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La scuola per crescere pag. 6 LA NUOVA SCUOLA pag. 13 SALUTO ALLA SCUOLA pag. 5 NOTE TRA LE STELLE pag. 3 SEGNI DI GENTILEZZA Quadrimestrale edito dagli alunni del V Circolo “Giovanni Palatucci” di Avellino - Anno XII - Numeri 1 e 2 - Giugno 2017 - Distribuzione gratuita IL QUINTO CIRCOLO COME LUOGO DI CRESCITA SOCIALE C arissimi, è dovero- so ringraziarvi per la fiducia accordata- ci anche quest’anno, in sede di iscrizioni, con la scelta della nostra offerta for- mativa. Come sempre l’anno scolastico è volato via veloce- mente mentre le chat di classe, da spazio utile per scambiarsi notizie, si sono a volte trasfor- mate in un tribunale virtuale. È questa una realtà comune a tutte le scuole, dal nord al sud, ed il repertorio che passa attra- verso le chat è vario. A volte passano anche attacchi alla scuola basati su informa- zioni frammentarie e deconte- stualizzate, ma riportate come certezze, che si concludono con la fatidica domanda “A voi risulta?”. Altre volte qualcu- no, con poca consapevolezza, si lascia andare a commenti offensivi o a diffondere notizie riservate. Il gruppo di classe nasce certamente con le mi- gliori intenzioni, per scam- biarsi informazioni su compiti e orari, inviti a feste di com- pleanno, ma può anche inne- scare conflitti perché si scrive con leggerezza, senza riflettere sulle conseguenze. Per questo vorrei invitare i ge- nitori all’uso corretto di questi gruppi, ad evitare che questioni banali si trasformino in proble- mi enormi. Gli insegnanti provano a fare da moderatori, ma con scarsi risultati. A tale proposito vorrei ricordare che la comunicazione corretta fra insegnanti e ge- nitori avviene tramite diario, mentre lo scambio di informa- zioni urgenti attraverso e-mail o telefono cellulare può essere accettato solo fra insegnante e rappresentante di classe. Per tutte le altre comunica- zioni, su prenotazione, i geni- tori e gli insegnanti possono utilizzare spazi tutelati in cui avere incontri individuali che certamente non possono av- venire all’inizio o al termine delle lezioni, ovvero durante lo svolgimento delle attività didattiche. L’uso scorretto delle chat, ri- chiama l’utilizzo improprio e diffuso dello smartphone per scambiarsi messaggi, fotogra- fie, filmati ecc. con amici o compagni di classe. La scuola con la collaborazione delle fa- miglie vuole prevenire l’uso improprio delle nuove tecno- logie dell’informazione con- dividendo un percorso edu- cativo comune. È importante che ragazzi e ragazze vengano educati all’uso delle opportu- nità della rete e che i genitori condividano con i figli regole e abitudini di utilizzo. Ricordo che occorrono 16 anni di età per la regolare registrazione a WhatsApp e l’uso improprio dello stesso e dei contenuti trasmessi costituisce reato. In sinergia genitori e scuola possono costruire un corretto percorso educativo-formativo degli alunni e prevenire preva- ricazioni, episodi di bullismo ovvero manifestazioni di vio- lenza tra adolescenti, fatti anche di parole diffamanti, prese in giro, chat di gruppo. I ragazzi devono essere consa- pevoli che dietro lo schermo dello smartphone si possono celare i più impavidi bulli. Le diffamazioni lasciano meno segni di una spinta, ma fanno più male. Un occhio pesto ha bisogno di poche spiegazioni, mentre le ferite da cyber-bulli- smo sono difficili da spiegare e da mostrare. È importante ri- conoscere che uno scherzo non è più tale se qualcuno non sta sorridendo. Parlare di bullismo ai bambini non è facile: insegniamogli ad affrontare gli ostacoli, a dare il meglio di se stessi con il sorriso e l’ottimismo. L’ottimismo permette di ri- conoscere i problemi; aiuta a ridimensionarli, affrontarli e risolverli; dà la consapevolez- za di poter raggiungere i propri obiettivi; spinge a vivere in modo gratificante e soddisfa- cente. Chi vive con ottimi- smo si ammala meno, vive più a lungo, riesce meglio nello studio, nello sport, nei rap- porti sociali; è più felice. Ed è questo l’augurio che faccio ad ognuno di voi! Angela Tucci Il saluto della Dirigente Numero doppio! NUMERO DOPPIO Cari Lettori, il nostro Giornalino “Noi e il Mondo” continua a riscuotere suc- cesso! Dopo la premiazione nel 2016 al Teatro Bonci di Cesena, del Concorso “Fare il Giornale nelle Scuole”, promosso dal Consiglio nazionale dell’Ordi- ne dei giornalisti, anche nel 2017 viene premiato, classificandosi secondo, al Concorso Nazionale “Carmine Scianguetta” per il miglior Giornalino Scola- stico, tenutosi il 19 maggio all’Istituto comprensivo “Don Lorenzo Milani” a Manocalzati (Av). Quest’anno, eccezionalmente, esce con un numero doppio (n. 1 e n. 2 - Anno XII), e raccoglie, con rinnovato entusiasmo, una parte delle numerose iniziative e delle molteplici attività svolte durante quest’anno scola- stico dagli alunni del Quinto Circolo “G. Palatucci”. Buona lettura!

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Page 1: pag. 3 SEGNI DI GENTILEZZA pag. 5 NOTE TRA LE STELLE La ... · La scuola per crescere pag. 6 LA NUOVA SCUOLA pag. 13 SALUTO ALLA SCUOLA pag. 5 NOTE TRA LE STELLE pag. 3 SEGNI DI GENTILEZZA

La scuola per crescere

pag. 6 LA NUOVA SCUOLA

pag. 13 SALUTO ALLA SCUOLA

pag. 5 NOTE TRA LE STELLE

pag. 3 SEGNI DI GENTILEZZA

Quadrimestrale edito dagli alunni del V Circolo “Giovanni Palatucci” di Avellino - Anno XII - Numeri 1 e 2 - Giugno 2017 - Distribuzione gratuita

IL QUINTO CIRCOLO COME LUOGO DI CRESCITA SOCIALE

Carissimi, è dovero-so ringraziarvi per la fiducia accordata-ci anche quest’anno,

in sede di iscrizioni, con la scelta della nostra offerta for-mativa. Come sempre l’anno scolastico è volato via veloce-mente mentre le chat di classe, da spazio utile per scambiarsi notizie, si sono a volte trasfor-mate in un tribunale virtuale. È questa una realtà comune a tutte le scuole, dal nord al sud,

ed il repertorio che passa attra-verso le chat è vario. A volte passano anche attacchi alla scuola basati su informa-zioni frammentarie e deconte-stualizzate, ma riportate come certezze, che si concludono con la fatidica domanda “A voi risulta?”. Altre volte qualcu-no, con poca consapevolezza, si lascia andare a commenti offensivi o a diffondere notizie riservate. Il gruppo di classe nasce certamente con le mi-gliori intenzioni, per scam-biarsi informazioni su compiti e orari, inviti a feste di com-pleanno, ma può anche inne-scare conflitti perché si scrive con leggerezza, senza riflettere sulle conseguenze. Per questo vorrei invitare i ge-nitori all’uso corretto di questi gruppi, ad evitare che questioni banali si trasformino in proble-mi enormi. Gli insegnanti provano a fare da moderatori, ma con scarsi risultati. A tale proposito vorrei

ricordare che la comunicazione corretta fra insegnanti e ge-nitori avviene tramite diario, mentre lo scambio di informa-zioni urgenti attraverso e-mail o telefono cellulare può essere accettato solo fra insegnante e rappresentante di classe. Per tutte le altre comunica-zioni, su prenotazione, i geni-tori e gli insegnanti possono utilizzare spazi tutelati in cui avere incontri individuali che certamente non possono av-venire all’inizio o al termine delle lezioni, ovvero durante lo svolgimento delle attività didattiche.L’uso scorretto delle chat, ri-chiama l’utilizzo improprio e diffuso dello smartphone per scambiarsi messaggi, fotogra-fie, filmati ecc. con amici o compagni di classe. La scuola con la collaborazione delle fa-miglie vuole prevenire l’uso improprio delle nuove tecno-logie dell’informazione con-dividendo un percorso edu-

cativo comune. È importante che ragazzi e ragazze vengano educati all’uso delle opportu-nità della rete e che i genitori condividano con i figli regole e abitudini di utilizzo. Ricordo che occorrono 16 anni di età per la regolare registrazione a WhatsApp e l’uso improprio dello stesso e dei contenuti trasmessi costituisce reato. In sinergia genitori e scuola possono costruire un corretto percorso educativo-formativo degli alunni e prevenire preva-ricazioni, episodi di bullismo ovvero manifestazioni di vio-lenza tra adolescenti, fatti anche di parole diffamanti, prese in giro, chat di gruppo. I ragazzi devono essere consa-pevoli che dietro lo schermo dello smartphone si possono celare i più impavidi bulli. Le diffamazioni lasciano meno segni di una spinta, ma fanno più male. Un occhio pesto ha bisogno di poche spiegazioni, mentre le ferite da cyber-bulli-

smo sono difficili da spiegare e da mostrare. È importante ri-conoscere che uno scherzo non è più tale se qualcuno non sta sorridendo. Parlare di bullismo ai bambini non è facile: insegniamogli ad affrontare gli ostacoli, a dare il meglio di se stessi con il sorriso e l’ottimismo.L’ottimismo permette di ri-conoscere i problemi; aiuta a ridimensionarli, affrontarli e risolverli; dà la consapevolez-za di poter raggiungere i propri obiettivi; spinge a vivere in modo gratificante e soddisfa-cente. Chi vive con ottimi-smo si ammala meno, vive più a lungo, riesce meglio nello studio, nello sport, nei rap-porti sociali; è più felice. Ed è questo l’augurio che faccio ad ognuno di voi!

Angela Tucci

Il saluto della Dirigente

Numero doppio!

NUMERO DOPPIO

Cari Lettori, il nostro Giornalino “Noi e il Mondo” continua a riscuotere suc-cesso! Dopo la premiazione nel 2016 al Teatro Bonci di Cesena, del Concorso “Fare il Giornale nelle Scuole”, promosso dal Consiglio nazionale dell’Ordi-ne dei giornalisti, anche nel 2017 viene premiato, classificandosi secondo, al Concorso Nazionale “Carmine Scianguetta” per il miglior Giornalino Scola-stico, tenutosi il 19 maggio all’Istituto comprensivo “Don Lorenzo Milani” a Manocalzati (Av). Quest’anno, eccezionalmente, esce con un numero doppio (n. 1 e n. 2 - Anno XII), e raccoglie, con rinnovato entusiasmo, una parte delle numerose iniziative e delle molteplici attività svolte durante quest’anno scola-stico dagli alunni del Quinto Circolo “G. Palatucci”. Buona lettura!

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2 NOI E IL MONDO

V C - F. SCANDONE

Tutto è iniziato dall’incontro con David Conati, l’autore di “Amici virtuali” che è venuto qui, a scuola, insieme all’illustra-tore Andrea Sbrogiò, a proporci un labora-torio di scrittura creativa e a spiegarci un

metodo molto divertente per far nascere le storie.Grazie a questo incontro importante abbiamo realiz-zato in classe la nostra storia. Il primo consiglio che ci ha suggerito David è che per scrivere bene è es-senziale leggere tanto, ma noi, questa cosa qui, già la sapevamo perché con la nostra maestra Marina parte-cipiamo a un progetto di lettura dalla prima e siamo dei lettori... affamati.Ma ora vi spieghiamo il procedimento della Lotteria inventastorie che David ci ha insegnato: oltre a fogli e penne, naturalmente, ci serve un mazzo di carte con le lettere dell’alfabeto scritte solo su un lato (lo abbiamo realizzato noi stessi con dei cartoncini colo-rati). Due bambini lanciano in aria le carte e, quando sono ormai cadute sul pavimento, uno di loro prende una carta a caso e con quella lettera bisogna scegliere il nome comune del protagonista, per esempio a noi era uscita la lettera G e tra le varie proposte abbiamo

scelto il nome GIOCOLIERE. Poi abbiamo raccolto da terra un’altra carta con un’altra lettera e abbiamo scelto così il nome proprio del protagonista e dopo, con un’altra lettera, abbiamo deciso il luogo dove si sarebbe svolta la storia, poi abbiamo scelto l’antago-nista e un’azione contrastante che serviva allo svolgi-mento della trama.A questo punto avevamo un mini canovaccio del rac-

conto, potevamo procedere ad arricchire la storia. Allora ci è venuto in aiuto Andrea D’Agostino, uno scrittore che la nostra maestra ha conosciuto a un fe-stival letterario dove ha presentato il suo libro. Lui ha registrato per noi un video clip in cui ci racconta come è nata la sua storia (Nota dell’insegnante: Andrea scrive narrativa per adulti. Il libro di riferimento è “Conosco l’amore meglio di voi”. Nel video clip non ha raccontato il contenuto della storia, ma soltanto il processo di nascita di una storia). Grazie ai consigli di Andrea abbiamo deciso anche noi di avere in classe la nostra “Lavagna della storia” una lavagna bianca magnetica sulla quale abbiamo applicato tutto il ma-

teriale che ci sarebbe servito a sviluppare il nostro racconto, perché abbiamo capito che, per realizzarlo, può essere importante oltre alla fantasia, raccogliere una serie di informazioni sul luogo in cui si decide di ambientare il racconto, ad esempio. Infatti, poiché il luogo della nostra storia era il deserto, ci siamo dovuti documentare facendo delle ricerche sulle caratteristi-che di questo ambiente dove noi non siamo mai stati. Abbiamo inoltre fatto delle ricerche sui Berberi, sulle loro abitudini, sul loro modo di mangiare, sulle loro abitazioni, sulle caratteristiche del clima, sul vento del deserto che crea le tempeste di sabbia. Man mano che raccoglievamo queste informazioni le fissavamo sulla lavagna insieme ai disegni che rappresentavano il luogo, il volto del protagonista o di altri personaggi. In quei momenti ci siamo sentiti un po’ come Emilio Salgari che ha scritto “Le tigri di Mompracem”, e ha parlato di quei luoghi lontani e bellissimi, le isole della Malesia, che lui non aveva mai visitato, non aveva mai visto neanche alla televisione perché all’e-poca in cui lui scriveva la televisione non esisteva ancora. Come faceva quindi a parlare di quei luoghi pur non essendoci mai stato? Faceva ricerche, osser-vava le carte nautiche, le riviste di viaggi e le enciclo-pedie. Pensate che fece solo un viaggio in vita sua: nel mar Adriatico, da Venezia fino a Brindisi. Quando la maestra ci ha parlato di questo autore abbiamo capito che anche noi avremmo potuto scrivere la nostra storia con l’aiuto della fantasia e della ricerca. Ah...dimenticavamo di dire una cosa importantissima: sul nostro banco c’è sempre stato il vocabolario e il dizio-nario dei sinonimi e dei contrari, perché il vero scrit-tore non ne può fare a meno. In questi giorni stiamo lavorando alle illustrazioni che accompagneranno il racconto, a proposito, non abbiamo ancora scelto il titolo (la maestra ci ha detto che lo sceglieremo con la tecnica del brain storming); concluderemo così questi cinque anni di scuola e conserveremo questa storia; forse un giorno saremo noi a raccontarla ai nostri figli.

La scuola apre le porte agli scrittori

V A/B - F. SCANDONE

Carissima e gentilissima Yvonne,

siamo gli alunni delle “mitiche” VA e VB del V Circolo Didattico “Giovanni Palatucci” di Avellino e le scriviamo per poter parlare e fare delle riflessioni sul suo bellis-simo libro “Un amico venuto dal mare”.La nostra maestra ce lo ha pro-posto come lettura estiva e noi lo abbiamo letto con entusiasmo, interesse e curiosità, infatti, non appena finivamo un capitolo, vole-vamo subito scoprire cosa sarebbe accaduto in quello successivo.Ci siamo calati nella sua storia e immedesimati con i protagonisti, alunni di una classe V, proprio come noi, con i nostri stessi pro-blemi, pregi, difetti, compiti da svolgere, maestre da ascoltare, sport da praticare…Molte pagine sono state diverten-ti, altre coinvolgenti, altre ancora, commoventi; una storia appas-sionata che ci ha fatto capire il valore dell’amicizia e l’importanza dell’integrazione senza frontiere, senza distinzione di razza, sesso, lingua o religione.Ne abbiamo parlato così tanto in classe, nei momenti di circle-time, che ci è balenata l’idea di ricavare

dalla trama un’attività laboratoria-le di scrittura creativa: il consueto ma sempre attuale “Gioco dell’O-ca” con il quale ci siamo divertiti, oltre che a giocare, a presentarlo il giorno dell’Open Day, importante evento della nostra scuola.Il gioco è stato realizzato intera-mente da noi bambini: le scene più significative di ogni capitolo sono state rappresentate grafica-mente su cartoncino, le pedine, gli ostacoli e i premi (tipo vulcano, pozzo, scale, scuola, scuolabus) sono stati costruiti con materia-le di facile consumo, in formato tridimensionale.Più lavoravamo e più ci venivano in mente nuove idee. Abbiamo for-mulato delle domande per ogni ca-pitolo e scritto le regole del gioco.La maestra, per rendere il gioco più appassionante, ha voluto in-serire anche il DOMANDONE, domande speciali di grammatica alle quali, se rispondevi in modo corretto, potevi avanzare di un certo numero di caselle, altrimen-ti venivi penalizzato. Il gioco è stato inaugurato, per l’appunto, il giorno dell’Open Day; noi, nella nostra aula, siamo stati suddivisi in squadre e, comodamente sdra-iati, su cuscini e tappeti, abbiamo cominciato a giocare. Tanti sono stati i genitori che hanno assistito e sembravano davvero interessa-ti. Noi, dal canto nostro, ci siamo divertiti tanto! Per questo motivo, carissima e gentilissima Yvonne, per noi sarebbe un grande onore conoscere di persona l’autrice di questa bellissima storia che ci ha insegnato ad abbattere tutte le bar-riere che ci separano dagli altri.Grazie, la salutiamo con affetto.

Risposta dell’Autrice:Alle “mitiche” VA e VB: un grazie di cuore per avermi inviato una bellissima lettera dopo aver letto il mio libro “Un amico venuto dal

mare”. Avete compreso benissimo i messaggi del libro e li state met-tendo in pratica. BRAVI!!Sulla Terra ogni persona crede di essere nel giusto e pensa di appar-tenere all’umanità migliore. Ogni popolo coglie l’occasione per dimostrare quanto sia più bravo degli altri. Le differenze esistono e vanno riconosciute. Non sempre le differenze degli altri ci piac-ciono e questo non vuol dire che siamo cattivi. Diventiamo cattivi quando impediamo agli altri di essere diversi. Le differenze sono anche positive. Le differenze sono ciò che rendono il mondo un posto interessante in cui vivere. Per voi, uomini e donne del futuro:UN MONDO DI 11 è poca cosama davanti all’universo1 è solo 1il resto è immenso!ma se ti fermicon gli altri a parlarescoprirai che ogni 1è “unico e speciale”!!!questa è meravigliosa particolarità:non c’è ricchezzasenza… diversità !!!!Vi voglio un mondo di bene!!! Un abbraccio alle maestre sensibili come le vostre!! Mi piacerebbe proprio incon-trarvi. Scoprirete attraverso le domande che mi farete, quanto nel libro ci sia di fantasia e quanto di verità: un mistero davvero!! Saluti ai vostri genitori. Ivonne

I A/B/C - F. SCANDONE

Nel mese di novembre è toccato agli alunni delle classi prime mettersi alla prova nel gioco del tennis.Guidati da un esperto, i bambini hanno familiariz-zato con questo sport. Inoltre, grazie ai progetti di ampliamento formativo, avranno la possibilità di poterlo praticare anche nel corso dell’anno, nella nuova palestra del Quinto Circolo.L’iniziativa, risultata alquanto entusiasmante, è stata un’occasione di aggregazione e socializzazione per gli alunni.

Tennis alla Scandone

Sport

I bambini delle Prime si preparano alla sfida

Scandone

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3NOI E IL MONDO

V A/B - F. SCANDONE

Recentemente, il 13 ottobre 2016, è venuto a mancare, all’età di 90 anni, Dario Fo, scrittore, cantante, attore, drammaturgo, illustratore, giulla-re nonché vincitore, nel 1997, del Premio Nobel alla Letteratura. I media ne hanno parlato così tanto che anche noi alunni ci siamo interessati al per-sonaggio attraverso ricerche relative alla sua biografia, ma poi la domanda è nata spontanea: “Cos’è un Premio Nobel, a chi viene assegnato e per quale motivo”? Ebbene, il Premio Nobel è

uno dei riconoscimenti più importanti e prestigiosi che annualmente viene asse-gnato, da un gruppo di studiosi di tutto il mondo, a quanti si distinguono per le loro eccezionali ricerche. Il premio deve il nome ad Alfred Nobel, l’indu-striale e chimico svedese, inventore della dinamite nel 1866, che, prima di morire, espresse la volontà di istituire questo premio. La prima assegnazione è avvenuta nel 1901, quando furono consegnati il premio per la pace, per la letteratura, per la chimica, per la medi-cina e per la fisica. Dal 1969 è stato isti-tuito anche il premio per l’economia. Il Premio Nobel per la pace, tuttavia, è quello che conferisce grande prestigio e considerazione. La cerimonia della consegna di questo premio si tiene ogni anno a Stoccolma il 10 dicembre, il

giorno dell’anniversario della morte di Alfred Nobel. Titolo prestigiosissimo ma che comporta anche l’attribuzione di una grossa somma di denaro, attual-mente circa un milione di euro, che a noi è sembrato veramente tanto, forse esagerato. Durante le nostre ricerche abbiamo letto che tantissime persone hanno ricevuto il Nobel e tra loro, oltre al grande Dario Fo, altri diciannove italiani e ciò ci ha riempiti di orgoglio. Ma chi sono gli altri Nobel italiani e in quale disciplina hanno ricevuto questo riconoscimento? Ricordiamoli.Camillo Golgi. È stato il primo italia-no in assoluto a ricevere il Nobel per la medicina e la fisiologia nel 1906 “in riconoscimento del lavoro svolto sulla struttura del sistema nervoso”. Giosuè Carducci. È stato il nostro primo Nobel per la letteratura per “il tributo all’energia creativa, alla purezza dello stile e alla forza lirica che caratte-rizza il suo capolavoro di poetica”.Ernesto Teodoro Moneta. A soli 15 anni si impegnò contro gli austriaci durante le Cinque giornate di Milano. Gradualmente prese le distanze dai conflitti e il Nobel arrivò nel 1907. Guglielmo Marconi. Il Nobel per la fisica arrivò nel 1909 a soli 35 anni in riconoscimento del contributo allo svi-luppo della telegrafia senza fili. Grazia Deledda. La scrittrice sarda più famosa al mondo è stata l’unica italiana a vincere il Nobel per la letteratura nel 1926 dopo Carducci. Luigi Pirandello. È stato il terzo italia-no a ricevere il Nobel per la letteratura nel 1934. Il grande drammaturgo rag-giunse la fama nel 1921, ma solo due anni dopo la sua morte vinse il Nobel. Enrico Fermi. Aveva solo 37 quando ottenne il Nobel per la fisica nel 1938 per la scoperta della radioatti-vità artificiale prodotta da irradiazio-ne neutronica.

Daniel Bovet. Ebbe il Nobel nel 1957 per la medicina e la fisiologia quando era cittadino italiano, ma era nato in Svizzera.Salvatore Quasimodo. Vinse il Nobel per la Letteratura nel 1959 “per la sua poetica lirica, che con ardente classici-tà esprime le tragiche esperienze della vita dei nostri tempi”. Emilio Segrè. Fu premiato con il Nobel per la fisica nel 1959 insieme a Owen Chamberlain per la scoperta di una par-ticella dell’antimateria nota con il nome di antiprotone.Giulio Natta. È stato il solo italiano ad avere conseguito il Nobel per la chimica. Lo ottenne nel 1963 per la scoperta del polipropilene isotattico che diventò poi famoso con il marchio di Moplen: la plastica leggera di cui sono fatti, per esempio, tutti i contenitori e utensili da cucina. Una vera rivoluzione per il mondo moderno. Salvatore Edoardo Luria. Ha ricevu-to il Nobel nel 1969 per la fisiologia e la medicina. Eugenio Montale. Uno dei più amati poeti del Novecento. Vinse il Premio Nobel per la letteratura nel 1975. Renato Dulbecco. È stato il grande studioso che ha rivoluzionato la lotta contro i tumori scoprendo le interazioni fra virus tumorali e il materiale geneti-co della cellula. Per questo, nel 1975, ha ottenuto il Nobel per la medicina e la fisiologia. Carlo Rubbia. Il Nobel per la fisica gli è stato assegnato nel 1984 a “per il contributo decisivo al grande proget-to, che ha portato alla scoperta delle particelle W e Z, comunicatori di in-terazione debole”.

Franco Modigliani. L’unico Nobel ita-liano per l’economia. Il premio arrivò nel 1985 “per le pionieristiche analisi sul risparmio delle famiglie e sui mercati finanziari”. Rita Levi-Montalcini. È stata la seconda donna italiana a vincere il Nobel nel 1986 per la fisiologia e la me-dicina, grazie alla scoperta per la cura delle malattie neurologiche degenerati-ve come l’Alzheimer. Dario Fo. La motivazione dell’Acca-demia di Svezia che nel1997 ha confe-rito il Nobel per la letteratura a Dario Fo recita: “Perché, seguendo la tradizione dei giullari medievali, dileggia il potere restituendo la dignità agli oppressi”. Riccardo Giacconi. L’astrofisico ge-novese ha ricevuto il Nobel per la fisica nel 2002 per il suo contributo all’astro-fisica e per aver dato apporto alla sco-perta delle sorgenti cosmiche a raggi X. Mario Capecchi. Il Premio è arrivato nel 2007 per la medicina e la fisiologia grazie alla ricerca sulle cellule stamina-li embrionali.Abbiamo capito, quindi, che vincere il Nobel è la vera vetta, il simbolo della più alta eccellenza riconosciuta nel mondo: al di sopra di questo ambito premio non c’è altro! Crediamo che per vincere tale premio bisogna essere consapevoli che l’umanità progredisce grazie all’intuizione, alla scoperta e alla capacità di impegnarsi con serietà e de-vozione. Ognuno di noi deve scoprire qual è il proprio dono concentrandosi su nuove idee e abituandosi a pensare in modo non convenzionale. Bisogna avere ostinazione e tenacia ed essere preparati ad eventuali delusioni e falli-menti perché, niente che valga la pena, si ottiene facilmente. Non c’è nulla di intellettualmente più gratificante che scoprire qualcosa a cui nessun altro aveva pensato prima. Poter vivere, quindi, unendo lavoro e creatività è un privilegio immenso. Applicando questi comportamenti e queste regole quoti-dianamente, forse non vinceremo mai tale premio, ma sicuramente la nostra vita sarà da Premio Nobel.

Premi nobel italiani

La mostra scientifica

IIIB - F. SCANDONE

Giovedì 27 Ottobre 2016 siamo andati a visita-re due mostre scienti-fiche davvero speciali: “Insecta” e “Gioielli a

sei zampe”. Con nostra grande meraviglia abbia-mo visto insetti vivi che riuscivano a mimetiz-zarsi per difendersi dai predatori o per non farsi

scoprire dalle prede: l’In-setto Stecco gigante, si-mile ad un ramo spinoso, l’Insetto Foglia, l’Insetto Orchidea, la Mantide Re-ligiosa… Noi stessi non riuscivamo a distinguerli nel loro habitat! Abbiamo visto, sentito ed imitato la Blatta Urlatrice, che per spaventare emetteva un suono forte e fastidio-so. C’era addirittura la Cimice “assassina”, ma questa l’abbiamo lasciata tranquilla a riposare nella sua teca per non rischia-re di essere contaminati dal suo veleno. Altri in-setti erano imbalsamati.Alcuni erano adagiati in

scatoline di velluto nero: con i loro colori e riflessi argentati e dorati, ci sem-bravano davvero gioielli luccicanti, rari e preziosi, degni di una regina.Abbiamo anche osserva-to alcuni tipi di farfalle: quella più rara al mondo, la Farfalla Cobra, la Far-

falla Faraone ed una con due speciali “code” lun-ghissime. Un vero ento-mologo ci ha guidati alla scoperta di questo mondo fantastico. Egli, per farci capire che gli insetti sono invertebrati e che non hanno uno scheletro in-terno, ma una corazza ri-gida chiamata esoschele-tro, ha usato un modello gigante di insetto in pla-stica. Questo modello è stato utile anche per farci scoprire come si nutro-no e come respirano gli insetti. Infatti, abbiamo potuto vedere gli stigmi, piccoli fori posti sull’ad-dome da cui partono le

trachee, tubicini che por-tano l’ossigeno a tutto il corpo. Questa esperienza è stata molto emozionante ed interessante. Ci siamo divertiti e tutti noi spe-riamo di poterla rifare presto. Abbiamo impa-rato che gli insetti non si devono né detestare e né temere!

Gioielli rari!

CodingII C - F. SCANDONE

La storia di Zip e Mattia (inventata da noi bambini, questa storia che ci ha aiutato a svolgere anche una “lezione speciale” di CODING).…C’era una vota un bambino che si chiamava Mattia molto amico di un

delfino di nome Zip. C’era un unico problema: non parlavano la stessa lingua, così decisero di disegnare sulla sabbia. Zip col suo muso disegnò e Mattia capì che doveva salire sul suo dorso. Con un grande tuffo entrarono in acqua e Mattia respirava grazie alle bollicine magiche che Zip gli aveva regalato. I due si trovaro-no in un parco di nome Pescilandia dove insieme ai pesci si divertirono un mondo.

La storia di Zip e MattiaII B - F. SCANDONE

Attività di coding realizzata in classe dagli alunni.

Settimana del codeweek

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4 NOI E IL MONDO

SEZ. A/B/C - G.PAOLO II - F. SCANDONE

Il titolo rispecchia l’ambiente sco-lastico delle Sezioni A, B e C della Scuola dell’Infanzia “G. Paolo II” - Scandone - V Circolo, che di-mostra ancora una volta, di essere una eccellente realtà, efficiente e significativa. Grazie alla compe-tenza dei docenti coordinati dalla professionalità della Dirigente, la

scuola accoglie i bambini in un ambiente sereno e giocoso simile a quello familiare.Anche quest’anno, sono state svolte varie attività per garantire l’integrazione in questo ambiente scolastico.In particolare, ricordiamo:Il 25 novembre - l’OPEN DAY - la Scuola dell’Infanzia del V Circolo ha aperto le porte ai genitori e ai bambini per presentare l’offerta formativa in vista delle iscrizioni per il prossimo anno scolastico. Durante tale manifestazione, sono state fatte visitare le strutture e i genitori hanno potuto assistere alle attività didattiche svolte dai bambini partecipando a vari giochi di movimento.Il 16 dicembre dove i bambini hanno festeggiato in anticipo il Natale con una manifestazione te-

atrale, in presenza della Dirigente, dei genitori e dei parenti tutti.I bambini hanno indossato un costume a tema, hanno recitato poesie e ballato canzoni natalizie, coinvolgendo i presenti che hanno gradito con immensa gioia.ECCO LO STARE BENE INSIEME!Accoglienza, affetto, partecipazio-ne e professionalità contribuiranno positivamente allo sviluppo sano del bambino, lo aiuteranno a com-piere progressi e a comprendere l’ambiente ordinato e disciplinato della scuola.

Star bene insieme

Attualità

Giornata nazionale contro la violenza sulle donne

Alcuni slogan contro la violenza sulle donne realizzati in classe.

IV A - F. SCANDONE

Il 25 novembre 2016 è stata celebrata la giornata nazionale contro la violenza sulle donne, che coincideva con l’Open Day della nostra Scuola in Via Scandone, e noi ragazzi abbiamo indossato tutti un fiocco rosso per l’occasione. In classe abbiamo riflettuto sulla cronaca che ci riporta numerosi episodi di femmini-cidi dovuti a violenze che avvengono tra le mura domestiche. Occorre parlarne ancora e ancora perché è necessario affrontarla per dire STOP! a quelle esperienze che nessuna ragazza o donna dovrebbe mai vivere.Abbiamo capito che la soluzione ai crimini contro le donne non può essere ridotta, infatti, ad un problema penale ma è indi-spensabile educare i ragazzi e le ragazze ai valori della dignità, del rispetto, delle pari opportunità tra maschi e femmine, in ogni aspetto della vita quotidiana e nelle relazioni.

Educazione affettiva e sentimentale

L’educazione passa anche attraverso il dialogo. L’educazione affettiva e sentimen-tale è importante per smontare i messaggi proposti dai media che spesso denigrano il corpo e il ruolo delle donne, mentre gli uomini sono proposti come invincibili, simili a Rambo. Inoltre, a questi modelli si aggiungono i modelli educativi provenienti da diverse culture che vanno mescolandosi nella

nostra società, sempre più multiculturale ma non ancora interculturale.

Storia di Malala

L’esempio di Malala resta quello più illu-minante per noi quale modello positivo di lotta alla parità dei diritti tra uomo e donna.Malala è una ragazza pakistana che ha ri-schiato la sua vita per i diritti delle donne. La storia di Malala è una storia semplice, ma straordinaria. È la storia di una bambina che vuole andare a scuola ma i Talebani vietano alle donne di andare a scuola, le obbligano a coprirsi con un velo il viso e di obbedire agli uomini. Tuttavia, Malala, fin da quando aveva 12 anni, comincia a scrivere un diario quotidiano per protestare contro le leggi talebane. Ad un certo punto prova una grande gioia quando il preside, con qualche insegnante coraggioso, decide di sfidare la legge dei Talebani e richiama tutti a scuola. Allora Malala manda alla BBC il suo diario, trasmettendo così al mondo la felicità di una ragazza di 15 anni nel tornare libera, libera di crescere e di imparare.Ma i Talebani l’aspettano lungo la strada che riporta gli alunni a casa alla fine delle lezioni, fermano il camioncino, fanno scendere tutti e chiedono chi è Malala, quella che scrive. Nessuno risponde ma gli sguardi vanno ad indicare un bersa-glio. Due spari la colpiscono alla testa: è il 9 ottobre 2012. Malala viene mandata in tanti ospedali e fortunatamente riesce a so-pravvivere, mentre il suo diario diventa un libro famoso tradotto in tutte le lingue: «Io sono Malala».Nel 2013 Malala viene invitata dalle Nazioni Unite a tenere un discorso sulla libertà di istruzione perché Malala era di-ventata un simbolo per la lotta alla parità. Il 10 ottobre 2014 Malala ricevette il Premio Nobel per la pace per aver sostenuto la lotta al diritto di tutti i bambini all’educazione.STOP alla violenza sulle donne!

Le parole hanno un peso: usiamo le «belle» parole! Noi ragazzi e ragazze della classe IV A della Scuola Primaria «G. Palatucci» del Quinto Circolo di Avellino non voglia-mo che le donne vengano maltrattate e ci dispiace per le violenze sulle donne di cui sentiamo parlare. Nessuna donna dovrebbe subire violenza; anche le parole offensive possono ferire al pari o peggio delle mani. Dovremmo cercare di evitare i conflitti!Nessuna donna, nessun essere vivente dovrebbe meritare tanto disprezzo e aggressività.Noi ragazzi possiamo cominciare nel nostro piccolo evitando di utilizzare termini che possono offendere l’altro, rispettando tutti i ragazzi e le ragazze. In particolare, dob-biamo ricordare che…Vittorio aggiunge che dovremmo smetter-la con la violenza sulle donne perché sono importanti: danno la vita! Matteo specifica che, se esistiamo, è solo grazie a loro.Allora usiamo le «belle» parole per parlare delle donne, come quelle della poesia. Tra i tanti componimenti sulle donne eccone uno del Sommo Poeta Dante Ali-ghieri che ci ha particolarmente colpito e alcune citazioni famose:

Tanto gentile e tanto onesta pare la donna mia, quand’ella altrui saluta, ch’ogni lingua devèn, tremando, muta,

e li occhi no l’ardiscon di guardare.

Ella si va, sentendosi laudare,benignamente d’umiltà vestuta

e par che sia venutada cielo in terra a miracol mostrare.

Mostrasi sì piacente a chi la mira che dà per li occhi una dolcezza al core,che ‘ntender no la può chi no la prova;

E par che de la sua labbia si movaun spirito soave pien d’amore,

che va dicendo a l’anima: sospira.

CITAZIONI FAMOSE“Quando si scrive delle donne, bisogna intingere la penna nell’arcobaleno.”

Denis Diderot

«Nelle donne ogni cosa è cuore, anche la testa.»

Jean Paul Richter

«Per l’uomo l’amore è una parte della vita, per la donna è tutta l’esistenza.» George Byron

«Dio ha collocato il genio della donna nel cuore perché le opere di questo genio sono tutte opere d’amore.»

Alphonse De Lamartine

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5NOI E IL MONDO

III A - F. SCANDONE

Erano quasi due mesi che la nostra insegnante di Italiano stava tentando di organizzare una visita presso un’ azienda vinicola della nostra zona, per farci vedere da vicino le varie fasi della vendemmia e la tra-sformazione dell’uva in vino.La data stabilita doveva essere l’ultimo giovedì del mese di Settembre, ma il giorno prima la maestra riceve una telefona-ta dal proprietario dell’azienda, il quale dispiaciuto, dice che la visita deve essere rimandata a causa del cattivo tempo. Qual è il problema, vi chiederete voi? Il fatto è che tutti i giovedì suc-cessivi (tutti!!!) le condizioni del tempo sono state pessime. Abbiamo tentato di cambiare

giorno, ormai certi di essere perseguitati dalla “maledizio-ne del giovedì”, ma qualsiasi fosse il giorno scelto, qualche problema dell’ultima ora ci im-pediva di raggiungere l’azien-da. Allora la nostra maestra, per niente scoraggiata, fa un ultimo tentativo: contatta la tenuta “Ippocrate” per il giorno 27 Ottobre (giovedi!). La mattina del 27 siamo andati a scuola tutti eccitati ed abbiamo aspettato con ansia l’arrivo del pullman. Quando lo abbiamo visto davanti alla nostra scuola, siamo saliti e siamo partiti per Montefredane. Arrivati alla tenuta, la prima spiacevole sor-presa: una signora ci ha detto che, purtroppo, non si poteva-no visitare i vigneti perché il tempo era brutto. Però ci ha

invitato a sederci all’interno di una sala bellissima e ci ha parlato di tante cose interes-santi. Innanzitutto, ci ha detto che la tenuta prende il nome da Ippocrate, uno dei primi medici a scoprire l’importanza delle piante usate come me-dicinali. Succesivamente ci ha fatto vedere alcune piante molto importanti per curare di-sturbi come il mal di pancia, il mal di gola e la tosse. Queste piante sono: la melissa, il timo, il rosmarino, la malva e il fiore della camomilla. Ad un certo punto si è presentato il Dottor Fusco, che ci ha parlato del corpo umano e di come deve essere una sana alimentazio-ne, anche con l’aiuto di alcune immagini su uno schermo. Abbiamo anche fatto tantissi-

me domande ed il dottore ha risposto ad ognuno di noi, fa-cendoci capire tante cose im-portanti che non conoscevamo. Arrivata l’ora della merenda, ci hanno offerto panettone e pizzette fatte da loro: era tutto squisito! Finita la merenda, ci hanno fatto indossare dei simpatici grembiulini e siamo andati all’interno di un’enor-me cucina, dove abbiamo pre-parato e bevuto una tisana di erbe benefiche addolcita con il miele. Poi, abbiamo impastato

delle pizzette: che divertente vedere tutti i nostri compagni bianchi di farina fin sopra i capelli! Dopo aver infornato le nostre pizzette, è arrivata l’ora di andare via.È stata una giornata bellissi-ma e davvero interessante! Abbiamo imparato tantissime cose utili per la nostra salute ed è stato tutto molto divertente.Insomma, la mancata ven-demmia ci ha permesso di vivere un’esperienza nuova e piacevole!!

Lo spettacolo

I disegni dei bambini

II A - F. SCANDONE

Ormai centinaia di iniziative in tutta Italia vengono orga-nizzate in occasione del 25 novembre, Giornata interna-zionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Per la circostanza, nella nostra scuola tutte le bambine hanno indossato un fiocco rosso tra i capelli. In classe le insegnanti hanno spiegato e fatto dedurre ai bambini che il contrario di violenza è invece gentilezza; i bambini della classe hanno poi adeguatamente illustrato i molteplici segni di gentilezza espletati dagli uomini nei con-fronti delle donne.

Segni di gentilezza

III A/B/C - F. SCANDONE

Il 19 dicembre 2016, per noi alunni delle classi III A, B e C di via Scandone, è stato un giorno molto importante perché ci siamo esibiti in un concerto na-talizio, dal titolo “Note fra le stelle”. Dopo prove, riprove e ancora altre prove, è arrivato finalmente il

nostro grande momento. Ogni bambino ha recitato la sua parte; erano tutte molto belle ed impegnative. In queste settimane abbiamo fatto tante prove, ma è stato anche divertente passare del tempo con tutte le classi e spesso i maschietti si sono divertiti a fare l’imitazio-ne delle compagne mentre ballavano. La recita si è svolta nell’auditorium della scuola. Quando siamo saliti sul palco, il cuore ci batteva for-tissimo; eravamo davvero molto emozionati di fronte a tutto quel pubblico. Ma, dopo la prima canzone, la

paura di sbagliare è svanita… tutti noi abbiamo preso coraggio! I canti erano alternati da parti recitate e da balletti. Mentre cantavamo “ È la notte di Natale” si sono aperti, come per magia, degli scatoloni, da cui sono usciti tanti palloncini colorati. Infine, ci siamo seduti formando un grande albero di Natale “vivente” ed abbiamo acceso le torce, rivolgendo la luce verso i nostri volti. Su questa immagine commovente è partito il video “dietro le quinte” e … a quel punto abbiamo visto le lacrime sul volto dei nostri genitori e delle nostre vecchie e nuove maestre. Ci siamo sentiti emozionati, felici ed anche orgogliosi.

Note tra le stelle

La mancata vendemmia

II B - F. SCANDONE

La pace comincia da noi, in classe.

La Pace

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6 NOI E IL MONDO

I A/B/C - F. SCANDONE

Il 15 dicembre 2016, gli alunni delle classi prime del plesso F. Scando-ne hanno assistito allo spettacolo teatrale “La Befana vien di notte”, presso il Centro Sociale Samantha Della Porta. In questa occasione, i bam-bini hanno avuto modo di conoscere meglio e di valorizzare l’immagine di questa curiosa vecchi-na, di cui ormai si parla

molto poco, a causa della maggiore popolarità di Babbo Natale. Inoltre, hanno seguito con in-

teresse le sue vicende e quelle dei suoi amici: Martino lo spazzacamini, Corrado il ladro ed Euge-nia la sonnambula.Questi ultimi sono stati destinatari di insoliti doni, come la fantasia e la generosità, sui quali, poi, i bambini hanno discusso in classe. La giornata è stata molto entusiasman-te e ricca di emozioni per i neo alunni della scuola primaria, che, in questa occasione, hanno anche effettuato la loro prima uscita sul territorio.

Babbo Natale e la Befana

I C - F. SCANDONE

Il 22 dicembre, ultimo giorno di lezione, gli alunni della 1/C hanno rice-vuto la visita di Babbo Natale.Il grande omone, dalla barba bianca e il vestito rosso, ha consegnato loro dei sacchetti di caramelle e del materiale didattico.L’iniziativa, curata dai genitori degli stessi alunni, ha destato grande entu-siasmo fra i bambini.Poter conoscere il personaggio dei loro sogni è stato davvero emozionante ed ancora di più farsi scattare una foto ricordo insieme a lui.

Dopo la Befana vien di notte...in I/C è arrivato Babbo Natale, ma di giorno

C’è aria di festa. I bambini delle Prime incontrano La Befana

Lo spettacolo teatrale

II A - F. SCANDONE

Il titolo del recital orga-nizzato anche quest’anno dalle classi seconde del Circolo è sicuramente significativo:“Insieme si può”. Infatti tutti i bambini delle tre sezioni, riuniti per la prima volta per l’occasione, hanno portato i loro messaggi di pace, amicizia, fratellan-za al numeroso pubblico presente. L’evento è stato precedu-to da esperienze di lavoro realizzate dagli alunni delle classi seconde cul-minate in attività di canto corale, durante le quali i bambini hanno impara-to le melodie di alcuni semplici brani e condivi-so poesie natalizie. Tutti i piccoli cantanti si sono impegnati tantissimo nel corso dello spettacolo esibendosi in canti in lingua italiana ed inglese molto apprezzati dal pubblico partecipan-te. Gradita sorpresa nel finale. È stato proiettato un filmato i cui prota-gonisti erano gli stessi bambini durante il periodo delle prove. I piccoli attori, ignari di essere ripresi, hanno mostrato tutta la loro spontaneità e la loro simpatia.

Insieme si può

Neve bianca bianca

La neve bianca biancaè soffice

come il pane appena sfornatoLa neve bianca bianca

cade dal cielo e imbianca le cittàLa neve bianca biancafa chiudere le scuole

e i bambini festa fannoanche gli adulti felici saranno

e al lavoro non andrannoe con mamma e papà

i bambini giocheranno.NOEMI DE PIANO

IV B - F. SCANDONE

La neve La neve bianca bianca,

scende giù con tanta calma.Bianco bianco è il tappeto,

che avvolge il mondo intero.Pupazzi grandi grandi,

palle addosso fra bambini che giocano nei giardini.

MILENA MIELEIV B - F. SCANDONE

La neve Quei frammenti di neve

sembran frammenti di sogni,candidi e bianchi: neve mi manchi!

Quel manto delicato è della natura il dolce operato

che il sole porterà via,ma che resterà

il più bello che ci sia.Se la città è innevata,

non perdere tempo a mugugnare:

con la neve puoi giocare!ALESSIA LIMATA

IV B - F. SCANDONE

III B - F. SCANDONE

Venerdì 3 febbraio siamo partiti per una straordinaria avventura sulla neve. La mattina ci siamo svegliati di buon’ora, contenti ed emozionati. Siamo partiti alle 8,30 e dopo un viaggio in salita per strade tortuose, siamo arrivati sull’ alto-piano del Laceno. È stata una giornata molto diverten-

te! Abbiamo fatto tanti giochi, tra cui il tiro con l’arco, l’arrampicata su una parete attrezzata per le scalate, la corsa con gli slittini, il tiro alla fune… Alle 14,00 pressoché distrutti, siamo andati a mangiare al risto-rante “Embarcadero”. Ci siamo divertiti molto sotto gli occhi attenti ed amorevoli della maestra Maria Vit-toria e della maestra Lina. La presenza della neve ha reso questa giornata ancora più magica!

Innamorati della neve!

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7NOI E IL MONDO

Sentimenti fantasmi

Percorsi

Musica

III A/B/C - F. SCANDONE

Il giorno 9 maggio 2017, le classi III A, B, C di via Scandone e le classi III, IV e V di Picarelli hanno par-tecipato al viaggio di integrazione culturale. Alle ore 8,00, siamo partiti da via degli Imbimbo e, dopo un allegro viaggio in pullman, siamo arrivati a San Lo-renzello (Bn), presso la “Città dei dinosauri” e… da questo momento è iniziata la nostra avventura nel passato! Con l’aiuto di una straordinaria macchina del tempo, abbiamo viaggiato nel cretaceo, nel giurassico e nel triassico. La macchina “ha scansionato” le varie specie di dinosauri e ci ha fatto scoprire le loro carat-teristiche. La guida ci ha spiegato tante cose che non avevamo studiato e che non erano scritte neanche sui nostri libri, come, ad esempio, che la definizione “terri-bile lucertola” non è esatta, ma quella corretta è “terri-bile rettile”. Il nostro viaggio è proseguito in un grande parco dove “abitano” enormi dinosauri in vetroresina

e dove è possibile sentire i loro versi. Tutto questo ha reso la visita ancora più affascinante e suggestiva. Alle ore 12,30 siamo partiti alla volta della “Città delle streghe”. Ad aspettarci al terminal dei pullman, oltre ad altre guide, c’era la pioggia e, per raggiungere il ri-storante, ci siamo fatti un bel bagno! Il pranzo era buo-nissimo e la cosa più divertente è stata che le maestre hanno cercato di asciugarci con dei phon, gentilmente prestati dal barbiere affianco. Sempre sotto la pioggia, siamo andati a conoscere il famosissimo Ciro “Scipio-nyx Samniticus”. L’antico fossile è stato ritrovato in una cava presso Pietraroja ed è l’unico esemplare al mondo che si è conservato intatto e di cui è stato possi-bile studiare gli organi interni e risalire all’ ultimo pasto del cucciolo di dinosauro. A questo punto, con nostro grande dispiacere, abbiamo dovuto anticipare la par-tenza a causa della pioggia incessante e copiosa. È stata una giornata “bagnata” ma anche… molto divertente!

IV A - F. SCANDONE

Innovazione è la parola chiave del percorso in-trapreso dalla nostra Scuola anche quest’an-no scolastico, sulla scia di quello già trascorso, verso il miglioramento della qualità dell’offer-

ta formativa, ponendo al centro l’alunno con i suoi bisogni formativi.Proprio nell’ottica del miglioramento e dell’in-novazione va letta l’e-sperienza vissuta dagli alunni delle classi quarte del Plesso di Via Scan-

done che hanno seguito con grande interesse e partecipazione le attività di Scacchi e di Coding organizzate per allenare la mente e la logica, ma anche per migliorare le relazioni sociali.Fin dall’inizio dell’an-no i ragazzi delle classi quarte sono stati protago-nisti del Progetto Scacchi a Scuola in collaborazio-ne con la Federazione Scacchistica Italiana ed il maestro Pasquale De Guglielmo. In particolare, si sono cimentati nell’appro-fondimento del regola-mento e delle tecniche

di gioco - dopo averne appreso le basi lo scorso anno scolastico - per poi sfidarsi prima in tornei di classe e di interclasse, poi in tornei provincia-li, fra diverse scuole del territorio, fino a quali-ficarsi tra i primi dieci posti al Torneo Regiona-le di Scacchi, riuscendo a portare a casa alcune medaglie. Gli alunni della IV A si sono distinti nei vari tornei di scacchi scola-stici, tanto che due di essi, Salvatore Genove-se e Vittorio Giorgetto, si sono classificati tra i primi posti al Torneo Re-

gionale tenutosi a Solofra lo scorso marzo. Inoltre, dei cinque posti disponibili per la forma-zione della squadra rap-presentativa della città di Avellino all’evento “SPORT in COMUNE” del 21 maggio ben tre sono stati meritatamen-te conquistati dal 5° Circolo! Nell’ordine di qualificazione ecco i

nomi degli alunni: Ge-novese Salvatore (4^A Scandone), Giorgetto Vittorio (4^A Scando-ne), Moccia Chiara (5^A Madre Teresa di Calcutta). Genovese Sal-vatore, ancora, ha meri-tatamente conquistato il titolo di campione pro-vinciale a Montella! Bra-vissimo Salvatore!!

Allacciarsi le cinture! Non muoversi... balzo temporale!

A scuola di... innovazione con scacchi

II A - F. SCANDONE

Le classi seconde A/B/C hanno partecipato al pro-getto “Sentimenti fanta-smi”, un viaggio intorno

ai sentimenti e alla loro espressione che ha esplorato la sfera dell’intelli-genza emotiva fino alla comunicazione emozionale. Un vero allenamento sentimentale ha istruito i discenti in una sensibile esplo-razione con gli altri nel contesto familia-

re, scolastico e socio-culturale. Tutto ciò ha portato a rinforzare la propria autostima nonché la sicurezza del proprio sentire, quindi maggior auto-controllo, determinazione e gestione dei sentimenti, quale rabbia, insoddisfazio-ne, irrequietezza, ansia da prestazione. È stato realizzato un film cortometrag-gio con riprese di flash mob e vita quoti-diana nella scuola che sarà proiettato al MOVIEPLEX il 9 Maggio in un evento di beneficenza in collaborazione con il Comune di Avellino.

II B - F. SCANDONE

Noi piccoli alunni della clas-se II B del plesso Scandone abbiamo partecipato al pro-getto intitolato “Crescere con la musica”.

È stata un’esperienza fantastica! Guidati dall’esperto Sergio Pagliarulo abbiamo imparato a cantare e a suonare lo “strumentario Orff” attraverso attivi-tà ludiche e giochi musicali.

Per noi cantare è come leggere un bel-lissimo libro, quando cantiamo siamo più allegri.

Quando suoniamo, il tempo passa ve-locemente e non vediamo l’ora di ritor-nare il sabato successivo. Anche l’anno prossimo vogliamo continuare questo progetto perché vogliamo crescere con la musica e ascoltare le emozioni del cuore.

Crescere con la musica

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8 NOI E IL MONDO

Mercoledì 5 Aprile siamo andati a Pontecagnano (provincia di Salerno) alla sede di un’associa-zione “CreaOrt”. Siamo entrati e abbiamo raggiunto un enorme stanza in cui c’erano tante sedie dove poi ci siamo

seduti. Poi è entrato Gianluca che ci ha spie-gato perché il finocchio ha la testa bianca, che in tutti i succhi di frutta c’è più acqua che frutta, che nelle bibite colorate ci sono cose che ci fanno male, a che cosa fa bene

il betacarotene, che di ogni frutto ci sono molte varietà, cos’è la stagio-nalità, e che quei piccoli pallini gialli sulla fragola sono il vero frutto della fragola stessa… Poi ci ha dato un sacchetto con una mela Golden e una mela annurca, un bicchiere di plastica con qualche pezzo di finocchio, pezzi di carota ed una fragola. Successivamente siamo andati nel giardino e Gianluca ci ha fatto an-nusare tante piccole pian-tine profumate messe in fila con accanto un cartellino che indicava che pianta fosse e a cosa facesse bene. Quella che mi è piaciuta di più è il timo, che profumava in-tensamente di limone ma c’erano molte altre pian-tine profumate, come la lavanda ed il rosmarino.

Abbiamo anche toccato le foglioline di queste piantine. C’era anche una parete con tante tasche piene di terra in cui erano piantate pian-tine di ortaggi, verdura e frutta: peperone, po-modoro, peperoncino rosso… Poi è arrivata la cosa che mi è piaciuta di più: piantare e travasare le piantine di pomodoro.

C’erano enormi recipien-ti fatti di legno con della terra dentro. Abbiamo fatto un buco col dito nella terra e ci abbiamo messo un seme di pian-tina di pomodori. Poi abbiamo steso un pez-zetto di spago per vedere dove avremmo dovuto fare il prossimo buco, abbiamo preso ciascuno un vaso, l’abbiamo ri-

empito di terra, abbiamo messo lì una piantina già un po’ cresciuta (sempre di pomodoro). Gianluca ci ha fatto riporre il vaso nella busta delle mele, ci ha dato una calami-ta e ci ha accompagnato al pullman; poi siamo partiti.Mi sono molto divertita e vorrei tornarci.

IV C - F. SCANDONE

Il giorno 26 aprile l’associazione SLOW FOOD, rappresentata dal Dott.Carlo Iacoviello e dalla nutrizionista Dott.ssa Marta Marini, ha tenuto un incontro sulla Sana Alimentazione per noi alunni delle classi IV C di Scando-ne e delle classi IV A/B del plesso di Madre Teresa di Calcutta, e successi-vamente per le altre classi quarte del plesso Umberto Nobile. Gli esperti hanno inizialmente ribadito l’importan-za delle sostanze nutritive necessarie per far crescere forti e sani noi bambini, facendoci capire che una dieta equili-brata deve essere molto varia, ricca di frutta e verdura, cibi a noi non sempre graditi. Ci hanno domandato se faceva-

mo la colazione… ed è emerso che la colazione, il pasto più importante della giornata, spesso viene da noi trascurato per la fretta o per la paura di essere in ritardo a scuola.Gli esperti, attraverso slide molto ac-cattivanti e divertenti, ci hanno spiega-to che una sostanziosa colazione a base di latte, carboidrati e zuccheri ci forni-sce le energie necessarie per affrontare la giornata e le attività scolastiche che, proprio al mattino, sono più intense ed affaticanti. È seguita una degusta-

zione di un prodotto tipico avellinese: le nocciole, di una crema di nocciole e giochi sensoriali per saper scegliere un cibo buono, pulito e giusto, usando la testa ed il gusto. L’incontro è ter-minato con domande sull’argomento trattato da parte nostra con tanta curio-sità. A proposito, sapete che dobbiamo

bere sette bicchieri d’acqua durante la giornata??????... E che le bevande a base di frutta sono per il 95% acqua e zucchero???????...Quindi è preferibile mangiare frutta fresca e verdura, rispettandone la sta-gionalità, perché ricche di vitami-ne. Abbiamo trascorso proprio una “GUSTOSA” mattina scolastica.

CreaOrt

Alimentiamo il nostro futuro

Una fascia tricolore, un discorso e forti emozioni mi hanno portato a raggiungere l’obiettivo che io e la mia famiglia speravamo da sempre. Già dall’anno scorso, in quarta elementare, mi avevano impressionato i di-scorsi e le elezioni del BABY SINDACO e quando ho saputo che, quest’anno, avrei potuto candidarmi anch’io, ho incominciato a osservare intorno a me tutto quello che succedeva a scuola, così è cominciata la mia avventura: cercavo di capire quali portavano

essere i punti deboli della mia scuola e man mano che ne notavo alcuni li annotavo su un quadernetto, per preparare i punti del mio discorso. Mi sentivo orgo-glioso di poter dare il mio contributo per migliorare la scuola! Arrivato il giorno in cui dovevamo esporre i nostri programmi elettorali, tutti tremavano, sembra-va che una raffica di vento ci avesse colti a sorpre-sa in classe. Dopo merenda iniziammo i discorsi, io ero l’ultimo. Quando toccò a me la mente si svuotò, eppure avevo ripetuto un sacco di volte il mio pro-gramma... mi misi a piangere e la maestra mi consi-gliò di concentrarmi, rileggere e ripetere il discorso perché poi avrei dovuto parlare del mio programma senza leggerlo (perché dice la maestra che così posso guardare negli occhi chi mi ascolta ed essere più con-vincente). Dopo essermi esercitato a ripetere il mio discorso tornai alla cattedra come un supereroe, no-nostante le gambe mi tremassero, sapevo che in quel momento dovevo dare il meglio di me, sarei stato pronto anche a sconfiggere Joker, il peggior nemico di Batman. Il mio discorso si concluse con gli applausi e l’espressione compiaciuta dei miei compagni. Passai, insieme ad altri due miei compagni di classe, alle fasi finali. Ora ero a metà strada, toccava confrontarmi con i vincitori delle altre quinte. Durante questa fase trovai maggiore forza e stimoli che mi portarono al raggiungimento dell’ultima tappa: sfidare i vincitori degli altri plessi scolastici. Il grande giorno arrivò, gli alunni delle quinte di tutti i plessi erano chiamati ad esprimere la loro preferenza per eleggere, tra i cinque

finalisti, il nuovo BABY SINDACO. Al termine della votazione due maestre controllarono i voti. I risultati furono affidati nelle mani della Dirigente, la quale, tra tanta emozione, annunciò i nomi dei vincitori. Prima però chiese ai bambini da dove partire, tutti risposero dagli assessori. Il mio cuore batteva sempre più forte, ero certo di aver fatto un buon lavoro. Svelati i nomi degli assessori si passò al nome del vicesindaco... a quel punto fui assalito dai miei compagni: ero ufficialmente il nuovo BABY SINDACO. Ancora oggi ringrazio chi mi ha votato, ma anche chi non l’ha fatto. Ringrazio soprat-tutto la mia scuola che mi ha dato la possibilità di vivere questa “BELLERRIMA” esperienza (cit. Nicola Brunialti).

Il Baby Sindaco

IV B/C - F. SCANDONE - ALESSIA LIMATA

V C - F. SCANDONE - ANTONIO FONTE

Elezioni

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9NOI E IL MONDO

Inaugurazioni

I A/B/C - F. SCANDONE

Dopo anni di attesa, il 23 febbra-io è stata finalmente inaugurata la nuova palestra del Quinto Circolo. I colori vivaci e stimolanti della struttura hanno entusiasmato tutti coloro che hanno preso parte alla cerimonia.In tale occasione i bambini delle classi quarte e quinte, guidati dagli esperti, si sono cimentati in mini partite di tennis, gare di scherma e altre attività. Fiore all’occhiello della manifestazione è stata l’esi-

bizione di danza artistica, esegui-ta da alcune alunne dell’Istituto. All’evento erano presenti il Prov-veditore agli studi di Avellino Rosa Grano, il Sindaco della città Paolo Foti, il Delegato del Vescovo, l’Assessore ai Lavori Pubblici Co-stantino Preziosi, l’ex Dirigente Scolastico Cinthia Buonopane e, naturalmente, l’attuale Dirigente del V Circolo Angela Tucci nelle vesti di padrona di casa.Durante la cerimonia, hanno preso la parola tutte le autorità invitate ed anche i componenti del Con-

siglio Comunale dei ragazzi della scuola, che hanno espresso la loro gratitudine.Testimonial dell’evento il forte Ala grande della Scandone Avellino, Maarten Leunen, che ha allietato i bambini rilasciando autografi e scattando foto insieme a loro.La palestra, dunque, con grande soddisfazione da parte di tutti, è ora funzionante e disponibile per le più svariate attività. Non resta che indossare tuta e scarpette e co-minciare a correre!

Via libera all’utilizzo della palestra del Quinto CircoloTaglio del nastro per la cerimonia di inaugurazione

II C - F. SCANDONE

Giovedì 11 maggio siamo stati alla fattoria Rosabella. Siamo partiti tutti insieme noi alunni della classe II C ed i compagni delle classi II A e B di Scandone.Per noi della II C questa è stata la seconda uscita dell’anno scolastico; a febbraio, infatti, abbiamo tra-scorso una bellissima giornata sulla neve, indimen-

ticabile. Anche l’esperienza fatta alla Fattoria Rosa-bella è stata bellissima. Siamo stati impegnati tutta la giornata in molte attività, ma il momento più bello è stato quando abbiamo attraversato il bosco per arriva-re ad una splendida cascata. È stata un’avventura unica.

IV A - F. SCANDONE

Gli alunni della classe IV A di Via Scandone ed i loro coetanei delle classi IV A e B del plesso “U. Nobile” mercoledì 10 maggio sono stati protagonisti di una lezione speciale: una lezione per la vita!Aderendo al Progetto “TrasportACI sicuri” dell’ACI, Automobil Club d’Italia, i piccoli allievi hanno parte-cipato con attenzione ed interesse all’incontro con gli

esperti dell’ACI sul tema del corretto comportamento di pedoni e di ciclisti. I ragazzi e le ragazze della IV A si sono divertiti un mondo, hanno appreso tante informazioni utilissime sui temi trattati e hanno potuto chiarire i loro dubbi grazie alle risposte pazienti e puntuali degli esperti dell’ACI alle loro numerose domande, per non parlare di quella competenza in più che hanno acquisito: una competenza per la VITA!

La nostra gita

Educazione stradale... educazione di vita

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10 NOI E IL MONDO

III B/C - F. SCANDONE

Il giorno 10 maggio 2017, noi alunni delle classi III B e III C di via Scandone, ci siamo recati presso l’Isiss Ronca di Solofra per ricevere un premio, in relazio-ne al concorso “Bullo? No, grazie”. Il lavoro che abbiamo prodotto è consistito nella creazione di un piccolo libretto contenente i nostri disegni, che, con l’aiuto delle insegnanti, sono stati scannerizzati, rim-piccioliti e inseriti su fogli di formato A3.

Per parlare insieme contro il bullismo, ci siamo riuniti ed abbiamo ascoltato ed imparato la canzoncina, “Quel bulletto del carciofo”, dello zecchino d’oro.Per questa attività siamo stati premiati con una targa ed abbiamo ricevuto tanti complimenti! Infine, presso la nuova scuola, davanti a molte persone che ci ascol-tavano con attenzione, abbiamo cantato ed interpretato con delle scenette la canzoncina. Alla fine della nostra interpretazione, abbiamo ricevuto tantissimi applausi! È stata un’esperienza interessante ed emozionante!

SEZ. B/C - G.PAOLO II - F. SCANDONE

Le sezioni B e C della scuola dell’Infanzia G. Paolo II, si sono recate in visita il giorno 5 e il giorno 8 maggio da “Baffone” a Santo Stefano del Sole. Baffone è una

fattoria provvista di tutti ingredienti genuini, tali da soddisfare i piccoli visitatori, che incuriositi, hanno osservato la mungitura del latte, odorato il suo profumo e gustato il suo vero sapore. Un giro in fattoria per vedere gli animali che vi abitano (cavalli, maialini, coniglietti, galline, ecc.) e sul trattore, lungo le terre coltivate a patate ed altri ortaggi, ha suscitato l’interesse degli alunni. Una gran bella colazio-ne ricca di tortine di miele, carote ed altri ingredienti bio, di produzione della fatto-ria, ha deliziato tutti i palati. E ancora… biscotti preparati dai bambini per favorire il “ saper fare” di un compito autentico, i “bis, bis, bis” delle vocine dei bambini per gustare, ancora, un pranzo gustoso preparato in fattoria con i loro maestri in un luogo non scolastico; un momento di relax distesi tutti sul prato. Infine tutti sul pullman per il ritorno a casa. Una giornata da non dimenticare.

“Quel bulletto del carciofo”... insieme contro il bullismo!

Una giornata in fattoria

V A/B - F. SCANDONE

Il giorno 7 febbraio, in occasione della “Prima Giornata Nazionale contro il Bul-lismo a scuola”, noi alunni del Circolo

siamo stati impegnati in un progetto di prevenzione dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo attraverso letture, proie-zioni di film, produzioni scritte di espe-rienze personali, rappresentazioni grafi-che e ascolto di specifiche canzoncine; inoltre, abbiamo indossato un nastrino blu come simbolo di impegno contro il bullismo. Il giorno 21 aprile, presso l’an-fiteatro della Scuola Primaria “Giovanni Palatucci”, si è svolto l’incontro con la Polizia Postale di Avellino rivolto a tutti gli alunni delle classi quinte del Circolo, presenziato dalla nostra Dirigente Dot-toressa Angela Tucci. Il Sovraintenden-te Capo Trifone e l’Assistente Capo La Porta ci hanno spiegato che il bullismo è un fenomeno dilagante e preoccupante, soprattutto nelle scuole, dove si verifi-cano atti di violenza fisica e psicologi-ca nei confronti di chi viene percepito come più debole o diverso.

La vittima, non avendo la forza di reagire, vive uno stato di disagio, ansia, paura, fino a subirne forti traumi che possono portare a tragiche conseguen-ze. Oltre al bullismo, si sente parlare sempre più spesso di cyberbullismo, comportamenti minacciosi e offensivi che vengono compiuti attraverso i mezzi di comunicazione più moderni, quali cellulare, chat, e-mail, forum … Il cyberbullo si sente sicuro di agire indi-sturbato perché protetto dall’anonimato. I nostri relatori, a tal proposito, ci hanno consigliato alcune regole, per una sicura navigazione a cui attenersi scrupolosa-mente, per evitare spiacevoli conseguen-ze, tra cui evitare categoricamente di concedere amicizie in rete a sconosciuti. Al termine dell’incontro si è accesso un interessante e vivace dibattito da cui è emerso che tali fenomeni rappresentano dei veri e propri atti criminosi di viola-zione dei diritti dell’infanzia e perciò vanno combattuti. Bisogna, pertanto, avere il coraggio di denunciare le offese e i soprusi agli adulti, siano essi genito-

ri o insegnanti. È sbagliato pensare che si tratti solo di una fase della crescita, al contrario, rappresenta un grave fenome-no sociale, in costante aumento e am-plificato dai social-network. La scuola, unitamente alla famiglia, è il primo fon-damentale luogo in cui si sviluppano le relazioni sociali tra i bambini e, proprio per questo ruolo educativo, ha anche il compito di promuovere quei valori che possano aiutare a prevenire tali fenome-ni: favorire l’autostima dei bambini, ac-cettare le diversità e insegnare il rispetto delle regole della convivenza civile. Per questo noi diciamo a voce alta:“BULLISMO? NO, GRAZIE!”

“Bullo? No, grazie!”Concorsi

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11NOI E IL MONDO

IV C - F. SCANDONE

Di strada, dall’inizio dell’anno, ne abbiamo fatta, facendo esperien-ze sia di vita, che didat-tiche, in classe: attività divertenti, altre meno, che però ci hanno fatto crescere, ogni volta che le maestre ci hanno rim-proverato per una ma-rachella fatta. Ci siamo tanto appassionati per fare bella figura all’Open Day, che tanto ci ha im-pegnati, chi in attività del Coding e chi nella lettura e poi nella realizzazio-ne del gioco del libro “Vampiero… Morderò un bambino vero!”. Che spasso!... Con tanto en-

tusiasmo siamo andati a teatro per assistere allo spettacolo: “La Befana vien di notte”, in verità non è stato tanto diver-tente ma, comunque, è stato bello respirare l’aria natalizia anche perché, al ritorno, abbiamo festeg-giato l’inizio del periodo del Natale. Successiva-

mente, abbiamo parteci-pato alla votazione del nostro Baby Sindaco, ci siamo sentiti già grandi, con tante responsabilità. Qualche giorno prima delle vacanze, abbiamo realizzato i Christmas Crackers, … (fighissi-mi!). Essi furono inven-tati da un pasticciere, Thomas Smith, nel 1860 e pare che si fosse ispi-rato ai pezzi di legno scoppiettanti nel suo ca-minetto. A casa abbiamo avuto l’idea di realizzar-ne altri come segna posto per la nostra tavola. Ah, e poi, come dimenticarsi del nostro coro natali-zio, “Joy to the world”: è stato un vero successone!

GLI ALUNNI PARTECIPANTI AL PROGETTO - IV/V C - F. SCANDONE

Finalmente siamo diventati CREATIVI!!!Quest’anno abbiamo aderito al proget-to ”Creativi si diventa”, che si è svolto per la prima volta nella nostra scuola, eravamo curiosissimi e impazienti di cominciare, anche se un po’ impacciati, gradualmente siamo divenuti consape-voli delle nostre capacità manuali ed artistiche e abbiamo imparato l’armo-

nia delle forme e dei colori attraverso esperienze davvero coinvolgenti e inte-ressanti. All’inizio ci sembrava un po’ astratto e pensavamo solo di giocare con matite, colori e materiali semplici, ma alla fine tutto si trasformava in “veri capolavori”!!! È stata per noi un’espe-rienza entusiasmante, che ci sta inse-gnando ad esprimerci, rappresentando le varie sfumature della realtà utiliz-zando matite, acquerelli e tempere, in modo creativo, e ci sta avvicinando al

mondo dell’arte, facendoci conoscere vari autori famosi come Van Gogh e Monet e tanti altri. Abbiamo riprodotto in modo giocoso le loro opere e realiz-zato ritratti con la tecnica del chiaro-scuro rimanendo stupiti dalla capacità della nostra mano di rappresentare la somiglianza e il realismo. Questo corso ci sta insegnando anche ad esprimere le nostre emozioni e i nostri stati d’animo attraverso il disegno, ciascuno sta ac-quisendo la consapevolezza di essere artefice di cose belle e utili... non solo

fruitore. Durante i laboratori, abbiamo conosciuto altri compagni di altre classi e di diverse etnie, con i quali da subito si è instaurato un rapporto di amicizia e collaborazione; questa esperienza ha fatto germogliare in noi una grande passione per l’arte e il disegno, che cresce ogni giorno e che sicuramente continueremo a coltivare, quando fre-quenteremo la scuola secondaria.Ti ringranziamo di cuore Maestra Nuccia, che ci hai guidato in questo nostro percorso.

III A/B - F. SCANDONE

Quest’anno le classi 3^A e 3^B hanno partecipato al progetto “TEATRANDO”, tenuto da Luigi Frasca, direttore arti-stico ed attore del Teatro d’Europa di Cesinali.Nelle prime due lezioni Luigi ci ha spiegato come dobbiamo respi-

rare quando recitia-mo, come deve essere il timbro della voce e come si pro-

nunciano le voca l i all’interno di una parola. Poi si è dedicato al corpo, inse-gnandoci ad usarlo nella maniera giusta quando siamo sul palcoscenico. Alla terza lezione ha assegnato ad ognuno di noi le parti da interpretare nello spetta-

colo intitolato “Pinocchio pastrocchio” di Angela Caterina. Pinocchio pa-strocchio è un’opera creata per bambini e ragazzi che, partendo dal “Pinoc-chio” di Collodi, s’in-

treccia con una serie di storie e per-sonaggi tratte da autori come Dante Alighieri, Moliere, Shakespeare ecc., creando situazioni curiose e diver-tenti. Pinocchio, alla ricerca del suo Geppetto, attraverserà l’inferno, dove incontrerà Dante e Virgilio, il campo dei miracoli con Arpagone con il Gatto e la Volpe, finirà nel bosco incantato di Shakespeare con Puk ed Oberon... Il potente mago Prospero lo aiuterà ad intraprendere il viaggio verso i mari ed insieme ad Ulisse verrà inghiottito dalla balena... Dopo aver salvato Geppetto con l’aiuto di Eolo, Pinocchio verrà premiato dalla Fata Turchina e diverrà un bimbo vero. All’inizio non è stato facile per nessuno memorizzare tutto e soprattutto inter-pretare i vari personaggi con la giusta espressione. Molti di noi si vergo-gnavano a parlare davanti agli altri e, durante le prime prove, recitavano

immobili come delle statue. Ma poi, seguen-do i consigli dell’esper-to e aiutati anche delle nostre maestre, abbiamo cominciato a “scioglierci “fino a divertirci come matti.Ora siamo tutti emozio-nati all’idea di esibirci in un teatro vero e invitiamo tutti voi a venire ad ap-plaudirci l’8 giugno 2017 al Teatro d’Europa!!!!

Teatro a scuola

Creativi? Sì, grazie.Arte

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12 NOI E IL MONDO

Piccoli giornalisti

V A/B - F. SCANDONE

Per parlare l’Inglese in modo fluido e impararlo facilmente, divertendoci, abbiamo partecipato al Progetto “Fairy Tales and Other Stories”, ideato da una delle nostre insegnanti. Chi siamo? Un

bel gruppo misto di alunni provenien-ti da alcune classi quinte del Circolo. Le nostre speciali attività di L2 si sono svolte il giovedì pomeriggio dalle 14.20 alle 16.20 a Via F. Scandone, sono ini-ziate il 2 febbraio e si concluderanno l’8 giugno, con una bella recita finale. Sì, perché ad ogni incontro, durante queste due ore, che secondo noi do-vevano essere più numerose, ci siamo tuffati nel mondo dell’Inglese e ci siamo divertiti interpretando i buffi per-sonaggi di tante storie fantastiche: prin-cipesse, cantanti, streghe, casalinghe, vampiri… Nei primi giorni abbiamo

fatto le prove nel laboratorio scientifi-co, successivamente nell’Auditorium, infine ci sposteremo nell’Interciclo, dove allestiremo lo spettacolo finale, al quale assisteranno i nostri genitori. Per prepararlo ci siamo esercitati molto e abbiamo creato anche alcuni costumi e oggetti di scena, utilizzando materiale di riciclo. Questo corso di L2 ci è pia-ciuto molto, perché ci ha aiutato a mi-gliorare le nostre conoscenze di Inglese e nello stesso tempo a vincere, reci-tando e divertendoci insieme, la timi-dezza che c’era in molti di noi. È stata

una bellissima avventura, in cui siamo felici di essere entrati; speriamo che questa esperienza possa essere vissuta in futuro da tanti altri bambini, che di-venteranno alunni di Quinta, proprio come noi.

V A/B - F. SCANDONE

Che fai tu, luna, in ciel? Dimmi, che fai, silenziosa luna?Una fantastica avventura alla ricerca delle origini dell’Universo per gli alunni delle Classi Quinte.

Noi alunni delle Classi Quinte del Plesso “F. Scando-ne” abbiamo partecipato a un fantastico laboratorio dal titolo “Planetario Itinerante”, che ci è piaciuto tanto e di cui dobbiamo assolutamente parlarvi. Il giorno mercoledì 8 marzo, curiosi e anche un po’ emozionati, siamo scesi nell’Auditorium della Scuola, dove l’ar-cheologo F. Di Grazia, organizzatore di questo labo-

ratorio, ci aspettava sorridente davanti ad una grande struttura gonfiabile a forma di semisfera: il suo Plane-tario! Stava per iniziare un’avventura del tutto nuova, un’esperienza davvero memorabile. Ci siamo introdotti nel gonfiabile uno alla volta, senza scarpe, ci siamo sdraiati in terra, con le teste appog-giate su dei morbidi cuscini e… improvvisamente, nel buio e nel silenzio, la grande cupola sopra e intorno a noi ha iniziato ad animarsi di immagini bellissime e suoni misteriosi, mentre due vocine narranti ci ac-compagnavano e guidavano in un incredibile viaggio all’indietro nel tempo, verso le origini dell’Universo. Stavamo comodamente sdraiati lì, ma in pochi istanti ci siamo ritrovati proprio al centro di quei misteriosi avvenimenti, così lontani nel tempo, che ancora oggi gli scienziati studiano! Ed ecco la grande esplosione del “Big Bang”, 13,7 miliardi di anni fa, un baglio-

re immenso e prolungato; quindi la formazione delle prime particelle, dei primi agglomerati di materia e la nascita di nubi di gas, stelle, galassie, 200 milioni di anni dopo… L’esplosione di una stella in Super-nova e la formazione di un buco nero, che meravi-glia! Eravamo tutti entusiasti e guardavamo e ascol-tavamo stupiti, mentre le immagini si susseguivano senza tregua. Abbiamo assistito alla nascita del nostro Sistema Solare, abbiamo visto la Terra formarsi e tra-sformarsi fino ad assumere l’aspetto attuale che noi conosciamo. Le immagini della formazione della crosta terrestre, della Pantalassa e della Pangea, delle prime forme di vita nell’acqua, erano così belle che si sono impresse nella memoria: non le dimentiche-remo facilmente! A scuola avevamo già imparato che fin dalla Preistoria gli uomini scrutano il cielo, che da sempre rappresenta un mistero, un’ispirazione, una guida; inoltre chi di noi, durante le belle sere d’estate, non solleva gli occhi un attimo per ammirarlo? Ma è soltanto dopo questo laboratorio, che ci ha chiari-to alcuni dubbi e ci ha insegnato cose per noi ancora sconosciute, che abbiamo imparato ad apprezzarlo pienamente. Si è trattato di una fantastica avventura e ci auguriamo che molti altri bambini possano viverla, in futuro!

Il “Planetario Itinerante”

Fairy Tales and other storiesImparare recitando: un tuffo nell’Inglese

ALUNNI PARTECIPANTI AL PROGETTOCLASSI III/IV/V DEL CIRCOLO

Nell’ambito del progetto “Professione Reporter”, tenuto dall’insegnante Maria Ausilia De Napoli, gli alunni partecipan-ti hanno trascorso momenti divertenti e appassionanti diventando giornalisti in erba e cronisti curiosi e attenti. Con il supporto di tecniche specifiche e la rea-lizzazione di un minibook a flip flap utile per raccogliere tutte le informazioni che un reporter non deve dimenticare, sono state fatte interviste ed elaborate crona-che di grande effetto di realtà e fantasia. Eccovi un assaggio…

REALFANTASY

Biancaneve Salvata!I sette nani festeggianoIl principe chiede in sposa BiancaneveLieto fine di una vicenda che ha tenuto con il fiato sospeso per molto tempo

gli abitanti del regno incantato di Fan-tasilandia. La bellissima Biancaneve finalmente è stata ritrovata nel bosco nella casetta dei sette nani che l’hanno accolta dopo che un cacciatore, inca-ricato dalla sua matrigna, non aveva avuto il coraggio di ucciderla e l’aveva abbandonata nel bosco. La matrigna aveva tentato poi di uccidere Biancane-ve con una mela avvelenata dopo che uno specchio magico aveva classificato la giovane al primo posto nel regno per bellezza. Biancaneve dopo il morso alla mela era caduta al suolo come morta e poi chiusa in una bara di cristallo dai sette nani disperati. Un antidoto l’ha salvata: il bacio di un principe che poi le ha chiesto di sposarla. Tutti nel regno sono felici, la regina cattiva catturata dalle guardie è stata rinchiusa in una torre per sempre insieme allo specchio magico attraverso il quale, potrà pren-dere atto della felicità di Biancaneve.

INTERVISTA A UN COLLABORATORE SCOLASTICO

Ci scusi signor Francesco possiamo farle un’intervista? DUE OCCHI PROFONDI FISSANO STUPI-TI UN GRUPPETTO DI GIOVANI GIORNA-LISTI IN ERBA CHE NEL CORRIDOIO DI UNA SCUOLA PRIMARIA HANNO DECISO DI INTERESSARSI PROPRIO A LUI. UN PO’ IMBARAZZATO DECIDE DI FERMARSI E SODDISFARE LA LORO RICHIESTA.Sì certo posso dedicarvi un po’ di tempo.Le piace lavorare nella scuola circonda-to da tanti bambini chiassosi?Sì molto anche se alcune volte devo tap-parmi le orecchie.RIDEPotete parlarci un po’di voi?Mi chiamo Francesco, abito ad Avellino e sono sposato. I miei due figli si chia-mano Mario e Vincenza.Amate lo sport e gli animali? Qual è il vostro cibo preferito e che cosa non vi piace mangiare?PENSA UN PO’ POI RISPONDE E SORRIDE NEL VEDERLI TUTTI INTENTI A PRENDE-RE APPUNTI.

Mi piace il calcio, sono tifoso dell’Avellino adoro i cani e ne ho uno di nome Miska. Spesso mangio la Nutella e non mi piace proprio mangiare la pasta con le zucchine.Fra qualche giorno, il primo maggio, ci sarà la festa dei lavoratori che program-mi ha?Mi alzerò tardi, mi rilasserò, passerò un po’ di tempo con la mia famiglia e mi farò una bellissima passeggiata con Miska.SI SENTE IL SUONO DEL CAMPANELLO D’INGRESSO. FRANCESCO SI ALZA PER ANDARE AD APRIRE. SALUTA TUTTI E PENSA CHE QUEI PICCOLI GIORNALISTI SONO PROPRIO IN GAMBA.

Professione Reporter

III A - M. T. DI CALCUTTA

Anche quest’anno è giunto un momento da noi tanto atteso: la Festa dello Sport del V Circolo.Siamo alla quindicesima edizione ormai e l’emozione e la voglia di prendervi parte è sempre la stessa. È la nostra terza partecipazione e non vediamo l’ora di sfilare uniti ai nostri compagni delle altre classi e degli altri plessi per un obiettivo comune: i veri

valori dello sport… l’amicizia, il lavoro di squadra, il fair play. Come ogni anno dopo la sfilata ci saranno momenti cantati, danzati, il discorso della nostra Preside, delle autorità presenti e l’apertura ufficiale dei giochi… e da lì tutti in campo, ognuno a svolgere una attività motoria, uno sport oppure uno dei tanti giochi organizzati.Percorsi misti, lancio del peso, volley, tennis, scherma, tiro al bersaglio, basket, percorso in bicicletta, tiro alla fune, lancio del vortex, gara di corsa 60 mt, torneo di scacchi... e tanto altro. Una giornata all’aria aperta, all’insegna dello sport e del divertimento.

XV Festa dello Sport

Inglese

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13NOI E IL MONDO

Le nostre esperienzePrimo trimestre

IV A - M. T. DI CALCUTTA

In occasione della festività di Halloween, quest’an-no in classe abbiamo letto un libro incredibile!Il libro è pubblicato dalla Casa Editrice “Fabbri”, si intitola “L’autobus del brivido” ed è stato scritto da Paul van Loon per un pubblico di bambini intorno ai nove anni temerari e coraggiosi!!!Il libro è appassionante e divertente, racconta di un’originale gita scolastica in compagnia di uno scrittore di storie di genere horror per ragazzi, il quale nell’arco di una serata legge ai partecipanti alla gita nove storie più una autobiografica.I fatti ed i personaggi delle storie sono piuttosto in-quietanti I protagonisti sono licantropi, mostriciat-toli, presidi folli e nonnine imprevedibili … e si narra di oggetti quali quadri, pozzanghere, stivali, polene, erba gatta e strane torte di com-pleanno… Durante la lettura siamo stati sempre col fiato sospeso e ci siamo divertiti molto a sco-prire gli imprevedibili finali di ogni storia. Per questi motivi lo consi-gliamo a tutti gli amanti del genere horror ad una condizione però… che abbiano un cuore forte!!!!

Quando imparare fa rima con creareV A - M. T. DI CALCUTTA

Quando a settembre ci siamo ritrovati, la maestra d’italiano ci ha accolti con una bella notizia: ci ha detto che molto probabilmen-te avremmo incontra-to nientemeno che lo scrittore Davide Conati. Certo non sarebbe stato facile averlo ad Avelli-no, dati i suoi numerosi

impegni di scrittore e tra-duttore… ma si sarebbe fatto il possibile. Dopo l’entusiasmo iniziale, ce n’eravamo quasi dimen-ticati, quando è arrivata la comunicazione che il laboratorio di scrit-tura creativa ci sarebbe stato. Così il 12 ottobre ci siamo ritrovati nell’ auditorium del plesso di Via Scandone. Conati, accompagnato dall’ illu-stratore Andrea Sbrogiò, con chitarra alla mano e con un parlare simpa-tico e aperto, è riuscito subito ad incuriosirci e a coinvolgerci. Per rompere il ghiaccio ha cantato, chiedendo la nostra collaborazione, la fiaba di Cappuccetto Rosso da lui trasformata. Poi ci ha mostrato come, seguendo cinque sem-plici regole e avendo a

disposizione una parola “magica” e un mazzo di carte con le lettere dell’alfabeto, si poteva creare una storia in dieci minuti. Incredibile, ma è stato proprio così! Insieme abbiamo creato una breve storia che Sbrogiò ha illustrato con grande bravura. Siamo rimasti così sorpresi e pieni di entusiasmo che nei giorni successivi ci siamo subito messi alla prova dando vita a storie e filastrocche. “Le di-savventure dell’ostrica Renata” è stata la nostra prima creazione. Ci abbiamo preso talmen-te gusto che abbiamo deciso di presentare questo laboratorio in oc-casione dell’ open day del plesso. Con la nostra “Lotteria Inventastorie”, di certo, non abbiamo

superato il maestro, ma con soddisfazio-ne abbiamo accolto gli apprezzamenti di tutti coloro che sono passati per la nostra aula. Grazie Conati, grazie scuola per averci dato questa bella opportunità di crescita e di esperienza.

III A - M. T. DI CALCUTTA

In questo primo periodo dell’anno abbiamo vissuto tante bellissime esperienze.Mese di dicembre“Il mercatino di beneficenza”Mitico! Voto 10 (alle mamme). In occasione del Natale, con l’im-pegno di tutti abbiamo raccolto fondi per l’adozione a distanza dei bambini del Burundi e per l’Istituto SS. Annun-ziata di Prata P.Ultra. Abbiamo, inoltre, festeg-giato il Natale con un Concerto insieme a tutte le classi del plesso.

Mese di dicembre“Laboratorio di teatro per l’open day”Fantastico! Voto 9,5Rappresentazione della fiaba musicale dal titolo “Pierino e il lupo”.

Mese di novembreLezioni di schermaBello! Voto 8,5Velocità, concentrazione e postura sono le parole chiave per essere un bravo schermidore.

Mese di ottobreSettimana del CodeweekDivertente! Voto 10Un gioco per pensare e programmare con l’aiuto del nostro amico Cody Roby.

Mese di ottobreLaboratorio di scrit-tura creativa con David Conati e Andrea Sbrogiò, l’illustratore.Eccezionale! Voto 10 e lode, siamo diventati scrittori inventastorie.

Un viaggio nel tempoII A - M. T. DI CALCUTTA

Il giorno 8 maggio siamo andati in visita al Pa-leovillage situato nell’Oasi di Persano. Qui abbiamo visto le capanne costruite con fango e paglia, il pozzo e i recinti per gli animali. Nelle capanne c’erano anche gli utensi-li che usavano gli uomini primitivi. Successiva-mente abbiamo realizzato dei graffiti sull’argil-la: figure stilizzate di uomini e animali. Infine, vestiti i panni dell’uomo preistorico e dipinto il volto con appositi colori, nella sala che rap-presentava una grotta, abbiamo disegnato col carbone e poi dipinto, gli animali che venivano cacciati a quel tempo. È stato un interessante

tuffo nel passato che ci piacerebbe rifare, so-prattutto i laboratori didattici.

Scrittori

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14 NOI E IL MONDO

II A/B - M. T. DI CALCUTTA

Durante la settimana del CODING, gli alunni hanno realizzato un’at-tività di story-telling dando vita ad una storia con i protagonisti del bosco. Hanno riflettuto sulla scelta dei personag-gi, degli ostacoli da in-contrare e del traguardo da raggiungere ed hanno strutturato un percorso realizzandolo sul pavi-mento. La prima fase è stata proprio la costru-zione con nastro adesivo

di un reticolo formato da quadrati di uguale gran-dezza e contenente im-magini precedentemente colorate dai bambini.La seconda fase ha visto il coinvolgimento dei bambini nella lettura

della storia “La volpe af-famata”, il loro impegno nell’individuazione del problema e la formu-lazione di ipotesi per raggiungimento dell’o-biettivo. Nella terza ed ultima fase si è realiz-zata una vera e propria simulazione della storia utilizzando il percorso sul reticolo. Il bambino X, nel personaggio della volpe, si è mosso sul re-ticolo, sulla base delle

indicazioni verbali date da altri bambini, fino al raggiungimento dell’o-biettivo (vigna). Piace-voli e divertenti tutte le fasi che hanno visto gli alunni attivamente coin-volti, tutti impegnati nei ruoli attribuiti.

IV B - M. T. DI CALCUTTA

Lunedì 19 dicembre le classi terza, quarte e quinta del plesso “Madre Teresa di Calcutta”, si sono recate al Teatro d’Europa a Cesinali per assistere alla rappresen-tazione della magica storia di Charles Dickens “Canto di Natale”, messo in scena dalla Compagnia dei Giovani del Teatro d’Europa, con la regia di Angela Caterina.La storia, ambientata nell’ Inghilterra dell’ot-tocento, narra di un avaro anziano di nome Scrooge che pensa sia sciocco sprecare tempo e denaro

per festeggiare il Natale e detesta l’atmosfera piena di colori e profumi che si respira intorno... e non fa nulla per nascon-dere il suo disappunto. Ma, siccome tutto può accadere nella notte più magica dell’anno, strani fantasmi conducono Scrooge per mano in un viaggio nel tempo e al ritorno… tutto intorno a lui assume suoni e sapori diversi… Gli attori sono stati bravissimi, la storia è stata ben rappresen-tata ed è stata per molti uno spunto per riflette-re sul vero significato della festa più importante dell’anno!!!

Da alunni a... pirati buoni

Giocando si impara

II A/B - M. T. DI CALCUTTA

Una mattina di ottobre gli alunni delle classi 2^A e 2^B hanno trovato sulla cattedra uno “scrigno” chiuso a chiave dove era nascosto il favoloso tesoro del pirata Bendarossa. Compito dei bambini, divisi in squadre, è stato quello di cercare la chiave per

poterlo aprire. Per fare ciò hanno dovuto superare delle prove che il pirata stesso ha preparato per loro. Esse hanno previsto la risoluzione di mes-saggi in codice, indovinelli, cruciverba sillabici, nonché la correzione di frasi ortograficamente errate. La squadra che ha consegnato per prima la busta con la risoluzione della prova, ha ricevuto quella dello step suc-cessivo e così di seguito, fino a giunge-

re all’ultima busta contenente la chiave che apriva lo scrigno.Che dolce sorpresa: niente oro e gioielli ma tante cose dolci e buone da condivi-dere con i compagni.Tanto divertimento e sana competizio-ne per un accertamento dei prerequisiti un po’speciale che è riuscito a ricreare un clima di collaborazione tra gli alunni e ad abituarli gradualmente ai ritmi di lavoro.

Caccia al tesoro in classe

Un dono che quest’anno voglio fare, non è materiale,è qualcosa che mancae io sono stanca…Nel mondo non c’è Amore enon si usa troppo il cuoreperché chi non sa amareavanti non riesce ad andare…Un altro dono voglio fare eneanche questo si può comprare:l’Amicizia… e tra gli uomini vorrei farla volare…E poi il Sogno vorrei dare la possibilità di inseguiree la Felicità vorrei far sentire,portandola a chiunque non la sa provare…Perché il Natale non è fatto solo per festeggiare:è fatto più di tutto per donare!

R. GALLO - IV B - M. T. DI CALCUTTA

CodeweekAttività unplugged di coding

Inverno

Coding

Cronaca di una mattinata al Teatro d’EuropaI A/B - M. T. DI CALCUTTA

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15NOI E IL MONDO

Il nostro saluto alla Scuola Primaria

Coding

V A - M. T. DI CALCUTTA “Punto e non basta…perché certe storie con-tinuano anche quando fi-niscono”. Il nostro saluto alla scuola primaria.Il 7 giugno saluteremo la scuola primaria con una manifestazione che si terrà nell’auditorium del plesso di via Scandone.

Ci stiamo preparando a questo evento già da un po’ di tempo nelle ore di musica, di educazio-ne fisica e partecipando al progetto pomeridiano “Punto e non basta…perché certe storie con-tinuano anche quando finiscono”. Dobbiamo dire che man mano che si avvicina la data fati-

dica ci sentiamo sempre più emozionati e anche un po’ preoccupati. Con le maestre abbiamo se-lezionato alcuni brani musicali molto belli sui temi dell’amicizia, del rispetto, della solidarie-tà, della giustizia e scelto alcuni balletti perché queste sono le attività che preferiamo. A ricor-dare, poi, i momenti più significativi di questi cinque anni, durante la manifestazione sarà pro-iettato un video che con immagini, foto, musiche ci farà ripercorrere i momenti di gioia, di suc-cessi, di piccole delusio-ni sperimentate in questi anni e qui sicuramente ci scapperà qualche la-crimuccia. Ognuno di noi presenterà, ballerà, canterà o suonerà piccoli strumenti. Cercheremo di dare il meglio di noi stessi, ce la metteremo tutta. Di sicuro lo faremo col cuore perché sarà il nostro grazie a quanti fin qui ci hanno guidati, portati per mano per farci diventare quello che siamo e parte di ciò che saremo.

I A/B - M. T. DI CALCUTTA

Noi bambini delle classi I A e I B del plesso di “M. Teresa di Calcutta” abbiamo partecipato al progetto “A mari sicuri” iniziato nel mese di marzo e terminato a maggio. Per noi è stata una bella esperienza fatta di tante emo-zioni, quella più intensa è stata l’entra-ta in acqua il primo giorno. Ci siamo divertiti tanto. La piscina è stata come un gioco, però, dovevamo rispettare le

regole della nostra istruttrice che è stata molto paziente. Abbiamo condiviso fe-licità, sentimenti di amicizia e quello del “volersi bene”, e adesso ci sentiamo più maturi e sicuri delle nostre capacità. L’ultimo giorno del corso ci hanno con-segnato l’attestato di partecipazione, quante foto e quanti sorrisi dei nostri genitori presenti; abbiamo provato una forte gioia che non dimenticheremo mai.

Un “mare” di sorrisi

Un progetto bellissimoGli alunni della classe II B partecipano al Progetto “Coding e dintorni”

II B - M. T. DI CALCUTTA

Durante la settimana del CodeWeek e in occasione dell’Open Day del proprio plesso, gli alunni della classe II B della Scuola Primaria Madre Teresa di Cal-cutta hanno eseguito attività laborato-riali di logica. Pertanto, per proseguire il percorso la-boratoriale di logica avviato, gli stessi alunni hanno richiesto la partecipazione al Progetto “Coding e dintorni”. Durante gli incontri i bambini hanno elaborato personaggi dei cartoni animati, principi e principesse; in oc-casione della festa della mamma, anche cuori di varie dimensioni, strutturando-ne prima i disegni su fogli, utilizzando reticoli adeguati; poi su piani di lavoro con l’uso di “pixel” colorati, i quali, con il calore di un ferro da stiro, hanno

concretizzato i disegni creando veri e propri oggetti.Il piacere di progettare e realizzare prodotti finiti ha generato un elevato entusiasmo che ha permesso loro di “sviluppare ed aumentare l’intelligenza e il ragionamento.” Inoltre, effettuando lavori anche in piccoli gruppi hanno avuto l’opportunità di “migliorare la condivisione ed aumentare l’amicizia.” Come è avvenuto quando “hanno creato in coppia il giusto percorso elettrico per accendere un LED.”Gli alunni si augurano che tutti i bambini abbiano l’opportunità di “fare questi lavori perché tutti possano speri-mentare le cose tecnologiche.”“È stato un progetto bellissimo!!! Grazie, Prof.ssa Marinella Arnone. Ci siamo divertiti molto!”

Sfidautismo

Nuoto

La Giornata Mondiale dell’Autismo celebrata al Madre Teresa di CalcuttaIV A/ B - M. T. DI CALCUTTA

Il due aprile si celebra in tutto il mondo la “Giorna-ta della Consapevolezza sull’Autismo”, istituita nel 2008 dall’ONU, per aiutare tutti a far luce su una problematica che solo in Italia riguarda circa 500.000 famiglie.Anche quest’anno se ne è parlato tanto in televisione, attraverso una Pubblicità Progresso che ci ha colpito molto, dove si mostrava, attraverso una bellissima animazione, un bimbo a testa in giù che lanciando piccole sfere luminose riesce ad attirare l’attenzione di una bimba che gli dà la mano e insieme cominciano a volare e a scoprire il mondo…Abbiamo imparato, in classe, attraverso conversazio-ni, visioni di filmati, scambi di esperienze, realizza-zione di cartelloni, che l’autismo è una sindrome che si manifesta attraverso il silenzio e l’isolamento, più o meno volontario di un bambino che però, pur mo-strando dei comportamenti un po’ fuori dal comune, tende in qualche modo a voler comunicare con noi, però a modo suo.Alcuni nostri amici sono affetti da questa sindrome e noi che li conosciamo da qualche anno e che con loro condividiamo esperienze, attività, insegnanti e anche

momenti di gioco, ogni giorno, sappiamo come in-teragire con ognuno di essi, sappiamo cosa può dar loro fastidio e cerchiamo di evitarlo, conosciamo i loro gusti e le loro preferenze, le cose che li fanno sentire bene e cerchiamo di essere sempre pronti ad andar loro incontro. I nostri amici sono per noi molto preziosi, arricchiscono le nostre giornate con il loro sorriso, le loro battute spiritose, i commenti simpatici e la dolcezza delle loro carezze e dei loro sguardi felici

quando svolgono con piacere con noi delle attività.In questi giorni in cui abbiamo dedicato un po’ di tempo in più a riflettere su questa realtà, abbiamo capito che le diversità non esistono, perché ognuno di noi è in realtà diverso dall’altro, ma che abbiamo tante cose che ci accomunano: la passione per alcuni giochi, il piacere di ascoltare musica, di cantare, di ascoltare chi ci racconta delle storie, di usare i colori in maniera creativa…E allora… dov’è questa diversità????

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16 NOI E IL MONDO

Progetto TRAmV A - CAPRIGLIA IRPINA

Il giorno 30 marzo scorso abbiamo ade-rito ad un progetto denominatoTRAm (Turismo responsabile e ambiente) con la dottoressa Anna Coluccino e un gruppo di collaboratori. Appena arrivati a scuola, due giovani ci hanno spiega-to il progetto e il significato della sigla TRAm e ci hanno proposto un questio-nario per verificare le nostre conoscen-ze riguardo alla tutela del territorio e delle tradizioni. Poi due collaboratori travestiti da “nonni” ci hanno accompa-gnato in una sala dove hanno proiettato un filmato sull’argomento, sostenendo l’importanza di essere turisti responsa-bili dell’ambiente e di non inquinare o sporcare quando visitiamo luoghi turi-stici (come sta succedendo a Venezia

in questi giorni). Abbiamo discusso poi sull’importanza della “Memoria Stori-ca” facendo intervenire il nonno di una nostra compagna di scuola, nonno Feli-ce, che ci ha raccontato la sua infanzia e come si viveva a Capriglia ai suoi tem-pi. Ci siamo divertiti molto ascoltando i suoi ricordi e le sue battute: è un nonno proprio super. Finita l’intervista a non-no Felice, abbiamo fatto una caccia al tesoro cercando oggetti dell’antichità nascosti per la scuola, spiegando cosa rappresentavano e a cosa servivano ai tempi dei nostri nonni. Infine, i due “fin-ti” nonni ci hanno raccontato la storia di Capriglia attraverso le leggende del po-sto e gli antichi canti popolari. Questa giornata ci è piaciuta molto, è stata inte-ressante, divertente e ricca di emozioni.

16NOI E IL MONDO

Il mosaico... a scuolaArte e Immagine Neve, neve e ancora neve...

Una giornata con i vigili del fuoco

III A - CAPRIGLIA IRPINA

Anche oggi assisto a questo spettacolo naturale: la neve! La neve cade lenta e imbian-ca tutto.

Gli alberi, ormai completamente nudi, hanno i rami piegati per la tanta neve. Su alcuni rami la neve sembra batuffoli di candida ovatta. La neve caduta sale sempre di più arrivando fino ai muri dove formano mucchietti. Le case tutte bianche sembra che non abbiano più i tetti.Nuvole di fumo grigio escono dai comi-gnoli. Nei campi non si distinguono più le coltivazioni, i cespugli, la legna. Nelle strade silenziose non c’è traffico perché difficilmente percorribili. Fuori fa fred-do, i bambini giocano felici lanciandosi palle di neve e facendo pupazzi.Le scuole sono chiuse; i genitori hanno difficoltà ad andare a lavoro, i grandi si disperano per gli innumerevoli incon-venienti che la neve causa. In diverse zone d’Europa cade molta neve e lo sentiamo dire ai telegiornali. Anche sulle zone terremotate sta cadendo mol-tissima neve creando ancora altri disagi alle persone. Nonostante tutto, quando fiocca, anche se non tutti sono felici,

noi bambini lo siamo ancora di più e continuiamo a divertirci lanciandoci palle di neve e io continuo a pensare a quanto sia bella la natura ricoperta da questo meraviglioso manto bianco. - Francesca Mauriello. Altre voci:Soffice, fredda, bianca, mi piace gioca-re: è la neve! - Ciro BuonfantiIo amo tanto la neve, perché trasforma il paesaggio in un mondo magico e ren-de noi bambini molto felici e allegri. - Luca MarianiBella è la neve, scende in silenzio in fiocchi gelati, ammanta i prati, fa una danza di mille stelline. - Elisa Della SalaChe bella la neve!!! Mi piace parecchio fare i pupazzi di neve, quando nevica gli alberi spogli si imbiancano, il ven-to è gelato, la neve scende candida dal cielo. - Emilio D’ArchiFinalmente è arrivata la tanto attesa neve, noi bambini aspettavamo con an-sia. Una mattina mi sono svegliata ed eccola. Che bella!!!! Ho esultato. - Giulia TropeanoLa neve scende dal cielo lenta e legge-ra, ricopre ogni cosa di un soffice strato candido e rallegra tutti i bambini. - Luca Falso

V A - CAPRIGLIA IRPINA

Il 10 Novembre 2016, noi alunni di quinta e quarta del plesso di Capriglia ci siamo recati presso il Co-mando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Avellino, per una visita didattica organizzata dalla Misericor-dia di Capriglia. Appena siamo arrivati eravamo tutti contenti perché non avevamo mai visitato una caser-ma dei Vigili e, quindi, anche molto incuriositi per tutti gli strumenti e le attrezzature che usano per i loro interventi. Un gruppo di simpaticissimi Vigili del fuoco ci ha spiegato come si sarebbe svolta la nostra visita. Abbiamo cominciato con un emozionante giro sull’autoscala: indossati i caschi, a gruppi di tre, ac-compagnati da un vigile, siamo saliti fino al tetto della caserma. Ci hanno spiegato poi che quella scala vie-ne usata per vari interventi, per esempio: soccorrere persone bloccate in casa da un incendio o salvare un animale. Ci è piaciuto molto fare il giro sull’autoscala perché non eravamo mai saliti in alto, è stato molto entusiasmante.

Un’altra esercitazione dove ci siamo divertiti molto è stato lo spegnimento di un vero e proprio incendio: i Vigili hanno simulato l’incendio accendendo un fuo-co su una piattaforma e noi, con gli idranti, dovevamo spegnerlo. Dopo queste esercitazioni ci hanno fatto salire su un camion con tutte le attrezzature che servono per i soc-corsi; ci hanno mostrato delle pinze speciali, delle maschere, le tute, le bombole con misuratori di ossi-geno… Di ogni oggetto ci hanno spiegato la funzione e raccontato gli episodi in cui è stato necessario usarli.In seguito, ci hanno portato nel cuore della caserma, cioè la Centrale Operativa dove arrivano le chiama-te di soccorso. Un nostro compagno, Alessandro, dal suo cellulare ha digitato il numero dei vigili il 115, sul monitor è comparso il numero e l’operatore ha fatto una vera simulazione di pronto intervento. La Centrale Operativa è quella che più ci ha affasci-nato, vedere tutti quei monitor con tutti i paesi e le strade ci sembrava di essere in un film. Abbiamo con-tinuato il giro visitando la palestra e la sala conferen-ze dove abbiamo visto un filmino sui vari interventi

dei vigili e dove noi abbiamo potuto rivolgere delle domande.Attraverso le loro risposte abbiamo compreso come i Vigili del Fuoco siano uomini molto coraggiosi, “degli eroi” che svolgono un lavoro di responsabilità molto pericoloso per assicurare la nostra sicurezza e quella di tutti i cittadini. Alla fine della visita i vigili hanno regalato un diploma e un dvd ad ognuno di noi.È stata una giornata molto bella e entusiasmante, so-prattutto istruttiva. È stato fantastico essere Vigili del Fuoco per un giorno!!!

IV A - CAPRIGLIA IRPINA

A scuola, con la nostra maestra Sonia, durante l’ora di Arte e Immagine, ab-biamo realizzato un mosaico… anche se con i pennarelli!!! Il nostro ispiratore è stato il famoso mosaicista Felice Nit-tolo, noto in tutto il mondo per la sua bravura e originario proprio di San Fe-lice di Capriglia, che proprio per questo è venuto nel nostro plesso ad insegnarci questa tecnica artistica. Il nostro primo incontro con lui è avvenuto il 19 maggio del 2016. In quell’occasione abbiamo realizzato insieme a lui un mosaico ve-

ro, che raffigurava la nostra scuola. Per farlo abbiamo utilizzato tesserine di due tipi: naturali e artificiali, di tutti i colori, infatti ce n’erano di rosse, dorate, argen-tate, verdi, bianche e marroni e soprat-tutto avevano tante differenti sfumature e forme irregolari. La nostra prima ope-ra d’arte è venuta una meraviglia! È stata una grande emozione!!! Il secon-do incontro con l’artista è stato invece

a dicembre 2016, al Carcere Borbonico. Lì, abbiamo visto un filmato su come si fanno i mosaici a Ravenna, una città famosa per la presenza di tanti mosaici antichi e importantissimi. Ci ha parlato molto di tecniche importanti per realiz-zare un mosaico, ci ha svelato segreti e curiosità molto interessanti su questa tecnica. Dopodiché, siamo usciti da

quella sala e ci siamo spostati in un’al-tra, dove erano esposte numerose opere di Felice Nittolo e lui ce le ha mostrate e ci ha spiegato cosa rappresentavano: erano bellissime! C’erano quadri, palle ricoperte di mosaici ed un’enorme noce di marmo: era tutto stupendo. In base a questi incontri, in classe, abbiamo fatto un disegno simulando la tecnica del mo-saico. Questa esperienza è stata unica, siamo stati fortunati a poter conoscere un artista di fama mondiale e siamo or-gogliosi che sia del nostro paese: credo che nessuno dei miei compagni la di-menticherà mai!

Capriglia

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17NOI E IL MONDO

Lavoretti La nuova scuola

I / II A - CAPRIGLIA IRPINA

Dopo più di un anno siamo finalmente tornati nella nostra “vecchia” scuola!Veramente non più vecchia, perché è stata completamente ristruttura-ta: pavimenti nuovi, porte e luci nuove e tanti bagni! Noi siamo felicissimi, perché la nostra scuola

è più bella, grande e colorata.Il 30 marzo abbiamo fatto la grande festa di inaugurazione, c’era la nostra Direttrice Angela Tucci, il Sindaco Nunziante Picariello, Don Vincenzo, il parroco, tutti i bambini della scuola dell’Infan-zia e della scuola Primaria e tanti genitori e nonni. Abbiamo cantato l’Inno d’Italia e l’inno alla Gioia;

abbiamo lanciato i palloncini colorati in cielo…tutti applaudiva-no ed erano felici. Dopo il taglio del nastro, il Sindaco ha scoperto il mosaico realizzato l’anno scorso con il Maestro Felice Nittolo e poi donato alla nostra scuola. La festa si è conclusa con un buffet ricco di tante cose davvero squisite!

I A - CAPRIGLIA IRPINA

La nostra nuova scuola è bella, è pulita, è colorata.La nuova scuola ha il parco giochi con tante giostrine, io spero che le maestre ci portino quando c’è il sole.È la scuola che ho sempre desiderato.A me piace venire in questa scuola.Finalmente ho una classe più grande.Io sono felice quando sono qui.

MONOSEZIONE - S.GIOVANNI BOSCO - CAPRIGLIA IRPINA

I bambini di Capriglia scoprono e vivono per un giorno l’arte del vasaio.Il giorno 4 aprile i bambini della scuola dell’Infanzia “San Giovanni Bosco” di Capriglia Irpina, con l’aiuto di un’esperta e della docente di sostegno, hanno creato un cestino pasquale con l’argilla.Dapprima hanno manipolato l’argilla, l’hanno lavorata e hanno realizzato i cesti; ogni cesto è stato decorato con piumette gialle sul bordo ed è stato lasciato ad asciugare. I bambini hanno creato, sempre con la stessa argilla, i bambini hanno creato piccole uova e, poi, con acqua, polvere argillosa e formine di gesso, hanno realizzato angioletti e fiorellini. Il giorno successivo, quando tutto era ben asciutto, sono state colorate le uova con tempere di vari colori e rifiniti i cestini. Il risultato è stato davvero sorprendente: i bambini hanno ammirato con soddisfazione i loro lavori!L’esperienza per loro è stata molto significativa e divertente. Le attività manipolative, creative e di pittura si sono rivelate ancora una volta costruttive, entusiasmanti e coinvolgenti.

Festa di inaugurazione della Scuola di Capriglia Irpina

Pensieri e riflessioniAntichi mestieri

Campioni di Fair Play III/IV A - CAPRIGLIA IRPINA

Per comprendere l’importanza della lealtà nello sport, a scuola, nell’ambito del proget-to “Sport di Classe”, quest’anno abbiamo letto il libro di David Conati “Il Campione che sarò”. L’autore narra di storie di ragazzi

impegnati nello sport e uniti nell’amicizia. Questo li-bro è molto bello perché ha la particolarità di iniziare ogni capitolo con una strofa di canzoni famose che ri-guardano lo sport e ci insegna ad essere campioni non solo sotto i riflettori ma soprattutto nella quotidianità, con lealtà, impegno ed amicizia. Fair play? Cos’è questa strana espressione che ci fa pensare alle fate???Il fair play è il vincere pulito nel pieno rispetto delle regole e dell’avversario. Ci fa alzare il cartellino rosso al razzismo e alla slealtà. Non conta vincere ma partecipare e divertirsi, bisogna accettare la sconfitta con sportività. Non bisogna vin-cere barando o penalizzando qualcuno, altrimenti è

come perdere, come la vittoria di Pirro che vinse una battaglia ma perse molti uomini, rendendo inutile, se non dannosa, la vittoria. Non bisogna mai prendersela con un compagno di squadra quando sbaglia, perché

in ognuno c’è un ta-lento, perché l’u-nione fa la forza. Anche Roberto Colella, il nostro esperto del Coni che viene a farci le lezioni a scuola, ha ritenuto molto im-portante parlarci di “fair play”, quindi questo argomento ci è stato spiegato proprio bene… spe-riamo che serva per i nostri futuri scontri sportivi e non solo!

Inaugurazione

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18 NOI E IL MONDO

I A - II A/B - U. NOBILE

La gita, la gita, la gita, sembrava non ar-rivasse mai e invece … finalmente è ar-rivata, anzi è già passata. Eh! Sì, il fati-dico giorno è arrivato ed è stato proprio indimenticabile.

La notte precedente pochi di noi hanno dormito tranquillamente ed eravamo pronti per la partenza molto prima dell’orario stabilito dove c’erano le nostre maestre ad attenderci. Quando finalmente siamo partiti non ci sembrava vero, il nostro primo viaggio senza genitori verso Montecorvino Puglia-no dove si trova questo agriturismo.Appena arrivati in questa fattoria ci è sembrato tutto bellissimo: gli asinelli che ci hanno accolto e tutta la campagna intorno era davvero splendida.Ci hanno accompagnati nell’aia e abbiamo indossa-to, i maschi una camicia e le femmine il grembiule e un fazzoletto in testa, e ci hanno portato ad assistere alla macina delle olive in un vecchio frantoio con un asinello; poi ci hanno divisi perché avremmo fatto

attività diverse. Abbiamo fatto i lavori che faceva un tempo chi viveva in campagna. Le bambine: setacciare il granone, impastare la farina, macina-re il caffè e lavare i panni alla fontana. I bambini: zappare e piantare, prendere l’acqua dal pozzo e tra-sportarla, intrecciare la paglia, segare la legna e fare gli arrotini. Tutti abbiamo visitato una vecchia casa di campagna e una classe, abbiamo visto le oche, i conigli e le tartarughe. Come era tutto diverso dal nostro mondo, dopo un giro in calesse e sul tratto-re, finalmente è arrivata l’ora del pranzo. Eravamo così stanchi che abbiamo mangiato tutto con grande appetito. Subito dopo ci hanno fatto ballare su un bel terrazzo e ci siamo sfrenati un bel po’. Dopo un fragrante e caldo pezzo di pizza è arrivata l’ora di ri-partire. Ad Avellino ci attendevano i nostri genitori che ci hanno trovato tutti allegri e pimpanti.Questa magnifica giornata è durata troppo poco e sarà sempre fra i nostri bei ricordi.

Le Parisien

V A/B - U. NOBILE

È arrivato il primo giorno per gli alunni dell’Umberto Nobile; il 1 ottobre il plesso ha festeggiato il ritorno sui banchi con un nuovo look, nel ri-spetto della sicurezza e del risparmio energetico. Una festa speciale ha accolto gli alunni della Scuola Primaria “U. Nobile”, al loro rientro dalle vacanze estive. In una calda giornata autunnale si è svolta l’inaugurazione dell’edificio scolasti-co di via “Oscar D’Agostino dopo un restauro durato tutta l’estate. Alle ore 10,00 di sabato 1 ottobre 2017, tanti bambini entusiasti e sorridenti, insieme ai loro genitori, i docenti e molte auto-rità locali, hanno partecipato al taglio del nastro. Una vera e propria sorpresa per gli alunni che dopo qualche mese di pausa si sono ritrovati in un edificio completamente ristrutturato e più fun-zionale, una scuola moderna e sicura: aule completamente rinnovate, porte di ultima generazione, muri ritinteggiati e una nuova pavimentazione. È stata realizzata inoltre la messa in sicurezza della struttura scolastica e l’ammoder-namento sia interno che esterno. A fare gli onori di casa c’era la Dirigente del 5° Circolo Dott.ssa Angela Tucci insieme al Sindaco di Avellino Paolo Foti e ad una rappresentan-za dell’Amministrazione Comunale.

Per l’inaugurazione sono intervenuti il Provveditore Rosa Grano, il Dirigente Tecnico Cinthia Buonopane e il titola-re della ditta che ha effettuato i lavori. Presente alla manifestazione anche il Vescovo di Avellino Mons. Francesco Marino che ha portato i suoi saluti ed ha augurato a tutti i presenti una profi-cua attività scolastica. Dopo il volo dei palloncini tricolore e il canto dell’inno nazionale si sono aperte le porte, la mattinata è proseguita con saluti, rin-graziamenti, poesie, canti e balli da parte di tutta la comunità scolastica. Infine la visita nelle classi; un vero e proprio Open day, apprezzatissimo da tutti i presenti. La visita si è conclu-sa con un dolce rinfresco; poi, porte chiuse: sono cominciate le lezioni!

W la nuova scuola!Inaugurazione dell’edificio scolastico U. Nobile.

U. Nobile

III A - U. NOBILE LAVORO DI GRUPPO: ADA, DAVIDE, ANNA, FRANCESCA, LUIGI, MICHELE, ADRIAN, SARA, PASQUALE.

“Ciao mi chiamo Azzurro, anche se a volte divento verde a causa delle alghe, rosso al tramonto, grigio quando piove. Sono immenso ma così immenso che nessuno può vedermi tutto intero e tanta gente si perde fra le mie onde. Sono molto ospitale, infatti la mia dimora è

sempre piena di creature marine che mi fanno compagnia. Sono molto pulito ma spesso gli umani mi fanno diventare sporco come spazzatura a causa delle fogne e degli scarichi delle industrie. Quando sono calmo gli umani si sdraiano su di me e si lasciano cullare dalle mie onde, ma quando sono arrabbiato mi agito, scaglio onde contro gli scogli, creo caval-loni altissimi e… SPLASH! butto tutto all’aria. Con la mia forza posso abbatte-re case, palazzi e addirittura città: infatti ho un’energia immensa e pulita perché non inquina. Magari gli umani sapessero sfruttarla!

Sono come uno scrigno che custo-disce tesori immensi: città som-merse, messaggi e lettere d’amore chiusi in bottiglie di vetro, ma sono anche un cimitero di barche, navi e tanti scheletri che hanno trovato in me una sepoltura. Inoltre io ispiro pittori che dipingono i miei tra-monti e le mie bufere, scrittori che narrano storie su di me, poeti che mi immortalano nelle loro poesie e musicisti che compongono melodie ascoltando la mia voce. Senza di me la Terra sarebbe un deserto senza vita per questo spero che la gente si prenda cura di me.”

Il mareNatura

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19NOI E IL MONDO

IV A/B - U. NOBILE

L’Unione Europea ha proposto un’iniziativa di educa-zione nutrizionale introducendo il consumo di frutta e verdura nelle scuole. Infatti dal mese di aprile ogni tre giorni arriva nel nostro Circolo frutta o verdura

che noi alunni consumiamo come merenda. L’obiet-tivo, secondo noi è quello di indurci ad adottare una serie di piccoli cambiamenti nelle nostre abitudini alimentari che possono risolversi, con piccoli sacri-fici, nell’acquisizione di un comportamento alimen-tare più idoneo e corretto, ricco soprattutto di frutta e verdura da consumare quotidianamente. Anche i nostri genitori sono stati coinvolti in questa iniziativa, infatti abbiamo fatto leggere ad ognuno di loro questo suggerimenti: “Educare i nostri figli ad alimentarsi

bene, significa garantire loro una buona salute e, quindi, una vita migliore

nell’età adulta. Sforziamoci, allora, di evitare che l’alimentazione assuma funzioni diverse da quelle che le appartengono e non consideriamo il cibo una ri-sposta alternativa. Coccolare e baciare i nostri

figli quando ci chiedono amore, è senz’altro più giusto

che offrire loro caramelle e cioccolatini come sedativi di un “capriccio”. Dedicare il nostro tempo condividendo il loro gioco preferito, è più produttivo che parcheggiarli davanti alla TV in compagnia di patatine e popcorn. Impa-riamo ad ascoltarli ed insegniamo loro ad ascolta-re il proprio corpo per comprenderne i bisogni. È nostro compito aiutarli a diventare adulti informati e consapevoli”.

Sport

V A/B - U. NOBILE

Si conclude un ciclo di studi intenso: emozioni e prospettive si intrecciano.

Cara Scuola Primaria,ancora per poco saremo in tua compagnia… il nostro viaggio ormai volge al termine. Ci sembra ieri quando, per la prima volta abbiamo varcato la tua soglia… Subito ci hai ospitato e messo a disposizione i tuoi ambienti, luminosi e allegri in modo da assicurarci una formazione creativa e coinvolgente. E proprio adesso cogliamo l’oc-casione per chiederti scusa se a volte non abbiamo avuto rispetto di tutto ciò che ci hai messo a disposizione. Beh… tra non molto ci saluteremo, anche se con grande rammarico da parte nostra… e sai perché? Perché insieme a te abbiamo trascorso i cinque anni più belli della nostra vita; abbiamo condiviso tanti momenti felici e non … sei stata la nostra compagna di viaggio, nei tuoi ambienti sono nate tante amicizie e perché no tanti amori …Siamo stati amici e insieme abbiamo superato anche i momenti di difficoltà e le incomprensioni che, come tu ben sai, non sono mancati; ci hai visto piangere e sor-ridere e sei stata un porto sicuro dove poter esprimere le nostre emozioni e i nostri stati d’animo. Attraverso di te abbiamo conosciuto le nostre insegnanti, le quali con la loro professionalità hanno curato la nostra formazione e arricchito il nostro ba-gaglio culturale e loro hanno fatto maturare in ognuno di noi tante competenze che ci permetteranno di affrontare con serenità il successivo ordine di Scuola. Insomma … sono riuscite a modificare in meglio la nostra personalità e oggi se siamo pronti e preparati ad affrontare il futuro lo dobbiamo a loro. Ci mancherai scuola primaria, rimarrai sempre indelebile nei nostri ricordi!

Frutta e verdura a scuola

III A/B - U. NOBILE

Questo, per alcuni di noi, è stato un anno difficile, carico di novità e di cam-biamenti: l’inserimento nella scuola “U. Nobile”, per qualcuno, nuove in-segnanti, nuovi compa-gni e un ambiente com-pletamente sconosciuto.Piano piano ci siamo abi-tuati, anche perché siamo stati accolti molto bene dagli altri alunni; così adesso abbiamo tanti nuovi amici e con loro abbiamo fatto tante cose interessanti e divertenti.Abbiamo conosciuto i nuovi collaboratori, zio Luigi e Zio Carmine, che sono diventati persone

di famiglia soprattut-to perché il pomeriggio siamo da soli e loro sono

sempre stati, fin dal primo giorno, il nostro simpati-cissimo riferimento.Tra le tante attività che

abbiamo svolto, una delle più interessanti è stata la scherma, con un istrutto-re che qualcuno di noi già conosceva, perché aveva lavorato con lui sullo stesso tipo di progetto lo scorso anno.Ramesh è diventato un amico per noi e ci ha insegnato tante cose: le regole più importan-ti della scherma, alcune mosse come l’attacco, il rispetto per l’avversario, ma soprattutto il fatto che è necessario ragionare

prima di svolgere qual-siasi attività, perché solo così possiamo prevede-re le conseguenze delle nostre azioni.Per questa possibilità che ci è stata offerta ringra-ziamo la nostra Dirigen-te e le nostre Insegnanti (tutte), soprattutto perché ci hanno aiutato a supe-rare le ansie dell’inseri-mento nella nuova scuola e ad affrontare la nostra impegnativa avventura.

Scherma

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20 NOI E IL MONDO

Aria di Natale

IV A/B - U. NOBILE

Durante il periodo prenatalizio abbiamo letto il libro “Il canto di Natale”. Ci ha emozionato e fatto riflettere. Consiglia-mo a tutti di leggerlo.

Scheda del libroTitolo: Canto di Natale.Autore: Charles Dickens. Genere: racconto.Periodo: anno 1843.Ambientazione: Inghilterra, Londra.Trama: un vecchio signore molto duro e aspro di carattere, non riesce a godere mai un solo attimo di gioia, nemmeno a Natale. Il Natale, nel paese in cui vive Scrooge, è atteso come il più grande giorno dell’an-no, in cui ognuno, a qualsiasi classe sociale appartenga, comunica agli altri la sua solidarietà e il suo amore. Nella notte della Vigilia il vecchio Scrooge

riceve la visita di tre misteriosi fantasmi: passato, presente, futuro con il compito di farlo diventare più buono.Messaggio: con la storia di Scrooge l’autore ci fa capire che non si può passare tutta la vita in solitudine chiusi nell’avarizia e nell’egoismo. Per essere felici bisogna mostrare al prossimo ge-nerosità e cercare di trascorrere la vita in compagnia.

IV A/B - U. NOBILE

Abbiamo condiviso tutti insieme pace, amicizia, affetto e so-prattutto solidarietà aiutando chi aveva qualche minima dif-

ficoltà a confrontarsi e ad esporsi; preso per mano non si è sentito più timoroso ma infallibile, in sintonia con gli altri ed è questo che dà un senso all’opera delle “Maestre”, che per noi non sono solo figure professionali, ma maestre… di vita!!!”.

III A - U. NOBILE

BOOM! BOOM! BOOM! L’anno nuovo ha aperto le sue porte e noi lo abbiamo accolto con grande gioia ed entusiasmo, ma soprattutto con grande curiosità perché ci chiediamo cosa ha in serbo per noi e per tutto il mondo. Ognuno di noi ha avuto qualcosa da chiedere a quest’an-no misterioso. Pasquale vorrebbe che gli scienziati trovassero delle cure per le malattie gravi, che i bambini abbando-nati, infreddoliti e senza tetto trovassero una casa e una famiglia affettuosa e che gli atti terroristici che si sono verificati lo scorso anno non si ripetano mai più.Francesco vorrebbe che non ci fosse più la povertà che costringe tanta gente a vivere al freddo pungente dell’inverno e a soffrire la fame. A Paola piacerebbe che nel nuovo anno tutte le persone della

sua famiglia fossero felici e che i suoi nonni stessero bene. Sara spera che si realizzino i suoi buoni propositi fra cui l’intenzione di essere più brava, ubbi-diente e volenterosa.Sabrina vorrebbe che gli scienziati in-ventassero la macchina del tempo in modo da impedire lo sterminio degli ebrei. “Ma come?” - chiede Anna. “Basta evitare che nasca Hitler!” - ri-sponde Ada - “Potremmo andare nel passato nel posto in cui si sono cono-sciuti i suoi genitori e non farli incontra-re, così sui libri di storia scomparirebbe la storia di Hitler.” “Che bello! Una pagina in meno da stu-diare” - interviene Antonio. “Dio mio, mettici la Tua mano, Tu che puoi tutto, e fa che questo nuovo anno ascolti le nostre richieste e le esaudisca.” - conclu-de Francesco.

IV A/B - U. NOBILE

Come ogni anno, anche quest’anno ci siamo im-pegnati… tutti, a realiz-zare una manifestazione che potesse rimanere nella mente ma soprattut-to nel cuore di ognuno di noi: dirigente scolastico, insegnanti, famiglie ma soprattutto nella memoria di noi bambini che siamo stati i veri ed esclusivi protagonisti dell’even-to! Tutte le classi: dalle prime alle quinte hanno dedicato molto tempo, anche in orari extracurri-culari, per studiare canti, balli, poesie, senza mai dimostrare o manifestare un benché minimo segno di stanchezza e di noia!!! È stato un tour de force, sicuramente; tutta la co-

munità scolastica, anche i collaboratori scolastici, ci ha supportato in questa meravigliosa esperien-za. C’è stata una dimo-strazione di solidarietà molto grande ed è proprio questo obiettivo che è stato la punta di diaman-te di tutto il progetto… Ci siamo presi tutti per mano e incamminati per un viale dove splendeva il sole dell’amicizia, del di-vertimento tra i protago-nisti ma anche dell’ansia, delle preoccupazioni da parte delle insegnanti…Il risultato, a nostro avviso, è stato eclatante. A fine spettacolo eravamo tutti esausti ma felici… !!! Abbiamo letto sui volti di tutti sentimenti scintillanti di gioia e soddisfazione…

ce l’avevamo fatta… noi piccoli grandi eroi!!!La ricorrenza del Natale offre lo spunto per creare occasioni di collaborazio-ne e di arricchimento cul-turale creativo e relazio-nale. Noi alunni di tutte le sezioni di scuola abbiamo danzato, recitato e cantato abbiamo vissuto un momento di crescita indi-viduale intenso, abbiamo regalato ai nostri genitori e docenti un significativo messaggio di auguri di Natale. Incuriositi e di-vertiti con tanto impegno e un po’ di fatica, abbiamo ricordato in modo gioioso che l’adesione ai valori della solidarietà e della pace permette di vivere con più gioia le feste na-talizie.

Ricordi di NataleManifestazione dell’amicizia

Storie

IV A/B - U. NOBILE

Questo fumetto, a nostro avviso molto significativo, ha come tema LA SOLI-DARIETA’! Solidarietà è dare affetto, amore, gentilezza e aiutare chi ha bisogno. Aiutare il prossimo, chi soffre, pensare ai malati, è un dovere e bisogna essere uniti. È rispetto degli umili, festa di amore e di bontà quindi impariamo a saper donare, perdonare e darsi la mano perché nel mondo ci sia pace, amore, fratellanza e armonia fra tutte le persone. Solidarietà tutti i giorni della nostra vita!

La solidarietà è...

Il libro di C. Dickens

Maestre di vita

I A/ B - U. NOBILE

Vogliamo divertirci e non fare pasticci?Formiamo parole e diventiamo poeti:A come amORE e fa rima con cuORE,B come baCIO e fa rima con caCIO,C come cuORE e fa rima con fiORE,D come doNO e fa rima con suoNO,E come edERA e fa rima con fedERA,F ma che fatica e per oggi baSTA,continuare fa venire mal di teSTA,un po’ di baldoRIA e ci verrà la memoRIA.

Un anno misterioso

II A - U. NOBILE IV

Un periodo magico

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21NOI E IL MONDO

V A /B- U. NOBILE

Ogni anno, la nostra scuola vive gior-nate di grande fermento per i preparati-vi che precedono l’Open Day, cioè quel momento in cui la scuola apre le porte per farsi conoscere dai bambini e dalle loro famiglie in vista delle iscrizioni per l’anno scolastico successivo. Ognuno di noi, con orgoglio e senso di apparte-nenza, collabora per presentare la scuola nella sua veste migliore e creare un’at-mosfera piacevole, accogliente e festosa. Lo scorso 19 novembre 2016, si è tenuta nell’edificio della nostra scuola “U. Nobile” una maxi accoglienza dei genito-ri e dei bambini delle future classi prime. Tutti sono stati coinvolti: docenti, alunni ed anche le famiglie, in un clima di grande partecipazione ed euforia che dimostra come la nostra scuola non sia soltanto un luogo nel quale si svolgono le lezioni, ma spazio d’incontro, di dialogo e di relazione, in cui ci sentiamo membri di un’unica grande squadra che collabora per apprendere con gioia e ci fa sentire realmente non semplici fruitori, ma pro-tagonisti attivi del nostro sapere.

Nei giorni precedenti abbiamo preparato cartelloni, decorazioni e allestimenti per rendere più belle le classi e i corridoi; le docenti hanno predisposto una brochure, che era a disposizione dei genitori, su cui erano illustrate tutte le varie possibilità che offre il nostro Circolo ed in partico-lare i vari plessi.Ognuno di noi, coordinato dalle maestre, quel giorno ha avuto un ruolo preciso che ha svolto con serietà. Questa gioiosa, ma frenetica preparazione ha avuto la conno-tazione di una grande sfida, in quanto bi-sognava pubblicizzare al meglio i lavori di ristrutturazione ultimati da poco nella nostra scuola. Oltre alla preparazione dell’atrio e delle aule, noi ragazzi delle classi quinte, tutti in jeans e maglietta del Circolo, avevamo il compito di fare le hostess e gli stewart per accogliere e condurre i visitatori alla scoperta della nostra rinnovata scuola, dando ogni spiegazione sulla struttura e sulle attività che vi si svolgevano nelle varie aule. Dopo tanta fatica dei giorni precedenti la scuola appariva bellissima e noi ci siamo sentiti orgogliosi del ri-sultato raggiunto, anche se dietro questa

magica e festosa atmosfera c’è stato un lavoro costante che ci ha visti impegnati per un po’. Tantissimi erano i cartelloni che, a piccoli gruppi, con un po’ di fan-tasia e creatività, avevamo creato sugli argomenti che studiamo e ognuno di essi è servito per allestire le aule dedicate alle singole materie, curate in ogni particola-re. Dapprima i genitori hanno visionato, in palestra, un video in cui si è mostra-ta la storia recente della nostra scuola e poi sono passati alla visita dell’edificio e delle varie aule dove ognuno era impe-gnato. Nelle singole classi o, dove è stato possibile, a classi aperte tutti erano impe-gnati in attività di tipo laboratoriale.Nel laboratorio delle classi prime gli alunni e le docenti di lingua italiana ed inglese hanno lavorato in piccoli gruppi attraverso attività linguistico/creative creando filastrocche e illustrazioni delle vocali. In quello delle seconde hanno svolto attività di lettura/drammatizzazio-ne dando vita ai personaggi di una fiaba e rappresentandoli in maniera egregia.Nella terza B si dava dimostrazione di at-tività motoria ed alimentazione in modo più che pratico, nella A si è dato vita ad

esperimenti scientifici molto ingegnosi.Nelle quarte hanno realizzato tavolette di argilla per mostrare come scrivevancivil-tà dei Sumeri nell’ambito di un laborato-rio storico/ artistico. Le quinte sono state impegnate con atti-vità creative, ma mentre per la A erano di tipo storico ed è stato realizzato un car-tellone con materiale reperito da fonti di vario tipo molto creativo, per la B, erano di tipo religioso, ed è stato preparato un esempio di vetrate romanico-gotiche con l’uso della carta da lucido. Ci auguriamo che chiunque sia venuto abbia vissuto, in quei momenti trascorsi dentro la nostra scuola, un’atmosfera magica di gioiosa e frenetica attività e di grande serenità, dovuta non soltanto alla magnifica ristrut-turazione e alle splendide decorazioni che l’addobbavano, ma soprattutto alla par-tecipazione attiva di un intera comunità (dirigente, docenti, bidelli, alunni, fami-glie) ad un progetto educativo condiviso che garantisce a noi alunni di svolgere quotidianamente un sereno percorso for-mativo, basato sulla logica della convi-venza, della cooperazione e dei legami di gruppo.

La scuola “U. Nobile” apre le porte... ed è Open day!

V A/B - U. NOBILE

Venerdì 19 maggio 2017, a Manocalzati in provin-cia di Avellino, il V Circolo è stato premiato al Con-corso Nazionale per il miglior giornalino scolastico “Carmine Scianguetta”. A ricevere il premio la Preside Dott.ssa Angela Tucci, le docenti coordinatrici e referenti del Giornalino d’Istituto, una rappresentanza di alunni del Circolo, il Sindaco e il Vicesindaco del Consiglio Comunale dei Ragazzi. In occasione della cerimonia di premiazio-ne, i partecipanti si sono classificati secondi anche per le “esibizioni artistiche” proposte.Gli alunni di classe quinta del plesso U. Nobile hanno deciso di prendere parte a questa seconda competizio-

ne con una coreografia sul canto “Will you be there” di Michael Jackson, realizzato in occasione della Festa di Natale, sul tema della pace nel mondo. Una coreografia di break dance invece è stata danzata dai nostri compagni di classe seconda e terza pro-venienti dai plessi di scuola primaria di Scandone e Madre Teresa di Calcutta. Ci siamo molto emozionati al pensiero di rappresenta-re la nostra Scuola in un evento così speciale e siamo molto orgogliosi di sapere che il nostro giornalino rientri nel top dei migliori giornalini scolastici italiani.

La Premiazione del “Giornalino”“Noi e il Mondo” secondo premio al Concorso Nazionale “Carmine Scianguetta”per il miglior giornalino scolastico.

Noi e il mondo

“Il Giornale si presenta come una finestra sul vissuto scolastico, aperto ai temi sociali, ai sogni e ai bisogni dei ragazzi

e alla solidarietà. Accurato ed equilibrato nella grafica, interessanti e trattati accuratamente i contenuti,

che denotano buone competenze in campo giornalistico”

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22 NOI E IL MONDO

ALUNNI DEL PLESSO PICARELLI

Gli alunni del plesso “A. Manganelli” di Picarel-li, scuola dell’Infanzia e scuola Primaria, hanno organizzato la manife-stazione “Natale 2016”. La mattinata di festa, fi-nalizzata allo scambio di auguri tra scuola e famiglie, tra scuola e territorio, ha visto l’esi-bizione dei bambini in canti, balletti, giroton-di, recitazione di poesie, drammatizzazione di due

semplici recite in inglese e di un pezzo in dialetto. La scelta di rappresenta-re due storie in inglese, “The snowflakes and the sad Christmas Tree” e “The Father Christmas is ill”, è nata dalla conside-razione di stimolare l’in-teresse degli alunni verso la lingua inglese in modo diverso rispetto alla lezione in aula, utilizzan-do molteplici canali per permettere ai bambini di prendere confidenza con la pronuncia, l’intona-

zione e le strutture della lingua inglese utilizzan-do un linguaggio vero in situazioni concrete come sono le recite che sono state messe in scena.Accanto a questo c’è stato anche il richiamo alla nostra tradizione più consolidata. Gli alunni della Primaria si sono esibiti infatti nella rappre-sentazione di una scena leggera e divertente in dialetto dove protagoni-sta è una famiglia che si prepara per le feste nata-

lizie. Alla manifestazione erano presenti le famiglie degli alunni, il Parroco Don Antonio Dente, e la Dirigente Scolastica, Dott.ssa Angela Tucci, la quale ha sottolineato il lavoro di continuità tra la scuola dell’infanzia e la primaria che viene svolto nel plesso e il forte legame tra scuola e terri-torio. A tale proposito va sottolineata la presenza

della stessa Dirigente, delle insegnanti e degli alunni al programma na-talizio organizzato dalla

Pro-Loco di “Picarelli”. Il giorno 8 dicembre, in occasione dell’inizio del programma delle feste del quartiere, gli alunni si sono esibiti in canti natalizi; il giorno 23 dicembre, su richie-sta degli organizzatori, i nostri alunni hanno pro-posto, nella piazza del

quartiere, recite, balletti e canti per augurare a tutti un “Natale Speciale”.

III/ IV/ V A - PICARELLI

Il giorno 10 maggio, noi alunni delle classi III/IV/V A abbiamo partecipato alla cerimonia di premiazio-ne del concorso “Bullo? No, grazie”, presso l’ISISS Ronca di Solofra. Siamo felici perché abbiamo ot-tenuto il premio di vincitori del Concorso. Il nostro motto “Bullo: fantasma di se stesso” sarà usato in un manifesto pubblicitario dell’APP. Il concorso ci ha dato la possibilità di soffermarci ed approfondire una tematica che coinvolge sempre più bambini ed adolescenti. Sempre più spesso, infatti, i mezzi di co-municazione riportano casi di bullismo che accadono nelle scuole o per strada. Si tratta di ragazzi impul-sivi, istintivi, fragili, spesso con problemi familiari, che assumono comportamenti insensibili per attirare l’attenzione e per mostrarsi forti di fronte al gruppo.

Convinti di poter fare o dire quello che vogliono a discapito dei più deboli; sì, perché vittime di tali violenze fisiche, verbali o psicologiche sono proprio i soggetti incapa-ci di difendersi, presi di mira perché “diversi” e soli contro tutti gli altri.Viviamo in un mondo in cui se sei “speciale” puoi essere frainteso, di con-seguenza escluso. I modelli idealizzati, finti, diffusi costantemente dai media ci hanno fatto perdere la consapevolezza della realtà a tal punto da non distin-guere più oggettività e fantasia, violenza e virtualità.

Bisogna avere il coraggio di intervenire e non restare indifferenti perché l’indifferente è complice del bullo. Sensibilizzazione, prevenzione e unione sono le nostre armi vincenti contro il bullismo, perché il bullo è una persona che ha bisogno di aiuto, perché incon-sapevolmente è il fantasma di se stesso.

INFANZIA SEZ. 5 ANNI - CLASSI I/II A - PICARELLI

Le docenti del plesso Picarelli hanno messo al centro del percorso educativo e didattico di questo anno scolastico la continuità tra i due gradi scolastici: scuola dell’in-fanzia e scuola Primaria.In questo percorso si sono inseriti gli incontri e le attività, svoltisi nel mese di aprile, riguardan-ti il progetto continuità di Circolo “Io, tu, Noi…Insieme”. Per la realizza-zione del progetto sono state proposte ai bambini attività di ascolto, di rap-presentazione grafica, di realizzazione di un cartellone e di cubi di cartoncino.Gli alunni hanno ascol-tato la storia di “Pezzet-tino”, hanno colorato le varie sequenze della stessa e verbalizzato. Dopo questa fase hanno realizzato un cartellone murale. Nell’incontro successivo hanno rispo-sto oralmente a doman-de-stimolo ed espresso le proprie idee sul significa-to della storia (Giorgia - “Andava alla ricerca per capire a chi appartene-

va”; Michela - “È andato tra mare e boschi a trovare chi era lui”; Anna - “All’isola di Chi–Sono scopre che lui è un pez-zettino di nessuno, è solo se stesso”). Dopo questa fase ogni bambino ha di-segnato, colorato, perso-nalizzato il proprio “pez-zettino”. I “pezzettini” assemblati hanno rappre-sentato in questo modo i bambini della scuola di Picarelli. Gli alunni

hanno partecipato volen-tieri alle attività proposte, si sono divertiti a lavora-re insieme, hanno affer-mato di sentirsi sereni e pronti ad affrontare la nuova scuola. Lavorando in questo modo si cerca di attenuare le difficoltà che spesso si presentano nel passaggio tra i diversi ordini di scuola e si cerca di garantire un percorso scolastico unitario, orga-nico e completo.

La Premiazione del Concorso

Io, tu, noi...insieme

Culture a confronto

Picarelli

V - PICARELLIANTONIO, EMANUELE, CHRISTIAN, ANDREA

Non vogliamo raccontarvi della bella manifestazione avvenuta il 22 Di-cembre, ma, se possibile dare voce alle nostre emozioni. In un’atmosfera magica, fatta di colori, di canti e sorrisi ci siamo esibiti davanti alla Dirigente Scolastico, al Parroco, ai nostri genito-ri, ai nonni, ai parenti, agli amici…Quanta gente, quanta bella gente! Si leggeva sui volti la gioia, l’orgo-

glio, la condivisione di un momento di unione e di appartenenza al territo-rio. Si avvertiva nell’aria la magia, la magia di una scuola che ci fa crescere armoniosamente e ci insegna a sognare, ad essere persone con la speranza nel cuore, quella sana speranza che rende il mondo migliore. I ricordi di questa esperienza ci accompagneranno nel corso della nostra vita, perché sono i ricordi più belli. W la scuola, w la nostra scuola.

I ricordi che restano nel cuoreManifestazioni

Continuità

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23NOI E IL MONDO

ALUNNI 5 ANNI - GIANNI RODARI - VIA PIAVE

Un’occasione di festa, armonia e condivisione in cui i bambini di 5 anni, cimentatisi in laboratori espressivi e creativi, hanno saputo accogliere i piccini, mostrandosi orgogliosi di appartenere al nostro Circolo e divertendosi in allegria.

SEZ. A/B/C/D/E/G - G. RODARI - VIA PIAVE

Durante la fine del mese di marzo e gli inizi di aprile, le sezioni della Scuola dell’Infanzia “ G. Rodari” hanno svolto alcuni laboratori, della durata di due incontri di due ore ciascuno. L’ iniziativa ha susci-tato grande interesse ed entusiasmo nei bambini, che hanno partecipato alle attività con curiosità e voglia di apprendere. Per ogni laborato-rio, a cura di un esperto, sono state

predisposte una serie di schede operative e diversi momenti ma-nipolativi, al fine di stimolare al meglio la creatività dei piccoli. Di seguito sono riportate le attività svolte ed i laboratori suddivisi per sezione.Sezioni A e G - laboratorio di argilla: illustrazione delle carat-teristiche naturali dell’argilla e produzione di alcuni oggetti con tecniche varie, come: cestini, uc-cellini ecc...Sezioni C, D ed E - laboratorio dei sapori e dei saperi: spiegazione di

alcuni percorsi alimentari tradi-zionali, dall’oliva all’olio e dalla farina al pane e alla pasta; deco-razione di oggetti in polistirolo e gesso.Sezione B - laboratorio sugli esseri viventi: illustrazione delle caratteristiche degli esseri viventi e dell’ecosistema, produzione di un fascicolo con schede operati-ve realizzate con varie tecniche e materiali, semina dei fagioli. L’e-sperienza educativo-didattica è ri-sultata positiva per tutte le sezioni interessate.

Piccoli all’opera

I laboratori