pof sezione primavera
DESCRIPTION
POf Sezione PromaveraTRANSCRIPT
Scu
ola
del
l’In
fan
zia
piano offerta formativa
pof e Curricolo
TERZA PARTE Pianificazione
scolastica
anno scolastico 2012 - 2013 3
centro Educativo e Scuola santa Paola Elisabetta Cerioli
sezioneprimavera
scuoladell’Infanzia
santa P
aola Elisabetta C
erioli
2
SALUTO CarigenitorideibambinidellaScuola
inquestepaginetrovateilnostroPianoOffertaFormativa(=POF),
fruttodiannidipassioneeducativaedidattica.ConilPOFviinvitiamoaleggereanche
ilCurricolodiScuolaattraversoilqualeconoscete
aqualicompetenzeeducativeedidattichevengonomotivatiivostri igli.
Af idandociivostri igli,levostre iglie,
attraversolascuolavogliamofarintuirelecoseessenzialipervivere:
lastimadisé,lacollaborazionecongliamici,lasolidarietàconipiùabbandonati;e,piùinprofondità,attrezzarli
periltragittodellavita.Essa‐loabbiamoimparato‐
èbellaepromettenteperchéabitatadaDio.Realizziamotuttoquesto
nellacollaborazioneconvoigenitoriLanostrapropostaèunostrumentopersprigionarelemigliorienergie
bambinidioggieperprepararliadunfuturocaricodipromessa.
p.AntonioeleMaestreconlaComunitàeducanteescolastica
Orzinuovi1settembre2012
Scu
ola
del
l’In
fan
zia
3
piani icazionescolastica
Lesoluzionidicarattereeducativoedidattico
delCentroeducativoeScuolasantaPaolaElisabettaCerioli
PIANO GENERALE POF fascicolo 1 Progetto educativo della Congregazione
fascicolo 2 La Scelta educativa (I parte) Percorsi formativi (II parte)
fascicolo 3 Pianificazione scolastica (III parte): pof - Scuola dell’infanzia A pof - sezione Primavera B pof - Scuola primaria pof - Scuola secondaria
santa P
aola Elisabetta C
erioli
4
LasezionePrimavera(bambini2anni)eunpontetrailNidoelaScuoladell’Infanzia.NonepiuNido,manoneancoraScuoladell’Infan-zia.Haunasuaidentitaespeci icita.
La scuola dell’Infanzia ‘SantaPaolaElisabettaCerioli’e una scuolacattolica,paritaria,pari icataepubblica,cioeapertaatutti.
E gestita dai religiosi della Congregazione della Sacra Famiglia,fondatanel1863daSantaPaolaElisabettaCerioli,unamadredifami-gliadivenuta,dopolamortedeisuoi igli,educatriceditantialtri igli.
Ireligiosinellaloroazioneeducativasiavvalgonodellacompeten-tecollaborazionedidocentiededucatori,insiemeallanecessaria idu-ciadellefamiglie.
La Scuola, situatanel paesediOrzinuovi, e inserita in una vastaareaverdeutilizzataper leattivitaricreativeesportivedeibambini/bambineedeiragazzi.AccantoallaScuolasorgeuncentrosportivodipiscineutilizzatedurantel’annoscolasticodaglistessialunniedapertealpubblico.
La Scuola dell’Infanzia con la Primaria e Secondaria comprendecirca600alunni,provenientidaipaesidel territoriodellaBassaBre-sciana, inoa30kmdaOrzinuovi.
La nostra Scuola dell’Infanzia e impostata per SEZIONI OMOGE-NEEpereta:PESCIOLINI2anni,CONIGLIETTI3anni,TARTARUGHE4anni,PANDA5anni.Questasceltadidatticaestatafattapercalibraretuttoilcontestoeducativoinfunzionedelleesigenzespeci ichediognieta,cosıcomeilritmodellagiornata,lapredisposizionedeglispazielasceltadeimateriali.
ORARIODIAPERTURADELCENTROEDUCATIVOSCOLASTICOdalunedıavenerdı:07.30-18.00
ORARIODELLAGIORNATASCOLASTICA
dalunedıavenerdı:08.30-16.00
ORARIOEXTRASCOLASTICOtempopre-scuola:07.30-08.30tempopost-scuola:16.00-17.30
alunni docenti religiosi collaboratori esperti specialisti
120 9 1 2 3 5 sezione
4
Scu
ola
del
l’In
fan
zia
5
1 Infanzia.Un’etadellavita
2 LasezionePrimavera.Checosae?1. 2. 3.LACENTRALIT DELBAMBINO
3 Lesceltemetodologicheedidattiche1.I 2.I 3. IL 4. - 5. 6.
4 Lanostra‘primavera’1.
>Lospaziocome‘luogodiapprendimento/primoeducatore>L’organizzazionedellasezione>Glispazicomuni
2. >Routineerituali>“Lamiagiornatascolastica”
5 Inostriprogettieducativiedidattici1. 2. .R 3. 4.S 5. : - , - 6. 7.
6 Ilprogettodell’annoscolastico2012-20137 Organizzazionedellasettimanaeducativa8 Alcunecosepratiche1. 2.
3.
santa P
aola Elisabetta C
erioli
6
anno scolastico 2012-13 Alunni Maschi Femmine totale
Primavera --- --- ---sezioneGialla --- --- ---sezioneRossa --- --- ---sezioneAzzurra --- --- ---Totale 120
Docenti
Primavera GiuliaMagriAndreaMartinelli
(ElisaFizzardi,inma-ternita)
sezioneGialla AntoniaFerrariGloriaBronzi
sezioneRossa IlariaBergamschiStefaniaTorchiani
sezioneAzzurra StefaniaBonissiCristinaGrossi
Docentedisostegno
LABORATORI
Dirigenzascolastica
DirigentescolasticoeGestoredellaScuola p.AntonioConsonniCollaboratoredidattico AngelaRecentiCollaboratoreeducativo ChiaraPrestini
Educatori:Stabilini Simone , Bergamaschi Matteo, Bruneri Marghe-
rita, Lamenta Adele, Marchini Chiara, Alessia Appianii
Segreteria GiovannaCavanusAdrianaFusini
Amministrazione AlessandroGandagliaAusiliaCosta
direttore p.AntonioConsonni
I - LA NOSTRA SCUOLA
Scu
ola
del
l’In
fan
zia
7
Festivitànazionali1novembre8dicembre25aprile1maggio2giugno
festadituttiiSantiImmacolataConcezioneanniversariodellaLiberazionefestadelLavorofestanazionaledellaRepubblica
RegioneLombardiaaisensidell’art.138,comma1°delD.L.von.112del31.03.1998
edell’art.4,comma121dellaL.R.n.1del05.01.2000
mercoledı12settembre2012venerdı02novembre2012Sabato08dicembre2012
dal22dicembre2012al6gennaio2013dal27marzoal2aprile2013
Sabato8giugno2013
iniziodellelezioniCommemorazionedeidefuntiFestadell’ImmacolataConcezionevacanzediNatalevacanzediPasquaterminedellelezioni
IstitutoSacraFamigliaDomenica7ottobreVenerdı21dicembre
Venerdı25gennaio2013
lunedı11-martedı12febbraio2012Domenica2giugno2013
FestadiiniziodellaScuolaS.Messaconscambiod’augurinataliziFestasantaPaolaElisabettaCerioliVacanzadiCarnevaleFestadi ineannoscolastico
extrascuolaCorsidiMusica,Sport,DanzaCREATIVAMENTE
daottobreamaggio2012Esibizioniconclusiveamaggio
VacanzainmontagnadiCarnevaledavenerdı8amartedı12febbraio
VacanzainmontagnadiCarnevaledavenerdı8amartedı12febbraio
GiocoEstate dal17giugnoal26luglio
GiocoEstateagosto dal29luglioal9agosto
CALENDARIO GENERALE 2012-2013
santa P
aola Elisabetta C
erioli
8
1 □□ Infanzia.Un’etadellavita
Unbambino,unabambina inbraccioasuamadre el’immaginepiueloquenteperdescrivereiltempodell’In-fanzia.Nellebracciadellamadreun iglio,una igliatro-va rifugio quando e triste, piange, ha paura. Quell’ab-braccio sembra suggerire questo messaggio: “Tibasti,igliomio, la certezzadellamiapresenza; io saròper tecomeunapatriaassolutamentesicura”.Lebracciadellamadrecostituisconoun’immaginepre-coceeindimenticabiledellasperanzachedovrasostene-rel’uomo,ladonnanell’arcodellalorovita.Quellebrac-ciadiventanometaforaperesprimere la cura infallibilecheDiohadelsuopopolo,oraesempre.Nellebracciadellamadresisperimentaancheilmondocomeaf idabileopportunita.Il ricordo di aver abitato le braccia della madre nonpuo essere consideratounpensieropericoloso, che ali-menti nostalgie infantilizzanti. Quel ricordo custodisceun’immaginepreziosacheconsenteal iglio,alla igliadiimmaginareedirelaveritadellavitaintera.I ’ e metafora per dire il sensodellavita.L’esperienzaeffettivadiquestaetaemomentoindispensabile per accedere al sensocomplessivodellavita–lasuasperanza–noneovviamentequellodirima-nerebambinipersempre.L’infanziadeveinvecesoltan-todischiudereunaverita,chestaoltrequell’eta.Ilpadree la madre dapprima, insieme ai docenti e a qualsiasieducatorepoi,devonoquali icarelaqualitadellororap-porto reciproco perche accada e si realizzi quella spe-ranzadellavitadicuiogni iglio,ogni igliaeinattesa.Perquestomotivo,il igliocrescendo,riceveilcomanda-mento ’onorailpadreelamadre’chepossiamocosìpara‐frasare:
Scu
ola
del
l’In
fan
zia
9
‘Riconoscicheilpadreelamadreassumononellatuavitala iguradiprimieinsostituibiliinterpretidelPadrecheèdasempree per sempre, che solo può dare la vita senzaine;riconoscilosempre,enonsoltanto inoacheseipic‐coloelacosaappareaituoiocchideltuttoovvia.’LanostraS ’ concorreall’educazioneeallosviluppoaffettivo,psicomotorio,cognitivo,moralereligiosoesocialedellebambineedeibambini,enepro-muovelapotenzialitadirelazione,autonomia,creativitae apprendimento nella prospettiva di una formazionearmonicaeintegrale.Essa costituisce il primogradinodel progetto di forma-zione e autocostruzione che la persona disegna lungotuttoilcorsodellavitaelasuafrequenzavaassicurataatutti.Perquesto e valorizzato il tempodell’accoglienza,in modo personalizzato e a farsi carico delle emozioniloroedeilorofamiliari’.Lo spazioscolastico e varieta in inita di dimensioni, og-getti, simboli, suoni che disegnano uno scenario ove sisvolgeunaparterilevantedell’esistenzainfantile.Eluo-godellasocializzazionedibambineebambini,maean-che quello dove essi prendono coscienza che esiste lospaziodeglialtrichevarispettato.Sono da considerare inoltre i pianipersonalizzati delleattivitaeducative;larimodulazionedeitempi;lariorga-nizzazionedellesezioni.
santa P
aola Elisabetta C
erioli
10
2 □□ LasezionePrimavera.Checosae?1. LasezionePrimaveraoffre un servizio socio-educativo che aspira asuperare lo scopo assistenzialisticodi custodia. La inalita primaria equelladipromuovereilcomplessivoprocessodicrescitadelbambino/aeilbenessereindividualeattraversolacostruzionedirelazioniperso-nali signi icative, proposte ed esperienze, per la formazione integraledellapersonalita.
InquestomodolasezionePrimaveradivienemotoreautonomodiatti-vita d’integrazione all’azione educativadella famiglia durante l’interoannoscolastico.
I bambini/e dovranno poter usufruire di locali idonei sotto il pro ilofunzionaleedellasicurezzarispondentiallediverseesigenzedigioco,riposo,alimentazioneecuradellapersona.Siprevedeunorariodifun-zionamento lessibile inoa6ore,prolungabile inoa8-9ore.L'iniziati-vaprevedeinoltrel'allestimentodiunprogrammadiconsulenza,assi-stenzatecnica,coordinamentopedagogico,monitoraggioevalutazione,chegarantiscalapienaaf idabilitaeducativa.
La sezioneprimavera vedenascereunanuova tipologia,meta asilo emetaScuoladell'Infanzia.Sulpianopratico, l'inserimentonellaScuoladell'Infanziadibambinidiunafasciad'etaanticipatadi12mesirispet-to a quella dei bambini di 3 anni comporta l'adeguamento degli am-bientiedelleattrezzature,adesigenzeparticolarichevanno,adesem-pio,daunadiversaorganizzazioneperlecureigienicheadunamaggio-reattenzioneperlasicurezza.
2. Lanostraazioneeducativaquindipromuoveesostiene:
> La crescita dei bambini attraverso esperienze e scopertecheliaiutinoadesprimereleloropotenzialita,all’internodiuncontestoquotidianoincuiognibambinoericonosciutosoggettocompetente.
>L’ideadibambinoportatoredidiritti,personadaascoltaree rispettare, grande osservatore, capace di cogliere gli stimoli,attivo,dinamicoeapertoallarelazione.
Scu
ola
del
l’In
fan
zia
11
>Ilconfrontoconlafamigliaeilterritoriopoicheviviamoilnostroserviziocomeinterlocutoreprivilegiatodell’agireeduca-tivo.
>Laretecon il territoriopoichesentiamo ilnostroserviziocome centro visibile di promozione e di ascolto della culturapedagogica.
>Laricercadilavorocostantedelgruppoperpromuovereeattivaresemprenuovipercorsiemodalitadiformazioneinbaseallenecessitacostringentialserviziostesso.
> Le inalita diventano piu speci iche negli obiettivi, che siconcretizzanoinazioni,chefannopartedelbagagliostoricodelservizioeinazionisemprenuoveedelaborateinunpermanen-tepensierodiricercapedagogicaincontinuodivenire.
3.LACENTRALITA’DELBAMBINO
Alcentrodiogniesperienzaeducativac’el’ideadiunbambinoeunabambinaquale:
portatorediunpropriobagaglioesperienzialeedicono-scenze;
soggettodidirittiedibisognidiordinemateriale,affetti-vo-emotivo,relazionaleecognitivo;
essereunicoedirripetibile;
soggettoincrescitachevasostenutonelpropriopercor-so.
santa P
aola Elisabetta C
erioli
12
3 □□Lesceltemetodologicheedidattiche.
Leinsegnantiutilizzanounmetodonondirettivo,propositivo,diregia educativa, lessibile, tale da rispondere alle esigenze deibambinieallesituazionidelviverequotidiano.
Le insegnanti favoriscono leattivitadi routinecomeoccasionepersvilupparel’autonomia,laresponsabilita,l’autocontrolloelasolidarieta,comeaiutoreciprocoedicollaborazione.
Utilizzano inoltre la metodologia dell’osservazione, del gioco,dell’esplorazioneedellaricerca,dell’interazionesociale.
Osservazione:eunimportantestrumentoperleinsegnanti,alinedimodulareleattivitaprogettualiinmodorispondentealleesigenze formative che il contesto stesso ha evidenziato comenecessarioal inediconsentireadognibambinodirealizzarsialmassimogradopossibile.
Gioco:erisorsaprivilegiatadiapprendimentierelazioni.Per-mette ai bambini di agire, costruire, ricostruire, acquisendo imeccanismi e le conoscenze di regole; permette di scaricaretensioni,diesprimereemozioni,diacquisiresicurezza,dicomu-nicareesocializzare.
Esplorazioneericerca:stimolailbambinoadassumereatteg-giamentidicuriositaneiconfrontidelmondocircostante,afor-mulareipotesi,aporsidomande.
Vitadirelazione: favorisce gli scambi, sviluppa atteggiamentidicollaborazioneeaiutoreciproco.
Documentazione: le attivita svolte vengono documentate siadagli insegnantichedaibambini,attraversodiversemodalitaetecniche: disegni, cartelloni, fotogra ie, diari, racconti, cd, dvd.Cioconsente-algruppodocentedirievocare,riesaminare,mo-di icare,diffondereilprogettoeducativo-didattico;-albambinodiri-costruirequantoestatooggettodellasuaattivitaformati-va;-allafamigliadiconstatareipercorsieiprogressicompiutidaipropri igli.
Scu
ola
del
l’In
fan
zia
13
1.I
Il progetto educativo della sezione Primavera traduce alcunivaloriquali:
>Ilrispettodellapersona,conisuoitempiepeculiarita.
>L’ideadibambino/acomeprotagonistadellapropriaesperien-za.
>L’attenzione alla globalita del bambino/a, nella sua multidi-mensionalita(psico isica,emotivo-affettivaesociale).
>Lacontinuitaeildialogoconlefamiglie,primarisorsaepuntodiriferimentoperibambini/e.
>Flessibilitaintesacomecapacitadiaccogliereibisognidelter-ritorio,comepossibilitadirimodellareilprogettoancheinrela-zioneallerichiestedellefamiglie.
>Latrasparenzaelavisibilitadellepraticheoperativeedeipro-getti.
>LacontinuitadeiprocessieducativiconlaScuoladell'Infanziaenididelterritorio.
>Laprofessionalitaelaformazionedelleinsegnanti.
2.I
Inquantoambientequali icatoallacrescitadellebambineedeibambini, contribuisce alla strutturazione dell’identita, allo svi-luppodelleconoscenzeeallapromozionedisocializzazione.
Il bambino e infatti il soggetto, il protagonistaprincipaledellavitanellasezionePrimavera;attraversolerelazioni,leemozionieleesperienze,ricercalapropriadimensionenell’af idarsiallepersonecheloaccudiscano.
“Ilviaggiocheportailbambinoadallargarelospaziodellemurafamiliari,nonèprivodifatiche,diemozionibelle,dipaure.Quan‐doilmondodegliadultiintornoaluièsuf icientementesicuro,ildesiderio di esplorare ed ampliare gli orizzonti, garantisce neiprimipassidelsuoimpegnativopercorso.”
santa P
aola Elisabetta C
erioli
14
L'esperienzadellasezionePrimavera inalizzailsuoprogettoeilserviziostessoallosviluppodiquattrobisogni/versantidelladimensionedeibambino:
>l'autonomia, intesacomecostruzionedellacapacitadi fareedi"starebene"dasoloedivivererapportisolidaliconglialtri;
>l'identitàpersonale, intesacomematurazionediuna imma-ginediSepositivaedi iduciainsestessoenellepropriecapaci-tadirelazioneconglialtri;
>lecompetenze,intesecomecostruzionedellecapacitadiinte-riorizzazioneediavvioall'usodeisistemisimbolicoculturali;
>cittadinanzaintesacomepromozionedicrescitainsiemeaglialtribambinipergiungerepoiadunacollaborazione.
3. IL
Leinsegnantiesercitanoillororuolosudiversipianirelaziona-li:conibambini,conlefamiglieeicolleghiinsegnantiedopera-torisocio-scolastici.
Rispettoaibambinieallebambineesercitanounruolodi:
unarelazioneinterpersonalecalda,empaticaevalorizzantel’in-telligenzaemotivadiciascuno;
regiaeducativacon lessibilitadimetodoedirelazioneneicon-fronti dei bambini e nella realizzazione del progetto, osserva,guidainmodonondirettivoesostieneilsingoloeilgrupponelpropriopercorsodicrescita,fornendogli‘attrezzi’perimparareadimparare;
facilitatore emediatorenelprocessodi apprendimento, soste-nendolediverseintelligenze,culturediprovenienzaeidiversipercorsidiscopertaeconoscenza;
stimoloall’acquisizionedi competenze,alla curiosita, all’esplo-razione,allacapacitadirielaborareeri letteresuciochesifa,alpiaceredell’apprendereinreciprocita.
Scu
ola
del
l’In
fan
zia
15
Rispettoallefamiglie:
accoglieibisogniformativiedisostegnoalbambinoeallabam-binaespressidaigenitori;
sostiene la corresponsabilita educativae la collaborazione conlefamiglie;
rendetrasparentel’intenzionalitadellaScuolaal inediraggiun-gereunapienacondivisionedelprogettoeducativo-didattico.
NellasezionePrimaverasonopresenti:
1Direttore2insegnantieunadocentejolly2 personale ausiliario (che ruotano sull’intera giornata) comesupportoalledocenti1specialistainpsicomotricita
4. - - Unobiettivoprimarioequellodicrearequindiunastrettacol-laborazione tra Scuola e famiglie, nel rispettodelle speci ichecompetenze.Infatti ildialogo, lastimareciprocaeilconfrontofavorisconosoluzionief icacialconseguimentodirisultatisod-disfacenti.A tale scopo laScuolaoffreper le famiglie formeetempidiincontro,dicooperazione,diformazioneecondivisio-neconunadott.PatriziaEnzipedagogista.
-Scuolaperlafamiglia>Incontriformativiperigenitori
INCONTRI CON LA FAMIGLIA TEMPI
Presentazione proge o inserimento per i nuovi iscri
Giugno
Colloqui individuali
per nuovi iscri
per tu
Se embre– Gennaio Gennaio‐Giugno
Assemblee Se embre
Consiglio d’intersezione Novembre‐Gennaio‐Maggio (salvo diverse comunicazioni)
Serate di formazione Marzo‐Maggio
santa P
aola Elisabetta C
erioli
16
ProgettoPaeseMiocoinvolgimentodocentiegenitoriL’obiettivoequellodicreareunostrumentoinformativoecomunicati-voperunmaggiorraccordotrascuolaefamiglia,valorizzandolerisor-sedeibambini.COMPETENZEDELLAFAMIGLIA Conoscerel’offertaformativadellascuola Conoscereilpercorsodidattico-educativoprogrammato Partecipareagliincontriperiodici(assemblee,colloqui) Cooperare perche a casa e a Scuola il bambino trovi atteggia-
mentieducativianaloghi Ilgenitorehaildirittodiesprimerepareriepropostenelledo-
vutesedi(organicollegiali,assemblee,ecc.) Ilgenitorehaildoverediparteciparealleassemblee,giusti ica-
re verbalmente le assenze per malattia del proprio iglio; incasodi impossibilitaaprelevareilproprio iglioall’uscita,puodelegareunapersonadi iduciaconautorizzazionescritta.
COMPETENZEDELLASCUOLA Formulareleproposteeducativeedidatticheinmodochiaro. Informare periodicamente i genitori delle scelte didattico-
educative Individuareiniziativevoltealsostegnoinsituazionididisagioe
svantaggio. L’insegnantehaildoveredisorvegliareibambiniinognisitua-
zione,operare in coerenza con laprogrammazionepropria,diplessoeconiregolamentid’Istituto.
Rispettoalcollegiodocentieaglioperatorisocio-scolasticiesercitaunruolodi: Realecondivisione,collaborazioneecomplementarieta Co-progettazionecompetente,chetesaurizzilerisorseumanee
materialipresentinellaScuola. Autovalutazioneinitineredelservizioerogatoal inedimiglio-
rarelaqualitadell’offerta.6.GLIORGANICOLLEGIALIPerrendereeffettivaedef icacelacollaborazionedituttelesuecom-ponenti alla gestione delle attivita scolastico-educative, nella nostra
Scu
ola
del
l’In
fan
zia
17
ScuolasonoattiviiseguentiOrganicollegiali: CONSIGLIODIISTITUTODELLASCUOLA(CIS)Ecostituitosecondoiprincipidellapartecipazione,dellarappresenta-tivitaedellaproporzionalita.Ecompostodalleseguenticategorie: Gestore(1) CoordinatoriAED(2/3) Docenti(8)2infanzia3primaria3secondaria Genitori(8)2infanzia3primaria3secondaria Personalenondocente(1)>COLLEGIODEIDOCENTIEcompostodatuttoilpersonaledocentedellaScuolaedepresiedutodapropriocoordinatoreCAED.>CONSIGLIODIINTERSEZIONEUn ruolo fondamentaledi raccordo tra Scuola e genitori e svoltodalrappresentantedisezionecherelazionacontuttiigenitori.Il raccordo tra i vari organismi e assicurato dal Dirigente scolasticocheemembrodidirittodituttigliOrganicollegiali.7.ICOLLABORATORISCOLASTICILascuolasiavvaledell’apportodicollaboratoriscolasticichecollabo-ranoconleinsegnantinellacuradeibambini.4 □□LANOSTRA“PRIMAVERA”‐ Lospaziocomeluogodiapprendimento/primoeducatore.Gli spazi e la loro organizzazione caratterizzano e connotano forte-mentelavitaneimomentidivitaquotidiana,nelgiocoenelleattivita,siasottoilpro iloaffettivo-relazionalechecognitivo.Lo spazio e quindi elemento fondamentale, ma addirittura soggettodell’agitoeducativoe,proprioperchetrasmetteaibambinisiailsensodellacontinuitachedella lessibilita,deveessere:
>organizzatonellasuastrutturazioneegestione
>fortementecaratterizzato,quindiriconoscibile
santa P
aola Elisabetta C
erioli
18
>coerenteepredispostoperilgiocool’attivita
>funzionaleall’attivitaoalmomento
>facilitanteperlarelazioneel’apprendimento
>accoglienteecaldoalivellodipercezioneeimmagine.
Lavisibilitael’immaginestessadellasezionePrimaverascaturisconoanchedall’organizzazionedeglispazi interni,chedevonoavere leca-ratteristicheindicate,edeglispaziesterni,chedevonoesserepiacevolieaccattivanti.
Nonultimo,variconosciutoallospazio il ruolodiveicolaremessaggiriferitiaciochelasezione,conlasuavisibilita,vuoleessere:ambienteeducativo in cui sentirsi accolti e stare bene, qualunque sia l’eta e ilruolo.
‐L’ORGANIZZAZIONEDELLASEZIONE
Lasezioneeorganizzatain‘angoli’diinteressechecomprendono: l'areamorbidacostituitada ungrossotappeto,cusciniepelu-
chesincuiibambini,iltuttoresopiuaccoglientedatende,pos-sono trovareuno spazio inalizzatoa rispondere al bisognodicontenimentoaffettivo;nelpomeriggiositrasformainunatanaperilriposo.
l'areadel gioco simbolicodove i bambini possono trovare og-getti e materiali a valenza simbolica (bambole, carrello dellaspesa, piattini, asse da stiro, tavolo della bellezza, telefoni),strutturataperlasocializzazione,lacanalizzazionedell’aggres-sivita,l’assunzionedeiruoli, inalizzataarisponderealbisognodeibambino/adiimitazionedell'adultoedei"far intache"; L’areagra ico–manipolativacostituitadatavoliconse-
die,doveibambinipossonocolorare,sperimentaretecni-cheematerialivari.
L’areadellecostruzionicostituitadacostruzionicoloratedi varia consistenza, forma e misura per stimolare lacreativita“costruttiva”deibambini/e.
La casetta psicomotoria/travestimenti per rafforzaresemplici schemimotori di base e per immedesimarsi invaripersonaggi.
L’areamultifunzionaleconlibri,animali,bottigliesonore,
Scu
ola
del
l’In
fan
zia
19
per stimolare la curiosita di ogni bambino/a. E’ ancheutilizzataperleroutinedellagiornata.
L’area della manipolazione, con materiali di vario tipo(farina,pongo,pasta-sale,terra,…).
L’areadeigiocattoli/libri,daesplorareeconoscereattra-versoilgiocoel’esperienzadiretta(nell’areadelsaloneanoiriservata).
Adiacenteallasezionecisonoiserviziigienici,fornitodipiccoliwcelavandiniamisuradibambino/aeduefascia-toiperilcambiodeipannolini.
‐GLISPAZICOMUNIPerspazicomunisiintendonoglispazidivitaquotidiana,legatiinpar-ticolare,alleroutinesechevengonoutilizzatidatuttigliutentieilper-sonale.
Ingressoeatrio
Propriopercheeilprimospaziochesipresentaagliocchidichientra,e fondamentale che sia accogliente, funzionale e che sia pensato estrutturato per documentare e rendere visibile l’organizzazione delservizio,perinformareededucareigenitoridurantel’ambientamentoepresente,quindi,unospazioincuilasciaregliavvisi,lecomunicazio-niperigenitorimaancheincuiesporreladocumentazionedelleatti-vita,delleesperienzeedeglieventisigni icativi.
CorridoioezonedipassaggioFungonodacollegamentoedaareedipassaggiodaunazonaall’altraevengonoutilizzate per la documentazione alle pareti di esperienze eattivita.Sonopresentigliarmadietti-spogliatoio.IlgiardinoPermette leattivitaall’esterno,all'ariaaperta.Questospazisonoop-portunamente identi icati e separati da quelli utilizzato dalla scuoladell’Infanzia.
santa P
aola Elisabetta C
erioli
20
1. LAMIAGIORNATASCOLASTICARoutineerituali
I rituali e le routine quotidiane hanno un'importanza fondamentalenellapraticaeducativaperchesonogliorganizzatorispazio-temporalichepermettonoaibambinidiorientarsidurantelagiornata,nescandi-scono il ritmo ed hanno, in ine, una valenza rassicurante che derivadallapossibilitadianticiparel'eventointrodottodalritualestesso.La ripetizione, unita alla valenza rassicurante, supporta e stimola laspintaall'autonomiadeibambini/enellevarieattivita.Perquestoenecessarialapuntualitaperilrispettodeitempidiognu-no.L’orario della giornata e strutturato in modo tale da conseguire gliobiettivi didattici e si caratterizza per la sua lessibilita in relazionealleabitudinidiciascunbambino. Alterminedell’orariodiingressoediuscitaedurantel’uscita
intermedia, l’accesso alla scuola e consentito solo suonando ilcampanello.
Lefamigliechehannoun iglio/aallascuolaprimariasonoinvi-tatearitirareperprimoil iglio/aallasezioneprimavera
ore8:30‐9:00AccoglienzaeattivitàdiroutinePernoieunodeimomentipiuintensi,perche,soprattuttoigiornido-pol’inserimentononecosıfacilesalutareigenitori…ascuolanonsia-mosoli!!CisonoiPadri,leeducatrici,gliamici,igiochi!Lanostranostalgia,ilpiudellevoltepassavelocementeelasciaspazioasorrisiedallegria!Lanostragiornataecominciata,cimettiamotuttiin cerchio per iniziare le attivita di routine: un primo saluto aGesu,scoprireilmeseeilgiorno,vediamosecisiamotutticonl’appello,pe-schiamoicontrassegnideidueamicichesarannocamerieriedin ineilmenu!ore9:20‐9:30SpuntinoEccoilmomentodisedersituttiattornoaltavolo,viciniagliamicichepreferiamo.
Scu
ola
del
l’In
fan
zia
21
Lemaestrehannogiapreparatodeipiattinicontenentifruttaapezzet-ti.Noiaspettiamoilnostroturnoe,quandociarrivailpiatto,scegliamounpezzodifruttaepassiamoilpiattoalnostrovicino.Avoltevorremmo tutta la fruttapernoipernon farcela “rubare”danessuno,mapianopianoimpareremoacondividerlaconglialtri!ore9:30‐9:45IgienepersonaleDopoavermangiatolafrutta,lemaestrechiamanoinbagno,alcunidinoinecessitanodiesserecambiati,altriinvecesonogiacapacidiutiliz-zareilwc.Dopoinostribisognicilaviamolemaniconilsaponeechihasetepuoberedalpropriobicchierecontrassegnato.ore9:45‐10:15GiocoliberoeriordinoDopoessereandatiinbagno,possiamogiocareinsiemerispettandoleregolecheabbiamoimparato.Bisognacercaredicondividere igiochiconaltribambiniedaspettare ilproprioturno,seciochevogliamoenellemanidiqualcunaltro.Dopoessercidivertitiarrivailmomentodelriordino,conl’aiutodellemaestresistemiamogliangolieciprepariamoperl’attivita.ore10:15‐11:00AttivitàInbaseaidiversiperiodidell’anno,cidividiamoingruppipersvolgereun’attivita.ore11:00‐11:30GiocoliberoogiocoorganizzatoTerminatal’attivita,abbiamoancoraunpo’ditempoperpotergiocareliberamenteinunospaziodellasezione,cercandodinonlitigareperilpossesso dei giochi e chiedendo il permesso, se vogliamo vedere ungiocopersonaledialtriamici,accettandoavolteillorono.Inalcunigiorni, abbiamo lapossibilitadi correre liberamente inunospaziopiugrandedellanostrasezione: lapalestra,oppuredigiocareattraversounpercorsostrutturatocondiversimateriali(cerchi,palle,sedie,ecc…), qui possiamo trasformarci in tanti animali diversi: stri-sciarecomedeiserpenti,saltarecomedellerane….ore11:30‐12:00ServiziigieniciepreparazionealpranzoDopoavergiocatoeriordinato,egiuntoilmomentodiprepararciper
santa P
aola Elisabetta C
erioli
22
ilpranzo.Leeducatricichiamanoperandareinbagno.Dopoaverfattoinostribisogni,cirimbocchiamolemanicheelaviamolemanifacendoattenzioneanonbagnarciivestiti,soprattuttolema-niche.Moltevolte,pero,latentazionedibagnarciconl’acquaetroppa,ecapita...Ci ritroviamo tutti insieme sul tappeto verde, per la consegna dellebavaglie.Lamaestraprendeunabavagliaeci fa indovinareachiap-partiene,intanto,iduebambinichesonocamerieri,indossanoilgrem-biulinoeaiutanol’ausiliariaadapparecchiareitavoli.Quando tuttihanno indossato lapropriabavaglia, lamaestra iniziaachiamarealtavoloibambinipartendodachisarispettarelaregola…ore12:00‐12:45PranzoOgnunodinoiscegliedovesedersi,poilamaestraciversal’acqua.Pri-machearriviilpranzo,ringraziamoGesucantandounacanzone.Quandol’ausiliariainiziaaportarciilprimo,lemaestredistribuisconoadognunodinoiilprimopiattodipappa.Dopoaverlafattaraffreddare,iniziamoamangiaredasoli,perchesia-mograndi,ancheseavoltechiediamounpo’diaiutoper inire.Quan-doquasituttihanno initoilprimo,sitoglieilpiattofondoesimangiailsecondo.Inizia il compitodei camerieri…distribuire ilpaneesuccessivamentelafrutta,cercandodinondimenticarenessuno!Finitalafruttapuliamobene la bocca con la bavaglia, l’educatrice ci consegna la busta permetterlaapposto:orapossiamosistemarelesediesottoiltavolo.ore12:45‐13:30GiocoliberoAbbiamoancoradeltempopergiocare:all’esternodellasezione,o ingiardino,quandoiltempolopermette.ore13:30‐13:45RiordinoepreparazionealsonnoDopoavergiocato earrivato ilmomentodelriordino,perprepararciallananna.Agruppettiveniamochiamatiinbagnoperilmomentodelcambiodelpannolinoeperfareinostribisogni.ore13:45‐15:05SonnoOgnunodi noi si sdraia nel suo lettino. Lenostremaestrepassanoarimboccarcilecoperte,spegniamoleluci,econunamusicarilassanteeunpo’dicoccole…,ciaddormentiamo!
Scu
ola
del
l’In
fan
zia
23
ore15:05‐15:15RisveglioPianpiano, ci svegliamo,anche sequalcunodinoi vorrebbedormireancora!Siamotutticontenti,perchetrapoco incontriamolamamma,cialziamodalnostrolettinoeproviamoadin ilarcilepantofole.ore15:15‐15:30ServiziigieniciemerendaDopoessereandatiinbagno,cisediamoaitavoli,perchec’elameren-da.(In occasioni speciali, come il compleanno,mangiamo una fettina ditorta).Equasiarrivatal’oradelricongiungimento,perciocipuliamobenelaboccaelemani,seabbiamosete,andiamoabere.ore15:30‐15:45AspettandolemammeCisediamosultappetoverdeescegliamounastoriadaraccontare,unacanzoneoppureungiocodafaretuttiinsieme.ore15:45‐16:00RicongiungimentoUnadopol’altraarrivanolemamme,papa,inonnie,dopoavercisalu-tatocalorosamente,chiedonoall’educatricecomeeandatalagiornata.Noipossiamomostrarealcuninostrilavorioigiochidellasezione,mapresto arriva il momento di mettere le scarpe e salutare… abbiamovissutounabellagiornata!5 INOSTRIPROGETTIEDUCATIVODIDATTICIPERCAMPID’ESPERIENZA
Il sé e l’altro ACCOGLIENZAEINSERIMENTONel considerare che l’obiettivo dell’ambientamento e la creazione diuna situazione di benessere per i soggetti coinvolti, e fondamentalepassareattraversoidiversibisogni:
> delbambino che deve essere aiutato a costruire nuovi legami,transitandolasituazionefamiliare-notaaquellasociale-nuo-va;
>delladiademamma‐bambino chedeve sentirsi riconosciuta, ac-
santa P
aola Elisabetta C
erioli
24
coltaesupportataavendoadisposizione il temponecessarioperaffrontareildistacco;
> dell’educatrice che deve comprendere i segnali del bambino ericonoscereisentimentidellamammacostruendolerelazioni.
Difronteaunasituazionenuovacheilbambinodeveaffrontare,sap-piamo che e naturale unamanifestazione di ansia e di disagio che avolteperduranoanchedopol’esperienzaallasezioneprimavera,cioequandofaritornoacasa.Perfacilitarel’inserimentoecercaredirenderloilpiupositivoesere-no possibile, abbiamo elaborato un calendario di inserimento che siproponediaiutareibambinineiprimigiornidifrequenzaallasezionePrimavera e contribuisca a creare un positivo rapporto educatrice–bambino-genitore,seguendoilfondamentalecriteriodellagradualita.
ItempiorganizzativiPer poter costruire le relazioni con i bambini e i genitori, il tempodell’ambientamento,vaprogrammatoescanditoinvariefasi,checon-sentonodiavvicinarsiallanuovaesperienzacongradualita.L'inserimento si svolge in due periodi dell’ anno, Settembre e Gen-naio,evieneprecedutodaalcuniincontriconigenitori,perprepararetaleeventodelicato:
-unariunionecollegiale indicativamentea inegiugno incuivieneillustratoilservizioevengonofornitiaigenitoritutte leinformazioninecessarie;-colloquiindividualiperlaraccoltadelleinformazionispeci i-chesulbimbodainserire.
PROGETTOLUCIDISTELLELanostra Scuola in continuita con il ruoloprimario e fondamentaledellafamiglia,eilluogodoveibambinielebambine,compionoespe-rienze educative per un equilibrata crescita personale, crescita nellerelazioni con le persone che ci sono accanto, portando loro ad acco-gliereerispettaretutti.E' per questo che insieme a Padre Antonio, noi insegnanti vogliamofavorirelacrescitaelavalorizzazionedellapersonaumana,inpartico-lare,promuovendolamaturazionedell'identitaanchenelladimensio-nereligiosa,conunamicospecialeGesu.
Scu
ola
del
l’In
fan
zia
25
CONTINUITA’Nido—SEZIONEPRIMAVERA
DovesaranecessarioepossibilesiincontrerannolemaestredelNidodacuiprovengonoibambinidellasezionePrimavera.CONTINUITA’SEZIONEPRIMAVERA‐SCUOLADELL’INFANZIAUnpercorsodicontinuitaperaccompagnareilpassaggiodallasezionePrimaveraallaScuoladell’Infanzia.PremessaAibambini/edellasezionePrimaveranellanostraScuola,costituisceun valido vantaggio per il passaggio alla scuola dell’infanzia, percheessivivonoilcambiamentoinmodo“quasinaturale”inquantoalcuniluoghi,alcuneesperienzeealcunerelazionisonoincomune.MotivazioneIl progetto vuole mettere in atto una continuita maggiore, costruitasullacondivisionedivitaperfavorireunaconoscenzaglobaledell’am-biente.ObiettiviIlprogettovuolefavorireilraggiungimentodeiseguentiobiettivi:-Condivideremomentidigiocoedicanto.-Conoscere maggiormente l’ambiente scolastico relativo alla scuoladell’infanzia.-Condividere momenti di routine (es. appello, gioco libero, pranzo)conlefuturemaestredisezione.
INTEGRAZIONEPERIBAMBINIDIVERSAMENTEABILIESTRANIE‐RIPeribambinielebambine‘diversamenteabili’:
-vienestesounPianoEducativoPersonalizzatoincollaborazioneconlafamigliaeglioperatorisocio-sanitari;-vengonoorganizzatetuttelerisorseriferiteallepersone(insegnantidi classe, assistenteper l’autonomia) e aimateriali (sussidi didattici,computer,testifacilitanti)ai inidellarealizzazionedelPiano.Ibambinielebambinestranieriilprogettosiarticolaindiversiin-
terventi:1.Lavorodi sostegno linguistico/cognitivo:vienegarantitoa tuttiglialunnichenecessitanodiunsupportodiapprofondimentoprolungato.
santa P
aola Elisabetta C
erioli
26
2.Lavorodialfabetizzazione linguistica:vieneorganizzatoognivoltache un nuovo alunno straniero si iscrive a scuola e non conosce lastrutturalinguisticaminimaperlacomunicazione.
Il corpo e il movimento
PROGETTO PSICOMOTRICITA’ Ilprogettosiavvalediattivitaludiche"sensopercettve"epsicomoto-riestrutturateal inedifornirelaconoscenzadell'ambienteelastrut-turazione dell'IO corporeo, rispetto al MONDO ESTERNO.La didattica prevede una progressione differenziata di esperienzesvolte nell'ambiente palestra, con l'utilizzo di materiale speci ico.Gli obiettivi generali e formativi del progetto prevedono:-sviluppodellaconoscenzadelcorpo-lascopertadisensazionieemozioninuoveattraversol'educazionealmovimento,- sviluppo di capacita motorie base, attraverso attivitaludico-espressive,- acquisizionedel sensodiappartenenzaalgruppo,diautostimae leprimeformediindipendenzamotoria.
Linguaggi, creatività, espressione
PROGETTOMUSICAMAESTRO L'attività sonoro-musicale va condotta in un contesto articolato di esperien-ze che favoriscono la messa in gioco di tutti i sensi e di diverse modalità espressive, che si intrinsecano in attività ludiche e d' animazione. Il tutto coinvolge la corporeità del bambino, che ha un ruolo determinante nei processi cognitivi, per vivere spontaneamente significati e strutture musicali. Gli obiettivi generali e formativi del progetto prevedono: scoprire il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e pro-
duzione musicale, utilizzando voce, corpo e oggetti, discriminare suono, rumore, silenzio
Scu
ola
del
l’In
fan
zia
27
I discorsi e le parole PROGETTOHUCUSELOTUSLINGUA 2 (inglese) La base metodologica fondante di questo progetto è quella dell'apprendi-mento attraverso il format narrativo. Le diverse avventure di Hocus e Lotus, piccoli animali preistorici, vengono semplicemente raccontate ai bambini. L’approccio sottoforma di gioco è finalizzato alla comprensione da parte dei bambini di quanto viene detto.
La conoscenza del mondo PROGETTOSOLIDARIETA'EFESTE(GemellaggiotraItalia/BrasileeItalia/Mozambico)IlprogettoSolidarietaportaarealizzazionenellaScuoladell'Infanzial'anelitodellacongregazione,diavvicinareibambinielebambinedel-la nostra Scuola, e indirettamente le loro famiglie, al problemadellasolidarieta,dell'attenzione cioe all'altroe, in modoparticolarealdi-versoeallosvantaggiato.Lanostraistituzioneoperaincontestimissionari(BrasileeMozambi-co),chepermettonodifar iltraredirettamenteall'internodeivissutideinostribambini,iproblemicheagitanoilsuddelmondo.SiecreatounponteconibambinichevivonoinMozambicoeinBrasi-leperrenderel'esperienzapiuviva.PROGETTOSICUREZZAEDEVACUAZIONEDurantel'annoscolastico,nellanostraScuola,siattuailprogettosicu-rezza.Unprogettochecoinvolgetuttoilpersonaledocenteenondo-cente,oltrecheibambini.Lenormedisicurezzasonostateadottatepergarantirelapienatran-quillita e serenita, di una piccola ma importante comunita come laScuoladell'Infanzia.Tutteleinsegnantihannoseguitocorsidiprontointerventoeantincendio,eunostudioapprofonditosulmodomiglioredipresentareaibambiniuntemacosıdelicato.Attraversounastoriasimpaticasispiegaaibambiniqualisonolenor-medarispettareincasodiemergenza.
santa P
aola Elisabetta C
erioli
28
PROGETTOANNUALE2012/2013
Aipiedidell’olimpo…
Lemeravigliedelmondoantico...!IDEADIPARTENZA
Dai due ai sei anni i bambini compiono progressi im-portanti, sia sotto il profilo rappresentativo che della dimen-sione affettivo-emotiva e di quella etico-sociale. Il passaggio dall'intelligenza senso-motoria al pensiero rappresentativo permette una esplorazione dell'ambiente che asseconda quella tendenza naturale dei bambini alla scoperta.
I bambini, ancora prima di affacciarsi alla scuola, si costruiscono attraverso le storie idee proprie su quanto li circonda. Da qui la loro fame di fiabe. Questa esigenza va accolta e sviluppata, con un progetto educativo-didattico intenzionale che valorizzi i modi narrativi, le potenzialità relazionali e la conoscenza. L’abitudine a raccontare, a rice-vere racconti e a commentarli rafforza infatti la conoscenza di sé, organizza le rappresentazioni della realtà e facilita la comprensione della realtà circostante.
Anche il mito interviene nello sviluppo del potere narrante e interpretativo del bambino. Dunque è per questo che noi insegnanti abbiamo voluto proporre ai bambini del-la nostra scuola un viaggio nel Mito con un itinerario che illustra la figure mitologiche attraverso il racconto, l’icono-grafia e i simboli ad esse correlati. Scopo del progetto è, in primo luogo, esplorare nuovi modi per avvicinarsi all’ascol-to di storie narrate, anche delle fiabe classiche; ha una forte valenza emotivo-relazionale perché conduce alla riscoperta del proprio mondo interiore con serenità e giocosità. Ilprogettomiraadavvicinareibambiniallascopertadelleproprieautonomieedelleregolecheciaccompagnanonel-la vita di relazione, come l’identita personale e di gruppo(maschio-femmina,sezionedeipesciolini);ilcorrettoutiliz-zodeigiochiedeimateriali, ilmomentodelpranzo insie-me.
Pro
gett
o an
nu
ale
ann
o sc
olas
tico
20
12-2
013
Ogni anno viene ela-borato un p r o g e t t o di lavoro seguendo questa me-todologia: individua-z i o n e d e l l ’ a r e a del biso-gno, indi-viduare le f i n a l i t à , reperimen-to fonti.
Scu
ola
del
l’In
fan
zia
29
RINFORZOALPROGETTOUnrinforzoalprogettosaradatodailaboratori(psicomotricita,musi-camaestro,lucidistelle)edalleuscitedidattichenellacampagnacir-costante,lequalistimolerannoibambinia:-Prenderecoscienzadelpropriocorpo-Prenderecoscienzadelpropriospazio-PrenderecoscienzadeglialtriIbambinisarannosempredipiuconsapevolidellepropriecapacitaedellapossibilitadimodi icareciochelicirconda,conoscendoinmododettagliatol’ambientecircostante,imaterialialorodisposizioneeleregoleperunabuonaconvivenza.SVILUPPODELPROGETTOAttivitadasvolgereconibambini,diversi icatesiacometempichecomegradodidif icoltaattraversoicampid’esperienza:
> essi sono gli ambiti del fare e dell’agire dei bambini; > in essi sviluppa il suo apprendimento; > ognuno presenta propri percorsi metodologici; > ciascuno implica una pluralità di opportunità
SONO:
a) Ilseel’altro(legrandidomande,ilsensomorale,ilviverein-sieme)b) Ilcorpoinmovimento(identita,autonomia,salute)c) Linguaggi,creativita,espressione(gestualita,arte,musica,multimedialita)d) Idiscorsieleparole(comunicazione,lingua,cultura)e) Laconoscenzadelmondo(ordine,misura,spazio,tempo,na-tura)
RIFERIMENTITEORICICorsodiformazioneperdocenti: Rivistemensili“Nidoo-3anni”Ed.DelBorgo
Guidadidattica:“Conlemani,conilcorpo,conlamente”Ed. Junior• “ICentridiApprendimento”Ed.Junior
TRAGUARDIPERLOSVILUPPODELLACOMPETENZAIn linea generale è opportuno potenziare e disciplinare quei tratti della
santa P
aola Elisabetta C
erioli
30
personalità che caratterizzano naturalmente il comportamento dei bambi-ni.
Il riferimento è alla loro curiosità, alla spinta ad esplorare e capire, al gusto compiaciuto della scoperta, alla meraviglia e allo stupore di fronte all’uni-verso. Favorendolascopertadegliambienti,dellapropriaidentitael’autonomiamuovendosinellospazioscolasticoconsicurezza.RISORSEUMANETutteleinsegnantiIldirettoreIlpersonaleausiliarioL’espertoinpsicomotricita,musicaeingleseOBIETTIVIDIAPPRENDIMENTO* potenziare la capacita di osservazione, scoprendo elementi dellarealta*comprendereracconti*favorirelascopertaelacondivisionedelleregole*scoprireedinteriorizzarelapropriaidentitapersonaleedigruppo.METODOLOGIAPeravviareibambinialleprimeesperienzedi“vitarelazionale”lame-todologiacheseguiremoelaseguente:•esplorazione, manipolazione e sperimentazione deimateriali, degli
ambientiedeigiochi•esperienzeartistico-espressive•osservazionedelleimmagini•manualitaVALUTAZIONEEAUTOVALUTAZIONETutteleattivitaeglielaboratideibambinisonooggettodiosservazio-nesistematicaediveri icadapartedelleinsegnanti,siaperquantoriguardaleabilitachelecompetenzeindividuali.Inbasealleesigenzedelgruppolaprogettazioneinmodo lessibile,veri icandonelecompetenzeacquisiteattraversoglielaboratisvoltideibambini.TEMPIdasettembre2012agiugno2013
Scu
ola
del
l’In
fan
zia
31
7 □□alcunecosepratiche
1.ISCRIZIONIEFORMAZIONEDELLESEZIONINella sezionePrimavera si possono iscrivere i bambini e le bambinechecompiono2annientrodicembre.E’possibileiscriversiinqualsiasimesedell’annochiedendounappun-tamentotelefonicoconildirettoredellascuola.Datalarichiestaeleva-tavisollecitiamoaprevederel’iscrizionealmenounannoodueprimadell’ingressodivostro iglio/a.Incasodieccedenzadi iscrizionisiprocedeallacompilazionediunalistad’attesarispettandol’ordined’eta.
ACCOGLIENZAPerfacilitarel’inserimentodeibambiniiscrittialprimoannodiscuola,lafrequenzaavvieneinformagradualesianell’arcodellagiornata,sianelprimomese, prevedendoanche formedi orario ridotto. Inalcunicasimoltoparticolaril’orarioridottopuoprotrarsiperalcunimesi.
Nellascuola eattivatounserviziomensaconcucina internaemenuperiodicamente controllato dall’ASL. Il pranzo viene consumato insezioneallapresenzadidueinsegnanti. Sigarantisceunacucinaperogninecessitacerti icataeunserviziopersonalizzatoecuratodalper-sonale.
4.V POF
Il P ’O F e oggetto di valutazione continuadaparte deiDocenti e trovanelleCommissioni costituiteall’internodel CollegioDocenti e del Consiglio di Istituito gli organi competentiperunaanalisieperlasuaattualizzazione.Perquantononespressamenteprevistonelpresentedocumento,valeilriferimentoallenormevigenti.
santa P
aola Elisabetta C
erioli
32
4. VALUTAZIONE DEL POF
Il PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA è oggetto di valuta-
zione continua da parte dei Docenti e trova nelle Com-
missioni costituite all’interno del Collegio Docenti e del
Consiglio di Istituito gli organi competenti per una anali-
si e per la sua attualizzazione.
Per quanto non espressamente previsto nel presente do-
cumento, vale il riferimento alle norme vigenti.
VALIDITA’
Il presente P.O.F. è stato approvato dal Collegio Docenti per la parte didat-tica in data 7 settembre 2012 e dal C.I.S. per la parte organizzativa in data 21 maggio 2012.
6 □
org
aniz
zazi
one
del
la g
iorn
ata
edu
cati
va
Scu
ola
del
l’In
fan
zia
33
sezi
one
prim
aver
a LUNEDÌ
MARTEDÌ
MERCOLEDÌ
GIO
VEDÌ
VENERDÌ
8.30
– 9
.00
INGR
ESSO
8.
30 –
9.0
0 IN
GRES
SO
8.30
– 9
.00
INGR
ESSO
8.
30 –
9.0
0 IN
GRES
SO
8.30
– 9
.00
INGR
ESSO
9.00
– 9
.30
ATT
IVIT
À d
i RO
UTI
NE
9.00
– 9
.30
ATT
IVIT
À d
i RO
UTI
NE
9.00
– 9
.30
ATT
IVIT
À d
i RO
UTI
NE
9.00
– 9
.30
ATT
IVIT
À d
i RO
UTI
NE
9.00
– 9
.30
ATT
IVIT
À d
i RO
UTI
NE
9.30
– 1
0.00
SE
RVIZ
I IG
IEN
ICI
9.30
– 1
0.00
SE
RVIZ
I IG
IEN
ICI
9.30
– 1
0.00
SE
RVIZ
I IG
IEN
ICI
9.30
– 1
0.00
SE
RVIZ
I IG
IEN
ICI
9.30
– 1
0.00
SE
RVIZ
I IG
IEN
ICI
10.0
0 –
10.4
5 LU
CI D
I ST
ELLE
10
.00
– 10
.45
ATT
IVIT
À d
i PRO
GETT
O
10.0
0 –
10.4
5 A
TTIV
ITÀ
di P
ROGE
TTO
10
.00
– 10
.45
ATT
IVIT
À d
i PRO
GETT
O
10.0
0 –
10.3
0 GI
OCO
LIB
ERO
10.4
5 –
11.3
0 GI
OCO
LIB
ERO
10
.45
– 11
.30
GIO
CO L
IBER
O
10.4
5 –
11.3
0 GI
OCO
LIB
ERO
10
.45
– 11
.30
GIO
CO L
IBER
O
10.3
0 –
11.3
0 PS
ICO
MO
TRIC
ITÀ
11.3
0 –
12.0
0 SE
RVIZ
I IG
IEN
ICI
11.3
0 –
12.0
0 SE
RVIZ
I IG
IEN
ICI
11.3
0 –
12.0
0 SE
RVIZ
I IG
IEN
ICI
11.3
0 –
12.0
0 SE
RVIZ
I IG
IEN
ICI
11.3
0 –
12.0
0 SE
RVIZ
I IG
IEN
ICI
12.0
0 –
13.0
0 PR
AN
ZO
12.0
0 –
13.0
0 PR
AN
ZO
12.0
0 –
13.0
0 PR
AN
ZO
12.0
0 –
13.0
0 PR
AN
ZO
12.0
0 –
13.0
0 PR
AN
ZO
13.0
0 –
13.3
0 GI
OCO
LIB
ERO
13
.00
– 13
.30
GIO
CO L
IBER
O
13.0
0 –
13.3
0 GI
OCO
LIB
ERO
13
.00
– 13
.30
GIO
CO L
IBER
O
13.0
0 –
13.3
0 GI
OCO
LIB
ERO
13.3
0 –
13.4
5 SE
RVIZ
I IG
IEN
ICI
13.3
0 –
13.4
5 SE
RVIZ
I IG
IEN
ICI
13.3
0 –
13.4
5 SE
RVIZ
I IG
IEN
ICI
13.3
0 –
13.4
5 SE
RVIZ
I IG
IEN
ICI
13.3
0 –
13.4
5 SE
RVIZ
I IG
IEN
ICI
13.4
5 –
15.15
RI
POSI
NO
13
.45
– 15
.15
RIPO
SIN
O
13.4
5 –
15.15
RI
POSI
NO
13
.45
– 15
.15
RIPO
SIN
O
13.4
5 –
15.15
RI
POSI
NO
15.15
– 1
5.30
SE
RVIZ
I IG
IEN
ICI
15.15
– 1
5.30
SE
RVIZ
I IG
IEN
ICI
15.15
– 1
5.30
SE
RVIZ
I IG
IEN
ICI
15.15
– 1
5.30
SE
RVIZ
I IG
IEN
ICI
15.15
– 1
5.30
SE
RVIZ
I IG
IEN
ICI
15.3
0 –
15.4
5 M
EREN
DA
15
.30
– 15
.45
MER
END
A
15.3
0 –
15.4
5 M
EREN
DA
15
.30
– 15
.45
MER
END
A
15.3
0 –
15.4
5 M
EREN
DA
15.4
5 –
16.0
0 U
SCIT
A
15.4
5 –
16.0
0 U
SCIT
A
15.4
5 –
16.0
0 U
SCIT
A
15.4
5 –
16.0
0 U
SCIT
A
15.4
5 –
16.0
0 U
SCIT
A
santa P
aola Elisabetta C
erioli
34
Scu
ola
del
l’In
fan
zia
35
LA SCUOLA E LE SUE ATTREZZATURE
La scuola è una struttura accogliente, elegante, attrezzata appositamente per le necessità educative e didattiche dei bambini. Ogni aula è spaziosa, ben illuminata e insonorizza-ta, dotata di banchi a norma e con altezza adeguata alla strut-tura fisica del bambino. Ogni aula ha con PC con possibilità di accesso al registro informatico, alla rete intranet e collega-mento ad Internet. La Scuola inoltre dispone di 2 sale con 30 PC, ciascuna colle-gati in rete con accesso ad Internet. Possiede inoltre una di-screta biblioteca multimediale e numerosi software didattici e di utilità. Dispone inoltre di una palestra attrezzata per l’insegnamento della motoria e l’animazione psico-corporea, particolare atti-vità ricreativo-formativa avviata in modo sperimentale pres-so la nostra scuola. Inoltre ha una nuova sala multimediale per l’attività musica-le-vocale-visiva denominata “AULA DEI SUONI” per l’educa-zione all’immagine; aule per la manipolazione, per il teatro e la danza.
santa P
aola Elisabetta C
erioli
36
EDILIZIA S
Criteri per l’u lizzo degli spazi □ Ogni spazio della scuola è organizzato in modo funzionale per un u lizzo an‐
che polifunzionale. □ Nei corridoi e negli spazi comuni non è consen to svolgere giochi pericolosi
per la propria e altrui incolumità □ Le turnazioni nelle aree comuni
(Informa ca, Palestra, Piscina) vengono concordate all'inizio dell'anno scolas ‐
co. □ II materiale è tenuto con cura da
diversi responsabili. □ Le aule abilitate a laboratori vengono u lizzate per lo svolgimento di a vità specifiche e, durante le ore in cui non sono previste tali a vità, diventano
aule per altre a vità.
La Scuola è a rezzata con una mensa interna di o ma qualità. Il menù previ‐
sto se manalmente è approvato dall’ASL bresciana. Per i bambini con
cer ficato medico per allergie o intolle‐ranze alimentari è previsto il menù
adeguato.
INFANZIA PRIM4 Aule con bagni sezi
Sala Docen Aule | 10
Spazio gioco Esterno Aula
Spazio gioco Interno Aula
Mensa ‐ Aula Spazio GSpazio G
Aule | 10
Inf
M
spaziper l’a vità di
mento e c
uffiCoordinatore
Superamento barriere archite oniche Piano di evacuazione | Illuminazione Impianto ele rico | an ncendio | acus co
S
Tu o il Centro Educa vo OT‐
TEMPERA ALLE NORMATIVE IN
MATERIA DI SICUREZZA SUL
LAVORO (d.lgs. 81/08 ) con l’in‐
tervento di una di a esterna e
la programmazione annuale di
numero 2 prove di evacuazione
an ncendio degli ambien sco‐
las ci.
Scu
ola
del
l’In
fan
zia
37
SCOLASTICA MARIA SECONDARIA SPAZI COMUNI ioni A / B sezioni A / B / C Aula Magna
0 su due piani Aule | 9 su un piano Laboratorio Informa ca
a Docen Aula Docen Laboratorio Mul mediale Musica
Educatori Sala Educatori Biblioteca
GIOCO Interno Gioco Esterno
Spazio Gioco interno Palestra
0 su due piani Spazio Gioco Esterno Piscina
Bagni Infermeria Mensa
fermeria Bagni BAR
Mensa Mensa Segreteria
a rezza recupero, potenzia‐onsolidamento
spazi a rezza per l’a vità di recupero, potenzia‐
mento e consolidamento
ESTERNO
cio per il e A vità educa ve
ufficio per il Coordinatore A vità educa ve
Campi di Calcio | 6
| an sismica Chiesa Sacra Famiglia
Campo Pallavolo
Campo Pallacanestro
Campo Calce o
Spazio Giochi Bambini
Ampio Parcheggio
La Casa ospita anche i ri ri dei bambini e dei ragazzi con le loro famiglie che si
preparano alla cresima e alla prima comunione
La Casa è accogliente per le feste di compleanno, per le cresime e per le
prime comunioni
santa P
aola Elisabetta C
erioli
38
Scu
ola
del
l’In
fan
zia
39
centro Educativo e Scuola Santa Paola Elisabetta Cerioli
via Milano 75 25034 Orzinuovi Brescia tel. 030-94.10.36 fax. 030-99.40.462 [email protected]
i responsabili
p. Michelangelo Moioli
Superiore generale
p. Antonio Consonni
Superiore locale,
gestore della Scuola
direttore
Scuola Infanzia
Scuola Primaria
Preside Scuola Secondaria
P. Luca Ghirardelli
Direttore della scuola secondaria
santa P
aola Elisabetta C
erioli
40
centro Educativo e Scuola santa Paola Elisabetta Cerioli
Sacra Famiglia / andreana
Piano Offerta Formativa
(=POF) strumento per la vita
della Comunità educante e scolastica
* Curricolo di Scuola
per la programmazione e l’apprendimento delle discipline scolastiche
buon anno
di scuola!