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SCHEMA DI CONVENZIONE TRA IL COMUNE DI FIRENZE E ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO “SOLIDARIETA’ CARITAS – ONLUS” REGOLANTE L’ATTIVITA’ GESTIONALE DEL PROGETTO PER RICHIEDENTI ASILO E RIFUGIATI DENOMINATO “VILLA PIERAGNOLI” CON SEDE IN FIRENZE – VIA PIERAGNOLI N.21. L’anno Duemilacinque (2005) in questo giorno __________________ del mese di ________________ in Firenze, _________________________________, per il presente atto a cui intervengono: 1) - Dott. Claudio SIGNORI, nato a Gavorrano (GR) il 28.12.1959, non in proprio ma quale Dirigente del Servizio Marginalità e Inclusione Sociale della DIREZIONE SICUREZZA SOCIALE del Comune di Firenze, C.F. 01307110484, secondo quanto previsto dall’art.58 dello Statuto e dell’art.22 del Regolamento Generale per l’attività contrattuale del Comune di Firenze, ed in esecuzione alla determinazione n.___________, esecutiva; 2) – il Sig. Andrea Gori, nato a Firenze il 25.10.48 e residente in Firenze – Via Guicciardini n°18 – non in proprio ma quale vice Presidente dell’ Associazione di Volontariato “SOLIDARIETA’ CARITAS – ONLUS”. Con sede sociale in Via de’ Pucci n. 2, – C.F. 94043850489; nei confronti della suddetta associazione non è stata acquisita la certificazione antimafia di cui alla Legge 31/05/1965 n.575 e successive modifiche e integrazioni, in quanto la medesima non ha caratteristiche di attività d’impresa, né fine di lucro, in conformità alle disposizioni emanate dal Ministero dell’Interno con Circolare 59/LEG/240.583/V del 10/07/1990 e circolare n.559 del 14/12/1994; Premesso che: L’Associazione sopra nominata è regolarmente iscritta al Registro Regionale del Volontariato ex L.R.T. 28/93 con D.P.G.R. n.70 del 07/02/94 e che non sono in corso procedure di revoca; l’Associazione opera da molti anni sul territorio fiorentino con particolare riferimento all’accoglienza ed all’integrazione sociale dei cittadini extracomunitari con proprie strutture (case famiglie per donne, minori, nuclei familiari, mense, centri di ascolto e di consulenza). In questi anni si è anche attivata in collaborazione con gli Enti Locali territoriali, per gestire particolari emergenze, ( profughi somali, bosniaci, croati, kosovari) anche nell’ambito di specifici programmi di accoglienza e di integrazione socio-economica. Dal 2001 gestisce in collaborazione con L’ARCI Comitato regionale toscano (ora Associazione Accoglienza Toscana) il Progetto di Villa Pieragnoli promosso dal Comune di Firenze nell’ambito del Programma Nazionale Asilo poi divenuto Sistema Nazionale di Protezione per richiedenti asilo e rifugiati. SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE 1

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SCHEMA DI CONVENZIONE TRA IL COMUNE DI FIRENZE E ASSOCIAZIONE DIVOLONTARIATO “SOLIDARIETA’ CARITAS – ONLUS” REGOLANTE L’ATTIVITA’GESTIONALE DEL PROGETTO PER RICHIEDENTI ASILO E RIFUGIATI DENOMINATO“VILLA PIERAGNOLI” CON SEDE IN FIRENZE – VIA PIERAGNOLI N.21.

L’anno Duemilacinque (2005) in questo giorno __________________ del mese di________________ in Firenze, _________________________________, per ilpresente atto a cui intervengono:

1) - Dott. Claudio SIGNORI, nato a Gavorrano (GR) il 28.12.1959, non in proprio maquale Dirigente del Servizio Marginalità e Inclusione Sociale della DIREZIONESICUREZZA SOCIALE del Comune di Firenze, C.F. 01307110484, secondo quantoprevisto dall’art.58 dello Statuto e dell’art.22 del Regolamento Generale per l’attivitàcontrattuale del Comune di Firenze, ed in esecuzione alla determinazionen.___________, esecutiva;

2) – il Sig. Andrea Gori, nato a Firenze il 25.10.48 e residente in Firenze – ViaGuicciardini n°18 – non in proprio ma quale vice Presidente dell’ Associazione diVolontariato “SOLIDARIETA’ CARITAS – ONLUS”. Con sede sociale in Via de’ Puccin. 2, – C.F. 94043850489; nei confronti della suddetta associazione non è stataacquisita la certificazione antimafia di cui alla Legge 31/05/1965 n.575 e successivemodifiche e integrazioni, in quanto la medesima non ha caratteristiche di attivitàd’impresa, né fine di lucro, in conformità alle disposizioni emanate dal Ministerodell’Interno con Circolare 59/LEG/240.583/V del 10/07/1990 e circolare n.559 del14/12/1994;

Premesso che:

L’Associazione sopra nominata è regolarmente iscritta al Registro Regionale delVolontariato ex L.R.T. 28/93 con D.P.G.R. n.70 del 07/02/94 e che non sono in corsoprocedure di revoca;

l’Associazione opera da molti anni sul territorio fiorentino con particolare riferimentoall’accoglienza ed all’integrazione sociale dei cittadini extracomunitari con propriestrutture (case famiglie per donne, minori, nuclei familiari, mense, centri di ascolto e diconsulenza).In questi anni si è anche attivata in collaborazione con gli Enti Locali territoriali, pergestire particolari emergenze, ( profughi somali, bosniaci, croati, kosovari) anchenell’ambito di specifici programmi di accoglienza e di integrazione socio-economica. Dal 2001 gestisce in collaborazione con L’ARCI Comitato regionale toscano (oraAssociazione Accoglienza Toscana) il Progetto di Villa Pieragnoli promosso dalComune di Firenze nell’ambito del Programma Nazionale Asilo poi divenuto SistemaNazionale di Protezione per richiedenti asilo e rifugiati.

SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE

1

ART. 1OGGETTO DELLA CONVENZIONE

Oggetto della presente convenzione è la prosecuzione dell’attuazione, nella città diFirenze, di un sistema di servizi per l’accoglienza, la tutela e l’integrazione perrichiedenti asilo, rifugiati e/o titolari di permesso per protezione umanitaria, darealizzarsi in collaborazione tra Comune di Firenze e le Ass. Solidarietà Caritas onlus( d’ora in avanti citata come “Caritas”) e l’Associazione di Promozione socialeAccoglienza Toscana, sulla base del nuovo progetto da esse presentato, formanteparte integrante del presente atto come Allegato A).

Tali attività sono complementari e non sostitutive dei servizi per richiedenti asilo,rifugiati e per i soggetti ai quali è stata concessa la protezione umanitaria, che ilComune di Firenze assicura direttamente.

La presente convenzione regola il proseguimento dei rapporti tra il Comune di Firenze el’Associazione di Volontariato “Solidarietà Caritas ONLUS”.” per la gestione presso laStruttura di Villa Pieragnoli di servizi accoglienza destinati a cittadini stranieririchiedenti asilo, rifugiati e/o titolari di permesso per protezione umanitaria.

ART. 2 - STRUTTURA DI ACCOGLIENZA E TIPOLOGIA DEI SERVIZI OFFERTI

La Caritas con la stipula del presente atto si obbliga ad adempiere a tutte le prestazionidi cui al Progetto allegato, ed in particolare all’attuazione delle misure di “Accoglienza”.

Per la parte “Integrazione” del citato progetto, la Caritas collaborerà con l’AssociazioneAccoglienza Toscana, che ne è il primo attuatore.

I servizi di accoglienza vengono erogati presso la struttura di “Villa Pieragnoli”complesso immobiliare recentemente restaurato, ubicato in Firenze, Via Pieragnoli n.21 - località Settignano, di proprietà della Diocesi di Firenze, concesso in affittoall’Associazione Solidarietà Caritas ONLUS.

La struttura, dispone, per le attività di progetto, di n° 14 camere a più letti, di cui 12 conbagno, 1 sala pranzo, 2 stanze soggiorno, 1 sala per le attività didattiche e ludicheutilizzabile anche come sala riunioni, 1 stanza attrezzata ad uso ambulatorio utilizzatadai medici volontari, 1 stanza adibita ad ufficio, bagni comuni, terrazze, piazzali esternie giardino.

L’accoglienza prevede:

l’alloggio, nella struttura sopra descritta con posto letto in camere multiple con comodino e armadietto personale fornitura di coperte di biancheria da letto e da bagno, lavaggio biancheria

da letto, possibilità di fruire dell’uso della lavatrice per gli indumentipersonali;

fornitura di prodotti igienici;

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il vitto, erogato attraverso la mensa interna, per n° 3 pasti giornalieri dinorma e per ogni esigenza della popolazione accolta, specialmenteminore;

fornitura di medicinali, previa prescrizione medica, assistenza con personale adeguato nell’arco delle 24 ore;

apertura del Centro 24 ore su 24 per 365 giorni l’anno;

I Servizi offerti presso la struttura sono: custodia e sorveglianza, serviziodi lavanderia, servizio di pulizia generale dei locali.

Negli interventi di accoglienza sono incluse anche le seguenti prestazioni:

il sostegno all’inserimento scolastico dei minori, svolto da operatoridipendenti o volontari;

fornitura del materiale scolastico attività extra scolastica e ludica per i minori presenti segretariato per le pratiche burocratiche ed accompagnamento per

l’accesso ai servizi sanitari ed ai servizi pubblici in genere, svolto daoperatori dipendenti o volontari;

il counselling individuale, svolto da operatori dipendenti o volontari; sostegno psicosociale per gli ospiti con particolari problematiche; l’orientamento ed accompagnamento amministrativo-burocratico, svolto

da operatori dipendenti o volontari, in collaborazione con l’AssociazioneAccoglienza Toscana,;

copertura delle spese per i rilascio dei titoli di soggiorno (fotografie,marche da bollo);

collaborazione con i Servizi Integrati di Assistenza Sociale per i percorsidi integrazione nel territorio;

la piccola assistenza quotidiana, sotto forma di pocket-money o mediantefornitura di biglietti ATAF.

fornitura dei titoli di viaggio in occasione delle convocazioni delleCommissioni Asilo

Per lo svolgimento delle attività di cui alla presente convenzione l'Associazione metteràa disposizione le necessarie attrezzature, in regola con la normativa vigente in materiadi sicurezza sui luoghi di lavoro e dei parametri regionali previsti per le comunità ocentri d’assistenza e ad esigere dal proprio personale il rispetto di tale normativa e asollevare il Comune da ogni responsabilità civile e penale verso terzi.

Art. 3 UTENZA

3

L’utenza massima accoglibile è di 50 persone, nella condizione di profughi stranieri:richiedenti asilo e/o rifugiati,

Queste devono essere in possesso di permesso di soggiorno per :

richiesta asilo; status di rifugiato;

per protezione umanitaria

possono permanere in accoglienza e beneficiare delle attività del progetto anchegli ospiti, ai quali è stata rigettata la domanda d’asilo, purché abbiano inoltratoricorso giurisdizionale ed ottenuto l’autorizzazione alla permanenza sul territorionazionale;

Sono ammessi soggetti singoli uomini e/o donne purché maggiorenni, e nucleifamiliari

Art. 4 MODALITA’ DI ACCOGLIENZA, DI PRESA IN CARICO, DI DEFINIZIONE DEIPERCORSI INDIVIDUALI E DI DIMISSIONE

Criteri di ammissione:

le richieste di inserimento in struttura vengono istruite dall’U.O. Immigrazione (UfficioImmigrati) della Direzione Sicurezza Sociale.Gli inserimenti sono disposti dal Dirigente del Servizio Marginalità e Inclusione sociale,previa valutazione congiunta tra Comune e Caritas circa la compatibilità degli stessi conil buon andamento della struttura

In caso di adesione anche per l’anno 2006 al Sistema Nazionale di Protezione perrichiedenti asilo e rifugiati, gli inserimenti dei beneficiari, nei limiti della quota di postiche verranno messi a disposizione della rete nazionale, verranno comunicate a cura dal Servizio centrale del Sistema Nazionale Asilo al responsabile del progetto dell’Associazione Solidarietà Caritas, che ne darà comunicazione scritta al responsabiledel progetto per il Comune di Firenze.

L’inserimento di ogni nuovo ospite nella struttura di Villa Pieragnoli verrà comunicatoda Caritas all’Associazione Accoglienza Toscana;

Il periodo di permanenza presso il Centro è stabilito come segue:

- Richiedenti asilo: fino alla definizione della procedura di richiesta asilo ed allaconseguente decisione sulla richiesta d’asilo da parte delle CommisioniTerritoriali Asilo o della Commissione Stralcio

In caso di ricorso giurisdizionale avverso la decisione di rigetto della domanda

d’asilo, al ricorrente, se autorizzato a soggiornare sul territorio italiano, è

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consentita la permanenza per il periodo in cui non è consentito l’accesso allavoro.

- Rifugiati e per coloro ai quali viene concessa la protezione umanitaria: per unperiodo massimo di sei mesi dalla data d’ingresso nel centro. In circostanzeeccezionali debitamente motivate, potrà essere concessa una proroga allapermanenza da parte del Dirigente del Servizio Marginalità e Inclusionesociale.

- In caso di adesione al Sistema Nazionale di Protezione per Richiedenti asiloe rifugiati tali proroghe dovranno essere concesse in accordo e previaautorizzazione del Servizio centrale.

Al momento dell’ingresso nella struttura, Caritas ed Ass. Accoglienza Toscanaprovvederanno, coadiuvati se necessario da interpreti nelle lingue conosciute daibeneficiari, alla presentazione del progetto, del regolamento interno e del pattocontratto, alla redazione della cartella personale del beneficiario, nonchè alladefinizione del percorso d’accesso e di formazione (definizione delle praticheburocratiche amministrative, vaccinazioni e screening sanitari obbligatori, accesso alSSN e scelta del medico, inserimento scolastico dei minori, corsi di alfabetizzazione edi lingua italiana, valutazione delle competenze, orientamento al lavoro ed occasioni diformazione professionale).Per coloro che sono dichiarati formalmente rifugiati, o che sono in possesso dipermessi per protezione umanitaria, o se in attesa di convocazione, di permesso disoggiorno che permetta l’accesso al lavoro, che hanno fruito delle attività diformazione .Caritas ed Associazione Accoglienza Toscana procederanno, in accordocon il Comune di Firenze e con gli interessati, alla definizione di un percorso diintegrazione sociale, (accompagnamento e tutoraggio nella la ricerca del lavoro e diuna eventuale sistemazione alloggiativa autonoma) a cura dell’ AssociazioneAccoglienza Toscana , che preveda la conclusione, di norma in massimo tre mesi dalladata di rilascio del permesso di soggiorno che permette l’accesso al lavoro. L’adesione e l’effettiva partecipazione al percorso di formazione e d’integrazionesociale è condizione per il mantenimento del posto.

Tali percorsi verranno periodicamente monitorati di concerto fra Comune di Firenze esoggetti gestori.

La reiterata mancata adesione degli utenti ai percorsi congiuntamente definiti è causadi dimissione dal progetto.

In caso di ricoveri presso ospedali o case di cura, l’ospite ha diritto alla conservazionedel posto per un periodo non superiore ai 30 giorni, salvo circostanze eccezionalidebitamente motivate ed espressamente autorizzate dal Dirigente del ServizioMarginalità e Inclusione sociale.

ART. 5

REGOLAMENTO E PATTO CONTRATTO

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Gli ospiti dovranno mantenere un comportamento collaborativo ed improntato alrispetto degli altri utenti e degli operatori. Violazioni di regole basilari e generali diconvivenza e civiltà comporteranno l’allontanamento dalla struttura. Le relativecomunicazioni verranno tempestivamente effettuate tra la Caritas ed il Comune diFirenze.L’Amministrazione Comunale concorda con la Caritas il Regolamento Interno chedisciplina le varie fasi della vita comunitaria nella struttura ed al quale gli ospitidovranno attenersi.Il Patto contratto è il documento che indica i servizi e le attività previste dal progetto perle quali è richiesta l’attiva partecipazione da parte dell’ospite.Regolamento interno e Patto Contratto sono, di norma, tradotti nella lingua del paesedi provenienza dell’ospite, in caso di lingue per le quali sia difficoltoso reperire sulterritorio traduttori adeguati, essi saranno forniti in una delle lingue maggiormentediffuse a livello internazionale. L’accettazione, mediante sottoscrizione, delRegolamento interno e del Patto contratto è condizione per l’ammissione nel progetto;Tali documenti sono inclusi al presente atto come allegati n.1 e n.2, e ne formanoparte integrante.

ART. 6 REGISTRI

Presso la sede del centro di accoglienza denominato “Villa Pieragnoli” dovrà essere tenuto, a cura della Caritas:

- un registro delle presenze degli ospiti,

nel quale dovrà risultare la distinzione fra:

a) ospiti, in attesa di definizione dell’istanza di asilo ;

b) ospiti, che risultino dichiarati formalmente rifugiati, o in possesso di un permesso per protezione umanitaria,

- La Caritas dovrà inoltre a tenere anche un registro cronologico delle entrate edelle spese da esibire su richiesta al responsabile del progetto per il Comune,

ART. 7 PERSONALE DIPENDENTE E VOLONTARIO

La Caritas si obbliga ad eseguire gli interventi oggetto del presente atto impiegandooperatori con adeguata esperienza del settore o con specifica qualifica professionaleper l’espletamento delle funzioni in argomento e ad assumere verso detti operatori everso terzi, tutte le responsabilità conseguenti e dipendenti da fatto proprio e dei propriaddetti, secondo quanto previsto dalla normativa vigente.

La Caritas si assume infine l’onere della copertura assicurativa dei rischi derivanti dainfortunio relativi sia agli operatori che agli ospiti delle strutture.

6

Il personale impiegato è il seguente:

Personale attività Ore

settimanali

N° addetti

e Totale

oreDipendenti Coordinatore-

responsabile

38 1

Dipendenti Operatore di

comunità

38 5

Dipendenti Impiegato

amministrativo

18 1

Dipendenti Educatore 38 1

Dipendenti Cuoco full-time 38 1

Dipendenti Cuoco part-time 18 1

Dipendente in orario

notturno full-time

Operatore dicomunità

38 1

Volontari Sostegno al

personale

250 10

Volontariato civile Socializzazione 36 2

Il personale sarà impiegato con le modalità ed i tempi sopra individuati.

I volontari soci dell’organizzazione sono prevalenti, per numero e prestazioni, rispetto aidipendenti e professionisti convenzionati.

La Caritas fornirà l’elenco nominativo del personale sopraindicato comunicando allaDirezione 18 - Sicurezza Sociale. le eventuali variazioni.

La Caritas si impegna a comunicare tempestivamente alla Direzione Sicurezza Socialedel Comune di Firenze le eventuali variazioni concernenti: numero, modalità e tempo di impiego dei dipendenti in forza al Progetto; numero, modalità e tempo di impiego di volontari e/o operatori del servizio civile;

Il responsabile delle attività indicate nella presente convenzione è il Sig. Andrea Gori.

La Caritas garantisce che tutto il personale volontario operante nelle attività delprogetto in argomento e nelle altre attività sociali svolte della medesima, èregolarmente assicurato ai sensi degli art. 4 e 7 comma 3° della Legge 11.08.1991n.266 e decreti ministeriali attuativi, inoltre, il rapporto con il personale dipendente evolontario è regolato dai contratti di lavoro in vigore e dalle normative previdenziali efiscali in materia.

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la Caritas si impegna ad assicurare con polizza di responsabilità civile verso terzi, sestessa e il personale utilizzato, incluso eventuali operatori volontari o del servizio civile,per qualsiasi evento che possa verificarsi, sollevando espressamente il Comune diFirenze da qualsiasi responsabilità per danni conseguenti l’attività oggetto del presenteaccordo.

la Caritas si impegna a fornire copia delle polizze relative alla presente attività primadell’inizio dell’attività oggetto del presente atto.

Per eventuali sostituzioni la Caritas può impiegare personale di società cooperative dipropria fiducia.

ART. 8 IMPORTO Il Comune di Firenze si obbliga a corrispondere alla Caritas per l’attività oggetto delpresente atto per il periodo oggetto di convenzione quanto segue:

Rimborso spese pro capite pro die per ospiti adulti pari ad € 27,69

Rimborso spese pro capite pro die per minori da 0 a 3 anni pari ad € 23,30

fino alla concorrenza massima di 505.342,50 euro;

ART. 9 MODALITA’ DI PAGAMENTO.

L’importo complessivo presunto di € 505.342,50 (fuori campo IVA ex DPR 633/72, aisensi dell’art. 8 comma 2 della L.266/91) verrà corrisposto dal Comune alla Caritassecondo le seguenti modalità:

- 45% dell’importo totale di cui all’art.8 della presente Convenzione a titolo dianticipazione contrattuale;

- 45% entro il 30/10/2006 previa presentazione di rendicontazione del primo45%;

- 10% a saldo entro il 28 Febbraio 2007 sulla base della rendicontazione finale di tutte le attività e i servizi svolti.

ART. 10 DOCUMENTAZIONE SULL’ATTIVITA’ E RENDICONTAZIONE DELLESPESE.

Le spese sostenute e rimborsabili di cui al precedente art. 8, andranno rendicontatesecondo i modelli che si allegano alla presente convenzione quale parte integrante esostanziale (all. 3 e 4).

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Alla rendicontazione è accompagnata una relazione contenente informazioni circa leattività espletate ed ogni ulteriore notizia idonea a fornire altre utili specificazioni sulservizio e sulle attività realizzate.

Il Comune di Firenze provvederà al rimborso delle spese sostenute dalla Caritas,secondo lo schema di cui sopra.

In caso di adesione al Sistema Nazionale di Protezione per Richiedenti asilo e rifugiati,s’impegna altresì:

- ad effettuare l’inserimento e l’aggiornamento dei dati relativi al Progetto diFirenze sulla Banca dati Nazionale del Sistema di Protezione per Richiedentiasilo e rifugiati,

- a comunicare all’Amministrazione comunale il nominativo della persona a cuil’associazione affiderà tale incarico,

- a fornire i dati e la documentazione per la redazione delle schede dimonitoraggio periodico richieste dal Servizio Centrale del Sistema di Protezioneper Richiedenti asilo e rifugiati,

- a predisporre in collaborazione con l’Associazione Accoglienza Toscana lerelazioni semestrale e finale dell’attività,

- a fornire nei tempi indicati dal Responsabile del Comune la documentazionenecessaria per la predisposizione della rendicontazione richiesta dal ServizioCentrale del Sistema di Protezione per Richiedenti asilo e rifugiati;

- il rimborso spese avviene vuoto per pieno; la Caritas invierà il prospetto mensile dellepresenze, che deve corrispondere al registro delle presenze degli ospiti all’interno dellastruttura ;

L’Associazione emetterà richieste di rimborso in regime di esenzione IVA, in quantoONLUS, per le attività di cui alla presente Convenzione (ex-art.10.27.ter DPR 633/72).

ART. 11 PERSONALE E STRUTTURE MESSE A DISPOSIZIONE DAL COMUNE DI FIRENZE.

Il Comune di Firenze metterà a disposizione il seguente personale:

n° 1 Coordinatore 18 ore Coordinamento generale delleattività

Il Referente del progetto per il Comune di Firenze è il Sig. Bisignano Pippo dell’U.O.Immigrazione, che svolgerà funzioni di coordinatore in loco del progetto, assicurerà ilraccordo tra il personale Caritas e la Direzione Sicurezza Sociale, curerà i rapportiistituzionali con uffici e servizi pubblici (Scuola, Questura, ASL) e con gli enti e leAssociazioni di volontariato che in varie forme operano o collaborano in questoprogetto.

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Il Comune di Firenze metterà a disposizione i servizi previsti nel Progetto allegato.

Il Comune di Firenze in particolare coordinerà le attività del Progetto con quelleordinarie in ambito immigrazione (U.O.Immigrazione) e Rom (UOS Rom), adintegrazione di quelle direttamente predisposte dalla Caritas.

ART. 12 CONDIZIONI DI ACCESSO RECIPROCO.

L’accesso ai locali del Comune e l’uso della documentazione da parte dei responsabilidella Caritas e/o del personale impegnato nell’attività oggetto della presenteconvenzione sono concordati con il responsabile della Direzione Sicurezza Sociale.

Ferma restando l’attività del referente comunale Sig. Bisignano Pippo, l’eventualeaccesso di altro personale del Comune di Firenze ai locali in uso o concessione dellaCaritas e l’uso di attrezzature o documentazione ivi presenti sono concordate tra iresponsabili della Caritas ed il referente del Comune di Firenze.

ART. 13 RISPETTO DIRITTI DELL’UTENZA.

La Caritas assicura di emanare disposizioni atte a garantire il rispetto da parte delpersonale impegnato della normativa regionale vigente per gli operatori dei servizipubblici in materia di tutela dei diritti dell’utenza ed il rispetto di tutte le norme nazionalie regionali in materia di interesse della presente convenzione.

Il Comune sovraintende allo svolgimento delle attività convenzionate, avendo cura diverificare che gli operatori rispettino i diritti e la dignità degli utenti, in particolare inmerito al procedimento amministrativo di cui alla Legge 241/90 e che le attività sianosvolte con modalità tecnicamente corrette e nel rispetto delle normative specifiche disettore.

ART. 14 PRIVACY

L’Associazione si obbliga, ad operare nel rispetto della normativa sulla Privacy ed inparticolare di essere adempiente in riferimento agli obblighi imposti dal D.Lgs. 196/03;Si obbliga, inoltre, ad accettare la propria nomina da parte del Comune di Firenze aResponsabile del trattamento dati personali effettuato in esecuzione della presenteconvenzione.Contestualmente alla stipulazione del presente atto provvederà, altresì, a comunicareformalmente il nominativo del soggetto da nominare Responsabile del Trattamento;Si obbliga, infine, ad accettare la suddetta nomina secondo il modello e le clausolepredisposte dal Comune di Firenze di cui all’Allegato 5) del presente atto.

ART. 15 RAPPORTI E COMUNICAZIONI CARITAS-COMUNE.

Presso gli uffici della Direzione Sicurezza Sociale - Viale De Amicis n.21 – Firenze – èconservata agli atti tutta la documentazione afferente alla presente convenzione.

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La Caritas ed il Comune garantiscono il costante collegamento operativo reciproco.

La Caritas s’impegna affinché le attività oggetto della presente convenzione siano resecon continuità per il periodo concordato e s’impegna inoltre a dare immediatacomunicazione al referente nominato dal Comune delle situazioni che, per giustificatomotivo, dovessero intervenire nello svolgimento delle attività, nonché comunicare leeventuali sostituzioni degli operatori e le interruzioni del servizio.

Il referente della gestione del progetto per la Caritas Sig. Andrea Gori forniràall’Amministrazione Comunale le relazioni sulle attività oggetto della presenteconvenzione alla data del 31/12/2006 e quando ve ne sia la necessità, in base allemodalità di rendicontazione.

- La Caritas garantisce inoltre la tempestiva comunicazione all’Ente contraente dieventuali variazioni concernenti:

numero, modalità e tempi di impiego di volontari o professionisti adibiti all’erogazionedelle prestazioni oggetto della convenzione, nominativi dei responsabili, variazioni deibeni mobili ed immobili concessi in uso oggetto della convenzione.

- Il Comune garantisce immediata comunicazione al referente nominatodall’Associazione di ogni evento che possa incidere sull’attuazione del progetto, etempestivamente all’Associazione ogni evento che possa incidere sulla validità dellapresente convenzione.

ART.16OBBLIGHI DELL’ASSOCIAZIONE

La Caritas si impegna a:

a) Garantire l’adempimento di tutte le clausole riportate nel presente attob) Rispettare le norme contrattuali, regolamentari, previdenziali, assicurative e di

sicurezza sui luoghi di lavoro previste dalla vigente normativa per tutto il personaleimpiegato

c) Mantenere la riservatezza delle informazioni relative ai beneficiari del Progetto, daqualsiasi fonte provengano, in applicazione della Legge 675/96 e del D.Lgs.196/03 (T.U. normativa vigente in materia di protezione dei dati personali entrata invigore dal 1° gennaio 2004)

d) Garantire il rispetto delle misure di sicurezza sul posto di lavoro secondo quantoprevisto dal D.Lgs.626/94 e da tutta la normativa vigente in materia inerenteall’attività gestionale in oggetto.

ART. 17 CONTROLLI

11

Il responsabile del Progetto del Comune, può svolgere, in qualsiasi momento, attività diispezione e controllo circa l’esatto adempimento degli obblighi della presenteconvenzione da parte della Caritas.

ART. 18 INADEMPIENZE E RISOLUZIONE DEL RAPPORTO CONTRATTUALE.

Qualora il Responsabile del Progetto del Comune rilevi violazioni o irregolaritànell’osservanza di quanto previsto nella presente convenzione, contesta l’inadempienzaalla Caritas, assegnando alla stessa un termine di tempo utile e sufficiente per fornire leproprie giustificazioni.

Ricevute le giustificazioni, qualora non le ritenga adeguate, il responsabile del Progettorichiama verbalmente il responsabile della Caritas al rispetto del presente atto, ovveronei casi più gravi, procede ad una formale diffida ad adempiere con assegnazione di untermine di tempo utile e sufficiente, trascorso il quale inutilmente, può proporre alComune, la risoluzione del contratto, che avverrà al quindicesimo giorno dalla data diinvio di lettera raccomandata con ricevuta di ritorno.

Per ogni controversia è competente il Foro di Firenze.

ART. 19 COORDINAMENTO GENERALE.

Il Comune garantisce la tempestiva presenza ed intervento per quanto di propriacompetenza istituzionale ed avoca a sé la competenza del coordinamento, del controlloe della verifica.

ART. 20 DURATA

La durata della presente convenzione decorre dal 1 gennaio 2006 fino al 31.12 2006, epotrà essere rinnovata per ulteriori 2 anni, anche parzialmente, qualora perdurino lecondizioni di necessità che ne hanno determinato il ricorso, attraverso appositiprovvedimenti amministrativi.

ART. 21 REGISTRAZIONE, CONTROVERSIE ED ENTRATA IN VIGORE. La presente convenzione si compone di 22 articoli.

Il presente atto è immediatamente impegnativo per la Caritas e lo sarà perl’Amministrazione Comunale ad avvenuta esecutività degli idonei atti amministrativi..

L’importo complessivo delle spese inerenti il presente atto è di presunti € 505.342,50, èesente dall'imposta di bollo e di registro ai sensi dell'art. 8, comma 1 della L.266/91 edella Circolare n.3 del 25.2.1992 del Ministero delle Finanze.

12

La presente scrittura sarà registrata solo in caso d’uso con spese a carico delrichiedente.

ART. 22 RINVIO

Per quanto non previsto dal presente atto, si rinvia alle norme del C.C. che regolano lamateria.

La Caritas è tenuta comunque all’osservanza di tutte le Leggi, Regolamenti, Decreti ein genere tutte le prescrizioni che vengono emanate da Pubbliche Autorità,indipendentemente dalle norme prescritte dal presente atto.

Per la Associazione di Volontariato per il Comune Solidarietà Caritas onlus

ALLEGATI: n.1 Patto Contratto – n. 2 Regole di Convivenza – n.3 Mod. Rendicontazione per macrovoci n. 4 - Mod. Rendicontazione per microvoci .- n.5 Mod. per la nomina del Responsabile del trattamento dati personali

“Progetto - Villa Pieragnoli”

Patto contratto e Regole di convivenza

1 – PATTO CONTRATTO

Il Progetto “Villa Pieragnoli” prevede, per favorire l’inserimento sociale degli ospiti leseguenti prestazioni, a cura degli operatori dell’Associazione Accoglienza Toscana:

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- Corso di lingua italiana- Orientamento e accesso a corsi di formazione professionale- Orientamento e assistenza per l’accesso al mondo del lavoro - Orientamento e assistenza per la ricerca dell’alloggio

Il/La Signor/a……………………………………………nato/a a ……………………………….

il……………………………di nazionalità…………………………………………………………

si impegna :

- al rispetto delle Regole di convivenza del Centro- alla frequenza dei corsi di lingua italiana- al rispetto del percorso d’integrazione sociale concordato- alla partecipazione alle attività e/o corsi di orientamento al lavoro, alla frequenza

ai corsi di formazione professionale,- alla partecipazione attiva alla ricerca del lavoro e dell’alloggio.

Firenze,………………………………

Firma……………………………………………….

2 – REGOLE DI CONVIVENZA

ART.1 STRUTTURA

Il Centro di Accoglienza “Villa Pieragnoli” con sede in via Pieragnoli n°21-Firenze, fa parte di un Progetto di accoglienza del Comune di Firenze, nell’ambito delSistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, ed è gestito dall’Associazione diVolontariato Solidarietà Caritas-ONLUS .

ART.2 SCOPI E FINALITA’

Il progetto “Villa Pieragnoli”, ha l’obiettivo di garantire servizi per l’accoglienza, la tutelae l’integrazione sociale di cittadini stranieri richiedenti asilo, o in possesso dello Status

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di rifugiato o della concessione del permesso di soggiorno per motivi umanitari, che sitrovino in grave stato di emergenza sociale ed abitativa.

Tali attività sono complementari e non sostitutive dei servizi per richiedenti asilo,rifugiati e per i soggetti ai quali è stata concessa la protezione umanitaria, che ilComune di Firenze assicura direttamente.

Il Progetto accoglie una utenza massima di di 50 persone, nella condizione di profughistranieri: richiedenti asilo e/o rifugiati,

Queste devono essere in possesso di permesso di soggiorno per :

richiesta asilo; status di rifugiato; per protezione umanitaria

possono permanere in accoglienza e beneficiare delle attività del progetto anchegli ospiti, ai quali è stata rigettata la domanda d’asilo, purché abbiano inoltratoricorso giurisdizionale ed ottenuto l’autorizzazione alla permanenza sul territorionazionale;

Sono ammessi soggetti singoli uomini e/o donne purchè maggiorenni, e nuclei familiari

Il periodo di permanenza presso il Centro è stabilito come segue:

Richiedenti asilo: fino alla definizione della procedura di richiesta asilo ed allaconseguente decisione della Commissione Centrale per l'Asilo. In caso di rifiuto del riconoscimento dello status di rifugiato è consentita lapermanenza per tutta la durata del ricorso presso gli organi competenti fino alladefinizione del medesimo, purchè continuino a sussistere i diritti alla permanenza sulterritorio nazionale.

Rifugiati e per coloro ai quali viene concessa la protezione umanitaria: per un periodomassimo di sei mesi dalla data d’ingresso nel centro. In circostanze eccezionalidebitamente motivate, potrà essere concessa una proroga alla permanenza da partedel Dirigente del Servizio Marginalità e Inclusione sociale.

In casi motivati, connessi alla conclusione dei percorsi per l’accesso al lavoro oall’alloggio, potrà essere concessa una ulteriore proroga di massimo un mese.In caso di adesione al Sistema Nazionale di Protezione per Richiedenti asilo e rifugiatitali proroghe dovranno essere concesse in accordo e previa autorizzazione delServizio centrale.

ART.3 AMMISSIONE

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Le ammissioni degli ospiti presso il centro sono concordate tra il Comune di Firenze –Direzione Sicurezza Sociale e L’Associazione Solidarietà Caritas ONLUS

ART.4 – PERCORSO FORMATIVO E DI INSERIMENTO SOCIALE

Le attività d’integrazione del progetto “Villa Pieragnoli” sono realizzate a curadell’Associazione Accoglienza Toscana.All’ingresso dell’Ospite in struttura Caritas ed Associazione Accoglienza Toscanaprocederanno, in accordo con il Comune di Firenze e l’interessato, alla definizione di unPERCORSO FORMATIVO E DI INSERIMENTO SOCIALE a cura dell’AssociazioneAccoglienza Toscana, che prevede, nella fase che precede la decisione dellaCommissione Centrale sulla richiesta d’asilo, la partecipazione – obbligatoria -dell’ospite a corsi di lingua italiana e ad occasioni di orientamento e di formazioneprofessionale (percorso formativo).

In caso di positiva conclusione della procedura di richiesta d’asilo (riconoscimento dellostatus di rifugiato o concessione del p.d.s. per motivi umanitari) il percorso prosegue, dinorma per un periodo di 3 mesi (dalla data di rilascio del permesso di soggiorno chepermette l’accesso al lavoro), con attività di orientamento ed assistenza per la ricercadel lavoro e dell’alloggio (Percorso d’inserimento sociale) Per giustificati motivi,connessi alla conclusione positiva dei percorsi di accesso al lavoro o al reperimento diun soluzione alloggiativa il periodo di permanenza presso il Centro può essereprorogato per un ulteriore mese.

Nel caso di ospiti che accedono al progetto, già in possesso dello status di rifugiato odel permesso di soggiorno per motivi umanitari, senza che abbiano in precedenza fruitodi percorsi formativi, il periodo di permanenza è previsto in massimo sei mesi dalla datad’ingresso nel centro. Per giustificati motivi, connessi alla conclusione positiva deipercorsi di accesso al lavoro o al reperimento di un soluzione alloggiativa il periodo dipermanenza presso il Centro può essere prorogato per un ulteriore mese.

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In caso di adesione al Sistema Nazionale di Protezione tali proroghe dovranno essereconcesse in accordo e previa autorizzazione del Servizio centrale.

L’Ospite s’impegna, tramite la firma e l’accettazione del Patto Contratto allegato alpresente Regolamento, a collaborare attivamente con gli operatori dell’AssociazioneAccoglienza Toscana per il proprio inserimento sociale secondo i punti stabiliti nelpatto stesso. La reiterata mancata adesione al progetto di inserimento così congiuntamente definitoprovoca le dimissioni motivate che vengono disposte formalmente dalla DirezioneSicurezza Sociale del Comune di Firenze.

ART.5 – OSPITI MINORI

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I minori, in età di obbligo scolastico, sono tenuti a frequentare le scuole individuatedalla Direzione del Centro.

I genitori hanno la responsabilità e l’obbligo di custodia e sorveglianza nei confronti deifigli minorenni.

Gli operatori struttura non hanno responsabilità di sorveglianza sui minori .

I minori, in età di obbligo scolastico, sono tenuti a frequentare gli istituti individuati dallaDirezione del C.P.A.

ART.6 – SERVIZI OFFERTI

Il Centro offre i seguenti servizi:- colazione, pranzo, cena (+ merenda per i minori)- posto letto in camera a più letti con comodino ed armadio- servizi igienici- saletta per attività comuni- servizio di corredo per la camera. - servizio di biancheria da letto (2 lenzuola, federe coperte), biancheria da

bagno (1 telo bagno ed 1 asciugamano). Il loro cambio avverràesclusivamente settimanalmente in un giorno prestabilito.

- lavatrice, il cui utilizzo ha luogo secondo turni prestabiliti;- servizio di custodia temporanea dei bagagli.

Negli interventi di accoglienza sono incluse anche le seguenti prestazioni:

il sostegno all’inserimento scolastico dei minori, svolto da operatoridipendenti o volontari;

fornitura del materiale scolastico attività extra scolastica e ludica per i minori presenti segretariato per le pratiche burocratiche, orientamento ed

accompagnamento per favorire l’accesso ai servizi sanitari ed ai servizipubblici in genere, svolto da operatori dipendenti o volontari;

il counselling individuale, svolto da operatori dipendenti o volontari; sostegno psicosociale per gli ospiti con particolari problematiche; l’orientamento ed accompagnamento amministrativo-legale, svolto da

operatori dipendenti o volontari, in collaborazione con l’AssociazioneAccoglienza Toscana,;

copertura delle spese per i rilascio dei titoli di soggiorno (fotografie,marche da bollo);

collaborazione con i Servizi Integrati di Assistenza Sociale per i percorsidi integrazione nel territorio;

la piccola assistenza quotidiana, sotto forma di pocket-money o mediantefornitura di biglietti ATAF.

fornitura dei titoli di viaggio in occasione delle convocazioni delleCommissioni Asilo

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ART.7 VITA COMUNITARIA

L’ospite è tenuto a rispettare i seguenti orari:

ore 7,40 – 8,45 prima colazioneore 12,15 pranzoore 16,30 merenda bambiniore 19,00 cenaore 23,00 rientro

La vita interna al Centro è improntata allo stile comunitario, per cui ogni personadovrà impegnarsi a contribuire al buon andamento collaborando alle varie attivitàfunzionali per un miglior mantenimento della struttura. Ogni ospite è tenuto tenere inordine i propri effetti personali e la propria camera. Gli ospiti sono anche tenuti adoccuparsi della pulizia delle parti comuni (ingressi, corridoi, scale bagni, sale), secondoun preciso turno esposto all’interno della casa. Chi fosse impossibilitato a svolgere ilproprio turno, per giustificati motivi, deve renderlo noto preventivamente alla Direzionedel Centro.L’ospite si impegna altresì a comunicare agli operatori la sua presenza o meno ai pasticomuni ed ad esser presente agli orari sopraindicati, in caso di validi motivi concordaticon la direzione, i pasti potranno essere distribuiti anche oltre tali orari, ma, comunqueentro e non oltre le ore 14,00 per il pranzo e le ore 22,00 per la cena.

L’ospite, dal momento di ingresso nella struttura è tenuto obbligatoriamente asottoporsi agli screening sanitari riconosciuti obbligatori dal Servizio SanitarioNazionale per le convivenze in comunità.

La stanza ed il posto letto assegnati all’atto dell’inserimento nella struttura possonoessere cambiati dalla Direzione del Centro per ragioni organizzative o di accoglienza.

L’ospite, dal momento di ingresso nella struttura si impegna a:- rispettare gli orari sopra indicati- non apportare modifiche ai locali ed agli impianti ed a non arrecare danni agli

arredi ed ai locali.- comunicare ai responsabili eventuali assenze superiori alle 24 ore.- concordare con i compagni di camera i momenti di vita comune rispettandone le

esigenze- non cambiare stanza o posto letto senza autorizzazione

All’ospite è fatto divieto di:- è fatto assoluto divieto di consentire la permanenza notturna di persone

esterne.- Utilizzare nelle camere fornelli elettrici e/o a gas e qualsiasi altro tipo di

elettrodomestici- stendere alle finestre capi di biancheria- tenere vasi di fiori ed altri oggetti sui davanzali- gettare immondizie, rifiuti ed acqua dalle finestre- vuotare nel water, bidet o lavabo qualsiasi materia tale da otturare o nuocere al

buono stato delle condutture- asportare dai locali comuni oggetti costituenti il corredo dei locali stessi

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- fumare nelle camere, nella sala da pranzo o nei servizi igienici- introdurre e consumare alcolici e superalcolici e qualsiasi sostanza stupefacente- introdurre animali

L’ospite può essere autorizzato, per giustificati motivi da valutarsi a cura delladirezione del Centro, ad assentarsi temporaneamente dal Centro per un massimo 15giorni.

Eventuali visite di amici /o parenti, devono essere autorizzate dalla Direzione delCentro.I visitatori autorizzati devono essere identificati dal servizio di portineria del Centro. I visitatori hanno accesso esclusivamente ai locali destinati a soggiorno o nei piazzaliesterni, è fatto divieto ai visitatori di accedere alle camere dei beneficiari del progetto. Incaso di inottemperanza saranno allontanati dal Centro.

ART.8 – DIMISSIONI

L’ospite, può essere dimesso per i seguenti motivi:- per decorrenza dei termini accoglienza stabiliti all’art.2- nel caso tenga una condotta incompatibile con la vita comunitaria- per assenze superiori ai 5 giorni non giustificate o concordate con la Direzione- nel caso commetta gravi infrazioni al presente regolamento- nel caso di mancato rispetto del Patto Contratto sottoscritto al momento

dell’inserimento.

La revoca dell’ospitalità è disposta e notificata all’ospite a cura della DirezioneSicurezza Sociale del Comune su segnalazione scritta dell’Ente gestore.In caso di mancato adempimento a quanto previsto nell’atto notificato si potràprocedere all’allontanamento coatto dalla struttura anche tramite l’intervento dellaPolizia Municipale.In caso di adesione al Sistema Nazionale di Protezione la procedura in caso didimissioni saranno in accordo e con le modalità previste dal Servizio centrale delSistem di Protezione Asilo ed in base alle norme del D.L. 140/2005.

Per presa visione ed accettazione:

Il/La Signor/a……………………………………………nato/a a ……………………………….

il……………………………di nazionalità…………………………………………………………

Firenze, ………………………….. Firma

…………………………………..

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. MODELLI PER RENDICONTAZIONE

3 ) MODELLO SINTETICO PER MACROVOCI:

MODELLO RENDICONTAZIONE PER MACROVOCI

Codice Descrizione Importi

P COSTO DEL PERSONALE

LSPESE DI ADEGUAMENTO E GESTIONELOCALI

G SPESE GENERALI DI ASSISTENZA B SPESE PER LEASING O

AMMORTAMENTO BENI DUREVOLI S SPESE DI ORIENTAMENTO ED

ASSISTENZA SOCIALE

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I SPESE PER L'INTEGRAZIONE

A SPESE VARIE

TOTALE COMPLESSIVO

4 ) MODELLO ANALITICO PER MICROVOCI:

MODELLO RENDICONTAZIONE PER MICROVOCICodice Descrizione

P COSTO DEL PERSONALE P1 Costo del personale

LSPESE DI ADEGUAMENTO E GESTIONELOCALI

L1 Adeguamento locali L2 Modeste opere di ripristino L3 Affitto locali L4 Pulizia locali L5 Utenze G SPESE GENERALI DI ASSISTENZA

G1 Vitto G2 Abbigliamento G3 Materiale per l'igiene personale G4 Materiale per l'assistenza ai neonati G5 Effetti letterecci G6 Materiale sanitario G7 Pocket money G8 Materiale ludico

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G9 Materiale scolastico G10 Viaggio e soggiorno per audizione CCSR G10 Spese per rimpatrio G11 Interpretariato G12 Assistenza religiosa

B SPESE PER LEASING OAMMORTAMENTO BENI DUREVOLI

B1 Mobili e arredi B2 Materiale informatico B3 Software B4 Apparecchiature B5 Mezzi di trasporto B6 Cancelleria S SPESE DI ORIENTAMENTO ED

ASSISTENZA SOCIALE S1 Alfabetizzazione S2 Corsi di orientamento sociale S3 Assistenza legale I SPESE PER L'INTEGRAZIONE

I1 Corsi di formazione professionale I2 Borse lavoro Borse alloggio Ricerca alloggi A SPESE VARIE A1 Altre spese relative al personale A2 Altre spese relative all'adeguamento locali A3 altre spese per assistenza A4 Altre spese per beni durevoli

A5Altre spese per costi di orientamentosociale

A6 Altre spese per l'integrazione

A7Altre spese non ricomprese nelleprecedenti

TOTALI

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