papiro valentina!

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Dipartimento di Scienze della Vita OGGI, 25 SETTEMBRE 2015, É DOTTORESSA IN BIOTECNOLOGIE C’era una volta, nella Repubblica di San Nicolò, un re che si annoiava un po’. E così, sposata una regina, pensò che fosse il caso di avere una bambina. Ed ecco a voi Valentina Ina ina ina oh! A fatica cresceva perché mangiare non voleva, solo dormire le piaceva, e dalla culla spesso cadeva. Così una volta presa dalla disperazione, si avvolse in un tulle a cantare una canzone. Da principessa si voleva sempre vestire, e in modo stravagante le piaceva uscire. Dopo l’ennesima pelliccia comprata, il padre decise che ai chierichetti doveva essere relegata. Ma pur pensando che in questo ambiente fosse sicura, a Redipuglia s’innamorò a dismisura. L’innocente le mandava sguardi semplici, che la maliziosa interpretava complici. Così nell’estate che dalla zia passò, del suo Grande Amore ogni giorno raccontò. Non riuscendo ad ottenere il suo desiderato affetto, non le rimase altro che Alby il Coniglietto. Con la tua vicina di casa ti piaceva giocare, finché a scuola vi è toccato andare. Tutti i giorni in bicicletta, via Toscana-Bertolini corsa diretta. Studiare ti è sempre piaciuto, a Camilla nei compiti sei sempre stata d’aiuto. Interrompiamo il racconto non per cercare una scorciatoia, ma fino adesso permetteteci: “CHE NOIA”! Finalmente a dirigere l’oratorio sei entrata, e rieccoci: ci è ricascata! Aah no ci siamo sbagliati, sono gli altri che di lei si sono innamorati. Siccome ai matti bisogna dar ragione, noi ci asteniamo da ogni interpretazione. Poi tra i tuoi pensieri un Messia è arrivato, e con lui la batteria avresti suonato. Ma la bacchetta non hai voluto impugnare, e il tuo fascino acqua e sapone hai voluto conservare. Spesso la tastiera solevi strimpellare, cercando con gli occhi qualcuno da ammaliare. Troppa era la sua bellezza, tanto che non riteneva nessuno alla sua altezza. Anche se a casa era molto amata, pian piano la sorella si era serenamente insediata. Questo intenso bisogno d’amore, la spinse a studiare musica per ore e ore. Ore ore ore oh! Tre ore x3=6 In fatto di conti, dopo tanta acqua sotto i ponti, passate le medie son dolori, arrivano le superiori. I voti alti non ti facevi mancare, e i professori ben sapevi abbindolare. Come in oratorio il gelato lisciavi, così con loro le parole usavi. Ma alla lingua, le mani preferivi usare, e la tastiera a Genesi hai iniziato a suonare. Un fratellone qui hai trovato, ...diciamo la verità: per i passaggi ti è comodato! Emanuele era anche un gran consulente, ma dei consigli non ascoltavi niente. Così dopo aver combinato pasticci, tornavi da lui a lamentar i tuoi capricci. E finalmente andiamo avantinoi non te! Siccome ci fai un po’ pena, sarà meglio che continui a leggere con la bocca piena! Ripetiamo insieme: rosso, tetto, gatto, coniglietto. Al contrario: coniglietto, gatto, tetto, rosso.. Relativo! Ripeti altre trentatré volte sempre più veloce: Cifiafaofo! Ma ricomponiamociUn giorno alla Sme sei andata, e due occhi azzurri ti han catturata. Con l’aiuto di testa d’uovo, hai comprato qualcosa di nuovo. Quanta paura avete preso: per fortuna è stato solo un malinteso! Ma con le bollette non siete mai state fortunate e con un ritardo di 2 anni e mezzo vi sono arrivate. Che dire della vecchia dell’appartamento accanto? Tra una balera e l’altra a prendersela con qualche Santo. A te non interessava ballare, tu volevi sempre e solo cantare. Pochi gradini ti dividevano dal tuo gran divertimento: oh donzella al karaoke eri un gran portento! Infatti con te non era più divertente giocare, perché ogni volta signorina volevi strafare. Ma perché non raccontare un fatto sorprendente: quando è entrato un piccione in bagno è stato divertente! Tutta urlante e spaventata, cercavi di rifilargli qualche scopettata. Da dolce ed educata, sei diventata un po’ magghiata. Originali i capelli corti sono rimasti, ma ora parliamo di quel che combinasti! A Trieste ti piaceva passeggiare, ed ogni volta che uscivi di casa, qualcuno dovevi salutare. Ragazze e ragazzi, persone di ogni sorta, tutti della sua scuola varcavano la porta! Dolci e dolcetti non ci ha mai fatto mancare e con le tue creazioni ti sei fatta amare. Ma a mamma cosa hai raccontato, di quando a Padova ti ha condotta il Fato? Una giornata per te ricca di Porte è stata: lieta e beata al Santo si è presentata. Ma di certo santo non era, chi guidava la macchina quella sera! Dell’auto le piccole Porte erano continuamente aperte, da molte persone dalle identità incerte. Sfrecciando per le vie cittadine, Vale a Arianna le indomite paladine. E quando incolume credevi di essere arrivata, dal Cubano ti sei ritrovata. Quando invece pensavi che l’agonia fosse finita, da Clod sei stata rapita: tra assenzio, cuscini e narghilè, hai pensato: “Perché proprio a me?!” Ad ogni modo, da quella giornata ti sei salvata, e a Trieste sei stata riportata. I suoi acerrimi nemici ha affrontato con onore, sempre con coraggio nel cuore! Tra Fisica e Biochimica si scervellava, mentre a Zumba saltellava. Quante volte hai provato a farci venire con teMa sei tu la più brava delle tre! E per nulla farsi mancare, ogni giovedì in via Kandler le piaceva riposare. Lalario dal suo altare ti guardava con affetto, mentre tu ogni mattina rifacevi il letto. Dopo tutti quelli platonici è arrivato il primo grande Amore, bastò solo uno sguardo per invaghirti di quel bagliore. Ai tuoi fratellini hai fatto la presentazione, per chieder la loro benedizione. Chi più chi meno ti aveva avvertita: non gli bastava che fossi svestita! Così durante le uscite in compagnia, l’esser da lui ignorata era un agonia. Scoperto che tanto amore non è stato Il coraggio di mandarlo a cagare hai trovato! All’improvviso nel buio di questo panorama, dovevi ri-coniugare la parola “ama”. Grande energia ti ha dato una fiammante Batteria, ma chi te l’ha montata se n’è andato via. Così scarica le amiche ti han scoperto, che, per consolarti, t’hanno offerto il concerto. Con il papà non si discuteche t’ha accompagnata, ma non pensavamo fino in gradinata! Con Tiziano tante canzoni hai cantato, ..e quanto tempo per trovare le amiche hai impiegato! La crocerossina non hai mai smesso di fare, per chi ti è piaciuto, un alloggio hai saputo trovare. Anche lui la chiave della Porta nella Toppa avrebbe infilato, ma per ora noi sappiamo solo del gelato. Visto la sua gentilezza, pensavi che conquistarlo fosse una sciocchezza. Così lei cotta a puntino, voleva scoprire il gambo del suo fiorellino. Ma questo fiore non era ancora ben sbocciato, e dai genitori a messa era sempre scortato. Dopo un romantico caffè a “La Colomba”, sopra ci hai messo una pietra da tomba. E visto che il testo dobbiamo unire e staccare, quest’altra rima lasciaci fare. Con la nascita delle “Maghe del Divertimento”, per Papà Pier è iniziato il vero tormento. Tanti bambini con Giulia ed Elena hai ammaliato, mentre altri hai traumatizzato. Tra torte e palloncini, facevate tanti “giochini”. “Toc toc ascensore” quante volte hai intonato, per raccogliere i soldi che in discoteca hai sperperato. E siccome di andar da sola non avevi coraggio, la tua amica Elena t’ha dato un passaggio. Ma al Charlie non ti davi abbastanza da fare, solo le tue amiche riuscivano a limonare. E per consolarti della triste serata, una brioches intera ti sei pappata. Però il bagno al mare non hai voluto fare, perché la sera prima non ti sei voluta depilare. Così a letto siete tornate, ma da sole e sconsolate. Il giorno dopo i dolori hai sentito, e il primo ginocchio ti è partito. Da quella volta, ogni volta che sei andata a ballare, un menisco di scorta ti dovevi portare. La diagnosi era importante, avevi la ROTULA AUTOBLOCCANTE! UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI TRIESTE Che dir su come impugna le posate, solamente che le ha studiate. In gita allibisce pure Stefano l’Ingegnere, al quale in prestito 3chiede per piacere. Così sei arrivata all’università, e finalmente ti sei guadagnata la libertà. Le chiavi di casa hai ottenuto, e il papà a prenderti non è più venuto. La macchina hai iniziato ad usare, e sulla lunga rampa di Sant’Agnese l’hai fatta ingolfare. Così da quella volta chiedi sempre “come ci organizziamo?” e puntualmente un passaggio ti offriamo. Colpa della macchina che in prima trombetta, la mamma gli disse “vai in bicicletta”. “Ma cara Lorella non ti preoccupare Oggi tanto alcool non le faremo ingurgitare . Così domani, senza scuse, la macchina potrà guidare!” Quando a Trieste sei sbarcata, una nuova era è iniziata. La cosa più semplice è stata la scelta di Giulia la coinquilina, anche se per un mese il treno era alle sei di mattina! Insieme ne avete combinate di cotte e di crude, e ne farete molte altre, questo non si esclude! Come dimenticare l’intera mattina passata tra la neve, quel tempo vi sembrò così breve; siete tornate a casa solo dopo “qualche” fotografia, per scoprire che una mamma stava per chiamare la Polizia. La ricerca di un appartamento è stata una grande sfida, e alla fine si è risolto tutto con un fiume di germicida! Quanto era lercia quella casa, di quintali di sporco era invasa. Quell’appartamento è sempre stato sfigato, per questo la bolletta di 2000 euro avete trovato! VALENTINA BOZ RINGRAZIAMENTI: Connuano ad accannare la grana: …La mamma Lorea ed il papà Pier Angelo che connueranno a mannerla a Barcola. Spera vada pres a quel paese (Francia) : …la sorea Serena. Scendono le lacrime : …aa nonna Cesarina che connuerà a prepararle la gamea per Tries ed aa nonna Maria. Felicemen commossi (…ma anche un poincreduli) gioiscono: la zia Monica (ispiraice) e lo zio Leopoldo, la zia Alessandra e Marco, i cuginei Manuel ed Emma, il coniglieo Alby, la macchina dea nonna. Ringraziano esaus: Tui coloro che, anche a distanza, hanno parcipa aa ssura di ques capolavoro: Elena che ha aper la sua taverna a tui, Sfano il grigio ingegnere ed Emanuele gli isgari mai conn, Carmen la disegnaice, Giulia Fa. la dailografa e Giulia Fo. lassemblaice (con la parcipazione dealfabe farfaino...aFa eFe iFi oFo UFu), Arianna e Federica che hanno aper gli archivi segre di Tries (ma anche quei di Padova), Camia la dolce amica deinfanzia. Ringraziano ….e così bas: …le amiche e gli amici dea mamma e papà che nalmen poanno cambiare queargomen paoso …come va la Valenna auniversità” : Elsa e Pierino (i nonni adoivi), Anna e Rena. (…precisiamo che la Valenna per e anni è andata aUniversità in eno, ma solo quando lausta personale non pova…) Connuerà a boonchiare : Daniele con la santa Paola. Gioiscono : Enrico, Tiziana e Denise. Si aggiungono ai fesggiamen per dirio acquisi (che tan xè na festa dove se magna) : …Vincenzo, Laura, Marco e Maeo, Elena (anche come addea al conoo dea pressione del Pier), tui i morosi dee amiche papiran e tui quei che stanno aspeando ori in la per enare a mangiare… Resranno aibi nel saperlo …anche quando se lo racconranno ae cene : …Gli amici deorario: Gael, Paola, Anna, Annapaola, Alessandra, Don Andrea. Piangono dispera perché speravano di gliersele dae pae: Gli amici di Tries: Crisna, Federica, Nicolò, Rober, Marna,, gli amici del rzo piano, Daniele, Federica, Laura, Maeo, Sfano, Carloa, Marta, Andrea, Federico, Riccardo, Ilenia, Vioria, Davide, Andrea, Simone, Marianna. Tui gli studen deUniversità di Tries. La coinquilina Sara, che la dovrà sopportare addiriura in camera. I nuovi docen del prossimo corso di laurea. Lalario, che dovrà aiutarla ancora a superare i prossimi esami. Hanno fao grandi aari con lei: Il negozio Tiger, miniera inesauribile di bee cianusaglie, Le brioches mangia al pos del pranzo, la Nestlé con i suoi vasi di nua divora daa disperazione. Le case produrici di push-up che hanno fao tuo queo che han potu. Tui i negozi di scope che venivano visita ogni volta che le veniva consiglia di scopare. Hanno fao la fame con lei: La Hatu, che però spera di stare pres su di lei tua la gamma dei suoi prodoi, il Sexy Shop Le ntazionied il Casinò Perla in Slovenia. Tui i negozi di lingerie. I supermerca di Tries che a cos di vederla li le regalerebbero anche la borsa per portare via la spesa. Tui quei che aspeavano da lei una fea di rta divisa in par uguali. La stanno aendendo a braccia aper : La Sme, con tui i suoi commessi. Il Baby in Italy, e lamico dea Valeche la saluta sempre. Il barista di Bergamo Alta. Gli amici del Charlie che non sei limonata. La oupe di Masrchef e Joe Basanich che aspeano di gustare i tuoi mun. Il benzinaio che aspea prima o poi con la tua macchina aa sua pompa. I negozi dei ucchi dea Barbie. I calzolai per regolare i tuoi tacchi. Se ne sbaono altamen: Tua la compagnia degli amori passa, faa tua da indegni sga. Tiziano Ferro con tui i suoi amichei.Tui i bambini deorario che giocano beatamen. Tui i presen che ovviamen sono qui solo per il buet. Rocco e il suo amico.

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valentina papiro

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Page 1: Papiro Valentina!

Dipartimento di Scienze della Vita OGGI, 25 SETTEMBRE 2015,

É DOTTORESSA IN BIOTECNOLOGIE

C’era una volta, nella Repubblica di San Nicolò, un re che si annoiava un po’. E così, sposata una regina, pensò che fosse il caso di avere una bambina. Ed ecco a voi Valentina Ina ina ina oh! A fatica cresceva perché mangiare non voleva, solo dormire le piaceva, e dalla culla spesso cadeva. Così una volta presa dalla disperazione, si avvolse in un tulle a cantare una canzone. Da principessa si voleva sempre vestire, e in modo stravagante le piaceva uscire. Dopo l’ennesima pelliccia comprata, il padre decise che ai chierichetti doveva essere relegata. Ma pur pensando che in questo ambiente fosse sicura, a Redipuglia s’innamorò a dismisura. L’innocente le mandava sguardi semplici, che la maliziosa interpretava complici. Così nell’estate che dalla zia passò, del suo Grande Amore ogni giorno raccontò. Non riuscendo ad ottenere il suo desiderato affetto, non le rimase altro che Alby il Coniglietto. Con la tua vicina di casa ti piaceva giocare, finché a scuola vi è toccato andare. Tutti i giorni in bicicletta, via Toscana-Bertolini corsa diretta. Studiare ti è sempre piaciuto, a Camilla nei compiti sei sempre stata d’aiuto. Interrompiamo il racconto non per cercare una scorciatoia, ma fino adesso permetteteci: “CHE NOIA”! Finalmente a dirigere l’oratorio sei entrata, e rieccoci: ci è ricascata! Aah no ci siamo sbagliati, sono gli altri che di lei si sono innamorati. Siccome ai matti bisogna dar ragione, noi ci asteniamo da ogni interpretazione. Poi tra i tuoi pensieri un Messia è arrivato, e con lui la batteria avresti suonato. Ma la bacchetta non hai voluto impugnare, e il tuo fascino acqua e sapone hai voluto conservare. Spesso la tastiera solevi strimpellare, cercando con gli occhi qualcuno da ammaliare. Troppa era la sua bellezza, tanto che non riteneva nessuno alla sua altezza. Anche se a casa era molto amata, pian piano la sorella si era serenamente insediata. Questo intenso bisogno d’amore, la spinse a studiare musica per ore e ore. Ore ore ore oh! Tre ore x3…=6 In fatto di conti, dopo tanta acqua sotto i ponti, passate le medie son dolori, arrivano le superiori. I voti alti non ti facevi mancare, e i professori ben sapevi abbindolare. Come in oratorio il gelato lisciavi, così con loro le parole usavi. Ma alla lingua, le mani preferivi usare, e la tastiera a Genesi hai iniziato a suonare. Un fratellone qui hai trovato, ...diciamo la verità: per i passaggi ti è comodato! Emanuele era anche un gran consulente, ma dei consigli non ascoltavi niente. Così dopo aver combinato pasticci, tornavi da lui a lamentar i tuoi capricci. E finalmente andiamo avanti… noi non te! Siccome ci fai un po’ pena, sarà meglio che continui a leggere con la bocca piena! Ripetiamo insieme: rosso, tetto, gatto, coniglietto. Al contrario: coniglietto, gatto, tetto, rosso.. Relativo! Ripeti altre trentatré volte sempre più veloce: Cifiafaofo! Ma ricomponiamoci… Un giorno alla Sme sei andata, e due occhi azzurri ti han catturata. Con l’aiuto di testa d’uovo, hai comprato qualcosa di nuovo.          

 

Quanta paura avete preso: per fortuna è stato solo un malinteso!

Ma con le bollette non siete mai state fortunate e con un ritardo di 2 anni e mezzo vi sono arrivate. Che dire della vecchia dell’appartamento accanto?

Tra una balera e l’altra a prendersela con qualche Santo. A te non interessava ballare,

tu volevi sempre e solo cantare. Pochi gradini ti dividevano dal tuo gran divertimento:

oh donzella al karaoke eri un gran portento! Infatti con te non era più divertente giocare, perché ogni volta signorina volevi strafare.

Ma perché non raccontare un fatto sorprendente: quando è entrato un piccione in bagno è stato divertente!

Tutta urlante e spaventata, cercavi di rifilargli qualche scopettata.

Da dolce ed educata, sei diventata un po’ …magghiata.

Originali i capelli corti sono rimasti, ma ora parliamo di quel che combinasti!

A Trieste ti piaceva passeggiare, ed ogni volta che uscivi di casa, qualcuno dovevi salutare.

Ragazze e ragazzi, persone di ogni sorta, tutti della sua scuola varcavano la porta!

Dolci e dolcetti non ci ha mai fatto mancare e con le tue creazioni ti sei fatta amare.

Ma a mamma cosa hai raccontato, di quando a Padova ti ha condotta il Fato? Una giornata per te ricca di Porte è stata:

lieta e beata al Santo si è presentata. Ma di certo santo non era,

chi guidava la macchina quella sera! Dell’auto le piccole Porte erano continuamente aperte,

da molte persone dalle identità incerte. Sfrecciando per le vie cittadine,

Vale a Arianna le indomite paladine. E quando incolume credevi di essere arrivata,

dal Cubano ti sei ritrovata. Quando invece pensavi che l’agonia fosse finita,

da Clod sei stata rapita: tra assenzio, cuscini e narghilè,

hai pensato: “Perché proprio a me?!” Ad ogni modo, da quella giornata ti sei salvata,

e a Trieste sei stata riportata. I suoi acerrimi nemici ha affrontato con onore,

sempre con coraggio nel cuore! Tra Fisica e Biochimica si scervellava,

mentre a Zumba saltellava. Quante volte hai provato a farci venire con te…

Ma sei tu la più brava delle tre! E per nulla farsi mancare,

ogni giovedì in via Kandler le piaceva riposare. Lalario dal suo altare ti guardava con affetto,

mentre tu ogni mattina rifacevi il letto. Dopo tutti quelli platonici è arrivato il primo grande Amore,

bastò solo uno sguardo per invaghirti di quel bagliore. Ai tuoi fratellini hai fatto la presentazione,

per chieder la loro benedizione. Chi più chi meno ti aveva avvertita:

non gli bastava che fossi svestita! Così durante le uscite in compagnia, l’esser da lui ignorata era un agonia.

Scoperto che tanto amore non è stato Il coraggio di mandarlo a cagare hai trovato! All’improvviso nel buio di questo panorama,

dovevi ri-coniugare la parola “ama”. Grande energia ti ha dato una fiammante Batteria,

ma chi te l’ha montata se n’è andato via. Così scarica le amiche ti han scoperto,

che, per consolarti, t’hanno offerto il concerto. Con il papà non si discute…che t’ha accompagnata,

ma non pensavamo fino in gradinata! Con Tiziano tante canzoni hai cantato,

..e quanto tempo per trovare le amiche hai impiegato! La crocerossina non hai mai smesso di fare,

per chi ti è piaciuto, un alloggio hai saputo trovare. Anche lui la chiave della Porta nella Toppa avrebbe infilato,

ma per ora noi sappiamo solo del gelato.

Visto la sua gentilezza, pensavi che conquistarlo fosse una sciocchezza.

Così lei cotta a puntino, voleva scoprire il gambo del suo fiorellino.

Ma questo fiore non era ancora ben sbocciato, e dai genitori a messa era sempre scortato. Dopo un romantico caffè a “La Colomba”, sopra ci hai messo una pietra da tomba.

E visto che il testo dobbiamo unire e staccare, quest’altra rima lasciaci fare.

Con la nascita delle “Maghe del Divertimento”, per Papà Pier è iniziato il vero tormento.

Tanti bambini con Giulia ed Elena hai ammaliato, mentre altri hai traumatizzato.

Tra torte e palloncini, facevate tanti “giochini”.

“Toc toc ascensore” quante volte hai intonato, per raccogliere i soldi che in discoteca hai sperperato.

E siccome di andar da sola non avevi coraggio, la tua amica Elena t’ha dato un passaggio.

Ma al Charlie non ti davi abbastanza da fare, solo le tue amiche riuscivano a limonare.

E per consolarti della triste serata, una brioches intera ti sei pappata.

Però il bagno al mare non hai voluto fare, perché la sera prima non ti sei voluta depilare.

Così a letto siete tornate, ma da sole e sconsolate. Il giorno dopo i dolori hai sentito,

e il primo ginocchio ti è partito. Da quella volta, ogni volta che sei andata a ballare,

un menisco di scorta ti dovevi portare. La diagnosi era importante,

avevi la ROTULA AUTOBLOCCANTE!

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI TRIESTE

Che dir su come impugna le posate, solamente che le ha studiate.

In gita allibisce pure Stefano l’Ingegnere, al quale in prestito 3€ chiede per piacere.

Così sei arrivata all’università, e finalmente ti sei guadagnata la libertà.

Le chiavi di casa hai ottenuto, e il papà a prenderti non è più venuto.

La macchina hai iniziato ad usare, e sulla lunga rampa di Sant’Agnese l’hai fatta ingolfare.

Così da quella volta chiedi sempre “come ci organizziamo?” e puntualmente un passaggio ti offriamo.

Colpa della macchina che in prima trombetta, la mamma gli disse “vai in bicicletta”. “Ma cara Lorella non ti preoccupare

Oggi tanto alcool non le faremo ingurgitare …. Così domani, senza scuse, la macchina potrà guidare!”

Quando a Trieste sei sbarcata, una nuova era è iniziata.

La cosa più semplice è stata la scelta di Giulia la coinquilina, anche se per un mese il treno era alle sei di mattina!

Insieme ne avete combinate di cotte e di crude, e ne farete molte altre, questo non si esclude!

Come dimenticare l’intera mattina passata tra la neve, quel tempo vi sembrò così breve;

siete tornate a casa solo dopo “qualche” fotografia, per scoprire che una mamma stava per chiamare la Polizia.

La ricerca di un appartamento è stata una grande sfida, e alla fine si è risolto tutto con un fiume di germicida!

Quanto era lercia quella casa, di quintali di sporco era invasa.

Quell’appartamento è sempre stato sfigato, per questo la bolletta di 2000 euro avete trovato!

VALENTINA BOZ

RINGRAZIAMENTI:Continuano ad accantonare la grana: …La mamma Lorella ed il papà Pier Angelo che continueranno a mantenerla a Barcola. Spera vada presto a quel paese (Francia) : …la sorella Serena. Scendono le lacrime : …alla nonna Cesarina che continuerà a prepararle la gamella per Trieste ed alla nonna Maria. Felicemente commossi (…ma anche un po’ increduli) gioiscono: la zia Monica (ispiratrice) e lo zio Leopoldo, la zia Alessandra e Marco, i cuginetti Manuel ed Emma, il coniglietto Alby, la macchina della nonna. Ringraziano esausti: Tutti coloro che, anche a distanza, hanno partecipato alla

stesura di questo capolavoro: Elena che ha aperto la sua taverna a tutti, Stefano il grigio ingegnere ed Emanuele gli istigatori mai contenti, Carmen la disegnatrice, Giulia Fa. la dattilografa e Giulia Fo. l‘assemblatrice (con la partecipazione dell’alfabeto farfallino...aFa eFe iFi oFo UFu), Arianna e Federica che hanno aperto gli archivi segreti di Trieste (ma anche quelli di Padova), Camilla la dolce amica dell’infanzia. Ringraziano ….e così basti: …le amiche e gli amici della mamma e papà che finalmente potranno cambiare quell’argomento palloso …”come va la Valentina all’università” : Elsa e Pierino (i nonni adottivi), Anna e Renato. (…precisiamo che la Valentina per tre anni è andata all’Università in treno, ma solo quando l’autista personale non poteva…) Continuerà a boffonchiare : Daniele con la santa Paola. Gioiscono : Enrico, Tiziana e Denise. Si aggiungono ai festeggiamenti per diritto acquisito (…che tanto xè ‘na festa dove se magna) : …Vincenzo, Laura, Marco e Matteo, Elena (anche come addetta al controllo della pressione del Pier), tutti i morosi delle amiche papiranti e tutti quelli che stanno aspettando fuori in fila per entrare a mangiare… Resteranno allibiti nel saperlo …anche quando se lo racconteranno alle cene : …Gli amici dell’oratorio: Gael, Paola, Anna, Annapaola, Alessandra, Don Andrea. Piangono disperati perché speravano di togliersele dalle palle: Gli amici di Trieste: Cristina, Federica, Nicolò, Roberto, Martina,, gli amici del terzo piano, Daniele, Federica, Laura, Matteo, Stefano,

Carlotta, Marta, Andrea, Federico, Riccardo, Ilenia, Vittoria, Davide, Andrea, Simone, Marianna. Tutti gli studenti dell’Università di Trieste. La coinquilina Sara, che la dovrà sopportare addirittura in camera. I nuovi docenti del prossimo corso di laurea. Lalario, che dovrà aiutarla ancora a superare i prossimi esami. Hanno fatto grandi affari con lei: Il negozio Tiger, miniera inesauribile di belle cianfrusaglie, Le brioches mangiate al posto del pranzo, la Nestlé con i suoi vasi di nutella divorati dalla disperazione. Le case produttrici di push-up che hanno fatto tutto quello che han potuto. Tutti i negozi di scope che venivano visitati ogni volta che le veniva consigliato di scopare. Hanno fatto la fame con lei: La Hatu, che però spera di testare presto su di lei tutta la gamma dei suoi prodotti, il Sexy Shop “Le tentazioni” ed il Casinò Perla in Slovenia. Tutti i negozi di lingerie. I supermercati di Trieste che a costo

di vederla li le regalerebbero anche la borsa per portare via la spesa. Tutti quelli che aspettavano da lei una fetta di torta divisa in parti uguali. La stanno attendendo a braccia aperte : La Sme, con tutti i suoi commessi. Il Baby in Italy, e “l’amico della Vale” che la saluta sempre. Il barista di Bergamo Alta. Gli amici del Charlie che non ti sei limonata. La troupe di Masterchef e Joe Bastianich che aspettano di gustare i tuoi muffin. Il benzinaio che ti aspetta prima o poi con la tua macchina alla sua pompa. I negozi dei trucchi della Barbie. I calzolai per regolare i tuoi tacchi. Se ne sbattono altamente: Tutta la

compagnia degli amori passati, fatta tutta da indegni sfigati. Tiziano Ferro con tutti i suoi amichetti.Tutti i bambini dell’oratorio che giocano beatamente. Tutti i presenti che ovviamente sono qui solo per il buffet. Rocco e il suo amico.