opuscolo informativo: la formazione al lavoro - por c5

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La tua Campania cresce in Europa I.I.S. "A. M. MAFFUCCI" Calitri Con l’Europa investiamo nel vostro futuro POR C-5- FSE03 - POR CAMPANIA 2012-298

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Opuscolo informativo: la formazione al lavoro - POR C5

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La tua

Campania cresce in

Europa

I.I.S. "A. M. MAFFUCCI" Calitri

Con l’Europa investiamo nel vostro futuro

POR C-5- FSE03 - POR CAMPANIA 2012-298

La formazione al lavoro: presentazione del Dirigente Scolastico

L’istituto Superiore Maffucci di Calitri, in tutti questi anni, ha saputo far tesoro dei progetti afferenti al PON (Programma Operativo Nazionale) Scuola, sia nella versione della programmazione unitaria del settennio 2000-2006 ( La Scuola per lo sviluppo) che del settennio 2007-2013 (Competenze per lo sviluppo, FSE - Ambienti per l’apprendimento, FESR).Il PON Scuola, che si avvale di due Fondi, il Fondo Sociale Europeo (FSE) e il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), rappresenta uno dei 7 programmi operativi nazionali previsti dal Quadro Comunitario di Sostegno (QCS), finanziati dai Fondi Strutturali Obiettivo 1, ed è gestito dal Ministero dell’Istruzione. Attualmente ha come riferimento territoriale le scuole pubbliche di 4 Regioni del Mezzogiorno: la Calabria, la Campania, la Puglia e la Sicilia; il precedente programma, 2000-2006, invece, era rivolto anche alla Sardegna e alla Basilicata. Questo significa che, mentre le due ultime Regioni sono riuscite nel settennio a raggiungere risultati apprezzabili, elevando in maniera sensibile le proprie percentuali di positività, le 4 Regioni attualmente ammesse a finanziamenti ancora presentano seri deficit nel perseguimento di una serie di obiettivi, che vanno: dalla riduzione del fenomeno della dispersione scolastica allo sviluppo della società della conoscenza e dell’informazione; dall’ampliamento delle competenze di base, all’integrazione con il mondo del lavoro (stage); dalla formazione dei docenti e del personale scolastico, al rafforzamento delle pari opportunità di genere ed allo sviluppo di una cultura ambientale.E questo vale soprattutto per la nostra Campania, che non solo in qualche caso ha speso male, ma soprattutto ha manifestato una ridotta e, in quanto tale, colpevole, capacità di spesa. Del resto, il progetto di cui parliamo in questo opuscolo, relativo all’anno scolastico 2011-2012, nasce dall’adesione al bando indetto il 18 aprile 2012, con nota 6693, dalla Regione Campania mediante la seconda Procedura straordinaria in attuazione del POR Regioni Obiettivo Convergenza ( POR sta per Programma Operativo Regionale) e si è potuto realizzare proprio grazie alla disponibilità di residui fondi, non spesi, da parte della Regione che nello scorso aprile li ha resi disponibili proprio per tutte le scuole secondarie superiori della Campania. Noi, che abbiamo fatto della formazione integrata, scuola lavoro, un elemento fondante del nostro Piano dell’Offerta Formativa (POF), siamo stati ben lieti di offrire ai nostri ragazzi una ulteriore occasione di stage promossa dall’ Azione C 5: Tirocini e stage in Italia e nei Paesi Europei, che è l’attività centrale dell’Obiettivo C: Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani.Il titolo che abbiamo scelto è alquanto evocativo e volutamente ambivalente: “La formazione al lavoro”. Ed infatti, il Collegio dei docenti del 15 maggio 2012, nell’aderire al bando, ha ritenuto opportuno garantire l’attività di stage solo ai ragazzi e ragazze del quinto anno delle due classi dell’ITC, offrendo loro una esperienza formativa difficilmente ripetibile nel corso della loro vita, nonché utile soprattutto per mettere alla prova le conoscenze acquisite a scuola, anche per

meglio individuare i percorsi formativi più adeguati all’inserimento futuro nel mercato del lavoro.Avevamo immaginato che lo stage, poiché riferito ad allievi già diplomati e maggiorenni, dovesse necessariamente porsi obiettivi più ambiziosi e meno ovvi: speravamo che gli allievi, più che ad un corso di formazione, prendessero parte ad un’attività preliminare al loro ingresso lavorativo e, quindi, soprattutto ad un momento di verifica, in vivo, di quello che sapevano e sapevano fare. Questo significava, nel concreto, che essi mettessero alla prova le loro conoscenze e competenze linguistiche, sia nella lingua madre che in quelle comunitarie - inglese e francese - oltre che esprimersi al meglio nelle discipline economico-aziendali, forti del possesso di essenziali conoscenze informatiche, dall’uso di software di base e degli applicativi fino a quello di Internet e posta elettronica.Inoltre, la programmazione dello stage intendeva valorizzare non solo tutto ciò che gli alunni sanno e sanno fare, ma soprattutto quello che sanno essere. E per questo che si è messo l’accento su alcune abilità comportamentali come il sapere riconoscere le caratteristiche specifiche del proprio ambiente di lavoro; l’essere in grado di interagire positivamente con gli altri, dal datore di lavoro ai colleghi ai tutor; l’essere capace di vivere con serenità l’attività di stage, anche rispettandone orari e ritmi lavorativi. Per ottenere tutti questi risultati si è pensato bene di far svolgere lo stage in un ambiente fortemente internazionale qual è Rimini ed il suo distretto industriale. Del resto, il fine ultimo di tutta la program-mazione dei PON consiste proprio nel far acquisire una dimensione europea della formazione: ai ragazzi si chiede, infatti, di far crescere dentro di sé una nuova idea di cittadinanza che, nel mentre si apre al mondo intero, poggia su una solida coscienza europea senza rinunciare alla propria specifica identità: dalla comunità locale a quella globale. È questa nuova ed ambiziosa visione della vita, che poggia sulla economia della conoscenza, unica per affrontare le dinamiche della inarrestabile globalizzazione di questo terzo millennio, che ogni scuola deve porsi sempre più come fine esplicito del proprio agire. Ovviamente, di ciò, necessariamente, continueremo a parlare ancora nel futuro, mentre per quanto attiene il nostro stage, da ogni azione che si è potuto registrare, ora che è stato completato, possiamo con certezza affermare che è stato un autentico successo. Realizzando una corrispondenza quasi biunivoca tra ragazzi ed azienda, si è stati capaci di offrire ai nostri allievi, ormai ex, l’occasione di vivere per ventuno giorni il più indolore ingresso nel mondo del lavoro, con l’auspicio-certezza che essi potranno portare con sé non solo tutto quanto l’ITC di Calitri abbia potuto insegnare, ma anche la consapevolezza di quanto di tale formazione abbia avuto o meno la conferma dal confronto con la realtà. Per finire: un grande riconoscimento ai ragazzi che hanno saputo impegnar-si, rinunciando anche ad un periodo di vacanze, ed un sincero ringraziamento ai docenti, al personale ATA ed ai tutor aziendali che, ciascuno per la propria parte, hanno reso possibile tutti gli apprezzabili risultati di cui in futuro, come Scuola, potremo vantarci. Il Dirigente scolastico

Prof. Gerardo [email protected]

La formazione al lavoroCodice:POR C-5- FSE03 - POR CAMPANIA 2012-298

Nome: La formazione al lavoro

Contenuto della proposta:Favorire l’apprendimento di capacità operative riferite allo svolgimento di specifici ruoli lavorativi; Favorire l’acquisizione di competenze relazionali, comunicative ed organizzative.

Destinatari:Alunni delle classi quinte 2011/12 I.T.C.

Corsisti:BOZZA Valeria, CERONE Maria Felicia, DEL MORO Rosalba,DI CARLO Tania, GIGLIO Luigi, IANNICELLI Michele, LORUSSO Andrea, MEDYNSKA Victoriya, NANNARIELLO Antonella, PACIA Mariarosa, REPOLE Marina, VODOLA Mario, ZARRILLI Antonio, ZARRILLI Rosanna.

Sedi dei tirocini:Welcome Training Piazzale Caduti di Cefalonia, 15/A · 47922 RiminiGRAND HOTEL DES BAINS srl Viale Gramsci, 56 Riccione RiminiCONFARTIGIANATO PROVINCIA DI RIMINI Via Flaminia Rimini LABORA srl Via Emilia, 100 Rimini SUPERMERCATO APE snc Via Euterpe, 3/A Rimini FRATERNALI CONSULTING srl Via Marecchiese, 152 Rimini S.E.P.A.R. SpA Via Popilia, 239 Rimini MAGNANI TRAVEL SERVICE Via Agostino Bertani, 32 Rimini ARIMINUM AGENZIA VIAGGI Via IV Novembre, 35 Rimini EUROMARKET G.E.A. di Zannoni Stefano e C. snc Via Castelfidardo, 15/21 Rimini ESA SOFTWARE SpA Via A. Draghi, 39 Rimini MAGNUS SERVIZI E REVISIONE Srl Piazza Ferrari, 22/C Rimini TOMASSETTI ASSICURAZIONI di Tomassetti Emanuela & C. sas Via C. Clementini, Rimini

Eccomi qui, a tirare le somme delle mie “seconde” 120 ore di tirocinio (la mia Scuola ha una tradizione ormai consolidata in queste attività formative, finanziate con Fondi Europei), svolte però questa volta da neo-ragioniera, diplomata all’ITC “A.M. Maffucci”.

Io e i miei compagni (gli allievi della V A e della VB 2011-12) siamo stati inseriti dai due tutor scolastici, proff. Franco Acquaviva e Maria Antonietta Abate, e dal tutor aziendale, il sig. Pasqualino Papa, responsabile della “Welcome Training” di Rimini, che hanno curato lo svolgimento del P.O.R C5, “La formazione al lavoro”, presso settori lavorativi coerenti con il nostro indirizzo di studi.

Io, ad esempio, ho avuto modo di svolgere la mia esperienza di lavoro presso il “Grand Hotel Des Bains”di Riccione, mentre le mie amiche più strette, Victoria, Rosanna ed Antonella, sono state rispettivamente impiegate presso un’agenzia di viaggio, un’agenzia di assicurazioni e il reparto amministrativo e contabile di un supermercato.

Altri compagni di “avventura” nello stage riminese hanno svolto la loro esperienza sul campo, presso commercialisti, aziende, realtà del terziario e la Confartigianato della provincia. Durante il soggiorno in albergo, soprattutto nell’intervallo della colazione, consumata velocemente e con uno sguardo costante

Stage…e non solo

all’orologio, ho avuto modo di osservare nei miei compagni le mie stesse preoccupazioni: arrivare in orario al lavoro, prendendo in tempo utile l’autobus; curare la persona e l’abbigliamento(in certi casi, anche casual, ma assolutamente non sciatto); fare quella che noi chiamiamo”mente locale” sui compiti e sulle mansioni della giornata. Dicevo tra me e me che erano il famoso rispetto delle regole e quell’assunzione di responsabilità su cui il prof. Acquaviva sermoneggiava il sabato quando, (forse stanchezza del fine-settima-na o angoscia per il Paradiso dantesco, molto meno affascinante dell’Inferno), indugiavamo nell’entrare in classe.

Come ho già detto, la mia esperienza di stage ha avuto luogo all’ho-tel Des Bains, un albergo accogliente e raffinato. Nelle tre settimane di formazione, ho potuto entrare in contatto con una realtà del tutto nuova per me e devo ammettere che mi sono ambientata bene, seppur gradualmente.

Ogni giorno, affiancata dai “colleghi” adulti, ero chiamata a svolgere diverse mansioni alla reception dell’albergo. I compiti che mi sono stati assegnati riguardavano soprattutto l’accoglienza dei clienti e la minuta contabilità dell’albergo, in particolare: registro dei clienti (check-in e check-out), centralino telefonico, informazioni ai clienti.

Ho anche usato il computer, scrivendo soprattutto e-mail professio-nali (in questo caso l’esercitazione scolastica d’italiano sulla corrispondenza professionale è tornata utile). Lavorando nel front-of-fice di un hotel, oltre a relazionarmi con i colleghi, ho dovuto instau-rare un dialogo con i clienti, avendo così la possibilità di adoperare la conoscenza della lingua inglese e mi sono accorta che non basta studiare la grammatica , ma che la “full immersion” è necessaria, perché quando ti trovi di fronte un cliente straniero, che ha evidente bisogno di comunicare, devi far leva solo su te stessa, sfuggendo all’imbarazzo ed alla paura.

La conversazione inizia magari stentata, poi sempre più convinta e può anche diventare fluente, in taluni casi. Riuscire a capire ed a farsi capire è stato per me una grande

soddisfazione, come pure notare che verso i miei errori i clienti erano molto indulgenti e pragmatici, perché a loro quello che interessava, alla fine, era capire, e farsi capire. Al termine delle tre settimane di stage, mi sono sentita più autonoma nei compiti assegnati e soprattutto soddisfatta per le relazioni positive stabilite nell’ambiente lavorativo con i colleghi più anziani che hanno saputo mettermi a proprio agio, creando un clima di fattiva collaborazione, favorevole all’apprendimento. In conclusione, sono più che soddisfatta della mia esperienza di stage, come pure del soggiorno complessivo a Rimini (con i suoi opportuni momenti ricreativi), che mi ha visto diventare più adulta e più consapevole. Posso dire quindi che, con un po’ di malinconia e… col peso della valigia, ho percorso il viale alberato che dall’Hotel, dove pernottavamo, mi conduceva al pullman che ci avrebbe ricondotti a casa.

Valeria Bozza

Liceo Scientifico - Istituto Tecnico Commerciale - ISA/Liceo Artistico Design Cod. Scuola AVIS008001 - www.scuolemaffucci.it - [email protected]

L’Istituto d’Istruzione Secondaria “A.M. Maffucci”nasce dalla fusione, avvenuta per legge nel 1998, delle tre Scuole Superiori di

Calitri: l’Istituto Tecnico Commerciale “A.M. Maffucci” dal quale prende il nome, il Liceo Artistico “Salvatore Scoca”

e il Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci”.

Sebbene siano nate come realtà distinte, l’Istituto Tecnico Commerciale nel 1953, l’Istituto d’Arte nel 1959 e il Liceo

Scientifico nel 1961, esse appartengono ad un unico disegno politico: l’avanzamento culturale e sociale delle giovani

generazioni. Un disegno perseguito ardentemente da Calitri nel secondo dopoguerra e realizzato da un suo illustre figlio, Salvatore

Scoca, a quell’epoca Ministro e Avvocato Generale dello Stato.

Il tutto si compì in circa dieci anni, ed ai giovani della comunità calitrana e di quelle del circondario, fu data la possibilità di accedere a una varietà di studi che, allora, solo la città era in grado di offrire.

Ne beneficiarono in particolare gli studenti delle famiglie contadine ed artigiane,

i quali, altrimenti, non avrebbero avuto altro futuro che quello, spesso povero, dei loro genitori. Molti di quei ragazzi oggi

costituiscono il nerbo della società locale.

Ma, allargando lo sguardo al contesto nazionale, troviamo alcuni dei nostri studenti in vari posti di prestigio dell’Amministrazione

dello Stato, nelle Università, negli Ospedali e nelle Imprese ed infine constatiamo con orgoglio che alcuni di essi si sono fatti strada anche

a livello internazionale. Ciò ha dato lustro alla tradizione didattica calitrana, la cui fama supera i confini locali.