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Provincia di Firenze Direzione Patrimonio, Espropri, Gestione Immobili e TPL Piano di sicurezza e di coordinamento e Fascicolo tecnico LICEO CLASSICO GALILEO, VIA DE’ MARTELLI 9, FIRENZE LAVORI DI RISANAMENTO CONSERVATIVO PER ADEGUAMENTO FUNZIONALE E NORMATIVO DELL’EDIFICIO AD USO SCOLASTICO PROGETTO ESECUTIVO p. 1 di 23 PIANO DI SICUREZZA E DI COORDINAMENTO e FASCICOLO TECNICO Indice PIANO DI SICUREZZA E DI COORDINAMENTO.................................................... p. 02 A. Identificazione e descrizione dell'opera...................................................................................................... p. 02 A.1 Indirizzo del cantiere A.2 Descrizione del contesto in cui è collocata l’area di cantiere A.3 Descrizione sintetica dell’opera B. Individuazione dei soggetti con compiti di sicurezza.................................................................................. p. 03 C. Relazione – Scelte progettuali e organizzative – procedure – misure preventive e protettive……………. p. 06 C.1 Area di cantiere C.2 Organizzazione del cantiere C.3 Lavorazioni: fasi D. Interferenze tra le lavorazioni…………………………………………………………………………................ p. 20 D.1 Cronologia delle lavorazioni D.2 Individuazione dei rischi di incompatibilità D.3 Prescrizioni operative D.4 Soggetti obbligati ad osservarle D.5 Modalità di verifica E. Uso comune di apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di protezione collettiva........... p. 21 E.1 Per i quali è previsto l’uso comune E.2 Chi è interessato all’uso E.3 Cronologia E.4 Modalità di verifica F. Modalità organizzative……………………………………………………………………………........................ p. 22 G. Organizzazione prevista…………………………………………………………………………………............. p. 23 G.1 Pronto soccorso G.2 Antincendio H. Previsione temporale……………………………………………………………………………......................... p. 23 H.1 Entità presunta del cantiere H.2 Durata prevista dei lavori H.3 Durata prevista delle singole lavorazioni Allegati: 1. Layout di cantiere 2. Cronoprogramma dei lavori 3. Stima dei costi della sicurezza FASCICOLO TECNICO......................................................................................................................

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Piano di sicurezza e di coordinamento e Fascicolo tecnico

LICEO CLASSICO GALILEO, VIA DE’ MARTELLI 9, FIRENZE

LAVORI DI RISANAMENTO CONSERVATIVO PER ADEGUAMENTO FUNZIONALE E NORMATIVO DELL’EDIFICIO AD USO SCOLASTICO PROGETTO ESECUTIVO

p. 1 di 23

PIANO DI SICUREZZA E DI COORDINAMENTO e FASCICOLO TECNICO

Indice PIANO DI SICUREZZA E DI COORDINAMENTO.................................................... p. 02 A. Identificazione e descrizione dell'opera...................................................................................................... p. 02

A.1 Indirizzo del cantiere A.2 Descrizione del contesto in cui è collocata l’area di cantiere A.3 Descrizione sintetica dell’opera

B. Individuazione dei soggetti con compiti di sicurezza.................................................................................. p. 03 C. Relazione – Scelte progettuali e organizzative – procedure – misure preventive e protettive……………. p. 06

C.1 Area di cantiere C.2 Organizzazione del cantiere C.3 Lavorazioni: fasi

D. Interferenze tra le lavorazioni…………………………………………………………………………................ p. 20

D.1 Cronologia delle lavorazioni D.2 Individuazione dei rischi di incompatibilità D.3 Prescrizioni operative D.4 Soggetti obbligati ad osservarle D.5 Modalità di verifica

E. Uso comune di apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di protezione collettiva........... p. 21

E.1 Per i quali è previsto l’uso comune E.2 Chi è interessato all’uso E.3 Cronologia E.4 Modalità di verifica

F. Modalità organizzative……………………………………………………………………………........................ p. 22 G. Organizzazione prevista…………………………………………………………………………………............. p. 23

G.1 Pronto soccorso G.2 Antincendio

H. Previsione temporale……………………………………………………………………………......................... p. 23

H.1 Entità presunta del cantiere H.2 Durata prevista dei lavori H.3 Durata prevista delle singole lavorazioni

Allegati: 1. Layout di cantiere 2. Cronoprogramma dei lavori 3. Stima dei costi della sicurezza FASCICOLO TECNICO......................................................................................................................

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PIANO DI SICUREZZA E DI COORDINAMENTO Il presente Piano di sicurezza e di coordinamento (di seguito denominato PSC) è redatto da professionista abilitato ai sensi dell’art. 98 del D.Lgs. 81/08, contestualmente alla progettazione a livello esecutivo dell’intervento di risanamento conservativo per adeguamento funzionale e normativo del Liceo Classico Galileo di Firenze.

A. IDENTIFICAZIONE E DESCRIZIONE DELL’OPERA A.1 - Indirizzo del cantiere Comune di Firenze, via Martelli 9, Firenze A.2 - Descrizione del contesto in cui è collocata l’area del cantiere L'intervento di risanamento conservativo per il quale è stato redatto il presente PSC è relativo all’adeguamento funzionale e normativo dell’edificio ad uso scolastico sede del Liceo Classico Galileo con accesso principale su Via Martelli n. 9. L’edificio, il cui nucleo più antico risale al XVI secolo, è vincolato ai sensi della vigente disciplina in materia di beni culturali. Il complesso di vaste dimensioni, è delimitato su tre lati da vie pubbliche (via Martelli a Est, Via de’ Gori a Nord e Borgo S.Lorenzo a Ovest), si sviluppa prevalentemente su tre piani, variamente articolati, ed è caratterizzato dalla presenza di due corti interne. La maggior parte dell'immobile è adibita a sede del Liceo Classico Galileo; la restante parte dell’edificio al piano ammezzato, primo e secondo è occupata dai locali dell’Istituto religioso dei Padri Scolopi; al piano terzo e quarto sono situati gli spazi dell’Osservatorio Ximeniano. L’accesso all'istituto scolastico avviene da Via Martelli n.9 ed è presente anche un’uscita su Borgo S.Lorenzo in comune con gli Scolopi e lo Ximeniano. La gestione dell’immobile è passata dal Comune di Firenze alla Provincia di Firenze nel 1997, come previsto dalla disciplina relativa ai livelli gestionali degli edifici scolastici introdotta dalla L. 23/96. A seguito del trasferimento in uso, la Provincia ha avviato un programma di interventi di manutenzione e adeguamento dell’edificio, sia in rapporto alle necessità dettate dallo stato conservativo, sia in ottemperanza alle normative vigenti in relazione ai tipi di attività svolte. A.3 - Descrizione sintetica dell’opera I lavori per i quali è stato redatto il presente PSC si inseriscono nell’ambito del programma di interventi complessivo sull'immobile e riguardano l’adeguamento funzionale e normativo degli spazi ad uso scolastico; consistono essenzialmente in:

- Realizzazione di scala di sicurezza antincendio esterna La scala esterna sarà realizzata nella corte secondaria e permetterà l’esodo dai vari piani

dell’edificio (compreso l’ammezzato); per creare gli sbarchi ai piani sarà necessario modificare due finestre in porte-finestre (piano secondo ed ammezzato) ed adattare un apertura esistente al piano primo; per realizzare la platea di fondazione della scala sarà necessario spostare le fosse biologiche ed i pozzetti presenti nella corte oggetto di intervento.

La scala sarà realizzata con elementi in acciaio zincato a caldo successivamente verniciata con colori in armonia con il contesto di inserimento;

- Sostituzione dell’ascensore esistente con impianto a norma D.P.R. 503/96 L’intervento di sostituzione dell’impianto ascensore si rende necessario per l’abbattimento delle barriere architettoniche garantendo l’accessibilità a tutti i livelli ed ambienti dell’edificio scolastico; per poter installare il nuovo impianto sarà necessario eseguire alcune lievi modifiche interne al vano corsa in muratura esistente;

- Modifica funzionale del gruppo bagni al piano terreno e locali tecnici per la realizzazione di un vano atto ad ospitare la riserva idrica antincendio e relativo gruppo di pressurizzazione L’intervento comprende lievi modifiche interne nel gruppo bagni al piano terreno con la ristrutturazione completa degli stessi (pavimento, rivestimento, tubazioni e sanitari), ricavando il locale tecnico che ospiterà il gruppo di pressurizzazione antincendio ed i serbatoi di accumulo; è previsto anche il consolidamento del solaio nel locale serbatoi;

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- Interventi di compartimentazione locali ed adeguamento vie di esodo Nel complesso degli interventi previsti nell’esame progetto è prevista la compartimentazione di alcuni locali con pannelli di silicato e porte tagliafuoco (laboratorio chimica, laboratorio di informatica al p.2°, spazio calmo al p.1°, Aula Magna, ecc.) oltre ad alcune modifiche necessarie per adeguare le vie di fuga. Le porte tagliafuoco saranno per quanto possibile integrate al contesto storico architettonico dell’edificio privilegiando l’utilizzo di infissi in legno e vetro REI.

Il complesso di interventi di adeguamento impiantistico consistono nella installazione dell’impianto di estinzione incendi, costituito da sistema di naspi ai vari piani dell’edificio e vasca di accumulo idrico, alimentata da acquedotto comunale; in particolare si prevedono i seguenti lavori:

• installazione di naspi DN25 con rete di distribuzione in tubi di acciaio zincato posti sottotraccia o a vista fissati in corrispondenza di cornicioni o altri elementi architettonici che ne riducano l’impatto visivo, i tratti esposti agli agenti atmosferici saranno coibentati a norma e protetti con lamierino in alluminio o con materiale coibentante preallumizzato;

• realizzazione di riserva idrica da 14.000 litri costituita da serbatoi verticali in polietilene, completa di gruppo di pressurizzazione UNI 12845 (portata 15mc/h, prevalenza 51mt) , da installare all’interno dei locali sopra descritti oggetto di modifica funzionale;

• allacciamento alla rete idrica cittadina e posizionamento della bocca di mandata per autopompe VV.F. su Via Martelli e su Borgo San Lorenzo;

• realizzazione di impianto elettrico a servizio del gruppo di pressurizzazione; • Integrazione del sistema di rilevazione incendi, con installazione di componenti analoghi a

quelli esistenti; • Rifacimento impianti elettrici, prese fm , illuminazione e illuminazione di sicurezza dei bagni al

piano terra, le linee di alimentazione prese e illuminazione saranno collegate alle linee esistenti;

• A servizio della nuova scala esterna, sarà installato un impianto di illuminazione normale e di sicurezza.

Per un maggior dettaglio sui contenuti e le forme dell’intervento si rimanda agli elaborati grafici del progetto esecutivo. La durata dei lavori è prevista in gg. 300.

B. INDIVIDUAZIONE DEI SOGGETTI CON COMPITI DI SICUREZZA • Committente:

Dott.ssa Maria Cecilia Tosi, nata a Tripoli (Libia) il 31/08/1957, domiciliata per il presente ruolo in Firenze, via Cavour 1, Responsabile della Direzione Patrimonio, Espropri, Gestione Immobili e TPL della Provincia di Firenze;

• Responsabile dei lavori: Geom. Giorgio Stellini, nato a S.Godenzo (FI) il 13.03.1957, domiciliato per il presente ruolo in Firenze, via Cavour 1, P.O. Immobili Monumentali della Direzione Edilizia della Provincia di Firenze;

• Coordinatore per la progettazione: Arch. Lorenzo Di Bilio, nato a Firenze il 03/12/1967, dipendente della Provincia di Firenze nel ruolo di Esperto tecnico. Io sottoscritto, Arch. Lorenzo Di Bilio, dichiaro di possedere le caratteristiche per poter svolgere le mansioni di coordinatore per la progettazione di cui all'art. 98, lettera c) del D.Lgs. 81/08; dichiaro di aver effettuato almeno tre anni di attività lavorativa nel settore delle costruzioni; dichiaro inoltre di aver frequentato, durante l'anno 2002, un corso per Coordinatore della durata di 120 ore, organizzato dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Firenze; nell’anno 2013 ho frequentato il corso di aggiornamento al Dlgs. 81/08 di 40 ore organizzato dalla Scuola Edile di Firenze.

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L'opera in oggetto verrà affidata mediante procedura semplificata ed i dati relativi alle imprese esecutrici ed ai lavoratori autonomi impiegati saranno riportati nel piano dal Coordinatore per l’esecuzione al momento in cui saranno noti, in conformità all’art. 4, comma 5, del D.P.R. 222/03.

IMPRESA APPALTATRICE

DENOMINAZIONE

SEDE

DATORE DI LAVORO

DIRIGENTE

PREPOSTO

RSPP

RLS

MEDICO COMPETENTE

IMPRESA SUBAPPALTATRICE:

DENOMINAZIONE

SEDE

DATORE DI LAVORO

DIRIGENTE

PREPOSTO

RSPP

RLS

MEDICO COMPETENTE

IMPRESA SUBAPPALTATRICE:

DENOMINAZIONE

SEDE

DATORE DI LAVORO

DIRIGENTE

PREPOSTO

RSPP

RLS

MEDICO COMPETENTE

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IMPRESA SUBAPPALTATRICE:

DENOMINAZIONE

SEDE

DATORE DI LAVORO

DIRIGENTE

PREPOSTO

RSPP

RLS

MEDICO COMPETENTE

LAVORATORE AUTONOMO:

NOMINATIVO

SEDE

LAVORATORE AUTONOMO:

NOMINATIVO

SEDE

LAVORATORE AUTONOMO:

NOMINATIVO

SEDE

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C. RELAZIONE - SCELTE PROGETTUALI E ORGANIZZATIVE - PROCEDURE - MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE

C.1 – Area di cantiere

• Caratteristiche dell’area Individuazione, analisi e valutazione dei rischi Come esito della individuazione, analisi e valutazione risultano i seguenti rischi: a) Folgorazione per presenza di cavi nel contesto di intervento (corte scala di sicurezza) durante

la fase di scavo per la fondazione della scala. Scelte progettuali ed organizzative, Procedure, Misure preventive e protettive a) Prima dell’inizio dei lavori l’impresa deve verificare se i cavi sono attivi e nel caso procedere

ad idonea schermatura. Misure di coordinamento a) Nel caso in cui sia rilevata la presenza di corrente elettrica negli eventuali cavi rinvenuti, prima

dell'inizio dei lavori sarà cura del Coordinatore per l’esecuzione verificare la possibilità di disattivare i cavi tramite riunioni di coordinamento con i responsabili dell'Istituto.

• Fattori esterni al cantiere che inducono rischi

Individuazione, analisi e valutazione dei rischi Come esito della individuazione, analisi e valutazione non risultano rischi particolari provenienti dall’esterno.

• Fattori di rischio che il cantiere può comportare all’area circostante Individuazione, analisi e valutazione dei rischi

Come esito della individuazione, analisi e valutazione risultano i seguenti rischi: a) presenza di polveri durante le operazioni di demolizione/rimozione b) presenza di rumore durante le operazioni di demolizione c) possibili lesioni a persone estranee al cantiere durante la movimentazione dei materiali e

delle risulte di cantiere dalle zone di intervento alla zona di carico e scarico su Via Martelli; d) caduta dall’alto di materiale durante le operazioni di movimentazione profilati e montaggio della scala di sicurezza nella corte interna e durante il posizionamento con autogru della macchina trivellatrice nella corte;

Scelte progettuali ed organizzative, Procedure, Misure preventive e protettive a) Durante i lavori di demolizione/rimozione l’impresa dovrà procedere alla bagnatura dei materiali di risulta oltre alla posa in opera di teli protettivi se la lavorazione si svolge all’interno dell’edificio. Prima dell’avvio di eventuali lavorazioni che comportino il rilascio di esalazioni nocive l’impresa dovrà procedere alla installazione di apparecchiature per la ventilazione/aspirazione nei locali interessati dall’intervento; b) Ai fini dell’esecuzione delle opere di demolizione l’impresa dovrà utilizzare macchine ed attrezzature silenziate ed operare in orari precedentemente prestabiliti; c) Prima dell’inizio dei lavori l’impresa dovrà procedere alla delimitazione dell’area di cantiere tramite apposizione di pannelli di chiusura sigillanti su ogni apertura rivolta verso qualunque spazio confinante con il cantiere e non interessato dai lavori. Le operazioni di scarrettamento e movimentazione materiali dalle zone di intervento interne all’area di stoccaggio, carico e scarico esterna verranno effettuate ad inizio e fine giornata e comunque al di fuori degli orari di insegnamento, ricevimento o simili; la movimentazione del materiale di scavo sarà eseguita durante le vacanze di Pasqua 2014 con passaggio esclusivo dal corridoio che conduce su Borgo S.Lorenzo. d) Durante le operazioni di calo e montaggio profilati nella corte interna mediante utilizzo di autogru e durante il posizionamento della trivellatrice sarà interdetto l’accesso al piano secondo dell’edificio e comunque l’operazione sarà eseguita in periodo estivo quando è prevista minore presenza di persone e l’attività didattica non è presente. Misure di coordinamento a) Devono essere concordati con il Coordinatore per l’Esecuzione dei Lavori e con l’RSPP scolastico i tempi di avvio delle lavorazioni che comportino emissione di rumore in forma continuativa e potenzialmente rilevante.

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b) L’orario e le modalità delle operazioni di carico e scarico, scarrettamento all’interno dell’edificio scolastico, verranno concordate dal Coordinatore per l’Esecuzione dei Lavori con il Dirigente scolastico ed i suoi preposti. c) Prima dell'inizio dei lavori e periodicamente il Coordinatore per l'Esecuzione dei Lavori deve promuovere riunioni di coordinamento con i responsabili dell’Istituto scolastico, la Direzione Lavori e l'Impresa al fine di concordare modalità, tempi e usi in rapporto alle reciproche esigenze; qualsiasi necessità di variazione a quanto concordato deve essere comunicata tempestivamente al Coordinatore per la opportuna valutazione.

C.2 – Organizzazione del cantiere

Scelte progettuali ed organizzative, Procedure, Misure preventive e protettive Il cantiere è caratterizzato dalla presenza di una zona in cui si concentrano maggiormente i lavori (corte 1) e varie zone di intervento localizzate a tutti piani all’interno dell’edificio. Per la complessità degli interventi previsti nella corte 1 si rende necessaria un’organizzazione del cantiere che tenga conto dell’avvicendarsi e della tipologia delle varie fasi lavorative che saranno eseguite prioritariamente nei periodi di festività scolastica (Natale, Pasqua ed estate). Per esigenza di chiarezza è opportuno individuare e gestire tre principali macro-fasi lavorative che caratterizzano il cantiere: FASE I: lavori di rifacimento gruppo bagni e creazione locale antincendio (pompe e serbatoi) al piano terreno. In questa prima fase l'area di cantiere sarà allestita all'interno del gruppo bagni da ristrutturare ed all’interno della corte nella quale sarà poi realizzata la scala di sicurezza (corte 1); l’area sarà attrezzata con recinzione, allacciamenti e segnaletica, secondo le indicazioni di seguito riportate; su via Martelli in adiacenza all’ingresso principale sarà dislocata una’area recintata utilizzata per lo stazionamento dei mezzi ed in parte come area di stoccaggio. FASE II: realizzazione scavo, platea di fondazione con micropali e rifacimento fosse

biologiche con rete di smaltimento nella corte 1 In questa seconda fase l'area di cantiere sarà allestita all’interno della corte oggetto di intervento (corte 1) e saranno create due aree di cantiere temporanee su Via Martelli, per il posizionamento dell’autogru che movimenterà la trivellatrice (4 ore) ed una su Borgo S.Lorenzo per lo stazionamento del camion che trasporterà la terra scavata (7 giorni circa). FASE III: creazione sbarchi ai piani e montaggio scala di sicurezza Nella terza fase l'area di cantiere sarà allestita unicamente all'interno della corte 1 e sarà attrezzata con recinzione, allacciamenti e segnaletica, secondo le indicazioni di seguito riportate. Analisi degli elementi e modalità per (vedi l’allegato 1. layout di cantiere): Recinzione, accessi e segnalazioni FASE I • Nella fase I l’area di cantiere (zona bagni e corte 1) deve essere delimitata da recinzione

autoportante a maglia metallica, rete arancione e teli antipolvere in corrispondenza dei collegamenti con l’area scolastica.

• L'accesso principale all'area di cantiere, esclusivamente pedonale, avverrà da via Martelli 9. • L’area di cantiere su Via Martelli sarà delimitata da recinzione in tubi da ponteggio e

pannellature in legno OSB con portellone apribile per l’accesso dei mezzi. FASE II • Nella fase II l’area di cantiere attrezzata all’interno della corte 1 deve essere delimitata da

recinzione autoportante a maglia metallica, rete arancione e teli antipolvere in corrispondenza dei collegamenti con l’area scolastica.

• Su via Martelli sarà creata una delimitazione con transenne mobili per un’area di circa 100 mq per lo stazionamento dell’autogru che dovrà calare la trivellatrice all’interno della corte per una durata di 4 ore.

• Su Borgo S.Lorenzo sarà creata una delimitazione con transenne mobili per lo stazionamento del camion che allontanerà le terre scavate per una durata di circa 7 giorni.

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FASE III • Nella fase III su via Martelli sarà delimitata con transenne mobili un’area di circa 100 mq per lo

stazionamento dell’autogru che dovrà movimentare i profilati metallici per una durata di due giorni.

• L'accesso ai ponteggi di facciata da allestire sui due fronti di sbarco della scala di sicurezza avverrà dalla corte 1.

• Il trasporto dei materiali provenienti dal rifacimento della facciata e dalle demolizione sugli sbarchi avverrà all’interno del castello di tiro che deve essere posizionato nella corte 1.

• In corrispondenza di tutti gli accessi deve essere apposta la cartellonistica di legge. Per tutte le altri lavorazioni previste all’interno dell’edificio ed indicate nel layout allegato saranno allestite specifiche aree di cantiere isolate con recinzione autoportante a maglia metallica, rete arancione e teli antipolvere. Servizi igienico assistenziali Al piano ammezzato sono presenti alcuni locali attualmente non utilizzati che ben si adattano alle esigenze del cantiere, in particolare vi si possono localizzare: • n. 1 locale ad uso spogliatoio per n. 6 persone, munito di armadietti a due scomparti e dotati di

riscaldamento; • n. 1 WC; • n. 1 locale ad uso ufficio • n. 1 locale deposito attrezzi e dpi L’accesso a tali locali avverrà dallo scalone che conduce su Borgo S.Lorenzo. Per quanto riguarda la corte 1 si segnala la presenza di: • n. 1 punto di erogazione per l'acqua corrente all’interno dell’area di cantiere attrezzata. Non si prevedono allestimenti per servizio mensa in quanto si ipotizza che i lavoratori usufruiscano dei servizi di ristorazione presenti nelle aree limitrofe, tramite specifiche convenzioni. Viabilità principale del cantiere Il cantiere per tipologia non richiede una viabilità interna. Impianti di alimentazione energia e servizi Devono essere allestiti i seguenti impianti: Impianto elettrico • L'alimentazione elettrica (Quadro Generale) di idonea potenza viene fornita in prossimità del

quadro generale nella corte 1 con potenza minima necessaria 6 kw; l’impresa dovrà fare richiesta di specifica fornitura di cantiere.

• Dal QG vengono alimentati la betoniera a bicchiere, il montacarichi elettrico, il nastro trasportatore ed i quadretti di distribuzione ai piani.

• Le linee di alimentazione dal quadro generale ai derivati devono essere realizzate in aderenza alle murature e opportunamente protette con guaina isolante.

• I quadri elettrici dovranno essere dotati di organi di protezione (interruttori) per le protezioni ai contatti diretti e indiretti.

Impianto idrico • La fornitura idrica comunale potabile, derivata dalla struttura a partire dal contatore generale su

Borgo S.Lorenzo con installazione di contatore a defalco provvisorio, è realizzata nella corte 1, da dove vengono fatte le derivazioni per alimentare i vari punti di erogazione.

• L'alimentazione idrica è realizzata in aderenza alle murature, in modo da non costituire intralcio. Impianti di messa a terra • E' prevista la realizzazione di un impianto di messa a terra. • L'impianto elettrico sarà dotato di protezione differenziale generale da 30 mA. Impianti di protezione contro le scariche atmosferiche • L’impresa deve provvedere a far eseguire il calcolo di probabilità di fulminazione ai sensi della

norma CEI 81-10 per verificare la necessità o meno di proteggere il ponteggio e le altre masse metalliche presenti in cantiere dalle scariche atmosferiche.

• In caso di riscontrata necessità, l’impresa provvede a far eseguire l’impianto di protezione.

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Dislocazione impianti fissi e attrezzature Gli impianti fissi di cantiere e le attrezzature sono costituiti da:

Macchine Utilizzata Autobetoniera Motocarro X Autogrù semovente Autopompa Battipalo Betoniera a bicchiere X Carrello elevatore Cestello idraulico Compattatore Compressore X Dumper Elevatore a cavalletto Escavatore Nastro trasportatore X Gruppo elettrogeno Levigatrice per pavimenti Macchine per la lavorazione del ferro X Martellone X Molazza Pala meccanica e/o ruspa Terna Pinza idraulica Rullo compressore Sega circolare X Sonda a rotazione Trivella X Vibrofinitrice per asfalti

Impianti Utilizzata Centrale di betonaggio Impianto per gettiniezione X Impianto per iniezione di malte e/o resine

Attrezzature da lavoro Utilizzata Vibratore elettrico Trabattello X Tagliapavimenti elettrica X Tagliamattoni elettrica Staggia vibrante Spruzzatrice per pitture Spruzzatrice per intonaci Saldatrice elettrica X Ponteggi X Ponte su cavalletti X Ponte a sbalzo Pistola sparachiodi X Perforatore elettrico (tipo kango) Motozappa e erpicatrice Motopompa o elettropompa Martello demolitore elettrico e/o pneumatico X Lampada portatile X

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Funi e bilancini X Flex X Fiamma ossiacetilenica X Cestoni – forche X Avvitatrice elettrica X Attrezzi di uso corrente (martello, cacciavite, pinze, mazza, trapano,…) X Argano a bandiera X Argano a cavalletto X

Dislocazione zone Vengono ubicate come da disegno (layout ) le zone di: • stoccaggio materiali • stoccaggio inerti • stoccaggio e contenimento rifiuti (cassonetto).

Modalità di accesso al cantiere per forniture • I fornitori prima di accedere al cantiere posto all’interno della scuola devono avere il consenso

dell’RSPP scolastico e del referente dell'impresa interessata alla fornitura, il quale eserciterà anche la sorveglianza. Le forniture nel periodo di attività didattica (da settembre a giugno) dovranno essere limitate agli orari pomeridiani o prima delle 7,30.

Smantellamento del cantiere • Lo smantellamento del cantiere deve avvenire al termine di tutte le lavorazioni. Misure di coordinamento • All'allestimento del cantiere come sopra descritto deve provvedere la ditta appaltatrice, ad

eccezione del montaggio del ponteggio che può essere subappaltato. • Prima dell’inizio delle opere devono essere realizzati i servizi igienico assistenziali e le reti

impiantistiche con la fornitura delle certificazioni previste dalla normativa vigente, nonché la recinzione, gli accessi ed i depositi materiali e rifiuti relativi alle singole aree di lavorazione, secondo la cadenza temporale desumibile nel cronoprogramma lavori.

C.3 – Lavorazioni: fasi Come già indicato in precedenza lo svolgimento dell’attività di cantiere è caratterizzato da tre macro fasi lavorative che interessano principalmente la zona intorno alla corte 1 ma più dettagliatamente e seguendo l’ordine del crono programma le lavorazioni si possono riassumere in:

1 ALLESTIMENTO CANTIERE 2 RIFACIMENTO BAGNI E PICCOLE MODIFICHE INTERNE 3 OPERE ELETTRICHE BAGNO E ALIMENTAZIONE POMPE 4 SMALTIMENTO AUTOCLAVE E INSTALLAZIONE POMPE E SERBATOI 5 REALIZZAZIONE RETE ANTINCENDIO 6 ADATTAMENTO VANO CORSA E SOSTITUZIONE ASCENSORE 7 TAGLIO GRONDA DI COPERTURA GRUPPO BAGNI 8 MONTAGGIO CONTROPARETI E CONTROSOFFITTI REI 9 INSTALLAZIONE INFISSI TAGLIAFUOCO 10 SCAVO E RIMOZIONE FOSSE BIOLOGICHE E POZZETTI 11 REALIZZAZIONE MICROPALI 12 REALIZZAZIONE PLATEA DI FONDAZIONE MURI DI FONDAZIONE 13 POSA NUOVE FOSSE BIOLOGICHE E RETE DI SMALTIMENTO 14 MONTAGGIO PONTEGGI 15 CREAZIONE SBARCHI SCALA DI SICUREZZA 16 RIFACIMENTO PORZIONE INTONACO DI FACCIATA 17 MONTAGGIO NUOVA SCALA DI SICUREZZA 18 SMONTAGGIO PONTEGGI 19 SMONTAGGIO CANTIERE

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Fase 1 – Allestimento del cantiere

All'interno di questa fase risultano presenti le seguenti sub-fasi: Realizzazione di delimitazioni e recinzioni Realizzazione di reti impiantistiche Individuazione, analisi e valutazione dei rischi Come esito della individuazione, analisi e valutazione, risultano i seguenti rischi:

- Elettrocuzione per presenza di reti occulte non individuate e disattivate durante l’ancoraggio delle delimitazioni di cantiere e l’alimentazione delle dorsali impiantistiche

Scelte progettuali ed organizzative, Procedure, Misure preventive e protettive

- Ricerca e disattivazione reti prima di eseguire il perforamento di apparecchiature murarie o solai per ancoraggio delle delimitazioni di cantiere; disattivazione di tutte le reti impiantistiche esistenti nelle aree di cantiere; consultazione del manutentore dell’edificio prima di eseguire l’Alimentazione delle reti impiantistiche.

Misure di Coordinamento Prendere contatto con l’RSPP della scuola per ottenere maggiori informazioni sulla sicurezza delle zone in cui si installa il cantiere.

Fase 2 – Rifacimento bagni e piccole modifiche interne All'interno di questa fase risultano presenti le seguenti sub-fasi: Smontaggio di pavimenti, rivestimenti e sanitari Demolizione tramezzi e taglio a forza murature Rifacimento impianto idrico-sanitario Ricostruzione tramezzi in muratura Esecuzione pavimento e rivestimento Posa infissi Individuazione, analisi e valutazione dei rischi Come esito della individuazione, analisi e valutazione risultano i seguenti rischi:

- Inalazione di polveri nocive ed esposizione al rumore per esecuzione di tracce - Mancanza di areazione negli ambienti di intervento - Contusioni o ferite per urto con materiali o attrezzature afferenti ad altre lavorazioni o

maestranze

Scelte progettuali ed organizzative, Procedure, Misure preventive e protettive - La realizzazione delle tracce per il passaggio delle condutture impiantistiche o le modifiche

murarie di progetto devono essere realizzate a mano. - Le lavorazioni devono avvenire nelle massime condizioni di areazione degli ambienti

interessato consentite dall’apertura degli infissi esterni - Effettuare per quanto è possibile i tagli delle piastrelle in ambiente esterno (corte) - Le modifiche alle reti attive nei contesti limitrofi alle aree di cantiere o ai quadri elettrici esistenti

che si rendessero necessarie per il completamento degli impianti dovranno essere eseguite previa interruzione della tensione di rete.

Misure di coordinamento

- Il Direttore tecnico dell’impresa aggiudicatrice dell’appalto principale o suo delegato procederà quotidianamente alla verifica delle condizioni di areazione degli ambienti e programmare i turni del personale impiegato nell’applicazione di sostanze tossiche, impartendo le appropriate disposizioni in merito alla gestione delle aperture esterne o all’eventuale approntamento di sistemi di areazione supplementari.

- Evitare la sovrapposizione fra le singole lavorazioni

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Fase 3 – Opere elettriche gruppo bagni ed alimentazione gruppo pressurizzazione All'interno di questa fase risultano presenti le seguenti sub-fasi: Esecuzione di tracce per il passaggio delle reti Posa dorsali di alimentazione e distribuzione Realizzazione di quadri elettrici Esecuzione dei cablaggi Posa dei corpi illuminanti Individuazione, analisi e valutazione dei rischi Come esito della individuazione, analisi e valutazione risultano i seguenti rischi:

- Elettrocuzione per modifiche ai quadri elettrici esistenti o a reti in tensione - Contusioni o ferite per urto con materiali o attrezzature afferenti ad altre lavorazioni o

maestranze - Caduta dall’alto

Scelte progettuali ed organizzative, Procedure, Misure preventive e protettive

- Le modifiche alle reti attive nei contesti limitrofi alle aree di cantiere o ai quadri elettrici esistenti che si rendessero necessarie per il completamento degli impianti dovranno essere eseguite previa interruzione della tensione di rete.

- Sfalsamento cronologico e planimetrico con lavorazioni interne contemporanee. - Utilizzo di trabattelli

Misure di coordinamento

- Il Coordinatore in fase di esecuzione dovrà concordare con la Dirigenza di Istituto, nell’ambito delle riunioni di coordinamento, le modalità di interruzione della tensione, fornendone adeguata informazione alle imprese previste in cantiere.

- Evitare presenza di altre lavorazioni nella zona di intervento soprattutto durante l’uso del trabattello

Fase 4 – Smaltimento autoclave ed installazione pompe e serbatoi Fase 5 – Realizzazione rete antincendio

Per tipologia di lavorazione le due fasi possono essere accorpate. La fase 4 non presenta grossi problemi di interferenza in quanto è svolta all’interno dell’area di cantiere indicata nel layout; la fase 5 si svolge in varie zone dell’edificio e pertanto necessita di specifico coordinamento in fase di esecuzione. Individuazione, analisi e valutazione dei rischi Come esito della individuazione, analisi e valutazione risultano i seguenti rischi:

- Lesioni alle mani durante la manipolazione del materiale - Affaticamento fisico, per operazioni svolte in posizione scomoda - Caduta di oggetti o materiali durante la loro manipolazione - Caduta di persone per inciampi su ostacoli presenti nell’area di lavoro - Esposizione a rumore durante l’esecuzione delle tracce con la scanalatrice, martello

demolitore od utensili manuali - Irritazioni cutanee per contatto con oli e sostanze lubrificanti filettatura, mastici ecc.. - Schiacciamento delle mani durante l’utilizzo della piegatubi - Inalazione di polveri durante l’utilizzo della scanalatrice o del martello demolitore - Interferenza con l’attività scolastica

Scelte progettuali ed organizzative, Procedure, Misure preventive e protettive Trasporto e sollevamento di materiali

- I materiali trasportati sono principalmente; tubazioni, valvolame e raccorderia - Utilizzo di sistemi di imbraco adeguati per il sollevamento dei carichi - Durante il posizionamento del materiale non dovranno essere presenti persone nella zona di

possibile caduta dello stesso

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Esecuzione di saldatura elettrica

- verificare l’assenza di gas o materiale infiammabile nell’ambiente o su tubazioni e/o serbatoi sui quali si effettuano gli interventi, nel caso di sospetta presenza di prodotti infiammabili sospendere le operazioni

- portare l’estintore in dotazione in prossimità del luogo in cui si eseguiranno le operazioni - aerare e ventilare il locale e in caso di lavorazione in ambienti confinati predisporre un

adeguato sistema di aspirazione fumi e/o di ventilazione - fare allontanare tutte le persone non direttamente coinvolte dall’attività lavorativa - nelle pause di lavoro interrompere l’alimentazione elettrica

Esecuzione di saldature ossiacetileniche

- verificare l’assenza di gas o materiale infiammabile nell’ambiente o su tubazioni e/o serbatoi sui quali si effettuano gli interventi, nel caso di sospetta presenza di prodotti infiammabili sospendere le operazioni e procedere alla bonifica

- portare l’estintore in dotazione in prossimità del luogo in cui si eseguiranno le operazioni - aerare e ventilare il locale e in caso di lavorazione in ambienti confinati predisporre un

adeguato sistema di aspirazione fumi e/o di ventilazione - controllare i dispositivi di sicurezza contro il ritorno di fiamma, in prossimità dell’impugnatura,

dopo i riduttori di pressione e nelle tubazioni lunghe più di 5 m. - verificare la funzionalità dei riduttori di pressione e dei manometri - trasportare le bombole con l’apposito carrello - tenere le bombole a distanza di sicurezza dal luogo in cui si effettua le saldatura - evitare di utilizzare la fiamma libera in corrispondenza delle bombole e delle tubazioni del gas - non lasciare le bombole esposte ai raggi solari o ad altre fonti di calore - nelle pause di lavoro spegnere la fiamma e chiudere l’afflusso del gas

Misure di coordinamento

- Sfalsamento cronologico e planimetrico con lavorazioni interne contemporanee - Necessaria riunione di coordinamento con RSPP per concordare modalità ed orari di

intervento in quanto la realizzazione della rete antincendio è estesa a tutto l’edificio scolastico; in caso di esecuzione intervento in locali di passaggio è necessario delimitare l’area con recinzioni mobili e reti protettive, in locali isolati è sufficiente interdire l’accesso al locale stesso

Fase 6 – Adattamento vano corsa e sostituzione ascensore

All'interno di questa fase risultano presenti le seguenti sub-fasi:

- Smontaggio cabina ascensore - Montaggio ponteggio interno vano corsa - Spicconatura intonaci e murature per adattamento vano corsa a nuova cabina - Smontaggio ponteggio - Montaggio nuova cabina ascensore - Modifiche porte ai piani - Modifiche impianto elettrico

Individuazione, analisi e valutazione dei rischi Come esito della individuazione, analisi e valutazione risultano i seguenti rischi:

- Elettrocuzione per modifiche ai quadri elettrici esistenti o a reti in tensione - Lesioni alle mani durante la manipolazione del materiale - Affaticamento fisico, per operazioni svolte in posizione scomoda - Caduta di oggetti o materiali durante la loro manipolazione - Caduta dall’alto - Esposizione a rumore durante l’esecuzione dell’adattamento vano corsa, martello demolitore

od utensili manuali - Inalazione di polveri durante l’utilizzo del martello demolitore od utensili manuali - Mancanza di areazione negli ambienti di intervento - Interferenza con l’attività scolastica durante le modifiche delle porte ai piani

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Scelte progettuali ed organizzative, Procedure, Misure preventive e protettive - Le modifiche alle reti attive nei contesti limitrofi alle aree di cantiere o ai quadri elettrici esistenti

che si rendessero necessarie per il completamento degli impianti dovranno essere eseguite previa interruzione della tensione di rete.

- Una volta smontata la cabina è previsto il montaggio di un ponteggio interno con platee i collegamento alle porte dei vari piani; la percorribilità interna al vano corsa sarà garantita da scalette colleganti i vari piani di ponteggio.

- Dovendo eseguire una lavorazione con forte emissione di polveri in ambiente confinato è necessario predisporre un adeguato sistema di aspirazione fumi e/o di ventilazione.

- Allontanare il materiale di demolizione mediante convogliamento in tubone collegato direttamente a terra con l’esterno.

- Durante le operazioni di spicconatura le superfici devono essere bagnate con acqua - Sfalsamento cronologico e planimetrico con lavorazioni interne contemporanee.

Misure di coordinamento

- Una volta rimossa la cabina ascensore è obbligatorio garantire l’isolamento dei vari accessi ascensore al piano con idonea delimitazione di cantiere ben segnalata; inoltre deve essere garantita la perfetta chiusura degli accessi al vano corsa per impedire cadute accidentali prima che sia montato il ponteggio interno.

- Il Direttore tecnico dell’impresa aggiudicatrice dell’appalto principale o suo delegato procederà quotidianamente alla verifica delle condizioni di areazione impartendo le appropriate disposizioni in merito alla gestione delle aperture esterne o all’eventuale approntamento di sistemi di areazione supplementari

Fase 7 – Taglio gronda di copertura gruppo bagni

All'interno di questa fase risultano presenti le seguenti sub-fasi: Realizzazione ponteggio Taglio gronda in muratura copertura piana Individuazione, analisi e valutazione dei rischi Come esito della individuazione, analisi e valutazione, risultano i seguenti rischi:

- Elettrocuzione per presenza di reti occulte non individuate e disattivate le operazioni di taglio a forza della gronda

- Caduta dall’alto

Scelte progettuali ed organizzative, Procedure, Misure preventive e protettive - Ricerca e disattivazione reti prima di eseguire il perforamento di apparecchiature murarie o

solai prima di procedere alla demolizione; disattivazione di tutte le reti impiantistiche esistenti nelle aree di cantiere; consultazione del manutentore dell’edificio prima di eseguire l’Alimentazione delle reti impiantistiche.

- E’previsto il montaggio di uno specifico ponteggio che sarà smontato a lavorazione eseguita Misure di Coordinamento Evitare di eseguire lavorazioni nella proiezione verticale della gronda da tagliare.

Fase 8 – Montaggio controparete e controsoffitti REI Individuazione, analisi e valutazione dei rischi Come esito della individuazione, analisi e valutazione, risultano i seguenti rischi:

- Elettrocuzione per presenza di reti occulte non individuate e disattivate durante l’ancoraggio delle pendinature dei controsoffitti e delle strutture di supporto delle pareti.

- Mancanza di areazione negli ambienti di intervento - Interferenza con l’attività scolastica - Rischio caduta dall’alto

Scelte progettuali ed organizzative, Procedure, Misure preventive e protettive

- Ricerca e disattivazione reti prima di eseguire il perforamento di apparecchiature murarie o solai per ancoraggio delle pareti e controsoffitti; disattivazione di tutte le reti impiantistiche

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esistenti nelle aree di cantiere; consultazione del manutentore dell’edificio prima di eseguire l’Alimentazione delle reti impiantistiche.

- Le lavorazioni devono avvenire nelle massime condizioni di areazione degli ambienti interessato consentite dall’apertura degli infissi esterni

- Si prevede l’utilizzo di tra battelli di altezza superiore ai 4 m di altezza stabilizzati - E’ assolutamente fatto divieto di eseguire movimentazioni del tra battello con personale

presente sullo stesso Misure di Coordinamento

- Necessaria riunione di coordinamento con RSPP per concordare modalità ed orari di intervento in quanto la realizzazione delle compartimentazioni è estesa in due piani dell’edificio scolastico; in caso di esecuzione intervento in locali di passaggio è necessario delimitare l’area con recinzioni mobili e reti protettive, in locali isolati è sufficiente interdire l’accesso al locale stesso

Fase 9 – Installazione infissi tagliafuoco

Individuazione, analisi e valutazione dei rischi Come esito della individuazione, analisi e valutazione, risultano i seguenti rischi:

- Elettrocuzione per presenza di reti occulte non individuate e disattivate durante l’ancoraggio dei telai degli infissi sulle murature

- Interferenza con l’attività scolastica

Scelte progettuali ed organizzative, Procedure, Misure preventive e protettive - Ricerca e disattivazione reti prima di eseguire il perforamento di apparecchiature murarie o

solai per ancoraggio delle pareti e controsoffitti; disattivazione di tutte le reti impiantistiche esistenti nelle aree di cantiere; consultazione del manutentore dell’edificio prima di eseguire l’Alimentazione delle reti impiantistiche.

Misure di Coordinamento

- Necessaria riunione di coordinamento con RSPP per concordare modalità ed orari di intervento in quanto la realizzazione delle compartimentazioni è estesa in due piani dell’edificio scolastico; in caso di esecuzione intervento in locali di passaggio è necessario delimitare l’area con recinzioni mobili e reti protettive, in locali isolati è sufficiente interdire l’accesso al locale stesso

Fase 10 – Scavo e rimozione fosse biologiche e pozzetti

Individuazione, analisi e valutazione dei rischi Come esito della individuazione, analisi e valutazione, risultano i seguenti rischi:

- Elettrocuzione per presenza di reti occulte non individuate e disattivate durante le operazioni di scavo

- Rischio di esplosione per la presenza di tubazioni gas non rilevate - Rischio di seppellimento - Rischio di caduta dall’alto - Interferenze con altre attività

Scelte progettuali ed organizzative, Procedure, Misure preventive e protettive

- Ricerca e disattivazione reti prima di eseguire lo scavo; - Consultazione del manutentore dell’edificio; - Scavo a mano con la massima cautela - Allontanare ogni elemento di innesco di eventuali incendi o esplosioni (scintille, fiamme libere,

ecc; - Evitare ogni altra lavorazione che possa provocare incendi - Allestimento di sbadacchiature contro terra con puntellamenti - Delimitazione del bordo dello scavo con idoneo parapetto - Utilizzo di scaletta per accesso al piano scavato - Evitare la presenza di altre lavorazioni simultanee nella zona di scavo

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Misure di Coordinamento - Prendere contatto con l’RSPP della scuola e contattare i gestori delle utenze per ottenere

maggiori informazioni sulla presenza di reti attive nella zona di scavo. - Il materiale scavato sarà allontanato mediante un nastro trasportatore installato sul corridoio

che conduce su Borgo S.Lorenzo, pertanto il CSE dovrà preventivamente coordinarsi con Istituto Ximeniano, Padri Scolopi e scuola per evitare interferenze.

Fase 11 – Realizzazione micropali

All'interno di questa fase risultano presenti le seguenti sub-fasi:

- Trivellazione - Installazione di armatura metallica - Getto calcestruzzo

Individuazione, analisi e valutazione dei rischi Come esito della individuazione, analisi e valutazione, risultano i seguenti rischi:

- Contatto macchine operatrici - Ipoacusia da rumore - Attrezzature e macchine di cantiere - Caduta materiale residuo - sonda - trivella - gettiniezione - Ribaltamento - Sonda trivella gettiniezione - Cedimento di parti meccaniche - Macchine operatrici - Offese su varie parti del corpo - Macchine organi in movimento

Scelte progettuali ed organizzative, Procedure, Misure preventive e protettive - Protezione posti di lavoro e passaggio - Dimensionamento a norma di vie transito e rampe scavi - Assistenza a terra in manovre retromarcia - Vietare presenza personale nel campo di azione della macchina - Uso di cuffie auricolari - Valutazione del rumore - Verifica idoneità lavoratore alla mansione - Verifica funzionalità clamp di arresto - Verifica frequente serraggio aste - Cautela nelle operazioni di manutenzione - Abbassare mast durante carico e scarico - Controlli preventivi sito per posizionamento macchina - Verifica frequente componenti impianti idraulici - Manutenzione periodica macchine - Non manomettere le protezioni della macchina - Pulizia dei piani di lavoro

Fase 12 – Realizzazione platea di fondazione e muri di contenimento

All'interno di questa fase risultano presenti le seguenti sub-fasi: Realizzazione casserature Getto cls Individuazione, analisi e valutazione dei rischi Come esito della individuazione, analisi e valutazione, risultano i seguenti rischi:

- Rischio di seppellimento - Investimento da proboscide di pompa per il cls

Scelte progettuali ed organizzative, Procedure, Misure preventive e protettive

- Nel caso sia necessario rimuovere le sbadacchiature durante l’esecuzione delle casserature assicurarsi in merito alla tenuta del fronte scavato con altri idonei sistemi di protezione

- In caso di getto con autobotte: uso di pompa manovrata con doppio tirante a fune.

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Misure di Coordinamento - Prima della fase di getto, in caso di utilizzo di autopompa, il Coordinatore in fase di esecuzione

dovrà programmare una riunione di coordinamento e informazione alla presenza delle maestranze impegnate nel getto.

Fase 13 – Posa fosse biologiche e pozzetti

All'interno di questa fase risultano presenti le seguenti sub-fasi: posa fosse biologiche in pvc e pozzetti Realizzazione rete di smaltimento Individuazione, analisi e valutazione dei rischi Come esito della individuazione, analisi e valutazione, risultano i seguenti rischi:

- Rischio schiacciamento arti durante il trasporto e posizionamento fosse biologiche - Interferenze con la scuola

Scelte progettuali ed organizzative, Procedure, Misure preventive e protettive

- Si precisa che le fosse biologiche sono del tipo in pvc e pertanto di peso modesto comunque la ditta dovrà eseguire tutta la movimentazione fino alla posa con idonei mezzi di trasporto e sollevamento evitando interferenze con le altre fasi lavorative

Misure di Coordinamento

- Con ogni probabilità la movimentazione avverrà dal corridoio su Borgo S. Lorenzo pertanto il CSE dovrà preventivamente coordinarsi con Istituto Ximeniano, Padri Scolopi e scuola per evitare interferenze.

Fase 14 – Montaggio ponteggi

Individuazione, analisi e valutazione dei rischi Come esito della individuazione, analisi e valutazione, risultano i seguenti rischi:

- Caduta operatore - Ponteggio - Elettrocuzione da scariche atmosferiche - ponteggi recinzione - Caduta materiale - Ponteggio

Scelte progettuali ed organizzative, Procedure, Misure preventive e protettive - Ispezione e verifica del piano di posa dei ponteggi sulla copertura piana - Verifica del carico trasmesso sul piano di appoggio dal ponteggio. - Verifica periodica documentata (deve accompagnare l’attrezzatura) - Prima di reinpiegare i ponteggi verificarne l'idoneità - Stabile ancoraggio traversi di sostegno dell'impalcato - Opere provvisionali efficienti - Informazione ai lavoratori su protezione dei DPI - Vietato salire e scendere lungo i montanti del ponteggio - Dimensionamento minimo elementi di ponteggio - Ancoraggi dei ponteggi a rombo almeno ogni 22m - Progetto ponteggio se elementi usati sono diversi - Può essere omesso il sottoponte per ponti sospesi, a sbalzo e normali (manutenzioni <5gg) - Personale idoneo per montaggio e smontaggio impalcati - Montaggio ponteggio conforme all'Aut.Min. o al progetto - Calcolo ponteggi con montanti a interasse > 1,8 m - Elementi di ponteggio con nome e marchio del fabbricante - Verifica efficienza del ponteggio dopo violente perturbazioni - Basetta metallica alla base dei montanti - Uso attrezzatura protettiva nel montaggio e smontaggio di ponteggi - Disegno ponteggio resp cantiere se H < 20m - Progetto ponteggio tecnico abilitato se H > 20m o complesso - Impalcato ponteggio accostato a fabbricato max 20 cm - Protezione da ossidazione elementi di ponteggio - Altezza dei montanti oltre 1,2m ultimo impalcato - Ancoraggi dei ponteggi a norma - Idonea posa e fissaggio tavole impalcato

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- Conformità a ISPESL e ARPA entro 30 gg - manutenzione e verifica biennale - Collegare a terra strutture metalliche - Protezione posti di lavoro e passaggio - Parapetto e fermapiedi per impalcati >2m - Verifica portata carrucole - Utensili in apposite guaine durante montaggio e smontaggio - Corretto ancoraggio della carrucola al ponteggio - Vietato gettare dall’alto elementi di ponteggio - Tavole accostate per intavolato - Mantovana parasassi a quota copertura PT o altra protezione su fronte ponteggio

Misure di Coordinamento - Prendere contatto con l’RSPP della scuola per ottenere maggiori informazioni sulla sicurezza

delle zone in cui si installa il cantiere - Acquisire informazioni in merito alla portata della copertura piana sulla quale si appoggia il

ponteggio

Fase 15 e fase 16 – Creazione sbarchi scala di sicurezza e rifacimento intonaco All'interno di questa fase risultano presenti le seguenti sub-fasi: Creazione sbarchi scala Rifacimento intonaco Individuazione, analisi e valutazione dei rischi Come esito della individuazione, analisi e valutazione, risultano i seguenti rischi:

- Elettrocuzione per presenza di reti occulte non individuate e disattivate durante la demolizione delle mazzette e parapetto

- Rischio caduta dall’alto - Caduta materiali dall’alto - Inalazione polveri

Scelte progettuali ed organizzative, Procedure, Misure preventive e protettive

- Ricerca e disattivazione reti prima di eseguire il perforamento di apparecchiature murarie o solai ; disattivazione di tutte le reti impiantistiche esistenti nelle aree di cantiere; consultazione del manutentore dell’edificio prima di eseguire l’Alimentazione delle reti impiantistiche.

- Il ponteggio allestito in facciata deve essere reso disponibile per gli interventi di rifacimento della facciata e creazione sbarchi

- Durante le operazioni di raschiatura e rimozione degli intonaci di facciata le superfici devono essere bagnate con acqua

Misure di coordinamento

- La presenza delle maestranze impegnate nel restauro dei fronti deve essere preventivamente segnalata agli altri lavoratori presenti in cantiere; le maestranze contemporaneamente impegnate in differenti lavorazioni dovranno essere informate delle reciproche aree di intervento.

Fase 17 e fase 18 – Montaggio nuova scala di sicurezza e smontaggio ponteggi

All'interno di questa fase risultano presenti le seguenti sub-fasi: Movimentazione profilati con autogru Assemblaggio elementi costitutivi Smontaggio ponteggi Individuazione, analisi e valutazione dei rischi Come esito della individuazione, analisi e valutazione, risultano i seguenti rischi: Ø Caduta accidentale materiali Ø Rischio caduta dall’alto Ø Interferenza linee elettriche aeree Ø Ribaltamento con schiacciamento operatore – Autogru Ø Interferenze fra lavorazioni

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Scelte progettuali ed organizzative, Procedure, Misure preventive e protettive Ø L’intervento di movimentazione dei profilati metallici dovrà essere eseguito nel periodo estivo

quando l’attività scolastica è ridotta al minimo o preferibilmente a scuola chiusa per evitare in modo definitivo il rischio nel caso di caduta accidentale di materiali.

Ø Per quanto riguarda il rischio di caduta dall’alto durante la fase di montaggio della scala si rimanda nello specifico alle indicazioni contenute nel POS; nel caso che si utilizzi la struttura stessa della scala per portarsi in elevazione, dovranno essere garantiti i requisiti di sicurezza per evitare cadute quali parapetti, imbracature e quant’altro necessario.

Ø Verifica periodica documentata (deve accompagnare l’attrezzatura) Ø Protezione posti di lavoro e passaggio Ø Assistenza a terra in manovre retromarcia Ø Vietare presenza personale nel campo di azione della macchina Ø Vietato passaggio sotto i carichi sospesi Ø Verifica idoneità lavoratore alla mansione Ø Manutenzione periodica macchine Ø Verifica annuale AUSL (sup 200Kg) Ø Verifica trimestrale funi Ø Distanza di sicurezza da linee elettriche aeree a norma - Consultare ente erogatore Ø Vietato uso autogru con forte vento Ø Protezione posto di guida Ø Verifica stabilità del terreno Ø Conduttori di provata esperienza Ø Assicurare stabilità del mezzo Ø Idonea imbracatura dei carichi e sorveglianza preposto Ø Funi e cavi adeguati al carico Ø Angolo al vertice tra funi circa 60° - se >60° tenere conto della minore portata Ø Attacchi corretti funi e catene - Estremità funi legate o morsettate Ø Ganci imbraco senza deformazioni - adeguati al carico - indicazione portata max Ø Bilancini con indicazione portata max Ø Ganci e funi contrassegnate dal fabbricante e specifiche tecniche Ø Verifiche periodiche Ø Durante le operazioni di smontaggio progressivo del ponteggio e prima dell’utilizzo è necessario

verificare che il ponteggio abbia tutti i requisiti necessari per poter essere usato in sicurezza (parapetti, fermapiede, ancoraggi, ecc); tale fase deve essere monitorata dal CSE alla presenza del Direttore di Cantiere.

Misure di Coordinamento

- Durante il montaggio della scala sarà necessario smontare in modo progressivo parti di ponteggio al fine di eseguire i vari ancoraggi alle murature; tale operazione dovrà essere preventivamente coordinata e concordata dal CSE fra operatore dell’autogru, montatori dei ponteggi e montatori della scala

- Nel corso della fase di movimentazione e montaggio della scala non devono essere eseguite altre lavorazioni nell’area sottostante e devono essere presenti solo gli operai strettamente necessari all’operazione debitamente formati ed informati dei rischi presenti.

Fase 19 – Smontaggio del cantiere

All'interno di questa fase risultano presenti le seguenti sub-fasi: Smontaggio di delimitazioni e recinzioni Scollegamento di reti impiantistiche Individuazione, analisi e valutazione dei rischi Come esito della individuazione, analisi e valutazione, risultano i seguenti rischi: Ø Elettrocuzione - Prova impianto/apparecchiature allaccio rete Ø Interferenze con l’attività scolastica Scelte progettuali ed organizzative, Procedure, Misure preventive e protettive Ø Prima di intervenire sezionare a monte con segnaletica Ø Dopo il dissinesto chiudere eventuale porta quadro

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Ø Verifica preventiva assenza di tensione Ø Evitare di by-passare dispositivi di sicurezza Ø Modalità scollegamento cavo di terra Ø Ripristinare protezioni rimosse prima di ridare tensione Ø Installatori - montatori istruzioni fornite dal fabbricante Misure di Coordinamento

- Necessaria riunione di coordinamento con RSPP per concordare modalità ed orari di intervento.

Modalità di attuazione della valutazione del rumore Poiché il presente PSC costituisce un’analisi preventiva dei rischi, la valutazione fa riferimento ai tempi di esposizione e ai livelli di rumore standard in riferimento a valori rilevati su cantieri di medesime caratteristiche. Considerato l’ambiente esterno e le attrezzature utilizzate, si può ipotizzare che l’esposizione quotidiana di un lavoratore possa essere inferiore agli 80 dbA. Sarà cura del Coordinatore per l’esecuzione verificare nei Piani Operativi di Sicurezza delle ditte il rispetto di questa soglia. D. INTERFERENZE TRA LE LAVORAZIONI D.1 – Cronologia delle lavorazioni

1 ALLESTIMENTO CANTIERE 2 RIFACIMENTO BAGNI E PICCOLE MODIFICHE INTERNE 3 OPERE ELETTRICHE BAGNO E ALIMENTAZIONE POMPE 4 SMALTIMENTO AUTOCLAVE E INSTALLAZIONE POMPE E SERBATOI 5 REALIZZAZIONE RETE ANTINCENDIO 6 ADATTAMENTO VANO CORSA E SOSTITUZIONE ASCENSORE 7 TAGLIO GRONDA DI COPERTURA GRUPPO BAGNI 8 MONTAGGIO CONTROPARETI E CONTROSOFFITTI REI 9 INSTALLAZIONE INFISSI TAGLIAFUOCO 10 SCAVO E RIMOZIONE FOSSE BIOLOGICHE E POZZETTI 11 REALIZZAZIONE MICROPALI 12 REALIZZAZIONE PLATEA DI FONDAZIONE MURI DI FONDAZIONE 13 POSA NUOVE FOSSE BIOLOGICHE E RETE DI SMALTIMENTO 14 MONTAGGIO PONTEGGI 15 CREAZIONE SBARCHI SCALA DI SICUREZZA 16 RIFACIMENTO PORZIONE INTONACO DI FACCIATA 17 MONTAGGIO NUOVA SCALA DI SICUREZZA 18 SMONTAGGIO PONTEGGI 19 SMONTAGGIO CANTIERE

Per le sovrapposizioni delle lavorazioni vedi l'allegato 2. cronoprogramma dei lavori. D.2 – Individuazione dei rischi di incompatibilità Dall'esito della individuazione, analisi e valutazione dei rischi, relativi alla presenza simultanea o successiva di più imprese o di lavoratori autonomi, nonché alla complessità dell'opera da realizzare ed alle fasi critiche del processo di lavorazione, risultano i seguenti rischi a carattere transitivo: A) Rischio di folgorazione o esplosione B) Rischio sanitario per carenze igieniche ed esposizione ad agenti atmosferici avversi. C) Rischio di elettrocuzione. D) Rischio di caduta dall’alto. E) Rischio di caduta materiale dall’alto. F) Rischio derivante dalla movimentazione dei carichi. G) Rischio di inalazione di polveri e sostanze nocive. H) Rischio di seppellimento

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D.3 – Prescrizioni operative Il criterio generale adottato è quello dello sfasamento:

- spaziale, fra area di cantiere concentrata nella corte 1 e le altre micro zone di intervento distribuite nell’edificio

- temporale, con lavorazioni distribuite nell’arco dei 10 mesi previsti privilegiando i periodi di festività scolastica per eseguire le lavorazioni più rischiose o impattanti.

Il criterio è facilmente attuabile in relazione alla configurazione del contesto e alla tipologia degli interventi. A) Le lavorazioni di scavo devono iniziare solo dopo la verifica dei cavi e delle tubazioni presenti nella corte e la loro eventuale disattivazione o schermatura. B) Le lavorazioni devono iniziare solo dopo la piena disponibilità dei servizi igienico-assistenziali e degli altri locali di cantiere che la scuola mette a disposizione. C) Le attrezzature di cantiere devono essere alimentate elettricamente solo dopo che l’installatore abilitato abbia rilasciato la prevista certificazione. D) E’ necessaria la disponibilità di ponteggio metallico dal basso, che deve essere sempre completo su tutti i piani del ponte.

X Prima dell’inizio del montaggio del ponteggio deve essere disponibile in cantiere il relativo disegno esecutivo.

X Primo dell'inizio dell'uso del ponteggio deve essere formalizzata la consegna all'impresa appaltatrice, con dichiarazione di conformità al progetto o alle eventuali variazioni che si fossero rese necessarie in corso di allestimento.

X Ogni modifica che si renda necessario apportare al ponteggio nel corso dei lavori comporta la variazione al progetto e il rilascio di nuova dichiarazione di conformità da parte della ditta installatrice.

X Il ponteggio deve essere disponibile per la durata dei lavori come da cronoprogramma. X La fase di smontaggio del ponteggio deve essere coordinata con il montaggio della scala di

sicurezza E) E’ preferibile effettuare la movimentazione della trivellatrice e dei profilati per la scala di sicurezza mediante autogru con la scuola chiusa al fine di evitar possibili rischi da caduta accidentale di carichi. F) E’ necessaria la disponibilità di un montacarichi elettrico ubicato nel castello di sollevamento con le seguenti caratteristiche minimali:• portata di almeno 200kg. E’ necessario installare un tubone in pvc per lo scarico del materiale di demolizione all’interno del vano corsa dell’ascensore per evitare propagazione ed inalazione di polvere G) E’ necessaria la bagnatura dei materiali durante le demolizioni; devono essere garantiti idonei sistemi di ventilazione/areazione naturale e forzata nei locali oggetto di demolizioni ed in particolare nel vano corsa ascensore. H) E’ necessario l’approntamento di sbadacchiature e puntellamenti sui fronti dello scavo oltre a parapetti per evitare la caduta nello scavo D.4 – Soggetti obbligati ad osservarle A) + B) + C) + D) + E) + F) + G) + H) Tutti i soggetti presenti in cantiere a qualunque titolo. D.5 – Modalità di verifica

X Il Coordinatore per l'esecuzione deve controllare l’inizio dei lavori di ciascuna ditta e di ciascun lavoratore autonomo.

X Il Coordinatore per l'esecuzione provvede alla verifica dell’osservanza delle prescrizioni mettendo in atto meccanismi di controllo a sua discrezione tenendo conto dell’evoluzione dei lavori, delle fasi critiche nonché dell’affidabilità delle imprese e dei lavoratori autonomi.

E. USO COMUNE DI APPRESTAMENTI, ATTREZZATURE, INFRASTRUTTURE,

MEZZI E SERVIZI DI PROTEZIONE COLLETTIVA E.1 – Per quali è previsto l’uso comune a) Recinzione, accessi, segnalazioni b) Servizi igienico – assistenziali c) Impianti di alimentazione energia e servizi

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d) Impianto di messa a terra e) Zone e box di deposito f) Ponteggi g) Betoniera h) Montacarichi. 1. All'allestimento del cantiere ed al suo smantellamento deve provvedere la ditta appaltatrice

ponendo in opera e garantendo il funzionamento delle attrezzature e degli apprestamenti previsti al capitolo C, ad eccezione del montaggio del ponteggio che può essere subappaltato. X Degli apprestamenti e delle attrezzature potranno usufruire tutti gli addetti al cantiere.

2. Il ponteggio deve essere montato e smontato da personale appositamente addestrato. X Deve essere formalizzata la manutenzione periodica. X Deve essere reso disponibile per tutte le imprese ed i lavoratori autonomi presenti in cantiere,

previo coordinamento. E.2 – Chi è interessato all’uso Degli apprestamenti e delle attrezzature precedentemente menzionati potranno usufruire tutti gli addetti al cantiere. La manutenzione di questi apprestamenti sarà a cura della ditta appaltatrice. E.3 – Cronologia

- La ditta appaltatrice provvederà all’allestimento delle aree di cantiere in tutte le fasi previste dall’intervento secondo quanto illustrato nel cronoprogramma lavori o nelle modifiche eventualmente apportate in corso d’opera a quest’ultimo.

- Ad avvenuta predisposizione delle aree suddette nonché degli apprestamenti, attrezzature mezzi e servizi di protezione collettivi necessari all’esecuzione della fase di lavorazione in programma la ditta appaltatrice dovrà, prima dell’inizio di ogni opera, informare il Coordinatore per la Sicurezza per le verifiche di competenza.

- La ditta appaltatrice procederà all’esecuzione delle opere di progetto. - In caso di subappalto di una fase di lavoro, la ditta appaltatrice, previa acquisizione delle

autorizzazioni di legge e integrazione della documentazione di cantiere, procederà alla consegna delle aree di cantiere alla impresa individuata per l’esecuzione delle opere specifiche.

- Ad ultimazione delle opere suddette l’impresa subappaltatrice riconsegnerà alla ditta appaltatrice le are di cantiere.

- La ditta appaltatrice procederà allo smantellamento delle aree di cantiere in tutte le fasi previste dall’intervento secondo quanto illustrato nel cronoprogramma lavori o nelle modifiche eventualmente apportate in corso d’opera a quest’ultimo

E.4 – Modalità di verifica Il Coordinatore per l'esecuzione deve essere presente almeno al momento di ogni avvicendamento riportato al precedente punto E.3. F. MODALITA’ ORGANIZZATIVE Informazione, Coordinamento, Cooperazione 1. Il Coordinatore per l'esecuzione provvede a riunire, prima dell'inizio dei lavori ed ogniqualvolta lo ritenga necessario, le imprese ed i lavoratori autonomi per illustrare i contenuti del PSC.

X Il Coordinatore per l'esecuzione deve illustrare in particolare gli aspetti necessari a garantire il coordinamento e la cooperazione, nelle interferenze, nelle incompatibilità, nell'uso comune di attrezzature e servizi.

X Le riunioni possono servire al coordinatore anche per acquisire pareri ed osservazioni nonché le informazioni necessarie alle verifiche.

X Di queste riunioni deve rimanere verbalizzazione. X Tutti gli interventi di manutenzione straordinaria sulle attrezzature e sugli apprestamenti

devono essere verbalizzati da chi li esegue e portati a conoscenza del Coordinatore per l'esecuzione.

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2. Il Coordinatore per l'esecuzione provvede a riunire, prima dell'inizio dei lavori ed ogniqualvolta lo ritenga necessario, i Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza al fine di verificare l’attuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali finalizzato al miglioramento della sicurezza in cantiere. 3. In caso di uso comune di attrezzature ed apprestamenti le imprese ed i lavoratori autonomi devono segnalare alla ditta appaltatrice l'inizio dell'uso, le anomalie rilevate, la cessazione o la sospensione dell'uso.

X L’eventuale inizio d’uso senza altra comunicazione costituisce assenso all’assenza di anomalie.

4. Il locale destinato ad ufficio può essere messo a disposizione per le riunioni da tenersi fuori orario dei pasti. 5. E' fatto obbligo ai datori di lavoro (o loro delegati) delle imprese nonché ai lavoratori autonomi, di partecipare alle riunioni preliminari e periodiche decise dal Coordinatore per l'esecuzione. G. ORGANIZZAZIONE PREVISTA G.1 – Pronto soccorso Addetti alle emergenze, pronto soccorso ed organizzazione A distanza di circa 500 m è operativo un servizio di pronto soccorso presso l'Ospedale di Santa Maria Nuova, piazza Santa Maria Nuova 1, Firenze. La zona è coperta dal 118; servizio con medico a bordo.

X Ciascuna impresa deve garantire il primo soccorso con la propria cassetta di medicazione e con i propri lavoratori incaricati.

X La ditta appaltatrice deve garantire per tutta la durata dei lavori la presenza nell'ufficio di cantiere di un telefono attivo per comunicare con il 118, accessibile a tutti gli operatori.

G.2 – Antincendio X In cantiere devono essere installati n. 10 estintori portatili a polvere da 6 kg, omologati D.M.

20.12.1982, di cui uno in prossimità del quadro elettrico generale, uno nell'ufficio di cantiere, e i restanti ai piani del ponteggio e in copertura.

H. PREVISIONE TEMPORALE H.1 – Entità presunta del cantiere 633 uominixgiorno. H.2 – Durata prevista dei lavori 300gg. H.3 – Durata prevista delle singole lavorazioni (vedi allegato 2 - cronoprogramma dei lavori). Firenze, 20 Giugno 2013

Il coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione Arch. Lorenzo Di Bilio