraggiungerà tutte le farmacie pub-bliche e private e sarà resa disponi-bile anche sul sito www.ordinefar-macistiroma.it È del tutto evidente che le farmacieche non sono interessate ad aderi-re alla guardia facoltativa del saba-to non devono inoltrare alcuna ri-chiesta né modificare alcunchénegli attuali orari di apertura.

Questi, dunque, i conte-nuti dell’accordo, chetestimonia la volontàdella professione a col-laborare con le istituzio-ni per trovare soluzioniin grado di implemen-tare il servizio a favoredei cittadini, purché so-stenibili e, soprattutto,compatibili con la ne-cessità di salvaguardaregli equilibri complessivi

del sistema. Sarà il tempo a dire, tra qualchemese, se l’esperimento della guar-dia facoltativa del sabato funziona,in che misura e con quale grado disoddisfazione dei cittadini.

N. 2- FEBBRAIO/MARZO 20086

Primo no

Accordo sperimentale con il Campidoglio per le farmacie romane

Sabato, adessochi vuole può aprire

Andare incontro alle esigenzedella cittadinanza romana

senza però pregiudicare il sistema degli orari e dei turni:

questo il senso dell’accordo raggiunto con l’Assessorato

alla Salute capitolino, che offre alle farmacie romanela facoltà di aprire il sabato

su base volontaria, previarichiesta alla Asl competente

e relativa autorizzazione

Raffaella Milano, assessorecapitolino alla salute

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N. 2- FEBBRAIO/MARZO 20088

Primo no

Con l’approvazione dello statuto da par-te della Covip, è stato ufficialmente co-stituito nello scorso mese di luglio Fon-doSanità, il Fondo pensione comple-mentare a capitalizzazione per gli eser-centi le professioni sanitarie. Per quanto appena nata, la nuova realtàdella previdenza di secondo pilastro haalle spalle una solida esperienza, rappre-sentata dalle positive attività del Fondo-Dentisti. Sono stati proprio i buoni risul-tati del fondo complementare degliodontoiatri a indurre l’Enpam, l’enteprevidenziale dei medici, a scommetteresull’estensione dell’iniziativa, allargan-dola anche agli stessi medici e a tutti glialtri professionisti del mondo della salu-te. Che hanno subito guardato con estre-mo interesse alla novità, se è vero cheprima l’Enpapi, l’ente di previdenza de-gli infermieri, e subito dopo l’Enpaf (cheha formalizzato il suo sì il 20 dicembrescorso) hanno deciso di aderire al nuovofondo, contribuendo così a dare vita auna realtà previdenziale che, già oggi,può contare su un bacino d’utenza digrande rilievo, stimato in oltre cinque-centomila potenziali aderenti.FondoSanità nasce dunque con buoneprospettive, destinate a diventare ancoramigliori. È infatti inevitabile che l’inarre-stabile processo di erosione della coper-tura previdenziale di base, anche a causadell’aumento dell’aspettativa di vita del-la popolazione, renderà sempre più evi-dente la necessità di tutelare il propriofuturo pensionistico affidandosi a for-me di previdenza complementare. Che,anche se facoltative, finiranno di fattoper essere una via obbligata per quantiintendano disporre di un livello di red-dito adeguato nell’età avanzata.L’evoluzione del sistema previdenzialedel nostro Paese, in altre parole, finiràper seguire la direzione di un modellomisto all’interno del quale opererannouna pluralità di istituti con l’identicoobiettivo di concorrerre a realizzareun’adeguata copertura previdenziale. Inquesto scenario, come si inserisce Fon-

doSanità? E quali vantaggi potrà offrireai farmacisti che intendessero aderirvi?“Il nostro è un fondo chiuso intercatego-riale che, pur dovendo remunerare la ge-stione amministrativo-finanziaria, pre-senta costi gestionali molto bassi, digran lunga inferiori a quelli di altre similiforme di accumulo previdenziale e aquelli di altri fondi di pensione aperti”risponde Ernesto del Sordo, direttoregenerale di FondoSanità.”La ragione èduplice: da una parte possiamo sfruttatele economie di scala che deriverannodallo sviluppo delle dimensioni del Fon-do. Dall’altra, gli addentellati con le cate-gorie dei potenziali fruitori e la collabo-razione con le loro casse di previdenzaobbligatoria permetteranno sensibilieconomie di mercato, eliminando allaradice la necessità di dover sostenere ipesanti oneri per costituire una rete re-munerata di intermediari. Minori spesedi gestione significano maggiori risorseda destinare ai rendimenti. E questo è si-curamente un vantaggio.”Altri vantaggi, secondo del Sordo, verran-no dal versante fiscale: “La riforma dellafiscalità relativa alla previdenza comple-mentare realizzata con la legge 252/05 haintrodotto un regime fiscale agevolatosulla prestazione previdenziale. Il che, intermini pratici, significa che i trattamentipensionistici complementari saranno

gravati di minori imposte.” Il punto inter-rogativo più importante, però, è quello le-gato alle modalità con le quali i fondioperano sul mercato, dove si concentra-no i dubbi di chi deve investire i suoi soldiin proiezione futura. “A questo riguardo,c’è da dire che il rischio mercato, per ifondi pensione, è decisamente più conte-nuto rispetto ad altre forme di investi-mento: operando su un orizzonte tempo-rale medio-lungo, infatti, la volatilità dibreve periodo tende a diluirsi per effettodella compensazione tra fasi di crescita efasi di calo dei mercati” spiega ancora ildirettore di FondoSanità. “Guardando inmodo più specifico a FondoSanità, poi,bisogna dire che, essendo strutturato co-me fondo multicomparto, è possibile sal-vaguardare i risultati raggiunti passandoprogressivamente e senza oneri da uncomparto più esposto ai rischi a uno me-no aggressivo, anche se meno redditizioin termini di rendimenti. L’iscritto al fon-do può così giovarsi di forme di investi-mento più dinamiche e performantiquando è in giovane età e affidarsi invecea comparti più sicuri in età più avanzata”.FondoSanità, sembra di capire, si propo-ne ai farmacisti come opportunità percostruire un futuro pensionistico più si-curo, ma non solo… “È così, infatti”conferma del Sordo. “Il fatto di essere neifatti un fondo pensione ad ambito defi-nito ci impone che sia proprio la previ-denza complementare la nostra sferanaturale e prevalente di attività, e a que-sto proposito è opportuno ricordare aifarmacisti più giovani che soltanto atti-vando per tempo forme di previdenza disecondo pilastro potranno costruire lecondizioni per un sereno futuro pensio-nistico. Ma, inviterei anche le generazio-ni più mature della categoria a valutarel’opportunità di iscriversi a FondoSanità,se puntano a un proficuo utilizzo dellapropria capacità di risparmio.”Per ulteriori informazioni: www.fondo-sanita.it, o indirizzare una e-mail [email protected].

Offrire uno strumento di previdenza complementare a tutti i professionisti della

salute, per configuare un futuro pensionistico in grado

di tutelare il livello di reddito.Questo l’obiettivo dichiarato

del nuovo fondo intercategoriale,al quale, dopo le casse pensionidi medici, dentisti e infermieri,

ha aderito anche l’Enpaf

Previdenza complementare, è nato FondoSanità

Per la salute delle pensioni

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N. 2- FEBBRAIO/MARZO 2008 9

È successo

Brusco stop delle trattative

Contratto farmacie,i sindacativerso lo scioperoAncora difficoltà per le trattative incorso tra Sindacati e Federfarma per ilrinnovo del contratto nazionale per idipendenti delle farmacie private. Èinfatti saltato l’incontro tra le partiprevisto per il 15 febbraio scorso, a se-guito - secondo quanto sostiene unanota della Uiltucs concordata unita-riamente con gli altri Sindacati - della“posizione di chiusura da parte di Fe-derfarma, che non consente il prose-guo della trattativa”.La nota stigmatizza “la rigidità di Fe-

derfarma su tutta laparte normativa”, pre-cisando che il nodoprincipale continua aessere quello della fles-sibilità degli orari di la-voro. L’associazionedei titolari, alla lucedelle misure che inmolte Regioni hannomodificato il regimedegli orari di aperturadelle farmacie, intro-ducendo elementi diliberalizzazione, insistenel richiedere uno

svolgimento delle prestazioni dei di-pendenti con modalità multiperiodale. Secondo i Sindacati, però, Federfarmavorrebbe che tale modalità fosse defi-nita all’interno del contratto nazionalesu base annua, come regola generaleda applicare automaticamente, saltan-do quindi la contrattazione regionale.Un’ipotesi che, a giudizio del sindaca-to, “non permette di continuare il con-fronto per il rinnovo del contratto na-zionale”.Contestualmente all’abbandono del ta-volo delle trattative, i sindacati hannoproclamato lo stato di agitazione, deci-dendo di effettuare una giornata di scio-pero il prossimo 21 marzo, confluendoin questo modo “nell’azione di lotta giàproclamata per il settore terziario”.

Parafarmacie e previdenza,le precisazioni Inps

“La competenzaè dell’Enpaf”La gestione della previdenza dei far-macisti titolari di parafarmacia non èdi pertinenza dell’Inps ma dell’Enpaf.È quanto stabilisce una circolare dellaDirezione centrale delle entrate contri-butive dell’istituto previdenziale, in-viata per conoscenza anche all’Ente diprevidenza di categoria.

La presa di posizione dell’istituto fa se-guito alle innovazioni introdotte dallalegge 223/06, che neldisciplinare le mo-dalità di distribu-zione dei farmacisenza prescrizio-ne, prevedonoche la venditapossa avvenireesclusivamen-te alla presen-za di uno opiù farmaci-sti abilitatiall’eserci-zio dellaprofessione eiscritti al relativo albo eall’Enpaf. La circostanza, spiegal’Inps, “esclude il farmacista titolaredell’attività sia dall’iscrizione alla Ge-stione commercio sia dall’iscrizione allaGestione separata”. L’esclusione dall’iscrivibilità alla Ge-stione separata vale anche per queifarmacisti regolarmente iscritti all’al-bo professionale e all’Enpaf che svol-gano la medesima attività di vendita alpubblico di farmaci non soggetti aprescrizione medica in posizione diassociati in partecipazione o con con-tratto di lavoro “a progetto”. La scelta,chiarisce la circolare dell’istituto, traeorigine dalle disposizioni legislativecontenute nella legge 326/03 che“espressamente prevede l’esclusionedegli iscritti agli albi professionali8

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È successo

dall’iscrizione alla Gestione separa-ta dell’Inps”.Diverso è ovviamente il discorso per ifarmacisti che, nelle parafarmacie,svolgano l’attività in qualità di lavora-tori dipendenti: questi, analogamenteai dipendenti delle farmacie, sarannoinfatti soggetti all’obbligo di iscrizioneal Fondo pensioni lavoratori dipen-denti dell’Inps.

Assemblea dell’Ordine,approvato il bilancio

Superata quota5000 iscrittiSeduta positiva e senza sorprese, quel-la dell’assemblea annuale dell’Ordinedi Roma, tenutasi all’Auditorium diSanta Maria degli Angeli il 10 febbraioscorso e introdotta come sempre dallarelazione di Emilio Croce. Il presiden-

te, dopo aver sottoli-neato come l’organi-smo professionaleabbia ormai raggiun-to e superato il rile-vante traguardo dei5000 iscritti (per l’e-sattezza, al 31 di-cembre 2007 erano5016), ha riepilogatole attività dell’Ordinenel corso dell’annoappena passato, perpoi passare breve-

mente in rassegna gli avvenimenti e leiniziative legislative di maggiore inte-resse per la professione, sia a livellonazionale che regionale.Per i revisori dei conti è poi intervenu-to Arturo Cavaliere, rilevando la rego-larità della gestione economica del-l’Ordine nell’anno passato e subitodopo il tesoriere Marcello Giuliani,che ha illustrato il bilancio consuntivodel 2007, chiuso con un avanzo di cas-sa di circa 31.000 euro.Giuliani ha poi presentato il bilanciopreventivo 2008, evidenziando lescelte operate in merito alla destina-zione delle risorse finanziare, che -tolte le spese per il funzionamento de-gli uffici - sono state prevalentemente

destinate sia alle attività culturali, inparticolare l’organizzazione e realizza-zione dei corsi ECM, sia allo sviluppodei servizi agli iscritti, con particolareattenzione al potenziamento dell’in-formazione (sistema informatico, sito,giornale).L’assemblea ha approvato all’unanimi-tà e senza astensioni sia il bilancioconsuntivo 2007 sia il bilan-cio preventivo 2008.Sempre all’unanimità sonostate approvate la quotasociale, fissata in 115 euro(75 a favore dell’Ordine e40 euro a favore della Fo-fi) e la quota farmacia,stabilita in 140 euro.Giuliani, al riguardo,ha sottolineato comeil consiglio dell’Ordi-ne, grazie all’ocula-tezza gestionale, siariuscito a mantenere invariatal’entità delle quote per tutto il manda-to triennale.Chiusa la partita dell’approvazione deibilanci, è stata la volta degli interventiassembleari, che hanno visto prenderela parola Giovanna Catizone, Gelsomi-na Perri, Giuseppe Magnanimi, San-dro Giuliani, il presidente dell’Assipro-far Franco Caprino e il segretario del-l’Ordine Nunzio Nicotra (nella foto).Ha poi concluso i lavori il presidenteCroce, ringraziando i partecipanti e au-spicando un consolidamento del buonclima di collaborazione che si è instau-rato tra l’Ordine e i suoi iscritti, tutti in-vitati a far pervenire agli uffici suggeri-menti e contributi che possano ulte-riormente migliorare i servizi e le atti-vità dell’Ordine.

Giornata mondialecontro il cancro infantile

Solidarietà è anche informareÈ stata celebrata il 15 febbraio scorso laVI Giornata mondiale contro il cancroinfantile, in occasione della quale laFiagop, la federazione dei genitori dionco-ematologia pediatrica, ha lancia-

to una campagna per divulgare il pro-getto L’amore cura, con lo scopo di sen-sibilizzare le istituzioni e l’opinionepubblica su un tema ancora poco cono-sciuto. Il progetto prevede due fasi bendistinte: la prima, di natura logistica,punta all’aggiornamento e allo sviluppodi un data-base, già esistente dal 1985 egestito dal consorzio interuniversitariono profit Cineca, per raccogliere tutti i

dati certificati relativi alle pa-tologie e ai proto-colli terapeutici di

tutti i pazienti cura-ti presso i 52 centri

dell’Associazione ita-liana di ematologia

oncologica pediatricaoperanti nel Paese.

La seconda fase del pro-getto è invece orientata

all’informazione e preve-de lo sviluppo di un porta-

le che dovrà diventare unpunto di riferimento indi-

spensabile sia per tutta la comunitàscientifica che per i genitori di bambiniaffetti da neoplasie, nonché per i pedia-tri di base. Al progetto L’amore cura partecipa an-che l’Associazione Peter Pan Onlus,che da anni si occupa dell’assistenza eall’accoglienza delle famiglie dei bam-bini affetti da neoplasie provenienti daaltre Regioni italiane e costrette a rag-giungere Roma per poter curare i propripiccoli nei centri ad alta specializzazio-ne della capitale. Con l’AssociazionePeter Pan il nostro Ordine ha strettoun gemellaggio, impegnandosi a soste-nerne la preziosa attività di volontaria-to. Al riguardo, ricordiamo ai nostri let-tori che nel sito www.ordinefarmacisti-roma.it (sezione informativa, solidarie-tà) è attivo il link dell’associazione, at-traverso il quale è possibile conoscernemeglio le attività e, soprattutto, acquisi-re tutte le informazioni necessarie percontribuire in modo concreto e tangibi-le realizzarle. Inutile sottolineare l’utili-tà del contributo, anche piccolo, checiascun farmacista potrà dare. Preziosa,in particolare, l’esposizione dei salva-danai dell’Associazione in farmacia,non solo per contribuire alla raccolta difondi, sempre necessari, ma anche perla sensibilizzazione dei clienti sullemolte attività della onlus.

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Nunzio Nicotra,segretario dell’Ordine

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È successo

L’Università di Roma Tor Vergata harichiesto al Ministero dell’Universi-tà e della Ricerca scientifica l’istitu-zione di un nuovo corso di laureain Farmacia per l’anno accademico2008-2009.Si tratta di una laurea magistrale aciclo unico in 5 anni aperta non so-lo a studenti italiani ma anche stra-nieri. La lingua ufficiale sarà quellainglese, per cui un prerequisito fon-damentale è una sua documentataconoscenza documentata tantoscritta quanto parlata. Si tratta di un corso di laurea uniconel suo genere nel nostro Paese, chesarà svolto in collaborazione con laprestigiosa “School of Pharmacy”dell’Università di Nottingham. Esi-ste, infatti, un accordo di collabora-zione fra le due università che pre-vede da un lato unacollaborazione di-dattica (preparazio-ne dei contenuti deipiani didattici se-condo standard in-ternazionali), unoscambio di docentie degli studenti, cheavranno la possibili-tà do svolgere perio-di di stages nei labo-ratori del campusdell’Università diNottingham e dal-l’altro una collaborazione scientifi-ca su progetti di ricerca sia europeiche internazionali.Il nuovo corso di laurea in Farmaciaprevede un numero chiuso (massi-mo 75 studenti per anno) ed è arti-colato in 3 indirizzi. Dopo un trien-nio comune lo studente potrà sce-gliere l’indirizzo tradizionale di Far-

macia, oppureun indirizzo bio-tecnologico o in-fine un indirizzocosiddetto “rego-latorio”. L’indirizzo tradi-zionale in Far-macia sarà inte-grato con unaserie di esami digrande utilitàn e l l ’ e s e r c i z i odella professione(Elementi fonda-mentali sulle malattie più frequenti,Elementi di diagnostica medica,Dispositivi medici, Economiaaziendale, Farmaco-economia, Co-smetici, Farmacovigilanza, Intera-zioni fra farmaci).

L’indirizzo in Biotecno-logie Farmaceuticheconsentirà ai laureatiun rapido inserimentonel mondo della ricer-ca scientifica e dell’in-dustria.Infine, l’indirizzo rego-latorio consentirà aglistudenti di raggiungereuna formazione profes-sionale specifica per lavalutazione di dossiersfarmaceutici ai fini del-la concessione dell’au-

torizzazione (centralizzata da partedell’EMEA o di parte delle Autoritàregolatorie nazionali) all’immissio-ne in commercio di prodotti medi-cinali. Il laureato con questo indi-rizzo accanto alla capacità di valu-tare aspetti relativi alla qualità, effi-cacia clinica e sicurezza, sarà in gra-do di collaborare nella preparazione

di clinical trialsnonché di valu-tare la sicurez-za dei prodottimedicinali do-po l’immissio-ne in commer-cio (Farmacovi-gilanza, Riskm a n a g e m e n tand Minimisa-tion plans, ec-cetera).Ai fini dell’am-missione sarà

pubblicato un bando e la selezionedei candidati sarà effettuata tenen-do conto del voto di diploma diScuola media superiore e di even-tuali altri titoli, del livello di cono-scenza della lingua inglese (certifi-cati e colloquio) e dalla conoscenza(verificata con una prova scritta ocon quiz a risposta multipla) di di-scipline attinenti al corso di laureacome da programmi delle Scuolemedie superiori (biologia, anatomiaumana, chimica, fisica, farmacolo-gia, microbiologia, immunologia).Il corso di laurea in Farmacia saràsvolto in piena collaborazione daun lato con la Facoltà di Farmaciadell’Università di Roma La Sapienzacon cui è prevista la stipula di unaapposita Convenzione e dall’altrocon l’Ordine dei farmacisti, tenendoconto di indicazioni ed esigenze aifini di una completa e competitivaformazione dei laureati non soloper il nostro Paese, ma anche a li-vello europeo.

*Direttore Centro di BiotecnologieFarmaceutiche,

Università di Roma Tor Vergata

Il professor Giuseppe Nisticò

Aprirà a Roma Tor Vergata a partire dal prossimo anno accademico

Farmacia, la nuova laureawill speak Englishdi Giuseppe Nisticò*

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N. 2- FEBBRAIO/MARZO 200812

In agenda

L’Ordine presentail suo calendarioal Comune di Roma

Ferie e orari estivi,queste le proposteIl Consiglio dell’Ordine ha proposto alle

autorità comunali il calendario delle ferieestive 2008 per le farmacie aperte al pub-blico nella capitale, che prevede 28 giornidi chiusura. Questo lo schema predispostodall’Ordine: turni pari dal 14 luglio al 10agosto (estremi compresi), turni disparidall’11 agosto al 7 settembre (estremicompresi).Lo stesso turno di ferie potrà essere ridot-to a richiesta da 28 a 21 giorni, secondo ilprospetto seguente: turni pari dal 21 lu-glio al 10 agosto (estremi compresi), turnidispari dall’11 agosto al 31 agosto (estre-mi compresi). Le farmacie non inserite neiturni sono tenute a osservare la chiusuraper ferie, obbligatoria, nel periodo fissatoper i turni dispari. L’occasione consenteanche di ricordare l’orario estivo, che par-tirà il prossimo 28 aprile, indipendente-mente dall’entrata in vigore dell’ora legale,e si protrarrà fino al 5 ottobre. Queste leore di apertura: 8.30-13.00 al mattino,16.30-20.00 al pomeriggio.

Corsi, si replica a Roma, Tivoli e CivitavecchiaÈ andata oltre ogni più rosea aspettativa larisposta dei colleghi iscritti all’Albo al cor-so di aggiornamento pluritematico gratui-to organizzato dall’Ordine, che “vale” 30crediti Ecm e che si sta svolgendo pressol’Aula Magna del Rettorato dell’UniversitàLa Sapienza, secondo il calendario resonoto sul numero scorso del nostro giorna-le, con la sola variazione di una data: la le-zione inizialmente prevista il 5marzo è stata infatti po-sticipata al 23 aprile (ilprogramma del corso è inogni caso disponibile e con-sultabile sul sito www.ordini-farmacistiroma.it). Le lezioni, seguite in media da1000 colleghi, escludono la pos-

sibilità di nuove iscrizioni, per ovvie ragio-ni di capienza. Per venire incontro alle nu-merose richieste degli iscritti, il corso verràcosì replicato, in collaborazione con il Cen-tro italiano di orientamento sanitario e ilServizio attività sanitarie della Croce RossaItaliana. La seduta inaugurale del “corso re-plica” si terrà il prossimo 11 marzo coninizio alle ore 20.00 e avrà luogo nell’AulaPalasciano della Croce rossa italiana, in viaToscana n. 12. Il corso, sarà sempre validoai fini Ecm e varrà 30 crediti, sufficienti asoddisfare il fabbisogno annuale. Ma l’impegno dell’Ordine in materia diEcm non finisce qui: per favorire la parteci-pazione dei colleghi della provincia, il cor-so verrà replicato anche a Civitavecchia eTivoli con inizio, rispettivamente, il 24aprile e il 7 maggio. Il corso di Civitavec-chia avrà luogo nella sede della Cassa di ri-sparmio e si svolgerà tutti i mercoledì, coninizio alle 20.00. Gli incontri di Tivoli si ter-ranno presso il Centro pastorale SS. Salva-tore Parrocchia San Silvestro, ogni giovedìcon inizio alle ore 20.00. Per iscriversi andrà compilato il couponpubblicato a pagina 19 del giornale e sca-ricabile anche dal sito www.ordinefarma-cistiroma.it. Il coupon andrà poi speditoall’Ordine via fax o email. È indispensabileindicare il numero di telefono cellulare ol’indirizzo email dove far pervenire laconferma dell’iscrizione al corso.

C’è tempo solofino al 20 marzo

Concorso a sedi,ultimi giorniper le domandeScade tra pochi giorni, il prossimo 20 mar-zo, il termine ultimo per la presentazionedelle domande al concorso della regione

Lazio per l’assegnazione di 12sedi farmaceutiche. Il bandodel concorso, allegati compre-si, è disponibile per la consul-tazione sul sito www.ordine-farmacistiroma.it.Si ricorda ai colleghi che lagraduatoria che scaturiràdal concorso sarà valida eavrà dunque effetto per

l’assegnazione di eventuali altre sedi chedovessero essere dichiarate disponibilinei quattro anni successivi alla sua pubbli-cazione sul Bollettino ufficiale della regio-ne Lazio.

Nobile Collegio, corso sugli animali da affezione

Cani e mici,istruzioni per l’usoIl Nobile Collegio e l’Accademia romana

di Storia della farmacia e di Scienze farma-ceutiche hanno organizzato un eventoformativo, in corso di accreditamentoEcm, sul tema della corretta e sana convi-venza uomo-animale in ambiente urbano.Il corso, tenuto da docenti dell’Universitàdi Perugina, si terrà il prossimo 8 marzo,dalle ore 13.30 alle 20.30.Per informazioni e iscrizioni, rivolgersialla segreteria del Nobile collegio, dal lu-nedì al venerdì, in orario 9.30-13.30, uti-lizzando i seguenti riferimenti: tel. 06-6792123, fax 06-6792690, e-mail [email protected].

ERRATA CORRIGE

Quote socialiecco il codice IBANper i versamenti

Sul numero scorso di Rif, il codiceIBAN da utilizzare per effettuare i pa-gamenti delle quote sociali tramitebonifico bancario è stato purtropporiportato erroneamente per unospiacevole refuso. Riportiamo qui diseguito le coordinate esatte, preci-sando che vi è ancora tempo per ilpagamento della quota sociale e dellaquota farmacia. Il bonifico bancariodeve contenere l'indicazione obbli-gatoria della causale nonchè del pro-prio nome, cognome e numero diiscrizione all'Albo, ovvero denomi-nazione della farmacia. Il bonificobancario va intestato a: Ordine deiFarmacisti della provincia di Roma,Banca Popolare di Sondrio, ag. n. 21,IBAN IT78 Q056 9603 2210 00002800 X35

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Le dimensioni delfenomeno “dolorecronico sono am-pie: 19% di preva-lenza in Europa (l’I-talia, dopo Norvegiae Polonia, è il Paesecon prevalenza piùalta: 32% al nord e22% al sud) 56%donne, età media50 anni. Il dolorecronico ha alti costisocio economici el’Italia rappresentail Paese Europeo incui sono maggiori:17% perdita di lavo-ro, 28% riduzionedei livelli di respon-sabilità, 22% com-parsa di depressio-ne. Inoltre è bennoto il fenomenodell’innalzamentodell’età: le personeover 65 nel mondosono circa seicentomilioni e l’Europa èl’area geografica con la più alta per-centuale di anziani. Le statistiche ri-velano che un anziano su due haproblemi di dolore cronico dovutinella maggior parte dei casi a osteo-artrosi, complicanze di malattiecardiovascolari o diabete, e che lastragrande maggioranza di loro sof-fre di dolori cronici da oltre 8 anni,e che circa un quinto ha lottatocontro il dolore per più di un ven-tennio. Questi dati fanno emergerecome in tali pazienti il dolore croni-co non venga correttamente dia-

gnosticato e di conseguenza noncurato come dovrebbe. Ad esempio,secondo i dati dell’EFIC (Federazio-ne Europea) oltre il 25 per cento de-gli anziani colpiti da tumore non ri-ceve alcun adeguato trattamentoper combattere il dolore associatoalla patologia. La lotta al dolore nonè ancora una priorità nel nostroPaese. E’ evidente che la sensibilitàintorno al tema sta crescendo, ma lastrada è ancora lunga e i progressipiuttosto lenti. Malgrado le recentinuove norme che facilitano la pre-

scrizione di farmacioppiacei, questa ècresciuta di poco.In base agli ultimidati, i reparti di cu-re palliative sono, atutt’oggi, la granparte dei quali con-centrati nelle regio-ni del centro-nord,poco meno del 10%al sud. Per quantoriguarda le struttu-re ospedaliere, losforzo sostenutoper attivare la retedi "ospedale senzadolore" non è stato,finora, supportatodagli investimentidi risorse organiz-zative indispensa-bili. Ad oggi la Re-gione Lazio non haemanato alcun De-creto Regionale perla determinazione ecostituzione delComitato Ospedale

senza dolore (Cosd) presso le strut-ture sanitarie di ricovero e cura el’adozione del “manuale applicativoper la realizzazione dell’Ospedalesenza dolore”. Di fatto si è assistitoal sorgere di singole iniziative all’in-terno di singole Aziende ospedalie-re e Istituti di ricovero senza alcuncoordinamento regionale, come in-vece prevede l’accordo del 24 mag-gio 2001 tra il Ministro della Sanità,le Regioni e le Province Autonomesul documento di linee-guida ine-rente il progetto “Ospedale senza

Focus

Medici di famiglia e farmacie insieme a Roma per un progetto sperimentale

Una rete per un territoriosenza doloredi Rosanna Cerbo*, Giovanna Angela Carru**, Claudio Mostardini***, Massimo Chiaretti****

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dolore”, pubblicato nella G.U.n.149 del 29.06.2001, in mododa definire delle linee guida, eprotocolli procedurali specifici. Tra le tante ipotesi di lavoro at-tuabili nell’immediato, tre pro-poste ci sembra rivestano prio-rità assoluta:

1 Garantire la copertura della as-sistenza al dolore cronico sia diorigine non oncologica (neuro-patie, arteriopatie, nevralgie,artrite reumatoide etc) che quellooncologico all’interno dei LEA (li-velli essenziali di assistenza);

2 Inserire nelle attività di routine an-che la rilevazione e la misurazionedel dolore e quindi anche i provve-dimenti terapeutici per la sua cura,documentandoli nella cartella cli-nica di ogni paziente assistito, ren-dere obbligatoria la formazionesulla terapia del dolore per i medi-ci di medicina generale, gli specia-listi direttamente interessati e gliinfermieri nell’ambito dei pro-grammi ECM (educazione conti-nuativa medica);

3 Realizzare il progetto integrato re-gionale “Ospedale e Territorio sen-za dolore”, per una assistenza inte-grata e una politica a sostegno del-la famiglia dei pazienti con dolorecronico, attraverso la realizzazionedi una rete tra le varie strutture sa-nitarie ospedaliere, Policlinici Uni-versitari ed IRCSS, ognuno dellequali dovrà dichiarare 1 o 2aree dieccellenza per la terapia del dolo-re. Questa rete dovrà collegareospedali, medici di medicina gene-rale (Mmg) e strutture sanitarieterritoriali.

Il progetto Ospedale e territorio senzadolore prevede la realizzazione diuna rete informatizzata (intranet einternet) e da varie iniziative cultu-rali: seminari, convegni, stages e ma-ster universitari. Questi strumentipermetteranno la comunicazione trai vari centri di coordinamento, tra icentri ed i pazienti e tra i centri e lestrutture sanitarie territoriali (con-sultazioni telefoniche, relazioni cli-niche rilasciate dagli Specialisti per iMmg, possibilità appuntamenti per i

Mmg di ottenere direttamente ap-puntamenti per i loro assistiti, stagesper Mmg).I risultati attesi da questo progettosono il miglioramento della qualitàdi vita dei pazienti e dei familiari, lariduzione della disabilità dei pazienti(condizione che, in seguito ad unamalattia limita o impedisce la capa-cità di svolgere attività quotidiane adun livello considerato normale perun individuo) e infine, il conteni-mento dei costi di patologia (analisidei costi diretti e indiretti: valutazio-ne in termini economici dell’ impat-to di una determinata malattia sulbenessere sociale, delle problemati-che relative alla gestione della pato-logia, dell’ assorbimento di risorse alivello della collettività) attraverso lavalutazione del rapporto tra costi so-stenuti e benefici ottenuti nell’eroga-zione del servizio proposto.Il progetto Ospedale e territorio senzadolore potrebbe rappresentare un’e-sperienza pilota da espandere suc-cessivamente a livello nazionale, sot-to l’egida del Ministero della Salute edella Conferenza Stato-Regioni. Nell’ambito del progetto proponia-mo uno studio che prevede il coin-volgimento dei dell’Ordine dei Medi-ci di Roma e provincia in collabora-zione con l’Ordine dei Farmacisti.Si dovrebbero prendere in conside-razione due distretti-campione nelComune di Roma e coinvolgere nelprogetto il 100% dei medici di medi-cina generale e tutte le farmaciepresenti nello stesso territorio .Questo progetto prevede tre fasi:

1.ricerca epidemiologica e raccoltadei dati: i Mmg saranno invitati aestrarre dai propri database tutti ipazienti affetti da dolore cronico

non oncologico, cefalee primarie(emicranie, cefalea a grappolo etensiva) e dolore oncologico. Ifarmacisti, viceversa, sarannoinvitati a proporre, dopo con-senso, a tutti i pazienti che ri-chiedono farmaci antidolorificiprescrivibili o da banco, un que-stionario prestampato anoni-mo, con alcune domande: per-ché assume il farmaco richiesto,da chi tale farmaco è stato pre-scritto e/o consigliato, se il pa-

ziente è seguito e da chi, per quel-la patologia.

2.formazione continuativa teorico-pratica dei Mmg e dei farmacistiincentrati sul tema del dolore cro-nico, anche con stages organizzatipresso il Centro di Medicina deldolore “Enzo Borsomati”, AziendaPoliclinico Umberto I, Universitàdegli Studi di Roma “La Sapienza”.Tali corsi saranno a carattere mul-tidisciplinare con il contributoformativo di neurologi, anestesi-sti, chirurghi maxillo-facciali, chi-rurghi generali, oncologi, diabeto-logi, reumatologi, ortopedici e psi-chiatri;

3.creazione di una rete telematicache prevede anche l’impiego dellatele-medicina tra Centro di coor-dinamento “Enzo Borsomati”,Mmg e farmacisti, per consulenzespecialistiche telefoniche di riferi-mento ed orientamento, in colla-borazione anche con l’OspedaleGiovanbattista Grassi di Ostia.

© *Docente di Neurologia, Universitàdegli Studi di Roma “La Sapienza”,Responsabile del Centro di Medicinadel Dolore “Enzo Borzomati”, Azien-da Policlinico Umberto I, Roma.

© **Farmacista, Università degli Studidi Roma “La Sapienza”, URP-Azien-da Policlinico Umberto I, Roma.

© ***Neurologo, Azienda OspedalieraG. B. Grassi-Ostia

© ****Dirigente Medico, Dipartimentodi Chirurgia Generale, SpecialitàChirurgiche e Trapianti d’Organo“Paride Stefanini, Università degliStudi di Roma “La Sapienza”, Azien-da Policlinico Umberto I, Roma.

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Codici e codicilli

La nuova Finanziaria 2008 prevededue opportunità per gli imprendi-tori individuali e quindi anche peri titolari di farmacia.In particolare:

a.L’imprenditore può estrometteredalla sfera dell’impresa l’immo-bile strumentale assolvendol’imposta sostitutiva del 10% aisensi dell’articolo 1, comma 37,della citata Finanziaria.Detta estromissione agevolata ri-guarda gli immobili strumentaliper destinazione alla data del 30novembre 2007.L’opzione per l’esclusione dallasfera dell’impresa deve avvenireentro il 30 aprile 2008, ma, entrotale termine, non vi sono parti-colari formalità da compiere senon l’annotazione nei registricontabili (libro giornale, registrocespiti).L’imposta sostitutiva del 10% do-vrà essere calcolata sulla diffe-renza fra il valore automatico ca-tastale dell’immobile e il suo co-sto fiscalmente riconosciuto al31 dicembre 2007.Qualora la cessione dell’immobi-le fosse soggetta a IVA e cioè sel’immobile è stato costruito odacquistato dopo il 1 gennaio1973 con detrazione dell’impostaall’atto dell’acquisto, l’impostasostitutiva viene aumentata diun’imposta pari al 30% dell’IVAapplicabile al valore automaticocatastale dell’immobile.

b.I contribuenti hanno una nuovaopportunità di procedere alla ri-valutazione delle quote di parte-

cipazione di società al fine di evi-tare le plusvalenze che si realiz-zerebbero in caso di vendita del-le quote stesse.La riapertura dei termini è stataintrodotta con l’articolo 1, com-ma 91 della Finanziaria 2008, chefissa come termine ultimo per ef-fettuare l’operazione il 30 giugno2008.Entro tale data, infatti, deve esse-re versata l’imposta sostitutivaovvero la prima delle due o trerate.La data di riferimento dei valoriviene fissata dalla norma, al 1gennaio 2008.Per la rideterminazione dei valo-ri è richiesta, come in preceden-za, la redazione di una perizia as-severata da professionisti abilita-ti e l’Agenzia delle Entrate, concircolare 47/E del 5 giugno 2002,ha precisato che la perizia di sti-

ma può essere redatta anchesuccessivamente alla cessionedelle medesime.Pertanto le quote possedute al 1gennaio 2008 possono essere ri-valutate anche successivamentealla loro cessione purché nel ci-tato termine del 30 giugno 2008.

c.Per finire, un campanello d’allar-me per tutti i farmacisti. Semprenella Finanziaria 2008, viene pre-vista l’introduzione a regime del-le fatturazioni elettroniche deirapporti commerciali con le Pub-bliche Amministrazioni. Quindiogni farmacista che intrattengarapporti commerciali con le Am-ministrazioni statali, con gli entipubblici nazionali, nonché conRegioni e Province Autonomeavrà l’obbligo di adeguarsi a fardata dal luglio 2008, a quantoprevisto dall’articolo 1, commi209/214 Legge 244/07.Si è in attesa, ora, che il Ministerodell’Economia illustri le modalitàper detta fatturazione e individui ilgestore del sistema delegato a ge-stire i flussi di fatturazione.Conseguenza del “mancato ade-guamento” a tale obbligo impo-sto è il divieto per tali ammini-strazioni di accettare una fattu-razione cartacea e di procedereal suo pagamento, anche solo separziale.Sarà un miglioramento delle mo-dalità o solo una scusa per nonpagare? Vedremo….

Paolo Leopardi, Avvocato

Nelle pieghe della Legge finanziaria 2008

Un pericolo,due opportunità

L’esclusione degli immobili strumentali dalla sfera

dell’impresa e l’opportunità di procedere alla rivalutazionedelle quote di partecipazionedi società possono risolversi

in un vantaggio.Bisognerà vigilare, invece, sulla introduzione a regime

delle fatturazioni elettronichedei rapporti commerciali

con le pubbliche amministrazioni.Sarà il ministero dell’Economia

a illustrare le modalità da seguire

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N. 2- FEBBRAIO/MARZO 2008 17

E’ stato pubblicato nella G.U. del 14 di-cembre 2007 il decreto legislativo di at-tuazione della direttiva UE “antiriciclag-gio”, per effetto del quale a decorrere dal30 aprile 2008 il limite delle singoletransazioni per contanti (superato ilquale si rischia l’irrogazione di unasanzione pari dall’1 al 40% dell’interoimporto trasferito) sarà ridotto ad€5.000, in luogo degli attuali €12.500.Beninteso, tale limite non può essere su-perato con frazionamenti inferiori ad€5.000 e in tal senso il provvedimentoha fissato in un periodo di tempo di settegiorni l’arco temporale entro il quale l’o-perazione deve ritenersi unitaria sotto ilprofilo economico.Inoltre, gli assegni circolari, anche se diammontare non superiore a €5.000,verranno tutti emessi dai vari istituticon la clausola di non trasferibilità; nelcaso in cui, invece, il cliente richieda -sempre per importi inferiori al limite -

assegni circolari trasferibili, egli dovràversare un’imposta di bollo di Û 1,50 perassegno.

Anche gli assegni di c/c bancario sarannoconsegnati al cliente con quella clausola,salva anche qui una richiesta diversa deltitolare del conto che si dovrà quindi ac-collare in tal caso la detta imposta di bol-lo per ogni assegno del carnet. Per di più, eventuali girate degli assegni -bancari o circolari - trasferibili (ovvia-

mente sempre inferiori a cinquemilaeuro) dovranno riportare l’indicazionedel codice fiscale del girante.Gli assegni intestati “a me medesimo”,invece, non potranno essere girati - qua-

lunque ne sia l’importo - ad alcun ter-zo (neppure con girata piena) e

dunque non potranno circolarecome fossero “al portatore” e do-

vranno invece essere presentatiall’incasso direttamente allabanca o alla Posta.

Infine, i libretti di deposito al por-tatore non potranno avere un saldo pario superiore ad €5.000 e quelli esistentidovranno essere estinti, salvo che il saldonon sia ridotto al limite dei detti 5.000 eu-ro: qui, però, il provvedimento concede iltermine più ampio del 30 giugno 2009.

Franco Lucidi, Consulente fiscale Sediva

Assegni e utilizzo del contante, nuove regole

La Federazione degli Ordini, a seguito di qualche perplessitàseguita al Dm del 21 dicembre 2007 di aggiornamento alle ta-belle degli stupefacenti, ha ritenuto opportuno diramare unacircolare per precisare che le composizioni a base di ossico-done, ricomprese nella tabella II, sezione D di cui al Dpr309/90 e pertanto soggette a prescrizione con ricetta non ri-petibile, sono le seguenti: “composizioni a uso diverso daquello parenterale, le quali in associazione con altri principiattivi o in quantità totale per confezione non superiore alladose massima delle 24 ore (Tabella n.8 della F.U. della Repub-blica italiana), contengono ossicodone e suoi sali per un quan-

titativo complessivo della suddetta sostanza, espresso come ba-se anidra, inferiore al 2,5 per cento incluso per le composizionimultidose o per le composizioni monodose una quantità nonsuperiore a o,o10 g per unità di somministrazione per via oraleo non superiore a 0,020 g per unità di somministrazione pervia rettale e comunque in quantità totale, per ciascuna confe-zione, non superiore a 0,300 g della suddetta sostanza. Le sud-dette composizioni debbono essere tali da impedire pratica-mente il recupero dello stupefacente con facili ed estemporaneiprocedimenti estrattivi”.

Stupefacenti, una precisazione dopo il decreto di aggiornamento delle tabelle del dicembre scorso

Ossicodone, questii limiti delle composizioni

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N. 2- FEBBRAIO/MARZO 200818

L’Ordine per te

Anelli Maria Chiara, Battisti Emanuele,Blasio Angelo, Calciano Simona, CarcaniFrancesco, Celeste Martina, Criniti AngelaChiara, Dani Delina, Maria Trenti David,Mercuri Rosamaria Agata, Morano Anna-maria, Pagano Giorgia, Parisi Alessandro,Santini Daniela, Trupa Biagio, Tullo Da-nila, Basso Giuseppina, De Ascanio Gian-carlo, Gattamelata Francesca, Posca Al-berto, Scafa Sergio, Senatore Lucia, Cor-belli Massimo, Di Marzo Maria, Fiorenti-no Silvia, Manca Ivan, Michelacci France-sca, Passarella Miriam, Zaccheo E. Elisa-betta, Rosati Cristina, Severi Antonella,Stagni Massimo, Apicella Valeria, BonitoGianluca, Gentile R. L. Ermelinda, Man-gano Maria Paola, Petrillo Stefania

tutti iscritti all’Albo del nostro Ordine nei mesi di gennaio e febbraio ‘08

La cerimonia dei saluti

L’Ordine dei Farmacisti e la profes-sione tutta porgono l’ultimo saluto a:

Brunetti Cesare Nato il 2 Marzo 1951 a Fiano Romano

(Roma), laureato a Roma "La Sapienza"il 27 Settembre 1977 che ci ha lasciato nel mese di gennaio

Alla famiglia, le condoglianze sentite e sin-cere dell’Ordine e di tutta la professione.

Un caldo benvenuto a:

PresidenteEmilio Croce

Vice PresidenteLuciano Ricci

SegretarioNunzio Giuseppe Nicotra

TesoriereMarcello Giuliani

ConsiglieriMaurizio BisozziAndrea CicconettiGaetano De RitisFernanda FerrazinVito GaleppiGiuseppe GuaglianoneGiacomo LeopardiEnnio PonziGiulio Cesare PorrettaSilvia SantoniEmanuela Silvi

Revisori dei Conti

EffettiviArturo CavaliereSergio De MicheleAntonella Soave

SupplenteMehdy Daroui

Consiglio Direttivo

A chi rivolgersi

Direttore degli ufficiMargherita Scalese [email protected]

Responsabile di amministrazioneMassimo [email protected]

Responsabile attività istituzionali e segreteria operativaPaola Venturini [email protected]

Organizzazione corsi ECM e gestione sitoValentina Aschi [email protected]

Gestione albo e istruzione pratiche iscrittiSilvia Benedetti [email protected]

Segreteria di presidenzaLoredana Minuto [email protected]

Attività gestione archivio e supporto tecnicoGiacomo Appolloni

ConsulentiConsulenza fiscale Francesco d’[email protected]

Consulente del lavoro Fabrizio [email protected]

Orari di apertura al pubblico

Lunedì 9:00 - 14:30Martedì 9:00 - 14:30Mercoledì 9:00 - 15:30Giovedì 9:00 - 14:30Venerdì 9:00 - 14:30

Dove siamo,come raggiungerci

Via Alessandro Torlonia n.1500161 Romatel. 06.44236734 – 06.44234139 fax 06.44236339www.ordinefarmacistiroma.ite-mail: info@ordinefarmacistiroma

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N. 2- FEBBRAIO/MARZO 2008 19

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