piano triennale formazione docenti e personale · individuati nel rav, i relativi obiettivi di...
TRANSCRIPT
Allegato al POFT TRIENNALE
PIANO TRIENNALE FORMAZIONE
DOCENTI E PERSONALE
“La formazione è un dovere professionale oltre che un diritto contrattuale. Ai
singoli insegnanti spetta inserire, nel proprio codice di comportamento
professionale, la cura della propria formazione come scelta personale prima
ancora che come obbligo derivante dallo status di dipendente pubblico”.
(PNFD) Piano Nazionale per la formazione docenti “2016-2019” recepito con
D.M. 797/2016.
«SOFT SKILLS PER UNA CITTADINANZA ATTIVA»
AGGIORNAMENTO DELIBERATO IL 29 OTTOBRE 2019
UNITAMENTE ALLA REVISIONE DEL POFT 2019-2022
2
Come previsto dalla Legge 107/2015 di riforma del sistema dell’Istruzione all’art. 1 comma n° 124 il MIUR
definisce la formazione del personale docente “obbligatoria, permanente e strutturale”:
“Nell'ambito degli adempimenti connessi alla funzione docente, la formazione in servizio dei
docenti di ruolo è obbligatoria, permanente e strutturale. Le attività di formazione sono definite
dalle singole istituzioni scolastiche in coerenza con il piano triennale dell'offerta formativa e con
i risultati emersi dai piani di miglioramento delle istituzioni scolastiche previsti dal regolamento
di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013. n. 80. Sulla base delle priorità
nazionali indicate nel Piano nazionale di formazione, adottato ogni tre anni con decreto del
Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, sentite le organizzazioni sindacali
rappresentative di categoria”.
Nel corso del 2016 il MIUR ha illustrato meglio la via attraverso le circolari 15 settembre e 2016 ed il
succitato Piano Nazionale per la formazione docenti pubblicato nel mese di ottobre 2016 che hanno
preannunciato importanti novità come quella del Portfolio professionale docenti in corso di definizione.
Unitamente all’approvazione del POF triennale le scuole sono chiamate a predisporre un Piano di
formazione e aggiornamento del personale docente finalizzato all’acquisizione di competenze per
l'attuazione di interventi di miglioramento e adeguamento alle nuove esigenze dell’Offerta Formativa. Il
Piano di Formazione e Aggiornamento rappresenta un supporto utile al raggiungimento di obiettivi
trasversali attinenti la qualità delle risorse umane ed è pertanto un’azione tendente a migliorare il clima
nell’organizzazione, per creare condizioni favorevoli al raggiungimento degli obiettivi del POF oltre che
al tentativo di dare corpo ad attività di confronto, di ricerca e sperimentazione previste dall’Autonomia.
FINALITA’ E OBIETTIVI DEL PIANO
• Acquisire conoscenze utili al miglioramento del rapporto educativo e alla facilitazione degli
apprendimenti, oltre a riflettere sui vissuti e sulle pratiche didattiche;
• Favorire il rinforzo della motivazione personale e della coscienza/responsabilità professionale;
• Migliorare la comunicazione tra i docenti, aumentando contestualmente conoscenza e stima
reciproca;
• Fornire occasioni di approfondimento e aggiornamento dei contenuti delle discipline in vista della
loro utilizzazione didattica.
Il Piano di Formazione e Aggiornamento tiene conto delle linee generali indicate annualmente dal MIUR
e degli orientamenti strategici della politica di Qualità del nostro Istituto finalizzata al miglioramento
continuo e si avvarrà di corsi organizzati dall’ USR, da altri enti territoriali o istituti, delle iniziative
progettate dall’Istituto, autonomamente o in rete con altre scuole.
Nell’ambito di ciascun corso proposto saranno privilegiati momenti di cornici teoriche e di confronto, sia
pratiche laboratoriali, nonché forme di aggregazione per grandi aree di significato tematico affine.
Sono compresi nel piano di formazione annuale dell’Istituto:
• i corsi di formazione organizzati da MIUR, e USR per rispondere a specifiche esigenze connesse
agli insegnamenti previsti dagli ordinamenti o ad innovazioni di carattere strutturale o metodologico decise
dall’Amministrazione;
• i corsi proposti dal MIUR, Ufficio Scolastico Regionale, Enti e associazioni professionali,
accreditati presso il Ministero, coerenti con gli obiettivi sopra enunciati;
• i corsi organizzati dalle Reti di scuole a cui l’Istituto aderisce;
• gli interventi formativi, sia in autoaggiornamento sia in presenza di tutor esterni o interni,
autonomamente progettati e realizzati dalla scuola a supporto dei progetti di Istituto previsti dal POF;
• gli interventi formativi predisposti dal datore di lavoro e discendenti da obblighi di legge (Decreto
Legislativo 81/2008).
Per garantire l’efficacia nei processi di crescita professionale e l’efficienza del servizio scolastico offerto,
il Collegio favorisce iniziative che fanno ricorso alla formazione on-line e all’autoformazione.
Le tematiche saranno inerenti ai bisogni rilevati, in coerenza con le specifiche esigenze dell'Istituzione
scolastica e dei docenti.
Il Collegio dei Docenti riconosce l’aggiornamento, sia individuale che collegiale, come un aspetto
irrinunciabile e qualificante della funzione docente, funzionale alla promozione dell’efficacia del sistema
3
scolastico e della qualità dell’offerta formativa e deve essere inteso come un processo sistematico e
progressivo di consolidamento delle competenze. Le priorità di formazione che la scuola intende adottare riflettono le Priorità, i Traguardi ed i bisogni formativi
individuati nel RAV, i relativi Obiettivi di processo e il Piano di Miglioramento. Come parte integrante e costitutiva
di un Ambito scolastico, la scuola ha inoltre il dovere di coordinare il piano con le strategie condivise, tenendo conto
delle priorità individuate dagli stessi docenti.
Da una disamina accurata effettuata attraverso una rilevazione che ha coinvolto tutte le scuole I ciclo dell’ambito
AV003 è emerso quanto segue in merito alle priorità individuate direttamente dai docenti per la formazione triennale.
Macro aree Numero
risposte % docenti
Autonomia didattica e organizzativa 184 (34,3%)
Integrazione e cittadinanza 57 (10, 6%)
Inclusione e disabilità prevenzione del disagio 135 (25,2%)
Lingue straniere 112 (20,9%)
Integrazione culturale, cittadinanza. 142 (26,5%)
Cultura artistica e musicale 57 (12,5%)
Totali 536 (100%)
I docenti evidenziano la necessità di una formazione centrata sulle competenze organizzative e
professionali per un pieno sviluppo dell’autonomia d’insegnamento attraverso la conoscenza dei
processi e delle metodologie necessarie a raggiungere i risultati di apprendimento.
Segue l’indirizzo verso una sempre maggiore attenzione alle tematiche dell’inclusione, della disabilità e
della prevenzione del disagio, dell’integrazione e della cittadinanza in maniera particolare tenendo
conto degli aggiornamenti normativi (decreto inclusione) e delle mutate opportunità fornite dalla
metodologia didattica digitale inclusiva. Non ultima in ordine di importanza la richiesta di un intervento
sulla formazione linguistica, in un’ottica di CLIL ma non esclusivamente.
L’Istituto organizzerà, dunque sia singolarmente che in Rete con le scuole dell’ambito o all’interno di reti
di scopo, corsi di formazione sulle tematiche sopra individuate.
La misura minima di formazione (in termini di ore) che ciascun docente dovrà certificare a fine anno, è di
una UF ossia di almeno 25 ore di formazione annuale, salvo diverse indicazioni fornite dal Piano Nazionale
di Formazione per la realizzazione di attività formative. Il docente potrà liberamente traslare nel triennio
di riferimento il conseguimento delle ore.
Fra le finalità del Piano rientrano inoltre, decisamente in maniera trasversale e funzionale, le competenze
digitali che ogni docente deve padroneggiare. Le competenze digitali di base sono le capacità di utilizzare
con dimestichezza e spirito critico le tecnologie dell’informazione per il lavoro, il tempo libero e la
comunicazione. Sono quindi competenze utili a tutti i cittadini per poter partecipare alla società
dell'informazione e della conoscenza, ed esercitare i diritti di cittadinanza digitale.
Esse si fondano, quindi, su "abilità di base nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione:
l’uso del computer per reperire, valutare, conservare, produrre, presentare e scambiare informazioni
nonché per comunicare e partecipare a reti collaborative tramite Internet" (Unione Europea,
Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio relativa a competenze chiave per
l’apprendimento permanente, 2006/962/CE.
Le linee di intervento, definite nell’ambito delle competenze digitali di base, si poggiano su quanto previsto
dall’Agenda Digitale Europea (DAE) “Enhancing digital literacy, skills and inclusion” e hanno due obiettivi primari:
realizzare la cittadinanza digitale: accesso e partecipazione alla società della conoscenza,
con una piena consapevolezza digitale;
realizzare l’inclusione digitale: uguaglianza delle opportunità nell’utilizzo della rete e per
lo sviluppo di una cultura dell’innovazione e della creatività.
4
La Circolare Ministeriale (AOODPIT.REG UFF. 0000035 del 07012016) concernente “le indicazioni
orientamenti per la definizione del piano triennale per la formazione del personale” delinea alcune
coordinate utili a collocare le proposte delle scuole per la formazione del quadro evolutivo della formazione
in servizio determinato dalla legge 107 ai commi 121-125.
Dalla circolare si evince che la formazione in servizio "obbligatoria, permanente strutturale" è connessa
alla funzione docente e rappresenta un fattore decisivo per la qualificazione di ogni sistema educativo e
per la crescita professionale di chi in esso opera.… Il piano nazionale di formazione è la sede formale
degli impegni di sistema in materia di formazione in servizio, per il primo triennio 2016-2018. La sua
elaborazione in corso sarà adottato con Decreto del Ministro. … Il MIUR, a partire dall'esercizio
finanziario 2016, metterà annualmente a disposizione delle scuole, singole o associati in rete, risorse certe
per accompagnare le politiche formative d'Istituto e di territorio. Sono in fase di predisposizione alcune
linee di azione nazionali, mirate a coinvolgere un numero ampio di docenti nei seguenti temi strategici:
Le competenze digitali e per l'innovazione didattica e metodologica;
le competenze linguistiche;
l'alternanza scuola-lavoro e l’imprenditorialità;
l'inclusione, la disabilità, l'integrazione, le competenze di cittadinanza globale;
il potenziamento delle competenze di base, con particolare riferimento alla lettura e
comprensione, alle competenze logico-argomentative degli studenti e alle competenze
matematiche;
la valutazione.
Le azioni nazionali, che arricchiscono i piani di studio, coinvolgeranno, a partire dalla formazione di figure
strategiche, in particolare docenti in grado di accompagnare i colleghi nei processi di ricerca didattica,
formazione sul campo, innovazioni in aula. La comunità professionale di ogni scuola, in particolare il
collegio nelle sue diverse articolazioni tecniche, è quindi il contesto per l'elaborazione dei programmi di
formazione in servizio.
Iniziative formative ai diversi livelli, si riferiranno ai docenti, personale tecnico-amministrativo e
ausiliario, ai dirigenti scolastici.
Il piano di formazione, porrà l'enfasi sull'innovazione dei modelli di formazione. Non si tratta infatti di
obbligare docenti a frequentare per un certo numero di ore corsi di aggiornamento basati essenzialmente
su conferenze, ma di impegnarli in percorsi significativi di sviluppo e ricerca professionale che li veda
soggetti attivi dei processi. Le migliori esperienze formative, da conoscere da valorizzare, già mettono a
disposizione un repertorio di metodologie innovative (laboratori, workshop, ricerca-azione, peer reviev,
comunità di pratiche, social networking, mappatura delle competenze, ecc.). La prospettiva triennale POF
invita ad assumere un orizzonte progettuale di respiro ampio, ma scandito per anno in azioni concretamente
perseguibili e rendicontabili
Il piano d'Istituto contiene la previsione di massima-pluriennale-delle azioni formative da rivolgere, anche
in forme differenziate a:
docenti neo-assunti (con impegno a far "crescere" l'attenzione ai processi interni di
accoglienza e prima professionalizzazione;
gruppi di miglioramento (impegnati nelle azioni conseguenti al RAV e al PDM);
docenti impegnati nello sviluppo dei processi di digitalizzazione e innovazione
metodologica (nel quadro delle azioni definite dal PNSD):
consigli di classe, team docenti, personale comunque coinvolto nei processi di inclusione
integrazione.
insegnanti impegnati in innovazioni curricolari e organizzative, prefigurate dall'Istituto
anche relativamente alle innovazioni introdotte dalla legge 107-2015;
figure sensibile impegnate ai vari livelli di responsabilità sui temi della sicurezza,
prevenzione, primo soccorso, ecc. anche per far fronte agli obblighi di formazione di cui al
decreto legge 81 del 2008.
5
La progettualità muoverà, pertanto, sviluppando vari settori di intervento, già individuati nel RAV, al fine
di migliorare la fruibilità della tecnologia della comunicazione sia a livello strutturale, sia a livello di
competenze digitali a favore di tutti quei soggetti che intervengono nell’azione didattica, alunni - docenti -
genitori - personale amministrativo.
Le nuove tecnologie, impiegate nella didattica, dovranno essere intese come un ulteriore “strumento" a
disposizione di ogni docente, per l’acquisizione e il potenziamento dei contenuti delle discipline e lo
sviluppo del ragionamento logico necessario nella gestione delle informazioni, nella risoluzione del
problem solving tipico dell’informatica e indispensabile nell’attività di organizzazione procedurale.
La realizzazione del progetto formativo intende dunque, favorire una migliore integrazione delle
competenze specifiche di ciascun soggetto, finalizzata al miglioramento dell’azione didattica e
organizzativa dell’intero Istituto.
OBIETTIVI
Gli obiettivi generali del Progetto formativo sono ovviamente rivolti ai vari Plessi costituenti il nostro
Istituto Comprensivo e intendono migliorare nei soggetti della comunità scolastica soprattutto una maggiore
fruibilità degli strumenti tecnologici e un uso consapevole degli strumenti digitali, basandosi su un impianto
metodologico operativo unitario. La finalità essenziale sta nel divulgare il concetto che le attività di
formazione hanno un impatto fondamentale sull’azione didattica e devono risultare, quindi, organicamente
inserite nell’intero processo di insegnamento ed essere, di coerenza, parte integrante del piano di lavoro
che ciascun docente sceglie autonomamente di seguire.
Il piano di sviluppo, dunque, mira a:
1) Potenziamento del set metodologico funzionale all’esercizio della professione docente,
nell’ambito dell’organizzazione e dell’autonomia scolastica.
2) far raggiungere il conseguimento di competenze funzionali all’uso autonomo degli strumenti
digitali nei vari soggetti che operano nella scuola.
3) Incrementare l’attenzione e l’utilizzo delle soft skills all’interno della didattica con lo scopo di
formare cittadini attivi e consapevoli.
4) Offrire, in particolare ai docenti neoassunti o non specialisti occasioni di
approfondimento/apprendimento sulle tematiche dell’inclusione, della disabilità e della
prevenzione del disagio, dell’integrazione e della cittadinanza.
5) Incrementare le competenze linguistiche dei docenti nelle seconde lingue europee per una ricaduta
proficua e concreta nell’attività didattica.
6) Incrementare il numero di docenti ed operatori in possesso di certificate competenze funzionali
all’espletamento di ruoli all’interno del Funzionigramma per la sicurezza e per la Privacy.
Il piano si pone dunque i seguenti traguardi suddivisi in 4 diverse aree d’intervento:
6
AREA ORGANIZZATIVA AREA STRUTTURALE AREA APERTURA AL
TERRITORIO
AREA MIGLIORAMENTO ED EFFICACIA
DELL’INSEGNAMENTO
Implementare la
digitalizzazione
dell’amministrazione
scolastica e della didattica.
Potenziare i servizi digitali
scuola-famiglia-studente.
Promuovere ambienti
digitali flessibili ed
innovativi aperti al
territorio.
Incrementare le occasioni
di collaborazione tra
docenti e Ata in riferimento
a compiti contigui.
Progettare azioni finalizzate
a permettere un uso
condiviso delle risorse
digitali.
Favorire l’uso del «registro
e delle pagelle
elettroniche» e la relazione
«on-line» scuola- famiglia.
Sensibilizzare i genitori a
tener conto dei bisogni
educativi dei ragazzi.
Favorire la strutturazione di
reti scolastiche per
arricchire la formazione
professionale.
Favorire ed incrementare la
fruizione degli ambienti
scolastici per finalità
formative rivolte anche ai
non iscritti all’I.C.
Implementare il metodo di studio degli alunni
attraverso la ricerca di informazioni specifiche,
tecniche di sintesi, costruzione di mappe,
situazioni di problem-solving.
Potenziamento del set metodologico
funzionale all’esercizio della professione
docente, nell’ambito dell’organizzazione e
dell’autonomia scolastica.
Far raggiungere il conseguimento di
competenze funzionali all’uso autonomo degli
strumenti digitali nei vari soggetti che
operano nella scuola.
Incrementare l’attenzione e l’utilizzo delle soft
skills all’interno della didattica con lo scopo di
formare cittadini attivi e consapevoli.
Offrire, in particolare ai docenti neoassunti o
non specialisti occasioni di
approfondimento/apprendimento sulle
tematiche dell’inclusione, della disabilità e
della prevenzione del disagio,
dell’integrazione e della cittadinanza. Incrementare le competenze linguistiche dei
docenti nelle seconde lingue europee per una
ricaduta proficua e concreta nell’attività
didattica.
Incrementare il numero di docenti ed operatori
in possesso di certificate competenze funzionali
all’espletamento di ruoli all’interno del
Funzionigramma per la sicurezza e per la
Privacy.
7
AZIONI DA IMPLEMENTARE
AREA ORGANIZZATIVO-
AMMINISTRATIVA AREA STRUTTURALE
AREA APERTURA AL
TERRITORIO
AREA
MIGLIORAMENTO ED
EFFICACIA
DELL’INSEGNAMENTO
Potenziare l’infrastruttura
digitale della scuola con
soluzioni sostenibili e inclusive.
Trasformare i laboratori
scolastici in luoghi per l’incontro
tra sapere e saper fare, ponendo
al centro l’innovazione.
Costituzione di una commissione
web al supporto del lavoro dei
docenti e degli alunni.
Rinnovare e connettere in rete
tutti i laboratori di informatica
Cablare l’istituto al fine di avere
una rete di connessione globale.
Manutenere costantemente
funzionali le LIM per le classi.
Implementare e/o attrezzare
nuovi spazi multimediali.
Migliorare la dotazione
tecnologica degli uffici
amministrativi.
Implementare i laboratori e
atelier creativi come luoghi di
innovazione digitale.
Utilizzare laboratori presenti sul
territorio per arricchire l’attività
formativa.
Realizzare un presidio di
supporto tecnico interno
all’istituto.
Proseguire l’esperienza della
Biblioteca digitale d’Istituto.
Attivazione di opportunità e
momenti di ascolto e di relazione
costruttiva scuola/famiglia.
Attivazione di percorsi specifici
per sensibilizzare i genitori ad
utilizzare lo il canale digitale
quale strumento di arricchimento
formativo personale e sociale
Progettazione di azioni, in
sincronia con la scuola, che
coinvolgano le professionalità
delle famiglie nella
strutturazione di percorsi
formativi.
Ascolto e formazione sulle soft
skills e sulla proficua
relazionalità di ruolo.
Promuovere percorsi formativi
più adeguati alle esigenze digitali
dei docenti.
Implementare l’archivio
didattico digitale dove poter
salvare e riutilizzare le attività
didattiche svolte arricchendole e
adattandole alla classe e alla
situazione specifica
Innovare i curricoli scolastici.
Promuovere l’uso del computer
come momento trasversale alle
varie discipline (Buone Pratiche)
Utilizzare strategie appropriate
per personalizzare i percorsi di
apprendimento e coinvolgere
tutti gli studenti, saper
sviluppare percorsi e ambienti
educativi attenti alla
personalizzazione e
all’inclusione.
8
PIANO DI FORMAZIONE TRIENNALE Per l’anno scolastico 2019/2020, in coerenza con il Piano di Miglioramento di cui al DPR 80/13 (e
quindi al RAV), il nostro Istituto propone le seguenti attività formative:
MODULO 1 “La valorizzazione del patrimonio culturale locale nel curricolo verticale
d’istituto”
ABSTRACT: Alla luce dei nuovi scenari delle Indicazioni nazionali primo ciclo del 2 febbraio 2018, il
progetto si propone sotto forma di ricerca-azione di migliorare la didattica, di incrementare i risultati di
apprendimento degli allievi, di avviare una riflessione sulla necessità di una valutazione interna e di un
confronto tra i percorsi didattici e progettuali delle diverse scuole della rete-
L’idea progettuale nasce dall’esigenza di inquadrare gli argomenti connessi alla storia, alla cultura ed al
patrimonio locale in un’ottica di approfondimento ma anche di orientamento degli alunni rispetto alle
peculiarità del contesto in cui vivono. Alla base di tutto c’è l’obiettivo di promuovere all’interno delle nostre
scuole accanto ad un curricolo globale desunto dalle indicazioni ministeriali, un curricolo locale attraverso
il quale valorizzare le risorse culturali disponibili nel nostro contesto di riferimento anche con la prospettiva
di favorire la consapevolezza di un’appartenenza, di radici identitarie e territoriali.
Descrizione del progetto
Come richiamato all’interno della circolare Miur prot. 3645 del 1°marzo 2018 - “Indicazioni nazionali e
nuovi scenari” che fa riferimento Indicazioni 2012 in un’ottica di promozione all’educazione al patrimonio
culturale e alla cittadinanza attiva “I docenti si impegnano a far scoprire agli alunni il nesso tra le tracce e le
conoscenze del passato, a far usare con metodo le fonti archeologiche, museali, iconiche, archivistiche, a far
apprezzare il loro valore di beni culturali. In tal modo l’educazione al patrimonio culturale fornisce un
contributo fondamentale alla cittadinanza attiva. In particolare, gli insegnanti metteranno in evidenza i
rapporti tra istituzioni e società, le differenze di genere e di generazioni, le forme statuali, le istituzioni
democratiche.”
Il nostro progetto di formazione nasce dalla consapevolezza che per attivare il meccanismo virtuoso
auspicato dalle Indicazioni nazionali, bisogna offrire prima di tutto ai docenti occasioni di approfondimento
in riferimento al contesto culturale in cui operano, che spesso non coincide con quello di provenienza. Solo
fornendo ai docenti materiali, informazioni, documentazione e contribuendo a costruire un repertorio
condiviso compiti autentici per la messa in pratica di occasioni formative, potremo conseguire l’obiettivo di
rendere consapevole l’alunno del proprio territorio in un’ottica di costruzione della cittadinanza attiva.
Gli obiettivi del progetto sono essenzialmente:
- Approfondimento della conoscenza ai fini della valorizzazione del patrimonio culturale dell’area di
riferimento.
- Approfondimento della conoscenza ai fini dell’uso didattico del patrimonio culturale dell’area di
riferimento.
- Promozione e valorizzazione del nostro territorio anche da un punto di vista turistico.
- Promozione e condivisione di metodologie didattiche innovative quali il service learning.
- Promozione di competenze trasversali in continuità tra i diversi ordini di scuola.
- Utilizzo di criteri comuni per la progettazione e la valutazione delle competenze chiave.
- Costruzione di un repertorio di compiti autentici connessi alla valorizzazione del patrimonio
culturale locale.
Tutte le azioni previste nel presente progetto sono innovative ed improntate alla metodologia della ricerca-
azione e saranno indirizzate, attraverso il supporto di consulenti esperti, a consentire di mettere a punto degli
strumenti, ad elaborare ipotesi di azione, a definire obiettivi strategici che puntino a produrre dei
cambiamenti nell’apporto metodologico-didattico e nella diffusione dei risultati delle diverse fasi della
ricerca e della sperimentazione fra tutti i docenti della rete.
Ciascun docente diviene dunque un attore-ricercatore nell’ambito del processo che lo coinvolge, sia nella
fase teorica propedeutica all’azione, sia nella fase operativa di applicazione nel contesto classe.
I risultati attesi con riferimento alle priorità e traguardi individuati nei RAV e nei PdM nonché nei Piani di
Formazione professionali delle singole istituzioni scolastiche, riguardano il miglioramento degli esiti degli
studenti passando attraverso la formazione dei docenti ci attendiamo di incentivare:
- ripensamento delle metodologie didattiche a favore di strategie innovative con positive ricadute sulla
motivazione, sugli apprendimenti degli alunni;
- revisione del setting d'aula allo scopo di implementare la didattica laboratoriale e la ricerca-azione;
- produzione e divulgazione di materiali didattici prodotti nel corso delle sperimentazioni;
9
- diffusione e socializzazione delle buone pratiche.
- Incentivazione di sperimentazioni nella direzione dell’auto-editoria scolastica digitale.
CONTENUTI: il corso si occuperà di come progettare unità di apprendimento disciplinari e
multidisciplinari capaci di valorizzare la storia, la lingua, le tradizioni, il patrimonio ed il paesaggio umano,
ambientale e culturale dell’area geografica di riferimento. Si condivideranno conoscenze e materiali per la
progettazione, lo sviluppo e la trattazione di argomenti connessi al curricolo locale nelle classi, attraverso la
progettazione di un repertorio di compiti autentici replicabili nelle varie sedi scolastiche.
I contenuti da proporre favoriranno inoltre l’acquisizione di:
competenze metodologiche e didattiche nell’ambito della progettazione/ gestione/ documentazione
di percorsi formativi per compiti di realtà;
strumenti di valutazione autentica: dal concetto di competenza al modello ministeriale di
certificazione delle competenze, dalle rubriche di valutazione autentica alla revisione del processo;
un setting ideale per i compiti autentici all’interno di nuovi ambienti di apprendimento.
Modalità organizzative
Intendiamo organizzare attraverso la piattaforma sofia un’edizione del corso che si terrà da novembre 2019
a marzo 2020 di base presso l’auditorium della scuola capofila ma coinvolgendo anche altre sedi.
Il corso di formazione sarà di 25 ore e si svolgerà in modalità seminariale e laboratoriale. La condivisione di
documenti e materiali e la condivisione di modulistica progettuale nonché di esperienze formative sarà il
core dell’azione formativa.
MODULO 2 “Flipped Classroom”
ABSTRACT: La lezione capovolta (flipped classroom) è una nuova metodologia didattica nella
quale i ragazzi studiano a casa su materiali forniti dal docente e in classe svolgono attività a partire
da quanto appreso; l’insegnante svolge la funzione di tutor. La traduzione letterale del termine
flipped classroom significa classe capovolta, e con esso si intende una modalità di insegnamento (e
di apprendimento) supportata da contenuti digitali dove tempi e schema di lavoro sono invertiti
rispetto alle tradizionali modalità. Quest’ultimo, infatti, prevede un primo momento di spiegazione,
dove l’insegnante svolge una lezione in aula alla classe, seguito da un secondo momento dove gli
studenti svolgono i compiti individualmente a casa. Viceversa, nel modello flipped il primo
momento consiste nell’apprendimento autonomo da parte di ogni studente, dove l’ausilio di
strumenti multimediali risulta particolarmente efficace e produttivo, che avviene all’esterno delle
aule scolastiche. Il secondo momento prevede che le ore di lezione di aula vengano utilizzate
dall’insegnante per svolgere una didattica personalizzata fortemente orientata alla messa in pratica
delle cognizioni precedentemente apprese, dove la collaborazione e la cooperazione degli studenti
sono aspetti che assumono centralità. Conseguentemente, la flipped classroom produce un
ribaltamento dei ruoli tra insegnanti e studenti, dove il controllo pedagogico del processo vira
decisamente dall’insegnante agli studenti. In altri termini, nell’assumere centralità nel processo
dell’apprendere, gli studenti sono chiamati ad assumere maggiore autonomia e responsabilità
riguardo al proprio successo formativo, mentre l’insegnante assume il compito di guidarli nel loro
percorso educativo.
Descrizione del progetto:
Il progetto si propone di formare all’uso di questa metodologia ed alla sua sperimentazione in classe
un numero congruo di docenti.
Gli obiettivi del progetto sono essenzialmente:
Realizzare una formazione a misura di studente, attraverso un insegnamento altamente
individualizzato.
o Cogliere i punti di vista;
o Discutere i processi;
o Approfondire il sapere;
o Essere parte integrante di un apprendimento in costruzione;
o Rivedere i percorsi per argomento;
o Facilitare la metacognizione;
10
o Facilitare il Pensiero Critico;
o Ridurre il Disinteresse;
o Rendere l’alunno protagonista e fautore del proprio sapere.
I risultati attesi: L’insegnante supera con tale metodo l’antico ruolo di trasmettitore di cultura,
utilizzando principalmente le nuove tecnologie didattiche del web che si presta a tale scopo in modo
molto più completo, versatile, aggiornato, semplice ed economico.
L'insegnamento capovolto punta, pertanto, a far lavorare prevalentemente a casa lo studente in
autonomia, facilitando l’apprendimento attraverso video e podcast, nonché leggendo i testi
multimediali sui siti e link proposti dagli insegnanti distintamente per ogni singola disciplina.
In classe, invece, l'allievo cerca di applicare quanto già appreso a casa per risolvere problemi e
svolgere esercizi pratici proposti dal docente nella lezione del giorno.
CONTENUTI: Identificare l’argomento che si vuole trattare. Identificare la disciplina o le discipline che sono
coinvolte nell’attività. Identificare la classe a cui è rivolta l’attività. Tempo stimato. Prevedere un
monte ore di lavoro a casa per la visione dei materiali e video e un monte ore di attività in classe.
Traguardi formativi. Stabilire quali sono gli obiettivi dell’attività, gli esiti attesi, cosa ci si aspetta
che gli studenti imparino al termine delle attività. Descrizione dell’attività. Descrivere ciò che
dovranno fare gli studenti a casa e in classe e quale sarà la produzione finale. Tassonomia di Bloom.
Effettuare compiti a casa ed esercitazioni. Favorire l’apprendimento collaborativo; Effettuare
rappresentazioni non verbali; Identificare gli obiettivi e fornire feedback; Formulare ipotesi; Porre
domande con suggerimenti e organizzatori avanzati. Materiali didattici. Descrivere i materiali che
verranno utilizzati, ovvero inserire una lista di link alle risorse utili che gli studenti troveranno in
rete. Attività a casa. Descrivere cosa faranno gli studenti a casa, come dovranno utilizzare il
materiale, in che ordine utilizzarlo, etc. Attività in classe. Descrivere le attività che si intendono
programmare durante le ore in classe. Attività di consolidamento e approfondimento. Descrivere
come s’intende dare chiarimenti per far sì che gli studenti possano chiarire qualsiasi dubbio, quali
altre attività sono previste per l’approfondimento, etc. Valutazione.
Stabilire dei precisi criteri di valutazione, fornendo un’opportuna griglia coerente con il P.O.F.
Percorsi individualizzati. Nel caso in cui in classe fossero presenti alunni con BES, stabilire quali
attività saranno previste per loro.
Modalità organizzative
Intendiamo organizzare attraverso la piattaforma sofia un’edizione del corso che si terrà da
novembre 2019 a marzo 2020 su varie sedi dell’AMBITO.
Il corso di formazione sarà di 25 ore e si svolgerà in modalità seminariale, laboratoriale e webinar.
La condivisione di documenti e materiali e la condivisione di modulistica progettuale nonché di
esperienze formative sarà il core dell’azione formativa.
MODULO 3 “Le soft skills nella didattica”
ABSTRACT: Proposte nella Raccomandazione europea 2006 sulle competenze chiave, le soft
skills, tradizionalmente note come competenze trasversali, sono state riprese nei documenti di
riforma italiani e stanno assumendo sempre più rilevanza in una didattica centrata sull’allievo. Per
il futuro dei nostri studenti, per aiutarli ad acquisire lo status di cittadini adulti, responsabili e attivi
partecipanti nella vita quotidiana, è importante che la scuola integri alla pura trasmissione della
conoscenza altri strumenti per far crescere i suoi studenti come cittadini attivi del prossimo futuro.
Descrizione del progetto:
Il Progetto mira ad identificare e sperimentare pratiche educative, curriculari e extracurriculari,
che possano essere considerate efficaci nel supportare l’incremento delle soft skill per avere un
effetto nel rendimento scolastico e per integrarle efficacemente nelle proposte curriculari anche in
un’ottica di strumento orientativo.
11
A differenza delle hard skills le cosiddette abilità forti, come la matematica, la lettura, la scienza e
gli studi umanistici, le abilità trasversali ruotano attorno alla comunicazione, al rapporto con gli
altri e all'autodisciplina. A volte queste abilità trasversali necessarie non vengono affatto apprese.
Le soft skills possono essere suddivise in tre categorie:
L’obiettivo del progetto è l’inserimento nelle attività didattiche programmate dai docenti di una
crescente e consapevole attenzione rispetto alle
abilità organizzative dei discenti;
strategie cognitive e metacognitive;
concetto di sé e motivazione intrinseca ed estrinseca;
attribuzioni causali di successo o insuccesso; (locus of control);
skills di efficacia personale – relative alla capacità degli alunni di autoefficacia ed auto
efficienza;
skills relazionali e di servizio– relative alla capacità degli alunni di entrare in empatia
reciproca e sviluppare relazioni significative.
skills relative a impatto e influenza- che rimandano alla dimensione organizzativa e lo
sviluppo di leadership
skills orientate alla realizzazione– relative alla capacità degli alunni di iniziare e portare a
termine un lavoro, anche complesso.
skills cognitive– relative allo sviluppo di capacità cognitive complesse da parte degli alunni.
I risultati attesi:
L’insegnante è in grado di programmare attività per il rinforzo e/o la cura delle soft skills, di
osservare e valutare le stesse in un’ottica orientativa.
CONTENUTI: tecniche e metodologie operative per analizzare, valutare ed implementare le soft
skills nella didattica.
Modalità organizzative
Intendiamo organizzare attraverso la piattaforma sofia un’edizione del corso che si terrà da
novembre 2019 a marzo 2020 su varie sedi dell’AMBITO.
Il corso di formazione sarà di 25 ore e si svolgerà in modalità seminariale, laboratoriale e webinar.
La condivisione di documenti e materiali e la condivisione di modulistica progettuale nonché di
esperienze formative sarà il core dell’azione formativa.
12
MODULO 4 “TeachEnglish”
ABSTRACT:
II modulo si propone di avviare i docenti allo studio della lingua inglese, garantendo il
raggiungimento del livello B1 per comprendere e usare espressioni familiari, espressioni quotidiane
e frasi molto semplici e per interagire in modo semplice con gli altri sui bisogni concreti o B2
(certificazione necessaria per CLIL) ossia un utilizzo competente della lingua inglese per affrontare
argomenti diversi sia concreti che astratti, sia nello scritto che nella produzione orale.
Descrizione del progetto:
Il progetto si propone di formare all’uso della metodologia CLIL ed alla sua sperimentazione in
classe un numero congruo di docenti.
Gli obiettivi del progetto sono essenzialmente:
Il corso mira a fornire una conoscenza intermedia della lingua inglese a coloro che ne hanno già le
basi. L’obiettivo è quello di permettere allo studente di affrontare con disinvoltura argomenti
familiari, come numeri, lavoro, viaggi, tempo libero, luoghi, espressione delle emozioni, e così via.
Oltre a ciò, con questo corso lo studente saprà affrontare e risolvere piccoli imprevisti, sostenere
una conversazione semplice riguardante le principali tematiche sociali (politica, economia, scienza,
informatica, intrattenimento…) ed essere in grado di produrre contenuti in modo
grammaticalmente e fonologicamente corretto, senza dimenticare di tenere in considerazione
l’aspetto culturale e pratico della lingua.
I risultati attesi:
LIVELLO B1 CONOSCENZE, ABILITA’ E COMPETENZE
Comprendere I punti chiave di un discorso su argomenti familiari con cui sia che fare per lavoro, a
scuola, nel tempo libero ecc.
•Affrontare le situazioni più comuni che si possono presentare viaggiando in una zona dove la
lingua è parlata.
•Produrre testi semplici su argomenti conosciuti o di interesse personale.
•Descrivere esperienze ed avvenimenti, sogni, speranze e ambizioni, esporre brevemente ragioni e
dare spiegazioni su opinioni e progetti.
LIVELLO B2 (Quadro Comune Europeo) con certificazione a parte a cura dei docenti.
CONOSCENZE, ABILITA’ E COMPETENZE
Comprendere gli argomenti chiave di un testo complesso su argomenti sia concreti che astratti,
comprese discussioni tecniche di settore.
Sapersi esprimere con una certa scioltezza e spontaneità, interagendo in modo normale con parlanti
nativi senza sforzo per entrambe le parti.
•Produrre un testo chiaro e dettagliato su un'ampia gamma di argomenti ed esprimere un'opinione
su un argomento d'attualità, indicando vantaggi e svantaggi delle diverse opzioni.
CONTENUTI: Ice-breaker– introduzione dell’argomento.
Reading– lettura di un brano/articolo breve con il vocabolario necessario alla successiva
attività di discussione.
Key language– analisi delle forme e strutture necessarie per poter argomentare in modo
corretto le proprie opinioni.
Conversation– ampliamento e sviluppo del vocabolario e delle strutture con parole che
serviranno nella conversazione.
Listening– dopo avere approfondito e studiato vocaboli, forme e struttura relative
all’argomento, si ascolta un’opinione o una discussione sull’argomento della conversazione
precedente.
Key language– un altro sguardo al vocabolario contenuto nell’attività d’ascolto che sarà
discusso in seguito.
Conversation– attività di role-play: con il docente si riproducono situazioni reali.
Writing– fase finale di consolidamento del vocabolario, delle forme e delle strutture usate
durante il workshop
13
– GRAMMATICA: regole grammaticali, corredate da una esauriente spiegazione, eventuali
approfondimenti fonologici e sintattici, e analisi di eventuali eccezioni alla regola. Tali regole
possono riguardare i tempi verbali o altre parti del discorso;
– FUNCTION: una funzione (o più), ovvero l’analisi di una certa situazione in cui è
necessario usare un determinato tipo di comunicazione, per la quale vengono presentate
espressioni utili da utilizzare nella pratica;
– VOCABULARY: un gruppo lessicale, costituito da una serie di vocaboli appartenenti alla
stessa tematica, con eventuale spiegazione fonologica e immagine esplicativa;
Modalità organizzative
Intendiamo organizzare attraverso la piattaforma sofia un’edizione del corso che si terrà da
novembre 2019 a marzo 2020 su varie sedi dell’AMBITO.
Il corso di formazione sarà di 25 ore e si svolgerà in modalità seminariale.
MODULO 5 “Didattica inclusiva per alunni H BES e DSA”
ABSTRACT: Partendo dalle caratteristiche di apprendimento (aspetti clinici, emotivi e motivazionali correlati) di
alunni con DSA e BES il corso si propone di fornire contenuti teorici, strategie didattiche, esempi
pratici e materiali in grado di valorizzare le competenze del personale docente anche attraverso le
tecnologie, di sviluppare esperienze di cooperative learning, meta-cognitive, di problem solving e
di affrontare i diversi stili di cognitivi che sono insiti in ogni comunità che apprende. Le attività
proposte saranno accompagnate da molteplici esercitazioni pratiche finalizzate all’implementazione
dei materiali forniti da utilizzare in classe per favorire una didattica efficace che tenga conto di ogni
bisogno educativo.
Obiettivi
Il corso si propone di fornire gli strumenti teorici e metodologici necessari per sostenere i docenti
all’interno di una didattica inclusiva e attiva per alunni con alunni H DSA e BES attraverso l’utilizzo
di tecnologie didattiche inclusive di tipo tradizionale o digitale.
Specifiche • Ambiti formativi: Gestione della classe e problematiche relazionali; Gli apprendimenti;
Inclusione scolastica e sociale; Innovazione didattica e didattica digitale; Metodologie e attività
laboratoriali. I problemi dello spettro autistico. Inquadramento e tecniche d’intervento.
• Destinatari: Docenti scuola dell’Infanzia ,primaria; Docenti scuola secondaria I grado
• Mappatura delle competenze: Attuare strategie didattiche in grado di stimolare ambienti di
apprendimento stimolanti e collaborativi; Saper utilizzare le mappe concettuali multimediali nella
didattica quotidiana attraverso l’interazione con gli strumenti digitali presenti in classe;
CONTENUTI:
Esempi di utilizzo in situazione di apprendimento di format, software ed ambienti digitali per la
didattica inclusiva.
Il nuovo decreto inclusione. La classificazione ICF. Le evoluzioni del PdP per l’inquadramento
delle difficoltà strutturali o episodiche di apprendimento.
Modalità organizzative Modalità Mista: Seminariale/ Laboratoriale (esercitazione autonoma/guidata in laboratorio con
i materiali oggetto di studio).
Durata n.25 ore (5 incontri seminariali da 3 ore cadauno in auditorium multimediale attrezzato) e
10 ore di esercitazione autonoma/guidata in laboratorio con i materiali oggetto di studi in cui si
farà pratica di utilizzo in situazioni di didattica simulata di alcuni dei seguenti software: DSpeech e
similari, Software di dettatura vocale al PC, Scratch, software e modulistica ASL AV1 finalizzato
allo screening precoce Alunni DSA.
14
ANNI SCOLASTICI 2019/2022
Per gli anni scolastici 2019/2022, il nostro Istituto propone le seguenti unità formative:
FORMAZIONE AGGIORNAMENTO
/DESCRIZIONE UNITA’ FORMATIVA Destinatari ENTE FORMATORE PERIODO
1 Corso di formazione sulla sicurezza ai sensi
dell art. 20, comma 2, lett. h D. Lgs. n.
81/2008.
Tutto il personale della
scuola.
Personale esperto accreditato in possesso
dei requisiti previsti dal Decreto 6 marzo
2013 per la figura del formatore.
Ottobre/ Giugno di ogni
anno
2 Formazione generale h 8 e Formazione
specifica h 4 art. 20, comma 2, lett. h D. Lgs.
n. 81/2008
Personale d’Istituto,
docenti e ATA. –
Personale esperto accreditato in possesso
dei requisiti previsti dal Decreto 6 marzo
2013 per la figura del formatore.
Ottobre/Giugno di ogni anno (30 persone circa per anno
scolastico in relazione a
risorse finanziarie disponibili)
3 Corso Addetti all’evacuazione antincendio ai
sensi del D.lgvo 81/2008 Personale d’Istituto,
docenti e ATA.
Personale esperto accreditato in possesso
dei requisiti previsti dal Decreto 6 marzo
2013 per la figura del formatore.
Ottobre 2019/Giugno 2020
4 Corso di prima sicurezza addetti al primo
soccorso con approfondimento sulle manovre per
la disostruzione delle vie aeree.
Personale d’Istituto, docenti
e ATA.
Personale esperto accreditato in possesso
dei requisiti previsti dal Decreto 6 marzo
2013 per la figura del formatore.
Febbraio 2021- Giugno 2022
5 Percorsi di formazione ed aggiornamento su
Autovalutazione e piani di miglioramento,
Bilancio e Rendicontazione sociale.
Gruppo di docenti NIV
Formatore esterno coadiuvato da tutor
interno Febbraio 2021- Giugno 2022
6
Corsi di formazione specifici per il personale
amministrativo e per i docenti di staff
finalizzati al miglioramento del servizio.
Potenziamento delle competenze digitali.
Acquisizione di Beni e Servizi per la scuola –
nuovi obblighi normativi - Nuovo Codice
degli Appalti-
Bilancio, programmazione e scritture
contabili
Formazione/autoformazione personale ATA
su piattaforma di software Gestionale e
Archiviazione digitale; Passweb. Servizio
conservazione Infocert.
PERSONALE DSGA ED
A.A
Formatore esterno accreditato. Formazione MIUR “Io conto” -
Ottobre/ Giugno di ogni
anno
15
7
Corso di formazione sulla didattica inclusiva
per il riconoscimento e la gestione dei BES,
DSA, ADHD e DA e/o in materia di
metodologie didattiche innovative ed
inclusive finalizzato ad innalzare la qualità
dell’apprendimento.
Docenti Formatore esterno coadiuvato da tutor
interno. Ottobre 2019/Giugno 2020
8 Corso normativo e tecnico pratico per la
somministrazione dei farmaci a scuola. Personale d’Istituto,
docenti e ATA.
Personale medico sanitario con i requisiti previsti
per poter svolgere attività di formazione. Febbraio 2021- Giugno 2021
9 Formazione e aggiornamento per la fruizione
dei contenuti della Biblioteca digitale in uso. Personale d’Istituto,
docenti e ATA. Formatore esterno Febbraio 2022- Giugno 2022
10 Formazione e aggiornamento sul tinkering Docenti Formatore esterno coadiuvato da tutor
interno. Febbraio 2022- Giugno 2022
11 Formazione sulla didattica per problemi: dal
problem posing al problem solving nella
didattica. Docenti
Formatore esterno coadiuvato da tutor
interno. Febbraio 2022- Giugno 2022
12 Formazione specifica per l’acquisizione di
competenze linguistiche. Personale d’Istituto,
docenti e ATA. Formatore esterno.
Febbraio 2020- Giugno 2022
(ripetibile)
13
Corsi di formazione specifici per il personale
amministrativo e per i docenti di staff
finalizzati alla gestione della documentazione
in materia di privacy.
Personale d’Istituto,
docenti e ATA. Formatore esterno Febbraio 2022- Giugno 2022
14 Realizzazione Moduli formativi e tutoraggio
per i docenti neo assunti. Docenti
DS e formatori opportunamente selezionati
coadiuvati da docente tutor.
Novembre/Maggio di ciascun
anno scolastico.
15 Disturbi dello Spettro Autistico:
Caratteristiche e Tecniche d’Intervento Docenti di sostegno
Formatori opportunamente selezionati
coadiuvati da docente tutor.
Febbraio 2020- Giugno 2020
Febbraio 2021- Giugno 2021
Febbraio 2022- Giugno 2022
*In aggiunta saranno proposte e valutate attività di formazione offerte e approntate dalla rete di scuole, dal territorio di appartenenza, dal MIUR. Ciascun docente
provvederà alla libera selezione di unità formative attuate all’interno o all’esterno della scuola purché coerenti con i contenuti del presente piano di formazione triennale,
opportunamente documentati e rilasciati da Scuole o formatori accreditati MIUR, conseguendo per ciascuna annualità un minimo di 19 h di formazione in presenza e
12h di formazione on line, da inserirsi nel portfolio professionale a documentazione dell’attività svolta. Le ore di formazione on line potranno essere sostituite
parzialmente o integralmente da attività di autoaggiornamento svolte con attività di ricerca e/o sperimentazione nell’ambito dei dipartimenti disciplinari (conclusa con
verifica e documentazione) o con progettualità formativa specifica deliberata dal collegio docenti (tali ore vanno comunque documentate).