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1 PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE - TRIENNIO 2015-2017 Legge 6 novembre 2012 n. 190 Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazioneAllegato A) alla deliberazione della Giunta Camerale “Adozione Piano triennale di prevenzione della corruzione 2015-2017 ai sensi dell’art. 1 comma 8 della Legge 190/2012”

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PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA

CORRUZIONE - TRIENNIO 2015-2017

Legge 6 novembre 2012 n. 190 “Disposizioni per la prevenzione

e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica

amministrazione”

Allegato A) alla deliberazione della Giunta Camerale

“Adozione Piano triennale di prevenzione della corruzione

2015-2017 ai sensi dell’art. 1 comma 8 della Legge 190/2012”

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INDICE E STRUTTURA DEL PIANO

PREMESSA

1. INTRODUZIONE: ORGANIZZAZIONE E FUNZIONI DELL’AMMINISTRAZIONE

2. IL PROCESSO DI ELABORAZIONE E ADOZIONE DEL P.T.P.C.

2.1 Rapporto sull’annualità 2014. obiettivi strategici e collegamenti con Piano della

performance 2015-2017

2.2 Uffici coinvolti per l’individuazione dei contenuti del Piano

2.3 Il coinvolgimento degli stakeholder

2.4 Modalità di adozione del Piano

3. AREE DI RISCHIO

3.1 La metodologia utilizzata per l’individuazione delle aree di rischio

3.2 Le aree di rischio obbligatorie per tutte le Amministrazioni

3.3 Le aree di rischio specifiche per la Camera di commercio

3.4 Le misure di prevenzione del rischio obbligatorie e ulteriori

3.5 Le schede di rischio: analisi dei processi e sotto-processi con indicazione dei rischi,

obiettivi, misure, responsabilità, tempi

4. TEMPI E MODALITÀ DI CONTROLLO DELL’EFFICACIA DEL P.T.P.C.

5. IL PROGRAMMA TRIENNALE DELLA TRASPARENZA E DELL’INTEGRITÀ

6. LA FORMAZIONE IN TEMA DI ANTICORRUZIONE

7. CODICE DI COMPORTAMENTO E DIFFUSIONE DI BUONE PRATICHE

8. ALTRE INIZIATIVE

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PREMESSA

L’entrata in vigore della Legge 6 novembre 2012, n. 190 (Disposizioni per la prevenzione e la

repressione della corruzione e dell’illegalità) e gli interventi normativi che si sono succeduti in

attuazione della Legge delega (D. Lgs. 14 marzo 2013, n. 33, D. Lgs. 8 aprile 2013, n. 39 e

D.P.R. 16 aprile 2013, n. 62), hanno impegnato notevolmente l’Ente camerale nel corso del

biennio 2013-2014. In primis con la nomina del Responsabile della prevenzione della corruzione

(RPC), individuato con deliberazione di Giunta Camerale n. 14 dell’1 febbraio 2013 nella

persona del Segretario Generale; successivamente con l’adozione del Piano triennale di

prevenzione della corruzione 2013 – 2015 che, nelle more dell’approvazione del Piano

Nazionale Anticorruzione, operata in data 11.09.2013, si configurava come una preliminare

attività di riflessione sul tema in parola.

La scadenza del 31.01.2014 prevista normativamente per l’aggiornamento del Piano Triennale di

Prevenzione della Corruzione, ad approvazione intervenuta del Piano Nazionale Anticorruzione

(P.N.A.), è stata occasione quindi per revisionare il piano secondo le indicazioni nazionali.

In apertura di anno 2014 la Giunta camerale ha adottato i tre documenti essenziali in materia di

prevenzione della corruzione, vale a dire:

il Piano Triennale di prevenzione della corruzione (rif. Delibera n. 11 del 17 febbraio 2014 -

Ratifica della determinazione d’urgenza del Presidente n. 5 del 28.01.2014 – Adozione

Piano triennale di prevenzione della corruzione 2014-2016 ai sensi dell’art. 1 comma 8

della Legge 190/2012);

il Piano Triennale per la trasparenza e l’integrità che costituisce una sezione del piano di cui

sopra (rif. Delibera n. 10 del 17 febbraio 2014 - Ratifica delle determinazione d'urgenza del

Presidente n. 4 del 28-01-2014 "Programma triennale per la Trasparenza e l'Integrità 2014-

2016);

il Codice di comportamento dei dipendenti della Camera di commercio di Reggio Emilia

(rif. Delibera n. 12 del 17 febbraio 2014 - Ratifica della determinazione d’urgenza del

Presidente n. 6 del 28.01.2014 – Adozione del Codice di comportamento dei dipendenti

della Camera di Commercio di Reggio Emilia) che altrettanto è parte del piano in parola.

Il Segretario Generale, poi, in veste di responsabile della prevenzione della corruzione con

proprio ordine di servizio ha provveduto alla “Definizione di procedure per selezionare e

formare i dipendenti destinati ad operare in settori particolarmente esposti alla corruzione”.

Nell’anno poi i competenti uffici sono stati impegnati nel dare esecuzione alle misure di

prevenzione previste dal Piano, nonché nell’attuazione dei numerosi adempimenti imposti dal

quadro normativo di riferimento.

Di quanto sinora attuato si è dato conto in particolare nella Relazione recante i risultati

dell’attività svolta in tema di prevenzione della corruzione pubblicata sul sito internet

istituzionale dal Responsabile della prevenzione della corruzione, conformemente alle

prescrizioni contenute nel Piano Nazionale Anticorruzione (PNA) e alle indicazioni di ANAC

specificamente in materia di tale relazione.

Il presente documento invece rappresenta, il primo vero aggiornamento del Piano di Prevenzione

della Corruzione adottato nel gennaio 2014, grazie al quale l’Ente Camerale intende proseguire

nell’attività di gestione dei rischi di corruzione, implementando ulteriormente le misure di

prevenzione, in un’ottica di gradualità, secondo le indicazioni fornite dal PNA.

Nel corso del 2014, con il decreto legge n. 90 il Governo è intervenuto a sancire un profilo più

definito dell’assetto istituzionale del contrasto alla corruzione, individuando nell’A.N.A.C. il

soggetto deputato a svolgere i compiti di indirizzo sulla materia della trasparenza e della lotta

alla corruzione nelle amministrazioni pubbliche, ripartendo diversamente le competenze rispetto

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al Dipartimento della funzione pubblica, ora competente per gli aspetti di misurazione e

valutazione della performance.

Questo nuovo assetto dei soggetti istituzionali non ha prodotto ad oggi modifiche nel testo di

legge e nel vigente P.N.A., il che consente di ritenere valida l’impostazione scelta dal sistema

camerale. Tuttavia, nella nota di fine anno indirizzata ai Responsabili di prevenzione della

corruzione delle amministrazioni pubbliche, il Presidente dell’A.N.A.C. ha annunciato una

revisione del P.N.A. per i prossimi mesi. Eventuali ulteriori aggiornamenti del presente testo,

quindi, non potranno che intervenire nella seconda parte dell’anno.

Le finalità perseguite dall’Ente camerale nella predisposizione del presente documento si

identificano con gli obiettivi strategici sui quali è impostata l’azione del Dipartimento della

Funzione Pubblica e dell’ANAC, ossia:

ridurre le opportunità che si manifestino casi di corruzione;

aumentare la capacità di scoprire casi di corruzione;

creare un contesto sfavorevole alla corruzione.

Sul piano operativo, tenuto conto delle esigenze elencate all’art. 1, comma 9, della Legge

190/2012, e conformemente alle linee guida che già informarono l’adozione del P.T.P.C. 2014-

2016 si è ritenuto di strutturare il Piano come segue:

illustrazione dell’organizzazione e delle funzioni della Camera di Commercio di Reggio

Emilia, allo scopo di focalizzare il contesto di riferimento;

descrizione del processo di adozione del Piano, evidenziando i collegamenti con gli

obiettivi, programmi e azioni del Piano della Performance;

mappatura dei soggetti coinvolti nella stesura e nell’attuazione del Piano;

descrizione della metodologia adottata per la valutazione del rischio e individuazione

delle aree di attività maggiormente esposte a rischi di corruzione;

mappatura dei presidi già attivati o che l’Ente intende attivare a tutela della trasparenza e

dell’integrità dell’azione amministrativa, a livello generale, trasversale e con riferimento

ad ogni singola area di rischio individuata; si evidenzia che, conformemente alle

indicazioni fornite con deliberazione CIVIT n. 50/2013, è inserito il Programma

Triennale per la Trasparenza e l’Integrità all’interno del Piano;

monitoraggio e rendicontazione delle azioni di contrasto della corruzione adottate.

1. INTRODUZIONE: ORGANIZZAZIONE E FUNZIONI DELL’AMMINISTRAZIONE

Ai sensi della Legge 29 dicembre 1993, n. 580, modificata dal D. Lgs. 15 febbraio 2010, n. 23, la

Camera di Commercio di Reggio Emilia è un ente pubblico, dotato di autonomia funzionale, che

svolge funzioni di interesse generale per il sistema delle imprese.

È amministrata dalla Giunta, eletta dal Consiglio al suo interno e formata dal Presidente e da 8

componenti.

I 28 membri del Consiglio sono nominati con decreto del Presidente della Regione Emilia

Romagna, su designazione delle organizzazioni rappresentative dei vari settori economici

provinciali, delle organizzazioni sindacali dei lavoratori e delle associazioni dei consumatori.

Con l’insediamento del nuovo Consiglio Camerale, avvenuto nel gennaio 2014, tra i 28 membri

è incluso un componente designato dalla Consulta Provinciale dei Liberi Professionisti.

Gli Organi politici, cui spettano le funzioni di indirizzo e controllo, sono affiancati dal Collegio

dei Revisori dei Conti e dall’Organismo Indipendente di Valutazione della performance.

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Le attività che la Camera di Commercio esercita per il perseguimento delle sue finalità

istituzionali, sono raggruppabili in quattro principali livelli:

La struttura camerale è suddivisa in due Aree, articolate in Servizi, con a capo il Segretario

Generale e i Dirigenti. Il personale dipendente dell’Ente camerale al 1° gennaio 2015 ammonta a

85 unità, rispetto alle 95 unità previste dalla dotazione organica.

Segretario Generale

n. 1 posto - occupato

Area I – Risorse, programmazione e sviluppo – n. 1 posto dirigenziale - vacante con affidamento ad

interim al Segretario Generale

Servizio «Segreteria direzionale, programma

zione e sviluppo»

Servizio «Promozio

ne»

Servizio «Studi,

statistica, osservatori

»

Servizio «Provvedit

orato e attività di supporto»

Servizio «Contabilità, gestione economica

del personale,

diritto annuale»

Area II – Anagrafica, regolazione del mercato e organizzazione – n. 1 posto dirigenziale -

occupato

Servizio «Affari

generali, gestione risorse umane,

sanzioni»

Servizio «Anagrafe e registri»

Servizio «Certificazi

oni, protesti,

agricoltura e

ambiente»

Servizio «Regolazio

ne del mercato»

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La ripartizione in relazione alla tipologia di attività del personale dei livelli è la seguente:

2. IL PROCESSO DI ELABORAZIONE E ADOZIONE DEL P.T.P.C.

2.1 Rapporto sull’annualità 2014. obiettivi strategici e collegamenti con Piano della

performance

L’Ente, dopo l’approccio sperimentale del 2013, nel corso del 2014 ha attuato un’attenta

valutazione dei rischi di corruzione derivanti dall’esercizio della propria attività istituzionale e

dai processi di supporto ad essa collegati. Ciò ha permesso di “catalogare” il livello di rischio per

quelle aree che la medesima normativa definisce potenzialmente ad elevato rischio di corruzione;

parallelamente fu prevista l’implementazione di alcune misure definite dal P.N.A. “obbligatorie”

al fine di contenere il possibile verificarsi di eventi rischiosi.

In fase di redazione del P.T.P.C. 2014-2016, partendo dalle aree di attività obbligatorie e da

quelle mappate in occasione della prima stesura, si è proceduto ad una nuova valutazione del

rischio, secondo i criteri individuati nel P.N.A.

Tali attività sono state incluse nel Piano della performance dell’ente camerale, sotto la voce

“Attuazione adempimenti in materia di legge anticorruzione”, approvato dagli organi camerali, e

sono stati tradotte in obiettivi, azioni, con relativi indicatori e target, assegnati al Segretario

Generale, in qualità di Responsabile della Prevenzione della Corruzione, alla dirigenza e al

personale, secondo gli ambiti di rispettiva competenza.

2.2 I soggetti coinvolti Fermo restando i soggetti che, in ambito nazionale, sono deputati a vario titolo ad operare per il

contrasto alla corruzione (l’ANAC, il Comitato interministeriale, e il Dipartimento della

Funzione Pubblica), si riportano di seguito i soggetti che, con riferimento alla Camera di

Commercio di Reggio Emilia, sono coinvolti nella stesura e nell’attuazione del Piano:

la Giunta Camerale, organo competente ad individuare il Responsabile della prevenzione

della corruzione e ad approvare il Piano e i relativi aggiornamenti. Svolge un ruolo attivo

nel processo di adozione del Piano, essendo (unitamente al Consiglio Camerale),

espressione e portavoce degli interessi generali della comunità economica locale,

principale stakeholder dell’Ente; è parte attiva anche nell’attuazione del Piano, in quanto

Attività di funzionamento

19%

Attività di indirizzo politico istituzionale e controllo di gestione

7%

Tenuta di registri, albi e ruoli e rilascio di

certificazioni 31%

Studi, programmazione e sviluppo delle imprese

15%

Regolazione del mercato

17%

Relazioni esterne ed e-government

11%

Ripartizione del personale per tipologia di attività all'01.01.2015

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competente ad adottare atti regolamentari finalizzati, direttamente o indirettamente, alla

prevenzione della corruzione (es. Codice di comportamento);

il Responsabile della prevenzione della corruzione (RPC), individuato dalla Giunta

Camerale nella persona del Segretario Generale, Dott. Michelangelo Dalla Riva, al quale

compete: la predisposizione del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e dei

relativi aggiornamenti; la verifica dell’efficace attuazione del Piano e la formulazione di

proposte di modifica, allorché vengano accertate significative violazioni delle

prescrizioni, ovvero quando intervengano mutamenti nell’organizzazione o nell’attività

dell’Ente e, in ogni caso, ogni qualvolta se ne ravvisi la necessità; la verifica, d’intesa con

il Dirigente competente, dell’effettiva rotazione degli incarichi negli uffici preposti allo

svolgimento delle attività nel cui ambito è più elevato il rischio che siano commessi reati

di corruzione; l’individuazione del personale da inserire nei programmi di formazione, su

proposta dei Dirigenti; la vigilanza sul rispetto delle norme in materia di inconferibilità e

incompatibilità di incarichi dirigenziali di cui al D. Lgs. 39/2013; il monitoraggio sullo

stato di attuazione del Codice di comportamento di cui al D.P.R. 62/2013; la

pubblicazione sul sito web, entro il 15 dicembre di ogni anno, di una relazione sui

risultati dell’attività svolta e relativa trasmissione alla Giunta Camerale. All’interno

dell’Ente Camerale il Responsabile della Prevenzione della Corruzione è anche

Responsabile della Trasparenza, con il compito di svolgere le connesse funzioni, per le

quali si rinvia al Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità;

la Dirigenza, tenuta a partecipare al processo di gestione del rischio e a garantire

l’attuazione delle misure di prevenzione, verificandone l’efficacia e il rispetto da parte

dei dipendenti assegnati, ai sensi dell’art. 16, comma 1, lett. l-ter e l-quater del D. Lgs.

165/2001 e del vigente Regolamento sull’organizzazione degli uffici, nonché assicurando

periodica attività di reporting al Segretario Generale; vigila, inoltre, sull’osservanza del

Codice di comportamento;

i Responsabili dei Servizi, chiamati, ciascuno per l’attività di relativa competenza, a

collaborare, unitamente al Segretario Generale ed alla Dirigenza, alla stesura del Piano, a

fornire ai colleghi direttive per l’attuazione delle misure di contrasto alla corruzione

individuate e a monitorare sul corretto adempimento e sull’efficacia delle azioni

intraprese, assicurando costante attività di reporting al Dirigente di riferimento;

il personale, chiamato a dare attuazione al Piano, sulla base di iniziative formative sui

temi dell’etica e delle legalità e/o su tematiche specifiche, e delle direttive impartite dai

Responsabili dei Servizi;

i collaboratori esterni, tenuti all’osservanza del Codice di comportamento e diretti

destinatari di alcune misure di prevenzione contenute nel P.T.P.C.;

l’Ufficio Procedimenti Disciplinari (UPD), competente a curare l’avvio dei procedimenti

disciplinari, informando il RPC, e tenuto a contribuire alla stesura del Codice di

comportamento integrativo, proponendo anche eventuali aggiornamenti, nonché a

vigilare, unitamente al RPC, sul relativo stato di attuazione;

l’Organismo Indipendente di Valutazione della performance, competente a verificare la

coerenza tra gli obiettivi previsti nel PTPC e nel PTTI e quelli indicati nel Piano della

performance, nonché, in qualità di garante della trasparenza e dell’integrità dell’azione

amministrativa, chiamato a monitorare sull’adempimento degli obblighi di trasparenza.

2.3 Il coinvolgimento degli stakeholder Il coinvolgimento degli stakeholder dell’Ente camerale nell’elaborazione del Piano è assicurata

dalla rappresentanza dei medesimi in seno al Consiglio e alla Giunta Camerale.

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È il Consiglio Camerale che, facendosi portavoce degli interessi e delle necessità avanzate dalla

collettività economica locale, approva gli obiettivi strategici, che la Giunta esplica in obiettivi

operativi ed azioni, formalizzati all’interno degli strumenti di programmazione (Piano della

Performance, Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità e Piano Triennale della

Prevenzione della Corruzione).

La Camera inoltre, per svolgere in modo efficace i propri molteplici compiti, mantiene e

sviluppa “da sempre” collaborazioni con le altre istituzioni pubbliche, con le associazioni di

categoria, le singole imprese e i clienti / utenti. Nelle sedi dove si discutono le politiche

economiche territoriali e dove si progettano le azioni per accrescere la competitività del sistema

locale, è assicurata quale punto di incontro naturale tra imprese e cittadini, tra imprese e mercato,

tra imprese ed istituzioni; ed è esattamente attraverso questo ruolo esclusivo che gli Enti

camerali si qualificano come soggetti attivi per favorire lo sviluppo economico.

Al di là di quanto affermato circa la composizione degli organi camerali, è statutariamente

prevista la Consulta delle Associazioni, composta dai presidenti delle associazioni di categoria e

delle organizzazioni sindacali e dei consumatori, che fornisce pareri, valutazioni e indirizzi di

carattere generale agli organi Camerali. A questi si uniscono poi ulteriori interlocutori che

trovano nelle Camere un’istituzione di riferimento, quali ordini ed associazioni professionali,

associazioni dei consumatori, pubbliche amministrazioni locali, sindacati, singoli utenti. Tra loro

troviamo anche la Consulta delle Professioni, composta dai presidenti degli ordini e collegi

professionali operanti nella circoscrizione provinciale della Camera di Commercio, con il

compito di esercitare funzioni di tipo consultivo - in particolare in materia di semplificazione -

con la finalità di promuovere una più stretta connessione tra impresa e professionisti.

In tema di elaborazione / verifica del P.T.P.C. il P.N.A. ha previsto forme di consultazione da

porre in essere nei confronti dei cosiddetti “stakeholder” camerali; la Camera di commercio di

Reggio Emilia pertanto a cavallo tra il mese di dicembre e quello di gennaio, ha attuato la forma

di consultazione prevista dal P.N.A. mediante avviso pubblicato all’albo camerale on-line con

invito ai soggetti interessati a presentare suggerimenti/riflessioni/proposte propedeutiche

all’aggiornamento del P.T.C.P. Non sono pervenuti contributi entro il termine di scadenza

previsto per tale fase di consultazione, tuttavia si auspica e si è convinti che nei prossimi esercizi,

in occasione di successivi aggiornamenti, la materia sarà più “digerita” anche all’esterno e

potranno pertanto pervenire interessanti spunti di miglioramento del P.T.C.P.

2.4 Modalità di adozione del Piano

Secondo la legge (art. 1, comma 8, l. n. 190) il P.T.P.C. deve essere adottato entro il 31 gennaio

di ciascun anno e va comunicato al Dipartimento della Funzione Pubblica. L’aggiornamento

annuale del Piano deve tener conto dei seguenti fattori:

normative sopravvenute che impongono ulteriori adempimenti;

normative sopravvenute che modificano le finalità istituzionali dell’amministrazione (es.:

acquisizione di nuove competenze);

emersione di rischi non considerati in fase di predisposizione del P.T.P.C.;

nuovi indirizzi o direttive contenuti nel P.N.A..

Il quadro normativo definisce il complesso delle regole di riferimento ai fini della prevenzione

della corruzione; l’Ente ha operato nel rispetto dei seguenti provvedimenti:

la legge 6 novembre 2012, n. 190, "Disposizioni per la prevenzione e la repressione della

corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione", pubblicata sulla Gazzetta

ufficiale n. 265 del 13 novembre 2012;

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il Piano Nazionale Anticorruzione predisposto dal Dipartimento della Funzione Pubblica ed

approvato in data 11 settembre 2013 con la delibera CiVIT (ora A.N.AC.) n. 72/2013 ed i

relativi allegati;

il decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, "Riordino della disciplina riguardante gli

obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche

amministrazioni";

il decreto legislativo 8 aprile 2013, n. 39, "Disposizioni in materia di inconferibilità e

incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in

controllo pubblico, a norma dell'articolo 1, commi 49 e 50, della legge 6 novembre 2012, n.

190";

il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, "Norme generali sull'ordinamento del lavoro

alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche";

il d.p.r. 16 aprile 2013, n. 62, intitolato “Regolamento recante codice di comportamento dei

dipendenti pubblici, a norma dell’articolo 54 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165”;

la delibera CiVIT n. 75/2013 "Linee Guida in materia di codici di comportamento delle

pubbliche amministrazioni";

il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, "Attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in

materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza

delle pubbliche amministrazioni;

il D.L. 18 ottobre 2012, n. 179, "Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese",

convertito con modificazioni dalla legge n. 221 del 17 Dicembre 2012 relativamente

all’Autorità Nazionale Anticorruzione;

il D.L. 24 giugno 2014, n. 90 convertito in legge 11 agosto 2014, n. 114 “Misure urgenti per

la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l'efficienza degli uffici giudiziari” –

art. 19, riferito al riordino dell’Autorità Nazionale Anticorruzione;

Aspetto di rilievo essenziale, anche in questa sede, riguarda decisioni che il Governo ha adottato

nei mesi scorsi, di radicale impatto sul sistema camerale; con il Decreto Legge n. 90 del 24

giugno scorso, convertito in legge con modificazioni dalla legge n. 114/2014, è stato infatti

previsto il taglio del 35% delle entrate da diritto annuale nel 2015, del 40% nel 2016 e del 50 %

nel 2017. Contestualmente è stato deciso di formulare i criteri generali della delega del

Parlamento al Governo per il riordino degli Enti camerali. Gli effetti del rilevante taglio del

diritto annuale comporteranno anche per Reggio Emilia un forte contrazione degli interventi

economici correnti nel territorio ma anche, ovviamente, un ripensare l’assetto organizzativo e il

sistema dei processi al fine di perseguire una rigida contrazione delle spese “fisse”.

Quanto al tema “riordino degli Enti camerali” nella bozza uscita dal Consiglio dei ministri del

DDL “Repubblica semplice” (presentata in Parlamento e di cui si è già relazionato nella seduta

di Giunta camerale dell’11.07.2014 e di Consiglio camerale del 28.07.2014) si prevede tra le

altre cose una revisione su base regionale delle circoscrizioni territoriali di competenza delle

CCIAA, oltre che l’abolizione totale del versamento del diritto annuale ed il trasferimento del

Registro delle Imprese (che fornisce, tramite i diritti di segreteria, la seconda entrata dell’Ente) al

Ministero dello Sviluppo Economico. Sotto questo profilo, in particolare, il sistema camerale

emiliano-romagnolo si è già autonomamente attivato guidato dalla necessità di raggiungere

economie di scala, rendere più efficaci ed efficienti i servizi erogati, ma anche di candidarsi allo

svolgimento di nuove funzioni anche al fine di “difendere” la missione e il ruolo delle Camere di

Commercio; la Giunta di Unioncamere Emilia Romagna ha approvato un’ipotesi autonoma di

riordino delle circoscrizioni territoriali di competenza delle Camere di Commercio passando da 9

a 4 enti e nella quale Reggio Emilia si colloca insieme a Modena. Il Consiglio camerale

dell’ente, nella seduta sopra citata, ha dato il “via libera” alla costituzione di un gruppo di lavoro

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che arrivi a formulare al Consiglio camerale una proposta di modifica della circoscrizione

territoriale della Camera di Commercio di Reggio Emilia e quindi di aggregazione con altra/e

realtà camerale/i.

Nelle more dell’approvazione di un aggiornamento del P.N.A., annunciato dall’Autorità

Nazionale Anticorruzione per i prossimi mesi, punto di partenza e raccordo per l’aggiornamento

del P.T.P.C. è senz’altro l’esperienza maturata nel corso dell’anno 2014 in sede di applicazione

delle misure anticorruzione previste dal Piano 2014-2016.

3. AREE DI RISCHIO

3.1 La metodologia utilizzata per l’individuazione delle aree di rischio

La gestione del rischio: è quell’insieme di attività coordinate per guidare e tenere sotto controllo

l’amministrazione con riferimento al rischio in esame.

La Camera di commercio di Reggio Emilia ha operato le seguenti fasi nelle quali si articola la

gestione del rischio avvalendosi delle linee guida ad hoc predisposte dall’Unione nazionale delle

Camere di commercio:

Mappatura dei processi attuati dall’amministrazione: per processo si intende un insieme

di attività interrelate che creano valore trasformando delle risorse (input del processo) in

un prodotto (output del processo) destinato ad un soggetto interno o esterno

all'amministrazione (utente); le Camere di commercio dispongono già della mappatura

completa dei propri processi, istituzionali e di supporto, sviluppata in occasione della

predisposizione del Piano della performance in attuazione del D.Lgs. 150/2009;

Valutazione del rischio per ciascun processo: si intende il processo di identificazione,

analisi, ponderazione del rischio, ovvero la ricerca, individuazione e descrizione dei

possibili rischi di corruzione, la valutazione della probabilità che il rischio si realizzi e

delle conseguenze che il rischio produce (probabilità e impatto), ed infine la

considerazione del rischio in rapporto agli altri individuati al fine di decidere le priorità e

l’urgenza di trattamento (vedere allegato 1 che replica integralmente quello già allegato

al P.T.P.C. 2014-2016);

Trattamento del rischio: individuati i rischi da trattare prioritariamente si individuano le

misure che devono essere predisposte per neutralizzare e/o ridurre quei rischi. Si

riportano nell’allegato 2 le schede di rischio risultati dall’analisi effettuata in sede di

predisposizione del P.T.P.C. e il relativo resoconto delle misure implementate nell’anno

2014 in esecuzione del medesimo.

3.2 Le aree di rischio obbligatorie per tutte le Amministrazioni e le aree di rischio

specifiche per la Camera di commercio

Nella fase preliminare dell’attività sull’anticorruzione avviata a livello coordinato da

Unioncamere nazionale, si provvide ad esaminare con riferimento al rischio di corruzione tutti i

processi evidenziati nella mappatura generale, traendone come risultato l’evidenza di quali

fossero i processi a più elevato rischio e quelli da escludere in prima battuta in quanto non

ritenuti significativamente passibili di fatti corruttivi (attività di ponderazione). A seguito

dell’emanazione del P.N.A. si è reso essenziale incrociare gli esiti di tale analisi con

l’individuazione di quelle che il P.N.A. classifica quali aree obbligatorie, vale a dire:

Area: acquisizione e progressione del personale,

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11

Area: affidamento di lavori, servizi e forniture,

Area: provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari privi di effetto

economico diretto ed immediato per il destinatario,

Area: provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari con effetto economico

diretto ed immediato per il destinatario.

pervenendo all’identificazione delle seguenti aree di rischio:

Le aree di rischio prioritarie nelle Camere di commercio

Processi Sotto-processi

A) Area: acquisizione e progressione del personale

[B.1.1. Acquisizione e gestione risorse umane]

A.01 Reclutamento di personale a tempo

indeterminato, determinato e progressioni di

carriera verticali

A.02 Progressioni di carriera economiche

A.03 Conferimento di incarichi di collaborazione

B) Area: affidamento di lavori, servizi e forniture

[B.2.1 Fornitura di beni e servizi]

B.01 Definizione dell’oggetto dell’affidamento

B.02 Individuazione dello strumento/istituto per

l’affidamento

B.03 Requisiti di qualificazione

B.04 Requisiti di aggiudicazione

B.05 Valutazione delle offerte

B.06 Verifica dell’eventuale anomalia delle offerte

B.07 Procedure negoziate

B.08 Affidamenti diretti

B.09 Revoca del bando

B.10 Redazione del cronoprogramma

B.11 Varianti in corso di esecuzione del contratto

B.12 Subappalto

B.13 Utilizzo di rimedi di risoluzione delle

controversie alternativi a quelli giurisdizionali

durante la fase di esecuzione del contratto

C) Area: provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari privi di effetto economico diretto

ed immediato per il destinatario

C.1. Processi anagrafico-certificativi

C.1.1 – Tenuta Registro Imprese (RI), Repertorio

Economico Amministrativo (REA), Albo Artigiani

(AA)

C.1.1.1 Iscrizione/modifica/cancellazione (su

istanza di parte) al RI/REA/AA

C.1.1.2 Iscrizioni d’ufficio al RI/REA/AA

C.1.1.3 Cancellazioni d’ufficio al RI/REA/AA

C.1.1.4 Accertamento violazioni amministrative

(RI, REA, AA)

C.1.1.5 Deposito bilanci ed elenco soci

C.1.1.6 Attività di sportello (front office)

C.1.1.8 Esame di idoneità abilitanti per l’iscrizione

in alcuni ruoli

C.2. Regolazione e tutela del mercato

C.2.1 Protesti C.2.1.1 Gestione istanze di cancellazione

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C.2.1.2 Pubblicazioni elenchi protesti

C.2.2 Brevetti e marchi C.2.2.1 Gestione domande brevetti e marchi

C.2.2.2 Rilascio attestati

C.2.5 Attività in materia di metrologia legale C.2.5.1 Attività in materia di metrologia legale

D) Area: provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari con effetto economico diretto ed

immediato per il destinatario

D.1.3 Promozione territorio e imprese D.01 Erogazione di incentivi, sovvenzioni e

contributi finanziari a privati

D.02 Concessione di contributi per effetto di

specifici protocolli d'intesa o convenzioni

sottoscritti con enti pubblici o con organismi,

enti e società a prevalente capitale pubblico

E) Area: Sorveglianza e controlli

C.2.5 Attività in materia di metrologia legale C.2.5.2 Attività di sorveglianza e vigilanza in

materia di metrologia legale

C.2.7 Regolamentazione del mercato C.2.7.1 Sicurezza e conformità prodotti

C.2.7.3 Regolamentazione del mercato

C.2.7.4 Verifica clausole inique e vessatorie

C.2.7.5 Manifestazioni a premio

C.2.8 Sanzioni amministrative ex L. 689/81 C.2.8.1 Sanzioni amministrative ex L. 689/81

C.2.8.2 Gestione ruoli sanzioni amministrative

3.3 Le misure di prevenzione del rischio obbligatorie e ulteriori

Le misure di prevenzione della corruzione

Diverse misure di prevenzione del rischio sono indicate quali obbligatorie direttamente dal Piano

Nazionale Anticorruzione; trattasi degli adempimenti in materia di trasparenza, dell’adozione

dello specifico Codice di comportamento ad integrazione di quello nazionale dal quale

conseguono anche altre misure quali l’obbligo di astensione in caso di conflitto di interesse

oppure in una disciplina dello svolgimento di incarichi extraistituzionali. Altre misure

contemplate sono l’attuazione di momenti formativi per il personale, misure di tutela del

dipendente che effettua segnalazioni di illecito ed anche l’implementazione di criteri di rotazione

del personale dirigenziale e del personale con funzioni di responsabilità operante nelle aree a

rischio corruzione. Su quest’ultima misura, seguendo indicazioni Unioncamere, la rotazione è da

intendersi riferita anche ad affiancamenti operativi, finalizzati anche allo svolgimento di controlli

reali e sostanziali incrociati tra funzionari afferenti il loro operato, oltre che, in prospettiva ed in

presenza di elevati potenziali ed evidenziati rischi, a veri e propri scambi di compiti/funzioni.

Giova in questa sede evidenziare come l’ente già antecedentemente all’uscita della Legge n.

190/2012 in tema di prevenzione della corruzione avesse implementato diverse iniziative/misure

che si intersecano con le misure anticorruzione previste dal Piano Nazionale Anticorruzione e

recepite dal P.T.P.C. 2014-2016 approvato dall’Ente camerale; si tratta di azioni che si basano

sulla “regolamentazione e procedimentalizzazione dell’attività amministrativa”,

sull’”informatizzazione dei processi”, sull’”attività di controllo” e sulla “trasparenza”.

L’Ente camerale si è dotato nel corso degli anni di atti regolamentari e direttive finalizzati a

garantire la massima trasparenza e l’integrità dell’azione amministrativa; in buona parte tali

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13

strumenti interessano le aree di rischio che il Piano Nazionale Anticorruzione individua come

obbligatorie, in quanto esposte più di altre a fenomeni di corruzione, nello specifico:

Regolamento di organizzazione degli uffici camerali approvato con deliberazione

Consiglio Camerale n 9 del 16/07/2012;

Regolamento per la pubblicazione avente effetto di pubblicità legale di atti e

provvedimenti della CCIAA di RE;

Regolamento Camerale in materia di procedimenti amministrativi in vigore dal

11/06/2010;

Regolamento per la disciplina dei procedimenti di applicazione delle sanzioni

amministrative tributarie in materia di diritto camerale (Del. Cons. Camerale del

27/10/2014);

Disciplina delle procedure comparative per il conferimento di incarichi individuali con

contratti di lavoro autonomo, di natura occasionale o coordinata e continuativa;

Regolamento per la disciplina del diritto di accesso ai documenti amministrativi in vigore

dal 1 gennaio 2007;

Norme guida per l'esecuzione della verificazione periodica -Allegato alla Deliberazione

della Giunta camerale n. 123 del 20/11/2003;

Regolamento sulla disciplina dei concorsi e dello sviluppo del personale della CCIAA di

RE

Regolamento sugli incarichi conferiti o autorizzati ai dipendenti camerali e ai dipendenti

di altre pubbliche amministrazioni ex art. 53 Dlgs. 165/2001;

Regolamento per l'acquisizione di beni, servizi e lavori in economia;

Regolamento teso a disciplinare l'intervento camerale per agevolare l'accesso al credito

delle Imprese della Provincia di Reggio Emilia per l'anno 2013;

Criteri e modalità per la concessione di contributi, sovvenzioni, sussidi ed ausili

finanziari e per l’attribuzione di vantaggi economici in conformità alla Legge n. 241 del 7

agosto 1990.

Per quanto attiene alla procedimentalizzazione dell’attività amministrativa, l’iter seguito dagli

uffici è strutturato in modo tale da richiedere una gestione condivisa delle attività, necessitando

generalmente del coinvolgimento di distinti livelli di responsabilità. Responsabilità del

procedimento amministrativo e competenza ad emanare il provvedimento finale fanno

generalmente capo a due distinti soggetti: il Responsabile del Servizio e il Dirigente. L’istruttoria

è condotta dalle singole unità organizzative e avallata dal Responsabile dell’Ufficio. Il

procedimento, quindi, non è mai seguito direttamente e personalmente da uno stesso funzionario,

ma è strutturato in diversi step, che richiedono il coinvolgimento di più soggetti, prestandosi così

a minori rischi di corruzione.

Nel corso degli ultimi anni, la Legge 241/1990 è stata oggetto di un importante processo di

riforma, finalizzato a responsabilizzare maggiormente le pubbliche amministrazioni sulla

certezza ed il rispetto dei termini dei procedimenti amministrativi, riconoscendo ai soggetti

interessati specifica tutela risarcitoria e prevedendo a carico delle amministrazioni una serie di

adempimenti e di obblighi di trasparenza. Il Regolamento sui termini dei procedimenti

amministrativi attualmente in vigore risale all’anno 2010 e sulla scorta di quanto ivi previsto,

nonché di quanto previsto dalla normativa vigente, sul sito istituzionale dell’Ente è

periodicamente monitorato il rispetto dei tempi procedimentali. In coerenza è periodicamente

aggiornata la Carta dei Servizi di cui l’Ente camerale si è dotato con l'obiettivo di rendere

maggiormente trasparente e responsabilizzare ulteriormente l’azione amministrativa nei

confronti dell’utenza.

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14

Quanto all’informatizzazione dei processi, si evidenzia come già una parte considerevole

dell’attività di competenza camerale è gestita attraverso procedure automatizzate. Il registro

imprese, ad esempio, è quasi completamente informatizzato, contribuendo in tale modo ad

assicurare un adeguato livello di trasparenza delle procedure (attraverso la tracciabilità delle

operazioni eseguite da ogni singolo utente e l’assegnazione random delle pratiche da istruire).

Nel corso del 2014, a titolo esemplificativo, si è in particolare proseguito con l’informatizzazione

del ciclo di gestione contabile attiva e passiva che oltre una razionalizzazione delle risorse

consente anche maggior monitoraggio e controllo in ottica preventiva.

Relativamente all’attività di controllo posta in essere dall’Ente camerale finalizzata in generale a

garantire l’efficacia e il buon andamento dell’azione amministrativa e che diventa anche “arma”

atta a prevenire possibili rischi di corruzione, si ribadisce quanto già riportato in tema di

monitoraggio dei termini di conclusione dei procedimenti amministrativi per i quali non si sono

rilevate criticità.

A presidio dell’azione amministrativa camerale, operano, inoltre, i controlli interni, nello

specifico:

la valutazione ed il controllo strategico, finalizzati a verificare l’adeguatezza delle scelte

compiute in sede di attuazione dei piani e dei programmi definiti dagli organi di governo,

in termini di congruenza tra risultati conseguiti e obiettivi predefiniti, allo scopo di

evidenziare eventuali scostamenti e di individuare modalità di miglioramento delle

attività e valutare la performance organizzativa dell’Ente;

il controllo di gestione, finalizzato a verificare l’efficacia, l’efficienza e l’economicità

dell’azione amministrativa, al fine di ottimizzare, anche mediante tempestivi interventi

correttivi, il rapporto tra costi e risultati, con l’obiettivo di conseguire il miglioramento

dell’organizzazione;

il controllo di regolarità amministrativa e contabile, finalizzato a garantire la conformità

dell’azione amministrativa e gestionale alle disposizioni contenute nelle leggi, nello

statuto e nei regolamenti.

In sede di prima applicazione del P.T.P.C. l’Ente, anche in considerazione che il rischio

“corruzione” per i processi camerali si colloca a livello perlopiù basso con qualche occasionale

“rischio medio”, e mai “rischio elevato”, ha previsto l’implementazione, già dall’anno 2014, di

almeno una prima trance di misure obbligatorie, rinviando a successivi aggiornamenti del

P.T.P.C. l’introduzione di eventuali ulteriori misure, sia obbligatorie che facoltative, anche in

relazione all’esperienza sul campo:

3.5 Le schede di rischio: analisi dei processi e sottoprocessi con indicazione dei rischi,

obiettivi, misure, responsabilità, tempi

L’allegato n. 2) espone le schede di rischio redatte dall’ente camerale nel P.T.P.C. 2014-2016

con le misure attivate nel corso dell’anno 2014; le misure che ci si propone di implementare

nell’anno 2015 e che costituiscono il fulcro dell’azione della Camera di commercio di Reggio

Emilia per l’anno in parola quali ulteriori strumenti atti a prevenire il possibile verificarsi di

eventi corruttivi riguarderanno tematiche trasversali all’attività dell’ente stesso e pertanto non

strettamente riconducibili ad un determinato specifico processo. Si tratta delle seguenti misure:

1) attivazione di una procedura per la raccolta di segnalazioni da parte della società civile

riguardo a eventuali fatti corruttivi che coinvolgono i dipendenti nonché i soggetti che

intrattengono rapporti con l’amministrazione: ci si propone di implementare un canale di

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15

comunicazione dedicato alla segnalazione (dall'esterno dell'amministrazione, anche in forma

anonima, ed in modalità informale) di episodi di cattiva amministrazione, conflitto

d'interessi, corruzione, avvalendosi dell’ufficio per la relazione con il pubblico (U.R.P.),

quale rete organizzativa che opera come interfaccia comunicativa interno/esterno;

2) attività di vigilanza nei confronti di enti e società partecipate e controllate con riferimento

all’adozione e attuazione del PTPC o di adeguamento del modello di cui all’art. 6 del D.Lgs.

231/2001: il Piano Nazionale Anticorruzione prevede che “Al fine di dare attuazione alle

norme contenute nella l. n. 190/2012 gli enti pubblici economici e gli enti di diritto privato

in controllo pubblico, di livello nazionale o regionale/locale sono tenuti ad introdurre e ad

implementare adeguate misure organizzative e gestionali. Per evitare inutili ridondanze

qualora questi enti adottino già modelli di organizzazione e gestione del rischio sulla base

del d.lgs. n. 231 del 2001 nella propria azione di prevenzione della corruzione possono fare

perno su essi, ma estendendone l’ambito di applicazione non solo ai reati contro la pubblica

amministrazione previsti dalla l. n. 231 del 2001 ma anche a tutti quelli considerati nella l.

n. 190 del 2012 , dal lato attivo e passivo, anche in relazione al tipo di attività svolto

dall’ente (società strumentali/società di interesse generale). Tali parti dei modelli di

organizzazione e gestione, integrate ai sensi della l. n. 190 del 2012 e denominate Piani di

prevenzione della corruzione, debbono essere trasmessi alle amministrazioni pubbliche

vigilanti ed essere pubblicati sul sito istituzionale. Gli enti pubblici economici e gli enti di

diritto privato in controllo pubblico, di livello nazionale o regionale/locale devono, inoltre,

nominare un responsabile per l’attuazione dei propri Piani di prevenzione della corruzione,

che può essere individuato anche nell’organismo di vigilanza previsto dall’art. 6 del d.lgs.

n. 231 del 2001, nonché definire nei propri modelli di organizzazione e gestione dei

meccanismi di accountability che consentano ai cittadini di avere notizie in merito alle

misure di prevenzione della corruzione adottate e alla loro attuazione. L’amministrazione

che esercita la vigilanza verifica l’avvenuta introduzione dei modelli da parte dell’ente

pubblico economico o dell’ente di diritto privato in controllo pubblico. L’amministrazione e

l’ente vigilato organizzano un idoneo sistema informativo per monitorare l’attuazione delle

misure sopra indicate. I sistemi di raccordo finalizzati a realizzare il flusso delle

informazioni, compresa l’eventuale segnalazione di illeciti, con l’indicazione dei referenti

sono definiti rispettivamente nel P.T.P.C. dell’amministrazione vigilante e nei Piani di

prevenzione della corruzione predisposti dagli enti pubblici economici e dagli enti privati in

controllo pubblico”;

3) rotazione del personale: nell’ipotesi di un’eventuale azione di riassetto organizzativo

dell’ente ci si propone di individuare alcuni criteri per attuare la rotazione del personale

dirigenziale e del personale con funzioni di responsabilità operante nella aree a più elevato

rischio di corruzione;

4) verifiche sulla veridicità delle dichiarazioni rese dagli interessati in tema di insussistenza

delle cause di inconferibilità di incarichi dirigenziali e monitoraggio per verificare la

presenza di situazioni di incompatibilità per incarichi dirigenziali; “l’accertamento avviene

mediante dichiarazione sostitutiva di certificazione resa dall’interessato nei termini e alle

condizioni dell’art. 46 del D.P.R. n. 445 del 2000 pubblicata sul sito dell’amministrazione o

dell’ente pubblico o privato conferente (art. 20 d.lgs. n. 39 del 2013);

5) aggiornamento del “Regolamento sugli incarichi conferiti o autorizzati ai dipendenti

camerali e ai dipendenti di altre pubbliche amministrazioni ex art. 53 Dlgs. 165/2001” e

implementazione di monitoraggi per verificare la presenza di incarichi extra-istituzionali

non autorizzati;

6) attivazione di una procedura per la raccolta di segnalazioni di illeciti da parte di dipendenti

dell’amministrazione: ci si propone di attivare un canale differenziato e riservato per

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16

ricevere le segnalazioni la cui gestione si ipotizza di affidarla ad un ristrettissimo nucleo di

persone (2/3). Si prevedranno codici sostitutivi dei dati identificativi del denunciante e verrà

adottato il modello predisposto da A.N.A.C. per ricevere le informazioni ritenute utili per

individuare gli autori della condotta illecita e le circostanze del fatto;

7) monitoraggi per verificare il rispetto del divieto di prestare attività lavorativa (a titolo di

lavoro subordinato o di lavoro autonomo) per i tre anni successivi alla cessazione del

rapporto nei confronti dei destinatari di provvedimenti adottati o di contratti conclusi con

l’apporto decisionale del dipendente (cessato);

8) adozione di un Regolamento di disciplina dell'applicazione delle sanzioni di cui all'art. 47

del D.lgs. 33/2013 al fine di recepire le indicazioni di Anac di cui alla deliberazione n.

66/2013;

9) verifica della sussistenza di eventuali precedenti penali a carico dei dipendenti e/o dei

soggetti cui si intende conferire incarichi nelle seguenti circostanze: all’atto della

formazione delle commissioni per l’affidamento di commesse o di commissioni di concorso;

all’atto del conferimento degli incarichi dirigenziali e degli altri incarichi previsti dall’art. 3

del d.lgs. n. 39 del 2013; all’atto dell’assegnazione di dipendenti dell’area direttiva agli

uffici che presentano le caratteristiche indicate dall’art. 35 bis del d.lgs. n. 165 del 2001

[“Coloro che sono stati condannati, anche con sentenza non passata in giudicato, per i reati

previsti nel capo I del titolo II del libro secondo del codice penale: a) non possono fare

parte, anche con compiti di segreteria, di commissioni per l'accesso o la selezione a

pubblici impieghi; b) non possono essere assegnati, anche con funzioni direttive, agli uffici

preposti alla gestione delle risorse finanziarie, all'acquisizione di beni, servizi e forniture,

nonché alla concessione o all'erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari

o attribuzioni di vantaggi economici a soggetti pubblici e privati; c) non possono fare parte

delle commissioni per la scelta del contraente per l'affidamento di lavori, forniture e servizi,

per la concessione o l'erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari,

nonché per l'attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere”]; Si prevede di

accertare l’eventualità di precedenti penali mediante acquisizione d’ufficio ovvero mediante

dichiarazione sostitutiva di certificazione resa dall’interessato nei termini e alle condizioni

dell’art. 46 del d.P.R. n. 445 del 2000. Se all’esito della verifica risultassero a carico del

personale interessato dei precedenti penali per delitti contro la pubblica amministrazione,

l’incarico non verrà conferito e si applicheranno le misure previste dall’art. 3 del d.lgs. n. 39

del 2013;

10) programmazione di ulteriore attività formativa di aggiornamento nei confronti del personale

dipendente con particolare riferimento ai contenuti del presente Piano Triennale di

prevenzione della corruzione e nell’eventualità di processi riorganizzativi della struttura

dell’ente.

Nell’anno 2015 troveranno altresì continuità le misure trasversali già implementate nell’ambito

del P.T.P.C. 2014-2016, ovvero:

1) gli adempimenti in tema di trasparenza che costituiscono specifica sezione del presente

Piano e dei quali si riferisce in successivo paragrafo;

2) l’informatizzazione dei processi, che per l’anno 2015 si prevede riguardi ulteriori aspetti del

ciclo contabile attivo e passivo con particolare riferimento all’emissione di fatture;

3) l’accesso telematico a dati, documenti e procedimenti e il riutilizzo dei dati, documenti e

procedimenti ai sensi del d.lgs. n. 82/2005) che trova specifica disciplina in apposito

segmento nella sezione “Amministrazione trasparente” del sito internet camerale;

4) il monitoraggio sul rispetto dei termini procedimentali con pubblicazione degli esiti sempre

nella sezione “Amministrazione trasparente” del sito internet camerale.

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17

TEMPI E MODALITÀ DI CONTROLLO DELL’EFFICACIA DEL P.T.P.C.

L’implementazione del P.T.P.C. deve essere accompagnata da una costante verifica della

pertinenza e dell’efficacia dell’azione. A tal fine è necessario un monitoraggio costante, visto che

i rischi identificati possono evolversi o possono insorgerne dei nuovi, tali da rendere le azioni

programmate meno efficaci o, addirittura, inadeguate.

Un sistema di misurazione è costituito dal complesso di azioni e strumenti finalizzati a

quantificare tutte le dimensioni (efficienza, efficacia, qualità, etc…) necessarie a verificare il

livello e lo stato di perseguimento degli obiettivi, al fine di mettere i decisori nella condizione di

pervenire a scelte razionali.

Gli elementi fondamentali di un sistema di misurazione sono: indicatori – target – infrastruttura -

risorse di supporto.

Si fa quindi seguire schema base degli obiettivi del presente P.T.P.C. 2015-2017 e dei relativi

target di risultato:

MISURA AMBITO SERVIZIO DI

RIFERIMENTO

RESPONSABILE

DELLA

MISURA

TARGET DI

ATTUAZIONE

Attivazione procedura di

sensibilizzazione verso la

società civile

Tra

sver

sale

a t

utt

i i

pro

cess

i d

ell’

ente

Servizio Affari

Generali, Gestione

risorse umane,

sanzioni

Dirigenza

camerale e

Responsabile

prevenzione

corruzione

2° semestre

2015

Attivazione vigilanza verso

enti/società partecipate

1° semestre

2015

Rotazione del personale In caso di

riorganizzazione

Attuazione verifiche in tema di

insussistenza cause di

inconferibilità e incompatibilità

1° semestre

2015

Aggiornamento Regolamento

conferimento/autorizzazione

incarichi a dipendenti

30/09/2015

Attivazione procedura per

Segnalazioni di illecito da parte

di dipendenti

2° semestre

2015

Attuazione verifiche successive

alla cessazione del rapporto di

lavoro

100% dei casi

Adozione di Regolamento di

disciplina dell'applicazione delle

sanzioni di cui all'art. 47 del

D.lgs. 33/2013

30/06/2015

Attivazione verifica della

sussistenza di eventuali

precedenti penali

100% dei casi

Organizzazione di percorsi di

Formazione al personale

2° semestre

2015

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18

5. IL PROGRAMMA TRIENNALE DELLA TRASPARENZA E DELL’INTEGRITA’

L’emanazione del D. Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 ha impegnato considerevolmente l’Ente

camerale, chiamato a confrontarsi con l’applicazione di una normativa di non sempre facile

lettura e attuazione, in particolare laddove si rende necessario contemperare l’obbligo di

trasparenza e pubblicità delle informazioni con l’esigenza di tutelare la riservatezza di dati

personali, altrettanto meritevole di tutela, secondo quanto indicato dal Garante per la protezione

dei dati personali. Ci riferisce, in particolar modo, ai dati relativi alla situazione patrimoniale

degli organi di indirizzo politico che l’art. 14 del D. Lgs. 33/2013 impone di pubblicare, in

relazione ai quali, solo nei primi mesi dell’anno 2014, dopo un alternarsi di orientamenti in un

senso o nell’altro si è pervenuti ad una decisione definitiva favorevole alla pubblicazione.

Rinviando per l’assolvimento degli specifici obblighi di pubblicazione all’attestazione che l’OIV

è tenuta a rendere entro il 31 gennaio, ci si limita in questa sede ad evidenziare che la rilevazione

avvenuta nel gennaio 2014 ha avuto esito positivo con l’attestazione che l’Organo di Valutazione

ha prodotto in merito all’assolvimento degli obblighi di pubblicazione di cui alla deliberazione

CIVIT n. 71/2013, della quale si è dato conto all’interno della sezione Amministrazione

Trasparente.

Parallelamente l’Ente camerale ha provveduto ad approvare con determinazione d’urgenza del

Presidente n. 4/2014 il “Piano Triennale per la trasparenza e l’integrità 2014-2016” che

costituisce una sezione del P.T.P.C. 2014-2016; lo stato di attuazione è pubblicato sul sito

internet camerale con periodicità annuale tuttavia attraverso il sito www.magellanopa.it/bussola

il Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione ha elaborato un sistema di

monitoraggio on line (C.D. “Bussola della Trasparenza”) che consente alle PP.AA. e ai cittadini

di utilizzare strumenti per l’analisi e il monitoraggio dei siti in materia di trasparenza. Nell’anno

risultavano soddisfatti 67 indicatori su 67 ovvero il 100% degli stessi.

In data 16.01.2015 l’OIV, ai sensi dell’art. 14, c. 4, lett. g), del d.lgs. n. 150/2009 e delle delibere

A.N.AC. nn. 50/2013 e 148/2014, ha effettuato quindi la verifica sulla pubblicazione, sulla

completezza, sull’aggiornamento e sull’apertura del formato di ciascun documento, dato ed

informazione elencati nella “Griglia di rilevazione al 31 dicembre 2014 della delibera A.N.AC.

n. 148/2014”. L’OIV ha svolto gli accertamenti, tenendo anche conto dei risultati e degli

elementi emersi dall’attività di controllo sull’assolvimento degli obblighi di pubblicazione svolta

dal Responsabile della trasparenza ai sensi dell’art. 43, c. 1, del d.lgs. n. 33/2013. Sulla base di

tale analisi l’OIV ha attestato “la veridicità* e l’attendibilità, alla data dell’attestazione, di

quanto riportato nell’Allegato 1 [ovvero la Griglia di rilevazione] rispetto a quanto pubblicato

sul sito dell’amministrazione www.re.camcom.gov.it”.

Il Piano Triennale per la trasparenza e l’integrità è, infine, stato a sua volta aggiornato con

l’adozione per il triennio 2015-2017; si rinvia, quanto ai contenuti, al medesimo documento

approvato con apposita deliberazione della Giunta Camerale che sarà poi integrato, a regime,

nella presente sezione del P.T.P.C.

Programma Triennale della Trasparenza e Integrità 2015-2017

6. LA FORMAZIONE IN TEMA DI ANTICORRUZIONE

La formazione riveste un’importanza cruciale nell’ambito della prevenzione della corruzione.

Infatti, una formazione adeguata consente di raggiungere i seguenti obiettivi:

l’attività amministrativa è svolta da soggetti consapevoli: la discrezionalità è esercitata

sulla base di valutazioni fondate sulla conoscenza e le decisioni sono assunte “con

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cognizione di causa”; ciò comporta la riduzione del rischio che l’azione illecita sia

compiuta inconsapevolmente;

la conoscenza e la condivisione degli strumenti di prevenzione (politiche, programmi,

misure) da parte dei diversi soggetti che a vario titolo operano nell’ambito del processo di

prevenzione;

la creazione di una base omogenea minima di conoscenza, che rappresenta

l’indispensabile presupposto per programmare la rotazione del personale;

la creazione della competenza specifica necessaria per il dipendente per svolgere la

nuova funzione da esercitare a seguito della rotazione;

la creazione di competenza specifica per lo svolgimento dell’attività nelle aree a più

elevato rischio di corruzione;

l’occasione di un confronto tra esperienze diverse e prassi amministrative distinte da

ufficio ad ufficio, reso possibile dalla compresenza di personale “in formazione”

proveniente da esperienze professionali e culturali diversificate; ciò rappresenta

un’opportunità significativa per coordinare ed omogeneizzare all’interno dell’ente le

modalità di conduzione dei processi da parte degli uffici, garantendo la costruzione di

“buone pratiche amministrative” a prova di impugnazione e con sensibile riduzione del

rischio di corruzione;

la diffusione degli orientamenti giurisprudenziali sui vari aspetti dell’esercizio della

funzione amministrativa, indispensabili per orientare il percorso degli uffici, orientamenti

spesso non conosciuti dai dipendenti e dai dirigenti anche per ridotta disponibilità di

tempo da dedicare all’approfondimento;

evitare l’insorgere di prassi contrarie alla corretta interpretazione della norma di volta in

volta applicabile;

la diffusione di valori etici, mediante l’insegnamento di principi di comportamento

eticamente e giuridicamente adeguati.

Sono state previste una serie di iniziative formative a favore del personale dipendente, alcune a

“docenza interna” altre avvalendosi di esperti esterni perlopiù nell’ambito del Programma

formativo regionale sviluppato unitamente alle altre Camere emiliano-romagnole con il

coordinamento di Unioncamere regionale; nell’elenco che segue si evince come alcune iniziative

sono specificamente sul tema della L. 190/2012 e hanno coinvolto, a vari livelli, tutto il

personale dipendente altre invece riguardano le attività proprie degli enti camerali in un’ottica di

condivisione di “buone prassi” con la partecipazione dei rispettivi addetti; altre ancora sono

tipicamente di aggiornamento normativo o squisitamente tecniche pertanto non verranno

menzionate in quanto non hanno diretta applicazione sul tema in argomento:

Formazione in tema di anticorruzione e trasparenza:

è stato realizzato un momento formativo ed informativo di carattere generale in tema di

Codice di comportamento dei dipendenti e di prevenzione della corruzione ai sensi della

Legge 190/2012 presso l’ente camerale, con docenza interna, articolandolo in tre sessioni

al fine di garantire la partecipazione di tutto il personale camerale. Le sessioni si sono

tenute il 22 e il 23 maggio 2014 mentre la terza il giorno 11 giugno 2014;

il 22 dicembre 2014 ha avuto luogo un’altra iniziativa formativa di carattere generale, a

docenza di esperto esterno, destinata a tutti i dipendenti camerali;

parallelamente la medesima giornata si è svolta una sessione formativa di carattere

specifico per il personale dirigenziale, le posizioni organizzative nonché tutto il personale

di categoria D;

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su iniziativa di Unioncamere nazionale è stato realizzato un incontro in webconference

propedeutico alla redazione del Piano Triennale di prevenzione della corruzione che ha

visto la partecipazione del personale incaricato dell’attività istruttoria relativa;

nell’ambito del Piano Formativo Unioncamere:

corso sulla “normativa anticorruzione” con la partecipazione del Responsabile del

servizio di riferimento per l’argomento,

corso su “Incompatibilità e codice di comportamento dei dipendenti” con la

partecipazione di un funzionario appartenente al servizio di riferimento per il tema,

corso su “Responsabilità dei pubblici dipendenti amministrativa e civile” per 3 unità,

corso su “Disciplina sulla trasparenza” (2 unità),

Formazione relativa ad attività/procedure delle Camere di commercio:

nell’ambito del Piano Formativo Unioncamere sono stati sviluppati i seguenti momenti

formativi: “il codice dell’amministrazione digitale” (n. 1 unità), “le società partecipate

dalle CCIAA” (n. 2 unità), “la semplificazione amministrativa, l’autocertificazione e i

controlli” (n. 1 unità), ”piano della performance, gestione del piano in corso d’anno e

relazione sulla performance” (n. 2 unità), “gli appalti pubblici, le acquisizioni di beni e

servizi: vincoli, condizioni e verifica dei requisiti” (n. 1 unità), “le attività soggette

all’accertamento dei requisiti da parte della Camera di commercio” (n. 1 unità);

Infocamere è stata coinvolta per l’automazione di alcune procedure dell’ente camerale

con particolare riferimento alla fase di liquidazione delle fatture passive ma anche con

riferimento ad un’applicazione strumentale alla pubblicazione on-line di dati ai sensi del

D.Lgs. 33/2013;

Universitas mercatorum, a beneficio delle Camere del sistema ha realizzato, e terminerà

nei primi mesi del 2015, una serie di incontri in web-conference denominati “Piano

formativo in materia di vigilanza del mercato e sicurezza dei prodotti” che approfondisce

tutte le fasi del procedimento sanzionatorio in capo agli enti camerali (procedimento che

è tra le aree “obbligatorie” di rischio);

7. CODICE DI COMPORTAMENTO E DIFFUSIONE DI BUONE PRATICHE

Nel rispetto della normativa vigente è stato adottato nel termine del 31.01.2014 il Codice di

comportamento della Camera di commercio di Reggio Emilia il quale costituisce un’integrazione

ed ulteriore specifica di quello emanato con D.P.R. 62/2013.

E’ stato previsto espressamente che la violazione dei doveri di comportamento contenuti nei

codici, anche quelli previsti dai codici adottati dalle singole amministrazioni, costituisca fonte

diretta di responsabilità disciplinare per i pubblici dipendenti; in ciò si differenzia dal “Codice di

comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni”, adottato con decreto del

Ministro per la funzione pubblica 28 novembre 2000, che demandava ai contratti collettivi il

coordinamento con le previsioni in materia di responsabilità disciplinare.

I “nuovi” codici individuano quindi norme precettive che stabiliscono i doveri di comportamento

dei pubblici dipendenti (doveri che vanno ad integrare quelli d’ufficio e le altre ipotesi di

responsabilità disciplinare previsti dalle norme di legge, di regolamento o dai contratti collettivi)

rinviando, per quanto riguarda l’individuazione delle sanzioni disciplinari da applicare e il

procedimento di irrogazione delle stesse, alle norme vigenti sulla responsabilità e sul

procedimento disciplinare.

Circa la procedura di approvazione del Codice, l’ente si è relazionato alle espresse indicazioni

dell’art. 54, comma 5, del D.Lgs. n. 165/2001 e dell’art. 1, comma 2, del D.P.R. n. 62/2013

seguendo sia per la procedura che per i contenuti specifici, le linee guida in materia di codici di

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comportamento delle pubbliche amministrazioni elaborate dalla CIVIT ed approvate

definitivamente con delibera n. 75/2013. La “procedura aperta” è stata attuata mediante la

pubblicazione sul sito web istituzionale di avviso con il quale sono stati invitati tutti i soggetti

interessati a fornire in merito eventuali proposte e/o riflessioni e/o contributi, da trasmettere

all’amministrazione su apposito modello predefinito ed il codice è stato altresì inviato

all’organizzazioni sindacali e alle rsu dell’ente.

Il Codice in concreto è stato predisposto sulla base di un format che l’Unione nazionale delle

Camere di commercio ha fatto pervenire alle amministrazioni nel dicembre 2013 e che era frutto

di un gruppo di lavoro costituito da colleghi di altre Camere di commercio, indi è stato acquisito

il parere obbligatorio dell’OIV dell’ente camerale e pubblicato sul sito web ad adozione

avvenuta.

Dopo l’adozione il Codice di comportamento della Camera di commercio di Reggio Emilia, con

ordine di servizio n. 4/2014 è stato trasmesso ai dipendenti “con la raccomandazione/invito ad

attenersi scrupolosamente a quanto ivi contenuto”, trasmettendolo “anche attraverso l’invio del

presente ordine di servizio alla casella e-mail di ciascun dipendente camerale” ed informando

che “Il codice di comportamento è stato altresì pubblicato sul sito internet istituzionale della

scrivente nella sezione Amministrazione trasparente – Disposizioni generali – Atti generali”. E’

stato altresì oggetto di illustrazione nell’ambito di un momento formativo di cui già riferito in nel

paragrafo precedente.

Codice di comportamento C.c.i.a.a. Reggio Emilia

8. ALTRE INIZIATIVE

L’astensione in caso di conflitto di interessi

L’art. 1, comma 41, della l. n. 190 ha introdotto l’art. 6 bis nella l. n. 241 del 1990, rubricato

“Conflitto di interessi”. La disposizione stabilisce che “Il responsabile del procedimento e i

titolari degli uffici competenti ad adottare i pareri, le valutazioni tecniche, gli atti

endoprocedimentali e il provvedimento finale devono astenersi in caso di conflitto di interessi,

segnalando ogni situazione di conflitto, anche potenziale.”.

La norma contiene due prescrizioni:

è stabilito un obbligo di astensione per il responsabile del procedimento, il titolare

dell’ufficio competente ad adottare il provvedimento finale ed i titolari degli uffici

competenti ad adottare atti endoprocedimentali nel caso di conflitto di interesse anche

solo potenziale;

è previsto un dovere di segnalazione a carico dei medesimi soggetti.

La norma persegue una finalità di prevenzione che si realizza mediante l’astensione dalla

partecipazione alla decisione (sia essa endoprocedimentale o meno) del titolare dell’interesse,

che potrebbe porsi in conflitto con l’interesse perseguito mediante l’esercizio della funzione e/o

con l’interesse di cui sono portatori il destinatario del provvedimento, gli altri interessati e contro

interessati.

La norma va letta in maniera coordinata con la disposizione inserita nel Codice di

comportamento “nazionale” di cui al D.P.R. 62/2013. L’art. 7 di questo decreto infatti prevede

che “Il dipendente si astiene dal partecipare all'adozione di decisioni o ad attività che possano

coinvolgere interessi propri, ovvero di suoi parenti affini entro il secondo grado, del coniuge o

di conviventi oppure di persone con le quali abbia rapporti di frequentazione abituale, ovvero,

di soggetti od organizzazioni con cui egli o il coniuge abbia causa pendente o grave inimicizia o

rapporti di credito o debito significativi, ovvero di soggetti od organizzazioni di cui sia tutore,

curatore, procuratore o agente, ovvero di enti, associazioni anche non riconosciute, comitati,

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società o stabilimenti di cui egli sia amministratore o gerente o dirigente. Il dipendente si

astiene in ogni altro caso in cui esistano gravi ragioni di convenienza. Sull'astensione decide il

responsabile dell’ufficio di appartenenza.”.

Tale disposizione contiene una tipizzazione delle relazioni personali o professionali sintomatiche

del possibile conflitto di interesse. Essa contiene anche una clausola di carattere generale in

riferimento a tutte le ipotesi in cui si manifestino “gravi ragioni di convenienza”.

La segnalazione del conflitto deve essere indirizzata al dirigente, il quale, esaminate le

circostanze, valuta se la situazione realizza un conflitto di interesse idoneo a ledere l’imparzialità

dell’agire amministrativo. Il dirigente destinatario della segnalazione deve valutare

espressamente la situazione sottoposta alla sua attenzione e deve rispondere per iscritto al

dipendente medesimo sollevandolo dall’incarico oppure motivando espressamente le ragioni che

consentono comunque l’espletamento dell’attività da parte di quel dipendente. Nel caso in cui sia

necessario sollevare il dipendente dall’incarico esso dovrà essere affidato dal dirigente ad altro

dipendente ovvero, in carenza di dipendenti professionalmente idonei, il dirigente dovrà avocare

a sé ogni compito relativo a quel procedimento. Qualora il conflitto riguardi il dirigente a

valutare le iniziative da assumere sarà il responsabile per la prevenzione.

La violazione sostanziale della norma, che si realizza con il compimento di un atto illegittimo, dà

luogo a responsabilità disciplinare del dipendente suscettibile di essere sanzionata con

l’irrogazione di sanzioni all’esito del relativo procedimento, oltre a poter costituire fonte di

illegittimità del procedimento e del provvedimento conclusivo dello stesso, quale sintomo di

eccesso di potere sotto il profilo dello sviamento della funzione tipica dell’azione

amministrativa.

Il Codice di comportamento integrativo, adottato dall’ente, ha disciplinato la procedura non solo

con riferimento a tale aspetto ma anche con riferimento alla previsione dell’art. 6

“Comunicazione degli interessi finanziari e conflitti di interesse” predisponendo apposita

modulistica che è stata resa disponibile nell’intranet camerale ed illustrata a tutto il personale

dipendente nell’incontro “plenario” in tre sessioni menzionato in precedenza unitamente a

modulistica preparata anche con riferimento alla disposizione dell’art. 5 in tema di

“Partecipazione ad associazioni e organizzazioni”.

Con ordine di servizio n. 9/2014 sono state ribadite le istruzioni in merito già fornite negli

incontri citati fissando termine per la consegna delle dichiarazioni riferite alla “Partecipazione ad

associazioni e organizzazioni” e alla “Comunicazione degli interessi finanziari e conflitti di

interesse” che, quale momento di partenza dell’adempimento, riguarda indistintamente tutto il

personale dipendente. La dichiarazione afferente l’obbligo di astensione è viceversa da

presentare al verificarsi della circostanza.

Dalle comunicazioni pervenute non sono emerse posizioni conflittuali mentre, ad oggi, non

risultano pervenute comunicazioni ai sensi dell’art. 7 del D.P.R. 62/2013 in tema di astensione.

*****

Il P.T.P.C. 2015-2017 è costituito dal presente documento e da n. 3 allegati:

- allegato 1: Catalogo dei rischi, misure di rischio obbligatorie, indici per la valutazione del

rischio;

- allegato 2: schede di rischio;

- allegato 3: sintesi adempimenti in materia di anticorruzione anno 2015.

IL SEGRETARIO GENERALE

(Dott. Michelangelo Dalla Riva)

IL PRESIDENTE

(Stefano Landi)

Atto sottoscritto con firma digitale ai sensi del D.Lgs. n. 82 del 07/03/2005 e s.m.i.

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Piano di prevenzione della corruzione 2015-2017

Allegato 1:

� Catalogo dei rischi,

� misure di rischio obbligatorie e ulteriori,

� indici per la valutazione del rischio.

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CATALOGO DEI RISCHI - AREE E RELATIVI RISCHI Categoria di evento rischioso

CR.1 Pilotamento delle procedure

CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenza

CR.3 Conflitto di interessi

CR.4 Manipolazione o utilizzo improprio delle informazioni o della documentazione

CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo

CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità

CR.7 Atti illeciti

A) Acquisizione e progressione del personaleRA.01 inserimento nel bando di criteri/clausole deputate a favorire soggetti predeterminatiRA.02 nomina pilotata dei componenti della commissione di valutazione CR.1 Pilotamento delle procedureRA.03 diffusione di informazioni relative al bando prima della pubblicazione CR.1 Pilotamento delle procedureRA.04 utilizzo artificioso dell'istituto della riapertura dei termini al fine di consentire la partecipazione di soggetti predeterminati CR.1 Pilotamento delle procedureRA.05 costruzione ad hoc del campione da sottoporre a verifica/controllo CR.1 Pilotamento delle procedure

RA.06 alterazione della graduatoriaRA.07 formulazione di criteri di valutazione non adeguatamente e chiaramente definiti CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenzaRA.08 brevità strumentale del periodo di pubblicazione del bando CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenzaRA.09 inadeguata pubblicità degli esiti della selezione CR.3 Conflitto di interessiRA.10 pubblicità del bando in periodi in cui l'accesso e l'attenzione verso tali informazioni è ridotto CR.3 Conflitto di interessiRA.11 assenza della necessaria indipendenza del decisore in situazioni, anche solo apparenti, di conflitto di interesse CR.3 Conflitto di interessie i candidati CR.3 Conflitto di interessiRA.13 assenza di rotazione del conferimento degli incarichi di presidente e componente della commissione CR.3 Conflitto di interessi

RA.14 mancata o insufficiente verifica della completezza della documentazione presentata

RA.15 mancata o insufficiente verifica della coerenza della documentazione presentataRA.16 valutazioni della commissione volte a favorire soggetti predeterminati CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalitàRA.17 motivazione incongrua del provvedimento CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalitàRA.18 accettazione consapevole di documentazione falsa CR.7 Atti illeciti

RA.19 mancato rispetto dell'ordine cronologico delle istanze

RA.20 trasferimento di dipendenti non aventi diritto e mancato trasferimento di dipendenti aventi titoloRA.21 improprio ricorso a risorse umane esterne CR.7 Atti illecitiRA.22 Individuazione di fabbisogni quantitativamente e qualitativamente non coerenti con la mission dell'ente CR.1 Pilotamento delle procedureB) Affidamento di lavori, servizi e fornitureRB.01 accordi collusivi tra le imprese partecipanti a una gara volti a manipolarne gli esiti, utilizzando il meccanismo del subappalto come modalità per distribuire i vantaggi dell’accordo a tutti i partecipanti allo stesso CR.1 Pilotamento delle procedureRB.02 definizione dei requisiti di accesso alla gara e, in particolare, dei requisiti tecnico-economici dei concorrenti al fine di favorire un’impresa (es.: clausole dei bandi che stabiliscono requisiti di qualificazione) CR.1 Pilotamento delle procedure

RB.03 uso distorto del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, finalizzato a favorire un’impresa CR.1 Pilotamento delle procedureRB.04 utilizzo della procedura negoziata e abuso dell’affidamento diretto al di fuori dei casi previsti dalla legge al fine di favorire un’impresa CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalitàRB.05 ammissione di varianti in corso di esecuzione del contratto per consentire all’appaltatore di recuperare lo sconto effettuato in sede di gara o di conseguire extra guadagni CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalitàRB.06 abuso del provvedimento di revoca del bando al fine di bloccare una gara il cui risultato si sia rivelato diverso da quello atteso o di concedere un indennizzo all’aggiudicatario CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalitàRB.07 elusione delle regole di affidamento degli appalti, mediante l’improprio utilizzo del modello procedurale dell’affidamento delle concessioni al fine di agevolare un particolare soggettoRB.08 formulazione di requisiti di aggiudicazione non adeguatamente e chiaramente definiti CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenza

RB.09 mancata o insufficente verifica della completezza/coerenza della documentazione presentataRB.10 accettazione consapevole di documentazione falsa CR.7 Atti illecitiRB.12 definizione di un fabbisogno non rispondente a criteri di efficienza/efficacia/economicità dell'azione amministrativa CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalitàRB.13 definizione di uno strumento/istituto non rispondente a criteri di efficienza/efficacia/economicità dell'azione amministrativa CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalitàRB.14 nomina pilotata dei componenti della commissione di valutazione CR.1 Pilotamento delle procedureRB.15 diffusione di informazioni relative al bando prima della pubblicazione CR.1 Pilotamento delle procedureRB.16 utilizzo artificioso dell'istituto della riapertura dei termini al fine di consentire la partecipazione di soggetti predeterminati CR.1 Pilotamento delle procedureRB.17 inadeguato controllo di conformità del prodotto/servizio rispetto ai requisiti stabiliti CR.1 Pilotamento delle procedureRB.18 omissione dell'applicazione di sanzioni dovute CR.7 Atti illecitiRB.19 utilizzo artificioso del ricorso ali sistemi alternativi di risoluzione delle controversie per favorire un soggetto predeterminato CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalitàRB.20 costruzione ad hoc del campione da sottoporre a verifica/controllo CR.1 Pilotamento delle procedure

RB.21 alterazione della graduatoriaRB.22 formulazione di criteri di valutazione non adeguatamente e e chiaramente definiti CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenzaRB.23 brevità strumentale del periodo di pubblicazione del bando CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenzaRB.24 inadeguata pubblicità degli esiti della selezione CR.3 Conflitto di interessiRB.25 pubblicità del bando in periodi in cui l'accesso e l'attenzione verso tali informazioni è ridotto CR.3 Conflitto di interessiRB.26 assenza della necessaria indipendenza del decisore in situazioni, anche solo apparenti, di conflitto di interesse CR.3 Conflitto di interessie i candidati CR.3 Conflitto di interessiRB.28 assenza di rotazione del conferimento degli incarichi di presidente e componente della commissione CR.3 Conflitto di interessiRB.29 mancata o insufficiente verifica della completezza della documentazione presentataRB.30 mancata o insufficiente verifica della coerenza della documentazione presentataRB.31 valutazioni della commissione volte a favorire soggetti predeterminati CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalitàRB.32 motivazione incongrua del provvedimento CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalitàRB.33 accettazione consapevole di documentazione falsa CR.7 Atti illecitiRB.34 mancato rispetto dell'ordine cronologico delle istanzeRB.35 mancata o insufficiente verifica in sede di collaudoRB.36 pagamento non giustificato CR.7 Atti illecitiRB.37 inadeguata applicazione delle norme sulla tracciabilità finanziaria CR.7 Atti illecitiRB.38 mancata o insufficiente verifica dell'effettivo stato avanzamento lavori rispetto al cronoprogramma RB.39 inadeguato controllo di conformità del prodotto/servizio rispetto ai requisiti stabiliti

In questo foglio, per ciascuna area, vengono inseriti i relativi possibili rischi.I rischi vengono identificati:- mediante consultazione e confronto tra i soggetti coinvolti, tenendo presenti le specificità di ciascuna amministrazione, di ciascun processo e del livello organizzativo a cui il processo o la sottofase si colloca;- un utile contributo può essere dato dai dati tratti dall’esperienza e, cioè, dalla considerazione di precedenti giudiziali (in particolare, i procedimenti e le decisioni penali o di responsabilità amministrativa) o disciplinari (procedimenti avviati, sanzioni irrogate) che hanno interessato l’amministrazione, nonché la considerazione dei criteri indicati nella Tabella Allegato 5 del P.N.A.: “La valutazione del livello di rischio”, colonna sinistra (discrezionalità, rilevanza esterna, complessità del processo, valore economico, razionalità del processo, controlli), e colonna destra (impatto economico; impatto organizzativo, economico e di immagine) prescindendo in questa fase dall’attribuzione del valore numerico (che sarà invece utilizzato nelle successive fasi dell’analisi e della ponderazione).

CR.1 Pilotamento delle procedure

CR. 4 Manipolazione o utilizzo improprio delle informazioni o della documentazione

CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo

CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo

CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo

CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo

CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo

CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo

CR. 4 Manipolazione o utilizzo improprio delle informazioni o della documentazione

CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controlloCR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo

CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controlloCR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo

CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controlloCR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo

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Categoria di evento rischiosoCR.1 Pilotamento delle procedureCR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenzaCR.3 Conflitto di interessi

CATALOGO DEI RISCHI - AREE E RELATIVI RISCHICR.4 Manipolazione o utilizzo improprio delle informazioni o della documentazione

CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controlloCR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalitàCR.7 Atti illeciti

C) Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari privi di effetto economico diretto ed immediato per il destinatarioRC.01 motivazione incongrua del provvedimento CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalitàRC.02 disparità di trattamento per valutazioni di casi analoghi CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità

RC.03 mancato rispetto dell'ordine cronologico delle istanzeRC.04 richiesta pretestuosa di ulteriori elementi istruttori CR.1 Pilotamento delle procedureRC.05 valutazioni della commissione volte a favorire soggetti predeterminati CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalitàRC.06 rilascio attestazioni, certificazioni o autorizzazioni false CR.7 Atti illeciti

RC.07 mancata o insufficiente verifica della completezza della documentazione presentata

RC.08 mancata o insufficiente verifica della coerenza della documentazione presentataRC.09 assenza della necessaria indipendenza del decisore in situazioni, anche solo apparenti, di conflitto di interesse CR.3 Conflitto di interessiRC.10 omissione dell'applicazione di sanzioni dovute CR.7 Atti illecitiRC.11 nomina pilotata dei componenti della commissione di valutazione CR.1 Pilotamento delle procedureRC 12 formulazione di criteri di valutazione non adeguatamente e chiaramente definiti CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenzaRC 13 accettazione consapevole di documentazione falsa CR.7 Atti illecitiD) Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari con effetto economico diretto ed immediato per il destinatarioRD.01 motivazione incongrua del provvedimento CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalitàRD.02 disparità di trattamento per valutazioni di casi analoghi CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità

RD.03 mancato rispetto dell'ordine cronologico delle istanzeRD.04 richiesta pretestuosa di ulteriori elementi istruttori CR.1 Pilotamento delle procedureRD.05 valutazioni della commissione volte a favorire soggetti predeterminati CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalitàRD.06 rilascio attestazioni, certificazioni o autorizzazioni false CR.7 Atti illeciti

RD.07 mancata o insufficiente verifica della completezza della documentazione presentata

RD.08 mancata o insufficiente verifica della coerenza della documentazione presentataRD.09 assenza della necessaria indipendenza del decisore in situazioni, anche solo apparenti, di conflitto di interesse CR.3 Conflitto di interessiRD.10 omissione dell'applicazione di sanzioni dovute CR.7 Atti illecitiRD.11 nomina pilotata dei componenti della commissione di valutazione CR.1 Pilotamento delle procedureRD.12 diffusione di informazioni relative al bando prima della pubblicazione CR.1 Pilotamento delle procedureRD.13 allungamento intenzionale dei tempi di notifica dei provvedimenti CR.1 Pilotamento delle procedureRD.14 disposizione di accertamenti allo scopo di favorire un'impropria decisione finale CR.1 Pilotamento delle procedure

RD.15 alterazione della graduatoriaRD.16 formulazione di criteri di valutazione non adeguatamente e chiaramente definiti CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenzaRD.17 brevità strumentale del periodo di pubblicazione del bando CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenzaRD.18 inadeguata pubblicità degli esiti della valutazione CR.3 Conflitto di interessiRD.19 pubblicità del bando in periodi in cui l'accesso e l'attenzione verso tali informazioni è ridotto CR.3 Conflitto di interessiRD.20 individuazione di priorità non coerenti con i documenti di programmmazione dell'ente CR.3 Conflitto di interessie i candidati CR.3 Conflitto di interessiRD.22 assenza di rotazione nella composizione della commissione di valutazione CR.3 Conflitto di interessiRD.23 motivazione incongrua del provvedimento CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalitàRD.24 accettazione consapevole di documentazione falsa CR.7 Atti illecitiE) Sorveglianza e controlliRE.01 motivazione incongrua del provvedimento CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalitàRE.02 disparità di trattamento per valutazioni di casi analoghi CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità

RE.03 mancato rispetto dell'ordine cronologico delle istanzeRE.04 richiesta pretestuosa di ulteriori elementi istruttori CR.1 Pilotamento delle procedureRE.05 sussistenza di rapporto di parentela, affinità o abituale frequentazione tra i soggetti con potere ispettivo o compiti di valutazione e i soggetti verificati CR.3 Conflitto di interessiRE.06 rilascio attestazioni, certificazioni o autorizzazioni false CR.7 Atti illeciti

RE.07 mancata o insufficiente verifica della completezza della documentazione presentata

RE.08 mancata o insufficiente verifica della coerenza della documentazione presentataRE.09 assenza della necessaria indipendenza del decisore in situazioni, anche solo apparenti, di conflitto di interesse CR.3 Conflitto di interessiRE.10 omissione dell'applicazione di sanzioni dovute CR.7 Atti illecitiRE.11 accettazione consapevole di documentazione falsa CR.7 Atti illeciti

CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo

CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo

CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo

CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo

CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controlloCR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo

CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo

CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controlloCR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo

CR. 4 Manipolazione o utilizzo improprio delle informazioni o della documentazione

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MISURE TRASVERSALI

ELENCO MISURE OBBLIGATORIE ELENCO MISURE ULTERIORI (ALLEGATO 4 PNA) ELENCO MISURE TRASVERSALI OBBLIGATORIE

MO1 - trasparenzaMT1 - Trasparenza: misure obbligatorie indicate nel P.T.T.I.

MO2 - codice di comportamento dell'ente MT2 - Informatizzazione dei processi

MO3 - rotazione del personale addetto alle aree a rischio di corruzione

MT3 - Accesso telematico a dati, documenti e procedimenti

MO4 - astensione in caso di conflitto di interesse

MT4 - Monitoraggio sul rispetto dei tempi medi procedimentali

MO5 - disciplina sulle autorizzazioni allo svolgimento di attività e incarichi extra-istituzionali

MO6 - disciplina sul conferimento di incarichi dirigenziali in caso di particolari attività o incarichi precedenti (cd. pantouflage )

MO7 - disciplina delle specifiche incompatibilità per posizioni dirigenziali

MO8 - disciplina per lo svolgimento di attività successiva alla cessazione del rapporto di lavoro (cd. pantouflage )

MO9 - disciplina per la formazione di commissioni, assegnazioni agli uffici, conferimento di incarichi dirigenziali in caso di condanna penale per diritti contro la P.A.

MO10 - sistemi di tutela del dipendente che effettua segnalazioni di llecito (cd. whistleblower )

MO11 - formazione del personale …

MO12 - patti di integrità …

MO13 - azioni di sensibilizzazione e rapporto con la società civile

MO14 - provvedimenti disciplinari …

In sede di prima applicazione del P.T.P.C. si è ritenuto anche in considerazione, come si vedrà successivamente, che il rischio “corruzione” per i processi camerali si colloca a livello perlopiù basso con qualche occasionale “rischio medio”, e mai “rischio elevato”, di prevedere senz’altro l’implementazione, già immediatamente dal corrente anno, di almeno una prima trance di misure obbligatorie, ritenute concretamente utili, in base all’analisi dei rischi e delle categorie di eventi rischiosi di cui all’allagato al presente documento, ai fini della prevenzione dei fenomeni corruttivi in senso lato, rinviando a successivi aggiornamenti del P.T.P.C. l’introduzione di eventuali ulteriori misure, sia obbligatorie che facoltative, anche in relazione all’esperienza che verrà maturata rispetto alla misure che si intende applicare a partire dall’anno in corso.Le misure che ci si propone di implementare nell’anno 2015 e che costituiscono il fulcro dell’azione della Camera di commercio di Reggio Emilia per l’anno in parola quali ulteriori strumenti atti a prevenire il possibile verificarsi di eventi corruttivi riguarderanno tematiche trasversali all’attività dell’ente stesso e pertanto non strettamente riconducibili ad un determinato specifico processo.

MISURE

Le misure obbligatorie, sono quelle la cui applicazione discende obbligatoriamente dalla legge o da altre fonti normative

Le misure ulteriori, sono quelle che, pur non essendo obbligatorie per legge, sono rese obbligatorie dal loro inserimento nel P.T.P.C. (ALLEGATO 4 del P.N.A.)

Le misure obbligatorie, sono quelle la cui applicazione discende obbligatoriamente dalla legge o da altre fonti normative

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Discrezionalità Impatto organizzativo

Il processo è discrezionale?

Rispetto al totale del personale impiegato nel sing olo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase del processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a. , quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)

Anche sulla base dell'esperienza, il tipo di contro llo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?

No, è del tutto vincolato 1 Fino a circa il 20% 1 Si, costituisce un efficace strumento di neutralizzazione 1E' parzialmente vincolato dalla legge e da atti amministrativi 2 Fino a circa il 40% 2 Si, è molto efficace 2E' parzialmente vincolato solo dalla legge 3 Fino a circa il 60% 3 Si, per una percentuale approssimativa del 50% 3E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari)

4 Fino a circa il 80% 4 Si, ma in minima parte 4

E' altamente discrezionale 5 Fino a circa il 100% 5 No, il rischio rimane indifferente 5

Rilevanza esterna Impatto economico

Il processo produce effetti diretti all'esterno del l'amministrazione di riferimento?

Nel corso deglI ultimi 5 anni sono state pronunciat e sentenze della Corte dei Conti a carico di dipendenti (dirig enti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti della p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o di tipologie anal oghe?

No, ha come destinatario finale un ufficio interno 2 No 1Si, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento5 Si 5

Complessità del processo Impatto reputazionaleSi tratta di un processo che comporta il coinvolgim ento di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi succe ssive per il conseguimento del risultato?

Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo even to o eventi analoghi?

No, il processo coinvolge una sola p.a. 1 No 0Si, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni 3 Non ne abbiamo memoria 1Si, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni 5 Si, sulla stampa locale 2

Si, sulla stampa nazionale 3Si, sulla stampa locale e nazionale 4Si, sulla stampa locale, nazionale e internazionale 5

Valore economico Impatto organizzativo, economico e sull'immagine

Qual è l'impatto economico del processo?

A quale livello può collocarsi il rischio dell'even to (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posiz ione/il ruolo che l'eventuale soggetto riveste nell'organizzazione è elevata, media o bassa?

Ha rilevanza esclusivamente interna 1 A livello di addetto 1Comporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare economico (es. concessione di borsa di studio per studenti)

3 A livello di collaboratore o funzionario 2

Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es. affidamento di appalto)

5 A livello di dirigente di ufficio non generale, ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativa3

A livello di dirigente di ufficio generale 4A livello di capo dipartimento/segretario generale 5

Frazionabilità del processoIl risultato finale del processo può essere raggiun to anche effettuando una pluralità di operazioni di entità economica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicurano lo stesso ri sultato (es. pluralità di affidamenti ridotti)?No 1Si 5Note: (1) Gli indici di probabilità vanno indicati sulla base della valutazione del gruppo di lavoro(2) Gli indici di impatto vanno stimati sulla base di dati oggettivi, ossia di quanto risulta all'amministrazione

VALORI E FREQUENZA DELLA PROBABILITA' VALORI E IMPORTANZA DELL'IMPATTOIL CONTROLLO COME CORREZIONE DELLA PROBABILITA' (Si veda Allegato 1 PNA pag. 27)

Nessuna probabilità 0 Nessun impatto 0 0Improbabile 1 Marginale 1 1Poco probabile 2 Minore 2 2Probabile 3 Soglia 3 3Molto probabile 4 Serio 4 4Altamente probabile 5 Superiore 5 5

Una valutazione complessiva del rischio inferiore a 10 equivale a rischio BassoUna valutazione complessiva oltre 10 fino a 18 equivale a rischio Medio

Una valutazione complessiva oltre 18 fino a 25 significa rischio Alto

Indici di valutazione della probabilità (1) Indici d i valutazione dell'impatto (2) Controlli (3)

VALUTAZIONE COMPLESSIVA DEL RISCHO

Valore frequenza x Valore impattoVALUTAZIONE COMPLESSIVA DEL RISCHO CORRETTA

(3) Per il controllo si intende qualunque strumento di controllo utilizzato nella p.a. che sia confacente a ridurre la probabilità del rischio (e, quindi, sia il sistema dei controlli legali, come il controllo preventivo e il controllo di gestione, sia in altri meccanismi di controllo utilizzati nella p.a.). La valutazione sull'adeguatezza del controllo va fatta considerando il modo in cui il controllo funziona concretamente nella p.a.. Per la stima della probabilità, quindi, non rileva la previsione dell'esistenza in astratto del controllo, ma sull'efficacia in relazione al rischio considerato.

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Piano di prevenzione della corruzione 2015-2017

Allegato 2: le schede di rischio

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A.01 Reclutamento di personale a tempo indeterminato, determinato e progressioni verticali

Discrezionalità Impatto organizzativo

Il processo è discrezionale?

Rispetto al totale del personale impiegato nel sing olo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase del processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a. , quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)

Anche sulla base dell'esperienza, il tipo di controllo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?

No, è del tutto vincolato Fino a circa il 20%Si, costituisce un efficace strumento di neutralizzazione

E' parzialmente vincolato dalle legge e da atti amministrativi 2 Fino a circa il 40% Si, è molto efficaceE' parzialmente vincolato solo dalle legge Fino a circa il 60% 3 Si, per una percentuale approssimativa del 50%E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari)

Fino a circa il 80% Si, ma in minima parte 4

E' altamente discrezionale Fino a circa il 100% No, il rischio rimane indifferente

Rilevanza esterna Impatto economico

Il processo produce effetti diretti all'esterno del l'amministrazione di riferimento?

Nel corso deglI ultimi 5 anni sono state pronunciat e sentenze della Corte dei Conti a carico di dipendenti (dirig enti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti de lla p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o d i tipologie analoghe?

No, ha come destinatario finale un ufficio interno No 1Si, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento5 Si

Complessità del processo Impatto reputazionaleSi tratta di un processo che comporta il coinvolgime nto di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi succe ssive per il conseguimento del risultato?

Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo even to o eventi analoghi?

No, il processo coinvolge una sola p.a. 1 NoSi, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni Non ne abbiamo memoria 1Si, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni Si, sulla stampa locale

Si, sulla stampa nazionaleSi, sulla stampa locale e nazionaleSi, sulla stampa locale, nazionale e internazionale

Valore economico Impatto organizzativo, economico e sull'immagine

Qual è l'impatto economico del processo?

A quale livello può collocarsi il rischio dell'even to (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che l'eventuale soggetto riveste nell'organiz zazione è elevata, media o bassa?

Ha rilevanza esclusivamente interna A livello di addettoComporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare rilievo economico (es. concessione di borsa di studio per studenti)

3 A livello di collaborazione o funzionario

Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es. affidamento di appalto)

A livello di dirigente di ufficio non generale, ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativaA livello di dirigente di ufficio generaleA livello di capo dipartimento/segretario generale 5

Frazionabilità del processoIl risultato finale del processo può essere raggiun to anche effettuando una pluralità di operazioni di entità e conomica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicu rano lo stesso risultato (es. pluralità di affidamenti ridotti)?No 1SiA.02 Progressioni economiche di carriera

Discrezionalità Impatto organizzativo

Il processo è discrezionale?

Rispetto al totale del personale impiegato nel sing olo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase del processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a. , quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)

Anche sulla base dell'esperienza, il tipo di controllo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?

No, è del tutto vincolato Fino a circa il 20%Si, costituisce un efficace strumento di neutralizzazione

E' parzialmente vincolato dalle legge e da atti amministrativi Fino a circa il 40% Si, è molto efficaceE' parzialmente vincolato solo dalle legge Fino a circa il 60% 3 Si, per una percentuale approssimativa del 50%3E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari)

4 Fino a circa il 80% Si, ma in minima parte

E' altamente discrezionale Fino a circa il 100% No, il rischio rimane indifferente

Rilevanza esterna Impatto economico

Il processo produce effetti diretti all'esterno del l'amministrazione di riferimento?

Nel corso deglI ultimi 5 anni sono state pronunciat e sentenze della Corte dei Conti a carico di dipendenti (dirig enti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti de lla p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o d i tipologie analoghe?

No, ha come destinatario finale un ufficio interno 2 No 1

Si, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento

Si

Complessità del processo Impatto reputazionaleSi tratta di un processo che comporta il coinvolgime nto di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi succe ssive per il conseguimento del risultato?

Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo even to o eventi analoghi?

No, il processo coinvolge una sola p.a. 1 NoSi, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni Non ne abbiamo memoria 1Si, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni Si, sulla stampa locale

Si, sulla stampa nazionaleSi, sulla stampa locale e nazionaleSi, sulla stampa locale, nazionale e internazionale

Indici di valutazione della probabilità (1)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Indici di valutazione dell'impatto (2)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Controlli (3)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta,

cancellando gli altri)

Indici di valutazione della probabilità (1)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Indici di valutazione dell'impatto (2)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Controlli (3)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta,

cancellando gli altri)

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Valore economico Impatto organizzativo, economico e sull'immagine

Qual è l'impatto economico del processo?

A quale livello può collocarsi il rischio dell'even to (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che l'eventuale soggetto riveste nell'organiz zazione è elevata, media o bassa?

Ha rilevanza esclusivamente interna 1 A livello di addettoComporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare rilievo economico (es. concessione di borsa di studio per studenti)

A livello di collaborazione o funzionario

Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es. affidamento di appalto)

A livello di dirigente di ufficio non generale, ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativaA livello di dirigente di ufficio generaleA livello di capo dipartimento/segretario generale 5

Frazionabilità del processoIl risultato finale del processo può essere raggiun to anche effettuando una pluralità di operazioni di entità e conomica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicu rano lo stesso risultato (es. pluralità di affidamenti ridotti)?No 1SiA.03 Conferimento di incarichi di collaborazione

Discrezionalità Impatto organizzativo

Il processo è discrezionale?

Rispetto al totale del personale impiegato nel sing olo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase del processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a. , quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)

Anche sulla base dell'esperienza, il tipo di controllo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?

No, è del tutto vincolato Fino a circa il 20%Si, costituisce un efficace strumento di neutralizzazione

E' parzialmente vincolato dalle legge e da atti amministrativi 2 Fino a circa il 40% Si, è molto efficaceE' parzialmente vincolato solo dalle legge Fino a circa il 60% 3 Si, per una percentuale approssimativa del 50%E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari)

Fino a circa il 80% Si, ma in minima parte 4

E' altamente discrezionale Fino a circa il 100% No, il rischio rimane indifferente

Rilevanza esterna Impatto economico

Il processo produce effetti diretti all'esterno del l'amministrazione di riferimento?

Nel corso deglI ultimi 5 anni sono state pronunciat e sentenze della Corte dei Conti a carico di dipendenti (dirig enti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti de lla p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o d i tipologie analoghe?

No, ha come destinatario finale un ufficio interno 2 No 1Si, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento

Si

Complessità del processo Impatto reputazionaleSi tratta di un processo che comporta il coinvolgime nto di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi succe ssive per il conseguimento del risultato?

Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo even to o eventi analoghi?

No, il processo coinvolge una sola p.a. 1 NoSi, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni Non ne abbiamo memoria 1Si, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni Si, sulla stampa locale

Si, sulla stampa nazionaleSi, sulla stampa locale e nazionaleSi, sulla stampa locale, nazionale e internazionale

Valore economico Impatto organizzativo, economico e sull'immagine

Qual è l'impatto economico del processo?

A quale livello può collocarsi il rischio dell'even to (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che l'eventuale soggetto riveste nell'organiz zazione è elevata, media o bassa?

Ha rilevanza esclusivamente interna A livello di addettoComporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare rilievo economico (es. concessione di borsa di studio per studenti)

A livello di collaborazione o funzionario

Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es. affidamento di appalto)

5A livello di dirigente di ufficio non generale, ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativaA livello di dirigente di ufficio generaleA livello di capo dipartimento/segretario generale 5

Frazionabilità del processoIl risultato finale del processo può essere raggiun to anche effettuando una pluralità di operazioni di entità e conomica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicu rano lo stesso risultato (es. pluralità di affidamenti ridotti)?No 1Si

Indici di valutazione della probabilità (1)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Indici di valutazione dell'impatto (2)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Controlli (3)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta,

cancellando gli altri)

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B.01 Definizione dell’oggetto dell’affidamento

Discrezionalità Impatto organizzativo

Il processo è discrezionale?

Rispetto al totale del personale impiegato nel sing olo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase del processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a. , quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)

Anche sulla base dell'esperienza, il tipo di controllo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?

No, è del tutto vincolato Fino a circa il 20%Si, costituisce un efficace strumento di neutralizzazione

E' parzialmente vincolato dalla legge e da atti amministrativi 2 Fino a circa il 40% Si, è molto efficaceE' parzialmente vincolato solo dalla legge Fino a circa il 60% 3 Si, per una percentuale approssimativa del 50%3E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari)

Fino a circa il 80% Si, ma in minima parte

E' altamente discrezionale Fino a circa il 100% No, il rischio rimane indifferente

Rilevanza esterna Impatto economico

Il processo produce effetti diretti all'esterno del l'amministrazione di riferimento?

Nel corso deglI ultimi 5 anni sono state pronunciat e sentenze della Corte dei Conti a carico di dipendenti (dirig enti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti de lla p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o d i tipologie analoghe?

No, ha come destinatario finale un ufficio interno No 1Si, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento

5 Si

Complessità del processo Impatto reputazionaleSi tratta di un processo che comporta il coinvolgime nto di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi succe ssive per il conseguimento del risultato?

Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo even to o eventi analoghi?

No, il processo coinvolge una sola p.a. 1 NoSi, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni Non ne abbiamo memoria 1Si, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni Si, sulla stampa locale

Si, sulla stampa nazionaleSi, sulla stampa locale e nazionaleSi, sulla stampa locale, nazionale e internazionale

Valore economico Impatto organizzativo, economico e sull'immagine

Qual è l'impatto economico del processo?

A quale livello può collocarsi il rischio dell'even to (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che l'eventuale soggetto riveste nell'organiz zazione è elevata, media o bassa?

Ha rilevanza esclusivamente interna A livello di addettoComporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare rilievo economico (es. concessione di borsa di studio per studenti)

A livello di collaborazione o funzionario

Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es. affidamento di appalto)

5A livello di dirigente di ufficio non generale, ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativaA livello di dirigente di ufficio generaleA livello di capo dipartimento/segretario generale 5

Frazionabilità del processoIl risultato finale del processo può essere raggiun to anche effettuando una pluralità di operazioni di entità economica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicurano lo stesso ri sultato (es. pluralità di affidamenti ridotti)?NoSi 5B.02 Individuazione dello strumento/istituto per l’affidamento

Discrezionalità Impatto organizzativo

Il processo è discrezionale?

Rispetto al totale del personale impiegato nel sing olo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase del processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a. , quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)

Anche sulla base dell'esperienza, il tipo di controllo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?

No, è del tutto vincolato Fino a circa il 20%Si, costituisce un efficace strumento di neutralizzazione

E' parzialmente vincolato dalla legge e da atti amministrativi Fino a circa il 40% Si, è molto efficaceE' parzialmente vincolato solo dalla legge 3 Fino a circa il 60% 3 Si, per una percentuale approssimativa del 50%E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari)

Fino a circa il 80% Si, ma in minima parte

E' altamente discrezionale Fino a circa il 100% No, il rischio rimane indifferente 5

Rilevanza esterna Impatto economico

Il processo produce effetti diretti all'esterno del l'amministrazione di riferimento?

Nel corso deglI ultimi 5 anni sono state pronunciat e sentenze della Corte dei Conti a carico di dipendenti (dirig enti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti de lla p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o d i tipologie analoghe?

No, ha come destinatario finale un ufficio interno No 1Si, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento5 Si

Complessità del processo Impatto reputazionaleSi tratta di un processo che comporta il coinvolgime nto di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi succe ssive per il conseguimento del risultato?

Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo even to o eventi analoghi?

No, il processo coinvolge una sola p.a. 1 NoSi, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni Non ne abbiamo memoria 1Si, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni Si, sulla stampa locale

Si, sulla stampa nazionaleSi, sulla stampa locale e nazionaleSi, sulla stampa locale, nazionale e internazionale

Indici di valutazione della probabilità (1)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Indici di valutazione dell'impatto (2)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Controlli (3)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta,

cancellando gli altri)

Indici di valutazione della probabilità (1)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Indici di valutazione dell'impatto (2)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Controlli (3)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta,

cancellando gli altri)

Page 32: PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE - … Triennale di... · Piano triennale di prevenzione della corruzione 2014-2016 ai sensi dell’art. 1 comma 8 della Legge 190/2012);

Valore economico Impatto organizzativo, economico e sull'immagine

Qual è l'impatto economico del processo?

A quale livello può collocarsi il rischio dell'even to (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che l'eventuale soggetto riveste nell'organiz zazione è elevata, media o bassa?

Ha rilevanza esclusivamente interna A livello di addettoComporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare rilievo economico (es. concessione di borsa di studio per studenti)

A livello di collaborazione o funzionario

Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es. affidamento di appalto)

5A livello di dirigente di ufficio non generale, ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativaA livello di dirigente di ufficio generaleA livello di capo dipartimento/segretario generale 5

Frazionabilità del processoIl risultato finale del processo può essere raggiun to anche effettuando una pluralità di operazioni di entità economica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicurano lo stesso ri sultato (es. pluralità di affidamenti ridotti)?NoSi 5B.03 Requisiti di qualificazione

Discrezionalità Impatto organizzativo

Il processo è discrezionale?

Rispetto al totale del personale impiegato nel sing olo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase del processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a. , quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)

Anche sulla base dell'esperienza, il tipo di controllo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?

No, è del tutto vincolato Fino a circa il 20%Si, costituisce un efficace strumento di neutralizzazione

E' parzialmente vincolato dalle legge e da atti amministrativi Fino a circa il 40% Si, è molto efficaceE' parzialmente vincolato solo dalle legge Fino a circa il 60% 3 Si, per una percentuale approssimativa del 50%E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari)

4 Fino a circa il 80% Si, ma in minima parte

E' altamente discrezionale Fino a circa il 100% No, il rischio rimane indifferente 5

Rilevanza esterna Impatto economico

Il processo produce effetti diretti all'esterno del l'amministrazione di riferimento?

Nel corso deglI ultimi 5 anni sono state pronunciat e sentenze della Corte dei Conti a carico di dipendenti (dirig enti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti de lla p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o d i tipologie analoghe?

No, ha come destinatario finale un ufficio interno No 1Si, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento5 Si

Complessità del processo Impatto reputazionaleSi tratta di un processo che comporta il coinvolgime nto di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi succe ssive per il conseguimento del risultato?

Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo even to o eventi analoghi?

No, il processo coinvolge una sola p.a. 1 NoSi, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni Non ne abbiamo memoria 1Si, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni Si, sulla stampa locale

Si, sulla stampa nazionaleSi, sulla stampa locale e nazionaleSi, sulla stampa locale, nazionale e internazionale

Valore economico Impatto organizzativo, economico e sull'immagine

Qual è l'impatto economico del processo?

A quale livello può collocarsi il rischio dell'even to (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che l'eventuale soggetto riveste nell'organiz zazione è elevata, media o bassa?

Ha rilevanza esclusivamente interna A livello di addettoComporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare rilievo economico (es. concessione di borsa di studio per studenti)

A livello di collaborazione o funzionario

Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es. affidamento di appalto)

5A livello di dirigente di ufficio non generale, ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativaA livello di dirigente di ufficio generaleA livello di capo dipartimento/segretario generale 5

Frazionabilità del processoIl risultato finale del processo può essere raggiun to anche effettuando una pluralità di operazioni di entità economica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicurano lo stesso ri sultato (es. pluralità di affidamenti ridotti)?No 1Si 5B.04 Requisiti di aggiudicazione

Discrezionalità Impatto organizzativo

Il processo è discrezionale?

Rispetto al totale del personale impiegato nel sing olo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase del processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a. , quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)

Anche sulla base dell'esperienza, il tipo di controllo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?

No, è del tutto vincolato Fino a circa il 20%Si, costituisce un efficace strumento di neutralizzazione

E' parzialmente vincolato dalle legge e da atti amministrativi Fino a circa il 40% Si, è molto efficaceE' parzialmente vincolato solo dalle legge Fino a circa il 60% 3 Si, per una percentuale approssimativa del 50%E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari)

4 Fino a circa il 80% Si, ma in minima parte

E' altamente discrezionale Fino a circa il 100% No, il rischio rimane indifferente 5

Indici di valutazione della probabilità (1)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Indici di valutazione dell'impatto (2)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Controlli (3)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta,

cancellando gli altri)

Indici di valutazione della probabilità (1)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Indici di valutazione dell'impatto (2)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Controlli (3)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta,

cancellando gli altri)

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Rilevanza esterna Impatto economico

Il processo produce effetti diretti all'esterno del l'amministrazione di riferimento?

Nel corso deglI ultimi 5 anni sono state pronunciat e sentenze della Corte dei Conti a carico di dipendenti (dirig enti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti de lla p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o d i tipologie analoghe?

No, ha come destinatario finale un ufficio interno No 1Si, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento5 Si

Complessità del processo Impatto reputazionaleSi tratta di un processo che comporta il coinvolgime nto di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi succe ssive per il conseguimento del risultato?

Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo even to o eventi analoghi?

No, il processo coinvolge una sola p.a. 1 NoSi, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni Non ne abbiamo memoria 1Si, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni Si, sulla stampa locale

Si, sulla stampa nazionaleSi, sulla stampa locale e nazionaleSi, sulla stampa locale, nazionale e internazionale

Valore economico Impatto organizzativo, economico e sull'immagine

Qual è l'impatto economico del processo?

A quale livello può collocarsi il rischio dell'even to (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che l'eventuale soggetto riveste nell'organiz zazione è elevata, media o bassa?

Ha rilevanza esclusivamente interna A livello di addettoComporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare rilievo economico (es. concessione di borsa di studio per studenti)

A livello di collaborazione o funzionario

Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es. affidamento di appalto)

5A livello di dirigente di ufficio non generale, ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativaA livello di dirigente di ufficio generaleA livello di capo dipartimento/segretario generale 5

Frazionabilità del processoIl risultato finale del processo può essere raggiun to anche effettuando una pluralità di operazioni di entità economica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicurano lo stesso ri sultato (es. pluralità di affidamenti ridotti)?NoSi 5B.05 Valutazione delle offerte

Discrezionalità Impatto organizzativo

Il processo è discrezionale?

Rispetto al totale del personale impiegato nel sing olo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase del processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a. , quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)

Anche sulla base dell'esperienza, il tipo di controllo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?

No, è del tutto vincolato Fino a circa il 20%Si, costituisce un efficace strumento di neutralizzazione

E' parzialmente vincolato dalle legge e da atti amministrativi Fino a circa il 40% 2 Si, è molto efficaceE' parzialmente vincolato solo dalle legge Fino a circa il 60% Si, per una percentuale approssimativa del 50%E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari)

Fino a circa il 80% Si, ma in minima parte

E' altamente discrezionale 5 Fino a circa il 100% No, il rischio rimane indifferente 5

Rilevanza esterna Impatto economico

Il processo produce effetti diretti all'esterno del l'amministrazione di riferimento?

Nel corso deglI ultimi 5 anni sono state pronunciat e sentenze della Corte dei Conti a carico di dipendenti (dirig enti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti de lla p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o d i tipologie analoghe?

No, ha come destinatario finale un ufficio interno No 1Si, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento5 Si

Complessità del processo Impatto reputazionaleSi tratta di un processo che comporta il coinvolgime nto di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi succe ssive per il conseguimento del risultato?

Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo even to o eventi analoghi?

No, il processo coinvolge una sola p.a. 1 NoSi, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni Non ne abbiamo memoria 1Si, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni Si, sulla stampa locale

Si, sulla stampa nazionaleSi, sulla stampa locale e nazionaleSi, sulla stampa locale, nazionale e internazionale

Valore economico Impatto organizzativo, economico e sull'immagine

Qual è l'impatto economico del processo?

A quale livello può collocarsi il rischio dell'even to (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che l'eventuale soggetto riveste nell'organiz zazione è elevata, media o bassa?

Ha rilevanza esclusivamente interna A livello di addettoComporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare rilievo economico (es. concessione di borsa di studio per studenti)

A livello di collaborazione o funzionario

Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es. affidamento di appalto)

5A livello di dirigente di ufficio non generale, ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativaA livello di dirigente di ufficio generaleA livello di capo dipartimento/segretario generale 5

Frazionabilità del processoIl risultato finale del processo può essere raggiun to anche effettuando una pluralità di operazioni di entità economica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicurano lo stesso ri sultato (es. pluralità di affidamenti ridotti)?NoSi 5

Indici di valutazione della probabilità (1)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Indici di valutazione dell'impatto (2)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Controlli (3)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta,

cancellando gli altri)

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B.06 Verifica dell’eventuale anomalia delle offerte

Discrezionalità Impatto organizzativo

Il processo è discrezionale?

Rispetto al totale del personale impiegato nel sing olo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase del processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a. , quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)

Anche sulla base dell'esperienza, il tipo di controllo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?

No, è del tutto vincolato Fino a circa il 20%Si, costituisce un efficace strumento di neutralizzazione

E' parzialmente vincolato dalle legge e da atti amministrativi Fino a circa il 40% 2 Si, è molto efficaceE' parzialmente vincolato solo dalle legge 3 Fino a circa il 60% Si, per una percentuale approssimativa del 50%E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari)

Fino a circa il 80% Si, ma in minima parte 4

E' altamente discrezionale Fino a circa il 100% No, il rischio rimane indifferente

Rilevanza esterna Impatto economico

Il processo produce effetti diretti all'esterno del l'amministrazione di riferimento?

Nel corso deglI ultimi 5 anni sono state pronunciat e sentenze della Corte dei Conti a carico di dipendenti (dirig enti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti de lla p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o d i tipologie analoghe?

No, ha come destinatario finale un ufficio interno No 1Si, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento5 Si

Complessità del processo Impatto reputazionaleSi tratta di un processo che comporta il coinvolgime nto di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi succe ssive per il conseguimento del risultato?

Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo even to o eventi analoghi?

No, il processo coinvolge una sola p.a. 1 NoSi, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni Non ne abbiamo memoria 1Si, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni Si, sulla stampa locale

Si, sulla stampa nazionaleSi, sulla stampa locale e nazionaleSi, sulla stampa locale, nazionale e internazionale

Valore economico Impatto organizzativo, economico e sull'immagine

Qual è l'impatto economico del processo?

A quale livello può collocarsi il rischio dell'even to (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che l'eventuale soggetto riveste nell'organiz zazione è elevata, media o bassa?

Ha rilevanza esclusivamente interna A livello di addettoComporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare rilievo economico (es. concessione di borsa di studio per studenti)

A livello di collaborazione o funzionario

Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es. affidamento di appalto)

5A livello di dirigente di ufficio non generale, ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativaA livello di dirigente di ufficio generaleA livello di capo dipartimento/segretario generale 5

Frazionabilità del processoIl risultato finale del processo può essere raggiun to anche effettuando una pluralità di operazioni di entità economica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicurano lo stesso ri sultato (es. pluralità di affidamenti ridotti)?No 1Si 5B.07 Procedure negoziate

Discrezionalità Impatto organizzativo

Il processo è discrezionale?

Rispetto al totale del personale impiegato nel sing olo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase del processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a. , quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)

Anche sulla base dell'esperienza, il tipo di controllo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?

No, è del tutto vincolato Fino a circa il 20%Si, costituisce un efficace strumento di neutralizzazione

E' parzialmente vincolato dalle legge e da atti amministrativi Fino a circa il 40% Si, è molto efficaceE' parzialmente vincolato solo dalle legge 3 Fino a circa il 60% 3 Si, per una percentuale approssimativa del 50%E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari)

Fino a circa il 80% Si, ma in minima parte

E' altamente discrezionale Fino a circa il 100% No, il rischio rimane indifferente 5

Rilevanza esterna Impatto economico

Il processo produce effetti diretti all'esterno del l'amministrazione di riferimento?

Nel corso deglI ultimi 5 anni sono state pronunciat e sentenze della Corte dei Conti a carico di dipendenti (dirig enti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti de lla p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o d i tipologie analoghe?

No, ha come destinatario finale un ufficio interno No 1Si, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento5 Si

Complessità del processo Impatto reputazionaleSi tratta di un processo che comporta il coinvolgime nto di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi succe ssive per il conseguimento del risultato?

Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo even to o eventi analoghi?

No, il processo coinvolge una sola p.a. 1 NoSi, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni Non ne abbiamo memoria 1Si, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni Si, sulla stampa locale

Si, sulla stampa nazionaleSi, sulla stampa locale e nazionaleSi, sulla stampa locale, nazionale e internazionale

Indici di valutazione della probabilità (1)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Indici di valutazione dell'impatto (2)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Controlli (3)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta,

cancellando gli altri)

Indici di valutazione della probabilità (1)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Indici di valutazione dell'impatto (2)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Controlli (3)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta,

cancellando gli altri)

Page 35: PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE - … Triennale di... · Piano triennale di prevenzione della corruzione 2014-2016 ai sensi dell’art. 1 comma 8 della Legge 190/2012);

Valore economico Impatto organizzativo, economico e sull'immagine

Qual è l'impatto economico del processo?

A quale livello può collocarsi il rischio dell'even to (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che l'eventuale soggetto riveste nell'organiz zazione è elevata, media o bassa?

Ha rilevanza esclusivamente interna A livello di addettoComporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare rilievo economico (es. concessione di borsa di studio per studenti)

A livello di collaborazione o funzionario

Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es. affidamento di appalto)

5A livello di dirigente di ufficio non generale, ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativaA livello di dirigente di ufficio generaleA livello di capo dipartimento/segretario generale 5

Frazionabilità del processoIl risultato finale del processo può essere raggiun to anche effettuando una pluralità di operazioni di entità economica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicurano lo stesso ri sultato (es. pluralità di affidamenti ridotti)?NoSi 5B.08 Affidamenti diretti

Discrezionalità Impatto organizzativo

Il processo è discrezionale?

Rispetto al totale del personale impiegato nel sing olo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase del processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a. , quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)

Anche sulla base dell'esperienza, il tipo di controllo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?

No, è del tutto vincolato Fino a circa il 20%Si, costituisce un efficace strumento di neutralizzazione

E' parzialmente vincolato dalle legge e da atti amministrativi Fino a circa il 40% Si, è molto efficaceE' parzialmente vincolato solo dalle legge 3 Fino a circa il 60% 3 Si, per una percentuale approssimativa del 50%E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari)

Fino a circa il 80% Si, ma in minima parte

E' altamente discrezionale Fino a circa il 100% No, il rischio rimane indifferente 5

Rilevanza esterna Impatto economico

Il processo produce effetti diretti all'esterno del l'amministrazione di riferimento?

Nel corso deglI ultimi 5 anni sono state pronunciat e sentenze della Corte dei Conti a carico di dipendenti (dirig enti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti de lla p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o d i tipologie analoghe?

No, ha come destinatario finale un ufficio interno No 1Si, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento5 Si

Complessità del processo Impatto reputazionaleSi tratta di un processo che comporta il coinvolgime nto di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi succe ssive per il conseguimento del risultato?

Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo even to o eventi analoghi?

No, il processo coinvolge una sola p.a. 1 NoSi, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni Non ne abbiamo memoria 1Si, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni Si, sulla stampa locale

Si, sulla stampa nazionaleSi, sulla stampa locale e nazionaleSi, sulla stampa locale, nazionale e internazionale

Valore economico Impatto organizzativo, economico e sull'immagine

Qual è l'impatto economico del processo?

A quale livello può collocarsi il rischio dell'even to (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che l'eventuale soggetto riveste nell'organiz zazione è elevata, media o bassa?

Ha rilevanza esclusivamente interna A livello di addettoComporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare rilievo economico (es. concessione di borsa di studio per studenti)

A livello di collaborazione o funzionario

Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es. affidamento di appalto)

5A livello di dirigente di ufficio non generale, ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativaA livello di dirigente di ufficio generaleA livello di capo dipartimento/segretario generale 5

Frazionabilità del processoIl risultato finale del processo può essere raggiun to anche effettuando una pluralità di operazioni di entità economica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicurano lo stesso ri sultato (es. pluralità di affidamenti ridotti)?NoSi 5B.09 Revoca del bando

Discrezionalità Impatto organizzativo

Il processo è discrezionale?

Rispetto al totale del personale impiegato nel sing olo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase del processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a. , quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)

Anche sulla base dell'esperienza, il tipo di controllo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?

No, è del tutto vincolato Fino a circa il 20%Si, costituisce un efficace strumento di neutralizzazione

E' parzialmente vincolato dalle legge e da atti amministrativi Fino a circa il 40% Si, è molto efficaceE' parzialmente vincolato solo dalle legge Fino a circa il 60% 3 Si, per una percentuale approssimativa del 50%E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari)

Fino a circa il 80% Si, ma in minima parte

E' altamente discrezionale 5 Fino a circa il 100% No, il rischio rimane indifferente 5

Indici di valutazione della probabilità (1)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Indici di valutazione dell'impatto (2)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Controlli (3)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta,

cancellando gli altri)

Indici di valutazione della probabilità (1)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Indici di valutazione dell'impatto (2)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Controlli (3)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta,

cancellando gli altri)

Page 36: PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE - … Triennale di... · Piano triennale di prevenzione della corruzione 2014-2016 ai sensi dell’art. 1 comma 8 della Legge 190/2012);

Rilevanza esterna Impatto economico

Il processo produce effetti diretti all'esterno del l'amministrazione di riferimento?

Nel corso deglI ultimi 5 anni sono state pronunciat e sentenze della Corte dei Conti a carico di dipendenti (dirig enti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti de lla p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o d i tipologie analoghe?

No, ha come destinatario finale un ufficio interno No 1Si, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento5 Si

Complessità del processo Impatto reputazionaleSi tratta di un processo che comporta il coinvolgime nto di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi succe ssive per il conseguimento del risultato?

Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo even to o eventi analoghi?

No, il processo coinvolge una sola p.a. 1 NoSi, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni Non ne abbiamo memoria 1Si, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni Si, sulla stampa locale

Si, sulla stampa nazionaleSi, sulla stampa locale e nazionaleSi, sulla stampa locale, nazionale e internazionale

Valore economico Impatto organizzativo, economico e sull'immagine

Qual è l'impatto economico del processo?

A quale livello può collocarsi il rischio dell'even to (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che l'eventuale soggetto riveste nell'organiz zazione è elevata, media o bassa?

Ha rilevanza esclusivamente interna A livello di addettoComporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare rilievo economico (es. concessione di borsa di studio per studenti)

A livello di collaborazione o funzionario

Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es. affidamento di appalto)

5A livello di dirigente di ufficio non generale, ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativaA livello di dirigente di ufficio generaleA livello di capo dipartimento/segretario generale 5

Frazionabilità del processoIl risultato finale del processo può essere raggiun to anche effettuando una pluralità di operazioni di entità economica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicurano lo stesso ri sultato (es. pluralità di affidamenti ridotti)?No 1SiB.10 Redazione del cronoprogramma

Discrezionalità Impatto organizzativo

Il processo è discrezionale?

Rispetto al totale del personale impiegato nel sing olo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase del processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a. , quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)

Anche sulla base dell'esperienza, il tipo di controllo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?

No, è del tutto vincolato Fino a circa il 20%Si, costituisce un efficace strumento di neutralizzazione

E' parzialmente vincolato dalle legge e da atti amministrativi Fino a circa il 40% Si, è molto efficaceE' parzialmente vincolato solo dalle legge Fino a circa il 60% 3 Si, per una percentuale approssimativa del 50%E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari)

Fino a circa il 80% Si, ma in minima parte

E' altamente discrezionale 5 Fino a circa il 100% No, il rischio rimane indifferente 5

Rilevanza esterna Impatto economico

Il processo produce effetti diretti all'esterno del l'amministrazione di riferimento?

Nel corso deglI ultimi 5 anni sono state pronunciat e sentenze della Corte dei Conti a carico di dipendenti (dirig enti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti de lla p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o d i tipologie analoghe?

No, ha come destinatario finale un ufficio interno No 1Si, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento5 Si

Complessità del processo Impatto reputazionaleSi tratta di un processo che comporta il coinvolgime nto di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi succe ssive per il conseguimento del risultato?

Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo even to o eventi analoghi?

No, il processo coinvolge una sola p.a. 1 NoSi, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni Non ne abbiamo memoria 1Si, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni Si, sulla stampa locale

Si, sulla stampa nazionaleSi, sulla stampa locale e nazionaleSi, sulla stampa locale, nazionale e internazionale

Valore economico Impatto organizzativo, economico e sull'immagine

Qual è l'impatto economico del processo?

A quale livello può collocarsi il rischio dell'even to (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che l'eventuale soggetto riveste nell'organiz zazione è elevata, media o bassa?

Ha rilevanza esclusivamente interna A livello di addettoComporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare rilievo economico (es. concessione di borsa di studio per studenti)

A livello di collaborazione o funzionario

Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es. affidamento di appalto)

5A livello di dirigente di ufficio non generale, ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativaA livello di dirigente di ufficio generaleA livello di capo dipartimento/segretario generale 5

Frazionabilità del processoIl risultato finale del processo può essere raggiun to anche effettuando una pluralità di operazioni di entità economica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicurano lo stesso ri sultato (es. pluralità di affidamenti ridotti)?NoSi 5

Indici di valutazione della probabilità (1)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Indici di valutazione dell'impatto (2)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Controlli (3)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta,

cancellando gli altri)

Page 37: PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE - … Triennale di... · Piano triennale di prevenzione della corruzione 2014-2016 ai sensi dell’art. 1 comma 8 della Legge 190/2012);

B.11 Varianti in corso di esecuzione del contratto

Discrezionalità Impatto organizzativo

Il processo è discrezionale?

Rispetto al totale del personale impiegato nel sing olo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase del processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a. , quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)

Anche sulla base dell'esperienza, il tipo di controllo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?

No, è del tutto vincolato Fino a circa il 20%Si, costituisce un efficace strumento di neutralizzazione

E' parzialmente vincolato dalle legge e da atti amministrativi Fino a circa il 40% Si, è molto efficaceE' parzialmente vincolato solo dalle legge 3 Fino a circa il 60% 3 Si, per una percentuale approssimativa del 50%E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari)

Fino a circa il 80% Si, ma in minima parte

E' altamente discrezionale Fino a circa il 100% No, il rischio rimane indifferente 5

Rilevanza esterna Impatto economico

Il processo produce effetti diretti all'esterno del l'amministrazione di riferimento?

Nel corso deglI ultimi 5 anni sono state pronunciat e sentenze della Corte dei Conti a carico di dipendenti (dirig enti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti de lla p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o d i tipologie analoghe?

No, ha come destinatario finale un ufficio interno No 1Si, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento5 Si

Complessità del processo Impatto reputazionaleSi tratta di un processo che comporta il coinvolgime nto di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi succe ssive per il conseguimento del risultato?

Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo even to o eventi analoghi?

No, il processo coinvolge una sola p.a. 1 NoSi, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni Non ne abbiamo memoria 1Si, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni Si, sulla stampa locale

Si, sulla stampa nazionaleSi, sulla stampa locale e nazionaleSi, sulla stampa locale, nazionale e internazionale

Valore economico Impatto organizzativo, economico e sull'immagine

Qual è l'impatto economico del processo?

A quale livello può collocarsi il rischio dell'even to (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che l'eventuale soggetto riveste nell'organiz zazione è elevata, media o bassa?

Ha rilevanza esclusivamente interna A livello di addettoComporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare economico (es. concessione di borsa di studio per studenti)

A livello di collaborazione o funzionario

Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es. affidamento di appalto)

5A livello di dirigente di ufficio non generale, ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativaA livello di dirigente di ufficio generaleA livello di capo dipartimento/segretario generale 5

Frazionabilità del processoIl risultato finale del processo può essere raggiun to anche effettuando una pluralità di operazioni di entità economica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicurano lo stesso ri sultato (es. pluralità di affidamenti ridotti)?NoSi 5B.12 Subappalto

Discrezionalità Impatto organizzativo

Il processo è discrezionale?

Rispetto al totale del personale impiegato nel sing olo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase del processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a. , quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)

Anche sulla base dell'esperienza, il tipo di controllo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?

No, è del tutto vincolato Fino a circa il 20%Si, costituisce un efficace strumento di neutralizzazione

E' parzialmente vincolato dalla legge e da atti amministrativi Fino a circa il 40% Si, è molto efficaceE' parzialmente vincolato solo dalla legge 3 Fino a circa il 60% 3 Si, per una percentuale approssimativa del 50%E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari)

Fino a circa il 80% Si, ma in minima parte

E' altamente discrezionale Fino a circa il 100% No, il rischio rimane indifferente 5

Rilevanza esterna Impatto economico

Il processo produce effetti diretti all'esterno del l'amministrazione di riferimento?

Nel corso deglI ultimi 5 anni sono state pronunciat e sentenze della Corte dei Conti a carico di dipendenti (dirig enti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti de lla p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o d i tipologie analoghe?

No, ha come destinatario finale un ufficio interno No 1Si, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento5 Si

Complessità del processo Impatto reputazionaleSi tratta di un processo che comporta il coinvolgime nto di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi succe ssive per il conseguimento del risultato?

Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo even to o eventi analoghi?

No, il processo coinvolge una sola p.a. 1 NoSi, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni Non ne abbiamo memoria 1Si, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni Si, sulla stampa locale

Si, sulla stampa nazionaleSi, sulla stampa locale e nazionaleSi, sulla stampa locale, nazionale e internazionale

Indici di valutazione della probabilità (1)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Indici di valutazione dell'impatto (2)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Controlli (3)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta,

cancellando gli altri)

Indici di valutazione della probabilità (1)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Indici di valutazione dell'impatto (2)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Controlli (3)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta,

cancellando gli altri)

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Valore economico Impatto organizzativo, economico e sull'immagine

Qual è l'impatto economico del processo?

A quale livello può collocarsi il rischio dell'even to (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che l'eventuale soggetto riveste nell'organiz zazione è elevata, media o bassa?

Ha rilevanza esclusivamente interna A livello di addettoComporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare rilievo economico (es. concessione di borsa di studio per studenti)

A livello di collaboratore o funzionario

Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es. affidamento di appalto)

5A livello di dirigente di ufficio non generale, ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativaA livello di dirigente di ufficio generaleA livello di capo dipartimento/segretario generale 5

Frazionabilità del processoIl risultato finale del processo può essere raggiun to anche effettuando una pluralità di operazioni di entità economica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicurano lo stesso ri sultato (es. pluralità di affidamenti ridotti)?No 1Si 5B.13 Utilizzo di rimedi di risoluzione delle controversie alternativi a quelli giurisdizionali durante la fase di esecuzione del contratto

Discrezionalità Impatto organizzativo

Il processo è discrezionale?

Rispetto al totale del personale impiegato nel sing olo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase del processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a. , quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)

Anche sulla base dell'esperienza, il tipo di controllo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?

No, è del tutto vincolato Fino a circa il 20%Si, costituisce un efficace strumento di neutralizzazione

E' parzialmente vincolato dalle legge e da atti amministrativi Fino a circa il 40% Si, è molto efficaceE' parzialmente vincolato solo dalle legge 3 Fino a circa il 60% 3 Si, per una percentuale approssimativa del 50%E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari)

Fino a circa il 80% Si, ma in minima parte

E' altamente discrezionale Fino a circa il 100% No, il rischio rimane indifferente 5

Rilevanza esterna Impatto economico

Il processo produce effetti diretti all'esterno del l'amministrazione di riferimento?

Nel corso deglI ultimi 5 anni sono state pronunciat e sentenze della Corte dei Conti a carico di dipendenti (dirig enti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti de lla p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o d i tipologie analoghe?

No, ha come destinatario finale un ufficio interno No 1Si, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento5 Si

Complessità del processo Impatto reputazionaleSi tratta di un processo che comporta il coinvolgime nto di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi succe ssive per il conseguimento del risultato?

Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo even to o eventi analoghi?

No, il processo coinvolge una sola p.a. 1 NoSi, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni Non ne abbiamo memoria 1Si, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni Si, sulla stampa locale

Si, sulla stampa nazionaleSi, sulla stampa locale e nazionaleSi, sulla stampa locale, nazionale e internazionale

Valore economico Impatto organizzativo, economico e sull'immagine

Qual è l'impatto economico del processo?

A quale livello può collocarsi il rischio dell'even to (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che l'eventuale soggetto riveste nell'organiz zazione è elevata, media o bassa?

Ha rilevanza esclusivamente interna A livello di addettoComporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare rilievo economico (es. concessione di borsa di studio per studenti)

A livello di collaborazione o funzionario

Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es. affidamento di appalto)

5A livello di dirigente di ufficio non generale, ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativaA livello di dirigente di ufficio generaleA livello di capo dipartimento/segretario generale 5

Frazionabilità del processoIl risultato finale del processo può essere raggiun to anche effettuando una pluralità di operazioni di entità economica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicurano lo stesso ri sultato (es. pluralità di affidamenti ridotti)?No 1Si

Indici di valutazione della probabilità (1)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Indici di valutazione dell'impatto (2)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Controlli (3)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta,

cancellando gli altri)

Page 39: PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE - … Triennale di... · Piano triennale di prevenzione della corruzione 2014-2016 ai sensi dell’art. 1 comma 8 della Legge 190/2012);

C.1.1.1 Iscrizione/modifica/cancellazione (su istanza di parte) al RI/REA/AA

Discrezionalità Impatto organizzativo

Il processo è discrezionale?

Rispetto al totale del personale impiegato nel sing olo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase del processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a. , quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)

Anche sulla base dell'esperienza, il tipo di contro llo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?

No, è del tutto vincolato Fino a circa il 20% Si, costituisce un efficace strumento di neutralizzazioneE' parzialmente vincolato dalle leggi e da atti amministrativi 2 Fino a circa il 40% Si, è molto efficaceE' parzialmente vincolato solo dalle leggi Fino a circa il 60% Si, per una percentuale approssimativa del 50% 3

E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari) Fino a circa il 80% 4 Si, ma in minima parte

E' altamente discrezionale Fino a circa il 100% No, il rischio rimane indifferente

Rilevanza esterna Impatto economico

Il processo produce effetti diretti all'esterno del l'amministrazione di riferimento?

Nel corso deglI ultimi 5 anni sono state pronunciat e sentenze della Corte dei Conti a carico di dipendenti (dirig enti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti de lla p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o d i tipologie analoghe?

No, ha come destinatario finale un ufficio interno No 1Si, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento5 Si

Complessità del processo Impatto reputazionaleSi tratta di un processo che comporta il coinvolgime nto di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi succe ssive per il conseguimento del risultato?

Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo even to o eventi analoghi?

No, il processo coinvolge una sola p.a. 1 NoSi, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni Non ne abbiamo memoria 1Si, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni Si, sulla stampa locale

Si, sulla stampa nazionaleSi, sulla stampa locale e nazionaleSi, sulla stampa locale, nazionale e internazionale

Valore economico Impatto organizzativo, economico e sull'immagine

Qual è l'impatto economico del processo?

A quale livello può collocarsi il rischio dell'even to (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che l'eventuale soggetto riveste nell'organiz zazione è elevata, media o bassa?

Ha rilevanza esclusivamente interna A livello di addettoComporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare economico (es. concessione di borsa di studio per studenti)

A livello di collaboratore o funzionario

Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es. affidamento di appalto)

5A livello di dirigente di ufficio non generale, ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativaA livello di dirigente di ufficio generale 4A livello di capo dipartimento/segretario generale

Frazionabilità del processoIl risultato finale del processo può essere raggiun to anche effettuando una pluralità di operazioni di entità economica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicurano lo stesso ri sultato (es. pluralità di affidamenti ridotti)?No 1SiC.1.1.2 Iscrizioni d’ufficio al RI/REA/AA

Discrezionalità Impatto organizzativo

Il processo è discrezionale?

Rispetto al totale del personale impiegato nel sing olo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase del processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a. , quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)

Anche sulla base dell'esperienza, il tipo di contro llo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?

No, è del tutto vincolato Fino a circa il 20% Si, costituisce un efficace strumento di neutralizzazioneE' parzialmente vincolato dalle legge e da atti amministrativi 2 Fino a circa il 40% Si, è molto efficaceE' parzialmente vincolato solo dalle legge Fino a circa il 60% Si, per una percentuale approssimativa del 50% 3

E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari) Fino a circa il 80% 4 Si, ma in minima parte

E' altamente discrezionale Fino a circa il 100% No, il rischio rimane indifferente

Rilevanza esterna Impatto economico

Il processo produce effetti diretti all'esterno del l'amministrazione di riferimento?

Nel corso deglI ultimi 5 anni sono state pronunciat e sentenze della Corte dei Conti a carico di dipendenti (dirig enti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti de lla p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o d i tipologie analoghe?

No, ha come destinatario finale un ufficio interno No 1Si, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento5 Si

Complessità del processo Impatto reputazionaleSi tratta di un processo che comporta il coinvolgime nto di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi succe ssive per il conseguimento del risultato?

Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo even to o eventi analoghi?

No, il processo coinvolge una sola p.a. 1 NoSi, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni Non ne abbiamo memoria 1Si, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni Si, sulla stampa locale

Si, sulla stampa nazionaleSi, sulla stampa locale e nazionaleSi, sulla stampa locale, nazionale e internazionale

Valore economico Impatto organizzativo, economico e sull'immagine

Qual è l'impatto economico del processo?

A quale livello può collocarsi il rischio dell'even to (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che l'eventuale soggetto riveste nell'organiz zazione è elevata, media o bassa?

Ha rilevanza esclusivamente interna A livello di addettoComporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare economico (es. concessione di borsa di studio per studenti)

A livello di collaborazione o funzionario

Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es. affidamento di appalto)

5A livello di dirigente di ufficio non generale, ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativaA livello di dirigente di ufficio generale 4A livello di capo dipartimento/segretario generale

Frazionabilità del processoIl risultato finale del processo può essere raggiun to anche effettuando una pluralità di operazioni di entità economica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicurano lo stesso ri sultato (es. pluralità di affidamenti ridotti)?No 1Si

Indici di valutazione della probabilità (1)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Indici di valutazione dell'impatto (2)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Controlli (3)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Indici di valutazione della probabilità (1)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Indici di valutazione dell'impatto (2)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Controlli (3)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Page 40: PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE - … Triennale di... · Piano triennale di prevenzione della corruzione 2014-2016 ai sensi dell’art. 1 comma 8 della Legge 190/2012);

C.1.1.3 Cancellazioni d’ufficio al RI/REA/AA

Discrezionalità Impatto organizzativo

Il processo è discrezionale?

Rispetto al totale del personale impiegato nel sing olo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase del processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a. , quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)

Anche sulla base dell'esperienza, il tipo di contro llo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?

No, è del tutto vincolato Fino a circa il 20% Si, costituisce un efficace strumento di neutralizzazioneE' parzialmente vincolato dalle legge e da atti amministrativi 2 Fino a circa il 40% Si, è molto efficaceE' parzialmente vincolato solo dalle legge Fino a circa il 60% Si, per una percentuale approssimativa del 50% 3

E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari) Fino a circa il 80% 4 Si, ma in minima parte

E' altamente discrezionale Fino a circa il 100% No, il rischio rimane indifferente

Rilevanza esterna Impatto economico

Il processo produce effetti diretti all'esterno del l'amministrazione di riferimento?

Nel corso deglI ultimi 5 anni sono state pronunciat e sentenze della Corte dei Conti a carico di dipendenti (dirig enti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti de lla p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o d i tipologie analoghe?

No, ha come destinatario finale un ufficio interno No 1Si, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento5 Si

Complessità del processo Impatto reputazionaleSi tratta di un processo che comporta il coinvolgime nto di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi succe ssive per il conseguimento del risultato?

Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo even to o eventi analoghi?

No, il processo coinvolge una sola p.a. 1 NoSi, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni Non ne abbiamo memoria 1Si, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni Si, sulla stampa locale

Si, sulla stampa nazionaleSi, sulla stampa locale e nazionaleSi, sulla stampa locale, nazionale e internazionale

Valore economico Impatto organizzativo, economico e sull'immagine

Qual è l'impatto economico del processo?

A quale livello può collocarsi il rischio dell'even to (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che l'eventuale soggetto riveste nell'organiz zazione è elevata, media o bassa?

Ha rilevanza esclusivamente interna A livello di addettoComporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare economico (es. concessione di borsa di studio per studenti)

A livello di collaborazione o funzionario

Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es. affidamento di appalto)

5A livello di dirigente di ufficio non generale, ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativaA livello di dirigente di ufficio generale 4A livello di capo dipartimento/segretario generale

Frazionabilità del processoIl risultato finale del processo può essere raggiun to anche effettuando una pluralità di operazioni di entità economica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicurano lo stesso ri sultato (es. pluralità di affidamenti ridotti)?No 1SiC.1.1.4 Accertamento violazioni amministrative (RI, REA, AA)

Discrezionalità Impatto organizzativo

Il processo è discrezionale?

Rispetto al totale del personale impiegato nel sing olo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase del processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a. , quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)

Anche sulla base dell'esperienza, il tipo di contro llo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?

No, è del tutto vincolato Fino a circa il 20% Si, costituisce un efficace strumento di neutralizzazioneE' parzialmente vincolato dalle legge e da atti amministrativi 2 Fino a circa il 40% Si, è molto efficaceE' parzialmente vincolato solo dalle legge Fino a circa il 60% Si, per una percentuale approssimativa del 50% 3

E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari) Fino a circa il 80% 4 Si, ma in minima parte

E' altamente discrezionale Fino a circa il 100% No, il rischio rimane indifferente

Rilevanza esterna Impatto economico

Il processo produce effetti diretti all'esterno del l'amministrazione di riferimento?

Nel corso deglI ultimi 5 anni sono state pronunciat e sentenze della Corte dei Conti a carico di dipendenti (dirig enti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti de lla p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o d i tipologie analoghe?

No, ha come destinatario finale un ufficio interno No 1Si, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento5 Si

Complessità del processo Impatto reputazionaleSi tratta di un processo che comporta il coinvolgime nto di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi succe ssive per il conseguimento del risultato?

Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo even to o eventi analoghi?

No, il processo coinvolge una sola p.a. 1 NoSi, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni Non ne abbiamo memoria 1Si, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni Si, sulla stampa locale

Si, sulla stampa nazionaleSi, sulla stampa locale e nazionaleSi, sulla stampa locale, nazionale e internazionale

Valore economico Impatto organizzativo, economico e sull'immagine

Qual è l'impatto economico del processo?

A quale livello può collocarsi il rischio dell'even to (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che l'eventuale soggetto riveste nell'organiz zazione è elevata, media o bassa?

Ha rilevanza esclusivamente interna A livello di addettoComporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare economico (es. concessione di borsa di studio per studenti)

3 A livello di collaborazione o funzionario

Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es. affidamento di appalto)

A livello di dirigente di ufficio non generale, ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativaA livello di dirigente di ufficio generale 4A livello di capo dipartimento/segretario generale

Frazionabilità del processoIl risultato finale del processo può essere raggiun to anche effettuando una pluralità di operazioni di entità economica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicurano lo stesso ri sultato (es. pluralità di affidamenti ridotti)?No 1Si

Indici di valutazione della probabilità (1)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Indici di valutazione dell'impatto (2)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Controlli (3)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Indici di valutazione della probabilità (1)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Indici di valutazione dell'impatto (2)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Controlli (3)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Page 41: PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE - … Triennale di... · Piano triennale di prevenzione della corruzione 2014-2016 ai sensi dell’art. 1 comma 8 della Legge 190/2012);

C.1.1.5 Deposito bilanci ed elenco soci

Discrezionalità Impatto organizzativo

Il processo è discrezionale?

Rispetto al totale del personale impiegato nel sing olo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase del processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a. , quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)

Anche sulla base dell'esperienza, il tipo di contro llo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?

No, è del tutto vincolato Fino a circa il 20% Si, costituisce un efficace strumento di neutralizzazioneE' parzialmente vincolato dalle legge e da atti amministrativi 2 Fino a circa il 40% Si, è molto efficaceE' parzialmente vincolato solo dalle legge Fino a circa il 60% Si, per una percentuale approssimativa del 50% 3

E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari) Fino a circa il 80% 4 Si, ma in minima parte

E' altamente discrezionale Fino a circa il 100% No, il rischio rimane indifferente

Rilevanza esterna Impatto economico

Il processo produce effetti diretti all'esterno del l'amministrazione di riferimento?

Nel corso deglI ultimi 5 anni sono state pronunciat e sentenze della Corte dei Conti a carico di dipendenti (dirig enti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti de lla p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o d i tipologie analoghe?

No, ha come destinatario finale un ufficio interno No 1Si, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento5 Si

Complessità del processo Impatto reputazionaleSi tratta di un processo che comporta il coinvolgime nto di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi succe ssive per il conseguimento del risultato?

Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo even to o eventi analoghi?

No, il processo coinvolge una sola p.a. 1 NoSi, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni Non ne abbiamo memoria 1Si, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni Si, sulla stampa locale

Si, sulla stampa nazionaleSi, sulla stampa locale e nazionaleSi, sulla stampa locale, nazionale e internazionale

Valore economico Impatto organizzativo, economico e sull'immagine

Qual è l'impatto economico del processo?

A quale livello può collocarsi il rischio dell'even to (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che l'eventuale soggetto riveste nell'organiz zazione è elevata, media o bassa?

Ha rilevanza esclusivamente interna A livello di addettoComporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare economico (es. concessione di borsa di studio per studenti)

A livello di collaborazione o funzionario

Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es. affidamento di appalto)

5A livello di dirigente di ufficio non generale, ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativaA livello di dirigente di ufficio generale 4A livello di capo dipartimento/segretario generale

Frazionabilità del processoIl risultato finale del processo può essere raggiun to anche effettuando una pluralità di operazioni di entità economica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicurano lo stesso ri sultato (es. pluralità di affidamenti ridotti)?No 1SiC.1.1.6 Attività di sportello (front office)

Discrezionalità Impatto organizzativo

Il processo è discrezionale?

Rispetto al totale del personale impiegato nel sing olo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase del processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a. , quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)

Anche sulla base dell'esperienza, il tipo di contro llo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?

No, è del tutto vincolato Fino a circa il 20% Si, costituisce un efficace strumento di neutralizzazioneE' parzialmente vincolato dalle legge e da atti amministrativi Fino a circa il 40% Si, è molto efficaceE' parzialmente vincolato solo dalle legge Fino a circa il 60% 3 Si, per una percentuale approssimativa del 50%

E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari) 4 Fino a circa il 80% Si, ma in minima parte 4

E' altamente discrezionale Fino a circa il 100% No, il rischio rimane indifferente

Rilevanza esterna Impatto economico

Il processo produce effetti diretti all'esterno del l'amministrazione di riferimento?

Nel corso deglI ultimi 5 anni sono state pronunciat e sentenze della Corte dei Conti a carico di dipendenti (dirig enti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti de lla p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o d i tipologie analoghe?

No, ha come destinatario finale un ufficio interno No 1Si, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento5 Si

Complessità del processo Impatto reputazionaleSi tratta di un processo che comporta il coinvolgime nto di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi succe ssive per il conseguimento del risultato?

Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo even to o eventi analoghi?

No, il processo coinvolge una sola p.a. 1 NoSi, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni Non ne abbiamo memoria 1Si, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni Si, sulla stampa locale

Si, sulla stampa nazionaleSi, sulla stampa locale e nazionaleSi, sulla stampa locale, nazionale e internazionale

Valore economico Impatto organizzativo, economico e sull'immagine

Qual è l'impatto economico del processo?

A quale livello può collocarsi il rischio dell'even to (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che l'eventuale soggetto riveste nell'organiz zazione è elevata, media o bassa?

Ha rilevanza esclusivamente interna A livello di addettoComporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare economico (es. concessione di borsa di studio per studenti)

3 A livello di collaborazione o funzionario

Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es. affidamento di appalto)

A livello di dirigente di ufficio non generale, ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativa

3

A livello di dirigente di ufficio generaleA livello di capo dipartimento/segretario generale

Frazionabilità del processoIl risultato finale del processo può essere raggiun to anche effettuando una pluralità di operazioni di entità economica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicurano lo stesso ri sultato (es. pluralità di affidamenti ridotti)?No 1Si

Indici di valutazione della probabilità (1)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Indici di valutazione dell'impatto (2)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Controlli (3)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Indici di valutazione della probabilità (1)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Indici di valutazione dell'impatto (2)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Controlli (3)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

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C.1.1.8 Esame di idoneità abilitanti per l’iscrizione in alcuni ruoli

Discrezionalità Impatto organizzativo

Il processo è discrezionale?

Rispetto al totale del personale impiegato nel sing olo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase del processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a. , quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)

Anche sulla base dell'esperienza, il tipo di contro llo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?

No, è del tutto vincolato Fino a circa il 20% 1 Si, costituisce un efficace strumento di neutralizzazioneE' parzialmente vincolato dalla legge e da atti amministrativi 2 Fino a circa il 40% Si, è molto efficaceE' parzialmente vincolato solo dalla legge Fino a circa il 60% Si, per una percentuale approssimativa del 50%

E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari) Fino a circa il 80% Si, ma in minima parte

E' altamente discrezionale Fino a circa il 100% No, il rischio rimane indifferente 5

Rilevanza esterna Impatto economico

Il processo produce effetti diretti all'esterno del l'amministrazione di riferimento?

Nel corso deglI ultimi 5 anni sono state pronunciat e sentenze della Corte dei Conti a carico di dipendenti (dirig enti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti de lla p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o d i tipologie analoghe?

No, ha come destinatario finale un ufficio interno No 1Si, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento5 Si

Complessità del processo Impatto reputazionaleSi tratta di un processo che comporta il coinvolgime nto di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi succe ssive per il conseguimento del risultato?

Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo even to o eventi analoghi?

No, il processo coinvolge una sola p.a. 1 NoSi, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni Non ne abbiamo memoria 1Si, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni Si, sulla stampa locale

Si, sulla stampa nazionaleSi, sulla stampa locale e nazionaleSi, sulla stampa locale, nazionale e internazionale

Valore economico Impatto organizzativo, economico e sull'immagine

Qual è l'impatto economico del processo?

A quale livello può collocarsi il rischio dell'even to (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che l'eventuale soggetto riveste nell'organiz zazione è elevata, media o bassa?

Ha rilevanza esclusivamente interna A livello di addettoComporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare economico (es. concessione di borsa di studio per studenti)

A livello di collaborazione o funzionario

Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es. affidamento di appalto)

5A livello di dirigente di ufficio non generale, ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativaA livello di dirigente di ufficio generaleA livello di capo dipartimento/segretario generale 5

Frazionabilità del processoIl risultato finale del processo può essere raggiun to anche effettuando una pluralità di operazioni di entità economica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicurano lo stesso ri sultato (es. pluralità di affidamenti ridotti)?No 1SiC.2.1.1 Gestione istanze di cancellazione protesti

Discrezionalità Impatto organizzativo

Il processo è discrezionale?

Rispetto al totale del personale impiegato nel sing olo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase del processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a. , quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)

Anche sulla base dell'esperienza, il tipo di contro llo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?

No, è del tutto vincolato Fino a circa il 20% Si, costituisce un efficace strumento di neutralizzazioneE' parzialmente vincolato dalle legge e da atti amministrativi 2 Fino a circa il 40% Si, è molto efficaceE' parzialmente vincolato solo dalle legge Fino a circa il 60% 3 Si, per una percentuale approssimativa del 50% 3

E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari) Fino a circa il 80% Si, ma in minima parte

E' altamente discrezionale Fino a circa il 100% No, il rischio rimane indifferente

Rilevanza esterna Impatto economico

Il processo produce effetti diretti all'esterno del l'amministrazione di riferimento?

Nel corso deglI ultimi 5 anni sono state pronunciat e sentenze della Corte dei Conti a carico di dipendenti (dirig enti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti de lla p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o d i tipologie analoghe?

No, ha come destinatario finale un ufficio interno No 1Si, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento5 Si

Complessità del processo Impatto reputazionaleSi tratta di un processo che comporta il coinvolgime nto di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi succe ssive per il conseguimento del risultato?

Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo even to o eventi analoghi?

No, il processo coinvolge una sola p.a. 1 NoSi, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni Non ne abbiamo memoria 1Si, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni Si, sulla stampa locale

Si, sulla stampa nazionaleSi, sulla stampa locale e nazionaleSi, sulla stampa locale, nazionale e internazionale

Valore economico Impatto organizzativo, economico e sull'immagine

Qual è l'impatto economico del processo?

A quale livello può collocarsi il rischio dell'even to (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che l'eventuale soggetto riveste nell'organiz zazione è elevata, media o bassa?

Ha rilevanza esclusivamente interna A livello di addettoComporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare economico (es. concessione di borsa di studio per studenti)

A livello di collaborazione o funzionario

Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es. affidamento di appalto)

5A livello di dirigente di ufficio non generale, ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativaA livello di dirigente di ufficio generaleA livello di capo dipartimento/segretario generale 5

Frazionabilità del processoIl risultato finale del processo può essere raggiun to anche effettuando una pluralità di operazioni di entità economica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicurano lo stesso ri sultato (es. pluralità di affidamenti ridotti)?No 1Si

Indici di valutazione della probabilità (1)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Indici di valutazione dell'impatto (2)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Controlli (3)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Indici di valutazione della probabilità (1)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Indici di valutazione dell'impatto (2)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Controlli (3)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

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C.2.1.2 Pubblicazioni elenchi protesti

Discrezionalità Impatto organizzativo

Il processo è discrezionale?

Rispetto al totale del personale impiegato nel sing olo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase del processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a. , quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)

Anche sulla base dell'esperienza, il tipo di contro llo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?

No, è del tutto vincolato Fino a circa il 20% Si, costituisce un efficace strumento di neutralizzazioneE' parzialmente vincolato dalle legge e da atti amministrativi 2 Fino a circa il 40% Si, è molto efficaceE' parzialmente vincolato solo dalle legge Fino a circa il 60% 3 Si, per una percentuale approssimativa del 50% 3

E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari) Fino a circa il 80% Si, ma in minima parte

E' altamente discrezionale Fino a circa il 100% No, il rischio rimane indifferente

Rilevanza esterna Impatto economico

Il processo produce effetti diretti all'esterno del l'amministrazione di riferimento?

Nel corso deglI ultimi 5 anni sono state pronunciat e sentenze della Corte dei Conti a carico di dipendenti (dirig enti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti de lla p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o d i tipologie analoghe?

No, ha come destinatario finale un ufficio interno No 1Si, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento5 Si

Complessità del processo Impatto reputazionaleSi tratta di un processo che comporta il coinvolgime nto di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi succe ssive per il conseguimento del risultato?

Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo even to o eventi analoghi?

No, il processo coinvolge una sola p.a. 1 NoSi, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni Non ne abbiamo memoria 1Si, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni Si, sulla stampa locale

Si, sulla stampa nazionaleSi, sulla stampa locale e nazionaleSi, sulla stampa locale, nazionale e internazionale

Valore economico Impatto organizzativo, economico e sull'immagine

Qual è l'impatto economico del processo?

A quale livello può collocarsi il rischio dell'even to (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che l'eventuale soggetto riveste nell'organiz zazione è elevata, media o bassa?

Ha rilevanza esclusivamente interna A livello di addettoComporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare economico (es. concessione di borsa di studio per studenti)

A livello di collaborazione o funzionario

Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es. affidamento di appalto)

5A livello di dirigente di ufficio non generale, ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativaA livello di dirigente di ufficio generaleA livello di capo dipartimento/segretario generale 5

Frazionabilità del processoIl risultato finale del processo può essere raggiun to anche effettuando una pluralità di operazioni di entità economica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicurano lo stesso ri sultato (es. pluralità di affidamenti ridotti)?No 1SiC.2.2.1 Gestione domande brevetti e marchi

Discrezionalità Impatto organizzativo

Il processo è discrezionale?

Rispetto al totale del personale impiegato nel sing olo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase del processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a. , quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)

Anche sulla base dell'esperienza, il tipo di contro llo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?

No, è del tutto vincolato Fino a circa il 20% Si, costituisce un efficace strumento di neutralizzazioneE' parzialmente vincolato dalle legge e da atti amministrativi 2 Fino a circa il 40% Si, è molto efficaceE' parzialmente vincolato solo dalle legge Fino a circa il 60% 3 Si, per una percentuale approssimativa del 50% 3

E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari) Fino a circa il 80% Si, ma in minima parte

E' altamente discrezionale Fino a circa il 100% No, il rischio rimane indifferente

Rilevanza esterna Impatto economico

Il processo produce effetti diretti all'esterno del l'amministrazione di riferimento?

Nel corso deglI ultimi 5 anni sono state pronunciat e sentenze della Corte dei Conti a carico di dipendenti (dirig enti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti de lla p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o d i tipologie analoghe?

No, ha come destinatario finale un ufficio interno No 1Si, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento5 Si

Complessità del processo Impatto reputazionaleSi tratta di un processo che comporta il coinvolgime nto di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi succe ssive per il conseguimento del risultato?

Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo even to o eventi analoghi?

No, il processo coinvolge una sola p.a. 1 NoSi, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni Non ne abbiamo memoria 1Si, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni Si, sulla stampa locale

Si, sulla stampa nazionaleSi, sulla stampa locale e nazionaleSi, sulla stampa locale, nazionale e internazionale

Valore economico Impatto organizzativo, economico e sull'immagine

Qual è l'impatto economico del processo?

A quale livello può collocarsi il rischio dell'even to (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che l'eventuale soggetto riveste nell'organiz zazione è elevata, media o bassa?

Ha rilevanza esclusivamente interna 1 A livello di addettoComporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare economico (es. concessione di borsa di studio per studenti)

A livello di collaborazione o funzionario

Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es. affidamento di appalto)

A livello di dirigente di ufficio non generale, ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativaA livello di dirigente di ufficio generaleA livello di capo dipartimento/segretario generale 5

Frazionabilità del processoIl risultato finale del processo può essere raggiun to anche effettuando una pluralità di operazioni di entità economica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicurano lo stesso ri sultato (es. pluralità di affidamenti ridotti)?No 1Si

Indici di valutazione della probabilità (1)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Indici di valutazione dell'impatto (2)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Controlli (3)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Indici di valutazione della probabilità (1)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Indici di valutazione dell'impatto (2)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Controlli (3)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

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C.2.2.2 Rilascio attestati brevetti e marchi

Discrezionalità Impatto organizzativo

Il processo è discrezionale?

Rispetto al totale del personale impiegato nel sing olo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase del processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a. , quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)

Anche sulla base dell'esperienza, il tipo di contro llo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?

No, è del tutto vincolato Fino a circa il 20% Si, costituisce un efficace strumento di neutralizzazioneE' parzialmente vincolato dalla legge e da atti amministrativi 2 Fino a circa il 40% Si, è molto efficaceE' parzialmente vincolato solo dalla legge Fino a circa il 60% 3 Si, per una percentuale approssimativa del 50% 3

E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari) Fino a circa il 80% Si, ma in minima parte

E' altamente discrezionale Fino a circa il 100% No, il rischio rimane indifferente

Rilevanza esterna Impatto economico

Il processo produce effetti diretti all'esterno del l'amministrazione di riferimento?

Nel corso deglI ultimi 5 anni sono state pronunciat e sentenze della Corte dei Conti a carico di dipendenti (dirig enti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti de lla p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o d i tipologie analoghe?

No, ha come destinatario finale un ufficio interno No 1Si, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento5 Si

Complessità del processo Impatto reputazionaleSi tratta di un processo che comporta il coinvolgime nto di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi succe ssive per il conseguimento del risultato?

Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo even to o eventi analoghi?

No, il processo coinvolge una sola p.a. 1 NoSi, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni Non ne abbiamo memoria 1Si, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni Si, sulla stampa locale

Si, sulla stampa nazionaleSi, sulla stampa locale e nazionaleSi, sulla stampa locale, nazionale e internazionale

Valore economico Impatto organizzativo, economico e sull'immagine

Qual è l'impatto economico del processo?

A quale livello può collocarsi il rischio dell'even to (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che l'eventuale soggetto riveste nell'organiz zazione è elevata, media o bassa?

Ha rilevanza esclusivamente interna A livello di addettoComporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare economico (es. concessione di borsa di studio per studenti)

A livello di collaborazione o funzionario

Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es. affidamento di appalto)

5A livello di dirigente di ufficio non generale, ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativaA livello di dirigente di ufficio generaleA livello di capo dipartimento/segretario generale 5

Frazionabilità del processoIl risultato finale del processo può essere raggiun to anche effettuando una pluralità di operazioni di entità economica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicurano lo stesso ri sultato (es. pluralità di affidamenti ridotti)?No 1SiC.2.5.1 Attività in materia di metrologia legale

Discrezionalità Impatto organizzativo

Il processo è discrezionale?

Rispetto al totale del personale impiegato nel sing olo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase del processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a. , quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)

Anche sulla base dell'esperienza, il tipo di contro llo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?

No, è del tutto vincolato Fino a circa il 20% Si, costituisce un efficace strumento di neutralizzazioneE' parzialmente vincolato dalle legge e da atti amministrativi 2 Fino a circa il 40% Si, è molto efficaceE' parzialmente vincolato solo dalle legge Fino a circa il 60% 3 Si, per una percentuale approssimativa del 50%

E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari) Fino a circa il 80% Si, ma in minima parte 4

E' altamente discrezionale Fino a circa il 100% No, il rischio rimane indifferente

Rilevanza esterna Impatto economico

Il processo produce effetti diretti all'esterno del l'amministrazione di riferimento?

Nel corso deglI ultimi 5 anni sono state pronunciat e sentenze della Corte dei Conti a carico di dipendenti (dirig enti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti de lla p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o d i tipologie analoghe?

No, ha come destinatario finale un ufficio interno No 1Si, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento5 Si

Complessità del processo Impatto reputazionaleSi tratta di un processo che comporta il coinvolgime nto di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi succe ssive per il conseguimento del risultato?

Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo even to o eventi analoghi?

No, il processo coinvolge una sola p.a. 1 NoSi, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni Non ne abbiamo memoria 1Si, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni Si, sulla stampa locale

Si, sulla stampa nazionaleSi, sulla stampa locale e nazionaleSi, sulla stampa locale, nazionale e internazionale

Valore economico Impatto organizzativo, economico e sull'immagine

Qual è l'impatto economico del processo?

A quale livello può collocarsi il rischio dell'even to (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che l'eventuale soggetto riveste nell'organiz zazione è elevata, media o bassa?

Ha rilevanza esclusivamente interna A livello di addettoComporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare economico (es. concessione di borsa di studio per studenti)

A livello di collaborazione o funzionario

Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es. affidamento di appalto)

5A livello di dirigente di ufficio non generale, ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativaA livello di dirigente di ufficio generaleA livello di capo dipartimento/segretario generale 5

Frazionabilità del processoIl risultato finale del processo può essere raggiun to anche effettuando una pluralità di operazioni di entità economica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicurano lo stesso ri sultato (es. pluralità di affidamenti ridotti)?No 1Si

Indici di valutazione della probabilità (1)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Indici di valutazione dell'impatto (2)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Controlli (3)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Indici di valutazione della probabilità (1)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Indici di valutazione dell'impatto (2)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Controlli (3)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Page 45: PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE - … Triennale di... · Piano triennale di prevenzione della corruzione 2014-2016 ai sensi dell’art. 1 comma 8 della Legge 190/2012);

D.01 Erogazione di incentivi, sovvenzioni e contributi finanziari a privati

Discrezionalità Impatto organizzativo

Il processo è discrezionale?

Rispetto al totale del personale impiegato nel sing olo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase del processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a. , quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)

Anche sulla base dell'esperienza, il tipo di contro llo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?

No, è del tutto vincolato Fino a circa il 20% Si, costituisce un efficace strumento di neutralizzazioneE' parzialmente vincolato dalle legge e da atti amministrativi Fino a circa il 40% Si, è molto efficaceE' parzialmente vincolato solo dalle legge Fino a circa il 60% 3 Si, per una percentuale approssimativa del 50%

E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari) Fino a circa il 80% Si, ma in minima parte

E' altamente discrezionale 5 Fino a circa il 100% No, il rischio rimane indifferente 5

Rilevanza esterna Impatto economico

Il processo produce effetti diretti all'esterno del l'amministrazione di riferimento?

Nel corso deglI ultimi 5 anni sono state pronunciat e sentenze della Corte dei Conti a carico di dipendenti (dirig enti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti de lla p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o d i tipologie analoghe?

No, ha come destinatario finale un ufficio interno No 1Si, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento5 Si

Complessità del processo Impatto reputazionaleSi tratta di un processo che comporta il coinvolgime nto di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi succe ssive per il conseguimento del risultato?

Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo even to o eventi analoghi?

No, il processo coinvolge una sola p.a. 1 NoSi, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni Non ne abbiamo memoria 1Si, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni Si, sulla stampa locale

Si, sulla stampa nazionaleSi, sulla stampa locale e nazionaleSi, sulla stampa locale, nazionale e internazionale

Valore economico Impatto organizzativo, economico e sull'immagine

Qual è l'impatto economico del processo?

A quale livello può collocarsi il rischio dell'even to (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che l'eventuale soggetto riveste nell'organiz zazione è elevata, media o bassa?

Ha rilevanza esclusivamente interna A livello di addettoComporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare economico (es. concessione di borsa di studio per studenti)

A livello di collaborazione o funzionario

Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es. affidamento di appalto)

5A livello di dirigente di ufficio non generale, ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativaA livello di dirigente di ufficio generaleA livello di capo dipartimento/segretario generale 5

Frazionabilità del processoIl risultato finale del processo può essere raggiun to anche effettuando una pluralità di operazioni di entità economica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicurano lo stesso ri sultato (es. pluralità di affidamenti ridotti)?NoSi 5D.02 Concessione di contributi per effetto di specifici protocolli d'intesa o convenzioni sottoscritti con enti pubblici o con organismi, enti e società a prevalente capitale pubblico

Discrezionalità Impatto organizzativo

Il processo è discrezionale?

Rispetto al totale del personale impiegato nel sing olo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase del processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a. , quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)

Anche sulla base dell'esperienza, il tipo di contro llo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?

No, è del tutto vincolato Fino a circa il 20% Si, costituisce un efficace strumento di neutralizzazioneE' parzialmente vincolato dalle legge e da atti amministrativi Fino a circa il 40% Si, è molto efficaceE' parzialmente vincolato solo dalle legge Fino a circa il 60% 3 Si, per una percentuale approssimativa del 50%

E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari) Fino a circa il 80% Si, ma in minima parte

E' altamente discrezionale 5 Fino a circa il 100% No, il rischio rimane indifferente 5

Rilevanza esterna Impatto economico

Il processo produce effetti diretti all'esterno del l'amministrazione di riferimento?

Nel corso deglI ultimi 5 anni sono state pronunciat e sentenze della Corte dei Conti a carico di dipendenti (dirig enti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti de lla p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o d i tipologie analoghe?

No, ha come destinatario finale un ufficio interno No 1Si, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento5 Si

Complessità del processo Impatto reputazionaleSi tratta di un processo che comporta il coinvolgime nto di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi succe ssive per il conseguimento del risultato?

Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo even to o eventi analoghi?

No, il processo coinvolge una sola p.a. 1 NoSi, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni Non ne abbiamo memoria 1Si, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni Si, sulla stampa locale

Si, sulla stampa nazionaleSi, sulla stampa locale e nazionaleSi, sulla stampa locale, nazionale e internazionale

Valore economico Impatto organizzativo, economico e sull'immagine

Qual è l'impatto economico del processo?

A quale livello può collocarsi il rischio dell'even to (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che l'eventuale soggetto riveste nell'organiz zazione è elevata, media o bassa?

Ha rilevanza esclusivamente interna A livello di addettoComporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare economico (es. concessione di borsa di studio per studenti)

A livello di collaborazione o funzionario

Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es. affidamento di appalto)

5A livello di dirigente di ufficio non generale, ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativaA livello di dirigente di ufficio generaleA livello di capo dipartimento/segretario generale 5

Frazionabilità del processoIl risultato finale del processo può essere raggiun to anche effettuando una pluralità di operazioni di entità economica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicurano lo stesso ri sultato (es. pluralità di affidamenti ridotti)?NoSi 5

Indici di valutazione della probabilità (1)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Indici di valutazione dell'impatto (2)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Controlli (3)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Indici di valutazione della probabilità (1)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Indici di valutazione dell'impatto (2)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Controlli (3)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

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C.2.5.2 Attività di sorveglianza e vigilanza in materia di metrologia legale

Discrezionalità Impatto organizzativo

Il processo è discrezionale?

Rispetto al totale del personale impiegato nel sing olo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase del processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a. , quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)

Anche sulla base dell'esperienza, il tipo di contro llo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?

No, è del tutto vincolato Fino a circa il 20% Si, costituisce un efficace strumento di neutralizzazioneE' parzialmente vincolato dalla legge e da atti amministrativi 2 Fino a circa il 40% Si, è molto efficaceE' parzialmente vincolato solo dalla legge Fino a circa il 60% Si, per una percentuale approssimativa del 50%

E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari) Fino a circa il 80% 4 Si, ma in minima parte

E' altamente discrezionale Fino a circa il 100% No, il rischio rimane indifferente 5

Rilevanza esterna Impatto economico

Il processo produce effetti diretti all'esterno del l'amministrazione di riferimento?

Nel corso deglI ultimi 5 anni sono state pronunciat e sentenze della Corte dei Conti a carico di dipendenti (dirig enti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti de lla p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o d i tipologie analoghe?

No, ha come destinatario finale un ufficio interno No 1Si, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento5 Si

Complessità del processo Impatto reputazionaleSi tratta di un processo che comporta il coinvolgime nto di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi succe ssive per il conseguimento del risultato?

Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo even to o eventi analoghi?

No, il processo coinvolge una sola p.a. NoSi, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni Non ne abbiamo memoria 1Si, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni 5 Si, sulla stampa locale

Si, sulla stampa nazionaleSi, sulla stampa locale e nazionaleSi, sulla stampa locale, nazionale e internazionale

Valore economico Impatto organizzativo, economico e sull'immagine

Qual è l'impatto economico del processo?

A quale livello può collocarsi il rischio dell'even to (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che l'eventuale soggetto riveste nell'organiz zazione è elevata, media o bassa?

Ha rilevanza esclusivamente interna A livello di addettoComporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare economico (es. concessione di borsa di studio per studenti)

A livello di collaboratore o funzionario

Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es. affidamento di appalto)

5A livello di dirigente di ufficio non generale, ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativaA livello di dirigente di ufficio generaleA livello di capo dipartimento/segretario generale 5

Frazionabilità del processoIl risultato finale del processo può essere raggiun to anche effettuando una pluralità di operazioni di entità economica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicurano lo stesso ri sultato (es. pluralità di affidamenti ridotti)?No 1SiC.2.7.1 Sicurezza e conformità prodotti

Discrezionalità Impatto organizzativo

Il processo è discrezionale?

Rispetto al totale del personale impiegato nel sing olo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase del processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a. , quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)

Anche sulla base dell'esperienza, il tipo di contro llo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?

No, è del tutto vincolato Fino a circa il 20% Si, costituisce un efficace strumento di neutralizzazioneE' parzialmente vincolato dalle legge e da atti amministrativi Fino a circa il 40% Si, è molto efficaceE' parzialmente vincolato solo dalle legge 3 Fino a circa il 60% 3 Si, per una percentuale approssimativa del 50%

E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari) Fino a circa il 80% Si, ma in minima parte 4

E' altamente discrezionale Fino a circa il 100% No, il rischio rimane indifferente

Rilevanza esterna Impatto economico

Il processo produce effetti diretti all'esterno del l'amministrazione di riferimento?

Nel corso deglI ultimi 5 anni sono state pronunciat e sentenze della Corte dei Conti a carico di dipendenti (dirig enti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti de lla p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o d i tipologie analoghe?

No, ha come destinatario finale un ufficio interno No 1Si, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento5 Si

Complessità del processo Impatto reputazionaleSi tratta di un processo che comporta il coinvolgime nto di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi succe ssive per il conseguimento del risultato?

Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo even to o eventi analoghi?

No, il processo coinvolge una sola p.a. 1 NoSi, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni Non ne abbiamo memoria 1Si, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni Si, sulla stampa locale

Si, sulla stampa nazionaleSi, sulla stampa locale e nazionaleSi, sulla stampa locale, nazionale e internazionale

Valore economico Impatto organizzativo, economico e sull'immagine

Qual è l'impatto economico del processo?

A quale livello può collocarsi il rischio dell'even to (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che l'eventuale soggetto riveste nell'organiz zazione è elevata, media o bassa?

Ha rilevanza esclusivamente interna A livello di addettoComporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare economico (es. concessione di borsa di studio per studenti)

A livello di collaborazione o funzionario

Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es. affidamento di appalto)

5A livello di dirigente di ufficio non generale, ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativaA livello di dirigente di ufficio generaleA livello di capo dipartimento/segretario generale 5

Frazionabilità del processoIl risultato finale del processo può essere raggiun to anche effettuando una pluralità di operazioni di entità economica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicurano lo stesso ri sultato (es. pluralità di affidamenti ridotti)?No 1Si

Indici di valutazione della probabilità (1)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Indici di valutazione dell'impatto (2)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Controlli (3)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Indici di valutazione della probabilità (1)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Indici di valutazione dell'impatto (2)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Controlli (3)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

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C.2.7.3 Regolamentazione del mercato

Discrezionalità Impatto organizzativo

Il processo è discrezionale?

Rispetto al totale del personale impiegato nel sing olo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase del processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a. , quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)

Anche sulla base dell'esperienza, il tipo di contro llo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?

No, è del tutto vincolato Fino a circa il 20% Si, costituisce un efficace strumento di neutralizzazioneE' parzialmente vincolato dalle legge e da atti amministrativi 2 Fino a circa il 40% Si, è molto efficace 2E' parzialmente vincolato solo dalle legge Fino a circa il 60% 3 Si, per una percentuale approssimativa del 50%

E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari) Fino a circa il 80% Si, ma in minima parte

E' altamente discrezionale Fino a circa il 100% No, il rischio rimane indifferente

Rilevanza esterna Impatto economico

Il processo produce effetti diretti all'esterno del l'amministrazione di riferimento?

Nel corso deglI ultimi 5 anni sono state pronunciat e sentenze della Corte dei Conti a carico di dipendenti (dirig enti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti de lla p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o d i tipologie analoghe?

No, ha come destinatario finale un ufficio interno No 1Si, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento5 Si

Complessità del processo Impatto reputazionaleSi tratta di un processo che comporta il coinvolgime nto di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi succe ssive per il conseguimento del risultato?

Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo even to o eventi analoghi?

No, il processo coinvolge una sola p.a. 1 NoSi, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni Non ne abbiamo memoria 1Si, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni Si, sulla stampa locale

Si, sulla stampa nazionaleSi, sulla stampa locale e nazionaleSi, sulla stampa locale, nazionale e internazionale

Valore economico Impatto organizzativo, economico e sull'immagine

Qual è l'impatto economico del processo?

A quale livello può collocarsi il rischio dell'even to (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che l'eventuale soggetto riveste nell'organiz zazione è elevata, media o bassa?

Ha rilevanza esclusivamente interna A livello di addettoComporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare economico (es. concessione di borsa di studio per studenti)

A livello di collaborazione o funzionario

Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es. affidamento di appalto)

5A livello di dirigente di ufficio non generale, ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativaA livello di dirigente di ufficio generaleA livello di capo dipartimento/segretario generale 5

Frazionabilità del processoIl risultato finale del processo può essere raggiun to anche effettuando una pluralità di operazioni di entità economica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicurano lo stesso ri sultato (es. pluralità di affidamenti ridotti)?No 1SiC.2.7.4 Verifica clausole inique e vessatorie

Discrezionalità Impatto organizzativo

Il processo è discrezionale?

Rispetto al totale del personale impiegato nel sing olo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase del processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a. , quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)

Anche sulla base dell'esperienza, il tipo di contro llo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?

No, è del tutto vincolato Fino a circa il 20% Si, costituisce un efficace strumento di neutralizzazioneE' parzialmente vincolato dalle legge e da atti amministrativi Fino a circa il 40% Si, è molto efficaceE' parzialmente vincolato solo dalle legge Fino a circa il 60% 3 Si, per una percentuale approssimativa del 50% 3

E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari) 4 Fino a circa il 80% Si, ma in minima parte

E' altamente discrezionale Fino a circa il 100% No, il rischio rimane indifferente

Rilevanza esterna Impatto economico

Il processo produce effetti diretti all'esterno del l'amministrazione di riferimento?

Nel corso deglI ultimi 5 anni sono state pronunciat e sentenze della Corte dei Conti a carico di dipendenti (dirig enti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti de lla p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o d i tipologie analoghe?

No, ha come destinatario finale un ufficio interno No 1Si, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento5 Si

Complessità del processo Impatto reputazionaleSi tratta di un processo che comporta il coinvolgime nto di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi succe ssive per il conseguimento del risultato?

Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo even to o eventi analoghi?

No, il processo coinvolge una sola p.a. 1 NoSi, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni Non ne abbiamo memoria 1Si, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni Si, sulla stampa locale

Si, sulla stampa nazionaleSi, sulla stampa locale e nazionaleSi, sulla stampa locale, nazionale e internazionale

Valore economico Impatto organizzativo, economico e sull'immagine

Qual è l'impatto economico del processo?

A quale livello può collocarsi il rischio dell'even to (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che l'eventuale soggetto riveste nell'organiz zazione è elevata, media o bassa?

Ha rilevanza esclusivamente interna A livello di addettoComporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare economico (es. concessione di borsa di studio per studenti)

A livello di collaborazione o funzionario

Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es. affidamento di appalto)

5A livello di dirigente di ufficio non generale, ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativaA livello di dirigente di ufficio generaleA livello di capo dipartimento/segretario generale 5

Frazionabilità del processoIl risultato finale del processo può essere raggiun to anche effettuando una pluralità di operazioni di entità economica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicurano lo stesso ri sultato (es. pluralità di affidamenti ridotti)?No 1Si

Indici di valutazione della probabilità (1)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Indici di valutazione dell'impatto (2)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Controlli (3)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Indici di valutazione della probabilità (1)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Indici di valutazione dell'impatto (2)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Controlli (3)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

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C.2.7.5 Manifestazioni a premio

Discrezionalità Impatto organizzativo

Il processo è discrezionale?

Rispetto al totale del personale impiegato nel sing olo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase del processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a. , quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)

Anche sulla base dell'esperienza, il tipo di contro llo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?

No, è del tutto vincolato Fino a circa il 20% Si, costituisce un efficace strumento di neutralizzazioneE' parzialmente vincolato dalle legge e da atti amministrativi 2 Fino a circa il 40% Si, è molto efficaceE' parzialmente vincolato solo dalle legge Fino a circa il 60% Si, per una percentuale approssimativa del 50% 3

E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari) Fino a circa il 80% Si, ma in minima parte

E' altamente discrezionale Fino a circa il 100% 5 No, il rischio rimane indifferente

Rilevanza esterna Impatto economico

Il processo produce effetti diretti all'esterno del l'amministrazione di riferimento?

Nel corso deglI ultimi 5 anni sono state pronunciat e sentenze della Corte dei Conti a carico di dipendenti (dirig enti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti de lla p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o d i tipologie analoghe?

No, ha come destinatario finale un ufficio interno No 1Si, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento5 Si

Complessità del processo Impatto reputazionaleSi tratta di un processo che comporta il coinvolgime nto di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi succe ssive per il conseguimento del risultato?

Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo even to o eventi analoghi?

No, il processo coinvolge una sola p.a. 1 NoSi, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni Non ne abbiamo memoria 1Si, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni Si, sulla stampa locale

Si, sulla stampa nazionaleSi, sulla stampa locale e nazionaleSi, sulla stampa locale, nazionale e internazionale

Valore economico Impatto organizzativo, economico e sull'immagine

Qual è l'impatto economico del processo?

A quale livello può collocarsi il rischio dell'even to (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che l'eventuale soggetto riveste nell'organiz zazione è elevata, media o bassa?

Ha rilevanza esclusivamente interna A livello di addettoComporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare economico (es. concessione di borsa di studio per studenti)

A livello di collaborazione o funzionario 2

Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es. affidamento di appalto)

5A livello di dirigente di ufficio non generale, ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativaA livello di dirigente di ufficio generaleA livello di capo dipartimento/segretario generale

Frazionabilità del processoIl risultato finale del processo può essere raggiun to anche effettuando una pluralità di operazioni di entità economica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicurano lo stesso ri sultato (es. pluralità di affidamenti ridotti)?No 1SiC.2.8.1 Sanzioni amministrative ex L. 689/81

Discrezionalità Impatto organizzativo

Il processo è discrezionale?

Rispetto al totale del personale impiegato nel sing olo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase del processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a. , quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)

Anche sulla base dell'esperienza, il tipo di contro llo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?

No, è del tutto vincolato Fino a circa il 20% Si, costituisce un efficace strumento di neutralizzazioneE' parzialmente vincolato dalle legge e da atti amministrativi Fino a circa il 40% Si, è molto efficaceE' parzialmente vincolato solo dalle legge 3 Fino a circa il 60% 3 Si, per una percentuale approssimativa del 50% 3

E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari) Fino a circa il 80% Si, ma in minima parte

E' altamente discrezionale Fino a circa il 100% No, il rischio rimane indifferente

Rilevanza esterna Impatto economico

Il processo produce effetti diretti all'esterno del l'amministrazione di riferimento?

Nel corso deglI ultimi 5 anni sono state pronunciat e sentenze della Corte dei Conti a carico di dipendenti (dirig enti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti de lla p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o d i tipologie analoghe?

No, ha come destinatario finale un ufficio interno No 1Si, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento5 Si

Complessità del processo Impatto reputazionaleSi tratta di un processo che comporta il coinvolgime nto di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi succe ssive per il conseguimento del risultato?

Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo even to o eventi analoghi?

No, il processo coinvolge una sola p.a. 1 NoSi, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni Non ne abbiamo memoria 1Si, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni Si, sulla stampa locale

Si, sulla stampa nazionaleSi, sulla stampa locale e nazionaleSi, sulla stampa locale, nazionale e internazionale

Valore economico Impatto organizzativo, economico e sull'immagine

Qual è l'impatto economico del processo?

A quale livello può collocarsi il rischio dell'even to (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che l'eventuale soggetto riveste nell'organiz zazione è elevata, media o bassa?

Ha rilevanza esclusivamente interna A livello di addettoComporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare economico (es. concessione di borsa di studio per studenti)

3 A livello di collaborazione o funzionario

Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es. affidamento di appalto)

A livello di dirigente di ufficio non generale, ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativaA livello di dirigente di ufficio generaleA livello di capo dipartimento/segretario generale 5

Frazionabilità del processoIl risultato finale del processo può essere raggiun to anche effettuando una pluralità di operazioni di entità economica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicurano lo stesso ri sultato (es. pluralità di affidamenti ridotti)?No 1Si

Indici di valutazione della probabilità (1)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Indici di valutazione dell'impatto (2)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Controlli (3)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Indici di valutazione della probabilità (1)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Indici di valutazione dell'impatto (2)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Controlli (3)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Page 49: PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE - … Triennale di... · Piano triennale di prevenzione della corruzione 2014-2016 ai sensi dell’art. 1 comma 8 della Legge 190/2012);

C.2.8.2 Gestione ruoli sanzioni amministrative

Discrezionalità Impatto organizzativo

Il processo è discrezionale?

Rispetto al totale del personale impiegato nel sing olo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase del processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a. , quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)

Anche sulla base dell'esperienza, il tipo di contro llo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?

No, è del tutto vincolato Fino a circa il 20% Si, costituisce un efficace strumento di neutralizzazioneE' parzialmente vincolato dalle legge e da atti amministrativi 2 Fino a circa il 40% Si, è molto efficaceE' parzialmente vincolato solo dalle legge Fino a circa il 60% 3 Si, per una percentuale approssimativa del 50% 3

E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari) Fino a circa il 80% Si, ma in minima parte

E' altamente discrezionale Fino a circa il 100% No, il rischio rimane indifferente

Rilevanza esterna Impatto economico

Il processo produce effetti diretti all'esterno del l'amministrazione di riferimento?

Nel corso deglI ultimi 5 anni sono state pronunciat e sentenze della Corte dei Conti a carico di dipendenti (dirig enti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti de lla p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o d i tipologie analoghe?

No, ha come destinatario finale un ufficio interno NoSi, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento5 Si 5

Complessità del processo Impatto reputazionaleSi tratta di un processo che comporta il coinvolgime nto di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi succe ssive per il conseguimento del risultato?

Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo even to o eventi analoghi?

No, il processo coinvolge una sola p.a. 1 NoSi, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni Non ne abbiamo memoria 1Si, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni Si, sulla stampa locale

Si, sulla stampa nazionaleSi, sulla stampa locale e nazionaleSi, sulla stampa locale, nazionale e internazionale

Valore economico Impatto organizzativo, economico e sull'immagine

Qual è l'impatto economico del processo?

A quale livello può collocarsi il rischio dell'even to (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che l'eventuale soggetto riveste nell'organiz zazione è elevata, media o bassa?

Ha rilevanza esclusivamente interna A livello di addettoComporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare economico (es. concessione di borsa di studio per studenti)

3 A livello di collaborazione o funzionario

Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es. affidamento di appalto)

A livello di dirigente di ufficio non generale, ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativaA livello di dirigente di ufficio generaleA livello di capo dipartimento/segretario generale 5

Frazionabilità del processoIl risultato finale del processo può essere raggiun to anche effettuando una pluralità di operazioni di entità economica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicurano lo stesso ri sultato (es. pluralità di affidamenti ridotti)?No 1Si

Indici di valutazione della probabilità (1)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Indici di valutazione dell'impatto (2)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Controlli (3)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)

Page 50: PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE - … Triennale di... · Piano triennale di prevenzione della corruzione 2014-2016 ai sensi dell’art. 1 comma 8 della Legge 190/2012);

Scheda rischio AREA A

A) Acquisizione e progressione del personale Grado di rischio Senza correzione in base ai controlli

Basso 6

MISURE TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a tendina)

Obbligatorie Ulteriori Obbligatorie

Prob. CR.1 Pilotamento delle procedure

2,4 CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenza

Impatto CR.3 Conflitto di interessi

CR. 4 Manipolazione o utilizzo improprio delle informazioni o della

documentazione

CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo

Controlli CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità

4 CR.7 Atti illecitiRidurre opportunità che si

manifestino i casi di corruzioneMO14 - provvedimenti disciplinari Nessun procedimento nel 2014

Basso 4,5

MISURE TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a tendina)

RESPONSABILE

(cognome e nome)-

da individuare per

ciascuna misura

Obbligatorie Ulteriori Obbligatorie

Prob. CR.1 Pilotamento delle procedure

1,8 CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenza

Impatto CR.3 Conflitto di interessi

2,5CR. 4 Manipolazione o utilizzo improprio delle informazioni o della

documentazione

Controlli CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo

CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità

3 CR.7 Atti illecitiRidurre opportunità che si

manifestino i casi di corruzioneMO14 - provvedimenti disciplinari Nessun procedimento nel 2014

Basso 5,5

MISURE TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a tendina)

Obbligatorie Ulteriori Obbligatorie

Prob. CR.1 Pilotamento delle procedure

2,2 CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenza

Impatto CR.3 Conflitto di interessi

2,5 CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo

Controlli CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità

4 CR.7 Atti illecitiRidurre opportunità che si

manifestino i casi di corruzioneMO14 - Provvedimenti disciplinari Nessun procedimento nel 2014

RESPONSABILE

da individuare per

ciascuna misura

MO2 - codice di comportamento

dell'ente

MT1 - Trasparenza: misure

obbligatorie indicate nel P.T.T.I.

Ridurre opportunità che si

manifestino i casi di corruzione

Creare un contesto sfavorevole alla

corruzioneMO11 - formazione del personale

TEMPI:

termine per l'attuazione

delle Misure

MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

TEMPI:

termine per l'attuazione

delle Misure

Effettuata formazione generale

(22,23 maggio 2014, 11 giugno

2014 e 22 dicembre 2014) e

formazione specifica (22

dicembre 2014)

Creare un contesto sfavorevole alla

corruzioneMO11 - formazione del personale

Ridurre opportunità che si

manifestino i casi di corruzione

Effettuata formazione generale

(22,23 maggio 2014, 11 giugno

2014 e 22 dicembre 2014) e

formazione specifica (22

dicembre 2014)

Creare un contesto sfavorevole alla

corruzioneMO11 - formazione del personale

Effettuata formazione generale

(22,23 maggio 2014, 11 giugno

2014 e 22 dicembre 2014) e

formazione specifica (22

dicembre 2014)

4,5

MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

RESPONSABIL

E del

sottoprocesso

Alberto

VecchiFrancesco Tumbiolo

MO2 - codice di comportamento

dell'ente

MT1 - Trasparenza: misure

obbligatorie indicate nel P.T.T.I.

MT1 - Trasparenza: misure

obbligatorie indicate nel P.T.T.I.

TEMPI:

termine per l'attuazione delle

Misure

Valutazione del rischio

RESPONSABILE

(cognome e nome)-da

individuare per

Alberto

VecchiFrancesco Tumbiolo

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO

Adottato con det. Presidenziale

del 28/01/2014 e diffuso ai

dipendenti con Ods 4 del

13/03/2014

Adottato con det. Presidenziale

del 28/01/2014 e diffuso ai

dipendenti con Ods 4 del

13/03/2014

Adottato con det. Presidenziale

del 28/01/2014 e diffuso ai

dipendenti con Ods 4 del

13/03/2014

Cristina BerniMichelangelo Dalla

Riva

Ridurre opportunità che si

manifestino i casi di corruzione

MO2 - codice di comportamento

dell'ente

A.01 Reclutamento di personale a tempo indeterminato, determinato e progressioni verticali

RESPONSABILE

del sottoprocesso

RESPONSABIL

E del

sottoprocesso

6

Valutazione del rischio

A.01

Reclutam

ento di

personale

a tempo

indetermin

ato,

determinat

o e

progressio

ni verticali

A.02 Progressioni economiche di carriera

2,5

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO

A.02

Progressi

oni

economic

he di

carriera

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO

A.03 Conferimento di incarichi di collaborazione

A.03

Conferime

nto di

incarichi

di

collaboraz

ione

Valutazione del rischioMISURE

(selezionare voce dal menù a tendina)

5,5

Page 51: PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE - … Triennale di... · Piano triennale di prevenzione della corruzione 2014-2016 ai sensi dell’art. 1 comma 8 della Legge 190/2012);

B) Affidamento di lavori, servizi e forniture Grado di rischioSenza correzione in base ai

controlli

Basso 9

MISURE TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a tendina)

Obbligatorie Ulteriori Obbligatorie

Prob. 9

3,6

Impatto

2,5

Controlli

3

Basso 9,5

MISURE TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a tendina)

Obbligatorie Ulteriori Obbligatorie

Prob.

CR.5 Elusione delle procedure di

svolgimento dell'attività e di

controllo

Ridurre opportunità che si manifestino i

casi di corruzione

3,8

Impatto

2,5

Controlli

5

Medio 10,5

MISURE TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a tendina)

Obbligatorie Ulteriori Obbligatorie

Prob. CR.1 Pilotamento delle procedureCreare un contesto sfavorevole alla

corruzioneMO11 - formazione del personale

Effettuata formazione generale (22,23 maggio

2014, 11 giugno 2014 e 22 dicembre 2014) e

formazione specifica (22 dicembre 2014)

4,2

CR.5 Elusione delle procedure di

svolgimento dell'attività e di

controllo

Ridurre opportunità che si manifestino i

casi di corruzione

MO2 - codice di comportamento

dell'ente

Adottato con det. Presidenziale del 28/01/2014 e

diffuso ai dipendenti con Ods 4 del 13/03/2014

Impatto

2,5

Controlli

5

MT1 - Trasparenza: misure

obbligatorie indicate nel P.T.T.I.

B.01 Definizione dell’oggetto dell’affidamento

B.02 Individuazione dello strumento/istituto per l’affidamento

Creare un contesto sfavorevole alla

corruzione

CATEGORIA DI EVENTO

RISCHIOSOOBIETTIVO

CATEGORIA DI EVENTO

RISCHIOSOOBIETTIVO

CATEGORIA DI EVENTO

RISCHIOSO

Creare un contesto sfavorevole alla

corruzione

CR.6 Uso improprio o distorto

della discrezionalità

MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

RESPONSABILE del

sottoprocesso

RESPONSABILE

da individuare per

ciascuna misura

RESPONSABILE

da individuare per

ciascuna misura

MISURE(selezionare voce dal menù a tendina) RESPONSABILE del

sottoprocesso

MT1 - Trasparenza: misure

obbligatorie indicate nel P.T.T.I.Cristina Berni

MO 2 - codice di comportamento

dell'Ente

MO 11 - formazione del personale

Cristina Berni

MO 2 - codice di comportamento

dell'Ente

MO 11 - formazione del personale

MT1 - Trasparenza: misure

obbligatorie indicate nel P.T.T.I.

Ridurre opportunità che si manifestino i

casi di corruzione

MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

10,5

RESPONSABILE del

sottoprocesso

Cristina Berni

CR.7 Atti illecitiRidurre opportunità che si manifestino i

casi di corruzione

OBIETTIVO

MO 14 - provvedimenti disciplinari

9,5

Valutazione del rischio

B.03 Requisiti

di

qualificazione

Michelangelo Dalla

Riva

Michelangelo Dalla

Riva

Michelangelo Dalla

Riva

Adottato con det. Presidenziale del 28/01/2014 e

diffuso ai dipendenti con Ods 4 del 13/03/2014

Effettuata formazione generale (22,23 maggio

2014, 11 giugno 2014 e 22 dicembre 2014) e

formazione specifica (22 dicembre 2014)

Adottato con det. Presidenziale del 28/01/2014 e

diffuso ai dipendenti con Ods 4 del 13/03/2014

Effettuata formazione generale (22,23 maggio

2014, 11 giugno 2014 e 22 dicembre 2014) e

formazione specifica (22 dicembre 2014)

B.01

Definizione

dell’oggetto

dell’affidamen

to

B.03 Requisiti di qualificazione

Valutazione del rischio

B.02

Individuazione

dello

strumento/istit

uto per

l’affidamento

Valutazione del rischio

CR.6 Uso improprio o distorto

della discrezionalità

Nessun procedimento nel 2014

TEMPI:

termine per l'attuazione delle Misure

TEMPI:

termine per l'attuazione delle Misure

RESPONSABILE

da individuare per

ciascuna misura

TEMPI:

termine per l'attuazione delle Misure

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Medio 10

MISURE TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a tendina)

Obbligatorie Ulteriori Obbligatorie

Prob.

4

Impatto

2,5

Controlli

5

Basso 9,45

MISURE TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a tendina)

Obbligatorie Ulteriori Obbligatorie

Prob. CR.1 Pilotamento delle procedure

4,2CR.2 Assenza di adeguati livelli

di trasparenza

Impatto CR.3 Conflitto di interessi

2,25

CR. 4 Manipolazione o utilizzo

improprio delle informazioni o

della documentazione

MO1 - trasparenza

ControlliCR.5 Elusione delle procedure di

svolgimento dell'attività e di

CR.6 Uso improprio o distorto

della discrezionalità

5 CR.7 Atti illecitiRidurre opportunità che si manifestino i

casi di corruzioneMO14 - provvedimenti disciplinari Nessun procedimento nel 2014

Basso 9

MISURE TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a tendina)

Obbligatorie Ulteriori Obbligatorie

Prob. CR.1 Pilotamento delle procedure MO1 - trasparenza

4CR.2 Assenza di adeguati livelli

di trasparenza

Impatto CR.3 Conflitto di interessi

2,25

CR. 4 Manipolazione o utilizzo

improprio delle informazioni o

della documentazione

CR.5 Elusione delle procedure di

svolgimento dell'attività e di

controllo

CR.6 Uso improprio o distorto

della discrezionalità

4 CR.7 Atti illecitiRidurre opportunità che si manifestino i

casi di corruzioneMO14 - provvedimenti disciplinari Nessun procedimento nel 2014

MT1 - Trasparenza: misure

obbligatorie indicate nel P.T.T.I.

MT1 - Trasparenza: misure

obbligatorie indicate nel P.T.T.I.

Ridurre opportunità che si manifestino i

casi di corruzione

e

Creare un contesto sfavorevole alla

corruzione

MO2 - codice di comportamento

dell'ente

MO11 - formazione del personale

Ridurre opportunità che si manifestino i

casi di corruzione

e

Creare un contesto sfavorevole alla

corruzione

MO2 - codice di comportamento

dell'ente

MO11 - formazione del personale

Cristina Berni

RESPONSABILE del

sottoprocesso

MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

B.06 Verifica dell’eventuale anomalia delle offerte

CATEGORIA DI EVENTO

RISCHIOSOOBIETTIVO

CATEGORIA DI EVENTO

RISCHIOSOOBIETTIVO

B.04 Requisiti di aggiudicazione

Ridurre opportunità che si manifestino i

casi di corruzione

e

Creare un contesto sfavorevole alla

corruzione

MT1 - Trasparenza: misure

obbligatorie indicate nel P.T.T.I.Cristina Berni

CATEGORIA DI EVENTO

RISCHIOSOOBIETTIVO

CR.1 Pilotamento delle procedure

RESPONSABILE del

sottoprocesso

MO1 - trasparenza

MO 11 - formazione del personale

MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

B.04 Requisiti

di

aggiudicazion

e

CR.2 Assenza di adeguati livelli

di trasparenza

B.05 Valutazione delle offerte

Valutazione del rischio

Valutazione del rischio

Valutazione del rischio

Controlli

TEMPI:

termine per l'attuazione delle Misure

RESPONSABILE

da individuare per

ciascuna misura

TEMPI:

termine per l'attuazione delle Misure

Adottato P.T.T.I. con determinazione

presidenziale del 28/01/2014. In data 16/01/2015

l'OIV ha attestato l'adempimento degli obblighi

di trasparenza

Effettuata formazione generale (22,23 maggio

2014, 11 giugno 2014 e 22 dicembre 2014) e

formazione specifica (22 dicembre 2014)

Adottato con det. Presidenziale del 28/01/2014 e

diffuso ai dipendenti con Ods 4 del 13/03/2014.

Adottato P.T.T.I. con determinazione

presidenziale del 28/01/2014. In data 16/01/2015

l'OIV ha attestato l'adempimento degli obblighi

di trasparenza

Effettuata formazione generale (22,23 maggio

2014, 11 giugno 2014 e 22 dicembre 2014) e

formazione specifica (22 dicembre 2014)

Adottato con det. Presidenziale del 28/01/2014 e

diffuso ai dipendenti con Ods 4 del 13/03/2014.

Adottato P.T.T.I. con determinazione

presidenziale del 28/01/2014. In data 16/01/2015

l'OIV ha attestato l'adempimento degli obblighi

di trasparenza

Effettuata formazione generale (22,23 maggio

2014, 11 giugno 2014 e 22 dicembre 2014) e

formazione specifica (22 dicembre 2014)

B.05

Valutazione

delle offerte

9,45 Cristina Berni

10

RESPONSABILE

da individuare per

ciascuna misura

TEMPI:

termine per l'attuazione delle Misure

RESPONSABILE

da individuare per

ciascuna misura

B.06 Verifica

dell’eventuale

anomalia

delle offerte

9

RESPONSABILE del

sottoprocesso

MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

Michelangelo Dalla

Riva

Michelangelo Dalla

Riva

Michelangelo Dalla

Riva

Page 53: PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE - … Triennale di... · Piano triennale di prevenzione della corruzione 2014-2016 ai sensi dell’art. 1 comma 8 della Legge 190/2012);

Basso 9,5

MISURE TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a tendina)

Obbligatorie Ulteriori Obbligatorie

Prob. CR.3 Conflitto di interessi

Impatto

2,5

Controlli

5 CR.7 Atti illecitiRidurre opportunità che si manifestino i

casi di corruzioneMO14 - provvedimenti disciplinari Nessun procedimento nel 2014

Basso 9,5

MISURE TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a tendina)

Obbligatorie Ulteriori Obbligatorie

Prob. CR.3 Conflitto di interessi

3,8

Impatto

2,5

Controlli

5 CR.7 Atti illecitiRidurre opportunità che si manifestino i

casi di corruzioneMO14 - provvedimenti disciplinari Nessun procedimento nel 2014

Basso 8,5

MISURE TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a tendina)

Obbligatorie Ulteriori Obbligatorie

Prob.

3,4

Impatto

2,5

Controlli

5

MO2 - codice di comportamento

dell'ente

Adottato con det. Presidenziale del 28/01/2014 e

diffuso ai dipendenti con Ods 4 del 13/03/2014

Effettuata formazione generale (22,23 maggio

2014, 11 giugno 2014 e 22 dicembre 2014) e

formazione specifica (22 dicembre 2014)

Adottato con det. Presidenziale del 28/01/2014 e

diffuso ai dipendenti con Ods 4 del 13/03/2014

Effettuata formazione generale (22,23 maggio

2014, 11 giugno 2014 e 22 dicembre 2014) e

formazione specifica (22 dicembre 2014)

MO11 - formazione del personale

Adottato con det. Presidenziale del 28/01/2014 e

diffuso ai dipendenti con Ods 4 del 13/03/2014

Effettuata formazione generale (22,23 maggio

2014, 11 giugno 2014 e 22 dicembre 2014) e

formazione specifica (22 dicembre 2014)

MT1 - Trasparenza: misure

obbligatorie indicate nel P.T.T.I.

MT1 - Trasparenza: misure

obbligatorie indicate nel P.T.T.I.

Ridurre opportunità che si manifestino i

casi di corruzione

e

Creare un contesto sfavorevole alla

corruzione

OBIETTIVO

TEMPI:

termine per l'attuazione delle Misure

RESPONSABILE del

sottoprocesso

OBIETTIVO

Creare un contesto sfavorevole alla

corruzione

Ridurre opportunità che si manifestino i

casi di corruzione

Valutazione del rischio

CR.1 Pilotamento delle procedure

CR.6 Uso improprio o distorto

della discrezionalità

B.09 Revoca

del bando

8,5

CATEGORIA DI EVENTO

RISCHIOSO

CR.6 Uso improprio o distorto

della discrezionalità

CR.6 Uso improprio o distorto

della discrezionalità

B.07 Procedure negoziate

B.09 Revoca del bando

Valutazione del rischio

B.07

Procedure

negoziate

9,5

Valutazione del rischio

B.08

Affidamenti

diretti

9,5

TEMPI:

termine per l'attuazione delle Misure

TEMPI:

termine per l'attuazione delle Misure

Michelangelo Dalla

Riva

RESPONSABILE

da individuare per

ciascuna misura

Michelangelo Dalla

Riva

B.08 Affidamenti diretti

Cristina Berni

RESPONSABILE del

sottoprocesso

MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

CATEGORIA DI EVENTO

RISCHIOSO

CATEGORIA DI EVENTO

RISCHIOSOOBIETTIVO

CR.5 Elusione delle procedure di

svolgimento dell'attività e di

controllo

CR.5 Elusione delle procedure di

svolgimento dell'attività e di

controllo

MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

MO2 - codice di comportamento

dell'ente

MO11 - formazione del personale

Ridurre opportunità che si manifestino i

casi di corruzione

e

Creare un contesto sfavorevole alla

corruzione MO11 - formazione del personale

MO2 - codice di comportamento

dell'ente

Michelangelo Dalla

Riva

RESPONSABILE

da individuare per

ciascuna misura

RESPONSABILE del

sottoprocesso

MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

MT1 - Trasparenza: misure

obbligatorie indicate nel P.T.T.I.Cristina Berni

Cristina Berni

RESPONSABILE

da individuare per

ciascuna misura

Page 54: PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE - … Triennale di... · Piano triennale di prevenzione della corruzione 2014-2016 ai sensi dell’art. 1 comma 8 della Legge 190/2012);

Medio 10,5

MISURE TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a tendina)

Obbligatorie Ulteriori Obbligatorie

Prob.

4,2

Impatto

2,5

Controlli

5

Basso 9,5

MISURE TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a tendina)

Obbligatorie Ulteriori Obbligatorie

Prob.

3,8

Impatto

2,5

Controlli

5

Medio 10

MISURE TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a tendina)

Obbligatorie Ulteriori Obbligatorie

Prob. MO11 - formazione del personale

Effettuata formazione generale (22,23 maggio

2014, 11 giugno 2014 e 22 dicembre 2014) e

formazione specifica (22 dicembre 2014)

4

ImpattoCR.2 Assenza di adeguati livelli

di trasparenza

2,5 CR.3 Conflitto di interessi

Controlli

5

Basso 7,5

MISURE TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a tendina)

Obbligatorie Ulteriori Obbligatorie

Prob.

3

Impatto

2,5

Controlli

5

Cristina Berni

RESPONSABILE del

sottoprocesso

MT1 - Trasparenza: misure

obbligatorie indicate nel P.T.T.I.Cristina Berni

Effettuata formazione generale (22,23 maggio

2014, 11 giugno 2014 e 22 dicembre 2014) e

formazione specifica (22 dicembre 2014)

TEMPI:

termine per l'attuazione delle Misure

MO2 - codice di comportamento

dell'ente

MO11 - formazione del personale

Michelangelo Dalla

Riva

RESPONSABILE

da individuare per

ciascuna misura

RESPONSABILE del

sottoprocesso

RESPONSABILE

da individuare per

ciascuna misura

MT1 - Trasparenza: misure

obbligatorie indicate nel P.T.T.I.Cristina Berni

Michelangelo Dalla

Riva

TEMPI:

termine per l'attuazione delle Misure

Ridurre opportunità che si manifestino i

casi di corruzione

e

Creare un contesto sfavorevole alla

corruzione

Creare un contesto sfavorevole alla

corruzione

OBIETTIVO

B.10 Redazione del cronoprogramma

B.11 Varianti in corso di esecuzione del contratto

CR.6 Uso improprio o distorto

della discrezionalità

10

Valutazione del rischio

CR.5 Elusione delle procedure di

svolgimento dell'attività e di

controllo

MO2 - codice di comportamento

dell'ente

MO11 - formazione del personale

CATEGORIA DI EVENTO

RISCHIOSOOBIETTIVO

MO1 - trasparenza

CATEGORIA DI EVENTO

RISCHIOSO

MO11 - formazione del personale

MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

OBIETTIVO

Creare un contesto sfavorevole alla

corruzione

Ridurre opportunità che si manifestino i

casi di corruzione

CR.6 Uso improprio o distorto

della discrezionalità

Creare un contesto sfavorevole alla

corruzione

MO2 - codice di comportamento

dell'ente

CATEGORIA DI EVENTO

RISCHIOSO

CATEGORIA DI EVENTO

RISCHIOSOOBIETTIVO

CR.1 Pilotamento delle procedure

CR.6 Uso improprio o distorto

della discrezionalità

B.13 Utilizzo di rimedi di risoluzione delle controversie

alternativi a quelli giurisdizionali durante la fase di esecuzione

del contratto

B.13 Utilizzo

di rimedi di

risoluzione

delle

controversie

alternativi a

quelli

giurisdizionali

durante la

fase di

esecuzione

del contratto

B.11 Varianti

in corso di

esecuzione

del contratto

B.10

Redazione

del

cronoprogram

ma

CR.6 Uso improprio o distorto

della discrezionalità

9,5

Valutazione del rischio

B.12 Subappalto

B.12

Subappalto

7,5

Valutazione del rischio

10,5

Valutazione del rischio

TEMPI:

termine per l'attuazione delle Misure

Effettuata formazione generale (22,23 maggio

2014, 11 giugno 2014 e 22 dicembre 2014) e

formazione specifica (22 dicembre 2014)

Adottato con det. Presidenziale del 28/01/2014 e

diffuso ai dipendenti con Ods 4 del 13/03/2014.

Adottato P.T.T.I. con determinazione

presidenziale del 28/01/2014. In data 16/01/2015

l'OIV ha attestato l'adempimento degli obblighi

di trasparenza

Adottato con det. Presidenziale del 28/01/2014 e

diffuso ai dipendenti con Ods 4 del 13/03/2014

Effettuata formazione generale (22,23 maggio

2014, 11 giugno 2014 e 22 dicembre 2014) e

formazione specifica (22 dicembre 2014)

TEMPI:

termine per l'attuazione delle Misure

RESPONSABILE

da individuare per

ciascuna misura

Adottato con det. Presidenziale del 28/01/2014 e

diffuso ai dipendenti con Ods 4 del 13/03/2014

Michelangelo Dalla

Riva

RESPONSABILE del

sottoprocesso

RESPONSABILE

da individuare per

ciascuna misura

Michelangelo Dalla

Riva

RESPONSABILE del

sottoprocesso

MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

MT1 - Trasparenza: misure

obbligatorie indicate nel P.T.T.I.

MT1 - Trasparenza: misure

obbligatorie indicate nel P.T.T.I.Cristina Berni

MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

Page 55: PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE - … Triennale di... · Piano triennale di prevenzione della corruzione 2014-2016 ai sensi dell’art. 1 comma 8 della Legge 190/2012);

Scheda rischio AREA C

Grado di rischio Senza correzione in base ai controlli

Basso 7

MISURE

TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a

tendina)

Obbligatorie Ulteriori Obbligatorie

Prob. CR.1 Pilotamento delle procedure MO11 - formazione del personale

MT3 - Accesso

telematico a dati,

documenti e

procedimenti

Effettuata formazione generale (22,23 maggio 2014, 11

giugno 2014 e 22 dicembre 2014) e formazione

specifica (22 dicembre 2014)

2,8 CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo

Impatto

2,5

Controlli

3

Basso 7

MISURE

TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a

tendina)

Obbligatorie Ulteriori Obbligatorie

Prob.

2,8

Impatto

2,5

Controlli

3

Basso 7

MISURE

TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a

tendina)

Obbligatorie Ulteriori Obbligatorie

Prob.

2,8

Impatto

2,5

Controlli

3

Effettuata formazione generale (22,23 maggio 2014, 11

giugno 2014 e 22 dicembre 2014) e formazione

specifica (22 dicembre 2014)

Adottato con det. Presidenziale del 28/01/2014 e diffuso

ai dipendenti con Ods 4 del 13/03/2014

Adottato con det. Presidenziale del 28/01/2014 e diffuso

ai dipendenti con Ods 4 del 13/03/2014. Nessun

procedimento disciplinare nel 2014

MO11 - formazione del personale

MO2 - codice di comportamento

dell'ente

Creare un contesto sfavorevole alla

corruzione

Ridurre opportunità che si manifestino i

casi di corruzione

Effettuata formazione generale (22,23 maggio 2014, 11

giugno 2014 e 22 dicembre 2014) e formazione

specifica (22 dicembre 2014)

Adottato con det. Presidenziale del 28/01/2014 e diffuso

ai dipendenti con Ods 4 del 13/03/2014

Ridurre opportunità che si manifestino i

casi di corruzione

Creare un contesto sfavorevole alla

corruzione

Francesco Tumbiolo

Francesco Tumbiolo

(ad interim)Francesco Tumbiolo

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO

CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità

MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

MISURE(selezionare voce dal menù a tendina) RESPONSABILE del

sottoprocesso

MT4 - Monitoraggio

sul rispetto dei tempi

medi procedimentali

MO14 - provvedimenti disciplinari

MO2 - codice di comportamento

dell'ente

7Francesco Tumbiolo

(ad interim)Francesco Tumbiolo

RESPONSABILE

da individuare per

ciascuna misura

Francesco Tumbiolo

(ad interim)

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO

CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità

Creare un contesto sfavorevole alla

corruzioneMO11 - formazione del personale

Ridurre opportunità che si manifestino i

casi di corruzione

MO2 - codice di comportamento

dell'ente

C) Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari privi di effetto economico diretto

ed immediato per il destinatario

Valutazione del rischio

Valutazione del rischio

Valutazione del rischio

C.1.1.3

Cancellazioni

d’ufficio al

RI/REA/AA

7

C.1.1.1

Iscrizione/mod

ifica/cancellaz

ione (su

istanza di

parte) al

RI/REA/AA

CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità

C.1.1.3 Cancellazioni d’ufficio al RI/REA/AA

C.1.1.2 Iscrizioni d’ufficio al RI/REA/AA

7

C.1.1.2

Iscrizioni

d’ufficio al

RI/REA/AA

C.1.1.1 Iscrizione/modifica/cancellazione (su istanza di parte) al RI/REA/AA

CR.7 Atti illeciti

TEMPI:

termine per l'attuazione delle Misure

TEMPI:

termine per l'attuazione delle Misure

TEMPI:

termine per l'attuazione delle Misure

MISURE(selezionare voce dal menù a tendina) RESPONSABILE del

sottoprocesso

RESPONSABILE

da individuare per

ciascuna misura

RESPONSABILE del

sottoprocesso

RESPONSABILE

da individuare per

ciascuna misura

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Basso 6

MISURE

TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a

tendina)

Obbligatorie Ulteriori Obbligatorie

Prob.

2,4

ImpattoRidurre opportunità che si manifestino i

casi di corruzione

MO2 - codice di comportamento

dell'ente

2,5

Controlli

3

Basso 7

MISURE

TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a

tendina)

Obbligatorie Ulteriori Obbligatorie

Prob.

2,8

ImpattoRidurre opportunità che si manifestino i

casi di corruzione

MO2 - codice di comportamento

dell'ente

2,5

Controlli

3

Basso 5,6

MISURE

TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a

tendina)

Obbligatorie Ulteriori Obbligatorie

Prob. CR.1 Pilotamento delle procedureCreare un contesto sfavorevole alla

corruzioneMO11 - formazione del personale

Effettuata formazione generale (22,23 maggio 2014, 11

giugno 2014 e 22 dicembre 2014) e formazione

specifica (22 dicembre 2014)

2,8 CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo

Impatto

2

Controlli

4

Ridurre opportunità che si manifestino i

casi di corruzione

Ridurre opportunità che si manifestino i

casi di corruzione

MT3 - Accesso

telematico a dati,

documenti e

procedimenti

Ridurre opportunità che si manifestino i

casi di corruzione

Ridurre opportunità che si manifestino i

casi di corruzione

Adottato con det. Presidenziale del 28/01/2014 e diffuso

ai dipendenti con Ods 4 del 13/03/2014. Nessun

procedimento disciplinare nel 2014

MO11 - formazione del personale

MO14 - provvedimenti disciplinari

Effettuata formazione generale (22,23 maggio 2014, 11

giugno 2014 e 22 dicembre 2014) e formazione

specifica (22 dicembre 2014)

Adottato con det. Presidenziale del 28/01/2014 e diffuso

ai dipendenti con Ods 4 del 13/03/2014. Nessun

procedimento disciplinare nel 2014

MO14 - provvedimenti disciplinari

MO2 - codice di comportamento

dell'ente Adottato con det. Presidenziale del 28/01/2014 e diffuso

ai dipendenti con Ods 4 del 13/03/2014. Nessun

procedimento disciplinare nel 2014

MO14 - provvedimenti disciplinari

Creare un contesto sfavorevole alla

corruzioneMO11 - formazione del personale

Effettuata formazione generale (22,23 maggio 2014, 11

giugno 2014 e 22 dicembre 2014) e formazione

specifica (22 dicembre 2014)

MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

Francesco Tumbiolo

(ad interim)Francesco Tumbiolo

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO

CR.7 Atti illeciti

RESPONSABILE del

sottoprocesso

CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità

CR.7 Atti illeciti

RESPONSABILE del

sottoprocesso

RESPONSABILE

da individuare per

ciascuna misura

CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità

CR.7 Atti illeciti

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO

C.1.1.4

Accertamento

violazioni

amministrativ

e (RI, REA,

AA)

5,6

Valutazione del rischio

RESPONSABILE del

sottoprocesso

RESPONSABILE

da individuare per

ciascuna misura

C.1.1.5

Deposito

bilanci ed

elenco soci

MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

7Francesco Tumbiolo

(ad interim)Francesco Tumbiolo

Rita ProdiFrancesco

Tumbiolo

C.1.1.6

Attività di

sportello

(front office)

C.1.1.6 Attività di sportello (front office)

RESPONSABILE

da individuare per

ciascuna misura

MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

Creare un contesto sfavorevole alla

corruzione

6

CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità

Valutazione del rischio

Valutazione del rischio

C.1.1.5 Deposito bilanci ed elenco soci

C.1.1.4 Accertamento violazioni amministrative (RI, REA, AA)

TEMPI:

termine per l'attuazione delle Misure

TEMPI:

termine per l'attuazione delle Misure

TEMPI:

termine per l'attuazione delle Misure

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Basso 5,6

MISURE

TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a

tendina)

Obbligatorie Ulteriori Obbligatorie

Prob. CR.1 Pilotamento delle procedureCreare un contesto sfavorevole alla

corruzioneMO11 - formazione del personale

Effettuata formazione generale (22,23 maggio 2014, 11

giugno 2014 e 22 dicembre 2014) e formazione

specifica (22 dicembre 2014)

2,8 CR. 2 Assenza di adeguati livelli di trasparenza MO1 - trasparenza

Adottato P.T.T.I. con determinazione presidenziale del

28/01/2014. In data 16/01/2015 l'OIV ha attestato

l'adempimento degli obblighi di trasparenza

Impatto CR.3 Conflitto di interessiMO4 - astensione in caso di conflitto

di interesse

2 CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo

Controlli CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità

5 CR.7 Atti illecitiRidurre opportunità che si manifestino i

casi di corruzioneMO14 - provvedimenti disciplinari

Basso 7

MISURE

TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a

tendina)

Obbligatorie Ulteriori Obbligatorie

Prob. CR.1 Pilotamento delle procedureCreare un contesto sfavorevole alla

corruzioneMO11 - formazione del personale

Effettuata formazione generale (22,23 maggio 2014, 11

giugno 2014 e 22 dicembre 2014) e formazione

specifica (22 dicembre 2014)

2,8 CR.3 Conflitto di interessi

Impatto

2,5

Controlli CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità

3 CR.7 Atti illecitiRidurre opportunità che si manifestino i

casi di corruzioneMO14 - provvedimenti disciplinari

Basso 7

MISURE

TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a

tendina)

Obbligatorie Ulteriori Obbligatorie

Prob. CR.3 Conflitto di interessi

2,8 CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo

2,5

Controlli

3

Francesco

Tumbiolo

Ridurre opportunità che si manifestino i

casi di corruzione

MT1 - Trasparenza:

misure obbligatorie

indicate nel P.T.T.I.

Ridurre opportunità che si manifestino i

casi di corruzione

Ridurre opportunità che si manifestino i

casi di corruzione

Ridurre opportunità che si manifestino i

casi di corruzione

RESPONSABILE

da individuare per

ciascuna misura

MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

TEMPI:

termine per l'attuazione delle Misure

TEMPI:

termine per l'attuazione delle Misure

TEMPI:

termine per l'attuazione delle Misure

MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

Francesco Tumbiolo

(ad interim)Francesco Tumbiolo

RESPONSABILE

da individuare per

ciascuna misura

RESPONSABILE

da individuare per

ciascuna misura

Adottato con det. Presidenziale del 28/01/2014 e diffuso

ai dipendenti con Ods 4 del 13/03/2014. Adottato

P.T.T.I. con determinazione presidenziale del

28/01/2014. In data 16/01/2015 l'OIV ha attestato

l'adempimento degli obblighi di trasparenza. Nessun

procedimento disciplinare nel 2014

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO

CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità

C.1.1.8 Esame di idoneità abilitanti per l’iscrizione in alcuni ruoli

RESPONSABILE del

sottoprocesso

RESPONSABILE del

sottoprocesso

RESPONSABILE del

sottoprocesso

C.2.1.1 Gestione istanze di cancellazione protesti

C.1.1.8

Esame di

idoneità

abilitanti per

l’iscrizione in

alcuni ruoli

Valutazione del rischio

Valutazione del rischio

MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

7

7

CR.7 Atti illeciti

MO 2 - codice di comportamento

MO 1 - trasparenza

MO 2 - codice di comportamento

MO 1 - trasparenza

MO14 - provvedimenti disciplinari

CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo

C.2.1.2 Pubblicazioni elenchi protesti

C.2.1.1

Gestione

istanze di

cancellazione

protesti

Valutazione del rischio

5,6

C.2.1.2

Pubblicazioni

elenchi

protesti

Adottato con det. Presidenziale del 28/01/2014 e diffuso

ai dipendenti con Ods 4 del 13/03/2014. Nessun

procedimento disciplinare nel 2014

Rita ProdiFrancesco

Tumbiolo

Adottato con det. Presidenziale del 28/01/2014 e diffuso

ai dipendenti con Ods 4 del 13/03/2014. Adottato

P.T.T.I. con determinazione presidenziale del

28/01/2014. In data 16/01/2015 l'OIV ha attestato

l'adempimento degli obblighi di trasparenza. Nessun

procedimento disciplinare nel 2014

Rita Prodi

MO2 - codice di comportamento

dell'ente

Page 58: PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE - … Triennale di... · Piano triennale di prevenzione della corruzione 2014-2016 ai sensi dell’art. 1 comma 8 della Legge 190/2012);

Basso 5

MISURE

TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a

tendina)

Obbligatorie Ulteriori Obbligatorie

Prob.

2

Impatto

2,5

Controlli

3

Basso 7

MISURE

TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a

tendina)

Obbligatorie Ulteriori Obbligatorie

Prob.

2,8

Impatto

2,5

Controlli

3

Basso 7

MISURE

TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a

tendina)

Obbligatorie Ulteriori Obbligatorie

CR.1 Pilotamento delle procedureCreare un contesto sfavorevole alla

corruzioneMO11 - formazione del personale

Effettuata formazione generale (22,23 maggio 2014, 11

giugno 2014 e 22 dicembre 2014) e formazione

specifica (22 dicembre 2014)

2,8

Impatto

2,5

Controlli CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità

4 CR.7 Atti illecitiRidurre opportunità che si manifestino i

casi di corruzioneMO14 - provvedimenti disciplinari

TEMPI:

termine per l'attuazione delle Misure

MO2 - codice di comportamento

dell'enteAdottato con det. Presidenziale del 28/01/2014 e diffuso

ai dipendenti con Ods 4 del 13/03/2014. Nessun

procedimento disciplinare nel 2014

RESPONSABILE

da individuare per

ciascuna misura

TEMPI:

termine per l'attuazione delle Misure

TEMPI:

termine per l'attuazione delle Misure

RESPONSABILE del

sottoprocesso

RESPONSABILE

da individuare per

ciascuna misura

Adottato con det. Presidenziale del 28/01/2014 e diffuso

ai dipendenti con Ods 4 del 13/03/2014. Nessun

procedimento disciplinare nel 2014

Adottato con det. Presidenziale del 28/01/2014 e diffuso

ai dipendenti con Ods 4 del 13/03/2014. Nessun

procedimento disciplinare nel 2014

MO2 - codice di comportamento

dell'ente

MO14 - provvedimenti disciplinari

Michelangelo Dalla

Riva

Ridurre opportunità che si manifestino i

casi di corruzione

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO

CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo

Carla Menozzi

MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

CR.3 Conflitto di interessi

RESPONSABILE del

sottoprocesso

CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo

Matteo Ruozzi

Ridurre opportunità che si manifestino i

casi di corruzione

Ridurre opportunità che si manifestino i

casi di corruzione

OBIETTIVO

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO

C.2.5.1 Attività in materia di metrologia legale

C.2.2.2 Rilascio attestati brevetti e marchi

C.2.2.1 Gestione domande brevetti e marchi

C.2.2.1

Gestione

domande

brevetti e

marchi

Valutazione del rischio

C.2.5.1

Attività in

materia di

metrologia

legale

Valutazione del rischio

MISURE(selezionare voce dal menù a tendina) RESPONSABILE del

sottoprocesso

RESPONSABILE

da individuare per

ciascuna misura

C.2.2.2

Rilascio

attestati

brevetti e

marchi

Valutazione del rischio

MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

Matteo RuozziMichelangelo Dalla

RivaMO14 - provvedimenti disciplinari

Ridurre opportunità che si manifestino i

casi di corruzioneCR.7 Atti illeciti

Prob.

7

7

Francesco

Tumbiolo

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO

5

CR.7 Atti illeciti

Page 59: PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE - … Triennale di... · Piano triennale di prevenzione della corruzione 2014-2016 ai sensi dell’art. 1 comma 8 della Legge 190/2012);

Scheda rischio AREA D

Grado di rischio Senza correzione in base ai controlli

Medio 10,5

MISURE

TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a

tendina)

Obbligatorie Ulteriori Obbligatorie

Prob. CR.1 Pilotamento delle procedure

4,2 CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenza

Impatto CR.3 Conflitto di interessi

2,5CR. 4 Manipolazione o utilizzo improprio delle

informazioni o della documentazione

Controlli

5 CR.7 Atti illecitiRidurre opportunità che si manifestino i

casi di corruzioneMO14 - provvedimenti disciplinari Nessun caso nell'anno 2014

Medio 10,5

MISURE

TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a

tendina)

Obbligatorie Ulteriori Obbligatorie

Prob. CR.1 Pilotamento delle procedureCreare un contesto sfavorevole alla

corruzioneMO1 - trasparenza

Adottato P.T.T.I. con determinazione presidenziale del

28/01/2014. In data 16/01/2015 l'OIV ha attestato

l'adempimento degli obblighi di trasparenza

4,2 CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenza MO11 - formazione del personale

Impatto CR.3 Conflitto di interessiMO4 - astensione in caso di conflitto

di interesse

2,5CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento

dell'attività e di controllo

ControlliCR.6 Uso improprio o distorto della

discrezionalità

5 CR.7 Atti illecitiRidurre opportunità che si manifestino i

casi di corruzioneMO14 - provvedimenti disciplinari

D) Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari con

effetto economico diretto ed immediato per il destinatario

10,5

D.01

Erogazione di

incentivi,

sovvenzioni e

contributi

finanziari a

privati

MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)Valutazione del rischio

D.01 Erogazione di incentivi, sovvenzioni e contributi finanziari a privati

CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento

dell'attività e di controllo

CR.6 Uso improprio o distorto della

discrezionalità

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO

Ridurre opportunità che si manifestino i

casi di corruzione MO 1 - trasparenza

MO 2 - codice di comportamento

dell'ente

MO 11 - formazione del personale

MO4 - astensione in caso di conflitto

di interesse

10,5

RESPONSABILE

del sottoprocesso

RESPONSABILE

da individuare per

ciascuna misura

Claudia BartoliMichelangelo Dalla

Riva

D.02 Concessione di contributi per effetto di specifici protocolli d'intesa o

convenzioni sottoscritti con enti pubblici o con organismi, enti e società a

prevalente capitale pubblico

D.02

Concessione

di contributi

per effetto di

specifici

protocolli

d'intesa o

convenzioni

sottoscritti

con enti

pubblici o con

organismi,

enti e società

a prevalente

capitale

pubblico

MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)Valutazione del rischio

MT1 - Trasparenza:

misure obbligatorie

indicate nel P.T.T.I.

Ridurre opportunità che si manifestino i

casi di corruzione

MT1 - Trasparenza:

misure obbligatorie

indicate nel P.T.T.I. Claudia Bartoli

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO

MO2 - codice di comportamento

TEMPI:

termine per l'attuazione delle Misure

RESPONSABILE

del sottoprocesso

RESPONSABILE

da individuare per

ciascuna misura

TEMPI:

termine per l'attuazione delle Misure

Michelangelo Dalla

Riva

Adottato con det. Presidenziale del 28/01/2014 e diffuso ai

dipendenti con Ods 4 del 13/03/2014. Adottato P.T.T.I. con

determinazione presidenziale del 28/01/2014. Attestazione OIV

in data 16/01/2015. Effettuata formazione generale (22,23

maggio 2014, 11 giugno 2014 e 22 dicembre 2014) e

formazione specifica (22 dicembre 2014). Nessun caso di

conflitto di interessi.

Adottato C.d.C. con det. Presidenziale del 28/01/2014 e diffuso

ai dipendenti con Ods 4 del 13/03/2014. Nessun caso nell'anno

2014.

Effettuata formazione generale (22,23 maggio 2014, 11 giugno

2014 e 22 dicembre 2014) e formazione specifica (22

dicembre 2014). Nessun caso di conflitto di interessi.

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Scheda rischio AREA E

Grado di rischio Senza correzione in base ai controlli

Basso 9,9

Obbligatorie Ulteriori ObbligatorieU

l

Prob.M

T3,6

2,75

Controlli

5

Basso 7,5

Obbligatorie Ulteriori ObbligatorieU

l

Prob.

3

2,5

Controlli

4

Basso 7

Obbligatorie Ulteriori ObbligatorieU

l

Prob.

2,8

Impatto

2,5

Controlli

2

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO

CR.6 Uso improprio o distorto della

discrezionalità

CR.7 Atti illeciti

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO

Ridurre opportunità che si manifestino i

casi di corruzione

Ridurre opportunità che si manifestino i

casi di corruzione

Ridurre opportunità che si manifestino i

casi di corruzione

Adottato con det. Presidenziale del 28/01/2014 e

diffuso ai dipendenti con Ods 4 del 13/03/2014.

Effettuata formazione generale (22,23 maggio 2014,

11 giugno 2014 e 22 dicembre 2014) e formazione

specifica (22 dicembre 2014)

Nessun caso nell'anno 2014

MO2 - codice di comportamento

dell'ente

Adottato con det. Presidenziale del 28/01/2014 e

diffuso ai dipendenti con Ods 4 del 13/03/2014

RESPONSABILE

da individuare per

ciascuna misura

TEMPI:

termine per l'attuazione delle Misure

E) Sorveglianza e controlli

C.2.5.2 Attività di sorveglianza e vigilanza in materia di metrologia legale

C.2.5.2

Attività di

sorveglianza

e vigilanza in

materia di

metrologia

legale

Valutazione del rischio

MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

MISURE

TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a

tendina)

RESPONSABILE del

sottoprocesso

Impatto

C.2.7.1 Sicurezza e conformità prodotti

Ridurre opportunità che si manifestino i

casi di corruzione

MO 2 - codice di comportamento

MO 11 - formazione del personale

RESPONSABILE

da individuare per

ciascuna misura

TEMPI:

termine per l'attuazione delle Misure

9,9

CR.3 Conflitto di interessi

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO

CR.6 Uso improprio o distorto della

discrezionalità

CR.7 Atti illeciti

Carla Menozzi Francesco Tumbiolo

CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento

dell'attività e di controllo

MO14 - provvedimenti disciplinari

Adottato con det. Presidenziale del 28/01/2014 e

diffuso ai dipendenti con Ods 4 del 13/03/2014.

Effettuata formazione generale (22,23 maggio 2014,

11 giugno 2014 e 22 dicembre 2014) e formazione

specifica (22 dicembre 2014)

Nessun caso nell'anno 2014

Francesco Tumbiolo

CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento

dell'attività e di controllo

C.2.7.1

Sicurezza e

conformità

prodotti

Valutazione del rischio

MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

MISURE

TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a

tendina)

RESPONSABILE del

sottoprocesso

7,5

CR.3 Conflitto di interessi

Carla Menozzi

C.2.7.3 Regolamentazione del mercato

C.2.7.3

Regolamentaz

ione del

mercato

Valutazione del rischio

MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

MISURE

TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a

tendina)

RESPONSABILE del

sottoprocesso

RESPONSABILE

da individuare per

ciascuna misura

Impatto

MO 2 - codice di comportamento

MO 11 - formazione del personale

MO14 - provvedimenti disciplinari

TEMPI:

termine per l'attuazione delle Misure

7 CR.3 Conflitto di interessiRidurre opportunità che si manifestino i

casi di corruzioneCarla Menozzi Francesco Tumbiolo

MO11 - formazione del personale

Effettuata formazione generale (22,23 maggio 2014,

11 giugno 2014 e 22 dicembre 2014) e formazione

specifica (22 dicembre 2014)

Page 61: PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE - … Triennale di... · Piano triennale di prevenzione della corruzione 2014-2016 ai sensi dell’art. 1 comma 8 della Legge 190/2012);

Basso 8

Obbligatorie Ulteriori ObbligatorieU

l

Prob.

3,2

Impatto

2,5

ControlliCR.6 Uso improprio o distorto della

discrezionalità

3 CR.7 Atti illecitiRidurre opportunità che si manifestino i

casi di corruzioneMO14 - provvedimenti disciplinari Nessun caso nell'anno 2014

Basso 6,3

Obbligatorie Ulteriori ObbligatorieU

l

Prob.

2,8

Impatto

2,25

Controlli

3

Basso 6,5

Obbligatorie Ulteriori ObbligatorieU

l

Prob.MO2 - codice di comportamento

dell'ente

M

T

U

6

Adottato con det. Presidenziale del 28/01/2014 e

diffuso ai dipendenti con Ods 4 del 13/03/2014

2,6

Impatto

2,5

Controlli

3

Basso 8,4

Obbligatorie Ulteriori ObbligatorieU

l

Prob.MO2 - codice di comportamento

dell'ente

M

T

U

6

Adottato con det. Presidenziale del 28/01/2014 e

diffuso ai dipendenti con Ods 4 del 13/03/2014

2,4

3,5

Controlli

3

C.2.7.4 Verifica clausole inique e vessatorie

C.2.7.4

Verifica

clausole

inique e

vessatorie

Valutazione del rischio

MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

MISURE

TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a

tendina)

RESPONSABILE del

sottoprocesso

RESPONSABILE

da individuare per

ciascuna misura

TEMPI:

termine per l'attuazione delle Misure

8 Carla Menozzi Francesco Tumbiolo

CR.3 Conflitto di interessi

CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento

dell'attività e di controllo

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO

MO 1 - trasparenza

MO 2 - codice di comportamento

dell'ente

MO 11 - formazione del personale

Adottato C.d.C. con det. Presidenziale del

28/01/2014 e diffuso ai dipendenti con Ods 4 del

13/03/2014. Adottato P.T.T.I. con determinazione

presidenziale del 28/01/2014. Attestazione OIV in

data 16/01/2015. Effettuata formazione generale

(22,23 maggio 2014, 11 giugno 2014 e 22 dicembre

2014) e formazione specifica (22 dicembre 2014)

Ridurre opportunità che si manifestino i

casi di corruzione

RESPONSABILE

da individuare per

ciascuna misura

TEMPI:

termine per l'attuazione delle Misure

6,3 Francesco Tumbiolo

Adottato con det. Presidenziale del 28/01/2014 e

diffuso ai dipendenti con Ods 4 del 13/03/2014.

Effettuata formazione generale (22,23 maggio 2014,

11 giugno 2014 e 22 dicembre 2014) e formazione

specifica (22 dicembre 2014). Nessun caso di

conflitto di interesse.

Nessun caso nell'anno 2014

CR.1 Pilotamento delle procedure

C.2.7.5 Manifestazioni a premio

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO

MO4 - astensione in caso di conflitto

di interesse

MO 11 - formazione del personale

Ridurre opportunità che si manifestino i

casi di corruzione

Ridurre opportunità che si manifestino i

casi di corruzione

C.2.8.1 Sanzioni amministrative ex L. 689/81

C.2.8.1

Sanzioni

amministrativ

e ex L. 689/81

Valutazione del rischio

MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

MISURE

TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a

tendina)

RESPONSABILE del

sottoprocesso

Carla Menozzi

CR.7 Atti illeciti MO14 - provvedimenti disciplinari

CR.3 Conflitto di interessi

C.2.7.5

Manifestazioni

a premio

Valutazione del rischio

MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

MISURE

TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a

tendina)

RESPONSABILE del

sottoprocesso

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO

CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento

dell'attività e di controllo

Ridurre opportunità che si manifestino i

casi di corruzione

RESPONSABILE

da individuare per

ciascuna misura

TEMPI:

termine per l'attuazione delle Misure

6,5 Alberto Vecchi Francesco Tumbiolo

CR.7 Atti illeciti MO14 - provvedimenti disciplinari

Effettuata formazione generale (22,23 maggio 2014,

11 giugno 2014 e 22 dicembre 2014) e formazione

specifica (22 dicembre 2014)

MO 11 - formazione del personale

Nessun caso nell'anno 2014

Ridurre opportunità che si manifestino i

casi di corruzione

C.2.8.2 Gestione ruoli sanzioni amministrative

C.2.8.2

Gestione ruoli

sanzioni

amministrativ

e

Valutazione del rischio

MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

MISURE

TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a

tendina)

RESPONSABILE del

sottoprocesso

8,4 Francesco Tumbiolo

CR.7 Atti illeciti MO14 - provvedimenti disciplinari

RESPONSABILE

da individuare per

ciascuna misura

MO 11 - formazione del personale

Impatto

OBIETTIVO

Ridurre opportunità che si manifestino i

casi di corruzione

Ridurre opportunità che si manifestino i

casi di corruzione

TEMPI:

termine per l'attuazione delle Misure

CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento

dell'attività e di controllo

Alberto Vecchi

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO

Nessun caso nell'anno 2014

Effettuata formazione generale (22,23 maggio 2014,

11 giugno 2014 e 22 dicembre 2014) e formazione

specifica (22 dicembre 2014)

Page 62: PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE - … Triennale di... · Piano triennale di prevenzione della corruzione 2014-2016 ai sensi dell’art. 1 comma 8 della Legge 190/2012);

SINTESI ADEMPIMENTI ANTICORRUZIONE ANNO 2015

MISURA AMBITO SERVIZIO DI

RIFERIMENTO RESPONSABILE DELLA MISURA

TARGET DI ATTUAZIONE

Adozione Piano Triennale di prevenzione della corruzione 2015-2017

Tra

sver

sale

a tu

tti i

pro

cess

i del

l’en

te

Servizio Affari Generali, Gestione

risorse umane, sanzioni

Dirigenza camerale e

Responsabile prevenzione corruzione

31/01/2015

Definizione di procedure per selezionare e formare i dipendenti destinati ad operare in settori particolarmente esposti alla corruzione

31/01/2015

Attivazione procedura di sensibilizzazione verso la società civile

2° semestre 2015

Attivazione vigilanza verso enti/società partecipate

1° semestre 2015

Rotazione del personale In caso di riorganizzazione

Attuazione verifiche in tema di insussistenza cause di inconferibilità e incompatibilità

1° semestre 2015

Aggiornamento Regolamento conferimento/autorizzazione incarichi a dipendenti

30/09/2015

Attivazione procedura per Segnalazioni di illecito da parte di dipendenti

2° semestre 2015

Attuazione verifiche successive alla cessazione del rapporto di lavoro

100% dei casi

Adozione di Regolamento di disciplina dell'applicazione delle sanzioni di cui all'art. 47 del D.lgs. 33/2013

30/06/2015

Attivazione verifica della sussistenza di eventuali precedenti penali

100% dei casi

Organizzazione di percorsi di Formazione al personale

2° semestre 2015

Pubblicazione relazione recante i risultati dell’attività svolta

15/12/2015

Allegato 3 al P.T.P.C. 2015-2017