piano della performance 2013-2015 -...

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1 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CAGLIARI DIREZIONE GENERALE PIANO DELLA PERFORMANCE 2013-2015 Approvato nella seduta del Consiglio di Amministrazione del 28 maggio 2013

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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CAGLIARI DIREZIONE GENERALE

PIANO DELLA PERFORMANCE

2013-2015

Approvato nella seduta del Consiglio di Amministrazione

del 28 maggio 2013

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Presentazione

Il presente Piano, emanato in ottemperanza all’art. 10 del decreto legislativo 150/2009 e alla

delibera CIVIT n. 112/2010, costituisce lo strumento programmatico, riferito al triennio 2013-2015,

attraverso il quale, in coerenza con le risorse assegnate, l’Università degli studi di Cagliari definisce

gli obiettivi strategici ed operativi, gli indicatori con cui intende valutare il raggiungimento di detti

obiettivi ed i target che si prefigge di raggiungere. Il Piano definisce pertanto gli elementi

fondamentali su cui si baserà la misurazione, la valutazione e la rendicontazione della

performance.

Scopo primario del documento è quello di assicurare la qualità della rappresentazione della

performance. In esso sono esplicitati, le modalità attraverso le quali si è arrivati a formulare gli

obiettivi dell’ateneo, nonché l’articolazione complessiva degli stessi.

Il presente Piano parte dalla individuazione dei macro obiettivi strategici delineati dal documento

di programmazione triennale dell’Ateneo riferito al triennio 2012-2014, approvato dal Consiglio di

Amministrazione con delibera del 28/09/2012, i quali vengono declinati in obiettivi operativi

riferiti alle diverse articolazioni organizzative dell’Ateneo. All’interno di questi vanno ricondotti gli

obiettivi assegnati per l’anno 2013 al Direttore Generale e ai Dirigenti e, a cascata, gli obiettivi

assegnati al personale tecnico amministrativo. Tali obiettivi, finalizzati al potenziamento della

qualità dei processi gestionali, sono funzionali a tutti gli obiettivi di miglioramento della qualità

della didattica e dei risultati della ricerca richiamati nel documento di programmazione triennale

dell’Ateneo.

Oltre ai contenuti sopra richiamati, sono presenti nel Piano, come previsto dalla delibera CIVIT

112/2010:

una breve definizione dell’identità dell’ateneo;

un’analisi del contesto esterno ed interno di riferimento;

un resoconto del processo seguito per la realizzazione del Piano e le azioni da

intraprendere per il miglioramento del ciclo di gestione della performance.

A garanzia del rispetto del principio di trasparenza il presente piano sarà pubblicato sul sito

www.unica.it nella sezione “amministrazione trasparente”

Il Direttore Generale

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Indice

1. SINTESI DELLE INFORMAZIONI DI INTERESSE PER GLI STAKEHOLDER ESTERNI ............................................ 6

1.1. Chi siamo ................................................................................................................................................ 6

1.2. Cosa facciamo ......................................................................................................................................... 7

1.2.1. L’offerta formativa ........................................................................................................................... 7

1.2.2. La ricerca .......................................................................................................................................... 8

1.2.3. I rapporti con il territorio ................................................................................................................. 8

2. IDENTITA’ ....................................................................................................................................................... 8

2.1. L’amministrazione in cifre ...................................................................................................................... 8

2.2. Mandato istituzionale missione e valori ............................................................................................... 11

2.2.1. Mandato istituzionale .................................................................................................................... 11

2.2.2. Missione......................................................................................................................................... 11

2.2.3. Valori .............................................................................................................................................. 11

3. ANALISI DEL CONTESTO ............................................................................................................................... 14

3.1 Contesto esterno ................................................................................................................................... 14

3.2 Contesto interno .................................................................................................................................... 16

3.2.1. Organizzazione............................................................................................................................... 17

3.2.2. Risorse Umane ............................................................................................................................... 19

3.2.3. Risorse strumentali ed economiche .............................................................................................. 20

3.2.4. Salute finanziaria ........................................................................................................................... 20

3.3. Analisi SWOT ......................................................................................................................................... 21

4. OBIETTIVI STRATEGICI ................................................................................................................................. 22

4.1. Area strategica didattica ....................................................................................................................... 23

4.2. Area strategica ricerca .......................................................................................................................... 23

4.3. Area strategica rapporti con il territorio .............................................................................................. 24

4.4. area strategica servizi di supporto ....................................................................................................... 24

5. DAGLI OBIETTIVI STRATEGICI AGLI OBIETTIVI OPERATIVI ........................................................................... 25

5.1. Gli obiettivi dirigenziali ......................................................................................................................... 27

6. IL PROCESSO SEGUITO E LE AZIONI DI MIGLIORAMENTO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE 28

6.1. Processo di redazione del Piano ........................................................................................................... 28

5

6.2. Coerenza con la programmazione economico finanziaria ................................................................... 29

6.3. Azioni per il miglioramento del ciclo della Performance...................................................................... 30

ALLEGATI

Assegnazione obiettivi ai Dirigenti, come deliberato dal Consiglio di Amministrazione nella

seduta del 21.12.2012

Budget 2013 delle Direzioni

Programmazione triennale 2012-2014

Sistema di valutazione della Performance Individuale anno 2012 - Personale Tecnico

Amministrativo

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1. SINTESI DELLE INFORMAZIONI DI INTERESSE PER GLI STAKEHOLDER ESTERNI

L’Università ha come interlocutori: gli studenti e la società.

Compito primario dell’università è quello di produrre sapere attraverso l’attività di ricerca scientifica e di

trasmetterlo agli studenti, formando figure altamente professionali e alla società attraverso l’attività di

trasferimento tecnologico.

L’interdipendenza sinergica tra l’attività didattica e la ricerca scientifica, caratterizzante l’attività

dell’Università, assicura l'efficacia del processo formativo ed il suo adeguamento all'evolversi delle

conoscenze.

Gli studenti rappresentano, sicuramente, gli utenti privilegiati dell’Università essendo anche gli utilizzatori

diretti dei servizi universitari, è a loro quindi che l’Ateneo deve rivolgere gran parte delle azioni di

potenziamento e di miglioramento della qualità dei servizi offerti.

1.1. Chi siamo

Fondata da Filippo III di Spagna nel 1620, l’Università di Cagliari nasce con quattro insegnamenti: Teologia,

Leggi, Medicina, Filosofia ed Arti. Nella seconda metà del 1700 viene realizzato Palazzo Belgrano che ancora

oggi ospita il Rettorato e la Biblioteca Universitaria. Con la “Legge Casati" del 1859 a Cagliari si sviluppa

l’Orto Botanico e la Stazione Biologica.

Le strutture attualmente esistenti si sono sviluppate in tre distinte fasi nell’arco del 1900. Negli anni

’30 nascono le Facoltà di Farmacia, Magistero e Ingegneria Mineraria; nel secondo dopoguerra seguono

Lettere e Filosofia, la Casa dello Studente e la "Cittadella dei Musei”. Negli anni ’80 ha preso avvio a

Monserrato la costruzione della nuova cittadella universitaria e del Policlinico.

La progressiva crescita dell’Ateneo e l’attuazione del processo di riorganizzazione avviato con la L.

240/2010, ha portato all’attuale configurazione in 17 Dipartimenti, strutture che svolgono l’attività di

didattica, ricerca e servizio al territorio. L’attività di dette strutture è coordinata da 6 Facoltà che

raccordano dipartimenti omogenei. I Dipartimenti dell’area medica, coordinati dalla Facoltà di Medicina e

Chirurgia, svolgono in aggiunta alle attività di didattica e di ricerca anche l’attività assistenziale, per il

tramite dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria, costituita a seguito dell’Accordo Università e Regione

Sardegna siglato il 11 ottobre 2004.

L’Università di Cagliari è uno dei due Atenei presenti nell’isola e rappresenta, con circa 29.000 studenti

iscritti il principale polo di attrazione per gli studenti di tutta la Regione.

I principali organi di governo dell'Ateneo sono rappresentati da: il Rettore, che costituisce la più alta carica

accademica, è responsabile del perseguimento delle finalità istituzionali dell’Ateneo, presiede il Senato

Accademico e il Consiglio di Amministrazione; il Senato Accademico, organo di indirizzo propositivo e

consultivo in materia di didattica, ricerca e servizi agli studenti ed al territorio; il Consiglio di

Amministrazione, organo di governo che attua l’indirizzo strategico dell’Ateneo, mediante la

programmazione ed il controllo dell’attività amministrativa, finanziaria, economica e patrimoniale.

7

La struttura organizzativa dell’Ateneo è articolata in 8 Direzioni, aventi ciascuna competenze specifiche per

materia. Ciascuna Direzione è coordinata e gestita da un Dirigente responsabile. Il responsabile della

complessiva gestione e organizzazione dei servizi, delle risorse strumentali e del personale tecnico

amministrativo dell’Ateneo è il Direttore Generale il quale, sulla base degli indirizzi forniti dal Consiglio di

Amministrazione, svolge le anzidette attività a supporto della didattica, della ricerca e dei servizi al

territorio.

Nel complesso la struttura organizzativa si avvale del contributo di circa 2.000 unità di personale strutturato

a tempo indeterminato, cui si aggiungono unità di personale a tempo determinato e a collaborazione per la

realizzazione di progetti.

L’Ateneo detiene quote di partecipazione in circa 20 consorzi interuniversitari, 10 società consortili a

responsabilità limitata e 6 spin off.

1.2. Cosa facciamo

1.2.1. L’offerta formativa

L’Università di Cagliari ha una impronta generalista, al suo interno sono infatti presenti pressoché tutte le

aree culturali.

L’offerta formativa si articola su tre livelli fondamentali:

un primo livello al termine del quale si ottiene la laurea;

un secondo livello al termine del quale si ottiene la laurea magistrale;

un terzo livello e l’alta formazione post-laurea (scuole di specializzazione, dottorati di ricerca e

master).

Nell’A.A. 2012-2013 sono stati attivati: 38 corsi di laurea triennale, 35 magistrale e 6 a ciclo unico, 45 scuole

di specializzazione, 34 corsi di dottorato, 14 master.

L’Università di Cagliari già da diversi anni porta avanti politiche finalizzate a supportare al meglio i suoi

studenti, già prima dell’iscrizione, attraverso i servizi di orientamento che consentono agli studenti una

scelta più ponderata dei corsi di laurea e creano le condizioni per rafforzare la loro preparazione in

ingresso; lungo tutto il percorso formativo, attraverso supporti di diversa natura all’apprendimento

didattico ed infine in uscita attraverso un valido supporto nell’inserimento lavorativo dei neo laureati.

Sempre al fine di potenziare i servizi agli studenti l’Università di Cagliari ha avviato importanti investimenti

edilizi al fine di potenziare aule, biblioteche e laboratori didattici e superare la dispersione logistica delle

facoltà e dei dipartimenti.

Particolare attenzione l’Università di Cagliari dedica all’alta formazione, in questa direzione è stata avviata

una politica d’ateneo finalizzata al potenziamento delle borse di dottorato di ricerca e nel corso dell’anno

2012 è stato siglato con la regione Sardegna un protocollo d’intesa che ha consentito di finanziare master di

eccellenza in settori strategici per il territorio.

8

L’Università di Cagliari è ormai da diversi anni impegnata in politiche dirette a rafforzare la dimensione

internazionale dell’ateneo attraverso il potenziamento della mobilità di studenti e docenti nonché delle

collaborazioni con paesi stranieri dirette a favorire, oltre allo svolgimento di attività di ricerca, anche

attività didattiche comuni. In questa direzione è in fase di completamento la foresteria destinata ad

ospitare studenti e docenti di altri atenei.

1.2.2. La ricerca

L’attività di ricerca dell’ateneo è caratterizzata dalla multidisciplinarietà dei settori scientifico-disciplinari

d’indagine.

Negli ultimi anni le politiche dell’ateneo, sono state indirizzate a migliorare la qualità dell’attività di ricerca,

anche al fine di migliorare la quota premiale del FFO. A tal fine si è cercato di potenziare le risorse interne

da destinare al finanziamento di progetti di ricerca, sono state avviate politiche dirette a contrarre il

numero dei docenti non attivi e sono stati potenziati i servizi di supporto amministrativo e tecnico alla

ricerca. In particolare è stato attivato un gruppo di supporto alla progettazione per la partecipazione ai

bandi europei ed internazionali sui quali emergono le maggiori difficoltà.

1.2.3. I rapporti con il territorio

Notevoli sforzi sono stati fatti per migliorare l’accreditamento dell’Ateneo nel territorio, attraverso la

partecipazione a progetti in partenariato con imprese private, fornendo supporto alla brevettazione e

sostegno agli spin off e valorizzando i protocolli di collaborazione con le istituzioni pubbliche e le imprese

operanti sul territorio.

Sono peraltro in corso di realizzazione due nuovi laboratori riferiti all’area ingegneristica e scientifica, che

consentiranno di rafforzare il ruolo propulsivo dell’Università nel territorio, sia dal punto di vista culturale

che dal punto di vista trasferimento tecnologico.

2. IDENTITA’

2.1. L’amministrazione in cifre

I principali dati quantitativi che caratterizzano l’Università degli Studi di Cagliari:

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CAGLIARI

ANNO DI FONDAZIONE: 1620

SEDI ISTITUZIONALI E FORMATIVE: Cagliari, Monserrato, Oristano

DIDATTICA

studenti totali iscritti 28. 926

9

studenti immatricolati 3.793

laureati 4.808

facoltà 6

corsi di laurea triennale 38

corsi di laurea specialistica/magistrale 35

corsi di laurea ciclo unico 6

master universitari 14

Dottorati di ricerca 34

Scuole di specializzazione 45

Patrimonio librario Oltre 1 milione di volumi, 13.000 periodici, 22

banche dati

Posti lettura 2057

I dati sugli studenti iscritti son aggiornati al 03/02/2013; i dati sui laureati sono riferiti all’anno 2012; l’offerta

formativa è riferita all’A.A. 2012/2013.

Fonte dati: Direzione Didattica, Ufficio Valutazione, Direzione biblioteche

RICERCA

Dipartimenti 17

Progetti PRIN approvati 32 (12,9% su approvati in Italia) (A.A. 2010/2011)

Progetti VII Programma quadro idonei 12 (anno 2012)

Progetti VII Programma quadro finanziati 2 (anno 2012)

Dottorandi 538 (A.A. 2011/2012)

Borse di dottorato 142 (anno 2012)

Assegni di ricerca 215 (anno 2012)

Spin off attivi 6 (al 31/12/12)

Brevetti depositati 29 (al 31/12/12)

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Fonte dati: Direzione ricerca e territorio, Direzione Didattica

INTERNAZIONALIZZAZIONE

Accordi di cooperazione internazionale 128

Accordi di mobilità studentesca 382

Visiting Professor 193

Studenti in mobilità 737

Insegnamenti in lingua inglese 33

Fonte dati al 31.12.2012: Ex Direzione per l’Internazionalizzazione

PERSONALE

Professori di I e II fascia 511

Ricercatori a T.I 463

Ricercatori a T.D 74

Personale tecnico amministrativo 1.061 (di cui 10 a T.D.)

Collaboratori linguistici 17

Dati al 31/12/2012

Fonte dati: Direzione Personale

BUDGET 2013

Budget economico

Budget degli investimenti

€ 281.597.865,10

€ 30.790.530

Fonte dati: Direzione Finanziaria

11

2.2. Mandato istituzionale missione e valori

2.2.1. Mandato istituzionale

L’Università di Cagliari, come afferma l’art. 1 dello Statuto, “è una istituzione pubblica dotata di personalità

giuridica, sede primaria di libera ricerca ed alta formazione, luogo di approfondimento, elaborazione critica

e diffusione delle conoscenze. L’Università opera combinando in modo organico ricerca e didattica, per il

progresso culturale ed economico sociale nella prospettiva regionale, nazionale ed internazionale”.

“L’Università persegue le proprie finalità istituzionali in piena autonomia, in conformità ed in attuazione

dell'articolo 33 della Costituzione della Repubblica Italiana e in adesione ai principi della Magna Charta delle

Università europee. Opera per il raggiungimento delle proprie finalità con i docenti, i ricercatori, i dirigenti, il

personale tecnico amministrativo e gli studenti, nel rispetto dei principi di non discriminazione e di pari

opportunità. L’Ateneo valorizza il pluralismo delle idee e lo sviluppo della persona”.

2.2.2. Missione

L’Università di Cagliari costituisce sede primaria dell’elaborazione e della diffusione del sapere, concorre

allo sviluppo culturale, sociale ed economico attraverso la ricerca, la formazione e il trasferimento delle

conoscenze scientifiche.

2.2.3. Valori

I Valori rappresentano i principi ispiratori dell’attività dell’Ateneo e ne esprimono il patrimonio culturale ed

identitario, essi si ricavano dallo Statuto e possono essere così sintetizzati:

Autonomia didattica e scientifica;

Servizio al territorio;

Trasparenza ed accountability;

Partecipazione democratica ed efficacia dei processi decisionali;

Efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa;

Attenzione alla qualità, alla valutazione dei risultati e al riconoscimento dei meriti;

Valorizzazione dei processi di internazionalizzazione;

Rispetto delle pari opportunità;

Difesa e sviluppo del diritto allo studio.

2.3. L’albero delle performance

L’albero delle performance è una mappa logica che rappresenta graficamente, partendo dal mandato

istituzionale, la missione e i valori:

le aree strategiche;

gli obiettivi strategici;

gli obiettivi operativi.

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Tale mappa dimostra come gli obiettivi, ai vari livelli, contribuiscano, all’interno di un disegno strategico

complessivo, alla realizzazione del mandato istituzionale e della missione dell’ateneo. Sotto questo profilo

l’albero fornisce una rappresentazione articolata e completa della performance dell’ateneo.

Le aree strategiche sono state individuate in funzione delle attività istituzionali dell’ateneo in:

didattica;

ricerca;

rapporti con il territorio;

servizi di supporto.

L’area dei servizi di supporto, sebbene individuata come autonoma area strategica, è funzionale alle altre

tre aree, essendo gli obiettivi strategici ad essa collegati, funzionali al miglioramento dell’efficacia e

dell’efficienza dei servizi a supporto delle attività istituzionali dell’ateneo.

Per ciascuna area strategica l’albero delle performance individua gli obiettivi strategici che sono stati

indicati nel documento di programmazione triennale dell’Ateneo riferito al triennio 2012-2014, approvato

dal Consiglio di Amministrazione con delibera del 28/09/2012. Per ciascun obiettivo, sono individuati gli

outcome attesi. Gli obiettivi strategici vengono infine declinati in obiettivi operativi che rappresentano i

piani d’azione programmati per gli anni di riferimento. Per gli obiettivi operativi dell’area strategica “servizi

di supporto” si rimanda al documento di assegnazione degli obiettivi al Direttore Generale e ai Dirigenti.

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MANDATO ISTITUZIONALE

MISSIONE

Didattica

Razionalizzare l'offerta formativa assicurandone la

sostenibilità

Valorizzazione dell'accordo

federativo con l'Università di Sassari

Programmazione dei P.O. funzionale alle

esigenze della didattica

Migliorare la qualità della didattica

Potenziamento aule, laboratori e biblioteche

Miglioramento dei servizi orientamento e sostegno studenti

Potenziamento della collaborazione internazionale

(mobilità e visiting professor)

Potenziamento e accreditamento

delle attività di alta formazione

Ricerca

Migliorare la qualità della ricerca

Potenziamento dei servizi e dei

laboratori per la ricerca

Accreditamento dei dottorati e

potenziamento numero borse

Potenziamento del finanziamento degli

assegni di ricerca

Potenziamento del sistema di

valutazione e premialità

Potenziamento della collaborazione

(visiting scientist) e degli accordi di coop.

internazionale

Rapporti con il territorio

Migliorare l'accreditamento dell'Ateneo nel

territorio

Valorizzazione protocolli e

convenzioni con istituzioni pubbliche

e imprese

Potenziamento dei laboratori e

apertura verso il territorio

Potenziare il ruolo dell'Ateneo nel

trasferimento delle conoscenze

Supporto alla brevettazione

Sostegno alla nascita di spin off

Sostegno alla progettazione in

partenariato con le imprese

Servizi di supporto

Potenziare i servizi di supporto alla ricerca

Potenziare i servizi di supporto alla

didattica

Ridurre i costi di esercizio garantendo

un utilizzo più efficace e efficiente

delle risorse

Migliorare l’efficienza e

l’efficacia nella gestione delle risorse umane

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3. ANALISI DEL CONTESTO

Al fine evidenziare le strategie necessarie per consentire il miglioramento delle performance dell’Ateneo è

fondamentale procedere ad uno studio del contesto esterno e interno, individuando gli interlocutori,

attraverso l’analisi swot, i punti di forza e di debolezza, le opportunità e le minacce sui quali intervenire

affinché l’Ateneo possa soddisfare il bisogno di istruzione e ricerca, e dare il proprio contributo alla crescita

economica e culturale del territorio.

3.1 Contesto esterno

L’analisi del contesto esterno garantisce la coerenza delle strategie individuate dall’Ateneo con i bisogni e le

attese di tutti gli stakeholder e rappresenta un passo indispensabile per migliorare il successo dell’ateneo

nel raggiungimento dei propri obiettivi.

Il primo passo nell’analisi dell’ambiente di riferimento è individuare le opportunità che l’Ateneo dovrebbe

cogliere e le minacce che deve fronteggiare per il raggiungimento degli obiettivi strategici.

OPPORTUNITA’ MINACCE

Posizione geografica

Ambiente naturale e clima

Accesso fondi europei

Rapporti con la RAS

Rapporti con l’Università di Sassari

Rapporti con le imprese e le associazioni

territoriali

Presenza dell’A.O.U.

Integrazione con l’E.R.S.U.

Riduzione Fondo di Finanziamento

Ordinario

Riduzione Fondi Regionali

Limiti massimi alle spese di personale e

limiti al turn-over

Requisiti di docenza più stringenti

relativi alla sostenibilità del corsi di

studio

Crisi economica e occupazionale delle

famiglie

Calo demografico e diminuzione del

rapporto immatricolati/maturati

Problematiche legate ai trasporti ed in

particolare ai collegamenti aerei e alla

mobilità interna

Scarsità posti letto

La programmazione strategica e operativa di cui al presente Piano si inserisce in un contesto economico e

finanziario di particolare complessità. La grave crisi che di recente ha scosso i mercati mondiali sta

determinando un nuovo disegno delle politiche economiche europee ed internazionali, con inevitabili

ricadute anche a livello nazionale e regionale.

L’Ateneo di Cagliari è una delle due Università presenti in Sardegna e rappresenta il principale polo di

attrazione per gli studenti di tutta l’isola. È localizzato ed opera principalmente nella Città di Cagliari, situata

nella zona meridionale della Sardegna, ma opera costantemente un confronto con tutte le realtà regionali e

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internazionali, data la favorevole posizione nel Mediterraneo. In questo senso l’insularità, favorita

dall’ambiente naturale e dal clima temperato, non può che rappresentare un opportunità che l’Ateneo

deve cogliere, puntando ad esempio al potenziamento dell’alta formazione e all’organizzazione di Summer

School internazionali. Tuttavia, una è rappresentata dal problema della continuità territoriale interna e dei

collegamenti aerei con il resto del continente e dalla scarsità di posti letto che limitano l’ospitalità di

docenti e studenti stranieri.

Data la progressiva riduzione del Fondo di Finanziamento Ordinario, la sostanziale instabilità dei fondi

regionali, l’introduzione di stretti vincoli per il turn-over e l’introduzione di requisiti di docenza più

stringenti relativi alla sostenibilità del corsi di studio, l’Ateneo potrebbe perseguire l’obiettivo di

miglioramento dei risultati nella didattica, nella ricerca e nel servizio al territorio anche sfruttando le

opportunità offerte dai fondi europei.

Nonostante la spinta sempre più forte alla competizione fra atenei, il rapporto privilegiato che l’ateneo di

Cagliari nutre con l’ateneo di Sassari rappresenta un’opportunità per un ateneo generalista al fine di

razionalizzare l’offerta formativa nel territorio, anche attraverso uno sviluppo selettivo delle reciproche

eccellenze, in un’ottica di collaborazione sinergica e federativa.

Il sistema imprenditoriale della Regione Sardegna è formato soprattutto da piccole unità produttive che

tipicamente non possiedono le capacità finanziarie ed organizzative per sviluppare l’innovazione scientifica

necessaria per competere con successo nei mercati. La crisi industriale ha inoltre aggravato le difficoltà

produttive delle imprese a causa della progressiva riduzione della domanda, determinando una minore

competitività e una limitata possibilità di investimenti in ricerca e sviluppo. La collaborazione con

l’Università costituisce per il tessuto imprenditoriale locale un’opportunità per accedere a conoscenze

innovative e risorse umane qualificate. Per questo l’Ateneo deve intercettare le esigenze delle imprese e

finalizzare la ricerca scientifica e l’offerta formativa al cambiamento in atto nella società, divenendo punto

di riferimento principale nel territorio per l’attuazione dei programmi di ricerca delle imprese, soprattutto

locali e sviluppando il supporto nell’offerta di servizi/opportunità di ricerca per le aziende operanti a livello

nazionale e internazionale che possono essere attratte dalle competenze dell’ateneo.

Il contesto generale nel quale l’Università di Cagliari è inserita è naturalmente influenzato dai tratti

demografici ed economico-sociali della Regione Sardegna.

La Regione Sardegna rimane ancorata alle dinamiche nazionali e del mezzogiorno per quel che riguarda

l’andamento delle crescita del reddito e dei consumi. Si trova dunque ad affrontare una profonda crisi

economica, sociale ed occupazionale che colpisce sempre più le famiglie e contribuisce alla diminuzione del

trend delle immatricolazioni.

Il tasso disoccupazione giovanile in Sardegna - classe età 15-24 - è pari al 47,3% delle forze lavoro nella

stessa classe di età (dati Istat). Considerate le difficoltà di ingresso nel mercato del lavoro, spesso non

accompagnate dall’inserimento in percorsi formativi alternativi, è in costante aumento il numero di giovani

non occupati, non impegnati in corso di studio o formazione, alimentando la categoria dei NEET (Not in

Employment, Education or Training)1.

1 www.istat.it

16

Anche nella classe 25-34, che comprende i giovani in uscita dal percorso formativo, il tasso di

disoccupazione è in crescita: nel 2012 era pari al 23,1%2.

Da quanto emerge dai dati sull’occupazione per titolo di studio, la laurea continua a rappresentare

un’opportunità positiva per i giovani sardi, capaci - al termine del percorso di studio – di trovare più

agevolmente occupazione e di conseguire in breve tempo retribuzioni più elevate rispetto ai loro coetanei

diplomati.

Per completare l’analisi del contesto esterno dell’Ateneo, si riporta di seguito l’elenco dei principali

stakeholder rilevanti per l’implementazione del piano e il raggiungimento degli obiettivi strategici.

STAKEHOLDER INTERNI STAKEHOLDER ESTERNI

Studenti Docenti Personale tecnico e amministrativo Personale non strutturato

MIUR Regione Sardegna Unione Europea ERSU – Ente regionale per il diritto allo

studio Studenti delle scuole superiori Scuole Enti locali Ordini professionali Associazioni professionali e imprese Organizzazioni Sindacali Potenziali studenti Altre Università ed Enti di ricerca

3.2 Contesto interno

Per assicurare il raggiungimento degli obiettivi strategici e operativi e la realizzazione di outcome stabili,

l’Ateneo necessita di una struttura organizzativa e di risorse economiche e strumentali adeguate e

funzionali. L’analisi del contesto interno mira a evidenziare, attraverso l’analisi swot, i punti di forza e di

debolezza dell’Ateneo al fine di individuare le aree sulle quali puntare per migliorare la performance e

dunque l’efficacia dell’azione amministrativa e la qualità dei servizi offerti.

PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA

Ampia offerta didattica Servizi di orientamento e supporto per

gli studenti

Dispersione delle strutture nel territorio Finanziamenti tendenzialmente

decrescenti

2 www.istat.it

17

Servizi online per docenti, studenti e personale e ottima diffusione della copertura wireless

Equilibrio economico e finanziario Assegnazione delle risorse attraverso il

riconoscimento dei meriti. Ottima posizione nella graduatoria della

premialità FFO Accordo federativo con l’Università di

Sassari Collocamento tra gli atenei virtuosi con

conseguente possibilità di assunzione Proprietà oltre del 95% degli immobili

Spazi per la didattica e la ricerca da sviluppare

Carenza posti letto Bassa attrattività nazionale e

internazionale per gli studenti Alto numero di studenti esonerati Cultura innovativa organizzativa e

funzionale non diffusa Ripartizione non omogenea dei carichi

di lavoro e riduzione costante delle risorse umane dovute ai pensionamenti e al blocco del turn over

3.2.1. Organizzazione

A seguito della revisione dello statuto adottato ai sensi della L. 240/2010, la struttura organizzativa

dell’Ateneo ha subito un sostanziale processo di revisione. Attualmente si articola in strutture di ricerca, di

didattica e in strutture amministrative di supporto all’attività didattico-scientifica. L’area didattico-

scientifica si articola in 17 Dipartimenti, deputati alle attività di didattica, ricerca e di servizio al territorio e

6 Facoltà - con funzioni di coordinamento e razionalizzazione delle attività didattiche e di gestione dei

servizi comuni. L’area prettamente amministrativa si compone di 9 direzioni compresa la Direzione

Generale, alle quali si aggiungono l’Ufficio di Gabinetto e gli uffici di Staff del Rettore.

I principali organi di governo dell’Ateneo, recentemente rinnovati, sono rappresentati dal Senato

Accademico e dal Consiglio di Amministrazione, ai quali spetta il compito di direzione e indirizzo

amministrativo e politico. Nello svolgimento di queste funzioni, i suddetti organi si avvalgono dell’ausilio di

altri organi interni di consulenza e controllo, quali il Collegio dei Revisori dei Conti e il Nucleo di

Valutazione.

Uno dei punti di debolezza dell’Ateneo legato all’aspetto organizzativo, è la distribuzione sul territorio delle

strutture. La gran parte delle direzioni è collocata nella sede centrale di Palazzo Belgrano, ma la direzione

per i Servizi Bibliotecari, la direzione Ricerca e Territorio e il Servizio di Prevenzione e Protezione si trovano

in locali diversi nel centro cittadino, non consentendo integrazione sinergica della struttura amministrativa,

causando talvolta rallentamenti nello svolgimento delle attività. Anche la dislocazione sul territorio

cittadino dei dipartimenti e delle facoltà non agevola le attività didattiche e di ricerca.

18

Rettore

Direttore Generale

Direzioni

Acquisti, appalti e contratti

Finanziaria

Servizi bibliotecari

Personale

Didattica e l’orientamento

Ricerca e il territorio

Opere pubbliche e le infrastrutture

Reti e i servizi informatici

Facoltà

Biologia e Farmacia

Ing. e Architettura

Medicina e Chirurgia

Scienze

Scienze Economiche, Giuridiche e

Politiche

Studi Umanistici

Centri di servizio

Centro linguistico d'Ateneo

Centro per la Qualità dell’Ateneo

Centro Grandi Strumenti

Dipartimenti

Filologia, letteratura, linguistica

Fisica

Giurisprudenza Ing. civile,

ambientale e architettura

Ing. elettrica ed elettronica

Ing. meccanica, chimica e dei

materiali

Matematica e informatica

Pedagogia, Psicologia, Filosofia

Sanità pubblica, medicina clinica e

molecolare

Scienze biomediche

Scienze chimiche e geologiche

Scienze chirurgiche

Scienze della vita e dell’ambiente

Scienze economiche ed

aziendali

Scienze mediche "Mario Aresu"

Scienze sociali e delle istituzioni

Storia, beni culturali e territorio

Relazioni Sindacali Affari Generali Affari Legali

Pro rettori e delegati

Ufficio di Gabinetto Ufficio di

Valutazione

Servizio Prevenzione e

Protezione

Consiglio di

Amministrazione

Senato

Accademico

Co

llegio

Reviso

ri dei C

on

ti

Nu

cleo d

i Valu

tazion

e

19

3.2.2. Risorse Umane

Il personale dell’Ateneo negli ultimi anni ha subito una forte contrazione dovuta principalmente ai

pensionamenti, determinando diverse difficoltà sia negli uffici, per la ripartizione dei carichi di lavoro, che

nella formulazione dell’offerta didattica, anche a causa dell’introduzione di requisiti di docenza più

stringenti relativamente alla sostenibilità del corsi di studio. Fortunatamente l’Università di Cagliari rientra

tra gli atenei cosi detti “virtuosi” e può dunque procedere a nuove assunzioni, pur nei limiti stabiliti per il

turn-over.

L’Ateneo sta realizzando un profondo rinnovamento, non solo nelle strutture ma anche nei comportamenti,

attraverso la diffusione dei principi di valutazione, di riconoscimento dei meriti e di verifica dei risultati

nell’assegnazione delle risorse attraverso logiche legate alla premialità.

Docenti e Ricercatori 31/12/2009 31/12/2012

I Fascia 301 215

II Fascia 329 294

Ricercatori e Ass. 504 463

Straordinari Tempo Det. - 2

Ricercatori Tempo Det. - 74

Totale docenti 1.134 1.048

Personale tecnico amm.vo

B 196 182

C 578 520

D 333 303

EP 41 36

DIR 14 10

Totale personale TA 1.162 1.051

Collaboratori linguistici

CEL 20 17

Totale personale di ruolo 2.316 2.116

Bandi di concorso per ricercatori e docenti 2009 2010 2011 2012 Totale

Ricercatori a tempo indeterminato 34 12 - - 46

Ricercatori Tempo Determinato - 3 24 60 87

Chiamate di Professori associati - - - 2 2

Chiamate di Professori straordinari idonei in procedure valutative indette da altri Atenei

- - 4 - 4

Chiamate di Professori associati idonei in procedure valutative indette da altri Atenei

- - 22 1 23

Professore Straordinario Tempo Determinato - 1 1 - 2

Totale 34 16 51 63 164

20

Concorsi a tempo indeterminato per il personale tecnico-amministrativo

2009 2010 2011 2012 Totale

DIRIGENTE 0 0 0 2 2

EP 0 2 0 6 8

D 11 0 0 10 21

C 0 0 0 0 0

B 0 0 0 0 0

Totale 11 2 - 18 31

Fonte: Direzione per il Personale

3.2.3. Risorse strumentali ed economiche

Uno dei punti di forza dell’Ateneo è dato dalla proprietà di oltre 95% degli immobili presso i quali svolge le

proprie attività, destinati quasi totalmente alle attività di didattica e di ricerca, che pur essendo presenti in

molteplici strutture dedicate ad attività scientifiche specifiche, tuttavia soffrono la carenza di spazi.

Per far fronte alla storica carenza di posti letto per gli studenti, concausa della bassa attrattività a livello

nazionale e internazionale, un importante sostegno agli scambi di docenti e studenti verrà fornito dalla

foresteria ricavata dalla ristrutturazione della ex-clinica di Medicina del lavoro di prossima apertura con 40

posti letto. Mentre per far fronte alla carenza di strutture dedicate alla didattica e alla ricerca è in

programma la riconversione della clinica Macciotta, che potrà anche ospitare, tra l’altro, l’archivio storico e

la direzione ricerca e territorio e la realizzazione di sale lettura e studi.

L’ateneo dedica una particolare attenzione alla dotazione informatica finalizzata ai servizi di orientamento e

supporto agli studenti. Attraverso il consorzio Unitel, costituito con l’Università di Sassari, l’Ateneo ha

potenziato la disponibilità di strumenti didattici on-line, a supporto degli studenti con carenze formative in

ingresso, di quelli fuori sede e degli studenti lavoratori.

Nell’ambito del miglioramento dei servizi agli studenti, già a partire dall’Anno Accademico 2010-2011

l’Ateneo offre ai propri studenti regolarmente iscritti una casella di posta da 10GB con indirizzo di posta

elettronica personale '@studenti.unica.it‘.

Il patrimonio librario dell’Ateneo conta oltre 1 milione di volumi, 13 mila periodici elettronici e 22 banche

dati. Le Biblioteche dell’Ateneo sono articolate in quattro distretti e in 27 sezioni per un totale di 2057 posti

di lettura.

3.2.4. Salute finanziaria

La riorganizzazione statutaria della governance, la razionalizzazione delle nuove facoltà, dei dipartimenti e

dell’offerta formativa, accompagnate da una politica di rigore nelle spese, hanno contribuito a garantire

adeguate risorse finanziarie per la ricerca scientifica, per le attività a servizio degli studenti e per gli

investimenti.

Inoltre, la diffusione dei principi di valutazione, del riconoscimento dei meriti e di verifica dei risultati

nell’assegnazione delle risorse ha accentuato la spinta al miglioramento ed ad un uso più efficace ed

efficiente delle risorse.

Attraverso queste azioni l’Ateneo è stato in grado di mantenere lo stato di equilibrio economico finanziario,

migliorando i parametri che qualificano l’accreditamento nel territorio.

21

Il contesto nel quale l’Ateneo si troverà ad operare nel 2013 è caratterizzato dal permanere degli effetti

della politica di rigore imposta dal contenimento dei fondi ministeriali, solo in parte leniti dal sostegno

economico da parte della Regione.

La Legge 240/2010 ha introdotto per le Università pubbliche l’obbligo della contabilità economico-

patrimoniale a decorrere dal 1/1/2014. L’Ateneo di Cagliari ha anticipato al 1° gennaio 2013 l’adozione del

nuovo sistema di rilevazione contabile e del bilancio unico; sarà così possibile beneficiare di una quota

premiale che sarà definita nel decreto di ripartizione del Fondo di Finanziamento Ordinario.

Le politiche di contenimento e di razionalizzazione delle risorse poste in essere nei precedenti esercizi

consentono comunque di stimare una sostanziale stabilità dei servizi offerti.

L’Ateneo cagliaritano è tra le Università fortemente dipendenti dai trasferimenti statali, ma continua a

mantenere lo stato di salute dei conti e un tasso di indebitamento nullo. Migliora la propria posizione nella

graduatoria degli atenei che rientrano nella ripartizione della quota premiale.

3.3. Analisi SWOT

Al fine di rappresentare in maniera integrata i risultati delle analisi del contesto in cui l’Ateneo trova ad

operare è stata predisposta la seguente analisi SWOT, che riporta in termini di punti di forza, di punti di

debolezza, di opportunità e di minacce, le informazioni legate al rapporto tra Ateneo e l’ambiente di

riferimento

CO

NTE

STO

INTE

RN

O

PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA

Ampia offerta didattica Servizi di orientamento e supporto

per gli studenti Servizi online per docenti, studenti e

personale e ottima diffusione della copertura wireless

Equilibrio economico e finanziario Assegnazione delle risorse

attraverso il riconoscimento dei meriti.

Ottima posizione nella graduatoria della premialità FFO

Accordo federativo con l’Università di Sassari

Collocamento tra gli atenei virtuosi con conseguente possibilità di assunzione

Proprietà oltre del 95% degli immobili

Dispersione delle strutture nel territorio

Finanziamenti tendenzialmente decrescenti

Spazi per la didattica e la ricerca da sviluppare

Carenza posti letto Bassa attrattività nazionale e

internazionale per gli studenti Alto numero di studenti esonerati Cultura innovativa organizzativa e

funzionale non diffusa Ripartizione non omogenea dei

carichi di lavoro e riduzione costante delle risorse umane dovute ai pensionamenti e al blocco del turn over

22

CO

NTE

STO

EST

ERN

O

OPPORTUNITA’ MINACCE

Posizione geografica

Ambiente naturale e clima

Accesso fondi europei

Rapporti con la RAS

Rapporti con l’Università di Sassari

Rapporti con le imprese e le

associazioni territoriali

Presenza dell’A.O.U.

Integrazione con l’E.R.S.U.

Riduzione Fondo di Finanziamento

Ordinario

Riduzione Fondi Regionali

Limiti massimi alle spese di

personale e limiti al turn-over

Requisiti di docenza più stringenti

relativi alla sostenibilità del corsi di

studio

Crisi economica e occupazionale

delle famiglie

Calo demografico e diminuzione del

rapporto immatricolati/maturati

Problematiche legate ai trasporti ed

in particolare ai collegamenti aerei e

alla mobilità interna

Scarsità posti letto

4. OBIETTIVI STRATEGICI

Partendo dall’analisi del documento di programmazione triennale dell’Ateneo per il triennio 2012-2014 e

sulla base dell’analisi del contesto esterno e interno di riferimento, sono state individuate quattro aree

strategiche per la gestione del ciclo della performance:

didattica

ricerca

rapporti con il territorio

servizi di supporto.

Le aree strategiche così individuate, accorpano in parte le aree strategiche individuate dal D.M. 23

dicembre 2010 n. 50 “Definizione delle linee generali di indirizzo della Programmazione delle Università per

il triennio 2010-2012”. Si è infatti preferito inserire all’interno della macro area “didattica” anche gli

obiettivi strategici funzionali al potenziamento dei servizi a favore degli studenti, mentre le politiche di

internazionalizzazione, essendo funzionali al miglioramento della qualità della ricerca, così come della

didattica, non costituiscono un’area strategica autonoma, ma sono declinate in obiettivi strategici della

didattica e della ricerca, lo stesso vale per le politiche del personale.

E’ stata invece individuata come autonoma area strategica quella dei “servizi di supporto”, la quale sebbene

trasversale rispetto alle altre tre aree strategiche, si pone in stretto collegamento con gli obiettivi assegnati

al Direttore Generale e ai Dirigenti.

23

A ciascuna delle aree strategiche sopra indicate sono collegati uno o più obiettivi strategici che l’Ateneo si

propone di realizzare per il triennio 2012-1014, per ciascun obiettivo strategico sono indicati gli indicatori e

gli outcome attesi.

4.1. Area strategica didattica

OBIETTIVO STRATEGICO OUTCOME INDICATORI

Razionalizzare l’offerta formativa

assicurandone una adeguata

articolazione e sostenibilità

mantenere le

immatricolazioni in

linea con i flussi dei

nuovi diplomati

ridurre il numero degli

abbandoni

ridurre il numero degli

studenti fuori corso

incrementare la quota

premiale del FFO

rapporto

immatricolati/diploma

ti

% abbandoni

% fuori corso

posizione graduatoria

assegnazione quota

premiale FFO, con

riferimento agli

indicatori A1 e A2

Migliorare la qualità della didattica

4.2. Area strategica ricerca

OBIETTIVO STRATEGICO OUTCOME INDICATORI

Migliorare la qualità della ricerca

incrementare il numero

di ricercatori attivi;

incrementare la % di

successo dei progetti

nell’ambito del VII P.Q;

incrementare l’attività

di fund raising destinata

alla ricerca;

incrementare la quota

premiale del FFO

% ricercatori attivi

progetti

presentati/progetti

finanziati nell’ambito

del VII P.Q.

% finanziamenti

esterni per la ricerca

posizione graduatoria

assegnazione quota

premiale FFO, con

riferimento agli

indicatori B1, B2, B3 e

B4

24

4.3. Area strategica rapporti con il territorio

OBIETTIVO STRATEGICO OUTCOME INDICATORI

Migliorare l’accreditamento

dell’ateneo nel territorio

accrescere e

valorizzare le

collaborazioni con le

istituzioni e il modo

produttivo;

incrementare l’attività

brevettuale

dell’Ateneo;

incrementare e

sostenere gli spin off.

n. accordi di

collaborazione

stipulati

n. brevetti

n. Spin off

Potenziare il ruolo propulsivo

dell’Università nel trasferimento

tecnologico

4.4. area strategica servizi di supporto

OBIETTIVO STRATEGICO OUTCOME INDICATORI

Potenziare i servizi di supporto alla

ricerca

Fronteggiare il

ridimensionamento

dell’organico del

personale tecnico

amministrativo,

mantenendo almeno

invariata la qualità dei

servizi;

Fronteggiare il

ridimensionamento

dei flussi finanziari,

mantenendo almeno

invariata la qualità dei

servizi;

Vd. Outcome riferiti

alle altre aree

strategiche

Vd. Indicatori individuati

dal documento di

assegnazione degli

obiettivi al direttore

Generale e ai Dirigenti

Potenziare i servizi di supporto alla

Didattica

Ridurre i costi di esercizio

garantendo un utilizzo più efficace e

efficiente delle risorse

Migliorare l’efficienza e l’efficacia

nella gestione delle risorse umane

25

5. DAGLI OBIETTIVI STRATEGICI AGLI OBIETTIVI OPERATIVI

Come si evince dall’albero delle performance, l’Università di Cagliari, in coerenza con il documento di

programmazione triennale dell’Ateneo per il triennio 2012-2014 e sulla base di quanto emerso dall’analisi

di contesto, ha declinato ogni obiettivo strategico in obiettivi operativi. Gli obiettivi operativi, sono

chiaramente diversi a seconda della responsabilità organizzativa cui fanno riferimento e possono

fondamentalmente distinguersi in due aree:

l’area amministrativa cui vanno ricondotti gli obiettivi operativi che si ricollegano alla responsabilità

della Direzione Generale e delle singole Direzioni dell’Ateneo e sono in gran parte riconducibili

all’area strategica dei servizi di supporto;

l’area didattico-scientifica cui vanno ricondotti gli obiettivi operativi che si ricollegano alla

responsabilità di dipartimenti, facoltà e centri.

Nonostante il D.Lgs. 150/2009 preveda l’applicabilità della misurazione e valutazione della performance

individuale solo per il personale contrattualizzato, la valutazione della performance organizzativa nel suo

complesso prescinde dallo status giuridico dei dipendenti. E’ peraltro in fase di sperimentazione il processo

di valutazione, avviato dall’ANVUR, della performance dell’ateneo sul piano della ricerca.

OBIETTIVO STRATEGICO OBIETTIVO OPERATIVO

Razionalizzare l’offerta formativa

assicurandone una adeguata

articolazione e sostenibilità

Valorizzazione dell'accordo federativo con

l'Università di Sassari

Programmazione dei P.O. funzionale alle esigenze

della didattica

Migliorare la qualità della didattica

Potenziamento aule, laboratori e biblioteche

Miglioramento dei servizi orientamento e sostegno

studenti

Potenziamento della collaborazione internazionale

(mobilità e visiting professor)

26

Potenziamento e accreditamento delle attività di

alta formazione

OBIETTIVO STRATEGICO OBIETTIVO OPERATIVO

Migliorare la qualità della ricerca

Potenziamento dei servizi e dei laboratori per la

ricerca

Accreditamento dei dottorati e potenziamento

numero borse

Potenziamento del finanziamento degli assegni di

ricerca

Potenziamento del sistema di valutazione e

premialità

Potenziamento degli accordi di collaborazione

internazionale

OBIETTIVO STRATEGICO OBIETTIVO OPERATIVO

Migliorare l'accreditamento

dell'Ateneo nel territorio

Valorizzazione protocolli e convenzioni con

istituzioni pubbliche e imprese

Potenziamento dei laboratori e apertura verso il

territorio

Potenziare il ruolo dell'Ateneo nel

Supporto alla brevettazione

Sostegno alla nascita di spin off

27

trasferimento delle conoscenze

Sostegno alla progettazione in partenariato con le

imprese

OBIETTIVO STRATEGICO OBIETTIVO OPERATIVO

Potenziare i servizi di supporto alla

ricerca

Si rimanda al documento di assegnazione degli

obiettivi al Direttore Generale e ai Dirigenti per

l’anno 2013

Potenziare i servizi di supporto alla

didattica

Ridurre i costi di esercizio

garantendo un utilizzo più efficace

e efficiente delle risorse

Migliorare l’efficienza e l’efficacia

nella gestione delle risorse umane

5.1. Gli obiettivi dirigenziali

Strettamente collegati all’area strategica dei “servizi di supporto”, si pongono gli obiettivi assegnati al

Direttore Generale e ai Dirigenti per l’anno 2013.

Per l’anno 2013 sono stati assegnati al Direttore Generale e ai Dirigenti un obiettivo comune (articolato in 2

sottobiettivi) e singoli obiettivi coerenti con le specifiche funzioni delle singole Direzioni.

L’obiettivo comune, individuato sulla base dei parametri del Budget 2013, mira, contestualmente, al

duplice scopo: valutare i risultati della gestione sinergica delle Direzioni nel suo complesso; orientarne

l’azione verso il mantenimento e lo sviluppo dei ricavi e il monitoraggio e il contenimento dei costi,

fondamentali risultati attesi da tenere sotto controllo per garantire una efficiente ed efficace gestione e

contribuire a contenere l’incidenza dei costi dell’Ateneo sul finanziamento derivante dal FFO, importante

elemento di valutazione di virtuosità degli Atenei utilizzato a fini gestionali.

Per meglio valutare e orientare l’attività delle Direzioni, nella determinazione dell’obiettivo comune in

riferimento ai costi, sono stati considerati i costi di gestione il cui andamento è direttamente e

indirettamente conseguenza delle scelte e delle decisioni operate dalle stesse Direzioni.

In quest’ambito, l’obiettivo comune è stato individuato in due sottobiettivi con la seguente descrizione:

28

Budget 2013: gestione, monitoraggio e contenimento dei costi di esercizio sotto il controllo delle

Direzioni;

Gestione rapporto tra costi e ricavi sul Budget 2013: finalizzata, in particolare, a contenere e ridurre

l’incidenza dei costi complessivi del personale sul finanziamento FFO e sulle tasse, sovratasse,

contributi universitari, riscossi al netto dei rimborsi.

L’indicatore di riferimento relativo al primo sottobiettivo è rappresentato dal valore di Budget così come

approvato dal Consiglio di Amministrazione, salvo variazioni in corso d’anno da tenere in considerazione

per eventuali rimodulazioni; la misura è messa in relazione allo scostamento rispetto a tale valore,

rappresentato in termini percentuali così come il peso dell’obiettivo. L’indicatore di riferimento relativo al

secondo sottobiettivo, è rappresentato dalla percentuale media del biennio di vigenza dell’indice (2011-

stima-2012).

Oltre a tali obiettivi comuni, sono stati assegnati ad ogni dirigente, degli obiettivi individuali.

Per ciascun obiettivo individuale sono individuati degli indicatori che misurano alternativamente la quantità

di attività di performance, o il rispetto dei tempi nell’avanzamento di lavori per progetti specifici.

Relativamente alla misura, ogni obiettivo è assegnato in riferimento al punteggio 3 della scala di

valutazione utilizzata (punteggio da 1 =Scarso-obiettivo non raggiunto; 3, intermedio, =adeguato, obiettivo

raggiunto; a 5, massimo, =ottimo, obiettivo superato); per i punteggi inferiori e superiori, laddove non

esplicitati, la loro valutazione è da effettuarsi a consuntivo sulla base del risultato e delle modalità di

attuazione

6. IL PROCESSO SEGUITO E LE AZIONI DI MIGLIORAMENTO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA

PERFORMANCE

6.1. Processo di redazione del Piano

Il processo di redazione del presente piano, si è articolato nelle seguenti fasi:

analisi del contesto esterno e interno di riferimento;

individuazione degli obiettivi strategici, partendo dal documento di programmazione triennale

dell’Ateneo riferito al triennio 2012-2014 e dai punti di forza e di debolezza emersi dall’analisi di

contesto;

individuazione degli outcome attesi;

individuazione degli obiettivi operativi;

comunicazione del piano all’interno e all’esterno.

Con riferimento all’area della didattica, della ricerca e dei rapporti con il territorio, gli obiettivi operativi, in

linea con quelli strategici sono stati ricavati dalle strategie programmate dall’ateneo per il triennio 2012-

2014 e contenute nel documento di programmazione triennale dell’Ateneo. Con riferimento all’area dei

servizi di supporto, gli obiettivi operativi sono stati prevalentemente ricavati dal documento di

29

assegnazione degli obiettivi al Direttore Generale e ai Dirigenti per l’anno 2013, approvato dal Consiglio di

Amministrazione con delibera del 21/12/2012.

Una volta portato all’attenzione degli organi accademici il piano sarà pubblicato sul sito

www.unica.it nella sezione “amministrazione trasparente” e sarà presentato agli stakholder in

occasione delle giornate dedicate alla trasparenza.

6.2. Coerenza con la programmazione economico finanziaria

La L. 150/2009 richiede che il Piano delle Performance sia raccordato con gli strumenti di programmazione

finanziaria e con le scelte legate alle politiche di bilancio.

Il contesto nel quale l’Ateneo si trova ad operare nel 2013 è caratterizzato dal permanere degli effetti della

politica di rigore imposta dal contenimento dei fondi ministeriali, solo in parte leniti dal sostegno

economico da parte della Regione che peraltro, per l’anno di riferimento, sebbene ancora non definito,

sembra avere subito importanti flessioni.

Nell’anno 2013 troverà inoltre piena applicazione la riorganizzazione statutaria dei dipartimenti e delle

facoltà che, da un lato, potrebbe richiedere ulteriori adattamenti ma, dall’altro, attenua gli effetti della

flessione degli organici con gli indispensabili recuperi di efficienza, anche in funzione dell’implementazione

dei supporti informatici.

Ulteriore complessità deriva dall’introduzione del bilancio unico d’Ateneo e della contabilità economico-

patrimoniale che sollecitano una profonda trasformazione culturale ed il recupero del pregresso

amministrativo e contabile, in particolare nelle gestioni dipartimentali e nella contabilizzazione del

patrimonio.

Il bilancio unico d'Ateneo di previsione annuale autorizzatorio per l’anno 2013, si compone, del budget

economico e del budget degli investimenti.

Il budget economico e il budget degli investimenti, caratterizzati da una attenta politica di rigore che ha

consentito di razionalizzare le spese, con la precisa volontà di non incrementare le tasse universitarie e di

mantenere invariato lo standard dei servizi agli studenti, compongono lo strumento tecnico-contabile che

esprime gli obiettivi di breve periodo necessari per la realizzazione degli obiettivi strategici, nel rispetto

delle finalità istituzionali dell’Ateneo.

L’esplicito collegamento tra obiettivi operativi e allocazione delle risorse, che si ricava dal budget 2013

assegnato alle Direzioni, allegato al presente documento, consentirà all’Ateneo nel suo complesso e alle

singole unità operative, di realizzare gli obiettivi e le azioni programmate, consentendo peraltro di

valutarne i risultati in termini di efficienza ed efficacia, anche sulla base degli indicatori individuati in sede di

assegnazione degli obiettivi al Direttore Generale e ai Dirigenti.

30

6.3. Azioni per il miglioramento del ciclo della Performance

L’Università di Cagliari ha iniziato ad occuparsi di valutazione delle performance già dal 2005. Nel corso

degli anni il sistema di valutazione è stato via via perfezionato.

Dal 2008 il sistema di valutazione ha subito ulteriori adattamenti e semplificazioni che tuttavia non hanno

completamente eliminato alcune criticità di fondo connesse allo stesso processo valutativo, soprattutto per

le implicazioni di tipo economico e psicologico correlate. Contestualmente, il sistema è stato aggiornato

sulla base delle riforme legislative in materia di valutazione della performance del personale.

Attualmente il sistema di valutazione del personale tecnico amministrativo, coinvolge non solo il personale

Dirigente, ma tutto il personale in servizio, in particolare è prevista l’assegnazione di obiettivi al personale

di categoria EP, D e C, secondo i livelli di responsabilità.

Accanto alla valutazione del grado di raggiungimento degli obiettivi individuali assegnati, l’Ateneo valuta: la

qualità delle prestazioni, ossia dei comportamenti organizzativi messi in atto nel contesto lavorativo di

appartenenza ed il contributo individuale alla performance organizzativa. Queste ultime valutazioni sono

rivolte a tutto il personale.

E’ invece ancora in fase d’avvio il sistema di valutazione esterna degli atenei da parte dell’ANVUR

sull’efficienza e dei risultati conseguiti nell’ambito della didattica e della ricerca; sistema di valutazione

introdotto dalla L. 240/2010 per il quale bisognerà attendere ancora un po’ per avere i primi risultati.

Nella gestione del ciclo della performance rimangono ancora tante le azioni da intraprendere in funzione

del miglioramento del processo, ad iniziare dalla creazione di una struttura tecnica permanente che funga

da supporto al Rettore, al Direttore Generale e a tutti i soggetti coinvolti nei processi di programmazione,

misurazione e valutazione della performance organizzativa ed individuale.

Fondamentale appare inoltre definire un adeguato sistema definizione e misurazione degli indicatori anche

per poter valutare i target nel corso del tempo. A tal fine risulta indispensabile potenziare il sistema

informativo dell’Ateneo con riferimento alla mappatura dei processi e alla gestione dei dati e degli

indicatori.

Infine è necessario continuare ad investire sulla cultura della valutazione nei confronti dei valutatori, ma

soprattutto dei valutati.