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Piano di zona 2011‐2015 Programmazione anno 2012
La presente relazione rappresenta un’analisi dei contenuti del piano per l’anno 2012. In particolare la relazione, oltre a dare evidenza degli scostamenti in relazione ai contenuti originariamente previsti nel Piano di Zona 2011‐2015 e negli allegati allo stesso (in particolare Tab.1, Tab.2, Tab.3), espone un’analisi della spesa e delle relative fonti di finanziamento evidenziando le criticità e i correttivi necessari. Sommario
Variazioni rispetto alla programmazione iniziale per il 2012 nel Piano di Comunità 2011/2015 ................................. 2
Anziani .................................................................................................................................................................................................2 TABELLA 1/A: descrizioni delle azioni di mantenimento per cui sono previste modifiche nell’anno 2012 ............................................................................................ 2 TABELLA 1/B: descrizioni delle azioni di potenziamento o riconversione ‐ anno 2012.......................................................................................................................... 2
Disabilità .............................................................................................................................................................................................3 TABELLA 1/A: descrizioni delle azioni di mantenimento per cui sono previste modifiche nell’anno 2012 ............................................................................................ 3 TABELLA 1/B: descrizioni delle azioni di potenziamento o riconversione ‐ anno 2012.......................................................................................................................... 3
Minori e famiglia .................................................................................................................................................................................3 TABELLA 1/A: descrizioni delle azioni di mantenimento per cui sono previste modifiche nell’anno 2012 ............................................................................................ 3
Integrazione tra le aree .......................................................................................................................................................................3 TABELLA 1/B: descrizioni delle azioni di potenziamento o riconversione ‐ anno 2012.......................................................................................................................... 3
Salute mentale ....................................................................................................................................................................................4 TABELLA 1/B: descrizioni delle azioni di potenziamento o riconversione ‐ anno 2012.......................................................................................................................... 4
Dipendenze ..........................................................................................................................................................................................4 TABELLA 1/A: descrizioni delle azioni di mantenimento per cui sono previste modifiche nell’anno 2012 ............................................................................................ 4
Tabelle di sintesi ...................................................................................................................................................... 5
Sintesi “Tab. 2”: Spesa per area e tipologia ........................................................................................................................................5 Sintesi “Tab. 3”: Spesa per area e fonte di finanziamento ..................................................................................................................5
Analisi della spesa e dei finanziamenti ..................................................................................................................... 6
Analisi della destinazione dei finanziamenti dalla Regione e dai Comuni ...........................................................................................8 Regione ................................................................................................................................................................................................................................................ 8 Comuni ................................................................................................................................................................................................................................................. 9 Le funzioni delegate: indistinta ...........................................................................................................................................................................................................10 Le funzioni delegate: vincolate ............................................................................................................................................................................................................10
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Variazioni rispetto alla programmazione iniziale per il 2012 nel Piano di Comunità 2011/2015 In generale, per molti servizi è stata rideterminata la percentuale di aumento previsto per il 2012, principalmente in quanto il blocco dei contratti non fa presumere un aumento dei costi relativamente al personale della pubblica ammi‐nistrazione. Di seguito vengono riportate le variazioni principali di programmazione per area di afferenza e per intervento.
Anziani • Posti residenziali per non autosufficienti ‐ Media intensità. A fronte di un non incremento della quota sanita‐
ria gli incrementi di costi prevedibili ricadono come aumento della quota alberghiera. A seguito del blocco dei costi del personale pubblico, la previsione è stata rivista al ribasso, la riduzione è anche conseguenza della mancata conversione di quote di disabilità (Villa Miari), ed in parte con la riorganizzazione dell’RSA Muzan di Malo con la ripartizione tra 24 posti di riabilitazione estensiva (1h/giorno) e i restanti 26 posti di tipo riattiva‐tivo.
• Posti residenziali per non autosufficienti ‐ Minima intensità. Viene confermata la previsione di incremento di 8 posti per non autosufficienti (derivanti da conversione di posti per autosufficienti, per circa 170.000 euro), senza aumento di quote sanitarie, anche qui si ipotizza un contenimento del valore delle quote.
• CD per autosufficienti e CD per non autosufficienti. Non si prevede aumentare i posti per non autosufficienti nei Centri diurni, questo si riflette in una previsione molto inferiore della spesa rispetto a quanto indicato nel Piano 2011‐2015 (circa la metà). La situazione attuale è ancora a 35 posti per non autosufficienti e 60 per au‐tosufficienti. Permane la programmazione di attivazione, nell’ultima parte dell’anno, dei posti per non auto‐sufficienti a Valdastico (7 posti).
• È stata modificata, nell’ambito della realizzazione in partnership con l’Ater e la Regione Veneto, la previsione di realizzazione del nuovo Centro Sociosanitario Polifunzionale di Piovene Rocchette (al posto dell’attuale Centro diurno per anziani autosufficienti di Piovene), con posti diurni per autosufficienti e non autosufficienti. In tale contesto sarà ridefinita, nel corso del 2012, l’allocazione complessiva dei posti per non autosufficienti.
TABELLA 1/A: descrizioni delle azioni di mantenimento per cui sono previste modifiche nell’anno 2012
Interventi
Soggetto/i responsabile/i della gestione
Politiche di riferimento
Posti Utenti
Risorse per la gestione corrente
Risorse per investimenti Note
Assegnazioni economiche per il sostegno della domi‐ciliarità e dell’autonomia personale (assegno di cura)
Comuni/Ulss 4 Favorire la domici‐liarità delle perso‐ne anziane
684 € 1.592.000 Voce che dipende dalla disponi‐bilità della quota parte del fondo non autosufficienza
Interventi per l’integrazione sociale di soggetti deboli o a rischio
Comuni/Ulss 4 Favorire la domici‐liarità delle perso‐ne anziane
/ 0 Destinazione del fondo ad altri interventi, tra cui appartamenti protetti e pronta accoglienza nell’area della Disabilità
TABELLA 1/B: descrizioni delle azioni di potenziamento o riconversione ‐ anno 2012
Interventi
Soggetto/i responsabile/i della gestione
Politiche di riferimento
Posti Utenti
Risorse per la gestione corrente
Risorse per investimenti Note
Centro di servizi per persone anziane non autosufficienti ‐ Rsa per psicogeriatrici S.Michele
Ulss 4 Mantenere e sviluppare il ruolo centrale delle Case di Riposo come Centri di Servizio
102 € 4.295.000 Nella relazione era indicato nella sezione di mantenimento. Vi è un incremento di posti, come previsto, a parità di risorse
Centri diurni per perso‐ne anziane non autosuf‐ficienti
Comuni/Enti Mantenere e sviluppare il ruolo centrale delle Case di Riposo come Centri di Servizio
50 € 658.000 Il previsto ampliamento del nu‐mero di posti non ha avuto corso ed è stato spostato in avanti nel tempo
Centro di servizi per persone anziane non autosufficienti ‐ Media intensità
Enti Mantenere e sviluppare il ruolo centrale delle Case di Riposo come Centri di Servizio
246 € 10.980.000 La prevista riorganizzazione di Villa Miari non ha avuto corso e si prevede di posticiparla nel 2013
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Disabilità • RSA per persone con disabilità (Villa Miari). Non c’è stata la prevista ridefinizione delle impegnative con spo‐
stamento da disabilità a posti per anziani, si ipotizza che tale cambiamento sarà attuato nel corso del 2013. • Centro diurno per disabili. Per la struttura Verlata (propedeutico al lavoro), vi è un incremento di autorizza‐
zione per 5 posti, passando da 25 a 30 posti, che rientrano nella programmazione del Piano 2011‐2015, pari a “indicativamente 10 posti in più per la Verlata nell’arco di vigenza del piano”.
TABELLA 1/A: descrizioni delle azioni di mantenimento per cui sono previste modifiche nell’anno 2012
Interventi
Soggetto/i responsabile/i della gestione
Politiche di riferimento
Posti Utenti
Risorse per la gestione corrente
Risorse perinvestimenti Note
Rsa per persone con disabilità
Enti Residenzialità 46 € 1.860.000 La prevista riorganizzazione di Villa Miari non ha avuto corso e si prevede di posticiparla nel 2013
TABELLA 1/B: descrizioni delle azioni di potenziamento o riconversione ‐ anno 2012
Interventi
Soggetto/i responsabile/i della gestione
Politiche di riferimento
Posti Utenti
Risorse per la gestione corrente
Risorse per investimenti Note
Centri diurni per persone con disabilità e altri servizi semi‐residenziali a ciclo diurno ‐ Centri diurni per disabili
Enti Domiciliarità 226 € 4.240.000
Minori e famiglia • Servizi educativi territoriali e domiciliari. Consolidamento dell’attività anche al fine di ritardare possibili ricorsi
a strutture comunitarie o affidi. • Comunità Terapeutica riabilitativa per minori. Viene previsto l’inserimento di un unico utente, anziché due
come da stima originaria (il secondo, potrebbe essere inserito verso fine anno). • Comunità educativa per minori. Vengono previsti minori utenti, anche grazie all’attento monitoraggio ed alla
gestione accurata che propone percorsi di presa in carico più appropriati. Si sottolinea, comunque, che tale servizio è soggetto a notevole variabilità.
TABELLA 1/A: descrizioni delle azioni di mantenimento per cui sono previste modifiche nell’anno 2012
Interventi
Soggetto/i responsabile/i della gestione
Politiche di riferimento
Posti Utenti
Risorse per la gestione corrente
Risorse perinvestimenti Note
Comunità educativa per minori
Enti Politiche di pro‐mozione del be‐nessere e di tutela per i minori
29 € 649.000 Prosegue l’investimento nelle fami‐glie affidatarie e si stima un rappor‐to tra minori in comunità e minori in famiglia, ormai ≅ all’unità
Integrazione tra le aree • Ospedale di comunità, cure palliative, Upa (unità post‐acuzie). L’apertura del secondo ospedale di comunità è
prevista a partire da metà anno (anziché da inizio anno, come inizialmente programmato). • Stati vegetativi permanenti. Estensione ad altre situazioni (fondamentalmente, incremento di utenti c/o Cen‐
tri di servizi). • Sostegno straordinario al lavoro. Sono stati definiti correttamente i criteri di attribuzione dei fondi (che non
era ancora definita al momento della stesura del Piano).
TABELLA 1/B: descrizioni delle azioni di potenziamento o riconversione ‐ anno 2012
Interventi
Soggetto/i responsabile/i della gestione
Politiche di riferimento
Posti Utenti
Risorse per la gestione corrente
Risorse perinvestimenti Note
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Ospedale di comunità, cure palliati‐ve, Unità Post Acuzie
Ulss 4 20 € 800.000 Nella programmazione 2011‐2015 era indicato come “Mantenimen‐to”
SVP Ulss 4 10 € 288.000 Nella programmazione 2011‐2015 era indicato come “Mantenimen‐to”
Salute mentale • Comunità alloggio estensiva. Riconversione di una struttura Comunità alloggio per 9 posti (“Un segno di pa‐
ce”) in una struttura a bassa soglia Comunità alloggio estensiva per 11 posti (c’è quindi una previsione di spo‐stamento di spesa da una voce all’altra, per il medesimo importo).
• Progetti personalizzati vs Servizi semiresidenziali per la salute mentale. Rispetto alla previsione originaria, si è cercato di privilegiare i progetti personalizzati rispetto ai servizi semiresidenziali. Tale trade‐off viene eviden‐ziato dallo scostamento della previsione di spesa per il 2012 rispetto a quanto inizialmente previsto nel Piano di zona 2011‐2015 (tab.1, degli allegati).
TABELLA 1/B: descrizioni delle azioni di potenziamento o riconversione ‐ anno 2012
Interventi
Soggetto/i responsabile/i della gestione Politiche di riferimento
Posti Utenti
Risorse per la gestione corrente
Risorse perinvestimenti Note
Com. alloggio malati psichiatrici e app. protetti
Enti Sviluppo e sostegno dell’organizzazione Dipartimentale e della rete delle strutture
95 € 2.491.000
Comunità alloggio estensiva Enti Sviluppo e sostegno dell’organizzazione Dipartimentale e della rete delle strutture
11 € 338.000
Progetti personalizzati Enti Centratura dei servizi sulla persona piutto‐sto che sulla logica delle strutture
16 € 215.000
Servizi semiresidenziali per la salute mentale
Enti Sviluppo e sostegno dell’organizzazione Dipartimentale e della rete delle strutture
20 € 355.000
Dipendenze • Rimodulazione delle risorse volte alle politiche di prevenzione, conseguente alla non riproposizione del fondo
lotta alla droga.
TABELLA 1/A: descrizioni delle azioni di mantenimento per cui sono previste modifiche nell’anno 2012
Interventi
Soggetto/i responsabile/i della gestione
Politiche di riferimento
Posti Utenti
Risorse per la gestione corrente
Risorse per investimenti Note
Progetti di prevenzione Ulss 4 Prevenzione selet‐tiva e/o indicata
€ 28.000 Il fondo lotta alla droga non è più pre‐sente, viene comunque mantenuta una politica di promozione dei progetti di prevenzione
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Tabelle di sintesi Di seguito sono riportate due rappresentazioni, ciascuna dettagliata per area di destinazione degli interventi, che rap‐presentano sinteticamente la ripartizione della spesa per fonte di finanziamento e per tipologia di intervento.
Sintesi “Tab. 2”: Spesa per area e tipologia
Area
Altri interventi (promozione della salute e
azioni di sistema)
Consulenza e presa incarico
Interventi domiciliari
Interventi residenziali
Interventi semiresidenziali
Sostegno economico Tot.
Anziani ‐ 249.244 5.255.962 49.696.604 1.087.548 1.591.886 57.881.245
Dipendenze/alcolismo 58.000 1.430.207 ‐ 1.322.176 ‐ ‐ 2.810.383
Disabili ‐ 2.336.531 ‐ 5.833.752 4.239.615 ‐ 12.409.898
Immigrazione 8.000 10.000 ‐ ‐ ‐ ‐ 18.000
Integrazione tra aree 140.400 1.936.647 ‐ 1.087.985 ‐ ‐ 3.165.032
Marginalità sociale ‐ 21.328 225.809 ‐ ‐ 541.830 788.967
Minori e famiglia 121.863 3.279.681 207.247 951.476 4.087.741 727.362 9.375.369
Salute mentale 115.000 2.214.015 ‐ 6.765.452 355.000 ‐ 9.449.467
443.263 11.477.653 5.689.018 65.657.445 9.769.904 2.861.078 95.898.361
Sintesi “Tab. 3”: Spesa per area e fonte di finanziamento
Area Regione Comuni Utenti Altri Tot.
Anziani 29.069.247 2.537.309 26.155.494 119.195 57.881.245
Dipendenze/alcolismo 2.789.861 20.522 ‐ ‐ 2.810.383
Disabili 7.721.785 3.112.816 1.134.904 440.392 12.409.898
Minori e famiglia 4.401.408 3.603.315 1.320.942 49.704 9.375.369
Immigrazione 10.000 8.000 ‐ ‐ 18.000
Integrazione tra aree 1.977.812 962.035 25.185 200.000 3.165.032
Marginalità sociale 99.915 182.787 ‐ 506.265 788.967
Salute mentale 9.154.703 ‐ 227.596 67.167 9.449.467
55.224.732 10.426.783 28.864.122 1.382.724 95.898.361
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Analisi della spesa e dei finanziamenti I servizi oggetto della programmazione del Piano di Zona, rappresentano una spesa complessiva pubblica e privata pari a € 95.898.361 ed è ripartita tra i soggetti finanziatori come evidenziato nel grafico 1: con prevalenza della Regione (pari al 58%), seguito dagli utenti (per una quota del 30%) e dai Comuni per l’11%. La partecipazione di altri soggetti, provincia, fondazioni e altri soggetti privati, risulta ad oggi marginale. Articolando la spesa complessiva per area di destinazione, grafico 2, si evince che la maggior parte dei servizi siano ad oggi rivolti alla non autosufficienza, comprendendo in questa gli anziani per il 60%, i disabili per il 13% e la salute men‐tale per il 10%. L’area minori e famiglia rappresenta solo il 10% della spesa dell’intero piano, seguita dalle dipendenze per il 3%. La ripartizione della spesa pubblica per area di destinazione è evidenziata dal grafico 3.
La spesa complessiva, ripartita tra sociale e sanitario, sulla base delle indicazioni del DPCM del 29/11/2001, è raffigu‐rata nel grafico 4.
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Nelle singole aree, la ripartizione tra sanitario e sociale è raffigurata dal grafico 5, nella pagina seguente: in particolare si nota che nelle aree degli anziani, disabili e minori, vi è la maggior quota‐parte di spesa sociale.
L’articolazione della spesa sociale, per fonte di finanziamento è rappresenta‐ta dal grafico 6, da cui si desume che la maggior parte viene finanziata dalla compartecipazione degli utenti (per il 69%) e per il 25% dalle amministrazioni comunali. Analizzando il dato complessivo della spesa pubblica, di seguito rappresenta‐ta con il grafico 7, emerge come la parte di compartecipazione degli utenti sia principalmente concentrata nell’area anziani (come quota alberghiera per le strutture residenziali), in seconda battuta nell’area disabili (come comparte‐cipazione alle rette in comunità residenziali) e nell’area minori (come com‐partecipazione delle rette negli asili nido). Per converso la spesa sociale rimanente, prevalentemente a carico dei co‐muni, si concentra nell’area anziani (come contributi agli utenti, gestione di centri diurni per autosufficienti e case albergo), nell’area disabili (come soli‐darizzazione della spesa a sostegno delle persone disabili gravi inserite in comunità), nell’area minori (come solidarizzazione della spesa per le comuni‐tà alloggio e per gli affidi oltre alla gestione di asili nido e/o ludoteche).
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Analisi della destinazione dei finanziamenti dalla Regione e dai Comuni
Regione
I servizi oggetto del Piano di zona utilizzano risorse per il 19% dei fondi complessivi del riparto regionale assegnato al territorio dell’Ulss 4. L’articolazione dei fondi complessivi, per tipologia di assistenza, viene rappresentata dal grafico 8.
La gran parte dei finanziamenti oggetto del Piano, è assorbita dal Fondo per la non autosufficienza, per il 51,5%, dal Fondo dipendenze per lo 2,5% e per quota parte dell’Assistenza ospedaliera per il 3,6% e dell’Assistenza di base di‐strettuale per il 42,4% (che va a finanziare l’assistenza domiciliare, i consultori familiari, il Csm, ecc.): il dettaglio delle diverse fonti di finanziamento, relative alle risorse impegnate per il Piano di zona, viene evidenziato nel grafico 9.
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Per quanto riguarda il Fondo non autosufficienza, si registra una sostanziale conformità tra spesa e finanziamento per tipologia di servizio, con l’eccezione dei centri diurni per disabili che risultano ad oggi parzialmente sotto finanziamenti e, soprattutto, le grandi strutture (Il Cardo), come evidenziato nel grafico 10.
Comuni
L’articolazione della spesa sociale dei comuni, censita nel piano, è evidenziata dal grafico 11: quota parte viene gestita direttamente dal Comune, e quota parte viene delegata all’Azienda Ulss 4, sia per deleghe obbligatorie (quota indi‐stinta), sia per deleghe vincolate. Relativamente alle funzioni delegate, la Conferenza dei Sindaci ha nel corso del tempo articolato tre tipologie di dele‐ghe e quindi quote: una quota indistinta, una quota vincolata alla delega per i costi delle comunità alloggio per minori e per l’affido familiare, ed una quota vincolata per la residenzialità di persone disabili gravi inserite in comunità resi‐denziali. Per le funzioni delegate le quote per il 2011 erano stabilite in:
• quota indistinta € 15,03 pro‐capite; • quota vincolata per i minori € 2,85 pro‐capite; • quota vincolata per la residenzialità disabili € 3,22 pro‐capite.
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Le funzioni delegate: indistinta
La quota indistinta dei Comuni, per un ricavo totale di circa € 2.842.000, contribuisce al finanziamento della spesa dei seguenti servizi, evidenziando una previsione di sbilancio di circa € 92.000.
Area Servizio Spesa finanziata con
quota indistinta comunale
Anziani Servizio soggiorni climatici 10.700
Dipendenze/alcolismo Servizi territoriali alle dipendenze 20.500 Disabili Servizio di assistenza scolastica 1.381.100
Centro diurno per persone con disabilità 937.700
Servizio disabilità 90.400
Minori e famiglia Consultori familiari e materno infantili 78.400
Servizio adozioni 13.700
Attività educative territoriali e domiciliari 82.400
Centri educativi diurni per minori 39.400
Laboratorio psicopedagogico 26.000
Integrazione tra aree Servizio integrazione lavorativa 253.700
2.934.000
Le funzioni delegate: vincolate
Fondo disabili
La quota destinata al fondo vincolato per l’assistenza residenziale in favore di persone con grave disabilità è di € 3,22 pro‐capite, per un ricavo totale di circa € 609.000 a fronte di un costo previsto per il 2012 di € 684.500, da cui un disa‐vanzo nell’anno 2012 previsto per € 76.000. In quest’area sono state intraprese diverse ed importanti iniziative, tra cui la principale è il progetto «Chiavi di casa», cofinanziato dalla «Fondazione Cariverona» ed inserito tra i progetti della «Fondazione di comunità vicentina per la qualità di vita». La principale progettualità che è stata avviata, in questo am‐bito, è la costruzione di appartamenti a bassa soglia assistenziale, per dare risposte più appropriate e quindi meno co‐stose a persone con residui livelli di autonomia.
Fondo minori
La quota capitaria destinata agli interventi per i minori è di € 2,85 pro‐capite, per un ricavo totale di circa € 540.000 a fronte di un costo previsto per il 2012 pari a quasi € 519.000. Il fondo risulta attualmente in equilibrio, grazie al co‐stante lavoro delle équipe Tutela minori e dall’attuazione di servizi di sostegno domiciliare alle situazioni maggiormen‐te problematiche che ha incrementato il rapporto tra minori in famiglia e minori in struttura, sempre più a favore delle situazioni di accoglienza in famiglie affidatarie.