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nelle cronache GIà 100 associati CADONI ALLE PAGINE 2 E 3 pigafetta a cittadella A PAGINA 30 ABANO, alla pascoLI BIASETTO A PAGINA 29 Ecco il Venetex vale un euro È il baratto 4.0 Sulle scuole murales giganti per eroi veneti Il maxi ritratto sul muro della “Pierobon” a Cittadella Acqua dal soffitto alle elementari Tre aule inagibili Freddy e Debora ora parlano Omicidio Noventa, i due fratelli disposti a dare la loro versione GENESIN A PAGINA Il Padova fa lo sgambetto alla Reggiana e salva la panchina di Brevi archeologia, le scoperte a creta L’università ritrova il Minotauro Eccezionale campagna di scavi del Bo nell’antica Gortyna alla fierA DI arsego Ha un malore, cercano di portargli via i cavalli ANDREOLI A PAGINA 30 ricorso m5s-sinistra Il Tar del Lazio si pronuncia sul quesito del referendum il festival Apre Babele ma salta il concerto di Gino Paoli allarme allevamenti Lingua blu, primo caso su pecora padovana SANDRE A PAGINA 17 COSTITUZIONE E NUOVO SENATO Una moneta che raffigura il Minotauro e il labirinto A PAGINA 35 calcio lega pro / finisce 2-0 con gol di russo su rigore e altinier Teme di morire, si costituisce Autore di sette rapine in tre giorni terrorizzato dagli spacciatori di droga PREZIUSI A PAGINA 37 nordest economia Banche, dopo i risparmi bruciati il futuro è tra digitale e consulenti INSERTO CENTRALE DI 16 PAGINE novità L’espresso 2017 I vini migliori, da bere subito da conservare e i più convenienti A PAGINA 9 di FRANCO PIZZETTI È diffusa l’idea che la riforma costituzionale sulla quale dovremo esprimere il voto il 4 dicembre riguardi la Costitu- zione del 1948. In realtà non è co- sì. Essa riguarda invece la Costitu- zione vigente, profondamente modificata nel 2001, anche rispet- to alla struttura stessa della Re- pubblica. Nel 1948 i Costituenti aprirono il Titolo V relativo alle re- gioni e alle autonomie locali affer- mando che la Repubblica si ripar- tiva in regioni, province e comu- ni. La riforma costituzionale del 2001, modificando l’art. 114 della Costituzione, ha stabilito invece che la Repubblica è costituita da comuni, province, città metropo- litane, regioni e Stato. La differen- za è fondamentale. Dopo il 2001 la Repubblica italiana, pur restan- do una e indivisibile, è diventata dunque un ordinamento compo- sto da una pluralità di istituzioni territoriali, tutte rappresentative delle rispettive comunità e tutte a pari titolo componenti della stes- sa Repubblica. SEGUE A PAGINA 5 NUOVE TECNOLOGIE » Fab Lab stampa in 3D i pezzi di ricambio per le auto d’epoca A PAGINA 17 ■■ Il Padova risorge di notte e contro la Reggiana torna alla vittoria, rilanciandosi in classifica e per il momento scacciando lo spettro dell'esonero per il tecnico Oscar Brevi. Finisce 2-0, con reti nel primo tempo di Russo su rigore e a inizio ripresa di Altinier. La squadra è apparsa unita e compatta. COCCHIGLIA, EDEL E VOLPE ALLE PAGINE 42 E 43 Rapinatore seriale, ma capace di mettersi nei guai con gli spacciatori stranieri, che aveva- no deciso di dargli una lezione, forse decisiva. Per questo l’in- cubo dei ragazzini, un tunisi- no, si è consegnato alla polizia. FERRO A PAGINA 25 A PAGINA 5 PADOVA VIA NICCOLÒ TOMMASEO, 65/B - TEL. 049 / 80.83.411 (12 LINEE R.A.) - FAX 049 / 80.70.067 MARTEDÌ 18 OTTOBRE 2016 € 1,20 ANNO XXXIX - N O 284 POSTE ITALIANE S.p.A. - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE D.L. 353 / 2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) ART. 1, COMMA 1, PD www.mattinopadova.it y(7HB5J2*TKKKKT( +]!=!"!#!:

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nelle cronache

GIà 100 associati ■ CADONI ALLE PAGINE 2 E 3

pigafetta a cittadella ■ A PAGINA 30

ABANO, alla pascoLI ■ BIASETTO A PAGINA 29

Ecco il Venetexvale un euroÈ il baratto 4.0

Sulle scuolemurales gigantiper eroi veneti

Il maxi ritratto sul muro della “Pierobon” a Cittadella

Acqua dal soffittoalle elementariTre aule inagibili

Freddy e Debora ora parlanoOmicidio Noventa, i due fratelli disposti a dare la loro versione ■ GENESIN A PAGINA

Il Padova fa lo sgambetto alla Reggiana e salva la panchina di Brevi

archeologia, le scoperte a creta

L’università ritrova il MinotauroEccezionale campagna di scavi del Bo nell’antica Gortyna

alla fierA DI arsego

Ha un malore, cercanodi portargli via i cavalli

■ ANDREOLI A PAGINA 30

ricorso m5s-sinistra

Il Tar del Laziosi pronunciasul quesitodel referendum

il festival

Apre Babelema saltail concertodi Gino Paoli

allarme allevamenti

Lingua blu, primo casosu pecora padovana

■ SANDRE A PAGINA 17

COSTITUZIONEE NUOVOSENATO

Una moneta che raffigura il Minotauro e il labirinto ■ A PAGINA 35

calcio lega pro / finisce 2-0 con gol di russo su rigore e altinier

Teme di morire, si costituisceAutore di sette rapine in tre giorni terrorizzato dagli spacciatori di droga

■ PREZIUSI A PAGINA 37

nordest economiaBanche, dopo i risparmi bruciatiil futuro è tra digitale e consulenti■ INSERTO CENTRALE DI 16 PAGINE

novità L’espresso 2017I vini migliori, da bere subitoda conservare e i più convenienti■ A PAGINA 9

di FRANCO PIZZETTI

È diffusa l’idea che la riformacostituzionale sulla qualedovremo esprimere il voto

il 4 dicembre riguardi la Costitu-zione del 1948. In realtà non è co-sì. Essa riguarda invece la Costitu-zione vigente, profondamentemodificata nel 2001, ancherispet-to alla struttura stessa della Re-pubblica. Nel 1948 i Costituentiaprirono il Titolo V relativo alle re-gioni e alle autonomie localiaffer-mandoche la Repubblica si ripar-tiva in regioni, province e comu-ni. La riforma costituzionale del2001, modificando l’art. 114 dellaCostituzione, ha stabilito inveceche la Repubblica è costituita dacomuni, province, città metropo-litane, regioni e Stato. La differen-za è fondamentale. Dopo il 2001la Repubblica italiana, pur restan-do una e indivisibile, è diventatadunque un ordinamento compo-sto da una pluralità di istituzioniterritoriali, tutte rappresentativedelle rispettive comunità e tutte apari titolo componenti della stes-saRepubblica.

■ SEGUEAPAGINA5

NUOVE TECNOLOGIE»FabLabstampain3Dipezzidi ricambioper leautod’epoca ■ A PAGINA 17

■■ Il Padova risorge di notte e contro la Reggiana torna alla vittoria, rilanciandosi in classifica e per il momentoscacciando lo spettro dell'esonero per il tecnico Oscar Brevi. Finisce 2-0, con reti nel primo tempo di Russo su rigoree a inizio ripresa di Altinier. La squadra è apparsa unita e compatta. ■ COCCHIGLIA, EDEL E VOLPE ALLE PAGINE 42 E 43

Rapinatore seriale, ma capacedi mettersi nei guai con glispacciatori stranieri, che aveva-no deciso di dargli una lezione,forse decisiva. Per questo l’in-cubo dei ragazzini, un tunisi-no, si è consegnato alla polizia.

■ FERROAPAGINA25

■ A PAGINA 5

■ PADOVA VIA NICCOLÒ TOMMASEO, 65/B - TEL. 049 / 80.83.411 (12 LINEE R.A.) - FAX 049 / 80.70.067 MARTEDÌ 18 OTTOBRE 2016€ 1,20 ANNO XXXIX - NO 284POSTE ITALIANE S.p.A. - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALED.L. 353 / 2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) ART. 1, COMMA 1, PD

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di Cristiano Cadoni◗ PADOVA

Più che virtuale o alternativa, lasi può definire una monetacomplementare. Più cheun’operazione anti-euro, si de-ve immaginarla come una scos-sa per l’economia locale. Piùche la creazione di un mercatoalternativo, si può pensare auno spazio aggiuntivo in cui fa-re affari. È il Venetex, il circuitodi credito commerciale che ten-ta di replicare nella nostra regio-ne lo straordinario successo delSardex, che in Sardegna dal2009 al 2015 ha generato scambicommerciali per 130 milioni, aiquali si aggiungono i 90 attesiper quest’anno, e che è utilizza-to da 4 mila imprese sulle 90 mi-la dell’intera regione. A sei mesidal lancio - e dopo appena ottosettimane di attività - il Venetexraggiungerà oggi il traguardodelle prime cento imprese ade-renti, più una cinquantina dipartite iva. Metà delle adesionisono a Padova, le altre sono nelVicentino, a Chioggia (dove l’al-tro ieri c’è stato il primo paga-mento in Venetex al ristoranteAlberto Capo), a Treviso, Monte-belluna e nella Riviera del Bren-ta. Le transazioni superano già i60 mila Venetex (e quindi euro,perché il valore è di 1:1) e la velo-cità con cui si sviluppa l’opera-zione autorizza a prevedere chea fine ottobre gli scambi avran-no già toccato quota 100 milaVenetex, mentre le adesioni pro-cedono al ritmo di una e mezzoal giorno.Come funziona. La considerazio-ne di partenza è che le aziendevenete hanno una potenzialitàdi 100, ma la esprimono soloper il 69,5%. C’è, insomma, un30,5% di forza non espressa. Ètempo non utilizzato, è forza la-voro ferma, sono macchinarispenti, sono giornate senza ordi-nativi, produzione chiusa neimagazzini. Per contro c’è unaesigenza di servizi e di investi-menti e di prodotti che restacongelata, quasi sempre perchéchi ha bisogno deve fare anche iconti con una mancanza di li-quidità. Venetex crea un circui-to in cui, grazie anche all’inter-mediazione di uno staff di esper-ti, domanda e offerta si incon-trano. E attraverso un sistema diconti elettronici, gestiti tramiteun’applicazione, si finanzianoreciprocamente, pagandosi inVenetex e trasformando le loropotenzialità inespresse in valo-re reale e in ricchezza aggiunti-va con la quale finanziare partedelle proprie spese.Un esempio. Un gommista deveriparare il tetto della sua offici-na, ma non ha liquidità suffi-ciente per avventurarsi nell’in-

vestimento. Chiede di entrarenel circuito Venetex, al qualeviene ammesso perché i brokerche lo gestiscono hanno già veri-ficato un paio di presupposti im-portanti: nel circuito c’è una do-manda di pneumatici non deltutto soddisfatta; il gommista inquestione offre un servizio cheha un mercato reale. Così ilgommista viene ammesso, gli

viene assegnato un credito pro-porzionale alla potenzialità delsuo servizio (per esempio 20 mi-la Venetex) con il quale può co-minciare a spendere. Può quin-di rivolgersi a un’impresa ediledel circuito e farsi riparare il tet-to. Il gommista paga in Venetex,in tempo reale, senza dilazioni.L’impresa edile incassa subito epuò decidere di spendere quei

crediti per pagare il commercia-lista aderente al circuito o per fa-re la spesa nel supermercatoche accetta i Venetex. O ancora,per cambiare le gomme dei pro-pri mezzi, dallo stesso gommi-sta da cui ha incassato la mone-ta complementare. Tenere i Ve-netex fermi, invece non serve.Risparmiarli è inutile, non c’è in-teresse. Tant’è vero che la circo-

lazione dei Venetex avviene conuna rapidità di sei volte superio-re a quella dell’euro.I vantaggi. Le aziende che aderi-scono accedono a un mercatoaggiuntivo, che non toglie uneuro all’attività esistente. I paga-menti sono sempre certi e im-mediati. Le imprese, con il loroingresso, accedono a una lineadi credito a interessi zero quan-

to mai preziosa, in tempi in cuile banche hanno chiuso i rubi-netti. Ogni spesa in Venetex re-sta nel circuito, alimentaun’economia locale, di prossi-mità, e promette di “tornare” ra-pidamente a chi l’ha fatta.I costi e le tasse. L’unica spesa acarico delle aziende o dei profes-sionisti che aderiscono è un ca-none annuale commisurato alfatturato dell’impresa. Le tasse,invece, funzionano esattamen-te come per tutte le transazioniin euro.Chi c’è dietro. Venetex nasce sul-la scia di Sardex e ha come socitredici imprenditori apparte-nenti a VeNetWork, rete specia-lizzata nel rilancio di imprese.Tra loro Alberto Baban, vice pre-sidente di Confindustria, e Lau-ro Buoro di Nice Group di Oder-zo, più altri dieci soci e un con-sorzio Cooperativo.Chi c’è dentro. La rete operativaè composta da sette persone,per lo più broker, nella sede diPadova, all’Arcella in via de Me-nabuoi, più due persone in Sar-degna. Amministratore delega-to è Francesco Fiore.Chi c’è intorno. Due parole in

più bisogna spenderle per Sar-dex, perché oggi quel progetto,sfociato in una Spa, è sostenutoda colossi come Innogest, Ban-ca Sella e ha coinvolto anche In-vitalia, che poi sarebbe il mini-stero dello Sviluppo economi-co. Il caso Sardex è studiato a li-vello mondiale, promette di es-sere esportato in altri paesi

d’Europa ed è stato già replica-to, prima che in Veneto, in altrenove regioni italiane (c’è il Pie-mex in Piemonte, il Tibex nel La-zio, il Marchex nelle Marche ecosì via). Complessivamente letransazioni fatte con la piatta-forma digitale del Sardex - nellesue varie declinazioni regionali- sono state 300 mila. I conti

aperti in tutta Italia sono già 10mila.Gli sviluppi. Il progetto base pre-vede un’economia territoriale,ossia una rete di imprese vicine,quantomeno su scala regionale.Ma ci sono circuiti che nasconocon limiti inevitabili. Per esem-pio, le imprese della Sardegnanon possono comprare carta,perché in tutta l’isola una cartie-ra non c’è. Ecco allora che si puòpensare all’apertura di un cana-le di scambio: la Sardegna offre,per esempio, pacchetti turisticiai veneti che possono portarecarta aldilà del Tirreno.Domande frequenti. È legale? Sì.Infatti c’è l’appoggio del mini-stero. E il governo vede di buonocchio un sistema che fa girarel’economia. Tutti possono ade-rire? No. Un’impresa che produ-ce astronavi non avrà mercato enon sarà ammessa. E anche ilventesimo gommista rischia disquilibrare il mercato. Il circuitodeve essere in equilibrio tra do-manda e risposta attese. Si puòusare un pagamento misto? Sì,soprattutto per grosse somme,è previsto che si paghi in formamista, euro e Venetex.

◗ PADOVA

Rita Cecchinato, commerciali-sta, è stata una delle prime adentrare nel circuito di Venetex.Pochi mesi dopo, ammette diaver consigliato l’esperienza atanti suoi conoscenti. «Io l’hoscoperta per caso al Festivaldelle Imprese di Vicenza. Erocuriosa, all’inizio. Oggi sonocontenta», racconta, «perchémi ha portato nuovi clienti. La-voro di più, guadagno ancheVenetex. E penso di spenderliper esigenze che forse, senzaquesta possibilità, mi sarebbestato più difficile fronteggiare.Dipingerò l’ufficio, per esem-pio, dato che nel circuito ci so-no imbianchini. E mi farò siste-mare l’auto dal carrozziere,perché in vacanza me l’hannostrisciata».

Anche Enrico Sciacia, titola-re di un bar in via Chiesanuo-va, è finito dentro il Venetexpiù che altro per curiosità. «Mipiaceva l’idea di creare una re-te locale. Io compro tanti pro-dotti del nostro territorio, peresempio vini dei Colli e cono-sco alcune delle ditte produt-trici. So che tra loro c’è chi faparte del circuito e ora accettai miei Venetex. Il ritorno? In-tanto mi fanno tanta pubblici-tà e questo non guasta. E poic’è effettivamente un aumen-to dei clienti, perché chi ha Ve-netex da spendere viene qui».

I Venetex hanno semplifica-to la vita anche a Enrico Fa-bris e Andrea Scarpa, dentisti.«Proprio in concomitanza conla nostra adesione al circuito,ci siamo trovati nella condizio-ne di spostare il nostro studioe ampliarlo», racconta Fabris.«Nel circuito c’erano impreseche facevano al caso nostro equesto ci ha permesso di ridur-re l’importo del mutuo che sta-vamo chiedendo per finanzia-re i lavori. Con il credito inizia-le di Venetex abbiamo pagato iprimi interventi. E intanto nelnostro studio arrivano nuoviclienti. Fin qui, insomma, tut-to bene. Le imprese con cui ab-biamo avuto a che fare ci sonosembrate molto serie. E da par-

te nostra c’è sempre stata fidu-cia nelle persone che hannoavviato questa operazione».

Conosceva i promotori diVenetex anche Matteo San-don, titolare del ristorante Ca’Sana (in via Santi Fabiano e Se-bastiano), che usa prodottibiologici e propone anche cu-cina vegana. «Mi sono fidatodei promotori e conoscevol’esperienza di Sardex», diceSandon. «Tra l’altro nella retesono entrati alcuni nostri for-nitori, quindi abbiamo mododi spendere i Venetex con loro.Ma i nostri incassi li useremosoprattutto per finanziare l’ac-quisto di attrezzatura per la cu-cina, visto che nel circuito cisono aziende produttrici. Ser-ve ancora tempo per valutare,ma l’impatto è positivo».

Cristiano Cadoni

Già cento impresenella rete VenetexLa moneta complementare alla conquista della regioneUna scossa all’economia, scambi sei volte più veloci

Un baristadi Chiesanuova

compra prodotti localie guadagna in pubblicitàUna commercialistauserà i guadagni extraper imbiancare lo studioe aggiustare la sua auto

Un’ampia offertaper fare shopping

LA NOVITà»UN CIRCUITO VIRTUOSO

Una riunione tra aderenti al circuito. In alto Francesco Fiore, ad di Venetex

«Dentro per curiositàma ho nuovi clientie ora posso investire»La testimonianza di quattro imprenditori padovaniDue dentisti hanno tagliato il mutuo per ampliare lo studio

Un pagamento in Venetex effettuato in un ristorante

Dalla A di abbigliamento alla T ditrasporti: nel catalogo del circuitoVenetex c’è un’offerta già moltoampia. Chi ha crediti nella monetaalternativa, insomma, nondovrebbe trovarsi nella condizionedi non saper scegliere comespenderli. È lunga la lista delleaziende degli alimentari (bar,supermercati, pizzerie,ortofrutta), c’è qualche azienda diarredamento, ce ne sono tante delsettore della comunicazione cosìcome in quello della cultura.L’ecologia offre giardinieri emanutentori, l’edilizia un po’ tuttele figure, da quelle tecniche alle piùsvariate imprese per costruzioni eristrutturazioni. C’è scelta anchenelle forniture per uffici e imprese.L’impiantistica conta oltre ventivoci. E poi ci sono i servizi allapersona (dentisti, parrucchieri,assistenti domiciliari), i serviziindustriali (assemblaggi, pulizie),tanti studi professionali, esperti inqualità dell’ambiente e sicurezza e- appunto - tante aziende ditrasporto. (cric)

IL CATALOGO

◗ PADOVA

Era un’altra vita, in pratica.Francesco Fiore, candidatosindaco e anima di Padova2020 adesso non vuole più par-lare di politica. Non di quellastoria lì, quantomeno. Dalconsiglio comunale è uscitoproprio per lanciarsi nell’av-ventura di Venetex. E oggi glibrillano gli occhi a parlare disharing economy, di circuitivirtuosi, di rilancio, di una co-munità che può crescere inmodo sano. «Gli imprenditoriche ci sostengono sono quellidi VeNetWork, gente che vuo-

le superare la vecchia logicadel fai-da-solo e che punta afare di Venetex un’istituzione,proprio come Sardex», raccon-ta Fiore, per poi ammettereche «certamente il successodell’esperienza in Sardegna ciha spianato la strada». Le diffi-coltà non sono mancate e nonmancano, bisogna dirlo: «Lapiù grande è riuscire a spiega-re come funziona», aggiunge.«Quando ci riusciamo, poi lareazione è sempre molto entu-siastica. Però deve essere chia-ro che chi entra nel circuitonon rinuncia a un euro di quel-lo che guadagna. Semmai si

mette in gioco per la parte dipotenzialità non ancora sfrut-tata. È un sistema virtuoso chefunziona in perfetto equilibrio- crediti e debiti sono semprepari - e senza trucchi. Si pagasubito, non c’è scoperto, nonc’è inganno. Alla Bocconi han-no studiato il caso e hannosentenziato che il successo èdato dal fatto che “nessunopuò scappare con il bottino”.Perché bottino non ce n’è, cisono crediti e debiti, nessunaccumulo, nessun interessa,nessuna speculazione». È lamoneta che torna alle origini,che riprende a essere mezzo

per lo scambio. E più si muo-ve, più l’economia gira. Tral’altro in una comunità ristret-ta che ne trae beneficio imme-diatamente. «Chi è entrato nelcircuito ha già verificato chec’è un’alta probabilità di spen-dere i propri crediti con qual-cuno che tornerà molto prestoa ridarteli». C’è insomma la ve-rifica pratica della teoria dipartenza dell’intera operazio-ne: «Con la crisi non sono ve-nuti meno i bisogni della gen-te e delle imprese. È solo chemancavano e mancano i mez-zi per pagarli. Venetex è la ri-sposta». (cric)

«Un sistema in perfetto equilibrio»L’ad Francesco Fiore: «Si torna all’antico, agli scambi senza speculazioni»

La presentazione di Venetex ad Abano Terme

2 Primo piano IL MATTINO MARTEDÌ 18 OTTOBRE 2016

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di Cristiano Cadoni◗ PADOVA

Più che virtuale o alternativa, lasi può definire una monetacomplementare. Più cheun’operazione anti-euro, si de-ve immaginarla come una scos-sa per l’economia locale. Piùche la creazione di un mercatoalternativo, si può pensare auno spazio aggiuntivo in cui fa-re affari. È il Venetex, il circuitodi credito commerciale che ten-ta di replicare nella nostra regio-ne lo straordinario successo delSardex, che in Sardegna dal2009 al 2015 ha generato scambicommerciali per 130 milioni, aiquali si aggiungono i 90 attesiper quest’anno, e che è utilizza-to da 4 mila imprese sulle 90 mi-la dell’intera regione. A sei mesidal lancio - e dopo appena ottosettimane di attività - il Venetexraggiungerà oggi il traguardodelle prime cento imprese ade-renti, più una cinquantina dipartite iva. Metà delle adesionisono a Padova, le altre sono nelVicentino, a Chioggia (dove l’al-tro ieri c’è stato il primo paga-mento in Venetex al ristoranteAlberto Capo), a Treviso, Monte-belluna e nella Riviera del Bren-ta. Le transazioni superano già i60 mila Venetex (e quindi euro,perché il valore è di 1:1) e la velo-cità con cui si sviluppa l’opera-zione autorizza a prevedere chea fine ottobre gli scambi avran-no già toccato quota 100 milaVenetex, mentre le adesioni pro-cedono al ritmo di una e mezzoal giorno.Come funziona. La considerazio-ne di partenza è che le aziendevenete hanno una potenzialitàdi 100, ma la esprimono soloper il 69,5%. C’è, insomma, un30,5% di forza non espressa. Ètempo non utilizzato, è forza la-voro ferma, sono macchinarispenti, sono giornate senza ordi-nativi, produzione chiusa neimagazzini. Per contro c’è unaesigenza di servizi e di investi-menti e di prodotti che restacongelata, quasi sempre perchéchi ha bisogno deve fare anche iconti con una mancanza di li-quidità. Venetex crea un circui-to in cui, grazie anche all’inter-mediazione di uno staff di esper-ti, domanda e offerta si incon-trano. E attraverso un sistema diconti elettronici, gestiti tramiteun’applicazione, si finanzianoreciprocamente, pagandosi inVenetex e trasformando le loropotenzialità inespresse in valo-re reale e in ricchezza aggiunti-va con la quale finanziare partedelle proprie spese.Un esempio. Un gommista deveriparare il tetto della sua offici-na, ma non ha liquidità suffi-ciente per avventurarsi nell’in-

vestimento. Chiede di entrarenel circuito Venetex, al qualeviene ammesso perché i brokerche lo gestiscono hanno già veri-ficato un paio di presupposti im-portanti: nel circuito c’è una do-manda di pneumatici non deltutto soddisfatta; il gommista inquestione offre un servizio cheha un mercato reale. Così ilgommista viene ammesso, gli

viene assegnato un credito pro-porzionale alla potenzialità delsuo servizio (per esempio 20 mi-la Venetex) con il quale può co-minciare a spendere. Può quin-di rivolgersi a un’impresa ediledel circuito e farsi riparare il tet-to. Il gommista paga in Venetex,in tempo reale, senza dilazioni.L’impresa edile incassa subito epuò decidere di spendere quei

crediti per pagare il commercia-lista aderente al circuito o per fa-re la spesa nel supermercatoche accetta i Venetex. O ancora,per cambiare le gomme dei pro-pri mezzi, dallo stesso gommi-sta da cui ha incassato la mone-ta complementare. Tenere i Ve-netex fermi, invece non serve.Risparmiarli è inutile, non c’è in-teresse. Tant’è vero che la circo-

lazione dei Venetex avviene conuna rapidità di sei volte superio-re a quella dell’euro.I vantaggi. Le aziende che aderi-scono accedono a un mercatoaggiuntivo, che non toglie uneuro all’attività esistente. I paga-menti sono sempre certi e im-mediati. Le imprese, con il loroingresso, accedono a una lineadi credito a interessi zero quan-

to mai preziosa, in tempi in cuile banche hanno chiuso i rubi-netti. Ogni spesa in Venetex re-sta nel circuito, alimentaun’economia locale, di prossi-mità, e promette di “tornare” ra-pidamente a chi l’ha fatta.I costi e le tasse. L’unica spesa acarico delle aziende o dei profes-sionisti che aderiscono è un ca-none annuale commisurato alfatturato dell’impresa. Le tasse,invece, funzionano esattamen-te come per tutte le transazioniin euro.Chi c’è dietro. Venetex nasce sul-la scia di Sardex e ha come socitredici imprenditori apparte-nenti a VeNetWork, rete specia-lizzata nel rilancio di imprese.Tra loro Alberto Baban, vice pre-sidente di Confindustria, e Lau-ro Buoro di Nice Group di Oder-zo, più altri dieci soci e un con-sorzio Cooperativo.Chi c’è dentro. La rete operativaè composta da sette persone,per lo più broker, nella sede diPadova, all’Arcella in via de Me-nabuoi, più due persone in Sar-degna. Amministratore delega-to è Francesco Fiore.Chi c’è intorno. Due parole in

più bisogna spenderle per Sar-dex, perché oggi quel progetto,sfociato in una Spa, è sostenutoda colossi come Innogest, Ban-ca Sella e ha coinvolto anche In-vitalia, che poi sarebbe il mini-stero dello Sviluppo economi-co. Il caso Sardex è studiato a li-vello mondiale, promette di es-sere esportato in altri paesi

d’Europa ed è stato già replica-to, prima che in Veneto, in altrenove regioni italiane (c’è il Pie-mex in Piemonte, il Tibex nel La-zio, il Marchex nelle Marche ecosì via). Complessivamente letransazioni fatte con la piatta-forma digitale del Sardex - nellesue varie declinazioni regionali- sono state 300 mila. I conti

aperti in tutta Italia sono già 10mila.Gli sviluppi. Il progetto base pre-vede un’economia territoriale,ossia una rete di imprese vicine,quantomeno su scala regionale.Ma ci sono circuiti che nasconocon limiti inevitabili. Per esem-pio, le imprese della Sardegnanon possono comprare carta,perché in tutta l’isola una cartie-ra non c’è. Ecco allora che si puòpensare all’apertura di un cana-le di scambio: la Sardegna offre,per esempio, pacchetti turisticiai veneti che possono portarecarta aldilà del Tirreno.Domande frequenti. È legale? Sì.Infatti c’è l’appoggio del mini-stero. E il governo vede di buonocchio un sistema che fa girarel’economia. Tutti possono ade-rire? No. Un’impresa che produ-ce astronavi non avrà mercato enon sarà ammessa. E anche ilventesimo gommista rischia disquilibrare il mercato. Il circuitodeve essere in equilibrio tra do-manda e risposta attese. Si puòusare un pagamento misto? Sì,soprattutto per grosse somme,è previsto che si paghi in formamista, euro e Venetex.

◗ PADOVA

Rita Cecchinato, commerciali-sta, è stata una delle prime adentrare nel circuito di Venetex.Pochi mesi dopo, ammette diaver consigliato l’esperienza atanti suoi conoscenti. «Io l’hoscoperta per caso al Festivaldelle Imprese di Vicenza. Erocuriosa, all’inizio. Oggi sonocontenta», racconta, «perchémi ha portato nuovi clienti. La-voro di più, guadagno ancheVenetex. E penso di spenderliper esigenze che forse, senzaquesta possibilità, mi sarebbestato più difficile fronteggiare.Dipingerò l’ufficio, per esem-pio, dato che nel circuito ci so-no imbianchini. E mi farò siste-mare l’auto dal carrozziere,perché in vacanza me l’hannostrisciata».

Anche Enrico Sciacia, titola-re di un bar in via Chiesanuo-va, è finito dentro il Venetexpiù che altro per curiosità. «Mipiaceva l’idea di creare una re-te locale. Io compro tanti pro-dotti del nostro territorio, peresempio vini dei Colli e cono-sco alcune delle ditte produt-trici. So che tra loro c’è chi faparte del circuito e ora accettai miei Venetex. Il ritorno? In-tanto mi fanno tanta pubblici-tà e questo non guasta. E poic’è effettivamente un aumen-to dei clienti, perché chi ha Ve-netex da spendere viene qui».

I Venetex hanno semplifica-to la vita anche a Enrico Fa-bris e Andrea Scarpa, dentisti.«Proprio in concomitanza conla nostra adesione al circuito,ci siamo trovati nella condizio-ne di spostare il nostro studioe ampliarlo», racconta Fabris.«Nel circuito c’erano impreseche facevano al caso nostro equesto ci ha permesso di ridur-re l’importo del mutuo che sta-vamo chiedendo per finanzia-re i lavori. Con il credito inizia-le di Venetex abbiamo pagato iprimi interventi. E intanto nelnostro studio arrivano nuoviclienti. Fin qui, insomma, tut-to bene. Le imprese con cui ab-biamo avuto a che fare ci sonosembrate molto serie. E da par-

te nostra c’è sempre stata fidu-cia nelle persone che hannoavviato questa operazione».

Conosceva i promotori diVenetex anche Matteo San-don, titolare del ristorante Ca’Sana (in via Santi Fabiano e Se-bastiano), che usa prodottibiologici e propone anche cu-cina vegana. «Mi sono fidatodei promotori e conoscevol’esperienza di Sardex», diceSandon. «Tra l’altro nella retesono entrati alcuni nostri for-nitori, quindi abbiamo mododi spendere i Venetex con loro.Ma i nostri incassi li useremosoprattutto per finanziare l’ac-quisto di attrezzatura per la cu-cina, visto che nel circuito cisono aziende produttrici. Ser-ve ancora tempo per valutare,ma l’impatto è positivo».

Cristiano Cadoni

Già cento impresenella rete VenetexLa moneta complementare alla conquista della regioneUna scossa all’economia, scambi sei volte più veloci

Un baristadi Chiesanuova

compra prodotti localie guadagna in pubblicitàUna commercialistauserà i guadagni extraper imbiancare lo studioe aggiustare la sua auto

Un’ampia offertaper fare shopping

LA NOVITà»UN CIRCUITO VIRTUOSO

Una riunione tra aderenti al circuito. In alto Francesco Fiore, ad di Venetex

«Dentro per curiositàma ho nuovi clientie ora posso investire»La testimonianza di quattro imprenditori padovaniDue dentisti hanno tagliato il mutuo per ampliare lo studio

Un pagamento in Venetex effettuato in un ristorante

Dalla A di abbigliamento alla T ditrasporti: nel catalogo del circuitoVenetex c’è un’offerta già moltoampia. Chi ha crediti nella monetaalternativa, insomma, nondovrebbe trovarsi nella condizionedi non saper scegliere comespenderli. È lunga la lista delleaziende degli alimentari (bar,supermercati, pizzerie,ortofrutta), c’è qualche azienda diarredamento, ce ne sono tante delsettore della comunicazione cosìcome in quello della cultura.L’ecologia offre giardinieri emanutentori, l’edilizia un po’ tuttele figure, da quelle tecniche alle piùsvariate imprese per costruzioni eristrutturazioni. C’è scelta anchenelle forniture per uffici e imprese.L’impiantistica conta oltre ventivoci. E poi ci sono i servizi allapersona (dentisti, parrucchieri,assistenti domiciliari), i serviziindustriali (assemblaggi, pulizie),tanti studi professionali, esperti inqualità dell’ambiente e sicurezza e- appunto - tante aziende ditrasporto. (cric)

IL CATALOGO

◗ PADOVA

Era un’altra vita, in pratica.Francesco Fiore, candidatosindaco e anima di Padova2020 adesso non vuole più par-lare di politica. Non di quellastoria lì, quantomeno. Dalconsiglio comunale è uscitoproprio per lanciarsi nell’av-ventura di Venetex. E oggi glibrillano gli occhi a parlare disharing economy, di circuitivirtuosi, di rilancio, di una co-munità che può crescere inmodo sano. «Gli imprenditoriche ci sostengono sono quellidi VeNetWork, gente che vuo-

le superare la vecchia logicadel fai-da-solo e che punta afare di Venetex un’istituzione,proprio come Sardex», raccon-ta Fiore, per poi ammettereche «certamente il successodell’esperienza in Sardegna ciha spianato la strada». Le diffi-coltà non sono mancate e nonmancano, bisogna dirlo: «Lapiù grande è riuscire a spiega-re come funziona», aggiunge.«Quando ci riusciamo, poi lareazione è sempre molto entu-siastica. Però deve essere chia-ro che chi entra nel circuitonon rinuncia a un euro di quel-lo che guadagna. Semmai si

mette in gioco per la parte dipotenzialità non ancora sfrut-tata. È un sistema virtuoso chefunziona in perfetto equilibrio- crediti e debiti sono semprepari - e senza trucchi. Si pagasubito, non c’è scoperto, nonc’è inganno. Alla Bocconi han-no studiato il caso e hannosentenziato che il successo èdato dal fatto che “nessunopuò scappare con il bottino”.Perché bottino non ce n’è, cisono crediti e debiti, nessunaccumulo, nessun interessa,nessuna speculazione». È lamoneta che torna alle origini,che riprende a essere mezzo

per lo scambio. E più si muo-ve, più l’economia gira. Tral’altro in una comunità ristret-ta che ne trae beneficio imme-diatamente. «Chi è entrato nelcircuito ha già verificato chec’è un’alta probabilità di spen-dere i propri crediti con qual-cuno che tornerà molto prestoa ridarteli». C’è insomma la ve-rifica pratica della teoria dipartenza dell’intera operazio-ne: «Con la crisi non sono ve-nuti meno i bisogni della gen-te e delle imprese. È solo chemancavano e mancano i mez-zi per pagarli. Venetex è la ri-sposta». (cric)

«Un sistema in perfetto equilibrio»L’ad Francesco Fiore: «Si torna all’antico, agli scambi senza speculazioni»

La presentazione di Venetex ad Abano Terme

MARTEDÌ 18 OTTOBRE 2016 IL MATTINO Primo piano 3