paola cannatella
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Paola Cannatella, laureata in economia, catanese, classe ’79, autodidatta. Disegna per creare qualcosa che in futuro non l’annoierà. Inizia a sperimentare il suo tratto alle scuole medie, sarà la lettura di Andrea Pazienza a spingerla a cercare un confronto col pubblico, con le tavole stampate. Entra nel mondo del fumetto studiando l’editoria per la sua tesi di laurea e ancora oggi lavora come web-design e lettering per ReNoir Comics e Tunué. Nel 2007 inizia la sua collaborazione con Tunué. Pubblica Inchiostro di Jack e, nel 2009, Prospettive. Ha imparato dai grandi autori come Takehiho Inoue, Osamu Tezuka, Vittorio Giardino che il fumetto sorprende e commuove; cerca di evolversi verso un segno personale. Le sue storie si ispirano al mondo intorno a lei: «su tutto c’è sempre il filtro del mio punto di vista soggettivo, della mia immaginazione e delle mie fantasticherie». Racconta della Sicilia, di Catania, delle storie di giovani uomini e donne suoi coetanei.TRANSCRIPT
paola
cannatellaalbum
cosa si intende esattamente per«fumetto al femminile»? un di-scorso è il sesso dell’autore, un al-tro è la connotazione femminileche emerge dalle sue opere, i trattidistintivi, la diversificazione dei ri-sultati. sono curiosa nei confrontidelle autrici complete perché, teo-ricamente, da loro potrebbe salta-re fuori qualcosa di nuovo.
paola cannatella (catania, 1979) dopo aver vinto il
concorso fumetto international > talent award (la
triennale, milano) ha pubblicato per kappa edizioni e
tunué. all’attività di scrittura e disegno per il fumet-
to affianca impaginazione, web-design e lettering per
renoir comics e tunué.
euro 9,90
cannatella
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cannatellaalbum
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paola cannatellacollana «album» n. 10
1a edizione - ottobre 2009
profilo biografico e intervistaa cura di
giovanni marchese
copyright © immaginipaola cannatella
progetto graficomandarinoadv.com
impaginazionetunué.com
stampaandersen
pubblicità e marketingvia brughera iv
28010 frazione piano rosa - boca (no)
isbn-13 gs1978-88-89613-74-0
tunué s.r.l.via bramante 32
04100 latina - italiatel 0773661760 | fax 07731875156
[email protected] | www.tunue.com
altri volumi della collanaalfred (#1), mauro cao (#2), gud (#3), francesco mattioli (#4)
davide pascutti (#5), luca g. patané (#6), michele petrucci (#7)paco roca (#8), luca russo (#9),
david rubin (#11), stefano piccoli (#12)
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profilo
Paola Cannatella (Catania, 1979),
autodidatta, dalla fine degli an-
ni Novanta e fino al 2002 pubbli-
ca brevi racconti a fumetti sulla
Fumettoagenda edita da Luca
Bonanno, dinamico editore indi-
pendente. Si tratta di storie an-
cora acerbe, illustrate con un se-
gno in cerca di identità e tutta-
via già promettenti. Dopo la
laurea in Economia e Commer-
cio, conseguita nel 2004 con una
tesi sull’analisi di settore del-
l’editoria a fumetti in italia, atti-
vità che le aprì i primi canali col
mondo del fumetto, svolge di-
versi lavori legati al proprio per-
corso di studi sui quali prevarrà
la passione per il fumetto.
Nel giugno del 2006 vince il con-
corso Fumetto international Ta-
lent Award indetto da La Trien-
nale di Milano in collaborazione
con Edizioni Zero e Kappa Edi-
zioni con un fumetto intitolato
Il maledetto abbigliamento, ot-
to tavole che nel novembre del
2006 vengono pubblicate dal-
l’editore bolognese sul numero
ventotto di Mondo Naif e che
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segnano il suo debutto sulla sce-
na nazionale. Nell’aprile del 2007
pubblica Una passeggiata del 24
febbraio 2007, un fumetto che
sceneggia e illustra partendo dal
racconto di Toto Roccuzzo Dia-
rio di Galermo, contenuto nel-
l’antologia Giunnaletti – Fumet-
ti e racconti a Catania, edita dal-
l’associazione culturale Legge-
Rete del capoluogo etneo.
Nel 2007 inizia la collaborazione
con Tunué che pubblica Inchio-
stro di Jack, un graphic novel
ambientato a Catania con prota-
gonisti dei giovani colti da tur-
bamenti amorosi e dubbi esi-
stenziali, il fumetto è dotato di
una struttura narrativa molto
articolata illustrata con un se-
gno che scorre deciso tra linea
chiara e ascendenti nipponici.
Nell’aprile del 2008, illustrando
il fumetto Autogrill Il rosso su
soggetto di Luana vergari par-
tecipa alla collettiva Futuro An-
teriore 2008 – Rosso: Rivoluzio-
ne e Passione promossa dal Co-
micon di Napoli e dal Centro
Fumetto Andrea Pazienza di
Cremona, mentre sul numero
quattro della rivista Mono (Tu-
nué, maggio 2008) pubblica la
tavola Il cibo nel sogno. il suo ul-
timo lavoro Prospettive (Tunué,
2009) è un graphic novel che se-
gna una tappa importante nella
sua crescita per la peculiarità
della sceneggiatura, incentrata
su una giovane catanese alle
prese con scelte di vita delicate,
e la cura del disegno, una bicro-
mia corposa in cui il segno vibra
fluido e sicuro.
Nell’ultimo anno, all’attività di
scrittura e disegno per il fumet-
to affianca impaginazione, web-
design e lettering, occupazione
che la vede impegnata attual-
mente con ReNoir Comics e con
Tunué.
http://mezzafumettista.blogspot.com
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intervista
Parliamo delle tue origini. La
tua formazione come autrice è
sostanzialmente da autodidat-
ta. Catania è la città in cui sei
nata e cresciuta e a cui sei mol-
to legata, considerato anche
quanto essa ritorni nelle tue
storie. Come si presentava la
scena fumettistica ai tuoi esor-
di? Cosa lega il tuo raccontare a
fumetti con la città?
Ho iniziato a disegnare fumetti
alle scuole medie, più o meno a
dodici anni. Allora i personaggi
delle mie storie erano di ispira-
zione disneyana con il becco o il
muso di topo. i miei riferimenti
erano Topolino, Nathan Never
e qualche Skorpio che mi passa-
va ogni tanto uno zio. intanto
mi allenavo a disegnare con
uno stile realistico, con risultati
poco incoraggianti.
Nel 1996 avevo diciassette anni,
frequentavo il liceo scientifico e
nel mio meraviglioso isolamen-
to ero convinta di essere un’ec-
cezionale autrice di fumetti. Mi
recai a una mostra collettiva di
giovani autori di fumetti della
provincia (I fumetti a Catania,
organizzata da Luca Bonanno
Editore con la Fondazione Mar-
co Montalbano), e chiesi quali
fossero stati i criteri per quella
selezione – una domanda reto-
rica che ne celava un’altra – co-
me mai non ero stata inclusa?
Che vergogna, se ci ripenso…
A ogni modo, Luca Bonanno era
una sorta di punto di riferimen-
to della scena catanese, si inte-
ressò al mio caso e mi aiutò ad
allargare le mie vedute. Per dar-
mi una svegliata, il primo fu-
metto che mi prestò fu Pompeo
di Andrea Pazienza.
Da lì a poco scattò in me l’urgen-
za di pubblicare le mie storie co-
stringendomi a un confronto
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con il mondo esterno: fare auto-
critica, prendere atto delle lacu-
ne, cercare uno stile di disegno
che permetta di pubblicare le
storie, apportare aggiustamenti
alle tavole. Per conto mio, co-
minciai a leggere fumetti man-
ga e a farmi influenzare da quel-
lo che ci vedevo. Luca Bonanno
Editore pubblicava ogni anno a
Catania Fumettoagenda sulla
quale ci furono anche le mie sto-
rie di influenza manga nel 2000,
nel 2002 e nel 2003. Negli anni
successivi la mia aspirazione alla
pubblicazione si è placata.
Nel 2004 mi sono laureata in
Economia e Commercio con la
tesi L’editoria di fumetti in Ita-
lia: un’analisi di settore. Per
questo lavoro ho partecipato a
diverse fiere di fumetti e con-
tattato editori e distributori. Ho
sempre tenuto a mente quella
fotografia del settore dei fu-
metti.
Poi ho iniziato a lavorare. Se-
gretaria di direzione, addetta al
controllo di gestione e alle pa-
ghe. Nel 2006 quando passai al
part-time capii che per il salto di
qualità con i fumetti la mezza
giornata libera era fondamen-
tale. il ritorno allo stile realisti-
co, con nuove sperimentazioni,
mi ha permesso la pubblicazio-
ne a livello nazionale.
A Catania è legata la mia diffi-
coltà di avere un confronto, la
ricerca di una soluzione alle mie
lacune con le mie sole forze, il
mio essere testarda, la paura
dell’isolamento, la spinta a cer-
care oltre i confini della propria
città.
Quali sono i tuoi primi ricordi
legati ai fumetti, il primo che
hai letto, gli autori e i perso-
naggi che ti hanno colpito al-
l’inizio?
Topolino. Mi ricordo ancora
molte sequenze e le battute dei
fumetti a memoria, ma a parte
Cavazzano, non mi chiedere i
nomi degli autori, perché a quei
tempi non mi interessava affat-
to saperli e a oggi non me n’è
rimasta traccia.
L’editoria indipendente ha se-
gnato le tue prime esperienze
nel settore. Quanto e come pen-
si che ti abbia influenzato nella
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album
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High School Bus Stop
illustrazione deformed per Fumettoagenda 2002; pennarello, Photoshop.
© Luca Bonanno Editore
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High School Bus Stop
Tavola 1 e 2. Fumettoagenda 2002. © Luca Bonanno Editore
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Igloopolis
inedito. Progetto di fumetto; illustrazione: pennarello, ecoline, Photoshop.
2004
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Igloopolis
inedito. Progetto di fumetto; tavola: pennarello, Photoshop. 2004
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The Oyster & The Flying Fish
inedito. Minicomic deformed. Tavole 1, 2 e 3. Pennarello, Photoshop. 2006
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paola
cannatellaalbum
cosa si intende esattamente per«fumetto al femminile»? un di-scorso è il sesso dell’autore, un al-tro è la connotazione femminileche emerge dalle sue opere, i trattidistintivi, la diversificazione dei ri-sultati. sono curiosa nei confrontidelle autrici complete perché, teo-ricamente, da loro potrebbe salta-re fuori qualcosa di nuovo.
paola cannatella (catania, 1979) dopo aver vinto il
concorso fumetto international > talent award (la
triennale, milano) ha pubblicato per kappa edizioni e
tunué. all’attività di scrittura e disegno per il fumet-
to affianca impaginazione, web-design e lettering per
renoir comics e tunué.
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