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il futuro della professione 2 Cassa Geometri 2005-2009 anni di sviluppo per la professione di Ivano Slaviero nuove normative 9 Sanatoria ambientale 14 Progettazione antisismica 22 Privacy fisco e previdenza 17 Verifiche bancarie 25 Cassa: la dichiarazione annuale maggio 2005 3 Bimestrale ufficiale di informazione del Collegio dei Geometri della provincia di Padova EDILIZIA INSOSTENIBILE: ANALISI DELLA TRASFORMAZIONE SPAZIO-CASA LE PROPOSTE DEGLI ORDINI PROFESSIONALI Numero 3 - Anno 3 - maggio 2005 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB Padova - Contiene I.P. - In caso di mancato recapito restituire all'Ufficio di Padova CMP

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il futuro della professione2 Cassa Geometri 2005-2009

anni di sviluppo per la professionedi Ivano Slaviero

nuove normative9 Sanatoria ambientale

14 Progettazione antisismica22 Privacy

fisco e previdenza17 Verifiche bancarie25 Cassa: la dichiarazione annuale

maggio2005

3

Bimestrale ufficiale di informazionedel Collegio dei Geometridella provincia di Padova

EEDDIILLIIZZIIAA IINNSSOOSSTTEENNIIBBIILLEE:: AANNAALLIISSIIDDEELLLLAA TTRRAASSFFOORRMMAAZZIIOONNEE SSPPAAZZIIOO-CCAASSAALLEE PPRROOPPOOSSTTEEDDEEGGLLII OORRDDIINNII PPRROOFFEESSSSIIOONNAALLII

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3/2005

Bimestrale ufficiale di informazionedel Collegio dei Geometri della provincia di Padova35138 Padova - viale Codalunga, 8 bis

tel. 049 8757788 - fax 049 661124e-mail: [email protected] - www.geometri.pd.it

PresidenteGeom. Ivano Slaviero - [email protected]. Oddone Zecchin - [email protected]. Sandro Solerti - [email protected]

ConsiglieriGeom. Moreno Benetazzo - [email protected]. Chiara Cattani - [email protected]. Simonetta Ceconello - [email protected]. Maurizio Falasco - [email protected]. Michele Levorato - [email protected]. Nico Pegge - [email protected]. Paolo Pol - [email protected]. Fabiola Pressato - [email protected]. Michele Rizzo - [email protected]. Roberto Rossetto - [email protected]. Franca Varotto - [email protected]. Francesco Zanin - [email protected]

DirettoreIvano SlavieroReferente per il CollegioChiara Cattani

Direttore responsabileBarbara Ammanati

Iscrizione al Tribunale di Padova n. 1852, 11 luglio 2003

EditoreLettera srl, via Giorgione 8, 35020 Albignasego PDtel. 049 8808241 - fax 049 [email protected] - www.lettera.org

FotoGiorgio Ammanati

StampaNuova Grafotecnica sncvia Leonardo da Vinci 8, 35020 Casalserugo (PD)

PubblicitàQuartaPagina sas - via Giorgione, 8 - 35020 AlbignasegoPD - tel. 049 8808241 - fax 049 [email protected] - www.quartapagina.com

PrivacyLettera srl è responsabile dell’indirizzario dei geometri del-la provincia di Padova, e si impegna a utilizzarlo ai soli finidella spedizione della rivista.

Numero chiuso in redazione il giorno 31 maggio 2005

SommarioPitagora

Prospetto di edificio pubblico franceseesposto all’I.T.G. Belzoni di Padova.Foto di Giorgio Ammanati

Cassa Nazionale Geometri 2005-2009anni di sviluppo per la professione

Rinnovato il Consiglio di Amministrazionedi IIvvaannoo SSllaavviieerroo 2

Edilizia insostenibile: analisidella trasformazione spazio-casa

La tipologia disumana dei nuovi alloggidi CChhiiaarraa CCaattttaannii 4Il regolamento edilizio di Padova e le nostre proposte 6

Legge delega ambientale: condono e sanatoria Un’analisi delle soluzioni agli abusi ambientalidi MMaarriiaa BBrruusscchhii 9

Norme antisismiche: rinvio con attesa di modificheÈ spostata all’8 agosto l’entrata in vigoredi EElleeuutteerriioo TTiieegghhii 14

Verifica bancaria: attenzione a incassi e prelieviLe novità della Finanziaria 2005di GGiiaannccaarrlloo NNoovveennttaa 17

“Quando arriverà il permesso?”Domanda temuta da ognuno di noidi FFrraanncceessccoo ZZaanniinn 18

Il prezzo nella compravenditaI rischi di dichiarare al notaio una cifra non veraa cura del CCoonnssiigglliioo NNoottaarriillee ddii PPaaddoovvaa 19

La bacheca di maggio 21Privacy, bella legge...ma ai geometri cosa serve?

Considerazioni su una normativa che appare estraneadi NNiiccoo PPeeggggee 22

Indicatori monetari, indici Istat 24Cassa Geometri: la dichiarazione annuale

Il modello 17 va presentato entro il 15 settembre 25Catasto. La bonifica dei titoli non codificati 26Informazioni

Varianti al Piano Regolatore Generale 26A rischio lo sconto sui mutui per la prima casaLa produzione nelle costruzioniCanone agevolato: decadenza agevolazioni fiscaliVarianti al Piano Regolatore Generale 27

Albo: variazioni 28a

Bimestrale ufficialedel Collegio dei Geometri

1Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padovamaggio 2005

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Per i geometri liberi professionisti, il 16 mag-gio scorso è stato un giorno importante. Lanostra Cassa nazionale di previdenza ha rinno-

vato il suo Consiglio di amministrazione e, il giornodopo, ha approvato il bilancio 2004.

È stato il secondo il fatto più importante: 126delegati su 128 presenti ha datoparere favorevole, due si sonoastenuti, nessuno ha votato con-tro. I delegati che hanno votato ilbilancio erano un po’ meno dei150 che avevano votato il Consi-glio, fatto fisiologico, ma tra diessi ce n’erano 40 che lo facevano per la primavolta. Il comitato delegati è infatti frutto di un rin-novo avvenuto tra la fine di febbraio e i primi dimarzo a livello regionale, e ha portato a Roma qua-si un terzo di nuovi rappresentanti.

Il fatto che anche persone non coinvolte nellaprecedente gestione abbiano dato voto favorevoleal bilancio 2004, soddisfa e conforta chi, comeme, era consigliere nel quadriennio 2001-2005 edè stato rieletto per il prossimo 2005-2009. Quelbilancio non è solo un fatto contabile, ma riassu-me nei numeri la nostra missione, che è quella diassicurare la pensione ai colleghi che hanno ver-sato i contributi, sicuri di mettere la loro vecchiaia(si può ancora dire così?) in buone mani, al riparoda avventure, in un posto dove vige la regola del-la solidarietà e non del profitto.

Quel bilancio racchiude tutto ciò in questo datofinale: il rapporto tra contributi e pensioni è pari a1,11, il che significa che la Cassa ha ricevuto piùsoldi di quelli che ha distribuito, e può continuare

nella politica di sostegno della categoria realizzatasoprattutto attraverso la formazione.

La valutazione positiva è venuta anche dagliorganismi di controllo previsti dalla legge che ci haconsentito di essere enti privati ma... fino a che cicomportiamo bene! Infatti la Commissione bicame-rale di controllo degli enti previdenziali, dopo un’au-dizione specifica durante la quale sono state mes-se in evidenza sia l’attività svolta sia le previsioni difuturi interventi, ha espresso un giudizio favorevo-le al nostro lavoro, parere che costituisce per tuttinoi incentivo a proseguire per la strada intrapresa.E così è stato per il parere positivo che la Corte deiConti ha formulato sul bilancio 2003, sottolineandoil valore di provvedimenti intrapresi due anni fa eche tuttora costituiscono la leva della programma-zione futura: ampliamento della platea degli iscritticontributivi e buona gestione patrimoniale.

«Ciò risponde al principio che nessuno perce-pisce pensione senza avere onorato per intero lacontribuzione dovuta» come ha riportato il presi-dente Fausto Savoldi nella relazione presentata al-l’assemblea dei delegati nel novembre 2004. Tut-tavia, riprendendo ancora le parole di Savoldi, «sibasa sul convincimento che il nostro patrimonionon è costituito solo da denaro e fabbricati, ma èprincipalmente composto dai nostri iscritti. Dallanecessità di proteggere il numero e la qualità dellavoro dei nostri colleghi deriva il reddito e quindila contribuzione, fattore principale della sostenibi-lità. Ecco perché abbiamo assunto decisioni, talvol-ta discusse, volte a equilibrare la contribuzione».

Al presidente Savoldi, meritatamente riconfer-mato per il prossimo quadriennio, va riconosciuto il

EDITORIALE

Cassa Geometri 2005-2009anni di sviluppo per la professione

di Ivano Slaviero presidente

Il rinnovo del Consigliodi amministrazionechiude un quadriennioin cui sono state postele basi per affrontarele sfide del futuro.La solidità patrimonialee l’ampliamentodella base contributivaconsentono di sostenerel’innovazione.

La scala nel Palazzo Corrodi,sede della Cassa Geometri.Nella pagina accanto,la sala Trilussa.

2 maggio 2005Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova

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EDITORIALE

3Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padovamaggio 2005

merito di avere guidato con equilibrio e lungimiran-za nei precedenti due mandati la politica gestionaledella Cassa verso la sostenibilità presente e futura.

PIIÙÙ LLAAVVOORROO, PPIIÙÙ RRIICCAAVVII, PPIIÙÙ CCOONNTTRRIIBBUUZZIIOONNII

Grazie ai correttivi messi in atto dal 1997 al2003, la tendenza attuariale ci dà tranquillità fino al2032. Ma vogliamo essere prudenti: l’incertezza nor-mativa e dello sviluppo economico, la riforma delleprofessioni e del sistema scolastico, l’andamentodemografico e gli orientamenti dei giovani nei pros-simi anni ci fanno spostare di qualche anno indietroil momento in cui le entrate contributive potrebberoessere inferiori alle uscite pensionistiche. Abbiamocomunque un congruo periodo per affrontare o perassestare quei cambiamenti che il nuovo Consiglioriterrà necessari per tenere la barra dritta verso l’u-nico obiettivo: salvaguardare le nostre pensioni.

Già da ora appare chiaro quali saranno i nostripunti di riferimento. Il primo è tenere continuamen-te monitorato l’aspetto eeconomico. Se il rapportoattuale di 1,11 è adeguato, ciò non toglie che sipotrà farlo aumentare. Come? Dal 2004 è attivo ilraddoppio del contributo integrativo, che ci mettein grado di garantire non solo interventi di previ-denza ma anche future espansioni della previdenzastessa sul secondo pilastro e sull’assistenza sani-taria integrativa. Ci potranno invece essere modifi-che riguardo alla totalizzazione, perché questo pro-blema può costituire un onere imprevisto e difficil-mente quantificabile, e il nuovo Consiglio dovrà ge-stirlo con particolare attenzione. In questo qua-driennio dovremo preoccuparci spesso di difenderel’autonomia normativa che ci è stata conferita dal

D.Lgs 509/94, badando ad armonizzarla con leprevisioni legislative delle strutture previdenzialipubbliche. Naturalmente l’aspetto economico com-prende anche la rendita del nostro patrimonio, lacui gestione abbiamo affidato a specialisti, che nel2004 è stata oltre il 5 per cento.

Le contribuzioni però cresceranno soprattuttose aumenterà il nnumero ddegli iiscritti. Attualmentegli iscritti sono oltre 91.000, numero al quale hacontribuito in modo sostanziale l’ingresso di moltineodiplomati. Il nostro obiettivo è una crescita di3.500 iscritti all’anno. È un obiettivo realistico? Noisiamo consapevoli che “i futuri” non arriverannoper legge ma cresceranno in funzione del nostro in-tervento sulla formazione, sulla diffusione dell’im-magine della nostra categoria e sul rafforzamentodel mercato del nostro lavoro professionale. Sta inquesto il vero significato del convegno di Riccione.

Perciò il cerchio si chiude con llee ppoolliittiicchhee ddiiggeessttiioonnee che dovremo mettere in atto per creare nuo-vo lavoro ai geometri. Come per le altre attività eco-nomiche, anche per noi la parola chiave è innovazione.Lo sviluppo della professione oggi passa attraversonuove applicazioni: la bioarchitettura, la progettazioneantirumore e antisismica, la compatibilità ambientale,le nuove tecnologie, la sicurezza, il governo del terri-torio, e altri campi che ogni giorno si aprono.

Questo è l’obiettivo finale della nostra gestio-ne: aumentare le entrate della Cassa perché saran-no aumentate quelle dei nostri iscritti. Noi faremola nostra parte, perché crediamo nel futuro di que-sta professione antica come la civiltà, che prendeil nome da due parole greche, terra e misura, nel-le quali c’è il senso della vita.

Il nostro patrimonionon è costituito soloda denaro e fabbricati,ma è principalmentecompostodai nostri iscritti.Dalla necessità di proteggere il numeroe la qualità del lavorodei nostri colleghideriva il redditoe quindi la contribuzione,fattore principaledella sostenibilità.

Fausto Savoldipresidente“

IL NUOVO CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONENell’assemblea della Cassa di previdenza dei Geometri, tenu-tasi a Roma il 16 maggio 2005 dai 150 delegati di tutt’Italia,sono stati eletti i componenti del Consiglio di amministrazio-ne per il quadriennio 2005-2009. Riconfermato il presidentedel Collegio di Padova Ivano Slaviero.Questo il risultato delle elezioni:Fausto SSavoldi, BresciaDilio BBianchi, LivornoLuciano SSimonato, TorinoFausto AAmadasi, ParmaNicola SSantopolo, Catanzaro Ivano SSlaviero, PadovaPietro AAngelini, AnconaAlessandro BBenvegnù, VicenzaDiego BBuono, NapoliAntonio AAversa, FrosinoneCarmelo GGarofalo, Palermo

Il Consiglio di amministrazione ha nominato il 31 maggiopresidente Fausto SSavoldi e vice presidente Fausto AAma-dasi. Nella Giunta esecutiva, oltre al presidente e al vicepresidente, sono stati nominati Luciano SSimonato, DilioBianchi, Nicola SSantopolo.

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Vi voglio condurre intorno alla periferia dellanostra città o di un qualsiasi paese limitrofo.Per pensare e per farvi notare le nuove edifi-

cazioni a carattere residenziale.Se prendiamo a caso qualche nuovo condomi-

nio e lo visitiamo, noteremo subito che la tipologiadegli alloggi inseriti al suo interno sono da ritener-si quasi offensivi della dignità dell'uomo.

Come si può accettare l'idea che i nuovi appar-tamenti di oggi abbiano spazi così ristretti e limi-tati, da escludere qualsiasi ipotesi di socializzazio-ne tra persone civili inducendo i suoi inquilini algrigiore di azioni quotidiane sempre più banali,cioè mangiare e dormire perché altro non si puòfare con 50 mq. di superficie abitativa?

E non sono alloggi destinati a studenti ma agiovani coppie o single o addirittura anziani, i qua-li non si possono permettere altro dal punto divista economico ma in realtà, acquistando l'immo-

bile, essi acquistano anche il disagio e la solitudi-ne di vivere tra l'unica camera da letto e l'angolocottura.

DOOVVEE CCII PPOORRTTAA LLAA SSPPEECCUULLAAZZIIOONNEE

Interrogativi difficili che si pongono in pochi,mentre la maggioranza di noi tecnici giustifica que-sta realtà in nome e per conto dell'aumento deicosti di costruzione degli edifici, primo tra tutti ilvalore spregiudicato dei terreni edificabili rimastiliberi. La speculazione edilizia infatti ha risposto aquesti aumenti di costo offrendo case sempre piùpiccole, sempre più stereotipate, sempre più ripe-titive con la partecipazione di normative che hannofavorito, nei regolamenti edilizi e d'igiene, l'ammis-sibilità parametri edilizi sempre più ridotti.

A pari passo anche la complicità di progettisti,

geometri, architetti e ingegneri i quali spesso si di-menticano cosa sia la dimensione umana ed i biso-gni dell'uomo.

Tuttavia la sensibilità di cogliere il male di vive-re dei nostri anni anche attraverso un ripensamen-to dei contenitori dove pensare a fare vivere l'uo-mo, non deve essere una debolezza, anzi una risor-sa per sviluppare soluzioni alternative.

Esempi concreti di professionisti impegnati inquesto campo ci sono. Una minoranza che contenacia si è avvicinata, per esempio, alla bioedili-zia ed oggi raccoglie riscontri positivi sul mercatoessendosi creata una specializzazione mirata allaqualità piuttosto che alla quantità.

È nel campo dell'edilizia residenziale privata epubblica che l'architettura di oggi soffre sensibil-mente di un appiattimento di soluzioni da parte diprogettisti che utilizzano la scorciatoia del “conte-nimento dei costi” per propinare sempre gli stessiinvolucri (strutture a piloty, medesime cornici digronda preformate, medesimi parapetti prefabbri-cati, coperture a botte, intonaci chimici ecc.), igno-rando la questione del rispetto delle proporzioni di-mensionali o del contesto urbanistico/ambientaleove inserire il nuovo stabile.

L'importante non è dunque esprimere la pro-pria creatività ma solo sfruttare il massimo volu-me edificabile con il risultato di offrire modelli abi-tativi invivibili. Prova ne è che nessun progettistasceglierebbe di vivere nei bilocali di ultima gene-razione.

LAA TTRRAASSFFOORRMMAAZZIIOONNEE DDEELLLLEE GGRRAANNDDEEZZZZEE

La perdita del rapporto uomo-casa è più facileintuirla attraverso l'analisi storica degli anni’50/60. La società di allora rispondeva alle esigen-ze di una famiglia composta da 5/6 persone desti-nando un alloggio cosiddetto “popolare” avente u-na superficie di circa 120 mq. (ingresso, cucina,salotto, tre camere, un solo servizio igienico, can-tina e/o soffitta) mentre oggi lo stesso alloggio,per essere dichiarato di “edilizia residenziale pub-blica” e godere dei benefici di legge non deve su-perare i 95 mq.. Praticamente, ad un nucleo fami-liare di 4 persone di oggi è offerto un alloggio mol-to più piccolo di una volta, dotato di angolo cottu-ra/soggiorno, due camere, doppi servizi igienici edil garage.

Non solo. All'epoca le altezze interne dei localierano tranquillamente intorno ai 3 metri mentre daalcuni decenni ormai, ci è stata tolta la suggestio-ne dell'ambiente arioso e importante, sottraendo unvolume d'aria non indifferente visto che attualmen-

QUALITÀ ARCHITETTONICA

I nuovi alloggihanno una a tipologiaquasi offensivadella dignità dell’uomo.

di Chiara Cattaniconsigliere

4 maggio 2005Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova

Edilizia insostenibile: analisidella trasformazione spazio-casa

Un cortilettonel centro storico di Padova:un piccolo spaziotra la strada e l’abitazione.

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QUALITÀ ARCHITETTONICA

te l'altezza interna è rigorosamente di 2.70 metri,fissa e non discutibile nelle nuove costruzioni.

Anche la dislocazione degli ambienti era pen-sata per il benessere dell'uomo. Una volta negli al-loggi c'era il luogo dell'accoglimento (ingresso),della relazione e del ricevimento (salotto), il luogodella condivisione della tavola che riuniva la fami-glia (cucina) e le camere da letto destinate alle re-lazioni di piacere e/o alla crescita e formazione del-la personalità dei figli.

Oggi invece abbiamo eliminato in una sola vol-ta l'ingresso e la cucina, sommando queste fun-zioni all'unico spazio appena dentro casa, convintidella bontà che il modello americano potesse esse-re l'alternativa attraente delle abitazioni degli anni'80 con una zona notte dove le camere servonosolo al riposo notturno.

Siamo sopraffatti dall'imperativo lavorare, la-vorare, lavorare che di fatto nel privato, all'internodelle mura domestiche, non sappiamo più ricono-scere e stabilire il tempo della preparazione, del-l'evento o dell'attesa, perché la casa non può piùaccogliere queste espressioni di vita.

NUUOOVVEE DDIIZZIIOONNII: MMOONNOOLLOOCCAALLEE, BBIILLOOCCAALLEE...Avvicinandoci agli anni ’90 la spinta inverosi-

mile del consumismo ha introdotto nelle nostre ca-se così tanti “elettrodomestici” che appare difficilenon tenerne conto nella distribuzione degli ambien-ti che noi progettisti proponiamo. Parlo delle se-conde o terze televisioni, delle vaporelle, delle a-sciugatrici, dei forni microonde, dei frigoriferi mo-dello americano, dei personal computer-video-stampanti, utensili che hanno tutti il difetto di esse-re tanto ingombranti.

Spinti dall'acquisto di tutto ciò, nella convin-zione di manifestare esigenze primarie, non ci ren-diamo conto che questi oggetti non trovano il giu-sto alloggiamento nelle nostre case e spesso si ac-catastano nei posti più impensati e viaggiano abi-tualmente da una mensola ad un tavolo o da un ri-postiglio ad un garage.

L'ambiente per eccellenza è il soggiorno, ma èinglobato nella cucina, a sua volta inglobato nel-l'ingresso. Le camere dei figli poi somigliano più aloculi che a seconde camere, dove “il minore” do-vrebbe trovare libertà di crescita e di espressionein uno spazio angusto e modesto di soli 9 mq. Incompenso ci rimane il raddoppio del bagno, depu-tato per eccellenza alla privacy, ma è una superfi-cie che non ci aiuta a distribuire meglio le attrez-zature casalinghe.

A conti fatti questa abitazione misurerà all'incir-ca 70 mq. ed è per noi difficilissimo pensare di ren-derlo accogliente e arredabile con i gusti dei clientianche se la maggioranza degli acquirenti sarà pia-cevolmente attratta dalla gradevole presentazioneaperta degli ambienti o dalle finiture interne, perchésu questo si punta adesso, sull'apparenza dell'a-spetto dei materiali e non sulla qualità degli spazi.

Attraverso messaggi pubblicitari di ogni tipo,essi saranno portati a credere che quella casa sod-disferà le loro esigenze di famiglia. Ad un prezzospesso non giustificato, spesso alle stelle. Qualcu-no poi si renderà conto che dopo aver firmato unapromessa di acquisto, magari di un alloggio comesopra descritto, non avrà fatto un affare e capiràche qualcosa manca.

Dove metterà l'aspirapolvere o le scarpe, con-statata la mancanza del disbrigo, dove metterà tut-to il guardaroba della famiglia che ha oramai l'abi-tudine di cambiarsi pelle in continuazione, dovemetterà a stendere il bucato se non di notte, insoggiorno, constatato che nel condominio mancaun locale adeguato, dove metterà le bottiglie divino o gli scarponi da sci se la cantina non esisteed il garage è solo riservato ad un misero postomacchina?

Allora c'è da chiedersi a che cosa pensano itecnici pianificatori quando redigono i piani regola-tori e ci distribuiscono stipati a strati di livelli oriz-zontali, e cosa fanno i tecnici delle amministrazio-ni pubbliche e i politici della città per trovare rego-le semplici di risoluzione alla questione scottantedel “caro casa” e del calo demografico degli abi-tanti della città?

GLLII SSTTRRUUMMEENNTTII PPEERR CCAAMMBBIIAARREE

Se ci pensiamo, con semplicità, non è poi dif-ficile promuovere piccole iniziative a favore dellaqualità della vita delle persone nelle scatole moder-ne. Innanzitutto bisogna trovare formule da intro-durre nei regolamenti edilizi dove i volumi degliedifici destinati agli usi comuni non siano conside-rati tali ai fini del calcolo del volume urbanistico.

Un esempio potrebbe essere quello di favorirela progettazione di locali per il deposito di cicli odi passeggini per bambini, di locali per stendere labiancheria al chiuso o all'aperto, di locali areati aduso cantina/deposito, di spazi coperti per la sostadi motocicli o di spazi attrezzati minimi per il gio-co libero dei bambini quali la collocazione esternadi una sabbiera o di un'altalena.

Bisogna trovareformule da introdurrenei regolamenti edilizidove i volumi delle partidestinate agli usi comuninon siano considerati utiliai fini del calcolodel volume urbanistico.

5Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padovamaggio 2005

New York. Ground Zeroin ricostruzione:fedeltà al grattacielo.

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QUALITÀ ARCHITETTONICA

Gli spazi abitativiracchiudono il bisognodi serenità, di sicurezza,di crescita interiore,che ciascuno di noiriversa nella propria casa.

6 maggio 2005Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova

Gli Ordini Professionali dei geometri, archi-tetti, ingegneri hanno costituito una com-missione specifica per presentare all'ammi-

nistrazione pubblica le osservazioni all'adozionedel nuovo regolamento edilizio del Comune di Pa-dova. Numerose sono stati gli incontri per svi-scerare i punti più controversi del testo e perdiscutere sulle possibili correzioni dello stesso alfine di individuare un linguaggio tecnico facil-mente comprensibile ed in particolare per riaffer-mare la necessità di garantire, attraverso lo stru-mento amministrativo del R.E., la libertà compo-sitiva architettonica che ciascun tecnico progetti-sta non deve rassegnarsi a perdere.

Nel complesso alcune norme sono molto re-strittive o troppo dettagliate in dimensioni, finitu-re, coperture ecc. e sembrano essere state pre-disposte per un territorio formato da un tessutourbano dalle sagome identiche e da tipologie edi-lizie perfettamente somiglianti. Mancano, in sen-so globale, tutte quelle “agevolazioni” al calcolodel volume urbanistico che favoriscano almenouna migliore qualità della vivibilità degli spazi.

Le argomentazioni più interessanti che hannotrovato una approvazione unanime sono:

differrenziazione ttrra ll''edificato eesistente ee llenuuove ccostrruuzioni, per tutelare maggiormente lepossibilità edificatorie del tessuto urbano dellacittà, in particolare nelle zone di completamento;

mantenimento ddell'altezza uurrbanistica ddelffabbrricato eesistente anche nel caso di abbassa-mento dell'ultimo solaio di copertura, soprattuttoin relazione alle distanze dai confini ed ai volumiammissibili;

ddifffferrenziazione ddelle ddimensioni ddegli eeddiffi-ci (con lati superiori o meno a 12 metri) dove nelconsiderare il triangolo virtuale ai fini del calcolodel volume, non si penalizzino tutti i fabbricatiche hanno dimensioni inferiori mentre per le altrecostruzioni si introduce la “sezione trasversaleminore” solo laddove l'edificio si possa sviluppa-re più ampiamente;

unifforrmità ddelle pperrcentuali mmassime ddi ppen-ddenza nnei ttetti, equiparando la periferia a quelladel Centro storico che ha già un limite massimoprevisto del 50%;

eliminazione ddel ddivieto ddi mmoddifficarre llapposizione ddell'ultimo ssolaio nel caso di recupe-ro di sottotetto ai fini abitativi perché in contra-sto con quanto previsto nei casi di ristrutturazio-ne degli edifici esistenti ed in particolare in con-trasto con le finalità della legge regionale cheintende limitare l'utilizzazione del territorio attra-verso una razionalizzazione dei volumi esistenti adestinazione residenziale.

intrrodduzione ddi pparrametrri eeddilizi ddi ssgrravio alvolume urbanistico di un edificio per valorizzarespazi che oggi sono invece sempre più ristretti(logge, androni d'ingresso, cantine, lavanderie,autorimesse, maggiori altezze interne ecc) entroil limite massimo del 15% del volume comples-sivo.

Come vedete, sono indicazioni oggettivamen-te utili al progettista e che vanno nella direzionedi una maggiore salvaguardia di tutto il patrimo-nio edilizio esistente con regole che permettanonon solo l'edificabilità delle aree libere ma so-prattutto il recupero degli insediamenti esistenti.

Ed ancora. Nelle singole unità esclusive, favo-rire il ricavo di maggiori altezze interne per il be-nessere della mente, il ricavo di superfici da desti-nare a ripostiglio per il deposito di una serie infi-nita di oggetti che servono quando la famiglia cre-sce, il ricavo di terrazze o poggioli possibilmenteabitabili con inserimento del verde o il ricavo di u-na stanza da dedicare allo studio condiviso o aglihobby casalinghi. Accorgimenti di superficie che,se ci guardiamo intorno, sono ancora presenti inmolti vecchi edifici che nella loro linearità e coe-renza di cultura della progettazione, mettevano alcentro della casa l'uomo con le sue necessità edi suoi bisogni reali.

Ripensiamo dunque alla generalità delle co-struzioni. In fondo siamo chiamati a risolvere, at-traverso il contenimento degli spazi, il bisogno diserenità, di sicurezza, di crescita interiore che cia-scuno di noi riversa quando entra nella propriacasa, luogo deputato alla rigenerazione personaledella propria individualità che merita una riflessio-ne adeguata ai tempi che avanzano.

CCOOMMUUNNEE DDII PPAADDOOVVAA.. LLEE PPRROOPPOOSSTTEE DDEEGGLLII OORRDDIINNII PPRROOFFEESSSSIIOONNAALLIIPPEERR UUNN RREEGGOOLLAAMMEENNTTOO EEDDIILLIIZZIIOO PPIIÙÙ FFAAVVOORREEVVOOLLEE AALLLLAA VVIIVVIIBBIILLIITTÀÀ DDEEGGLLII SSPPAAZZII

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QUALITÀ ARCHITETTONICA

7Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padovamaggio 2005

TITOLO IIDEFINIZIONI EE MMETODI DDI MMISURAZIONE

Art. 774 - AAltezza ddel ffabbricato oo eedificio oo ccor-po ddi ffabbrica

È la differenza tra la quota del piano dal qualeemerge il fabbricato, definita dal Sindaco conriferimento alle strade, piazze ecc. esistenti, e laquota della linea d'incontro del piano della pareteesterna con il piano dell'intradosso del solaio dicopertura.

Ai fini del solo rispetto delle distanze minimedai confini o tra fabbricati se l'edificio presenta unao più facciate concluse a timpano o comunqueconcluse con una linea diversa dalla retta orizzon-tale, l'altezza del fabbricato è definita come mediadelle altezze tra il punto più elevato a quello piùbasso valutate come sopra descritto.

Art. 1103 - VVolumeÈ il volume del solido emergente dal suolo

computando l'altezza e la superficie coperta come

definite dai precedenti articoli 74 e 93.Sono esclusi dal calcolo i passaggi coperti

pubblici o di uso pubblico, nonché i porticati priva-ti intendendo per porticato uno spazio passante alpiano terra con almeno due lati aperti al netto deipilastri di sostegno, nonché i volumi tecnici emer-genti dalla copertura.

Agli effetti della determinazione del volumecostruibile, deve essere computato anche il volu-me delle costruzioni esistenti che vengono conser-vate nell'ambito del lotto edificabile.

I volumi al di sotto del piano da cui emerge ilfabbricato e al di sopra dell'altezza dello stessovengono computati volume qualora non destinati avani accessori (ripostigli, cantine, impianti termici,soffitte, servizi igienici, ecc).

Per gli edifici del Centro Storico, non vieneconsiderato incremento di volume l'utilizzi ad usoresidenziale o commerciale dei volumi già esisten-ti nell'interrato o nel sottotetto di cui al commaprecedente.

CCOOMMUUNNEE DDII PPAADDOOVVAA.. EESSTTRRAATTTTOO DDAALL RR..EE.. VVIIGGEENNTTEE

CAPO IIIDEFINIZIONI EE PPARAMETRI EEDILIZI

Art. 772 - AAltezza ddell'edificio1. L'altezza dell'edificio o del corpo di fabbrica èdata dalla differenza tra la quota del piano dal qua-le emerge il fabbricato, definita con riferimento allestrade e piazze esistenti, e la quota corrisponden-te al soffitto dell'ultimo piano abitabile.2. In caso di soffitto inclinato la quota è individua-ta all'incontro tra il piano interno della parete d'am-bito e il piano del soffitto medesimo.3. Ai fini del rispetto della distanza dai confini e trafabbricati, nonché dell'altezza massima stabilitaper ciascuna zona o area indicate nelle N.T.A. delP.R.G. la quota di riferimento per la misura dell'al-tezza corrisponde a quella di sommità del para-mento murario esterno - con esclusione di para-petti e cornici ornamentali di altezza non superioread 1 metro, tranne il caso in cui la facciata sia con-clusa a timpano, o comunque con linea diversa dal-l'orizzontale, in cui viene valutata come la mediatra le quote minima e massima.

Art. 997 - VVolume ddell'edificio1. È il volume del solido emergente dal suolo

che si ottiene moltiplicando l'altezza e la superficiecoperta come definite dai precedenti articoli 72(=altezza) e 87 (=superficie coperta). Sono altresì

computati nel volume i volumi dei vani interrati dialtezza superiore a m 2,50, nonché quelli dei vaniabitabili posti al di sopra dell'altezza dell'edificio.

2. Sono esclusi dal calcolo i portici e i pas-saggi coperti pubblici, o privati con almeno duelati aperti, e i volumi tecnici emergenti dalla coper-tura.

3. Agli effetti della determinazione del volumecostruibile, deve essere computato anche il volu-me delle costruzioni esistenti che vengono conser-vate nell'ambito del lotto edificabile.

4. Non vengono computati, inoltre, i volumi deivani non abitabili posti oltre l'altezza del fabbrica-to, purché racchiusi nel triangolo di massimoingombro individuato nelle varie sezioni trasversa-li minori e avente per base l'intradosso del solaiodi calpestio (o la linea di quota dell'altezza del fab-bricato), prolungato oltre i muri d'ambito di m 1,5,e per lati le due falde simmetriche di copertura conpendenza pari al 45 %. Dal computo di tali volumisono esclusi gli abbaini se conformi ai limiti ed alleprescrizioni di cui all'articolo 20. Qualora non siverifichino le condizioni di cui sopra, i volumi inoggetto vanno computati integralmente, anche sedestinati ad usi accessori.

5. Nel caso di edifici di tipologia industrialenon viene computata nel volume la parte ricom-presa all'interno delle strutture di copertura (shed,capriate, travi reticolari, volte con tiranti, ecc.).

CCOOMMUUNNEE DDII PPAADDOOVVAA.. EESSTTRRAATTTTOO DDAALL RR..EE.. AADDOOTTTTAATTOO

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QUALITÀ ARCHITETTONICA

8 maggio 2005Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova

Art. 772 - AAltezza ddell'edificio1. L'altezza dell'edificio o del corpo di fabbrica

è data dalla differenza tra la quota del piano dalquale emerge il fabbricato, definita con riferimentoalle strade e piazze esistenti, e la quota corrispon-dente al soffitto dell'ultimo piano, come definito aisensi del seguente art.81.

2. In caso di soffitto inclinato la quota è indivi-duata all'incontro tra il piano interno della pareted'ambito e il piano del soffitto medesimo.

3. Ai soli fini del rispetto della distanza dai con-fini e tra fabbricati, l'altezza del fabbricato è definitacome differenza tra la quota del piano da cui emer-ge il fabbricato e la quota determinata dall'incontrotra il piano esterno della facciata e l'estradossostrutturale del piano di copertura. Nel caso in cui lafacciata sia conclusa a timpano, o comunque conlinea diversa dall'orizzontale, l'altezza viene valutatacome media fra le altezze minima e massima.

Art. 997 - VVolume ddell'edificio1. È il volume del solido emergente dal suolo

che si ottiene moltiplicando l'altezza e la superficiecoperta come definite dai precedenti art.72 (=altez-za) e art.87 (=superficie coperta). Sono altresìcomputati nel volume i volumi dei vani interrati dialtezza superiore a mt. 2,50, nonché quelli dei vaniabitabili posti al di sopra dell'altezza dell'edificio.

2. Sono esclusi dal calcolo i portici e i passag-gi coperti pubblici o privati, con almeno due latiaperti, e i volumi tecnici emergenti dalla copertura.

3. Agli effetti della determinazione del volumecostruibile, deve essere computato anche il volumedelle costruzioni esistenti che vengono conservatenell'ambito del lotto edificabile.

4. Non vengono computati, inoltre, i volumi deivani non abitabili posti oltre l'altezza del fabbricato,purché racchiusi nel triangolo di massimo ingom-bro individuato nelle varie sezioni trasversali eavente per base l'intradosso del solaio di copertu-ra dell'ultimo piano, prolungato oltre i muri d'ambi-to di mt. 1,5, e per lati le due falde simmetriche dicopertura con pendenza pari al 50%. Nel caso la

dimensione di un lato del fabbricato superi i 12metri, il triangolo va applicato con riferimento allasezione trasversale minore. Nel caso la larghezzadell'edificio o corpo di fabbrica non superi i 6 metri,il triangolo limite sarà valutato con riferimento adun'unica falda in luogo delle due falde simmetriche.Dal computo di tali volumi sono esclusi gli abbainise conformi ai seguenti limiti dimensionali:- larghezza massima 2,00 metri;- superficie massima 12 % di ogni singola falda;

Qualora non si verifichino le condizioni di cuisopra, i volumi di cui al presente comma vannocomputati integralmente, anche se destinati ad usiaccessori.

5. Nel caso di edifici di tipologia costruttivaindustriale non viene computata nel volume la par-te ricompresa all'interno delle strutture di copertu-ra (shed, capriate, travi reticolari, volte con tiranti,ecc.).

6. Per gli edifici del Centro Storico, non vieneconsiderato incremento di volume l'utilizzo ad usoresidenziale o commerciale dei volumi già esistentinell'interrato o nel sottotetto.

7. Negli interventi di ristrutturazione di edificiesistenti non viene computato l'eventuale incre-mento di volume derivante dall'abbassamento delsolaio dell'ultimo piano, a condizione che non ven-ga ampliata la copertura al di fuori della sagomaesistente.

8. Nelle nuove costruzioni sono altresì detraibi-li dal computo del volume complessivo, fino ad unmassimo del 15%, i volumi netti di:a) logge o terrazze coperte;b) autorimesse di pertinenza di singole unità immo-biliari, per la parte compresa tra i 12 mq e i 25 mq;c) androni e vani scala condominiali, per la partecompresa fra i 12 mq e i 40 mq;d) vani accessori, quali: cantine, lavanderie, stendi-toi, archivi, ripostigli, centrali termiche, locali tecni-ci e simili aventi altezza utile massima di m. 2,50;e) il volume determinato dalla quota eccedente l'al-tezza utile di m. 2,70 di ogni piano abitabile, fattasalva l'altezza di zona stabilita dal P.R.G.

CCOOMMUUNNEE DDII PPAADDOOVVAA.. EESSTTRRAATTTTOO.. PPRROOPPOOSSTTAA DDII MMOODDIIFFIICCAA DDEELL RR..EE..

Esempi di distribuzione interna dei vani rispettosadelle esigenze familiari.

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SANATORIA AMBIENTALE

Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padovamaggio 2005 9

Un’analisidelle possibilitàofferte agli abusiambientalidalla legge delegan. 308 del 2004.

di Maria BruschiavvocatoStudio legaleMalvestio & AssociatiL

’11 gennaio di quest’anno, a 15 giorni dallapubblicazione (supplemento ordinario 187della Gazzetta Ufficiale n.302 del 27 dicembre

2004) è entrata in vigore la Delega al Governo peril riordino, coordinamento e integrazione della legi-slazione in materia ambientale e misure di direttaapplicazione. Delega approvata definitivamente allaquinta lettura, il 24 novembre 2004 dopo che ilGoverno aveva posto la fiducia sia al Senato chealla Camera.

L’iter del provvedimento è stato piuttosto tra-vagliato: è stato infatti necessario il quinto pas-saggio parlamentare per il sì definitivo.

L’esecutivo, adesso, avrà a disposizione diciot-to mesi per preparare i decreti legislativi di riordi-no per il coordinamento e l’integrazione delle di-sposizioni legislative nei sette settori individuati: lagestione dei rifiuti, la bonifica dei siti contaminati,la tutela delle acque, la difesa del suolo, la gestio-ne delle aree protette, la tutela risarcitoria contro idanni all’ambiente, la tutela dell’aria, le procedureper la valutazione di impatto ambientale.

La legge delega si propone così di riordinaretutto il settore della legislazione ambientale in ununico provvedimento che impegnerà il Governo neiprossimi due anni, coadiuvato da una commissio-ne composta da 24 esperti di nomina ministerialee di alta qualificazione nei settori e nelle materieoggetto di delega, nella stesura dei decreti attuati-vi e nella redazione dei testi unici.

In pratica questa legge, pubblicata su GazzettaUfficiale dopo tre anni di lavori parlamentari, dettale linee guida cui il Governo dovrà attenersi nelriordinare e coordinare tutta la disciplina preesi-stente allo scopo di creare dei testi unici che sia-no quanto più adeguati alle esigenze del territorio.

Accanto alle disposizioni di delega per il rior-dino delle materie elencate, la nuova legge contie-ne anche alcune disposizioni di immediata applica-zione che modificano la normativa vigente.

Si tratta dei commi 20 e successivi dell’unicoarticolato della legge delega.

Di notevole interesse anzitutto i commi 21-22-23 e 24, che introducono una novità nel regime deivincoli ambientali con la c.d. “traslazione del dirit-to ad edificare” o altrimenti definita nei primi com-menti “compensazione” (cf. Edilizia e Territorio,24.11.2004).

La legge n. 308/2004 stabilisce in particolare

che: “Qualora per effetto di vincoli sopravvenuti,diversi da quelli di natura urbanistica, non sia piùesercitabile il diritto di edificare che sia stato as-sentito a norma delle vigenti disposizioni, è facoltàdel titolare del diritto chiedere di esercitare lo stes-so su altra area del territorio comunale, di cuiabbia acquisito la disponibilità a fini edificatori.

In caso di accoglimento dell’istanza presentataai sensi del comma 21, la traslazione del diritto adedificare su area diversa comporta la contestualecessione al comune, a titolo gratuito, dell’area inte-ressata dal vincolo sopravvenuto.

Il comune può approvare le varianti al vigentestrumento urbanistico che si rendano necessarie aifini della traslazione del diritto di edificare di cui alcomma 21.

L’accoglimento dell’istanza di cui ai commi 21e 22 non costituisce titolo per richieste di inden-nizzo, quando, secondo le norme vigenti, il vinco-lo sopravvenuto non sia indennizzabile. Nei casi incui, ai sensi della normativa vigente, il titolare deldiritto ad edificare può richiedere l’indennizzo acausa del vincolo sopravvenuto, la traslazione deldiritto ad edificare su area diversa, ai sensi deicommi 21 e 22, è computata ai fini della determi-nazione dell’indennizzo eventualmente dovuto”.

Le novità fondamentali sono state introdotte inparticolare dai commi 36, 37, 38 e 39 che modifi-cano il regime sanzionatorio degli abusi edilizi inaree soggette a vincolo paesaggistico, consenten-do la depenalizzazione dei reati previsti dagli art.167 e 181 del “Codice dei beni culturali e del pae-saggio” approvato con D.lgs n. 42 del 2004 edentrato in vigore il 1 maggio del 2004.

Nella legge delega ambientaleostacoli a condono e sanatoriaLegge 115 ddicembre 22004 nn. 3308 ((in GG.U. nn. 3302 ddel 227 ddicembre 22004 - ssuppl. oord. NN. 1187)"Delega aal GGoverno pper iil rriordino, iil ccoordinamento ee ll'integrazione ddella llegislazione iin mmate-ria aambientale ee mmisure ddi ddiretta aapplicazione"

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Le novità introdotte dalla legge delega si muo-vono principalmente in tre direzioni:a) innanzitutto, si dispone la repressione dei c.d.

“eco-mostri”, che sono gravissimi abusi ediliziesistenti sul territorio nazionale (in primis, vienedisposta la demolizione dei complessi immobi-liari di Punta Perotti per i quali, a fronte dell’i-nerzia del Comune di Bari e della RegionePuglia, potrà intervenire anche l’esercito);

b) in secondo luogo, il comma 36 della nuova leg-ge apporta modificazioni al terzo e quarto com-ma dell’art. 167 e aggiungendo i commi 1-bis,1-ter, 1-quater e 1-quinques all’art. 181 delD.lgs. n.42 del 2004 consentendo di beneficiareanche in zone vincolate di una sorta di sanato-ria ambientale ordinaria per certe tipologie diabusi “lievi” espressamente elencate;

c) infine, il comma 37 nuova legge introduce il c.d.“condono ambientale” che, si noti, comporta l’e-stinzione dei soli reati in materia paesaggisticarelativi ad abusi edilizi (di qualsiasi tipologia)commessi fino al 30 settembre 2004.È interessante notare come i primi commenta-

tori si sono espressi sulla differenza tra il condonoambientale e la sanatoria ordinaria nel senso che,il primo riguarderebbe in via temporanea gli abusicommessi prima del 30 settembre 2004, mentre laseconda si applicherebbe normalmente a quellicompiuti a partire dal 1° ottobre 2004 (cf. Ediliziae Territorio, 24.11.2004). In realtà, il dato norma-tivo non esclude di avvalersi della sanatoria c.d.ordinaria -sicuramente meno onerosa- per tutte leopere in area vincolata ancorché realizzate primadel 1 ottobre 2004 purché si tratti delle ipotesi diabuso di lieve entità come prevede la legge.

IIL CONDONO AMBIENTALE PER LAVORICOMPIUTI ENTRO IL 3300 SETTEMBRE 22000044COMMA 3377

Iniziando dunque a trattare del condono am-bientale, disciplinato dal comma 37 della nuovalegge, va precisato da subito l’ambito di applica-zione limitato ai lavori compiuti su beni paesaggi-stici, entro e non oltre il 30 settembre 2004, sen-za la prescritta autorizzazione paesaggistica, oppu-re in parziale o totale difformità da essa.

Sicuramente l’interesse alla parte relativa alcondono ambientale -il cui termine di presentazio-ne è già scaduto lo scorso gennaio- resta oggilegata ai soli aspetti procedurali e ai presupposti

applicativi che di riflesso risultano connessi allasanatoria ambientale permanente che analizzeremodi seguito.

Infatti il condono ambientale -parimenti allasanatoria ambientale di perenne applicazione- siincentra su un accertamento di compatibilità pae-saggistica dei lavori effettivamente eseguiti, ancherispetto all’autorizzazione eventualmente rilasciata:l’esito positivo di tale accertamento comporta l’e-stinzione del reato di cui all’art. 181 del decretolegislativo n. 42 del 2004, e di ogni altro reato inmateria paesaggistica(1).

Tale accertamento deve però essere accompa-gnato da altre due condizioni. 1. La prima condizione è che i trasgressori abbia-

no preventivamente pagato due diverse sanzio-ni pecuniarie:-quella di cui all’art.167 del Codice Urbani,ovvero una somma equivalente al maggioreimporto tra la stima del danno paesaggisticoarrecato ed il profitto conseguito mediante latrasgressione (cioè l’incremento di valore del-l’opera costruita), maggiorata da un terzo allametà;

-ed un’altra sanzione pecuniaria aggiuntiva,determinata dalla stessa autorità amministrati-va, compresa tra un minimo di 3 mila ed mas-simo di 50 mila euro.

2. La seconda condizione è che le tipologie edilizierealizzate ed i materiali utilizzati, anche se diver-si da quelli indicati nell’eventuale autorizzazione,o rientrino tra quelli previsti ed assentiti daglistrumenti di pianificazione paesaggistica, ovevigenti, oppure, in mancanza, siano comunquegiudicati compatibili con il contesto paesaggisti-co(2). In sostanza, la valutazione sull’applicabilitàdella sanatoria sarà rimessa alla discrezionedella Regione o del Comune(3), i quali potrannoseguire le indicazioni delle Soprintendenze. È danotare, inoltre, che la legge pone condizionirelative alle tipologie edilizie ed ai materiali, manessun limite di volume o superficie, come inve-ce accade nel condono edilizio. Di qui la diffi-coltà di coordinare le due normative.Infine, per quanto riguarda la procedura di con-

dono ambientale, legittimati a presentare la relati-va domanda sono il proprietario, possessore, de-tentore a qualsiasi titolo (dunque anche l’inquilino)dell’immobile o dell’area interessati dall’intervento.Proposta dunque la domanda, e dopo che la So-

SANATORIA AMBIENTALE

10 maggio 2005Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova

Le modifiche apportateall'art.181 sonosostanzialmente tre: 1. una sanatoriaambientale ordinariaagli abusi paesaggisticipiù lievi; 2. pene inaspriteper gli abusi paesaggisticipiù gravi;3. il "ravvedimentooperoso".

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SANATORIA AMBIENTALE

11Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padovamaggio 2005

printendenza ha espresso il proprio parere sull’in-tervento, a pronunciarsi sarà la stessa autorità pre-posta alla gestione del vincolo, cioè la Regione oil Comune in via delegata - in sostanza, dunque, laCommissione Edilizia comunale. A questo proposi-to si noti che, dal momento che questo parere del-la Soprintendenza non è vincolante(4), il Comunepotrebbe anche legittimamente dissentire dalle suevalutazioni.

LLA SANATORIA AMBIENTALE GENERALECOMMA 36

Come anticipato, il comma 36 della nuova leg-ge delega ambientale, risulta attualmente di mag-gior interesse, contenendo incisive modificazioni adue fondamentali articoli del Codice dei Beni Cul-turali e del Paesaggio.

In primo luogo, viene modificato l’art.167 ilquale, per i reati paesaggistici, commina la sanzio-ne amministrativa dell’ordine di rimessione in pri-stino o del versamento di un’indennità pecuniaria.Si tratta però di modifiche marginali: infatti, ven-gono previsti un potere sostitutivo del direttoreregionale competente, ed una destinazione parzial-mente diversa delle somme riscosse.

Le vere novità, le modifiche più importanti ri-guardano invece l’art.181, relativo alle sanzioni pe-nali per le opere eseguite in assenza o in difformitàdall’autorizzazione paesaggistica. Le modifiche ap-portate all’art.181 sono sostanzialmente tre. 1. La prima novità è una sanatoria ambientale ordi-

naria, che potrà essere applicata normalmenteagli abusi paesaggistici più lievi commessi subeni paesaggistici. Come il condono ambienta-le, anche la sanatoria generale consegue ad unaccertamento di compatibilità paesaggistica deilavori eseguiti che, in caso di esito positivo,comporta l’esenzione da sanzioni penali, fermaperò restando l’applicazione delle sanzioni am-ministrative ripristinatorie o pecuniarie(5).A differenza del condono ambientale, però, la sa-natoria ordinaria prevede limiti anche volumetriciper i lavori eseguiti, disegnando così tre ca-tegorie di abusi paesaggistici lievi, precisamente:- i lavori, realizzati in assenza o difformità dal-l’autorizzazione paesaggistica, che non abbianodeterminato creazione di superfici utili o volumiovvero aumento di quelli legittimamente realiz-zati - ad esempio, restauri o aperture di nuoveporte o finestre;

- l’impiego di materiali in difformità dall’autorizza-zione paesaggistica - es. uso tegole diverse;- i lavori configurabili quali interventi di manuten-zione ordinaria o straordinaria, ai sensi dell’art. 3del Testo Unico Edilizia (D.p.r. 380/2001)(6).La procedura di sanatoria ordinaria è simile aquella del condono ambientale: il proprietario,possessore o detentore a qualsiasi titolo del-l’immobile o dell’area interessati dagli interven-ti deve presentare apposita domanda all’autoritàpreposta alla gestione del vincolo. Questa auto-rità deve quindi pronunciarsi sulla domanda,valutando la compatibilità paesaggistica degliinterventi, entro il termine perentorio di 180giorni(7); ma prima deve assumere il parere del-la Soprintendenza, da rendersi entro il termineperentorio di 90 giorni. Si noti che questo pare-re, a differenza che nel condono ambientale, èvincolante: quindi l’autorità regionale o comuna-le deve conformarsi alle valutazioni espressedalla Soprintendenza.

2. In secondo luogo, vengono inasprite le pene pergli abusi paesaggistici più gravi di cui all’art.181 comma 1(8). Infatti, è comminata la penadella reclusione da uno a quattro anni, quando ilavori abusivi ricadono su immobili o aree avalore paesaggistico che sono stati dichiarati dinotevole interesse pubblico con un provvedi-mento precedente alla realizzazione degli inter-venti. Stessa pena si applica quando i lavoriricadono su immobili o aree tutelati per legge,che comportano:- o un aumento dei manufatti superiore al 30%della volumetria originaria;- o un aumento della volumetria superiore a 750mc.;- o una nuova costruzione con una volumetriasuperiore a 1.000 mc.

3. Terza ed ultima novità introdotta dall’art.181 èl’istituto del c.d. “ravvedimento operoso”.La legge stabilisce infatti che la rimessione in

pristino spontanea delle aree o degli immobili sog-getti a vincoli paesaggistici, da parte del trasgres-sore, prima che venga disposta d’ufficio dall’auto-rità amministrativa, e comunque prima che inter-venga la condanna, estingue il reato paesaggistico.

CCONCLUSIONI

I nuovi regimi che trovano disciplina nella nuo-va legge delega trovano molti ostacoli in sede di

La rimessione in pristinospontanea delle areeo degli immobili soggettia vincoli paesaggistici,da parte del trasgressore,prima che venga dispostad'ufficio dall'autoritàamministrativa,e comunque prima cheintervenga la condanna,estingueil reato paesaggistico.

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SANATORIA AMBIENTALE

prima applicazione. Tra tutti la difficoltà di coordi-namento con le ipotesi disciplinate dalle disposi-zioni in materia edilizia nonché con il nuovo regi-me di rilascio di autorizzazione disciplinato dalCodice dei beni culturali e ambientali.

Sia per gli abusi anteriori che per quelli successi-vi al 30 settembre 2004, la nuova legge delegaambientale prevede un parere di compatibilità pae-saggistica postumo, cioè successivo all’interventoedilizio già realizzato. A soli sette mesi dall’entrata invigore, viene introdotto così un regime che derogaalle disposizioni del Codice dei beni culturali e delpaesaggio che vietano espressamente il rilascio del-l’autorizzazione paesaggistica in sanatoria (art.146,comma 10).

Nella sanatoria ambientale ordinaria, il parere dellaSoprintendenza diventa vincolante. Ma anche questo a-spetto contrasta con il Codice Urbani il quale, tra leprincipali novità, cambia radicalmente il ruolo della So-printendenza all’interno del procedimento per il rilascio

dell’autorizzazione paesaggistica, che da diniego de-finitivo lo fa divenire semplice parere non vincolante.

Contrariamente a quanto previsto nel regime edili-zio dal punto di vista ambientale non sussiste piùdistinzione alcuna tra opere eseguite prima o dopol’imposizione del vincolo ambientale ed inoltre emer-gono dubbi in merito ai soggetti legittimati a pre-sentare l’istanza di sanatoria. La legge infatti specifi-ca espressamente i soli: “il proprietario, possessore odetentore a qualsiasi titolo dell’immobile o dell’areainteressati dagli interventi” con esclusione di tutti glialtri soggetti -quali direttore ai lavori, impresa costrut-trice, committente etc.- che possono avere un merointeresse ancorché non abbiano un diritto reale sulbene in oggetto.

È evidente pertanto che in fase di prima applica-zione ci si dovrà attenere ad una politica prudenziale,quanto meno fino a che la giurisprudenza non avràcolmato in buona parte i numerosi dubbi interpretativilasciati percepire dalla novella normativa.

12 maggio 2005Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova

In fasedi prima applicazioneci si dovrà atteneread una politicaprudenziale, quantomeno fino a chela giurisprudenzanon avrà colmatoin buona partei numerosi dubbiinterpretativilasciati percepiredalla novella normativa.

((11)) L’art. 181 del Codice stabilisce che: “Chiunque, sen-za la prescritta autorizzazione o in difformità di essa,esegue lavori di qualsiasi genere su beni paesaggistici èpunito con le pene previste dall’art. 20 della legge 28febbraio 1985 n. 47. Con la sentenza di condanna vieneordinata la rimessione in pristino dello stato dei luoghi aspese del condannato. Copia della sentenza è trasmessaalla regione ed al comune nel cui territorio è stata com-messa la violazione”.

Il Codice trascura di modificare l’art. 20 della notalegge n. 47 del 1985 abrogato con la recente entrata invigore del Testo Unico Edilizia D.p.r. 380/2001, chedisciplina le sanzioni penali conseguenti agli abusi con ladisposizione contenuta nell’art. 44.

Le novità sanzionatorie introdotte dal nuovo testounico edilizia nel caso di opere abusivamente realizzatesu aree soggette a vincolo paesaggistico-ambientalesono limitate: nel caso di vincolo assoluto, il So-printendente, su richiesta del comune o dell’autorità pre-posta alla tutela, ovvero decorso il termine di 180 gior-ni dall’accertamento dell’illecito, procede alla demolizio-ne; le sanzioni pecuniarie di cui all’art. 44 sono incre-mentate del 100%; le demolizioni di opere abusive sonostate attribuite al Prefetto (sul punto è intervenuta lasentenza della Corte Costituzionale n. 196 del 2004 cheha dichiarato l’illegittimità di tale norma ritenendo lacompetenza dei comuni).

La giurisprudenza espressasi sull’art. 20 della L.47/85 non è di concorde avviso sulla piena autonomiadelle fattispecie di reato. In un primo momento ha pre-cisato che: “La fattispecie di cui all’art. 20 lett. c) dellaL. 47, relativa a costruzioni in variazione essenziale e intotale difformità o in assenza di concessione in zone vin-colate, costituisce ipotesi autonoma di reato rispetto aquelle alle lett. a) e b) dello stesso art. 20 e non circo-stanza aggravante” (Cass. Pen. Sez. III, 11 febbraio1994, in Cass. Pen. 1995, n. 1038, Cass. Pen. Sez. V,31 marzo 1999 n.10514).

Più recentemente la Suprema Corte ha escluso ilconcorso di reati precisando che: “Non è configurabile ilconcorso formale di reati fra le contravvenzioni ediliziecontestate ai sensi dell’art. 20 lett. c) l. n. 47 del 1985e quelle di cui all’art. 20 lett. a), della stessa legge; pre-visione, quest’ultima, che introduce una ipotesi di norma

penale in bianco, configurante sostanzialmente una cate-goria residuale di condotte penalmente rilevanti: nel casodi realizzazione di opere in assenza o in totale difformitàdalla concessione edilizia, pertanto, il reato più gravericomprende e assorbe quello riferito all’inosservanzadelle regole fissate (dagli strumenti urbanistici, ed inparticolar modo dalle norme tecniche di attuazione delpiano regolatore generale, dal regolamento edilizio e dal-la concessione edilizia medesima) per l’attività costrutti-va”. (Cassazione penale sez. III, 29 gennaio 2001 in: Riv.giur. edilizia 2001,I, 726).((22)) Quanto alla verifica della compatibilità, è d’obbligo ilriferimento alla nuova normativa che, a regime, stabili-sce, secondo quanto disposto dall’art. 146 comma 5,che: “L’amministrazione competente, nell’esaminare ladomanda di autorizzazione, verifica la conformità dell’in-tervento alle prescrizioni dei piani paesaggistici e neaccerta: a) la compatibilità rispetto ai valori paesaggisti-ci riconosciuti dal vincolo; b) la congruità con i criteri digestione dell’immobile o dell’area; c) la coerenza con gliobiettivi di qualità paesaggistica”.

Assume rilievo altresì il comma 3 della stessa nor-ma che prevede l’emanazione di un decreto delPresidente del Consiglio dei ministri entro sei mesi dal-l’entrata in vigore del Codice, con cui sarà individuata ladocumentazione necessaria alla verifica di compatibilitàpaesaggistica degli interventi proposti. Ad oggi taledecreto non è stato emanato.

Ad ogni buon conto le disposizioni ora citate saran-no applicabili a regime, ossia in ossequio al dispostodell’art. 156, all’esito della verifica e adeguamento deipiani paesaggistici, con la conseguenza che, con la nuo-va pianificazione paesaggistica ci si avvicinerà maggior-mente ad un giudizio di conformità che di compatibilitàpaesaggistica dell’intervento edilizio, con conseguenteridimensionamento della discrezionalità dell’autoritàposte a tutela del vincolo.

In ogni caso l’amministrazione è tenuta a motivare ilgiudizio di compatibilità dovendo in sede di accertamen-to tenere in conto la tipologia edilizia di cui trattasi e imateriali utilizzati che dovranno risultare compatibili conl’ambiente e il paesaggio circostante.

“L’Amministrazione competente per la tutela del vin-colo deve adeguatamente motivare le valutazioni com-

NNOTE

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SANATORIA AMBIENTALE

13Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padovamaggio 2005

piute al fine di dar conto del contemperamento dell’inte-resse pubblico col sacrificio imposto al privato”. (T.A.R.Veneto, sez. I, 20 dicembre 1993 n. 981).((33)) È interessante notare come in tale ipotesi non vengamenzionato il ruolo della commissione per il paesaggiola cui istituzione dovrà avvenire presso le amministra-zioni entro un anno dall’entrata in vigore del Codice aisensi dell’art. 148. È da ritenersi pertanto che per le ipo-tesi di sanatoria -stante l’eccezionalità dell’istituto- nonsia necessario l’intervento di detto organo che diverràindispensabile invece nel procedimento per il rilasciodell’autorizzazione paesaggistica.((44)) È da notare la differenza con il parere prescritto dalprecedente comma 36 per la sanatoria a regime. In talcaso il parere è vincolante, inoltre è imposto il rispettodi un duplice termine perentorio di 180 giorni per l’ac-certamento di compatibilità e di 90 giorni perché lasoprintendenza si pronunci. Tuttavia permane in entram-be le ipotesi il carattere provvedimentale del parere, uni-tamente alla sua valenza non meramente endoprocedi-mentale e alla sua attitudine a definire il contenuto delprovvedimento finale dell’amministrazione comunale. Ciòinduce a ritenere che tale atto possa essere immediata-mente impugnato senza dover attendere la conclusionedel procedimento in sanatoria.((55)) La norma stabilisce in sostanza che per le tre cate-gorie di abusi “lievi” a seguito di istanza, si estingua ilreato di cui all’art. 181 del Codice pur restando in piedile sanzioni amministrative ripristinatorie e pecuniarie.Non si capisce il fondamento giuridico della previsione,considerato che, una volta conseguita l’autorizzazionepostuma in relazione all’intervento edilizio, viene menol’illecito edilizio per cui è stata comminata la sanzioneche pertanto diverrebbe illegittima. Come noto infatti, iprovvedimenti ripristinatori sono diretti a rimettere leopere in una situazione di legalità materiale, con l’inter-vento diretto su una proprietà o un interesse leso e conla eliminazione delle conseguenze materiali della lesione.Tra i provvedimenti ripristinatori il più frequente è lademolizione. È pertanto evidente il contrasto tra il con-cetto stesso di sanatoria e la permanenza delle sanzioniripristinatorie comminate, non vi sarebbe in tal casoalcun interesse economicamente rilevante a sanare unintervento che sarebbe demolito con certezza.((66)) Gli interventi di manutenzione ordinaria e straordina-ria così come quelli di consolidamento statico e direstauro conservativo che non alterino lo stato dei luo-ghi e l’aspetto esteriore degli edifici sono già esenti dal-l’autorizzazione ai sensi dell’art. 149 del Codice.((77)) La norma non chiarisce se al termine di 180 giorni

debba sommarsi l’ulteriore termine di 90 giorni peracquisire il parere vincolante dalle soprintendenza o sedebba ritenersi assorbito, inoltre non contempla la pos-sibilità di sospendere il termine nel caso in cui talenecessità emerga in sede istruttoria al fine di ottenerechiarimenti, di acquisire elementi integrativi di giudizio odi procedere ad accertamenti di natura tecnica per sup-portare l’accertamento di compatibilità.

La possibilità di sospendere il procedimento è con-sentita oggi espressamente sia dall’art. 146 relativo alprocedimento per il rilascio dell’autorizzazione a regime,sia dal regime transitorio disciplinato dall’art. 159 dellostesso Codice.

Nel silenzio della norma e stante il carattere pecu-liare dell’istituto della sanatoria, pare più corretto esclu-derne l’applicazione limitatamente al regime previstodalla nuova legge n. 308/2004.

((88)) Nella precedente formulazione, la norma si limitavaa rinviare al regime sanzionatorio dell’art. 20 della L.47/85 oggi disciplinato dall’art. 44 D.p.r 380/01 che allalett. c) prevede: “l’arresto fino a due anni e l’ammendada 15493 euro a 51645 euro nel caso di lottizzazioneabusiva di terreni a scopo edilizio, come previsto dal pri-mo comma dell’articolo 30. La stessa pena si applicaanche nel caso di interventi edilizi nelle zone sottopostea vincolo storico, artistico, archeologico, paesistico,ambientale, in variazione essenziale, in totale difformitào in assenza del permesso”.

Con i nuovi commi aggiunti dalla L. 308/2004, lepene detentive vengono così inasprite per gli abusi realiz-zati su immobili o aree dichiarati di notevole interessepubblico e su beni tutelati ai sensi dell’art. 142 (L.431/1985).

Quanto alle pene pecuniarie, sono state recentemen-te appesantite dall’art. 32, co. 47 del D.L. 269/2003,convertito con legge n. 326/2003 che così dispone: “Lesanzioni pecuniarie di cui all’articolo 44 del decreto delPresidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, sonoincrementate del cento per cento”.

Va precisato che tali modifiche investono altresì ilregime sanzionatorio previsto in caso di D.I.A c.d. “alter-nativa” al permesso a costruire di cui all’art. 22 comma 3T.U., in forza del richiamo di cui al comma 2-bis dellostesso art. 44 come mod. dalla d.lgs. n. 301/2002 chetestualmente recita: “Le disposizioni del presente articolosi applicano anche agli interventi edilizi suscettibili di rea-lizzazione mediante denuncia di inizio attività ai sensi del-l’articolo 22, comma 3, eseguiti in assenza o in totaledifformità dalla stessa”.

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NORMATIVA

14 maggio 2005Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova

È prolungato all’8 agostoil periodo transitorioin cui sarà possibileutilizzare le vecchienormative tecnicheper le costruzioniin zona sismica (DM 16/01/1996).

di Eleuterio Tieghigeometra

Norme antisismiche: rinviocon attesa di modificheI

l Presidente del Consiglio dei Ministri ha firmatol'Ordinanza n. 3431 del 3 maggio 2005, che inte-gra e modifica l'OPCM 3274/2003 sulla norma-

tiva antisismica e che prolunga di ulteriori tre mesiil periodo transitorio in cui sarà ancora possibileutilizzare le vecchie normative tecniche per le co-struzioni in zona sismica (DM 16/01/1996). La sca-denza slitta pertanto al prossimo 8 agosto. Allaproroga seguirà un lavoro di altri tre mesi perapportare le necessarie modifiche ad una ordinan-za non poco discussa.

Le nuove versioni degli allegati 2 (Norme tec-niche per il progetto, la valutazione e l'adeguamen-to sismico degli edifici) e 3 (Norme tecniche per ilprogetto sismico dei ponti) differiscono marginal-mente dalle bozza datate 15 gennaio 2005.

Causa della nuova proroga sono state le richie-ste che la Regione Abruzzo ha inoltrato a tutte lealtre regioni per una valutazione preventiva in vistadella riunione di un "Tavolo Tecnico" che si è tenu-ta lo scorso 28 settembre presso la sede dellaRegione Abruzzo in Roma. È stato dunque ascolta-to l'appello di tutte le associazioni rappresentativedelle categorie maggiormente coinvolte: Tavolo tec-nico delle Regioni, Consiglio Nazionale degliIngegneri, Consiglio Nazionale dei Geologi e Consi-glio Nazionale dei Geometri - che temevano il di-sagio di dover obbligatoriamente rispettare unaordinanza che già all'indomani della sua pubblica-zione collezionava un numero illimitato di critiche eperplessità.

La firma dell'Ordinanza 3431 da parte del Pre-sidente del Consiglio dei Ministri avvenuta il 3 mag-gio è stata commentata dagli oppositori della ormaitristemente nota Ordinanza 3274, ovvero Consiglio

Nazionale Ingegneri, Regioni, Ministero delle Infra-strutture, come una sconfitta della Protezione Civilee di Guido Bertolaso in primis, che fino all'ultimoattraverso le dichiarazioni di Bertolaso aveva difesola legittimità dell'entrata in vigore della 3274.Vincitrici le Regioni, che per prime avevano uffi-cialmente chiesto una proroga della scadenza dell'8maggio al fine di dare tempo agli organi di comple-tare le verifiche. Ora potranno dunque continuare ilavori del Tavolo tecnico per approntare proposte dimodifica o integrazione del testo.

Non era pensabile che si facesse divenire vin-colante una norma redatta in versione provvisoriacon un provvedimento emanato a pochi giorni dal-la entrata in vigore ufficiale, senza dare il tempoagli operatori del settore di prendere le giustemisure (si pensi ad esempio all'aggiornamento deisoftware di calcolo strutturale).

Era ovvio quindi attendersi una proroga, ed au-spicabile una proroga breve dato che ormai il perio-do di transizione durava da due anni. In ogni casoè da augurarsi che al termine di questi ulteriorimesi di proroga siano davvero dissipate tutte leincertezze che non fanno bene all'economia del set-tore. Alcune amministrazioni infatti si stavano chie-dendo se avevano fatto bene a richiedere progettieseguiti secondo la 3274, che rischiava di nonandare in vigore con, per giunta, un aggravio dicosti di costruzione.

All'appello delle Regioni si erano di recente uni-ti - attraverso lettere alla Presidenza del Consiglio,al Direttore del Dipartimento della Protezione CivileGuido Bertolaso ed al Sottosegretario di Stato Gian-ni Letta - il Consiglio Nazionale degli Ingegneri, ilConsiglio Nazionale dei Geologi ed il Consiglio Na-

Uno dei corsi di formazione organizzati dall’Università di Padovain collaborazione con il Collegio dei Geometri, attualmente in fase disvolgimento ad Agripolis, riguarda "Progettazione in area sismica -Applicazioni professionali di tecniche strutturali e progettuali innova-tive per la gestione del territorio". Coordinato dal prof. VincenzoD'Agostino, questo vuole essere una risposta all'aggiornamento

costante e puntuale della nostra categoria in vista delle modifichedettate dalle nuove normative strutturali. Il corso ormai giunto circaa metà cammino ha la durata totale di 60 ore (20 ore dedicate allamatematica e 40 ore per architettura e costruzioni, comprese leesercitazioni per il calcolo, la progettazione e la verifica delle strut-ture). I docenti (ing. Pedrocco e ing. Simioni) hanno dimostrato unagrande professionalità adeguando il loro metodo di insegnamentoalle esigenze di noi professionisti ritornati sui banchi di scuola. I con-tinui aggiornamenti professionali ampliano le nostre capacità e com-petenze professionali anche in un settore così discusso come i cal-coli di modeste strutture in ca procedendo secondo il metodo di veri-fica agli stati limite.

Ringrazio a nome di tutti i presenti del corso, i docenti e ilCollegio di categoria per la scelta non facile di questa materia.

Geom. EEleuterio TTieghi

UN CORSO AD AGRIPOLIS

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NORMATIVA

15Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padovamaggio 2005

zionale dei Geometri. Proprio a sottolinearel'importanza di una proroga, il Centro Studi del CNIaveva anche elaborato un rapporto sulle conse-guenze e le implicazioni di carattere tecnico ed eco-nomico della applicazione dell'ordinanza 3274,documentando una crescita del 54% dei costi dicostruzione in zone sismiche a causa del notevoleaumento del quantitativo di calcestruzzo e acciaioche l'ordinanza richiederebbe per i nuovi edifici.Secondo il suddetto rapporto, l'ordinanza limitereb-be fortemente le scelte architettoniche per la rea-lizzazione degli edifici in virtù delle rigide indicazio-ni in essa contenute.

La nuova norma ha inteso seguire l'imposta-zione generale data dall'Eurocodice 8 in materia dicostruzioni in zona sismica. Tale impostazione ten-de a rendere consapevole il progettista delle scelteche va operando nelle diverse fasi progettuali dan-do un carattere prestazionale come obiettivo delprogetto. L'impostazione prestazionale consiste neldichiarare a priori l'obiettivo finale del processo la-sciando una certa libertà relativamente ai mezzi dautilizzare per conseguirlo. Come obbiettivo si inten-dono i requisiti che la struttura deve essere in gra-do di soddisfare in corrispondenza di un determi-nato stato limite (per edifici progettati ex-novo glistati limite sono due: stato limite ultimo SLU, e sta-to limite di danno SLD).

La nuova norma tendea rendere consapevoleil progettista delle scelteche va operandodando un carattereprestazionale comeobiettivo del progetto.

Classificazione dei comuni secondo il D.M. 1982prima dell’ordinanza.

Classificazione dei comuni secondo l’ordinanza20 marzo 2003 n. 3274.

zona sismica di II categoria

zona non sismicazona sismica 2

zona sismica 3

zona sismica 4

A titolo di esempio, la definizione dell'azionesismica secondo la OPCM 3274, passa, tra l'altro,attraverso la definizione del coefficiente di struttu-ra, numero che esprime la attitudine della strutturaa resistere al sisma chiamando in causa le sue ri-sorse duttili ovvero di deformarsi oltre il limite ela-stico senza elevate perdite di portanza.

A titolo informativo si mostra la classificazio-ne a confronto delle nuove zone sismiche per lanostra regione Veneto, ricordando che Padova eComuni entreranno in classe 3-4.

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BBoorr ttoo llaammii News

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La legge finanziaria 2005 ha modificato l'articolo32 del D.P.R. 600/1973, aggravando, in caso diaccertamenti tributari, la situazione degli eser-

centi arti e professioni. Come già segnalato in que-ste pagine, tra i poteri istruttori di cui il fisco si èdotato per accertare il reddito effettivo dei contri-buenti, sia imprese che professionisti, riveste unsignificativo rilievo la verifica bancaria. In tale conte-sto la conseguenza di questa modifica normativaintervenuta è l'aggravarsi dell'inversione dell'oneredella prova, anche in riferimento ai prelevamentieffettuati dal professionista. Per comprendere ilmeccanismo di tale novità bisogna analizzare ledisposizioni pregresse che permettevano ai verifica-tori, in presenza di accrediti nei conti ingiustificati, diconsiderarli come dei compensi percepiti in “nero”.Quindi gli accrediti risultanti dai conti correnti o altrirapporti finanziari non supportati dall'emissione diuna fattura o parcella venivano verbalizzati e sanzio-nati come entrate non in regola con il Fisco. Ora conla modifica intervenuta dalla finanziaria, si è inseritoanche il riferimento ai “compensi”. Di conseguenza èdiventata operativa l'inversione dell'onere della pro-va anche in relazione al prelevamenti effettuati daiprofessionisti. Se da un lato tale aspetto normativoha un significato logico nelle verifiche delle impresein quanto tali prelevamenti possono servire peracquistare del materiale e poi generare ricavi in“nero”, non altrettanto si può dire per i professioni-sti che non acquistano materiale da destinare allaproduzione di beni ma realizzano servizi professio-nali. Appare quindi senza una fondata logica talemodifica intervenuta contro i professionisti.

La nuova variazione, in vigore da gennaio scorso,avrà effetto dal prossimo 1° luglio 2005 dove gliaccertatori finanziari potranno, in caso di verifiche fi-scali, richiedere on-line ad istituti di credito, poste,intermediari finanziari, imprese di investimento, socie-tà di gestione del risparmio, società fiduciarie e orga-nismi di investimento collettivo del risparmio, copiedei rapporti intrattenuti con il professionista accertatoe quest'ultimo sarà tenuto a dimostrare, dietro richie-sta, anche eventuali spese effettuate per soddisfarealle esigenze personali e risultanti dalla contabilità,nonché risultanti da eventuali altri conti in essere.

Considerato che gli accertamenti vengono nellapratica eseguiti anche due o tre anni dopo l'anno di-chiarato, sarà più difficile ricostruire e giustificareprelevamenti effettuati prelevando direttamente de-naro allo sportello della banca perché magari non sidispone più degli scontrini, delle fatture. Il problemanon esiste nel caso che il professionista abbia acqui-stato con carta di credito dei beni personali, in quan-

to i beneficiari di quelle somme di denaro sarebberogiustificate dall'estratto conto della stessa carta.

A questo punto è importante fornire in questocontesto dei consigli e degli accorgimenti che po-trebbero rivelarsi utili per prevenire queste problema-tiche. I prelevamenti per la sfera personale risultantida un c/c bancario intestato allo studio e quindi con-tabilizzati, dovrebbero essere fatti con una certa pe-riodicità, magari ogni fine mese, con emissione di as-segno bancario evitando movimentazione di contanti.L'assegno emesso dovrebbe transitare in un contopersonale per essere poi prelevato e spesato per ac-quisti di beni personali. Sarà opportuno in tale sedeattivare il più possibile i rapporti con carta di creditoe bancomat e conservare le fatture o scontrini dellespese fatte di importo più significativo soprattutto ef-fettuati con prelevamento di denaro presso la banca.Ad avviso di chi scrive gioca in un contesto accertati-vo un ruolo importante la corrispondenza tra le movi-mentazioni economiche (fatture emesse) e finanziarie(incassi dei clienti), nonché il reddito effettivo dichia-rato, magari congruo e coerente non solo agli studidi settore ma anche alla verifica del redditometro el'equilibrio con il tenore di vita dell'accertato.

Sulla possibile retroattività dell'effetto delle nuovedisposizioni è da tener presente che, avendo questemodifiche effetti sul piano sostanziale, non potrebbeapplicarsi con effetto retroattivo. In tal senso si è e-spressa in passato la Cassazione. La stessaAssonime in una circolare di febbraio scorso ha pre-cisato che le nuove disposizioni normative che hannomodificato l'onere della prova generano effetti sul pia-no sostanziale e pertanto non possono applicarsi coneffetti retroattivi. L'Abi ha segnalato che, in riferimen-to a possibili richieste dei verificatori per anni prece-denti al 2005, non esistono delle procedure informa-tiche tali che possano permettere di recuperare i dati.SSCCAADDEENNZZEE PPRROOSSSSIIMMEE

Si rammentano due importanti scadenze: per ipossessori di beni immobili il 30 giugno con il versa-mento Ici in acconto e eventuale dichiarazione da pre-sentare al Comune interessato per variazioni immobili,e la dichiarazione dei redditi mod. Unico/2005 anno2004 obbligatoria per tutti i geometri iscritti e che han-no una partita Iva, il cui versamento è da effettuare almassimo entro il 20 luglio 2005 con aggiunta dellasoprattassa dello 0,40 per cento. È possibile anche ilpagamento rateale. Si invita in questo secondo adem-pimento segnalato a prestare attenzione al reddito pro-fessionale dichiarato che sia congruo e coerente aglistudi di settore e che comunque la posizione persona-le sia in linea anche con il redditometro, strumento chemisura fiscalmente la posizione del dichiarante.

ASPETTI FISCALI

Le novitàdella Finanziaria 2005.

di Giancarlo Noventaragioniere commercialistain Padova

17Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padovamaggio 2005

Verifica bancaria: sotto la lentesia gli incassi che i prelievi

Scadenze:30 giugno acconto Ici,20 luglio Unico 2005

““

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18 maggio 2005Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova

BUROCRAZIA

La burocrazia diceche cambierà tutto ... o tuttoresterà come prima?

di Francesco Zaninconsigliere

“Quando arriverà il permesso?”Domanda temuta da ognuno di noi

C'è una domanda che ogni professionista,ognuno di noi teme particolarmente di que-sti tempi: quando ci rilasceranno quel per-

messo? O ancora meglio: quando si potrà inizia-re a costruire? E se fin lì il dialogo con il nostroipotetico interlocutore si è mantenuto in quel cli-ma di solito piacevole dei primi approcci, questaprecisa richiesta ci riporta a percorrere senzascampo il difficile ed insidioso viaggio che ci se-para dal tanto desiderato permesso, dalla tantolontana autorizzazione.

Torna alla mente improvvisamente che dob-biamo misurarci con l'altra componente dellanostra professione, che poco ha a che spartirecon le nostre specifiche capacità: la burocraziadelle carte, l'interpretazione delle leggi, in buonasostanza, l'arte di arrangiarsi. Eppure ci dovrem-mo sentire largamente garantiti oggi più di ieri,confortati dai continui richiami allo snellimento

delle procedure. Così purtroppo non è! Ad ognideclaratoria di un suo ridimensionamento, il "Ma-lok" burocratico sembra si esalti e cresca conbuona pace di chi lo vorrebbe combattere o, me-glio, finge di volerlo combattere.

Ritorna alla mente “quell'arcadia burocrati-ca”, in tempi non lontani, quando una licenza, unpermesso, una concessione venivano rilasciati intempi ragionevolmente brevi, nonostante nellastragrande maggioranza dei nostri piccoli comu-ni raramente gli addetti superassero il numero ditre o quattro compreso il Segretario comunale.

Poi dagli anni 70 nuove leggi e quindi nuovi

addetti sono stati aggregati a chi già c'era: pia-no piano a questi se ne sono aggiunti altri e poialtri ancora, dovendosi giustificare sempre nuovespecifiche competenze. Non era finita, non sipoteva lasciare la stragrande maggioranza delleprocedure esclusivamente nell'ambito comunale,nuove lobby imponevano di scorporare, dividere,creare altre entità ad hoc, chiamando a sè ulte-riori adempimenti.

Di pari passo è andata la legislazione in ma-teria urbanistica. Siamo passati attraverso unasequela di leggi che ci hanno obbligato a misu-rarci con richieste chiamate prima "licenza" poi"concessione" ora "permesso di costruire - de-nuncia di inizio di attività", e sempre naturalmen-te nell'ottica di una maggiore chiarezza e di unosnellimento delle procedure. Di più, è apparso dapoco all'orizzonte, con tutte le incognite del caso,un nuovo quadro legislativo regionale in materiache pone particolare attenzione alle autonomielocali. Dobbiamo destreggiarci nei meandri sem-pre meno comprensibili delle procedure e deinuovi dogmi urbanistici sempre più ermetici, sof-friamo il carico di sempre con l'aggiunta che og-gi più di ieri rischiamo seriamente e sempre piùspesso, di essere identificati dalla committenzacome i responsabili di ogni disguido e di ognilungaggine.

C'è quindi un pericolo sempre più concreto chel'arte di arrangiarsi ci renda sempre più insicuri evulnerabili. Nasce sempre più spesso quel senso didisagio e di apatia, ancora più accentuato nei gio-vani colleghi, che abituati a confidare esclusiva-mente nelle loro capacità professionali, piano pia-no capiscono che non sono le sole necessarie peril conseguimento delle loro istanze.

In un muro di contenimento di un tornante deinostri colli, una mano ispirata ha scritto “Siamotutti servi della gleba?”. Che sia stato un nostrocollega non è dato sapere, è certo però che avolte in noi c'è la convinzione nell'operare, di unritorno al passato remoto con tanto di vassalli-valvassori e valvassini.

Tranquillizziamoci, sono in arrivo cambiamentiepocali. Qualche inguaribile pessimista sarà pron-to ad aggiungere: “per non cambiare nulla”.D'altra parte ritornando ai nostri ragionamenti, chivuole concretizzare il mandato affidatogli dovrà co-munque sapere interpretare il contesto in cui viveil quotidiano, adattandosi, volente o nolente, alleleggi agli usi e costumi del momento. In fin deiconti se tutto è più difficile e ci lamentiamo, sta asignificare che stiamo lavorando!

Ritorna alla mentequell’arcadia burocraticain tempi non lontani,quando una licenza....

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19Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padovamaggio 2005

CONSIGLIO NOTARILE

Nelle compravendite immobiliari è assai dif-fuso tra le parti il convincimento che perstare tranquilli basti dichiarare al notaio,

quale prezzo, l'importo della rendita catastale, ri-valutata con i coefficienti di legge. In realtà nonè così. Da anni si cerca di sfatare questo mito econ la presente si intende offrire al cittadino unaadeguata informazione sulle conseguenze, davve-ro pesanti derivanti da questo atteggiamento noncorretto.

11.. SSANZIONE PER OCCULTAMENTODI CORRISPETTIVO

Si persegue in sé tale comportamento,indipen-dentemente dal fatto che il valore dichiarato corri-sponda alle rendite catastali rivalutate.

Il dichiarare in atto un corrispettivo inferiore alprezzo reale comporta delle conseguenze dannoseper lo Stato: infatti è sulla base del valore dichia-rato che vengono calcolate e percepite le impostedovute allo Stato, il quale quindi, nel caso di occul-tamento, riceve meno di quanto gli spetta.

Ebbene, laddove lo Stato scopra che è statooccultato in parte il corrispettivo convenuto, è pre-vista, oltre al pagamento della maggiore impostadovuta sulla differenza di prezzo, una sanzione cheva dal 200% al 400% dell'imposta dovuta sulla dif-ferenza suddetta (art. 72 D.P.R. 131/1986).

Attenzione: quello che viene perseguito è il fat-to dell'occultamento del corrispettivo e, pertanto,detta sanzione è applicabile anche quando il corri-spettivo dichiarato sia di misura uguale o superio-re ai parametri catastali, e quindi anche quandosarebbe escluso l'accertamento di valore da partedell'ufficio (Cassazione 28 ottobre 2000 n. 14250e 24 luglio 2002 n. 10808).

Inoltre lo Stato, a garanzia di quanto gli spettain conseguenza dell'accertato occultamento, gode

di privilegio sugli immobili oggetto di compraven-dita (art. 2772 c.c.), con la conseguenza che gliimmobili stessi possono essere espropriati, a sod-disfacimento del menzionato credito d'imposta,anche nei confronti del terzo acquirente.

22.. SSANZIONI PER MANCATA DICHIARAZIONEDELLE PLUSVALENZE

Si può arrivare al reato di frode fiscale. LoStato prevede in determinati casi (ad esempio,vendita di terreno edificabile, o di terreno lottizza-to; vendita di altri immobili nei cinque anni dal loroacquisto) la tassazione della plusvalenza, ovvero-sia del valore che risulta dalla differenza tra il prez-zo di acquisto e relative spese e il prezzo di riven-dita. A tal fine, ovviamente, la plusvalenza va inclu-sa nella dichiarazione dei redditi (art. 81, D.P.R.917/1986), denunziando però il prezzo effettiva-mente pattuito, e non quello - eventualmente infe-riore - dichiarato in atto.

Se, quindi, il privato anche nella dichiarazione deiredditi dichiara un prezzo inferiore (e quindi lo simu-la), l'eventuale simulazione del prezzo può essere fat-ta valere dal fisco ai fini dell'accertamento delleimposte sui redditi (Cassazione, 27 luglio 1993 n.8392) e, se viene provata, comporta l'applicazionedelle sanzioni previste per omessa o insufficientedichiarazione dei redditi delle persone fisiche (san-zione amministrativa dal 100% al 200% della mag-giore imposta dovuta, ex art. 1, comma 2, del D. Lgs.18 dicembre 1997 n. 471) o per omessa o insuffi-ciente dichiarazione ai fini I.V.A. (sanzione ammini-strativa dal 100 % al 200 % della differenza di impo-sta ex art. 5, comma 4, del D. Lgs. 471/1997). Nonsolo: nei casi più gravi può addirittura configurarsi ilreato di frode fiscale (Corte di Cassazione penale 12maggio 1999 e 1 ottobre 1996; ora articoli 3 e 4 delD. Lgs. 10 marzo 2000 n. 74).

Il prezzo nella compravendita:dichiarare al notaio quello vero

Le conseguenzedella dichiarazionein atto pubblicodi un prezzo inferiorealla realtà.

a cura delConsiglio NNotariledi Padova

Il Comitato interregionale dei Consigli notari-li delle Tre Venezie ha recentemente promossouna iniziativa volta a promuovere una maggioreinformazione e consapevolezza circa le proble-matiche e le conseguenze di natura fiscale (manon solo) relative all’annosa questione delladichiarazione del prezzo negli atti di compraven-dita immobiliare, in particolar modo quando sia-

no collegati anche ad operazioni di mutuo.Facendo propria tale iniziativa, il Consiglio

Notarile di Padova ha diffuso un opuscolo infor-mativo per ottenere un maggiore coordinamentotra tutti i soggetti interessati al problema. Ne dia-mo conto nel testo che segue, gentilmente invia-to dal presidente del Consiglio notaio NicolaMaffei.

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20 maggio 2005Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova

CONSIGLIO NOTARILE

33.. IIMPOSSIBILITÀ DI DETRARRE INTEGRAL-MENTE GLI IINTERESSI PASSIVI NEI MUTUI PERACQUISTO DELL''ABITAZIONE PRINCIPALE

Si possono detrarre solo in misura corrispon-dente al prezzo dichiarato. L'art. 13 bis, comma 1,lettera b), del D.P.R. 22 dicembre 1986 n. 917 pre-vede la detrazione dal reddito delle persone fisichedegli interessi passivi dei mutui ipotecari contrattiper l'acquisto dell'unità immobiliare da adibire adabitazione principale. La detrazione spetta peròesclusivamente per l'importo del mutuo corrispon-dente al prezzo dichiarato nella compravendita.Laddove quindi si dichiari un prezzo inferiore aquello reale, la detrazione spetterà solo fino all'im-porto dichiarato e ciò con evidente svantaggioeconomico per l'acquirente.

Quindi, per fare un esempio, a fronte di unmutuo di 100 e di una compravendita stipulata per80, gli interessi potranno essere scaricati sino ad80 perdendo così il beneficio per i rimanenti 20.

44.. MMUTUI FONDIARI

Finanziabilità limitata all'80% del valore. Inmateria di mutui fondiari la disciplina relativa allaloro concessione prevede una finanziabilità limita-ta. L'ammontare massimo che tali finanziamentipossono raggiungere, in relazione al valore deibeni ipotecati, è fissato nell'80% del valore stessoo, in presenza di particolari condizioni, nel 100%(per cui per un immobile, magari nuovo, compra-venduto per 100.000 Euro si può ottenere al mas-simo un mutuo di 80.000 Euro o, in presenza diparticolari condizioni, di 100.000 Euro).

Da ciò consegue che è sicuro indizio di occul-tamento di corrispettivo, con conseguente applica-zione delle sanzioni di cui al punto 1), la contem-poranea stipulazione di un mutuo fondiario e di unacompravendita con un prezzo inferiore al mutuostesso.

55.. SSANZIONI PREVISTE DALLA NORMATIVAANTIRICICLAGGIO

Sanzioni pecuniarie fino al 40% dell'importotrasferito. Se il prezzo (o la parte di esso nondichiarata in atto) viene pagato in contanti (ovverocon assegni trasferibili, anche frazionati) e l'im-porto del corrispettivo totale pagato attraversoqueste modalità supera la somma di euro 12.500,sono applicabili le sanzioni previste dalla normati-va antiriciclaggio (art. 1 del D.L. 3 maggio 1991 n.143, convertito in legge 5 luglio 1991 n. 197). Ciòcomporta, in concreto, la possibile applicazione diuna sanzione amministrativa pecuniaria fino al 40per cento dell'importo pagato con le modalità dicui sopra. A ciò si aggiunga che, laddove il paga-mento del cosiddetto nero avvenga con assegni,c'è il rischio di eventuali ulteriori accertamenti ban-cari da parte del fisco, il quale potrà irrogare lasanzione per l'occultamento di corrispettivo (v.sopra 1).

66.. PPRELAZIONE LEGALE E DIRITTO DI RISCATTO

Vengono esercitati al prezzo dichiarato in atto.In certi casi la legge prevede un diritto di prelazio-ne a favore di determinate persone (si pensi allaprelazione artistica in caso di alienazione di beniculturali; alla prelazione del conduttore in caso dilocazione di immobile adibito ad uso commercialeo simile, o nella ipotesi di immobile adibito ad usoabitativo in caso di disdetta alla prima scadenza ericorrendo determinate condizioni previste dallalegge, ecc.). Ove si proceda alla vendita di tali beniviolando il diritto di prelazione, il titolare di dettodiritto può riscattare l'immobile nei confronti del-l'acquirente al prezzo dichiarato nell'atto di com-pravendita: con la conseguenza che l'acquirentesarà privato del diritto di proprietà sul bene acqui-stato, ricevendo in cambio esclusivamente il prez-zo dichiarato in atto e non ricevendo invece la dif-ferenza rispetto al vero prezzo pagato (vedi, tra lealtre, Cassazione 5 marzo 2002 n. 3175).

77.. AAZIONE REVOCATORIA IN CASO DI FALLIMENTO

Se il venditore fallisce, il compratore può, almassimo, vedersi restituire solo il prezzo dichiara-to. Qualora in una compravendita venga dichiaratoun prezzo inferiore a quello reale e successiva-mente il venditore fallisca, il curatore fallimentareo i creditori possono ottenere, a determinate con-dizioni ed entro il termine massimo di due anni, larevoca degli atti compiuti dal venditore fallito (art.2901 c. c.; art. 67 legge fallimentare) e quindi sot-trarre all'acquirente il bene da lui acquistato. Unadelle condizioni in presenza delle quali scatta larevoca dell'acquisto è la conoscenza da parte delcompratore dell'insolvenza del venditore. Taleconoscenza si presume quando il valore di quantovenduto supera notevolmente il prezzo dichiaratoin atto (in tal caso il termine per l'azione revoca-toria è di due anni dal compimento dell'atto, men-

Il dichiarare in attoun corrispettivoinferiore al prezzo realecomporta delleconseguenze dannoseper lo Stato:infatti è sulla basedel valore dichiaratoche vengono calcolatee percepite le impostedovute allo Stato,il quale quindi, nel caso di occultamento,riceve menodi quanto gli spetta.

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21Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padovamaggio 2005

CONSIGLIO NOTARILE

tre in caso di corrispettivo adeguato non vi e' lasuddetta presunzione di frode ed inoltre è ridottoad un solo anno il periodo durante il quale l'acqui-rente corre il rischio di perdere il bene acquistato).Ovviamente, in tali casi, al compratore non rimaneche insinuarsi nel fallimento e far valere il propriocredito, che è pari all'importo dichiarato nell'atto divendita e non all'importo effettivo (Cassazione 15settembre 2000 n. 12172). Ove poi, al di fuori del-l'ipotesi di fallimento, l'acquirente sia consapevoledel pregiudizio arrecato al creditore, l'azione revo-catoria prevista dall'ari 2901 c.c. non si prescriveprima di cinque anni dalla data dell'atto (art. 2903del codice civile).

88.. RRESTITUZIONE DEL PREZZO IN CASO DIRISOLUZIONE

È solo quello dichiarato in atto. Se malaugura-tamente il contratto dovesse essere risolto, rescis-so, annullato, ecc. (ad esempio, in caso di ina-dempimento del venditore: si pensi all'ipotesi diimmobile gravato da ipoteche o privilegi, o su cuisi scoprano diritti di terzi), il compratore potràottenere la restituzione del solo prezzo dichiaratoin atto, a meno che non provi di aver pattuito epagato una somma superiore. Il che può esseredifficile, se non impossibile, e comunque costoso.

99.. CCOONNSSEEGGUUEENNZZEE PPEERR CCOONNSSUULLEENNTTII EE MMEEDDIIAATTOORRII

Il consiglio equivale a concorso nel reato. Iproblemi e le sanzioni ci sono anche per tutti colo-ro che suggeriscano, o consiglino, il comporta-mento del contribuente nel senso di indirizzarequest'ultimo ad evadere un'imposta: in tal caso siconfigura il concorso nella violazione amministrati-va tributaria (ex art. 9 del D. Lgs. 18 dicembre1997 n. 472) e si applica la relativa sanzione.

Inoltre, la persona che, nell'esercizio di un'atti-vità di consulenza, come sopra precisato, induca ilcontribuente in errore incolpevole può assumereanche la veste di autore mediato della violazione tri-butaria (art. 10 del D. Lgs. 18 dicembre 1997 n.472 e si veda la Circolare del Ministero delle Finanzen. 180/E in data 10 luglio 1998). Ricorrendo i pre-supposti del reato di frode fiscale, potrebbe confi-gurarsi, in alcuni casi, anche un concorso nel reatomedesimo da parte dei suddetti consulenti.

CCOONNCCLLUUSSIIOONNEE

Pertanto, in conclusione, l'unico comportamen-to che si consiglia di tenere è quello di dichiararein atto l'intero prezzo pattuito, il che certo a voltepuò comportare maggiori spese nell'immediato mache, nel tempo, "paga" in termini di certezza del-l'acquisto e di serenità.

L'unico comportamentoche si consiglia di tenereè quello di dichiararein attol'intero prezzo pattuito,il che può comportaremaggiori spesenell'immediato ma che,nel tempo, "paga"in termini di certezzadell'acquisto e di serenità.

Stefano LLaurettaTencarola di Selvazzano (Pd)0498687101 - [email protected] 2004, 72/100. Nel 2002 stage pressola Provincia di Padova e nel 2004 stage pressouno studio specializzato in "direzione cantiere edesperto cad".

Alessia SServadiovia Parigi 3/C, Vigonza (Pd) [email protected] 2001, 74/100. Ho collaborato per treanni presso uno studio di architettura.

Alessia PPompili3331393372 - [email protected]

Diploma 1999, 81/100. Mi occupo di stime,progettazione d'interni; disegni in autocad diprogetti di massima, definitivi, esecutivi, Legge13/89; espletamento pratiche comunali, compu-ti metrici analitici ed estimativi; contabilità, fat-ture, studi di settore, archivio.Impiego per crescita professionale.

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22 maggio 2005Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova

LA PROFESSIONE CHE CAMBIA

Parte di un’offerta pubblicitariaarrivata all’autorementre era intento a scriverel’articolo sulla privacy.

Per la privacyla questione saràcome per il computer:l'inizio sarà duroma poi non sapremopiù farne a menosia in terminidi operativitàche di sicurezza.

di Nico Peggeconsigliere

Nel piccolo ufficio in cui lavoro, mentre stavoapprontando la fastidiosa informativa sullaPrivacy, mi arriva l'ennesima telefonata del

gestore telefonico che, con una suadente vocefemminile, mi invitava a cambiare gestore, appro-fittando dell'eccezionale offerta del momento. Im-maginate uno che sta per scoppiare e, invece, ri-sponde con flemma professionale, che il gestoreche ha lo soddisfa e non lo vuole cambiare.

Mi chiedo: ma come si permettono queste so-cietà di infastidire il prossimo come e dove vo-gliono?! C'è o non c'è la Privacy?! Questa Pri-vacy la dobbiamo fare solo noi Geometri, noi chenon telefoniamo ai clienti, anzi sono loro a telefo-narci? E poi, continuando, vi è mai capitato diricevere telefonate ad ora di pranzo per promo-zioni di arance, surgelati, olio, vino, formaggi,specialità alimentari? Lasciando il fax accesso, visono arrivate pagine di offerte di cartucce perstampanti, computer assemblati, corsi per word,excel, Cad, inglese? E la vostra casella di postaelettronica non è per caso sempre piena di mes-saggi indesiderati?! Più di qualche volta mi sonodetto che tutta questa elettronica non è un granbene per l'umanità; non si può perdere una mon-tagna di tempo con telefonate inutili e fastidioseo per pulire il computer. Ci occorrerebbe un qual-cosa che regolasse il sistema telematico, altri-menti se tutte le migliaia di attività economiche,che sicuramente hanno bisogno di vendere, cimartellassero con le loro strategie di mercato,creerebbero un mondo di psicopatici, con gravedanno al sistema sanitario nazionale. Sia quindibenvenuta la Privacy. Se qualcuno vuole prender-si la briga di denunciare qualche “inopportuno”,studiandosi questa legge, trova il modo per far-lo.

SSCOPO DELLA PPRIVACY

È una direttiva europea cui il legislatore ita-liano ha dovuto adeguarsi. I saggi politici europeihanno intravisto nell'evoluzione economica co-munitaria il futuro digitale dell'Europa e del mon-do. Sembra una cosa facile da capire, ma non ècosì semplice affermare con indiscussa certezzache, in un futuro non molto lontano, sarà tuttodigitale e a video! Avete mai visto negli sceneg-giati o nei film di fantascienza qualcuno usarecarta, penna e calamaio? Per capire dove ci por-terà questa legge, bisogna essere favorevolmen-te lungimiranti e non disfattisti. Scorrendo la sto-ria evolutiva dell'uomo, ci si rende conto che ilfuturo sarà sicuramente meno faticoso, ma ri-

chiederà più sforzo mentale. Un esempio? Vorreiproprio vedere chi ritornerebbe a disegnare sultavolo da disegno su lucido e con la china! Maquanto bello è il comando “copia ed incolla” e“modifica”; per non parlare poi del comando “sal-va col nome”! Però all'inizio eravamo quasi tuttiinfastiditi da questa nuova tecnologia. Per la pri-vacy la questione è la stessa: l'inizio sarà duroma poi non sapremo più farne a meno sia in ter-mini di operatività che di sicurezza.

Dal 1° gennaio 2006 (il D. lgs. sta per esserpubblicato sulla Gazzetta Ufficiale) tutti i docu-menti con la Pubblica Amministrazione sarannoin forma digitale, così pure, a breve, i rapporticon ditte, banche, e colleghi. Bisognerà organiz-zare l'ufficio in maniera funzionale, efficace edefficiente e programmare, in un lasco di tempostrettamente individuale, gli aggiornamenti esostituzioni che saranno necessari sia in materiadi macchine che di programmi.

E qui, per molti, spunta un dubbio lacerante:e se dopo aver speso un sacco di soldi permodernizzarsi, il lavoro non arriva? È evidenteche non si tratta di buttare via tutta la vecchiaattrezzatura e di ripartire da zero. Si tratta primadi tutto di immaginarsi il proprio ufficio come untutto organizzato e perfettamente operante perogni incarico di lavoro di nostra competenza;conservare quello tuttora funzionante, vedere poila parte vulnerabile e prossima all'eliminazione, equindi programmare nel tempo tutto quello chenecessita per arrivare al proprio scopo profes-sionale ed anche a norma di legge sulla Privacy.In ogni caso non è questione di aver lavoro o no,perché tutto funzionerà col digitale! E dato chetutto funzionerà col digitale, ecco la legge chepermetterà di lavorare con regole intelligenti cherispettano la persona umana, e punendo i furbiche sguazzano nel mercato selvaggio. Certamen-te a qualche collega sarà venuto immediatamen-

Privacy, bella legge...ma ai geometri cosa serve?

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23Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padovamaggio 2005

LA PROFESSIONE CHE CAMBIAte in testa: ma chi la farà rispettare?

IIL GGARANTE DELLA PPRIVACY

Questa è una legge del terzo millennio, unalegge completamente nuova sia come strutturache come finalità di intenti. Spiegarla in poche ri-ghe per una rivista è controproducente perché sirischia di creare un mucchio di dubbi e di frain-tendimenti. Basti dire che ha l'ambizione di nor-mare a grandi linee i rapporti deontologici fra tut-ti i componenti della società. La gestione è affi-data a una struttura piramidale autonoma, la qua-le può legiferare, approvare regolamenti, sanzio-nare, chiedere spiegazioni, ricevere denunce,dare risposte a tutti noi in tempo reale (magarifosse così anche per il Catasto!).

UUTOPIA O FUTURO??La novità più bella è data dall'articolo 12 che

così recita: “Il Garante promuove nell'ambito del-le categorie interessate nell'osservanza del prin-cipio della rappresentatività e tenendo conto deicriteri direttivi delle raccomandazioni del Consi-glio d'Europa sul trattamento dei dati personali,la sottoscrizione dei codici di deontologia e dibuona condotta per determinati settori, ne verifi-ca la conformità alle leggi e ai regolamenti ancheattraverso l'esame di osservazioni di soggettiinteressati e contribuisce a garantirne la diffusio-ne e il rispetto”.

Ma pensate voi se, ad esempio, nella cosid-detta legge sul condono edilizio, ci fosse stato“un articolo 12” che dicesse pressappoco così:questa è la legge statale, ma voi professionisti,che fate le pratiche edilizie, volete darci una vo-stra proposta operativa il più semplificata possi-bile per sanare situazioni illegali senza sindacaresulla sanzione pecuniaria?!

Un altro caso potrebbe essere la prossima ri-forma del Catasto. Se il legislatore dicesse: que-sta è la legge statale, ma voi geometri che ope-rate tutti i giorni negli uffici catastali e che quin-di conoscete tutte le varie problematiche, voletevoi inserire proposte organiche, funzionali ed on-nicomprensive sulla gestione dei beni immobilidello stato italiano senza voler mettere bocca sul-l'imposizione fiscale e sulle eventuali sanzioni perevasione fiscale?

Utopia? O futuro! Intanto l'inizio ci viene datodalla legge sulla Privacy e il nostro Consiglio Na-zionale dovrebbe prendere al volo questa oppor-tunità di farci distinguere delle altre categorieprofessionali e fare una nostra legge sulla Priva-cy, delimitando le responsabilità del geometraprofessionista che ora, con questa legge generi-ca (e non può essere altrimenti), è soggetto a ri-catti e a sanzioni fuori luogo. Guarda caso, i gior-nalisti, i più soggetti a denunce per la violazionesulla Privacy, si sono fatti il loro Codice, che ègià stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

Dal 1° gennaio 2006tutti i documenticon la PubblicaAmministrazionesaranno in forma digitale,così pure, a breve,i rapporti con ditte,banche, e colleghi. Bisognerà organizzarel'ufficioin maniera funzionale,efficace ed efficiente.

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24 maggio 2005Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova

INDICATORI

AANNNNII CCOOEEFFFFIICCIIEENNTTII

CCOOEEFFFFIICCIIEENNTTII PPEERR TTRRAADDUURRRREE VVAALLOORRII MMOONNEETTAARRII IINN VVAALLOORRII DDEELL 22000044

11886611 77..881166,,0055224462 7.768,682463 8.001,4519 64 8.227,4236 65 8.367,0535

11886666 88..228800,,5577224467 8.082,1728 68 7.768,682469 7.721,8831 70 7.611,8325

11887711 77..338833,,8822883372 6.533,295673 6.162,6567 74 6.017,9934 75 7.027,5910

11887766 66..664411,,66119977 77 6.383,6285 78 6.627,8831 79 6.711,1654 80 6.473,9020

11888811 66..992211,,3344223382 7.089,782183 7.324,757784 7.469,8869

85 7.308,053611888866 77..331166,,33996611

87 7.333,138488 7.241,992189 7.121,292290 6.876,7843

11889911 66..889988,,9999114492 6.958,917593 7.113,388594 7.145,109395 7.185,1603

11889966 77..221177,,5522559997 7.233,818398 7.185,160399 7.299,7301

900 7.266,624711990011 77..225588,,33995522

02 7.308,053603 7.097,633404 7.012,213305 7.004,5497

11990066 66..887766,,7788443307 6.566,765408 6.634,7443

09 6.825,519710 6.641,6197

11991111 66..448800,,4444779912 6.422,007013 6.409,163014 6.409,163015 5.989,8720

11991166 44..778866,,5522995517 3.383,929818 2.426,794019 2.390,586720 1.819,2345

11992211 11..553377,,7700771122 1.546,986023 1.555,999824 1.503,087025 1.338,0299

11992266 11..224400,,4400331127 1.356,723828 1.463,947729 1.440,908930 1.488,0806

11993311 11..664477,,1177663332 1.691,5183

33 1.797,801734 1.895,641235 1.869,1056

11993366 11..773377,,8844225537 1.587,605438 1.474,387639 1.412,020940 1.209,9609

11994411 11004455,,77111100 42 904,7379 43 539,4918 44 121,3995 45 61,6384

11994466 5522,,22227766 47 32,2271 48 30,4374 49 29,997750 30,4060

11995511 2277,,7711441152 26,5847 53 26,076954 25,394255 24,7008

11995566 2233,,55330000

57 23,084258 22,028859 22,121360 21,5491

11996611 2200,,9933770062 19,921163 18,528464 17,491365 16,7630

11996666 1166,,4433441167 16,111868 15,909169 15,474670 14,7259

11997711 1144,,0022446672 13,278573 12,030974 10,072475 8,5965

11997766 77,,3377777777 6,247078 5,555579 4,800180 3,9622

11998811 33,,3333880082 2,869183 2,495184 2,256485 2,0777

11998866 11,,9955883387 1,871888 1,783589 1,672990 1,5767

11999911 11,,4488118892 1,405793 1,349194 1,298095 1,2320

11999966 11,,1188558897 1,165698 1,145099 1,1272

2000 1,099022000011 11,,00770044

02 1,045003 1,019904 1,0000

AANNNNII CCOOEEFFFFIICCIIEENNTTII AANNNNII CCOOEEFFFFIICCIIEENNTTII AANNNNII CCOOEEFFFFIICCIIEENNTTII AANNNNII CCOOEEFFFFIICCIIEENNTTII AANNNNII CCOOEEFFFFIICCIIEENNTTII

Qualora la cifra originaria sia espressa in lire, mentre la cifra rivalutata debba essere espressa in euro, occorrerà effettuare prima la rivalutazione(moltiplicando per l'apposito coefficiente) e successivamente la conversione in euro (divisione per 1936,27); al contrario, se la cifra di partenza siaespressa in euro, la cifra rivalutata, con il coefficiente delle tavole, risulterà anch'essa in euro e quindi se occorresse esprimerla in lire sarà neces-saria l'operazione inversa (moltiplicazione per 1936,27).Origine: http://www.istat.it/DATI/Rivalutazi/val_lira2001.htm

IINNDDIICCII NNAAZZIIOONNAALLII DDEEII PPRREEZZZZII AALL CCOONNSSUUMMOO NNEELL 22000044

In aprile 2005 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operaie impiegati è stato = 124,9.Variazione percentuale rispetto al mese precedente = +0,3;Variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell'anno precedente = +1,7; Variazione percentuale rispetto allo stesso mese di due anni precedenti = +3,7.L'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, alnetto dei consumi di tabacchi, viene utilizzato anche per le rivalutazioni dei ca-noni di affitto e degli assegni di mantenimento.Tale indice si pubblica sulla G.U. ai sensi dell'art. 81 della legge 27 luglio 1978,n. 392.Indici aggiornati in: http://www.istat.it/DATI/Rivalutazi/riv.htm

COOSSTTOO DDII CCOOSSTTRRUUZZIIOONNEE DDII UUNN FFAABBBBRRIICCAATTOO RREESSIIDDEENNZZIIAALLEE

L’indice generale del costo di costruzione di un fabbricato residenziale nel 2004(base: 2000=100) è stato 114,0.In dettaglio, l’indice del costo della manodopera è stato 115,4, indice dei mate-riali 112,8, l’indice dei trasporti e noli 113,6.L’indice di prezzi al consumo in generale è stato 124,7.Fonte Istat. (http://sitis.istat.it/sitis/jsp/centraleSIT.jsp)

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25Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padovamaggio 2005

PREVIDENZA

Cassa Geometri: è il momentodella dichiarazione annuale

Scadenza utileper la presentazione delmodello 17/05:15 settembre 2005.

Sono in consegna da parte della Cassa ItalianaPrevidenza ed Assistenza Geometri le comu-nicazioni annuali (mod. 17/05) relativamente

ai redditi e volume I.V.A. prodotti ai fini professio-nali nell'anno 2004.

LLA COMUNICAZIONE ANNUALE

Tutti ggli iiscritti aalla CCassa, indipendentementedal conseguimento o meno di redditi professiona-li, devono effettuare obbligatoriamente una comu-nicazione annuale alla Cassa di Previdenza spe-cificando i redditi (anche se nulli) conseguiti nel-l'anno precedente ed entro la stessa data devonoessere effettuati gli eventuali versamenti a con-guaglio rispetto i minimi riscossi tramite bollettinibancari MA.V; per i nuovi iscritti dell'anno 2005l'obbligo della comunicazione decorre a partire dal-l'anno 2006.

Tale comunicazione deve essere effettuata suapposito modello (Mod. 17) che normalmente vie-ne inviato per posta e che, se non pervenuto, deveessere ritirato presso il Collegio oppure può esse-re scaricato dal sito Internet della Cassa Geometriwww.cassageometri.it.- Sezione Moduli.

Coloro i quali nel corso dell'anno 2004 hannoprovveduto ad inviare l'autocertificazione di non e-sercizio dell'attività professionale ai sensi dell'art.5 dello Statuto e della Delibera Consiliare n. 2/03,ovvero sono stati cancellati dall'Albo, acquisendola posizione giuridica IA e CA riceveranno un mo-dello 17 semplificato con scadenza il 02/12/2005.Il mancato invio dello stesso comporterà l'automa-tica iscrizione alla Cassa per l'anno di competenza.

La comunicazione deve essere o consegnata alCollegio o inviata tramite raccomandata al Collegiood alla Cassa, o trasmessa in via telematica entroil 15 settembre dell'anno successivo all'iscrizione,pena pesanti sanzioni. Anche quest'anno è previstala possibilità di rateizzare il pagamento dell'ecce-denza del solo contributo soggettivo dovuto in au-toliquidazione entro il 15/9/2005, termine di pre-sentazione del modello 17/2005 (1° rata 50%) edentro il 15/12/2005 (2° rata 50%).

L'importo della 2° rata dovrà essere moltipli-cato per il coefficiente di maggiorazione 1,015%(6% in ragione di anno). I versamenti rateizzati omeno dovranno essere effettuati utilizzando gliappositi bollettini di conto corrente postale pre-stampati con l'indicazione 1^ e 2^ rata od unicasoluzione. L'importo della 2° rata dovrà esseremoltiplicato per il coefficiente di maggiorazione1.015 ( 6% in ragione di anno).

IIL PAGAMENTO

Il pagamento in due soluzioni, è consentito uni-camente nell'ipotesi in cui il modello 17 venga pre-sentato entro il termine di scadenza (15.9.2005)unitamente al pagamento della prima rata.

La comunicazione potrà essere effettuataanche tramite internet direttamente dagli iscritti inquanto sono state recapitate le relative passworddi accesso alla propria posizione.

Gli eventuali pagamenti, anche in caso di ra-teizzazione, potranno essere eseguiti oltre che conla carta di credito con la maggiorazione dello0.005, anche con sistemi informatici di pagamen-to bancari (Bonifico - RID).

Per informazioni al riguardo, consultare il sitodella Cassa: www.cassageometri.it o la Segreteriadel Collegio.

Coloro che intendono usufruire del servizio diricevimento presso la Segreteria del Collegiopotranno avvalersi secondo il calendario di segui-to riportato.

Si evidenzia che il servizio messo in atto dalCollegio fornirà ccalcoli ppreventivi ddel ccontributodovuto; pertanto gli interessati dovranno presen-tarsi con la dichiarazione già preventivamentecompilata.

CCALENDARIO CONSEGNA

Mese ddi aagostodal giorno 01 al giorno 05 e dal giorno 24 al gior-no 31, dal lunedì al venerdì, dalle ore 09.00 alleore 12.30.Chiusura totale per ferie estive: dall'8 agosto al 23agosto compresi.Mese ddi ssettembredal giorno 01 al giorno 15, dal lunedì al venerdì,dalle ore 09.00 alle ore 12.30 e dalle ore 15.00alle ore 18.00.

Si ricorda che la comunicazione può essereeffettuata anche on line tramite internet sul sitodella cassa geometri www.cassageometri.it diret-tamente dagli iscritti.

Si invitano coloro che hanno reddito ed impo-nibile iva pari ad euro zero, ed intendono avvaler-si del servizio del collegio, di anticipare la presen-tazione della dichiarazione in modo da non sovrac-caricare la struttura durante gli ultimi giorni.

Referente: sig.ra Stefania Forzan c/o Collegio -Tel: 049/8757788 - Fax: 049/661124

E-mail: [email protected]

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26 maggio 2005Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova

INFORMAZIONI

Catasto. La bonifica dei titoli non codificatiÈ in fase di studio a cura dell'Agenzia del Ter-

ritorio di Padova l'allineamento della banca dati ca-tastale di Padova, in particolare per la bonifica deititoli non codificati. Infatti con l'automazione di tut-te le procedure per la registrazione e trascrizionedegli atti, sono stati codificati i diritti reali sugli im-mobili. A questa codifica però non risultano con-formi le vecchie intestazioni. La scheda dell'allinea-mento delle intestazioni è stata predisposta dal geo-metra Piergiorgio Agnolin. La geometra SimonettaCeconello, presidente della Commissione Interordiniper le Tematiche Catastali, collabora alla sperimen-tazione delle procedure.

Nella scheda sono stati raccolti diversi esempidi intestazioni catastali non più in linea con la codi-fica delle titolarità. Sono intestazioni quindi chenecessitano di un intervento di bonifica e di allinea-mento preventivo all'invio telematico dell'Adempi-mento Unico o alla presentazione di successive de-nunce catastali. La proposta, che richiede la colla-borazione di Notai e Professionisti, consiste nel pre-disporre un file con il programma Voltura 1.0, edinviarlo all'Ufficio per la registrazione. Trattandosi diuna rettifica dell'intestazione all'attualità, due sono ipunti fermi di questa attività di normalizzazione e dibonifica delle titolarità: le modifiche devono essere

riferite all'intestazione dell'ultimo atto registrato;non possono essere inoltrate volture di atti maidepositati in catasto (queste ricadono nel consuetoiter di presentazione delle domande di voltura allosportello con pagamento dei relativi tributi).

Le ragioni di questa bonifica preventiva risiedonotutte nell'obiettivo di fornire all'utenza ed ai clientichiarezza ed esattezza nelle intestazioni catastali oltreche a "spianare" la strada verso le successive re-gistrazioni automatiche dell'Adempimento Unico rela-tivo agli atti notarili, e per l'invio telematico delle pra-tiche Docfa e Voltura relativo alle pratiche catastali.La scheda è scaricabile dal sito www.geometri.pd.it

Consulenze presso il CollegioPer avere una consulenza gratuita occorre telefonare al Collegio (0498757788) e prendere appuntamento.

Consulenza ffiscaleIl ragioniere Giancarlo Noventa è a disposizione per consulenze in materiafiscale e tributaria il primo giovedì di ogni mese dalle ore 12 alle ore 13.

Consulenza llegaleL’avvocato Giovanni Maffei è a disposizione per consulenze di caratterelegale tutti i giovedì dalle ore 12 alle ore 13.

Consulenza llegale ee ssicurezzaL’avvocato Giovanni Scudier è a disposizione per consulenze di caratte-re legale sulla sicurezza in giorni da concordare.

Consulenza pparcelleUn membro della Commissione parcelle è a disposizione per consulen-ze riguardanti le parcelle e l’applicazione della tariffa al martedì dalle ore12 alle ore 13.30.

Consulenza CCassa ddi PPrevidenzaLe informazioni relative alla Cassa di Previdenza potranno essere assun-te dagli iscritti nel giorno di lunedì dalle ore 10 alle ore 12.

OOssppiittaalliittàà ggrraaddiittaa ssuu PPiittaaggoorraa

I geometri e i tecnici che operanonel territorio possono inviarealla redazione di “Pitagora”articoli, materiale fotografico o grafico,

per l’eventuale pubblicazione.I loro contributi sono assai graditi.Sarà nostra cura contattarliper l’accettazione e/o la modificadel materiale.E-mail: [email protected]

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27Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padovamaggio 2005

INFORMAZIONI

Varianti al Piano Regolatore Generale

La documentazione può essere visionata presso l’Uf-ficio Urbanistica della Provincia di Padova, piazza Bar-della, 2, Padova, e presso i Comuni interessati. Chiun-que può presentare osservazioni entro un termine (20

o 30 giorni successivi all’ultimo giorno di deposito) daverificare per singolo comune. Informazioni:http://portale.provincia.padova.it/portal/aree_tema-tiche/sviluppo_territorio.

Comune periodo di pubblicazioneCARMIGNANO DI BRENTA dal 18 maggio 2005 al 28 maggio 2005DUE CARRARE (2) dal 18 maggio 2005 al 28 maggio 2005GRANTORTO dal 16 aprile 2005 al 16 maggio 2005MONSELICE dal 18 aprile 2005 al 18 maggio 2005SAN GIORGIO DELLE PERTICHE dal 28 aprile 2005 al 28 maggio 2005SOLESINO dal 10 maggio 2005 al 20 maggio 2005SOLESINO dal 10 maggio 2005 al 20 maggio 2005VIGONZA (3) dal 18 maggio 2005 al 28 maggio 2005VIGONZA (2) dal 18 maggio 2005 al 17 giugno 2005

A rischio lo sconto sui mutui per la prima casaCircolare Ministeriale Economia e Finanze 20aprile 2005, n. 15/E

La circolare in questione ha fornito chiari-menti in merito alla possibilità di detrarre dal-l'imposta lorda un importo pari al 19% degli inte-ressi passivi, e relativi oneri accessori, nonché lequote di rivalutazione dipendenti da clausole diindicizzazione pagati in dipendenza di mutuigarantiti da ipoteca su immobili contratti per l'ac-quisto dell'immobile da utilizzare come abitazio-ne principale entro un anno dall'acquisto per unimporto pari a euro 3615,20. In caso di mutuoche eccede sul costo sostenuto per l'acquisto

(comprensivo di spese notarili e oneri accessori)l'agevolazione deve essere limitata al costo d'ac-quisto, risultante dalla sommatoria del valore del-l'immobile indicato nel rogito, e degli altri oneriaccessori, documentati, connessi all'acquistodell'immobile.

In caso di mutuo contratto per l'acquisto diun immobile soggetto a ristrutturazione edilizia,provata dalla relativa concessione edilizia, perusufruire della detrazione degli interessi passivi,la casa dovrà essere abitata entro due anni dal-l'acquisto. L'assicurazione dell'immobile non èritenuta onere accessorio del mutuo.

La produzione nelle costruzioniNel mese di marzo l'Istat ha diffuso le stime

dell'indice trimestrale - IV trimestre 2004 - dellaproduzione nelle costruzioni, la cui pubblicazioneè stata avviata di recente come prevede ilRegolamento del Consiglio europeo (n. 1165/98)sulle statistiche congiunturali.

Nel periodo considerato l'indice della produ-zione nel settore delle costruzioni con base2000=100 è risultato pari a 122,9, con una cre-scita del 5,3 per cento rispetto al quarto trime-stre del 2003. L'indice corretto per i giorni lavo-rativi ha segnato, nel medesimo confronto tem-

porale, un incremento del 4,9 per cento.Confrontando la media del 2004 con quella del2003, l'indice grezzo ha registrato una crescitadel 3,8 per cento e quello corretto per i giornilavorativi un aumento del 3,2 per cento. L'indicedestagionalizzato è risultato pari a 118,1 segnan-do una diminuzione, rispetto al trimestre prece-dente, dello 0,8 per cento.

Canone agevolato: decadenza agevolazioni fiscaliL'Agenzia delle entrate, con la risoluzione n.

44/E del 7.4.2005, ha precisato che le agevola-zioni fiscali ai fini Irpef previste dall'art. 8 dellaL. 431/1998 per le locazioni di abitazioni a cano-ne convenzionato decadono qualora il comunenon sia presente nell'elenco di quelli consideratiad alta tensione abitativa.

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Comunicazioni del Collegioper posta elettronica

Informiamo i colleghi iscrit-ti al nostro Collegio che dal 1luglio 2005 le comunicazionidella nostra segreteria verran-no inviate solamente tramiteposta elettronica, eccezionefatta per quelle istituzionali(convocazione assemblee, ele-zioni) che saranno spediteanche in formato cartaceo.Questa decisione è stata presain considerazione dell'ec-cessiva spesa che comportal'invio postale delle molteinformative riguardanti l'atti-vità del Collegio e della ormaicapillare diffusione dell'e-mailnegli studi professionali. Gli

investimenti operati dalCollegio nel creare una ade-guata rete telematica, affinchépossa essere fornito questoservizio con efficienza ed affi-dabilità, sono stati un ulteriorestimolo a compiere il passag-gio. Senza dubbio questamodalità di comunicazionerisulterà per tutti più veloce ecomoda.

Invitiamo pertanto i colleghia controllare costantemente lapropria casella di posta elettro-nica per ricevere le nostrecomunicazioni e a inviarcieventuali modifiche del proprioindirizzo elettronico.

28 maggio 2005Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova

L’ALBO PROFESSIONALE / VARIAZIONI

L’ALBO PROFESSIONALE / PRATICANTI

SEDUTA DDI CCONSIGLIO DDEL 112.04.2005

Iscrizioni Tomasello Enrico 4242 Villa del ConteMorandin Ronny 4243 Villa del ConteVeronese Monica 4244 EsteFrasson Massimiliano 4245 Selvazzano DentroServadio Alessia 4247 VigonzaZampiron Cristian 4248 SelvazzanoGrossele Giancarlo 4249 FontanivaNicolè Cristian 4250 Selvazzano DentroZambon Angelica 4251 ArzergrandeZampieri Michele 4252 Piove di SaccoFrizzarin Rosanna 4253 Due CarrareMagarotto Mirco 4254 MonseliceVecchiato Barbara 4255 Santa Giustina in ColleBelluco Sabrina 4256 EsteGiacchetto Simone 4257 EsteFranco Federico 4258 PadovaManfio Valter 4260 Carmignano di Brenta

Camporese Maurizio 4261 LimenaVarotto Valentina 4263 Piove di SaccoAndrean Luca 4264 Abano Terme

ReiscrizioniSartori Enzo 4246 Casalserugo

Iscrizioni pper ttrasferimentoLacriola Lucrezia 4259 PadovaBrancato Davide 4262 Padova

Dimissioni pper ddecessoGalli Alberto 2597 Padova

SEDUTA DDI CCONSIGLIO DDEL 112.04.2005

Carlassara Martina 3043 Casale di Scodosia

Peratello Alessandro 3044 Selvazzano Dentro

Badon Pier Andrea 3045 Albignasego

Bressan Silvia 3046 Santa Margherita d'Adige

Cancellazione pper ttrasferimenti

Buoso Davide 2945 Stanghella

Cancellazione ddirettive CC.N.G.

Rigon Martina 2751 Piazzola sul Brenta

Il geometra Remo Marangon di Vigodarzere ha pre-sentato dimissioni volontarie. Nel numero 2/2005 diPitagora abbiamo erroneamente attribuito la cancella-zione dall’Albo a decesso. Rammaricandoci per l’erro-re, ci scusiamo con l’interessato.