pellico on line marzo 2013
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Il nostro giornalino di marzoTRANSCRIPT
1
volume 11 numero 1- Notiziario del 1° Istituto Comprensivo “S. Pellico”Pachino Marzo 2013
Gli alunni della classe
quinta A, hanno visita-
to la nave Foscari, or-
meggiata al porto di
Augusta e hanno co-
nosciuto l’equipaggio
e il comandante.
Grande l’emozione dei
ragazzi per questa e-
sperienza così partico-
lare.
Anche quest’anno
diamo corso alla pubblica-
zione del “Pellico on line”.
Il giornalino scolastico del-
la “Silvio Pellico” rappre-
senta una piccola finestra
aperta sulle esperienze, sulle
attività e sulla vita scolasti-
ca dei ragazzi dell’Istituto.
Attività, ormai consolidata
nel tempo, che consente una
vivace modalità comunicati-
va tra la scuola e il territorio,
fornisce alla collettività un
valido strumento per far co-
noscere l’operosità degli
alunni e del personale scola-
stico, nonché tutte le attività
che si svolgono all’interno
della nostra scuola.
Nel corso di quest’anno
scolastico innumerevoli so-
no i progetti che saggiamen-
te e con spirito di collabora-
zione gli OO.CC. hanno pia-
nificato. In questo periodo
all’interno delle rassicuranti
mura della “Pellico” si per-
cepisce grande vitalità.
Il mutamento in atto, infatti,
spinge costantemente in di-
rezioni nuove, alla scoperta
di nuovi ambiti di eccellen-
za e specificità.
I cambiamenti del sistema
scolastico disposti dai recen-
ti provvedimenti legislativi
ci chiamano a progettare una
scuola vivace e moderna, Segue in 2^ pag.
La scuola che
narra
dott.ssa Liliana Lucenti
Articolo a pag. 3
Anche quest’anno la nostra scuola ha messo la musica in primo piano
organizzando, in occasione del Natale, presso il cinema Politeama di
Pachino, la manifestazione “L’Arcobaleno delle Note”, Rassegna Mu-
sicale giunta alla quarta edizione.
18-19 Dicembre 2012
VISITA ALLA NAVE FOSCARI
2
Segue dalla 1^ pag.
La scuola che narra
attenta alle esigenze dei singoli; organizzata
per salvaguardare l’eccellenza e per garantire i
più deboli; capace di assicurare a tutti
l’assolvimento dell’obbligo scolastico e
dell’obbligo formativo. Tali processi che inve-
stono oggi la scuola non richiedono soltanto
l’elaborazione di nuovi modelli organizzativi e
didattici, ma esigono un impegno progettuale
nella ricerca di risposte efficaci alle sfide edu-
cative poste dalla società complessa, pluralista
e interculturale.
Un anno impegnativo e nello stesso tempo gra-
tificante quello che stiamo vivendo. Ricco di
impegni e di duro lavoro ma, largamente ri-
compensato dalla stima e fiducia che costante-
mente le famiglie e il territorio, in generale,
mostra nei nostri confronti. Il 1° I. C., ancora
una volta, dimostra che ha un “forte motore”
che a distanza di anni stupisce ancora.
Tanti i laboratori attivati: corsi di informatica
( “ U n c o m p u t e r p e r a m i c o ” e
“Informatica...mente”) e di inglese (“Nice to
meet you”) per alunni di scuola primaria e se-
condaria, finanziati dal PON - FSE AZIONE C
-1. Grazie ai finanziamenti del Fondo Europeo
per lo Sviluppo Regionale, nell’ambito del
P.O.N. FESR “Ambienti per l’apprendimento”
- annualità 2011, sono stati realizzati quattro
nuovi laboratori multimediali, oltre al poten-
ziamento del laboratorio linguistico già esisten-
te insieme a quello scientifico e musicale.
Quattro sono i progetti realizzati relativamente
all’AZIONE B-1-B-FESR04_POR_SICILIA-
2011-1780, che si occupa di fornire dotazioni
tecnologiche e laboratori multimediali:
“Laboratorio Diffuso”; “Multilab al via Rube-
ra”; “Segreteria di qualità” e “Le TIC al Sil-
vio Pellico”. Degno di nota il progetto
“Multilab al via Rubera” che ha visto
l’allestimento al plesso di via Rubera appunto,
di un laboratorio multimediale di informatica
di ultima generazione con Lim e personal com-
puter per gli studenti. E poi, ancora, progetti di
educ. alla salute e all’alimentazione, avvio allo
studio del latino, giornalismo e scrittura creati-
va, drammatizzazione, psicomotricità e percor-
si ludico-motori per la sc. primaria, attiv. spor-
tive per la sc. secondaria, danza folk e moder-
na, decoupage, progetti di continuità per curare
il passaggio tra i veri segmenti scolastici
(“Nutrilandia”, “Leggi che ti passa”).
Infine al Pellico, in quest’anno scolastico, è
stato introdotto il registro elettronico, un ulte-
riore segno dell’efficienza e della modernità
della scuola sempre protesa a migliorare
l’offerta formativa. Esso, non solo rappresenta
un sistema avanzato di gestione dei dati relativi
alla valutazione e alla frequenza degli alunni,
ma permette una maggiore ed efficace intera-
zione tra scuola e famiglia.
I genitori, infatti, possono accedere, attraverso
il nostro sito www.pellicopachino.it, con
una password individuale, al servizio via
Internet per conoscere tutto quanto concerne
l'attività' scolastica dei propri figli. Il rapporto
tra scuola e famiglia entra dunque nel futuro,
anche se ovviamente le tradizionali forme di
comunicazione verranno sempre mantenute.
Il livello di eccellenza sul quale si attesta
il 1° Istituto Comprensivo “S. Pellico” vuole
essere uno sprone per indirizzare ancora me-
glio le nostre attività educative verso la costru-
zione positiva di un valido Progetto di Vita per
ogni individuo.
Con queste premesse, gli orizzonti della
nostra Scuola non potranno che dilatarsi e la
sua offerta attestarsi su standard qualitativi
s e m p r e p i ù e l e v a t i .
Continuiamo insieme il nostro viaggio, con
l’augurio che sia sempre orientato dalla stella
polare del Bene comune.
Il dirigente scolastico dott. Liliana Lucenti
3
“Operazione Husky”2013
We remember. Thank You Canada!
La Pellico incontra i reduci Canadesi
Il 5 marzo 2013 alle ore 11, abbiamo vissuto una bella esperienza e partecipato ad
un importante evento per la nostra città. Tutti gli alunni della Silvio Pellico si sono ra-
dunati nel piazzale di via Cirinnà per accogliere la delegazione canadese, sventolando
le bandierine e suonando l’inno canadese e italiano, che avevamo preparato per
l’occasione. I signori che sono venuti, accompagnati dall’organizzatrice dell’evento
Prof.ssa Scifo, sono colonnelli dell’esercito canadese che hanno rappresentato i caduti
e i militari che hanno partecipato all’”Operazione Husky” durante la seconda guerra
mondiale, grazie alla quale le forze alleate liberarono la Sicilia e, in seguito, l’Italia.
Durante la breve celebrazione, è stata allocata una targa in ricordo dell’evento. La de-
legazione visiterà tutta la Sicilia e tornerà a Pachino il 10 luglio, 70° anniversario del-
lo sbarco presso le nostre coste, avvenuto il 10 luglio 1943.
Il nostro dirigente, dott.ssa Liliana Lucenti, a nome di noi tutti, ha ringraziato di
cuore e ricordato l’antica amicizia che lega il popolo pachinese a quello canadese.
Valeria Tommasi 5^ A
4
VISITA ALLA NAVE FOSCARI
Il 28 Settembre 2012 la classe 5^ A,
della scuola “Silvio Pellico” di Pachino,
accompagnati dalla Preside Dott.ssa Liliana
Lucenti e dal dott. Giuseppe Cappello del
Provveditorato agli Studi di Siracusa, sia-
mo andati a visitare il Pattugliatore
“Comandante Foscari”, che si trovava
all’interno del porto militare di Augusta,
dove non c’era solo questa nave ma anche
tante altre. Ci hanno fatto accomodare all’
interno della nave, ad accoglierci è stato il
comandante Mario De Rosa, con il suo
equipaggio, da fuori si leggeva la scritta
P493 “Nave Foscari” e in alto il suo motto
“Idem animus eadem voluta”. Abbiamo
visto dei filmati sulle missioni di salvatag-
gio e tutte le caratteristiche della nave e
abbiamo potuto fare anche delle domande
sull’argomento. Ci hanno fatto visitare
l’interno di essa, abbiamo visitato la sala
dei comandi e le carte Nautiche, le sale da
pranzo, l’infermeria, i gommoni di salva-
taggio e da fuori ci hanno fatto vedere il
cannone esterno. Tramite una scaletta di
ferro, alquanto ripida, siamo saliti in hangar
nel ponte di volo (dove atterra l’elicottero
di bordo durante le missioni in mare), men-
tre un ufficiale attraverso un video ha spie-
gato le caratteristiche tecniche della nave e
le attività che svolgono durante la naviga-
zione.
Noi eravamo molto interessati alla spie-
gazione e curiosi di sapere molte cose. Do-
po aver risposto alle nostre domande infini-
te, ci hanno divisi in gruppi e abbiamo ini-
ziato la vera “esplorazione” all’interno del-
la nave. Una serie di navi militari ordinate
in fila una dietro l’altra, facevano da corni-
ce ad un immenso mare blu. Infine siamo
arrivati nella Plancia di Comando, il cervel-
lo di tutta la nave: una camera piena di og-
getti elettronici e lucette lampeggianti co-
me radar, satellitari, computer di ultima
generazione e altri strumenti strani; la sedia
del Comandante era altissima e il timone
sembrava quello dei pirati. Abbiamo prova-
to la sensazione di essere al timone
dell’imbarcazione. Tornati in hangar, ci
attendeva un delizioso buffet, ma il mo-
mento più emozionante è stato quando tutti
insieme, abbiamo immortalato quella bel-
lissima giornata con delle foto sul ponte di
volo, davanti alla bandiera italiana con im-
presso lo stemma della Marina. Infine, do-
po il saluto del Comandante, abbiamo rin-
graziato tutto l’equipaggio per la grande
disponibilità e siamo andati via. È difficile
spiegare con le parole le emozioni che ab-
biamo provato, soprattutto nel pensare che
sotto quelle divise bianche e blu, battono
cuori di uomini che, navigando su navi da
“GUERRA” nei mari più profondi e tempe-
stosi, lottano per la “PACE” e per la sal-
vezza di tutto il mondo. È stata un’altra oc-
casione per continuare il nostro rapporto
con il mondo dei militari dopo l’esperienza
delle lettere scritte ai soldati italiani che
fanno servizio in Afghanistan. È stata
un’esperienza fantastica che terremo custo-
dita per sempre nei nostri cuori…
5
Venerdì, 30 novembre abbiamo fatto una
gita a Vendicari.
Prima di partire, la maestra ci ha fatto ve-
dere delle foto e ci ha spiegato che cos’è
una Riserva: un territorio allo stato natura-
le dove gli uccelli migratori si fermano a
riposare prima o dopo avere attraversato il
mare.
All’ingresso della Riserva c’è un grande
cartello in cui sono elencate tutte le cose
che non si devono fare:non si devono in-
trodurre suoni, oggetti o animali estranei
all’ambiente.
Un Ispettore della Forestale ci ha fatto da
guida.
Siamo entrati in un capanno e abbiamo os-
servato i Fenicotteri Rosa che formavano
una enorme chiazza colorata in mezzo al
pantano, i Cavalieri d’Italia, le Garzette, le
Cicogne, i Cormorani che volavano davan-
ti a noi e sembravano indicarci la strada
come delle frecce.
Abbiamo osservato le piante del luogo e
alcuni alberi giganteschi, che non sono ti-
pici della nostra zona, ma sono stati portati
qui quando c’erano le fabbriche della carta.
Abbiamo visitato il Museo dove un signore
molto gentile ci ha raccontato tante storie,
ci ha fatto annusare un pezzo di legno pro-
fumato e ci ha messo una goccia d’olio di
Ginepro sulla mano.
Abbiamo visto serpenti e rospi sotto vetro
e una grande conchiglia che si chiama
“Pinna Nobilis”.
In una sala del Museo c’era un modellino
della tonnara e ci hanno spiegato come av-
veniva la “mattanza” dei tonni.
E’ stata una visita molto interessante e ab-
biamo capito che la Riserva è importante
per mantenere l’ambiente allo stato natura-
le e per proteggere tutti gli animali che vi
abitano.
Simone Scala e Danilo Acquaviva
2^ A Scuola Primaria
OASI NATURALISTICA DI VENDICARI
Il sig. Uccello, volontario dell’Ente Fauna, ci
racconta della pesca del tonno.
Dentro il capanno insieme all’ispettore Cam-
po mentre osserviamo gli uccelli.
6
Quest’anno la nostra scuola, ha aderito
all’invito fatto dall’Associazione musicale
“Don Bosco, diretta da Raffaella Salerno,
a partecipare al tradizionale concerto di
Natale, dal titolo “Oratorio di Natale” del
M° Cericola. Già nei primi giorni del mese di Di-
cembre abbiamo iniziato a provare i canti.
Oltre alla nostra
scuola hanno parteci-
pato il II Istituto
C om pr ens i vo e
l’orchestra di fiati
“V. Rizza” del M°
Salvo Mallia.
Le prove sono conti-
nuate anche durante
le vacanze natalizie.
Finalmente giorno
29, c’è stato il tanto
atteso debutto presso
la chiesa Sacro Cuore
di Noto; siamo stati
accolti benissimo da
Padre Giorgio e dopo
l’esibizione ci hanno
offerto il panettone con le bevande.
Il primo di Gennaio abbiamo re-
plicato il concerto presso la Chiesa
Madre di Pachino. Ci siamo tutti e-
mozionati tantissimo perchè la chie-
sa era gremita di persone ed abbia-
mo ricevuto tanti applausi e compli-
menti dai presenti.
Il concerto è stato replicato altre
tre volte, il 5 Gennaio a Scicli, dove
era presente anche la nostra Dirigen-
te, Dott.ssa Liliana Lucenti , giorno
6, presso la chiesa San Corrado di
Pachino e il 15 Gennaio presso il
Cine-Teatro di Portopalo.
Tutte le esibizioni sono state affolla-
te e applaudite.
E’ stata un’esperienza bellissima per-
ché eravamo più di cento elementi, tra
grandi, bambini e banda musicale.
Spero di poter ripetere questa esperienza
che mi ha fatto crescere sia dal punto di
vista umano che musicale.
Nina D’Amico V C
ORATORIO DI NATALE
Momenti suggestivi dell’esibizione nella chiesa di san Corrado
7
Le date da non dimenticare
27 gennaio: giorno della memoria
Per il giorno della memoria la nostra
classe, la 5°B ha portato in scena una
drammatizzazione scritta da Francesco Ca-
tanzaro. Tutti noi alunni abbiamo imparato
le parti e nel frattempo capito il significato.
La drammatizzazione parla di un regista
che sta mettendo in scena un lavoro e pre-
tende troppo dai suoi attori i; nel frattempo
Hitler, nella realtà, sta incitando i suoi sol-
dati a catturare gli Ebrei.
Viene rappresentato il triste momento in
cui avviene il distacco tra gli Ebrei cattura-
ti e le loro famiglie.
Abbiamo deciso di rappresentare questa
storia proprio per ricordare questo dolo-
roso evento accaduto tanto tempo fa e per
compenetrarci nel dolore di quelle fami-
glie anche se non si può immaginare il
dolore della divisione dalla famiglia per
effetto delle leggi razziali operate da
gente crudele.
Francesca Sgandurra, Simona Borgh
e Giulia Rustico 5^B
Ci sono tanti modi per ricordare l'olo-
causto. Eli Sagir, una ragazza di Gerusa-
lemme lo ha fatto facendosi tatuare sull'a-
vambraccio il numero che il nonno aveva
tatuato dai tempi del campo di Auschwitz.
Il nonno Yosef si è molto commosso per il
gesto di solidarietà della nipote che ha vo-
luto ricordare quello che il suo caro nonno
ha sofferto oltre che con la memoria anche
con il suo corpo. Anche i membri della sua
famiglia e alcuni suoi amici hanno copiato
la sua idea e si sono fatti imprimere sulla
pelle in modo indelebile quel promemoria.
Secondo noi il gesto di Eli è molto signifi-
cativo perché i giovani in questo modo di-
ventano "memoria vivente" della shoah.
F. Sgandurra e S.Borgh 5^B
La lacerazione e la speranza
La quinta B ricorda la Shoah
Nel corpo e nella memoria
8
Il 30 Aprile del 2012 un lutto ha colpito
la società italiana ed ha privato il mondo
di una grande scienziata.
Si tratta di Rita Levi Montalcini nata
il 22 Aprile del 1909 a Torino da un inge-
gnere ebreo e da una pittrice. Ella fu co-
stretta ad emigrare a causa delle leggi raz-
ziali. E' stata una delle prime donne medi-
co in Italia. Si laureò nel 1936 in medicina
e dedicò la sua vita alla ricerca.
Negli anni cinquanta, riuscì a individua-
re i fattori di accrescimento della fibra ner-
vosa, il loro ruolo sul sistema immunita-
rio, una terapia per le ulcere oculari e altre
scoperte importanti. Nel 1986 ha ricevuto
il premio Nobel per la medicina. Rita Le-
vi Montalcini è stata anche la prima donna
nella Pontifica Accademia dei Lincei. Nel
2001 è stata nominata senatrice a vita.
Ecco perché saremo grati alla scienziata
scomparsa. Amava ripetere:<<Se morissi
domani o tra un anno, sarebbe lo stesso:
quel che conta è il messaggio che lasci
dietro di te.
E' il solo modo affinché il nostro passag-
gio sulla Terra non esaurisca in un grande
nulla>>.
Oggi, mentre il mondo piange la scompar-
sa del premio Nobel Rita Levi Montalcini,
vogliamo ricordarla come avrebbe voluto,
attraverso le scoperte scientifiche che la
sua "beautiful mind" ha consegnato al
mondo.
Giulia Rustico V B
Omaggio a
Rita Levi Montalcini
La Fondazione Levi-Montalcini , con il motto “Il futuro ai giovani” è stata fonda-
ta allo scopo di favorire l’orientamento allo studio e al lavoro delle nuove generazioni,
in particolare si impegna per fornire aiuto alle donne di paesi dove si lotta ogni giorno
per la sopravvivenza. Così operando si perseguono due obiettivi: il primo di venire
in aiuto a popolazioni che vivono in condizioni di estrema indigenza, il secondo di im-
pedire che le tragiche situazioni di questi paesi provochino migrazioni di massa e sol-
levino altri sconvolgimenti a livello globale.
La Fondazione Rita Levi-Montalcini, in vari paesi del continente africano, promuo-
ve progetti a sostegno dell'educazione delle ragazze e delle donne che più che altrove
subiscono le conseguenze della miseria e dell'ignoranza.
9
Papa Benedetto XVI ha annunciato che il
28 febbraio 2013 si dimetterà perché sta
male e non se la sente più di portare in tut-
to il mondo la Parola di Dio; l’incarico è
diventato troppo gravoso per le sue deboli
forze.
Dopo le dimissioni, il Santo Padre andrà a
vivere in un convento di clausura per con-
tinuare a pregare per gli uomini e per la
Chiesa.
La notizia delle dimissioni del Papa è stata
veramente inaspettata ma la dobbiamo ac-
cettare. Dopo le dimissioni, i cardinali si
riuniranno in conclave per eleggere il nuo-
vo Papa.
Paolo Rabito, Giuseppe Furnari
e Federica Luciano 5^ B
Papa Benedetto XVI, il cui vero nome è
Joseph Aloisius Ratzinger nato in Ba-
viera il 16 aprile 1927 è stato il 265° Papa
della chiesa cattolica, eletto con il concla-
ve del 19 aprile 2005.
Nell’ultima udienza ha pronunciato le se-
guenti parole che riassumono la sua eredi-
tà spirituale: "Vorrei che ognuno si sentis-
se amato da quel Dio che ha donato il suo
Figlio per noi e che ci ha mostrato il suo
amore senza confini. Vorrei che ognuno
sentisse la gioia di essere cristiano. Vorrei
invitare tutti a rinnovare la ferma fiducia
nel Signore, ad affidarci come bambini
nelle braccia di Dio".
Come? Pregando e rimanendo abbracciati
nella preghiera. Con la consapevolezza
che "la barca della Chiesa non è mia,
non è nostra, ma è sua e non la lascia
affondare; è Lui che la conduce, certa-
mente anche attraverso gli uomini che ha
scelto". Tutti uniti nella Chiesa, "non
un'organizzazione, non un'associazione
per fini religiosi o umanitari, ma un cor-
po vivo, una comunione di fratelli e so-
relle nel Corpo di Gesù".
Verrà ricordato come il Papa che si è di-
messo. Ma verrà ricordato soprattutto co-
me un uomo che ha ricondotto la Chiesa
verso la sua dimensione originaria: l'in-
contro con Dio.
La redazione
Addio Benedetto
La Redazione saluta con emozione papa Ratzinger
10
Il 26 novembre 2012 tutte le classi
quinte della scuola primaria del nostro I-
stituto simo andati a Noto per partecipare
ad alcuni laboratori di “VOLALIBRO”:
quello sulla natura con la visita virtuale di
Cavagrande, quello dei cinofili gestito da
lla Guardia di Finanza e infine quello di
scrittura creativa “Dal segno al testo” .
“Volalibro” è un’importante manifesta-
zione che si svolge a Noto da ormai cin-
que anni e serve per far capire agli studen-
ti che è importante leggere per conoscere
sempre cose nuove e significative.
Nel laboratorio attraverso una rap-
presentazione ci hanno dimostrato il deli-
cato eco-sistema di Cavagrande.
Nel secondo laboratorio siamo andati
nella caserma della Guardia di Finanza
dove ci hanno fatto vedere dei filmati con
i cani antidroga in azione. Il tenente ci ha
spiegato che solo alcuni cani, dopo un at-
tento addestramento diventano cani anti-
droga. L’addestratore ci ha fatto conosce-
re un cane di nome Nico che abbiamo vi-
sto all’ opera: il finanziere ha nascosto
della droga dietro una porta senza farla
vedere a Nico. Il cane, dopo aver odorato
dappertutto e gironzolato per il cortile, si è
diretto nel posto stabilito ed ha segnalato
di aver trovato la droga mettendosi a grat-
tare la porta e ad abbaiare.
Il finanziere per premiarlo gli ha dato il
manicotto.
Nel terzo laboratorio ci hanno fatto
vedere come si fanno i libri, da dove si può
prendere l' ispirazione, che dietro ogni storia si
nasconde qualcosa di vero, come si vive in
altre parti del mondo, come si gioca e anche le
usanze di altri Paesi.
Noi ci siamo divertiti un mondo e
ogni gruppo ha raccontato le proprie espe-
rienze agli altri.
Nella stessa giornata siamo andati al
palazzo Ducezio dove abbiamo visitato la
“sala degli specchi” e dopo siamo andati
in una libreria dove era allestita una mo-
stra di disegni tra cui quelli eseguiti dagli
alunni della “Silvio Pell ico”.
S. Spataro, C. Morana,
A. Gambuzza, B. Acquaviva
V C
11
Piccoli archeologi
Il 5 dicembre 2012, dopo tanti
giorni di attesa, finalmente sia-
mo andati a Noto per la gita.
Appena siamo scesi dal pul-
lman siamo andati a visitare il
museo dei presepi. “Le mille e
una grotta”.
C’erano presepi di tutti i tipi:
semoventi, di stoffa, a movi-
mento singolo …
Mentre eravamo sulla via del
teatro, ci siamo fermati ad am-
mirare la grande cattedrale di
Noto.
Quella chiesa ha una grande
scalinata, è a tre navate ed ha
un’ immensa cupola dipinta da un pittore russo. La chiesa è stile barocco dopo aver visi-
tato la chiesa siamo andati al teatro a vedere “Il grande cuore di Zorba”.
Una storia commovente e allo stesso tempo divertente; racconta di un gatto che mantiene
tre promesse ad una gabbiana che aveva deposto un uovo prima di morire: non mangiare
l’ uovo, prendetene cura e insegna a volare alla piccola gabbianella.
Più tardi, siamo andati a pranzare nel bar della villa del Tellaro e abbiamo giocato nelle
giostre.
Dopo siamo andati al laboratorio di scavi, dove la prof.ssa Falesi ci ha insegnato a fare i
piccoli archeologi. Ci ha pure spiegato i vari strati del terreno: l’humus, lo strato moder-
no, il greco-romano e lo strato preistorico.
Dopo aver imparato come si fa, abbiamo scavato nel sito archeologico e abbiamo trovato
tantissimi reperti.
In seguito siamo andati a visitare la Villa romana del Tellaro, dove abbiamo visto i pavi-
menti a mosaico delle tre camere da letto. A fine giornata la prof.ssa Falesi ci ha conse-
gnato l’ attestato del “piccolo archeologo”.
Infine siamo ritornati nel pullman tutti felici
contenti.
È’ stata un’esperienza magnifica.
Davide Arangio III B-Sc. Primaria
12
Giorno 18 gennaio 2013 si sono svolte a
Pistoia le gare internazionali a cui hanno
partecipato gli studenti dell’istituto
d’istruzione superiore “Michelangelo Bar-
tolo” e noi studenti della terza media
dell’istituto comprensivo “Silvio Pellico”
Alessio Balbo e Michele Dinatale.
Per alcuni mesi, prima delle gare, abbia-
mo svolto un corso preparatorio al Liceo
coordinati dai professori Bongiovanni e
Giannitto.
Il corso è stato molto interessante perché
abbiamo imparato a costruire i robot con
pezzi particolari della Lego e a program-
marl i co l s i s t ema NXT 2 .0
La First Lego League, l’organizzatrice
delle gare, ha convocato 15 squadre prove-
nienti dal centro-sud Italia tra qui la nostra
denominata “Dal Sud Del Sud”.
La Lego ha imposto come tema “ Senior
Solution”. I robot dovevano svolgere varie
missioni come ad esempio prendere le me-
dicine, o portare, per mezzo del robot, un
cane in grado di cedere un telecomando
agli anziani.
Arrivati al momento della gara, erava-
mo tutti molto emozionati.
Essendo la nostra prima volta potevamo
solo dare un sostegno morale ai compagni
in campo.
La nostra squadra si è classificata tra le
prime sette passando al turno successivo
che si svolgerà l’8-9 marzo a Rovereto.
Questa attività ci è servita anche per
prendere confidenza con la scuola superio-
re.
E’stata una bella esperienza, che speria-
mo di rivivere il prossimo anno da prota-
gonisti
Alessio Balbo e
Michele Dinatale 3^B
Un’esperienza molto particolare
Gara di Robotica a Pistoia
San Corrado: tradizione e devozione
Anche quest’anno, noi alunni della “ Pelli-
co”, in occasione della giornata dedicata a san
Corrado, siamo stati in Chiesa per la tradizio-
n a l e b e n e d i z i o n e d e l p a n e .
Padre Lucio ci ha raccontato la vita e il cam-
mino spirituale di San Corrado e, poi, ha
benedetto le ceste colme di pane che si usa
portare a casa e condividere con tutta la fami-
glia come segno di fede. Alla fine della Cele-
brazione siamo scesi in Oratorio per giocare e
partecipare alla “pesca di beneficenza”.
A sinistra, la chiesa di san Corrado piena di
ragazzi in occasione della celebrazione dedicata
al Santo; a destra alcune delle ceste colme di
pane benedetto.
13
Giuseppe Verdi è stato un compositore
italiano, autore di melodrammi (opere tea-
trali in cui confluiscono la musica e la reci-
tazione) che fanno parte del repertorio ope-
ristico dei teatri di tutto il mondo.
È considerato uno dei più celebri composi-
tori italiani di tutti i tempi.
Verdi nacque nelle campagne di Busseto,
vicino Parma il 10 ottobre 1813 da una
famiglia di agricoltori . Pur essendo un
giovane di umile condizione sociale, riuscì
tuttavia a seguire la propria vocazione di
compositore grazie alla buona volontà e al
desiderio di apprendere. Fu aiutato
dall’organista della chiesa delle Roncole,
che lo prese a benvolere e gratuitamente lo
indirizzò verso lo studio della musica e alla
pratica dell’organo. Più tardi, Antonio Ba-
rezzi, un negoziante amante della musica e
direttore della locale società filarmonica,
divenne suo mecenate e protettore, aiutan-
dolo a proseguire gli studi intrapresi.
Verdi aveva solo quindici anni quando, nel
1828, una sua sinfonia d'apertura venne
eseguita, al posto di quella del famoso ma-
estro Rossini, nel teatro di Busseto. Nel
1832 si stabilì a Milano, nel 1836 sposò
Margherita Barezzi, ventiduenne figlia del
suo benefattore.
Nel 1839 riuscì finalmente, dopo quattro
anni di lavoro, a far rappresentare la sua
prima opera alla Scala: era l’”Oberto, con-
te di san Bonifacio”.
Nel 1848 si trasferisce a Parigi.
Le sue opere più famose sono:
l’Aida, Un ballo in maschera, La forza
del destino, Ernani, Nabucco: nel 1942, il
suo "Nabucco" ottenne alla Scala un incre-
dibile successo, anche grazie all'interpreta-
zione di una stella della lirica del tempo, il
soprano Giuseppina Strepponi. L’Otello, il
Requiem, Rigoletto, La traviata, Il tro-
vatore e I vespri siciliani. Alla sua vita artistica si aggiunge dal 1861
anche l'impegno politico. Viene eletto de-
putato del primo Parlamento italiano e nel
1874 è nominato senatore.
Giuseppe Verdi muore il 27 gennaio 1901.
Biagio Acquaviva V C
GIUSEPPE VERDI
Quest’anno ricorre il bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi e per questo nei mag-
giori teatri italiani, come La Fenice di Venezia, La Scala di Milano, il teatro Bellini di
Catania vengono rappresentate le sue opere.
Verdi fu soprannominato il “cigno di Busseto” perché era elegante e perché il suo
stile musicale era delicato ed aggraziato; Busseto era il paese in provincia di Par-
ma in cui era nato il 10 Ottobre 1813. A Busseto, esiste dal 2009 un museo dedica-
to alla figura e alle opere del suo celebre cittadino.
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Giorno 4 dicembre 2012 in Sala Tea-
tro “S. Pellico”, si è tenuto un convegno
sull' ” Educazione all'Affettività e alla
Sessualità”, relatore la dott.ssa Sebastiana
Collura psicologa-psicoterapeuta, in colla-
borazione con l' Ass. “L' Albero della Vi-
ta”. All' inizio hanno proiettato delle foto
di ragazzi che fanno parte dell' Ass., dopo
la nostra Dirigente Scolastica, Liliana Lu-
centi, ha espresso la sua gratitudine per il
progetto. Ha preso la parola il dott.re Baro-
ne spiegando il compito dell' Ass. e il pre-
sidente Vittorio Scirè ringrazia i compo-
nenti per l' impegno dimostrato. La dott.ssa
Collura inizia a parlare proiettando alcune
frasi significative e spiega che la famiglia
sta accanto alla scuola per quanto riguarda
l' educazione dei ragazzi. Dice che i figli
vengono educati in base a ciò che respira-
no;i nostri comportamenti comunicano la
nostra affettività . La sessualità inizia dalla
nascita: i piaceri del corpo sono carezze, i
massaggi, il bagnetto. L'affetto è diverso
dall'emozione e ancora, spiega la dott.ssa
Collura, l'affettività e la sessualità sono
positività. Le funzioni della sessualità so-
no: quella riproduttiva, quella identificati-
va e quella comunicativa. Il
progetto educativo non è la
stessa cosa della reazione. La
dott.ssa legge una storia che
riguarda tutti i sentimenti e le
qualità degli uomini; spiega
le differenze tra il cervello
dell'uomo e quello della don-
na. Quando i bambini pongo-
no domande agli adulti alcu-
ne volte ricevono delle rispo-
ste, ma a volte vengono igno-
rate . I consigli per i genitori
sono: comprendere cosa il
bambino sta chiedendo,è
sempre meglio rispondere nel
momento stesso in cui il bambino chiede,
rispondere in modo preciso e con tono cal-
mo. Dopo, alcune persone dell'assemblea
fanno domande e la dott.ssa risponde in
modo semplice ed esplicito, dando a sua
volta altri consigli. Noi ragazzi abbiamo
ascoltato con interesse e abbiamo capito
che è stata un' argomentazione molto for-
mativa.
F. Sgandurra, S. Borgh, G. Rustico V B
EDUCAZIONE ALL’AFFETTIVITA’
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Festa della frutta in via Rubera
Tra le cose buone prodotte dalla natura c’è la frutta. È dolce e
buona, colorata e profumata e fa bene alla salute.
È un miracolo vederla nascere: da un seme esce fuori un bellissi-
m o f r u t t o c o l o r a t o , s u c c o s o e o t t i m o d a m a n g i a r e .
Ne esistono di tutti i colori, di tutte le forme e di tutti i sapori, a seconda della parte del
mondo da cui provengono. Nell’ultimo decennio si sono promosse diverse iniziative per
incrementare il consumo di frutta nell’adulto ed in particolar modo nel bambino.
Basta citare un programma europeo “Frutta a Scuola” finalizzato ad aumentare il con-
sumo di frutta e verdura da parte dei bambini e ad attuare iniziative che supportino più
corrette abitudini alimentari e una nutrizione maggiormente equilibrata, nella fase in cui si
f o r m a n o l e l o r o a b i t u d i n i e l e m e n t a r i .
Per venire incontro a queste esigenze il 1° Istituto Comprensivo “Silvio Pellico” di Pa-
chino, nei suoi locali del Plesso “Rubera”, organizza da diversi anni nel mese di Novem-
bre la “FESTA DELLA FRUTTA”, una manifestazione molto sentita da parte di genitori
e alunni per incentivare il consumo di frutta tra i bambini compresi tra i sei e gli undici
anni di età. Inoltre offre ai discendenti una notevole opportunità per far conoscere e verifi-
care prodotti naturali diversi in varietà e tipologia, per potersi orientare fra le diverse pres-
sioni della pubblicità e sviluppare una capacità di scelta consapevole.
I bambini del plesso “via Rubera”, con la presenza del Dirigente Scolastico dott.ssa
Liliana Lucenti, martedì 20 Novembre 2012 hanno avuto l’opportunità di gustare i succosi
frutti di stagione e di poter riflettere sul loro fortissimo valore nutrizionale. Alla manifesta-
zione non sono mancati giochi e balli di gruppo al fine di poter attuare tutti i vari processi
di socializzazione fra gli alunni del plesso.
Alcuni momenti della Festa della Frutta in via Rubera
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A TAVOLA
CON GIACOMINO
Il 18 Gennaio 2013, è venuta a scuola la
dottoressa Tafuri che ci ha mostrato il vi-
deo: “A tavola con Giacomino”. Questo
cartone rappresenta come seguire un’ ali-
m e n t a z i o n e s a n a .
In questa rappresentazione c’era una scena
dove un alieno voleva sapere qual è il cibo
preferito per le creature che vivevano su
quel pianeta e il cibo diceva che il suo
gruppo era il più importante.
Così l’alieno prese un po’ di tutto per por-
tarlo nel suo pianeta.
Dopo il filmato la dottoressa Tafuri ci ha
chiamati uno per volta a dire cosa mangia-
vamo a colazione: spuntino, pranzo, me-
renda e cena. Abbiamo domandato se la
nostra alimentazione è buona; a molti ha
detto di fare colazione e ha aggiunto che
prima si dovevano mangiare prima un bi-
scotto, poi 2 e poi una vera colazione.
Alessandro Gambuzza e
Carmelo Morana 5^ C
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Giorno 16 Ottobre ricorre la giornata della “Fame nel
Mondo”. Le classi seconde della scuola secondaria di
primo grado, alla presenza della dott.ssa Tafuri presi-
dente dell’associazione Rotary Club di Pachino, si sono
dati appuntamento presso la sala teatro della scuola per
un momento di riflessione.
La professoressa Pinella Rabito, docente referente per
l’educazione alla salute e l’educazione alimentare della
scuola, ha ricordato che i bambini malnutriti general-
mente sono soggetti molto deboli spesso ammalati,
quindi, non si trovano nelle condizioni di frequentare la
scuola e di imparare in maniera adeguata.
La malnutrizione causa brutte malattie spesso non curabili per mancanza di cu-
re adeguate quindi rappresentano, motivi di decessi. Nel corno d’Africa la malnutrizio-
ne provoca malattie: il kwashiorkor: malattia che schiarisce i capelli e cado-
no,gonfiamento del corpo perché l’acqua si ferma nello stomaco; oppure l’atrepsia, l’
avitaminosi, che porta gravi infezioni agli occhi e difficoltà nel vedere, ed ancora
l’anemia che porta all’afflosciamento del corpo perché il sangue non trasporta ossige-
no sufficiente ed il rachitismo: il corpo diventa scheletrico.
L’alimentazione può essere la medicina perfetta contro ogni malattia se usata in
modo salutare. Abbiamo riflettuto sul termine “fame” che viene usato per indicare un
forte appetito dopo aver trascorso un lungo periodo senza mangiare. Quando la sensa-
zione della fame si prolunga nel tempo, si trasforma in una situazione più grave, fino a
diventare dolorosa in maniera acuta e
quindi insopportabile e qualora la
malnutrizione perdura nel tempo
l’organismo giunge alla morte.
Il problema della fame colpi-
sce milioni di persone nel mondo cre-
ando un profondo squilibrio tra i Pae-
si. Si stanno facendo molti sforzi per
migliorare questo stato di cose, anche
con l’aiuto dei paesi più progrediti che
stanziano finanziamenti a favore delle
regioni più povere.
Cont. nella pag. successiva Immagini strazianti che mostrano la triste realtà dei
bambini denutriti
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Segue dalla pag. precedente
Molti bambini sognano di mangiare
Durante l’incontro sono state proiettate
delle slide a dir poco “strazianti”.
Ci ha colpito in modo particolare
l’immagine che rappresentava due mani,
una bianca e una di colore, una sopra
l’altra, in un gesto che voleva trasmettere
un senso di fratellanza, pace e solidarietà.
Ciò che ci ha spezzato il cuore era vedere
quel bambino inginocchiarsi e sfamarsi
con quelle piccole briciole che prendeva
dalla strada. In quel momento ci siamo resi conto quanto siamo fortunati e spesso tal-
mente impegnati a puntare in alto che non apprezziamo le cose semplici di tutti i gior-
ni, tutto ci sembra “dovuto”, anzi ci lamentiamo pure.
Basti pensare che mentre noi facciamo gli schizzinosi di fronte a un piatto di pasta
troppo scotta o un piatto di verdure , dall’altra parte del mondo vivono bambini che muoiono
di fame e riuscire a trovare una sola briciola di quel panino rifiutato, sarebbe per loro un gran-
de tesoro.
Molti bambini, infatti, sono costretti a mangiare i resti di cibo sparsi per strada… altro
che cornetto alla crema! Attualmente 88 nazioni nella categoria dei paesi con gravi deficit ali-
mentari: 44 in Africa, 23 sono in Asia, 9 in
America Latina, 12 in Europa.
Fermiamoci un attimo, e pensia-
mo ... possiamo fare qualcosa per evitare
tutto ciò? Noi supponiamo di sì ,con
l’adozione a distanza, o inviando dei soldi
alle associazioni. Ad esempio sarebbe utile
inviare alle popolazioni sottosviluppate,
persone capaci di insegnare loro come col-
tivare la terra in modo tale da essere auto-
nomi nel produrre prodotti agricoli in
quantità.
Cosa ci ha insegnato questa esperienza ? Che non tutti hanno la fortuna di vivere in un Paese
in cui il cibo è a dir poco abbondante. Speriamo che il problema della fame diventi solo un ri-
cordo lontano e che non si parli più di Terzo Mondo, ma di un Mondo Unico, senza discrimi-
nazioni di razza, colore o religione, perché , ma solo pace e amore, uniti si ha un mondo più
bello.
Un mondo dove tutti ci prendiamo per mano formando una catena indistruttibile lunga milio-
ni di chilometri, dove non ci sono guerre , né odio né violenza. Chiediamo troppo? No, credia-
mo in ciò che speriamo , ma solo insieme possiamo farcela.
Gli alunni della classe II C scuola secondaria di 1° grado S. Pellico
B. Acquaviva, S. Bongiovanni, S. Calanna, A. Marino, G. Napolitano
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DEDICATO AI PIU’ PICCINI
Colora la Pasqua
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Allegramente
La redazione di “Pellico on line”
ALUNNI: Valeria Tommasi, Eleonora Tuccitto, Marì Beninato, Federica Mallia, Michele
Buggea, Giuliana Sessa, Simone Scala, Carmelo Morana, Biagio Acquaviva, Alessandro
Gambuzza, Sergio Spataro, Giulia Rustico, Simona Borgh, Francesca Sgandurra, Alessan-
dro Dinatale.
DOCENTI: Nella Avarino, Gabriella Calleri.
Docente referente: Gabriella Calleri
Una vecchietta entra dal macellaio
e domanda : Buongiorno, ha della
carne da fare ai ferri ? “ “Ma certo,
signora, quanta gliene occorre?
Beh, un gomitolo …!!!
"E' vero che i pesci grossi mangiano le sardine ?" "Sì " "E come fanno ad aprire la scatolet-ta ??" "Ti saluto " dice un millepiedi a una
lumaca "non ci vedremo per un po'"
"Parti?"
"No, devo lucidarmi le scarpe !! "
Nei miei sogni ho immaginato
un grande uovo colorato.
Per chi era? Per la gente
dall'Oriente all'Occidente:
pieno, pieno di sorprese
destinate ad ogni paese.
C'era dentro la saggezza
e poi tanta tenerezza,
l'altruismo, la bontà,
gioia in grande quantità.
Tanta pace, tanto amore
da riempire ogni cuore
BUONA PASQUA A TUTTI
- Perché la cometa non si vede ancora??
- Mah...si sarà fermata a fare colazione
sulla Via Lattea....
Un automobilista che si è perso, chiede ad un passante: -"Scusi,
signore, mi può dire dove mi tro-vo?" -"Ma certo! Lei è nella sua macchina!", risponde il passan-
te.
Alla festa di compleanno di un neonato,
tre amiche della mamma sono attorno al
piccolo: -"E' bello come la mamma!",
dice la prima; -"E' intelligente come il
papà!", fa la seconda; -"E' sdentato co-
me il nonno!", conclude la terza.
La redazione di “Pellico on line”
augura