opuscolo scuola diabete - asl1.liguria.it · anni prima della sua prematura scomparsa nel 1988....
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A scuola di Diabete
A scuola di DiabeteA scuola di Diabete
Il Prof. Sergio Marigo, grande diabetologo e Primario dell'Ospedale
di La Spezia scriveva questo articolo molti anni prima della sua prematura scomparsa
nel 1988.
Aveva intuito l'estrema importanza che l'educazione terapeutica riveste in una
patologia cronica come il Diabete persino anticipando le indicazioni
dell'Organizzazione Mondiale della Sanità che riconosce ruolo cardine dell'educazione
nella terapia del Diabete Mellito.
Ed è per questo che anche il nostro Centro Diabetologico ha deciso di intraprendere una
serie di incontri a scadenza mensile con l'obiettivo di fornire informazioni, discutere ed affrontare insieme problemi, conoscerci e
ritrovarci anche al di là della visita individuale al fine di gestire con maggiore disinvoltura e sicurezza tutti gli ostacoli e le
difficoltà del quotidiano.
Saremmo lieti di averla agli incontri.
L’equipe del Centro Endocrino Metabolico
Centro Endocrino MetabolicoDiabetologia -Sez. di Imperia
Direttore Dr. Guido Rizzi
Infermiera professionale: Cristina Caprile
Vieni anche tu!
Responsabile: Dr.ssa Daniela Speranza
Per conoscerlo,per capirlo,per sapere come comportarsi...
Programma:
Ogni incontro, la cui durata sarà di circa 2 ore, si articolerà in una premessa teorica seguita da esercitazioni pratiche e si svolgerà presso il Settore Formazione (Ospedale di Imperia Palazzina B) alle ore 17.00.
Lunedì 27 settembre 2004
Cos'è il diabete.(fisiologia della secrezione insulinica...) Lunedì 25 ottobre 2004
Terapia insulinicaLunedì 29 novembre 2004
Ipoglicemia, chetoacidosi, compenso metabolico Lunedì 20 dicembre 2004
Dieta e CHO counting Lunedì 31 gennaio 2005
Attività fisica, sport e viaggi Lunedì 28 febbraio 2005
Automonitoraggio glicemico domiciliare Lunedì 21 marzo 2005
Significato ed importanza dei principali esami di laboratorio Lunedì 18 aprile 2005
Gravidanza, contraccezione e sessualità Lunedì 30 maggio 2005
Cura del piede Lunedì 27 giugno 2005
Complicanze Lunedì 18 luglio 2005
Sorveglianza in corso di malattie intercorrenti
Un corso gratuito per persone con
Diabete insulino dipendentepresso l’Ospedale di Imperia
da settembre 2004
A scuola di diabete (...non pestiamogli il codino!)quello che lui ci ha consigliato?
E ancora, la vita di ciascuno di noi è fatta anche di imprevisti, di situazioni di emergenza nelle quali dovremmo saper muoverci senza...pestare la coda al nostro diabete. Dovremmo aver la possibilità di interpellare il nostro buon medico quasi ad ogni minuto, ma questo non è certo realizzabile. E allora dobbiamo imparare a superare da soli gli imprevisti con sapienza e con disinvoltura.
Che fare se ci viene la febbre o ci coglie la diarrea o un impegno ci impedisce di mangiare o l'insulina si mette a far brutti scherzi? D'accordo, ogni caso fa storia a sé, ma se avessimo un valido codice di comportamento, sapremmo anche come compor-tarci di volta in volta.
Certo non abbiamo la pretesa di mandare in soffitta il nostro medico sostituendoci a lui, ma neanche di tediarlo con mille telefonate o di passare la vita a sfogliare margherite nell'incertezza di quel che deve essere fatto e che nessuno ci ha mai insegnato a fare.
E allora, andiamo a scuola.
Sì a scuola di diabete per sapere come stiano veramente le cose, siano esse belle o brutte, per saper mettere in pratica le prescrizioni del medico, per muoverci con scioltezza anche in situazioni di emergenza.
Alla fine ci sentiremo più sicuri, più sereni, più responsabili.
E io mi sentirò certamente soddisfatto di aver contribuito a questa aumentata sicurezza, sereni-tà e responsabilità.
Prof. Sergio Marigo
crescere le rane nella pancia, e altre consimili allegre predizioni.
Si sa che quando si parla del diavolo uno se lo immagina con la coda e con le corna. Ma questo diavolo è poi così brutto e cattivo o non sarà solo un povero...diavolo, magari, un po' bruttarello ma col quale, in fondo, è possibile anche andare d'accordo sempre che non gli si pesti la coda?
E allora guardiamo in faccia questo benedetto diabete e cerchiamo di capire dove tiene la coda. Non fosse altro che per evitare di calpestargliela.Il secondo motivo è quello di poter applicare con correttezza la prescrizioni del nostro medico.Certamente lui sul diabete sa tutto. Ci ha ascoltati, visitati, inviati in laboratorio per una lunga fila di esami e poi ci ha detto: "tu hai il diabete e devi fare questo e quello. Stai tranquillo e torna tra un mese. Buona sera e avanti un altro!”
Eh, sì! Stai tranquillo! Ma vi ricordate il momento in cui ci siamo trovati per la prima volta alle prese con insulina e siringa? Fin dove aspiro questa roba? E perché fa tanta fatica a venir fuori? E di queste bolle d'aria che cosa ne faccio?
E poi il maledettissimo foglio con la dieta, quanti interrogativi! L'arancia la peso con la buccia o senza, la carne la peso cotta o cruda e la birra la posso bere al posto del vino e quanta? Non era un foglio della dieta, era il...muro del pianto.Ci venne, lo confessiamo, anche un po’ di rabbia per il nostro medico.
Va bene che quel giorno altre venti persone attendevano d'essere visitate, ma qualche spiega-zione, diamine, poteva anche darcela! Poi c'è venuto in mente quanto disponibile sia sempre con tutti e abbiamo capito e perdonato.Già, perdonare è bello, ma a noi chi ci insegnerà a farci l'iniezione d'insulina in modo corretto, chi ci erudirà a scegliere cibi e bevande e a far tutto
Tutti, molti o pochi anni or sono, a mano di uno dei genitori siamo stati condotti a scuola per la prima volta: "per imparare a leggere e scrivere, ci dissero, sennò quando sarai grande non saprai stare tra la gente e farai la figura dell'asino".
E provate a dire che non avessero ragione. Se non ci avessero portato a scuola, ora non saremmo certo qui, voi a leggermi ed io a scrivere per voi.Né alcuno che sia sano di mente si metterebbe mai per la prima volta al volante di un'automobile se non accanto ad un esperto insegnante o senza aver imparato presso una scuola-guida segnali e divieti e, se possibile, anche come funziona un motore a scoppio.
E allora, andiamo a scuola anche di diabete, per tre buoni motivi.
Il primo di questi motivi è quello di imparare a vivere insieme al diabete. Se è vero che del diabete non ci si libera, se dobbiamo portarci appresso questo peso, leggero o pesante che sia, perché non cercare di capire meglio i problemi e i pericoli che questa situazione comporta? Se dovessimo fare un lungo viaggio insieme a uno sconosciuto il cui carattere, a torto o a ragione, è molto chiacchierato, forse che non cercheremmo di conoscerlo meglio e di vedere se è possibile evitare attriti e incomprensioni?
Siamo sinceri, la nostra paura dipende in gran parte dal fatto che nessuno ci ha mai detto che cosa sia in realtà il diabete e le immancabili enci-clopedie che abbiamo avuto la possibilità di consultare ci hanno fatto solo confusione e paura.
I conoscenti poi, quelli che-sanno-sempre-tutto, sono pronti a rivelarci previsioni catastrofiche: le