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Occorre educare il mondo ad amare la Pace, a costruirla, a difenderla”

(Paolo VI, 1 gennaio 1978)

Come ormai è tradizione della Chiesa universale (a partire dal messaggio del Papa per la giornata mondiale della Pace) e dell’ACR in modo speciale, il mese di gennaio è dedicato con un’attenzione particolare al tema della PACE.

La piena partecipazione e il protagonismo dei bambini e ragazzi alla vita della Chiesa, si con-cretizza nel MESE DELLA PACE, attraverso iniziative “congeniali alla propria indole” e di prossimità sul territorio o nel sostegno ai progetti internazionali di fraternità e solidarietà.

Per la 48° Giornata Mondiale per la Pace, dal titolo “Non più schiavi, ma fratelli”, il Santo Padre ci indica come obiettivo la costruzione di una civiltà fondata sulla pari dignità di tutti gli esseri umani, senza discriminazione alcuna, perché si da vita alla pace quando ogni esse-re umano riconosce nell’altro un fratello. Un invito che i bambini e ragazzi accolgono, impe-gnandosi a realizzare con le loro potenzialità “qualcosa di buono”, per diventare autentici discepoli missionari.

La proposta spinge a far riflettere, infatti, sulle situazioni di “non pace” che vivono nella lo-ro quotidianità e, allargando lo sguardo sul mondo, maturano la consapevolezza che trovare il “metodo per assemblare la Pace” è una scoperta difficile da realizzare. Tuttavia, nell’impe-gno di operatori e missionari che cercano instancabilmente di trovare una via di speranza per costruire la pace, riconoscono l’azione del Signore Gesù, che ci incoraggia a non aver paura, perché con Lui vicino nulla è impossibile. La Pace diventa un’invenzione possibile, da realizzare con l’impegno al servizio di tutti i fratelli... EUREKA! E’ tempo di sperimenta-re la Pace!!

Come ricercatori e scienziati che non abbandonano la via della ricerca quando incontrano le prime difficoltà, ma insistono nell’assemblare la loro invenzione, fino a quando ogni pezzo trova il posto per il suo utilizzo, anche i ragazzi comprendono che per accendere il motore della carità è fondamentale il loro impegno in prima linea. Allora, coraggio, costruisci un ponte di amicizia e

DAI VITA ALLA PACE

L’equipe ACR diocesana

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Fede, scienza e carità si intrecciano nel progetto di Pace 2015, con la speranza che ciascun bambino e ragazzo possa impegnarsi per dare vita alla pace. Lo slogan, infatti, è un invito personale a far germogliare nella vita di ogni giorno piccoli semi di carità, attraverso scelte concrete di servizio che aiutino a scoprire la bellezza della vita come dono.

“Dai vita alla pace” è una sfida ad un impegno unitario che parte dall’entusiasmo gioioso e generoso dei più piccoli per trovare il giusto assemblaggio con gli altri “pezzi” della comuni-tà parrocchiale: giovanissimi, giovani e adulti... e condividere alla festa vicariale tutti insie-me, per un progetto che porti nuovi germogli di pace!

Per rendere visibile e concreto il frutto dell’impegno di questo mese, il gadget scelto è una piccola scatola di matite che, al termine del loro utilizzo, sono ancora utili per un diverso scopo: piantate in un vaso, curate e coltivate danno vita a nuovi, colorati e gustosi frutti.

Una matita che cresce! Hai l’abitudine di masticare l’estremità della tua matita? Non sai mai cosa fare dell’ultimo mozzicone della tua matita? Il gadget del Mese della Pace 2015 è in grado di risolvere anche questi piccoli problemi. Sprout è una matita molto particolare, spe-ciale. Dalla sua estremità inferiore possono nascere rigogliose piantine aromatiche, fiori e piccoli ortaggi. Piantare una matita sembra strano, ma è un buon modo per curare e far cre-scere qualcosa di buono e divertente. Sprout è una matita di legno di cedro di qualità coltiva-to sostenibilmente, fabbricata negli USA. Assicura una lunga durata di scrittura ed è assolu-tamente priva di piombo e pesticidi. Il gadget sarà venduto al costo di € 4,00 e quest’anno serviranno per sostenere l’acquisto di pompe "Volanta" (una pompa a motrice umana mes-so a punto per l'approvvigionamento di acqua dai pozzi) in Burkina Faso. Le parrocchie o le vicarie interessate possono richiede Sprout scrivendo alla mail [email protected] entro il 12 gennaio. Sprout può servire per fare banchini autogestiti dai ragazzi in parrocchia o essere regalato come ricordo della festa del-la Pace vicariale.

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L’appello lanciato a tutta l’umanità dalla campagna Una sola famiglia umana, cibo per tutti, rappresenta un impegno alla mobilitazione, per rimuovere le cause della fame e le fonti di una disuguaglianza sempre più profonda nel mondo. Il tema del diritto al cibo è l’elemento centrale da cui è necessario partire: rimuovere lo “scandalo della fame” che ancora affligge un’ampia porzione della popolazione del pianeta. Promuovere una prospettiva che restitui-sca dignità a tutta l’umanità, in equilibrio con i limiti biofisici del pianeta e nel rispetto del diritto alla vita delle generazioni che seguiranno è l’impegno cui siamo chiamati. La campa-gna vuole promuovere consapevolezza ed impegno sugli squilibri del pianeta, avendo come aspetto centrale l’elemento educativo. Nasce sulla base di una forte mobilitazione di enti ed organismi del mondo ecclesiale italiano, e si sviluppa a livello locale, fino alla sua concreta realizzazione per maggio 2015 contemporanea con l’evento mondiale dell’Expo Nutrire il pianeta. Questa campagna ha avuto anche il sostegno diretto di papa Francesco che ha det-to: «Incoraggio i fedeli a partecipare alla campagna della Caritas Cibo per tutti e a far senti-re la propria voce in favore di chi soffre la fame. Le parole di Nostro Signore ci interpellano oggi, dicendoci di non voltare le spalle, indifferenti, quando sappiamo che il nostro prossi-mo ha fame”. Un obiettivo della campagna è quello di fare pressione sui governi affinché ga-rantiscano che i diritti degli agricoltori, in particolare delle agricoltrici, siano riconosciuti dalla legge, che sia posta fine alla speculazione alimentare, e che ci siano reti di sicurezza adeguate per combattere la malnutrizione infantile. Caritas Internazionale sottolinea che og-gi abbiamo gli strumenti per porre fine alla fame entro il 2025, ma è necessario sceglierlo e volerlo tutto insieme.

A tal proposito e nel “piccolo” dei nostri gruppi di catechismo si può proporre in collabora-zione con la Caritas parrocchiale e sostenuti da Caritas Diocesana, una “Giornata della So-lidarietà: Cibo per Tutti” : una giornata di “banco alimentare” gestita dai ragazzi da effet-tuare solo nei piccoli alimentari del paese che non vengono coinvolti nelle giornate nazio-nali. Le raccolte sarebbero poi gestite dalla Caritas per le povertà locali. Nell’occasione i ragazzi potrebbero anche preparare delle copie del messaggio del Papa da regalare a tutti i clienti.

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Nel Mese della Pace i bambini e i ragazzi sono invitati a sperimentare cosa vuol dire “assem-blare” la pace. Scoprono che per mettere insieme i “pezzi” per costruire un mondo diverso, occorre “smontare” la logica del così fan tutti, dando il giusto valore a ciò che conta davve-ro: la felicità e la dignità di ogni essere umano. Scoprono che per realizzare questo, è neces-sario impegnarsi in prima persona, promuovendo in ogni ambiente gli atteggiamenti, i com-portamenti e le scelte che seminano la speranza e danno vita alla pace.

• In questo tempo, i ragazzi allargano il loro sguardo sul mondo circostante, per interro-garsi sul modo in cui l’intelligenza dell’uomo viene messa a servizio della tecnica. Attraverso la storia di alcune invenzioni che hanno segnato lo sviluppo dell’umanità, comprendono che se i pezzi vengono assemblati per il bene di tutti, la tecnologia può donare pace; al contra-rio, quando la mano dell’uomo è guidata dall’odio, dalla logica del profitto e dall’interesse saltano gli equilibri e l’invenzione diventa imperfetta.

L’idea potrebbe essere quella di… predisporre una griglia in cui riportano: le invenzioni, le motivazioni che spingono la gente a usarle per il bene, o ad abusarne anche contro il prossi-mo e la natura, e cercano nella Parola le regole che “rivoluzionino” e portino pace attraverso un uso etico. Ad esempio, se per i ragazzi il cellulare è lo strumento fondamentale per diver-tirsi e comunicare con gli amici, dal gruppo può emergere che è bene usarlo solo quando si è a distanza, così da favorire incontri reali in cui il telefonino occupa un ruolo secondario e si-lenzioso. Se per gli adulti il computer è fondamentale per lavorare, si ricorda che anche il Si-gnore si è riposato dopo la creazione: “Dio, nel settimo giorno, portò a compimento il lavoro che aveva fatto e cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro che aveva fatto. Dio benedisse il settimo giorno e lo consacrò, perché in esso aveva cessato da ogni lavoro che egli aveva fat-to creando” (Gen 2,2-3)

• Per diventare esperienza e impegno, non basta fare il bene una volta ogni tanto ma è necessario imparare lo stile dell’amore gratuito. Pertanto, sarebbe significativa una raccolta dei fondi che non occupasse solo il tempo del mese di Gennaio, ma diventasse il frutto di un impegno che continui nel tempo, anche nei mesi successivi, attraverso una "campagna di promozione” che raggiunga anche le persone più lontane dalla fede, dalla parrocchia, attra-verso un’informazione diretta (mostra, volantinaggio, ecc.), anche utilizzando in maniera costruttiva la risorsa della rete.

• Guardiamo un film insieme: “La musica del cuore. August Rush, regia di K. Sheridan, USA 2007. Il viaggio di un ragazzo alla ricerca dei genitori. A fargli da guida un grandioso

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talento musicale, numerose difficoltà e svariati “maestri” che lo aiutano, in modi diversi e con differenti scopi, a raggiungere la meta. Il film è uno stimolo in più per riflettere sull’at-teggiamento sviluppato in questa fase del cammino dai bambini e dai ragazzi in parrocchia: il discernimento, riconoscendo la guida di un vero maestro e, soprattutto, il viaggio all’inse-gna di fallimenti e gioie inattese.

• La “nostra terra” ultimamente è stata colpita da una delle più catastrofiche calamità na-turali: l’alluvione. Perciò nel nostro territorio, dove l’acqua sta creando delle difficoltà, pro-prio per la sua potenza e la sua impetuosità, cerchiamo di capire come possiamo sfruttare al meglio questa “abbondanza” (pensando anche ad alcune realtà presenti negli stati dell’Afri-ca, dove i cambiamenti climatici hanno incrementato la carenza delle piogge e quindi della disponibilità dell’acqua). Favorire delle attività o dei progetti in parrocchia o in coopera-zione con le scuole, così da sensibilizzare i ragazzi e le famiglie al “buon uso dell’acqua”.

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La festa, a conclusione del Mese della Pace, è vissuta a livello vicariale. È il momento per sperimentare insieme e nel gioco l’importanza dell’impegno di ciascuno e del rispetto di tut-ti, per la buona riuscita della festa. In questa occasione viene dato un particolare rilievo alla condivisione tra i gruppi parrocchiali delle iniziative promosse: durante tutto il mese i ragaz-zi hanno osservato il territorio in cui vivono, alla ricerca delle realtà e dei servizi pensati per far star bene tutti, nessuno escluso. Hanno riflettuto sul senso del bene comune, maturando che, solo nell’impegno per gli altri, tutte le cose vanno al posto giusto. Pensare a tutti è il pri-mo passo per costruire davvero la Pace!!! Sarebbe bello che la parrocchia che ospita la festa vicariale possa avere i materiali del mese di gennaio, preparati dai ragazzi, almeno un gior-no prima per organizzare una sorta di mostra. È questo il modo nel quale si realizza l’invito di Dio alla festa della Comunione con Lui, notizia della quale ciascun discepolo di Gesù, con il proprio impegno, diventa annunciatore.

La festa si svolgerà nel pomeriggio, una proposta di orario potrebbe essere questa:

15.00: Arrivi, iscrizioni e accoglienza (giochi di conoscenza, bans, canzoni) 15.30: Inizio del gioco “UN BREVETTO PER LA PACE”

17.00: Momento di preghiera e/o Marcia della Pace

18.30: Merenda, saluti ed eventuale consegna dei gadget 2015

UN BREVETTO PER LA PACE

Durante la festa della Pace, i ragazzi incontrano alcuni inventori che hanno fatto scoperte importanti per l’umanità. Prima di raggiungere questi risultati, però, si sono imbattuti in tante difficoltà e fallimenti. La tenacia e la perseveranza li hanno aiutati ad andare avanti e realizzare il loro progetto. Da questi scienziati i ragazzi imparano

che anche la pace è un’invenzione che richiede impegno e costanza, che va rinnovato conti-nuamente e che mai dobbiamo stancarci di perseguire.

TEMPO: > 1 ora

PARTECIPANTI: tutte le età

AMBIENTAZIONE: la festa si svolge in un luogo significativo per il progresso e la ricerca (scuola, museo o una piazza intitolata a qualche inventore). Sul luogo sono allestiti quattro “laboratori” (stand) dove i ragazzi incontrano gli scienziati che, dapprima raccontano la loro

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storia, poi invitano i ragazzi a ripercorrere le loro orme attraverso un gioco (il tutto è riadat-tabile anche all’interno).

MATERIALE: Coppe di carte (per il gioco del memory), Fumetti-vignette (da dare ai ragazzi alla fine di ogni gioco), Musica.

Questi sono alcuni fumetti-vignette suggeriti:

scaricabili dahttp://www.gibidoppiaw.net

S V O L G I M E N T O :I ragazzi divisi in due squadre o più (sulla base del numero dei partecipanti e a discrezione degli educatori) saranno tanti piccoli scienziati con il compito di "brevettare la pace".

Per farlo avranno bisogno dell'aiuto di quattro grandi scienziati: servono quattro educatori che interpreteranno gli scienziati disposti in stand separati. La nostra proposta riguarda: Leonardo da Vinci, Newton, Marie Curie ed Einstein. Le squadre gireranno per gli stand (po-tranno farlo una squadra per volta per ogni laboratorio o a coppie, per potersi sfidare reci-

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procamente) affrontando in ognuno un gioco proposto dallo scienziato, il quale al termine chiederà loro quale delle due “vignette” che possiede vogliono.

Queste vignette sono interpretabili dai ragazzi stessi e rappresentano degli “atteggiamenti” che ognuno di noi può avere nella vita quotidiana.

Saranno proprio queste degli strumenti per progettare il loro “brevetto per la pace”.

Alcuni suggerimenti per i giochi da fare negli stand:

1. Leonardo Da Vinci: Leonardo ha progettato molte macchine; chiederà ai ragazzi di costruire con i loro corpi e collaudare tre macchine che ha progettato e che potrebbero essere: “L'ornitottero” (la macchina per volare), “La barca a pala” (barca con pale al po-sto dei remi) e “La bombarda” (una sorta di cannone). L'importante è fargli capire che viene premiata la correttezza della macchina e non la velocità nel realizzarla. È inoltre fondamentale fargli capire come il frutto del genio di qualcuno, nella storia, sia stato contestualmente usato per scopi più e meno nobili.

2. Newton: Proporrà un “Memory” con delle tessere raffiguranti invenzioni e inventori famosi; funziona come il gioco del memory classico, ma in più ci saranno delle carte MELA (la mela di newton) che sono un bonus che permetterà di girare tre carte invece di due.Vince chi riesce a scoprire l’ultima coppia (o chi accumula più carte).

3. Marie Curie: Questa grande donna ha scoperto la radioattività dei metalli; all’interno di ciascuna squadra si creeranno delle coppie, ogni componente della coppia andrà in un trenino diverso. I due trenini devono girare nello spazio e SOLO quando la scienzia-ta pronuncerà il nome di un metallo le coppie dovranno, come calamite, raggiungersi ed unirsi. La coppia che arriva ultima viene eliminata.

4. Einstein: Non tutti sanno che grazie alle sue scoperte è stato possibile inventare il Gps; in questo gioco un bambino all'interno della squadra viene bendato e deve affron-tare un percorso guidato dai compagni i quali potranno aiutarlo SOLAMENTE con tre indicazioni e cioè AVANTI, SINISTRA E DESTRA.

Quando tutte le squadre avranno girato tutti gli stand e ricevuto un fumetto particolare, si riuniscono e tutti insieme uniscono i loro strumenti per creare il “brevetto ACR della pace”.

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A cura dell’ufficio diocesano per la pastorale sociale, del lavoro, giustizia, pace e salva-guardia del creato

"Non più schiavi ma fratelli"

CEL - Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Saluto e presentazione del Tema: Già col segno di croce ci mettiamo al cospetto di un Dio che è Trinità e si presenta a noi in tre Persone, ognuna con la sua identità e col suo ruolo. Non ce n'è una meno importante del-l'altra. Il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo hanno la stessa dignità. Questo è il nostro Dio e così si è presentato a noi suoi figli. Dio è in sé differenza ma non sopraffazione o prepoten-za. E in noi, figli di Dio, si rispecchia la medesima identità di Dio: tutti figli e perciò tutti fra-telli.

L'obiettivo di quest'anno è la costruzione di una civiltà fondata sulla pari dignità di tutti gli esseri umani, senza discriminazione alcuna. La schiavitù nega e impedisce questa pari digni-tà.

LETTURE BIBLICHE

E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo: «Abbà! Padre!» (Rm 8,15).

E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? (Mt 5,47).

Noi sappiamo che siamo passati dalla morte alla vita, perché amiamo i fratelli. Chi non ama rimane nella morte (1Gv 3,14).

Carissimo, tu ti comporti fedelmente in tutto ciò che fai in favore dei fratelli, benché stranie-ri (3Gv 1,5).

COMMENTO

Papa Francesco ci dice nel suo Messaggio che: «Molteplici sono gli abominevoli volti della schiavitù: - il traffico di esseri umani - la tratta dei migranti e della prostituzione - il lavoro-schiavo - lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo - la mentalità schiavista nei confronti delle donne e dei bambini.

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Noi possiamo e dobbiamo opporci a tutto quello che viola e offende la dignità di ogni perso-na umana; cercare e promuovere la fraternità che impone il superamento di ogni disegua-glianza, in base alla quale un uomo può rendere schiavo un altro uomo, e

impegnarci verso il nostro prossimo con la gratuità e con l'accoglienza verso tutti i fratelli, nessuno escluso.

Ma: nel nostro piccolo di tutti i giorni cosa possiamo concretamente fare?

ESAME DI COSCIENZA

Pace è... fare bene il mio dovere senza sprecare tempo e risorse né lasciarmi prendere dalla voglia di non far niente.

Pace è... amare la sincerità e la correttezza con le persone.

Pace è... amare e rispettare i miei genitori e la mia famiglia. Pace è... rispettare l’ambiente in cui sono.

Pace è... darmi da fare nell'aiutare a casa e dovunque sono.

Pace è... creare dei legami costruttivi di amicizia.

Pace è... gestire bene i miei soldi.

Pace è... cercare sempre e dovunque un accordo senza mai arrivare allo scontro.

Pace è... valorizzare quel tanto che ho e che sono.

Pace è... non evitare il sacrificio di ogni giorno.

Pace è... pregare per la pace.

Pace è... fare qualcosa di concreto per i più poveri.

Pace è... condividere fino in fondo le gioie e le sofferenze dei miei famigliari, del mio vicino di casa, dell’amico.

Pace è... evitare ogni antipatia.

Pace è... amare la giustizia e la trasparenza sopra ogni cosa.

Pace è... essere capaci, talvolta, di rimetterci del proprio.

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Pace è... avere un cuore grande pronto a ‘dare’.

Pace è... sognare e costruire un mondo senza povertà e oppressioni.

Pace è... essere davvero costruttori di pace!

Padre nostro...

CEL - Dio, Signore della vita e della storia, riconosciamo il tuo amore di Padre quando pie-ghi la durezza dell'uomo, e in un mondo lacerato da lotte e discordie lo rendi disponibile al-la riconciliazione. Con la forza dello Spirito tu agisci nell'intimo dei cuori perché i nemici si aprano al dialogo, gli avversari si stringano la mano e i popoli s'incontrino nella concordia. Per tuo dono, o Padre, la ricerca sincera della pace estingue le contese, l'amore vince l'odio e la vendetta è disarmata dal perdono.

TUTTI - Amen.

BENEDIZIONE

CEL - Il Signore vi benedica e vi protegga, faccia risplendere il suo volto su di voi e vi dono la Sua pace, nel nome del Padre, e del Figlio e dello Spirito Santo.

TUTTI - Amen.

CEL - E la benedizione di Dio onnipotente, Padre, Figlio e Spirito Santo, discenda su di voi, e con voi rimanga sempre.

TUTTI - Amen

... e ricordiamoci cosa ci ha detto Gesù: «Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me» (Mt 25,40).

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Concorso per bambini e ragazzi dai 6 ai 14 anni

Non di solo pane…

Diocesi di Pitigliano - Sovana - OrbetelloAzione Cattolica Diocesana