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Come si è detto il D.L. 201/2011 convertito in legge 214/2011 interviene sull’intera platea di cittadini e lavoratori legati al nostro sistema previdenziale inasprendo ulteriormente i requisiti richiesti per accedere alla pensione.

La salvaguardia delle situazioni più urgenti è affidata ai commi 14 e 15 dell’articolo 24 le cui indicazioni vanno a compimento con il Decreto interministeriale del primo giugno 2012 che indica in 65000 un primo gruppo di lavoratori derogati.

Successivamente l’articolo 22 del D.L. 95/2012 ha esteso tale beneficio ad ulteriori 55000 soggetti

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Tutti coloro che sono nelle situazioni previste dal decreto interministeriale del primo giugno e dall’art. 22 del D.L. 95/2012 potranno accedere al pensionamento con i requisiti di anzianità contributiva e di età anagrafica prevista dalle norme in vigore fino al 31/12/2011, con le relative finestre.

Anche se secondo le indicazioni dettate dalla circolare INPS 35/2012 e dal successivo messaggio 13343 anche per queste categorie si dovrà applicare il meccanismo di adeguamento alla speranza di vita. E pertanto se per esempio da una parte è fatto salvo il sistema delle quote dall’altro alla quota si dovrà aggiungere l’aspettativa di vita

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Nei confronti dei soggetti che, beneficiando della deroga, maturanoil diritto alla pensione di anzianità con il requisito dei 40, non si applica anche l’incremento di tre mesi (aspettative di vita).

Le regole previgenti prevedono anche l’applicazione del nuovo regime delle decorrenze fissato dalla Manovra del luglio 2011 (12/18 mesi)A queste limitatamente ai pensionamenti con 40 anni di contributi si aggiunge il prolungamento di:

1 mese: per chi matura i 40 anni nel 20122 mesi: per chi li matura nel 2013 3 mesi: per chi li matura dal 2014

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Nei confronti dei soggetti che, beneficiando della deroga, maturano il diritto alla pensione di anzianità con le quote continua a rimanere valida la finestra dei 12/18 mesi con il requisito che a partire dal 2013 (con le aspettative di vita) è il seguente:

2012= dipendenti: quota 96 con almeno 35 anni di contributi e 60 anni d’età autonomi: quota 97 con almeno 35 anni di contributi e 61 anni d’età

2013= quota 97,3 (dipendenti: 61 anni e 3 mesi e minimo 35 anni di contributi quota 98,3 (autonomi 62 anni e 3 mesi e minimo 35 anni di contributi

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Si ha notizia di forti pressioni sul Ministero del Lavoro perché accolga una diversa interpretazione della norma che escluda il requisito dei 40 anni dall’adeguamento alla speranza di vita e quindi l’orientamento potrebbe ancora mutare.

Tuttavia le procedure dell’Istituto, con cui vengonovalutati i casi da ammettere alla salvaguardia, sono oggi impostate secondo le indicazioni emergenti dal messaggio citato e di questo occorre tenere conto

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Nei confronti delle lavoratrici del settore privato (dipendenti eautonome) che, beneficiando della deroga, maturano il diritto allapensione di vecchiaia con il previgente requisito anagrafico(60 anni) continua a rimanere valido:

- l’innalzamento dell’età pensionabile di vecchiaia previsto a partire dal 1° gennaio 2014

Anno Requisito anagrafico

Adeguamento speranza di

vita

Età per il diritto anni

2012 60 60

2013 60 3 mesi 60 + 3 mesi

2014 60 + 1 mese 3 mesi 60 + 4 mesi

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-Lavoratori collocati in mobilità ordinaria

-Lavoratori collocati in mobilità lunga

-Titolari di prestazioni a carico di fondi di solidarietà

-Autorizzati ai versamenti volontari in data anteriore al 4/12/2011

-Dipendenti pubblici in posizione di esonero dal servizio

-Lavoratori in congedo straordinario per assistere figli con disabilità grave

-I lavoratori che abbiano cessato il rapporto di lavoro a seguito di accordi individuali o collettivi

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Altri soggettiAltri soggetti derogati dall’applicazione delle nuova disciplina:

► Personale militare (FF.AA compresi i Carabinieri), Forze di polizia ad ordinamento sia militare che civile (Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Polizia Penitenziaria, Corpo Forestale dello Stato), Corpo nazionale dei vigili del fuoco.

► i lavoratori privati occupati in miniere, cave e torbiere

► alcune categorie di lavoratori iscritti alla gestione ex-Enpals (ballerini e tersicorei, attori, calciatori, cantanti, concertisti, ecc., in possesso di contribuzione al 31.12.1995)

Per tali categorie continua ad applicarsi la disciplina vigente al 31.12.2011

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► lavoratori addetti alle attività particolarmente faticose e pesanti (“lavori usuranti”) i quali continuano a maturare i requisiti per il diritto alla pensione anticipata secondo il sistema delle “quote”.

Dal 2012, sono comunque rideterminati i requisiti di accesso agevolato a pensione previsti dal D. lgs. 67/2011.

► AutoferrotranvieriPer i lavoratori che rivestono la qualifica di “personale viaggiante” restano ferme le previgenti disposizioni in materia di età pensionabile (60 anni uomini; 55 anni donne), nonché le specifiche disposizioni in materia di decorrenza della pensione

► Le nuove disposizioni non si applicano neppure agli iscritti al Fondo Volo, al Fondo Clero e ad alcune categorie dei lavoratori marittimi

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La domanda per il riconoscimento del dirittoLa domanda per il riconoscimento del diritto

Solo per quattro categoriequattro categorie di salvaguardati il decreto interministeriale del primo giugno prevede la necessità di una domandala necessità di una domanda entro dei terminitermini definiti:-Dipendenti pubblici in posizione di esonero dal servizio-Lavoratori in congedo straordinario per assistere figli con disabilità grave-Lavoratori che abbiano cessato il rapporto di lavoro a seguito di accordi individuali -Lavoratori che abbiano cessato il rapporto di lavoro a seguito di accordi collettivi

Questi lavoratori Questi lavoratori non ricevono nessuna lettera dall’INPSnon ricevono nessuna lettera dall’INPS e dovranno e dovranno presentare presentare entro 120 giorni dalla pubblicazione del decreto (quindi entro 120 giorni dalla pubblicazione del decreto (quindi entro il 21 novembre)entro il 21 novembre) una domanda su appositi moduli volta al una domanda su appositi moduli volta al riconoscimento del diritto.riconoscimento del diritto.

La domanda dovrà essere presentata presso la Direzione Territoriale del Lavoro competente per residenza dell’interessato o se il rapporto di lavoro è cessato per un accordo individuale presso la DTL presso cui è stato firmato l’accordo

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1. Dipendenti pubblici in posizione di esonero dal servizio

Autocertificazione che specifichi gli estremi del provvedimento di esonero

2. Lavoratori in congedo straordinario per assistere figli con disabilità grave

Autocertificazione che specifichi gli estremi del provvedimento di congedo

3. lavoratori che abbiano cessato il rapporto di lavoro a seguito di accordi collettivi o individuali

Copia dell’accordo sottoscritto

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Le domande possono essere presentate o con lettera raccomandata con avviso di ricevimento, oppure per posta elettronica ordinaria o PEC agli indirizzi della DTL competente le domande devono essere composte da: 1. modulo di domanda compilato in ogni sua parte, con l’indicazione dei dati dell’azienda presso cui il lavoratore ha prestato il suo ultimo servizio; 2. dichiarazione sostitutiva di certificazione in cui il lavoratore indica gli estremi del provvedimento che costituisce il requisito per il riconoscimento del diritto alla salvaguardia: le autocertificazioni proposte sono contraddistinte da una lettera e sono:e) per i dipendenti pubblici in esonero dal servizio; f) per i lavoratori in congedo straordinario per assistere figli con disabilità grave; g) per i lavoratori che hanno risolto il rapporto di lavoro in seguito ad accordo individuale sottoscritto anche ai sensi degli artt. 410, 411, 412 ter del c.p.c.; h) per i lavoratori che hanno risolto il rapporto di lavoro in forza di accordi collettivi di incentivo all’esodo. 3. Per i lavoratori di cui alla lettera g) è previsto anche l’obbligo di allegare copia dell’accordo individuale a suo tempo sottoscritto 4. Copia di un documento di identità 5. Mandato di assistenza del Patronato

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La domanda sarà esaminata da una Commissione composta da tre funzionari, due della DTL e uno dell’Inps, che, alla conclusione, trasmetterà tempestivamente all’Inps le decisioni di accoglimento, perché l’Inps stesso possa poi procedere all’accertamento dei requisiti contributivi, di età e della decorrenza prevista per la pensione.

In seguito ad una decisione negativa della Commissione presso la DTL è possibile presentare una richiesta di Riesame alla stessa Commissione entro 30 giorni dalla decisione, allegando la documentazione utile a provare la sussistenza del diritto precisato nella domanda iniziale.

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Si ritiene che, soprattutto nei confronti dei lavoratori che hanno cessato in seguito ad accordi individuali o collettivi, la Commissione possa trovarsi a verificare casi che, pur avendo ogni requisito legato al titolo della cessazione del rapporto, non abbiano poi gli ulteriori requisiti previsti dal Decreto Interministeriale: per esempio non maturino i requisiti contributivi e di età entro un termine che comporti la decorrenza della pensione (cd. finestra) entro 24 mesi (o 36 mesi se rientranti fra gli ulteriori 55.000 del D.L. 95/2012).

Questo ulteriore requisito dovrà in effetti essere accertato dall’Inps e solo dopo questa successiva ricognizione si potrà stabilire se il lavoratore risulti fra i salvaguardati oppure no.

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Nei confronti dei lavoratori che si presentano direttamente ai nostri uffici, muniti o no della lettera dell’Inps, si procederà- all’apertura della pratica 3501 “verifica estratto contributivo” con specifica“Salvaguardati legge 214/11”,- alla verifica dell’estratto contributivo,- alla verifica del diritto alla salvaguardia,- al calcolo della decorrenza della pensione,- all’inserimento in patrocinio futuro ed infine alla comunicazione all’Inpsdell’avvenuta verifica.

Per tale comunicazione si è predisposto un facsimile che verrà abbinato come modulo compilabile alla pratica con codice 3501 verificaestratto contributivo” con specifica “Salvaguardati legge 214/11”.Nelle comunicazioni inviate all’Istituto è preferibile utilizzare la casella di PEC di ogni sede, secondo le indicazioni già a suo tempo diffuse

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L’inserimento nelle liste SICO – Salvaguardati (e quindi il possesso della lettera dell’Inps) non certifica il diritto alla salvaguardia, anche secostituisce un segnale positivo. Alla fine di questa operazione di verifica preliminare delle posizioni, che si presume vada a conclusione verso la fine dell’anno, non verrà rilasciata alcuna certificazione del diritto alla pensione. La lettera all’interessato, che lo informa della possibilità di accedere al pensionamento con la decorrenza indicata, sarà inviata dall’Inps qualche mese prima della decorrenza stessa.

Questo perché le liste degli aventi diritto sono dinamiche e possono essere modificate in qualsiasi momento sia perché si è accertato il diritto in favore di un lavoratore prima escluso, sia perché qualcuno è decaduto dal diritto per i motivi più vari.

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Lavoratori collocati in mobilità ordinaria e lunga

Il decreto del primo giugno 2012 garantisce la salvaguardia per chi rispetti queste condizioni:

- Mobilità riconosciuta da accordi sindacali stipulati prima del 4/12/2011

- Che i lavoratori maturino i requisiti contributivi e di età entro il periodo di fruizione dell’indennità di mobilità

- Che i lavoratori abbiano cessato il rapporto di lavoro alla data del 4/12/2011

Il decreto legge 95/2012 ha poi esteso l’ammissione anche per chi:

-Sia in mobilità iniziata non importa se prima o dopo il 4/12/2011 in seguito ad accordi stipulati entro il 31/12/2011

-maturi i requisiti di età e di contribuzione entro il periodo di fruizione dell’indennità di mobilità

N.B. per questa seconda platea di beneficiari si dovrà però attendere un successivo decreto interministeriale,

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In merito alla verifica di questa condizione dobbiamo tenere conto delle possibili interruzioni dell’indennità di mobilità, che sono ammesse in caso di inizio di un rapporto di lavoro a tempo determinato. Queste sospensioni consentono di spostare in avanti la data di cessazione della mobilità ed è chiaro che questo diventa rilevante ai fini della deroga in quanto entro tale termine va accertato se il requisito per il diritto a pensione sia maturato oppure no. L’Inps, nel recente messaggio 13343 ha chiarito che questo termine va individuato considerando eventuali periodi di sospensione della percezione dell’indennità di mobilità avvenuti fino alla data del 24/07/2012. I periodi di sospensione successivi a questa data sono, come dire, neutri, non vengono valutati ai fini dell’ allungamento della data finale della mobilità.

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donna nata nel 1959 in mobilità dal 29/10/2010 a gennaio del 2011 è stata chiamata dal collocamento per un lavoro a tempo determinato e quindi ha ripreso a lavorare tornando in mobilità nel giugno 2011 per poi iniziare un nuovo rapporto di lavoro di un anno a partire da ottobre 2011

Nello specifico sono da valutare, ai fini dell'allungamento del termine finale della mobilità solo le interruzioni avvenute prima del 24 luglio 2012, mentre non sono valide le sospensioni intervenute successivamente. Altra cosa è la rilevanza dell’interruzione della mobilità ai fini del mantenimento della deroga, ossia se il fatto di essere in costanza di rapporto lavorativo anche dopo il 24 luglio 2012 possa costituire un impedimento alla possibilità di rientrare nella deroga. Su questa questione siamo in attesa di chiarimenti da parte dell’Inps.

Riteniamo comunque che su questo punto, come avvenne in passato, i rapporti di lavoro già in essere possano essere portati a termine e un eventuale preclusione per un nuovo rapporto di lavoro venga posta solo nel momento in cui il soggetto riceve la certificazione alla salvaguardia. Ma è chiaro che questo ce lo dovrà confermare l'Istituto …

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1.per i lavoratori in mobilità ordinaria che a causa degli incrementi per aspettativa di vita sui previgenti requisiti pensionistici non riescano a maturare il diritto a pensione entro il periodo di mobilità verrà comunque garantito l’accesso alla salvaguardia attraverso delle modalità ancora in via di definizione (è probabile che ci sia un prolungamento dell’indennità di mobilità fino alla maturazione del requisito) 2.coloro che sono stati posti in mobilità ordinaria risultano, in molti casi, anche aver firmato un accordo individuale o collettivo di incentivo all'esodo. In questi casi nel caso sussistessero le condizioni per rientrare in entrambe le deroghe è opportuno presentare anche la domanda alla DTL entro il 21 novembre. Questo può dare loro una opportunità di rientrare nella salvaguardia

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Titolari di prestazione a carico di Fondi di solidarietà

Anche nei confronti dei titolari di assegno straordinario dei Fondi di solidarietà che, per effetto dell’adeguamento alla speranza di vita, dal 2013 maturino i requisiti per il diritto alla pensione oltre il termine massimo di permanenza nel Fondo, è previsto che si possa comunque applicare la salvaguardia. Tale garanzia è riservata però solo a chi fosse già titolare di assegno straordinarioalla data del 4 dicembre 2011 e la misura consiste nella prosecuzione, a carico del Fondo di solidarietà, dell’assegno straordinario oltre il limite e per l’ulteriore periodo, comunque non superiore a tre mesi, mancante al perfezionamento del requisito.

Due questioni invece sono ancora allo studio e riguardano i criteri e lemodalità con cui l’Inps rilascia l’autorizzazione per le domande di assegno i lavoratori la cui cessazione del rapporto di lavoro si collochi dopo il 4 dicembre 2011 e della tutela da assicurare a coloro che compiano i 62 anni dopo il termine massimo di permanenza nel Fondo

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Autorizzati ai versamenti volontari da data anteriore al 4 dicembre 2011

Per questa categoria le condizioni sono molto restrittive:

-Maturazione del diritto a percepire la pensione secondo le regole vigenti nel 2011 con decorrenza entro 24 mesi dall’entrata in vigore del DL 201/2011 cioè entro il 6 dicembre 2013

-Non abbiano mai ripreso l’attività lavorativa dopo l’autorizzazione ai versamenti volontari

-Possano far valere almeno un contributo volontario accreditato o accreditabile prima del 6/12/2011

Con il dl 95/2012 la decorrenza verrà prolungata di 12 mesi (ma siamo in attesa del decreto attuativo)

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L'Inps sta inviando alla categoria degli aut. ai VV una autocertificazione attestante la mancata ripresa dell'attività lavorativa dopo l'autorizzazione. In sestante è stato predisposto il modulo. In caso di segnalazione all'Inps di casi di autorizzati ricordiamoci di allegare questa autocertificazione firmata dall'interessato.

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In parole semplici:

- Giovanna nata il 10/05/1952 è autorizzata ai versamenti volontari il 23/2/1989 ma non ha mai versato alcun contributo volontario; inoltre, alla data del 28/2/1989 ha una posizione contributiva di 780 settimane da lavoro dipendente …

Non avendo versato alcun contributo volontario prima del 6 dicembre 2011 non rientra nella platea dei salvaguardati

-Giovanna nata il 10/05/1952 è autorizzata ai versamenti volontari il 23/2/1989 alla data del 31/05/2012 può far valere 780 settimane di cui 520 settimane da versamenti volontari collocate nell’ultima parte della sua carriera contributiva.

La signora rientra nella platea dei salvaguardati (anche se gli ultimi versamenti si collocassero a fine 2012) e potrebbe accedere alla pensione di vecchiaia.

Se dopo i versamenti volontari la signora avesse lavorato anche solo una settimana o avesse contribuzione di altro genere avrebbe oggi perso la possibilità di rientrare nella salvaguardia

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Dipendenti pubblici in posizione di esonero dal servizio

Si tratta di una particolare categoria di dipendenti pubblici che hanno concordato con la propria Amministrazione l’esonero del servizio nel corso del quinquennio antecedente la data di maturazione dell’anzianità contributiva dei 40 anni con trattamento economico al 50% elevabile al 70% nel caso di svolgimento di attività di volontariato

La possibilità di accedere alla pensione con i requisiti previsti fino al 2011 è prevista solo per chi alla data del 4/12/2011 risultino effettivamente esonerati dal servizio (o con provvedimento di esonero emesso)

N.B. per rientrare nel beneficio è necessario presentare domanda alla DTL entro il 21 novembre 2012

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Lavoratori in congedo straordinario per assistere figli con disabilità grave

Sono lavoratori dipendenti del settore pubblico o privato che fruiscono del congedo straordinario della durata massima di 2 anni per assistere esclusivamente un figlio con disabilità grave.

Entrano nella platea dei salvaguardati se:

-Risultano in congedo già alla data del 31/10/2011

-Che entro 24 mesi (sola maturazione del requisito e non finestra) dall’inizio del congedo maturino i 40 anni di anzianità contributiva utile per il diritto alla pensione di anzianità secondo le norme previgenti

N.B. per rientrare nel beneficio è necessario presentare domanda alla DTL entro il 21 novembre 2012

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Lavoratori che abbiano risolto il rapporto di lavoro in seguito ad accordi individuali o collettivi

Sono lavoratori che hanno risolto il loro rapporto di lavoro al di fuori della possibilità di accedere agli ammortizzatori sociali talora economicamente incentivati

Il decreto del primo giugno indica le seguenti condizioni:

-Aver cessato il rapporto di lavoro entro il 31/12/2011

-Cessazione risultante da elementi certi (comunicazioni obbligatorie per esempio)

-Che maturino il diritto alla pensione con decorrenza compresa entro 24 mesi dal 6/12/2011 quindi con decorrenza non successiva al primo dicembre 2013

N.B. per rientrare nel beneficio è necessario presentare domanda alla DTL entro il 21 novembre 2012

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Il DL 95/2012 ha esteso poi il beneficio anche a coloro che maturino il diritto alla pensione con decorrenza compresa fra i 24 e i 36 mesi successivi al 6/12/2011

Praticamente alla salvaguardia sono ammessi tutti coloro che potendo far valere tutte le condizioni maturino il diritto alla pensione con decorrenza compresa entro il 6/12/2014

N.B. Da tener conto che per la platea considerata dal DL 95 bisognerà N.B. Da tener conto che per la platea considerata dal DL 95 bisognerà attendere un successivo decreto ministerialeattendere un successivo decreto ministeriale

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I soggetti compresi e non compresi fra i 10000 derogati rispetto al regime delle decorrenze

Questi soggetti non sono da considerarsi ulteriori salvaguardati.

Sono soggetti esonerati dal DL 78/2010 dall’applicazione del regime della finestra di 12 o 18 mesi nel caso si trovassero:

-In mobilità ordinaria sulla base di accordi stipulati entro il 30/4/2010

-In mobilità lunga sulla base di accordi stipulati entro il 30/4/2010

-Titolari di prestazione straordinaria a carico dei fondi di solidarietà al 31/5/2010