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La Repubblica delle idee Udine, 21-22 marzo 2015 PickUp Abbiamo una grammatica per il tempo nuovo? Massimo Cacciari e Adriano Sofri con Simonetta Fiori 21 marzo, ex chiesa San Francesco

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La Repubblica delle idee Udine, 21-22 marzo 2015

PickUp

Abbiamo una grammatica per il tempo nuovo? Massimo Cacciari e Adriano Sofri con Simonetta Fiori 21 marzo, ex chiesa San Francesco

                 

Words

VICINO E LONTANO   ü Tra gli sconvolgimenti del nostro tempo, viene messa in crisi la nozione di vicino e lontano. ü Vicino e lontano non sono solo nozioni riferite a uno spazio geografico, ma anche a uno spazio

mentale. ü Il tempo del califfato islamico è un tempo sospeso, che distrugge la storia. L’attentato al museo del

Bardo in Tunisia ha una forza altamente simbolica. (Intorno alle ore 12:00 del 18 marzo 2015, un gruppo di 5 uomini armati di kalashnikov ha tentato di irrompere nel parlamento a Tunisi, che stava discutendo una legge antiterrorismo. Bloccato dalla sicurezza, il commando si è diretto verso l'adiacente museo nazionale del Bardo, prendendo in ostaggio decine di persone. L'assedio al museo è durato più di 3 ore, al termine del quale sono stati uccisi due attentatori. I morti confermati sono 24).

ü E impossibile oggi stabilire una relazione di prossimità sulla base di giustapposizioni spaziali. Il problema è trovare un luogo d’incontro.

ü Il prossimo non è l’altro: sono io. E non si crea nessuna relazione di prossimità se io sto in me stesso.

ü Non si determina nessuna relazione di prossimità se non sono in grado di educarmi a comprendere e conoscere l’altro, non basta lo spostamento fisico.

ü Non sempre questo movimento è indolore: l’altro si presenta come un problema, da risolvere con un riconoscimento reciproco.

ü Cosa faresti se mangiare un mandarino qui uccidesse un uomo in Cina? Il cosiddetto effetto farfalla. (L’effetto farfalla consiste nell'idea che piccole variazioni nelle condizioni iniziali producano grandi variazioni nel comportamento a lungo termine di un sistema. Alan Turing anticipò questo concetto con una frase dal suo libro Macchine calcolatrici e intelligenza, del 1950: «Lo spostamento di un singolo elettrone per un miliardesimo di centimetro, a un momento dato, potrebbe significare la differenza tra due avvenimenti molto diversi, come l'uccisione di un uomo un anno dopo, a causa di una valanga, o la sua salvezza»).

ü Il califfato sfida Obama, e tutto l’Occidente, per ricondurci alla vera Jihad, che per loro deve consistere nel corpo a corpo. Vogliono ripristinare lo scontro diretto. Noi l’abbiamo perso, combattiamo a distanza a colpi di droni.

ü Le vittime di genocidi, di stragi, sono nostri prossimi? Come mai non sono nostri prossimi i 215 mila che sono stati ammazzati in 4 anni in Siria? Con la televisione riusciamo a vedere tutto, ma siamo noi a decidere chi è il nostro prossimo.

ü Farsi prossimo è difficilissimo, per questo bisogna educare alla prossimità. Nella nostra natura non siamo portati a farci prossimi.

ü Nel mondo globalizzato, la questione del prossimo diventa centrale nonostante la distanza geografica fra i popoli, con profughi di popoli lontani nelle nostre città.

ü Quello che è veramente sconcertante della globalizzazione è che abbiamo rinunciato a ogni forma di internazionalismo e ci siamo chiusi ancora di più nello Stato Nazionale.

 MULTICULTURALISMO   ü Il multiculturalismo è in qualche modo fallito, se il califfato riesce ad avere presa anche sui ragazzi

occidentali.

ü Multiculturalismo non può essere quello di oggi, che è sostanzialmente un indifferentismo. Bisogna creare un rapporto con le altre culture: sarà dura combattere i fenomeni globali semplicemente accettando che esista la diversità.

ü Islam significa tante cose quante sono i musulmani.

DONNE   ü Oggi lo Stato Islamico è l’avanguardia di una grande controffensiva mondiale per riconquistare le

donne. La libertà di tutti ha come nocciolo la libertà delle donne perché è l’unica che può rendere liberi gli uomini.

ü In Cina c’è un fortissimo deficit di donne, tanto da dover ripetere un “Ratto delle Sabine” nei paesi limitrofi.

ü «I proletari non hanno che da perdere le loro catene» diceva Marx. In realtà hanno qualcosa di più, in gioco: le loro donne.

ü La parabola del Buon Pastore spiega in maniera efficace perché persino noi commettiamo femminicidi. La donna, oggetto di possesso che può diventare oggetto di altri, diventa il campo di battaglia.

TEMPI   ü In ogni epoca convivono più epoche e più tempi. Ma nell’antichità erano distanti, divisi. In

Occidente, con la globalizzazione abbiamo cercato di unificare il tempo, divorando gli altri. L’Islam, invece, ha conservato al suo interno tempi differenti.

ü C’è una dissonanza di tempi nella temporaneità, e il grande tema del multiculturalismo dovrebbe partire dalla conoscenza di questa diversità. Ma forse si dovrebbe cercare una soluzione diversa dal tentativo di omologazione globale.

ü La polizia internazionale, vista ancora come una realtà da Grande Fratello, si rivelerebbe fondamentale per affrontare la crisi di questi tempi.

ü Il Papa è tornato più volte sul tema della forza legittima, nonostante sia simbolo di pace. Un segno dei tempi.

                 

Quotes

Nelle nostre vite ha messo radici un multiculturalismo superficiale, una fascinazione per la diversità che si esprime nel gusto per i cibi etnici o per i festival del weekend, semplici flirt con ciò che appare esotico. Declinazione del consumismo globale al tempo di Facebook. Un sistema che riconosce la legittimità di culture diverse dalla nostra, ma ignora o rifiuta quanto vi è di sacro e non negoziabile in tali culture. Questa mancanza di autentico rispetto risulta profondamente umiliante. Zygmunt Bauman  

Con la volontà di Dio, distruggeremo la Croce, conquisteremo la vostra Roma e prenderemo le vostre donne. Abu Mohammad al-Adnani  (portavoce ufficiale dell’ISIS)  

I proletari non hanno che da perdere le loro catene.

Karl Marx  

                 

Numbers

24: le vittime confermate dell’attentato al museo nazionale del Bardo, avvenuto a Tunisi il 28 marzo 2015. 4 le vittime italiane. 215 mila: i morti in Siria, in quattro anni di guerra civile. (Nel gennaio del 2014 l'ONU ha dichiarato che non avrebbe più aggiornato i dati sul numero delle vittime del conflitto). 10-20: le donne in Cina su un campione di 100 cittadini.  

                 

People

ZYGMUNT BAUMAN , sociologo e filosofo, nato nel 1925. È riconosciuto come uno dei più importanti pensatori della contemporaneità. Nato in Polonia da genitori ebrei, Bauman fuggì nella zona di occupazione sovietica dopo l’invasione delle truppe tedesche nel 1939. Laureato in sociologia all’università di Varsavia, la sua carriera accademica si è divisa tra Polonia, Israele e Inghilterra. Si è guadagnato fama internazionale sul finire degli anni ’80 grazie ai suoi studi riguardanti la connessione tra la cultura della modernità e il totalitarismo, in particolar modo sul nazismo e l'Olocausto. Nei suoi ultimi lavori, Bauman con un’espressione divenuta proverbiale ha paragonato il concetto di modernità e postmodernità rispettivamente allo stato solido e liquido della società: l'incertezza dei tempi moderni, sospesi tra un passato pieno di orrori e un futuro pieno di rischi, trasforma i cittadini in consumatori, smantella ogni certezza, porta a condurre una vita liquida sempre più frenetica e sottoposta all'esigenza di omologarsi alla maggioranza per evitare l'esclusione dal gruppo.

KARL MARX, filosofo ed economista (1818 – 1883). Considerato uno dei più influenti filosofi dell’Ottocento, il suo pensiero ha plasmato la storia del Novecento nella nascita delle ideologie socialiste e comuniste. Assieme a Friedrich Engles è il teorico della concezione materialistica della storia e del socialismo scientifico. Il suo pensiero, incentrato sulla critica, in chiave materialista, dell'economia, della politica, della società e della cultura capitalistiche, ha dato vita alla corrente socio-politica del marxismo. Il suo libro più famoso è Il Capitale, considerato chiave del marxismo. Il Libro I del Capitale fu pubblicato quando l’autore era ancora in vita (1867), gli altri due uscirono postumi.

                                                                       

Piazza Borgo Dora, 49 10152 Torino

+39 011 6632812 [email protected]

Questo PickUp è a cura di: Vincenzo Cascone e Lorenzo Ongaro