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PARLIAMONE DI DSA PRESENTAZIONE SCUOLA DE ANDRE’

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Page 1: PARLIAMONE DI DSA PRESENTAZIONE SCUOLA DE ANDRE’

PARLIAMONE DI DSAPRESENTAZIONE SCUOLA DE ANDRE’

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Alcune domande …….

1) Quali sono le differenze tra i Disturbi Specifici dell’Apprendimento ( D.S.A.) e le difficoltà di apprendimento?

2) Da cosa vi potete accorgere che vi trovate di fronte ad un RAGAZZO con D.S.A.?

3) Quali accorgimenti didattici potete attuare per aiutare un RAGAZZO con D.S.A.?

4) Come si può pensare ad un Progetto Didattico Personalizzato

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DSA

Disturbi Evolutivi Specifici Di

Apprendimento

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Negli ultimi trent’anni, grazie alla ricerca scientifica e all’affinamento delle tecniche di indagine diagnostica, si è realizzato un importante avanzamento delle conoscenze rispetto ai DSA tanto da poter condividerne la definizione e la classificazione tra professionisti e/o specialisti di diversa formazione (psicologi, neuropsichiatri, logopedisti, pedagogisti)

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RACCOMANDAZIONI PER LA PRATICA CLINICA

Definite con il metodo della Consensus Conference (Milano, gennaio 2007) sono state elaborate da ben 10 associazioni e società scientifiche di studiosi e professionisti esperti:• Definizione comune dei DSA• Criteri diagnostici• Eziologia• Procedure d’indagine• Segni precoci con evoluzione e prognosi• Epidemiologia• Comorbilità• Trattamento

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DIFFICOLTA’ DELL’APPRENDIMENTO

Sono di tanti tipi

Non hanno una specifica causa organica

Si possono evolvere spontaneamente

Sono dovute al concorso di molti fattori: individuali ambientali sociali familiari qualità e quantità dell’istruzione

D.S.A.

Sono dominio specifici

Sono legati a fattori costituzionali

Necessitano di trattamenti abilitativi e riabilitativi specifici

Si diagnosticano quando le condizioni socio-ambientali sono adeguate e quando le abilità cognitive di base sono nella norma

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Disturbi di apprendimento in età evolutiva

DSA DSA DISTURBI DISTURBI SPECIFICISPECIFICI DI APPRENDIMENTO DI APPRENDIMENTO

DNSADNSA DISTURBI DISTURBI NON SPECIFICINON SPECIFICI DI DI APPRENDIMENTOAPPRENDIMENTO

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Altri criteri per la definizione dei DSA sono: Il carattere “evolutivo” di questi disturbi e la diversa

espressività nelle diverse fasi La quasi costante associazione ad altri disturbi

(comorbilità) Il carattere neurobiologico delle anomalie processuali che

caratterizzano i DSA Il disturbo specifico deve comportare un impatto

significativo e negativo per l’adattamento scolastico e/o per le attività della vita quotidiana

COSA SONO I DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO (DSA)?

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DSM-IV (APA,1994) sono inquadrati nell’asse I come disturbi della lettura, dell’espressione scritta e del calcolo

ICD-10 (OMS, 1994) vengono inseriti all’interno dei disturbi dello sviluppo psicologico con il termine di disturbi specifici delle abilità scolastiche (disturbi specifici di lettura, di compitazione, delle abilità aritmetiche e disturbo specifico misto)

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DSATali disturbi, denominatiDISLESSIA (dominio specifico è la lettura)DISORTOGRAFIA (scrittura-ortografia)DISGRAFIA (scrittura-grafia)DISCALCULIA (numero,calcolo)DISTURBO MISTO

sono sottesi da specifiche disfunzioni neuropsicologiche, isolate o combinate che non favoriscono l’apprendimento automatico di queste specifiche abilità

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QUALI SONO I DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO?

La Consensus Conference accoglie l’invito a considerare il Disturbo di Comprensione come un possibile disturbo specifico di apprendimento sottolineando la necessità di studiarlo meglio

Vi è inoltre una generale propensione nell’escludere dalla diagnosi dei disturbi specifici del calcolo le difficoltà di soluzione dei problemi

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Caratteristiche dei DSA

• Specificitàdisturbo che interessa uno specifico dominio di abilità in modo significativo ma circoscritto lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale

• Discrepanzatra abilità nel dominio specifico (deficitario) e

intelligenza generale (adeguata)

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Implicazioni sul piano diagnostico

• Necessità di test standardizzatitest standardizzati sia per misurare l’intelligenza generale che le abilità specifiche

• Necessità di escludere escludere la presenza di altre condizioni come menomazioni sensoriali e neurologiche gravi, disturbi significativi della sfera emotiva e situazioni di svantaggio socio-culturale (attenzione ai falsi positivi e ai falsi negativi)

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Criterio della discrepanza

• Compromissione delle abilità specifica deve essere significativa cioè inferiore a -2ds dai valori normativi attesi per l’età e la classe frequentata.

• Il livello intellettivo deve essere nei limiti della norma cioè un QI non inferiore a -1ds equivalente a un valore di 85 rispetto ai valori medi attesi per l’età

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INCIDENZA

• stimabile intorno al 3-4% a seconda dell’età e degli strumenti utilizzati, in media un alunno per classe

• circa l’80% dei bambini con problemi di apprendimento presentano anche problematiche di tipo relazionale

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la diagnosi

• CHI? PsicologoNeuropsichiatra infantileLogopedista (su alcune aree specifiche)

• QUANDO? Dislessia, disgrafia e disortografia: fine 2° elementare, anche se già in 1° elementare possono essere rilevati, come indicatori di rischio, segni importanti di discrepanza tra le competenze cognitive generali e l’apprendimento della lettura e scritturaDiscalculia: 3° elementare, anche se già nel primo ciclo elementare possono essere rilevate discrepanze tra le capacità cognitive globali e l’apprendimento del calcolo numerico

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Tali disturbi non sono “guaribili” in quanto dipendono da fattori congeniti non modificabili ma si riducono notevolmente con adeguati interventi abilitativi e corrette procedure educative (vedi circolare ministeriale dell’ottobre 2004)

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COMORBILITA’

Contemporanea presenza di due condizioni patologiche che possono essere di origine diversa , o l’una causa dell’altra

Disturbi d’ansia (attacchi di panico, disturbo di ansia da separazione, fobia sociale, fobia semplice)

Disturbi del comportamento ( disturbo oppositivo-provocatorio, disturbo della condotta)

Disturbi dell’umore (abbassamento del tono dell’umore) ADHD ( deficit dell’attenzione e iperattività) Disturbi di carattere somatico (dolori addominali, vomito, cefalee,

ecc.)

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COMORBILITA’

Rapporto disturbi dell’apprendimento-disturbi psicopatologici: bidirezionale

Un disturbo dell’apprendimento primitivo può far emergere un disturbo psicopatologico (depressione, ansia)

OPPURE Un disturbo psicopatologico può determinare un’interferenza con

i processi di apprendimento, determinando un disturbo dell’apprendimento secondario

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COMORBILITA’

Un disturbo psicopatologico può determinare un’interferenza con i processi di apprendimento attraverso:

Ridotto interesse e motivazione Interferenza sui processi di memoria Interferenza sui processi di attenzione Interferenza sui processi metacognitivi di elaborazione del

materiale da apprendere Interferenza sul ragionamento logico Possibile circolo vizioso di potenziamento reciproco

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PROGNOSI

I fattori predittivi per un’ evoluzione favorevole sono: Diagnosi alla fine della seconda classe elementare Trattamento tempestivo e idoneo Livello cognitivo superiore alla media Assenza di comorbilità psichiatrica

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Gli strumenti di valutazione

Valutazione dell’intelligenza generale

WPPSI WISC III

Scala Stanford-Binet

Scala Stanford-Binet

WAIS-R

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WISC III• Finalità: Batteria, realizzata da Wechsler (1974), per la valutazione

dell’intelligenza• Soggetti: bambini e ragazzi dai 6 ai 16 anni• Struttura: composta da 2 scale: Scala Verbale e Scala di

Performance. La Scala Verbale è composta da 6 subtest (Informazione, Somiglianze, Aritmetica, Vocabolario, Comprensione, Memoria di Cifre), la Scala di Performance è composta da 6 subtest (Completamento di figure, Storie figurate, Disegno con i cubi, Riconoscimento di oggetti, Cifrario, Labirinti).

Si ottengono quozienti intellettivi (QI) separatamente per le due Scale e uno totale.

Somministrazione: Individuale (durata: 60 min. circa)

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Gli strumenti di valutazione

Per la lettura

MT prove di lettura Batteria per la valutazione della dislessia e della disortografia.

Per la lettura

MT prove di lettura Batteria per la valutazione della dislessia e della disortografia.

Per la scrittura

Batteria per la valutazione della scrittura e delle competenze ortografiche.

Per la scrittura

Batteria per la valutazione della scrittura e delle competenze ortografiche.

Per la matematica Prove oggettive di matematica per la scuola dell’obbligo Test ABCA valutazione delle abilità di calcolo aritmeticoBDE (BATTERIA DISCALCULIA EVOLUTIVA)

Per la matematica Prove oggettive di matematica per la scuola dell’obbligo Test ABCA valutazione delle abilità di calcolo aritmeticoBDE (BATTERIA DISCALCULIA EVOLUTIVA)

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Scopo del trattamento

1. Favorire la migliore evoluzione delle competenze in esame nonostante un deficit

2. Fornire strumenti e strategie per poter apprendere attraverso strade alternative a quella deficitaria

3. Gestire nel modo migliore la situazione di difficoltà

4. Evitare che si sviluppino altre forme di disagio

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Quando un trattamento può considerarsi efficace?

Quando i risultati che produce sono superiori alla evoluzione naturale del disturbo

La neuropsicologia cognitiva analizza ogni funzione cognitiva e processo di apprendimento nelle sue diverse componenti e consente di impostare un piano di trattamento mirato (tecniche specifiche che riducono il deficit, misure compensative, interventi metacognitivi)

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MODULO DI SEGNALAZIONE ALUNNO CON SOSPETTODISTURBO SPECIFICO DI APPRENDIMENTO

SCUOLA ……………………………………………………………………………………………………………..CLASSE ..…………………………………………………………………………………………………………..INSEGNANTI………………………………………………………………………………………………………..Il minore……………………………………………………………………………………………………………

Nato a ………………………………………………………….. il ……………………..……………..E residente a ………………………………………………………………………………………………………….………………….

Tel……………………………………………………………E’ stato valutato tramite le PROVE ……………………………………….………………………………………………….

(indicare in modo CHIARO tipo di prova effettuata e NORME di RIFERIMENTO per classe/età)Nelle prove effettuate ha ottenuto i seguenti punteggi:

LETTURAVelocità …………………………………………………………………………….…….……………………Correttezza …………………………………………………………………………………………………

SCRITTURANumero di errori ………………………………………………………………………………………

Grafia ………………………….……………………………………………………………………………MATEMATICA

Ambito numerico ………………………………………………………………………………………… Calcolo ……………………………………………………………………………………………………….…

Tali punteggi sono patologici rispetto a quelli attesi per età o classe frequentata (es. prove MT: criteri Richiesta di Attenzione e di Intervento Immediato)

PERTANTOESSENDO EVIDENTE UNA CHIARA DISCREPANZA TRA

FUNZIONAMENTO GENERALE(emerso dal funzionamento globale del bambino)

E ABILITA’ STRUMENTALI DI BASE (emerse dalle prove effettuate)SI RICHIEDE

LA VALUTAZIONE CLINICA PER SOSPETTO DISTURBO SPECIFICO DELL’APPRENDIMENTOData…………………………

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Disturbo specifico di apprendimento si base non verbale

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Il Caso di FedericoPRASSIE DI SCRITTURA/CIFRE-LETTERE/ -2.4 D.S./UNO/ -2.5 D.S./LE/ -2.2 D.S.

ACMTFATTI NUMERICI SUFFICIENTECALCOLO SCRITTO SUFFICIENTECALCOLOMENTALE SUFFICIENTE

MTCOMPRENSIONE SUFFICIENTERAPIDITA’ R.A.ACCURATEZZA SUFFICIENTE

TEMAMEM.VISIVA ASTRATTA 16° perc.RICONOSCIM.VOLTI 16° perc.

FIGURA DI REYRICORDO 10° perc.COPIA 30° perc.

VMI 4° perc

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IMPLICAZIONI SCOLASTICHEIMPLICAZIONI SCOLASTICHE

1. Aritmetica: Problemi nell’allineamento, incolonnamento Errori nella lettura di numeri, nel segno delle operazioni Errori procedurali Difficoltà nel modificare e adattare le risposte

2. Geometria: Difficoltà nel riconoscere le figure Difficoltà nel ricordare le regole Scarsa capacità di lavorare con figure astratte e loro

caratteristiche (base, altezza, diagonale..)

Le problematiche visuospaziali si ripercuotono sugli apprendimenti scolastici:

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IMPLICAZIONI SCOLASTICHEIMPLICAZIONI SCOLASTICHE

3. Scienze: Difficoltà nello stabilire relazioni spazio-temporali, causa-effetto Scarsa comprensione di grafici e tabelle Scarso adattamento ai dati della realtà

4. Disegno e Prassie: Scarsa rappresentazione di rapporti spaziali Disegno povero, scarsa capacità di copia e di riproduzione a

memoria Scarsa abilità nell’uso di strumenti (riga, squadra …) Il disegno in genere appare povero e sembra rimandare ad uno

stadio evolutivo non adeguato rispetto all’età. Difficoltà di scrittura Incapacità di ordinare azioni in funzione di obiettivi

Page 34: PARLIAMONE DI DSA PRESENTAZIONE SCUOLA DE ANDRE’

IMPLICAZIONI SCOLASTICHEIMPLICAZIONI SCOLASTICHE6. Comprensione del testo:

Se il testo include relazioni spaziali, descrizioni, rapporti tra oggetti Incapacità di integrare figura e testo Difficoltà a costruire e lavorare su immagini mentali che includono

rapporti spaziali.

7. Geografia ed Orientamento: Difficoltà nell’uso di mappe, nella riproduzione di percorsi, nella

comprensione di simboli e schemi Incapacità di elaborazione di informazioni visuo-spaziali

8. Competenza Sociale: Incapacità nel codificare segnali e simboli non linguistici del

comportamento (espressioni del viso, mimica, postura) Tendono ad essere verbosi, a parlare in modo eccessivo, senza

lasciare spazio all’altro.

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QUALCHE SUGGERIMENTO…QUALCHE SUGGERIMENTO…

selezionare/ridurre le informazioni mantenendo solo quelle

rilevanti per evitare di sovraccaricare la memoria

implementare la capacità di operare su immagini tramite la

verbalizzazione

sollecitare l’uso di guide esterne (es. cartoncini) per

ricordare le principali regole dei calcolo

stimolare l’autovalutazione

educare all’attenzione per i dettagli

insegnare strategie alternative: non solo farle vedere ma

esplicitarle verbalmente

usare diversi codici

fornire spiegazione verbale per esperienze di tipo non verbale

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QUALCHE SUGGERIMENTO…QUALCHE SUGGERIMENTO…

aiutare ad interpretare le espressioni facciali, gesti e aspetti

non verbali della comunicazione (utile il lavoro a gruppi

aiutarli a capire segnali degli altri che significano che sta

parlando troppo; comunicare con la mimica)

esplicitare relazioni causa-effetto quando possibile e aiutarli

ad anticiparle

suddividere compiti complessi in sotto-obiettivi

invitarli a pianificare in anticipo ad alta voce i procedimenti

per la soluzione di un problema

stimolare il ragionamento logico e invitarli a cercare di

ipotizzare diverse conseguenze (cosa succede se…)

………

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PER APPROFONDIREPER APPROFONDIRE

“Le difficoltà di apprendimento a scuola”1999

Ed. Il Mulino

“Difficoltà e disturbi dell’apprendimento”2007

Ed. Il Mulino

Rivista “Psicologia e Scuola”Vol. 112 - dic 2002 – gen 2003

Molin e Cornoldi: Il Questionario SVSEd. Giunti

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Grazie per l’attenzione!