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a 36 STAGIONE CONCERTISTICA 2015 -2016 CITTÀ DI MONOPOLI Assessorato alla Cultura REGIONE PUGLIA Assessorato alla Cultura

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a 36 STAGIONECONCERTISTICA

2015 -2016

www.masseriatorremaizza.com

CITTÀ DI MONOPOLIAssessorato alla Cultura

REGIONE PUGLIAAssessorato alla Cultura

Eccoci a presentare la nostra 36a Stagione organizzata, come sem-pre, grazie al contributo della Civica Amministrazione di Monopoli ma anche all’attenzione del Ministero dei Beni ed Attività Culturali e della Regione Puglia. Il cartellone che comprende ben 17 appun-tamenti, predisposto come sempre con la preziosa collaborazione del nostro Direttore Artistico M.° Giovanni Antonioni, dimostra il grande sforzo compiuto per assicurare al nostro a�ezionato pub-blico una stagione di concerti di notevole spessore artistico che comprende ancora una volta concerti che abbracciano diversi gene-ri musicali: classica, antica, contemporanea, jazz, etnica-popolare. Senza ombra di dubbio possiamo a�ermare che il programma che presentiamo è certamente il più impegnativo e quali�cante orga-nizzato nei nostri 36 anni di attività.Ne è prova il fatto che la stagione comprende ben sei concerti-even-to che vedranno la presenza di concertisti che calcano i palcosce-nici di tutto il mondo! Il primo di questi vedrà la presenza del trio “DOCTOR 3” con il famoso pianista Danilo REA che è stato già ospite più volte della nostra Associazione in indimenticabili con-certi. Poi avremo il quartetto della vocalist Maria Pia DE VITO nota per la sua capacità di unire la musica etnica e tradizionale mediterranea con la sperimentazione jazzistica. Per il Concerto di Capodanno avremo la presenza dell’Orchestra da Camera dell’U-craina “HARMONIA NOBILE” diretta dal M.° Giuseppe CARAN-NANTE. La stagione vedrà la presenza di un famoso sassofonista: Javer GIROTTO che con il suo gruppo presenterà il nuovo album intitolato “Alrededores de la Ausencia”, ovvero “Intorno all’assen-za”, che è anche un ricordo verso i trentamila desaparecidos du-rante la dittatura militare. Seguirà l’atteso concerto del quartetto di Rossana CASALE in un programma accattivante dal titolo “Il Signor G e l’Amore” dedicato a Giorgio Gaber. L’ultimo concer-to-evento vedrà presente il duo Uri CAINE e Dave DOUGLAS che daranno vita a un duo stellare per una selezione speciale di ballad, inni e improvvisazioni.Ma meritano di essere segnalati anche i rimanenti 11 appuntamenti a partire dal concerto del famoso clarinettista Gabriele MIRABAS-SI che si esibirà in trio in un programma dal titolo “Correnteza” con brani di Antonio Carlos Jobim. Seguirà il quintetto “NAPOLJAZZ” con un programma che mirerà al recupero della tradizione napo-letana. Seguirà il tradizionale Concerto di Natale con il JUBILEE GOSPEL SINGERS. L’anno 2015 si chiuderà con l’esibizione in an-teprima regionale dell’opera musicale “I Pastori di Bettelemme” dialogo in musica di Giovanni Girolamo Kapsberger, eseguita dall’ENSEMBLE TERRA D’OTRANTO. La musica classica torna con il QUARTETTO SCHUMANN che in programma presenterà anche un brano del grande compositore. Seguirà un concerto dedi-cato al tango con Ra�aele DE SANIO QUINTET che proporranno un viaggio strumentale tra i ritmi jazz e swing. Il jazz torna con il trio di Pino PICHIERRI con un omaggio a Sidney Bechet. La musi-ca napoletana sarà ancora presente con il quartetto d’archi SONO-RITÀ NAPOLETANE che ci presenterà le più belle melodie della musica partenopea. La stagione si concluderà con la consueta ras-segna dedicata ai GIOVANI CONCERTISTI a dimostrazione della costante attenzione che l’Associazione presta ai giovani talenti del nostro territorio. Quindi una Stagione che ci permettiamo sotto-porre alla Vostra attenzione nella speranza che vorrete continuare ad accordarci la Vostra adesione così come Vi preghiamo di portar-la a conoscenza di quanti possano essere interessati.Con l’occasione ci permettiamo sollecitare la sottoscrizione dell’ab-bonamento che consente a Voi dei risparmi, a noi di poter far fron-te con tempestività agli impegni organizzativi. Ovviamente sono confermate le agevolazioni per i nostri soci, i giovani e gli anziani.Ci auguriamo, quindi, che i nostri molteplici sforzi trovino bene-vole accoglienza nella nostra Città e non solo, il che ci consentirà di continuare il nostro impegno volontaristico per assicurare una serie costante di validi appuntamenti con la “buona musica”.

Monopoli, 8 ottobre 2015 Il Presidente Prof. Angelo Giangrande

Anche per la stagione concertistica dell’Associazione “Amici della Musica” 2015/16 porto il mio saluto e quello dell’Ammi-nistrazione Comunale.Diciassette eventi musicali di alto pregio che �no al mese di aprile consentiranno alla Città di Monopoli di vivere e condi-videre piacevoli momenti d’arte. Nomi di assoluto rilievo, tra gli altri, come Maria Pia De Vito, Javer Girotto e Rossana Casale. Ma come sempre un pensiero e un saluto voglio rivolgerlo alla rassegna “Giovani Concertisti”.Colgo l’occasione per ringraziare il prof. Angelo Giangrande, il Direttore Artistico M.° Giovanni Antonioni e tutti i collabo-ratori dell’Associazione per l’impegno profuso nell’organizza-zione di questa 36esima edizione che promuove e di�onde la cultura musicale in città.Un ultimo saluto vorrei farlo agli artisti partecipanti, agli appassionati e a tutti coloro che prenderanno parte a questa manifestazione.Buona musica a tutti!

Emilio RomaniSindaco di Monopoli

“Penso che trentasei anni di amore possano anche, fatalmente, avere una �ne ma non m’ è possibile, davvero, riuscire a pensa-re che trentasei anni di amicizia possano dissolversi senza, al contrario, essere ra�orzati dal tempo che scorre per le vie di quel pentagramma che è la vita.È l’amicizia che il tempo ra�orza e che rende ancor più uniti, tra loro, gli ideatori, i curatori e i sostenitori di questa, sempre brillante, rassegna; ed è ancor più alto il valore dell’amicizia che c’è tra loro e la Musica, in una dimensione magica e dolce, in cui quel che accade appare come un solo istante tuttavia così intenso da appassionare, in modo virale, altri e nuovi amici, attraverso un programma sempre sapientemente costruito, al punto da “illuminare” la nostra Città, in un momento lontano... lontano dalle mille luci dell’estate.Grazie di cuore a voi, cari Amici!”

Giorgio SpadaConsigliere delegato alla Cultura

14 gennaio 2016 Auditorium “Bianco-Manghisi”QUARTETTO SCHUMANNGiovanni ZONNO - violinoPaolo MESSA - violaNicola FIORINO - violoncelloPaola BRUNI - pianoforte

27 gennaio 2016 Cinema Vittoria Concerto eventoJAVIER GIROTTO - Alrededores de la ausenciaJavier GIROTTO - sassofoni / �autiNatalio MANGALAVITE - pianoforte / voceLuca BULGARELLI – basso elettricoEmanuele SMIMMO - batteria

11 febbraio 2016 Cinema Vittoria“VIOLIN JAZZANGO”Ra�aele DE SANIO - violinoFrancesco MAGISTRO - chitarra Luciano PANNESE - basso Pasquale STAFANO - pianoforte Giuseppe SERENO - batteriaCarmine MUMMOLO / Grazia MUMMOLO - tangueros

24 febbraio 2016 Cinema Vittoria Concerto eventoROSSANA CASALE QUARTETin Il Signor G e l’Amore - Tributo a Giorgio GABERRossana CASALE - voceEmiliano BEGNI - pianoforteErmanno DODARO - contrabbassoFrancesco CONSAGA - sassofono

7 marzo 2016 Cinema Vittoria Concerto eventoDAVE DOUGLAS / URI CAINE“DUOS”Dave DOUGLAS - trombaUri CAINE - pianoforte

22 marzo 2016 Auditorium “Bianco-Manghisi”Omaggio a SIDNEY BECHETPino PICHIERRI - clarinetto / sax sopranoRenzo BAGORDA - banjoGianpaolo CHIARELLA - contrabbasso

7 aprile 2016 Auditorium “Bianco-Manghisi”SONORITÀ NAPOLETANERenato NACCA - �autoPiero PELLECCHIA - clarinettoMattia GIULIANO - mandolinoVincenzo MAGLIOCCA - chitarra

19 e 22 aprile 2016 Auditorium “Bianco-Manghisi”Rassegna “GIOVANI CONCERTISTI”

INGRESSI: Porta ore 20,30 - Sipario ore 21,00

PROGRAMMA GENERALE

30 ottobre 2015 Cinema VittoriaTRIO RAFFAELLO Stefano SCARCELLA - pianoforteMarco FIORINI - violinoIvo SCARPONI - violoncello

10 novembre 2015 Cinema Vittoria Concerto eventoDanilo REA in “DOCTOR 3”Danilo REA - pianoforteEnzo PIETROPAOLI - contrabbassoFabrizio SFERRA - batteria

18 novembre 2015 Auditorium “Bianco-Manghisi”CORRENTEZA La musica di Tom Jobim e dintorniGabriele MIRABASSI - clarinettoRoberto TAUFIC - chitarraCristina RENZETTI - voce

2 dicembre 2015 Cinema Vittoria Concerto eventoMaria Pia DE VITO “RE - MIND THE GAP”Maria Pia DE VITO - voceClaudio FILIPPINI - piano / tastiere Luca BULGARELLI - basso elettricoWalter PAOLI - batteria / live electronics

10 dicembre 2015 Auditorium “Bianco-Manghisi”NAPOLJAZZPatty LOMUSCIO - vocalistMino LACIRIGNOLA - tromba / �icornoAndrea GARGIULO - pianoforte / arrangiamentiGiorgio VENDOLA - contrabbassoSaverio PETRUZZELLIS - batteria

20 dicembre 2015 Chiesa Sant’ AntonioConcerto di NataleJUBILEE GOSPEL SINGERSDirettore: Mario PETROSILLOvocalist: Luciana NEGROPONTE

29 dicembre 2015 Chiesa Sant’ AntonioIn collaborazione con i Lions Club di MonopoliI PASTORI DI BETTELEMMEnella Nascita di N.S. Giesu ChristoDialogo posto in musica dal Sig. Giovanni Girolamo KapsbergerENSEMBLE TERRA D’OTRANTODirettore: Doriano LONGO

4 gennaio 2016 Cinema Vittoria Concerto eventoConcerto di CapodannoOrchestra da Camera dell’Ucraina “HARMONIA NOBILE”Direttore: Giuseppe CARANNANTEsolista: Piero PELLECCHIA

la lode. Si è successivamente perfezionato con Pavel Vernikov a Portogruaro e con Eugenia Chugajeva a Vienna. E’ stato primo violino solista dell’orchestra dell’Accademia Nazionale di S. Cecilia dal 1996 al 2006 ed in tale veste ha suonato con illustri diretto-ri(Chung, Maazel, Sawallisch, Tate, Temirkanov ecc.) Attualmen-te è membro del Trio Ra�aello dopo essere stato per alcuni anni il primo violino del Quartetto di Roma e poi del Quartetto Pro-meteo.

Stefano SCARCELLAha studiato pianoforte presso il Conservatorio di musica “S.Ce-cilia”di Roma nella classe di Fausto Di Cesare, diplomandosi con il massimo dei voti e successivamente ha frequentato la Scuola di Alto Perfezionamento di Portogruaro studiando pianoforte con il pianista e didatta russo Konstantin Bogino e musica da camera con il Trio Tchaikovsky. In Italia è stato premiato in diversi concor-si pianistici nazionali ed internazionali: Capri, Sulmona, Pistoia, Osimo, Roma. Apprezzato camerista, ha suonato con alcuni tra i migliori musicisti della sua generazione, e non solo, come Kostan-tin Bogino, Shana Downes, Marco Fiorini, Gabriele Geminiani, Vladimir Mendelssohn, ecc.. Come vincitore del concorso a cat-tedre di pianoforte principale, è docente di pianoforte sia nei corsi ordinari che nei corsi di 2° livello presso il Conservatorio di Mu-sica “Nino Rota” di Monopoli (Bari).

Ivo SCARPONIsi è diplomato in violoncello nel 1992 con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio “Morlacchi” di Perugia sotto la gui-da di Vito Vallini e si è perfezionato con Franco Maggio-Orme-zowsky presso l’Accademia Nazionale di S. Cecilia, diplomandosi brillantemente nel 1995. Ha suonato per le maggiori associazioni concertistiche italiane (Società del quartetto di Milano, Accade-mia Nazionale di S. Cecilia, Amici della Musica etc), ed è stato recentemente invitato come solista ad esibirsi al prestigioso Oslo Festival Grieg. Collabora stabilmente con Uto Ughi come com-ponente stabile dell’orchestra da camera dei Filarmonici di Roma.

Programma L.V.Beethoven Trio in do min. op.1 n.3 - Allegro con brio - Andante cantabile con variazioni - Minuetto - Finale - prestissimo

D.Turi “Elegie” per violino, violoncello e pianoforte prima esecuzione assoluta

J. Brahms Trio in do magg. op. 87 n. 2 - Allegro - Andante con moto - Presto - Allegro giocoso

Venerdì 30 ottobre 2015 Cinema Vittoria

TRIO RAFFAELLO

Stefano SCARCELLA - pianoforteMarco FIORINI - violinoIvo SCARPONI - violoncello

Il Trio Ra�aello, si è formato nel 2008 alla prestigiosa scuola del Trio Tchaikovsky e del Trio di Trieste all’Accademia Chigiana ed è il risultato di una solida tradizione cameristica coniugata ad un bagaglio di importanti e signi�cative esperienze che i tre membri del trio hanno maturato in anni di intensa attività concertistica, spesso al �anco di grandi nomi del concertismo internazionale. Nella Primavera del 2012 il trio si è presentato al grande pubblico esibendosi per la prestigiosa rassegna concertistica di Radio Tre “Concerti del Quirinale” in diretta radiofonica in tutta Europa. Vincitori di premi in concorsi nazionali ed internazionali sia solistici che cameristici hanno e�ettuato numerose incisioni per Stradivarius, La Bottega Discantica, Nuova Era, Ricordi, Edi-pan, Bongiovanni e registrazioni per la RAI e Radio Nacional de España. Nel 2010 è stato pubblicato il primo cd del Trio Ra�aello da “La Bottega Discantica” comprendente i trii di A. Dvorak e B. Smetana e così recensito della prestigiosa rivista Musica: “La Discantica a�da al giovane Trio Ra�aello un programma intera-mente boemo… una scommessa su una formazione cameristica di ottimo livello. A parte il coraggio di misurarsi con due capola-vori di grande notoriètà… a favore del Trio Ra�aello depongono una notevole qualità esecutiva e sensibilità verso questo a�asci-nante mondo musicale.”

Marco FIORINIha iniziato lo studio del violino con la madre Montserrat Cervera e si è diplomato sotto la guida di Mila Costisella presso il Con-servatorio S. Cecilia di Roma nel 1988 con il massimo dei voti e

Art Farmer a Steve Grossman, da Chet Baker a David Liebman, a Randy e Michael Brecker”. Contemporaneamente alla pratica jazzistica, Rea mostra interesse per la musica rock progressive di Emerson Lake & Palmer e degli Yes e ottiene il diploma in piano-forte classico presso il conservatorio di Santa Cecilia di Roma. Rea parteciperà con vigore e grande capacità a tutta la felice epopea musicale della capitale tra la �ne degli anni ’70 e l’inizio del de-cennio successivo, città nella quale gravitano musicisti italiani e stranieri di passaggio. “La partecipazione ai progetti di Maurizio Giammarco per Lingomania - aggiunge Rea - o al �anco di grandi maestri quali il batterista Peter Erskine, che militava nei Weather Report, e il contrabbassista Marc Johnson , rappresentano tappe importanti per me”. Alla carriera di pianista jazz a�anca conside-revoli interventi con protagonisti di primo piano della musica leg-gera italiana, con Riccardo Cocciante, Claudio Baglioni, Fiorella Mannoia e soprattutto Mina. Considera l’incontro con Mina “un momento davvero particolare, molto formativo”. Fonda il Doctor 3 con Enzo Pietropaoli e Fabrizio Sferra, concentrando la propria estetica in una rivisitazione del repertorio jazz, rock e pop: una sintesi che colpisce pubblico e critica. Negli ultimi anni di attività raggiunge alte quote di maturità e perfezione, tanto che diventano sempre più frequenti i lunghi recital solitari al pianoforte.

Enzo PIETROPAOLINasce a Genova il 29 settembre 1955. Dal 1961 vive a Roma dove debutta. Ha suonato e inciso al �anco di molti musicisti signi�-cativi come Franco Ambrosetti, Chet Baker, Flavio Boltro, Lester Bowie, Art Farmer, Paolo Fresu, Enrico Rava, Woody Shaw, Ken-ny Wheeler, Bob Berg, Michael Brecker, Ronnie Cuber, Maurizio Giammarco, Rosario Giuliani, Johnny Gri�n, Steve Grossman, Lee Konitz, Gabriele Mirabassi, Sal Nistico, Archie Shepp, Pietro Tonolo, Gianluigi Trovesi, Massimo Urbani, Phil Woods, Mark Turner, Curtis Fuller, Jimmy Knepper, Albert Mangelsdor�, Dino Piana, Toots �ielemans, Gianni Coscia, Richard Galliano, Brian Auger, Stefano Bollani, Ray Bryant, George Gruntz, Evan Lurie, Rita Marcotulli, Horace Parlan, Enrico Pieranunzi, Danilo Rea, Ben Sidran, Cedar Walton, John Taylor. Bobby Hutcherson, Jay Clayton, Maria Pia De Vito, Norma Wynstone, John Abercrom-bie, Roberto Ciotti, Christian Escoudè, Pat Metheny, Joe Pass, John Sco�eld, Ginger Baker, Han Bennink, Kenny Clarke, Billy Cobham, Roberto Gatto, Daniel Humair, Alvin Queen, Fabrizio Sferra, Gianmaria Testa e molti altri. Ha preso parte a molte manifestazioni internazionali in Italia, Germania, Francia, Svizzera, Austria, Spagna, Gran Bretagna, Danimarca, Olanda, Belgio, Lussemburgo, Russia, Serbia, Cana-da, U.S.A, Nuova Caledonia, Brasile, Israele, Cina, India, Senegal, Etiopia, Kenia, Algeria, Tunisia, Marocco, Siria. Come session-man solista ha partecipato alla incisione di numerose colonne sonore tra le quali: C’era una volta in America (S. Leone / E. Morricone) ; Piccolo Diavolo, Johnny Stecchino, Il Mostro (R. Benigni / E. Lurie); Verso Sera, Il Grande Cocomero, Con Gli Occhi Chiusi,

Martedì 10 novembre 2015 Cinema Vittoria

DANILO REA in DOCTOR 3

Danilo REA - pianoforteEnzo PIETROPAOLI - contrabbassoFabrizio SFERRA - batteria

Tornano i Doctor 3. Danilo Rea, Enzo Pietropaoli e Fabrizio Sfer-ra si sono ritrovati per riprendere insieme il viaggio interrotto nel 2009 con nuove idee, nuovo entusiasmo, unendo il patrimonio di crescita individuale degli anni trascorsi in lontananza.Il nuovo cd dal titolo “Doctor 3” - Parco della Musica Records, in associazione con Jando Music - sarà seguito da un tour in tutta Ita-lia. Questo nuovo lavoro discogra�co si colloca in una posizione innovativa rispetto ai precedenti, senza le imprevedibili scorriban-de musicali da un brano all’altro (anche se questo procedimento creativo non potrà inevitabilmente mancare nelle perfomance live) ma con quella apertura a tutti i generi e i repertori che rappre-senta la cifra stilistica del gruppo da quasi vent’anni. Tra i 12 brani scelti per il cd, c’è una netta prevalenza di derivazione anni ’60 e ’70: David Bowie, �e Doors, Bee Gees, Beatles,Henry Mancini, Carole King, Leonard Cohen, e incursioni nelle origini del jazz con standard di Irving Berlin. Il viaggio musicale di Doctor 3 continua e le storie da raccontare sono ancora molte.

Danilo REAAudace improvvisatore dalla spiccata sensibilità melodica, Danilo Rea è certamente uno dei pianisti che più ha segnato la scena jazz in Italia negli ultimi decenni. Nato a Vicenza nell’agosto del 1957, si è presto stabilito a Roma, dove condivide i primi anni di attivi-tà con il contrabbassista Enzo Pietropaoli e il batterista Roberto Gatto, vale a dire lo storico “Trio di Roma”. “Certamente - ricorda Rea - la nascita del Trio di Roma sancisce il mio ingresso nel mon-do del jazz. Nei primi anni d’attività abbiamo avuto l’opportuni-tà di collaborare con grandi musicisti della scena internazionale,

L’Albero Delle Pere, Domani (F. Archibugi / B. Lena); Ferie d’Agosto, Ovo Sodo (P. Virzì / B. Lena); Gente Di Roma (E. Scola / A. Trovajo-li); Go go Tales (A. Ferrara / F. Cuipers); Piano Solo (R. Milani / L. Marchitelli); Aspettando il sole (A. Panini / N. Tescari) ; La rivincita di Natale” (P. Avati / R. Ortolani); Basilicata Coast To Coast (R. Papaleo / R. Marcotulli) e molti altri. Appare nella “Biographical Encyclopedia of Jazz” di Leonard Feather e Ira Gitler (1999). La sua discogra�a comprende più di 70 incisioni.Come leader ha realizzato cinque CD :“YATRA” VVJ e JandoMusic 2011 ENZO PIETROPAOLI QUAR-TET con Fulvio Sigurtà - Julian Mazzariello - Alessandro.Paternesi“NOTA DI BASSO” Sljc 2008 contrabbasso solo e loop machine “URBAN WALTZ” Vvj 2000 con Gabriele Mirabassi - Marcello Sirignano e Marcello Di Leonardo“STOLEN SONGS” Splasc(h) 1995 con Maria Pia De Vito - Battista Lena - Glauco Venier - Roberto Dani“TO…” Sentemo 1992 con Enrico Rava e il Quartetto d’archi “Insieme Strumentale di Roma”“ORANGE PARK” Gala Record 1989 con Paolo Fresu - Maurizio Giammarco - Enrico Pieranunzi - Danilo Rea - Umberto Fiorentino - Roberto Gatto

Fabrizio SFERRAbatterista, è nato a Roma nel 1959. Inizia l’attività di batterista jazz sul �nire degli anni ‘70 e si a�erma man mano sulla scena na-zionale collaborando con prestigiosi musicisti italiani e stranieri, fra i quali: Enrico Pieranunzi, Massimo Urbani, Antonello Salis, Maurizio Giammarco, Pietro Tonolo, Rita Marcotulli, Stefano Battaglia, Chet Baker, Lee Konitz, Mal Waldron, Joe Pass, Jhonny Gri�n, Kenny Wheeler, Toots �ielemans, Paul Bley.Signi�cativa l’esperienza dal 1983 al 1992 con il pianista Enrico Pieranunzi ed il contrabbassista Enzo Pietropaoli; il loro “Space Jazz Trio” si aggiudica fra l’altro, nell’88 e nell’89, i referendum del-la critica indetti dalla rivista “Musica Jazz”, rispettivamente come miglior disco e migliore formazione dell’anno. A distanza di dieci anni, nel ‘98 e nel ‘99, gli stessi referendum vanno al “Doctor 3”, trio creato da Sferra nel ‘97, con Danilo Rea al piano e lo stesso Pietropaoli al basso, gruppo tuttora attivo e che fra l’altro, nel gen-naio del 2001, rappresenta il jazz italiano nella storica “Town Hall” di New York. In più di due decenni di attività sono molti i festival internazionali ai quali prende parte: Umbria Jazz, Clusone, Raven-na, Roma, Berlino, Francoforte, Colonia, Madrid, Cophenaghen, Nantes, Singapore, Nuova Dhely, Pechino, Chicago.Progetti stabili attualmente, oltre al Doctor 3, sono: il “Trio Batta-glia - Dalla Porta - Sferra”, il quartetto “Changes” con Stefano Bat-taglia, Emanuele Cisi e Piero Leveratto, il quartetto di Maurizio Giammarco e Phil Markowitz, sempre con Leveratto, e, dello stes-so Giammarco, il quintetto “Megatones”. Svolge attività didattica sul territorio nazionale con seminari e clinics, collaborando, fra l’altro, con la scuola di Siena Jazz, con la S. Louis Music Academy e con l’Accademia Romana di Musica.

Mercoledì 18 novembre 2015 Auditorium “Bianco-Manghisi”

CORRENTEZALa musica di Tom Jobim e dintorni

Gabriele MIRABASSI - clarinettoRoberto TAUFIC - chitarraCristina RENZETTI - voce

“Correnteza” è in portoghese la corrente del �ume ed è il titolo di un bellissimo brano di Tom Jobim. È successo per caso, che sulle note di questo brano sia avvenuto il primo incontro musicale di questi tre musicisti, amanti e profondi conoscitori dell’univer-so musicale brasiliano. Ed è così che, proprio sulla corrente del caso, è nata l’idea di lavorare insieme sul repertorio di uno dei più grandi compositori del secolo scorso, Antonio Carlos Jobim, lasciandosi trasportare dalla grazia e dalla bellezza delle sue note. Oltre a qualche interpretazione di alcuni classici della bossa nova, per i quali Jobim è conosciuto in tutto il mondo, il trio darà ampio spazio a riarrangiamenti di brani meno noti, ma altret-tanto caratteristici e intensi.

Cristina, Roberto e Gabriele, tre storie personali diversissime ma un’a�nità profonda che non rimuove le loro di�erenze, bensì le nutre e le esalta.Il loro incontro possiede quella naturale ineluttabilità di chi viene trascinato dalla corrente dello stesso �ume.Quel �ume nasce in Brasile ed attraversa il mondo intero, attra-

versa spazi scon�nati e porta con sé storie ancestrali e moderne, sapienza indigena e violenze coloniali, disuguaglianze feroci e sensualità sfrenata, natura incontaminata e metropoli frenetiche.

A correnteza do rio.Vai levando aquela �or.O meu bem já está dormindo.Zombando do meu amor.

La corrente del �ume.Facendosi gioco del mio amore.Il mio bene già sta dormendo.Trasporta quel �ore.

Gabriele MIRABASSIclarinettista italiano di fama internazionale, si muove con uguale disinvoltura sia nella musica classica che nel jazz. Negli ultimi anni ha svolto una ricerca approfondita sulla mu-sica strumentale popolare brasiliana collaborando con alcuni grandi artisti come Guinga, André Mehmari, Monica Salma-so, Sergio Assad. Della sua vastissima attività live e discogra�-ca ricordiamo le collaborazioni con Richard Galliano, Enrico Rava, John Taylor, Steve Swallow, Erri De Luca, Ivano Fossati.

Roberto TAUFICchitarrista e compositore, nato in Honduras da genitori di ori-gini arabe ma cresciuto in Brasile, da circa vent’anni divide la sua vita tra il Brasile e l’Italia collaborando con numerosi arti-sti di fama internazionale. Della sua ampia discogra�a citiamo il suo primo album di violão solo, “Eles & Eu”, interpretazioni di vari autori “Eles” e composizioni originali “Eu” espresse da sei magiche corde attraverso le quali emerge una grande ma-turità artistica.

Cristina RENZETTIdopo la lunga esperienza musicale e lavorativa a Rio de Janeiro è considerata oggi una delle più esperte interpreti del reper-torio brasiliano in Italia. Dopo i due album con la sua band Jacaré, nel 2011 ha pubblicato il suo primo disco da solista “Origem é giro” per l’etichetta carioca Delira Musica.

Depois da chuva passada.Vem vindo o meu amor.Lá na beira da estrada.Céu azul se apresentou .

Dopo che la pioggia ė passata.Sta arrivando il mio amore.Laggiù sul lato della strada.Cielo azzurro si è presentato.

na il suo amore ai �ori e alla frutta matura trasportate dalla corrente del �ume, ed è fra i primi brani nel quale si a�accia, nell’ambientazione, “l’altro” Brasile, quello interiore, ance-strale profondo, introverso.

I tre artisti si sono ritrovati insieme a suonare questo pezzo e da li è nata urgente e necessaria la voglia di dedicare il loro stare insieme a questo straordinario repertorio e alla grande fortuna di sapersi granelli di sabbia dentro la corrente in cui Jobim rotola maestoso e imponente.

Jobim conquista l’America di Stan Getz e Frank Sinatra già giovanissimo, diventando l’emblema della bossa nova, racconto poetico musicale della zona sud di Rio de Janeiro a cavallo tra gli anni ‘50 e ‘60 e della sua leggiadra e sensuale spensieratezza.L’enorme successo internazionale però ha come contropartita quello di imprigionare la sua immagine nello stereotipo estetico bossanovista. Da Jobim ci si aspetta sempre e solo che ci faccia sognare Ipanema col suo corredo di leggendarie belle ragazze. Ma Il mae-stro sente prestissimo l’angustia di questo con�ne, esce dal rifu-gio dorato di Rio e delle sue mitiche spiagge e diventa stilizzatore e ampli�catore del gigantismo musicale del suo paese.Il suo sguardo si estende allo scon�nato sertão, il Brasile rura-le lontano dal mare, con le sue leggende che parlano di santoni e banditi, colonnelli e poeti di strada, delle siccità devastanti, dell’epica lotta per la sopravvivenza di gente umile e coriacea le-gata a doppio �lo all’allevamento del bestiame. E poi racconta la natura selvaggia, la selva con i suoi uccelli va-riopinti e i suoi abitanti originari, gli indios e le loro leggende misteriose. È a questo punto che la sua statura diventa monumentale, e che al tempo stesso il pubblico straniero diventa distratto, restio ad allontanarsi dal rassicurante sogno del paradisiaco esotismo ca-rioca. Correnteza è una sua bellissima canzone dove un innamorato, con la semplicità disarmante tipica della bossa nova, parago-

Si potrebbe dire che tutti i popoli del mondo sono le gocce che formano la sua corrente, ognuno di essi ne ha derivato un tratto somatico, un’abitudine alimentare, una divinità in cui credere, un suono in cui riconoscersi. E il grande �ume che scorrendo mischia, diluisce, raggruma, sedimenta, trasforma incessantemente e così crea quello stra-ordinario, inedito, immagini�co laboratorio identitario che è la società brasiliana, dove passato e futuro convivono in un contraddittorio equilibrio che di per sé ha del miracoloso.E nella corrente tutto ciò che il �ume trasporta viene trascinato a valle con la stessa forza irresistibile. Il �ume regala al granello di sabbia il peso del masso gigantesco.Sicuramente il “macigno più pesante” che il nostro �ume abbia mai portato con sé si chiamava Antonio Carlos Jobim, di gran lunga il musicista brasiliano più famoso di tutti i tempi. A correnteza levou.O ingá se debruçou.E a fruta que era maduraMa barranceira do rio.

Sulla riva del �ume.La corrente ha trascinato.E la frutta che era maturaL’albero di ingã si ė sporto.

E choveu uma semanaaonde a boiada passou.O barro �cou marcado.E eu na vi o meu amor.

E ha piovuto una settimanadove la mandria ė passata.Sul fango rimangono le impronte.E non ho visto il mio amore.

Senza fare questo salto, ci ritroviamo a vivere una vita in cui non ci riconosciamo... (IN WINDS), a essere dei paria in una società sempre più governata da ipocrisie e pregiudizi... (IF SIX WAS NINE), o dalle schiavitù del mondo dell’immagine.

Maria Pia DE VITOCantante, compositrice ed arrangiatrice, studia canto lirico e con-temporaneo e inizia l’attività concertistica nel 1976 come cantante e strumentista (plettri, percussioni, piano) in gruppi di ricerca su musica etnica, in particolare mediterranea e balcanica. Dall’80 è attiva in campo jazzistico, collaborando con artisti quali Ken-ny Wheeler, John Taylor, Ralph Towner, Joe Zawinul, Michael Brecker, Dave Liebman, Miroslav Vitous, Joshua Redman, Came-ron Brown, Billy Hart, Elliot Ziegmund, Gary Bartz, Steve Turre, Enrico Rava, Paolo Fresu, Gianluigi Trovesi, Giorgio Gaslini, Bru-no Tommaso, Rita Marcotulli, Furio Di Castri e molti altri, parte-cipando a numerosi festival internazionali (Londra, Bath, Berlino, Le Mans, Nyon, Dublino, Marsiglia, Lisbona, Valladolid, Palencia, Umbria Jazz, Clusone, Roccella Ionica, Ivrea, Atina, ecc.). Ha svol-to tournée in Francia, Inghilterra, Germania, Spagna, Portogallo, Olanda, Svizzera, Austria, Irlanda e New York, dove si è esibita più volte (tra gli altri: Birdland, Performance Garage con la coreografa Roberta Escamilla Garrison, con cui collabora di frequente). Tra il ‘94 ed il ‘97 lavora al progetto “Nauplia”, sull’incontro tra la me-lodia napoletana e mediterranea ed il jazz, documentato da due fortunati CD, Nauplia e Fore Paese, quest’ultimo commissiona-to e prodotto dall’Istituto Universitario “Suor Orsola Benincasa” di Napoli. Collabora dal ‘96 con il compositore britannico Colin Towns; con la sua Big Band, la “Mask Orchestra”, ha inciso due CD e si è esibita nel novembre ‘96 a Salisbury, a Londra per il London Oris Jazz Festival, nel marzo ‘98 ancora a Londra, alla Queen Eli-zaerth Hall con la “Mask Symphonic” (70 elementi) e la partecipa-zione di Norma Winstone, e al recente Festival di Berlino (novem-bre ‘98), al festival di Bath Colonia e a Graz (aprile 99). Ad Umbria Jazz ‘98 è stato presentato il suo CD sul progetto “Phoné” con John Taylor, Gianluigi Trovesi, Enzo Pietropaoli, Federico Sanesi; tra gli eventi più notevoli, il gruppo ha poi suonato a Weimar, in occa-sione di Weimar 1999. Importante è poi il CD del gruppo Triboh, di cui ha fatto parte insieme a Rita Marcotulli ed il percussionista Arto Tunçboyaciyan. Nel 97 si costituisce il trio con John Taylor e Ralph Towner, con cui ha inciso il CD “Verso”, svolto diverse tour-née in Italia, ed un tour europeo (gennaio-febbraio 2001) che ha toccato Svizzera, Germania, Austria, Irlanda ed Inghilterra. An-che grazie al successo fatto registrare dal tour, il nome di Maria Pia è poi stato inserito, dalle più celebrate �rme del giornalismo jazz americano, nella categoria “BEYOND ARTIST” del 49° DOWN BEAT CRITICS POLL 2001. L’importantissimo riconoscimento l’ha de�nitivamente imposta a livello internazionale (il suo nome è infatti sempre più presente sui magazine specializzati e le sue incisioni sono spesso ospiti di diverse emittenti di riferimento), e - nella lista a cui si fa riferimento, il suo nome appare infatti accanto a quelli di artisti del calibro di Caetano Veloso, Joni Mitchell, Ce-saria Evora, Olu Dara, Carlos Santana, Uri Caine e Marisa Monte. È del 2001 anche un’importante a�ermazione di Maria Pia in ambito nazionale, ove ha conquistato il premio POSITANO JAZZ.

Mercoledì 2 dicembre 2015 Cinema Vittoria

MARIA PIA DE VITO“RE- MIND THE GAP”

Maria Pia DE VITO - voceClaudio FILIPPINI - piano e tastiereLuca BULGARELLI - basso elettricoWalter PAOLI - batteria e live electronics

Qualche tempo fa un caro amico mi scrisse: “questo sembra es-sere un tempo che genera i suoi propri destini al di fuori da noi stessi. Mi sento guidato da una mano invisibile che sceglie per me, contro di me, a volte, una mano che mi spinge ad entrare in certe camere, che mi trascina a uscire da certi posti, che mi ferma quando voglio partire, che mi fa so�ermare quando dovrei voltare le spalle a quel che vedo. Sarà sempre stato cosi? Come mai sempre questo iato tra quel che mi sento spinto a fare da un senso di “necessità”, e quel che vorrei davvero?” Già. Un gap. E da poco avevo rivisto delle immagini dalla mostra “Mind the Gap” della mia cara amica artista scultrice e videomaker Marisa Alba-nese... Un lavoro sull’attraversamento, sulle migrazioni anche interiori che compiamo. Una bella sincronicità: I brani che stavo collezionando per il mio nuovo progetto musicale parlavano in qualche modo di questo, di quello iato che c’è tra le cose che fac-ciamo, e come ce le raccontiamo. Di quel vuoto che percepiamo quando non sappiamo cosa fare, l’incertezza intima di fronte alle decisioni (sensazione rifuggita come la peste in una società come la nostra, televisiva, competitiva, fobica del vuoto). Il gap è uno spazio non riempito o un intervallo... una rottura di continuità... È una di�erenza tra due vedute, o situazioni. Per riempirlo dob-biamo fare un salto... quantico. Passare ad un altro livello di presenza a se stessi. Non basta stabilire dei ponti. Vanno chiuse porte, altre vanno aperte (OPENING DOORS), separarsi dal-le consuetudini collose del nostro gestire quotidiano, quasi in autoipnosi. Vivendo il gap, osservandolo dall’interno, in quello spazio si genera la tensione creativa. (MIND THE GAP - eccesso).

Domenica 20 dicembre 2015 Chiesa Sant’Antonio

JUBILEE GOSPEL SINGERS &BAND WE NEED YOU LORD tour

Luciana NEGROPONTE - vocalistMario PETROSILLO - arrangiamenti

Voce… emozione… GOD-spel… trasformazione è questo che accade durante un concerto dei Jubilee Gospel Singers, vi emozionerete con la voce travolgente di Luciana Negroponte e dell’intera formazione vocale che vi accompagnerà in un viaggio di consapevolezza del gospel che vi emozionerà e vi sentirete rin-novati trasformati.A guidare questo cammino è l’energia carica di fede di Mario Petrosillo ideatore arrangiatore e direttore … anima vera dei ju-bilee gospel singers.La formazione vocale varia negli anni avvicendandosi in con-certi sui palchi prestigiosi de: il Teatro Piccinni di Bari, Pescara Blues Festival, jazz Festival in Cava (Foggia), Artitria jazz Festi-val (Locorotondo), 2 produzioni con Orchestra Sinfonica della provincia di Bari, accompagnata da trio: piano-hammond, per-cussioni, contrabbasso o da una band composta da piano-ham-mond, percussioni, batteria, basso, chitarra.I JGS collaborano con voci black del calibro di Mary Hubert, Curtis Bevers, Jenny B e con vocalist italiani come Mario Rosini Patrizia Conte e Linda Valori. Dominano il palco del capodan-no 2008 in Piazza Prefettura a Bari, coinvolgendo con gospel e soul music le 100.000 persone accorse in piazza a festeggiare, con Jenny B, Gianni Ciardo, Checcozzalone, Toti e Tata, Carmela Vincenti, Paolo Migone, etc... La caratteristica vocalità gospel di questa formazione vocale e strumentale li ha spinti a realizzare una produzione del musical “Jesus Christ Super Star” in forma di recital completamente riarrangiata dal M.° Mario Petrosillo in chiave gospel, ciascuno dei più importanti brani del musical è

Giovedì 10 dicembre 2015 Auditorium “Bianco-Manghisi”

NAPOLJAZZ QUINTET

Patty LOMUSCIO - vocalistMino LACIRIGNOLA - tromba / �icornoAndrea GARGIULO - pianoforte / arrangiamentiGiorgio VENDOLA - contrabbassoSaverio PETRUZZELLIS - batteria

Il progetto NapolJazz nasce nel 2012.

Nel costruire questo progetto musicale, si è mirato al recupero della tradizione napoletana troppo spesso banalizzata e alla trasformazione, anche con riarmonizzazioni particolarmente ardite, dei classici napoletani in standard Jazz.I brani riproposti in NAPOLJAZZ, alcuni noti altri meno, sono tutti estremamente signi�cativi: da “A vucchella” di Testi / D’Annunzio a “Mala�emina” di De Curtis, da “I’ te vurria vasà” di Di Capua a “Tu vuò fà l’americano” di Carosone, etc...I musicisti di “NapolJazz” alternano la carriera concertistica con quella didattica insegnando sia nei corsi accademici di Musica Jazz dei Conservatori di Bari, Monopoli, Lecce, Mate-ra sia in progetti per l’educazione alla musica e con la musica.

Programma

Domenico Modugno Tu si na cosa grandeFrancesco Paolo Tosti / G. D’annunzio A vucchella Eduardo Di Capua O sole mioAniello Califano / Enrico Cannio O surdato ‘nammurato Pino Daniele Quando Renato Carosone Tu vuò fà l’americano Antonio De Curtis Mala�eminaClaudio Martone A città e pellecenella Edoardo Nicolardi / E. A. Mario Tammuriata nera

stato intervallato dalla prosa composta da Luciana Negroponte.Si esibiscono il 24 novembre 2008 nel concerto pro apertura Tea-tro Petruzzelli insieme ai più importanti musicisti del panorama jazz italiano. Nel dicembre 2008 esce il loro primo disco �rmato Scenario Music “WONDERFUL CHRISTMAS” contenente le più belle e tradizionali gospel songs della tradizione gospel!I Jubilee Gospel Singers o�rono uno spettacolo dalle sfumature emozionanti e coinvolgenti: nel 2009 infatti aggiungono al re-pertorio brani della tradizione soul anni ’70 - ’80 dal più noto Respect al classico A natural woman, partecipano anche a due puntate di X FACTOR riscuotendo grande successo di pubblico, sono motivo di molte conversazioni sui forum della trasmissione ed eseguono gli arrangiamenti completamente originali del M.° Mario Petrosillo di ONE degli U2 e I’VE GOT A DEVIL IN ME di ZUCCHERO.Nel 2010 inaugurano la tournè JESUS LIFE in cui svolgono un percorso della vita di Gesù con una selezione di spirituals e go-spel che in quanto tratti dal vangelo raccontano i momenti più importanti della vita di Gesù passando dal battesimo nel Gior-dano al miracolo della resurrezione di Lazzaro. Più tardi aggiun-gono alla musica delle poesie scritte da schiavi che riscuotono un successo inaspettato ed emozionante da parte del pubblico.Mario Petrosillo dà sfogo alla genialità della sua arte di arran-giatore riprendendo brani pop internazionali del calibro di IF I AIN’T GOT YOU di ALYCIA KEYS e ne aggiunge coralità go-spel, fa così anche per molti altri brani.Nel 2011 Luciana Negroponte aggiunge al concerto un percor-so propriocettivo tra musica e lettura di brani tratti da libri sull’ anima di autori così disparati e di così grande carisma da trasfor-mare l’ascolto della musica in energia palpabile!I JUBILEE vengono scelti per il premio DIOMEDE 2011, fanno da colonna sonora a una così prestigiosa manifestazione alter-nandosi alla consegna delle statuette con brani gospel pop e clas-sici napoletani.La produzione più importante arriva nel 2015 dopo centinaia di concerti quando l’Orchestra Sinfonica della Città Metropolitana di BARI sceglie i JUBILEE GOSPEL SINGERS come coro gospel per la prima produzione di GOSPEL SINFONICO ITALIANA e LUCIANA NEGROPONTE come voce solista.

ProgrammaWe Need You LordI Still Haven’t Found What I’m Looking ForI Love �e LordHow I Got Over Oh Happy DayI Believe I Can Fly

Precious Lord (Take My Hand)

Silent NightTraditional Medley (Praise God - Nobody Knows - Oh Freedom - I’m So Glad - I’ll Fly Away)

Canti della tradizione della Chiesa Battista Neroamericana

Martedì 29 dicembre 2015 Chiesa Sant’Antonio

In collaborazione con i Lions Club di Monopoli

I PASTORI DI BETTELEMMEnella Nascita di N.S. Giesu Christodialogo posto in musica dal Sig. Gio. Girolamo Kapsperger Roma, 1630

Maria Luisa DITURI, Valeria POLIZIO - sopranoVito CANNILLO - tenoreAngelo DE LEONARDIS - basso

ENSEMBLE TERRA D’OTRANTODoriano LONGO, Maurizio LILLO - violino baroccoPierluigi OSTUNI - tiorbaMichele VISAGGI - cembalo / organo

I Pastori di Bettelemme, dialogo in musica, fu composto da Giovanni Girolamo Kapsberger, virtuoso suonatore di chitar-rone e rappresentato per la prima volta a Roma nel 1630.Tale opera fu dedicata dall’autore al cardinale Francesco Bar-berini, suo protettore romano e vide la collaborazione, per la stesura del libretto, del cardinale Giulio Rospigliosi, futuro papa Clemente IX.Questo dialogo in musica prevede, nella esecuzione di questa sera, la presenza di quattro solisti cantanti che di volta in volta assumono il ruoli dell’angelo e di cinque pastori nonché di un ensemble di quattro strumenti in uso alla corte papale nella prima metà del Seicento (violini, , tiorba, organo/cembalo).La struttura musicale si articola su di un’alternanza di parti solistiche in stile recitativo e madrigali polifonici a tre, quattro e cinque voci inframmezzati da brani strumentali di carattere pastorale tratti dal nascente repertorio natalizio.L’attesa per il sacro evento, raccontato nel più intimo mistero, si conclude con una dolce ninna nanna, prima a una voce poi

a compagine polifonica completa, coronamento di una visione al tempo stesso divina e dolcemente infantile.

L’ Ensemble Terra d’Otranto, costituito da musicisti professionisti specializzati nella prassi esecutiva della musica tardo-rinascimentale e barocca, da oltre un ventennio divulga e promuove l’interesse per le opere di autori pugliesi dei sec. XVI, XVII e XVIII, attraverso studi, ricerche, concerti e orga-nizzazione di corsi e master class di tecnica e interpretazione. L’E.T.d’O. è presente nei programmi dei principali festival di musica antica italiani ed europei (Spagna, Portogallo, Belgio, Malta, Grecia, Montenegro), viene inoltre invitato ad esibirsi in occasione di convegni universitari sul periodo barocco e sulle forme musicali terapeutiche e rituali.Diverse sono le produzioni e�ettuate dal gruppo con compa-gnie teatrali e con enti ed istituzioni varie, fra cui: Teatro Rea-le di Cetinje (Montenegro), Astragali Teatro, Teatro Pubblico Pugliese, Casa dei Doganieri, Provincia di Lecce, Città di Ales-sano, Università di Lecce, festival internazionale di musica an-tica “Il Montesardo”, RAI Radio Televisione Italiana, E.C.CO. Eastern College Consortium (U.S.A.), Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, Middlesex University of London. Al-cune di queste hanno ricevuto prestigiosi riconoscimenti dalla critica e dal pubblico. Il gruppo ha e�ettuato registrazioni discogra�che (Salen-to altra Musica, Velut Luna, Il Manifesto, Orfeo, Audiophile Sound, casa editrice ARGO, Radio Italia, RAI Due TV e Radio Tre RAI) e ha collaborato con Angelo Manzotti, Franco Pa-van, Gaetano Nasillo, Cristina Miatello, Enrico Gatti, Marcel-lo Gatti, Stefano Bagliano, Jerome Correas, Savina Yannatou e, per il teatro, Michele Mirabella, Brizio Montinaro, Paolo Panaro e Fabio Tolledi.

Lunedì 4 gennaio 2016 Cinema Vittoria

Orchestra da Camera di Stato dell’Ucraina“HARMONIA NOBILE”

Direttore Giuseppe CARANNANTESolista Piero PELLECCHIA

L’orchestra da camera “Harmonia Nobile” è stata fondata nel 1985 presso la Filarmonica della regione di Ivano-Frankivsk.“Harmonia Nobile” è vincitore del Concorso Nazionale (1989) e Concorso Internazionale (1993 - Grand-Prix) della musica da camera. Ha partecipato ai Festival della musica ucraina in Polonia, Bielorussia, Russia, Kazakhstan.Nel 1996 l’orchestra si è esibita con un grande successo al pro-gramma concertistico televisivo “Classic-premiere” sul palco-scenico dell’Opera Nazionale a Kiev.L’orchestra collabora con alcuni noti artisti e musicisti ucrai-ni e stranieri fra cui sono da citare: B. Kotorovych, L. Shutko,S. Kravchenko (violinista), O. Hurets, F. Mustafaiev, M. Stefyuk, V. Lukyanets (cantante lirica), Direttore d’Orchestra tedesco Kristof Hagel.L’orchestra ha fatto numerose tournée in Italia, Svezia, Belgio, Ungheria e Polonia.Il repertorio dell’orchestra comprende le opere dei composi-tori di diverse epoche: barocco, classicismo, romanticismo e musica moderna.La musica sacra del repertorio è rappresentata dalle opere di Y. Haydn - passione “Sette parole del Cristo sulla Croce”, H. Hendel - oratorio “Iuda Makkaveyn” ed altre.Le loro esecuzioni si distinguono per la profonda interpreta-zione e per l’elevato livello virtuosistico di ciascun elementodell’Orchestra.Ma la particolare energia vitale di questa straordinaria Orchestra e in particolare del loro Primo Violino Nataliya

Attualmente dedica particolare attenzione al “Duo Bernstein” (clarinetto e pianoforte) con la pianista Rita Della Ragione, al Trio Renoir ed al “Trio Taurus” (�auto, clarinetto e pianofor-te).È presidente dell’Associazione Musicale “Symphonia Mundi” con la quale realizza tournèe con prestigiose orchestre su tutto il territorio italiano.

Programma

W. A. Mozart Piccola serenata notturna (I° movimento)E. Cavallini Adagio e Tarantella per Clarinetto e Archi

J. Brahms Danza ungherese n. 5G. Bizet Ouverture “Carmen”J. Strauss Persischer MarchJ. Strauss Sul bel Danubio bluJ. Strauss Unter Donner und Blitz PolkaJ. Strauss Voci di primaveraJ. Strauss Polka “Lampi e Tuoni”J. Strauss Pizzicato PolkaJ. Strauss “Storielle del bosco viennese”J. Strauss Tritsch-Tratsch Polka

Mandryka, diventa fortemente coinvolgente nell’esecuzione delle musiche della loro meravigliosa terra Ucraina.Il Direttore Artistico dell’orchestra è artista emerito dell’ Ucrai-na Oleg Hereta.Accompagnatore/maestro concertatore è artista emerita dell’U-craina Nataliya Mandryka.

Giuseppe CARANNANTEDirettore d’Orchestra, Compositore e Clarinettista. Il suo vivo interesse per i vari aspetti del fare musica lo ha spinto �n da giovanissimo a studiare parallela-mente clarinetto, pianoforte, composi-zione e direzione d’orchestra.È diplomato in Clarinetto, Musica Cora-le e Direzione di Coro, in Strumentazio-ne per Banda, in Direzione d’Orchestra

per il Teatro Lirico conseguito presso l’Accademia Musicale Pescarese con il M° U. Cattini, ed ha approfondito la Direzione d’Orchestra con il M° P. Bellugi.Inoltre ha conseguito la Laurea di II Livello in Musica Solistica presso il Conservatorio di Frosinone.Dirige numerose orchestre sinfoniche e da camera sia di �ati che d’ archi in Italia e all’estero.Collabora con teatri lirici realizzando numerose opere liriche italiane.Ha eseguito la sua ELEGIA per Orchestra d’Archi in impor-tanti festival italiani e presso le �larmoniche di Arad, Bacau, Botosani, Cluj, Ivano Frankivsk e di Chernivtsy.Nel marzo 2009 ha eseguito in prima assoluta il suo “MIRAGE” fantasia concertante per Violoncello e orchestra d’archi e nel 2011 il suo Concerto per Violino e Orchestra d’Archi “NATALIA’S CONCERTO”.Nell’Aprile 2013 ha eseguito con lusinghiero successo la PA-VANE POUR EMERIK, mentre la sua ZENA’S SONG è richie-sta ed eseguita a livello internazionale.Compone musica di vario genere e per vari organici: da came-ra, per orchestra, per banda. Inoltre ha diretto prestigiosi complessi bandistici italiani.Ha tenuto corsi in qualità di Docente di Musica da Camera al Procida Festival, Ischia Chamber Music Festival e Accademia di Ivano Frankivsk (Ucraina).Nell’Anno Accademico 2007/08 ha insegnato Strumentazione per Banda presso il Conservatorio San Pietro a Majella di Na-poli.In qualità di clarinettista si è diplomato a Napoli con il M° S. Natale; si perfeziona con il M° G. Iuliano e presso l’Accademia Chigiana di Siena sotto la guida del M° G. Garbarino.Da giovanissimo ha collaborato con l’Orchestra del Teatro di San Carlo di Napoli, con l’Orchestra Giovanile Italiana di Fiesole.

Giovedì 14 gennaio 2016 Auditorium “Bianco-Manghisi”

QUARTETTO SCHUMANN

Giovanni ZONNO - violinoPaolo MESSA - violaNicola FIORINO - violoncelloPaola BRUNI - pianoforte

Il Quartetto SCHUMANN nasce nel 2013 nell’ambito del Festival Estivo “La Bottega delle Arti” di Monopoli dove i quattro musicisti svolgono la loro attività di docente ormai da tre anni.

L’opportunità che si presenta è quella di esibirsi nel Concerto dei docenti e, così di comune accordo, decidono di eseguire il Quartetto con pianoforte op.47 di Robert Schumann. Aven-do trovato nell’insieme una sintonia eccezionale, sia sul piano umano che musicale, sorge spontanea la decisione di darsi lo stesso nome del celeberrimo autore (che in qualche modo li aveva battezzati) continuando ad esibirsi in questa formazione anche negli anni successivi.

Tutti i membri del Quartetto sono docenti presso il Conserva-torio Statale di Musica: Nicola Fiorino e Paolo Messa al “Pic-cinni” di Bari, Paola Bruni e Giovanni Zonno al “Nino Rota” di Monopoli.

I quattro musicisti vantano curricula da solisti con carriere che li vedono esibirsi in tutto il mondo. Inoltre i Maestri Mes-sa e Zonno, oltre a ricoprire ruoli primari nelle più importanti orchestre italiane, si dedicano anche alla composizione di loro opere, regolarmente eseguite.

Nel programma di questa sera, infatti, è incluso un brano del M° Paolo Messa intitolato Opera-Divertimento lirico per

Quartetto (un lavoro scritto all’origine per Trio che si ispira a romanze d’opera famose) ed un’altra opera del M° Giovanni Zonno, il “Moto Perpetuo”, originariamente scritto per Quin-tetto ed adattato al Quartetto.

Programma

W. A. Mozart Klavierquartett n.1 in Sol min. K. 478 I. Allegro, II. Andante, III. Rondò (Allegro)

P. Messa Opera-Divertimento lirico per Quartetto con pianoforte

G. Zonno Moto Perpetuo per Quartetto con pf.

R. Schumann Klavierquartett in Mi b magg. op. 47 I. Sostenuto assai - Allegro ma non troppo II. Scherzo - Molto vivace III. Andante cantabile IV. Finale - Vivace

Mercoledì 27 gennaio 2016 Cinema Vittoria

JAVIER GIROTTO“ALREDEDORES DE LA AUSENCIA”

Javier GIROTTO - sassofoni / �autiNatalio MANGALAVITE - pianoforte / voceLuca BULGARELLI - basso elettricoEmanuele SMIMMO - batteria

Javier GIROTTOè uno dei musicisti più sensibili e capaci che ci sia in circolazione. Il suo ambiente musicale è quello del jazz ma anche quello del-la musica popolare argentina, del tango in particolare, di cui è uno dei principali esponenti in Europa, sin dalla metà degli anni novanta quando pubblicò il primo di dieci dischi con gli Aires Tango, una delle formazioni di riferimento di quella rilettura del tango con elementi jazzistici che ha appassionato decine di migliaia di spettatori nel corso degli anni.Ma Girotto è anche un musicista che passa con estrema disinvol-tura al jazz classico, alle formazioni a solo, duo, trio, con grandi orchestre o sestetti di soli �ati. Al suo attivo ha una trentina di dischi, come leader o co-leader, in uno dei quindici di�erenti ensemble che porta in giro per l’Europa. Questo nuovo progetto è un atto d’amore, assoluto ed irrinunciabile, alla propria musi-ca, alle proprie radici culturali, alle scon�nate terre d’Argentina; dodici brani in cui l’arte altissima di questo musicista infatica-bile approda alla piena maturità. L’album intitolato Alrededores de la Ausencia, ovvero “Intorno all’assenza,” oltre a manifesta-re la classica saudade di chi manca da parecchio dalla sua terra d’origine è anche un ricordo verso i trentamila desaparecidos durante la dittatura militare. Questo è un disco molto curato, so�erto ed estremamente piacevole. Javier Girotto propone que-sta sua nuova creazione dal vivo a�ancato da tre collaboratori di vecchia data con i quali ha condiviso ormai da anni i palchi dei maggiori festival internazionali di musica.

Giovedì 11 febbraio 2016 Cinema Vittoria

RAFFAELE DE SANIO QUINTETin “VIOLIN JAZZANGO”

Ra�aele DE SANIO -violinoPasquale STAFANO - pianoforteFrancesco MAGISTRO - chitarraLuciano PANNESE - bassoGiuseppe SERENO - batteriaCarmine MUMMOLO - Grazia MUMMOLO - tangueros

Nel cuore del progetto i classici standard americani... in un repertorio che propone un viaggio strumentale tra i ritmi jazz e swing, coinvolgendo uno strumento del tutto in-novativo per l’occasione: il violino…Inoltre si assisterà ad un’insolita rivisita-zione dei più celebri tanghi rivoluzionati in chiave jazz, che invitano ad una ri�essione sul senso della regola in ambito artistico e sulla sua costante necessità di doversi modi�care e rinnovare.

Programma

J.Lacalle AmapolaC. Gardel Por una cabezaB.Martino EstateG.Gershwin I got rhytmA.Piazzolla LibertangoG. Gershwin �e man i loveH. Warren September in the rain

J.Gade GelosiaH. Carmichael StardustA. Piazzolla EscualoKramer / Garinei /Giovannini Non sparate sul PianistaS. Bechet Petite �eurC. Corea Spain

Mercoledì 24 febbraio 2016 Cinema Vittoria

ROSSANA CASALEin Il Signor “G” e l’AmoreTributo a Giorgio GABER

Rossana CASALE - voceEmiliano BEGNI - pianoforteFrancesco CONSAGA - sassofonoErmanno DODARO - contrabbasso

Attualmente Rossana CASALE è impegnata nel tour dedicato al Teatrocanzone del “Signor G” ed alla sua visione controversa dell’amore, della coppia e del matrimonio.Ad a�ancare Rossana sono sul palco il pianista Emiliano Begni, il sassofonista Francesco Consaga ed Ermanno Dodaro al contrabbasso, musicisti che si muovono tra jazz, musical e canzone d’autore, contribuendo allo straordinario successo del tributo gaberiano in tutta Italia. “Con loro ogni concerto è un viaggio inaspettato ed emozio-nante”, a�erma la cantante e l’unione con Gaber si sta rivelan-do un’ulteriore scoperta meravigliosa”.Ai monologhi ed alle canzoni che trattano speci�catamente il tema dell’amore: “il desiderio”, “quando sarò capace di ama-re”, “ora che sono innamorato” si alternano pezzi più leggeri e divertenti fra cui “il corpo stupido”, “torpedo blu”.Ne “il Signor G e l’Amore” l’attrice rivisita Gaber in chiave jazz attraverso i testi che dipingono il rapporto tra innamorati come intenso ed e�mero, desiderio di armonia e insieme di s�da continua.Quel “dilemma” che il cantautore milanese, scomparso dodici anni fa, descriveva così: “l’amore sarà sempre qualcosa che vola, una farfalla che ti si posa un attimo sulla testa e ti rende più ridicolo quanto maggiore è la sua bellezza”.

Rossana CASALEnata a New York negli Stati Uniti da piccola si trasferisce a Venezia nella città della madre per poi trasferirsi a Milano ed in�ne a Roma, dove vive tutt’ora. Frequenta il Conservatorio “G.Verdi” di Milano e nel 1982 inizia la sua carriera da professionista con il suo primo singolo.Nel 1984 esce la sua prima opera discogra�ca. La sua carriera è in piena ascesa e nel 1986 partecipa al Festival di Sanremo.La sua esperienza si arricchisce di studi e in�uenze jazz che la portano ad essere considerata tutt’oggi una delle voci più importanti in questo genere.Innumerevoli le registrazioni di album.Dal 2012 è insegnante presso il Conservatorio di Parma.Ultimamente è impegnata nel progetto Il Sig. “G” e l’Amore, tributo al teatro canzone di Giorgio Gaber.

gusto più contemporaneo pur ispirate e in�uenzate da diverse sonorità folk e tradizionali. Un’operazione non nuova per il trombettista americano già noto per questa sua caratteristica. I suoi brani sono veri e propri esperimenti sonori che forti di una base jazz eludono le etichette e si trasformano con audacia. La stessa temerarietà che ha portato i due all’interpretazione di Old Putt, brano ispirato a Douglas da un treno che sentiva passare dalla �nestra della sua vecchia casa, niente di più che una riproposizione tramite la tromba del �schio del mezzo.Il brano Present Joy chiude il concerto. Un vero dialogo a tratti delicato, a tratti tumultuoso, ma anche sprezzante e poetico. Un concerto retto sulle contraddizioni nonché sulla bravura dei musicisti.

Dave DOUGLAStrombettista, compositore e docente, si è meritato nell’arco della carriera numerosi e prestigiosi riconoscimenti: una Guggenheim Fellowship, un premio “Aaron Copland” e due nomination ai Grammy. Douglas ha sviluppato il suo lavoro in varie formazioni di cui è leader: il suo sestetto elettrico e il quintetto Sound Prints, di cui è contitolare con Joe Lovano. Negli ultimi anni ha ampliato la sua già notevole attività come compositore, aggiungendovi anche quella di organizzatore culturale.

Uri CAINEinizia giovanissimo con Philly Joe Jones, Grover Washinton, Hank Mobley e più tardi, negli anni dell’università, con Freddie Hubbard, Joe Henderson, Lester Bowie. La svolta è il trasferimento dalla natale Philadelphia a New York.Con il terzo cd, dedicato a Mahler, inaugura la felice stagione di lettura in chiave jazz di alcuni compositori classici.La commistione jazz/classica ha in Caine un approccio par-ticolarmente originale: suo scopo non è la reinterpretazione ma una vera e propria riscrittura di grandi compositori del passato quali Bach, Wagner, Beethoven o Schumann. Con le Variazioni Goldberg di Bach il pianista americano �rma il suo indiscusso e più popolare capolavoro.La continua ricerca di Caine è l’occasione per il jazz di trovare nuovi sbocchi comunicativi, in sintonia con la musica d’oggi.

Lunedì 7 marzo 2016 Cinema Vittoria

DAVE DOUGLAS / URI CAINE“DUOS”

Dave DOUGLAS - trombaUri CAINE - pianoforte

Dave Douglas e Uri Caine danno vita a un duo stellare per una selezione speciale di ballad, inni e improvvisazioni. I due, tra i maggiori esponenti della scena jazz newyorkese, collaborano in varie formazioni da più di trent’anni. Ora hanno deciso di approfondire il loro legame artistico nell’intima formula del duo, per un concerto che si preannuncia di ra�nata bellezza. La loro collaborazione fatta di amicizia, stima e complicità ha dato alla luce “Present Joys” un lavoro ispirato alla “Sacred Harp” musica sacra corale della tradizione americana.Il duo quindi assembla una serie di inni, di canti, di pezzi originali di Douglas e di improvvisazioni creando piacevoli suggestioni, intricate connessioni e intima relazione. È evidente un forte richiamo alla tradizione, pur nella reinterpretazione in chiave jazzistica, nei brani scelti direttamente dal famoso Book of Sacred Harp hanno un sapore antico, quasi folk. Caine privilegia un andamento ritmico che permette al suo compagno di intessere melodie dinamiche e frastagliate.Si rincorrono, si seguono e si mettono in gioco con ra�natezza e tecnica sopra�na. Douglas dal suono sempre lucido e deciso, alterna momenti di lirismo a frasi spezzate e giocose.Ma è nel campo dell’improvvisazione e della sperimentazione che i due eccellono. Forti delle loro esperienze passate e del loro bagaglio tecnico/artistico, illuminano la sala quando si sbe�eggiano e si fanno il verso con divertenti gag musicali, o quando l’uno si riaggancia ai fraseggi dell’altro per creare un universo sonoro improvvisato tra sprazzi free e intense ballate. Le composizioni originali di Douglas si riconoscono per il loro

dall’incontro con il maestro Paolo Lepore che lo inserisce nell’organico della Jazz Studio Orchestra, nasce la passione per il jazz e, ricoprendo il ruolo di 1° saxofono, ha l’occasione di suonare accanto ai prestigiosi nomi del jazz italiano come Giorgio Gaslini, Gianni Basso, Tullio De Piscopo, Marcello Rosa, Roberto Ottaviano, Paolo Tommelleri, e internazionale, come Dizzy Gillespie, Lee Konitz, Chet Baker, Tony Scott, Mark Murphy, Sal Nestico, Charlie Hollering. Ha suonato per l’ente sinfonico di Bari sotto la direzione di Bruno Tommaso e ha collaborato attivamente con Lino Patruno, Carlo Lo�redo, Giampaolo Ascolese, Guido Di Leone, Edy Olivieri, Joy Garrison, Cristal White, Nicola Arigliano, Franco Cerri, Massimo Catalano, Rick Pellegrino.Ha frequentato masterclass con il sassofonista Dave Liebmann e in qualità di docente ha tenuto masterclass di clarinetto e sassofono jazz a Siviglia (Spagna). Considerato, secondo riviste autorevoli, tra i migliori clarinettisti italiani, con varie formazioni si è esibito nei maggiori jazz club italiani tra cui il “Chet Baker” di Bologna, l’ “Alexanderplatz” di Roma, l’ “Otto Club” di Napoli, l’ “Open Jazz Club” di Palermo, il “Jazz e dintorni” di Mola di Bari, il “Laurin Jazz Club” di Bolzano e il “Gruppe Dekadenz” di Bressanone. Insieme a Larry Franco e Mino Lacirignola con formazioni come “Dixinitaly jazz Band” e “Jazz Moments”, ha suonato in diversi Concerti e Festival internazionali all’estero: Spagna, Grecia, Turchia, Svizzera, Germania, Marocco, Tunisia, Emirati Arabi, India. È presente in 30 lavori discogra�ci, e in qualità di solista ha registrato tra gli ultimi “Jazz Moments” e “E-Mail Special”.

Renzo BAGORDAnato a Fasano, in provincia di Brindisi, nel 1949, Renzo inco-minciò ad appassionarsi alla musica tradizionale nordameri-cana nella prima metà degli anni ’60; essendo il banjo stretta-mente legato alla folk music, l’interessamento di Renzo verso questo strumento fu una scelta quasi obbligata, per cui nel 1965 incominciò a suonarlo (ovviamente da autodidatta) con il solo ausilio dei LP’s che, sulla scia del folk revival americano, all’epoca era possibile reperire anche alla Ricordi!Nella prima metà degli anni ’70, dopo essersi laureato in Lettere con una tesi sulle Ballate Popolari Anglo-Americane, Renzo entrò in contatto con i musicisti romani appassionati di folk e country music, esibendosi con il 5-string banjo nel celebre Folkstudio di Giancarlo Cesaroni; in tale periodo incominciò la sua collaborazione con il chitarrista anglo-olandese Francis Kuipers e con il cantautore Luigi Grechi. La presenza del banjo (tenor) anche nel jazz tradizionale orientò Renzo Bagorda anche alla “scoperta” del Dixieland, che ha caratterizzato la sua attività musicale negli ultimi decenni, come dimostra la sua partecipazione a progetti quali Hill Side Jazz Band, Dixinitaly Jazz Band, Larry Franco

Martedì 22 marzo 2016 Auditorium “Bianco-Manghisi”

Omaggio a SIDNEY BECHET

Pino PICHIERRI - clarinetto / sax sopranoRenzo BAGORDA - banjoGianpaolo CHIARELLA - contrabbasso

Un omaggio al musicista statunitense considerato tra i più grandi clarinettisti del XX secolo e primo maestro del saxo-fono soprano.La straripante vitalità, l’indipendenza di spirito dell’uomo Bechet si ritrovano nella sua musica, veemente, torrentizia, aggressiva.Il suo saxofono canta sempre a voce spiegata, dà colore alle esecuzioni e le in�amma.Trasferitosi de�nitivamente in Francia nel 1949 compose brani di gusto francese come “Petite Fleur” e “Si tu vois ma mère” quest’ultimo tornato di attualità perché abilmente inserito nella colonna sonora del �lm Midnight in Paris di Woody Allen. La forza e la singolarità della personalità musicale di Bechet sono evidenti in tutte le sue registrazioni. I francesi arrivarono a soprannominarlo “Le Dieu” “Il Dio”.Nel repertorio del Trio, oltre ai grandi classici del jazz suonati da Bechet, non mancano i suoi “Cavalli di Battaglia” come I’ve found a new baby, Basin streeet blues, Summertime, St. Louis blues, Laura, Petite �eur, Si tu vois ma mere.

Pino PICHIERRIdiplomato in clarinetto con il massimo dei voti a Taranto con il Maestro Amleto Tardio, studia composizione con il Maestro Silvano Sardi e intraprende giovanissimo la carriera concertistica in qualità di solista e come elemento di vari gruppi orchestrali di musica classica. Si abilita all’insegnamento con il massimo punteggio e si specializza nella didattica. Nel 1985,

Jazz Society, Jazz Moments, Quintetnico. Nell’ambito di tali formazioni, Renzo ha avuto l’occasione di suonare con alcuni dei musicisti più rappresentativi del trad jazz italiano, tra i quali Lino Patruno, Carlo Lo�redo, Marcello Rosa.Da segnalare, in�ne, la sua partecipazione a due gruppi abbastanza insoliti in Italia: i romani Banjobreakers e i pugliesi Timeless Banjos. Si tratta di due bands composte quasi esclusivamente di banjos di tutti i tipi, il cui repertorio comprende di tutto: jazz, folk, rock, Beatles e che dimostra quanto il banjo sia sorprendentemente adatto ad a�rontare e caratterizzare forme musicali abbastanza “lontane” dal suo stereotipo di strumento folcloristico e “limitato”.

Giampaolo CHIARELLAha studiato dapprima basso elettrico con Vito Di Modugno per poi passare al contrabbasso con Franco Fossanova e Giorgio Vendola.Ha seguito diversi seminari jazz nazionali e internazionali (Siena, Matera, Amsterdam) e ha collaborato con numerosi musicisti come Marco Sannini, Marco Tamburini, Ettore Fioravanti, Pino Pichierri, Roberto Ottaviano, Guido Di Leone, Mino Lacirignola, Paola Arnesano.Attualmente è contrabbassista in diversi progetti come il Vocal Gershwin Tribute e il Max Monno Jazz Quartet.

Giovedì 7 aprile 2016 Auditorium “Bianco-Manghisi”

SONORITÀ NAPOLETANE

Renato NACCA - �autoPiero PELLECCHIA - clarinettoMattia GIULIANO - mandolinoVincenzo MAGLIOCCA - chitarra

Il Quartetto “Sonorità Napoletane” rappresenta una formazione musicale costituita da musicisti di formazione classica, che hanno pensato di allargare il proprio repertorio alla grande tradizione della canzone classica napoletana.

Ra�nati arrangiamenti strumentali, interpretati con gusto e maestria dai componenti dell’ensemble, per o�rire agli ascoltatori una rivisitazione, in chiave cameristica e salottiera, con una veste elegante e a�ascinante, delle più famose melodie napoletane.

I brani possono essere eseguiti sia in forma puramente stru-mentale che cantati e vengono introdotti da una presentazione che illustra l’origine e caratteristiche del brano. Il virtuosismo del �auto, il lirismo del clarinetto, il puntuale sostegno della chitarra, il colore particolare del mandolino, si fondono in una densa omogeneità timbrica ricca di variegate sfumature.

Insomma, un lungo ed accattivante excursus attraverso i capo-lavori della letteratura musicale classica partenopea.

Il quartetto “Sonorità Napoletane” vanta al suo attivo una nutrita serie di esibizioni per festival ed associazioni prestigiose con apprezzamenti entusiastici del pubblico e della critica.

Programma

Lu cardillo

I’ te vurria vasà

Chella llà

O ciucciariello

Carmè, carmè

Dduie paravise

Tarantelluccia

N’accordo in fa

L’arte do sole

Simmo ‘e Napule paisà

Funiculì funiculà

Reginella

Guapparia

Furturella

Era de maggio

Maria Marì

‘A tazza ‘e cafè

‘O marenariello

Aummo aummo

‘O surdato ‘nnammurato

Martedì 19 e Venerdì 22 aprile 2016

Auditorium “Bianco-Manghisi”

in collaborazione con il

Conservatorio di Musica“Nino Rota”di Monopoli

RASSEGNA“GIOVANI

CONCERTISTI”

segnalati dal Conservatorio di Musica“Nino Rota” di Monopoli

INGRESSI

Biglietto intero € 7,00Biglietto ridotto € 5,00

Ingresso concerto eventoPosto unico € 10,00

Abbonamento interocompresi concerti-evento € 90,00

Abbonamento ridottocompresi concerti-evento € 70,00

Abbonamenti e biglietti ridotti per i socidell’Associazione Amici della Musica“Orazio Fiume”di Monopoli, i giovani �no a 18 anni,gli anziani oltre 65 anni e i diversamente abili.

Abbonamenti e Biglietti Onlinewww.amicimusicamonopoli.com(Visa-Mastercard e prepagate)

ORARI

INFORMAZIONIArtesuonoPiazza S.Antonio, 34-35 MonopoliTel./Fax 080 9372978

Associazione Amici della Musica “Orazio Fiume”

[email protected]

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Locali di spettacolo

Chiesa S. Antonio - Piazza S. Antonio

Cinema Vittoria - Via Rattazzi, 98

Auditorium “Bianco-Manghisi”presso Casa di Riposo “Romanelli” in via Cappuccini

La Direzione si riserva la facoltà di apportare al presente programma modi�che dovute a cause di forza maggiore.

Anche per la stagione concertistica dell’Associazione “Amici della Musica” 2015/16 porto il mio saluto e quello dell’Ammini-strazione Comunale.Diciassette eventi musicali di alto pregio che �no al mese di aprile consentiranno alla Città di Monopoli di vivere e condivi-dere piacevoli momenti d’arte. Nomi di assoluto rilievo, tra gli altri, come Maria Pia De Vito, Javer Girotto e Rossana Casale. Ma come sempre un pensiero e un saluto voglio rivolgerlo alla rassegna “Giovani Concertisti”.Colgo l’occasione per ringraziare il prof. Angelo Giangrande, il Direttore Artistico M.° Giovanni Antonioni e tutti i collaborato-ri dell’Associazione per l’impegno profuso nell’organizzazione di questa 36esima edizione che promuove e di�onde la cultura musicale in città.Un ultimo saluto vorrei farlo agli artisti partecipanti, agli appas-sionati e a tutti coloro che prenderanno parte a questa manife-stazione.Buona musica a tutti!

Emilio RomaniSindaco di Monopoli

“Penso che trentasei anni di amore possano anche, fatalmente, avere una �ne ma non m’ è possibile, davvero, riuscire a pensare che trentasei anni di amicizia possano dissolversi senza, al contrario, essere ra�orzati dal tempo che scorre per le vie di quel pentagramma che è la vita.E’ l’amicizia che il tempo ra�orza e che rende ancor più uniti, tra loro, gli ideatori, i curatori e i sostenitori di questa, sempre brillante, rassegna; ed è ancor più alto il valore dell’amicizia che c’è tra loro e la Musica, in una dimensione magica e dolce, in cui quel che accade appare come un solo istante tuttavia così intenso da appassionare, in modo virale, altri e nuovi amici, attraverso un programma sempre sapientemente costruito, al punto da “illuminare” la nostra Città, in un momento lontano...lontano dalle mille luci dell’estate.Grazie di cuore a voi, cari Amici!”

Giorgi SpadaConsigliere delegato alla Cultura

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