per costruire la buona scuola · cooperazione e la condivisione, di creare all'interno della...

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ISTITUTO COMPRENSIVO DI PIGNOLA [email protected] ad Indirizzo Musicale Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I Grado ad indirizzo musicale Via Cristoforo Colombo, 1 85010 PIGNOLA (PZ) 0971420010 0971.620310 e-mail: [email protected] Sito: www.istitutocomprensivopignola.gov.it C.M. PZIC85900P - C.F. 96032650762 - C.Univ. UFWX6B Triennio 2016-2019 Per costruire la buona SCUOLA Il piano, elaborato dal collegio dei docenti, è stato approvato dal consiglio d'istituto nella seduta del 21/ Gennaio/2016 ( Art.3,comma 4 Legge 107/2015).

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ISTITUTO COMPRENSIVO DI PIGNOLA [email protected] ad Indirizzo Musicale

Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I Grado ad indirizzo musicale Via Cristoforo Colombo, 1

85010 PIGNOLA (PZ) 0971420010 – 0971.620310 e-mail: [email protected]

Sito: www.istitutocomprensivopignola.gov.it C.M. PZIC85900P - C.F. 96032650762 - C.Univ. UFWX6B

Triennio 2016-2019

Per costruire “ la buona SCUOLA”

Il piano, elaborato dal collegio dei docenti, è stato approvato dal consiglio d'istituto nella seduta del 21/ Gennaio/2016 ( Art.3,comma 4 Legge 107/2015).

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P.T.O.F. ISTITUTO COMPRENSIVO DI PIGNOLA

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INDICE

PREMESSA………….…………………………………………………………………………. pag.3

1.Vision,mission e valori educativi di riferimento ……………………..…… pag.4

2.Presentazione dell’ Istituto ………………………………………………………… pag.6

3.Collaborazioni e accordi di rete……………………………………………………. pag.8

4.Organigramma e scelte organizzativo – gestionali………………………… pag.9

5.Analisi del contesto culturale e socio-economico del territorio……. pag.12

6. Analisi dei bisogni educativi e formativi……………………………………… pag.18

7.Piano di Miglioramento: priorità, traguardi e obiettivi funzionali… pag.19

8.Progettazione educativa, curriculare ed extracurriculare……………… pag.20

9.Inclusione ed integrazione……………………………………………………………. pag.24

10.Organizzazione metodologica e della flessibilità………………………… pag.26

11. Continuità ed orientamento………………………………………………………. pag.28

12.Valutazione…………………………………………………………………………………. pag.31

13.Fabbisogno ed organizzazione delle risorse…………………………………. pag.43

14.Attività di formazione del personale scolastico……………………………. pag.45

Elenco allegati …………………………………………………………………………………. pag.46

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PREMESSA

Il Piano dell’Offerta Formativa Triennale è il documento distintivo dell’identità educativa e

culturale dell’Istituto, nel quale vengono esplicitate linee programmatiche, curricoli, discipline ed

attività, accordi di rete e percorsi formativi integrati.

Elaborato nel rispetto di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del

sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative

vigenti”, e dall’Atto di Indirizzo redatto dal Dirigente Scolastico, il P.T.O.F.1 rappresenta la proposta

educativa e culturale della Scuola e nasce dal confronto fra diverse componenti, che da parecchi

anni collaborano per ampliare l‘offerta formativa e per rispondere alle esigenze del territorio in cui

la scuola opera. Il documento assume, dunque, le caratteristiche di uno strumento flessibile,

suscettibile di modifiche ed aggiornamenti in itinere, in relazione alle sempre nuove e mutate

esigenze del contesto formativo e sociale di appartenenza.

1 Il documento è elaborato in conformità con le seguenti disposizioni normative:

a) commi 2, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 57, 124 della legge 13072015-107.pdf

b) art. 3 del decreto legge:1999-03-08;275

c) art. 6 DPR 80 (RAV) decreto legge:2013-03-28

d) testo unico delle disposizioni in materia di istruzione D.L.vo 297/1994 per le parti in vigore;

e) vigente CCNL comparto scuola

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1.Vision,mission e valori educativi di riferimento

Lo scenario scolastico verso cui l’istituto si proietta è quello della formazione dell’uomo e del

cittadino responsabile e consapevole. Perché ciò avvenga, si vuole aspirare ad una scuola aperta

rispetto alla realtà culturale ed economica in cui si opera come anche alla dimensione europea;

si immagina una scuola dove l’integrazione avvenga senza discriminazioni e in cui siano sempre

messi in primo piano i bisogni degli studenti che si trovano in difficoltà e che necessitano di un

aiuto mirato per non essere esclusi o costretti ad abbandonare gli studi. Nel futuro più prossimo si

“ vede” una scuola sensibile verso le problematiche sociali che sa promuovere una cultura di pace

e di solidarietà che rifiuta fenomeni di violenza e di prevaricazione. Si prefigge di costruire una

scuola che dia il giusto valore alle competenze di base quanto a quelle extra-scolastiche degli

studenti e che sostenga le esigenze di aggiornamento del personale sia docente che non

favorendo la collaborazione tra tutte le sue componenti. Considerando la nostra vision e i bisogni, i

problemi, le aspettative e le potenzialità dell’utenza e del territorio, l’Istituto, nell’ambito della

propria autonomia, si propone di compiere diverse missions volte all’:

Inclusione

L'eterogeneità dell'utenza pone in primo piano il bisogno di mettere in atto strategie di intervento

sul gruppo che consentano a ciascun alunno di sentirsi accolto, valorizzato, di sperimentare la

cooperazione e la condivisione, di creare all'interno della scuola un modello di comunità aperto.

Apprendimento permanente

Affinché possa affrontare positivamente l’incertezza e la mutevolezza degli scenari sociali e

professionali, presenti e futuri,il nostro «fare scuola» vuole mettere in relazione la complessità di

modi radicalmente nuovi di apprendimento con un’opera quotidiana di guida, attenta al metodo, ai

nuovi media e alla ricerca multi-dimensionale senza dimenticare di curare e consolidare le

competenze e i saperi di base irrinunciabili perché fondamentali per l’uso consapevole del sapere

diffuso e per continuare ad apprendere in tutte le fasi successive della vita fornendo le chiavi per

apprendere ad apprendere.

Per adempiere a tale mandato, la scuola intende promuovere il continuo miglioramento della

qualità del servizio e dell’istruzione attraverso corsi di aggiornamento e formazione nonché

mediante una fattiva e costruttiva collaborazione con gli Enti territoriali.

Orientamento

Per sviluppare un'immagine positiva, ma realistica di se stessi e delle proprie capacità nonché una

serie di competenze generali e specifiche che potranno essere utilizzate per conoscere e

fronteggiare la realtà esterna, la scuola , attraverso un piano condiviso e continuo, vuole fornire

agli alunni gli strumenti necessari per attuare un processo formativo trasversale della persona-

alunno che così potrà sapersi orientare con consapevolezza nella vita sociale e professionale.

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Cittadinanza attiva

Volendo educare alla cittadinanza, la scuola si pone come obiettivo quello di dotare i ragazzi della

capacità di contribuire allo sviluppo del benessere della società nella quale devono poter vivere

come cittadini responsabili e attivi, in grado di: cooperare, accettare le differenze ; informarsi e

capire ; prendere decisioni, fare scelte appropriate e risolvere problemi .

Sulla base di tutto ciò, l’Istituto progetta proposte culturali, mette in atto scelte educative e

formative, delineando un insieme di attività e progetti tra loro connessi e coordinati, in un’ottica di

continuità educativa, didattica e metodologica, ma che soprattutto abbiano quali valori di

riferimento: la centralità e il rispetto dell’alunno in tutte le sue dimensioni fisica, psicologica,

relazionale ed affettiva; la socializzazione solidale e collaborativa; la salvaguardia dell’ambiente;il

senso civico; l’appartenenza alla comunità territoriale ed europea.

Affinché questi possano essere rispondenti alle esigenze del corpo studentesco,l'Istituto intende

espandere la propria offerta formativa in maniera differenziata ed articolata, tenendo conto delle

diversità e dell’unicità di ognuno.

Tale pianificazione, strettamente correlata alle valutazioni circa i bisogni, le risorse, le competenze

professionali, le motivazioni, gli strumenti e le attrezzature disponibili per la loro realizzazione, dal

punto di vista formativo non si sommeranno al percorso previsto dal curricolo, ma ne sarà parte

integrante e ne permetterà un ulteriore sviluppo ed ampliamento, nell'ottica di offrire all'alunno

esperienze significative di esplorazione e di presa di coscienza di se e della realtà culturale

circostante.

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2.Presentazione dell’ Istituto

L’Istituto Comprensivo Pignola è una scuola ad indirizzo musicale che si snoda su due territori

della provincia di Potenza, Pignola e Abriola, articolandosi nel seguente modo:

PIGNOLA Scuola dell’Infanzia – Via Garibaldi n°6 -

Scuola Primaria – Via Garibaldi n°6 -

Scuola secondaria di I grado ( sede centrale con segreteria e

presidenza) – Via C.Colombo n°1 -

Sede centrale di Pignola

PANTANO Scuola dell’Infanzia – c/da Pantano- Pignola

Scuola Primaria – – c/da Pantano- Pignola

TORA

Scuola dell’Infanzia – c/da Tora- Pignola Scuola Infanzia – Primaria di Pantano

ABRIOLA

Scuola dell’Infanzia – Via Gelsi n° 14 -

Scuola Primaria – Via Gelsi n°25 -

Scuola secondaria di I grado – Via Gelsi n°25 -

Scuola Infanzia di Abriola

L’istituto dispone di:

aule, aule multimediali, palestre, cucine e sale mensa, bagni per gli alunni e per gli

insegnanti, spazi esterni, depositi, archivio, ascensori, uscite di sicurezza con porte

antipanico, scale antincendio esterne.

L’istituto annovera tra i fattori di qualità anche:

biblioteche per docenti

biblioteche per alunni

videoteche

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2 laboratori multimediali

laboratorio artigianale

laboratorio scientifico

laboratorio artistico con forno e tornio

laboratorio di musica e canto

radio registratori hi-fi portatili

lavagne LIM

televisori e videoregistratori

computer presidenza

computer a disposizione del personale amministrativo e un server di rete

macchine fotocopiatrici

macchina fotografica digitale

episcopio.

A partire dall’anno scolastico 2015/2016, l’Istituto Comprensivo di Pignola è stato scelto tra le

scuole da finanziare con i fondi FESR ancora disponibili per completare l’investimento regionale

relativo al progetto “Distretto Scol@stico 2.0”, già avviato nel marzo 2014.

Il contributo regionale ha consentito l’acquisto di materiale tecnologico da spendere ed utilizzare

nella didattica di tutti i giorni; ciò ha permesso all’Istituto di intraprendere un percorso di

innovazione e digitalizzazione come previsto dalla riforma della Scuola (legge 107/2015 – La

Buona Scuola). Il contributo regionale ha permesso l’acquisto di 13 monitor touch-screen ultra-hd

65” con PC integrato; 230 tablet convertibili; 13 infrastrutture di rete wi-fi; 3 armadi mobili per

custodia e ricarica tablet. L’azione è in sintonia con il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD), il

documento di indirizzo del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

pensato per guidare le scuole in un percorso di innovazione e digitalizzazione, come previsto nella

riforma della Scuola (legge 107/2015 – La Buona Scuola).

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3.Collaborazioni e accordi di rete

Nell’ambito della continuità orizzontale e di una scuola aperta e ricettiva verso il proprio

territorio,animato da uno spirito di integrazione sociale, l’Istituto ha in attivo importanti

collaborazioni con le seguenti istituzioni, enti ed associazioni:

Comune di Pignola

Comune di Abriola

Arma dei Carabinieri Pignola

Arma dei Carabinieri Abriola

Corpo Forestale dello Stato,Pignola

A.C.R. Pignola

Proloco Pignola

Proloco Abriola

Associazione “ Insieme per il Kenya”

FIDAPA

Associazione “ Rose di Atacama”

CONI

WWF sede di Pantano, Pignola

Associazione “ Il Portale” Pignola

Centro Sportivo “ Ferretti” Pignola

Centro Accoglienza Temporaneo di Rifreddo di Pignola, gestito dalla cooperativa sociale

Auxilium.

Consulturio di Laurenzana

ASP Potenza

F.A.I

All’interno della nostra autonomia e nell'espletamento delle funzioni educative istituzionali, al fine

di ampliare la nostra offerta formativa, l’Istituto ha anche aderito ad un accordo di rete per lo

svolgimento in collaborazione di attività didattiche, di ricerca e di formazione; di amministrazione

e contabilità; di acquisto di beni e servizi; organizzative, o di altro tipo, coerenti con le finalità della

scuola. La rete scolastica di cui facciamo parte si chiama: “ In prospettiva” . Le altre scuole

aderenti sono:

o ISTITUTO COMPRENSIVO DI AVIGLIANO CENTRO

o ISTITUTO COMPRENSIVO DI BARAGIANO

o ISTITUTO COMPRENSIVO DI BELLA

o ISTITUTO COMPRENSIVO DI BRIENZA

o ISTITUTO COMPRENSIVO DI PICERNO

o ISTITUTO COMPRENSIVO DI SATRIANO

o ISTITUTO COMPRENSIVO DI TITO

o I.I.S. DA VINCI DI POTENZA

o I.I.S. FERMI DI MURO LUCANO

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4.Organigramma e scelte organizzativo – gestionali

Prof.ssa Pusateri Elena

Sig.ra Pascale Filomena

Delegati di plesso

NUCLEO INTERNO DI VALUTAZIONE

Le funzioni strumentali presenti sono:

AREA 1 – GESTIONE P.O.F. E RAPPORTI CON IL TERRITORIO

AREA 2 – SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI E ALLE ATTIVITA’ PROGETTUALI

AREA 3 - INTERVENTI E SERVIZI PER GLI STUDENTI

AREA 4 – GESTIONE QUALITA’ E VALUTAZIONE

AREA 5 – SUPPORTO AGLI STUDENTI:ATTIVITA’ INTEGRATIVE-USCITE DIDATTICHE E VIAGGI DI

ISTRUZIONE

L'anno scolastico e' suddiviso in due quadrimestri pertanto gli scrutini avvengono alla scadenza di

questi:

1° quadrimestre : 31 Gennaio

2° quadrimestre:Giugno

I docenti svolgono le attività d'insegnamento, di norma, in 5 giorni alla settimana, con quota oraria

settimanale diversificata per ordine di scuola: 25 ore settimanali gli insegnanti dell’ Infanzia; 22+2

quelli della Primaria; 18 ore i docenti della Secondaria.

In linea di massima, il quadro orario disciplinare è articolato su base settimanale, la diversa

articolazione oraria degli insegnamenti e' consentita solo per particolari progetti approvati dal

Collegio dei Docenti. I Quadri Orari dei docenti, facenti parte integrante e sostanziale del presente

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documento, sono depositati presso la dirigenza dell'Istituto, e nelle singole Scuole dove vengono

anche affissi. Il quadro orario viene comunicato alle famiglie.

Il tempo scuola curricolare risulta differenziato per plesso e per ordini di scuola, come di seguito

riportato:

PLESSO DI PIGNOLA

Scuola dell’Infanzia : 40 ore settimanali, distribuite su 5 giorni, nel seguente modo:

- dal lunedì al venerdì, dalle 8.00 alle 16.00 (una sezione con orario ridotto)

Scuola Primaria : L’attività didattica è articolata in due moduli orari:

- Tempo normale (classi del corso A e 4° C) 30 ore settimanali distribuite su 6

giorni, dal lunedì al sabato, dalle 8.20 alle 13.20

- Tempo pieno (classi del corso B) 40 ore settimanali distribuite su 5 giorni, dal

lunedì al venerdì, dalle 8.20 alle 16.20

Scuola Secondaria di I Grado : L’attività didattica è articolata in due moduli orari:

- Tempo prolungato (classi del corso A/) 36 ore settimanali distribuite su 6 giorni:

lunedì, mercoledì, venerdì e sabato, dalle 8.30 alle 13.30, martedì e giovedì dalle

8.30 alle 16.30

- Tempo normale (classi del corso B/I C) 30 ore settimanali distribuite su 6 giorni,

dal lunedì al sabato, dalle 8.30 alle 13.30

PLESSO DI PANTANO

Scuola dell’Infanzia : 40 ore settimanali distribuite su 5 giorni, dal lunedì al venerdì,

dalle 8.15 alle 16.15

Scuola Primaria : L’attività didattica è articolata in due moduli orari:

- Tempo pieno (classi 1° A, 2° A, 3° A e 4° A) 40 ore settimanali distribuite su 5

giorni, dal lunedì al venerdì, dalle 8.15 alle 16.15

- Tempo normale (classe 5° A) 30 ore settimanali distribuite su 5 giorni, dal lunedì

al venerdì, dalle 8.15 alle 13.15 con due rientri pomeridiani

PLESSO DI TORA

Scuola dell’Infanzia : 40 ore settimanali distribuite su 5 giorni, dal lunedì al

venerdì, dalle 8.15 alle 16.15

PLESSO DI ABRIOLA

Scuola dell’Infanzia : 40 ore settimanali, distribuite su 5 giorni, dal lunedì al venerdì, dalle

8.30 alle 16.30

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Scuola primaria : 40 ore settimanali distribuite su 5 giorni, dal lunedì al venerdì, dalle 8.30

alle 16.30

Scuola Secondaria di I Grado : Tempo prolungato (classi del corso A) 36 ore settimanali

distribuite su 6 giorni: lunedì, mercoledì, venerdì e sabato, dalle 8.30 alle 13.30, martedì e

giovedì dalle 8.30 alle 16.30

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5.Analisi del contesto culturale e socio-economico del territorio

Come si evince dal paragrafo precedente,l'Istituto Comprensivo di Scuola dell’Infanzia, Primaria e

Secondaria di I grado di Pignola gravita su due comuni della provincia di Potenza: Pignola e Abriola.

PIGNOLA

Paesino tipico della montagna lucana, Pignola non nasconde le sue velleità turistiche, considerate

le bellezze del centro abitato e le peculiarità ambientali che

la caratterizzano.

Nonostante le contenute dimensioni, il paese offre una

varietà di paesaggi: i folti boschi, con le faggete di Rifreddo,

castagneti e vaste zone di abeti bianchi e rossi; la

verdeggiante piana di Pantano, con prodotti agricoli di gran

pregio; il lago, la zona umida dichiarata recentemente di

interesse internazionale. Il lago da qualche decennio è oasi

faunistica gestita dal WWF Italia e nel suo perimetro sverna

e nidifica un’avifauna di particolare pregio.

Pignola è nota come il Paese dei cento portali, incastonati nei numerosi palazzi sei-settecenteschi

che punteggiano il centro storico, decorati da cariatidi, telamoni e mascheroni in pietra dalle forme

più fantasiose. Un borgo, circondato da lussureggianti boschi e scoscese montagne, in cui meritano

senz’altro una visita la sbilenca piazza Vittorio Emanuele II,

che con la sua forma irregolare ricorda quasi una conchiglia,

la chiesa di Sant’Antonio, con la sua Porta del Giubileo,

opera in bronzo di Antonio Masini, e la chiesa di San Rocco,

a cui si accede da una porta bronzea realizzata dallo

scultore Marco Santoro in onore di Giovanni Paolo II. Infine,

in posizione panoramica, la chiesa Madre, scrigno di diverse

opere d’arte fra cui dipinti seicenteschi del Pietrafesa, che

morì a Pignola nel 1653 e il cui corpo secondo la tradizione

giace proprio nel pilastro a sinistra del presbiterio della

chiesa, e di Filiberto Guma, uno dei suoi più talentuosi

seguaci.

Superficie: 55,51 Kmq

Altitudine s.l.m.: 926 mt

Abitanti: 6.466

Densità: 116,48 ab./Kmq

Provincia di Potenza

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Nell’economia locale l’agricoltura conserva un ruolo importante: si coltivano cereali (in particolare

frumento), foraggi, ortaggi, vigneti e frutteti; è praticato anche l’allevamento di ovini, caprini,

bovini, equini, suini e avicoli. L’industria è costituita da più aziende che operano nei comparti

alimentare (compreso il lattiero-caseario e quello della produzione di alimenti per animali), edile e

del legno. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni modeste ma sufficiente a

soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello

bancario e fondi pensione. Presenta tra le strutture sociali un asilo nido. Le strutture scolastiche

garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo e quelle culturali sono rappresentate da una

biblioteca comunale; alla diffusione della cultura e dell’informazione provvede anche la locale

emittente radiotelevisiva.

Le strutture ricettive, che annoverano pure un’azienda agrituristica, offrono, oltre alla ristorazione,

possibilità di soggiorno mentre quelle sanitarie assicurano il solo servizio farmaceutico.

Il paese è al 6003° posto su 8047 comuni per Indice di Reddito ; al 6274° posto su 8047 comuni

per Indice di Consumo e al 7135° posto su 8047 comuni per Tasso di Occupazione .

Statistiche economiche nel Comune di PIGNOLA

RICCHEZZA (Anno 2013)

Reddito disponibile2

Pro-Capite (€) 13.028

Numero Indice Reddito disponibile3

(ITALIA = 100) 75

Consumo Complessivo

Pro-Capite (€) 11.595

Numero Indice Del Consumo 74

Livelli Occupazionali (Anno 2013)

(%)

Tasso di Attività4 41,0

Tasso di Occupazione5 41,5

Tasso di disoccupazione6 15,0

2 Elaborazioni Urbistat su dati ISTAT - Contabilità Nazionale e del Ministero dell'Economia e delle Finanze (reddito imponibile delle persone fisiche

ai fini delle addizionali Irpef) : Reddito Disponibile = Reddito - Tasse (prelievo fiscale) 3 Numero Indice del Reddito comune A = (Reddito comune A / Reddito Medio ITALIA) * 100

4 Tasso di Attività = (Forze Lavoro / Popolazione di 15 anni o più) * 100

5 Tasso di Occupazione = (Occupati / Popolazione dai 15 ai 64 anni) * 100

6Tasso di disoccupazione = (disoccupati / Forze Lavoro) * 100

Popolazione residente al 1 Gennaio 2014 (per sesso e fasce d'età)

Maschi Femmine Totale

fino a 14 anni 544 545 1.089

da 15 a 64 anni 2.301 2.274 4.575

65 anni e più 366 436 802

Totale 3.211 3.255 6.466

stranieri 24 38 62

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(ITALIA = 100)

Numero indice del reddito e del consumo

Tassi relativi all'occupazione

Le organizzazioni e le istituzioni presenti Festività e tradizioni locali

Stazione dei Carabinieri

Pro loco “Il Portale”

Parrocchia e oratorio

Biblioteca comunale

Associazioni e circoli culturali

Campo sportivo-Campetto sportivo

Società sportive

Centro ambulatoriale

Palestra Scuola Secondaria di I grado

FIDAPA di Pignola

PANTANO

Oratorio

Associazione culturale

Maneggio – Aviosuperficie per voli

leggeri – Centropolisportivo – Piscina

17 GENNAIO (Pignola ) La corsa di S. Antonio

MAGGIO: sera antecedente la terza e quarta

domenica del mese “Uglia “

MAGGIO: terza domenica e quarta del mese

festività di Maria SS degli Angeli

SETTEMBRE: (Pantano) terza domenica del

mese festività di Maria SS degli Angeli

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ABRIOLA

Superficie: 96,64 Kmq

Altitudine s.l.m.: 957 mt

Abitanti: 1.632

Densità: 16,89 ab./Kmq

Provincia di Potenza

Adagiato su tre creste rocciose, Abriola si offre alla vista come un caratteristico paese di

montagna, la cui struttura urbana a fuso, tipica degli insediamenti

sviluppatisi in epoca medievale, così come le sue origine arabe

svelate dalla geometria delle strade del centro storico,rimangono

ancor oggi perfettamente leggibili nonostante le compromissioni

rappresentate dalle recenti espansioni urbane.

Il borgo è dominato dalla Chiesa Madre che conserva un bel

portale con fregi in pietra ed al suo interno affreschi ed una

statua lignea policroma della Madonna con Bambino.

Sul Monte Faone, da non dimenticare è il Santuario di Monteforte che custodisce preziosi affreschi

risalenti ai secoli XII, XIII e XIV.

Santo patrono di Abriola è San Valentino, protettore degli innamorati, festeggiato nel borgo il 14

febbraio con l'accensione nelle strade dei fucanoi, falò di rami secchi di ginestra attorno ai quali gli

Abriolesi cantano motivi popolari accompagnati da organetti.

Nell’economia locale l’agricoltura, pur registrandosi un sensibile calo degli addetti a questo settore,

conserva un ruolo importante: si coltivano cereali, frumento, foraggi, ortaggi, viti e ulivi; è praticato

anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini,

equini e avicoli. L’industria è costituita da piccole

aziende che operano nei comparti edile,

metallurgico, dell’abbigliamento e del legno. Il

terziario si compone della rete commerciale (di

dimensioni modeste ma sufficiente a soddisfare le

esigenze primarie della comunità) e dei servizi

amministrativi e scolastici. Mancano servizi più

qualificati, come quello bancario, e strutture sociali

di rilievo; è possibile frequentare le scuole dell’obbligo ma non si registra la presenza di altre

strutture culturali. Le strutture ricettive, che comprendono anche alcune aziende agrituristiche,

offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno e quelle sanitarie assicurano il servizio

farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove. Le strutture sportive sono

rappresentate dagli impianti di risalita delle località Sellata e Pierfaone.

Il paese è al 5650° posto su 8047 comuni Tasso di Attività ; al 5476° posto su 8047 comuni Tasso di

Occupazione e al 3006° posto su 8047 comuni Tasso di disoccupazione.

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Popolazione residente al 1 Gennaio 2014 (per sesso e fasce d'età)

Maschi Femmine Totale

fino a 14 anni 86 104 190

da 15 a 64 anni 528 512 1.040

65 anni e più 179 223 402

totale 793 839 1.632

stranieri 5 7 12

Statistiche economiche nel Comune di ABRIOLA

RICCHEZZA (Anno 2013)

Reddito disponibile

Pro-Capite (€) 10.770

Numero Indice Reddito disponibile

(ITALIA = 100) 62

LIVELLI OCCUPAZIONALI (Anno 2013)

(%)

Tasso di Attività 43,5

Tasso di Occupazione 53,7

Tasso di disoccupazione 12,0

Occupazione (Anno 2013)

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Le organizzazioni e le istituzioni presenti Festività e tradizioni locali

Stazione dei carabinieri

Pro loco

Associazione cattolica

Centro ambulatoriale con servizio di

volontariato per pronto intervento

Palazzetto dello sport

Associazione “Energia Sonora”

14 febbraio: San Valentino

Venerdì Santo: via Crucis

1^ domenica di giugno: pellegrinaggio al

santuario di Monte Forte - processione

della Madonna Assunta Degli Angeli

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6. Analisi dei bisogni educativi e formativi

La rilevazione dei bisogni educativi e didattici degli alunni, da cui prende avvio la nostra

pianificazione formativa, è avvenuta attraverso un’attenta osservazione e lettura della realtà

personale, familiare e sociale degli alunni nonché dal confronto diretto con essi.

I dati e gli elementi acquisiti, hanno evidenziato nei discenti i seguenti bisogni :

Piano Affettivo - Relazionale

Essere accettati

Sviluppare la propria identità e la propria autonomia

Conoscere e gestire le proprie emozioni

Comunicare e socializzare serenamente per stare bene con se stessi e con gli altri

Maturare capacità di interagire e di collaborare

Trarre soddisfazione dal lavoro e dall’impegno

Piano Socio – culturale

Conoscere e vivere il territorio

Ampliare le esperienze culturali

Acquisire il senso civico e la consapevolezza di essere parte di una collettività

Acquisire comportamenti corretti per la tutela della salute e dell’ambiente

Apprezzare e rispettare la diversità

Piano didattico

Rafforzare la motivazione

Rendere funzionale all’apprendimento il proprio metodo di studio

Ottimizzare tempi e strumenti

Potenziare impegno e partecipazione

Ampliare il lessico specifico di ogni disciplina

Accrescere le competenze di base

Compiere una corretta valutazione ed autovalutazione

La ricerca delle esigenze degli studenti, ha messo in evidenza anche quelle che sono le aspettative

delle famiglie a cui la scuola è chiamata sempre e comunque a rispondere.

Dal quadro che è emerso si evince che le famiglie ritengono prioritarie le seguenti richieste:

Trasmettere valori sociali e morali

Mirare alla formazione armonica ed integrale della persona orientandola al fine di poter

aver la sua giusta collocazione nel mondo

Tener conto dei bisogni e degli interessi degli alunni

Valorizzare le eccellenze

Sostenere le varie forme di diversità

Dare significato e motivazione all’apprendere

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7.Piano di Miglioramento7: priorità, traguardi e obiettivi funzionali

A seguito dell’analisi effettuata in occasione della stesura del Rav e in ottemperanza di quanto

richiesto nella sez. 5 del suddetto rapporto, sono state individuate, in relazione agli esiti degli

studenti e alle competenze chiave e di cittadinanza, le seguenti priorità, come risultati da

raggiungere nel corso del triennio :

Priorità 1 : Riduzione del numero delle ripetenze nella scuola secondaria e del numero dei

licenziati che si colloca nella fascia medio-bassa.

A tal fine sono stati fissati come traguardi da raggiungere l’allineamento alla media nazionale per

quanto concerne le ripetenze e alla media regionale relativamente agli studenti che si collocano

nella fascia medio bassa in relazioneai risultati scolastici.

Sono stati, poi, definiti i seguenti obiettivi funzionali al raggiungimento dei traguardi :

1. Promuovere pratiche didattiche innovative per offrire ai docenti la possibilità di scegliere

opportunamente strategie e metodi stimolanti e coinvolgenti per gli alunni affinché questi

possano formarsi come persone e cittadini.

2. Realizzare un curricolo verticale di Istituto concorre ad armonizzare i percorsi formativi per

rispondere pienamente ai bisogni dell'utenza

3. Realizzare una progettazione didattico-educativa calibrata ai bisogni degli alunni e condivisa

tra le diverse classi per rispondere alle reali esigenze e raggiungere il successo formativo.

4. Tendere ad una valutazione concordata e condivisa per giungere ad una misurazione più

equa e oggettiva delle competenze disciplinari e di cittadinanza e poter rimodulare la

progettazione al fine di migliorare gli esiti

Priorità 2 : Potenziamento del grado di acquisizione delle competenze chiave per l'apprendimento

e di cittadinanza.

In merito a tale priorità, è stato individuato come traguardo la redazione di una griglia individuale

di valutazione delle competenze trasversali e sono stati individuati questi obiettivi funzionali al

raggiungimento del traguardo :

1. Realizzare un curricolo verticale di Istituto concorre ad armonizzare i percorsi formativi per

rispondere pienamente ai bisogni dell'utenza

2. Tendere ad una valutazione concordata e condivisa per giungere ad una misurazione più

equa e oggettiva delle competenze disciplinari e di cittadinanza e poter rimodulare la

progettazione al fine di migliorare gli esiti

3. Valorizzare le eccellenze in base alle attitudini personali e progettare percorsi educativi e

orientativi permetterà allo studente di esercitare responsabilmente lo status di cittadino e

di acquisire maggiore fiducia in se stesso e nelle proprie capacità.

7 Per consultare il documento nella sua interezza, si rimanda agli allegati.

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8.Progettazione educativa, curriculare ed extracurriculare

8.a Progettazione educativa

La formazione della persona e la sua dignità sono al centro del nostro progetto educativo la cui

finalità principale consiste nella costruzione di saperi legati alla padronanza e alla cura di sé,

dell’ambiente e dei valori costituzionali, per creare un cittadino consapevole del proprio

comportamento e rispettoso delle differenti identità.

Nello specifico, considerando le linee guida delle Indicazioni Nazionali, la Scuola dell’Infanzia

promuove nei bambini lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza e li avvia alla

cittadinanza; la Scuola del Primo Ciclo ha come fine formativo l’acquisizione delle conoscenze e

delle abilità fondamentali per sviluppare le competenze culturali di base nella prospettiva del

pieno sviluppo della persona.

Fin dai primi anni la scuola pertanto promuove un percorso di attività nel quale ogni discente

assume un ruolo attivo nel proprio apprendimento, sviluppa al meglio le inclinazioni,esprime le

curiosità, riconosce ed interviene sulle proprie difficoltà, assume sempre maggiore

consapevolezza di sé, si avvia a costruire un proprio progetto di vita.

Così la scuola compie un basilare ruolo educativo e di orientamento, arricchendo lo studente di

opportunità per giungere alla coscienza delle sue potenzialità e risorse, per progettare la

realizzazione di esperienze significative e stabilire gli esiti conseguiti in relazione alle attese.

Il percorso formativo, partendo dal fondamentale diritto all’istruzione,in risposta ai bisogni degli

alunni emersi dalle nostre indagini, con il coinvolgimento attivo degli alunni e delle famiglie,vuole

fornire gli strumenti per imparare ad imparare, per giungere alla:

Conquista del sapere apprendere le conoscenze;

Conquista del saper essere capacità di risolvere situazioni problematiche attraverso;

o autonomia personale

o impegno

o partecipazione

o corretta organizzazione del proprio lavoro;

Conquista del saper fare applicare le conoscenze e le competenze.

Si prefigge inoltre di formare persone il cui comportamento sia improntato al rispetto della vita e

più nello specifico che sia basato sul/sulla/sullo:

presa di coscienza e tutela del proprio corpo;

rispetto degli altri e della diversità;

costruzione del senso di legalità;

acquisizione del pensiero analitico e critico;

sviluppo della fantasia e del pensiero originale;

confronto per ricercare significati e condividere possibili schemi di comprensione della

realtà locale e mondiale;

sviluppo delle capacità necessarie per imparare a leggere le proprie emozioni e a gestirle,

per porsi obiettivi non immediati e perseguirli riflettendo sul senso e le conseguenze delle

proprie scelte;

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primario senso di responsabilità che si traduce nel fare bene il proprio lavoro e nel portarlo

a termine, nell’avere cura di sé, degli oggetti, degli ambienti che si frequentano, sia naturali

sia sociali impegnandosi a migliorare continuamente il proprio contesto di vita.

In risposta alle esigenze e ai bisogni delle famiglie che richiedono sempre più una scuola

qualificata, il nostro Istituto riconosce la centralità dell'utente e intende offrire ai propri studenti

un percorso atto a:

Garantire il successo formativo per tutti gli alunni favorendo l'acquisizione delle 8

competenze-chiave (Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 18

dicembre 2006 (2006/9627CE).

Educare ai valori della responsabilità e del rispetto di sé ed ai valori sociali della legalità,

della tolleranza e della solidarietà in una continua interazione con le famiglie.

Rispettare la molteplicità delle intelligenze valorizzando le eccellenze.

Valorizzare l’incontro con culture e con personalità diverse dalla propria come forma di

arricchimento cognitivo e morale per costruire una scuola ispirata all'accoglienza e

all'inclusione.

Insegnare ad apprendere, tenendo conto dei diversi stili cognitivi e facendo attenzione

all'acquisizione del metodo di studio di ognuno.

Stimolare motivazione, impegno e partecipazione.

Perché risponda ai bisogni di tutti e di ciascuno, la scuola predispone vari interventi educativi

nei confronti degli alunni con Bisogni Speciali (BES) e con Disturbi Specifici di Apprendimento

(DSA) lavorando sempre nell'ottica dell'accoglienza e della buona relazione, stimolando

l'autostima e la fiducia in sé, favorendo il più possibile il benessere psico-fisico degli alunni.

8.b Progettazione curricolare

La progettazione curricolare, predisposta verticalmente in collaborazione e condivisione dalla

comunità professionale del nostro istituto comprensivo nel rispetto delle Indicazioni Nazionali, a

partire dalle otto competenze chiave per l’apprendimento permanente del Parlamento e Consiglio

europeo del 2006, esplicita: le competenze specifiche di cui si attende l’acquisizione ;gli obiettivi

d’apprendimento che ogni disciplina prevede di raggiungere; i contenuti che verranno sviluppati; i

livelli di padronanza di ogni nucleo tematico.

Il curricolo verticale, cuore didattico del piano dell’offerta formativa, nella sua struttura e natura è

continuo , unitario ed aperto ma anche orizzontale poiché si sviluppa anche in parallelo tra i tre

settori scolastici in modo da evidenziare la corrispondenza tra campi d’esperienza (scuola Infanzia)

e discipline (scuola Primaria e Secondaria).

Parte del nostro curricolo è anche lo studio di uno strumento musicale.

Infatti,convinti che l'insegnamento strumentale:

promuovi la formazione globale dell'individuo offrendo, attraverso un'esperienza musicale

resa più completa dalla studio di uno strumento, occasioni di maturazione logica,

espressiva, comunicativa;

integri il modello curricolare con percorsi disciplinari tesi a sviluppare, nei processi evolutivi

dell'alunno, unitamente alla dimensione cognitiva, la dimensione pratico-operativa,

estetico - emotiva, armonica-compositiva;

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offra all'alunno attraverso l'acquisizione dei capacità specifiche, ulteriori occasioni di

sviluppo e orientamento delle proprie potenzialità oltre a una più avvertita coscienza di sé

e del modo di rapportarsi al sociale;

accresca il gusto del vivere in gruppo;

abitui i ragazzi a creare, a verificare e ad accettare le regole, a rispettare le idee degli altri e

ad accoglierle in senso costruttivo, a recepire possibilità di cambiamento dei ruoli e non

ultimo a superare l'individualismo, pur essendo autonomi nel gruppo stesso;

l'Istituto, a partire dall'anno scolastico 2015/2016, secondo le modalità previste dal D.M. 201 del 6

Agosto 1999,ha attivato corsi facoltativi ed opzionali di pianoforte, chitarra, percussioni e

fisarmonica avviando così l'Indirizzo Musicale per le classi a tempo prolungato.

L'insegnamento dello strumento musicale, scelto dalle famiglie al momento dell'iscrizione alla

Scuola Secondaria di I grado, ha durata triennale, una volta scelto diventa obbligatorio ed è

gratuito come da regolamento interno. Le lezioni sono tenute in orario pomeridiano nei locali della

sede centrale di Pignola.

Come le altre discipline, lo “strumento musicale” rientra nel curricolo dell'alunno e nella

valutazione quadrimestrale ed é oggetto di specifica valutazione nell'esame di stato conclusivo del

I ciclo.

Per l'accesso ai corsi é previsto il superamento di una apposita prova attitudinale predisposta dai

docenti di strumento, riservata agli alunni che all'atto dell'iscrizione abbiano manifestato la volontà

di frequentare i corsi, tuttavia non é richiesta alcuna conoscenza musicale di base.

Dai risultati conseguiti concorrerà una graduatoria.

All’interno della nostra offerta curricolare grande importanza rivestono anche quei progetti che

coinvolgono tutti gli ordini scolastici e che nello specifico sono:

“ Progetto Accoglienza” per favorire in tutti gli alunni la conoscenza della nuova realtà

scolastica e creare all’interno di ogni singola classe o sezione un clima sereno di rispetto

reciproco e di solidarietà rafforzando la convivenza civile, l’ascolto, la capacità di gestire i

conflitti nonché favorendo una efficace comunicazione tra studenti e studenti e tra

studenti e docenti.

“Progetto Orientamento” per promuovere negli alunni la conoscenza di se stessi , degli

altri e della realtà che li circonda favorendo ed incoraggiando la capacità di riflettere sulle

proprie attitudini e peculiarità nonché sul ruolo che vogliono ricoprire all’interno della

società.

Tutti gli altri progetti e/o attività integrative che sono di iniziativa di ogni singolo ordine, rientrano

nelle seguenti aree tematiche:

Educazione alla salute e allo sport: per fornire ai ragazzi la capacità di salvaguardare la

propria persona attraverso comportamenti consapevoli, sani e corretti anche attraverso la

pratica sportiva portatrice di valori educativi fondamentali quali tolleranza, spirito di

squadra, lealtà ..

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Educazione alla cittadinanza attiva e democratica: per formare cittadini rispettosi delle

leggi che si impegnano nella vita sociale e politica, non solo per garantire il diffondersi dei

valori democratici fondamentali ma anche per promuovere la prevenzione della violenza di

genere e di tutte le discriminazioni nonché la coesione sociale in un momento di così

crescente eterogeneità culturale.

Educazione all’affettività: per promuovere il benessere psico - fisico dell’allievo avviandolo

ad avere una positiva e realistica immagine di sé che possa anche facilitare l’instaurarsi di

gratificanti rapporti con gli altri basati, tra l’altro, sulla parità dei sessi.

Educazione ambientale: per insegnare la struttura e l'organizzazione dell'ambiente

naturale ,ma soprattutto per educare i discenti a gestire i propri comportamenti in

rapporto agli ecosistemi allo scopo di vivere in modo sostenibile, senza cioè alterare del

tutto gli equilibri naturali, mirando al «soddisfacimento delle esigenze presenti senza

compromettere la possibilità delle future generazioni di sopperire alle proprie.»

Educazione alla cultura e alla interculturalità: per instillare negli alunni il piacere della

scoperta del nostro patrimonio culturale nonché delle lingue e delle culture dei paesi

stranieri.

Educazione digitale: per sviluppare le competenze e il linguaggio digitale (Piano nazionale

per la scuola digitale), con particolare riguardo al pensiero computazionale, avviandoli così,

come si ricorda nella Legge 105, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei

media nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro.

8.c Progettazione extra-curricolare

Per integrare e ampliare le competenze acquisite attraverso le attività curricolari, la scuola propone

e realizza progetti e attività extrascolastiche che si ispirano alle linee programmatiche didattico -

educative del piano dell’offerta formativa e alle aree tematiche precedentemente indicate.

La scuola, volendo stimolare negli alunni la conoscenza del territorio regionale, promuove

escursioni naturalistiche e visite guidate a carattere culturale presso Enti o Istituzioni,

musei,mostre ed aziende locali.

In considerazione di uno degli obiettivi formativi prioritari fissati nel comma 7 della Legge 105

che auspica il potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicale, nell'arte e

nella storia dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle

immagini e dei suoni, l’Istituto si adopera affinché i propri alunni possano assistere a spettacoli

teatrali, cinematografici e musicali.

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9.Inclusione ed integrazione

I principi che sono alla base del nostro modello d'integrazione scolastica hanno contribuito a fare

del nostro sistema d'istruzione un luogo di conoscenza, sviluppo e socializzazione per tutti,

sottolineandone gli aspetti inclusivi piuttosto che quelli selettivi.

In Italia sono passati più di trent'anni dalla Legge n° 517 del 1977 che diede avvio all'integrazione

scolastica ed oggi, il termine “integrazione”, é stato ormai racchiuso e sostituito dal termine

“inclusione”: intendendo con questo, il processo con il quale il contesto scuola, attraverso i suoi

diversi protagonisti (organizzazione scolastica, studenti, insegnanti, famiglia, territorio), assume le

caratteristiche di un ambiente che risponde ai bisogni di tutti gli alunni.

Come ribadiscono le Indicazioni Nazionali per il curricolo del 2012,“la finalità del primo ciclo è la

promozione del pieno sviluppo della persona. Per realizzarla la scuola concorre con altre istituzioni

alla rimozione di ogni ostacolo alla frequenza; cura l'accesso facilitato per gli alunni con disabilità,

previene l'evasione dell'obbligo scolastico e contrasta la dispersione; persegue con ogni mezzo il

miglioramento della qualità del sistema di istruzione. In questa prospettiva la scuola accompagna

gli alunni nell'elaborare il senso della propria esperienza, promuove la pratica consapevole della

cittadinanza attiva e l'acquisizione degli alfabeti di base della cultura."

L’Istituto si attiva per essere in linea con tutto ciò che è stato previsto dalle Indicazioni, realizzando

attività promotrici di un atteggiamento d’accettazione e di rispetto nei confronti degli adulti e dei

coetanei e ancor di più favorendo l’integrazione degli alunni diversamente abili all’interno della

classe e della scuola, mostrando di tener presenti gli specifici bisogni e le necessità manifestate

nell’interazione con i compagni e con il corpo docenti.

Ulteriori scopi del’Istituto sono anche: garantire pari opportunità a tutti gli alunni, con particolare

attenzione al sostegno delle varie forme di svantaggio e di disagio culturale e sociale,

intervenendo fattivamente e concretamente per colmare tali lacune; ridurre gli insuccessi

scolastici e il disagio, rimuovendo le cause che li determinano, compiendo un’attenta analisi dei

bisogni e delle potenzialità di ogni individuo e cucire su di lui, piani personalizzati che prevedano

tempi di apprendimento più lunghi, obiettivi ridotti o semplificati come anche le più idonee

strategie di intervento che possano determinare il successo formativo di tutti e di ognuno. I

docenti si operano per individuare tempestivamente gli alunni con bisogni educativi speciali – BES

-, o con disturbi specifici dell’apprendimento –DSA - al fine di intervenire immediatamente con la

stretta collaborazione delle famiglie e degli operatori socio-sanitari.

La didattica inclusiva, messa in atto dalla scuola, si rivela fondamentale nel percorso umano e

scolastico degli alunni diversamente abili il cui calibrato piano educativo individualizzato – PEI-

deve soprattutto facilitare la socializzazione e l’integrazione all’interno della comunità.

L’Istituto intende creare un “ambiente educativo” che si ispira a valori di rispetto e attenzione

per le individualità e diversità, di libertà delle scelte; come “comunità di apprendimento” cerca

forme di solidarietà, di aiuto reciproco, di socializzazione e di metodologie di studio e recupero

delle difficoltà.

A tal fine l’Istituto, nel corso dell’anno scolastico , organizza anche incontri a cui partecipano i

docenti di sostegno e di classe, l’équipe psico-pedagogica e i genitori degli alunni coinvolti ( GLI)

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per discutere e confrontarsi sulle problematiche riguardanti il processo di apprendimento e

programmare gli interventi e le più consone modalità di applicazione.

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10.Organizzazione metodologica e della flessibilità

Affinché tutti possano raggiungere il “proprio” successo scolastico,in relazione alle difficoltà e ai

bisogni palesati dai discenti, l’attività didattica procede attraverso l’opportuno ed equilibrato uso

delle seguenti metodologie:

Metodologia incentrata sul docente il quale si assume la responsabilità della scelta dei

contenuti e di come questi devono essere proposti alla classe.

Metodologia incentrata sull’alunno del quale vengono presi in considerazione stile di

apprendimento preferito ed interessi. Compito dell’insegnante sarà quello di facilitare e

supportare l’apprendimento lì dove si incontrano delle difficoltà.

All’interno della nostra organizzazione metodologica,i metodi e le strategie previsti sono:

Lezione frontale

Oratori ad invito

Lezione socratica

Mappe concettuali

Cooperative learning

Brain storming

Debriefing

Circle time

Documentazione

Individualizzazione

Lavoro di gruppo

Coppie d’aiuto

Problem solving

Mastery learning

Personalizzazione

Metodo induttivo e deduttivo

Metodo euristico

Problem posing

Role playing

Team teaching

Interdisciplinarietà

Mappeconcettuali

Ampio spazio viene dato alla didattica laboratoriale , un metodo adottato nell’intero arco del

curricolo ed in momenti definiti, che chiede di passare dall’informazione alla formazione,

stimolando un atteggiamento attivo degli alunni nei confronti della conoscenza sulla base della

curiosità , della sfida e del piacere della scoperta.

Tale metodo richiede agli insegnanti di reperire nella realtà, in modo selettivo, il materiale su cui

svolgere l’opera dell’educazione (situazioni di apprendimento). La lezione diventa un modo per

imparare a ripetere visto che il sapere viene acquisito dagli studenti tramite ascolto, studio

personale ed esercizi e poi riprodotto nelle verifiche . Esso diventa veicolo di sviluppo del

ragionamento (imparare a pensare) dei discenti i quali acquisiscono il sapere osservando,

investigando, utilizzando la stessa logica della disciplina.

Nel laboratorio gli studenti imparano ad agire in quanto le competenze vengono raggiunte sulla

base di compiti e problemi finalizzati a prodotti significativi ed utili, la cui realizzazione richiede

scoperta e conquista.

Nei laboratori come nelle aule, grande utilizzo viene fatto della didattica digitale. Con

l’introduzione della [email protected] , i docenti entrano prepotentemente nella “scuola digitale”che però

non è un’altra scuola. Gli obiettivi non cambiano, sono quelli del sistema educativo: le competenze

degli studenti; i loro apprendimenti; i loro risultati; l’impatto che avranno nella società come

individui, cittadini e professionisti. L’educazione nell’era digitale, però, deve proporre nuove

metodologie di interazione didattica. Devono cambiare le modalità di trasmissione dei contenuti

attraverso metodologie attive supportate dall’uso del digitale (problem solving, learning by doing,

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flipped classroom…); gli ambienti di apprendimento e i modi di organizzazione della classe

(ambienti digitali, gruppi di alunni…). Aderendo alla sperimentazione nazionale, l’Istituto

Comprensivo di Pignola vuole realizzare un’idea di apprendimento collaborativo, condiviso,

“delocalizzato”, in cui gli alunni possano trovare occasioni per apprendere attraverso l’uso

estensivo delle nuove tecnologie, secondo tempi e modalità rispettosi delle specificità dei singoli

(personalizzazione); collaborare e condividere esperienze, in presenza e nel cloud; costruire

prodotti e significati. Il binomio apprendimento – tecnologie funziona se, grazie all’utilizzo di

adeguate metodologie, gli allievi non “ricevono” idee, ma le costruiscono. Fondamentali, quindi,

non saranno le tecnologie in sé ma le strategie metodologiche utili a incoraggiare una didattica

collaborativa finalizzata all’acquisizione di competenze trasversali permanenti (imparare ad

imparare).

Per ottimizzare l’organizzazione della didattica alla luce del regolamento dell'autonomia

assicurando a tutti gli alunni percorsi formativi e risultati il più possibile equivalenti in termini di

competenze e strumenti culturali di base e insieme garantendo il massimo di individualizzazione e

personalizzazione degli itinerari di apprendimento, l’Istituto ha in esame di attivare un sistema di

flessibilità didattica ed organizzativa che prevede: classi aperte; gruppi di livello; rimodulazione

degli orari; alternanza dei docenti; riformulazione dei piani di lavoro che nascono già come percorsi

ipotizzati proprio per poter essere rivisti alla luce delle variabili che possono durante l’anno

scolastico presentarsi.

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11. CONTINUITÀ ED ORIENTAMENTO

11.a Continuità Seppur costituito da tre tipologie di scuola ognuna con una propria finalità, il nostro itinerario

scolastico è progressivo e continuo. All’alunno/a è così garantito il diritto a un percorso formativo

organico e completo, che mira a promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale del

soggetto il quale, pur nei cambiamenti dell’età evolutiva, costruisce così la sua particolare identità.

Per la realizzazione della continuità educativa, che si propone anche di prevenire le difficoltà che

spesso si riscontrano specie nei passaggi tra i diversi ordini di scuola e che possono essere causa di

fenomeni come quello dell'abbandono scolastico, hanno un'importanza cruciale la conoscenza

reciproca dei programmi, la progressiva armonizzazione e verticalizzazione degli obiettivi

d’apprendimento, dei contenuti, della valutazione, delle strategie didattiche, degli stili educativi e

delle pratiche d'insegnamento-apprendimento.

A tal fine si realizzeranno forme concrete di collaborazione tra i docenti della scuola dell’Infanzia,

Primaria e Secondaria di I grado in modo da definire il percorso curriculare di ogni “persona che

apprende” tenendo sempre conto la sua singolarità, la sua complessa identità, le sue attitudini e le

sue esigenze.

La continuità fra scuola dell’Infanzia e Primaria si concretizzerà nel seguente modo:

Predisposizione delle prove di ingresso.

Analisi dei bisogni.

Analisi e definizione della programmazione didattica annuale.

Analisi delle strategie idonee ad una fruizione ottimale dell’offerta formativa dei due ordini

di scuola da attuarsi con la collaborazione di un gruppo di lavoro formato dagli insegnanti di

prima classe della scuola Primaria e ultima sezione di scuola dell’Infanzia.

La continuità tra scuola Primaria e scuola Secondaria di I grado si realizzerà nel seguente modo:

Incontro preliminare per la presentazione degli alunni.

Incontro fra insegnanti di V della scuola primaria e della I della scuola secondaria di I grado

per stabilire intese metodologiche per la formulazione di prove di ingresso.

Incontro (ottobre-novembre) dopo le prove di ingresso, in un c.d.c. tra i gli insegnanti della I

della Scuola Secondaria di I grado e gli insegnanti di quinta della scuola primaria per

evidenziare i risultati, le difficoltà emerse, scambiarsi opinioni per la formulazione dei Piani

di Studio Personalizzati.

Incontri bimestrali per veicolare le informazioni.

Il coordinamento dei curricoli, con particolare attenzione agli anni ponte.

Contatti interpersonali durante l’anno per discutere su eventuali casi particolari.

Coordinamento dei sistemi di valutazione.

Ricerca di intese metodologiche comuni per l’attuazione della continuità.

Incontro di fine anno tra insegnanti di V della scuola Primaria e insegnanti di I della Scuola

secondaria di I grado per la formazione delle future classi.

La continuità fra Scuola Secondaria di I e di II Grado si realizzerà attraverso le attività di

orientamento.

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11.b Orientamento

I rapidi cambiamenti della società attuale, l'esigenza di nuovi modi di pensare, di comportarsi, di

comunicare, evidenziano sempre più l'importanza per la scuola di mettere in primo piano

l'orientamento, un processo formativo interno al sistema educativo che inizia nella prima infanzia,

si estende all’intero ciclo scolastico e costituisce un continuo e articolato sviluppo di competenze

generali e specifiche che diventeranno patrimonio personale di ogni individuo, da poter utilizzare

in diversi momenti e ambiti della propria vita. La scuola diventa così un laboratorio continuo

perché prosegue nel tempo con continuità metodologica, e assume “funzione di empowerment”

consentendo ad ogni alunno di acquisire consapevolezza di sé , scoprire, arricchire e potenziare

quelle capacità individuali che lo renderanno artefice del proprio progetto di vita nel quale sarà

fondamentale continuare a formarsi per stare dietro all’evoluzioni culturali e sociali dei tempi.

Come sostengono “ Le linee guida nazionali per l’orientamento” ( emanate il 19 Febbraio 2014),

quest’ultimo infatti non può più essere soltanto lo strumento utilizzato nella gestione della

transizione tra scuola, formazione e lavoro, ma deve assumere un valore permanente nella vita di

ogni persona, garantendone lo sviluppo continuo e il sostengo nei processi di scelta e di decisione

con l'obiettivo di promuovere l'occupazione attiva, la crescita economica e l'inclusione sociale.

Il nostro Istituto Comprensivo pertanto svilupperà le proprie attività di orientamento

nell’interconnessione tra tre fondamentali dimensioni o macroaree di intervento che lo

caratterizzano: la dimensione formativa, la dimensione informativa e quella di consulenza.

L’orientamento formativo tenderà a rafforzare, attraverso le attività curricolari ed extracurricolari,

le conoscenze, le competenze degli alunni, la consapevolezza delle loro inclinazioni e dei loro

interessi nonché a sviluppare le loro capacità di auto-valutazione e di scelta. Saranno interessati

tutti i docenti che, attraverso le diverse discipline, svilupperanno nell’alunno una migliore

conoscenza di se stessi, delle proprie possibilità e potenzialità.

L’orientamento informativo sarà rivolto agli studenti delle classi-ponte e si realizzerà tramite:

distribuzione di materiali cartaceo e multimediale;

informazioni fornite da insegnanti ed esperti;

organizzazione di un OPEN DAY, per consentire ai genitori interessati di visitare i plessi della

scuola primaria e secondaria. Durante la visita i genitori potranno personalmente rendersi

conto degli spazi, delle strutture e dell’organizzazione didattica che caratterizza la nostra

scuola relativamente ai metodi, ai contenuti e ai vari servizi di supporto psico-pedagogico.

Per i bambini della scuola dell’infanzia (sezioni anni cinque):

visite alla scuola primaria per conoscere la nuova realtà scolastica e gli insegnanti con

predisposizione di attività educativo - espressive comuni di tipo laboratoriale.

Per gli allievi delle classi quinte della primaria:

visite alla scuola media e lezioni con i suoi professori.

Per gli alunni della terza media:

incontri con i rappresentanti delle scuole secondarie di II grado presenti sul territorio;

somministrazione di test attitudinali volti all’orientamento scolastico, al fine di aiutare gli

allievi ad operare una scelta adeguata del futuro indirizzo scolastico e professionale, nella

consapevolezza delle proprie attitudini e capacità.

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dibattiti, ricerca e analisi di materiale capaci di trasferire agli alunni informazioni che gli

consentano di leggere la complessa realtà sociale e culturale in continuo cambiamento:

informazioni sulla situazione occupazionale e sulle opportunità formative, ma anche sulla

progressiva trasformazione del mondo del lavoro per essere flessibili nelle preferenze e

disponibili alle innovazioni dei profili professionali sempre in trasformazione.

L’orientamento “ consulenziale” consisterà nell’offrire agli alunni che terminano il primo ciclo

scolastico, un supporto metodologico e formativo per affrontare concretamente la criticità della

scelta e della decisione, per superare la conflittualità o l’ansietà ad esse collegate. Tale intervento

di sostegno e di accompagnamento si realizzerà attraverso la creazione di una rete di aiuto, che

coinvolgerà anche le famiglie, e degli incontri individuali o di gruppo nei quali i ragazzi avranno la

possibilità di mettersi a confronto con la realtà della loro situazione personale, dei propri bisogni e

problemi orientativi, delle loro risorse da investire per superare la difficoltà, ma anche di prendere

coscienza dei processi decisionali che stanno mettendo in atto.

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12.Valutazione

Dal latino valitus , participio passato del verbo valere, la valutazione è il processo mediante il

quale ”si dà valore“. Essa si fonda sulla premessa che qualunque forma di attività organizzata è

finalizzata ed ha bisogno, affinché possa avere pregio e crescere, di essere continuamente

controllata nei suoi procedimenti e nei suoi risultati.

Nella scuola la valutazione diventa l’occasione per apprezzare e riconoscere: 1. il processo di

apprendimenti: riferibile alle conoscenze e alle competenze riconducibili ai fondamenti delle

discipline 2. il comportamento: definito attraverso indicatori, riguarda la qualità degli

atteggiamenti e delle relazioni 3. il rendimento scolastico complessivo: attiene alle competenze

personali, disciplinari e trasversali che l’alunno acquista tramite un percorso di apprendimento

personalizzato (dpr 122/09).

Essa contribuisce ai processi di autovalutazione dei discenti, alla crescita dei livelli di conoscenza e

al successo formativo, anche in coerenza con l'obiettivo dell'apprendimento permanente di cui alla

"Strategia di Lisbona nel settore dell'istruzione e della formazione" adottata dal Consiglio Europeo

con raccomandazione del 23 e 24 marzo 2000.

12. a Criteri di valutazione CRITERIO COMPARATIVO Ci si domanda quanto è valida la prestazione dell’alunno rispetto ai risultati dei compagni di classe. CRITERIO PERSONALE Si considera qual è stato il progresso dell’alunno rispetto: alla situazione di partenza, alle condizioni fisiche o psicologiche, alle caratteristiche culturali dell’ambiente familiare. CRITERIO DI SCELTA DI UN PUNTO DI RIFERIMENTO PRECISO Ci si chiede quanto si è avvicinata la prestazione del singolo alunno agli obiettivi prefissati 12.b Fasi del processo valutativo 1) Fase iniziale: valutazione diagnostica • definisce, anche attraverso test d’ingresso, la situazione di partenza per avviare il percorso formativo del singolo studente e della classe. 2) Fase intermedia : valutazione formativa

• indica il grado di acquisizione dei saperi;

• rileva il ritmo dell’apprendimento;

• consente di apportare le giuste modifiche all’azione didattica.

3) Fase finale, valutazione sommativa che:

• si colloca al termine del processo di apprendimento,evidenzia gli effettivi risultati conseguiti

dall’alunno;

• esprime un giudizio complessivo sulla qualità delle conoscenze, delle abilità e delle competenze;

• rappresenta il bilancio della pianificazione, fungendo da verifica dell’efficacia dell’azione

didattica.

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12.c Gli strumenti della valutazione

Scopo di ogni strumento di valutazione è verificare volta per volta: il comportamento; il metodo

di studio; i prerequisiti; il raggiungimento degli obiettivi e dei traguardi per lo sviluppo delle

competenze.

Allo stesso tempo grazie ad essi i docenti individuano le aree per il recupero e l’approfondimento,

mentre l’allievo, prendendo coscienza dei propri errori e delle proprie carenze, viene motivato e

stimolato ad un maggiore impegno.

Le diverse tipologie di verifica sono:

Osservazione sistematica Permette di raccogliere informazioni sul comportamento e

l’apprendimento degli alunni.

Prove non strutturate Le risposte sono aperte, non sono univoche né predeterminabili

(interrogazione, tema, relazione, articolo, etc)

Prove semistrutturate Le risposte non sono univoche ma sono in grande misura

predeterminabili (riassunti; schede di analisi ; saggi ; rapporti di ricerca; “compiti

autentici”)

Prove strutturate Le risposte sono univoche, le prestazioni possono essere misurate

con precisione (quesiti: vero/ falso, corrispondenze, scelta multipla, completamento).

Le regole condivise per la gestione delle procedure di verifica sono le seguenti:

Periodicità: il processo di verifica è continuo, ma anche sistematico per questo verranno

effettuate almeno tre interrogazioni orali, tre prove scritte per le discipline che lo prevedono;

tre prove grafiche o pratiche dove prescritto per quadrimestre. Tali prove scritte o grafiche

non potranno essere più di due al giorno, pertanto la fissazione di una verifica sarà riportata sul

registro di classe per dare la possibilità ai colleghi di organizzarsi;

Coerenza: la scelta e l'organizzazione degli strumenti di verifica saranno coerenti con i criteri di

valutazione, i traguardi delle competenze fissati dalle Indicazioni Nazionali, gli obiettivi

programmati e l'itinerario di lavoro percorso.

12.d Misurazione e valutazione

Dall’ anno scolastico 2008-2009, con il decreto legge 137 del 1 settembre 2008, convertito in legge

il 30 ottobre 2008, il legislatore ha reintrodotto, nelle scuole del primo ciclo, il voto espresso in

decimi. Al termine del primo e del secondo quadrimestre nella scuola Primaria il giudizio numerico

sarà supportato da un giudizio analitico.

Misurazione delle prove strutturate: ogni singola dimensione del lavoro ha un suo criterio di

valutazione ed un suo punteggio parziale che sommato agli altri fornisce il punteggio totale del

compito. Il voto viene assegnato attraverso la scala docimologica.

Misurazione delle prove classiche non strutturate : avviene mediante le griglie di valutazione che

presentano per ogni obiettivo che si vuole valutare, i descrittori e i voti che gli corrispondono. Le

griglie di valutazione, prima ancora di essere strumenti utili all’insegnante nella correzione delle

prove, sono un utile contributo alla chiarezza e alla trasparenza (dall’art. 2, comma 4, del DPR 24

giugno 1998, n. 249) della comunicazione fra docenti e alunni. Nel leggere la griglia di valutazione

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l'allievo ha infatti la possibilità di notare quali sono le parti meno riuscite del proprio compito, di

ripensare alla propria preparazione, di correggere errori di impostazione; in questo modo l'alunno

non interpreta una valutazione negativa come un brutto giudizio complessivo, ma come un

importante riscontro sulla correttezza ed adeguatezza del proprio lavoro e come uno strumento

per cambiare i propri comportamenti non produttivi.

Le prove autentiche vengono valutate attraverso rubriche di valutazione che individuano le

dimensioni per descrivere, secondo dei livelli di qualità (elementare, intermedio, avanzato), una

competenza.

Per garantire il diritto degli alunni ad una"valutazione tempestiva" ed attivare in essi il processo di

autovalutazione, il Collegio dei Docenti ritiene che sia necessario far conoscere agli stessi, in ogni

momento, la loro posizione nei confronti degli obiettivi prefissati.

12.e La valutazione del comportamento Come cita il comma 3 dell’articolo 2 della L.169/2008, il comportamento “ concorre alla

valutazione complessiva dello studente “.

Essa è finalizzata a favorire: «l’acquisizione di una coscienza civile basata sulla consapevolezza che

la libertà personale si realizza nell’adempimento dei propri doveri, nella conoscenza e nell’esercizio

dei propri diritti, nel rispetto dei diritti altrui e delle regole che governano la convivenza civile in

generale e la vita scolastica in particolare».

[D.P.R. 22.06.2009, n. 122, art. 7, c. 1]

Così definito, il comportamento non è riducibile alla sola “condotta”, ma assume una valenza

educativa e formativa intesa alla costruzione di competenze comportamentali e di cittadinanza,

così come si desume dalla raccomandazione del Parlamento europeo del 2006 8 dedicata

all’apprendimento per tutta la vita, nella quale vengono indicate tra le competenze chiave anche le

“competenze civiche e sociali”, e dall’Allegato 9 al regolamento sull’adempimento dell’obbligo

scolastico del 2007, nel quale vengono indicate le competenze che dovrebbero essere acquisite da

parte degli studenti al termine dell’obbligo scolastico.

Il voto del comportamento fa riferimento alle competenze seguenti sociali e civiche:

1. Collaborare e partecipare;

2. Agire in modo autonomo e responsabile

e agli indicatori: interazioni nel gruppo, disponibilità al confronto, rispetto dei diritti altrui,

adempimento degli obblighi scolastici, rispetto delle regole.

Viene inoltre espressa, al termine dell’anno scolastico, un giudizio relativo all’acquisizione delle

seguenti competenze chiave di cittadinanza (in ottemperanza a quanto previsto nel Piano di

Miglioramento) che non rientrano nella valutazione del comportamento e che possono essere

considerate competenze trasversali:

8 Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 relativa a competenze chiave per l’apprendimento permanente

(2006/962/CE): comunicazione nella madrelingua, comunicazione nelle lingue straniere, competenze in Matematica e competenze di base in Scienze

e Tecnologia, competenza digitale, consapevolezza ed espressione culturale, imparare ad imparare, spirito di iniziativa e di imprenditorialità,

competenze sociali e civiche. 9 D.M. 139 22/08/2007 , Regolamento adempimento obbligo d’istruzione . Competenze chiave di cittadinanza: imparare ad imparare, progettare,

comunicare, collaborare e partecipare, agire in modo autonomo e responsabile, risolvere problemi, individuare collegamenti e relazioni, acquisire ed

interpretare l’informazione

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1. Imparare ad imparare

2. Progettare

3. Comunicare

4. Risolvere problemi

5. Individuare collegamenti e relazioni

6. Acquisire ed interpretare l’informazione

Tali competenze definiscono il profilo dello studente.

GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE CHIAVE EUROPEE

E DI CITTADINANZA

COMPETENZE

CHIAVE EUROPEE

COMPETENZE

DI

CITTADINANZA

DESCRITTORI INDICATORI VALUTAZIONE

IMPARARE AD

IMPARARE

Imparare ad

imparare

Uso di strumenti informativi

Ricerca in modo autonomo e spontaneo fonti e informazioni. Sa gestire in modo appropriato, produttivo e autonomo, i diversi supporti utilizzati e scelti.

Avanzato

Ricerca in modo autonomo fonti e informazioni. Sa gestire in modo appropriato i diversi supporti utilizzati e scelti.

Intermedio

Guidato/a ricerca e utilizza fonti e informazioni e riesce a gestire i supporti di base utilizzati.

Base

Anche se guidato non riesce ad utilizzare in modo adeguato i supporti utilizzati

Non raggiunto

Acquisizione di un metodo di studio e di lavoro

Metodo di studio personale, attivo e creativo, utilizzando in modo corretto e proficuo il tempo a disposizione

Avanzato

Metodo di studio autonomo ed efficace , utilizzando in modo adeguato il tempo a disposizione

Intermedio

Metodo di studio abbastanza autonomo ed efficace , utilizzando in modo accettabile il tempo a disposizione

Base

Metodo di studio ancora dispersivo, incerto, non sempre adeguato

Non raggiunto

Spirito di iniziativa e imprenditorialità

Progettare

Uso delle conoscenze apprese per realizzare un prodotto

Utilizza in maniera completa le conoscenze apprese e approfondite per ideare e realizzare un prodotto.

Avanzato

Utilizza nel complesso le conoscenze apprese per pianificare e realizzare un prodotto

Intermedio

Utilizza in modo essenziale le conoscenze apprese per realizzare un prodotto.

Base

Utilizza parzialmente le conoscenze apprese in maniera per realizzare in maniera non sempre adeguata un semplice prodotto

Non raggiunto

Organizzazione

del materiale

per realizzare un

prodotto

Organizza il materiale in modo razionale e originale Avanzato

Organizza il materiale in modo appropriato Intermedio

Si orienta nell’ organizzare il materiale Base

Organizza il materiale in modo non sempre corretto Non raggiunto

Co

mp

ete

nze

tr

asve

rsal

i

Comunica-zione nella madrelingua Competenza digitale

Comunicare

Comprensione e uso dei linguaggi di vario genere

Comprende tutti i generi di messaggi e di diversa complessità trasmessi con diversi supporti.

Avanzato (9-10)

Comprende diversi generi di messaggi e di una certa complessità trasmessi con vari supporti

Intermedio (7-8)

Co

mp

ete

nze

dis

cip

linar

i

Comprende nel complesso messaggi di molti generi trasmessi con diversi supporti diversi

Iniziale (5-6)

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35

Comunica-zione nelle lingue straniere Competenze in Matematica e Competenze di base in Scienze e Tecnologia

Consapevo-

lezza ed

espressione

culturale

Comunica-zione nelle lingue straniere Competen-ze in Matematica e Competenze di base in Scienze e Tecnologia

Consape-

volezza ed

espressio-

ne culturale

Comprende semplici messaggi trasmessi con alcuni supporti Parziale

(4)

Uso dei linguaggi disciplinari

Si esprime utilizzando in maniera sicura, corretta, appropriata e originale tutti i linguaggi disciplinari mediante supporti vari.

Avanzato

Si esprime utilizzando correttamente tutti i linguaggi disciplinari mediante supporti vari

Intermedio

Si esprime utilizzando abbastanza correttamente i linguaggi disciplinari mediante supporti vari.

Base

Si esprime utilizzando in modo semplice ed essenziale i linguaggi disciplinari.

Non raggiunto

Individuare

collegamenti e

relazioni

Individuare e rappresentare collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi

Individua in modo preciso e ordinato i collegamenti e le relazioni tra i fenomeni, gli eventi e i concetti appresi. Li rappresenta in modo corretto e creativo

Avanzato

Individua i collegamenti e le relazioni tra i fenomeni, gli eventi e i concetti appresi. Li rappresenta in modo corretto

Intermedio

Individua i principali collegamenti e le fondamentali relazioni tra i fenomeni, gli eventi e i concetti appresi. Li rappresenta in modo adeguatamente corretto.

Base

Guidato/a individua i principali collegamenti tra fenomeni e concetti appresi. Ha difficoltà nella loro rappresentazione.

Non raggiunto

Acquisire e

interpretare

l’informazione

Capacità di analizzare l’informazione e di valutarne l’attendibilità, distinguendo i fatti dalle opinioni.

Analizza spontaneamente e autonomamente l’informazione, ricavata anche dalle più comuni tecnologie della comunicazione. Ne valuta consapevolmente l’attendibilità e l’utilità. Sa distinguere in modo corretto, preciso e riflessivo fatti e opinioni.

Avanzato

Analizza autonomamente l’informazione, ricavata anche dalle

più comuni tecnologie della comunicazione. Cerca di valutarne

l’attendibilità e l’utilità. Sa distinguere in modo corretto fatti ed

opinioni.

Intermedio

Stimolato/a analizza autonomamente l’informazione, ricavata

anche dalle più comuni tecnologie della comunicazione. Cerca di

valutarne l’attendibilità e l’utilità. Presenta qualche difficoltà

nella distinzione dei fatti principali.

Base

Deve essere guidato nella ricerca di informazioni richieste, ricavate anche dalle più comuni tecnologie della comunicazione, e nella distinzione tra i fatti principali.

Non raggiunto

Spirito di iniziativa

e imprenditorialità

Risolvere

problemi

Risoluzione di situazioni problematiche utilizzando contenuti e metodi delle diverse

discipline

Riconosce i dati essenziali, autonomamente individua le fasi del percorso risolutivo in maniera originale anche in casi articolati, ottimizzando il procedimento.

Avanzato

Riconosce i dati essenziali, individua le fasi del percorso risolutivo anche in casi diversi da quelli affrontati, attraverso una sequenza ordinata di procedimenti logici e adeguati

Intermedio

Riconosce i dati essenziali in situazioni semplici e individua le fasi elementari del percorso risolutivo, relativamente a situazioni già affrontate, attraverso una sequenza ordinata di procedimenti adeguati.

Base

Ha difficoltà, seppur guidato, a riconoscere i dati essenziali in situazioni semplici e a individuare le fasi elementari del percorso risolutivo, relativamente a situazioni già affrontate, attraverso una sequenza ordinata di procedimenti adeguati.

Non raggiunto

COMPORTAMENTO

Competenze sociali

e civiche

Collaborare e

partecipare

Interazioni nel

gruppo

Interagisce in modo collaborativo, partecipativo e costruttivo nel gruppo.

Avanzato

(10)

Interagisce in modo partecipativo e collaborativo nel gruppo Avanzato

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(9)

Interagisce attivamente nel gruppo Intermedio

(8)

Interagisce in modo collaborativo nel gruppo. Intermedio

(7)

Interagisce in modo sufficientemente collaborativo nel gruppo Base

(6)

Ha difficoltà di collaborazione nel gruppo. Non raggiunto

Disponibilità al confronto

Gestisce in modo positivo la conflittualità e favorisce il

confronto Avanzato

(10)

Gestisce in modo positivo la conflittualità ed è sempre disponibile al confronto

Avanzato

(9)

Gestisce in modo positivo la conflittualità ed è quasi sempre disponibile al confronto

Intermedio

(8)

Gestisce in modo positivo la conflittualità Intermedio

(7)

Non sempre riesce a gestisce la conflittualità Base

(6)

Non sa gestire la conflittualità Non raggiunto

Rispetto dei

diritti altrui

Conosce e rispetta sempre e consapevolmente i diversi punti di

vista e ruoli altrui

Avanzato

(10)

Conosce e rispetta sempre i diversi punti di vista e i ruoli altrui. Avanzato

(9)

Conosce e rispetta i diversi punti di vista e i ruoli altrui. Intermedio

(8)

Generalmente rispetta i diversi punti di vista e i ruoli altrui Intermedio

(7)

Rispetta saltuariamente i diversi punti di vista e i ruoli altrui Base

(6)

Non rispetta i diversi punti di vista e i ruoli altrui Non raggiunto

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Assolvere gli

obblighi

scolastici

Assolve in modo regolare e responsabile gli obblighi scolastici Avanzato

(10)

Assolve in modo regolare e abbastanza responsabile gli obblighi

scolastici

Avanzato

(9)

Assolve in modo regolare gli obblighi scolastici Intermedio

(8)

Assolve in modo superficiale gli obblighi scolastici Intermedio

(7)

Scarso assolvimento degli obblighi scolastici Base

(6)

Non assolve gli obblighi scolastici Non raggiunto

Rispetto delle

regole

Pieno rispetto delle regole Avanzato

(10)

Rispetta in modo scrupoloso le regole Avanzato

(9)

Rispetta consapevolmente le regole

Intermedio

(8)

Rispetta sempre le regole Intermedio

(7)

Rispetta saltuariamente le regole Base

(6)

Gravi episodi contrari alle regole contenute nel Regolamento d’Istituto e nel Patto di Corresponsabilità che hanno dato luogo alle sanzioni disciplinari previste.

Non raggiunto

Essendo la valutazione del comportamento frutto di una media tra più indicatori, l’assegnazione finale di un voto non sottintende che tutte le sue voci siano state rispettate.

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Griglia di riferimento per la valutazione degli apprendimenti (scuola primaria e secondaria di I grado) relativi alle seguenti competenze: comunicazione nella madrelingua e nelle lingue straniere, competenze in matematica e competenze di base in scienze e tecnologia, consapevolezza ed espressione culturale (storia, arte, musica, educazione fisica)

CONOSCENZE ED ABILITÀ LIVELLO DELLE COMPETENZE

a) Conoscenze organiche e particolarmente approfondite.

b) Ottima capacità di comprensione , di analisi e di rielaborazione critica.

c) Sicura ed efficace applicazione di concetti, regole e procedure.

d) Esposizione fluida, ricca e ben articolata con uso sicuro del linguaggio specifico.

e) Ottima capacità di operare collegamenti tra discipline e di stabilire relazioni .

Livello avanzato/10

Applica autonomamente conoscenze ed abilità in modo corretto, ragionato e personale, anche in situazioni nuove. Trova le soluzioni migliori.

a) Conoscenze ampie e approfondite. b) Notevole capacità di comprensione, di analisi e di

rielaborazione critica. c) Efficace applicazione di concetti, regole e

procedure. d) Esposizione precisa, ricca e ben articolata con uso

appropriato del linguaggio specifico. e) Sicura capacità di operare collegamenti

interdisciplinari e di stabilire relazioni.

Livello avanzato/ 9

Applica autonomamente conoscenze ed abilità in modo corretto e ragionato, anche in situazioni nuove.

a) Conoscenze sicure e complete. b) Buona capacità di comprensione , di analisi e di

rielaborazione. c) Idonea applicazione di concetti, regole e

procedure. d) Esposizione chiara e articolata con uso preciso del

linguaggio specifico. e) Soddisfacente capacità di operare collegamenti

interdisciplinari e di stabilire relazioni.

Livello intermedio/8

Applica autonomamente conoscenze ed abilità in modo corretto e sa affrontare situazioni nuove.

a) Conoscenze discrete . b) Adeguata capacità di comprensione e di analisi . c) Discreta applicazione di concetti, regole e

procedure. d) Esposizione chiara e sostanzialmente corretta con

uso adeguato del linguaggio specifico. e) Discreta capacità di operare collegamenti

disciplinari e di stabilire relazioni.

Livello intermedio /7

Applica autonomamente conoscenze ed abilità e sa affrontare semplici situazioni nuove.

a) Conoscenze essenziali. b) Elementare ma pertinente capacità di

comprensione . c) Accettabile applicazione di concetti, regole e

procedure. d) Esposizione piuttosto corretta con uso essenziale

del lessico specifico. e) Sufficiente capacità di operare collegamenti

interdisciplinari e di stabilire relazioni.

Livello base/ 6

Applica le conoscenze e le abilità minime in contesti noti.

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a) Conoscenze generiche e parziali. b) Mediocre capacità di comprensione. c) Modesta applicazione di concetti, regole e

procedure. d) Esposizione non sempre lineare e coerente con uso

approssimativo del linguaggio specifico. e) Limitata capacità di operare collegamenti

interdisciplinari e di stabilire relazioni.

Livello non raggiunto/ 5 Applica le conoscenze e le abilità minime in contesti semplici, se guidato.

a) Conoscenze frammentarie e incomplete. b) Stentata capacità di comprensione. c) Confusa applicazione di concetti, regole e

procedure. d) Esposizione lacunosa. e) Insufficiente capacità di operare collegamenti e di

stabilire relazioni.

Livello non raggiunto / 4 e <

Non sa applicare le minime conoscenze ed abilità.

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12.f Valutazione degli alunni con bisogni educativi speciali

Nei confronti degli alunni con minorazioni fisiche o sensoriali non si procede, di norma, a

valutazioni differenziate, mentre, per gli alunni in situazione di handicap psichico, la

valutazione, adeguatamente differenziata, tiene conto degli obiettivi prefissati nel Piano

Educativo Individualizzato (PEI).

L’individualizzazione del percorso educativo previsto dal PEI per l’alunno con disabilità può

influire, a seconda della tipologia di disabilità e della sua gravità, sui metodi di valutazione.

L’articolo 9 del Regolamento sulla valutazione degli alunni (dpr 122/2009) prevede che, in

sede di esame conclusivo del primo ciclo di istruzione, le prove saranno adattate in

relazione agli obiettivi del PEI.

Le prove differenziate avranno un valore pari a quelle ordinarie ai fini del superamento

dell’esame e del conseguimento del diploma di licenza.

Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) adeguatamente certificate, la

valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate durante l’ esame

di fine ciclo, devono tenere conto delle specifiche situazioni soggettive di questi alunni e di

quanto espressamente programmato nei singoli Piani Didattici Personalizzati (PDP); a tali

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fini, nello svolgimento dell’attività didattica e delle prove di esame, sono adottati, gli

strumenti metodologico-didattici compensativi e dispensativi ritenuti più idonei.

Per gli alunni stranieri una commissione provvederà a rilevare il livello scolastico e

formativo di partenza al fine di definire la giusta classe di ammissione e un percorso

educativo personalizzato da pianificare con il consiglio di classe. La famiglia verrà informata

sulla necessità di programmare un Percorso didattico Personalizzato (PDP), atto a favorire

l’inserimento nel nuovo contesto scolastico, l’acquisizione della lingua italiana e il successo

formativo dell’allievo.

La valutazione degli alunni allogeni sarà pensata nel contesto del percorso delineato

dall’equipe pedagogica. Essa avrà un carattere soprattutto orientativo e formativo

finalizzato alla promozione della persona nell'interezza della sua storia e del suo progetto

esistenziale. I docenti utilizzeranno prove di verifica appositamente predisposte.

Per tutti gli alunni con bisogni educativi speciali , individuati secondo la direttiva ministeriale

27/12/2012, la valutazione avviene sulla base del loro PDP.

12. g Prove Invalsi

È stata introdotta la prova scritta a carattere nazionale10 prevista dalla Legge n. 176/2007, volta a

verificare i livelli generali e specifici di apprendimento conseguiti dagli alunni in italiano e

matematica (classi II e V elementare e III media).

Si tratta di una prova scritta elaborata dall'Invalsi (Istituto nazionale per la valutazione del sistema

educativo di istruzione e formazione), uguale per tutti gli studenti italiani e si affianca alle altre

prove, scritte e orali, elaborate dalle singole scuole. Gli esaminandi affrontano esercizi di

comprensione del testo, della struttura della lingua italiana e quindici di matematica (in futuro si

prevede saranno estese a Inglese e Scienze).

Tale prova, che ha permesso una valutazione standardizzata, ha arricchito il lavoro dei docenti, che

hanno potuto “misurare” la ricaduta della loro azione insegnamento – apprendimento.

12.g Criteri di ammissione alla classe successiva e all’esame di Stato

Per la scuola primaria “i docenti, con decisione assunta all' unanimità, possono non ammettere

l'alunno alla classe successiva solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione“ (art.3

Legge 30 ottobre 2008, n. 169). Nella scuola primaria non è previsto un esame finale di licenza.

Nella scuola secondaria di I grado ai fini dell’ammissione alla classe successiva o all’esame di fine

ciclo è necessario che l’alunno/a abbia :

10 Con la presente nota si provvede a fornire le necessarie informazioni circa le date e le modalità di svolgimento e correzione delle prove inserite

nelle rilevazioni periodiche e sistematiche degli apprendimenti predisposte dall'INVALSI ai sensi della vigente normativa (art.10 D.P.R. 275/1999,

D.P.R. 313/2000, art. 3 1. 53/2003, D.P.R. 286/2004 1. 176/2007, art. 17 D. Lgs.213/2009, 1. 35/2012 art. 51 c.2, Direttiva MIUR n. 85 del 12.10.2012.

Per le classi II e V primaria, III secondaria di primo grado e II secondaria di secondo grado, le modalità di conduzione della rilevazione sono

sostanzialmente immutate. Si ricorda che per Italiano la prova sarà volta ad accertare la capacità di comprensione del testo e le conoscenze di base

della struttura della lingua italiana. Per Matematica la prova verificherà le conoscenze e le abilità nei sottoambiti discipl inari di Numeri, Spazio e

Figure, Dati e Previsioni e Relazioni e Funzioni, quest’ultimo solo a partire dalla classe V primaria. Le prove, sottoposte a una verifica preliminare sul

campo, mirano anche a verificare il grado di raggiungimento degli attuali obiettivi di apprendimento stabiliti a livello nazi onale per i diversi cicli

scolastici (cfr. www.istruzione.it).

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frequentato almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato (art. nr. 11 del D. Lgs. nr.

59 del 19/02/2004);

avuto un comportamento non inferiore alla sufficienza (comma 3 dell’articolo 2 della

L.169/2008);

ottenuto una votazione non inferiore di sei decimi in ogni disciplina (art. 3 della

L.169/2008); con decisione a maggioranza o all’unanimità il Consiglio di Classe può

ammettere nonostante vi sia la “presenza di alcune carenze relativamente al

raggiungimento degli obiettivi di apprendimento ” (Regolamento per la valutazione, DPR

n°122 del 2009, comma 7 art. 2, comma 2, art.3).

12.h Comunicazione alle famiglie

In considerazione dell’art. 2, comma 4, del DPR 24 giugno 1998, n. 249 , le famiglie vengono messe

al corrente circa il livello di acquisizione di abilità/ conoscenze e i comportamenti dei propri figli in

relazione alle attività didattiche ed educative realizzate, attraverso:

- il libretto scolastico

- lettera

- comunicazioni sul diario

- i colloqui individuali e generali

- documento di valutazione intermedia con profilo dello studente (primaria e secondaria di

primo grado)

- la scheda di valutazione

- la certificazione delle competenze

- il diploma conclusivo.

Le comunicazioni degli esiti alle famiglie avvengono in vari momenti:

Scuola dell'Infanzia

- due incontri individuali nel corso dell'anno scolastico con presa visione del documento di

osservazione sistematica del processo evolutivo

- assemblee come momenti di verifica rispetto all’attuazione della programmazione iniziale

presentata ai genitori

Scuola Primaria e Scuola Secondaria di primo grado

- due incontri individuali con le famiglie, ciascuno a metà quadrimestre con presa visione del

documento di valutazione intermedia

- due incontri individuali, per presa visione e consegna documento di valutazione, alla fine

del primo e del secondo quadrimestre.

12.i Documentazione relativa alla valutazione

Il percorso della valutazione viene registrato nei seguenti documenti:

o Registro personale dell’Insegnante

o Registro dei verbali del C.d.C

o Documento di valutazione intermedia e profilo dello studente

o Scheda di valutazione

o Documento di certificazione delle competenze, al termine della Scuola Primaria

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o Documento istruttorio e finale di certificazione delle competenze, compilato dal Consiglio

di classe in sede di scrutino al termine del terzo anno della Scuole Secondaria di I grado e

dalla sottocommissione d’esame al termine delle prove d’esame di Stato, conclusivo del I

ciclo d’istruzione.

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13.Fabbisogno ed organizzazione delle risorse

Le nostre scelte progettuali saranno perseguite attraverso l’organico dell’autonomia il

quale, funzionale alle nostre esigenze didattiche ed organizzative, concorre alla realizzazione del

piano dell’offerta formativa con attività di insegnamento, di potenziamento, di sostegno, di

organizzazione, di progettazione e di coordinamento (comma 5 della legge 107).

Considerati gli obiettivi formativi e le connesse attività progettuali, curricolari, extracurricolari,

educative ed organizzative nonché le iniziative di potenziamento, individuati all’interno del PTOF,

definiamo il seguente organico dell’autonomia che include:

il fabbisogno dei posti comuni e di sostegno (i docenti inseriti nell’organico di diritto):

il fabbisogno dei posti per il potenziamento dell’offerta formativa (i docenti che saranno immessi in ruolo: 10 posti per ricoprire le seguenti aree:

1. Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche 2. Potenziamento delle competenze matematico-logiche scientifiche 3. Potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicale ed artistiche 4. Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica 5. Legalità e sostenibilità ambientale 6. Alfabetizzazione artistica e tecnica 7. Potenziamento delle discipline motorie 8. Sviluppo delle competenze digitali 9. Didattica e attività laboratoriale 10. Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica

il fabbisogno relativo ai posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliare:

Tipologia Numero

Assistente amministrativo 4 +DSGA

Collaboratore Scolastico 20

Scuola dell’Infanzia Scuola Primaria Scuola Secondaria I grado

POSTI COMUNI SOSTEGNO POSTI COMUNI SOSTEGNO POSTI COMUNI SOSTEGNO

21

2

36

5

20 +5 (strumento musicale)

3

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il fabbisogno di infrastrutture e di attrezzature materiali:

Infrastrutture Motivazione

Laboratorio informatico- linguistico Valorizzare e potenziare le competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese e alle altre lingue dell'Unione europea con l’aiuto delle nuove tecnologie.

Mediabiblioteca Rafforzare le competenze linguistiche e digitali.

Laboratorio musicale e strumenti Potenziare l’indirizzo musicale e le competenze in campo artistico-musicale.

Attrezzature sportive Potenziare le discipline motorie.

Spazio e attrezzature per progetti di fotografia

Rafforzare e ampliare le competenze artistiche.

Attrezzatura per laboratorio scientifico Potenziare la didattica laboratoriale e le competenze scientifiche.

Attrezzatura per laboratorio artistico Potenziare la didattica laboratoriale e le competenze artistiche.

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14.Attività di formazione del personale scolastico

Come previsto dalla Legge 107 comma 124, il nostro Istituto progetta ed inserisce nel proprio

piano la programmazione delle attività formative rivolte al personale amministrativo, tecnico ,

ausiliare e docente in quanto è anche stabilito per quest’ultimi che nell'ambito degli

adempimenti connessi alla loro funzione , la formazione in servizio degli insegnanti di ruolo sia

obbligatoria, permanente e strutturale.

Le attività di formazione, definite in coerenza con il piano dell'offerta formativa e con i risultati

emersi dal piano di miglioramento, comporteranno quindi da parte del personale scolastico delle

prestazioni aggiuntive oltre all’orario di servizio.

Le attività di formazione, previa delibera dall’organo collegiale, avendo presente le linee

programmatiche del piano formativo, saranno le seguenti:

Attività formativa Personale coinvolto Priorità strategica correlata

“ Scuola digitale” Docente Usare in modo corretto , consapevole ed appropriato l’attrezzatura digitale.

“ DSA e BES” Docente Ridurre i casi di insuccesso formativo, prevenire e contrastare la dispersione scolastica.

“ Sicurezza” Tutto Rendere l’ambiente sicuro e protetto.

“Didattica digitale

integrata”

Docente Promuovere pratiche didattiche innovative per offrire ai docenti la possibilità di scegliere opportunamente strategie e metodi stimolanti e coinvolgenti per gli alunni affinché questi possano formarsi come persone e cittadini.

“ Miglioramento…in prospettiva”

Docente Acquisire gli strumenti per il monitoraggio del PDM

“Protocollo informatico” Amministrativo

Adottare metodi innovativi nella gestione amministrativa della scuola.

“ Pronto Soccorso” Collaboratori Scolastici Intervenire in modo corretto sui bambini affetti da particolari patologie.

“Educhiamo alla legalità” Docente Individuare pratiche didattiche innovative e coinvolgenti per formare cittadini rispettosi delle leggi.

“ Spazio Moodle” Docente Utilizzare in maniera sapiente il LMS, sistema per la gestione di corsi online, per creare classi virtuali che permettono efficaci e coinvolgenti esperienze di apprendimento in rete.

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ALLEGATI

Atto di Indirizzo Del Dirigente Scolastico

Piano di Miglioramento

Patto di Corresponsabilità

Curricolo Verticale

Piano Nazionale Scuola Digitale Triennale

Progetti per l’ampliamento dell’offerta formativa (organico di potenziamento)

Regolamento d’Istituto