piano d’istituto reti di ambito e delle reti di scopo, hanno trovato collocazione e opportunità...
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PIANO D’ISTITUTO
PER LA FORMAZIONE IN SERVIZIO
TRIENNIO 2016/19
PIANO PER LA FORMAZIONE IN SERVIZIO
TRIENNIO 2016/2019
Il Piano triennale per la formazione in servizio del Liceo A. Vallone è il frutto di un attento lavoro di confronto e
riflessione partecipata, scandito da una serie di momenti particolarmente significativi per la comunità scolastica.
a) PRIMA FASE
Il primo di essi è stato l’Atto d’indirizzo per la predisposizione del PTOF (Prot.n. 9099 del 19 ottobre 2015) elaborato dal Dirigente scolastico ai sensi dell’art. 1, comma 14, legge 13 luglio 2015, n. 107, al cui interno, con riferimento alla formazione, sono state identificate le cinque macroaree di seguito elencate:
1. Progettazione didattica e valutazione per competenze; 2. Metodologie didattiche innovative; 3. Competenze digitali; 4. Codice dell’Amministrazione digitale, dematerializzazione e gestione dei flussi documentali; 5. Tutela della salute nei luoghi di lavoro.
b) SECONDA FASE
Nella fase di avvio dell’anno scolastico in corso (2016/17), oltre alle risultanze in materia di formazione, emerse nell’Assemblea del Personale ATA e a quelle relative ad una rilevazione che ha coinvolto i docenti, un momento topico è stato l’atto di deliberazione n. 6, adottato dal Collegio dei Docenti in data 7 novembre 2016 che ha previsto:
- la formazione obbligatoria per alcune tipologie di personale (Animatore digitale, Team per l’innovazione, Docenti in anno di prova, docenti individuati per la partecipazione ai corsi previsti dal PNSD e affidati all’Istituto in quanto snodo formativo territoriale);
- i percorsi di formazione e/o aggiornamento da realizzare in sede; - le eventuali esperienze da reperire all’esterno dell’istituzione scolastica; - le modalità di partecipazione alle stesse.
Il Piano deliberato, tuttavia, si configurava come un documento in cui mancava la progettazione di dettaglio e che, inserendosi nel solco storico della progettualità d’Istituto, non ha superato in modo significativo il consueto ritualismo d’inizio d’anno.
c) TERZA FASE
Un forte significato ha assunto invece la richiesta formale, controfirmata dalla maggioranza dei docenti in servizio nell’Istituto di un corso di formazione sulla “Didattica per competenze” interamente condotto dal Dirigente scolastico. Detta richiesta si configurava come:
- espressione della volontà collegiale di dare prosecuzione ad una precedente esperienza di formazione, realizzata nell’Istituto in rete con altre nove scuole della provincia (Rete “A maglie larghe”) nei primi giorni del settembre 2015 con Federico Batini e che aveva suscitato un forte interesse in tutti i corsisti;
- frutto della diffusa consapevolezza che la formazione, per poter incidere in modo significativo nelle prassi quotidiane, deve intercettare i reali bisogni formativi dei destinatari innestandosi su processi eventualmente già avviati che non possono essere affidati alla volontà di singoli e/o gruppi, ma che richiedono di essere assunti in carico dall’intero Collegio e, in prima istanza dal Dirigente scolastico.
d) QUARTA FASE
Le azioni avviate dall’USR Puglia in materia di formazione, strutturalmente connesse alla individuazione delle scuole capofila delle Reti di ambito e delle Reti di scopo, hanno trovato collocazione e opportunità di diffusione e approfondimento in un incontro di formazione, gestito dal Dirigente scolastico in data 15 febbraio 2017, nel corso del quale sono stati focalizzati i punti essenziali riguardanti il Piano nazionale di formazione e gli impegni ad esso connessi che ne derivavano per le scuole. Si riportano di seguito le slide più significative su cui si è sviluppato il confronto.
Nel corso dell’incontro di formazione, il Dirigente scolastico ha inquadrato la tematica della formazione nel contesto normativo determinato dalla Legge 107/2015, richiamando l’attenzione sulla costituzione delle RETI DI AMBITO e delle RETI DI SCOPO. Di ciascuna tipologia ha esplicitato finalità e aree di intervento.
Nelle slide successive, ha precisato che nella provincia di Lecce è stata fatta la scelta di far coincidere le Reti di ambito con le Reti di scopo ed ha presentato l’AMBITO N. 19 cui afferisce il Liceo “A. Vallone”. Si è soffermata poi, in modo più dettagliato, sull’azione riguardante il Piano di formazione del personale scolastico affidato all’ambito e ne ha descritto sia l’iter procedurale a partire dal D. M. 797 del 19 ottobre 2016, che le varie fasi finalizzate alla sua realizzazione. Un forte rilievo è stato conferito al Piano nazionale per la formazione dei docenti 2016/19. Di esso è stata presentata la struttura e, nello specifico:
- Perché un Piano nazionale per la formazione; - I principi del Piano; - Il senso della formazione; - Le priorità per la formazione nel prossimo triennio (2016/19); - I livelli di governance del Piano; - I caratteri della formazione come STRUTTURALE e OBBLIGATORIA; - L’ecosistema digitale della formazione; - I punti di forza per elevare la qualità dei percorsi formativi; - Le risorse a disposizione; - Il monitoraggio del Piano.
Punti di attenzione sono state inoltre le caratteristiche della formazione come “obbligatoria”, “permanente” e “strutturale”, ovvero come “ambiente di apprendimento continuo”; nonché le convergenze che la pongono al punto di incrocio tra le esigenze del docente, il miglioramento della scuola e lo sviluppo dell’intero Paese.
È stato introdotto il concetto di Unità Formativa Capitalizzabile (U. F. C.) e quello di portfolio del docente, di cui sono state analizzate le due parti di cui si compone, ovvero: la PARTE PUBBLICA e la PARTE PRIVATA.
e) QUINTA FASE
È stato il momento in cui, attraverso l’indagine proposta dalla scuola capofila, l’Istituto ha potuto disporre di elementi di dettaglio sui bisogni formativi dei docenti che, organizzati in grafici, sono stati visionati analizzati in sede collegiale. È stato interessante rilevare che:
- su 60 docenti a T. I. in servizio nell’Istituto, n. 57 hanno compilato il questionario. È un dato da cui emerge l’efficacia delle sollecitazioni offerte ai docenti che, pertanto, dimostrano di aver percepito la rilevanza che le attività di formazione in servizio rivestono ai fini del miglioramento della qualità del servizio e del profilo professionale;
- Le aree tematiche su cui si è polarizzata l’attenzione della gran parte dei docenti sono state cinque, ovvero: 1. VALUTAZIONE E MIGLIORAMENTO; 2. DIDATTICA PER COMPETENZE; 3. SCUOLA LAVORO; 4. INCLUSIONE; 5. COMPETENZE DIGITALI E NUOVI AMBIENTI PER L’APPRENDIMENTO.
AREA 1 - VALUTAZIONE E MIGLIORAMENTO
La prima area tematica scelta, ovvero “Valutazione e miglioramento”, rivela un forte l’interesse da parte dei docenti dell’Istituto per le specifiche problematiche inerenti questo settore della vita della scuola su cui si concentrano speranze, conflitti e prospettive d’impegno. La scelta di tale area rappresenta anche un indicatore della forte attenzione che, nel corso degli ultimi anni, è stata riservata alla valutazione, riferita ai tre sottosistemi di seguito indicati: - sottosistema “alunni-apprendimento”, - sottosistema “docenti-insegnamento”, - sottosistema “scuola-organizzazione. Nello specifico, come si evince dal grafico sottoriportato, sulla valutazione degli apprendimenti si è polarizzato il maggior numero di richieste di formazione. Ad essa sono seguite, nell’ordine, la tematica della “Valutazione professionale” e poi quella della “valutazione della scuola”.
Le esperienze che hanno contribuito a far maturare una diffusa sensibilità per la tematica in esame sono da ricondurre anche alla partecipazione dell’Istituto, a partire dall’anno scolastico 2012/13, a progetti di valutazione e miglioramento di rilevanza nazionale ed internazionale come:
1. Progetto CAF Education; 2. Progetto CAF External Feedbach, con visita in loco di un team di valutatori esterni; 3. Progetto VALES, con visita in loco di un altro team di valutatori esterni; 4. Progetto LEADERSHIP FOR LEARNING, promosso da Indire con la collaborazione dell’Università Alma
Mater Studiorum di Bologna (Prof. Angelo Paletta) e che ha visto la visita in loco di un gruppo di ricercatori.
Valutazione didattica 36 – 68.4%
Valutazione professionale 25 – 43.9%
Valutazione della scuola 17 – 29.8%
izzo e gestione dei dati, rendicontazione sociale e bilancio sociale 17 29.8%
AREA 2 - DIDATTICA PER COMPETENZE E INNOVAZIONE METODOLOGICA
La seconda area tematica scelta, si integra strettamente con la prima evidenziando, nei docenti, il radicarsi di una forte consapevolezza del legame strutturale esistente tra progettazione e valutazione.
AREA 3 - ALTERNANZA SCUOLA LAVORO La scelta della terza area rivela invece un onesto bisogno di acquisire conoscenze e competenze sull’Alternanza Scuola Lavoro: una delle innovazioni più potenti tra quelle introdotte dalla Legge 107/2015, che ha avuto un impatto dirompente e destabilizzante nell’universo scolastico trovando impreparati, soprattutto nei Licei, la gran parte dei docenti. L’introduzione dell’alternanza scuola lavoro, infatti, ha destrutturato profondamente la didattica tradizionale, determinando senso di sgomento, indeterminatezze di tipo concettuale e smagliature di carattere organizzativo anche perché la stessa non è stata sostenuta da un’azione di accompagnamento che permettesse di farne comprendere le ragioni, le modalità, e gli strumenti operativi.
La realizzazione di uno o più corsi di formazione finalizzati al superamento dell’attuale “Fai da te” sembrano dunque una prospettiva percorribile e desiderabile. I bisogni formativi espressi si polarizzano sulla necessità di:
- progettare-organizzare situazioni di apprendimento efficaci, - acquisire strategie e metodologie di lavoro coerenti, - osservare-valutare gli apprendimenti.
Didattiche collaborative e costruttive 19 - 31.7%
Rapporto tra saperi disciplinari e didattica per competenze 28 - 46.7%
Didattiche collaborative e costruttive 19 - 31.7%
Passaggio dai mod. di certificazione delle competenze alla progr.“a ritroso” 9 - 15%
Progressione degli apprendimenti 8 - 13.3%
Compiti di realtà e apprendimento efficace 25 41.7%
Imparare ad imparare: per un apprendimento permanente 19 31.7%
Metodologie innovative 31 - 51.7%
Peer observation 4 - 6.7%
Ambienti di apprendimento formali e informali 9 - 15%
Rubriche valutative 17 - 28.3%
Rafforzamento delle competenze di base 24 - 40%
Progettazione-organizzazione situazioni di apprendimento 21 – 48,8%
Strategie-metodologie 11 – 25,6%
Osservazione e valutazione apprendimento/i 5-11,6%
Autovalutazione efficacia insegnamento 2 -4,7%
Peer cooperation nella scuola e nelle reti 0
Assunzione di ruoli organizzativi 1 – 2,3%
Relazioni con le famiglie 0
Supporto al benessere degli studenti 1 – 2,3%
Stato giuridico ed etica professionale 0
Cura formazione continua 0
Incubazione/generazione/promozione di innovazione 2 – 4,7%
AREA 4 - INCLUSIONE
Una ulteriore area tematica che ha suscitato interesse nei docenti è stata quella relativa all’inclusione. La percentuale di docenti che ha manifestato interesse per essa rappresenta un traguardo che, fino a tre anni fa, sembrava irraggiungibile in quanto, era largamente diffusa l’opinione che l’utenza di un Liceo fosse immune da esigenze di tipo inclusivo. Le percentuali di seguito riportate sono emblematiche di una nuova sensibilità che sta maturando in questa direzione.
AREA 5 - COMPETENZE DIGITALI E NUOVI AMBIENTI PER L’APPRENDIMENTO
È un’area in cui questa istituzione scolastica ha investito molto e che ha portato a raggiungere risultati più che apprezzabili, senza tuttavia risolvere il problema di una scuola a più velocità, in cui vi sono docenti-formatori, docenti-consumatori autonomi (la gran parte) e docenti ancora insicuri. Anche dal grafico di seguito riportato si evince chiaramente la poliedricità dei bisogni formativi esistenti.
Progettazione-organizzazione situazioni di apprendimento 10 – 23,8%
Strategie-metodologie 18 – 42,9%
Osservazione e valutazione apprendimento/i 9 - 21,4%
Autovalutazione efficacia insegnamento 1 – 2,4%
Peer cooperation nella scuola e nelle reti 0
Assunzione di ruoli organizzativi 0
Relazioni con le famiglie 2 – 4,8%
Supporto al benessere degli studenti 2 – 2,4%
Stato giuridico ed etica professionale 0
Cura formazione continua 0
Incubazione/generazione/promozione di innovazione 1 – 2,4%
Missione e vsione del PNSD 5 – 9,4% Cultura digitale e cultura dell’innovazione 24 - 45.3%
Ambienti per la didattica digitale integrata e 16 - 30.2% Uso di dispositivi individuali a scuola 9-17%
Valorizzazione delle pratiche innovative 17 - 32.1% Didattica attiva e collaborativa 20 37.7%
Documentazione dell’attività didattica 13 24.5% Risorse educative aperte (OER) 6 11.3%
Archivi digitali online e affidabilità delle fonti 8 15.1% Costruzione di contenuti digitali per la didattica 18 34%
ICT per l’inclusione 8 15.1% Educazione ai media 8 15.1%
Collaborazione e comunicazione in rete 7 13.2% Cittadinanza digitale 9 17%
Ricerca, selezione, organizzazione di informazioni 6 11.3% (Open e big) data literacy 1 1.9% Pensiero computazionale 7 13.2%
Creatività digitale (making) e robotica educativa 6 11.3% Information literacy 2 3.8%
Integrazione PNSDPTOF 5 9.4% Coinvolgimento della comunità scolastica e territoriale 7 13.2%
Copyright e licenze aperte 5 9.4% Open source e condivisione del sapere 7 13.2%
Documentazione digitale e biblioteche scolastiche 7 13.2% Social media policy e uso professionale dei social media 5 9.4%
f) SESTA FASE
È stata la fase in cui abbiamo definito una struttura-tipo da rispettare per l’organizzazione di ciascun corso di formazione o UFC, da realizzare a livello di scuola e da proporre a livello di ambito. Sono state definite:
- La durata complessiva; - le fasi, coincidenti con altrettante Unità di Apprendimento, - la durata di ogni Unità di apprendimento; - i contenti ritenuti irrinunciabili all’interno di ogni area tematica; - le attività; - le metodologie; - gli strumenti; - le modalità di verifica e valutazione.
Per ogni area tematica scelta, siamo poi passati ad una progettazione di dettaglio, per giungere ad un quadro complessivo costituito da n. 7 iniziative di cui:
- la prime cinque afferenti alle aree tematiche scelte; - la sesta riguardante la formazione delle figure sensibili; - la settima riguardanti n. 19 moduli formativi che la scuola sta erogando in quanto individuato dal MIUR
come SNODO FORMATIVO TERRITORIALE.
1^ FASE• Lezioni interattive per la durata complessiva di n. 9 ore
2^ FASE
• Le attività di laboratorio, a livello di gruppo, per la durata complessiva di n. 6 ore
3^ FASE
• La produzione individuale di un elaborato per la durata complessiva di n. 4 ore
4^ FASE• La sperimentazione in classe per la durata complessiva di n. 6 ore
PROPOSTA PROGETTUALE
DIDATTICA PER COMPETENZE E INNOVAZIONE METODOLOGICA
N. ATTIVITÀ DURATA METODOLOGIE CONTENUTI STRUMENTI VERIFICA VALUTAZIONE
UdA
1
Lezioni frontali
(3 ore + 1,30 +1,30
+1,30+1,30).
L’ultima frazione
oraria include anche
l’incontro finale di
socializzazione dei
lavori individuali e/o
di gruppo)
9 ore Lezione interattiva ▪ Concetti-chiave della didattica per
competenze
▪ Struttura funzionale UdA per
competenze
▪ Criteri di progressione degli
apprendimenti
▪ Compiti di realtà
▪ Progettazione, didattica e
valutazione
▪ Metodologie didattiche innovative
e modelli organizzativi
LIM o
pc con
videoproiettore
Grafico a radar
(diagamma di Kiwiat)
per l’autovalutazione
delle conoscenze, abilità
e competenze
professionali in ingresso
Prevista solo nella
fase finale in due
modalità:
- Autovalutazione
sulla base
dell’analisi dei
dati riportati sul
grafico a radar
nelle due fasi
iniziale e finale;
- Questionario di
gradimento/utilità
del percorso
effettuato.
UdA
2
Laboratorio in
presenza/lavoro di
gruppo-intergruppo
6 ore Apprendimento
collaborativo da
adottare per
completamento
scheda
semistrutturata
Utilizzo dei contenuti appresi per la
elaborazione di gruppo di un’UdA con
relativa prova esperta e rubrica valutativa.
Pc per elaborazione
UdA in PPT
Pc e/o supporto
cartaceo per
produzione elaborato
richiesto
Spazio web per
condivisione
elaborati
Socializzazione elaborati
in intergruppo
UdA
3
Produzione di una
UdA con relativa
prova esperta e
rubrica valutativa.
Nelle 4 ore è incluso
anche il lavoro finale
di documentazione
dell’esperienza
4 ore
Studio individuale
Elaborazione individuale di un’UdA
disciplinare con relativa prova esperta e rubrica
valutativa.
Condivisione su
piattaforma digitale
(tipo Fidenia)
UdA
4
Sperimentazione in classe dell’UdA
elaborata, somministrazione
prova, utilizzo rubrica valutativa
6 ore Attività in classe Contenuti di tipo disciplinare Da individuare in
relazione al tipo di
UdA da sperimentare
La verifica dell’efficacia
del percorso coinciderà
con il tipo di risultati
delle prove
somministrate agli
studenti.
PROPOSTA PROGETTUALE
VALUTAZIONE E MIGLIORAMENTO
N. ATTIVITÀ DURATA METODOLOGIE CONTENUTI STRUMENTI VERIFICA VALUTAZIONE
UdA
1
Lezioni frontali
(3 ore + 1,30 +1,30
+1,30+1,30).
L’ultima frazione oraria
include anche l’incontro
finale di socializzazione
dei lavori individuali e/o di
gruppo)
9 ore Lezione interattiva ▪ Concetti di “verifica”,
“misurazione”, “valutazione”,
“certificazione”;
▪ Valutazione dei sottosistemi
insegnamento” ,
“apprendimento” e
“organizzazione”;
▪ Esperienze nazionali e
internazionali
▪ Strumenti e processi;
▪ Miglioramento continuo e qualità
totale
LIM o
pc con
videoproiettore
Grafico a radar
(diagamma di Kiwiat)
per l’autovalutazione
delle conoscenze,
abilità e competenze
professionali in
ingresso
Prevista solo nella
fase finale in due
modalità:
- Autovalutazione
sulla base
dell’analisi dei
dati riportati sul
grafico a radar
nelle due fasi
iniziale e finale;
- Questionario di
gradimento/utilità
del percorso
effettuato.
UdA
2
Laboratorio in
presenza/lavoro di
gruppo-intergruppo
6 ore Apprendimento
collaborativo da
adottare per
completamento
scheda
semistrutturata
Utilizzo dei contenuti appresi per la
elaborazione di strumenti di
monitoraggio, verifica e valutazione dei
tre sottosistemi.
Pc per elaborazione
Pc e/o supporto
cartaceo per
produzione
elaborati progettati
Spazio web per
condivisione
elaborati
Socializzazione
elaborati in
intergruppo
UdA
3
Produzione di un sistema
di
valutaziobe/miglioramento
a livello di scuola e
documentazione
dell’esperienza
4 ore
Studio individuale
Elaborazione individuale e/o di gruppo
di almeno n. 3 strumenti.
Condivisione su
piattaforma digitale
(tipo Fidenia)
UdA
4
Utilizzo strumenti e rimodulazione degli stessi
in base agli esiti dell’esperienza.
6 ore Attività di
somministrazione
e tabulazione
risultati
Contenuti relativi a:
- Apprendimento
- Metodologie didattiche
- Assetti organizzativi
Software e
piattaforme digitali
per documentazione
La verifica
dell’efficacia del
percorso coinciderà
con il tipo di esiti
emersi in seguito
all’utilizzo degli
strumenti elaborati.
PROPOSTA PROGETTUALE
ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
N. ATTIVITÀ DURATA METODOLOGIE CONTENUTI STRUMENTI VERIFICA VALUTAZIONE
UdA
1
Lezioni frontali
(3 ore + 1,30 +1,30
+1,30+1,30).
L’ultima frazione oraria
include anche l’incontro
finale di socializzazione
dei lavori individuali e/o di
gruppo)
9 ore Lezione interattiva ▪ Riferimenti normativi, con una
particolare attenzione per i
commi 33-44 dell’art. 1 della
Legge 107/2015;
▪ Guida operativa ministeriale e
modulistica a corredo della
stessa;
▪ Esperienze nazionali e
internazionali;
▪ Mappatura aziende e specificità
delle stesse.
LIM o
pc con
videoproiettore
Grafico a radar
(diagamma di Kiwiat)
per l’autovalutazione
delle conoscenze,
abilità e competenze
professionali in
ingresso
Prevista solo nella
fase finale in due
modalità:
- Autovalutazione
sulla base
dell’analisi dei
dati riportati sul
grafico a radar
nelle due fasi
iniziale e finale;
- Questionario di
gradimento/utilità
del percorso
effettuato.
UdA
2
Laboratorio in
presenza/lavoro di
gruppo-intergruppo
6 ore Apprendimento
collaborativo da
adottare per
completamento
scheda
semistrutturata
Utilizzo dei contenuti appresi per la
elaborazione di un impianto
progettuale di successo, soluzioni
organizzative e responsabilità di
attuazione.
Pc per elaborazione
Pc e/o supporto
cartaceo per
produzione
elaborati progettati
Spazio web per
condivisione
elaborati
Socializzazione
elaborati in
intergruppo
UdA
3
Produzione di un sistema
di
valutaziobe/miglioramento
a livello di scuola e
documentazione
dell’esperienza
4 ore
Studio individuale
Elaborazione individuale e/o di gruppo
di uno o più Piani personalizzati di
Alternanza.
Condivisione su
piattaforma digitale
(tipo Fidenia)
UdA
4
Utilizzo strumenti e rimodulazione degli stessi
in base agli esiti dell’esperienza.
6 ore Attività in classe
e/o in azienda
Contenuti relativi a:
- Sicurezza in azienda;
- Tutoring;
- Valutazione delle esperienze;
- Certificazione delle
competenze
Software e
piattaforme digitali
per documentazione
La verifica dell’efficacia
del percorso sarà
affidata al Comitato
Scientifico d’Istituto
PROPOSTA PROGETTUALE
INCLUSIONE
N. ATTIVITÀ DURATA METODOLOGIE CONTENUTI STRUMENTI VERIFICA VALUTAZIONE
UdA
1
Lezioni frontali
(3 ore + 1,30 +1,30
+1,30+1,30).
L’ultima frazione oraria
include anche l’incontro
finale di socializzazione
dei lavori individuali e/o di
gruppo)
9 ore Lezione interattiva ▪ Riferimenti normativi;
▪ Individuazione casi di criticità e
mappatura degli stessi;
▪ Piano per l’inclusione;
▪ Piano personalizzato;
▪ Composizione, funzioni e
competenze del Gruppo per
l’Inclusione;
▪ Funzione della valutazione per gli
studenti con BES e DSA;
▪ Best practices.
LIM o pc con
videoproiettore
Grafico a radar
(diagamma di Kiwiat)
per l’autovalutazione
delle conoscenze,
abilità e competenze
professionali in
ingresso
Prevista solo nella
fase finale in due
modalità:
- Autovalutazione
sulla base
dell’analisi dei
dati riportati sul
grafico a radar
nelle due fasi
iniziale e finale;
- Questionario di
gradimento/utilità
del percorso
effettuato.
UdA
2
Laboratorio in
presenza/lavoro di
gruppo-intergruppo
6 ore Apprendimento
collaborativo da
adottare per
completamento
scheda
semistrutturata
Utilizzo dei contenuti appresi per la
elaborazione di un PAI.
Pc per elaborazione
Pc e/o supporto
cartaceo per
produzione
elaborati progettati
Spazio web per
condivisione
elaborati
Socializzazione
elaborati in
intergruppo
UdA
3
Produzione di un sistema
di
valutaziobe/miglioramento
a livello di scuola e
documentazione
dell’esperienza
4 ore
Studio individuale
Elaborazione individuale e/o di gruppo
di uno o più PDP e di strumenti di
valutazione “inclusivi”
Condivisione su
piattaforma digitale
(tipo Fidenia)
UdA
4
Utilizzo strumenti e rimodulazione degli stessi
in base agli esiti dell’esperienza.
6 ore Attività in classe
e/o in azienda
- Osservazione esiti
dell’applicazione di PDP;
- Verifica e valutazione alunni
BES.
Software e
piattaforme digitali
per documentazione
La verifica dell’efficacia
del percorso sarà
affidata ai Consigli di
classe coinvolti.
PROPOSTA PROGETTUALE
COMPETENZE DIGITALI E NUOVI AMBIENTI PER L’APPRENDIMENTO
N. ATTIVITÀ DURATA METODOLOGIE CONTENUTI STRUMENTI VERIFICA VALUTAZIONE
UdA
1
Lezioni frontali
(3 ore + 1,30 +1,30
+1,30+1,30).
L’ultima frazione oraria
include anche l’incontro
finale di socializzazione
dei lavori individuali e/o di
gruppo)
9 ore Lezione interattiva Obiettivi e funzioni del PNSD; Team building, organizzazione del
lavoro e dinamiche relazionali in comunità digitali e non;
metodologie didattiche innovative e documentazione digitale;
l’integrazione del “mobile” negli ambienti di apprendimento e uso didattico di dispositivi individuali (Bring Your Own Device - BYOD);
risorse educative aperte (Open Educational Resources – OER) e costruzione di contenuti digitali;
pensiero computazionale, coding e robotica.
LIM o pc con
videoproiettore
Grafico a radar
(diagamma di Kiwiat)
per l’autovalutazione
delle conoscenze,
abilità e competenze
professionali in
ingresso
Prevista solo nella
fase finale in due
modalità:
- Autovalutazione
sulla base
dell’analisi dei
dati riportati sul
grafico a radar
nelle due fasi
iniziale e finale;
- Questionario di
gradimento/utilità
del percorso
effettuato.
UdA
2
Laboratorio in
presenza/lavoro di
gruppo-intergruppo
6 ore Apprendimento
collaborativo da
adottare per
completamento
scheda
semistrutturata
Utilizzo dei contenuti appresi per:
- l’elaborazione di gruppo di un’UdA
centrata sull’utilizzo delle tecnologie
digitali;
- la costruzione di gruppi-classe virtuali su
piattaforme didattiche.
Pc per elaborazione
Pc e/o supporto
cartaceo per
produzione
elaborati progettati
Spazio web per
condivisione
elaborati
Socializzazione
elaborati in
intergruppo
UdA
3
Produzione di un modello
di interazione “integrato”
con gli studenti.
4 ore Studio individuale
Traduzione operativa del modello ideato, strutturazione in fasi ed esplicitazione attività
Condivisione su
piattaforma digitale
(tipo Fidenia)
UdA
4
Utilizzo strumenti e rimodulazione degli stessi
in base agli esiti dell’esperienza.
6 ore Attività in classe - Verifica e co-valutazione con
gli studenti delle modalità
applicate.
Software e
piattaforme digitali
per documentazione
La verifica dell’efficacia
del percorso sarà
affidata ai Consigli di
classe coinvolti.
PARTECIPANTI
VALUTAZIONE E MIGLIORAMENTO Alemanno C., Aspriello A., Bianco L., Blago L., Cudazzo M. R., Greco V., Cavalera F., Rizzo M., Storella M. V., Bertini A., De Vitis V, Fasano M., Fasulo M. C., Greco V., Latino L., Martina A. R., Maiorano G., Palumbo M., Prete M., Romanello R., Santoro E., Spedicato L., Storella M. V., Tommasi L., Vernaleone M. G., Vilei M. R., Zenobini S., Zuccalà P., Nicolaci G.
DIDATTICA PER COMPETENZE E INNOVAZIONE METODOLOGICA
Alemanno C., Aspriello A., Bianco L., Blago L., Cudazzo M. R., De Vitis V., Di Zanno L, Greco V., Cavalera F., Cataldi A. M., De Pascalis G., Fasano M., Fasulo M. C., Greco V., Guida M., Latino L., Maiorano G., Marra C., Martina A. R., Nicolaci G., Pisanelli A. M., Prete M., Romanello R., Santoro E., Spedicato L., Storella M. V., Tundo S., Palumbo M., Torsello G., Vernaleone M. G., Vilei M. R.
ALTERNANZA SCUOLA LAVORO Cavalera F., Cataldi A. M., De Pascalis G., De Vitis V., Di Zanno L, Fasano M., Greco V., Guida M. Torsello G., Marra C., Martina A. R., Nicolaci G., Palumbo M., Romanello R., Rizzo M., Santoro E., Spedicato L., Vernaleone M. G., Vilei M. R., Zenobini S., Zuccalà P.
INCLUSIONE Guida M., Carratta M. R., Marra C., Spedicato L., Tommasi L., Vernaleone M. G., Vilei M. R., Palumbo M., Romanello R., Rizzo M., Storella M. V.
COMPETENZE DIGITALI E NUOVI AMBIENTI PER L’APPRENDIMENTO
Greco V., Cavalera F., Rizzo M., Storella M. V., Bertini A., De Vitis V, Di Zanno L., Martina A. R., Palumbo M., Prete M., Romanello R., Santoro E., Spedicato L., Tommasi L., Vernaleone M. G., Vilei M. R., Zenobini S., Zuccalà P.
FORMAZIONE FIGURE SENSIBILI DOCENTI: Carratta M. R., Cataldi M. R., Gervasi D., Falsanisi R., Nicolaci G., Fedele F., Rucco S., Zenobini S. ATA: Bray M., Buffo G., Costantini C., Dell’Anna C., Malorgio L., Miccoli S., Scrimieri D., Tundo S.
FORMAZIONE PNSD DOCENTI: Congedo M. R., Cudazzo L. M.R., Di Zanno L., Guida M., Onesimo M.R., Pisanelli A. M., Rossetti L. R., Sambati V., Spedicato L. R., Tommasi L. TEAM INNOVAZIONE: Fasano M., Latino L., Rizzo M. ANIMATORE DIGITALE: Tundo S. ASSISTENTI AMMINISTRATIVI: Buffo G., Specchiarello L. ASSISTENTI TECNICI: Margiotta P., Spagnolo B.
PRECISAZIONI:
Come previsto nel Contratto Integrativo d’Istituto, i docenti a T.I. e i docenti a T.D. con nomina almeno
fino al 30 giugno, sulla base del Piano annuale e/o pluriennale di formazione in servizio, deliberato dal
Collegio dei Docenti, hanno diritto alla fruizione di cinque giorni nel corso dell’anno scolastico per la
partecipazione a iniziative di formazione con l’esonero dal servizio e con sostituzione ai sensi della
normativa sulle supplenze brevi.
1. Le attività di formazione e aggiornamento dovranno essere: - coerenti con il PTOF; - previste dal Piano pluriennale di formazione e aggiornamento; - promosse e gestite dall'Amministrazione centrale e periferica e da soggetti qualificati e accreditati (Università, istituti pubblici di ricerca, ANSAS-INDIRE, INVALSI, Reti di scuole, organizzati dalla scuola o da altre scuole).
2. I permessi vengono attribuiti per la formazione obbligatoria dei docenti che: - sono in anno di prova; - devono aggiornare competenze utili per il buon funzionamento della scuola (Sicurezza, Privacy,
ecc.); - devono completare percorsi già iniziati in precedenti anni scolastici, su mandato della scuola; - sono impegnati come tutor, referenti o animatori in progetti nazionali, regionali, provinciali, su
mandato della scuola. 3. Per quanto concerne la formazione che non riveste carattere di obbligatorietà, nel caso in cui, per
esigenze di servizio, le richieste di partecipazione superino le possibilità di accoglimento, il Dirigente rilascerà la dovuta autorizzazione sulla base dei seguenti criteri in ordine di priorità ai docenti che:
- svolgono funzioni istituzionali nella scuola (es. collaboratori D.S., coordinatori, FF.SS., Referenti di Progetti nazionali, regionali, provinciali o d'istituto);
- non abbiano fruito di altri giorni di permesso per formazione nell’anno di riferimento; - non abbiano fruito di altri giorni di permesso per formazione nei precedenti anni scolastici.
4. Al fine di evitare che una o più classi trascorrano l’intera giornata esclusivamente con supplenti, gli stessi criteri saranno rispettati nel caso in cui, nel/i giorno/i di riferimento, le richieste vengano da docenti in servizio nella stessa classe.
5. La partecipazione del personale docente che si trovi nel biennio precedente l’età pensionabile e/o abbia già presentato domanda di quiescenza, sarà resa possibile se l’accoglimento della stessa non incide sulla funzionalità del servizio.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
(Maria Rosaria Bottazzo)
Adottato dal Collegio dei Docenti
in data 8 marzo 2017, con atto di deliberazione n. 7.