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Corso di Storia della Critica d’Arte Laurea Magistrale
a.a.2014-15 prof. Claudia Cieri Via
Aby Warburg e la sua sopravvivenza nel dibattito teorico-critico
contemporaneo
5° Lezione 31 Marzo 2015
Andrea Pisano, porta sud,
1430-36
Lorenzo Ghiberti, porta nord
1401-24
Aby Warburg Abbozzo per una critica al Laocoonte nell’arte
del Quattrocento a Firenze, 1889
• In Andrea Pisano abbiamo, per così dire, anche la scultura libera incollata alla parete. Mentre la prima porta di Lorenzo Ghiberti rappresenta uno stadio di transizione (in primo piano figure libere ma in più file…), nella seconda porta tutta la scultura è libera, la provenienza dalla profondità è connessa alla corporeità ideale con l’accorciamento della linea del disegno proprio per rendere un’immagine in senso pittorico”.
•
Lorenzo Ghiberti, 1425-1452
Adolf von Hildebrand 1847 – 1921
Il problema della forma , 1893
Aby Warburg Ricerche sull’immagine dell’antichità nel primo rinascimento
italiano 1893
Aby Warburg Ricerche sull’immagine dell’antichità nel primo
rinascimento italiano 1893
• Nel presente lavoro si è tentato di porre a raffronto con i noti dipinti mitologici di Sandro Botticelli, La Nascita di Venere e la Primavera, le corrispondenti idee della letteratura poetica e delle teorie estetiche dell’epoca, per chiarire quali fossero gli elementi antichi che interessavano gli artisti del Quattrocento.”
“Chloris eram quae Flora vocor”
Ovidio, Fasti, V , 193
Aby Warburg Ricerche sull’immagine dell’antichità nel primo rinascimento
italiano,1893
• Questo raffronto consente infatti di vedere come gli artisti e i loro consiglieri vedessero negli antichi un modello richiedente un movimento esterno intensificato e si appoggiassero a modelli antichi ogni qualvolta si trattasse di raffigurare il moto fisico attraverso gli accessori come fogge e capigliature.
Aby Warburg Ricerche sull’immagine dell’antichità nel primo
rinascimento italiano 1893
• Nel presente lavoro si è tentato di porre a raffronto con i noti dipinti mitologici di Sandro Botticelli, La Nascita di Venere e la Primavera, le corrispondenti idee della letteratura poetica e delle teorie estetiche dell’epoca, per chiarire quali fossero gli elementi antichi che interessavano gli artisti del Quattrocento.”
“Et imita quanto puoi li greci e
latini con’l modo di scoprire le
membra, quando il vento
appoggia sopra di loro i
panni…ma solo farai scoprire la
quasi vera grossezza delle
membra a una ninfa, o un
angello, li quali si figurino vestiti di
sottili vestimenti, sospinti o
impressi dal soffiare dei venti; a
questi tali et simili si potrà
benissimo far scoprire la forma
delle membra loro .”
Leonardo da Vinci, Trattato della
pittura
Leon Battista Alberti De Pictura, 1434
Ma questi moti d’animo si conoscono dai movimenti del corpo….sono alcuni movimenti d’animo detti
affezione: com’era dolore, gaudio et timore, desiderio et simili altri. Ma noi dipintori i quali
volliamo coi movimenti delle membra mostrare i movimenti dell’animo, solo riferiamo di quei
movimenti si fa mutando il luogo
Aby Warburg Ricerche sull’immagine dell’antichità nel primo rinascimento
italiano 1893
• Osserveremo anche in breve che questa prova è significativa per l’estetica psicologica poichè qui nell’ambiente degli artisti intenti alle loro creazioni, si può osservare nel suo divenire la sensibilità per l’atto estetico della ‘compenetrazione’ come potenza creatrice di stile.
Robert Vischer, Tubinga 1847-Vienna 1933 Über das optische Formgefühl.1972
Friedrich Theodor Vischer, 1807-1877Aesthetik
oder Wissenschaft des Schönen, 1846
Robert Vischer, Ueber das optische Formgefuehl, Lipsia 1873
La mia principale preoccupazione nello sviluppare questi concetti era quella di spiegare in modo preciso l’eccitazione spirituale attraverso e mediante l’eccitazione corporea….Ci troviamo di fronte a un “mistero” che dovrebbe essere spiegato dalla fisiologia in collaborazione con la psicologia.
Il criterio di misura del movimento nervoso e muscolare , che più sopra , nell’ambito delle sensazioni, era rivolto alla forma dell’impressione, vale qui al contempo anche come criterio in generale per il movimento vitale pieno di contenuti
Robert Vischer,
Ueber das optische Formgefuehl, Lipsia 1873
Se, come sostiene F.T.Vischer nella sua estetica (1866), non vi può essere forma senza contenuto, allora quelle forme che non raffigurano alcuna vita psichica propria, devono essere dimostrate in quanto forme alle quali noi osservatori, in virtù di un atto volontario di trasposizione del nostro proprio sentimento, attribuiamo un contenuto psichico…. La simbolica della forma è un intimo sentire in uno l’immagine e il contenuto …si tratta di un incoscio trasferimento della propria forma corporea e quindi anche dell’anima nella forma dell’oggetto. Da ciò ho derivato il concetto che ho denominato empatia (Einfűhlung)
• Le prospettive delle neuroscienze
• D.Freedberg-V.Gallese, Motion, Emotion and empaty in aesthetic experience, 2011
• La percezione visiva degli oggetti nel mondo implica molto di più della mera attivazione delle parti visive del nostro cervello. La visione è sempre un processo multimodale che implica l’attivazione di circuiti cerebrali sensorimotori e affettivi.
• La scoperta dei neuroni specchio nel macaco (1996) e la varietà dei meccanismi di rispecchiamento rivelati nel cervello umano mostrano che le strutture nervose attivate dall’effettiva esecuzione di azioni o dalla soggettiva esperienza di emozioni e sensazioni altrui si attivano anche quando assistiamo alle azioni e alle emozioni e sensazioni altrui.
• La simulazione incarnata si attiva anche quando le azioni e le emozioni sono raffigurate come immagini statiche :
• Il che cosa e il come dell’esperienza estetica incarnata
Neuroscienze
• Percezione visiva
• Attivazione circuiti cerebrali sensomotori, visceromotori, affettivi
• Scoperta neuroni specchio: Gallese 1997: rispecchiamento attivazione delle strutture nervose anche in presenza di fenomeni esterni: azioni, emozioni
• Simulazione incarnata
• Immagini statiche/ artistiche : fondazione dell’empatia nell’esperienza estetica Gallese-Freedberg
• Che cosa?
• Come ?
MEMORIA
Ewald Hering, Uber das Gedächtnis als eine allgemeine
Funktion der organisierten Materie, Leipzig 1870
• Secondo gli studi neurofisiologici il sistema nervoso centrale di ogni organismo mantiene la traccia delle proprie esperienze inconsce del passato che sopravvivono nella memoria collettiva .
Richard Semon, Die Mneme 1904
• Mneme: Facoltà degli organismi di ricordare le proprie esperienze con la varietà di stimoli ricevuti
• Engramma è la traccia materiale iscritta nella memoria da una varietà di fenomeni fisici e psicologici
• Engrammi come simboli dinamici che in virtù dell’energia accumulata occupano la memoria collettiva umana
Richard Semon, Die Mneme 1904
• Mneme: Facoltà degli organismi di ricordare le proprie esperienze con la varietà di stimoli ricevuti
• Engramma è la traccia materiale iscritta nella memoria da una varietà di fenomeni fisici e psicologici
• Engrammi come simboli dinamici che in virtù dell’energia accumulata occupano la memoria collettiva umana
Corso di Storia della Critica d’Arte Laurea Magistrale
a.a.2014-15 prof. Claudia Cieri Via
Aby Warburg e la sua sopravvivenza nel dibattito teorico-critico
contemporaneo
5° Lezione 9 Marzo 2015
Giorgio Vasari, Le Vite, 1550
• “Per la città di sua mano …fece femmine ignude assai delle quali oggi ancora a Castello, villa del duca Cosimo, sono due quadri figurati,l’uno Venere che nasce,e quelle aure e venti che la fanno venire in terra con gli amori; e così un’altra Venere, che le Grazie la fioriscono, dinotando la Primavera”
Aby Warburg Ricerche sull’immagine dell’antichità nel primo rinascimento
italiano,1893
• Questo raffronto consente infatti di vedere come gli artisti e i loro consiglieri vedessero negli antichi un modello richiedente un movimento esterno intensificato e si appoggiassero a modelli antichi ogni qualvolta si trattasse di raffigurare il moto fisico attraverso gli accessori come fogge e capigliature.
Richard Semon, Die Mneme 1904
• Mneme: Facoltà degli organismi di ricordare le proprie esperienze con la varietà di stimoli ricevuti
• Engramma è la traccia materiale iscritta nella memoria da una varietà di fenomeni fisici e psicologici
• Engrammi come simboli dinamici che in virtù dell’energia accumulata occupano la memoria collettiva umana
Aby Warburg, 1895
• ”Le figure con gli abiti o la capigliatura in movimento , possono derivare da un moto del corpo, o in sua assenza dal vento, oppure da una combinazione dei due
• Il movimento della capigliatura e degli abiti è segno di un intensificato movimento personale oppure di un forte vento.”
Aby Warburg, Frammenti 27 marzo 1889
• “movimento del drappeggio senza rapporto con il corpo sottostante”
• “movimento del drappeggio mentre il corpo è in moto”
• “il drappeggio in movimento è considerato e impiegato come strumento della caratterizzazione e di intensificazione psicologica”.
Ovidio, Metamorfosi, I, vv.477,497
• “….una semplice benda le raccoglie i capelli scomposti…”
• “…Guarda i capelli che le scendono scompigliati sul collo….”
Angelo Poliziano, La Giostra,1476-’78
• “…Ella siede sull’erba intrecciando ghirlande e , scorgendo il giovane si alza timorosa e con aggraziato movimento afferra l’orlo della veste il cui grembo è colo dei fiori colti”
• Gertrud Bing, Introduzione a
• Aby Warburg, La Rinascita del paganesimo antico, La Nuova Italia, 1966
• Rapporto fra espressione figurativa e linguaggio parlato
• Funzione dell’arte figurativa nella vita della civiltà
• (interdisciplinarietà /comparazione culturale e spazio temporale)
• Analisi iconologica
For Springs by Sandro Botticelli (Dante Gabriele Rossetti)
Eugène Grasset, Primavera, Museo di Nancy,
1900
Burnes-Jones, Orfeo Euridice, Oxford
Burnes-Jones, Orfeo Euridice, Oxford
August Schmarsow, 1907
• “I movimenti nella forma più intensificata della corsa o della danza mediano all’uomo primitivo contenuti più concreti”
Corso di Storia della Critica d’Arte Laurea Magistrale
a.a.2014-15 prof. Claudia Cieri Via
Aby Warburg e la sua sopravvivenza nel dibattito teorico-critico
contemporaneo
7° Lezione 14 Aprile 2015
Leon Battista Alberti De Pictura, 1434
Ma questi moti d’animo si conoscono dai movimenti del corpo….sono alcuni movimenti d’animo detti
affezione: com’era dolore, gaudio et timore, desiderio et simili altri. Ma noi dipintori i quali
volliamo coi movimenti delle membra mostrare i movimenti dell’animo, solo riferiamo di quei
movimenti si fa mutando il luogo
Guglielmo Ebreo Trattato dell’arte del ballo,1463
“La qual virtù del danzare è un’azione dimostrativa di fuori di movimenti spirituali li quali si hanno a concordare colle misurate e perfette consonanze di detta armonia, che per lo nostro anelito alle parti intellettive trai pensieri cordiali con diletto discendi, dove poi si genera certi dolci sommovimenti i quali, come contro a sua natura richiusi, si sforzano quanto possono d’uscire fuori e farsi in atto manifesti”
Aby Warburg,
Scambi di
civilta’ artistica
fra nord e sud,
1905
Bassa Danza, affresco, particolare Bracciano, Castello Orsini
Matteo di Giovanni, Matrimonio di Antioco e Stratonice,
San Marino, H.E.Huntington Library and Art Gallery
Erasmus Grasser, 1450-1515
Moriskentänzer, Munich, Stadtmuseum,.
Filippo Lippi, Cattedrale di Prato, 1452-64
Ludwig Klages, Ausdruckskunde, Bonn
1920
Ludwig Klages, Wesen des Rhythmus,
Bonn 1920
Rudolf Steiner, Eurythmie, Dornach
1924
G. Simmel, Rembrandt. Ein
Kunsphilosophischer Versuch, 1916
E.Panofsky, Albrecht Duerer rhytmische
Kunst, in “Jaharbuch fuer
Kunstwissenschaft”, 1926, pp. 136-192.
Maurice Emmanuel, La Danse grecque antique d’aprés les monuments figurés, Paris 1896
Analisi cronofotografiche
Rudolph Laban,
Der moderne Ausdruckstanz in der Erziehung, 1889
Mary Wigman
Die Spiralee des Tanzes
Aleksander Sacharov
Clotilde von Derp
Loie Fuller
Isadora Duncan
Midia, Carlsruhe, Badisches Landesmuseum
Isadora Duncan L’arte della danza, 1911
F. Nietzsche:”il filosofo che danza”
• “Cercare le forme più belle in natura e trovare il movimento che esprime l’anima di queste forme, questa è l’arte del danzatore”
• Bayreuth, R.Wagner,Tannhäuser, 1904
• Baccanale
Questo raffronto consente
infatti di vedere come gli
artisti e i loro consiglieri
vedessero negli antichi un
modello richiedente un
movimento esterno
intensificato e si
appoggiassero a modelli
antichi ogni qualvolta si
trattasse di raffigurare il moto
fisico attraverso gli accessori
come fogge e capigliature.
Giorgio Agamben ,Ninfe, Bollati Boringhieri, Torino, 2007
• Domenico da Piacenza, Dela arte di ballare et danzare, 1425
• “…misura, memoria, agilita’, maniera misura del terreno e fantasmata…Dico a te che chi del mestiere vuole imparare, bisogna danzare per fantasmatae nota che fantasmata e’ una prestezza corporale, la quale e’ mossa cum lo intelletto del mesura” Fantasmata e’ un arresto improvviso fra due movimenti…che pari aver veduto lo capo di medusa
Bibbia di Borso d’Este
Luca Giordano, 1670, Genova Palazzo Reale
Giorgio Agamben ,Ninfe, Bollati Boringhieri, Torino, 2007
• La danza dunque e’ per Domenico da Piacenza essenzialmente un’operazione condotta sulla memoria, una composizione dei fantasmata in una serie temporalmente e spazialmente ordinata. Il vero luogo del danzatore non e’ nel corpo e nel suo movimento, bensi’ nell’immagine come capo di medusa, come pausa non immobile, ma carica insieme , di memoria e di energia dinamica. Ma cio’ significa che l’essenza della danza non e’ il piu’ il movimento, e’ il tempo. (e dunque la musica come ritmo.)
William Kennedy Laurie Dickson, 1860-1935 regista
(Thomas Edison, inventore del kinetoscopio)
1894, esperimento di film sonoro
Black Maria
Brooklyn Institute of Arts and Scienze 1893
W.K.L.Dickson, Le immagini filmiche, 1889