piano offerta formativa 2012/2013
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Piano Offerta Formativa 2012/2013TRANSCRIPT
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Piano
dell’Offerta
Formativa
(P.O.F.)
DE LA SALLE
SCUOLA PARITARIA
San Giovanni Battista
PRIMARIA
SECONDARIA DI 1° GRADO
2012/2013
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SOMMARIO
PREMESSA .............................................................................................................................................. 3
PARTE PRIMA: SCUOLA LA SALLE .................................................................................................. 4
PARTE SECONDA: ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA............................................................ 12
PARTE TERZA: PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITÀ EDUCATIVE E DIDATTICHE ........ 17
PARTE QUARTA: RISORSE UMANE ................................................................................................ 33
PARTE QUINTA: PASTORALE EDUCATIVA .................................................................................. 40
PARTE SESTA: RAPPORTI SCUOLA - FAMIGLIA ......................................................................... 41
PARTE SETTIMA: ATTIVITÀ FORMATIVE..................................................................................... 42
PARTE OTTAVA: REGOLAMENTO DEGLI ALUNNI e NORME PER I DOCENTI ..................... 44
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PREMESSA
CHE COSA È IL P.O.F.
Il P.O.F., Piano dell’Offerta Formativa, riguarda tutti i percorsi formativi, le attività, le iniziative
didattiche ed educative, l’organizzazione e la gestione di strutture, persone e risorse della scuola.
Esso rielabora ed amplia il progetto educativo della Scuola, accogliendo le nuove istanze della
formazione e rispondendo alle esigenze del territorio ed alle sollecitazioni derivanti dai nuovi indirizzi
dell’istruzione e dalle normative, in particolare, dalla Legge delega del 28/03/2003 n° 53 e dal D.L.vo
19/02/2004 n° 59.
Il Piano dell’Offerta Formativa presenta la Scuola nella sua organizzazione didattico - educativa, con
le sue finalità ed interventi progettuali, con le sue forme e modalità di funzionamento e gestione.
FINALITÀ DEL P.O.F.
Le finalità espresse nel P.O.F. riguardano quattro aspetti:
- sviluppo della persona in tutte le sue potenzialità;
- innalzamento del successo formativo;
- controllo dell’efficacia dei processi messi in atto;
- proposizione e promozione di percorsi formativi aderenti alle mutate esigenze della formazione
dell’individuo.
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PARTE PRIMA: SCUOLA LA SALLE
STORIA DELLA SCUOLA
Il 16 ottobre 1937 i Fratelli delle Scuole Cristiane, richiamandosi alla pedagogia e alla spiritualità del
loro fondatore San Giovanni Battista de La Salle ed aderendo al desiderio del Papa Pio XI, aprono una
scuola elementare maschile gratuita per i ragazzi del quartiere periferico di Boccea. Nel 1957 il
tracciato della Circonvallazione Cornelia attraversa completamente il cortile della scuola che
provvisoriamente viene trasferita nei locali della Curia Generalizia dei Fratelli delle Scuole Cristiane in
via Aurelia. La costruzione dell’attuale scuola in via Giambattista Pagano inizia nel 1963. Con
l’istituzione della scuola dell’obbligo anche la scuola si adegua istituendo il corso di scuola media. Nel
1965 -1966 la Scuola La Salle si trasferisce nei nuovi locali e nel 1979-1980 viene aperta anche alle
ragazze.
PROGETTO EDUCATIVO DELL’ISTITUTO
1. IDENTITÀ LASALLIANA
1. Scuola della Chiesa
Nella società attuale, caratterizzata dal pluralismo culturale e delle istituzioni, la Chiesa, libera
comunità di credenti, professa e propone il messaggio cristiano anche in istituzioni educative proprie.
La scuola cattolica, in quanto “scuola”, promuove l’assimilazione sistematica della cultura e il dominio
critico del sapere, in quanto “cattolica”, fa riferimento esplicito alla concezione cristiana della realtà e
dell’uomo, di cui Gesù Cristo è il centro, e propone una sintesi di fede, cultura e vita. Tale concezione
si attua secondo uno specifico modello o progetto educativo.
2. Scuola Lasalliana
La scuola La Salle è un’istituzione educativo scolastica cattolica, diretta dai Fratelli delle Scuole
Cristiane, Congregazione di religiosi insegnanti fondata da S. Giovanni Battista de La Salle nel 1680 e
presente oggi nella maggior parte dei paesi del mondo. La tradizione educativa lasalliana, oltre che nel
comune patrimonio educativo cattolico, si riconosce in un sapere e in una pratica pedagogica basata su:
a) la centralità dell’alunno, vero protagonista del processo educativo;
b) il costituirsi e l’operare in una comunità educativa;
c) il clima di fraternità;
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d) il buon funzionamento della scuola.
3. Servizio d’interesse pubblico
La scuola La Salle dà risposta al desiderio di educazione cristiana che manifestano molte famiglie, ma
è aperta a tutti. Come servizio d’interesse pubblico, essa si propone alla società come una comunità
nella quale tutti sono accettati, possono dialogare, ascoltare ed essere ascoltati, in spirito di
collaborazione e corresponsabilità. Al pari delle altre scuole non statali, essa richiede con fermezza il
riconoscimento pieno dei propri diritti, su un piano di uguaglianza con tutte le altre scuole italiane.
4. Realtà viva inserita nel tessuto sociale
L’obiettivo finale che l’azione educativa persegue è la promozione di personalità forti e responsabili,
capaci di scelte libere e giuste. Per il raggiungimento di tale meta, la Scuola coltiva con pari cura
l’educazione in tutte le sue dimensioni – fisica, culturale, morale e religiosa – consapevole che
l’armonia della persona nasce da un equilibrato sviluppo di tutte le sue potenzialità. È aperta al
dialogo, al confronto, alla collaborazione non solo con la Chiesa locale, ma con tutte le strutture sociali
e culturali dell’ambiente in cui opera.
2. PROPOSTA DI EDUCAZIONE INTEGRALE
1. A servizio della persona
La nostra proposta educativa impegna l’alunno ad essere degno di se stesso, libero e responsabile. Il
nostro progetto educativo contribuisce all’acquisizione delle conoscenze, competenze, abitudini e
attitudini necessarie allo sviluppo armonico della personalità.
2. A servizio della società
Il nostro progetto educativo assume come dinamica interna la solidarietà, intesa come determinazione
ferma e perseverante d’impegnarsi per il bene comune, la condivisione e la corresponsabilità del
compito educativo, la partecipazione e il coinvolgimento nelle varie iniziative, la comunicazione
autentica, come risultato dell’incontro delle persone.
3. Inserita nella cultura del nostro tempo
Senza rinunciare al patrimonio culturale del passato, la scuola lasalliana educa attraverso
l’assimilazione sistematica e critica delle diverse manifestazioni culturali del nostro tempo e le media
in una visione della realtà fondata sui valori cristiani.
4. Aperta alla trascendenza
La nostra scuola propone un modello educativo aperto alla trascendenza; crede nel valore trasformante
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della fede e fonda la sua azione educativa sul Vangelo di Gesù Cristo annunciato dalla Chiesa. Per
questo suo configurarsi, la scuola La Salle è una scuola libera: la libertà infatti è, insieme alla carità, la
caratteristica del suo ambiente comunitario scolastico e, al tempo stesso, il cuore della sua originalità
culturale ed educativa.
5. Annuncia esplicitamente il messaggio di Gesù Cristo
La nostra scuola annuncia esplicitamente il messaggio salvifico di Gesù Cristo e fa in modo che il
Regno di Dio si renda presente nella comunità educativa, dando vita a relazioni interpersonali positive
e configurando le proprie strutture ad un senso inequivocabilmente cristiano.
6. L’insegnamento della religione cristiana, momento privilegiato del cammino di
formazione culturale
L’insegnamento della religione cristiana (I.R.C.) ha come obiettivo la crescita della persona e del
cittadino nell’ambito della cultura religiosa e, in particolare, di quella cattolica, patrimonio storico
della nostra civiltà italiana ed europea. La catechesi, in organica complementarità con l’l.R.C., e
sempre nel rispetto della libertà e della gradualità del cammino di ciascuno, prevede occasioni
permanenti di esperienza religiosa.
7. Le altre tappe del cammino formativo e culturale
- L’impegno per la formazione di una retta coscienza morale;
- l’educazione sociale, civile e politica dei giovani;
- la cultura del dialogo, della pace, del pluralismo;
- la formazione del nuovo cittadino europeo.
Questi temi sono trasversali a tutto l’insegnamento disciplinare, mediante l’assunzione di prospettive
didattiche corrispondenti.
8. Educa in sintonia con la comunità cristiana
La scuola lasalliana coltiva l’educazione morale dei suoi alunni nella triplice dimensione: personale,
comunitaria e sociale. Questa educazione morale, radicata nel Vangelo, promuove l’onestà, il senso di
responsabilità, la fraternità, la solidarietà e la giustizia.
9. Educa alla libertà
La nostra scuola educa alla libertà e si propone come luogo dove essa viene valorizzata ed esercitata.
Promuove il rispetto della libertà, che si manifesta nell’accettazione del pluralismo e nell’esercizio
ordinato delle libertà democratiche, e favorisce il processo di liberazione interiore degli alunni contro
ogni forma di oppressione, d’indottrinamento ideologico e di manipolazione culturale.
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3. IL NOSTRO STILE EDUCATIVO
1. L’educando, protagonista attivo della propria educazione
L’alunno è il protagonista principale della propria formazione. Come membro della comunità
educativa, egli partecipa attivamente al funzionamento delle strutture scolastiche e s’impegna in prima
persona per il bene comune, nell’esercizio dei propri diritti e doveri democratici.
2. Gli insegnanti, animatori dell’azione educativa
Gli insegnanti aiutano l’alunno a formare la propria personalità ed integrano, con la loro opera,
l’azione educativa dei genitori.
Essi collaborano attivamente alla formulazione, realizzazione e valorizzazione del Progetto Educativo
d’istituto (P.E.I.).
3. I genitori, primi educatori e corresponsabili con la scuola
I genitori, primi educatori dei propri figli, sono corresponsabili della realizzazione del P.E.I., alla luce
del quale chiedono che i loro figli vengano educati. È indispensabile perciò una stretta collaborazione
tra scuola famiglia.
4. Gli ex alunni, collaboratori del progetto educativo
La collaborazione degli ex alunni è un modo per mettere la competenza da essi acquisita in vari campi
a servizio della scuola ed è utile per l’organizzazione di varie attività, specialmente in ambito
parascolastico ed extrascolastico.
5. Lo stile di vita lasalliano, modello per l’educando
La comunità educativa, oltre a rappresentare la forma d’istituzionalizzazione più adeguata all’idea di
scuola lasalliana, e quindi uno stile di vita, è anche un eccellente ed insostituibile strumento educativo,
in quanto in essa l’alunno, ancor prima di averne una chiara nozione, può fare esperienza della propria
dignità e vivere a contatto con presenze educative di adulti.
6. Una metodologia didattica aperta e flessibile
Il P.E.I. prevede una metodologia didattica aperta e flessibile, che garantisca sia la fedeltà ai principi
pedagogici fondamentali, sia il loro costante aggiornamento, in un clima di serietà e d’impegno.
7. Un’educazione personalizzata
L’educazione personalizzata implica il rispetto della personalità di ogni educando e delle sue
caratteristiche, progettualità e maturazioni. Caratteristica dello stile educativo lasalliano è di far
convergere l’attenzione dell’educatore su ogni alunno, utilizzando gli apporti della psicologia e della
pedagogia, affinché sia conosciuto e valutato secondo la propria individualità. Tale attenzione
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abbraccia la persona nella sua globalità, individuandone e promovendone le capacità.
8. Stimoliamo lo sviluppo intellettuale
Diamo particolare importanza al lavoro intellettuale serio e rigoroso e ci adoperiamo affinché ogni
alunno possa esprimere, in quest’ambito, tutte le sue potenzialità.
9. Educhiamo l’alunno ad una metodologia attiva di studio
Nell’azione didattica e formativa suscitiamo e stimoliamo interessi e motivazioni costanti nell’alunno
per favorire:
- la maturazione delle facoltà intellettuali;
- lo sviluppo delle capacità critiche e di giudizio;
- il contatto con il patrimonio culturale acquisito dalle generazioni passate;
- la promozione del senso dei valori;
- la preparazione alla vita professionale;
- l’educazione alla comprensione reciproca.
10. Poniamo la tecnologia al servizio dell’educazione
Educhiamo gli alunni all’uso della multi-medialità, che è alla base dei nuovi mezzi di comunicazione
sociale e introduce alle nuove dimensioni della scienza e della cultura.
11. Potenziamo la creatività e la capacità d’espressione
Educhiamo i giovani alla comprensione e all’espressione creativa delle diverse forme di linguaggio:
scritto, orale, audiovisivo, iconico.
12. Educhiamo all’uso del tempo libero
Sviluppiamo nell’alunno l’abitudine ad un uso formativo del tempo libero e alla pratica sportiva;
organizziamo gruppi e associazioni, diamo impulso alle istanze religiose e sociali.
13. Proponiamo attività integrative e complementari
Accompagnano il curricolo scolastico e ad esso s’ispirano momenti integrativi e complementari:
- la coltivazione delle peculiari doti e abilità personali;
- esperienze più immediate di auto realizzazione;
- l’educazione all’attenzione all’entusiasmo, all’apprendimento;
- la disponibilità al lavoro comune.
Attività previste in quest’ambito sono:
- studio assistito;
- uso della biblioteca;
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- attività di musica;
- attività creative;
- attività sportive,
- attività culturali,
- attività teatrali.
14. Prepariamo gli alunni alle scelte future
L’orientamento scolastico e professionale ha un’importanza di rilievo nell’azione educativa della
scuola, per preparare gli alunni al proseguimento degli studi e alla futura professione, aprendo i loro
animi a consapevoli scelte di vita.
4. UN MODELLO DI PARTECIPAZIONE
1. Il progetto educativo, forza propulsiva della nostra comunità
La nostra comunità educante è unita e corresponsabile nella missione condivisa per la realizzazione di
un P.E.I. coerente, mediante il quale gli obiettivi e i metodi della nostra azione formativa vengono
costantemente concordati e aggiornati.
2. Formazione della comunità educante
La partecipazione attiva, coordinata e corresponsabile e l’integrazione armonica di tutti coloro che
collaborano con la scuola (docenti, alunni, genitori, personale ausiliario, personale non docente)
definisce la comunità educativa. Il contributo di tutti i membri della comunità educativa, garanzia di
unità e coerenza Promuoviamo l’apporto di tutti, secondo le capacità e le competenze di ciascuno, in
vista del progresso comune, dando vita ad un ambiente educativo idoneo e funzionale.
3. Criteri e livelli di partecipazione
I criteri che determinano gli ambiti e i livelli di partecipazione sono:
- la coerenza con il progetto educativo e pastorale;
- la corresponsabilità e l’integrazione;
- la rappresentatività.
4. Organi di partecipazione scolastica e di collaborazione
- Consiglio d’istituto
- Consiglio di classe;
- Collegio dei docenti;
- Comitato dei genitori;
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- Comitato di garanzia e disciplina;
- Assemblee di classe;
- Dipartimenti per aree disciplinari;
- Famiglia Lasalliana.
- Amici della Scuola La Salle. È il nome dell’Associazione di Volontariato del nostro Istituto che
ha già funzionato proficuamente nei precedenti anni scolastici e che è a disposizione di tutti
coloro che vogliano seriamente impegnarsi in un campo in cui la testimonianza diventa concreto
aiuto per chi è nel bisogno.
COMUNITÀ EDUCATIVA
La Comunità Educativa è composta da:
- Fratelli
- Docenti
- Alunni
- Genitori
- Equipe psico-pedagogica
- Padri spirituali
- Personale ATA
La Scuola (primaria e secondaria di primo grado) si colloca all’interno del percorso educativo come
momento essenziale nel processo di crescita di ogni discente.
Docenti, Genitori e Fratelli interagiscono e collaborano tra di loro per pervenire alla realizzazione di
idonei obiettivi formativi nel pieno rispetto dello sviluppo e dei ritmi personali di maturazione di
ciascun educando.
UBICAZIONE DELL’ISTITUTO
La scuola San Giovanni Battista de La Salle è ubicata nella zona di Boccea in via G.B. Pagano 71 ed è
facilmente raggiungibile con i mezzi di trasporto pubblico.
L’Istituto raccoglie un’utenza eterogenea e vasta e, per questo motivo, assai differenziate risultano la
scala dei valori e le aspettative delle famiglie nei confronti della scuola stessa.
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STRUTTURA DELL’ISTITUTO E RELATIVI SERVIZI
L’Istituto comprende la scuola Primaria e Secondaria di primo grado con la qualifica di scuole
paritarie. L’Istituto, immerso nel verde, dispone di:
- un ampio cortile dove gli alunni sono soliti effettuare la ricreazione e svolgere le varie
manifestazioni sportive;
- diversi campi (due campi di calcio a otto, due campi di calcio a cinque in erba sintetica e due
campi da tennis);
- una grande ed attrezzata palestra;
- una sala video da 60 posti.
La scuola è dotata di:
- aule spaziose, luminose e accoglienti, con tutte le attrezzature necessarie: televisore, video
registratore, cartine geografiche. Le aule vengono pulite dal personale di servizio alle ore 6.30
della mattina;
- lavagna luminosa, proiettori per diapositive, 3 video proiettori, 3 video presenter, televisori,
video registratori,
- video cassette, lettori cd e dvd diapositive, microscopi
- digitali, tavolo di scienze;
- una biblioteca a disposizione degli alunni e dei docenti (anche fuori dell’orario scolastico), con
annessa videoteca;
- un laboratorio di informatica, in un’ampia aula, dotato di 16 personal computers;
- un laboratorio di educazione artistica dotato di 30 tavoli da disegno, tavole luminose;
- un’ampia sala mensa;
- un teatro;
- santuario San Giovanni Battista de La Salle.
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PARTE SECONDA: ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA
DOTAZIONE ORGANICA
1 Organico della scuola e orario scolastico obbligatorio.
La nostra scuola, nell’esercizio dell’autonomia didattica e organizzativa prevista dal D.P.R. n. 275/99;
vista la legge costituzionale n. 3; preso atto della sentenza della Corte costituzionale n. 13 del 2004
nella quale si afferma che il principio autonomistico va inteso nel senso che alle istituzioni scolastiche
devono essere rilasciati “adeguati spazi di autonomia non pregiudicabili ad opera di leggi statali, né di
leggi regionali”, delibera, per il tramite dell’organo collegiale del Collegio dei Docenti, nell’ intento di
dar vita ad una scuola autonoma e di qualità, che l’orario annuale delle lezioni nel 1° ciclo
d’istruzione, sia costituito da un monte ore comprensivo della quota obbligatoria e della quota
facoltativa opzionale.
Le classi della scuola primaria effettueranno un monte ore obbligatorio di 30 h. Le classi della scuola
secondaria di 1° grado effettueranno un monte ore obbligatorio di 31 h.
Durante gli incontri d’inizio anno scolastico, verranno fatte conoscere alle famiglie le motivazioni che
hanno supportato il Collegio dei Docenti a scegliere un modello organizzativo e didattico unitario, in
grado di recepire le attese degli alunni, di rendere significativa la presenza delle famiglie e di
valorizzare la professionalità dei docenti.
2 Orario settimanale di funzionamento e obbligatorio.
a) Scuola Primaria
1^ ora 08.00 – 08.50
2^ ora 08.50 – 09.40
3^ ora 09.40 – 10.30
Ricreazione 10.30 – 10.55
4^ ora 10.55 – 11.45
5^ ora 11.45 – 12.35
6^ ora 12.35 – 13.30
b) Scuola Secondaria di Primo Grado
Lunedì – Martedì- Giovedì – Venerdì
1^ ora 08.00 – 09.00
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2^ ora 09.00 – 10.00
3^ ora 10.00 – 11.00
Ricreazione 11.00 – 11.20
4^ ora 11.20 – 12.10
5^ ora 12.10 – 13.00
6^ ora 13.00 – 13.50
Mercoledì
1^ ora 08.00 – 08.50
2^ ora 08.50 – 09.40
Ricreazione 09.40 – 09.50
3^ ora 09.50 – 10.40
4^ ora 10.40 – 11.30
5^ ora 11.50 – 12.40
6^ ora 12.40 – 13.30
7^ ora 13.30 – 14.20
3 Orario pomeridiano.
Dietro richiesta delle famiglie, la scuola organizza, per la scuola primaria e per la scuola secondaria, un
servizio mensa ed uno spazio-scuola denominato studio assistito con il seguente orario:
a) Scuola primaria
13.25 Pranzo
14.00 Ricreazione
14.25 Studio
15.55 Ricreazione
16.20 Studio
17.30 Termine studio
b) Scuola secondaria
Lunedì – Martedì – Giovedì - Venerdì
14.00 Pranzo
14.30 Ricreazione
14.45 Studio
14
16.30 Ricreazione
16.50 Studio
17.30 Termine studio
Mercoledì
14.30 Pranzo
15.00 Ricreazione
15.20 Studio
16.20 Ricreazione
16.40 Studio
17.30 Termine studio
ORGANIGRAMMA DOCENTI
1. Scuola Primaria
❖ Dirigente Scolastico Prof. Tafaro Ernesto Osvaldo
❖ Responsabile Massa Raffaele
❖ Ins. Bartolini Giulia
❖ Ins. Benedetti Marina
❖ Ins. Cepale Sara
❖ Ins. Corteggiani Angela
❖ Ins. Fera Simona
❖ Ins. Ferrito Silvia
❖ Ins. De Figlio Rossella
❖ Ins. Lai Chiara
❖ Ins. Lanzillotta Catia
❖ Ins. Lattanzi Piergiorgio
❖ Ins. Marrese Debora
❖ Ins. Massa Fratel Raffaele
❖ Ins. Poggi Beatrice
❖ Ins. Pollastri Carla
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❖ Ins. Ruggeri Monia
❖ Ins. Valente Rosanna
2. Scuola Secondaria
❖ Dirigente Scolastico Prof. Ercolano Anna Maria
❖ Prof. Abagnale Lucia Alfina
❖ Prof. Benedetti Marina
❖ Prof. Brandi Laura
❖ Prof. Colasanto Michele
❖ Prof. Costa Roberto
❖ Prof. Ercolano Anna Maria
❖ Prof. Faloci Michela
❖ Prof. Iacobelli Carla
❖ Prof. Mastropasqua Stefano
❖ Prof. Meliconi Alessia
❖ Prof. Pollastri Carla
❖ Prof. Ruggeri Monia
❖ Prof. Santarelli Fr. Paolo
❖ Prof. Tafaro Ernesto Osvaldo
❖ Prof. Valente Federica
3. Studio Assistito
❖ Dirigente Scolastico Prof. Tafaro Ernesto Osvaldo e Prof. Ercolano Anna Maria
❖ Responsabile Santarelli Fratel Paolo
❖ Ins. Bartolini Giulia
❖ Ins. Carnevale Myriam
❖ Ins. Cianca Elisa
❖ Ins. De Figlio Daniela
❖ Ins. Faccani Elisa
❖ Ins. Frassinetti Alessandra
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❖ Ins. Lai Chiara
❖ Ins. Lattanzi Piergiorgio
❖ Ins. Lavalle Sara
❖ Ins. Machado Suhey
❖ Ins. Massa Raffaele
❖ Ins. Orlandi Viviana
❖ Ins. Ruggeri Monia
AGGIORNAMENTO DEI DOCENTI
L’insegnamento è una professione dinamica, non statica, per la quale sono necessari costanti
approfondimenti metodologici e culturali. L’aggiornamento è, quindi, un diritto ed una necessità
soprattutto in un momento innovativo della scuola come quello attuale. I docenti del nostro Istituto
frequentano corsi di aggiornamento in itinere rispondenti alle loro necessità formative e culturali.
C’è la possibilità di frequentare un Master di durata triennale per la formazione di “Educatori
Cristiani” per tutti i docenti delle scuole lasalliane.
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PARTE TERZA: PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITÀ
EDUCATIVE E DIDATTICHE
PREMESSA
La programmazione delle attività educative e didattiche della nostra scuola, in conformità a quanto
stabilito dall’art. 3 della Costituzione, dall’art. 1 del Regolamento dell’autonomia n. 275 dell’08/03/99
e dalle Indicazioni Nazionale del 03/04/2007, riconoscendo la specificità dei due segmenti relativi alla
scuola primaria e secondaria di 1° grado, si basa su di un’azione pedagogica che risponde ai bisogni,
alle capacità, al grado di autonomia e di apprendimento di ciascun discente, in coerenza con il suo
processo formativo.
CULTURA, SCUOLA, PERSONA
La Scuola La Salle, attenta ai cambiamenti di una società in continua evoluzione, è consapevole che la
scuola è immersa in ambienti più ricchi di stimoli culturali ma nello stesso tempo anche più
contraddittori che talvolta sminuiscono il forte valore formativo della scuola relegandola ad un ruolo
secondario.
La Scuola La Salle ribadisce, al contrario, le specifiche finalità che spettano a qualsiasi istituzione
scolastica:
- Offrire agli studenti occasioni di approfondimento dei saperi e dei linguaggi culturali di base.
- Favorire l’acquisizione degli strumenti di pensiero necessari per apprendere e selezionare le
informazioni.
- Promuovere negli studenti la capacità di elaborare metodi e categorie, riferimenti cardini nei loro
itinerari personali.
- Favorire l’autonomia di pensiero.
In questo contesto lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti (cognitivi,
affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici e spirituali). Di conseguenza la definizione e la
realizzazione delle strategie educative e didattiche terranno conto della singolarità di ogni persona.
La Scuola La Salle nel suo iter formativo persegue una doppia linea: verticale e orizzontale. La prima
si propone di impostare una formazione che possa continuare lungo l’intero arco della vita. Quella
orizzontale è dettata dalla necessità di un’attenta collaborazione fra scuola e attori extrascolastici, la
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famiglia in primo luogo. Infatti insegnare le regole del vivere e del convivere è per la scuola un
compito ancora più ineludibile oggi rispetto al passato, in quanto sono frequenti i casi in cui le famiglie
trovano varie difficoltà a svolgere il loro ruolo educativo. La scuola inoltre si prende cura di educare i
bambini e gli adolescenti alla consapevolezza e alla responsabilità delle relazioni che intercorrono tra
microcosmo personale e macrocosmo dell’umanità: ciò che accade influenza ogni persona; ogni
persona ha nelle sue mani responsabilità uniche e singolari nei confronti del futuro dell’umanità.
LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO
Il primo ciclo dell’istruzione comprende la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado, già
elementare e media. Esso ricopre un arco di tempo fondamentale per l’apprendimento e la costruzione
della identità degli alunni, nel quale si pongono le basi per lo sviluppo delle competenze indispensabili
per continuare ad apprendere a scuola e lungo l’intero arco della vita.
In questo periodo così importante per la formazione personale dell’individuo, la scuola accompagna gli
alunni nell’elaborare il senso della propria esperienza, promuove la pratica consapevole della
cittadinanza attiva e l’acquisizione degli alfabeti di base della cultura.
In conformità a quanto stabilito dall’art. 3 della Costituzione, dall’art. 1 del Regolamento
dell’Autonomia n° 275 dell’08/03/1999 e dalle Indicazioni Nazionali del 03/04/2007, la
programmazione delle attività educative e didattiche della nostra scuola si basa su un’azione
pedagogica che risponde ai bisogni, capacità, grado di autonomia e di apprendimento di ciascun
discente, in accordo col personale processo formativo di ogni alunno.
Elaborare il senso dell’esperienza
Fin dai primi anni del percorso scolastico, l’educazione svolge un fondamentale ruolo di orientamento,
fornendo all’alunno le occasioni per capire se stesso, per prendere consapevolezza delle sue
potenzialità e risorse, per progettare percorsi esperienziali e verificare gli esiti conseguiti in relazione
alle attese.
Diritti di cittadinanza
È compito peculiare di questo ciclo scolastico porre le basi per l’esercizio della cittadinanza attiva,
potenziando ed ampliando gli apprendimenti iniziati nella scuola dell’infanzia. L’educazione alla
cittadinanza viene promossa attraverso esperienze significative che consentono di apprendere il
concreto prendersi cura di se stessi, degli altri e dell’ambiente e favoriscono forme di cooperazione e
solidarietà.
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Promuovere l’alfabetizzazione culturale di base
Il compito specifico del primo ciclo è quello di promuovere l’alfabetizzazione di base attraverso
l’acquisizione dei linguaggi simbolici che costituiscono la struttura della nostra cultura, in un orizzonte
allargato alle altre culture con cui conviviamo. Si tratta di un’alfabetizzazione culturale e sociale, che
include quella strumentale e la potenzia con un ampliamento ed approfondimento della prospettiva
attraverso i linguaggi delle varie discipline.
L’ambiente di apprendimento
Il primo ciclo, nella sua articolazione di scuola primaria e secondaria di primo grado, persegue
efficacemente le finalità che gli sono assegnate, nella misura in cui si costituisce come contesto idoneo
a promuovere apprendimenti significativi e a garantire il successo formativo per tutti gli alunni.
A tal fine è possibile individuare, nel rispetto della libertà di insegnamento, alcuni criteri metodologici
di fondo:
- Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni.
- Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità, per fare in modo che le diversità non
diventino disuguaglianze.
- Favorire l’esplorazione e la scoperta, al fine di promuovere la passione per la ricerca di nuove
conoscenze.
- Incoraggiare l’apprendimento collaborativo.
- Promuovere la consapevolezza sul proprio modo di apprendere, al fine di “ imparare ad
apprendere”.
- Realizzare percorsi in forma di laboratorio, per favorire l’operatività ed allo stesso tempo il
dialogo e la riflessione su quello che si fa.
La scuola del primo ciclo si divide in:
- scuola primaria (cinque anni),
- scuola secondaria di primo grado (tre anni).
La scuola primaria mira all’acquisizione degli apprendimenti di base, come primo esercizio dei diritti
costituzionali. Durante i cinque anni, viene offerta l’opportunità di sviluppare le dimensioni cognitive,
emotive, affettive, corporee, e di acquisire i saperi irrinunciabili. La scuola secondaria di primo grado
rappresenta la fase in cui si realizza l’accesso alle discipline come punti di vista sulla realtà e come
modalità interpretazione, simbolizzazione e rappresentazione del mondo.
In questi otto anni, gli apprendimenti vengono organizzati in maniera progressivamente orientata ai
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saperi disciplinari, raggruppati in tre aree, comuni sia alla scuola primaria che secondaria di primo
grado:
1. area linguistico-artistico-espressiva;
2. area storico-geografico-sociale;
3. area matematico-scientifico-tecnologica.
La prima area comprende le seguenti discipline:
- Italiano, lingua comunitaria ( Inglese), Musica, Arte e Immagine, Educazione Motoria,
Cittadinanza e Costituzione per la scuola primaria;
- Italiano, lingue comunitarie ( Inglese e Spagnolo ), Educazione Musicale, Educazione artistica ed
Attività Motoria per la scuola secondaria di primo grado.
La seconda area comprende le seguenti discipline:
- Storia e Geografia, sia per la scuola primaria che per la secondaria.
La terza area comprende:
- Matematica, Scienze, Tecnologia e Informatica per la scuola primaria;
- Matematica, Scienze, Tecnologia e Informatica, per la scuola secondaria di primo grado.
Traguardi di sviluppo della competenza
Al termine della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado,
vengono individuati traguardi di sviluppo della competenza per ciascun campo di esperienza, area e
discipline. Tali traguardi rappresentano punti di riferimento posti al termine dei più significativi snodi
del percorso curricolare.
Obiettivi di apprendimento
Gli obiettivi di apprendimento sono definiti in relazione al terzo e al quinto anno della scuola primaria
ed al terzo anno della scuola secondaria di primo grado. Sono obiettivi ritenuti strategici al fine di
raggiungere i traguardi di sviluppo delle competenze previsti dalle Indicazioni Nazionali.
Valutazione
La responsabilità della valutazione e la cura della documentazione didattica, spettano agli insegnanti,
come anche è di loro competenza la scelta, in accordo con gli organi collegiali, dei relativi strumenti.
La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari, attiva le azioni da intraprendere,
regola quelle avviate, fornisce elementi di giudizio a quelle condotte a termine. Assume un’importante
azione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento
continuo.
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Per quanto concerne la scuola del 1° ciclo, a decorrere dall’A.S. 2008/2009, i giudizi analitici sono
sostituiti dai voti espressi in decimi (D.L.1/09/2008 n.137, art. 3) tranne che per la religione e la
condotta.
Per quanto concerne la scuola secondaria di primo grado, ai fini della validità dell’anno scolastico, è
richiesta la frequenza di almeno ¾ dell’orario annuale personalizzato (D.Lgs. 19/02/2004).
Si terranno presenti i regolamenti attuativi della riforma Gelmini appena saranno pubblicati.
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CURRICOLO
Scuola primaria S.G.B. de La Salle
Al fine di sviluppare i processi di insegnamento e di apprendimento che si realizzano nel vivo della
scuola e richiedono l’apporto della professionalità e dell’esperienza di tutti i docenti, si rende
necessario presentare un curricolo d’Istituto.
Tale documento è lo strumento della progettazione didattica della scuola dell’autonomia, come bene
evidenziato nel regolamento sulla stessa (D.P.R. 275/99).
Il curricolo è quel complesso di percorsi di formazione e apprendimento, organizzato da ogni singola
istituzione scolastica per i propri allievi e orientata al raggiungimento di traguardi formativi e di
competenze adeguate agli standard del grado d’istruzione per il quale viene formulato.
Un curricolo veramente efficace è quello che riesce a raccordare, nel rispetto dei relativi traguardi di
competenza i tre ordini di scuola. La scuola primaria mira all’acquisizione degli apprendimenti di
base; ai bambini/e che la frequentano va offerta l’opportunità di sviluppare le dimensioni cognitive,
emotive affettive, sociali, corporee, etiche e religiose e di acquisire i saperi irrinunciabili.
Si pone come scuola formativa che, attraverso gli alfabeti delle discipline, permette di esercitare
differenti potenzialità di pensiero formando così le premesse dello sviluppo dell’aspetto riflessivo e
critico, formando cittadini consapevoli sia a livello locale, che europeo.
A tal fine, nel nostro istituto, si sono individuate le seguenti metodologie di base:
1. valorizzazione delle esperienze e conoscenze degli alunni;
2. attuazione di adeguati interventi nei riguardi delle diversità;
3. esplorazione e scoperta di nuove conoscenze;
4. consapevolezza del proprio modo di apprendere e incoraggiamento all’apprendimento
collaborativo;
5. realizzazione dei laboratori.
All’interno di una struttura curata ed accogliente, tipica della tradizione lasalliana, la nostra scuola
mette quotidianamente in atto il progetto educativo dell’Istituto che, basandosi sui principi indicati dal
Fondatore, lo caratterizza come scuola cattolica in cui fede, cultura e vita contribuiscono in modo
armonico alla formazione integrale dell’individuo.
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Classe Prima
La classe prima costituisce un nuovo periodo formativo per l’alunno,l’ingresso in un nuovo ambiente,
con le sue regole ed i suoi personaggi. La fase di accoglienza sarà fondamentale in quanto permetterà
agli insegnanti di conoscere i propri alunni e così poter meglio sviluppare le varie attività formative.
“La programmazione” proporrà temi trasversali alle discipline,aventi come punto di partenza il mondo
conosciuto e vissuto dagli alunni: gli spazi, i fenomeni naturali, il corpo, le regole, il cibo, le tradizioni,
le festività. Tenendo conto dei bisogni di ciascun alunno, saranno create e proposte situazioni tali da
permettere ad ognuno di poter sviluppare abilità e tecniche per l’esecuzione delle attività e la
risoluzione dei problemi. L’italiano avrà come finalità generale lo sviluppo del linguaggio inteso come
mezzo espressivo di esperienze, di comunicazione e di acquisizione delle strumentalità di base di
lettura e scrittura. La storia e la geografia prenderanno spunto dalla realtà in cui l’alunno sarà immerso
e dalle esperienze concrete della vita quotidiana, guidando gli alunni all’acquisizione delle coordinate
spazio-temporali. La matematica mirerà a sviluppare conoscenze e abilità relative al numero, alla
geometria e alla misura, con l’uso di un linguaggio sempre più specifico consolidando la capacità di
immaginare e risolvere situazioni problematiche legate alle proprie esperienze. Le scienze prevedranno
attività operative e pratiche, volte a conoscere e riconoscere i fatti attraverso l’osservazione e la
manipolazione, a formulare domande su quello che gli alunni osserveranno e produrranno, per
risolvere dubbi e raggiungere conclusioni. La lingua inglese, alla quale la scuola La Salle riserva come
in tutte le altre classi del primo ciclo di istruzione tre ore settimanali di lezioni, prevederà un approccio
iniziale fortemente centrato sullo sviluppo delle abilità di ascolto, riconoscimento e riproduzione dei
suoni caratteristici della lingua, attraverso l’acquisizione di un semplice lessico di base. In religione si
scopriranno i segni che richiamano ai cristiani la presenza di Dio, del Natale e della Pasqua. Si
riconoscerà la chiesa come famiglia di Dio.
Classe Seconda
Nella classe seconda, tenendo conto del percorso seguito nell’anno precedente, gli alunni potranno
ancora riflettere sulle proprie esperienze e, contemporaneamente, scoprire nuovi ambiti di
apprendimento, acquisire consapevolezza di sé e del proprio modo di essere, utilizzando le competenze
in loro possesso per svilupparne di nuove. Gli alunni saranno stimolati a osservare, fare ricerche, porsi
domande e cercare risposte ai propri interrogativi anche attraverso il metodo del problem-solving. In
italiano saranno presentate alcune tipologie testuali: descrittive, narrativo-realistiche, narrativo-
fantastiche, poetiche. Nell’ambito della riflessione linguistica affronteranno le principali difficoltà
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ortografiche e alcuni aspetti morfologico-sintattici della lingua italiana. In storia gli alunni
esploreranno, in maniera più approfondita, la dimensione temporale partendo dal loro vissuto,in
particolare nel percorso dedicato alla ricostruzione della propria storia personale,che costituirà
l’occasione per conoscere i diversi tipi di fonti. In geografia amplieranno le loro conoscenze spaziali
scoprendo ambienti nuovi: il quartiere, il territorio comunale, etc. In matematica rafforzeranno le
conoscenze e le abilità dedicando ampio spazio al numero,alla sua composizione e scomposizione, all’
analisi delle quattro operazioni, alla soluzione di semplici situazioni problematiche e al riconoscimento
di alcuni elementi geometrici. In scienze, attraverso l’esplorazione del mondo circostante, impareranno
ad osservare, riflettere, classificare e giungere a soluzioni delle diverse esperienze vissute, strutturando
al meglio le proprie abilità e conoscenze. In inglese il lessico già appreso verrà ampliato ed
approfondito; saranno stimolati a riconoscere e riprodurre vocaboli ed espressioni nell’ambito di
semplici contesti comunicativi tipici della loro esperienza quotidiana; particolare attenzione verrà
dedicata all’impostazione di una pronuncia corretta attraverso primi esercizi di lettura e di
un’ortografia curata mediante attività di copiatura del testo e dalla lavagna. In religione si comprenderà
il progetto di Dio sull’uomo; le principali tappe della Salvezza; l’identificazione della preghiera; in
particolare il Padre Nostro, specificità della preghiera cristiana.
Classe Terza
Nella classe terza, “la programmazione” organizzata per discipline, attraverso raccordi trasversali,
permetterà che, uno stesso aspetto della realtà, possa essere visto attraverso diverse prospettive. In
italiano gli alunni esploreranno vari tipi di forme testuali, saranno portati a riflettere sulle possibilità
espressive e comunicative della nostra lingua allo scopo di maturare abilità funzionali all’ espressione
di vissuti, sentimenti ed emozioni, alla comunicazione di idee, alla capacità di studio. Verrà curata la
capacità di ascolto e l’interazione nel linguaggio orale. Si proporranno attività atte alla riflessione
sull’uso e manipolazione della lingua. In storia impareranno a collocare fatti e oggetti nel tempo
utilizzando in modo appropriato gli indicatori temporali. Effettueranno semplici ricostruzioni dell’
ambiente di vita utilizzando le fonti storiche. Conosceranno le esperienze umane preistoriche. In
geografia si orienteranno nello spazio utilizzando in modo appropriato gli indicatori spaziali e
temporali. Riconosceranno, descriveranno, rappresenteranno i principali tipi di paesaggio geografico.
In matematica amplieranno la sequenza numerica entro il mille ed approfondiranno le quattro
operazioni. Effettueranno un primo approccio ai numeri razionali attraverso la presentazione delle
frazioni. Si introdurranno le misure convenzionali di lunghezza, capacità e peso. Approfondiranno il
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passaggio dallo spazio al piano per trattare in dettaglio le figure geometriche piane. Si avvicineranno
alla statistica rappresentando i dati attraverso grafici. In scienze opereranno con materiali ed oggetti,
riconoscendone le trasformazioni, costruiranno competenze scientifiche più definite, attraverso
l’esplorazione di ambienti e la misurazione di fenomeni. Approfondiranno la conoscenza del mondo
animale e vegetale. In inglese approfondiranno ulteriormente le conoscenze lessicali e le abilità
comunicative; la presentazione delle varie funzioni comporterà un avvio alla riflessione grammaticale
e, al contesto dell’esperienza personale, si affiancherà un primo approccio ad argomenti inerenti la
cultura anglosassone. In religione si comprenderà, attraverso il racconto biblico della creazione, che il
mondo è opera di Dio affidato alla responsabilità dell’uomo e si conoscerà l’alleanza con Abramo e il
popolo ebraico. Si scopriranno le differenze e le novità della Pasqua cristiana rispetto alla Pasqua
ebraica.
Classe Quarta
Nella classe quarta “l’impianto generale” della programmazione muoverà dalle conoscenze spontanee
degli alunni che, guidati dall’insegnante, saranno portati a ricercare informazioni e processi oggettivi
che riconducano ai saperi formalizzati delle singole discipline. In questo modo si tenderà a
promuovere un apprendimento orientato allo sviluppo di competenze ( intese come pratiche attive), di
conoscenze e abilità applicate a problemi autentici coerenti con le richieste, i vincoli e le risorse del
contesto. In italiano si svilupperà un percorso sui vari tipi di testo, in particolare il descrittivo e il
narrativo. La riflessione linguistica sarà legata alle attività di lettura e produzione, al fine di arricchire e
padroneggiare un lessico vario, appropriato e corretto. In storia si prevederà la definizione del concetto
di civiltà, lo studio delle Civiltà antiche dei fiumi e del Mediterraneo. In geografia si svilupperà il
concetto di ambiente geografico in particolare si studierà l’Italia attraverso la scoperta dei suoi
paesaggi con riferimento al carattere fisico, climatico, economico-sociale. In scienze si affronterà lo
studio dei fenomeni biologici (animali e piante), i fenomeni fisici (cambiamento di stato della materia);
il tutto confluirà nel tema generale della salvaguardia dell’ambiente. In matematica si svilupperà
l’astrazione, il pensiero logico e il senso critico attraverso l’elaborazione delle informazioni e la
soluzione dei problemi. Si amplierà l’ambito numerico, si consolideranno i procedimenti di calcolo
orale e scritto , si affronteranno le frazioni e i numeri decimali. In geometria saranno formalizzati i
concetti di poligono, perimetro e area. In inglese tutte le conoscenze e le abilità precedentemente
introdotte saranno approfondite ed ampliate; particolare cura verrà dedicata all’acquisizione di una più
sicura capacità di comprensione ed espressione linguistica; si avrà inoltre l’avvio ad una corretta
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autovalutazione dei propri livelli di apprendimento. In religione si evidenzierà l’importanza della
stesura dei vangeli, contestualizzando Gesù nel suo periodo storico.
Classe Quinta
In classe quinta “la programmazione” mirerà a sviluppare negli alunni una concettualità trasversale a
tutte le discipline; approfondendo un metodo di studio che consenta loro l’apprendimento e
l’organizzazione dei saperi. In italiano i temi presentati attraverso la lettura, l’analisi e la produzione di
testi affronteranno argomenti cardine della vita dell’uomo. Saranno proposti vari di testi letterari. Si
approfondirà la morfologia e la sintassi. In storia si studierà l’epoca greco-romana; eventualmente si
accenneranno le prime fasi del medioevo. In geografia si analizzeranno gli elementi fisici e antropici
delle singole regioni d’Italia. In scienze si promuoverà l’acquisizione di un metodo “scientifico” di
lettura della realtà; sarà curato lo studio del corpo umano e saranno affrontati i fenomeni luminosi e
sonori. In matematica si affronteranno: calcoli ed operazioni con numeri naturali e razionali; situazioni
problematiche complesse. In geometria si svilupperanno le proprietà delle figure. Si opererà con le
misure convenzionali. Si raccoglieranno, classificheranno e organizzeranno i dati. In inglese verrà
completata la presentazione di lessico e funzioni comunicative inerenti il primo livello del quadro
Comune Europeo di Riferimento per le lingue straniere (A1); le conoscenze grammaticali utili al
proseguimento dello studio della disciplina saranno sistematizzate e consolidate; si curerà
ulteriormente l’aspetto comunicativo, la riflessione linguistica e l’approfondimento culturale. Da
quest’anno, ai ragazzi di quinta, sarà offerta la possibilità di frequentare i corsi Cambridge, riservati
fino ad ora agli studenti della scuola secondaria di primo grado. In religione si riconosceranno lo
Spirito Santo, con i suoi diversi doni, e i principali segni religiosi dei diversi popoli.
Tecnologia
L’attività informatica costituisce una proposta trasversale a tutte le discipline. Le attività proposte
privilegeranno un apprendimento centrato sulla persona; attraverso giochi didattici,programmi di tipo
office e risorse in rete per stimolare la curiosità verso nuove conoscenze e favorire la motivazione ad
apprendere in modo piacevole e divertente.
Inglese
La didattica di lingua inglese si svilupperà attraverso un approccio laboratoriale che, integrando
aspetti di teorie glotto-didattiche, presenterà percorsi flessibili alle esigenze dei diversi allievi.
L’insegnamento e la pratica didattica, quindi, avranno come obiettivi sia quello di acquisire specifici
contenuti linguistici (quali lessico, funzioni comunicative, conoscenze culturali), sia quello di fare
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acquisire ai bambini un atteggiamento positivo e creativo verso la lingua straniera.
Arte e Immagine
La disciplina si delineerà come attività volta al conseguimento di competenze, abilità espressive e
comunicative, mediante l’uso del linguaggio iconico. Da un punto di vista metodologico e nel quadro
di una azione didattica trasversale ed interdisciplinare, si tratterà di alternare attività laboratoriali a
momenti di fruizione. Fra le attività proposte nel corso dell’itinerario scolastico quinquennale di
notevole rilevanza educativa saranno i laboratori posti in essere in occasione delle varie ricorrenze
religiose, nel rispetto del carattere e dei principi ispiratori del nostro istituto. Affrontando la tematica in
senso strettamente pratico, ovvero da un punto di vista tecnico, compito del docente di arte immagine
sarà fornire fin dal primo anno, gli strumenti e i mezzi necessari ad utilizzare in modo corretto il
linguaggio iconico. Nell’ottica di una formazione intesa in senso olistico, l’intervento congiunto degli
insegnanti delle varie discipline si delineerà come fondamentale per condurre gradualmente l’alunno a
sviluppare le competenze che gli permetteranno di utilizzare le immagini come messaggi utili a
tradurre e comunicare sentimenti, sensazioni, emozioni, esperienze. Uno degli obiettivi principali sarà
superare la tendenza allo stereotipo e limitare l’eccessivo spontaneismo. Quest’ultimo aspetto va
sottolineato come basilare in quanto, se da un lato può essere determinante per un’eventuale
introspezione psicologica, dall’altro può divenire limitativo della creatività dell’alunno.
Musica
La musica è sempre stata una componente essenziale della cultura e dell’arte. Per questo presente nei
momenti più ordinari e straordinari della vita dell’uomo ed è un grande strumento di comunicazione, di
aggregazione e consolidamento dell’identità umana. Nell’ambito della didattica i percorsi relativi alla
musica avranno l’intento sia di riscoprire i profondi legami umani, sia di dare una risposta concreta
alle esigenze emerse dagli attuali contesti di vita e oggetto di riflessioni pedagogiche. In particolare,
attraverso le attività e i materiali musicali si favorirà non solo la conoscenza delle diverse culture e
della personalità di ogni bambino, ma anche quel senso di appartenenza ad una comunità (l’aula), per
una educazione vera alla convivenza civile ed alla cooperazione.
Scienze Motorie
Il movimento è una delle prime forme espressive dell’uomo e quindi del bambino, infatti gli itinerari
dell’istruzione non sono più solo finalizzati ad un’alfabetizzazione linguistico letteraria, ma anche ad
una “alfabetizzazione motoria e corporeo-cinestesica”. Questi sono due aspetti inscindibili e
coinvolgono sia gli aspetti puramente didattici che emotivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici,
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cognitivi. L’attività motoria e ludica sarà una preziosa occasione attraverso cui l’insegnante
promuoverà apprendimenti che vedranno un progressivo passaggio “dall’imparare facendo” alla
sempre maggiore capacità di formalizzare l’esperienza attraverso la ricostruzione degli strumenti
culturali e di utilizzarli consapevolmente come chiavi di lettura della realtà. L’attività motoria fungerà
da sfondo per lo sviluppo di valori come: autostima, altruismo, cooperazione, conoscenza, diventando
una risorsa per la “formazione del cittadino”.
Valutazione
Si svilupperà in tre momenti:
- Uno iniziale per accertare i livelli di partenza e per raccogliere, con la collaborazione dei
genitori, informazioni che riguarderanno le esperienze precedenti,
- Uno interno al percorso didattico, che prevederà diversi momenti di verifica da cui deriveranno
le attività di recupero, consolidamento e potenziamento. Mirerà ad accertare l’acquisizione e
l’uso delle conoscenze, le competenze diagnostiche attraverso i prodotti, le competenze
decisionali attraverso l’osservazione del metodo di studio e di lavoro, le competenze relazionali
attraverso i comportamenti e gli atteggiamenti assunti,
- Uno finale che evidenzierà i risultati raggiunti negli apprendimenti e negli aspetti educativi
Per quanto riguarda le modalità e i criteri di valutazione, verranno sottoposti ad una nuova revisione, in
sede di collegio docenti, che potrà tenere conto anche di eventuali disposizioni provenienti dal MPI.
Comportamento: Fasce di livello
livello alto
Rispetta le regole convenute. Porta a termine gli impegni presi.
Ha cura delle proprie cose e le gestisce con ordine.
livello medio-alto
Solitamente rispetta le regole convenute e porta a termine gli impegni.
Ha cura delle proprie cose.
livello medio-basso
Fatica a rispettare le regole convenute e a portare a termine gli impegni.
Non sempre ha cura delle proprie cose; tende ad essere disordinato nel lavoro.
livello basso
Mostra difficoltà a rispettare le regole comuni; non sempre sa mantenere gli impegni presi.
Tende ad essere disordinato nel lavoro e nel gestire le proprie cose.
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LABORATORI
SCUOLA PRIMARIA
Per consentire l’effettiva formazione personalizzata e ampliare l’offerta formativa sono promosse,
nell’ambito di ciascuna disciplina, attività e iniziative strutturate in laboratori, che mettono gli alunni
in condizione di poter utilizzare l’intero sapere esplicito e tacito di cui dispongono.
I laboratori interessano anche trasversalmente tutte le discipline e sono così articolati:
1) ATTIVITÀ INFORMATICHE
Migliorare l’efficacia dell’insegnamento e dell’apprendimento, utilizzando lo strumento tecnologico in
modo coerente ai contenuti trattati e alle abilità da sviluppare.
2) ATTIVITÀ DI LINGUE
Composizione di articoli per l’annuario scolastico. Produzione di un libro, racconti con l’esecuzione a
scelta di disegni e didascalie idonee, mediante lavoro individuale e di gruppo (testo da poter utilizzare
nella prima elementare) approfondimento della lettura (libro di classe, attraverso la lettura
dell’insegnante, commento di articoli di giornale); biblioteca d’inglese.
3) ATTIVITÀ ESPRESSIVE
Arte ed immagine: creazione di biglietti augurali, idee-dono, semplici manufatti per le varie
circostanze (Natale, Carnevale, Pasqua, Festa della mamma) con l’uso di materiali diversi
privilegiando quelli di recupero: carta, pasta di sale, das, legno, erba e fiori secchi, pigne, ghiande.
Musica: rappresentazioni di Natale e fine anno; acquisire familiarità con strumenti musicali (flauto,
tamburello).
4) ATTIVITÀ DI PROGETTAZIONE
Progetti d’intervento ambientale o sociale, progetti d’esperimento, costruzione e decostruzione di
macchine e oggetti, giardinaggio, bricolage
5) ATTIVITÀ MOTORIE E SPORTIVE
Trofeo d’Autunno; Giochi d’Istituto; Giochi Lasalliani; Trofeo Fratel Valentino; Trofeo Fratel Roberto
Roberti ragazze pon – pon (classi IV e V); Corsa campestre (Fratel Mario Presciuttini).
6) LABORATORIO DI APPROFONDIMENTO E SVILUPPO
I Laboratori di Approfondimento, Recupero e Sviluppo degli Apprendimenti sono organizzati dai
docenti con il fine di permettere agli alunni di approfondire le conoscenze acquisite o di recuperare e
rafforzare le proprie abilità, sviluppando così adeguate competenze in tutte le discipline.
7) LABORATORIO DI RECUPERO, SOSTEGNO E POTENZIAMENTO (L.A.R.S.A.)
8) LABORATORIO DI ATTIVITÀ TEATRALE
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CURRICULO
Nella scuola secondaria di primo grado l’insegnante è il mediatore della formazione e ha quindi il
compito di creare l’ambiente e le motivazioni utili allo studio e alla ricerca attiva, per costruire
competenze, stimolare e sviluppare capacità, conoscenze e abilità disciplinari, stimolare le eccellenze,
sviluppare attitudini e capacità potenziali.
La scuola La Salle sviluppa l’offerta delle competenze chiave per tutti, per assicurare che l’istruzione e
la formazione iniziali offrano a tutti i discenti gli strumenti per sviluppare tali competenze ad un livello
utile a prepararli alla vita attiva. Tali competenze chiave sono individuate in:
1. comunicazioni nella madrelingua
2. comunicazione nelle lingue straniere
3. competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia
4. competenza digitale
5. imparare ad imparare
6. spirito di iniziativa e imprenditorialità
7. consapevolezza ed espressione cultura
I saperi e le competenze sono dunque riferiti agli assi culturali strategici (dei linguaggi, matematico,
scientifico-tecnologico, storico-sociale, religioso) e costituiscono il tessuto per la costruzione dei
percorsi di apprendimento permanente, anche finalizzati alla futura vita lavorativa. Riferendoci anche
alla legge 296/2006 gli assi culturali strategici possono essere esplicitati in:
- asse dei linguaggi che ha l’obiettivo di fare acquisire allo studente la padronanza della lingua
italiana, la conoscenza di almeno due lingue straniere, la fruizione di molteplici forme espressive
non verbali, arte e immagine, un adeguato utilizzo delle tecnologie di informazione e della
comunicazione;
- asse matematico che ha l’obiettivo di far acquisire allo studente le tecniche e le procedure del
calcolo matematico e geometrico, rappresentandole anche sotto forma grafica. Inoltre permettere
di sapersi orientare consapevolmente nel mondo contemporaneo;
- asse scientifico-tecnologico che ha l’obiettivo di facilitare lo studente nell’esplorazione del
mondo circostante per osservare i fenomeni e analizzare qualitativamente e quantitativamente i
risultati, partendo dall’esperienza concreta. Sviluppare la consapevolezza delle potenzialità e dei
limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate;
- asse storico-sociale che si fonda essenzialmente su tre ambiti di riferimento: epistemologico,
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didattico e formativo. Le competenze relative all’area storica riguardano, di fatto, la capacità di
percepire eventi storici e collocarli nella loro dimensione locale, nazionale, europea, mondiale e
di collocarli secondo le loro coordinate spazio-temporali, cogliendo nel passato le radici del
presente;
- asse religioso che consenta allo studente di perseguire la propria fede all’interno della scuola
cattolica, ricevendo una formazione cristiana e lasalliana ma aperta al confronto e al dialogo con
tutte le altre realtà religiose presenti nel mondo.
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
I Laboratori sono il luogo in cui si realizza un approfondimento che coniuga conoscenze e capacità in
una stimolante dimensione operativa e progettuale.
I Laboratori della scuola secondaria di primo grado, inseriti nel monte ore annuo, saranno attivati per
classe e per gruppi, saranno obbligatori per gli studenti ed oggetto di valutazione periodica ed annuale.
La loro finalità è quella di contribuire alla personalizzazione del processo di maturazione degli allievi
attraverso recupero, sostegno, potenziamento, eccellenza, orientamento e sviluppo di particolari
interessi e/o di attitudini.
Gli insegnanti dei Laboratori, coordinati dal docente coordinatore, saranno i docenti stessi.
I Laboratori di Approfondimento, Recupero e Sviluppo degli Apprendimenti saranno attivati al fine di
consentire un adeguato raggiungimento dello scopo prefisso.
o Laboratorio di recupero, sostegno e potenziamento (cl. I-II-III)
tutti i docenti
o Laboratorio di attività motoria (cl. I-II-III)
prof. Colasanto
o Laboratorio di lingua greca (cl. III)
prof.ssa Valente F.
o Laboratorio di fotografia (cl. III)
prof.sse Pollastri - Faloci
o Laboratorio di informatica (cl. I-II-III)
prof. Mastropasqua
o Laboratorio di lingua inglese (cl. V Primaria e I-II-III secondaria di primo grado)
prof.sse Ercolano, Benedetti
o Laboratorio di lingua latina (cl. I-II-III)
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proff. Meliconi, Iacobelli, Valente
o Laboratorio di manualità (cl. I-II-III)
prof.ssa Pollastri
o Laboratorio di ed. stradale e numeri di emergenza (cl.I- II-III)
Polizia di Stato
o Laboratorio teatrale (cl. III)
proff. Meliconi, Iacobelli
o Laboratorio musicale (cl. I-II-III)
prof. Ruggeri
E stato attivato un laboratorio/corso di Scacchi tenuto dal Maestro Davide Pellegrini con gli Insegnanti
Lattanzi e Costa.
In riferimento al laboratorio di lingua inglese per il conseguimento, a vari livelli, della certificazione
CAMBRIDGE, responsabili della scuola la Preside prof.ssa A.M. Ercolano e prof.ssa Benedetti
Marina.
Si effettuano soggiorni studio in Spagna e nel Regno Unito con relativi attestati di frequenza presso le
scuole.
Nell’ambito dei percorsi interdisciplinari si elaborano i progetti con tematiche attinenti alla pastorale
Lasalliana e afferenti all’attualità con particolare riferimento alle problematiche odierne.
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PARTE QUARTA: RISORSE UMANE
Organismi di partecipazione e collaborazione
Gli organismi di partecipazione e collaborazione della Scuola La Salle sono:
1) Consiglio di Istituto
2) Consiglio di classe
3) Collegio dei Docenti
4) Comitato dei Genitori
5) Comitato di garanzia e disciplina
6) Assemblee di classe
7) Dipartimenti per aree disciplinari
8) Famiglia Lasalliana
9) Associazione di volontariato “Amici della Scuola LA SALLE”
1. Consiglio di Istituto
- Esplica funzioni di coordinamento, di verifica e di stimolo nel campo delle problematiche e delle
metodologie educative e del l’organizzazione generale.
- Esprime pareri sulle proposte e sulle richieste presentate, nel l’ambito delle rispettive
competenze, dagli altri organismi di partecipazione.
- Formula proposte per la migliore organizzazione e funzionalità dell’istituto e per il migliore
raggiungimento delle finalità educative contenute nel Progetto Educativo d’Istituto e nel P.O.F.
- Al suo interno può nominare una COMMISSIONE MISTA per lo studio di determinati problemi
o di emergenti problematiche.
- Ha un proprio statuto.
Il Consiglio di istituto è composto da:
- quattro Genitori così suddivisi: due della Scuola Primaria e due della Scuola Secondaria che
vengono eletti all’interno del Comitato dei Genitori;
- sette Docenti: tre sono membri di diritto (Preside - Direttore e Responsabile della Scuola
Primaria), gli altri quattro (due per ogni Corso) vengono eletti dal Collegio dei Docenti.
Il Consiglio di Istituto è chiamato a dare il suo parere su:
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1. Adattamento del calendario scolastico alle specifiche esigenze ambientali;
2. Definizione di criteri per l’assegnazione di fondi erogati dal Comune, dalla Provincia o dalla
Regione
3. Criteri per la programmazione ed attuazione di attività extracurricolari;
4. Eventuale istituzione della cassa scolastica di istituto per acquisto, rinnovo e conservazione delle
attrezzature tecnico-scientifiche, dei sussidi didattici; eventuale istituzione e funzionamento di
una biblioteca, videoteca di Istituto.
Esso può proporre iniziative atte a favorire la partecipazione di tutte le componenti la comunità
scolastica nella prospettiva di realizzare forme sempre più integrate di collaborazione e di crescita
umana, culturale e religiose.
Il Consiglio di Istituto è convocato in via ordinaria dal Presidente.
La convocazione straordinaria può essere effettuata anche su richiesta di un terzo dei componenti il
Consiglio per motivi particolari ed urgenti.
La convocazione viene effettuata con lettera diretta ai singoli membri o mediante affissione all’albo.
La lettera o l’avviso di convocazione devono indicare gli argomenti da trattare nella seduta dell’organo
collegiale. Di ogni seduta viene redatto su apposito registro, un verbale, firmato dal Presidente e dal
segretario.
Per la validità dell’adunanza del Consiglio di Istituto è richiesta la presenza di almeno la metà più uno
dei componenti in carica.
Le proposte sono approvate a maggioranza assoluta dei presenti.
In caso di parità prevale il voto del Presidente.
I membri eletti si impegnano a partecipare attivamente a tutte le riunioni ordinarie e straordinarie; nel
caso di assenza ingiustificata protratta per due riunioni consecutive si considerano decaduti. Il
Consiglio ne prende atto, senza alcuna formalità, e provvede, quindi, alla loro sostituzione.
Il Consiglio di Istituto dura in carica tre anni. I suoi membri elettivi continuano a svolgere le
attribuzioni loro spettanti fino a quando non sarà insediato il nuovo Consiglio.
Il Presidente del Consiglio di Istituto è il Direttore. Tra i rappresentanti dei Genitori viene eletto dal
Consiglio, a maggioranza assoluta dei voti, un Vice Presidente.
Il Consiglio di Istituto si riunisce, di norma, due/tre volte durante l’anno scolastico.
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2. Il Consiglio di Classe
Il Consiglio di classe, presieduto dal Dirigente scolastico, è composto dai docenti di ogni singola
classe, con il contributo dei genitori rappresentanti eletti dai genitori degli alunni iscritti alla classe
medesima. Le funzioni di segretario vengono attribuite, dal Dirigente scolastico, ad un docente facente
parte del consiglio.
Nella scuola secondaria la responsabilità, di coordinare iniziative ed attività tra i docenti, è affidata, dal
Dirigente scolastico, sentito il collegio dei docenti, ad un docente del consiglio stesso, che assume il
ruolo di coordinatore di classe con funzione tutoriale, in attesa di ulteriori indicazioni e precisazioni.
Nella scuola primaria il ruolo di coordinatore/coordinatrice con funzione tutoriale viene effettuato dal
maestro/dalla maestra di classe.
Spettano al Consiglio di classe, con la sola presenza dei docenti, le competenze relative alla
realizzazione del coordinamento didattico, quelle attinenti i rapporti interdisciplinari e la valutazione
periodica e annuale degli apprendimenti, del comportamento degli alunni e la certificazione delle
competenze da essi acquisite.
Competenze del Consiglio di Classe.
Ai sensi dell’ art 5 del D.L.vo 16 aprile 1994 n°297, il Consiglio di classe:
- formula al Collegio dei docenti proposte in ordine all’ azione educativa e didattica;
- prevede il programma generale dell’ attività da svolgere nell’ intero anno scolastico e nei singoli
periodi di esso, sempre tenendo conto della programmazione dell’ azione educativa formulata dal
Collegio dei docenti;
- controlla periodicamente ciò che è stato fatto ed i risultati ottenuti;
- favorisce, agevola ed estende i rapporti tra Docenti, Genitori ed Alunni;
- individua, attraverso una attenta programmazione delle attività educative e didattiche, le effettive
esigenze di ciascun alunno, nella diversità del contesto socio-culturale e delle situazioni di
partenza ed organizza piani di studio personalizzati;
- nella scuola primaria delibera la valutazione dei periodi didattici ai fini del passaggio al periodo
successivo. In casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione, può non ammettere
l’alunno alla classe successiva;
- nella scuola secondaria effettua la valutazione biennale ai fini del passaggio al terzo anno,
avendo cura di accertare il raggiungimento di tutti gli obiettivi formativi del biennio, valutando
altresì il comportamento degli alunni. In casi motivati può non ammettere l’alunno alla classe
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successiva all’ interno del periodo biennale;
- al terzo anno della scuola secondaria, delibera l’ammissione degli alunni all’Esame di Stato.
3. Collegio dei Docenti
Il Collegio dei docenti, presieduto dal Dirigente scolastico, è composto dal personale insegnante del
Corso a cui appartiene. Le funzioni di segretario sono attribuite dal Dirigente scolastico ad uno dei
docenti eletto dallo stesso Collegio.
Competenze del Collegio dei Docenti.
Ai sensi dell’ art. 7 del D.L.vo 16 aprile 1994 n° 297, il Collegio dei Docenti:
- elabora il piano dell’offerta formativa: POF;
- delibera in materia di funzionamento didattico della scuola;
- cura la programmazione dell’azione educativa al fine di agevolare l’attuazione del diritto all’
istruzione ed alla formazione della persona degli alunni;
- valuta periodicamente l’andamento complessivo dell’ azione didattica per verificare l’efficacia in
rapporto agli orientamenti e agli obiettivi programmati, proponendo, ove necessario, opportune
misure per il miglioramento dell’ attività didattica;
- provvede all’adozione dei libri di testo;
- formula proposte al Dirigente scolastico in ordine al piano annuale delle attività proposte e
delibera l’attuazione del piano medesimo nel quadro della programmazione educativa.
4. Comitato dei Genitori
I Genitori rappresentanti di classe sono eletti, entro 45 gg. dall’inizio dell’anno scolastico, in numero
di due per ogni classe dei due ordini di studi, dai Genitori degli alunni frequentanti le stesse classi e
restano in carica per l’intero anno scolastico.
Essi hanno il compito di rappresentare le esigenze della classe in cui sono stati eletti, di formulare
proposte e proporre iniziative presso il Coordinatore o Preside del corso di studi e il Direttore
dell’Istituto.
Il comitato dei Genitori è composto da tutti i rappresentanti di classe. Al suo interno elegge un
Presidente che ha il potere di convocarlo, di norma, due volte l’anno con preavviso di sette giorni.
Elegge i propri rappresentanti nel Consiglio d’Istituto e nel comitato di garanzia e di disciplina.
È organo consultivo del Consiglio di Istituto al quale può anche prospettare esigenze ed avanzare
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proposte di interesse generale riguardanti l’attività dell’Istituto.
Rimane in carica fino all’elezione dell’anno scolastico successivo.
Quattro membri eletti più il presidente formano la giunta esecutiva.
5. Comitato di garanzia e di disciplina
È previsto dall’art. 5 dello statuto delle studentesse e degli studenti ed è così composto:
- Direttore (con funzione di Presidente);
- Preside;
- Coordinatore della Primaria;
- Due Docenti, per ogni Corso, designati dai rispettivi Collegi;
- Due Genitori, uno per ogni corso, designati dal Comitato dei Genitori.
6. Assemblee di classe
Assemblea di Genitori e Docenti: può riguardare una sola classe o più classi o un intero Corso.
Ha il compito di verificare e riformulare gli obiettivi educativi didattici e le iniziative integrative e di
favorire la collaborazione Scuola-Famiglia.
Di norma si tiene all’inizio dell’anno scolastico, durante il mese di Ottobre, per la presentazione della
programmazione educativo/didattica annuale e quando se ne ravvisi la necessità o l’opportunità.
7. Dipartimenti per aree disciplinari
Formati dai Docenti delle stesse discipline, sia dello stesso Corso sia di più Corsi, e coordinati da un
Docente nominato dal Preside ed hanno lo scopo di decidere:
- gli obiettivi didattici delle discipline di pertinenza;
- i contenuti comuni, sia in senso orizzontale che verticale;
- le metodologie più efficaci;
- gli strumenti di valutazione paralleli, come la tipologia e il numero delle prove di verifica, la
modalità e i tempi di correzione e di classificazione delle medesime;
- i criteri di valutazione omogenei;
- l’uso dei sussidi didattici, dei laboratori e dei libri di testo;
- eventuali iniziative integrative e di approfondimento;
- eventuali corsi di riorientamento.
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8. Famiglia Lasalliana
La Famiglia Lasalliana della Scuola La Salle, sezione locale della Famiglia Lasalliana Italiana, associa
tutti coloro che, partecipando secondo il proprio ruolo e le proprie inclinazioni al Progetto Educativo di
Istituto (Docenti, Genitori, Ex Alunni, Personale Ausiliario, Amici) ne condividono le finalità e
desiderano cooperare, insieme ai Fratelli delle Scuola Cristiane, alla sua attuazione, nello spirito di San
Giovanni Battista de La Salle.
Caratteristiche della spiritualità lasalliana sono:
a) spirito di fede;
b) fede che si alimenta sulla parola di Dio e della Chiesa;
c) fede e volontà di annunciare Gesù Cristo “in comunità”;
d) attenzione privilegiata per l’educazione cristiana dei giovani;
e) volontà di apertura a tutti, in spirito di gratuità.
La Famiglia Lasalliana della Scuola La Salle che riunisce in ambito associativo quanti intendono
contribuire all’affermazione e alla salvaguardia dell’identità propria, educativa e cristiana della nostra
scuola, si impegna a favorire:
a) la formazione cristiana e lasalliana dei suoi membri;
b) esperienze comunitarie di preghiera e di azione;
c) iniziative a favore dell’educazione cristiana dei giovani, specialmente in ambiente scolastico;
d) azioni di supporto, di animazione e di comunione tra le varie componenti della “comunità” della
Scuola La Salle;
e) forme di solidarietà e di volontariato.
La Famiglia Lasalliana della Scuola La Salle si articola nei seguenti organi collegiali:
a) Assemblea generale;
b) Presidente Coordinatore;
c) Fratello Assessore;
d) Gruppo di Coordinamento;
e) Segretario/Ufficio di segreteria.
Il Direttore con la comunità dei Fratelli è il garante e primo responsabile dell’unità e della lasallianità
della Famiglia Lasalliana della Scuola La Salle.
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9. Associazione di Volontariato “Amici della Scuola La Salle”
Ha un proprio statuto ed una propria finalità. È l’ultima nata tra le forme di rappresentanza e di
collaborazione della Scuola La Salle per dare rilievo all’aspetto educativo dell’attenzione a che è in
difficoltà e, in generale, per esprimere ed attuare i propri sentimenti di solidarietà e di vicinanza a che
ha bisogno, in vari modi, nella vita quotidiana, a cominciare dai più “prossimi”.
È aperta a Docenti, Genitori, Alunni, Ex Alunni, Amici.
La Famiglia Lasalliana e l’Associazione di Volontariato “Amici della Scuola LA SALLE” hanno uno
statuto proprio e sono due organismi nei quali, specialmente, Docenti e Genitori possono impegnarsi
più specificatamente nella “MISSIONE CONDIVISA”.
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PARTE QUINTA: PASTORALE EDUCATIVA
PREMESSA
Il Superiore Generale dei Fratelli delle Scuole Cristiane, Fr. Alvaro Rodriguez, nell’incontro del
4/11/2006 ha invitato ad aver cura di tutti i giovani affinché comprendano ed interiorizzino il valore
della solidarietà e della promozione integrale dell’individuo; quindi “la missione della Scuola Cristiana
comprende anche l’aiuto, al di là della condizione economica, a non convertirsi in uomini e donne per
se stessi e la propria cerchia, ma per gli altri specialmente i poveri e gli esclusi”.
Sulla base di tale invito, si prospetta la possibilità di una pastorale giovanile (già in attivo da circa
venti anni nelle ex province di Roma e Torino) intesa come annuncio della salvezza di Gesù Cristo
nella situazione concreta dei giovani.
OBIETTIVI
La scuola è un luogo fecondo e creativo che ruota intorno a quattro saperi: saper conoscere, saper fare,
saper essere e sapersi relazionare. In una scuola cattolica questi saperi vengono ripensati e orientati a
partire dalla persona di Gesù Cristo; nell’ottica lasalliana ciò significa promuovere la giustizia, la
difesa dei diritti dei bambini e l’educazione alla pace come assi portanti del progetto educativo nel
mondo.
Il nucleo teologico, pertanto, della Pastorale Educativa è la maturità cristiana attraverso la sintesi fede
– vita – cultura raggiunta con vari processi pedagogici- pastorali.
DINAMICHE
Tutta la quotidiana azione educativa che si intende svolgere durante l’anno scolastico si configura
come un mezzo per pervenire a Dio. Le attività scolastiche, pertanto, svolgono una funzione
sacramentale: sono, infatti, strumento efficace attraverso cui la grazia giunge ai giovani.
Il progetto di Pastorale Educativa, all’interno della nostra comunità, prevederà dei momenti in cui i
giovani potranno rafforzare il loro cammino di crescita nella pedagogia dello “spirito di fede e zelo”.
Inoltre, ai ragazzi desiderosi di approfondire ulteriormente la loro formazione spirituale verrà fornita la
possibilità di incontri a scansione quindicinale in cui confrontarsi con animatori preposti a tale
compito.
Il progetto Pastorale dell’anno 2012-2013 è:
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PARTE SESTA: RAPPORTI SCUOLA - FAMIGLIA
La famiglia, soggetto attivo della crescita dei propri figli, è chiamata a collaborare con l’Istituzione
Scolastica nei seguenti modi:
- porta a conoscenza dei docenti indicazioni riguardanti i propri ragazzi , utili a meglio delinearne
la personalità ed eventuali aspetti e/o problematiche;
- concorre nel processo di integrazione degli alunni nel l’ambiente scolastico;
- si interessa attivamente alla formazione dei propri figli;
- è consapevole della situazione di partenza dei propri figli e condivide il percorso che viene
effettuato per giungere alle competenze finali;
- ha un riferimento nel docente-coordinatore, e collabora con esso nell’interesse della crescita
umana e didattica del/la proprio/a figlio/a;
- può prendere visione dei piani personalizzati di studio al fine di offrire ai ragazzi il proprio
contributo nel pro cesso di apprendimento.
Le concrete modalità attuative dei rapporti scuola-famiglia, sono rese note dalla programmazione
didattico - educativa annuale. Le comunicazioni con le famiglie avvengono tramite:
- le schede informative intra-quadrimestrali;
- i documenti di valutazione ufficiali (scansione quadrimestrali);
- le circolari informative relative alle attività curricolari ed extra-curricolari.
- colloqui settimanali in orario scolastico e pomeridiani in orario extrascolastico programmati
I docenti ricevono i genitori degli alunni durante i colloqui previsti dal calendario scolastico interno.
Strumento quotidiano di comunicazione con le famiglie è il libretto scolastico distribuito a tutti gli
allievi. Esso è diviso in varie parti:
- giustificazione delle assenze
- richieste di ingresso e ritardo
- richieste di uscite in anticipo
Il libretto deve essere firmato da uno dei genitori o da chi ne fa le veci. Il discente, nei giorni di scuola,
è impegnato a portarlo con sé e conservarlo in ottimo stato. Nell’ambito dei rapporti scuola-famiglia,
troviamo il “Progetto di orientamento psico-pedagogico”, finalizzato alla formazione dei docenti, degli
alunni e delle famiglie. L’iniziativa viene gestita dal CENPIS, diretto dal Prof. Antonio Popolizio.
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PARTE SETTIMA: ATTIVITÀ FORMATIVE
La scuola, sia nell’orario scolastico che in quello parascolastico, promuove attività ed iniziative per
incentivare la creatività e la fantasia, l’amore e l’interesse per l’arte, il gusto estetico e la conoscenza di
tecniche operative. A tal proposito si propongono:
- momenti associativi e di aggregazione: Festa di Autunno; il Concerto di Natale; il Natale dei
docenti e degli alunni; il carnevale delle classi; la settimana bianca con interruzione dell’attività
didattica; la Festa della Famiglia; la Festa della Scuola al termine del l’anno scolastico; campi
scuola estivi;
- attività fisico-sportive: trofeo d’autunno, giochi d’Istituto, giochi lasalliani;
- attività teatrale;
- attività extra-scolastiche: corso di scacchi, corso di inglese, corso di pianoforte, il coro alunni
“La Salle”.
VISITE CULTURALI - DIDATTICHE
A ottobre il Consiglio di Classe programma il piano di visite culturali - didattiche che ogni singola
classe effettuerà durante l’anno scolastico. Le visite non hanno soltanto finalità ricreative e di evasione
dagli impegni scolastici, ma costituiscono iniziative complementari alle attività della scuola; sono
perciò effettuate tenendo presenti i fini di formazione generale e culturale.
MOMENTI DI FORMAZIONE CRISTIANA
In linea con l’identità che l’Istituto professa e propone, si attua l’insegnamento della religione (due ore
settimanali) nel rispetto delle diverse confessioni religiose.
Quest’insegnamento è integrato da momenti di esperienza e formazione cristiana. Altri momenti di
conoscenza e di arricchimento spirituale sono proposti, durante l’anno scolastico, dalla Famiglia
Lasalliana Locale, costituita da un gruppo di persone operanti nella Scuola (docenti e genitori di alunni
ed ex alunni). La F.L.L. riflette e discute su tematiche educative alla luce della spiritualità e pedagogia
di San Giovanni Battista de La Salle, fondatore della Congregazione dei Fratelli delle Scuole Cristiane.
Nell’Istituto agisce, inoltre, una Commissione di Pastorale Scolastica che è finalizzata, anch’essa, alla
programmazione di iniziative ed esperienze formativo- religiose.
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EDUCAZIONE ALLA SICUREZZA
In ottemperanza alla Legge 626/94 e successive modifiche, gli alunni delle singole classi vengono
preparati sui principali comportamenti da osservare in materia di sicurezza fisica ed ambientale,
effettuando due prove annuali di evacuazione. Tale preparazione viene inserita all’interno
dell’educazione alla salute, con l’intervento dei singoli docenti, sia della scuola primaria che
secondaria.
OFFERTA DI UN SERVIZIO DI STUDIO ASSISTITO
La scuola, su esplicita richiesta delle Famiglie, offre a tutti gli alunni, della scuola primaria e della
scuola secondaria, l’opportunità di una frequenza pomeridiana denominata studio assistito. Gli alunni
che lo desiderano possono accedere al pasto-mensa della scuola. Qualificati docenti, non impegnati
nelle ore del mattino, curano la gestione della presenza pomeridiana degli alunni.
VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA
Ai sensi dell’art. 3 del D.L. 137/08, la valutazione degli apprendimenti e del comportamento degli
allievi è affidata ai docenti responsabili delle attività educative e didattiche.
Essa è uno strumento che permette di adeguare le attività programmate ai bisogni e alle potenzialità
della classe; inoltre è rivolta al controllo delle competenze acquisite in relazione alla programmazione
svolta. I docenti, con decisione assunta all’unanimità, possono non ammettere l’alunno alla classe
successiva, all’interno del periodo didattico, in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione.
VALUTAZIONE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Alla luce del D.L.vo del 19 febbraio n. 59 art. 11, la valutazione degli alunni della scuola secondaria di
primo grado viene effettuata dai docenti responsabili degli insegnamenti e delle attività scolastiche e in
ottemperanza anche del D.L. n.169 del 30/10/2008. Periodicamente ed annualmente vengono valutati
gli apprendimenti ed il comportamento degli allievi, unitariamente riferiti alle attività didattiche e
laboratoriali. In base agli esiti delle verifiche saranno predisposti degli interventi per il recupero, lo
sviluppo ed il potenziamento degli apprendimenti. Il passaggio al terzo anno avviene tramite una
valutazione tesa ad accertare l’acquisizione degli obiettivi formativi del biennio, valutando altresì il
comportamento degli allievi. In casi motivati, i docenti potranno non ammettere l’alunno alla classe
successiva anche all’interno del periodo biennale. Il terzo anno della scuola secondaria di primo grado
si conclude con un esame di Stato. Ai fini della validità dell’anno scolastico, è richiesta la frequenza di
almeno ¾ dell’orario annuale personalizzato (D.L.vo 19/2/2004).
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PARTE OTTAVA: REGOLAMENTO DEGLI ALUNNI e NORME
PER I DOCENTI
PREMESSA
I genitori, primi responsabili dell’educazione e della formazione dei figli, con l’atto dell’iscrizione alla
Scuola La Salle, accettano il progetto educativo, il piano dell’offerta formativa e il contratto
amministrativo stipulato con la Direzione.
Partecipano all’azione educativa e formativa della scuola, secondo i ruoli e le responsabilità che sono
loro propri e manifestano grande rispetto, nelle parole e nei comportamenti, verso l’Istituzione e le sue
componenti.
REGOLAMENTO DEGLI ALUNNI
1. Gli Alunni dimostrano rispetto verso l’Istituto con un comportamento dignitoso, sia nella
persona che nel vestire. Ordine, decoro, pulizia, semplicità sono caratteristiche di uno stile
scolastico che supera il messaggio delle mode.
2. La correttezza, le buone maniere nella vita di relazione con docenti e con i compagni, sono
premesse necessarie per una convivenza rispettosa, serena e cordiale.
3. Nel clima della coeducazione, i rapporti interpersonali tra alunne ed alunni sono improntati a
correttezza , rispetto, amicizia in modo da realizzare un momento scolastico significativo e
formativo.
4. L’ordine e la pulizia dell’Istituto sono affidati anche alla buona educazione e al senso del rispetto
degli alunni per l’ambiente scolastico. I guasti ai locali e alle attrezzature sono addebitati a chi li
causa.
5. La valutazione del comportamento degli alunni ha come riferimento non solo l’aspetto
disciplinare in classe e all’interno dell’Istituto, ma anche l’assiduità, la puntualità e la diligenza
verso i doveri scolastici.
6. Non è permesso né introdurre, né usare telefonini cellulari. Per particolari necessità prendere
contatto con la Direzione, Presidenza e Segreteria.
7. La frequenza scolastica quotidiana è il primo adempimento cui gli alunni s’impegnano al
momento dell’iscrizione.
8. L’ingresso termina alle ore 8,00. Le lezioni hanno inizio alle ore 8,00. Durante il periodo
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d’ingresso vengono verificate le giustificazioni ed accolte eventuali richieste di permesso.
9. Durante l’ingresso del mattino e durante l’orario scolastico non è consentito ai genitori e ai
parenti di accedere alle aule senza autorizzazione.
10. La mancanza di puntualità al mattino ostacola il regolare inizio delle lezioni. Si richiede ai
genitori disponibilità e collaborazione.
11. I genitori sono chiamati a cooperare con la scuola per evitare assenze intenzionali e
giustificazioni prive di serie motivazioni.
12. Le assenze, per causa di malattia, di durata superiore ai cinque giorni, devono essere comprovate
da un certificato medico che ne attesti la guarigione.
13. Durante le lezioni è consentito uscire dall’aula solo in casi eccezionali e sempre dopo aver
ottenuto il permesso dal/dalla docente.
14. Per giustificati motivi, gli alunni vengono autorizzati dal Direttore, dalla Preside a lasciare la
scuola prima del termine delle lezioni. In questi casi vengono prelevati dai genitori oppure da
persona autorizzata, con richiesta scritta.
15. L’eventuale impreparazione alle lezioni, debitamente giustificata dai genitori, può essere presa in
considerazione solo per gravi motivi. La discrezionalità d’accoglienza spetta al docente della
disciplina.
16. Ogni alunno è sempre in possesso del “Diario scolastico” e del suo “Libretto delle
giustificazioni, dei ritardi e dei permessi”. I genitori sono sollecitati a controllare il Diario e a
servirsi del Libretto tutte le volte che lo ritengono necessario.
17. Gli alunni partecipano alle lezioni debitamente forniti dei libri di testo e di tutto il materiale
scolastico necessario.
18. L’abbigliamento è sempre improntato a serietà, buon gusto, semplicità e rispetto secondo le
indicazioni fornite dal Consiglio d’Istituto a tale merito. Non si accettano forme di esibizionismo
nella cura dei capelli e nelle calzature.
19. Verso gli alunni che non assolvono con responsabilità i loro impegni di studio ed esprimono un
comportamento che offende la disciplina e il regolare svolgimento delle lezioni, i docenti
possono intervenire nei seguenti modi:
a. richiamo individuale
b. comunicazione scritta alla famiglia
c. allontanamento dalla lezione con relativa comunicazione alla famiglia.
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20. Per gravi mancanze ai doveri scolastici; per comportamenti che turbano il regolare andamento
della scuola; per gravi mancanze di rispetto, nei modi e nelle parole, verso il Dirigente
scolastico, verso i docenti, verso il personale tutto della scuola , verso i propri compagni, viene
applicato, dall’Organo collegiale d’Istituto, il temporaneo allontanamento dell’alunno/a dalla
comunità scolastica con comunicazione scritta e motivata alla famiglia.
21. Il provvedimento disciplinare che comporta l’allontanamento dell’alunno/a dalla comunità
scolastica viene adottato dal Consiglio di classe, convocato dal Preside.
22. Durante le lezioni di educazione fisica gli alunni della scuola primaria e della scuola secondaria
indossano la divisa sportiva in uso nell’Istituto.
23. Il Comitato di garanzia e disciplina, per quanto attiene l’osservanza del presente regolamento è
costituito: dal preside, da 2 docenti della scuola elementare, da 2 docenti della scuola media, da 3
genitori (presidente dei genitori rappresentanti di classe, vicepresidente elementari,
vicepresidente scuola media).
24. La premessa è parte integrante del Regolamento.
25. La normativa dello “Statuto degli Studenti”, abrogativo del R.D. n. 653, cap. III del ’25 e
approvato con D. P. R. 24/06/1998, n. 249 è assunto e fatto proprio dal nostro Regolamento e
sarà completato ed assunto dal Patto Educativo di Corresponsabilità (P.E.C.).
N.B. Oltre al presente regolamento gli alunni sono tenuti all’osservanza delle disposizioni contenute
nel P.E.C.
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NORME PER I DOCENTI
1. Il docente che chiede e/o accetta di far parte dell’Istituto intende con ciò collaborare alla sua
specifica missione educativa. L’assunzione presuppone la coincidenza delle sue impostazioni
ideologiche con quelle dell’Istituto, perciò egli considera pienamente rispettata la propria libertà
di insegnante.
2. Il docente è tenuti a conoscere e attuare puntualmente le direttive scolastiche stabilite dal
regolamento governativo e da quello dell’Istituto.
3. All’inizio di ogni lezione si accerta della presenza di tutti gli alunni, annotando sul registro
personale e sul giornale di classe le assenze. Non ammette in classe i ritardatari o gli assenti
dell’ora precedente senza la dovuta autorizzazione del Direttore, della Preside o del Responsabile
di corso. Verifica inoltre le giustificazioni, vistate dal Preside o dal Responsabile di corso,
annotandole sul giornale di classe.
4. Cura l’ordine della classe, il silenzio e l’attenzione durante le lezioni, il contegno corretto degli
alunni, il rispetto dei banchi e della suppellettile.
5. Di norma evita che durante la lezione gli alunni escano di classe senza grave motivo, o che
vengano allontanati. Eventuali sanzioni per mancanze disciplinari sono decise dal Dirigente
scolastico in base al Regolamento interno d’Istituto e a quello di disciplina della Scuola Italiana.
6. Al termine di ogni lezione si assicura che l’alunno incaricato annoti con esattezza sul giornale di
classe (e gli alunni sul proprio diario) l’assegno dei compiti e dello studio per casa. Se deve
recarsi in un’altra classe, lo fa con sollecitudine.
7. Accompagna gli alunni per l’intervallo e per l’uscita senza anticipare né ritardare l’orario
indicato.
8. Durante l’intervallo delle lezioni i docenti sono tenuti all’assistenza degli alunni onde prevenire
il verificarsi di eventi dannosi. I turni di assistenza sono specificati dal Dirigente scolastico.
9. Nel registro personale devono essere riportate con esattezza le assenze degli alunni e le
valutazioni delle prove scritte o grafiche e delle interrogazioni orali, in modo che risulti
chiaramente il giorno in cui l’alunno è stato assente dalla lezione o è stato interrogato. Nella
parte indicata vengono riportati sinteticamente gli argomenti trattati nelle singole lezioni e le
esercitazioni scritte. Tutte le annotazioni devono essere scritte a penna. Il registro personale deve
essere lasciato a scuola, nell’apposito mobile in sala dei professori.
10. All’inizio dell’anno scolastico il docente prepara e consegna al Dirigente scolastico il piano di
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lavoro (programma didattico) preventivo, nel quale è contenuta l’ipotesi didattica che egli
intende attuare e il programma suddiviso per quadrimestre. Il Consiglio di classe cura il
coordinamento dei singoli programmi didattici e stabilisce le mete educative da conseguire
collegialmente.
11. Al termine dell’anno scolastico presenta al Dirigente scolastico una relazione finale nella quale
in consuntivo viene illustrata la situazione della classe circa il comportamento scolastico, il
modo in cui è stata attuata l’ipotesi didattica iniziale, il programma svolto, i risultati ottenuti e le
proposte per eventuali miglioramenti. Il Consiglio di classe, sulla base delle singole relazioni,
esprime la sua valutazione (relazione) finale.
12. Nella prassi didattica l’insegnante si attiene a quanto è di tradizione dell’Istituto. Ciò vale
particolarmente per quanto riguarda la frequenza e la regolarità delle interrogazioni orali, di
controllo e programmate, il numero delle esercitazioni scritte da eseguirsi in classe e a casa, la
loro correzione e valutazione, i criteri per i compiti domestici ecc.
13. Una brevissima interrogazione di controllo, all’inizio della lezione, su quanto è stato spiegato
nella lezione precedente, permette di richiamare i concetti in essa sviluppati e di controllare se
siano stati sufficientemente compresi.
14. Le interrogazioni programmate, aventi per oggetto una parte sufficientemente ampia e unitaria
del programma, consentono al docente di rilevare la misura dell’approfondimento fatto
dall’alunno, la sua capacità di sintesi, la chiarezza dell’esposizione, l’interdisciplinarietà dello
studio. L’insegnante comunica all’alunno la propria valutazione, motivandola. Si
15. deve evitare assolutamente che allo scrutino finale l’alunno venga valutato in base a poche
esercitazioni e verifiche nel corso dell’anno scolastico.
16. Ogni lezione, convenientemente preparata, deve svolgere un argomento unitario e ben definito,
che l’insegnante espone valorizzando il libro di testo e tutti gli accorgimenti e i mezzi didattici
che l’esperienza gli suggerisce e le reali possibilità della classe consentono.
17. Consapevole che l’alunno frequenta la scuola per progredire mediante l’aiuto dell’insegnante,
questi di norma non deve richiedere più di quanto non abbia dato, sia come spiegazione del
programma, sia come stimolo e sostegno all’approfondimento personale. Abitualmente non
assegnerà per lo studio domestico argomenti non presentati in classe.
18. Valorizzando diligentemente tutto il tempo a disposizione, il docente procura che gli alunni
apprendano il più possibile durante la lezione, senza che abbiano bisogno normalmente di lezioni
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particolari.
19. Le esercitazioni scritte, coerenti con lo svolgimento del programma, devono essere
diligentemente corrette e riconsegnate all’alunno con sollecitudine, perché possa rendersi conto
degli errori. Gli elaborati sono consegnati di volta in volta in Presidenza.
20. Durante lo svolgimento delle esercitazioni, l’insegnante procura che ogni alunno lavori
personalmente. senza ricorrere all’ aiuto dei compagni, salvo che si tratti di lavori di gruppo.
21. Il docente esige la puntuale consegna dei compiti di casa e verifica la diligente preparazione
delle lezioni. Non sono consentite interrogazioni o compiti scritti fuori delle ore di lezione
previste dall’orario scolastico.
22. Registri ed elaborati costituiscono la documentazione ufficiale della scuola e devono potersi
esibire ad ogni richiesta dell’Autorità scolastica.
23. L’insegnante non ritiene in genere esaurito il suo compito educativo con il lavoro svolto durante
le lezioni, ma è disponibile, anche al di fuori dell’orario di classe, ad accogliere e stimolare,
d’intesa con il Dirigente scolastico, le richieste degli alunni per incontri personali o di gruppo e
per le lezioni integrative.
24. Data la particolare importanza che l’Istituto dà alla collaborazione scuola famiglia, il docente
procura di favorire in ogni modo il dialogo, sia individuale che collegiale, con i genitori degli
alunni. Nei giorni e nelle ore stabilite si tiene a disposizione per i colloqui previsti dal calendario
scolastico.
25. Tutti gli insegnanti sono tenuti a partecipare alle assemblee di classe o di corso o di genitori,
organizzate dall’Istituto secondo il calendario programmato.
26. Tutti gli insegnanti sono tenuti al segreto professionale nei riguardi delle persone estranee al
Consiglio di classe e non dissociano la loro persona dalle decisioni prese dal Consiglio di classe
e dal Collegio docenti.
27. Il docente coordinatore di classe segue con particolare attenzione il processo educativo e
culturale degli alunni di una classe ed è per loro punto di riferimento personale per le iniziative e
per il buon andamento della classe.
28. In adesione alle tradizioni dell’Istituto e in ottemperanza alla normativa scolastica i docenti non
accettano doni dagli alunni e dalle famiglie.
29. È fatto esplicito divieto di impartire lezioni private ai propri alunni e a quelli del proprio Corso.
30. È fatto esplicito divieto di tenere acceso il telefonino cellulare in classe.
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(Per quanto non indicato nella presente normativa, si fa riferimento al Regolamento d’Istituto
dall’A.G.I.D.A.E.).
N.B. Fanno parte del P.O.F. della scuola La Salle:
1. Programmazione didattico-educativa, date, adempimenti escadenze.
2. Norme amministrative e orari.
3. L.A.R.S.A.
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Contatti
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