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ODCEC - Torino, 21 Novembre 2018
Dott. Vladimiro Rambaldi
Dottore Commercialista e Presidente Cordusio Fiduciaria S.p.A.
PERCORSO FORMATIVO SU STRUMENTI DI SEGREGAZIONE E PROTEZIONE DEL PATRIMONIO
Panoramica e confronto fra gli istituti per la tutela e segregazione dei patrimoni
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AGENDA
1. La responsabilità patrimoniale universale
2. Inquadramento giuridico
3. Gli strumenti
4. Il ciclo del rischio
5. Il metodo5
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LA RESPONSABILITÀ PATRIMONIALE UNIVERSALE:PREMESSA
Gli ordinamenti giuridici moderni sono costruiti intorno al principio per cui l’omissione diun comportamento dovuto o la commissione di un atto lesivo generano unaresponsabilità patrimoniale in capo all’autore della violazione.
Alla ricerca di un equilibrio tra l’interesse individuale alla tutela del patrimonio personalee il diritto alla tutela delle pozioni giuridiche violate che ha rilevanza di interessepubblico per la certezza e la continuità del sistema delle relazioni stesse.
Il fenomeno è reso di grande attualità dalle insidie di normative di settore sempre piùstringenti (in materia di sicurezza, di tutela ambientale, di concorrenza, diresponsabilità da reato degli enti collettivi, ecc.).
Esistono numerose fonti di responsabilità provenienti da vari ambiti(l’impresa, la professione, la famiglia, il patrimonio, ecc.) chepotrebbero innescare aggressioni al patrimonio personale di unsoggetto.Non sempre tale rischio viene esattamente percepito dai soggettiinteressati.Inoltre è raro che, nella fase di accumulo del patrimonio, si sia tenutoconto della necessità di proteggersi da attacchi da parte di terzisoggetti.
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Conoscere, analizzare e minimizzare i rischi connessi alla propria attivitàrappresenta il primo passaggio fondamentale per un’ azione di protezione.
Non sempre i soggetti potenzialmente responsabili hanno consapevolezza deirischi che incombono sul proprio patrimonio personale o hanno fattoabbastanza per coprirsi da tali rischi.
Eppure esistono elevate probabilità che alcune fonti di responsabilità siesprimano in un’aggressione del patrimonio personale, pur traendo origineda eventi del tutto estranei da esso (ad es. l’impresa, la professione, la potestàdi genitori o la custodia di animali).
La composizione del patrimonio personale è effetto di un processo diaccumulazione distribuito in un certo periodo di tempo.
Raramente e comprensibilmente durante l’accumulo le scelte di investimentosono ispirate dall’obiettivo di raggiungere la migliore combinazionepatrimoniale possibile ai fini di un’efficiente protezione dal rischio diaggressioni.
L’efficacia della protezione dipende da una serie di passaggi logici e strutturati
LA RESPONSABILITÀ PATRIMONIALE UNIVERSALE:UNA QUESTIONE DI METODO
CONOSCERE IL RISCHIO
ANALIZZARE IL PROPRIO PATRIMONIO
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LA RESPONSABILITÀ PATRIMONIALE UNIVERSALE:CRITERI GUIDA
… per rafforzare la resistenza del patrimonio di fronte ad azionirevocatorie
… per diminuire l’impatto complessivo del rischio patrimoniale
… per assicurare la coerenza tra lo strumento di tutela adottato e lanatura del bene oggetto di protezione
… l’interesse che si intende perseguire deve essere di gradoalmeno pari a quello del creditore a ricevere quanto gli spetta
TEMPESTIVITA'
DIVERSIFICAZIONE
APPROPRIATEZZA
MERITEVOLEZZA
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Nessun bene sfugge alla funzione di garanzia generica (responsabilità patrimoniale).
Non si tratta soltanto di un’affermazione di principio!
L’ordinamento ammette a tal fine anche vere e proprie interferenze di natura eccezionale nella sfera giuridica e patrimoniale del debitore.
Il debitore risponde sempre con tutti i suoi beni presenti e futuri(art. 2740 c.c.). Ciò corrisponde all’interesse fondamentale del nostroordinamento di garantire la certezza e l’affidamento nei rapporti giuridicied economici.
Art. 2900 c.c. – Azione surrogatoria (impedire gli effetti pregiudizievoli che possano derivare al creditore dall’inerzia del debitore).
INQUADRAMENTO GIURIDICO:IL PRINCIPIO CARDINE
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Art. 2901 c.c. – Azione revocatoria (rendere inefficaci determinati atti dispositivi compiuti, cfr. slide seguenti).
Interferenze ammesse
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INQUADRAMENTO GIURIDICOL'ARTICOLO 2929 - BIS COD. CIV.
Il D.L. 27 giugno 2015, n. 83, introduce nel codice civile, dopo l’art. 2929, la Sezione I-bisintitolata “Dell’espropriazione di beni oggetto di vincoli di indisponibilità o di alienazioni a titologratuito” la quale contiene un unico articolo:
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Art. 2929 bis rubricato Espropriazione di beni oggetto di vincoli di indisponibilità o dialienazioni a titolo gratuito
Con tale disposizione il Legislatore ha inteso rafforzare la tutela del creditore pregiudicato da unatto del suo debitore che costituisca su beni immobili o mobili registrati dei vincoli di indisponibilitào effettui operazioni di alienazione a titolo gratuito, dopo il sorgere del credito: in tal caso alcreditore è offerta la possibilità di procedere direttamente ad esecuzione forzata, senzanecessità di ottenere - come invece era prima necessario - una sentenza dichiarativa di inefficacianei suoi confronti dell'atto compiuto (c.d. azione di revocatoria).
La condizione per procedere in questo modo è quella di trascrivere il pignoramento entro un annodalla trascrizione dell'atto pregiudizievole.
Qualora, inoltre, l'atto pregiudizievole sia una alienazione a titolo gratuito, l'espropriazione potràessere compiuta direttamente nei confronti del terzo acquirente.
Il debitore od il terzo esecutato potranno sempre difendersi contestando la sussistenza deipresupposti dell'azione proposta dal creditore, nonché la mancata conoscenza, da parte deldebitore, del pregiudizio arrecato al creditore.
Una volta decorso l'anno, resta impregiudicata la possibilità di poter esperire, ricorrendone ipresupposto, l'azione di revocatoria di cui alle slide precedenti.
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Il codice civile (art. 2905 cod.civ. e 671 cod.proc.civ. Sequestro Conservativo) consente alcreditore, che ha fondato timore di perdere la garanzia del proprio credito di poter chiedere ilsequestro conservativo dei beni del debitore o dei beni di cui dispone il terzo inconseguenza di atti dispositivi revocati.
Graduazione degli interessi dei creditori:
Concorso dei creditori e cause di prelazione.I creditori hanno diritto di essere soddisfatti sui beni del debitore, salve le cause legittimedi prelazione. Sono cause legittime di prelazione i privilegi, il pegno e le ipoteche.
Surrogazione dell’indennità alla cosa in caso di perimento della stessa (sommedovute dagli assicuratori sono vincolate al pagamento dei crediti privilegiati).
Diminuzione della garanzia per diminuzione del valore della cosa (legittima la richiestadi idonea garanzia su altri beni e in mancanza l'immediato pagamento del debito).
INQUADRAMENTO GIURIDICO:MISURE CAUTELARI E GRADUAZIONE DEGLI INTERESSI
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Art. 2741
Art. 2742
Art. 2743
Misure cautelari:
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Il codice considera “esposti” all’azione esecutiva tutti i beni del debitore e, in certi casi, anchequelli del terzo.
INQUADRAMENTO GIURIDICO:L'AZIONE ESECUTIVA
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Il creditore ha il potere di far espropriare anche i beni di un terzo:
1. se vincolati a garanzia del credito;
2. se sono oggetto di un atto che è stato revocato in quanto ritenuto pregiudizievole;
3. se il terzo ne è il mero detentore o debitore (art. 543 e ss. cpc);
4. nel caso di cui all'art. 2929-bis cod.civ. sopra illustrato.
Ai sensi dell’art. 2910 c.c., infatti, per conseguire quanto gli spetta il creditore può far
espropriare i beni del debitore secondo le norme del codice di procedura civile (art. 474 ess.).
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"Tutelare il proprio patrimonio dagli attacchi dei creditoriè legittimo?"
Nel nostro ordinamento è possibile rinvenire tra i principi generali l’interesse del creditore a riceverequanto gli spetta.
Non si rinviene analogo principio in favore del debitore. In altri termini, il nostro ordinamento non ritienemeritevole di tutela un generico interesse del creditore a sottrarre in tutto o in parte il propriopatrimonio dalle pretese dei propri creditori.
La ragione è la stessa che fa attribuire all’interesse del creditore i gradi di principio generale del nostroordinamento: la certezza e l’affidabilità dei rapporti commerciali.
Mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudiceChiunque, per sottrarsi all'adempimento degli obblighi civili nascenti da una sentenza di condanna o dei quali è in corso l'accertamento dinanzi l'Autorità giudiziaria, compie, sui propri o sugli altrui beni, atti simulati o fraudolenti, o commette allo stesso scopo altri fatti fraudolenti, è punito, qualora non ottemperi alla ingiunzione di eseguire la sentenza, con la reclusione fino a tre anni o con la multa da 103 Euro a 1.032 Euro.
Sottrazione fraudolenta al pagamento di imposteSalvo che il fatto costituisca piu' grave reato, e' punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni chiunque, al fine di sottrarsi al pagamento di imposte sui redditi o sul valore aggiunto ovvero di interessi o sanzioni amministrativerelativi a dette imposte di ammontare complessivo superiore a lire cento milioni, aliena simulatamente o compiealtri atti fraudolenti sui propri o su altrui beni idonei a rendere in tutto o in parte inefficace la procedura di riscossione coattiva.
INQUADRAMENTO GIURIDICO:IL QUESITO DI FONDO
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Art. 388, co. 1 c.p.
Art. 11 D. Lgs 74/2000
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"La conclusione di quanto precede potrebbe essere:l'illegimità della tutela?"
INQUADRAMENTO GIURIDICO: LA MERITEVOLEZZA DEGLI INTERESSI
In tale direzione è possibile separare una parte del proprio patrimonio per perseguire interessi che appaiono meritevoli di una tutela superiore allo stesso interesse del debitore a ricevere quanto gli spetta.
L’effetto principale che si determina è che su questa parte di patrimonio non possono essere fatte valere pretese da parte dei creditori diversi da quelli qualificati da una specifica relazione con lo stesso patrimonio separato.
Non si tratta di una risposta valida a titolo generale, essendo imprescindibile un'analisi specifica dei singoli casi in relazione al loro contesto proprio.
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Diamo una risposta negativa in quanto l’ordinamento ammette espressamentelimitazioni della responsabilità patrimoniale
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Patrimoni separati per il perseguimento di specifiche finalità tutelate dallalegge, la cui protezione dipende dal fatto che l’ordinamento ritiene l’interessesottostante meritevole di tutela oltre l’interesse del creditore (il fondopatrimoniale artt. 167 e ss. del c.c., i vincoli di destinazione art. 2645-ter c.c., ipatrimoni destinati a specifico affare societario art. 2447-bis e ss. c.c., le polizzeassicurative art. 1923 c.c.).
Patrimoni segregati per spossessamento, la cui efficacia dipende dallospossessamento da parte del soggetto obbligato di tutto o parte del suopatrimonio (il trust, la costituzione o l’istituzione di una persona giuridica, societào ente, dotata di patrimonio).
Patrimoni riservati, la cui efficacia dipende dalla difficoltà di identificare iltitolare effettivo di un bene o addirittura dalla difficoltà di rintracciare il benestesso (mandato fiduciario, investimenti in Paesi dove vige il segreto bancario,investimenti in beni la cui circolazione non è regolamentata o tracciabile).
GLI STRUMENTI DI PROTEZIONECATEGORIE E CLASSIFICAZIONE
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Gli strumenti di asset protection possono essere raggruppati per uniformità diprincipio ispiratore in 3 categorie
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GLI STRUMENTI DI PROTEZIONEIL FONDO PATRIMONIALE
Semplicità ed economicità
Controllo formale
Particolarmente adatto per beni immobili
Credibilità nel sistema
Presuppone una famiglia legittima
Esclusione di alcuni beni (soprattutto il denaro, dubbi sui titoli di credito che non possono essere resi nominativi)
Alcuni condizionamenti in caso di presenza di figli minori (ingerenza giudice tutelare, regole per l’amministrazione, durata fino al raggiungimento della maggiore età dell’ultimo figlio)
Utilizzo in funzione dei bisogni della famiglia
I bisogni della famiglia sono anche un parametro di congruità
La separazione è effetto di quanto disposto dall’art. 170 c.c., secondo il quale l’esecuzione sui beni del fondo e sui frutti di essi non può aver luogo per debiti che il creditore conosceva essere stati contratti per scopi estranei alla famiglia
VANTAGGI SVANTAGGI
BISOGNI DELLA FAMIGLIA
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Il fondo patrimoniale (art. 167 c.c.) consente di segregare immobili, mobili registrati etitoli di credito
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GLI STRUMENTI DI PROTEZIONEI VINCOLI DI DESTINAZIONE
Tutti quelli di un patrimonio segregato
Gestione sacrificata
Limitazione della tipologia di beni potenzialmente vincolabili
Specificità dei fini
È la previsione normativa con cui il nostro ordinamento civilistico si è più avvicinato all’istituto del trust. Il vincolo può essere apposto per un periodo massimo di 90 anni:
mediante atto pubblico
su immobili e mobili registrati
per interessi meritevoli di tutela riferibili a persone con disabilità, pubbliche amministrazioni, enti e persone fisiche.
Il vincolo rende i beni segregati: essi non possono essere aggrediti da creditori che non traggano titolo dal medesimo scopo del vincolo.
VANTAGGI SVANTAGGI
SCOPI PUBBLICI E SOCIALI
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I vincoli di destinazione (art. 2645-ter) consentono di segregare beni immobili e mobiliregistrati
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GLI STRUMENTI DI PROTEZIONEI PATRIMONI DESTINATI AD UNO SPECIFICO AFFARE
Tutti quelli di un patrimonio segregato
Attirare nuovi capitali;
Può comprendere anche denaro;
Soluzione favorita da A.E. per imposte indirette sulla costituzione del vincolo (NO efficacia traslativa)
Limitato a società per azioni
Limite 10% PN
VANTAGGI SVANTAGGI
a) creazione di un patrimonio autonomo destinato a soddisfare i finanziatori di un determinato affare
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Gli artt. 2447-bis e ss. consentono alle società di isolare una parte del patrimonio aziendalee destinarlo ad affari specificamente determinati, ovvero per il rimborso di unfinanziamento, interrompendo qualsiasi comunicazione con il patrimonio societario d’origine
b) creazione di un patrimonio separato costituito dai proventi dell'affare dove sarà riservata una preferenza ai finanziatori sugli utili che deriveranno dall'affare finanziato
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GLI STRUMENTI DI PROTEZIONELE POLIZZE ASSICURATIVE
Flessibilità (il contraente può: revocare la proposta; recedere dal contratto; sospendere il pagamento dei premi e riprenderlo; integrare il contratto, ove previsto; chiedere il riscatto; cedere il contratto, darlo in pegno o vincolare le somme assicurate; essere sostituito; concedere le polizze a garanzia di una obbligazione)
Pianificazione successoria
Gestione finanziaria
Efficienza fiscale
Limitata a denaro, titoli et similia
Restrizioni in uscita
Applicabilità delle norme in materia di collazione (art. 737 c.c.) e imputazione (art. 747 c.c.)
Azione di riduzione sui premi (art. 555 c.c.).
Le somme dovute al contraente o al beneficiario non possono essere sottoposte ad azione esecutiva o cautelare.
I premi pagati sono revocabili se compiuti in pregiudizio delle ragioni dei creditori, sempre che ricorrano le condizioni previste dall’art. 2901 c.c..
E’ un contratto con il quale l’assicuratore, verso il pagamento di un premio, si obbliga a erogare a uno o più beneficiari un capitale o una rendita al verificarsi di un evento.
VANTAGGI SVANTAGGI
FINALITA' PREVIDENZIALI
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Le polizze assicurative (art. 1923 c.c.) consentono di destinare e segregare una parte delpatrimonio ad occorrenze future di natura previdenziale
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Per Trust s’intendono “i rapporti giuridici istituiti da una persona, il Disponente, con atto tra vivi o mortiscausa, qualora dei beni siano stati posti sotto il controllo di un trustee nell’interesse di un beneficiario o perun fine determinato” (art. 2 Convenzione dell'Aja).
Riferimenti normativi in tema di Trust
Legge applicabile ai trust e loro riconoscimento
Ratifica ed esecuzione della Convenzione Aja. Nel nostro ordinamento entra in vigore il 1°gennaio1992.
Trascrizione di atti di destinazione per la realizzazione di interessi meritevoli di tutela riferibili apersone con disabilità, a pubbliche amministrazioni, o ad altri enti o persone fisiche
GLI STRUMENTI DI PROTEZIONEIL TRUST
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Convenzione Aja del 1°luglio 1985
Legge 16 ottobre 1989, n.
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Art. 2645-ter codice civile
Conosciuto e utilizzato da secoli nel Regno Unito, Usa e altri Paesi di common law, il trust si fonda sulprincipio dell’affidamento (fiducia – obbligazione naturale)
Disciplina fiscale
Finanziaria 2007. Riconosce autonoma soggettività tributaria rilevante ai fini dell’IRES; L. 286/2006. Rilevanza del trust ai fini dell’imposta sulle donazioni e successioni, in quanto vincolo
di destinazione - una giurisprudenza crescente e sempre più ondivaga; Agenzia Entrate. Circ. 48/E del 6 agosto 2007, Circ. 3/E del 22 gennaio 2008, Circ. 28/E del 27
marzo 2008, Circ. 61/E 27 dicembre 2010.
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Soggetti: Disponente (Settlor), Trustee, Beneficiari, Guardiano (Protector)
Modalità di istituzione: Forma scritta, atto inter vivos o mortis causa
Atti del trust: atto istitutivo, atto di conferimento, lettera di auspici
GLI STRUMENTI DI PROTEZIONEIN PATRICOLARE SUL TRUST
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CARATTERISTICHE
EFFETTI
CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA
Intestazione dei beni al trustee o ad altra persona per conto del trustee (art. 2 Conv. Aja)
Segregazione dei beni (artt. 2 e 11 Conv. Aja)
Destinazione vincolata (art. 2 Conv. Aja)
Nessuno Stato è tenuto a riconoscere nel proprio ordinamento gli effetti di trusts istituiti inviolazione delle norme inderogabili dell’ordinamento e dell’ordine pubblico (artt. 13, 15, 16, 18Conv. Aja).
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GLI STRUMENTI DI PROTEZIONELA RISERVATEZZA COME STRUMENTO DI PROTEZIONE
La capacità di resistenza di uno strumento di asset protection è strettamente legata al grado di riservatezza in cui la pianificazione si sviluppa.
Talvolta, è la stessa riservatezza sull’effettiva titolarità di certi beni a proporsi come un ottimo strumento di protezione, sia pur indirettamente, infatti il processo esecutivo è un processo che aggredisce i beni del debitore, posto che se ne conoscano:
l’esistenza
l’effettiva riconducibilità al titolare
Il mandato fiduciario è uno strumento giuridico in base al quale un soggetto (il fiduciante) trasferisce un diritto o uno o più beni a un altro soggetto (il fiduciario), che avrà il compito di amministrarlo in modo professionale, trasparente e riservato.
La titolarità del bene resterà sempre in capo al mandante, il quale dovrà fornire alla fiduciaria, in forma scritta, tutte le istruzioni, le informazioni e la documentazione necessaria che riguarda il bene o i beni da gestire.
Si può parlare, nel caso di mandato fiduciario, di proprietà fiduciaria con contenuto limitato nel tempo e nei poteri.
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RISERVATEZZA E PROTEZIONE
CARATTERISTICHE DEL MANDATO FIDUCIARIO
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Il mandato fiduciario è il contratto con cui le Società Fiduciarie (istituite edisciplinate dalla L. 23 novembre 1939 n. 1966) assumono l’amministrazionedei beni per conto di terzi, l’organizzazione e la revisione contabile diaziende e la rappresentanza dei portatori di azioni e obbligazioni
L. 23 novembre 1939 n. 1966 (legge istitutiva) D.M. 16 gennaio 1995 (norme autorizzazione, revisione e vigilanza) Artt. 1703 e ss. Codice Civile (mandato senza rappresentanza, in quanto applicabili) D. Lgs 141/2010 (modifica art. 199 TUF) Art. 12 DDL. 2 febbraio 2011 (disciplina del contratto di Fiducia) – Rinvio L. n. 246/2005 (semplificazione normativa e delega al Governo per il riordino)
GLI STRUMENTI DI PROTEZIONEIL MANDATO FIDUCIARIO
Riferimenti normativi in tema di mandato fiduciario
Tipologie di mandati fiduciari
Incarico di mera amministrazione
Incarico di amministrazione con istruzioni
con intestazione
senza intestazione
Beni (entità giuridicamente rilevanti)
MANDATOAMMINISTRAZIONE DI
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80%
PADRE1940
MADRE1942
MANZONI SPAHolding
ALFA SPASocietà operativa
BETA SRLSocietà
immobiliare
10%
10%
ASSETTO PRE PIANIFICAZIONE
1 mandato conferito solo al padre
PADRE 90%MADRE 10%FIGLIO 1 0%FIGLIO 2 0%
Controllo Manzoni S.p.A.
Il mandato fiduciario in origine era stato conferito soltanto dal padre
Con atto di donazione con riserva di disporre ex art. 790 c.c., è stato trasferito in comproprietà il 51% del capitale sociale su mandato intestato congiuntamente ai due figli (cfr. art. 3, co. 4-ter D.Lgs 346/90)
Con diverso atto di donazione, è stato trasferito il 10% del capitale sociale su due mandati intestati ai figli, ripartendolo tra loro in parti uguali
Il mandato originario, intestato al padre, continua detenere il 19% del capitale sociale
Con quest’ultimo mandato, la Fiduciaria sottoscrive un prestito obbligazionario per € 1.000.000
Il mandato che amministra il 51% del capitale sociale in comunione tra i due fratelli, contiene l’istruzione che per l’esercizio dei diritti amministrativi bisognerà uniformarsi al parere del Consiglio di Famiglia (composto da tutti i familiari della prima e seconda generazione ancora in vita)
Il padre ha inoltre apposto la riserva di disporre (divisione post quinquennio e in tal senso la fiduciaria è garante della possibilità di poter esercitare effettivamente la riserva di disporre)
GENITORI IN AZIENDA
LA PIANIFICAZIONE DEL PASSAGGIO GENERAZIONALE "TRAMITE" MANDATO
3GLI STRUMENTI DI PROTEZIONEIL MANDATO FIDUCIARIO NEL PASSAGGIOGENERAZIONALE ASSUME RILEVANZA PER LA PROTEZIONE
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80%
PADRE1940
MADRE1942
MANZONI SPAHolding
ALFA SPASocietà operativa
BETA SRLSocietà
immobiliare
10%
10%
ASSETTO POST PIANIFICAZIONE4 mandati :• 1 mandato con
51% in comunione ai 2 figli
• 1 mandato 5% Figlio 1
• 1 mandato 5% Figlio 2
• 1 mandato 19% al padre con cui CF sottoscrive un prestito obbligazionario. Su tale mandato il padre ha apposto riserva di disporre
Controllo Manzoni S.p.A.
PADRE 29% (10% in chiaro e 19% sotto mandato)
MADRE 10%FIGLIO 1 30,5%FIGLIO 2 30,5%
• Riservatezza delle operazioni di trasferimento
• Inserimento graduale delle seconda generazione
• Accesso alla trasmissione agevolata, controllando eventuali criticità derivanti dalla comunione tra i due fratelli
• Possibilità di completare il piano integrando la partecipazione di maggioranza in capo al più valido dei 2 figli
• L’erede non beneficiario, riceverà il prestito obbligazionario che garantisce una posizione di rendita
FIGLIO 1 40,5%FIGLIO 2 59,5%
GENITORI IN AZIENDA
POST PASSAGGIO GENERAZIONALE
VANTAGGI
3GLI STRUMENTI DI PROTEZIONEIL MANDATO FIDUCIARIO NEL PASSAGGIOGENERAZIONALE ASSUME RILEVANZA PER LA PROTEZIONE
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IL CICLO DEL RISCHIOFONTE, MANIFESTAZIONE E DANNO
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E’ la posizione di garanzia che obbliga il titolare a rispondere con il proprio patrimonio personale in caso di sua violazione
FONTE
E’ il momento in cui il rischio si manifesta attraverso sintomi esteriori
MANIFESTAZIONE
E’ il momento in cui sorge la pretesa risarcitoria o viene aggredito il patrimonio del titolare della fonte di rischio
DANNO
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IL CICLO DEL RISCHIOANALISI DELLE FONTI
L’analisi delle fonti di rischio parte da una corretta percezione del rapporto tra:
la fonte del rischio
la manifestazione del rischio
il sorgere del danno
ASIMMETRIE
Focalizzazione del pensiero (perdita vs. guadagno, suggestioni)
Costi sommersi
Prezzi relativi
Mancata conoscenza degli elementi caratteristici del rischio specifico
Correlazione tra fonti di rischio
EMOTIVITA'
Scarto temporale tra titolarità della fonte e manifestazione del danno
Irripetibilità di fattori di rischio (morte, divorzio, resp. patr.)
Autorappresentazione fondata sull’esperienza personale
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Motivazioni del fallimento della razionalità
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IL METODOUNA PRIMA ANALISI
Nell’analisi del rapporto tra rischi e strumenti di asset protection, il metodo analiticopresuppone una risposta adeguata a 3 domande:
CHI PROTEGGERE
E’ fondamentale individuare la categoria di beneficiari dello strumento. Ciò infatticondiziona la soluzione adottata riguardo:
all’orizzonte temporale
alle aspettative
e allo stesso giudizio di meritevolezza
COSA PROTEGGERE
In linea di principio, gli strumenti di asset protection previsti dal nostroordinamento esprimono una diversa efficacia in base alle varie categorie dibeni che compongono il patrimonio dell’interessato. L’abbinamentostrumento-bene deve essere coerente
DA CHI PROTEGGERE
La qualità soggettiva del creditore (autorità pubblica, soggettoprivato, altri), insieme al titolo di legittimazione (debito tributario,responsabilità penale, risarcitoria, ecc.) incide sulla capacità diresistenza dello strumento di asset protection
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IL METODOUN PERCORSO STRUTTURATO
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CONOSCENZA E PERCEZIONE DEL RISCHIO SPECIFICO
Tasso di rischio
identificazione e aggiornamento periodico delle fonti di rischio
adozione di misure di controllo interno del rischio
Tasso di protezione
check up capacità di resistenza strumenti di protezione in atto
eliminazione delle fonti di rischio non redditizie o inerti
MAPPATURA DEL PATRIMONIO
Valorizzazione periodica delle varie componenti patrimoniali
Allocazione dei beni in funzione di una protezione più efficace
VALORI DELLA STRATEGIA
Tutela della famiglia
Finalità previdenziale e/o assistenziale
Filantropia o altra utilità sociale
SCELTA DEI PARTNER
Professionista di fiducia
Family officer
Banca e/o altro intermediario
SELEZIONE DEGLI STRUMENTI
Diversificazione e tempestività
Coerenza tra strumento di protezione, natura del bene e finalità della protezione
Valutazione dei costi e dell’impatto fiscale delle scelte operative
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CONTATTI E DISCLAIMER
Francesco Rubino
Chief Executive Officer
Via Borromei, 5 - 20123 Milano
Tel. +39 02 72591133
Cell. +39 347 8183133
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