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Education


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L’Istituto Comprensivo MASSARI – GALILEI

L’Istituto Comprensivo “Massari – Galilei”, di recente istituzione, aggrega scuole

dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado per la realizzazione di un progetto

unitario e condiviso, rivolto ad alunni di una fascia d’età molto ampia, che va dai 3

ai 14 anni. La creazione di un ciclo unico consente maggiori opportunità di

personalizzare il percorso educativo e di costruire esperienze formative

significative, in continuità con la storia personale, con il percorso di scoperta del

sapere e delle sue articolazioni, con le esperienze culturali e sociali del territorio. Le

tre scuole hanno alle spalle storie differenti ma nel corso del triennio di

“unificazione” hanno trasformato le differenze nella ricchezza di un nuovo

patrimonio identitario: la scuola come centro propulsivo di cultura per il territorio e

come spazio culturale aperto alla contaminazione con conoscenze ed esperienze

condotte in altri contesti educativi, anche non formali. Un ambiente di

apprendimento arricchito da stili educativi improntati al dialogo, al confronto e alla

collaborazione che accoglie le persone, prima ancora che gli “utenti” e che sia un

luogo di crescita e ben-essere per tutti coloro che lo abitano. Complice la ricca

esperienza di didattica inclusiva, maturata nel recente passato anche con

MONTELLO MASSARI GALILEI

3

l’esperienza dell’istruzione per gli adulti, dei detenuti della Casa Circondariale e del

Tribunale minorile, la nostra comunità educante da tempo si interroga

sull’inadeguatezza dell’insegnamento trasmissivo e scuola-centrico, mettendo a

punto una progettualità più concreta, orientata verso la costruzione

dell’apprendimento in tutti i contesti, lungo tutto il corso della vita, focalizzandosi

fortemente sulla centralità della persona, soggetto attivo.

IL CONTESTO

L’Istituto comprensivo “Massari – Galilei”, costituitosi in seguito alla rete di

dimensionamento scolastico nell’anno scolastico 2011–2012, è formato da due

plessi di scuola secondaria di I grado (Massari e Galilei) ed uno di scuola primaria e

dell’infanzia (Montello). Le tre sedi accolgono gli alunni dei quartieri Carrassi,

Picone, Poggiofranco. Il territorio di riferimento, separato dal centro della città

dalla Stazione ferroviaria, presenta svariati servizi pubblici di importanza cittadina e

regionale come l’Ospedale Consorziale Policlinico, il nuovo Mercato coperto, la

Casa Circondariale. Questa è una zona molto ricca di attività commerciali e

tradizioni artigiane, nella quale sono situati anche gli edifici della Gazzetta del

Mezzogiorno e della Chiesa Russa. Le parrocchie di S. Francesco da Paola, S.S.

Sacramento, Cuore Immacolato di Maria, sono frequentate dai ragazzi soprattutto

per i sacramenti dell’iniziazione cristiana. Alcuni frequentano l’oratorio del Villaggio

del fanciullo e il gruppo scout Agesci presso S. Francesco da Paola. Questa è una

zona di semiperiferia ad altissima densità abitativa la cui composizione sociale

comprende ceti eterogenei: vi sono artigiani, occupati nel settore del commercio,

lavoratori dipendenti di livello medio, ma anche funzionari con mansioni direttive e

liberi professionisti. La provenienza sociale dell’utenza scolastica è composita e

riflette l'eterogeneità del contesto sociale in cui la scuola opera. Gli alunni

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risiedono nei quartieri indicati, ma taluni sono figli di impiegati nelle strutture

pubbliche limitrofe, e pertanto risiedono altrove; è anche presente un certo

numero di alunni stranieri, quasi tutti immigrati non appartenenti all’UE. Il

territorio, un alveare brulicante di attività commerciali di piccolo cabotaggio, è

percorso da un traffico automobilistico intenso e frenetico. Pochi sono gli spazi

adeguati a soddisfare i bisogni aggregativi dei bambini e dei ragazzi pertanto la

scuola costituisce per la maggioranza della nostra utenza una presenza cardine,

rimanendo luogo di incontro sicuro e agenzia formativa credibile per i genitori.

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Notizie utili

DIRIGENTE SCOLASTICO

Francesco Lorusso

78 DOCENTI

D.S.G.A. Antonio Romano

4 ASSISTENTI

AMMINISTRATIVI

4

2 DOCENTI con mansioni amministrative

e direzione della biblioteca

10 COLLABORATORI

SCOLASTICI

713 ALUNNI

Infanzia, Primaria, Secondaria I grado

Sede direzionale: Via Petrera, 80 70124 BARI

Tel. E fax: +39 0805617219

e-mail: [email protected]

PEC:[email protected]

sito web: www.smsmassarigalilei.gov.it

Codice fiscale:80023710728

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LE NOSTRE SCUOLE

Scuola dell’Infanzia e Primaria“MONTELLO”

Via De Tullio, 67 Tel/fax: 080 5617055

Scuola dell'Infanzia

95 alunni 4 sezioni

2 funzionanti a Tempo normale per 40 ore settimanali articolate in 5 giorni,

con servizio mensa

2 funzionanti a Tempo ridotto per 25 ore settimanali articolate in 5 giorni

Scuola Primaria

199 alunni

10 classi a 27h e 30’, funzionanti in orario antimeridiano, dal lunedì al venerdì

Risorse strutturali

L'edificio si articola su 3 piani con aule ampie e luminose; una palestra con

adeguate attrezzature sportive; biblioteca; laboratori d’informatica con

attrezzature multimediali, PC collegati in rete e ad Internet; laboratorio scientifico

provvisto di acquario e terrario e corredato di strumenti per attività sperimentali;

aula di proiezione; salone-teatro; due aule dotate di LIM.

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Scuola Secondaria di I grado Plesso “MASSARI”

Via Petrera, 80 Tel/fax: 080 5617219

Alunni e classi

8 classi funzionanti per 30 ore settimanali:

5 classi, denominate a “Tempo corto” frequentano per 5 giorni, dalle ore 8.00

alle ore 14, con sabato libero ; 3 classi a “Tempo normale” frequentano per 6

giorni, dalle ore 8.00 alle ore 13

Risorse strutturali

La sede Massari è fornita di 24 aule suddivise su tre piani, alcune delle quali

utilizzate per attività laboratoriali: 3 laboratori di informatica, uno dei quali è

dedicato all'istruzione degli adulti; 2 laboratori scientifici, 1 artistico, 1 tecnico, 1

musicale; 1 aula polifunzionale per diversamente abili; 9 aule sono dotate di

Lavagna Interattiva Multimediale. Nella sede vi è inoltre una biblioteca magistrale

ed una biblioteca per gli alunni, una sala audiovisivi, un auditorium, due palestre

coperte con servizi e spogliatoi, un ampio spazio esterno adibito a palestra

scoperta, l'infermeria, i locali amministrativi e delle R.S.U., la sala docenti e gli uffici

del Dirigente Scolastico e del Direttore Amministrativo. Ogni piano è fornito di

servizi igienici, uscite di sicurezza e scale antincendio esterne a norma di legge, lo

scivolo per diversamente abili situato all’ingresso dell’edificio, l’ascensore. La

scuola è fornita di guardiania.

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Scuola Secondaria di I grado Plesso “GALILEI”

Via De Tullio, 67 Tel/fax: 080 5566744

Alunni e classi

10 classi funzionanti per 30 ore settimanali:

9 classi a “Tempo normale” funzionanti per 6 giorni, dalle ore 8.00 alle ore 13.00;

1 classe a “Tempo corto” funzionante per 5 giorni, dal lunedì al venerdì, dalle ore

8.00 alle ore 14

Risorse strutturali

La sede Galilei è fornita di 14 aule nei primi due piani, e due aule al terzo piano; 11

aule sono dotate di L.I.M. Nell'edificio vi sono anche altri ambienti: sala

multifunzionale per attività ludico ricreative, stanza del dirigente, sala docenti, 1

laboratorio di informatica, 1 laboratorio scientifico, uno musicale, uno artistico e

uno tecnologico, una sala per video-proiezioni. Ogni piano è fornito di servizi

igienici, uscite di sicurezza e scale antincendio esterne a norma di legge e una

pedana elettrica per diversamente abili. Attualmente gli alunni del plesso Galilei

svolgono le attività ginnico-sportive presso le palestre della sede Massari,

usufruendo di trasporto gratuito comunale.

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Il Corso ad indirizzo musicale

Gli alunni della Secondaria iscritti all’indirizzo musicale frequentano per 2 ore

settimanali pomeridiane le ore di strumento, con lezioni individuali o nel piccolo

gruppo. Generalmente dal secondo anno gli studenti entrano a far parte

dell’Orchestra o del caratteristico gruppo della Fanfara.

Strumenti:

Chitarra Pianoforte Tromba Violino

Risorse professionali

Chitarra Prof. Donato Schena

Pianoforte Prof.ssa Cinzia Rizzi

Tromba Prof. Rocco Caponio

Violino Prof. Fabrizio Signorile

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IL SISTEMA “SCUOLA”

L’Istituto comprensivo “Massari – Galilei” risulta essere un sistema complesso,

dove si intrecciano responsabilità e competenze che lavorano in sinergia per il buon

funzionamento della scuola.

Le figure professionali

Nella nostra scuola le scelte progettuali e organizzative sono il frutto del lavoro di

gruppi coordinati e animati dal Dirigente, il quale, col supporto del DSGA, attua le

attività indicate dal Collegio docenti e approvate dal Consiglio d’Istituto,

utilizzando le dotazioni finanziarie della scuola. Le scelte progettuali didattiche e

quelle del curricolo sono il risultato del lavoro dei Dipartimenti disciplinari

costituiti dai docenti delle diverse discipline. I docenti, disponibili a lavorare in

team, curano la formazione, l’autoformazione e l’aggiornamento; progettano e

realizzano azioni didattiche innovative. Nelle riunioni dei dipartimenti disciplinari

valutano l’efficacia del lavoro prodotto per migliorarlo; suggeriscono allo staff di

presidenza e al Collegio tutto i campi progettuali dell’ampliamento dell’offerta

formativa annuali. Il dirigente coordina e dirige un gruppo allargato costituito dallo

staff di dirigenza e le funzioni strumentali all’attuazione del POF. Compito delle

funzioni strumentali è di agire in concerto con lo staff per ciò che attiene alle

cinque aree di intervento :

la gestione del Piano dell’offerta formativa

il coordinamento degli interventi e i servizi per gli studenti

la progettazione e l’organizzazione delle attività per la continuità e

l’orientamento

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il coordinamento dell’utilizzo delle nuove tecnologie per la documentazione

educativa e le attività didattiche

il coordinamento delle attività musicali e teatrali.

Le funzioni strumentali agiscono svolgendo attività di coordinamento organizzativo

e didattico secondo le indicazioni formulate dal Collegio dei Docenti anche a

sostegno del lavoro delle insegnanti. Fanno parte dello staff del Dirigente Scolastico

e rappresentano un elemento di raccordo fra i docenti e la direzione della scuola.

I Consigli di classe e di interclasse, con riferimento agli obiettivi generali e alle

finalità del Piano dell’Offerta Formativa, definiscono gli obiettivi educativi e

didattici nelle rispettive classi, le attività pluridisciplinari, le metodologie e le

strategie adeguate al raggiungimento dei risultati. Una figura decisiva per il buon

funzionamento della scuola è il Coordinatore del Consiglio di classe in quanto è

interlocutore privilegiato con le famiglie e gli studenti ed introduce un nuovo modo

di lavorare dei docenti, sempre più orientato verso la collegialità e la capacità di

sintesi tra le istanze disciplinari, gli obiettivi trasversali e la valorizzazione dei

singoli. La programmazione è periodicamente oggetto di verifica.

Anche il personale ATA è coinvolto nell’azione educativa della scuola, lontano

dall’essere solo un aiuto concreto per situazioni legate all’igiene, i collaboratori

svolgono un ruolo di supporto all’attività dei docenti, proponendosi come garanti

della regolamentazione d’Istituto negli spazi comuni, osservatori efficaci e

riferimento adulto in situazioni conflittuali negli spazi esterni alle aule.

Il personale amministrativo svolge con solerzia e precisione le mansioni che gli

competono con un occhio attento ai bisogni del personale docente e degli alunni,

conserva la documentazione didattica, gestisce l’anagrafe degli iscritti e dei docenti,

sviluppa gli interventi economici per l’ampliamento dell’offerta formativa.

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Grazie alla condivisione, alla specializzazione delle responsabilità e alla circolarità

della comunicazione, l’Istituto comprensivo diventa così un SISTEMA e con la logica

del sistema opera. Non si verifica così la parcellizzazione delle responsabilità, bensì

la specializzazione delle stesse, specializzazione che non prescinde mai da uno

sguardo d’insieme garantito dalla trasparenza della comunicazione tra i diversi

gruppi di lavoro e dalla supervisione accurata del Dirigente.

Enti Pubblici e soggetti privati

L’offerta formativa della scuola tiene conto dei bisogni reali che il territorio esprime

e dei contributi significativi di quanti operano nel contesto in cui la scuola è

collocata. Il nostro istituto prosegue una tradizione consolidata di collaborazioni

con Enti Pubblici, privati e associazioni per valorizzare le risorse e realizzare alcuni

percorsi formativi comuni. I principali interlocutori con cui la scuola interagisce

sono: Direzione Scolastica Regionale U.S.R. Puglia, Comune, II Municipio, Distretto

Socio Sanitario, Parrocchie, Associazioni sportive, Associazioni di recupero

scolastico, Associazione Infrasuoni, Centro Gulliver.Le collaborazioni si fondano su

una progettualità condivisa che in alcuni casi si formalizza in accordi e convenzioni.

I genitori

Il successo del processo educativo non può prescindere dalla realtà delle variabili di

sfondo, quali sono il contesto famigliare e l’estrazione socioculturale di provenienza

degli allievi. Di qui la necessità di promuovere occasioni di incontro e

collaborazione tra la scuola e la famiglia, favorendo la creazione di una vera e

propria alleanza educativa che ha, nella sottoscrizione di un patto educativo di

corresponsabilità, l’assunzione consapevole di un impegno comune, in un progetto

educativo condiviso. E’ questa alleanza che può rendere più efficaci gli interventi

dei docenti; può creare un sistema educativo sinergico; può guidare ed orientare gli

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alunni nella costruzione di possibili e positivi progetti di vita, improntati ad un’etica

della responsabilità, rispettosa dei principi democratici della legalità, e di una

cultura comunitaria, tollerante e solidaristica. Pertanto il ruolo genitoriale viene

opportunamente sostenuto con iniziative di formazione e informazione, che si

inseriscono a pieno titolo nelle azioni per l’apprendimento permanente - lifelong

learning - che la scuola promuove, in quanto centro propulsore di cultura per tutto

il territorio.

Gli studenti e i bisogni educativi emergenti

“Lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: affettivo

– relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi. In questa prospettiva i

docenti dovranno pensare e realizzare i loro progetti educativi e didattici non per

individui astratti, ma per persone che vivono qui ed ora, che sollevano precise

domande esistenziali, che vanno alla ricerca di orizzonti di significato”.

L’analisi del contesto sociale messa a punto dai recenti documenti ministeriali

evidenzia alcune caratteristiche che pongono alla scuola nuove problematiche con

le quali confrontarsi per elaborare risposte formative adeguate:

multiculturalità, molteplicità delle esperienze di formazione, aumento esponenziale

di conoscenze e informazioni, cambiamenti spesso rapidi e confusi, difficoltà a

rendere funzionali le informazioni e le conoscenze, disorientamento, aumento

dell’insicurezza, fragilità di fronte alle avversità, attenuazione della capacità adulta

di presidio delle regole e del senso del limite, difficoltà nella gestione dei conflitti

relazionali, paura dell’altro e chiusura, utilizzo diffuso ma acritico delle nuove

tecnologie, difficoltà a distinguere il mondo virtuale da quello reale.

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In questo scenario la domanda di formazione da parte degli studenti va ben oltre

l’ambito del sapere ed investe la sfera esistenziale ed etica della costruzione di

senso e del saper stare al mondo.

LE FINALITA’ EDUCATIVE

Il nostro istituto comprensivo, procede con passione nel suo compito di educare i

ragazzi accompagnandoli nella difficile strada della crescita. Da noi entreranno

piccolissimi per uscire giovanette e giovanotti con i primi baffetti. La domanda che

tutti noi ci poniamo è “chi educhiamo e per che cosa?” La scuola è un luogo di

incontro e di crescita di “persone”. Alunni insieme ad insegnanti. Persone. Esseri

unici ed irripetibili. La persona è un valore per se stessa.

Educare, dal latino e-ducere, significa trarre fuori, portare allo scoperto. Noi

speriamo di aiutare i nostri alunni a scoprire il loro valore, il valore delle cose e

della realtà circostante.

Desideriamo educarli a conoscere, ad accettare e valorizzare se stessi grazie al

rapporto con la realtà che li circonda. La realtà è fatta di persone, fatti, eventi, del

presente e del passato. Cerchiamo quindi in primo luogo di spingerli ad avere

rispetto di sé e degli altri, in secondo ad acquisire il patrimonio culturale che ci

viene dal passato perché venga messo a frutto, in terzo luogo prepararli al futuro

fornendo loro le competenze necessarie per essere protagonisti della loro vita.

La nostra scuola come comunità di apprendimento mira a:

formare la persona nella sua globalità, valorizzandone l’identità, rispettandone i

ritmi, le peculiarità, attuando processi di orientamento e ri-orientamento, per la

costruzione di possibili progetti di vita, in un clima interpersonale e culturale di

collaborazione e solidarietà;

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promuovere il benessere psicofisico e relazionale per favorire il successo

formativo di tutti gli alunni, con obiettivi personalizzati da raggiungere, secondo

le capacità di ciascuno;

integrare alunni di diverse provenienze, abilità e condizioni familiari, attuando

una didattica inclusiva;

educare allo sviluppo della creatività mediante attività formative di musica, arte,

letteratura, cinema, teatro, danza, sport;

educare all’uso consapevole delle tecnologie informatiche e multimediali

rafforzando la capacità di comunicare e comprendere dei nativi digitali;

rafforzare il senso di comunità e di cittadinanza attiva educando alla conoscenza

del territorio, delle tradizioni locali, alla salvaguardia e rispetto dell’ambiente,

alla cultura della legalità, della mondialità, della pace;

formare cittadini planetari che accanto alle competenze di base, acquisiscano le

abilità per la vita: pensiero critico, comunicazione efficace, capacità decisionale,

gestione delle emozioni, cura del proprio benessere;

sostenere l’educazione permanente per tutti i soggetti della comunità educante,

con particolare riferimento ai genitori;

far divenire la scuola centro propulsivo di cultura per il territorio di

appartenenza;

promuovere una cultura della valutazione in funzione di una scuola di qualità;

consolidare l’alleanza educativa con le famiglie per costruire comuni intese ed

azioni educative.

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LE SCELTE PROGETTUALI DIDATTICHE

Il laboratorio per un ambiente di apprendimento arricchito

L’idea del laboratorio finiva nel passato per legarsi soprattutto al luogo. Fare

laboratorio significava spostarsi in un altro ambiente, sistemandosi in posizioni

differenti da quelle dell’aula. L’organizzazione dello spazio era certamente un

valido indicatore del diverso tipo di relazione che veniva ad l’instaurarsi tra docente

e alunni e tra alunni e alunni, ma la socializzazione e un migliore rapporto docente -

alunno erano considerati spesso l’unica valida finalità di un laboratorio.

Certamente “fare laboratorio” significa per il docente porsi in una posizione meno

distante e formale, più reciproca rispetto agli allievi, ma soprattutto è un modo

nuovo di organizzare le attività didattiche quotidiane che trova il suo punto di forza

educativo nell’equazione star bene a scuola imparando.

La nostra tradizione scolastica appare quasi completamente fondata su modalità

didattiche che percorrono la via deduttiva nella quale nozioni, concetti, schemi

logici sono prima studiati e poi verificati nell’esperienza sempre in un secondo

momento. La pratica didattica del laboratorio è fortemente innovativa. La scuola è

una istituzione dove si dovrebbe imparare a sapere, cioè ad acquisire conoscenze, a

saper fare, a riflettere su ciò che si sa e a sapersi relazionare con gli altri attraverso

occasioni interattive, ricche di dinamiche di gruppo. In questa concezione del fare

scuola, il laboratorio non appare più come un episodio isolato vincolato al luogo

dell’aula-laboratorio, sia esso scientifico o informatico o musicale, ma risulta invece

un metodo vincente per imparare a sapere e a saper fare, relazionandosi con gli

altri. La nostra scuola intende infatti usare la didattica laboratoriale come

strumento privilegiato per valorizzare le diverse intelligenze presenti negli alunni; il

laboratorio insomma non più visto come momento diverso rispetto alla pratica

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giornaliera del fare scuola. Il laboratorio è il luogo/tempo per una formazione che

mira a ridurre le differenze culturali sia nelle singole classi che in classi diverse. In

quest’ottica la didattica laboratoriale è più di una scelta metodologica per la nostra

scuola. Scegliere di operare a scuola attraverso un laboratorio significa essere

convinti che non esista pensare teoretico senza fare tecnico e senza agire pratico,

che non esista astratto senza concreto, che non ci sia esercizio che non possa

essere “vissuto”, né discipline “forti” e discipline “deboli” e che nessuna disciplina è

pura, cioè priva di infiltrazioni. Se si parte dagli interessi dei ragazzi, dalla loro

esperienza cognitiva, emozionale e sociale, risulta più facile sollecitare i processi di

apprendimento. Ogni bambino o ragazzo è portatore di molti saperi non formali e

informali cioè non acquisiti attraverso lo studio scolastico ma attraverso le

esperienze di vita quotidiana. Durante una attività di laboratorio c’è spazio per gli

interventi di ciascun ragazzo, ogni alunno è chiamato a mettere in campo le sue

conoscenze anche attraverso attività specifiche come il brainstorming.

L’insegnante procede stimolando la curiosità ma anche richiedendo la formulazione

di ipotesi, propone grafici e schemi riassuntivi discussi e approvati nella classe,

mostra problemi aperti (di qualunque genere storico, linguistico, scientifico,

tecnologico, musicale, etc.) a cui gli alunni sono chiamati a dare risposta. Non

giudica mai durante l’attività, non sanziona nessun intervento, richiama i meno

disposti a mettersi in gioco, accetta ogni suggerimento motivato. Può far uso di

strumenti diversi fra loro, da quelli tecnologici a quelli grafici o visivi o letterari,

senza però mai perdere di vista la partecipazione attiva del ragazzo al suo stesso

processo di apprendimento. La valutazione finale è l’atto conclusivo ed è sempre

preceduta da un momento di autovalutazione collettiva o personale degli alunni.

Certamente allora fare laboratorio vuol dire fare un salto rispetto alla lezione

normale, se mai una lezione può definirsi normale.

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L’innovazione tecnologica

Da qualche tempo ormai l’Istituto Massari Galilei ha acquisito nella sua pratica

didattica alcuni strumenti che risultano innovativi in quanto tecnologicamente

avanzati e strettamente collegati alla scelta della didattica laboratoriale. L’utilizzo

dei video per esempio nella pratica quotidiana di qualunque disciplina

arricchiscono non poco lo spessore e la velocità degli apprendimenti. Lo stesso si

può affermare per il continuo riferimento allo

strumento del computer di cui la scuola ha

un’ampia dotazione. A queste pratiche

consolidate si è aggiunta la LIM, presente in più di

20 aule dei nostri plessi.

La LIM è un dispositivo elettronico che ha le

dimensioni della normale lavagna di ardesia. Essa

introduce nell’insegnamento una piccola rivoluzione copernicana, aprire la classe al

digitale, significa invertire il senso di marcia della tecnologia. Non sono più gli allievi

ad essere portati in sale per la classica ora di informatica ma è il digitale a rendersi

immagine, web, risorsa interattiva. La classe diviene un ambiente di

apprendimento e di formazione in cui tutti possono interagire con quanto avviene

sullo schermo. La lavagna interattiva è utilizzata in aula soprattutto per lezioni di

tipo interattivo, cooperativo, costruttivo, per condurre attività laboratoriali, per

presentare in modo innovativo studi ed elaborati realizzati dagli studenti. Anche

mantenendo il classico approccio centrato sulla lavagna e utilizzando la lezione

frontale il docente può potenziare con la multimedialità la propria attività,

consentendo la visualizzazione diretta e condivisa dell’oggetto su cui è convogliata

tutta l’attenzione degli alunni, può salvare i percorsi didattici proposti anche per

successive utilizzazioni.

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La personalizzazione dell’insegnamento

I laboratori vengono indicati nei documenti del Ministero come uno degli strumenti

fondamentali per la personalizzazione del Piano di studio. La personalizzazione è il

punto nodale delle legge di riforma del sistema educativo nazionale nella quale si

legge che la scuola deve:

“favorire la crescita e la valorizzazione della persona umana, nel rispetto dei ritmi

dell’età evolutiva, delle differenze e dell’identità di ciascuno e delle scelte

educative della famiglia nel quadro della cooperazione tra scuola e genitori “.

Personalizzare significa sfuggire alla tentazione di dare a tutti le stesse cose, nello

stesso tempo e allo stesso modo. Non esistono quindi conoscenze e abilità

prestabilite che hanno un valore indipendente dalle condizioni di contesto (la classe

specifica), di processo (il momento preciso di un anno scolastico e della crescita

dell’alunno) e di relazione (docente-alunno, docente-alunni, alunno-alunno) che le

rendono apprezzabili. La personalizzazione usa le conoscenze e le abilità come

mezzo per progettare percorsi formativi che rispondano alle capacità uniche e

irripetibili di ciascuno, valorizzandole al massimo. Il fine è la persona dello studente

e la migliore maturazione globale delle sue capacità, nei contesti e nelle relazioni

date. Non esiste contenuto astratto uguale per tutti da trasmettere ad ogni singolo

ragazzo, non c’è insomma uno scambio a senso unico ma una mediazione continua

di apprendimenti interpersonali contagiosi che passano da docente e allievo e tra

allievo e allievo. Si tratta dunque di abbandonare la posizione per cui si pensava

che tutta la vita intellettuale di una persona sia attività intellettuale teoretica. La

personalizzazione si sposa quindi e non può essere disgiunta dalla didattica

laboratoriale. Le due scelte sono in perfetto accordo. A questo scopo l’Istituto

comprensivo “Massari – Galilei” ha scelto di instaurare pratiche didattiche che

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mirino a far emergere e ad orientare le eccellenze insieme al recupero dei disavanzi

culturali e delle lentezze nell’apprendimento dei meno fortunati. La nostra scuola

ha scelto di partire sempre dall’incitamento alla riflessione, dall’analisi attenta delle

proprie emozioni, sentimenti e comportamenti per arrivare alla progressiva

consapevolezza delle capacità, delle abilità, delle competenze, del metodo di studio

e del tempo da dedicare ad esso.

L’Istituto Comprensivo, fin dagli anni dell’infanzia, supporta e aiuta lo sviluppo

dell’autonomia intellettuale, dell’intelligenza creativa e del pensiero scientifico.

Andando avanti negli anni, gli alunni che acquisiscono particolari sicurezze in

ciascuno dei diversi linguaggi e amano spingersi oltre nella strada della conoscenza,

vengono supportati e aiutati con percorsi didattici che aumentino la loro

competenza e stimolino ulteriormente le loro curiosità. Nella scuola media le

eccellenze trovano la possibilità di esprimersi a tutti i livelli e vi è una cura

particolare per ciò che riguarda:

l’ambito linguistico, con progetti specifici in lingua inglese e latina, ed

esperienze di giornalismo;

l’ambito scientifico nel quale i ragazzi sono chiamati a impegnarsi nelle olimpiadi

della matematica;

il corso musicale infine, affina e promuove negli alunni particolarmente dotati,

una sensibilità e una competenza del linguaggio musicale.

La scuola ”Massari – Galilei” ha inoltre nella sua tradizione uno sguardo molto

attento per coloro invece che sono in situazione di disagio e presentano ritmi di

apprendimento rallentati rispetto agli standard della classe. Per questi alunni oltre

ai laboratori in piccoli gruppi interclasse, ogni consiglio elabora interventi e piani, di

cui si giova la classe intera, mirati al recupero delle abilità trasversali attraverso

esercizi e giochi.

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L'indirizzo musicale

L’Istituto comprensivo “Massari – Galilei” offre la possibilità di frequentare un

corso ad indirizzo musicale agli alunni che mostrano particolare attitudine e

sensibilità per questo linguaggio. Gli studenti iscritti a questo corso imparano a

suonare uno strumento a scelta tra il pianoforte, la tromba, la chitarra e il violino.

La scelta di promuovere la cultura musicale ed il linguaggio sonoro è una priorità

didattica, nello scenario socioculturale contemporaneo.

L'insegnamento strumentale

integra il modello curricolare con percorsi disciplinari tesi a sviluppare, nei

processi evolutivi dell'alunno, insieme alla dimensione cognitiva, la dimensione

pratico-operativa, estetico-emotiva, improvvisativo-compositiva;

offre ulteriori occasioni di integrazione, crescita e orientamento ad alunni in

situazione di svantaggio.

L'esperienza socializzante del far musica insieme

accresce il gusto del vivere in gruppo

abitua i ragazzi ad accettare le regole, a rispettare le idee degli altri e ad

accoglierle in senso costruttivo, a superare l'individualismo e ad essere

autonomi nel gruppo.

La loro esperienza arricchisce l’istituto tutto, poiché dà origine a manifestazioni

pubbliche e alimenta la “piccola orchestra” della scuola. Lo studio della musica

sviluppa nei ragazzi disciplina, ordine e tenacia, qualità di cui si avvalgono in tutti i

settori dell’apprendimento.

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LE SCELTE DIDATTICHE NEL CURRICOLO

Progettare per competenze: le istanze nazionali e comunitarie

Le Indicazioni Nazionali 2012, in linea con le indicazioni del Consiglio Europeo

(Raccomandazione del 18.12.2006 e Strategie di Lisbona 2008), pongono al centro

del Curricolo lo sviluppo delle competenze. Il concetto di competenza è complesso

è articolato.

La competenza:

è una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini appropriate al

contesto; non si può disgiungere dal concetto di persona competente in

quanto implica un sapere agito

si manifesta come capacità di padroneggiare problematiche, utilizzando

abilità di tipo cognitivo, personale, sociale, relazionale; coinvolge la

dimensione etica e può essere descritta in termini di responsabilità ed

autonomia

consente di trasferire abilità e conoscenze in altri settori, generando in modo

dinamico, nuove o più approfondite conoscenze e competenze

Nelle IN sono previsti “traguardi di sviluppo delle competenze” per i campi di

esperienza della scuola dell'Infanzia e per ogni disciplina della scuola primaria e

secondaria di I grado; inoltre viene esplicitato il “Profilo in uscita dello studente”

che sintetizza i traguardi che la persona dell'alunno deve aver maturato al termine

del primo ciclo d'istruzione, attraverso i diversi apprendimenti, formali e informali,

le diverse competenze, disciplinari e trasversali, e in stretto rapporto con il pieno

esercizio della cittadinanza. In particolare si ribadisce che tutte le discipline devono

concorrere a sviluppare le competenze chiave per l'apprendimento permanente

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definite dal Parlamento e dal Consiglio europeo e assunte dalle Indicazioni come

"orizzonte di riferimento verso cui tendere".

Le finalità del curricolo del I ciclo di istruzione nelle Indicazioni Nazionali 2012

Promuovere la capacità degli alunni di dare senso alla varietà delle loro

esperienze per ridurre la frammentazione

Formare ogni persona sul piano cognitivo e culturale perché possa affrontare

positivamente l’incertezza e il rapido cambiamento degli scenari sociali

presenti e futuri

Fornire supporti adeguati affinché ogni persona sviluppi un’identità

consapevole e aperta ed acquisisca le regole del vivere e convivere

FINALITÀ Orizzonte di riferimento competenze chiave per

l’apprendimento permanente (Raccomandazioni del Parlamento e del

Consiglio del 18/12/2006, Strategie di Lisbona 2008)

Sviluppo armonico ed integrale della persona

all’interno dei principi della Costituzione italiana (art.2 e 3)

Elaborazione del senso

della propria

esperienza

Acquisizione dei saperi

di base

Promozione della

pratica della

cittadinanza attiva

24

La scuola realizza pienamente il proprio fine impegnandosi a garantire a tutti gli

studenti pari condizioni di accesso all’istruzione con una particolare attenzione al

sostegno delle forme di diversità e disabilità

Le Competenze chiave europee come elemento unificante del Curricolo

verticale d’Istituto

La scuola ha elaborato un modello di sviluppo delle competenze che mette al

centro del curricolo la persona considerata nei suoi molteplici aspetti - personale,

sociale e culturale - ed orienta l'azione educativa per promuovere:

la costruzione armonica dell'identità

le capacità relazionali

la conoscenza e l'interpretazione critica della realtà (naturale, sociale,

virtuale)

avendo come guida della propria azione educativa il riferimento alle competenze

chiave per l'apprendimento permanente (comunicazione nella madre lingua;

comunicazione nelle lingue straniere; competenza matematica; competenze di

base in scienza e tecnologia; competenza digitale; competenze sociali e civiche;

spirito di iniziativa e imprenditorialità; consapevolezza ed espressione culturale) e

alle competenze trasversali di cittadinanza, esplicitate nel DM n.139/2007

sull’obbligo d’istruzione, che ne rappresentano delle declinazioni(imparare ad

imparare; progettare; comunicare; collaborare e partecipare; agire in modo

responsabile; risolvere problemi; individuare collegamenti e relazioni; acquisire ed

interpretare l’informazione).

25

La scelta è motivata da diverse ragioni:

le competenze chiave, come del resto precisa la Premessa alle Indicazioni

2012, rappresentano la finalità generale dell’istruzione e dell’educazione e

spiegano le motivazioni dell’apprendimento stesso, attribuendogli senso e

significato. Esse sono delle metacompetenze poiché, come dice il Parlamento

Europeo “sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo

sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione”

rappresentano un filo conduttore unitario all’insegnamento /apprendimento

anche in continuità con il secondo ciclo, in quanto travalicano le discipline: le

competenze infatti. non sono diverse nei vari cicli scolastici, differenti

piuttosto, sono le abilità cognitive (dagli automatismi a modalità più

autonome e riflessive), il patrimonio di conoscenze ed esperienze,

l’affinamento di linguaggi e codici

nelle competenze chiave si possono inserire tutte le competenze culturali di

base. Alla loro formazione concorrono tutte le discipline.

Competenze chiave e discipline

Le Indicazioni nazionali 2012 non individuano con precisione i risultati di

apprendimento in termini di competenze, specialmente per quanto concerne le

abilità trasversali; pertanto, per impostare un curricolo che mettesse a punto

indicazioni di progressione nello sviluppo delle competenze trasversali per una

valutazione formativa e per una certificazione delle stesse si è proceduto ad

26

individuarle partendo da documenti che potessero fare da riferimento, come il DM

n. 139/2007.

Le competenze chiave che fanno riferimento alle competenze disciplinari sono

sostanzialmente le prime quattro, mentre le altre hanno un carattere

segnatamente metodologico e trasversale:

1) Comunicazione nella madrelingua, a cui fanno capo le competenze

specifiche della lingua italiana;

2) Comunicazione in lingue straniere, a cui fanno capo le competenze

specifiche della lingua straniera (inglese e francese);

3) Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia, a

cui fanno capo le competenze specifiche della Matematica, delle Scienze,

della Tecnologia e in parte della Geografia, individuata come disciplina di

cerniera tra l’ambito antropologico - umanistico e quello scientifico;

4) Consapevolezza ed espressione culturale, a cui fanno capo le competenze

specifiche dell’Arte e Immagine, della Musica, della Letteratura,

dell’Educazione Fisica, della Geo-Storia, dell’insegnamento della Religione;

5) Competenza digitale a cui fanno capo le competenze tecnologiche di utilizzo

delle tecnologie della comunicazione e dell’informazione per gestire,

produrre, conservare e scambiare informazioni;

6) Imparare ad imparare: è competenza metodologica fondamentale a cui non

corrispondono nelle Indicazioni Nazionali traguardi specifici; sono state

utilizzate pertanto competenze reperite dal DM 139/2007;

27

7) Competenze sociali e civiche a cui fanno capo le competenze di Cittadinanza

e Costituzione e quelle relative all’Agire in modo autonomo e responsabile,

Comunicare, Collaborare e partecipare;

8) Spirito di iniziativa e imprenditorialità: a questa competenza fanno capo

competenze metodologiche come il problem solving e le competenze

progettuali.

Progettare e valutare lo sviluppo delle competenze: le nostre esperienze

Il primo passo verso la progettazione condivisa di un progetto unitario, è stata

l'elaborazione, nell'a.s. 2012-13, in seno ad un gruppo di ricerca-azione presieduto

dal Dirigente, di un modello sperimentale di "Certificazione delle competenze al

termine della scuola primaria e a conclusione del primo ciclo di istruzione" nel

quale le competenze sono descritte sulla base di indicatori utilizzati dai docenti per

la valutazione, espressa in riferimento a tre livelli standard: base, intermedio,

avanzato.

Nell’a.s.2013-14 la riflessione sulla progettazione per competenze si arricchiva

dell'esperienza di formazione in rete con altre scuole del territorio, denominata

"Ambienti per crescere", progettata e realizzata in riferimento alle "Misure di

accompagnamento alle Nuove Indicazioni ministeriali".

Nel presente anno scolastico, nell’ambito dei dipartimenti si elaborano altri

documenti condivisi:

1) CURRICOLO VERTICALE DELLE COMPETENZE CHIAVE EUROPEE

28

La certificazione delle competenze in uscita e dei relativi indicatori per osservarla e

valutarla è messa a punto anche per la scuola dell'infanzia; la valutazione della

padronanza della competenza chiave nel suo complesso è espressa in tre livelli:

Livello base Lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di

possedere conoscenze ed abilità essenziali e di saper applicare regole

e procedure fondamentali. È in grado di relazionarsi con gli altri e di

esporre le proprie opinioni

Livello intermedio Lo studente svolge compiti e risolve problemi in situazioni

note, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.

È in grado di relazionarsi con gli altri, di proporre le proprie opinioni e

sostenerle

Livello avanzato Lo studente svolge compiti e problemi in situazioni anche

nuove, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle

abilità. È in grado di relazionarsi con gli altri, di proporre le proprie

opinioni e sostenerle con adeguate argomentazioni

A. S. 2014 – 2015ISTITUTO COMPRENSIVO MASSARI – GALILEI - BARI

CURRICOLO VERTICALE DELLE COMPETENZE CHIAVE

COMPETENZECHIAVE Scuola

dell’Infanzia

Scuola Primaria Scuola Secondaria I

grado

Comunicazione nella

madrelingua

Usare

correttamente la

lingua per

esprimere i propri

bisogni e i propri

Interagire e

comunicare

verbalmente in

diverse situazioni

comunicative

Padroneggiare gli

strumenti espressivi ed

argomentativi

indispensabili per

gestire l’interazione

29

vissuti

Ascoltare,

comprendere ed

utilizzare enunciati

di senso compiuto

Porre domande ed

intervenire in

modo pertinente

nelle

conversazioni

Leggere e

comprendere testi di

vario genere,

individuandone il

senso globale e le

informazioni

principali

Produrre semplici

testi di vario tipo

rispettando le

fondamentali

convenzioni

morfosintattiche

comunicativa verbale in

vari contesti

Leggere, comprendere

ed interpretare testi di

vario tipo

Produrre testi di vario

tipo, adeguati allo

scopo e al destinatario,

impiegando in modo

funzionale i codici

disciplinari

Comunicazione nelle

lingue straniere

Conoscere

l’esistenza di

lingue diverse

Riprodurre suoni e

parole in lingua

straniera in uso

nella lingua

italiana

Comunicare in modo

comprensibile in

scambi di

informazioni

semplici e di routine

su aspetti del

proprio vissuto e del

proprio ambiente

Individuare alcuni

elementi culturali e

usi della lingua

straniera

Comprendere e

utilizzare le lingue

straniere per i principali

scopi comunicativi e

operativi in semplici

situazioni di vita

quotidiana

Comprendere e

utilizzare le lingue

nell’uso delle

tecnologie,

dell’informazione e

della comunicazione

30

Competenza

matematica e

competenze di base

in scienza e

tecnologia

Raggruppare e

ordinare secondo

criteri diversi dati

Confrontare e

valutare quantità

Problematizzare

semplici situazioni

di vita quotidiana

Risolvere situazioni

problematiche

utilizzando idonee

strategie procedurali

e di calcolo

Analizzare fenomeni

per acquisire

informazioni e

stabilire

collegamenti

utilizzando metodi di

indagine e procedure

adeguate

Conoscere e

utilizzare il

funzionamento di

alcuni strumenti

tecnologici

Riconoscere e risolvere

problemi individuando

le strategie adeguate

per la soluzione,

utilizzando tecniche di

calcolo adeguate e

spiegando il

procedimento seguito

Osservare, analizzare e

descrivere fatti e

fenomeni, porsi

domande, formulare

ipotesi, verificarle,

anche progettando e

realizzando semplici

esperimenti o

manufatti

Riconoscere la

complessità delle

interazioni tra mondo

naturale, artificiale e

comunità umana,

valutandone le

principali conseguenze

Competenza digitale

Conoscere le

possibilità che i

mezzi multimediali

Usare semplici

sistemi di scrittura

digitale (Word Paint)

Utilizzare le TIC per

ricercare informazioni,

comunicare e

31

offrono come

strumento di

comunicazione

Utilizzare il

computer per

reperire informazioni

nonché per

comunicare e

partecipare a reti

comunicative

partecipare a reti

comunicative,

rispettando le regole

della rete

Produrre, tramite le

TIC, relazioni e

presentazioni relative

ad argomenti di studio

Imparare ad

imparare

Mostrare curiosità

nei confronti delle

diverse esperienze

Portare a termine

un’attività

rispettando i

tempi di

esecuzione

Organizzare il

proprio

apprendimento per

produzioni

individuali e/o di

gruppo nel rispetto

dei tempi di lavoro e

degli impegni assunti

Riflettere su quanto

e come appreso

Decidere in modo

consapevole e

autonomo operando

scelte

Manifestare interesse e

curiosità verso

l’apprendimento

Pianificare la propria

attività di studio in

relazione al tempo

disponibile, ai propri

bisogni e modalità di

apprendimento

Far proprie regole e

procedure,

riorganizzare le proprie

conoscenze in funzione

di nuove esperienze di

apprendimento

Interagire con

l’insegnante e i

Relazionarsi in modo

positivo con gli altri,

Comprendere il

significato delle regole

32

Competenze sociali e

civiche

compagni

collaborando

positivamente

Accettare le regole

della vita di

gruppo

Rispettare le cose

proprie ed altrui

rispettando le regole

condivise,

interagendo e

collaborando nel

gruppo

Conoscere e mettere

in relazione gli

aspetti fisici,

ambientali, culturali

ed economici di un

territorio

Conoscere

l’importanza della

Costituzione e la

funzione delle Leggi,

il valore

dell’uguaglianza e

della libertà come

partecipazione alla

vita sociale.

e saperle agire

consapevolmente e

responsabilmente per

facilitare la convivenza

civile attraverso il

dialogo e il rispetto

delle differenze e

diversità

Collaborare in gruppo e

partecipare alla vita

scolastica e alla

comunità sociale di

appartenenza ,

riconoscendo i diversi

ruoli e le responsabilità

istituzionali

Riconoscere il valore

dei principi etici sanciti

dalla Costituzione e

dalle Carte

internazionali e le

norme della convivenza

civile

Spirito di iniziativa e

imprenditorialità

Manifestare

fiducia nelle

proprie capacità

Conoscere se stesso

e le proprie capacità

Possedere

Conoscere le proprie

risorse e le opportunità

a disposizione

33

Esprimere in

modo adeguato le

proprie esigenze

Prendere iniziative

nel gruppo

autocontrollo e

imparare a gestirlo

nelle diverse attività

scolastiche

Proporre idee, progetti,

percorsi, attività

Affrontare con

responsabilità

situazioni di vita

adeguate alla propria

età

Consapevolezza ed

espressione culturale

Mostrare

interesse per la

realtà che lo

circonda

Comunicare ed

esprimere

emozioni

utilizzando i vari

linguaggi

Orientarsi nel

tempo e nello

spazio

Utilizzare linguaggi

espressivi non

verbali (musicale,

artistico, motorio …)

Orientarsi sulla linea

del tempo e

utilizzare varie tipi di

fonti per organizzare

ed esporre

conoscenze storiche

Orientarsi nello

spazio vissuto e

rappresentato

cogliendo le relazioni

tra uomo e ambiente

Riconoscere,

collocandoli nello

spazio e nel tempo,

aspetti fondamentali

del patrimonio

culturale, artistico,

storico e ambientale

del proprio territorio,

dell’Italia, dell’Europa e

del mondo

Avere consapevolezza

del valore culturale ed

identitario del

territorio, mostrandosi

sensibili al problema

della sua tutela e

valorizzazione

Utilizzare linguaggi

34

2) CURRICOLO VERTICALE DELLE COMPETENZE TRASVERSALI DI CITTADINANZA

Le competenze chiave di cittadinanza democratica sono state incardinate nella

competenza europea di riferimento e gli indicatori riferiti a quest’ambito sono stati

formulati facendo capo ai “Traguardi” e al “Profilo” delle Indicazioni Nazionali.

CURRICOLO TRASVERSALE delle COMPETENZE CHIAVE e di CITTADINANZA

I traguardi trasversali, delineati nel seguente documento, saranno valutati al termine di ciascun

ordine di scuola nella Certificazione delle Competenze.

Scuola dell’Infanzia Scuola Primaria Scuola Secondaria di

primo grado

IMPARARE AD IMPARARE

Acquisire ed

interpretare

l’informazione

Sistemare i dati senso-

percettivi mediante

l’orientamento in

situazioni ed esperienze

Classificare, utilizzare

e selezionare

informazioni

Acquisire ed

interpretare

criticamente

l’informazione ricevuta

espressivi musicali,

motori, artistici,

mantenendo un

atteggiamento di

apertura verso la

diversità

dell’espressione

culturale

35

Individuare

collegamenti e

relazioni

quotidiane

Rielaborare i propri vissuti

attraverso i vari linguaggi

Riflettere sul proprio

operato

Osservare e confrontare

Raggruppare e ordinare

Dedurre informazioni

da documenti di

diverso genere

secondo lo scopo

della ricerca

Riflettere sulle

procedure utilizzate

Cogliere analogie e

differenze

Elaborare

informazioni nei

diversi contesti

mediante

collegamenti di causa,

successione, ordine e

quantità

nei diversi ambiti ed

attraverso diversi

strumenti comunicativi

Valutare l’attendibilità

e l’utilità delle

informazioni ricevute

Riflettere sui propri

processi di

apprendimento

Collegare fenomeni,

eventi e concetti diversi

appartenenti anche a

diversi ambiti

disciplinari

Leggere e costruire

mappe mentali

cognitive, associative,

di sintesi

SPIRITO DI INIZIATIVA E IMPRENDITORIALITÀ

Risolvere

problemi

Esplorare la realtà

mediante l’uso dei sensi

per formulare ipotesi

risolutive in contesti

concreti

Porre e porsi

domande sulle

situazioni osservate

proponendo ipotesi

risolutive

Affrontare situazioni

problematiche

costruendo e

verificando ipotesi,

raccogliendo e

valutando dati

36

Progettare

Ricostruire/riformulare

esperienze vissute

Comprendere i dati della

realtà

Scegliere e utilizzare

materiali e strumenti

finalizzati alla

realizzazione di un

compito

Formulare problemi

partendo dalle

situazioni quotidiane

Organizzare

informazioni e

materiali

Formulare piani di

azioni

individualmente e/o

in gruppo

Confrontare e valutare

processi e metodi

risolutivi

Elaborare e realizzare

progetti riguardanti lo

sviluppo delle proprie

attività di studio,

utilizzando le

conoscenze apprese

Definire strategie di

azione e verificare i

risultati raggiunti.

COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Comunicare

Prendere coscienza della

propria identità

Stabilire rapporti corretti

con compagni e adulti

Conoscere ruoli e regole

degli ambienti quotidiani

frequentati

Utilizzare la lingua

materna e anche i

linguaggi non verbali per

Organizzare il lavoro

in modo autonomo e

responsabile

Riconoscere il valore

e l’importanza delle

regole

Rispettare gli altri e

l’ambiente

Interagire in modo

pertinente nella

Inserirsi in modo

consapevole e attivo

nella vita sociale

scolastica

Riconoscere i propri

bisogni e quelli altrui

Riconoscere e

rispettare le diversità

attivando

atteggiamenti orientati

al benessere personale

37

Collaborare e

partecipare

raccontare esperienze ed

esprimere emozioni,

bisogni, idee

Rispettare le regole base

della comunicazione

Sentirsi parte di un

gruppo condividendo

regole e comportamenti

corretti

Partecipare ai giochi di

gruppo nel rispetto dei

ruoli

Comprendere

l’importanza delle

principali norme di

convivenza civile

conversazione

Leggere,

comprendere e

rielaborare messaggi

di diverso genere

mediante supporti

diversi

Gestire e risolvere

emozioni e conflitti in

modo autonomo

Valorizzare le proprie

capacità lavorando

con gli altri

Rispettare le

principali norme

della convivenza

civile

e sociale

Esprimersi in modo

significativo in relazione

alla funzione e al

contesto comunicativo

Leggere, comprendere

e produrre testi di

diverso genere espressi

con linguaggio specifico

Interagire nel gruppo,

comprendendo i diversi

punti di vista,

valorizzando le proprie

e altrui capacità,

gestendo la

conflittualità

Contribuire

all’apprendimento

comune e alla

realizzazione delle

attività collettive

Riconoscere il valore

dei principi etici sanciti

dalla Costituzione e

dalle carte

38

internazionali e le

norme della convivenza

civile

COMPETENZA DIGITALE

Utilizzare con

spirito critico le

tecnologie della

società

dell’informazione

Conoscere le possibilità

che i mezzi multimediali

offrono come strumento

di comunicazione

Utilizzare il computer per

semplici attività di gioco

Usare semplici

sistemi di scrittura

digitale

Utilizzare il computer

per reperire

informazioni nonché

per comunicare e

partecipare a reti

comunicative

Utilizzare le TIC per

ricercare informazioni,

comunicare e

partecipare a reti

comunicative,

rispettando le regole

della rete

Produrre, tramite le

TIC, relazioni e

presentazioni relative

ad argomenti di studio

3) CURRICOLO DELLE COMPETENZE DISCIPLINARI

La Scuola ha elaborato un modello comune di progettazione didattica annuale per

discipline (scuola primaria e media) che stabilisce delle interrelazioni tra

Competenze chiave per l’apprendimento permanente, Traguardi per lo sviluppo

delle competenze, Obiettivi di apprendimento, Conoscenze disciplinari,

Metodologie, Metodi, criteri e strumenti per la Verifica e Valutazione delle prove

orali e scritte.

Con questo strumento ci si è proposti di delineare per ciascuna disciplina un

percorso unitario in cui gli obiettivi, le metodologie, i contenuti e le attività sono

39

formulati a spirale, cioè presentati e riproposti in fasi successive di continuo

ampliamento e arricchimento.

I percorsi formativi sono delineati all'interno di specifiche Unità di apprendimento

che ogni singolo docente, nel rispetto della libertà d'insegnamento, attua nella

propria classe facendo attenzione alle esigenze e ai tempi di apprendimento degli

alunni. Nelle Progettazioni annuali sono altresì previsti degli esempi di compiti

significativi che, se portati a termine dagli alunni con autonomia e responsabilità,

mostrano l’agire competente sia in ambito disciplinare che trasversale.

Nel lavoro didattico, i docenti hanno cura di valorizzare l’esperienza e la

motivazione dei ragazzi. Le conoscenze, le abilità sono sempre orientate al

raggiungimento delle competenze degli alunni cioè alla capacità di applicare

quanto essi hanno acquisito nel lavoro intellettuale e operativo a scuola, nella

realtà che li circonda. I docenti inoltre nella trattazione degli argomenti finalizzano

l’apprendimento anche ad esperienze di produzione. Il numero delle UU.AA. è

stabilito dal docente della singola disciplina in base ai bisogni formativi del gruppo

classe rilevati durante il periodo dell’accoglienza non solo attraverso i test per

stabilire le competenze in ingresso, ma anche grazie all’osservazione e all’ascolto

attento in situazione dei singoli alunni.

Le metodologie e le strategie

L’Istituto comprensivo “Massari - Galilei” privilegia il metodo laboratoriale sin dai

primi anni. Nella nostra Scuola dell’Infanzia infatti alla pratica delle attività in piccoli

gruppi a cui si affiancano le esperienze multisensoriali con approccio ludico, attività

che sono il momento di formazione propedeutico a qualunque apprendimento e

allo sviluppo delle abilità cognitive trasversali quali la percezione, l’osservazione,

l’orientamento spazio -temporale, la lateralizzazione e il senso del ritmo. Il

40

riferimento alla pratica del gioco è una scelta da proporre anche più avanti nella

vita scolastica, il definire cioè sempre contesti didattici all’interno dei quali

l’apprendere sia una esperienza piacevole e gratificante.

In tutte le nostre classi sia della Primaria che delle media viene data rilevanza al

metodo induttivo che va dal particolare al generale, dall’osservazione diretta ai

concetti, dall’esperienza alla teoria. La scelta didattica fondamentale è quella del

laboratorio come pratica innovativa all’interno delle unità di apprendimento, ma a

questa si affianca anche l’approccio frontale scelto deliberatamente dall’insegnante

quando egli ritiene che sia opportuno in un particolare momento del processo

d’apprendimento dell’intera classe. Anche l’uso dei nuovi strumenti tecnologici

entra potentemente nelle strategie didattiche.

L’accertamento delle competenze in ingresso

Attraverso test appositamente predisposti dalla Scuola, i docenti accertano le

conoscenze e le competenze preesistenti negli alunni di prima media, come

prerequisiti di ingresso dell’anno scolastico. Le prove d’ingresso per i ragazzi che

frequenteranno la Prima media, sono concordate con i docenti della primaria

proprio in virtù della continuità formativa tra le scuole. D’altra parte l’elaborazione

di un curricolo verticale viene agevolato da una simile pratica. Tale accertamento

preliminare permetterà di individuare soprattutto gli alunni particolarmente deboli

nelle strumentalità di base per impostare da subito una personalizzazione

dell’intervento didattico. Una particolare attenzione viene data ai disturbi specifici

dell’apprendimento quali la disgrafia, dislessia, discalculia e soprattutto ADHD di

iperattività per le quali la scuola si attiene alle più recenti disposizioni ministeriali

ed ha già attivato un corso di formazione aperto a docenti e genitori.

41

L’INTEGRAZIONE E L’INCLUSIONE

L’espressione “Bisogni Educativi Speciali” (BES) è entrata in uso in Italia dopo

l’emanazione della Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 “strumenti di

intervento per alunni con Bisogni educativi Speciali e organizzazione territoriale per

l’inclusione scolastica”. Sono alunni che presentano una richiesta di speciale

attenzione per una varietà di ragioni: disabilità, disturbi specifici di apprendimento

e/o disturbi evolutivi specifici, svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale.

Per permettere agli alunni che presentano queste tipologie di difficoltà e

svantaggio di avere un pieno ed effettivo accesso agli apprendimenti, sono

organizzati percorsi individualizzati e personalizzati. Una personalizzazione intesa

come riconoscimento delle differenze individuali e diversificazione delle mete

formative volte a favorire la promozione delle potenzialità. Il presupposto da cui

partiamo è di considerare gli alunni come esseri unici, ponendoci nell’ottica di

valorizzare le differenze, pensando ad esse come ad una risorsa.

La scuola, avvalendosi della collaborazione di figure professionali competenti

presenti nel territorio in una logica di raccordo e interazione, elabora un Piano

Annuale per l’inclusività (PAI).

Nel corso dell’anno i gruppi di lavoro per l’integrazione (GLHI) e l’inclusione (GLI)

scolastica si incontrano per concordare e monitorare il percorso di

integrazione/inclusione di ciascun alunno rientrante nel piano. Nel corso degli

incontri si condividono tre importanti strumenti di documentazioni:

Il Profilo dinamico-funzionale

il P.E.I. (Piano educativo individualizzato)

PdP (Piano didattico personalizzato)

Il team di insegnamento, ove ci sia la necessità è arricchito dalla presenza di

insegnanti specializzati che collaborano con i colleghi delle diverse discipline e sono

42

corresponsabili dell’andamento complessivo dell’attività didattica. I docenti

specializzati costituiscono una risorsa qualificata importante che offre all’intera

classe le sue competenze tecnico-specialistiche, per un maggiore supporto

nell’adozione di strategie/metodologie di gestione delle classi e per la rilevazione,

monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola. L’Ente locale, ove

necessiti, collabora con la scuola mediante l’assegnazione di educatori che

coadiuvano i docenti nel progetto di integrazione scolastica, intervenendo

soprattutto a favore di alunni con disturbi evolutivi specifici o affetti da ADHD.

Per gli alunni con Disturbi Specifici di apprendimento (disgrafia, discalculia,

dislessia) la scuola, come previsto dalla normativa vigente, predispone nel Piano

didattico personalizzato per ciascun alunno, interventi atti a contenere e prevenire

gli effetti negativi del disturbo, utilizzando strumenti compensativi e adottando

misure dispensative.

LA VALUTAZIONE

La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il

comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni.

Essa concorre, con la sua finalità formativa e attraverso

l’individuazione delle potenzialità e delle criticità di ciascun alunno, ai processi di

autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e

al successo formativo, anche in coerenza con l’obiettivo dell’apprendimento

permanente. L’asse portante della valutazione sarà il processo formativo di cui ogni

alunno si farà protagonista ed è a questo processo che sarà funzionale

l’acquisizione di conoscenze e abilità. Gli elementi che concorrono a tale tipo di

valutazione sono: il comportamento (rispetto delle regole, corrette dinamiche

43

relazionali, senso di responsabilità), la partecipazione alle attività didattiche e

progettuali della scuola, l’impegno, i progressi rispetto alla situazione di partenza,

gli obiettivi raggiunti nell’acquisizione di conoscenze, abilità e competenze,

secondo gli indicatori disciplinari stabiliti nei curricoli disciplinari di Istituto, l’utilizzo

di un metodo di lavoro proficuo.

In definitiva la valutazione deve fornire informazioni sui risultati, deve avere

funzioni di diagnosi o di bilancio, di orientamento, di conoscenza di sé, di

valorizzazione delle capacità, di uso formativo dell’errore e dell’insuccesso. Nel

quadro di un’offerta formativa molto varia che prevede momenti e strategie di

recupero, è chiaro che la ripetenza assume carattere di eccezionalità. Essa, nel caso

di particolari e documentabili motivazioni (gravi insufficienze nelle discipline,

comportamento non adeguato, scarsa partecipazione all’attività didattica

curricolare e alle iniziative integrative progettate e deliberate dal C. di classe,

frequenza saltuaria) dovrà avere un carattere di recupero nel quale dovrà essere

coinvolta la famiglia.

La valutazione si esprime con un voto numerico per tutte le materie eccetto che

per Religione, disciplina nella quale la valutazione è espressa da un giudizio. Per

l’ammissione alla classe successiva e all’Esame di Stato conclusivo del I ciclo di

Istruzione, gli alunni dovranno conseguire la sufficienza in tutte le materie,

compreso il voto di condotta. In sede d’esame finale, agli alunni particolarmente

meritevoli che conseguiranno il punteggio di 10 decimi, potrà essere assegnata la

lode dalla commissione che deciderà all’unanimità.

Il processo di valutazione è articolato attraverso il seguente iter:

Valutazione iniziale: prima di iniziare un’attività gli insegnanti verificano le

conoscenze, le abilità, le competenze già possedute dalla classe e dai singoli

44

alunni, per poi programmare l’attività e proporre nuovi percorsi di

apprendimento.

Valutazione intermedia: valuta in itinere l’efficacia della mediazione didattica

prevista in sede progettuale e il conseguimento dei risultati attesi in relazione

all’acquisizione di conoscenze, abilità, competenze.

Valutazione finale: si effettua al termine del primo e secondo quadrimestre per

certificare il conseguimento degli obiettivi di apprendimento disciplinari, per

verificare il raggiungimento dei traguardi di competenza disciplinari e

trasversali, per formulare il giudizio di maturazione globale raggiunto

dall’alunno in rapporto alla situazione di partenza e agli obiettivi individuati.

L’orientamento

La nostra scuola nel suo complesso sistema di Istituto comprensivo dà particolare

importanza, soprattutto nella scuola media, definita “orientativa” per eccellenza,

allo sviluppo dell’abilità di scegliere e progettare. Orientarsi verso una scuola

Secondaria di secondo grado diviene ogni anno più difficile per i preadolescenti. La

scelta della scuola superiore da frequentare mette in ansia famiglie e alunni già alla

fine della seconda media. I ragazzi sono oggi sottoposti ad una molteplicità di

opzioni in ogni campo della vita reale. Talvolta i genitori hanno una fiducia illimitata

nella loro capacità di scegliere autonomamente e in nome della libertà non

forniscono loro strumenti per orientarsi; inoltre le difficoltà che tutti i ragazzi

preadolescenti hanno nel definire una precisa identità, nella quale le qualità si

mescolino alle aspirazioni, rendono oltremodo difficile per le famiglie e per i ragazzi

stessi operare delle scelte. Capita spesso che le decisioni non siano la sintesi finale

45

di competenze maturate dai ragazzi e di analisi di contesto realizzate dai genitori,

ma siano invece solo il “minor male possibile”. L’assenza di un progetto personale e

di desideri per il proprio futuro sono il limite di queste “scelte”. La scuola intende

quindi iniziare un percorso formativo trasversale a tutte le discipline che abbia

come obiettivo non la scelta della scuola superiore, bensì lo sviluppo della

competenza progettuale. Per competenza progettuale si intende la capacità di

analizzare e riflettere sulle proprie competenze e attitudini, per perseguire con

tenacia dei chiari obiettivi di vita. Saper progettare risulta essere uno degli obiettivi

principali di alcune discipline quali la “Tecnologia” e “Arte e Immagine”, poiché qui i

ragazzi devono esaminare le risorse che possiedono, osservare realtà varie,

classificare materiali, calcolare ed infine realizzare un prodotto che sia

soddisfacente soprattutto per chi lo realizza. In realtà nel percorso essi hanno da

scegliere, per realizzare un prodotto, molte più volte di quanto si richieda loro in

altre discipline dove talvolta basta riprodurre. Una maggiore attenzione a questo

processo da parte dei docenti e una profonda consapevolizzazione dei passaggi da

parte degli alunni aiuta lo sviluppo delle abilità richieste per operare delle scelte in

qualunque campo.

46

I CAMPI PROGETTUALI DELL’ AMPLIAMENTO

DELL'OFFERTA FORMATIVA

La continuità

Accogliere bambini e ragazzi a scuola è il primo passo per aiutarli a crescere, a

ricercare e consolidare la loro identità di formazione. L’accoglienza, progettata in

relazione alle diverse esigenze di chi viene accolto, si realizza attraverso modalità

organizzative e strategie educative finalizzate ad aiutare gli alunni a conoscere il

nuovo ambiente e ad orientarsi, ad assicurare continuità alle storie individuali

valorizzando le esperienze precedenti, a costruire una rete di relazioni e significati

da condividere. Il passaggio degli alunni da un ordine di scuola all’altro viene

favorito da specifiche iniziative:

progettazione di brevi unità didattiche con bambini della scuola dell’infanzia

e primaria

progettazione e realizzazione di attività di continuità tra scuola primaria e

scuola secondaria di primo grado per specifici progetti, come ad esempio:

laboratori musicali, attività di animazione alla lettura, mercatini di

solidarietà, Settimana Scientifica

incontri e visite di alunni e genitori per conoscere gli ambienti scolastici e i

docenti del nuovo ordine di scuola; la scuola secondaria di primo grado offre

altresì “giornate di vita” nella scuola media per gli alunni di quinta

elementare

costruzione e realizzazione di curricoli verticali

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incontro tra insegnanti per scambi di informazioni sugli alunni iscritti

La dispersione e il disagio

L’istituto comprensivo Massari – Galilei ha gran cura degli alunni a rischio

dispersione e di quelli in forte disagio socio culturale. Partecipa al Bando di

Concorso indetto dall’ USR ambito territoriale provincia di Bari per il recupero della

dispersione del disagio con un progetto che prevede laboratori di recupero da

attuarsi sia di mattino che di pomeriggio. I ragazzi coinvolti sono segnalati dai

Consigli di classe e organizzati in piccoli gruppi di classe e di interclasse meridiani e

antimeridiani. Questi gruppi lavorano con un docente nel recupero delle abilità di

base in modo laboratoriale, al fine di rafforzare la loro autostima oltre che le loro

competenze. Non si tratta di aiutare i ragazzi a svolgere i compiti, ma di operare un

intervento pedagogico prima che cognitivo che sviluppi in loro un “affetto” verso la

scuola e li distolga, in qualche modo e in qualche caso specifico, anche da altre

attività meno formative. Il lavoro più grosso si opera nell’ambito linguistico e in

matematica, ma si interviene anche con laboratori di manualità e scienze motorie

fin dalla scuola primaria.

La musica, il cinema e il teatro

Grande spazio hanno presso di noi le esperienze musicali. La musica è considerata

linguaggio imprescindibile per la formazione globale dei ragazzi e a questo

proposito riceve una attenzione particolare da parte dell’intera istituzione. La Festa

dell’accoglienza che si svolge ogni anno nella scuola media, è una manifestazione

musicale e teatrale, a cui sono chiamati a partecipare tutti gli alunni come accade

48

anche con i frequenti spettacoli musicali organizzati dalla “Orchestra” del corso

musicale.

Anche la scuola dell’infanzia si attiva per effettuare iniziative di animazione con i

più piccoli di cui essi siano protagonisti a tutti gli effetti. La Primaria attua

laboratori. La secondaria mette in campo cineforum tematici aperti a tutti gli alunni

e anche ai loro genitori oltre alle attività teatrali inserite nel curricolo di cui si fa la

manifestazione in genere alla fine dell’anno scolastico. Le classi della scuola media

sono spesso coinvolte in spettacoli teatrali e cinematografici mattutini proposti da

associazioni e cooperative operanti sul territorio quali il KISMET Opera e il “Nuovo

Fantarca” e svolgono attività laboratoriali con le stesse.

Le lingue comunitarie

“La conoscenza delle lingue apre le porte del mondo”. Per questo nella nostra

scuola ha ormai una tradizione pluriennale il Progetto Smile: si parte dall’analisi di

un testo in lingua inglese e francese, per andare alla visione di uno spettacolo

teatrale con attori di madre lingua e finire con un workshop che coinvolge a gruppi

tutti i ragazzi i quali conversano sull’argomento della commedia con gli stessi attori.

Il corso di latino

Nelle due sedi della nostra scuola media infine si svolgono regolarmente corsi di

lingua latina per gli alunni delle terze classi; i corsi sono fortemente integrati con lo

studio accurato della sintassi italiana di cui i nostri alunni acquisiscono conoscenza

approfondita fin dalla seconda media.

49

Il giornalismo

Il giornalismo è un campo attraente e di grande importanza formativa nel quale la

nostra scuola non ha mai cessato di impegnarsi. Il Giornalino ”A modo nostro” è

una tradizione che ha oggi anche un formato on line per il quale lavorano gruppi di

ragazzi di scuola media. Il lavoro di redazione e d’impaginazione porta i ragazzi a

responsabilizzarsi e a migliorare le loro competenze linguistiche oltre che ampliare

la abilità sociali grazie al lavoro di gruppo al quale sono chiamati.

Le attività sportive

La consapevolezza corporea, la lateralizzazione, il senso del ritmo, prerequisiti

indispensabili per leggere e scrivere, procedono da un corretto sviluppo del nostro

fisico; l’acquisizione delle regole del vivere sociale e la loro interiorizzazione

passano attraverso il gioco, soprattutto quello sportivo, è per questo che lo sport, il

linguaggio e l’intelligenza corporea hanno presso la nostra scuola uno spazio di

rilievo. E’ per questo motivo che la scuola offre a tutti gli alunni la possibilità di

frequentare corsi sportivi pomeridiani di diverse discipline ed ha gran cura che le

scienze motorie non siano “ricreazione” ma formazione. Le attività vengono svolte

da associazioni sportive con le quali l’Istituto ha stipulato convenzioni. La nostra

scuola media organizza anche attività formative in collaborazione con il CONI.

La manualità

Nel perseguire la formazione globale dei ragazzi, il nostro istituto non trascura la

operatività, esperienza mai disgiunta dai processi cognitivi, coerentemente con le

50

scelte della didattica laboratoriale. In ogni modo, nella scelta dei campi di

ampliamento della nostra offerta formativa, dedichiamo uno spazio specifico ad

attività di costruzione con materiale povero e di riciclo. L’esercizio della manualità,

in questo caso, è collegato allo sviluppo della competenza progettuale, che

sicuramente, per alcuni dei nostri alunni, risulta essere un percorso più adeguato

alle personali attitudini.

La cultura scientifica

E’ ormai tradizione della nostra scuola partecipare alle Olimpiadi della Matematica

e sperare di formare piccoli scienziati curiosi e creativi: il nostro Istituto pertanto, si

adopera sin dalla scuola primaria di stimolare interesse per l’ambito matematico-

scientifico. Le classi della scuola elementare sviluppano percorsi di studio e

approfondimento intorno alla responsabilità sociale di ciascuno di noi nei confronti

del suo mondo, attraverso anche la conoscenza di situazioni specifiche di degrado

cittadino. Nella scuola secondaria il nostro sforzo è orientato nella direzione della

formazione di una cittadinanza attiva, per cui si opera in concerto col Dipartimento

prevenzione della ASL per la prevenzione al fumo e nella scelta dei corretti stili di

vita, si partecipa ad iniziative benefiche di vari Enti e Associazioni per aiutare la

ricerca scientifica in campi specifici.Spesso le nostre classi sono coinvolte in

progetti specifici, come quello di “Un Rover su Marte”, in collaborazione con l’IBM,

esperienze che stimolano l’interesse per le attività scientifiche, pur proponendosi

sotto forma di gioco.

51

LE ESPERIENZE CARATTERIZZANTI

I concerti e i workshop musicali

L’Istituto comprensivo Massari - Galilei offre al territorio del quartiere alcune

iniziative culturali di spessore, quali i concerti di orchestre di grande tradizione

della nostra città. Ospitiamo ormai da due anni nell’auditorium della sede

direzionale concerti pomeridiani dell’Orchestra Sinfonica Provinciale, del

Conservatorio di Musica “N. Piccinni” e della “Jazz Studio Orchestra” per i genitori

dei nostri alunni e per la cittadinanza intera. Sono eventi gratuiti che rispondono ai

bisogni di un territorio di semiperiferia tagliato fuori spesso dai grandi flussi di

iniziative culturali che si muovono normalmente nel centro della città, nonostante

gli sforzi notevoli di decentramento dell’amministrazione comunale di questi ultimi

anni. Anche gli incontri con nomi prestigiosi della musica italiana ed estera sono

organizzati frequentemente nella nostra scuola: indirizzati di mattina agli alunni,

sono invece completamente aperti agli adulti del quartiere di pomeriggio.

Lentamente questo tipo di esperienza è divenuto una parte caratterizzante

dell’identità della nostra scuola che si vuole porre sempre più come polo culturale

ed agenzia formativa per tutto il territorio circostante.

Tullio De Piscopo in un workshop con i nostri alunni

52

La Settimana Scientifica

Una attività didattica caratterizzante e fortemente formativa per l’ampliamento

delle competenze scientifiche, è “La settimana scientifica”. Essa è una

manifestazione che mette in campo molte competenze professionali, ma

soprattutto coinvolge tutti i ragazzi di terza media e quelli della scuola elementare.

E’ una settimana in cui gli alunni

sono chiamati a presentare

esperimenti e invenzioni ad un

pubblico infantile ed adulto,

attraverso modellini realizzati a

scuola. Una settimana che viene

preparata in largo anticipo poiché

più che il prodotto è importante il

percorso che gli alunni compiono nella conoscenza di procedure e pratiche

scientifiche per riuscire poi ad esporre, con competenza e sicurezza, gli esperimenti

e le fasi di ricerca che hanno portato ad alcune scoperte. Durante la Settimana

scientifica si espone quindi anche il risultato di un accurato lavoro manuale

tecnologico, infatti i modellini esposti sono interamente frutto del lavoro dei

ragazzi durante le ore di Tecnologia insieme a quelli di Arte e Immagine.

53

LE SCELTE ORGANIZZATIVE

Il Calendario scolastico 2014-2015

Inizio lezioni: 16 settembre 2014

Vacanze natalizie: dal 22 dicembre 2014 al 6 gennaio 2015

Vacanze pasquali: dal2 aprile 2015 al 7 aprile 2015

25 aprile

1 e 2 maggio 2015

2 giugno 2015

Altre festività

Festività di Ognissanti: 1 novembre 2015

Carnevale: 16 e 17 febbraio 2015

Festa del Patrono della città di Bari: 8 maggio

Termine delle lezioni:

9 giugno 2014 per le scuole dell'obbligo

28 giugno per la Scuola dell'Infanzia

54

Orario delle lezioni e orario di servizio dei docenti

Gli orari delle lezioni sono stabiliti all'inizio dell'anno tenendo conto della

distribuzione equilibrata delle discipline nel corso della settimana.

L'orario dei docenti è uno strumento per la didattica funzionale al servizio

scolastico rivolto agli alunni. Esso comprende, nella scuola primaria, un incontro

settimanale per la programmazione didattica degli interventi formativi.

Per tutti i docenti sono inoltre previsti incontri di raccordo didattico e

organizzativo, a diversi livelli, che sono calendarizzati nel Piano annuale delle

attività deliberato dal Collegio dei docenti.

I criteri di formazione delle classi

La nostra scuola pone una grande cura nella formazione dei gruppi classe seguendo

criteri che sono stabiliti dal Consiglio d’Istituto su suggerimento del Collegio

docenti. I criteri sono i seguenti:

omogeneità tra le classi

eterogeneità di livelli all'interno del gruppo classe

possibilità di raggruppare, in numero limitato, alunni provenienti dalla stessa

classe o scuola, in base alle richieste dei genitori

inserimento su richiesta di alunni in corsi frequentati da fratelli/sorelle maggiori

nell’ultimo triennio

cambio di corso per l’alunno ripetente, su richiesta dei genitori,

compatibilmente alle esigenze della scuola.

Tale operazione viene preceduta da una prima analisi dell'alunno attraverso:

55

incontri con i docenti della Scuola Primaria di provenienza che offrono preziosi

suggerimenti per un’adeguata formazione delle classi;

ricognizione attenta del fascicolo personale proveniente dalla stessa Scuola

Primaria.

Nei casi specifici di alunni particolarmente problematici vengono chieste

informazioni anche agli enti assistenziali, se presenti.

I libri di testo

Nella scelta dei libri di testo e delle strumentazioni didattiche i parametri

fondamentali sono :

la validità didattica

la funzionalità educativa

la praticità d'uso

la rispondenza ai bisogni dell'utenza e alle normative

ministeriali.

I Consigli di classe sono tenuti ad adottare misure e accorgimenti idonei per evitare

sovraccarichi nel peso degli zaini.

Comodato d'uso

La difficile situazione economica in cui versiamo a livello nazionale si ripercuote

sulle famiglie e sui nostri alunni e nell’ottica della solidarietà il nostro Istituto ha

accolto e attivato, come da disposizione comunale, il servizio di Comodato d’Uso

dei libri di testo per l’anno scolastico 2014/2015.

56

Si è insediata una Commissione per coordinare le procedure per l’erogazione del

Comodato, formulando un regolamento da sottoporre ai genitori afferenti a tale

servizio, dopo l’approvazione del Consiglio di Istituto e ha individuato gli aventi

diritto valutando le richieste fatte al Comune tramite scuola e sulla cui base lo

stesso Comune ha stanziato dei fondi per l’attivazione del suddetto servizio.

La nostra scuola ha soddisfatto la richiesta delle famiglie aventi diritto al prestito

libri e di diverse altre che, pur non avendo effettuato domanda al Comune,

attualmente vivono situazioni di disagio per la perdita del posto di lavoro e hanno

chiesto aiuto alla scuola, che si è prodigata affinché tutti gli alunni siano messi in

condizione di poter espletare il proprio diritto-dovere di studio.

Sono stati utilizzati alcuni criteri:

in caso di parità di reddito si valuterà il numero dei figli in età scolare e la

migliore valutazione scolastica dell’alunno nell’anno precedente;

i fratelli frequentanti la stessa classe o classi parallele riceveranno una unica

copia dei testi laddove l’adozione coincida;

gli alunni ripetenti non avranno diritto al servizio, salvo variazioni nella

dotazione libraria, previa domanda;

I docenti incaricati si sono preoccupati della distribuzione e si occuperanno del

ritiro dei testi entro la conclusione dell’anno scolastico, verificando lo stato di

conservazione dei testi.

Rapporti con le famiglie

I genitori possono incontrare gli insegnanti della secondaria in orario

antimeridiano, durante un'ora definita dai docenti interessati o concordare un

appuntamento, se necessario. Sono previsti inoltre incontri pomeridiani con le

57

famiglie, anche in occasione della consegna delle schede di valutazione e

quadrimestrali. Si prevedono ancora:

informazioni tempestive, anche a mezzo telefono, per le situazioni d'urgenza,

sull'andamento scolastico dei figli

accesso alla documentazione nelle forme previste dalla legge

colloqui con il Dirigente Scolastico, che riceve tutti i giorni della settimana, in

entrambe le sedi, previo appuntamento

comunicazione delle linee programmatiche e degli interventi didattici in

occasione dell’Assemblea che precede l’elezione dei rappresentanti dei

genitori

incontri con i rappresentanti dei genitori nei Consigli di Classe

58

Collaboratori del Dirigente:

Francesca Ciliberti

Agnese Pennelli

Organigramma funzionale

Dirigente Scolastico: Francesco Lorusso

Coordinatori sezioni scuola primaria

Sezione A

Cucciolla

Sezione B

Rausa

Sezione C

Sgobba

Sezione D

Ladisa

Coordinatori classi scuola primaria

1A

Ditanno

2A

Gisonda

3A

Pinto

4A

Russo

5A

Tagliafichi

1B

Carella

2B

Milillo

3B

Esposito

4B

Silvestri

5B

Monteleone

Referenti di plesso

Giuseppina Di Tanno (Montello)

Angela Gentile (Galilei)

59

Coordinatori classi scuola Secondaria I grado

1 A

Trotta

Celeste

1B

De Vivo

Castello

1 D

Greco F.

Giulitto

1 F

Mizzi

Barbera

1 G

Gentile

Fazio

1 H

Ciliberti

2A

Altomare

Lippolis

2 B

Potente

Gattagrisi

2 D

Iacobone

Piccininni

2 F

Fanelli

Maggio

2 G

Desiderato

Stella

2 H

Giordano

Marra

3 A

Pupillo

Amoruso

1 E

Stramaglia

Ruggeri

3 D

Pennelli

Rizzi

3 F

Pascazio

Cazzorla

3 G

Sabatino

Mara

3 H

Fiorentino

Greco A.

Funzioni Strumentali al Piano dell'Offerta Formativa

Multimedialità e comunicazione, gestione sito web: Lucia Amoruso

Continuità, accoglienza, orientamento: Elisabetta Fiorentino

Coordinamento attività degli interventi e i servizi per gli studenti: Antonella Celeste

Coordinamento del Piano dell’Offerta Formativa: Anna Rita Iacobone

Organizzazione manifestazioni musicali e teatrali: Rocco Caponio

60

Le altre figure di sistema

Responsabili per la sicurezza sul lavoro Pennelli, Gentile, Di Tanno

Comitato di valutazione degli insegnanti Coluccia, Pinto, Silvestri, Trotta

Supplenti: Fiorentino, Potente

Membri Commissione elettorale Amoruso Tiziana, Ruggieri

Commissione libri in comodato d'uso Traversa, Potente, Greco A.

Responsabili alunni con BES Celeste, Palma

Referenti Legalità, Benessere, Territorio Sabatino, Milillo

Referenti Visite guidate e Viaggi di istruzione Gattagrisi, Fiorentino, Esposito

Referenti Cinema e Teatro Traversa, Fiorentino, Ventura

Referenti Educazione alla Salute e Ambiente Greco F., Mizzi

Responsabili laboratori scientifici Potente, Mizzi, Carella

Responsabili laboratori informatici Pupillo, Gentile, Di Tanno

Responsabili biblioteca Traversa, Tagliafichi

Segretario del Collegio Traversa

61

Coordinatori dei Dipartimenti disciplinari

Lettere Iacobone, Silvestri

Lingue straniere Lippolis, Pinto

Matematica, Scienze, Tecnologia Greco F.

Musica Giordano

Arte e Immagine Stella

Educazione fisica Cazzorla

Religione Marra

Insegnanti specializzati Celeste

Gruppi di lavoro

Autovalutazione di istituto

Gentile, Greco F., Trotta, Di Tanno, Pinto, Amoruso T.

GLHI (Gruppo di Lavoro per l’Handicap d’Istituto)

Dott.ssa Grimaldi, Cucciolla, Mizzi, Ricciardelli, Palma, Celeste, Ditanno,

Trotta, Giulitto, Gattagrisi

GLI (Gruppo di Lavoro per l’Inclusione)

Amoruso T., Altomare, Celeste, Gattagrisi, Giulitto, Mizzi, Palma,

Piccininni, Ricciardelli, Zuccaro, Trotta

62

63

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67

68

Scheda riepilogativa dei progetti

TITOLO PROGETTO IN SINTESI

“Scacchi a scuola” Laboratorio di scacchi, anche finalizzato alla

selezione delle squadre per i Campionati

Studenteschi

“Le emozioni del corpo” Laboratorio di danza

“A modo nostro” Redazione collettiva del giornalino d’istituto.

“Sveglia il gusto, scegli il cibo

giusto”

Progetto di educazione alimentare, finalizzato alla

partecipazione al Concorso “La Scuola per EXPO

Milano 2015- Nutrire il pianeta, Energia per la vita”

“SMILE”. Il teatro a scuola Il teatro a scuola con attori madrelingua inglese e

francese

A scuola di Triathlon Lezioni per l’apprendimento della pratica sportiva e

partecipazione a gare d’Istituto o extrascolastiche

Preveniamo lo svantaggio Recupero/ rafforzamento strumentalità di base in

italiano e matematica

Con la luce per la vita

Celebriamo la XXV Settimana Nazionale della Cultura

Scientifica e Tecnologica.

Concorso fotografico “Scatti

di luce

Concorso di fotografia abbinato al tema della

Settimana Scientifica “Con la luce per la vita”

“Laboratorio di Latino” Conoscere il latino: una lingua “morta”, ma viva nei

linguaggi settoriali e nella “lingua di superstrato”.

Comodato d’uso Fornitura libri di testo agli aventi diritto

“I film in tasca-Fare cinema

ed educazione all’immagine

Adesione al Progetto organizzato dalla soc. coop.

“Nuovo Fantarca” all’interno del CHILDREN’S FILM

69

attraverso l’uso creativo del

cellulare”

FIRST, in rete con la Scuola Secondaria I grado “T.

Fiore” di Bari

Impariamo a suonare Continuità e orientamento. Avviare i bambini/e delle

classi quarte e quinte della scuola Primaria alla

scoperta di alcuni strumenti musicali.

“Chi ben comincia…” Laboratori musicali per la scuola dell’Infanzia e le

classi prime, seconde e terze della primaria

“Cantacoro” Coro scolastico degli alunni della scuola Primaria

Kangourou Potenziamento in matematica

Campionati studenteschi Attività sportive in collaborazione con il CONI

Stiamo arrivando Continuità scuola dell’Infanzia- scuola Primaria

C’era una volta Percorsi di cittadinanza agita rivolti agli alunni delle

classi terze della scuola primaria

Se verrà la guerra Percorsi di educazione alla pace finalizzati alla

realizzazione di un Recital in memoria del centenario

della Prima Guerra Mondiale

Attività di doposcuola Studio assistito nel piccolo gruppo per alunni/e con

scarsa autonomia nello studio domestico per

svantaggio socioculturale o linguistico

70

Indice

L’Istituto Comprensivo “Massari – Galilei” p. 2

Il Contesto p. 3

Le Nostre Scuole p. 6

Il Sistema Scuola p. 10

Le Finalità educative p. 14

Le Scelte progettuali e didattiche p. 16

Le Scelte didattiche nel Curricolo p. 22

L’Integrazione e l’Inclusione p. 41

La Valutazione p. 42

L’Orientamento p. 44

I Campi progettuali dell’ampliamento dell’Offerta Formativa p. 46

Le esperienze caratterizzanti p. 51

Le scelte organizzative p. 54

Ampliamento dell’Offerta Formativa p. 63

Scheda riepilogativa dei progetti p. 69