pmp ac prj time mngt cap.6

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ID Area di conoscenza 1 I Gestione dell’integrazione di prj 2 A Gestione dell’ambito (scope) 3 T Gestione dei Tempi 4 C Gestione dei Costi 5 Q Gestione della Qualità 6 R Gestione delle Risorse umane 7 C Gestione dei Comunicazione 8 R Gestione dei Rischi 9 A Gestione degli Approvvigionamenti 10 S Gestione degli Stakeholders [email protected] Area di conoscenza GESTIONE DEI TEMPI DI PROGETTO: •Trasversale ai 2 gruppi di processi di Progettazione e Monitoraggio e controllo Si articola in 7 processi

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Gestione della schedulazione di progetto

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Page 1: Pmp ac prj time mngt cap.6

ID Area di conoscenza

1 I Gestione dell’integrazione di prj

2 A Gestione dell’ambito (scope)

3 T Gestione dei Tempi

4 C Gestione dei Costi

5 Q Gestione della Qualità

6 R Gestione delle Risorse umane

7 C Gestione dei Comunicazione

8 R Gestione dei Rischi

9 A Gestione degli Approvvigionamenti

10 S Gestione degli Stakeholders

[email protected]

Area di conoscenza GESTIONE DEI TEMPI DI PROGETTO: •Trasversale ai 2 gruppi di processi di Progettazione e Monitoraggio e controllo •Si articola in 7 processi

Page 3: Pmp ac prj time mngt cap.6

Prog

ettaz

ione

Mon

itora

ggi

o e

cont

rollo

[email protected] 3

6.7 Controllare la schedulazione controllo dello stato delle attività per gestire l’aggiornamento della baseline. Pianificato vs Realizzato

6.2 Definire le attività processo di individuazione delle attività e gestione della documentazione di prj

.

.

6.6 Sviluppare la schedulazioneSviluppo della schedulazione (attività, sequenza, durata, vincoli dovuti alle risorse e vincoli dovuti ai tempi del prj)

6.1 Plan Schedule Management (Gestione dei tempi prj) processo per stabilire le politiche, le procedure e la documentazione per:•pianificare, sviluppare , gestire ed eseguire, monitorare e controllare, la schedulazione di progetto

6.3 Definire la sequenza delle attività identificazione e documentazione delle relazioni e le dipendenze funzionali delle attività.

6.4 Stimare le risorse x le attivitàstima della tipologia e delle quantità delle risorse (umane e strumentali) necessari per il prj

6.5 Stimare la durata delle attivitàIndividuazione del tempo necessario per completare le attività del progetto con le risorse stimate

Page 4: Pmp ac prj time mngt cap.6

Process Project Phase Key Deliverables

6.1 Plan Schedule Management

Planning

Schedule management plan = methods (critical path method (CPM) and critical chain method (CCM)), tools, format x control, ect.

6.2 Definire le attività Planning Activity List, Milestone list6.3 Definire la sequenza

delle attività Planning Project Schedule network diagrams

6.4 Stimare le risorse x le attività Planning Activity resource requirements,

Resource breakdown structure

6.5 Stimare la durata delle attività Planning Activity duration estimates

6.6 Sviluppare la schedulazione Planning Project Schedule

6.7 Controllare la schedulazione Monitoring

and ControllingWork Performance measurements,Change Requests

Page 5: Pmp ac prj time mngt cap.6

[email protected] 5

Baseline dei tempi

Scope baseline

Page 6: Pmp ac prj time mngt cap.6

DIZIONARIOLe Stime per la durata delle attività

Stima durata attesa del progetto = ∑ durata attesa di tutte le attività

Deviazione std dell’intero progetto = radice quadrata della sommatoria delle varianze delle attività del percorso critico del progetto

Intervallo di confidenza dell’intero progetto = durata attesa progetto –/+ deviazione std del progetto

[email protected] 6

Page 7: Pmp ac prj time mngt cap.6

Realizzazione del piano della schedulazione che stabilisce i criteri e le attività per sviluppare, monitorare e controllare la schedulazione, quindi:

• la metodologia e lo strumento di schedulazione,• Il livello di accuratezza (range di scostamento ammissibile),• gli indicatori di misura da monitorare ai fini degli scostamenti alla baseline (ore

delle risorse umane, metri, litri, … per le misure di quantità),• Regole per la misura delle performance (% completata, schedule variance,

schedule performance index, …)• le modalità di gestione degli aggiornamenti alla schedulazione.

6.1 Plan Schedule Management – Pianificare la gestione della schedulazione

Plan Schedule Management

• PMP (da 4.2), in particolare:• Scope baseline (da 5.4) ,• WBS (da 5.4)

• PC (da 4.1)

Schedule Mngt Plan

• EEF• OPA

• Tecniche di analisi• Esperti• Riunioni

[email protected] 7

Page 8: Pmp ac prj time mngt cap.6

Insieme di attività necessarie per:• individuare,• documentare,• gestire,

le attività necessarie a produrre i deliverable di progetto.

6.2 Definire le attività

Definire le attività

• Tecniche di scomposizione• Rolling Wave Planning

• Esperti

• EEF• OPA

• Elenco delle attività (da non confondere con la lista dei deliverable della WBS)

• Attributi delle attività (arricchiscono la descrizione delle attività con caratteristiche e altre info non contenute nella descrizione)

• Elenco delle milestone (una milestone è un evento significativo , in genere rapportato alla consegna di uno o + deliverable)

[email protected] 8

• Schedule Mngt plan (da 6.1)• PMP (da 4.2), in particolare:

• Scope baseline (da 5.4) ,• WBS (da 5.4)

Page 9: Pmp ac prj time mngt cap.6

Tecniche di scomposizione

Tecniche per suddividere le attività di progetto in attività più piccole e più facili da descrivere, realizzare e gestire. Simile a WBS che però lavora sui deliverable e non sulle attività.

DIZIONARIO

[email protected] 9

Rolling Wave Planning

Concetto della pianificazione agile, è il processo di schedulazione iterativa che permette una schedulazione di dettaglio per le attività contingenti e una di più alto livello per le attività future.

Page 10: Pmp ac prj time mngt cap.6

Insieme di attività necessarie per:• individuare,• documentare,• gestire,

le relazioni tra le attività di progetto.

6.3 Definire la sequenza delle attività

Definire la sequenza delle

attività

• Tecniche di rappresentazione (PDM,CCM, …)

• Determinazione delle dipendenze• Leads & Lags

• Schedule template

• EEF• OPA

• Prj schedule network diagram• Aggiornamento doc prj:

• List a delle attività• Attributi delle attività• Lista delle milestone• Registro dei rischi

• Schedule Mngt Plan (da 6.1) • Project scope statement (da 5.3)• Lista delle attività (da 6.2)

(da non confondere con la lista dei deliverable della WBS)

• Attributi delle attività• Lista delle milestone

[email protected] 10

Page 11: Pmp ac prj time mngt cap.6

Precedence Diagramming method (PDM) noto anche come Activity On Node (AON)

Tecnica di rappresentazione grafica reticolare che permette che attività mutuamente dipendenti siano eseguite parzialmente in parallelo, invece che solamente in serie. Le attività, dette nodi, sono dei rettangoli, le dipendenze sono rappresentate da frecce .

DIZIONARIO

I legami tra le attività possono essere di 4 tipi:FS: finish to start - B parte quando finisce A(le tecniche PERT/CPM prevedono unicamente il legame FS);

FF: finish to finish- B non può finire se non finisce A

SS: start to start - B non può iniziare se non inizia A

SF: start to finish - B non può finire se non inizia A

A

BA

B

[email protected] 11

Page 12: Pmp ac prj time mngt cap.6

Determinazione della dipendenza (delle relazioni)

Le dipendenze relazionali servono per definire la priorità in cui le azioni devono essere intraprese. Possono essere:

• Obbligatorie, sono in genere quelle di natura contrattuale o vincolo da EEF• Discrezionali, sono in genere suggerite dall’esperienza della prassi migliore• Esterne, hanno la caratteristica di essere esterne al progetto (per esempio il test di

un prj sw dipende da una fornitura di hw che non fa parte del prj)• Interne, sono tra attività interne al prj (per esempio il test di una macchina non può

prescindere dal suo assemblaggio)

e loro combinazioni (obbligatoria esterna /interna, facoltativa esterna/interna)

DIZIONARIO

[email protected] 12

Page 13: Pmp ac prj time mngt cap.6

Anticipi (LEADS) e ritardi (LAGS)

Un anticipo di attività (LEAD) consente una contrazione dei tempi. B inizia prima della fine di A di n giorni:

DIZIONARIO

A

B

FS n gg (lead)

A

B

FS n gg (lag)

Un ritardo di attività (LAG) consente un allungamento dei tempi. B inizia dopo della fine di A di n giorni:

[email protected] 13

Page 14: Pmp ac prj time mngt cap.6

Insieme di attività necessarie per:• individuare,• documentare,• gestire,

le risorse umane, mezzi, materiali , strumentazioni e dotazioni necessarie al prj.

6.4 Stimare le risorse x le attività

Stimare le risorse per le attività

• Esperti• Analisi delle alternative (valutazione di risorse differenti, di strumenti automatici o manuali, make or buy)

• Dati storici• Stime buttom-up

• Prj mngt sw

• EEF• OPA• Calendario di lavoro

• Requisiti risorse x le attività• Resource breakdown structure (RBS)• Aggiornamento doc prj:

• List a delle attività• Attributi delle attività• Lista delle milestone• Registro dei rischi

• Schedule mngt plan (da 6.1)• List a delle attività

• Attributi delle attività• Registro dei rischi

• Stime dei costi delle attività

[email protected] 14

Page 15: Pmp ac prj time mngt cap.6

Processo per stimare la durata temporale di ogni singola attività in base alle risorse a disposizione.

6.5 Stimare la durata delle attività

Stimare la durata delle attività

• Esperti• Analisi storiche e lesson learned

• Tecniche di stima durata• Decisioni di gruppo

• EEF• OPA

• Stima della dura delle attività• Aggiornamento doc prj:

• Attributi delle attività• Livelli di competenza

risorse, • …

• Schedule mngt plan (da 6.1)• Calendario delle risorse

• Lista delle attività (da 6.2)• Attributi delle attività (da 6.2)

• Requisiti risorse x attività (da 6.4)• Calendario delle risorse

• Prj scope statement (da 5.3)• Registro dei rischi

• RBS (da 6.4)

[email protected] 15

Page 16: Pmp ac prj time mngt cap.6

DIZIONARIO

Le Stime per la durata delle attività

Stima parametrica – poco accurata: è sviluppata sulla base di fattori di resa di produzione calcolati su dati storici a disposizione del Project Manager. (una sorta di computo metrico)

Stima TOP-DOWN (detta x analogia o ordine di grandezza – ROM ) – poco accurata (-25%, +75%): Sulla base di attività analoghe, già svolte in precedentiprogetti, è possibile definire, con opportune modifiche, il periodo lavorativo necessario per il completamento delle attività.Questa tipologia di stima è generalmente utilizzata nelle prime fasi del progetto quando si hanno poche informazioni di dettaglio.

Stima BOTTOM-UP – accurata (-5%, +25%): stima delle singole attività per la valutazione della durata totale

[email protected] 16

Page 17: Pmp ac prj time mngt cap.6

DIZIONARIOLe Stime per la durata delle attività

Stima a tre valori – accurata: questo concetto nasce con il Program Evaluation and Review Technique (PERT). PERT utilizza tre stime per definire un intervallo approssimativo di durata dell’attivitàPiù probabile (tM) = durata dell’attività in base alle risorse assegnate e alla loro produttivitàOttimistica (tO) = durata stimata sullo scenario migliorePessimistica (tP) = durata stimata sullo scenario peggioreL’analisi PERT calcola una durata dell’attività Attesa (tE) o di PERT tramite la media ponderata diqueste tre stime:

Alcune volte torna utile calcolare:Deviazione standard = (tp – to ) / 6Varianza = (Deviazione standard)2 = [(tp – to ) / 6]2

Intervallo di confidenza = ( tE - Deviazione std, tE + Deviazione std)

[email protected] 17

Page 18: Pmp ac prj time mngt cap.6

DIZIONARIOLe Stime per la durata delle attività

Analisi della riserva = La durata delle attività può essere calcolata includendo una riserva legata all’incertezza e/o al rischio che tale attività presenta

[email protected] 18

Page 19: Pmp ac prj time mngt cap.6

Processo di analisi delle sequenze e della durata delle attività e dei vincoli finalizzata alla schedulazione del progetto che finalizza la baseline iniziale da aggiornare iterativamente in funzione delle necessità e degli aggiornamenti approvati.

6.6 Sviluppare la schedulazione

Sviluppare la schedulazione

• Schedule network analysis• CPM• CCM

• Resource optimization• Tecniche di modellazione

• Lead & lags• Compressione della schedulazione

• Tool di schedulazione e sw

• EEF• OPA• Calendario risorse

• Schedulazione di prj (Prj schedule)• Bar chart (GANTT)• Milestone chart• Network diagram

• Schedule data:• Attività• Attributi delle attività• Milestone• Livelli di competenza risorse • Contingency reserve• Aggiornamento al calendario

• Aggiornamenti al PMP:• Schedule Baseline (schedulazione

approvata dagli stakeholder e utilizzata per il confronto pianificato vs realizzato.).

• Schedule mngt plan• Aggiornamento ai documenti di prj:

• Attività• Attributi delle attività

• Schedule mngt plan (da 6.1)• Diagrammi reticolari (da 6.3)• Lista delle attività (da 6.2)

• Attributi delle attività (da 6.2)• Requisiti risorse x le attività (da 6.4)• Stima della durata attività (da 6.5)

• Registro dei rischi• Prj scope statement (da 5.3)

• RBS (da 6.4)

[email protected] 19

Page 20: Pmp ac prj time mngt cap.6

DIZIONARIO

Metodo del percorso critico o CPM

Il metodo del percorso critico – Critical Path Method (CPM) – è una tecnica di pianificazione reticolare che fornisce una rappresentazione grafica della sequenza temporale di tutti i compiti che devono essere svolti affinché il progetto venga completato e NON tiene conto dei possibili vincoli provenienti dalle risorse.

Applicando il CPM si otterranno in particolare le seguenti informazioni:• Le date minime di inizio e di fine per ciascuna attività�• Le date massime di inizio e di fine per ciascuna attività�• La data di fine del progetto�• Gli eventuali percorsi critici che rappresentano la sequenza delle attività per le quali non è �ammesso ritardo• Gli eventuali scorrimenti ammissibili per le attività che non rientrano nel percorso critico�

[email protected] 20

Page 21: Pmp ac prj time mngt cap.6

DIZIONARIO

Metodo del percorso critico o CPM

Bisogna tenere a mente le seguenti definizioni:

•Early start /finish (ES, EF) = inizio di massimo anticipo di partenza/fine dell’attività

•Late start/finish (LS, LF) = inizio di massimo ritardo/fine dell’attività

•Float (o slack) = slittamento temporale possibile.

•Total Float (TF) attività = è la differenza sempre positiva (quindi si deve calcolare il modulo della differenza) tra le due date di inizio (ES – LS) , oppure di fine (EF – LF)•Free Float (FF) = rappresenta di quanto si può ritardare un’attività senza implicare il ritardo della data di inizio minima ES dell’attività successiva. Il calcolo è lo stesso del TF.

In altre parole, facendo il modulo della differenza tra ES – LS, se questa è 0 rappresenta il TF, se è >0, rappresenta il FF.

Il più lungo dei percorsi del reticolo si dice CAMMINO CRITICO e determina la durata attesa dell'intero progetto = sequenza di attività avente durata massima. Nel percorso critico, il Total Float è 0, quindi, le date ES=LS e EF=LF Nel percorso ipercritico, ES<LS oppure EF<LF e TF < 0

[email protected] 21

Page 22: Pmp ac prj time mngt cap.6

DIZIONARIO

Metodo del percorso critico o CPM

Il CPM prevede una rappresentazione delle attività in una box:

Nel percorrere Il CPM in avanti, si ottengono le date di inizio e fine minime e valgono le seguenti regole: La partenza del calcolo è data di ES della prima attività

•L’attività di start ha ES=EF=0 (oppure = 1)•La ES di un’attività dipendente da un’unica attività = EF attività precedente•La ES di un’attività che dipende da più attività = MAX (EF attività precedenti)•La EF di un’attività = ES attività + sua durata

Ovvero:

•Per start: Inizio = Fine = 0•Per attività dipendente singolarmente:

• Inizio = Fine attività precedente • Fine = Inizio + sua durata

•Per attività dipendente da più attività: • Inizio = Max(Fine attività precedenti)• Fine = Inizio + sua durata [email protected] 22

Page 23: Pmp ac prj time mngt cap.6

DIZIONARIOMetodo del percorso critico o CPM

Nel percorrere Il CPM indietro, si ottengono le date di inizio e fine massime e valgono le seguenti regole: La partenza del calcolo è data di LF dell’ultima attività

•Per l’attività FINE, LS=LF=ES=EF•La LF di un’attività che precede un’unica attività = LS attività successiva•La LF di un’attività che è preceduta da più attività = MIN (LS attività precedenti)•La LS di un’attività = LF attività – sua durata

Ovvero:

•x Fine: LInizio = LFine = Inizio = Fine•Per attività che precede 1 attività:

• Fine = Inizio attività precedente • Inizio = Fine - sua durata

•Per attività dipendente da più attività: • Fine = Min (Inizi attività precedenti)• Inizio = Fine - sua durata

[email protected] 23

Page 24: Pmp ac prj time mngt cap.6

DIZIONARIOMetodo della catena critica Critical Chain Method – CCM)Il CCM permette di introdurre il concetto di incertezza (in genere dovuto a scarsità di risorse).Si basa sulla gestione dei buffer (feeding buffer) intesi come contenitori di tempo. Un buffer immagazzina il tempo in cui le attività corrispondenti a quel buffer possono essere ritardate senza causare ritardi di progetto. Quindi BUFFER = FLOAT o slack time.La Catena Critica è composta dalle attività presenti sul Percorso Critico che richiedono l’impiego di Risorse limitate

[email protected] 24

Page 25: Pmp ac prj time mngt cap.6

DIZIONARIO

[email protected] 25

Tecnica di ottimizzazione delle risorse

Resource levelingSi applica quando delle risorse sono disponibili in quantità limitata e solo in certi periodi del progetto, oppure in caso di carichi di lavoro eccessivi per la stessa risorsa. In genere si usa quando una risorsa è stata assegnata a 2 o + attività nello stesso periodo. La tecnica prevede il bilanciamento delle risorse affinché il loro utilizzo sia meglio distribuito sulle attività a loro carico.Se applicata, la tecnica può prevedere un percorso critico diverso dall’originale.

Resource smoothingLa tecnica prevede una ripartizione delle risorse in caso di superamento di soglie di tempo di impegno stabilite.Agisce soltanto sul Total float delle attività e quindi non impatta il percorso critico e la data di consegna finale che non può essere ritardata.

Page 26: Pmp ac prj time mngt cap.6

DIZIONARIO

[email protected] 26

Tecniche di modellizzazione

Analisi what -ifChe succede se? Serve, a fini predittivi, a pianificare eventuali situazioni avverse al progetto.

Simulazione La tecnica è usata per ottenere stime attraverso simulazioni di diversi scenari. Ogni stima dovrebbe avere un suo peso che rappresenta la probabilità di evenienza.Tra le più note il metodo Monte Carlo. Tecnica di compressione

CrashingSi ottiene aumentando l’apporto delle risorse o attraverso un maggiore impegno lavorativo, o aggiungendo risorse.

Fast trackingPrevede la parallelizzazione, totale o in parte, di attività in genere schedulate in sequenza.

Page 27: Pmp ac prj time mngt cap.6

Processo di controllo sulla baseline. Pianificato vs realizzato.

6.7 Controllare la schedulazione

Sviluppare la schedulazione

• Schedule network analysis• CPM• CCM

• Resource optimization• Tecniche di modellazione

• Lead & lags• Compressione della schedulazione

• Tool di schedulazione e sw• Performance review

• OPA• Calendario (da

6.6)

• Work performance info• I valori SV e SPI calcolati per i

componenti WBS• Previsioni di schedulazione• Richieste di change• Agg.to PMP• Agg.to ai documenti di prj• Agg.to OPA

• Schedule mngt plan (da 6.1)• PMP (da 4.2)

• Work performance data (da 4.3)• Schedule data (da 6.6)

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Page 28: Pmp ac prj time mngt cap.6

DIZIONARIO

[email protected] 28

Performance review (revisione delle prestazioni)Consiste nel controllo delle date, in quello della % di completamento di un’attività e della quantificazione del lavoro rimanente da realizzare. Tra le tecniche più usate ci sono:

Trend analysis (analisi dello scostamento)tecnica matematica che utilizza i risultati storici per prevedere risultati futuri. Questo si ottiene tracciando le varianze nei costi e prestazioni pianificazione.

Earned value management Valore (gg o €) delle attività realizzate alla data corrente.Rappresenta il valore prodotto dal progetto ossia il valore dei deliverable rilasciati fino al momento della misurazione in seguito alle attività svolte.