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C’è chi parte con le idee chiare fin da piccolo, e crescendo non deve far altro che individuare il percorso giusto da intraprendere per raggiungere il proprio obiettivo, e chi invece si ritrova sempre più a non sapere che direzione prendere. Ma il tempo corre e il momento di prendere una delle decisioni più importanti per il proprio futuro arriva per tutti...

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ORIENTAMENTOWORK IN PROGRESS

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C’è chi parte con le idee chiare fin da piccolo, e crescendo non deve far altro che individuare il percorso giusto da intraprendere per raggiungere il proprio obiettivo, e chi invece si ritrova sempre più a non sapere che dire-zione prendere.Ma il tempo corre e il momento di prendere una delle decisioni più impor-tanti per il proprio futuro arriva per tutti.

Una volta usciti dalla scuola superiore, la maggior parte dei ragazzi si trova di fronte a un bivio: confrontarsi col mondo del lavoro o intraprendere un nuovo percorso di studi. Ma sempre più spesso, a queste due possibi-lità se ne aggiunge una terza: “il non fare niente”...

A seguito di confronti con soggetti Istituzionali operanti nel settore, sono emersi ai nostri occhi dati allarmanti riguardo ai cosiddetti NEET (“Not in Education, Employment or Training”, ovvero i giovani dai 16 ai 34 anni non impegnati che nel 2011 in Toscana hanno toccato quota 17%), che ci hanno indotto a ritenere necessario un approfondimento sulla qualità e la quantità delle attività di orientamento lavorativo e universitario proposte agli studenti nelle Scuole Superiori toscane.

Nelle prossime pagine riportiamo i dati salienti raccolti dal sondaggio della Commissione Diritto Scolastico e Relazioni Scuola-Lavoro

Questa è stata la domanda che la II Commissio-ne del Parlamento Regionale degli Studenti della Toscana si è posta ed ha deciso di porre ai giovani delle Scuole Superiori della Regione sotto forma di sondaggio anonimo su internet.

Più di 700 sondaggi sono stati compilati

dagli studenti di tutte le provincie

della regione!

IMMAGINI IL TUO FUTURO?

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E DOPO LE SUPERIORI?Il sondaggio che abbiamo proposto agli studenti delle scuole superiori del-la Regione Toscana ci ha consegnato una realtà preoccupante e incerta per quanto riguarda il futuro dei ragazzi che, concludendo il loro percorso sco-lastico nelle scuole superiori, si trovano a dover intraprendere una nuova strada.

Infatti dei 664 studenti intervistati frequentanti la classe quinta, durante l’anno scolastico 2012–2013, il 28% di questi si dicono indecisi se prose-guire gli studi oppure entrare nel mondo del lavoro. Nel grafico proposto possiamo notare la distribuzione delle risposte alla domanda:

Al termine del tuo percorso nelle scuole superiori, cosa pensi di fare?

Proponendoci di individuare quali siano le origini di una così diffusa inde-cisione, notiamo che molto spesso alla base di tutto si trova una mancata o superficiale informazione. Di fatto analizzando le risposte degli “indecisi” osserviamo che ben 2/3 degli indecisi che frequentano la classe quinta di-chiarano di non aver MAI partecipato a percorsi di Orientamento Univer-sitario nonostante frequentino ormai la classe quinta.

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In generale sono molti i ragazzi che non hanno partecipato a momenti di orientamento universitario: il dato che emerge è che solo 271 studenti vi hanno partecipato, mentre ben 494 non sono riusciti a farlo. Interrogando ancora i ragazzi che non hanno partecipato (pari ai 2/3 degli intervistati) emergono poi, come da grafico, le particolari e spesso preoccupanti moti-vazioni in risposta alla domanda:

Perché non hai mai partecipato a questi momenti di orientamento universitario?

Nel rispondere a questa domanda molti ragazzi affermano, infatti, che i principali responsabili della mancata partecipazione sono l’assenza di in-formazione nella scuola e l’assenza di proposte di giornate di Open Day da parte della scuola stessa.

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Emerge, anche se con meno decisione, il fenomeno del disinteresse che si manifesta nell’affermare che il percorso alle scuole superiori è sempre lungo e ci sarà tempo nel futuro per prendere una decisione, preferendo quindi rimandare ogni scelta. Quanto si legge dal diagramma a barre è poi messo ancor più in evidenza dal grafico seguente che sintetizza le risposte alla domanda:

Ti hanno informato adeguatamente riguardo a percorsi di orientamento universitario?

Visto ciò che emerge dalle indagini in merito all’Orientamento Universi-tario abbiamo ritenuto utile rapportare i precedenti risultati con dati simili, che provengono da un’indagine sull’Orientamento per la Scuola Superiore.

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Hai partecipato a percorsi di orientamento per la Scuola Superiore o per l’Università?

(In Blu vengono rappresentati i SI e in Rosso i NO)

Ti è stato utile l’orientamento per la Scuola Superiore o per l’Università? (In Giallo vengono rappresentati i SI e in Verde i NO - questa domanda è

stata sottoposta solamente a coloro che hanno risposto SI alla corrispondente domanda sopra)

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Confrontando i risultati ottenuti dalle due indagini notiamo che la grande maggioranza dei ragazzi intervistati ritiene che questi percorsi siano utili (il 74% per le scuole superiori e il 78% per l’università).

Questi dati ci fanno capire l’importanza degli orientamenti nelle varie tap-pe della formazione, ma ci inducono allo stesso tempo a pensare che ci sia ancora da lavorare in tal senso al fine di migliorare l’offerta formativa per gli studenti toscani.

Dall’altra parte notiamo che solo il 35% dei ragazzi intervistati ha parte-cipato ai percorsi di orientamento universitario organizzati nel corso degli anni, dato in contrapposizione con l’orientamento verso le scuole superiori al quale hanno preso parte ben il 60% degli studenti.

Riteniamo inoltre significativo proporre questi dati per un’analisi più accu-rata delle nostre due indagini.

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120 a Firenze, 120 a Pisa, 120 a Siena: i ragazzi e le ragazze alloggeranno nelle residenze universitarie, mangeranno alle mense universitarie e parte-ciperanno a lezioni, dibattiti, seminari e vita universitaria.

TUO è il progetto della Regione Toscana, costruito con le opportunità del Fondo Sociale Europeo, per orientare i giovani nella scelta il percorso for-mativo universitario sulla base del lavoro che aspirano a fare.TUO aiuta a collegare consapevolmente scelte formative e scelte profession-ali. In pratica decidere cosa fare da grande per scegliere cosa studiare.TUO si rivolge agli studenti del IV e V anno delle scuole superiori ed è l’occasione di entrare in contatto diretto con la vita universitaria: full im-mersion estiva di 5 giorni a Pisa, Firenze e Siena – tra fine luglio e inizio agosto – con lezioni, dibattiti, presentazioni.I ragazzi e le ragazze sono ospitati nelle residenze dell’Azienda regionale per il Diritto allo Studio.

Nel 2012 oltre 700 studenti hanno presentato la loro candidatura per par-tecipare al progetto, a fronte di 300 posti disponibili (distribuiti equamente tra Firenze, Pisa e Siena).

Per informazioni http://www.studenti.toscana.it/tuouni

TUO@UniTUO@uni (Toscana Uni-versità Orientamento), ov-vero provare una settimana di università per scegliere cosa studiare: dal 29 luglio al 2 agosto, 360 studenti del IV e del V anno della scuola superiore saranno gratuita-mente ospiti della Regione Toscana.

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LA VOCE DEGLI STUDENTIIn queste pagine riportiamo alcuni commenti e proposte significative lascia-ti dai ragazzi che hanno risposto al nostro sondaggio.

«Ho paura per il mio futuro e per le opportunità di lavoro che mi si presente-ranno, perciò cercherò di impegnarmi al massimo nello studio andando all’u-niversità »

«Spero tanto di trovare lavoro una volta diplomata. Purtroppo con questi mo-menti di crisi è problematico soprattutto per noi giovani; quindi vedrò se intra-prendere un percorso universitario che mi apra più strade per il mio futuro! »

«Ho paura che non studiare porterà a trovarmi male in futuro, però ho paura che anche studiando tanto, non troverò lavoro comunque »

«Secondo me gli studenti che vogliono visitare una facoltà dovrebbero essere liberi di farlo, senza bisogno di dover giustificare le assenze alle lezioni »

«Far partecipare agli incontri anche i ragazzi della scuola dove voglio andare »

«Penso che i ragazzi siano costretti a scegliere un tipo di scuola ad una età molto fresca di idee, il che comporta una catena di sbagli durante il loro per-corso. Penso che questo sia una grande sbaglio e che qualcuno dovrebbe orien-tare e informare i ragazzi affinché non commettano gli stessi errori che molti di noi hanno fatto facendo sì che il livello di persone che bocciano sale ogni anno perché i ragazzi dopo un po’ di tempo perdono la voglia»

«Orientate di più gli studenti, poiché sono il futuro del mondo »

«Propongo un test attitudinale completo per capire quali facoltà sono più ido-nee all’attitudine di ogni studente.»

«Vorrei evitare di gravare sul bilancio familiare fino all’età adulta.»

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«Ogni scuola dovrebbe organizzare almeno 5 incontri obbligatori con diver-si indirizzi universitari ai quali è obbligatorio partecipare accompagnati dai docenti.»

«Organizzare, anche a partire dalla classe prima, momenti di orientamento più frequenti»

«Il mondo del lavoro richiede un’alta specializzazione e non si possono abban-donare gli studi possedendo soltanto il diploma.»

«Perché credo sia necessario avere un percorso di studi completo, che ti specia-lizzi nel campo che ritieni più adatto a te e che ti formi al meglio, privilegian-do i tuoi interessi e le tue passioni. Inoltre, credo sia ormai essenziale avere una laurea per entrare nel mercato del lavoro, nonostante non sia comunque un’impresa semplice.»

«Consiglio la massima pubblicizzazione possibile, utilizzando internet, i so-cial network ed informando le scuole con iniziative, circolari e articoli sulle varie testate giornalistiche degli istituti.»

«Non vedo l’ora di studiare ciò che mi interessa davvero e perché voglio rea-lizzare un sogno!»

«Oggi giorno senza un titolo di studio si hanno ancora meno prospettive di quante ve ne siano a condizioni normali»

«Sarebbe utile che tutte le università venissero nelle nostre scuole a fare gior-nate di orientamento così da poterci permettere di fare un confronto fra le diverse possibilità.»

«Sarebbe interessante se, oltre ad un esperto/docente della facoltà presentata, agli incontri venisse uno studente/ex-studente che ci parli dell’università dal punto di vista di chi ci studia.»

«Avere la possibilità di seguire da vicino le lezioni e le materie è molto più proficuo che ascoltare dei docenti universitari che ti illustrano esclusivamente il piano di studi.»

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RIFLETTIAMO INSIEMEDall’analisi dei risultati del presente questionario ci sentiamo in dovere di ribadire l’importanza di un buon percorso di Orientamento sia Universitario che lavorativo.

Del resto, è anche dai reclami e dalle proposte dei ragazzi, raccolti in que-ste pagine, che possiamo riscontrare questo comune desiderio, nutrito dalla consapevolezza che ogni scelta alla fine del percorso di studi segni profon-damente il Futuro dei ragazzi.

La presa di coscienza dell’importanza delle proprie scelte spinge la mag-gioranza dei ragazzi a voler riflettere a lungo e a volersi informare il più possibile anche con l’aiuto di professori, studenti universitari e figure pro-fessionali.

Tuttavia il percorso di orientamento non può essere dettato dalla libera ini-ziativa degli studenti, ma deve essere costantemente promosso e affiancato dalla scuola durante tutto il percorso scolastico.

Si deve, cioè, dare ad ogni studente la capacità di guardare dentro di sé per analizzare e identificare predisposizioni, talenti e capacità; si deve, infine, dare al ragazzo tutte le informazioni possibili sul percorso che vuole intra-prendere e su quelli che sta scartando.

In altre parole, l’orientamento a cui aspiriamo non è una semplice pubbli-cizzazione delle università o delle figure lavorative fatta in prossimità della scelta da prendere, ma un vero e proprio percorso formativo, che attraversa ogni grado di scuola e ogni disciplina.

Ci apprestiamo quindi a proporre alcune linee guida, frutto del lavoro della nostra commissione e certamente arricchite dai risultati ottenuti tramite il questionario proposto.

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L’orientamento in uscita dalle scuole superiori dovrebbe affiancare il percor-so dei ragazzi dalla classe prima fino alla classe quinta.

Durante questo periodo il tempo dedicato all’orientamento dovrebbe essere crescente: in un primo tempo, l’obiettivo principale dovrebbe essere quello di far comprendere quali sono le possibili strade percorribili e fare in modo che siano chiare ed apprezzate le difficoltà che comporterà questo percorso.

Successivamente i ragazzi, affiancati da progetti di orientamento universita-rio e lavorativo, dovrebbero riuscire a inquadrare in modo sempre più pre-ciso i loro desideri, le loro aspettative per il futuro e le loro reali capacità e inclinazioni.

In questa fase è molto importante che i ragazzi vengano supportati da esperti e da studenti che frequentavano prima di loro quella scuola e che quindi, rac-contando la loro esperienza universitaria e lavorativa, possano chiarire tutti i dubbi in un clima di dialogo e confronto.

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La fase finale di questo processo di Orientamento culmina nella visita del-le facoltà che interessano maggiormente. Partecipando a lezioni del primo anno, i ragazzi delle scuole superiori possono assaggiare il clima universi-tario e confrontarsi con i ragazzi che frequentano attualmente l’Università.

Durante tutto questo processo il ruolo della scuola è fondamentale poiché deve promuovere e agevolare gli studenti nella partecipazione ai percorsi di Orientamento Universitario dimostrandosi anche più flessibile nel concedere permessi di uscita e chiedendo solamente un’autocertificazione nei casi di assenza.

Inoltre la scuola deve dimostrarsi favorevole a offrire e creare spazi di dibat-tito e assemblee di istituto alle quali partecipano gli ex alunni di quell’istitu-to, esperti dell’università o del mondo del lavoro.

La Giunta Regionale e le Istituzioni interessate devono caricarsi l’impegno di incrementare gli spazi e i momenti di orientamento universitario, scenden-do più capillarmente nel territorio e non limitandosi a individuare giornate di Open Day o organizzando iniziative efficaci ma ristrette a pochi, ma portan-do invece nelle provincie e nelle scuole l’intera offerta universitaria.

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LA II COMMISSIONE“DIRITTO SCOLASTICO E RELAZIONI SCUOLA-LAVORO”La Commissione “Diritto Scolastico e Relazioni Scuola-Lavoro” si è oc-cupata nel corso del biennio parlamentare di alcuni temi: Software Open Source, Orientamento Lavorativo e Universitario, Monitoraggio dello stato generale delle scuole, Ebook negli Istituti Scolastici, Carta degli Studenti della Toscana.

Durante i nostri lavori ci siamo potuti confrontare più volte con GiovaniSì con il quale stiamo lavorando ad un allargamento del ventaglio di offerte di cui uno Studente Toscano può fruire attraverso i meccanismi della carta dello studente già consegnata dal Ministero agli studenti di tutta Italia.

Durante la nostra attività abbiamo potuto confrontarci numerose volte con la commissione nostra parallela in Consiglio Regionale, la V commissione, con la quale abbiamo discusso del PIGI, Piano di Indirizzo Generale Inte-grato, arrivando a formulare alcune proposte di modifica a questo documen-to ponendo l’attenzione sui temi del Diritto allo Studio, dell’Innovazione scolastica, dell’Open Source, dell’Edilizia Scolastica e dell’Orientamento.

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Il Parlamento Regionale degli Studenti della Toscana è nato con l’obbiet-tivo di promuovere e valorizzare il contributo di Noi giovani alla realizza-zione dei valori che alimentano il progresso civile e sociale della società.

Permette a Noi giovani di instaurare un confronto democratico con le isti-tuzioni della Regione Toscana favorendo lo sviluppo di progetti di cittadi-nanza attiva e permettendo a Noi giovani di dire la nostra sulle proposte di Legge Regionale in materia di giovani e scuola.

Da questo mandato il PRS_T è regolato da una legge Regionale (LR 34 del 28 Luglio 2011), affermandosi come una vera e propria istituzione rappre-sentativa degli studenti delle scuole superiori Toscane.

Molti studenti toscani hanno partecipato attivamente alla vita democratica della Regione, hanno proposto nuove idee che hanno contribuito a miglio-rare la vita scolastica di Noi studenti Toscani.

Non tutte le Regioni hanno un Parlamento degli Studenti ed è per questo che l’opportunità che la Regione Toscana ci offre non è banale. Il Parla-mento permette a Noi giovani di esprimere le nostre idee, quelle idee che provengono dalle assemblee di istituto alle quali partecipiamo ogni mese e che attraverso progetti e iniziative diventano fruibili a tutti i ragazzi della Toscana.

IL PARLAMENTO REGIONALE DEGLISTUDENTI DELLA TOSCANA

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Seduta Plenaria delParlamento degli Studenti

della Toscana

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INDICE:

Immagini il tuo futuro? .......................................................................... 1E dopo le Superiori? .............................................................................. 2La voce degli studenti ........................................................................... 10Riflettiamo insieme ............................................................................... 12La II Comm.“Diritto Scolastico e Relazioni Scuola-Lavoro” .............. 15Il Parlamento Regionale degli Studenti della Toscana ......................... 16

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www.studenti.toscana.it

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