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Pagina 8 Iparcheggi Il nuovo ascensore panoramico Pagina 7 Cuneoapiedi ein bicicletta Pagina 6 Glialtri interventi: CofSOBmnet; CorsoSoleri Pagina 4-5 Il progetto: disegni e dettagli dell'intervento / Perché IeZone30? Pagina 3 Pagina 2-3 Glieffetti della lima 30 sulla sicurezza: il caso Chambéry Pagina 2 % La situazione del traffico a Cuneo oggi Piano di moderazione del traffico della città di Cuneo zona ne ea u I Zone 30" nel Quadrllatero comoreso tra corSi Sru- net, Giolitti, Monviso, Soleri, Ganbaldi e Il Viale Angeli è un progetto molto ambizioso e siamo consapevoli che le scelte prospettate sono di grande impatto e richiederanno la pazienza e il sostegno di tutti. Le esperienze degli altri paesi ci dicono che per funziona- re bene le azioni volte a moderare il traffico devono essere e sostenute dalla comunità locale e da tutti coloro che utilizzano le strade. Noi sappiamo di dovervi richiedere alcuni sacrifici, pri- mo fra tutti quello di fare qualche spostamento In più a piedi, o in bici, invece che con l'auto, ma siamo conVinti che Questo progetto rivolUZionerà non solo il traffico, ma la vita di tutta la comunità cuneese. B'ClnCittà, il servizio di bike sharing che abbiamo realizzato per pnmi in Italia, i parcheggi di testata con le navette di col- legamento, il trasporto pubblico flessibile, le piste ciclabili, ma anche i progetti relativi al Parco Fluviale, le domeniche ecologiche, pedibus, l'ascensore panoramico recente- mente inaugurato, sono tUtti tasselli di un unico progetto complessivo, che ha come unico fine quello di migliorare la vivibilità della citlà. Vogliamo infatti che gli abitanti del centro e tutti Quelli che a Cuneo vivono e lavorano possano riappropriarsi dei propn spazi, perché siamo conVinti che una città a misura d'uomo sia un luogo migliore dove vivere. Alberto Valmaggia, Il Sindaco o re CIClistica.Attualmente però è a"COffi d'rtficOitosala co- abitazione 01 bici e au ovelcoli, perché CI sono troppe auto: 79 ogni 100 abitanti, 19 lf1 più rispetto alla media nazio- nale, che reg:stragià il triste primato europeo per la densità au- tomobilistica (60 auto ogni 100 abitanti, a Copenaghen sono 27 auto ogni 100), secondi al mondo solo agli U.S.A. 145.000 auto che ogni giorno entrano ed escono da Cuneo, oltre 15.000 che passano in Corso Nizza, quasi 12.000 in Corso Dante.. sono numeri elevatissimi, che ci fanno dire che le auto Circolanti sono veramente troppe (basti pensare che sulla TO-SV ne transitano 15.000 al giorno). Troppe auto vogliono dire inquinamento. ma soprattutto pOca sicurezza per pedoni e ciclisti (e i ripetuti Investimenti avvenuti a Cuneo in questi ultimi anni ne sono una conferma). È Oa Queste consiOerazionl che Siamo partiti quando abbiamo cominciato a ragionare su questo progetto. Le strade urbane sono divenute uno spazio dedicato quasi esclusivamente alle auto, o dove comunque queste ultime hanno la priorità assoluta. Ora, se questa Situazione può essere valida per le artene di scorrimento veloce e più ancora per strade di grande collegamento extraurbane, diversa è la valutazione per strade centrali quali i corsi Nizza e Dante, ave un intervento Sul tratlco non può che andare a tavore di chi si muove a piedi. in bici o con i meZZIpubblici. È necessario quindi pOrre mano a tutto il settore della mo- bilità. trovare un equilibrio tra lo spazio destinato al traffico motorizzato e quello dedicato a pedoni e ciclistI. Le esperienze degli altri paesi, dove questo tiPOdi politica è attiva da oltre 30 anni, hanno dimostrato che quella delle lo spazIo de a mob It J ba a, POI h1i o è et- tlVOprimano propno qu Ilo della sicurezza degli utenti del- la strada, che, è bene ricordane, siamo noi, pedoni, ciclisti o automobilisti/motociclisti, a seconda dei casi. Infatti i punti cardine del progetlo sono pochi, ma tutti finalizzati a ridurre le situazioni di pericolo: 30 km/h è una velocità che permet- te spazi di frenata ragionevoli, i percorsi a chicane aiutano a ridurre la velocità, l'avanzamento dei marciapiedi riduce i tempi di attraversamento e garantisce maggiore sicurezza. Ouello che chiediamo è solamente di ridurre un pO' la velo- cità in centro e, magari, di parcheggiare un po' più lontano e fare qualche passo in più. Tutti gli studi in materia di mobili- tà ci dicono Infattiche un parcheggio, per essere considerato "vicino", deve stare in un rag9'o percorribile a piedi in 15 min (pensate, ad esempio, cosa vuoi dire parcheggiare a Torino o anche solo ad Alba). Bene, se considerassimo questi dati senza aOattarlialla nostra realtà, pOtremmo dire che a Cuneo si deve parcheggiare nei parcheggi di testata e pOi muoversi a piedi, perché per attraversare tutto l'altipiano ci vogliono dai 20 ai 30 minuti e ogni parcheggio non dista dal centro più di 10 minutI. Chiaramente sappiamo che Questo sche- ma non può essere applicato tout cour!, però cominciare a riconSiderare il concetto di parcheggio "vicino. aiuterebbe a ridurre traffico e inquinamento in città, migliorando la qualità della vita nel complesso. In fondo, è sufficiente un cambio di mentalità e avremo una Cuneo ancora più bella, sicura e pulita. Guido Lerda, Assessore alla Mobilità

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Page 1: Pianodimoderazionedeltraffico dellacittà diCuneo zona · 2010. 9. 23. · L:introduzione delle Zone 30 su tutto il terri. torio urbano ha dato risultati eccellenti per quanto riguarda

Pagina 8

I parcheggiIl nuovo ascensore

panoramico

Pagina 7

Cuneoa piedie in bicicletta

Pagina 6

Glialtri interventi:CofSOBmnet;CorsoSoleri

Pagina 4-5

Il progetto: disegnie dettagli

dell'intervento

/Perché

IeZone30?

Pagina 3Pagina 2-3

Gli effetti della lima30 sulla sicurezza:il caso Chambéry

Pagina 2%

La situazionedel trafficoa Cuneo oggi

Piano di moderazione del traffico della città di Cuneozona

ne ea u I

Zone 30" nel Quadrllatero comoreso tra corSi Sru-net, Giolitti, Monviso, Soleri, Ganbaldi e Il Viale Angeli

è un progetto molto ambizioso e siamo consapevoli che lescelte prospettate sono di grande impatto e richiederannola pazienza e il sostegno di tutti.Le esperienze degli altri paesi ci dicono che per funziona-re bene le azioni volte a moderare il traffico devono esseree sostenute dalla comunità locale e da tutti coloro cheutilizzano le strade.Noi sappiamo di dovervi richiedere alcuni sacrifici, pri-mo fra tutti quello di fare qualche spostamento In piùa piedi, o in bici, invece che con l'auto, ma siamo conVintiche Questo progetto rivolUZionerà non solo il traffico, ma lavita di tutta la comunità cuneese.B'ClnCittà, il servizio di bike sharing che abbiamo realizzatoper pnmi in Italia, i parcheggi di testata con le navette di col-legamento, il trasporto pubblico flessibile, le piste ciclabili,ma anche i progetti relativi al Parco Fluviale, le domenicheecologiche, pedibus, l'ascensore panoramico recente-mente inaugurato, sono tUtti tasselli di un unico progettocomplessivo, che ha come unico fine quello di migliorarela vivibilità della citlà.Vogliamo infatti che gli abitanti del centro e tutti Quelli chea Cuneo vivono e lavorano possano riappropriarsi dei propnspazi, perché siamo conVinti che una città a misura d'uomosia un luogo migliore dove vivere.

Alberto Valmaggia, Il Sindaco

o reCIClistica.Attualmente però è a"COffi d'rtficOitosala co-abitazione 01 bici e au ovelcoli, perché CIsono troppe

auto: 79 ogni 100 abitanti, 19 lf1 più rispetto alla media nazio-nale, che reg:stragià il triste primato europeo per la densità au-tomobilistica (60 auto ogni 100 abitanti, a Copenaghen sono27 auto ogni 100), secondi al mondo solo agli U.S.A.145.000 auto che ogni giorno entrano ed escono da Cuneo,oltre 15.000 che passano in Corso Nizza, quasi 12.000 inCorso Dante.. sono numeri elevatissimi, che ci fanno direche le auto Circolanti sono veramente troppe (basti pensareche sulla TO-SV ne transitano 15.000 al giorno). Troppe autovogliono dire inquinamento. ma soprattutto pOca sicurezzaper pedoni e ciclisti (e i ripetuti Investimenti avvenuti a Cuneoin questi ultimi anni ne sono una conferma). È Oa QuesteconsiOerazionl che Siamo partiti quando abbiamo cominciatoa ragionare su questo progetto.Le strade urbane sono divenute uno spazio dedicato quasiesclusivamente alle auto, o dove comunque queste ultimehanno la priorità assoluta. Ora, se questa Situazione puòessere valida per le artene di scorrimento veloce e più ancoraper strade di grande collegamento extraurbane, diversa è lavalutazione per strade centrali quali i corsi Nizza e Dante, aveun intervento Sul tratlco non può che andare a tavore di chisi muove a piedi. in bici o con i meZZIpubblici.È necessario quindi pOrre mano a tutto il settore della mo-bilità. trovare un equilibrio tra lo spazio destinato al trafficomotorizzato e quello dedicato a pedoni e ciclistI.Le esperienze degli altri paesi, dove questo tiPOdi politicaè attiva da oltre 30 anni, hanno dimostrato che quella delle

lo spazIo de a mob It J ba a, POI h1i o è et-tlVOprimano propno qu Ilo della sicurezza degli utenti del-la strada, che, è bene ricordane, siamo noi, pedoni, ciclistio automobilisti/motociclisti, a seconda dei casi. Infatti i punticardine del progetlo sono pochi, ma tutti finalizzati a ridurrele situazioni di pericolo: 30 km/h è una velocità che permet-te spazi di frenata ragionevoli, i percorsi a chicane aiutanoa ridurre la velocità, l'avanzamento dei marciapiedi riducei tempi di attraversamento e garantisce maggiore sicurezza.Ouello che chiediamo è solamente di ridurre un pO' la velo-cità in centro e, magari, di parcheggiare un po' più lontanoe fare qualche passo in più. Tutti gli studi in materia di mobili-tà ci dicono Infattiche un parcheggio, per essere considerato"vicino", deve stare in un rag9'o percorribile a piedi in 15 min(pensate, ad esempio, cosa vuoi dire parcheggiare a Torinoo anche solo ad Alba). Bene, se considerassimo questi datisenza aOattarlialla nostra realtà, pOtremmo dire che a Cuneosi deve parcheggiare nei parcheggi di testata e pOimuoversia piedi, perché per attraversare tutto l'altipiano ci voglionodai 20 ai 30 minuti e ogni parcheggio non dista dal centropiù di 10 minutI. Chiaramente sappiamo che Questo sche-ma non può essere applicato tout cour!, però cominciarea riconSiderare il concetto di parcheggio "vicino. aiuterebbea ridurre traffico e inquinamento in città, migliorando la qualitàdella vita nel complesso.In fondo, è sufficiente un cambio di mentalità e avremo unaCuneo ancora più bella, sicura e pulita.

Guido Lerda, Assessore alla Mobilità

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L:introduzione delle Zone 30 su tutto il terri.torio urbano ha dato risultati eccellenti perquanto riguarda la sicurezza. Tra il 1979e il 2002, gli incidenti stradali con danni allepersone sono passati da 453 a 53,Nello stesso periodo il numero di feriti e mor-ti è sceso da 590 a 65 secondo un trenddi riduzione costante,Questi pochi dati fanno comprendere le ra-gioni che spingono a favore della modera.zione del traffico in città e spiegano i motiviper cui sono stati indicati i 30 km/h qualelimite di sicurezza per le strade in ambitoresidenziale,In realtà la strategia della Zona 30 è più sot-tile. Ciò che con essa si cerca di ottenereè che la velocità di percorrenza sia, in ognimomento, una velocità di sicurezza

lo shared space può essere considerato ilpredecessore del woonerf olandese, spaziointrodotto per la prima volta in Olanda neglianni 70 nella città di Delft, in seguito allamobilitazione di un gruppo di residenti chedesideravano contrastare i continui incidentiprovocati dalle automobili.La città francese di Chambèry, in circatrent'anni di applicazione delle tecniche dimoderazione del traffico (i primi interventi ri-salgono al 1977) ha ottenuto una riduzionedell'incidentalità senza eguali in Europa.Per raggiungere questo obiettivo, a Cham-bèry sono stati intrapresi due tipi di azioni:uno, di ordine psicologico, volto a influen-zare il comportamento degli automobilisti;l'altro, di ordine fisico, per limitare concreta-mente la velocità dei veicoli attraverso il ridi-segno dello spazio stradale, Questo sistemaè stato riassunto in uno slogan: "convinceree costringere",

L:esperienzadi altri paesi europei, dove que-sto tipo di politica è attiva da oltre 30 anni,ha dimostrato che quella delle Zone 30 è lastrategia più efficace per mettere in sicureualo spazIo della mobilità urbana, poichè ponecome obiettivo primario proprio quello dellasicurezza degli utenti della strada,I primi tentativi di moderazione del trafficofurono introdotti in Inghilterra a partire dal1966: essi consistevano nella creazione dishared spaces, cioè di spazi condivisi tragli utenti, realizzati chiudendo a fondo ciecoalcuni tratti di strada e consentendo sull'in-tera superficie viaria il transito promiscuo deipedoni, dei ciclisti e dei veicoli motorizzati.Questi progetti non sempre raggiunserogli scopi prefissati, poichè la conformazio-ne delle strade non impediva ai veicoli dicircolare a velocità sostenute anche negliambiti frequentati dai pedoni e soprattuttodai bambini, Nonostante questi problemi,

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Flussi auto: dettaglio di Corso NIZZae Corso Dante

LA SITUAZIONEDEL TRAFFICOA CUNEO OGGI

Ogni giomo a Cuneo si registrail passaggio (mezzi in entrata e in uscita)

di oltre 145.000 veicoli, un numeroelevatissimo, circa 10 volte maggiore

dell'autostrada Torino - Savona(che registra un ftusso mediogiornaliero di 15,000 veicoli).

Cuneo inoltre è tra le prime città italianeper numero di auto pro capite con 79 autoogni 100 abitanti ma99iorenni (media Italia

60, media Piemonte 64)

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Nelle maggiori aree urbane, circa i 2/3 dellevittime di incidenti stradaii sono costituitida utenti deboii (pedoni e ciclisti) e da con-ducenti di motocicli: ad esempio, nei 2003nelle 14 principali aree urbane italiane sonostati uccisi 157 pedoni, su un totale di 594morti per incidenti stradali (dato che compren-de anche gli incidenti che sono awenuti traveicoli, senza coinvolgere i pedoni). A Cuneonegli ultimi 4 anni si sono registrati ben124 investimenti (vedi tabella pag 2), alcunidei quali con gravi conseguenze.Dall'analisi degli incidenti che hanno coinvol-to i pedoni appare evidente la preponderan-za degli anziani tra le vittime. Da questi datiemerge un quadro generale della pericolo-sità dell'ambiente stradale in città: le stradesono uno spazio a rischio di una forma diincidentalità, che, tra l'altro, è iniquamenteselettiva, nel senso che colpisce maggior-mente proprio i soggetti più deboli.La strategia delle Zone 30 si è dimostra-ta come il tipo di azione più efficace permettere in sicurezza lo spazio della mo-bilità interna agli ambiti residenziali.Essa si presenta sotto diverse denominazio-ni, a seconda anche dei contesti nazionali:il più delle volte viene indicata come politi-ca di "moderazione del traffico" (trafficcalming); talvolta come azione di messa insicurezza del tratfico nelle zone residenziali.In effetti, la strategia delle "Zone 30" per-segue l'obiettivo primario della sicurezzadello spazio della mobiiità negli ambiti re-sidenziali urbani.Il suo fine, però, è più ampio, perché essamira anche a rispondere ad una domanda dimaggiore multifunzionalrtà della strada urba-na, la quale, con la grande diffusione dellamotorizzazione privata, ha finito per esserequasi esclusivamente lo spazio dedicato alleautomobili. Vi è dunque un problema di rie-quilibrio, all'interno del settore della mobilità,tra spazio dedicato al traffico motorizzatoe spazio dedicato alla mobilità pedonale eciclabile e, al\'inrtemodi quello motorizzato, traspazio dedicato al mezzo pubblico e spaziodedicato al mezzo privato.Dunque, innanzitutto la sicurezza, in se-condo luogo, la multifunzionaiità e, infine,il miglioramento della quaiità ambienta-le dello spazio pubblico di strade e piazze:

un'azione sistematica di messa in sicurezzae di riequilibrio multifunzionale della viabilitàurbana richiede un sensibile ripensamentodel disegno dello spazio pubblico, che vacolto come opportunità di migiioramentoqualitativo del paesaggio urbano.Come si vede la strategia delle Zone 30è una complessa azione con molti obiettivi;per cui non può venire ridotta ad una meraazione. di moderazione del traffico, ma vainquadrata in una più complessiva politicadi migiioramento dell'ambiente urbanoe della sua vivibilrtà,sulla quale il traffico mo-torizzato esercita una influenza decisiva.La fisionomia della strada non viene sostan-zialmente modificata, poiché viene mantenu-ta la distinzione fra i marciapiedi, destinati aipedoni, e la carreggiata, destinata ai veicoli;inoltre i pedoni non hanno la precedenza inogni punto della strada, ma soltanto in cor-rispondenza degli attraversamenti pedonali.La vera conquista delle "Zone 30" consi-ste nel grande incremento della sicurez-za: i veicoli sono indotti, dalla conformazionedella strada, a non superare i limiti di velocitàdi sicurezza. Oltre ad aumentare la sicurez-za, la realizzazione delle Zone 30 costitui-sce un'occasione per riqualificare gli spazistradali, incrementando il valore estetico delpaesaggio urbano residenziale.La moderazione del traffico si proponedi fare in modo che il conducente di unveicoio a motore sia indotto a mantene-re in ogni situazione la giusta velocità disicurezza: possiamo affermare che la stra-tegia della Zona 30 è in realtà una strategiadel costante mantenimento della velocità dimassima sicurezza.Per ottenere questo risultato è anche ne-cessaria la partecipazione dei cittadi-ni. Per quanto il ridisegno della strada siaeseguito con perizia, il mantenimento diun comportamento responsabile di guidarichiede una convinta adesione da partedei conducenti dei veicoli. Per affrontarecon successo i problemi che potrebberonascere dall'adozione delle Zone 30, leesperienze europee insegnano infatti cheè necessario che le azioni di modera-zione del traffico siano condivise e so-stenute dalla comunità locale e da tutticoloro che utilizzano le strade.

RIDUZIONE DELL'INQUI li.. ENTO ATMOSFERICOE DEL RUMORE CON LE ZONE 30

L:introduzionedelle Zone 30 comporta, secondo numerose ricerche compiute in Germaniaed in Svizzera, una riduzione del carico di inquinanti in atmosfera tra un minimo del 10%ed un massimo del 30%. Ciò è dovuto essenzialmente al fatto che le emissioni locali dipolveri e gas maicombusti (principalmente monossido di carbonio e ossidi di azoto) sonoproporzionali alle accelerazioni del veicolo che, con le Zone 30, avvengono in minorequantità e intensità; i veicoli hanno un'andatura più costante che richiede, di conseguenza,meno energia per lo spostamento.L:energia cinetica del veicolo è conlinuamente accumulata e dispersa nelle accelerazionie nelle frenate in misura proporzionale al quadrato della velocità raggiunta: dimezzare la _velocità di punta riduce di quattro volte l'energia consumata, in un tempo doppio, e richiede (ii"'f;O)metà potenza, con un'ovva diminuzione, oitrechè di polveri e gas malcombusti, anche dei ~consumi di carburante e delle emissioni di anidride carbonica.Inoltre ta' misure di moderazione del traffico hanno importanti effetti anche sul rumore, pervia dell'andatura meno irregolare che assumono i veicoli, con minori accelerazioni e frenate:nelle vie organizzate in questo modo si è riscontrata una diminuzione di almeno 3-4 dB,ossia una diminuzione equivalente al dimezzamento del traffico velcolare.

RAPPORTO TRA VElOCITA E FRENATA

Come evidenziato dai dati Istat (consultabili sul sito Internet tlttp://www.istat.rt), la primaragione dell'incidentalità stradale è rappresentata dall'eccesso di velocità dei veicolia motore: l'incidente si produce in quella situazione in cui il conducente sta procedendo aduna velocità che non gli consente di arrestare Ilveicolo in tempo utile per evitare l'impatto.Ad una velocità di 50 km/h, il veicolo percorre poco meno di 15 m durante il tempo direazione del conducente (stimato di 1 secondo), cioè dal momento della percezione delpericolo al momento in cui inizia la manovra di arresto, e percorre una distanza analogaprima che il veicolo si termi. Una persona che si trovi entro i 15 m viene, di conseguen-za, colpita a 50 km/h: \'impatto è equivalente a quello che si subirebba a seguito di unacaduta da un'altezza di 10 rn, con un'altissima probabilità di morte o, comunque, di graveinvalidità permanente.Ad una velocità di 30 kmlh, normalmente si riesce ad arrestare il veicolo entro 15 m. Ancllenel caso in cui una persona venga colpita dal veicolo, l'urto ha in genere conseguenzemolto meno gravi: una velocità d'urto di 30 km/h equivale ad una caduta da 3,5 m di al-tezza, una velocità d'urto di 20 km/h equivale a cadere da 1,5 m, con buona probabilità dirimanere illesi o riportare ferite lievi.

IL CASO DI CHAMBÉRVNumero di incidenti con danno alle persone Numero di morti e feriti a causa di incidente stradale

500 600 590453

su altri veicoli

400 480 su veicoli a 2 ruote.pedoni

300 360

200 240

100 120 65

O O 1979 20021979 2002

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Su Corso Nizza saranno realizzateciclabili, una a senso unico in salitaa senso unico in discesa.

Pista Ciclabile

Su Corso Nizza si prevede un dismento della corsia veicolare medila realizzazione di parcheggi a spirternativamente a destra ed a sinistrsusseguirsi degli isolati. Prima di prdere all'intervento definitivo, la soludei parcheggi verrà sperimentataqualche mese tenendo anche conto,l'importanza di Corso Nizza per le alcommerciali, del parere delle associ'di categoria.

Corsia per auto a chicane

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Assi ciliari• Lungo gli assi ciliari rimane in vigore

l'attuale limite dei 50 km/Il

Altre strade comprese nell'intervento• nelle strade interne al quadrilatero

tra I corsi Brunet, Giolitti, Monviso,Soleri, Garibaldi e Viale Angelivelocità massima consentita30 km/I, (eccetto Corso Nizzacon limite 40 km/h).

• agli ingressi delle vie creazionedi porte d'accesso a delimitarela Zona 30.

INTERVENTO PREVISTO:novembre 2009. Si ipotizzano 2-3 mesilavorativi (in caso di condizioni meteosfavorevoli ci potrebbero essere ritardio sospensioni dei lavori). La modificadella viabilità e la sperimentazione sonoda prevedersi a inizio primavera 2010.

INTERVENTO PREVISTO:da novembre 2oo9. Si ipotizzano20-30 giorni lavorativi (in caso di con-dizioni meteo sfavorevoli ci potrebberoessere ritardi o sospensioni dei lavori).

Corso Nizza• da Piazza Galimberti a Corso

Giolitti/Brunet velocità massimaconsentita 40 km/h.

• costruzione della pista ciclabilelarga 1,5 m su entrambi i lati dellacarreggiata, con riduzione di 80 cmdi entrambi i marciapiede.

• istituzione del divieto di svolta asinistra lungo tutto il tratto interessa-to di corso Nizza e per tutte le stra-de che sboccano sul corso, fattaeccezione per e da corso Dante.

• realizzazione di 2 fermate bus (difronte alla Banca d'Italia e nell'isolatocompreso tra il Sacro Cuoree Corso Dante) con creazione dicorsia riservata (lunga l'intero isola-to) per il carico/scarico passeggeri

• in via sperimentale saranno realizzatiparcheggi a spina (o 45°) alternatisui 2 lati della strada con realizza-ZJonedi corsie a .chicane".

• sarà migliorata la visibilità notturnadegli attraversamenti pedonali.con la realizzazione di specificailluminazione dedicata.

Corso Dante• da corso IV novembre

a viale Angeli velocità massimaconsentita 30 km/h.

• realizzazione di corsie a .chicane"con isutuzione di parcheggi a spina(a 45°) alternati sui 2 lati della strada.

• avanzamento dei marciapiediin corrispondenza degli attraversa-menti pedonali, con realizzazionedi scivoli per il superamento dellebarriere architettoniche.

• modifica della viabilità con elimina-zione dell'obbligo di fermatae dare precedenza (stop) per le vietrasversali al corso e isutuzionedi intersezioni con regoladì precedenza a destra .

DESCRIZIONEINTERVENTO

INTERVENTO PREVISTO:Prima porta su Via Massimo D'Azeglio

\'o all'ingresso da Viale Angeli realizzata, _ tra il 3 e il 7 agosto Og, prosecuzione

con le porte lato "Gesso" e successiva-mente lato .Stura" (da inizio settembrea fine ottobre). La modifica del limite divelocità verrà effettuata alla finedi questa fase

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) km/h

~a il limite di velocità previstoh.-ere il tratto interessato,solo 10 secondi in più.

Porte di accesso

Le porte di accesso sono tra gli elementipiù significativi della "Zona 30". Assolvo-no principalmente allo scopo di delimitarel'area in cui vige il limite di velocità per-mettendo all'automobilista di percepirein modo chiaro quando si sta entrandonella "Zona 30".Saranno realizzate mediante la costruzio-ne di avanzamenti protetti quali appendicidei marciapiedi esistenti, di larghezza taleda interessare lo spazio occupato dall'au-tovettura parcheggiata a fianco dell'ap-pendice stessa. in tale modo si ottieneil risultato di segnalare l'accesso alla zonaollre arrdurre lo spazio di attraversamentoper i pedoni.

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LIMITE MARCIAPIEDE ESISTENTE

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LIMITE MARCIAPIEDE IN PROGETTO r =

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~ / / ~/ ///////////~~~~~~~~~/~~~~~Immediatamente all'esterno della Zona 30 sono stati individuati due attraversamenti % // / / /1;";"'~o~~~ O''""' q~"o''O"~"à"''00o~~'~. 0'":,-::" % /';._ ~••••> ••••••••

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BUS DISABILI I "

Si intende intervenire sull'attraversamento pedonale di fronte alle scuole magistrali(e medie) di corso Brunet mediante un avanzamento di circa 2 m del marciapiede daentrambi i lati della carreggiata riducendo così il percorso del pedone sull'attraversa-mento stesso.

% Nel contempo verrà ndotta la sezione stradale mediante lo spostamento delle borduredel marciapiedi eSistentidi 50 cm verso la mezzena del corso e verrà tracCiatauna Isola

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spartitraffico centrale (sola segnaletica) quale deterrente a[la velOCITà./ / Lo spostamento delle bordure permetterà inoltre di ottenere aiuole di maggiore [arghez-/ / za per le piante eSistenti sul marCiapiede stesso.

INTERVENTO PREVISTO Settembre 2oo9

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Vladollo Soler!- Madonna dell'Olmo 1,40Viadotto Solerl. Contrerla 1.35CorsoGaribaldi 0,62LungoStura XXIVMaggio 0,55Stazione. CorsoMonvlso l,50CorsoDeGasperl 0,36ViaBassignana - Son Rocco Caslagnarella 3,83Via Pertini 0,49CorsoFrancla 2,49CorsoGiolitti 0.32Viale Angeli 2,46CorsoMarconi - BorgoSan Giuseppe 1,02Via Bodlna O55

FCuneo è stata la prima città italianaa dotarsi di un servizio di noleggiogratuito di biciclette. Il servizioè rivolto a cittadini, lavoratoripen-dolari e tUristiche devono effettuarepiccoli spostamenti in città e deside-rano utilizzareun mezzo altemativopiù veloce dell'auto e non inquinante.Attualmente sono disponibili8 postazioni di noleggio bici (per untot di 60 bici disponibili).Par utilizzareil sistema è sufficientedotarsi di una tessera magnetica per-sonale che viene rilasciata a personemaggiorenni dietro versamento di unacauzione, Sicincittà è in funzione tuttii gi i dalle alle 21.

___ percorso di raccordo

~CNOt CNOl Oltregesso

: ~~~:~:::::::::::::::~:ano ;\j lpunti informativi del parco

percorso 1 torrente Gesso

percorso 2 via Antica di Vignolo

percorso 3 confluenza

percorso 4 fiume Stura

riserva naturale

sede del parco

Parco fluviale

area atttrenata

"'"\O•••CDOeeo

Vignolo

Piste ciblabili esistenti

Postazione "Bicincittà"

Piste ciblabili in previsione

I danni dell'inquinamentoatmosferico sulla salute dell'uomonon sono trascurabili.

Il monossido di carbonio (CO) provocadanni soprattutto al sistema nervoso cen-trale e al sistema cardiovascolare, partico-larmente nei soggetti affetti da cardiopatie.Gli effetti dell'ozono (O) e del biossido diazoto (NO,) vanno da Irritazioni agli occhie alla gaia ad alterazioni delle funzionirespiratorie e altre specifiche patologie,Asma, bronchiti ed enfisemi sono invececorrelate in modo significativo alla con-centrazione di polveri sottili (PMlO). Infineil benzene risulta sostanza cancerogenache contribuisce all'insorgenza di tumo-ri nell'uomo. Complessivamente l'O.M.S.calcola che in Italia ogni cittadino perdemediamente nove mesi di vita a causadell'inquinamento atmosferico.

f I limiti ZTL

, I Isole pedonali

/

Nell'ottica di incentMlre una mobilità senzal'uso dell'auto, il Comune di Cuneo ha pro-mosso Pedibus, il progetto che permetteai bambini di andare a scuola a piedi, sottola guida di un accompagnatore, Attualm\ì.n-te Pedibus è stato attivato presso la Sc:'1!0-la Primaria di Viale degli Angeli (2 corsidal 2007), la Scuola Primaria d' lI:1adonnadell'Olmo (3 percorsi dal 200 la ScuolaMedia di San Rocco,

In Cuneo sono presenti circa 18 krndi piste ciclabili e 55 km di percorsi

ciclo-turistici nel Parco fluviale Gessoe Stura, a cui si aggiungono altri

105 km di itinerari cicloturistici nellefrazioni. 420 sono invece le rastrel-

liere dislocate su tutto il territoriocomunale, per un totale di circa

2200 posti per biciclette.

In questi ultimi anni sono stati quindirealizzati alcuni progetti volti proprioa favorire l'utilizzo della bici, oome larete di piste ciclabili, sia in città che

nel Parco Fluviale, e Bicincittà,il servizio di bike sharing.

Il sistema più razionale per muoversiall'intemo dell'a~ipianodi Cuneo è la

bicicletta. Le più recenti indagini inmateria di mobilità sostengono infatti

che fino a 5 km di distanza la biciclet-ta risulta più rapida dell'auto (tempi

calcolati da porta a porta). A Cuneonel raggio di 5 Km da piazza Galim-

berti risiede il 90% della popolazione.

L.:interventod~ omune di Cuneo per ridur-re, attraverso"'a creazione della .Zona 30"la pericolosità per gli utenti "deboli" dellastrada (pedoni e ciclisti), trova nei pediatrie dovrebbe trovare nelle famiglie, un soste-gno importante,L.:iniziativarappresenta una opportunità cheva sfruttata, "Recenti statistiche e studi di popolazione sul-lo stato sanitario del nostro paese evidenzia-no come fenomeno preoccupante l'aumentodella sedentarietà con particolare riferimentoalle fasce di età più precoci. Per sedentarietàsi intende: la mancanza di attività sportivain orario extrascolastico (di almeno due ore)e la mancanza di gioco movimentato per al-meno trenta minuti al giomo, in una settima-na. Così Il 15% delle calorie che assumiamoe che dovrebbero servire per l'attività fisicanon viene speso ILa conseguenza è un incremento del so-vrappeso e dell'obesità ( il rapporto tra bam-bini sovrappeso e normali passa da 3/10a tre -sei anni, a 4/10 per le età successive)con patologie che si presenteranno nell'etàadulta, condizionando qualità di vita e spe-sa sanitaria.Non esistono soltanto le attività sportiveper fare movimento, ma tutta una serie diabitudini che fanno parte del vivere socia-le, molto facili da mettere in pratica e chestiamo dlffienticando, presi sempre più daritmi frenetici: sono ad esempio il semplicecamminare per strada e usare le biciclet-te anziché l'auto.Questo è esercizio fisico! Ma è anche unmodo per socializzare, per riscoprire lacittà, per inquinare meno I Semplice, no?Allora proviamoci!

Dr. Bertozzi Carla, Medico Pediatra

CUNEO A PIEDIE IN BICICLETTA

Page 8: Pianodimoderazionedeltraffico dellacittà diCuneo zona · 2010. 9. 23. · L:introduzione delle Zone 30 su tutto il terri. torio urbano ha dato risultati eccellenti per quanto riguarda

Pln:o IbMalll Geno t StuI1lEnte gestore'

Comune di (ul"leotl'l. 0171.444,01

pJ rtolluvlaleOtom un~.cuneo.ilW'IoVo_pilrcolluv1a!1'.Cl,lnl'o.lt

renderings: Arch. Gianluigi Santoro,Alfredo Della Valle

fotografie: Arch. Giorgio PonzaArchivio FotograficoUfficio Stampa di Cuneo

••pa.rco Fluvia.le Gesso e Stura.

IL PARCOIN SCATOLA

disponibile presso:URP - via Roma 28Parco Fluviale - Pza Torino

3 min.4 min.4 mIO.

5min.6 mIO.

6min,6 min.9 min.9ml[l.

30 min.

Comune di CuneoUfficio Stampa, Via Roma, [email protected],Fax0171.444289gestione editoriale METAFORE

300 a pagamento400 liberi60 liberi90 liberi95 liberi

530 a pagamento95 liberi85 liberi200 liberi50 liberi315 liberi

Interrato piazza BovesPiscine e Impianti sportivi ••Discesa del gasEx mercato delle uveDiscesa Bellavista.Piazza Foro BoarioItalgasStazione FS GessoCimitero .•Ex eliportoPlana della Costituzione ••••.

~lf-----'Città di Cuneo

P P D'STANZA DAL CEKT1lDARCHEGGIO OSTI AUTO STORICO (A PIEDI)

I parcheggi di scambio alle porte della crrtà consentonodi abbinare l'uso dell'auto con brevi tragitti a piedi per rag-giungere il centro storico; i tempi variano dai 3 ai 10 minuti

STATISTICHE DI UTILIZZONei p"mi mesi di funzionamento l'ascensoreha avuto un utilizzo superiore alle più roseeprevisioni (pensare al numero di corse effet-tuate). Per questo, nei mesi iniziali di funzio-namento, si sono resI necessari una seriedi interventi di manutenzione volti a risolvereproblematiche tipiche di questa tipologiadi impianti.Ecco alcuni dati di utilizzo nei primi 2 mesidi vita (dal 16 giugno al16 agosto)• 17.886 corse effettuate• (media di 298 corse al giorno)• 770 ore di funzionamento• (media di 25 corse all'ora)• 1073,16 km percorsi• (media di 17.88 km al giorno)• 100.000 passeggeri trasportati• (mediadi 142passeggenall'oratrasportati)

Per la prima volta in Europa un impianto diquesto tipo è stato dotato di sistemi ad al-tiSSimo livello tecnologico. Una sofisticatarete di comunicazione collega, in assenzadi cavi elettrici, gli organi di comando postisulla vettura con il quadro macchina montatonel locale tecnico, utilizzando una fune d'ac-ciaio (chiamata fune antenna) e un sistemaad indUZione magnetica. Inoltre l'infrastrut-tura è interconnessa con la rete informaticacomunale tramite fibra ottica. Sono presen-ti 13 telecamere per la video sorveglianzae controllo a distanza dell'impianto e un mo-nitor e due totem che fomiscono informazioniutili in tempo reale ai passeggeri. AI fine diabbattere in maniera significativa i consumi dienergia elettrica è stato realizzatoun impiantodi illuminazione con lampade a led che per-mette cicli di accensione In automatico delleluci che accompagnano la corsa della vetturanelle ore nottume e successivo spegnimentoquando la stessa è ferma al plano.

I PARCHEGGINell'ottica di incentivare

una mobilità altemativa all'auto,la Città di Cuneo si è dotata

in questi ultimi anni di una seriedi parcheggi di testata, posizionati

lungo i margini dell'altipiano,con lo scopo di favorire lo scambiomezzo privato I mezzo pubblico.

Un servizio navetta gratuitocollega i parcheggi di interscambio

(del Cimrrero e di DiscesaBellavista) al centro storico

con passaggi ogni 5-10 minuti.Contestualmente con l'entratain vigore delle Zone 30, ancheil nuovo parcheggio di Piazza

della Costituzione (zona Est - Ovest)verrà collegato al centrocon una navetta gratuita.

DATI TECNICIL:ascensore panoramico è costituito dauna vettura a scommento su rotaia (70 me-tn di lunghezza per un dislivello di 28.45metn, tempo di percorrenza 45 secondiCIrca), movimentata da un impianto bilan-ciato a contrappeso trainato da un argano.La cabina, realizzata In materiale trasparenteper limitare l'impatto ambientale, misura metri2,lx2,2 (4.6 mq) ed è in grado di trasportare25 persone a corsa (600 l'ora).

Con l'entrata in funzione dell'ascensore pa-noramico è stato collegato al centro crttà an-che l'ampio parcheggio del Parco della Gio-ventù (400 posti auto). Lascensore è in gradodi trasportare fino a 25 persone a corsa(in 45 secondi) e da la possibilità di caricarein cabina le biciclette.Oltre ad incentivare gli spostamenti a piediin Cuneo, l'impianto favonsce anche i'inter-scambio tra auto e bicicletta, grazie alla nuo-va postazione di B,cinci1la di Corso Solaro.Un nuovo servizio navetta (linea "Ascenso-re") collega in pochi minuti la zona di arrivodell'ascensore a Piazza Europa.Il percorso della navetta, funzionante dallu-nedi al venerdì con passaggi ogni lO minu-ti, è: Rondò Ganbaldi. Corso Giovanni XXIII.Via Bonelll, Piazza Galimberti, Corso Nizza,Corso Brunet, Viale degli Angeli. Il servizioè attivo dalle 7.30 alle g.OO,dalle 12.30 alle15.10, dalie 17.10alle 19.40 e il martedì an-che dalle 11.30 alle 1230.