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Polo Liceale Statale “Saffo”
Annuario scolastico 2010-2011
A cura di Vincenzo Di Marco
Direttore Editoriale Viriol D’Ambrosio
Redazione e testi Vincenzo Di Marco
Versione elettronica
©Copyright 2010-2011
Polo Liceale “Saffo”
Via Silvio Pellico
64026 Roseto degli Abruzzi (TE)
www.liceosaffo.org
Tutti i diritti sono riservati.
Vietato copiare e riprodurre anche in parte
i materiali pubblicati senza specifica autorizzazione.
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Verso un’ecologia della scuola
La seconda edizione dell’Annuario scolastico in formato libro fotografico, edito dal
Polo Liceale “Saffo”, viene presentato in versione elettronica e con qualche mese di
ritardo. L’impaginazione rispecchia l’edizione 2009-2010 e diversi aggiustamenti
formali sono presenti qua e là. Il successo dell’edizione cartacea, finanziata intera-
mente con il contributo di pochi euro da parte di studenti, docenti e personale
amministrativo, ha consigliato di proseguire su questa strada. Quella di documen-
tare passo dopo passo le attività di gestione, amministrazione, conoscenza, ricerca,
creatività della scuola, segnalando tutti i protagonisti di progetti didattici, concorsi,
laboratori, scambi culturali e viaggi di istruzione, senza dimenticare l’orientamento
in entrata e in uscita, l’accoglienza, le certificazioni linguistiche e, ovviamente, la
didattica curricolare.
Non sempre le informazioni che servivano a raccontare le vicende quotidiane del
Liceo Saffo sono risultate complete, i documenti “latitano” a volte per mesi, le ope-
razioni di ripescaggio dei file quasi sempre scoraggiano anche i più volenterosi, ma
la pazienza ha avuto il sopravvento su questi incidenti di percorso. Molti colleghi e
studenti hanno fornito la propria collaborazione per l’ottenimento di questo risul-
tato. Un risultato che mi permetto di paragonare ad “una ecologia della scuola”,
ossia a quello che Gregory Bateson nel suo celebre libro Verso un’ecologia della
mente definisce “la simmetria bilaterale di un animale, la disposizione strutturata
delle foglie in una pianta, l’amplificazione progressiva della corsa agli armamenti, le
pratiche del corteggiamento, la natura del gioco, la grammatica di una frase, il mi-
stero dell’evoluzione biologica, e la crisi in cui oggi si trovano i rapporti tra l’uomo e
l’ambiente”. La vita scolastica è un po’ così e quello che si tenta di instaurare quo-
tidianamente è nient’altro che il tentativo utopico di tenere uniti i poli della cono-
scenza e dell’apprendimento, di poter comprendere nella loro giusta dimensione
l’interazione delle idee e dei comportamenti, dei propositi e dei fatti. Una scom-
messa che sa di follia ma che qualche volta è smentita dai buoni risultati scolastici e
dalla soddisfazione con cui tutti quanti viviamo il raggiungimento delle mete didat-
tiche agognate.
E’ fuor di dubbio che l’Annuario 2010-2011 cerca di indicare pagina dopo pagina
una serie di significati, di intenzioni, di valori educativi, essi stessi inseparabili dal
contesto in cui vengono vissuti e praticati. Migliorando tale contesto si possono in-
nalzare anche i risultati scolastici; certamente “le buone pratiche educative” sono il
segno della sagacia di chi ha saputo combinare nel suo quotidiano lavoro didattico
il miglioramento di entrambi.
Vorrei pertanto invitare coloro che passeranno in rassegna queste pagine elettro-
niche ad una lettura attenta e discrezionale. Non quindi lo sguardo veloce di chi ro-
vista alla ricerca di un episodio tra i tanti del passato, ma l’osservazione critica che
ci permetta di intravedere nel futuro quello che va/non va nel nostro lavoro di tutti
i giorni.
Vincenzo Di Marco
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Il Saluto del Preside Viriol D’Ambrosio
L’anno scolastico 2010-2011 è stato denso di novità e di successi per la comunità
del Liceo Saffo. Le attività curricolari si sono concluse con ottimi esiti: le puntuali ed
efficaci azioni di prevenzione dell’insuccesso scolastico hanno consentito di ridurre
la percentuale di ragazzi con giudizio sospeso e non ammessi alla classe successiva
e, nel contempo, è rimasto pressoché invariato, circa un quarto, il numero di stu-
denti che si collocano nella fascia dell’eccellenza (con media dei voti oltre 8, nelle
prime quattro classi, e oltre i 90/100 all’esame di stato). Anche i risultati delle di-
scusse prove INVALSI ci confortano: le classi seconde che hanno conseguito un
punteggio significativamente maggiore dei valori medi, nazionale e regionale, sono
il doppio di quelle che si collocano un po’ al di sotto; migliori nel complesso gli esiti
in italiano, mentre ottimi sono quelli del liceo scientifico in matematica, fino a 20
punti in più rispetto alla media nazionale.
Tutti i qualificati progetti di ampliamento dell’offerta formativa sono stati svolti con
un incremento di frequentanti; tra quelli consolidati citiamo: le certificazioni lingui-
stiche, nei due livelli B1 e B2 per le quattro lingue studiate (inglese, spagnolo, tede-
sco e francese); il corso di lingua e cultura cinese; il laboratorio teatrale; l’ECDL (pa-
tente europea del computer); il Gruppo Sportivo Studentesco (step, pallacanestro,
atletica, calcetto a cinque, pallavolo, scacchi, ecc.); il patentino per il ciclomotore.
La Prefettura di Teramo, l’Ufficio scolastico provinciale e il Comune di Roseto degli
Abruzzi hanno accolto favorevolmente la nostra proposta di intitolazione delle aule
speciali a importanti personalità distintesi, a livello mondiale, nei diversi campi del
sapere. Tale importante riconoscimento è avvenuto nell’anno scolastico in cui si è
registrato un significativo incremento degli accessi negli spazi specializzati, avvenu-
to nel seguente ordine: biblioteca Mauro Laeng (munita di nuove dotazioni librarie
e nuove attrezzature in sostituzione di quelle danneggiate dall’alluvione del 28
febbraio-1 marzo); laboratorio multimediale Byron Lovelace; laboratorio di scienze
1 Vincenzo Cerulli (arricchito di nuove attrezzature e della LIM); laboratorio di in-
formatica Matteo Ricci (adeguato e messo a norma dalla Provincia dopo il solleva-
mento delle piastrelle a pavimento); il laboratorio di scienze 2 Rosalind Franklin
(arricchito di nuove dotazioni e la messa a punto della rotaia a cuscino d’aria).
La qualità dell’istruzione e l’arricchimento dell’offerta formativa, inoltre, hanno
consentito agli allievi di ottenere importanti riconoscimenti esterni, tra i numerosi
richiamiamo: l’Olimpiade della matematica a squadre (prima classificata Regione
Abruzzo-Molise); la vincita al premio RE.C.O.TE.S.S.C. (Ludoteca tecnico-scientifica),
con il progetto “Lo studio della materia: indagine esplorativa” realizzato dalle classi
IA, IIA e IIB del Liceo Scientifico; i due studenti partecipanti alla finale nazionale del-
la Olimpiade in lingua inglese KANGUROU; la vittoria da parte di due studenti di un
viaggio-studio in Germania nel concorso, bandito dalla Repubblica Federale Tede-
sca, curato dal MIUR; partecipazione alla finale nazionale di step di una squadra
femminile risultata seconda classificata; 2° e 4° classificato al VI Premio di saggistica
“Vincenzo Filippone Thaulero”; 2° premio al concorso nazionale di poesia “Agostino
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Venanzio Reali”; 3° classificato al concorso “Vittorio Castellani”; riconoscimento al
premio “Teramo volontariato” per il progetto “Educazione: parliamone insieme”
coordinato dal CEISS.
La comunità scolastica del Liceo, nell’ambito delle attività per l’educazione alla cit-
tadinanza attiva e alla salute, ha promosso anche una campagna di informazione e
formazione finalizzata a conoscere i rischi derivanti dall’uso del tabacco. L’iniziativa
è stata proposta dal Consiglio d’Istituto, in collaborazione con i docenti di scienze e
di educazione fisica e in sinergia con i Consigli di classe. Sono stati messi in campo
percorsi educativi correlati alle problematiche sanitarie e sociali conseguenti al ta-
bagismo, al fine di promuovere dei processi di regolamentazione non imposti ma
condivisi da tutti i soggetti coinvolti. L’iniziativa si è articolata in tre fasi: 1) informa-
zione e formazione per garantire a tutti conoscenza e consapevolezza del problema
per giungere ad una coscienza critica; 2) confronto come scambio di idee e non
come “conflitto”; 3) indizione e svolgimento di un referendum conclusivo, quale
espressione di una scelta libera e democratica. Gli alunni sono stati protagonisti
durante l’intero sviluppo del percorso, soprattutto nell’ambito delle assemblee di
classe che hanno favorito il confronto e lo scambio dei punti di vista. Il referendum
si è concluso con il seguente esito: il 68,6% sono stati i sì al divieto di fumo in tutte
le aree di pertinenza della scuola, il 30,2 % i no e l’1,2 % le schede nulle e bianche.
Tra le azioni rilevanti organizzate direttamente dal nostro Liceo citiamo: la quarta
cerimonia di riconoscimento del merito diffuso e di assegnazione delle borse di
studio; la seconda Lectura Dantis avente per sfondo “l’Alighieri nel tempo dell’i-
phone. L’arte della comunicazione nei canti dell’Inferno”; il quarto Concorso artisti-
co nazionale “Premio Pasquale Celommi” dedicato al tema “Il paesaggio”. È proprio
su quest’ultimo motivo che ho sviluppato la consueta lettera di buone feste natali-
zie, indirizzata agli utenti e agli operatori scolastici, di cui di seguito riporto uno
stralcio:
“… I pesanti tagli alla cultura, all’istruzione e alla ricerca contrastano con la Costituzione e configurano grave limitazione alle libertà. Dello stesso segno è la colpevole devastazione del paesaggio. L’espansione incontrollata delle città che ingoiano spazi sempre più vasti, sottratti alla vita e utilizzati spesso come depositi di scorie, rifiuti e deiezioni, è il segno più evidente che una natura, separata e
inabissata al di sotto della cultura, è sempre meno compresa dall’uomo, proprio nei tratti in cui viene più violata.
La scuola ha il dovere di discutere sul ruolo educativo del paesaggio attraverso un processo cognitivo-riflessivo che muova dalla soggettività, e dunque dalla molteplicità dei significati, all’oggettività, unicità e irripetibilità delle memorie che i luoghi custodiscono.
Una scuola avulsa dal territorio, che non oppone resistenza alla globalizzazione del nulla, rischia di precipitare nello stesso spazio profondo, oscuro e indefinito; cede alle stesse spinte centrifughe che hanno pianificato lo spazio asservendolo al solo valore economico.
Alla scuola è consegnata la responsabilità di farsi sistema aggregante dei vari saperi sparsi e compartimentati nelle varie discipline, di pervenire ad una conoscenza epistemologicamente densa, attrattiva, che favorisca la crescita di una persona capace di lottare per la libertà.”
Concludo questa mia presentazione dell’annuario per l’a.s. 2010-2011, ringraziando gli studenti, i genitori, i docenti e il personale ATA per il loro impegno profuso per una sana crescita dei giovani, nell’istruzione e nella cultura, per una società di pace e di libertà.
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La scuola accoglie Consulenza psicologica
Referendum sul divieto di fumare a scuola
Prove INVALSI
Sull’ubicazione del nuovo edificio Polo Liceale Saffo:
osservazioni al PRG
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La scuola e l’ascolto: consulenza psicologica
Anche per l'anno scolastico 2010/2011 è attivo, presso la sede del Liceo, un servizio di consulenza psicologica per studenti, famiglie e personale scolastico. Tale progetto consente di realizzare, per studenti e famiglie, una continuità nella fruizione di un servizio di counseling già attivato nei precedenti anni scolastici nelle scuole dell’obbligo del territorio rosetano. Il “counseling” si esplica come una modalità di sostegno-supporto-consulenza con la finalità di accompagnare il soggetto verso la focalizzazione dei problemi e l’attivazione di quelle risorse interne indispensabili al raggiungimento degli obiettivi desiderati.
ATTENZIONE ALLA PERSONA
La scuola è il luogo della formazione educativa e didattica.
La scuola è il luogo privilegiato di costruzione dell’identità personale.
CHE COSA E’ IL “COUNSELING”?
IL COUNSELING E’ UNA MODALITA’ DI SOSTEGNO-SUPPORTO ALLA PERSONA. ACCOMPAGNA IL SOGGETTO VERSO LA FOCALIZZAZIONE DEI PROBLEMI E L’ATTIVAZIONE DI QUELLE RISORSE INTERNE INDISPENSABILI AL RAGGIUNGIMEN-TO DEGLI OBIETTIVI DESIDERATI
Consulenza psicologica gratuita
Dott.ssa Italia Calabrese riceve il martedì dalle 9.00 alle 11.00
inizio 9 novembre 2010
Dott.ssa Monica Di Silvestro riceve il giovedì dalle 9.00 alle 11.00
inizio 4 novembre 2010
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Referendum sul divieto di fumare a scuola
La comunità scolastica del Liceo “Saffo” da tempo si sta interrogando sull’opportunità di modificare il Regolamento d’Istituto in riferimento al divieto di fumo. Nell’ambito delle attività promosse dall’educazione alla cittadinanza attiva, la nostra Scuola propone a tutti gli operatori e agli studenti dell’Istituto di farsi promotori di una campagna di informazione e formazione, finalizzata a scoraggiare l’uso del tabacco nelle aree esterne di pertinenza scolastica. L’iniziativa punta al coinvolgimento di tutti ed in particolare degli studenti per ga-rantire una partecipazione attiva, collaborativa e consapevole. I docenti di Scienze e di Educazione Fisica hanno attivato, in sinergia con i colleghi dei consigli di classe, percorsi educativi correlati alle problematiche sanitarie e so-ciali conseguenti al tabagismo, al fine di promuovere dei processi di regolamenta-zione non imposti ma condivisi da tutti i soggetti coinvolti nell’attività educativa e formativa svolta dalla scuola. L’iniziativa si è articolata in tre fasi successive:
1) informazione e formazione per garantire a tutti conoscenza e consapevolezza del problema per giungere ad una coscienza critica; 2) confronto e condivisione come scambio di idee e non come “conflitto”; 3) indizione e svolgimento di un referendum conclusivo, quale espressione di una scelta libera e democratica.
In relazione all’iniziativa in oggetto si è stabilito che le assemblee di classe richieste
da lunedì 14 marzo 2011 a venerdì 29 aprile 2011 dovranno essere dedicate ad or-
ganizzare tra gli alunni un confronto ed uno scambio di idee sull’argomento “divie-
to di fumo”. Il docente, in servizio durante l’ora di assemblea di classe, dovrà esse-
re presente e coordinare il dibattito.
Sarà a disposizione delle classi una cartellina con materiale informativo, utile per
affrontare il dibattito.
Il Referendum conclusivo del progetto è stato svolto:
Sabato 30 aprile 2011 dalle ore 9.00 alle ore 13.00. In tale giorno hanno votato
studenti, genitori, docenti e personale ATA.
Sabato 7 maggio 2011 dalle ore 9.00 alle ore 13.00. In tale giorno hanno votato i
genitori e tutti coloro che non hanno potuto esprimere il proprio voto nella giorna-
ta del 30 aprile.
VISTO l'esito del Referendum: SÌ 68,62%, NO 30,21%, Nulle 0,80%, Bianche 0,37%; a partire da giovedì 26 maggio 2011 è fatto divieto assoluto di fumare nei locali della scuola e in tutte le aree di pertinenza scolastica aperte al pubblico quali: corridoi, biblioteche, aree adibite ad attività sportive e ricreative, cortile e aree verdi.
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Ai trasgressori saranno comminate le sanzioni previste dalla L. 584/1975 e succes-sive norme integrative e applicative e quelle previste dall'art. 51 del Regolamento d'Istituto. Tenuto conto che tale divieto scaturisce da una espressione democratica di utenti e di operatori di questa scuola, tutta la comunità scolastica del Liceo “Saffo” è chia-mata a modificare i propri comportamenti garantendo il rispetto della nuova nor-ma.
Prove INVALSI
Il 10 maggio 2011 si sono svolte le Prove nazionali INVALSI 2010/2011 (matemati-
ca, italiano), dalle ore 9,00 alle 13,15.
Le prove si sono tenute nelle rispettive classi ad eccezione delle classi campione
nelle quali il somministratore è affiancato da un osservatore esterno.
Le classi campione sono la 2^ A Linguistico e la 2^ A Pedagogico che effettuano la
prova rispettivamente nell’aula 3 MA e nell’aula 5 MA.
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CLASSI SECONDE
Elenco Docenti Somministratori
PROVA DI MATEMATICA DALLE ORE 8,30 ALLE ORE 11,00
2 A PEDAGOGICO: ETTORRE CLAUDIA CON OSSERVATORE ESTERNO
2 B PEDAGOGICO: COCCAGNA FRANCESCA
2 A SCIENZE SOCIALI: SCALONE ANTONELLA
2 B SCIENZE SOCIALI: D’ELIA PAOLA
5 A GINNASIO: ISOLA M. LUIGIA
5 B GINNASIO: BRUNI ANNA MARIA
2 A SCIENTIFICO: SCRIVANI SILVIA
2 B SCIENTIFICO: SETTEPANELLI GIORGIA
2 C SCIENTIFICO: PICCIOTTI GABRIELE
2 D SCIENTIFICO: BARBONE A. ELISA
2 A LINGUISTICO: TROSINI A. RITA CON OSSERVATORE ESTERNO
2 B LINGUISTICO: CORRADI MARIA
PROVA DI ITALIANO DALLE ORE 11,00 ALLE ORE 13,30
2 A PEDAGOGICO: ETTORRE CLAUDIA CON OSSERVATORE ESTERNO
2 B PEDAGOGICO: SUPPA MAFALDA
2 A SCIENZE SOCIALI: LEONE MICHELE
2 B SCIENZE SOCIALI: COSTANTINI JULIE
5 A GINNASIO: DELLE MONACHE ANTONIETTA
5 B GINNASIO: FARAONE LINO
2 A SCIENTIFICO: DE ASCENTIIS SILVIA
2 B SCIENTIFICO: MAGGITTI M. CRISTINA
2 C SCIENTIFICO: NAPODANO VINCENZO
2 D SCIENTIFICO: MARINI GRAZIA
2 A LINGUISTICO: RENZI FERRI VINCENZO CON OSSERVATORE ESTERNO
2 B LINGUISTICO: SILVERII ERNESTO
In continuità con quanto previsto dalla direttiva triennale n.74 del 15-09-2008, il
MIUR con la direttiva n.67 del 30-07-2010 ha chiesto all’INVALSI di provvedere alla
valutazione degli apprendimenti in Italiano e Matematica degli alunni. In particola-
re la rilevazione riguarderà gli studenti della seconda e quinta classe della scuola
primaria, della prima e terza classe della scuola secondaria di primo grado, della
seconda classe della scuola secondaria di secondo grado. Il MIUR ha confermato
queste disposizioni con la Nota ministeriale protocollo n.3813 del 30-12-2010, che
ha precisato espressamente che la misurazione degli apprendimenti deve essere
effettuata obbligatoriamente per tutti gli studenti delle classi individuate dalla di-
rettiva n.67/10.
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Lettera aperta del Collegio Docenti al Ministero dell’Istruzione relativamente alla
somministrazione delle Prove INVALSI per la scuola secondaria superiore in data
30 giugno 2011
Il Collegio Docenti del Polo Liceale Statale “Saffo”, nelle sedute dell’11/05/2011 e
del 30/06/2011 ha discusso sulle prove INVALSI somministrate, lo scorso mese di
maggio, in tutte le classi seconde dei diversi indirizzi liceali, anche in riferimento agli
adempimenti normativi (DM 139/2007 e DM 9/2010) in merito alla certificazione
delle competenze al termine del biennio della scuola secondaria di secondo grado.
Tra le diverse osservazioni emerse, si vogliono portare all’attenzione delle SS.LL. al-
cuni rilievi e suggerimenti che di seguito vengono esposti.
� Ritenendo che nell’azione formativa della scuola la valutazione dovrebbe inse-
rirsi sempre in modo attivo nel processo di apprendimento per non svincolarsi
dal feedback, le prove INVALSI somministrate sono sembrate poco contestualiz-
zate nei percorsi didattici delle scuole autonome perché la performance richie-
sta presenta situazioni “vissute”, prevede “sentieri” già tracciati e predisposti da
ripercorrere in modo standardizzato, a volte senza reali agganci a contesti di
senso, alla quotidianità, spesso variegata in relazione alle diversità territoriali
delle scuole e personali degli alunni.
� E’ vero che le scuole autonome, per trovare idonei riferimenti su cui impostare la
progettazione didattica per competenze, possono attingere all’archivio INVALSI,
nonché alla ricca bibliografia specifica facilmente reperibile; sarebbe comunque
opportuno potenziare il flusso bidirezionale tra la ricerca teorica e la ricerca “sul
campo” mediante azioni di promozione, di valorizzazione e di sostegno delle
buone pratiche che, in tale ambito, i docenti e i consigli di classe mettono in at-
to, al fine di limitare la dissonanza sopra evidenziata.
� Le prove INVALSI per la scuola secondaria superiore potrebbero collocarsi in un
ambito di maggiore coerenza con la certificazione delle competenze riferite agli
assi culturali previsti dalle norme citate in premessa. Appare riduttivo valutare i
risultati dei nostri alunni quindicenni solo per le competenze in Italiano e Mate-
matica poiché gli assi culturali linguistico e matematico, ma anche gli assi stori-
co-sociale e scientifico-tecnologico, prevedono competenze multidisciplinari, cui
contribuiscono tutte le discipline del curricolo del biennio, le quali, evidentemen-
te, presentano una dignità epistemologica e formativa equivalente a quella del-
le materie attualmente sottoposte a valutazione.
� L’indagine di contesto, condotta tramite il questionario, presenta alcuni elemen-
ti di criticità in relazione alla condizione psicologica dell’adolescente. Alcuni que-
siti presuppongono, infatti, una consapevolezza di sé e una capacità di descrive-
re asetticamente la propria condizione di vita che spesso pone i ragazzi in condi-
zioni emotive diverse, proprio in relazione alla diversità delle situazioni persona-
li, familiari e sociali. Senza entrare nel merito del valore di alcuni dati, si osserva
che alcuni di essi potevano essere attinti per via amministrativa, al più senza un
coinvolgimento diretto del ragazzo, poiché quello che è anonimato per il Mini-
stero, ovviamente non lo è all’interno del contesto classe e per chi deve registra-
re i dati … e l’alunno ne è consapevole!
� Anche dal punto di vista strettamente organizzativo andrebbero curate meglio
la tempistica (sarebbe il caso che la somministrazione delle prove non avvenisse
oltre la fine del mese di aprile) nonché la formazione e l’operatività sinergica dei
somministratori esterni ed interni e, soprattutto, andrebbe incentivata econo-
micamente la collaborazione di quei docenti interni che concretamente hanno
reso possibile una corretta, tempestiva ed efficace registrazione dei risultati del-
le prove.
� Per concludere, appare evidente che si avverte “una distanza” tra le azioni che il
Ministero compie a livello centrale e le richieste che lo stesso avanza alle scuole
autonome, spesso in relazione agli esiti di processi, senza aver condiviso le linee
di indirizzo dei processi stessi. La condivisione reale diviene una esigenza ancora
più sentita in questa delicata fase di attuazione della riforma dei licei, con tutte
le criticità che emergono quando l’innovazione didattica, che non può prescin-
dere dalla personalizzazione dei percorsi di apprendimento, deve farsi strada tra
le limitazioni poste dalla rigidità di contesto del sistema scolastico italiano. For-
se è opportuno attivare azioni volte a colmare tale distanza mediante un inve-
stimento più efficace e mirato, necessariamente delle risorse finanziarie ma an-
che, e soprattutto, delle risorse umane.
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Sull’ubicazione del nuovo edificio
del Polo Liceale “Saffo” Osservazioni sul Piano Regolatore Generale
Il Collegio dei docenti, nella seduta dell’11 maggio 2011, all’unanimità ha deliberato
di presentare un’osservazione alla Variante adottata del PRG che colloca il nuovo
edificio scolastico nella zona di Voltarrosto, con le motivazioni e le proposte di se-
guito riportate:
1) nel corrente anno scolastico 2010-2011, il Polo Liceale Statale “Saffo”
ricco dei nuovi cinque Licei della Riforma (Liceo Classico, Liceo
Linguistico, Liceo Scientifico, Liceo delle Scienze umane, Liceo delle
Scienze umane con opzione economico-sociale), ha offerto all’utenza
una diversificata e ricca offerta formativa. Gli oltre 1100 studenti,
iscritti in 51 classi, collocano il Polo liceale al primo posto nella
provincia di Teramo per popolazione scolastica; gli utenti provenienti
dalla fascia costiera, compresa tra Alba Adriatica e Silvi e
nell’entroterra fino a Villa Vomano, sono costretti ad un pendolarismo
che impone la collocazione del nuovo edificio in ambito urbano in
prossimità della statale e della stazione ferroviaria, luoghi
quest’ultimi raggiunti in tutte le ore da mezzi pubblici. Si precisa che
l’attuale assetto dell’istruzione secondaria di secondo grado costringe
gli studenti, più di frequente in una grande scuola, ad ingressi
posticipati (9:30, 10:30) ed uscite anticipate (11:30, 12:30), e
promuove nel contempo numerose attività pomeridiane organizzate
dall’ Istituto dalle ore 14:30 alle 17:30 (corsi di potenziamento e di
recupero, certificazioni linguistiche, attività scientifiche, sportive e
artistiche e altri corsi di ampliamento dell’offerta formativa). Il Polo
liceale, inoltre, è centro di certificazione in più lingue straniere e perciò
meta di studenti di altre scuole del territorio provinciale. La qualità
della formazione, riconosciuta dall’utenza, ha favorito una notevole
crescita del numero degli iscritti. Ne fanno fede i continui
riconoscimenti culturali ottenuti dagli studenti: con oltre il 20% di
studenti eccellenti per l’esito agli esami di stato, le vittorie nei certami
letterari e nelle fasi regionali delle olimpiadi di scienze, fisica,
matematica, filosofia, nelle competizioni sportive in regione e fuori
regione;
2) da 512 alunni con 22 classi dell’a.s. 1994/’95 si è passati agli attuali
1100 studenti dislocati su cinque edifici distinti, di cui tre in affitto, che
presentano: barriere architettoniche, mancanza di un’ampia sala per
collegio dei docenti, spazi insufficienti per uffici, archivio, laboratori,
biblioteca e palestra, aule ordinarie anguste, bassi indici di sicurezza. Il
problema dell’insufficienza dei locali si è posto già dall’a.s. 2003/2004,
quando è stata superata la capienza di circa 700 studenti nei due edifici
di proprietà della Provincia. La continua crescita della popolazione
scolastica, purtroppo, non è stata accompagnata da un’adeguata
programmazione, è per tale ragione che l’Ente provinciale continua a
spendere oltre 140000 €/anno per la locazione;
3) la comunità scolastica del Liceo Saffo soffre della mancanza di un
immobile idoneo, a tal punto che tutte le attività, compresa quella di
insegnamento-apprendimento, ne risentono gravemente a causa della
distribuzione dei servizi in più edifici che costringe gli operatori a
continui spostamenti (quello di via Milli a più di 500 m di distanza), di
aule sovraffollate e di laboratori scientifici e aule speciali ben attrezzati
ma con dimensioni insufficienti;
4) la costruzione del nuovo edificio è da considerare come necessaria,
irrinunciabile, urgente e occasione di crescita per l’intera comunità. Il
Polo liceale, infatti, oltre alle 55 aule ordinarie e agli uffici, potrebbe
rendere disponibili per la città un auditorium e una grande sala
convegni, una palestra, un campo di atletica leggera e sette ambienti
specializzati, quali la biblioteca e i laboratori per lo studio delle
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scienze, della fisica, dell’informatica, delle lingue straniere, del disegno
e storia dell’arte e della musica;
5) la localizzazione di poli per l’istruzione, in ambiti decentrati rispetto al
centro urbano, genera flussi di veicoli che originano una serie di
problemi sul sistema delle mobilità e negative ricadute sul territorio. Il
pendolarismo studentesco diviene svantaggioso in quanto a scarsa
integrazione con il servizio pubblico, ritardi, basso comfort, pericolosità
del traffico, inquinamento atmosferico. La collocazione della scuola in
ambito urbano, invece, favorisce lo spostamento casa-scuola mediante
mezzi pubblici, in bici e a piedi, forme di mobilità, queste, ritenute più
sicure, socializzanti, salutari e sostenibili. Oltre a ridurre il traffico
veicolare e l’inquinamento, favoriscono, infatti, un’attività fisica
regolare nel quotidiano, la vicinanza tra le persone e il territorio
vissuto come risorsa. L'analisi territoriale dell’accessibilità, la
promozione della mobilità ciclistica, l'integrazione di percorsi
ciclopedonali sono gli interventi su cui lavorare per l’individuazione di
ambiti adatti alla realizzazione di progetti per l’organizzazione di
iniziative di informazione e sensibilizzazione che puntino a valorizzare
l’abitudine degli studenti a raggiungere la scuola a piedi o in bicicletta,
al fine di sostenere una riduzione del traffico intorno agli istituti
scolastici nelle ore di entrata e di uscita da scuola;
6) per le ragioni sopra esposte si propone di annullare l’attuale
ubicazione in zona Voltarrosto sostituendola con una più idonea
collocata all’interno dell’attuale abitato del capoluogo, in aree servite
da mezzi pubblici (treno e autobus). Tra queste si considerino la zona
della ex fornace “Catarra”, adiacente però all’attuale edificato, o la
zona “Castelli”. Quest’ultima, in particolare, come da cartografia
allegata, permette di valorizzare quella che potrebbe essere chiamata
“Isola ambientale collina-mare” in quanto capace di integrare: percorsi
natura sulla collina, fascia continua di verde pubblico collina-pianura-
mare, edifici scolastici pubblici, edificio storico di pregio (villa Castelli),
parcheggio pubblico intermodale, edilizia privata, mobilità pedonale-
ciclabile-veicolare. Un’area da concepire e realizzare a misura delle
“utenze deboli” -ciclisti e pedoni- nella quale adottare particolari
politiche: “zone 30”, regolamentazione della sosta, miglioramento dei
trasporti pubblici e opere di arredo, differenziazione dei livelli delle
pavimentazioni e degli arredi, illuminazioni innovative a risparmio
energetico. L'attuale uliveto, in parte trapiantato all’interno dell’intero
comparto compreso tra la collina e il mare, potrebbe diventare un
parco cittadino che integra il nuovo plesso scolastico con spazi verdi
ricchi di prati, aiuole fiorite e arbusti, al servizio di una socializzazione
auspicabile anche in orari extra-scolastici. Il tutto sarebbe concepito in
un’ottica di non aumento della rendita fondiaria, penalizzante la
qualità urbana, ma del perseguimento di un'area strategica il cui valore
ambientale verrebbe perequato dall’intero sistema di servizi pubblici e
mobilità sostenibile. L’idea di un comune utilizzo del vuoto
architettonico che fisicamente e simbolicamente collega, unisce e
rende più vicini i due sistemi ambientali del mare e della collina e
l’eventuale integrazione con una tipologia di piantumazione autoctona,
il cosiddetto corridoio ecologico, consentirebbe inoltre di far
relazionare gli elementi strutturali del paesaggio e del costruito,
impreziosendone quella complementarità intrinseca in un ambiente
urbanizzato.
(Testo scritto dal Dirigente Scolastico
su mandato del Collegio dei Docenti)
13
La scuola programma Dirigente scolastico
Staff di presidenza
Consiglio di Istituto
Collegio dei Docenti
Dipartimenti
Coordinatori di classe
Personale A.T.A.
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Dirigente Scolastico
Il Preside Viriol D’Ambrosio.
Laureato in Fisica presso l’Università di Bologna, ha lavorato in qualità di astrono-
mo presso l’Osservatorio Astronomico di Parigi.
È stato componente del Nucleo regionale di supporto per l'autonomia delle istitu-
zioni scolastiche e del Gruppo Regionale di Ricerca (presso l'IRRSAE-IRRE d'Abruzzo)
che ha organizzato e attuato il monitoraggio Nazionale della Sperimentazione
dell'Autonomia scolastica (MONIPOF) e il Monitoraggio Nazionale dei Curricoli
(MONICURRI) diretti da MPI (ora Ministero Istruzione Università e Ricerca) -IRRSAE-
BDP (ora ANSAS- Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell’Autonomia Scolastica)-
CEDE (ora INVALSI- Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di
istruzione e di formazione).
È stato: componente della Giunta esecutiva del Consiglio Scolastico provinciale di
Teramo; referente provinciale per l’attuazione del piano di prevenzione e recupero
della dispersione scolastica nelle scuole di ogni ordine e grado; referente provincia-
le per le iniziative riguardanti l’orientamento scolastico, professionale e universita-
rio; responsabile provinciale di rete nella formazione dei docenti incaricati di fun-
zioni obiettivo.
Quale esperto è stato chiamato da Enti regionali e comunali per piani di risanamen-
to atti a minimizzare l'esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici.
Vincitore di concorso ordinario per Dirigenti scolastici nella scuola secondaria di
secondo grado.
Collabora con Università italiane e straniere in ricerche di astronomia e di didattica
della matematica e della fisica.
È invitato di frequente quale relatore in convegni scientifici ed è autore di oltre
cinquanta pubblicazioni apparse perlopiù su riviste internazionali.
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Staff di presidenza
La sede liceale.
COLLABORATORI
DEL
DIRIGENTE
SCOLASTICO
Prof.ssa
Gilda Di Francesco
Funzioni vicarie
Collaborazione nelle funzioni organizzative e
gestionali
Prof.ssa
Bernarda Mossini
Collaborazione nelle funzioni organizzative e
gestionali
COORDINATORI DI CLASSE a.s. 2010/2011 I A classico n.o. GAGLIANO VALENTINA V A ginnasio CORRADI PATRICIA V B ginnasio SABATINI SILVIA I A classico ETTORRE CLAUDIA II A classico IANNI LUIGI III A classico e III B classico CURIAZI DALILA I A linguistico e III A linguistico PITASSI LEONARDA I B linguistico e II B linguistico MARTELLA GINA II A linguistico PARISI M. CONCETTA III B linguistico e IV A linguistico DEL NIBLETTO MARIA IV B linguistico PACE ROSELLA IV C linguistico CASTAGNA FILOMENA V A linguistico GESLAO FABIA I A scientifico DELLE MONACHE ANTONIETTA I B scientifico DE LAURETIS A. MARIA I C scientifico DEL TORO TANIA I D scientifico D’ORSOGNA TERESA II A scientifico COSTANTINI JULIE II B scientifico COCCAGNA FRANCESCA II C scientifico MODESTINI ANGELA II D scientifico DE ASCENTIIS SILVIA III A scientifico BARBONE A. ELISA III B scientifico D’ELIA PAOLA III C scientifico ANDRIETTI EMANUELA III D scientifico CORNELI ADELE IV A scientifico ZURLINI ANNA IV B scientifico e V B scientifico RUGGIERI MONICA IV C scientifico MERLETTI MILENA V A scientifico CAPORALE EMILIANA V C scientifico D’ALESIO SABATINO V D scientifico SILENZI ANNA I A scienze umane SCARINCI ANTONELLA I B scienze umane SETTEPANELLI GIORGIA II A pedagogico PELLINO PATRIZIA II B pedagogico TOSQUES FIORINA III A pedagogico GARAMBOIS MARINELLA III B pedagogico ARETUSI BRUNO IV A pedagogico GARAMBOIS MARINELLA IV B pedagogico MADDES MASSIMO V A pedagogico MOSSINI BERNARDA I A scienze umane ec. soc. DI GAETANO BRUNELLA II A s.sociali ISOLA M. LUIGIA II B s.sociali DI FILIPPO PAOLA III A s.sociali DE DOMINICIS LORELLA IV A s.sociali MARCACCI FRANCESCA V A s.sociali TORO ALBA
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INCARICHI SPECIFICI - RESPONSABILI LABORATORI e PALESTRE
Organizzazione di stage formativi per gli studenti del Liceo delle Scienze Sociali
prof.ssa SULPIZI Anna Maria
Organizzazione di stage formativi per gli studenti del Liceo Socio-Psico-Pedagogico
prof.ssa ISOLA M.Luigia
Sala polifunzionale “M. Laeng” prof. FARAONE Lino (F.S. Area 4)
Sala multimediale
Laboratorio d’informatica prof. IPPOLITI Gianluca
Laboratorio Fisica “Franklin”
Laboratorio Scienze “Cerulli”
prof. ARETUSI Bruno
Palestre e spazi per l’educazione fisica prof.ssa MARINI Grazia
COORDINATORI
DIPARTIMENTI GRUPPO INTERDISCIPLINARE DI
DIP 1: prof.ssa Corradi Patricia G.I.1 Classico: prof.ssa Corradi Pa-
tricia
DIP 2: prof.ssa Marini Grazia G.I.2 Sc.soc.-sc.umane ec.soc.:
prof.ssa Toro Alba
DIP 3: prof.ssa Maggitti M.Grazia G.I.3 Scientifico: =
DIP 4: prof.ssa Di Pasquale Donato G.I.4 Pedagogico-sc.umane:
prof.ssa Isola M.Luigia
DIP 5: prof.ssa Verdecchia Silvana
G.I.5 Linguistico: prof.ssa Bruni
A.Maria
FUNZIONI STRUMENTALI AL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
AREA 1
POF e attuazione progetti di ampliamento
dell’offerta formativa; centralità dell’utenza e
crescita della persona
prof.ssa DE LAURETIS A. Maria
coll.: prof.ssa Corradi Maria
AREA 2
Qualità dei servizi, comunicazione interna, valu-
tazione, promozione successo formativo e pre-
venzione della dispersione scolastica
prof.ssa ETTORRE Claudia
coll.: prof.sse Celommi M. Adele,
Di Marco Paola
AREA 3
Continuità, orientamento scolastico e professio-
nale
prof.ssa MERLETTI Milena
Collaborazione:
prof.sse Andrietti Emanuela, Del Ni-
bletto Maria, Di Filippo Paola, Saba-
tini Silvia, Parisi Concetta, Pitassi
Leonarda, Ruggieri Monica
AREA 4
Documentazione e multimedialità, servizi per
studenti e docenti
prof. FARAONE Lino
Collaborazione:
Di Filippo Paola, Santagata Alfredo.
AREA 5
Coordinamento scambi culturali con paesi stra-
nieri;
prof.ssa DEL NIBLETTO Maria
Collaborazione:
prof.sse Andrietti Emanuela, Ciavuc-
co Serafina, Costantini Julie.
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Consiglio di Istituto
COMPONENTE DOCENTI
COMPONENTE GENITORI
CELOMMI Maria Adele SULPIZII Anna Maria DI FILIPPO Paola MARINI Grazia FARAONE Lino SANTAGATA Alfredo IPPOLITI Gianluca DEL SORDO Alessandra
CASOLANI Vincenzo (Presidente) BONOMO Sandro RAGNOLI Simona BRANDIMARTE Paola
COMPONENTE STUDENTI
COMPONENTE PERSONALE A.T.A.
TRITELLA Gianni COPPA Marta CIPOLLETTI Enrico BUFALARI Alessandro
CAPONI Tommaso DI FELICIANTONIO Dario
STUDENTI CONSULTA PROVINCIALE GIACOMETTI Lorenzo DI SILVESTRE Susanna
Collegio dei docenti
ALCANTARINI Rina
ANDRIETTI Emanuela
ANGHEBEN Elena
ARACLIO Allegra
ARETUSI Bruno
BARBONE Anna Elisa
BRUNI Anna Maria
CAIFFA Maria Lucia
CALABRESE Lucio
CAPONI Annunziata
CAPORALE Emiliana
CASALENA Ilenia
CASTAGNA Filomena
CELOMMI Maria Adele
CIAVUCCO Serafina
CIVITELLA Gabriella
COCCAGNA Francesca
18
COLONNA Carmine
CORNELI Adele
CORRADI Maria
CORRADI Patricia
COSTANTINI Julie
CURIAZI Dalila
D'ALESIO Sabatino
DAMALIO Silvia
DE ASCENTIIS Silvia
DE DOMINICIS Lorella
DE LAURETIS Anna Maria
DELLE MONACHE Antonietta
DEL NIBLETTO Maria
DEL TORO Tania
D'ELIA Paola
DI BLASIO Domenico
DI FELICE Simona DI FILIPPANTONIO D'ANNUNZIO Elmira Eva Maria
DI FILIPPO Paola
DI FRANCESCO Gilda
DI GAETANO Brunella
DI GIANNATALE Franco
DI MARCO Paola
DI MARCO Vincenzo
DI PASQUALE Donato
DI SABATINO Federica
D'ORSOGNA Teresa
ETTORRE Claudia
FARAONE Lino
FOUCAUD Martine
FRATINI Rocco
GAGLIANO Valentina
GARAMBOIS MARTIN M.
GESLAO Fabia
GIULIANI Carla
IANNI Luigi
IPPOLITI Gianluca
ISOLA Maria Luigia
KUNZ Christina Elisabeth
LATTANZI Luca
LEONE Michele
LERZA Anna Rita
MADDES Massimo
MAGGITTI M. Cristina
19
MARCACCI Francesca
MARINI Grazia
MARTELLA Gina
MERLETTI Milena
MODESTINI Angela
MOSSINI Bernarda
NAPODANO Vincenzo
NARDI Massimo
PACE Rosella
PARISI M. Concetta
PASSERINI Enrico
PELLINO Patrizia
PELUSI Francesca
PICCIOTTI Gabriele
PIROCCHI Alcino
PITASSI Leonarda
POLOVINEO Gabriella
PORRINI Silvana
RACINELLI Gabriella
REFERZA Francesca
RENZI FERRI Vincenzo
RUGGIERI Monica
SABATINI Silvia
SANTAGATA Alfredo
SCALONE Antonella
SCARINCI Antonella
SCRIVANI Silvia
SETTEPANELLI Giorgia
SILENZI Anna
SILVERII Ernesto
SOLIPACA Sandra
SPERONI Valentina
SPINELLI Giovanna
SPITILLI Felice
SULPIZI Anna Maria
SUPPA Mafalda
TASSONI Virginia
TAVONI Carla
TORO Alba
TOSQUES Fiorina
TRASARTI Mariagrazia
TROSINI Anna Rita
VERDECCHIA Silvana
ZURLINI Anna
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Segreteria, personale amministrativo e A.T.A.
Foto Ufficio studenti. Da sinistra a destra, Dario D’Alessandro, Ivana Cocchini, San-
ta Di Vittorio (Collaboratore scolastico), Tommaso Caponi, Emma Di Felice, Maria
Coppa, seduta Silvana Pellino.
Segreteria. Il Direttore SGA Angela Elisa Di Domenico, Vanna Rasetti, Dario
D’Alessandro, Ivana Cocchini, Tommaso Caponi, Emma Di Felice, Maria Coppa, Sil-
vana Pellino
Collaboratori scolastici. Domenica Traini, Santa Di Vittorio, Adele Di Ruggiero, Enzo
Granchelli, Franco Raggiunti, Francesco Quatraccioni, Kostantina Spirowski, Carme-
la Leo, Ciriaco Pasquariello, Antonietta Di Pietro, Carla Forlizi.
21
La scuola mostra Le 51 classi del Polo Liceale Statale “Saffo” (Il file con le 51 classi pubblicate a pagina intera, per indirizzi separati
dalla classe prima alla quinta, è stampato a parte)
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5^B Liceo Pedagogico
2^A Liceo Scientifico
2^B Liceo Scientifico
2^D Liceo Scientifico
23
5^D Liceo Scientifico
1^A Liceo Scientifico
1^A Liceo Economico Sociale
3^B Liceo Scientifico
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2^C Liceo Scientifico
3^B Liceo Pedagogico
3^C Liceo Scientifico
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2^B Liceo Pedagogico
1^ A Liceo Linguistico
2^ A Liceo Pedagogico
2^A Liceo Linguistico
26
3^B Liceo Linguistico
2^B Liceo Linguistico
4^A Liceo Linguistico
4^C Liceo Linguistico
27
4^B Liceo Linguistico
3^A Liceo Linguistico
1^B Liceo Scientifico
1^D Liceo Scientifico
28
5^A Liceo Pedagogico
5^A Liceo Linguistico
1^B Liceo Linguistico N.O.
3^ D Liceo Scientifico
29
1^A Liceo Classico
1^A Liceo Classico N.O.
1^A Liceo delle Scienze Umane N.O.
1^B Liceo delle Scienze Umane
30
1^C Liceo Scientifico
4^A Liceo Pedagogico
4^A Liceo Scientifico
4^A Liceo delle Scienze Sociali
31
4^B Liceo Scientifico
4^C Liceo Scientifico
5^A Ginnasio
5^A Liceo Scientifico
32
5^A Liceo delle Scienze Sociali
5^B Ginnasio
5^B Liceo Scientifico
5^C Liceo Scientifico
33
2^A Liceo Classico
2^A liceo delle Scienze Sociali
2^B Liceo delle Scienze Sociali
3^A Liceo Classico
34
3^A Liceo Pedagogico
3^A Liceo Scientifico
3^A Liceo delle Scienze Sociali
3^B Liceo Classico
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La scuola propone Storia della scuola
Patto di corresponsabilità
Comitato scientifico e dei genitori
Accoglienza scolastica
Continuità didattica
Orientamento
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Storia della scuola
ORIGINI DELL’ISTITUTO Sono da ricondurre all’istituzione separata dell’Istituto Magistrale e del Liceo Gin-
nasio. L’Istituto Magistrale “I. Silone”, sorto a Roseto come scuola privata legamen-
te riconosciuta ad opera delle Suore del Bambin Gesù, ha offerto a molti giovani
rosetani l’occasione di accedere facilmente agli Studi Superiori senza gli oneri e le
fatiche legati alla necessità di raggiungere i capoluoghi di provincia che accoglieva-
no Istituti Statali.
Quando, nel 1974, l’Ente gestore decise di cessare il servizio per intervenute diffi-coltà finanziarie, il Comune ottenne l’istituzione di un Istituto Magistrale Statale, già richiesta nel 1969, per un anno legato (quale sede distaccata) all’Istituto Magi-strale “G. Milli” di Teramo. Ottenuta l’autonomia nell’anno successivo, rimase per oltre un decennio ubicato presso il “Bambin Gesù”, fino a quando non venne costruita l’attuale sede in Via Adriatica. Il Liceo Ginnasio Statale , trasferito a Roseto nel 1975 da Mosciano S. Angelo, è vis-suto quale sede distaccata del Liceo –Ginnasio Statale “M. Delfico” di Teramo fino all’autonomia concessa nel 1988. L’attività didattica si svolse inizialmente presso la Villa Comunale e successivamen-te, per l’esigenza di spazi più ampi, nel piano rialzato del Palazzo Monti in via Basili-cata, quindi nella ristrutturata Scuola Elementare di via G. Milli e, dal 1991, nell’attuale sede definitiva di via Silvio Pellico. CONSOLIDAMENTO E SVILUPPO L’anno scolastico 1994/1995 sancisce l’accorpamento dei due Istituti e dall’anno successivo inizia l’introduzione dei diversi indirizzi sperimentali:
L’anno scolastico 1994/1995 sancisce l’accorpamento dei due Istituti e dall’anno successivo inizia l’introduzione dei diversi indirizzi sperimentali: a.s. 1995/1996 LINGUISTICO a.s. 1996/1997 SOCIO – PSICO –PEDAGOGICO a.s. 1998/1999 SCIENZE SOCIALI a.s. 1999/2000 SCIENTIFICO - Dall’anno scolastico 2010/2011 le classi prime seguono le indicazioni dei nuovi Licei secondo le tabelle di confluenza ministeriale.
Patto di corresponsabilità
La SCUOLA si impegna a:
Dirigente scolastico
• Garantire e favorire l’attuazione dell’Offerta Formativa, ponendo studenti, genitori, docenti e personale non docente nella condizione di esprimere al meglio il loro ruolo
• Garantire e favorire il dialogo, la collaborazione e il rispetto tra le diverse componenti della
•
• comunità scolastica
• Cogliere le esigenze formative degli studenti e della comunità in cui la scuola opera, per ricercare risposte adeguate
• Creare le condizioni necessarie per attuare il rispetto delle regole della scuola e delle norme sulla sicurezza
Docenti
• Realizzare un contesto psicologico, sociale ed organizzativo sereno, costruttivo e collaborativo con gli alunni e le loro famiglie
• Educare al rispetto di sé e degli altri, cercando di prevenire qualsiasi forma di pregiudizio e di emarginazione
• Rispettare la cultura e la religione delle famiglie e degli studenti
• Promuovere con ogni alunno un rapporto di relazione aperto al dialogo e alla collaborazione
• Garantire un piano formativo che promuova il benessere e il successo dello studente, la sua valorizzazione come persona, la sua realizzazione umana e culturale
• Attivare percorsi di studio che garantiscano la prevenzione del disagio e della dispersione scolastica
• Offrire iniziative concrete per promuovere il talento ed il merito e per incentivare le eccellenze
• Esplicitare i criteri per la valutazione delle verifiche orali, scritte e di laboratorio
37
• Comunicare agli studenti con chiarezza e nei tempi stabiliti i risultati delle verifiche orali, scritte e di laboratorio
• Comunicare con le famiglie, informandole sull’andamento didattico-disciplinare degli studenti, anche con strumenti tecnologicamente avanzati e nel rispetto della privacy, allo scopo di ricercare ogni possibile sinergia
• Lavorare in modo collegiale con i colleghi della stessa disciplina, con i colleghi dei Consigli di Classe e con l’intero corpo docente della scuola nelle riunioni del Collegio dei Docenti
• Far rispettare le norme di comportamento, le regole e i divieti, prendendo adeguati provvedimenti disciplinari in caso di infrazioni, come da Regolamento di Istituto
• Rispettare il Regolamento di Istituto Personale ATA
• Favorire un clima di collaborazione e rispetto tra tutte le componenti presenti e operanti nella scuola
• Conoscere l’Offerta formativa della scuola e a collaborare a realizzarla, per quanto di competenza
• Collaborare con i docenti e la dirigenza affinché gli studenti mantengano un comportamento corretto in qualsiasi luogo scolastico
• Segnalare ai docenti e al Dirigente Scolastico eventuali problemi rilevati
• Rispettare il Regolamento di Istituto
Gli STUDENTI si impegnano a:
• Assumere un comportamento corretto con tutti i membri della comunità scolastica, nel rispetto dei singoli ruoli
• Realizzare un clima di tolleranza e solidarietà, favorendo pieno inserimento del singolo nel gruppo classe
• Rispettare tutti gli spazi e gli arredi della scuola
• Mantenere in ambito scolastico ed in ogni sede di attività un comportamento e un abbigliamento decorosi e rispettosi del luogo formativo in cui si trovano
• Riferire in famiglia le comunicazioni provenienti dalla scuola e dagli insegnanti
• Essere puntuali alle lezioni e frequentarle con regolarità
• Portare i libri di testo ed il corredo scolastico necessario per affrontare con efficacia il lavoro didattico della giornata
• Seguire con attenzione le attività didattiche e intervenire in modo pertinente, contribuendo ad arricchire le lezioni con le proprie conoscenze ed esperienze
• Lasciare l’aula solo se autorizzati dal docente
• Usare un linguaggio consono all’ambiente educativo
• Rispettare il Regolamento di Istituto
I GENITORI si impegnano a:
• Instaurare un dialogo costruttivo con tutto il personale della scuola
• Rispettare la libertà di insegnamento dei docenti e la loro competenza valutativa
• Tenersi aggiornati su impegni, scadenze, iniziative scolastiche, controllando quotidianamente le comunicazioni scuola-famiglia, partecipando con regolarità alle riunioni previste
• Far rispettare l’orario di ingresso a scuola, limitare le uscite anticipate a casi eccezionali, giustificare puntualmente le assenze e i ritardi
• Assicurare la presenza assidua del figlio a tutte le attività scolastiche, evitando assenze arbitrarie e/o per futili motivi
• Controllare che l’alunno rispetti le regole della scuola, partecipi responsabilmente alle attività didattiche, svolga i compiti assegnati e sia quotidianamente fornito di libri e corredo scolastico
• Tenersi costantemente informati sull’andamento didattico e disciplinare dei propri figli nei giorni e nelle ore di ricevimento dei docenti
• Invitare il proprio figlio a non far uso in classe di cellulari o di altri dispositivi elettronici o audiovisivi
• Rifondere i danni arrecati per dolo o colpa grave
• Informare la scuola di eventuali problematiche che possono avere ripercussioni sull’andamento scolastico dello studente
• Rispettare il Regolamento di Istituto
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Comitato scientifico e dei genitori
Il Liceo Saffo promuove la costituzione di un Comitato Scientifico e di uno dei Geni-tori per potenziare la gestione scolastica. Da qualche anno la gestione delle scuole italiane, di ogni ordine e grado, ha subito profondi cambiamenti. Mentre nel passa-to vigeva un centralismo didattico e finanziario, che si sostanziava attraverso il me-todo della ricaduta delle risorse dal centro alla periferia, oggi le direttive ministeria-li "impongono" alle scuole l’autonomia didattica e gestionale, sia per mancanza di risorse, sia per garantire una libertà pedagogica e una maggiore integrazione con i rispettivi territori. Per questo motivo le famiglie sono chiamate maggiormente, ri-spetto al passato, a compartecipare alla gestione scolastica non solo in termini di utenza che dall’esterno certifica formalmente i risultati ottenuti in corso d’opera. Il Polo Liceale Saffo di Roseto degli Abruzzi, ricco dei nuovi cinque Licei della ri-forma (Classico, Linguistico, Scientifico, Scienze umane e Scienze umane con l’opzione giuridico-economica), per iniziativa del suo dirigente, Prof. Viriol D’Ambrosio, ha istituito un Comitato dei Genitori scelto liberamente dalle famiglie dei circa 1100 studenti: - la partecipazione al Comitato Scientifico segue le disposizioni della Riforma dei Licei approvata dal Consiglio dei Ministri il 4 febbraio 2010; - esso è di sostegno al Piano dell’Offerta Formativa e al suo ampliamento. Gli incontri con i genitori sono serviti a costituire una base allargata di comparteci-pazione gestionale e finanziaria della scuola che, come è risaputo, non completa gli obblighi formativi solo con l’orario antelucano, ma dispone di un’ampia offerta di iniziative extradidattiche, spesso protratte in orario pomeridiano: certificazioni lin-guistiche, scambi culturali con scuole straniere, giochi sportivi studenteschi, olim-piadi di matematica, fisica, scienze, chimiche, filosofia, certami di lingue classiche, patente europea del computer, borse di studio, premi letterari e artistici come il Premio Celommi, realizzazione di laboratori scientifici. Con questa iniziativa, che recepisce da subito le indicazioni ministeriali di trasfor-mare le scuole in fondazioni capaci di operare sul territorio e rispondere così alle richieste dell’utenza, sempre nell’ottica di una educazione completa in tutti i suoi aspetti, il Liceo Saffo intende chiamare a raccolta genitori, proposte, risorse finan-ziare, per meglio operare nella società del futuro.
Continuità didattica/Orientamento
Docente Referente: Milena Merletti
Collaboratori: Manuela Andrietti, Maria Del Nibletto, Paola Di Filippo, Concetta Pa-risi, Leonarda Pitassi, Monica Ruggieri, Silvia Sabatini. PREMESSA Tale funzione strumentale mira a migliorare i servizi offerti per i rapporti di conti-nuità/orientamento e con la scuola secondaria di I grado e con l’università, nonché con il mondo del lavoro, agevolando così il delicato passaggio dei discenti attraver-so fondamentali e determinanti fasi della loro vita. Essa opera, pertanto su tre di-verse direttive: 1. raccordo con la scuola media; 2. raccordo con l’università; 3. raccordo con i centri per l’impiego. 1. CONTINUITA’ Come premesso, il progetto su questa linea si propone di potenziare i rapporti, o scambi professionali, con i docenti della scuola secondaria di I grado, per creare un più efficace raccordo tra i due ordini scolastici, facendo effettivamente coincidere gli obiettivi in uscita del primo con gli irrinunciabili prerequisiti richiesti all’ingresso nel secondo, accertabili tramite monitoraggi nella situazione di partenza. A tal fine già da qualche anno, con l’ex progetto “Centoscuole”, il nostro Istituto ha intrapreso l’esperienza – divenuta ormai un appuntamento fisso – di raccordarsi con la Scuola media “F. Romani” di Roseto stessa, attraverso la scelta, via via diver-sa, di determinate aree di riferimento su cui i docenti delle discipline interessate si sono confrontati. Nel corrente anno scolastico il tema prescelto è il metodo di stu-dio. Esperienza molto utile, dato che dall’analisi comparata sono emerse alcune discrepanze tra le finalità e gli obiettivi finali del triennio secondario di primo grado e i prerequisiti attesi all’ingresso nei diversi indirizzi liceali di cui il nostro Polo di-spone. L’attento lavoro a tavolino mira pertanto a rendere effettivamente più pro-duttiva la preparazione di base degli allievi nelle discipline fondamentali, per limita-re gli insuccessi scolastici, sempre maggiori nel primo biennio superiore. A fine per-corso il gruppo ha elaborato un report e un opuscolo da distribuire agli allievi.
39
2. - 3. ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE Per tale settore specifico il progetto mira ad aprire una finestra più ampia con il mondo universitario, al fine di agevolare e guidare gli alunni del V quinto anno lice-ale nella scelta più opportuna della facoltà a cui iscriversi dopo il conseguimento del diploma o dell’avviamento professionale. Tali obiettivi sono stati conseguiti at-traverso: · affissione alle bacheche dell’Istituto di tutto il materiale cartaceo – manifesti, vo-lantini, depliant … - inviatoci dalle varie università; · allestimento, durante le Assemblee d’Istituto, di un’aula apposita per l’orientamento; gli allievi interessati hanno potuto prenderne parte per chiarifica-zioni e approfondimenti o svolgimento simulato di test d’ingresso. A tali giornate hanno partecipato anche ex alunni del nostro Polo, e riportato la loro personale esperienza; · partecipazione a due workshop per l’orientamento universitario e professionale, quello di Pescara e quello di Ascoli Piceno; · concessione di due giornate ai ragazzi delle classi terminali, per visita autonoma alle facoltà d’interesse; · collaborazione con il Centro per l’impiego di Roseto, per incontri degli esperti con gli alunni delle classi IV e V; · incontro durante un’Assemblea d’Istituto con membri della Capitaneria di Porto, per informazioni utili sulle modalità di accesso alla Marina Militare; · partecipazione, presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Teramo, di due classi terminali scelte a campione – V A e V D dell’indirizzo Scientifi-co - alla seconda edizione dell’Orientamento tecnicoscientifico, con l’allestimento di un evento-spettacolo dal titolo “Scienza e sentimento” , cui seguirà la presenta-zione dei vari indirizzi di cui la stessa facoltà dispone.
40
La scuola premia Borse di studio
Incontro con il Vescovo Michele Seccia
Premi e concorsi
Olimpiadi
Saffo sport
Giochi in inglese
Giornalino degli studenti
Ricerche didattiche
41
Borse di studio
La bella cerimonia del 30-10-2010 di riconoscimento del valore dello studio e di at-
tenzione al merito scolastico ha coinvolto anche quest'anno più di duecento stu-
denti del Liceo "Saffo" di Roseto degli Abruzzi. Il Dirigente Scolastico, Prof. Viriol
D'Ambrosio ha voluto e sostenuto tale iniziativa favorendo anche la presenza di au-
torità scientifiche che potessero contribuire al continuo miglioramento della quali-
tà dell'istruzione scolastica. Si sono occupati dell'organizzazione le professoresse
Claudia Ettorre e Maria Adele Celommi ed il personale amministrativo Emma Di Fe-
lice e Tommaso Caponi.
Il fine di questa iniziativa è quello di favorire il diritto allo studio tenendo ben ferma
la fondamentale dimensione di promozione culturale della scuola pubblica, attenta
anche a rimuovere i possibili ostacoli al pieno dispiegarsi del processo formativo. La
valorizzazione delle eccellenze rientra nell'ambito del valore sociale del successo
scolastico all'interno di una comunità in grado di respingere l'individualismo com-
piuto ed estremo della realtà attuale. Il merito diffuso come valore sostanziale, i
premi di classe, i numerosi riconoscimenti ottenuti nelle iniziative esterne vanno
ben oltre la riduttiva logica del "do ut des".
La collaborazione del Comune di Roseto, della S.P. Rosetana nuoto, del Tennis Club,
dell'Agenzia di promozione culturale di Teramo nella persona dello storico dell'arte
Francesco Tentarelli e la partecipazione del consigliere provinciale Flaviano Monte-
bello e del pro rettore per la ricerca dell'Università di Teramo, Prof. Michele Pisan-
te, hanno consentito la riuscita dell'iniziativa nel segno della presenza di qualità e
della capacità di instaurare un dialogo produttivo tra ricerca didattica e ricerca fon-
damentale, scuola secondaria ed università, scuola ed enti locali. I premi assegnati
costituiscono un simbolo, una manifestazione di apprezzamento che intende ren-
dere narrabile il positivo percorso scelto, nel giusto protagonismo degli allievi i qua-
li costituiscono l'unico vero centro di ogni azione educativa.
Il tavolo della presidenza alla cerimonia di premiazione delle Borse di studio.
La poetessa Saffo: "La cosa più bella è (...) ciò che si ama". Il Polo Liceale "Saffo" di
Roseto degli Abruzzi, intitolato alla grande poetessa greca, diretto dal Preside Prof.
Viriol D'ambrosio, ha registrato negli anni una costante progressiva crescita pas-
sando dai 512 allievi dell'a.s. 1994/95 agli oltre 1100 studenti attuali. La presenza
qualificante nel territorio ha reso il liceo "Saffo" un polo di riferimento culturale
attraendo un'utenza sempre più motivata e motivante (26% di studenti eccellenti
per l'esito agli esami di stato). La coesistenza di ben cinque indirizzi (Classico,
Scientifico, Linguistico, Scienze umane, Scienze umane con opzione economico-
sociale) volta all'arricchimento delle possibilità di scelta, ha favorito la realizzazione
di un'attività scolastica integrata. La stessa caratterizzazione peculiare troviamo
nell'ampliamento dell' offerta formativa che, oltre alle attività di recupero, poten-
ziamento e prevenzione della dispersione scolastica, spazia dalle certificazioni lin-
guistiche (Inglese, Francese, Spagnolo, Tedesco) con scambi culturali e corsi di lin-
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gua e cultura cinese nonché corsi di potenziamento delle abilità di base in lingua
italiana, alla patente europea del computer, al patentino per ciclomotore, al gior-
nale scolastico, alle olimpiadi di matematica, chimica, fisica, scienze e filosofia,
ferma restando la tradizione artistico-sportiva coltivata attraverso il laboratorio
teatrale e il gruppo sportivo d'istituto (atletica, nuoto, pallavolo, pallacanestro,
calcetto, scacchi). L'intelligente ottimizzazione degli spazi ha permesso la creazione
di moderne aule speciali e laboratori: Biblioteca "Mauro Laeng" (aula polivalente
attrezzata di sistemi audio-video, TV, internet), Laboratori di Scienze "Vincenzo Ce-
rulli", di Fisica "Rosalind Franklin" con biblioteca di scienze, Multimediale "Augusta
Ada Byron Lovelace" con sala audio-video, TV, internet, di Informatica " Matteo
Ricci" con lavagna interattiva multimediale, spazi per l'educazione fisica (palestra di
via Alfieri, campi di pallacanestro e di pallavolo all'aperto e due spazi attrezzati al
chiuso).L'attenzione alla continua e trasparente comunicazione ha indotto all'atti-
vazione di numerosi servizi per studenti, genitori e docenti: counseling psicologico
( settimanale, in rete con le altre scuole di Roseto degli Abruzzi), biblioteca e vide-
oteca, annuario, sito web con area riservata a genitori (pagelle, assenze e ritar-
di/uscite on line), contatti sms con le famiglie, scrutinio elettronico, postazioni
mobili di video-proiezione con notebook, connessione wi-fi ad internet in quasi
tutte le aule. L'open day del "Saffo" ha consentito di accogliere genitori e studenti
di classe terza della scuola secondaria di 1° grado nei seguenti giorni: sabato 22-01-
2011 e 29-01-2011 dalle 15,30 alle 19,00.
Il Preside Viriol D’Ambrosio introduce la cerimonia di premiazione.
Studenti che hanno ottenuto la BORSA DI STUDIO per MERITO a.s. 2009-2010
1° BIENNIO:
CLASSICO LIBBI BENEDETTO 4^B
LINGUISTICO ANNESE MARIA 1^B
SCIENTIFICO FRATTARI MARINA STELLA 2^A
PEDAGOGICO CONTE SILVIA 1^B
2° BIENNIO:
CLASSICO CARULLI ERMES 2^A
LINGUISTICO DI SANTE GIADA 3^B
SCIENTIFICO DEL NIBLETTO VALERIA 3^C
MERLOTTI MARCO 4^D
SCIENZE SOCIALI DI DONATO CLAUDIA 3^A
PROFICO CRISTIANA 4^A
PEDAGOGICO CAIONI NOEMI 3^B
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ATTESTAZIONI di MERITO per GLI ESAMI di STATO votazione 100/ CENTESIMI con
LODE
5A scientifico DI VITANTONIO EMANUELE, LAUDADIO GABRIELE
ATTESTAZIONI di MERITO per GLI ESAMI di STATO votazione 100/ CENTESIMI
5A linguistico D’EUGENIO STEFANIA IORIO FRANCESCA
5B scientifico CAPANNA PASQUALE SIMONE POLIANDRI PARIDE
5B linguistico CARDINALE CLAUDIA DI FURIA SARA D’ISIDORO LORENZA GATTI DANILA RAPALI LAURA
5C scientifico BRANDIMARTE GIORGIA DI GIACOMO LUIGI DI GIUSEPPE ALESSANDRO LUCIANI FRANCESCO TRITELLA ALESSIO JASON
3A classico AMELII VALENTINA DI GIACINTO BARBARA GEMINIANI CRISTINA REGI JACOPO ROCA VALENTINA SANTONE GIULIA TEMPERINI MICHELA
5A sc. Sociali 5A pedagogico
D’AGOSTINO ALESSIO CALVARESE GIORGIA DI DANIELE GIULIA MARTELLA GESSICA PALMA MONICA
ATTESTAZIONI di MERITO
4^ A ginnasio GIORGINI GIORGIA
4^ B ginnasio LIBBI BENEDETTO (b) DI DONATO SARA LUCIA, DI MEO SARA
5^ A ginnasio CASACCIA MANILA
1^ A classico DE REMIGIS EUGENIA,TOMASSONI CARMEN
2^ A classico CARULLI ERMES (b), DI BATTISTA MARTINA
2^ B classico CAPUANI FEDERICA
1^ A linguistico DE BENEDICTIS SILVIA
1^ B linguistico ANNESE MARIA (b), CAPUANI ELEONORA
2^ A linguistico CERASI FRANCESCA
2^ B linguistico LELJ VALERIA
2^ C linguistico DI GIOVANNANTONIO FLAVIA
3^ A linguistico DI DONATO TUSHARI
3^ B linguistico DI SANTE GIADA (b) MARTELLA MIRIANA
3^ C linguistico QALLIU MEGI, SACCHETTI GAIA
4^ A linguistico GAROZZO SACHA
1^ A pedagogico IACHINI VERONICA, SULPIZI MICHELA
1^ B pedagogico CONTE SILVIA (b), DE LUCA ILENIA
2^ A pedagogico DE GREGORIIS ALICE
2^ B pedagogico LUCIDI DILETTA
3^ B pedagogico CAIONI NOEMI (b), DI TECCO ANNAGIADA
4^ A pedagogico CIOCCOLONE LAURA
1^ A s. sociali COSTANZI CHIARA
1^ B s. sociali MISANTONE ILENIA
3^ A s. sociali
DI DONATO CLAUDIA (b) BERGOGNI FEDERICA, BROCCO ELETTRA, MOSCIANESE ELEONORA
4^ A s.sociali PROFICO CRISTIANA (b), DI SANTE FRANCESCA
1^A scientifico ALCINI LUCA
1^B scientifico MARCELLI GIANLUCA
1^C scientifico DI DONATO DANIELE, PIOVANI ARIANNA
1^D scientifico ORLANDI NAOMI, FERRETTI FRANCESCA
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2^A scientifico FRATTARI MARINA STELLA (b) DI MARCELLO ARIANNA
2^B scientifico COLAVOLPE LUCIA
2^C scientifico SICHETTI CHRISTIAN
2^ D scientifico PALLOTTA MARTINA
3^A scientifico VALA’ SEBASTIANO
3^B scientifico NARDI ALFONSO
3^C scientifico DEL NIBLETTO VALERIA (b), DE LAURETIS FLAVIA
4^A scientifico CATENA FRANCESCO
4^B scientifico PAVONE ANDREA
4^C scientifico GULLOTTO PAOLA
4^ D scientifico MERLOTTI MARCO (b), NARDINOCCHI ADAMO
STUDENTI VINCITORI DI CONCORSI
Laudadio Micaela 3^A Classico Iachini Jessica 1^A Classico Piccioni Flavia 3^B Classico Rosati Ilaria, Michelucci Valentina 3^A Classico Merlotti Marco 5^D Scientifico Pavone Andrea 5^B Scientifico Carulli Ermes, Michelucci Valentina 3^A Classico Rachele Lamolinara 5^A Scientifico Duilio Ballatore 5^A Sc. Soc. Alisia Graziosi 4^A Scientifico Maria Chiara Di Francesco, Silvia Colleluori 5^A Scientifico Maria Rita Pacioni 4^B Scientifico
Federica Bergogni 4^A Sc.Soc. Piergiorgio Marziani 3^A Scientifico Serena Ioannone 3^A Linguistico Braca Greta 3^A Linguistico Iezzi Roberta 3^C Scientifico Mariani Grazia 3^B Linguistico Marini Mariangela 2^A Scientifico Palazzese Ludovica 3^A Linguistico Valente Dania 3^C Scientifico Cocciola Michael 2^A Scientifico Forcella Alessandro 2^B Scientifico Gentile Davide, Marziani Piergiorgio, Merlini Loris 3^A Scientifico Terramani Simone 2^B Scientifico Ricca Giorgio 2^A Scientifico Casolani Chiara, Rampa Angelica, Marcolini Cristina, Giuliante Alessandra 4^C Linguistico Di Marcello Arianna 3^A Scientifico Ruggieri Marina 3^B Scientifico Lelj Valeria 3^B Linguistico Vannucci Gioia 4^A Scientifico Di Sante Giada 4^B Linguistico Di Pietro Valentina 5^C Scientifico Tomassoni Carmen 2^A Classico Mazzocchitti Shira 2^A Scientifico Bellachioma Luisa 3^A Classico Palazzese Ludovica 3^A Linguistico Marziani Piergiorgio 3^A Scientifico Del Papa Francesca 3^B Pedagogico Muscianese Arianna 4^A Scientifico
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“Si può definire l’uomo come colui che cerca la verità”
Incontro con il Vescovo di Teramo Monsignor Michele Seccia
In occasione della visita pastorale alla cittadina di Roseto, il giorno 30 novembre 2011 il Vescovo ha incontrato gli studenti del Polo liceale "Saffo".
L’intervento di Monsignor Michele Seccia rivolto agli studenti del Liceo Saffo.
Un bellissimo canto accompagnato dal suono delle chitarre ha dato inizio al gioioso incontro. Dopo il saluto degli studenti il Preside ha tenuto un discorso di apertura, nel quale ha posto le basi per alcune riflessioni: essendo l'etica un sistema di valori che ci permette di dare un giudizio riguardante ogni campo della nostra vita, ci si chiede su cosa l’uomo debba basare le sue riflessioni per poter essere libero. Per fare ciò quest’ultimo non deve assumere atteggiamenti egoistici e non deve dan-neggiare in nessun modo il prossimo. Subito dopo il Vescovo ha preso la parola e, partendo dalle riflessioni poste dal Preside, ha affrontato temi vicini ai giovani ren-dendoli partecipi e protagonisti di questo interessante incontro. Il suo discorso si
è presto concluso per lasciare spazio ai ragazzi. Come ha sottolineato lo stesso Mons. Michele Seccia, lo scopo dell'evento è stato quello di permettere ai giovani di esprimere le loro idee per porre un confronto tra modi differenti di percepire la realtà. Al Vescovo sono state poste numerose domande che hanno toccato diversi ambiti e alle stesse Sua Eccellenza ha dato risposte e spiegazioni che gli studenti hanno ritenuto altamente educative ed esaustive. E’ emerso inoltre dal dibattito che i giovani preferiscono non parlare di argomenti come l'amicizia, l'amore o la famiglia, per paura di essere derisi dai loro coetanei e non compresi dagli adulti e questa è stata una meravigliosa opportunità offerta loro, in cui con grande sponta-neità gli studenti non hanno esitato a porre domande di vario genere mettendo a nudo i loro dubbi e le loro incertezze e beneficiando di risposte ricche di insegna-menti etici. Questo incontro ha permesso agli alunni del Liceo "Saffo" di aprirsi al Vescovo, di interessarsi alla Chiesa e alla stessa vita di Mons. Michele Seccia, che, attraverso il suo racconto autobiografico, ha reso un grande insegnamento di vita. Egli ha rac-contato senza indugio della propria esperienza, della sua vocazione e del suo intero percorso: argomento che ha colpito molto i ragazzi. La disponibilità di Sua Eccellen-za al dialogo, il suo esporsi raccontando qualcosa di sé e della sua vita, hanno susci-tato nei ragazzi interesse ed emozioni, inducendoli a riflettere. Nel tornare in classe gli alunni si sono resi conto di quanto questo incontro li abbia arricchiti e rafforzati interiormente. Ha moderato l’alunna Ester Del Papa. (Testo elaborato da Giorgia Naticchia e Valentina Rapone).
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Saluto iniziale dell’alunna Francesca Marini.
Eccellenza Reverendissima, a nome di tutta la componente scolastica ho il grande onore di darLe il benvenuto nel nostro Liceo e di porgerLe insieme al nostro saluto i nostri sentimenti di rispet-to e di affetto. Ciò faccio, in rappresentanza di una scuola che oggi l'accoglie festo-sa, consapevole dell'importanza di questo incontro dal significato profondo. Vo-gliamo cogliere l'occasione per ringraziarLa della sua partecipazione che sicura-mente, con l'autorità morale e il fascino della spiritualità del messaggio di cui è por-tatore, ci aiuterà ad affrontare temi che frequentemente vengono messi in secon-do piano nella quotidianità. Molti giovani, infatti, preferiscono non parlare di ar-gomenti come l'amicizia, l'amore o la famiglia, per paura di essere derisi dai loro coetanei e non compresi dagli adulti, ma confidiamo in questo incontro per porci in relazione con lei e tra di noi, in modo da poter crescere insieme, valorizzandoci a vicenda. Il suo messaggio, quale emerge dal suo progetto pastorale, ci fa riflettere sul dovere individuale della carità, in cui riconosciamo la forza straordinaria che ci spinge ad impegnarci con coraggio e generosità nella giustizia e nella pace, della famiglia, in cui germoglia la percezione del senso della vita e della speranza, intesa come nostalgia di bellezza ed impegno a “volare alto”, come ci ricorda la Spe Salvi, enciclica di Papa Benedetto XVI. Questa sua attenzione all'uomo ed alla medita-zione sulle difficoltà nell'attuale contesto sociale, conferiscono con la sua presenza il senso della speranza e della vicinanza ai problemi di noi giovani. Oggi ci confron-tiamo con nuove emergenze, con la mancanza di lavoro, con la criticità delle rela-zioni familiari che ci penalizzano e talvolta ci disorientano, ma avvertiamo l'esigen-za etica di chi vuol guardare al proprio futuro con fondata speranza. Per questo siamo certi che, nell'interesse di una collettività che ha bisogno di tutti noi, soprat-tutto in un momento storico in cui vi è la necessità di riscoprire i valori fondanti della società, sia necessario e insostituibile un rapporto fatto di momenti di incon-tro come quello promosso in questa giornata con lei, che ha il lodevole compito di affermare i valori spirituali e religiosi dell'umanità. Per questo, a nome del Polo Liceale “Saffo”, La ringraziamo per essere tra noi.
Dal dibattito sono emerse numerose tematiche: la fede, la speranza, la pedofilia, il progresso scientifico ed altre tematiche. E’ stata rivolta al Vescovo anche una domanda riguardante il Premio Nobel per la medicina attribuito a Roberts E-dwards, padre della fecondazione assistita. Di seguito riproponiamo alcuni quesi-ti posti durante l’incontro e le risposte riportate in modo sintetico.
Domanda. Sono molti i giovani che per differenti ragioni si allontanano dalla Chie-sa. Quali motivazioni valide possono essere date loro per evitare che questo acca-da? Risposta. In realtà se esiste un allontanamento da parte dei giovani non è cosi dif-fuso. Una bassa percentuale di giovani che si allontana dalla Chiesa lo fa conti-nuando a cercare un senso. Domande sulla vocazione. Lei, Eccellenza, ha fatto una scelta importante, ha scelto Dio. Durante i primi anni del sacerdozio, quando era ancora molto giovane, ha avu-to dei ripensamenti? Se sì, ad esempio quando? E per quali motivi? C’è stata una lettura, un avvenimento in particolare o un personaggio che hanno ispirato o reso decisiva la sua scelta? Quando ha scoperto la sua vocazione che cosa ha provato esattamente? Risposta. Sì, ci sono stati dei ripensamenti legati in particolare al rapporto con mio padre. All'età di 18 anni ho attraversato un periodo di riflessione legato alla mia vocazione, per questo decisi di iscrivermi alla Sapienza di Roma e contemporanea-mente frequentavo la Pontificia Università Gregoriana. Successivamente all'età di 20 anni ho avuto un secondo ripensamento, poiché fui costretto ad uscire dal se-minario a causa della grave malattia di mio padre, ma sei mesi dopo decisi di tor-narvi. Sì, in realtà c’è stata una lettura che ha ispirato la mia scelta in modo decisivo, si tratta della lettura di quattro versetti tratta dal Vangelo di Luca. Leggendo quei versetti non ho avuto più alcun dubbio riguardo alla mia vocazione, tanto che subi-to dopo aver conseguito la laurea in Filosofia fui ordinato prete e da lì iniziò il mio percorso. D. Nell’esercizio del ministero pastorale, negli ultimi anni, la Chiesa ha dovuto ri-spondere a molti casi dolorosi, mi riferisco in particolar modo agli abusi sui minori. Perché quando è un laico a compiere un’azione di questo tipo viene condannato alla carcerazione e invece se si tratta di un ministro della Chiesa viene portato in un convento? R. Credo che ciò non corrisponda al vero e in merito vi invito ad una maggiore in-formazione. Quando un avvenimento di questo genere si è verificato all'interno della nostra diocesi, ho provveduto personalmente ad affidare il caso alla Giustizia. D. Perché i divorziati non possono ricevere la comunione, nonostante Dio sia infini-tamente buono?
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R. Innanzitutto prendendo un impegno bisogna essere prima di tutto consapevoli delle conseguenze alle quali esso porta. Inoltre è evidente che ogni situazione non può essere paragonabile a un'altra. L'unione matrimoniale rappresenta il riflesso dell'amore di Dio, quindi, a meno di situazioni particolari, deve essere incondizio-nato e radicale; con il divorzio si testimonia il fatto che l'unione sia avvenuta nella bugia e senza rinunce. Altre domande rivolte al Vescovo di cui non riportiamo le risposte. Cosa pensa circa l’attribuzione del premio Nobel per la medicina a Robert Edwards, padre della fe-condazione artificiale? La Spe salvi pone l’accento sulla preghiera come primo ed essenziale luogo di ap-prendimento della speranza, così come l’agire e il soffrire. Ci può spiegare meglio? Eccellenza, potrebbe darci qualche consiglio per rafforzare o rinvigorire in noi la speranza di un futuro migliore?
Prende la parola la moderatrice Ester Del Papa.
Saluto finale dell’alunna Francesca Italiani
Eccellenza, nel salutarLa cogliamo l'occasione per ringraziarLa della sua presenza e della sua disponibilità. Questo incontro ci ha offerto la possibilità di confrontarci, di porLe domande e ricevere risposte che sicuramente ci aiuteranno ad avere una visione più ricca e profonda della vita. Inoltre vogliamo ringraziare il nostro Dirigente Scolastico, Prof. Viriol D'Ambrosio, per averci dato l'opportunità di vivere un momento educativo di grande spessore, spirituale e culturale. Un ringraziamento particolare va ai nostri docenti di religione, che con grande impegno hanno curato l'organizzazione di questa giornata, e a tutti coloro che hanno collaborato a questo evento. Nella speranza di riaverLa presto tra noi, La salutiamo con grande affetto.
L’alunna Francesca Italiani pronuncia il saluto finale al Vescovo
Monsignor Michele Seccia.
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"Alètheia, veritas, alterità" 6° Premio di Saggistica filosofica “Vincenzo Filippone-Thaulero”
Venerdì 8 ottobre 2010, a partire dalle ore 9,30, si è svolta presso la Villa Comunale
di Roseto degli Abruzzi la cerimonia di premiazione della 6^ Edizione del Concorso
di saggistica filosofica “Vincenzo Filippone-Thaulero”, rivolto agli studenti liceali a-
bruzzesi, organizzato dal Centro Studi “Vincenzo Filippone-Thaulero” di Roseto. Nel
corso della manifestazione sono intervenuti la Prof.ssa Carla Canullo con una con-
ferenza sul tema “L’intelligenza dello sguardo. L’originalità anticipatrice dell’opera
di Vincenzo Filippone-Thaulero”, dell’Università degli Studi di Macerata, il Prof. Al-
berto Valentini, della Pontificia Università Gregoriana Conferenza sul tema: “Alè-
theia, Veritas, Alterità” e Mons. Michel Seccia, Vescovo di Teramo. Il tema affronta-
to quest’anno è “Alètheia, Veritas, Alterità”. Alle ore 11,30 si è svolta la Cerimonia
di Premiazione. Di seguito l’elenco dei premiati:
1° classificato Marco Santini
Liceo Classico “Pudente” Vasto
2° classificato ex aequo Angelo De Curtis
Liceo Classico “D’Annunzio” Pescara
2° classificato ex aequo Ermes Carulli
Polo Liceale Saffo Roseto degli Abruzzi
4° classificato Valentina Michelucci
Polo Liceale Saffo Roseto degli Abruzzi
5° classificato Sabatino Mirella
Liceo Classico “Pudente” Vasto
I vincitori hanno ottenuto premi in denaro offerti dalla Tercas e dall’Università degli
Studi di Teramo.
Il tavolo dei relatori e delle autorità, Prof.ssa Adriana Piatti, Prof.ssa Carla Canullo,
Prof.ssa Claudia Ettorre, Prof. Alberto Valentini. Prof. Viriol D’Ambrosio.
IL GIUDIZIO DELLA COMMISSIONE ESAMINATRICE
2° PREMIO EX AEQUO DI 500 EURO
ERMES CARULLI LICEO CLASSICO "SAFFO" ROSETO DEGLI ABRUZZI
UBI HABITAT VERITAS? è il titolo di un saggio che prende l'avvio da istanze metodo-
logiche cartesiane e affronta un itinerario ben articolato nella ricerca della verità,
invitando il lettore a non dimenticare di mantenere un dubbio strutturale senza pe-
rò invadere la certezza dell'esistere. Il taglio storico e la gradualità nella complessi-
tà delle argomentazioni evidenziano uno studio scrupoloso, sempre attento alla
confutazione e alla critica. Inquisitore logico della filosofia antica, l'autore privilegia
tutto ciò che è dimostrabile e considera il ricorso al caso una conseguenza dell'i-
gnoranza della cause. (Spostando il problema di Sesto Empirico dal piano tempora-
le a quello concettuale e utilizzando le coordinate cartesiane, presenta un'originale
soluzione della critica di Sesto al concetto di causa, tentando inoltre di svincolare le
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intelligenze dalla concatenazione spazio-temporale). Dal rigore logico-teoretico la
trattazione si sposta in sede pratica, nella disciplina del dover essere. Le aperture
narrative proposte, come pause rigeneratrici, hanno reso la comunicazione più ef-
ficace e fruibile, in diversi passaggi immediata e leggera. L'attenzione è ben control-
lata dall'autore, sempre vigile tra le righe per mantenere vivo il coinvolgimento. (La
scelta terminologica e il ritmo del testo rendono agile e accattivante un percorso
concettuale di per sé complesso). La passione razionale è qui sete di verità che, dal-
la pretesa oggettività, si indirizza verso quella che Kierkegaard definisce "la verità
declinata al singolare". L'autocoscienza diviene croce e delizia della verità e il ricor-
so all'epochè scettica spesso si presenta come possibilità, ai fini della vita pratica,
di sospendere anche il dubbio. Si delinea un campo nel quale non ci si può sottrarre
dalla ricerca del vero: l'etica. Un buon rigore logico potrebbe aiutare a relazionarsi
con gli altri al di là del meccanismo colpe - meriti, per stabilire di comune accordo
ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Nelle riflessioni si fa riferimento alle lezioni di
Beccaria e Kant per individuare quella concordanza fra le opinioni che sfugge in se-
de metafisica. In conclusione nelle parole di V. Filippone-Thaulero si colloca la di-
mensione raggiunta ".. ed è proprio qui che sbagliano coloro che sostengono la
primarietà del proprio io come punto di partenza per l'io altrui: l'uomo - dice Sche-
ler - vive anzitutto più dell'altro che di se stesso; più nella comunità che nel suo es-
sere individuale". Il legame virtuoso tra verità e giustizia conduce a concludere
che, nell'essere umano, sempre dialogante, la verità implica l'alterità.
(Prof.ssa Claudia Ettorre)
4° PREMIO DI 300 EURO
VALENTINA MICHELUCCI LICEO CLASSICO "SAFFO" ROSETO DEGLI ABRUZZI
L'INCONSCIO: LA CASA DELLA VERITA' è il titolo di un originale saggio che, dall'ini-
ziale riferimento al mito, quale radice del pensiero occidentale, giunge, attraverso
la critica della logica tradizionale alla selezione della dimensione inconscia quale
sede privilegiata della verità. Se il tertium non datur è secondo Jung, per la realtà,
verità compiuta, diviene necessario un nuovo linguaggio "per la contraddizion che
nol consente". Un linguaggio in grado di operare una riduzione dell'io e della sua
capacità di dominio potrebbe lasciar emergere una verità che abbiamo da sempre.
L'analisi critica condotta affronta anche la categoria della negazione attraverso
l'occhio freudiano, il quale ha affermato di non trovare nell'inconscio alcunché di
negativo. Il tentativo di sfuggire alla temporalità nel vivere la simultaneità e la coe-
sistenza dei contrari, implica, come l'oro nell'iconografia bizantina, l'affermazione
di qualcosa di divino. Il ritmo insistente imposto alla trattazione intende comunica-
re che la verità vuol essere verità della verità e richiede sempre una ricerca inces-
sante. Il dialogo socratico-platonico è proposto come la via migliore per costruire
tale percorso. Con affermazioni volutamente richiamate più volte, il rapporto tra
verità ed errore entra in un campo dai contorni sfumati, costituito dall'inconscio,
alla ricerca di un'autenticità originaria, tale da resistere ad ogni mascheramento. La
soglia della coscienza rientra nella trattazione con la delicatezza di E. Dickinson at-
traverso la bellezza poetica, spiraglio che la verità usa per comunicarsi ed insinuarsi
nella vita. Concludono il saggio l'orizzonte veritativo e il senso del sovrasensibile
delle cose che la filosofia nella sua vocazione estetica può comunicare. "La bellezza,
come la verità, è ciò che infonde gioia al cuore degli uomini (...) che unisce le gene-
razioni e le fa comunicare nell'ammirazione".
(Prof.ssa Claudia Ettorre)
I premiati e i partecipanti al 6° Premio di saggistica “Vincenzo Filippone-
Thaulero” davanti alla scalinata della Villa Comunale di Roseto.
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Ermes Carulli premiato dal Preside Viriol D’Ambrosio.
Valentina Michelucci premiata dall’Onorevole Tommaso .Ginoble.
4° Concorso Artistico Nazionale “Pasquale Celommi”
“Il paesaggio”
Le scuole presenti nel Comune di Roseto degli Abruzzi, associate in rete, hanno bandito il 4° concorso artistico riservato a studenti delle scuole di ogni ordine e grado del territorio nazionale. Il tema “Il paesaggio” intende promuovere una ri-flessione sul ruolo educativo del paesaggio quale valore culturale dell'umanità, bene diffuso tutelato dalla Costituzione della Repubblica Italiana (art. 9).
Pasquale Celommi, La passeggiata.
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Il premio è dedicato all'artista abruzzese Pasquale Celommi che nella sua opera ha esaltato i valori morali, etici ed estetici dell'uomo. L'importante iniziativa, con premi che ammontano a oltre € 5.000, è stata patroci-nata da: Alto Patronato Presidenza della Repubblica Ufficio Scolastico Regionale Regione Abruzzo Provincia di Teramo Città di Roseto degli Abruzzi Fondazione Pasquale Celommi ONLUS
Oltre 40 le scuole che hanno partecipato al 4° concorso artistico nazionale, intitola-
to al "pittore della luce" Pasquale Celommi. Quest' anno poi sono stati più di 400 i
lavori in concorso e per la giuria formata da Antonio Lattanzi, Emidio Di Carlo, San-
dro Melarangelo, Bruno Zenobio, Gianni Tarli e Gabriele Rosati è stato un lavoro
faticoso per scegliere le opere da premiare.
Per la sezione "Arti Visive" (pittura, disegno, scultura) sono stati premiati:
Scuola Primaria
Prima IC "Falcone e Borsellino" (TE)
Di Francesco Giorgia, Fabri Alice, Socorro Solarte Gianluca, Kandek Saad, Di Sante
Desirè, Quintiliani Laura, Quintiliani Simona, Saputelli Andrea.
Secondo Circolo Didattico "G.Mazzini"- Avezzano (AQ)
Mei Matilde, Giordani Eleonora.
Terzo IC "Valle del Sagittario"- Introdacqua (AQ)
Nannarone Massimo
Terza IC "Valle del Sagittario"-Introdacqua (AQ)
Cuturella Benedetta
Menzioni speciali
Primo Circolo Didattico-Roseto d.A (TE)
Bonifacio Luigi
Primo Circolo Didattico-Roseto d.A (TE)
Del Vecchio Marialaura
IC "Valle del Sagittario"- Introdacqua (AQ)
Spinosa Evelina
Scuola secondaria di primo grado
1° SMS "Mambelli-Barnabei"-Atri (TE)
Bosica Giordano
2° IO "N. da Guardagrele"-Guariagrele (CH)
Balla Nikole
2° SMS "Bindi-Pagliaccetti"-Giulianova (TE)
Orsini Alessandro
3° SMS "Leonardo Da Vinci"- Cordenons (PN)
Crovatto Simone
3° IC "Gandiglio"- Fano (PU)
Rossi Veronica
Menzioni speciali
IC Nereto- Nereto (TE)
Pantoni Stefano, Ciammariconi Valerio, Di Ascenzo Denis
IC "Valle del Sagittario"-Introdacqua (AQ)
Dyadyura Vladislav
IC "N. Scarano"-Trivento (CB)
Di Paolo Antonio
SMS "D.Pugliesi"-Ortona (CH)
Polidoro Serena
SMS "D.Pugliesi"-Ortona (CH)
Monaco Manuel
SMS "B.Zumbini"-Cosenza
Sirangelo
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Scuola secondaria di secondo grado
I.I.S. “Belisario” Avezzano (AQ)
Nicola Gentile, Alessia Mancini, Giammarco Di Biase, Ettore D’Innocenzo, Giulia Co-
stantini, Beglije Ismaili
IPSIA “Pomilio” Chieti Scalo
Francesca Caramanico
Liceo Scientifico “Curie” Giulianova (TE)
Anastasia Bortone, Diana Domsa, Jessica Fuina
Liceo Artistico Teramo
Monica Toscani, Gianmarco Figliola
Liceo Scientifico Statale “Filolao” Crotone
Serena Bevilacqua
Liceo Scieitifico Statale “Ulivi” Parma.
iDante: l’Alighieri nel tempo dell’iphone l’arte della comunicazione nei canto dell’Inferno
Il tavolo dei relatori.
Tutto ha inizio con una scoperta: una giovane studentessa del Polo Liceale Saffo di
Roseto degli Abruzzi visualizza per caso sul suo iphone la Divina Commedia. È
l’occasione per parlarne tra gli amici e con gli insegnanti che, attenti come sono
sempre, lanciano una sfida all’intera scuola, realizzando un convegno sull’”arte del-
la comunicazione nei canti dell’Inferno” cui partecipano come protagonisti gli stessi
allievi.
Così nasce il secondo convegno dantesco che il Polo Liceale Saffo ha brillantemente
tenuto nel Palazzo del Mare, cui tra l’altro sono stati invitati la Prof.ssa Stefania Di
Carlo, docente di Storia della Chiesa, la Sig.ra Lina Gizzi, Presidente della Casa di
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Dante di Torre de’ Passeri, il Prof. Eduardo Rollo del Liceo Classico di Pescara, il
Dott. Sandro Santilli, Dirigente Accademia Belle Arti di L’Aquila, il Prof. Luigi Ianni
del Liceo Saffo.
Ad introdurre i lavori la Prof.ssa Stefania Di Carlo che ha incentrato il suo interven-
to sul tema del suicidio rappresentato da Dante attraverso la figura del protonota-
ro Pier delle Vigne. Dante nobilita il mestiere e la carriera del cancelliere di Federi-
co II, ingiustamente accusato per invidia, ma ne condanna l’atto, relegandolo
all’Inferno, privandolo d’ogni scusante. La Prof.ssa Di Carlo ha avuto modo, parten-
do dall’atto innaturale, di parlare delle varie forme di suicidio contemplate
nell’antichità (eroico, filosofico, erotico, di protesta, ideologico), di quelle ammes-
se dalla Chiesa cattolica (per amore, per martirio, religioso) e di come ci sia stata
un’attenuazione della condanna da parte della medesima Chiesa negli ultimi anni.
La Sig.ra Lina Gizzi ha esposto l’importanza della Casa di Dante che opera attraver-
so concorsi nazionali come “Dante e la musica” ma anche con pubblicazioni nelle
quali allo spazio dedicato al commento di un passo dantesco viene associata
l’opera di un artista famoso: da Michelangelo ai Preraffaelliti, etc.
Il Prof. Eduardo Rollo ha ripercorso a grandi linee le fatiche di questa fondazione
abruzzese e la nascita del Museo, oggi chiuso a causa dei lavori post terremoto.
Infine, il Prof. Luigi Ianni ha indicato agli studenti la Palude Stigia del canto VII
dell’Inferno dantesco in cui ci sono i dannati sotto l’acqua e Virgilio, che si fa loro
portavoce, dicendo “aere dolce e del sole s’allaga” dove “dolce” indica appunto
quanto sia bella la vita. “Dolce” ha detto è aggettivo caro a Giacomo Leopardi che
lo usa in “La sera del dì di festa” e nel sonetto “L’Infinito”; lo usa altresì Gabriele
D’Annunzio in “La sera fielosana”.
All’evento hanno partecipato teatralmente anche Dante, Beatrice e Virgilio, imper-
sonati da tre studenti (Marco Caponi, Alice Sperandii, Simone Di Domenico). Le
musiche e la regia sono state curate da Davide D’Angelo, Gabriella D’Eugenio, Ora-
zio D’Eustachio. Federica Di Giampaolo, Martina Lucchetti. L’intera iniziativa è stata
coordinata dal Dirigente Scolastico, Prof. Viriol D’Ambrosio e dalle Professoresse
Filomena Castagna e Paola Di Filippo.
Sul canto I dell’Inferno Eleonora Scardecchia e Diletta Prosperi, seguite dalla
Prof.ssa Bernarda Mossini, hanno indicato come “il colle illuminato” in modo alle-
gorico rappresenti un messaggio di salvezza. Due le possibili strade indicate da
Dante all’uomo contemporaneo: la dannazione o la vita eterna.
Simone Di Domenico, Alice Sperandii e Marco Caponi interpretano i tre ruoli princi-
pali.
Sul canto III Luca De Marcellis e Ilaria Di Sante, seguiti dalla Prof.ssa Angela Mode-
stini, hanno parlato degli ignavi, sottolineando l’uso di suoni, forme, colori, pro-
spettive e inquadrature che oggettivizzano l’angoscia; in assenza di luce, l’udito si
fa più acuto e Dante diviene regista e sceneggiatore. Questi ultimi concetti espri-
mono la modernità comunicativa, quasi cinematografica, di Dante. Sul canto V
Giorgia Cretone e Alice de Gregoriis, seguiti dalla Prof.ssa Patrizia Pellino, hanno
indicato i lussuriosi: Francesca è una donna colta dal grande conflitto interiore e
che ha la consapevolezza della colpa. L’insegnamento dantesco oggi, a partire da
questo canto, è che l’amore passionale può talvolta essere perdizione morale e spi-
rituale oltre che fisica.
Sul canto X William Di Egidio e Valeria Lelj, seguiti dalla Prof.ssa Gabriella Racinelli,
Marcello Molinari e Alice Centola, seguiti dalla Prof.ssa Anna Zurlini, hanno parlato
di due insigni personaggi: Farinata degli Uberti e Cavalcanti. Hanno evidenziato
come la gestualità sprezzante dell’uno e il fraintendimento di una parola o il sem-
plice silenzio ancora oggi possano produrre come un tempo conseguenze tristi e
incresciose.
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Sul canto XIII, Orazio D’Eustachio e Sabrina Verzorelli, seguiti dalla Prof.ssa Paola Di
Filippo, hanno inteso valorizzare l’inno alla vita realizzato da un suicida. La corpo-
reità additata da Dante è un’arma a doppio taglio: il corpo umano non è perfetto e
non si potrà mai renderlo tale; di certo però Dante insegna che “quando vacilla o-
gni certezza, occorre fare un passo indietro, altrimenti si cade nella voragine”.
Sul canto XIX Manila Casaccia e Cristiana Quaranta, seguiti dal Prof. Luigi Ianni,
hanno evidenziato i simoniaci Niccolò III Orsini, Bonifacio VIII e Clemente V: Dante
insegna che se non ci fosse stata simonia, nepotismo, non ci sarebbe stata tanta
falsità (“La donazione di Costantino” scoperta come falso da Lorenzo Valla) e tanta
animosità per creare lo stato pontificio.
Sul canto XXVI Alessia Figliola e Annalisa Di Pancrazio, seguite dalla Prof.ssa Filo-
mena Castagna, hanno indicato l’eloquenza di Ulisse finalizzata all’inferno; Dante
punisce Ulisse non per la sete di conoscenza ma per la sua superbia. Dante segnala
a noi tutti come solo l’eloquenza supportata dalla ragione e non dal giudizio divino
non è utile e sana.
Sul canto XXVII Marina Stella Frattari e Paola Vagnozzi, seguite dalla Prof.ssa Elena
Angheben, hanno ripercorso la vita di Guido da Montefeltro che da cavaliere diven-
tò francescano. Il loro intervento si è incentrato, a partire da quanto fatto da Gui-
do, sul concetto di responsabilità che comporta la comunicazione: essa richiede
persone vere ed informate.
Sul canto XXXIII Pietro Pavone e Valentina Rapone, seguiti dalla Prof.ssa Adele Cor-
neli, hanno rilevato attraverso la figura del conte Ugolino la condanna di ogni fana-
tismo: per i padri, non possono pagare i figli!
Il Dirigente Scolastico, Viriol D’Ambrosio, ha concluso mettendo in rilevo i valori
che Dante trasmette ancora oggi: l’amore, l’amicizia, la speranza, come gli studenti
siano da sempre per il Polo Liceale Saffo i protagonisti di ogni evento e, natural-
mente, il suo approccio con Dante attraverso la splendida figura e compianta Fulvia
Celommi.
Come concludere questo resoconto se non evidenziando la genuinità di questi gio-
vani relatori, tutti impeccabilmente vestiti con camicia bianca e pantaloni scuri, a-
cuti nell’ingegno e sensibili nel cuore, capaci di carpire dal sommo poeta quel mes-
saggio ancora attuale che ci interroga e ci interpella al contempo e che getta un
ponte tra il passato, il presente ed il futuro.
Non occorre una scuola delle eccellenze per trarre dai giovani quel che hanno di
buono ma un sano e attento studio fondato sui valori imperituri.
A sinistra gli studenti protagonisti, di seguito Paola Di Filippo, Eduardo Rollo,
Lina Gizzi, Viriol D’Ambrosio, Stefania Di Carlo, Luigi Ianni.
Simone Di Domenico legge alcuni passi danteschi.
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3° Concorso “Vittorio Castellani”
13 aprile 2010
Lo stupore come fonte di ogni conoscenza e fondamento della società
Sebastiano Valà (4^A Liceo Scientifico)
La capacità di stupirsi è sicuramente tra le più importanti e fondamentali peculiari-
tà che distinguono la specie umana dagli altri esseri viventi. Davanti ai più diversi
fenomeni della natura, dai più banali o insignificanti, quale può essere la caduta di
una mela al suolo, ai più maestosi e magnifici, come la visione del cielo stellato,
l’uomo contempla la grandezza del mondo che ha intorno a sé. In seguito al primo
istante di pura meraviglia, egli sposta l’attenzione dall’oggetto ammirato in sé, al
rapporto che instaura con l’oggetto: la novità di ciò che lo circonda suscita in lui
una sorta di vuoto, un’inspiegabile irrazionalità derivata dalla non comprensione
dei fenomeni esterni, oscuri e misteriosi agli occhi dell’uomo, avvolti da una nebbia
impenetrabile che potrà essere dipanata solo con l’utilizzo della ragione, che funge
da “faro”, un “occhio” invisibile capace di colmare e saziare il desiderio di capire di
ogni uomo. A questi interrogativi nati con lo stupore del mondo, segue il lavoro ra-
zionale della conoscenza. Lo stupore è dunque il sentimento che provoca la do-
manda, la sensazione che muove il desiderio di comprensione ulteriore. L’atto dello
stupirsi è un’esperienza estremamente soggettiva, personale, poiché lo si deve
concepire come la capacità di intendere il mondo in maniera differente rispetto ad
un altro osservatore, ma la vera e imprescindibile conseguenza dello stupirsi è la
comparsa nella nostra mente di innumerevoli quesiti, frutto di quel bisogno insa-
ziabile di farsi partecipi al fenomeno stesso indagando il suo mistero: questo aspet-
to è l’essenza di ogni sano stupore, comune a tutti gli esseri umani. È fondamentale
notare che questa propensione della mente umana è del tutto naturale, spontane-
a, generata da se stessa, essenzialmente propria del nostro pensare: in definitiva,
l’uomo non può fare a meno di stupirsi poiché egli è un essere pensante.
Lo stupore è innanzitutto l’esperienza che ognuno ha di ogni manifestazione della
natura, esiste una stretta correlazione tra i due momenti: la meraviglia presente
nell’intelletto umano passa necessariamente attraverso la percezione filtrata dai
sensi. Possiamo sostenere che la sensazione è il tramite, il ponte che collega mon-
do esterno e mente umana: è proprio la percezione di ciò che strania, dell’inatteso,
che stimola il pensiero a saperne di più. La sensazione trasmette alla mente la me-
raviglia per ciò che è inaspettato, come quando diciamo di non aver visto mai “nul-
la di simile”.
Per dare ordine all’infinito numero di percezioni che ci attraversano in ogni mo-
mento, interviene la ragione con la selezione dei dati, vero cardine della struttura
del pensiero. Per comprendere un fenomeno attuale, non possiamo rivolgere
l’attenzione all’avvenire ma, ovviamente, solo al passato: la risposta alle domande
che spontaneamente si formano nella nostra mente riguardano il perché quel fe-
nomeno si sia verificato proprio così e non in altra maniera. La comprensione ra-
zionale delle cause di ogni accadimento coincide con la conoscenza. La ragione pe-
rò non è autosufficiente né onnipotente, poiché per conoscere ha bisogno, come
accennato, del materiale sensibile. Il dato empirico costituisce la fonte e il controllo
di ogni conoscenza.
In condizioni di incertezza ognuno di noi ha il timore di cadere in spiegazioni errate;
di conseguenza, le cause dei fenomeni, per essere attendibili, devono corrisponde-
re alla realtà dei fatti, cioè alla verità. La percezione dei dati sensoriali, infatti, non
sempre corrisponde al vero, in quanto abbiamo esperienza dell’inganno prodotto,
a volte, dai sensi. La conoscenza ha inizio con la consapevolezza del carattere in-
gannevole delle percezioni, molto spesso dovute al buon senso comune, che, in al-
tre parole, può snaturare la nostra rappresentazione della realtà e allontanarla da
ciò che è “davvero reale”. La conoscenza, pertanto, ha inizio con la demolizione
delle illusioni: conoscere significa penetrare sotto la superficie delle cose così come
ci appaiono, significa giungere alle radici stesse dei fenomeni, e quindi alle cause;
conoscere significa “vedere” la realtà senza paludamenti. Conoscere non significa
essere in possesso della verità, bensì andare sotto lo strato esterno e tentare criti-
camente, attivamente, la ricerca incessante della verità.
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Se le cause non sembrano così evidenti, l’uomo ha bisogno di un criterio che decida
quali siano quelle giuste e cosa le legittimi come vere: infatti, se non si applicasse
un criterio per la ricerca della verità, ogni spiegazione dovrebbe ritenersi valida,
ogni opinione apparirebbe credibile e la nostra ragione si ritroverebbe a navigare
tra conoscenze contraddittorie e aleatorie. Il bisogno di verità è un valore sussi-
stente e non può essere vanificato facilmente.
La scienza può essere intesa come il sapere della natura organizzato secondo prin-
cipi validi e oggettivi che assicurano garanzia e certezza alla conoscenza. La scienza
si basa su criteri di accertamento della verità fondati su una razionalità autolegitti-
mante. La convinzione che nulla (o quasi) avvenga a caso non è soltanto uno dei
principi più importanti della scienza, ma anche lo strumento con cui l’uomo comu-
ne si orienta nella vita quotidiana, attendendo che a cause analoghe seguano sem-
pre effetti analoghi: è il principio di casualità. Alla base della conoscenza universale
c’è questo principio, oltre che al presupposto dell’uniformità della natura. In epoca
moderna la ricerca umana è arrivata a concepire il metodo scientifico, un procedi-
mento metodologico che ha come fondamento una stretta collaborazione tra espe-
rienza e intelletto, formulato, teorizzato e migliorato da grandi filosofi e scienziati,
come per esempio Galilei, Bacone e Cartesio.
Se nell’individuo singolo questo processo porta dallo stupore, attraverso la formu-
lazione di domande e alla loro comprensione, alla conoscenza, nella comunità di
diversi individui è inevitabile che l’essere umano diventa “uomo” quando, per la
sua natura di animale razionale e sociale, viene riconosciuto ed accettato come
tale in una comunità di altri uomini.
I dubbi esistenziali che invadono il singolo individuo, quali possono essere la convi-
venza pacifica con i propri simili, le regole di vita morale o il senso ultimo assegnato
alla propria esistenza, non possono non riguardare tutta la comunità. Ogni tipo di
conoscenza, se approfondita, ha a che fare con problemi di questo tipo; è stato così
in passato e continuerà ad esserlo anche in futuro. Infatti, il problema di fondo che
riguarda ogni essere umano e comunità che si rispetti, è quello di comprendersi,
situarsi, orientarsi nel mondo della vita che ci circonda, costituito tanto dal cosid-
detto universo fisico, quanto dalla fitta rete dei contatti sociali, delle tradizioni sto-
riche, dei condizionamenti culturali. La soluzione di questi problemi esige delle co-
noscenze affidabili oltre che della disponibilità di mezzi efficaci per raggiungere la
soluzione dei problemi menzionati. Questo intreccio tra conoscenza e azione si ri-
trova fin dalle origini della nostra specie, e ha dato luogo, nel corso della storia, alla
nascita delle varie scienze, agli sviluppi della tecnica, allo stabilirsi di forme di con-
vivenza associata e di istituzioni politiche, alla fioritura di tante dottrine filosofiche
e fedi religiose.
Dunque, alla base della società umana non vi è nient’altro che il tentativo
dell’uomo di cercare risposte soddisfacenti agli interrogativi e ai dubbi nati dallo
stupore.
Secondo la mia opinione, la società contemporanea sta perdendo quella predispo-
sizione umana che è propria dello stupore, soprattutto le ultime generazioni. I gio-
vani rischiano di farsi risucchiare dal consumismo moderno, dalla sua frenesia, dal-
la fretta, dalla superficialità dell’osservazione, dall’apparenza delle cose. La diffusa
riluttanza a comprendere la realtà in profondità, o l’abitudine di etichettare il sape-
re come possesso di una cerchia ristretta di persone, hanno portato ad una chiusu-
ra mentale nei confronti della ricerca della conoscenza e, quindi, di se stessi. La co-
noscenza è per definizione un bene, forse il bene supremo dell’uomo, perché senza
di essa non possono esistere gli altri valori fondamentali che definiscono, caratte-
rizzano e distinguono l’uomo. Aprirsi alla conoscenza significa realizzarsi come uo-
mini: d’altronde, esistiamo solo per questo…come recitava il sommo poeta:
“Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti
ma per seguir virtute e canoscenza”.
(Dante Alighieri, La Divina Commedia, Inferno, canto XXVI, vv.118-120)
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Giornata della Memoria 27 gennaio 2011
Nella mattinata di giovedì 27 gennaio 2011, presso la palestra di Via Alfieri, si è te-
nuto un incontro con gli studenti delle ultime classi sul Giorno della Memoria.
L’iniziativa, patrocinata dall’Amministrazione Comunale di Roseto degli Abruzzi, è
stata curata dai docenti Claudia Ettorre, Mariadele Celommi, Vincenzo Di Marco.
Alle ore 10,30 è stato proiettato un documentario sul campo di sterminio di Au-
schwitz, cui è seguito un dibattito con gli interventi degli studenti e del Prof. Luigi
Ianni.
Tre momenti dell’incontro sul Giorno della Memoria: un fotogramma del documen-
tario; l’intervento del prof. Ianni; gli alunni presenti in sala.
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Giorno del Ricordo 10 febbraio 2011 in memoria delle foibe
Le foibe sono cavità del sottosuolo carsico, utilizzate alla fine del secondo conflitto mondiale per trucidare individui inermi. Il disegno della pulizia etnica voluto da Ti-to, capo dei partigiani jugoslavi, colpì gli italiani istriani, giuliani e dalmati, che pa-garono con la morte e con l’esilio forzato le drammatiche conseguenze della guerra sul fronte orientale. Il Polo Liceale “Saffo” si è unito al ricordo delle vittime italiane trucidate nelle foibe dalle forze comuniste di Tito, condividendo nelle classi la lettura di giornali, la vi-sione di filmati, l’ascolto delle testimonianze. Con la rievocazione di questa pagina di storia si intende suggerire una riflessione critica con gli studenti su questa tragica ed efferata pagina della storia recente, per troppo tempo rimasta nel dimenticatoio della storia.
La visita agli studi RAI di Pescara
TGR… CHE NOVITÀ! QUELLO CHE I TELESPETTATORI NON VEDONO Questo resoconto è stato scritto seduta stante, mentre gli alunni ascoltavano i tec-nici, i giornalisti e i dirigenti della Rai di Pescara, che illustravano i metodi, i mezzi e le finalità dell’informazione radiofonica e televisiva. Il Progetto di visita degli studi televisivi Rai, coordinato dalla Prof.ssa Anna Zurlini, si inserisce nell’iniziativa del liceo sul “Quotidiano in classe”, che vede da anni gli studenti di Roseto impegnati nel confronto con l’informazione giornalistica e televisiva, con lo scopo di arricchire l’offerta formativa e contribuire a migliorare l’apprendimento in modo critico. Hanno partecipato agli incontri le classi 1^B, 4^A e 3^B Scientifico, nei giorni 8-9-10 febbraio 2011, con i docenti accompagnatori Anna Zurlini, Vincenzo Di Marco e Al-
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cino Pirocchi. Il Prof. Gianluca Ippoliti ha montato le immagini del filmato, fornito gentilmente dai tecnici Rai di Pescara, che vede alcuni studenti delle tre classi simu-lare la lettura del notiziario regionale.
PESCARA, 9 febbraio 2011. Spesso capita di guardare un telegiornale e di chiederci: ma come vengono realizzati i servizi? Come fanno i giornalisti ad acquisire tutte queste informazioni e ad arrivare sul posto, cioè dove accadono i fatti importanti, in tempi rapidissimi? A queste e a molte altre domande hanno risposto i giornalisti e tecnici della sede Rai di Pescara che ieri, oggi e domani hanno visto e vedranno invasi gli studi dagli studenti del Polo Liceale “Saffo” di Roseto Degli Abruzzi. Il primo tecnico che ci accoglie ci dice subito che il Tg regionale ha a disposizione 4 spazi televisivi e 2 radiofonici. La prima edizione del telegiornale va in onda alle 14, poi c’è quella serale delle 19,35 e infine, all’interno di “Linea notte”, l’edizione na-zionale trasmessa dalla sede di Roma, intorno alle 24 e 10. Da due anni, però, è presente nel palinsesto di Rai 3 anche l’edizione del mattino, “Buongiorno Regio-ne”, che più che un telegiornale è un contenitore di approfondimenti nel quale
possono trovare posto i servizi cosiddetti “sempre verdi”, mandati in onda anche nelle edizioni successive. Ogni piccolo spazio televisivo è per i nostri ospiti una grande conquista e questa del mattino in particolare ha permesso (nel tempo delle running news) di avere uno spazio in più di diffusione senza dover attendere l’edizione delle 14. Le notizie giungono in redazione dalle varie agenzie o dal cosiddetto “giro di nera”, cioè dalle chiamate effettuate agli uffici dei vigili del fuoco, carabinieri, ospedali, per sapere cosa è successo nella notte e nel corso della giornata. Alle 9 circa si tie-ne la prima riunione di redazione in cui il caporedattore decide la linea editoriale da seguire e assegna ad ogni giornalista un argomento da trattare e una troupe. Una notizia diventa tale se attira l’attenzione, se interessa, ed è questa la linea che tutti i giornalisti cercano di seguire. Dopo aver girato il servizio, l’inviato deve fisi-camente tornare in redazione per montarlo e spesso ciò accade a ridosso della messa in onda del telegiornale. Per quanto riguarda la zona aquilana e della Marsi-ca, esiste una sala di montaggio autonoma. I servizi vengono ancora girati sui nastri magnetici; quindi, una volta tornati in re-dazione, i video in analogico devono essere convertiti in file per poter poi essere modificati. Le Teche RAI rappresentano un vero e proprio tesoro per l’Italia: tutte le immagini girate vengono conservate per poter poi essere riutilizzate anche dai te-legiornali nazionali, che possono richiederle via ponte radio. I servizi regionali co-prono, infatti, gran parte dei servizi dei Tg nazionali, che difficilmente inviano una loro troupe sul posto. Le sedi nazionali preferiscono chiedere servizi a quelle regio-nali; ecco perché spesso vengono ritrasmessi con alcune modifiche più di una volta. Particolarmente entusiasmante è stato provare a fare il giornalista per un giorno. Prima nello studio radiofonico, dove alcune di noi sono state chiamate a simulare una conduzione radio per il lancio di qualche notizia; poi nello studio televisivo, do-ve altri ragazzi hanno letto in video le notizie diffuse nel TGR del giorno preceden-te. Lo studio televisivo è un piccolo spazio in cui giocano un ruolo fondamentale le luci e le pareti accuratamente insonorizzate. Si è stimato che l’attenzione del tele-spettatore cala dopo 1 minuto e mezzo, per cui sono presenti tre telecamere fisse che si alternano nell’inquadratura del conduttore e, sempre per questo motivo, compaiono sullo schermo delle immagini ad integrazione della notizia. La regia televisiva ha il compito di tradurre in diretta il telegiornale: da questa sala arrivano indicazioni per il lavoro dei cameramen, per l’invio dei servizi e per la du-rata del notiziario. Gli operatori che abbiamo incontrato hanno risposto a tutte le domande poste da noi studenti. Oggi abbiamo realizzato un’esperienza molto inte-ressante, che speriamo di poter utilizzare per il nostro lavoro futuro e ovviamente per i nostri studi.
Francesca Di Nicola (4^ A Liceo Scientifico)
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Cinema Musica Filosofia Aprile-maggio 2011
Presentazione. Il corso dedicato a “Cinema, musica e filosofia” nasce per iniziativa
del Prof. Donato Di Pasquale che, in qualità di docente di Musica e di Linguaggi non
verbali, da sempre si relaziona con altri insegnamenti per curare momenti di vera
interdisciplinarità. In questo anno scolastico si sono volute sperimentare le poten-
zialità didattiche offerte dal cinema e dalla musica in relazione alla filosofia, inse-
gnamento cardine dei nostri cinque indirizzi liceali.
Nelle discussioni tra i docenti di Filosofia (Di Marco, Ettorre, Celommi) e il docente
di Musica è stato messo a punto questo mini-corso sperimentale (5 incontri) riser-
vato agli studenti delle classi quarte e quinte. Purtroppo la limitata capienza
dell’aula multimediale non consente di offrire questa nuova opportunità didattica
ad un numero consistente di alunni. Pertanto è stato utilizzato il Palazzo del mare
gentilmente concesso dal Comune di Roseto.
Gli incontri si sono svolti in ordine a questa scaletta: dopo una prima presentazio-
ne, segue la visione del film in oggetto (sono state scelte pellicole recenti della du-
rata massima di 90-100 minuti); al termine della proiezione i docenti relatori hanno
animato la discussione. I film sono di recente produzione; per linguaggio e temati-
che sono sembrati adatti ad un pubblico giovanile di 17-19 anni. La scelta è caduta
su pellicole che presentano al tempo stesso tematiche adatte alla discussione filo-
sofica e contenuti musicali non occasionali. Infatti, in questi lavori cinematografici
la musica non è solo colonna sonora ma è il vero “filo rosso” delle storie raccontate
dalle immagini.
Le schede di lavoro serviranno agli studenti per avere una prima informazione sul
film (dati tecnici) e per poter sviluppare i percorsi filosofici. Il Prof. Di Donato si è
soffermato con gli studenti sugli aspetti salienti delle tecniche cinematografiche e
musicali, i docenti di filosofia hanno animato la discussione sui temi filosofici.
Ha scritto Andrè Bazin che il cinema ha la fortuna di soddisfare nell’uomo il biso-
gno psicologico di “salvare l’essere mediante l’apparenza”. Così come Pier Paolo
Pasolini non mancava di parlare del cinema come della “lingua scritta della realtà”.
Altri filosofi come Gilles Deleuze considerano il cinema come una vera e propria
filosofia. Ce n’è abbastanza per confermarci che il cinema, già dai suoi inizi (la set-
tima arte di Pudovkin), presenta forti connotazioni intellettive, ed è un buon veico-
lo per la pro-vocazione, il chiamar-fuori idee, concetti, intuizioni, meditazioni. Natu-
ralmente il cinema (come racconta Jean Paul Sartre nella sua autobiografia “Le pa-
role”) è anche divertimento, spettacolo, passatempo e oggi, in particolare, consu-
mo di massa, ma non ne rappresenta l’aspetto decisivo.
Il corso organizzato dal Polo Liceale Saffo non intende proporre film d’essai da con-
trapporre al cinema commerciale dei nostri tempi (che rimane pur sempre il dato
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caratterizzante della produzione cinematografica del momento), ma vuole utilizza-
re le risorse offerte dai film di varia provenienza per introdurre gli studenti alla co-
noscenza dei linguaggi non verbali, alla riflessione sui contenuti etici e filosofici of-
ferti dal cinema e dalla musica, al dialogo educativo e al confronto con le opinioni
altrui, all’acquisizione di un metodo di analisi e di studio interdisciplinare, alla riela-
borazione personale delle conoscenze.
Secondo il parere di Umberto Curi, il cinema coinvolge non solo la sfera sensoriale
ed emotiva dello spettatore ma soprattutto quella intellettiva, innescando un pro-
cesso liberatorio. Non si può ridurre al semplice racconto o alla mera rappresenta-
zione della realtà, quasi fosse relegato alla funzione mimetica di un oggetto-realtà
che lo trascende infinitamente. Secondo altri pensatori che possiamo considerare
temerari, il cinema nascerebbe nella Caverna di Platone, set ideale per la sceneg-
giatura cinematografica.
Per rimanere al dato storico, occorre dire con Walter Benjamin (L’opera d’arte
nell’epoca della sua riproducibilità tecnica, 1936) che il cinema consente per la pri-
ma volta di porsi dialetticamente a confronto con l’arte aristocratica ed offre
l’opportunità di un’arte finalmente popolare che non si esaurisce nel puro diverti-
mento di massa, ma diventa uno straordinario strumento didattico prima non di-
sponibile.
Vincenzo Di Marco
Finalità e obiettivi relativi ai linguaggi specifici: musica e cinema
La cosa ineffabile – davvero un tesoro alla portata di tutti! – è che i capolavori dei
più grandi maestri del cinema sono accessibili oggigiorno a chiunque e in qualsiasi
momento. L'enorme mercato dei media è più che mai florido e in costante ascesa.
Media e supporti quali: dvd, blu-ray, pendrive, hardisk multimediali, tv generalista,
digitale terrestre, Pay Per View, digitale terrestre, tv satellitare, tv via cavo sono il
costante veicolo di opere cinematografiche, sia le più recenti come anche le pietre
miliari della storia del cinema.
Tutto ci dà l'opportunità di effettuare, a costi praticamente trascurabili, una delle
più nobili, nonché fruttifere, attività mentali dell'uomo: l'analisi.
Come è evidente, infatti, l'estrema accessibilità dei media e dei supporti ci dà la
possibilità di analizzare singole scene, fissarle, rallentarle, reiterarne la visione, il
tutto per una maggiore comprensione della tecnica e della grammatica del linguag-
gio cinematografico.
Il corso intende avviare l'allievo – oltre che ad una riflessione sui nessi tra musica,
filosofia e cinema contemporaneo (si vedano le ottime schede delle singole opere
cinematografiche, curate dal Prof. Vincenzo DI MARCO) – anche alla conoscenza e
all'analisi dei linguaggi specifici (cinema, musica).
Il corso inoltre intende sollecitare e stimolare l'allievo ad una riflessione sulle nuo-
ve tecnologie, soprattutto quelle cosiddette “low cost”; far acquisire competenze
di base per un uso consapevole di tali tecnologie.
Per ciò che concerne la musica, il suono e l'audio in generale, gli alunni comprende-
ranno qual è il significato corretto del concetto di COLONNA SONORA; analizzeran-
no e impareranno quali sono le varie funzioni di un commento musicale in un film;
cosa vuol dire MUSICA IN e MUSICA OFF; cosa vuol dire MUSICA CONVERGENTE e
MUSICA DIVERGENTE; apprenderanno i concetti di SONORIZZAZIONE, EFFETTI SO-
NORI, SINCRONIZZAZIONE, ecc..
Per ciò che concerne il testo gli alunni conosceranno i concetti relativi alle parole
SOGGETTO, TRATTAMENTO, SCENEGGIATURA, DOPPIAGGIO, OVERSOUND, VOCE
NARRANTE STORYBOARD, ecc…
Le finalità dell’intero lavoro si riferiscono soprattutto ai modi di fruizione di
un’opera cinematografica dal punto di vista tecnico/tecnologico e dal punto di vista
critico/estetico, contribuendo ad affinare il gusto e la capacità di giudizio attraverso
l’indagine analitica.
Donato DI PASQUALE
A cura di: Donato Di Pasquale e Vincenzo Di Marco
Alunni coinvolti: Classi quarte e quinte (circa 70 alunni)
Docenti relatori: Donato Di Pasquale, Vincenzo Di Marco, Claudia Ettorre, Mariade-
le Celommi
Calendario: Giovedì 7 aprile 2011, Lunedì 18 aprile 2011, Mercoledì 20 aprile 2011
Mercoledì 4 maggio 2011, Mercoledì 11 maggio 2011.
Tutti gli incontri si sono svolti dalle ore 14,30 alle ore 16,30 circa.
I FILM PROIETTATI
Primo tema: lo straniero, l’ospitalità, l’amicizia
L’ospite inatteso
Secondo tema: il dolore, il nulla, la libertà
Film blu
Terzo tema: la violenza, la solidarietà, la dignità
Film: Quattro minuti
Quarto tema: la morte, la passione, l’irrazionalità
Film: Il soffio
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Terzo tema: la violenza, la solidarietà, la dignità
Quarto tema: la morte, la passione, l’irrazionalità
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Quinto tema: l’ideologia, la verità, l’apparenza
Film: Le vite degli altri
Il commento di Lucia Santarelli (2^A Liceo Classico)
L'arte, in ogni quando e in ogni dove, ha sempre avuto un ruolo centrale nella vita
umana. La musica, in particolare, in quanto ancestrale forma di espressione, ha as-
sunto anzitutto valenza religiosa, poi paideutica, catartica ed infine di intratteni-
mento. Dal XX secolo, con lo sviluppo della tecnica cinematografica, la musica è
cresciuta di importanza, divenendo colonna sonora ed anche argomento centrale
di numerosi film.
Il Corso sperimentale "Cinema, Musica e filosofia" nasce proprio con l'intento di
trovare collegamenti tra tre importanti forme di espressione del pensiero umano:
la musica, il cinema e la filosofia. Il minicorso (quattro incontri della durata di due
ore ciascuno) nasce su iniziativa del Prof. Donato Di Pasquale, docente di Musica e
Linguaggi non verbali presso il Polo Liceale “Saffo” di Roseto degli Abruzzi ed è ri-
servato agli studenti delle classi quarte e quinte, appunto, del Liceo Saffo.
Gli incontri si sono svolti attraverso la proiezione di alcuni film (in cui la musica fa
da 'filo conduttore' per lo svolgimento della storia), seguiti da un dibattito che sarà
moderato, oltre che dal Prof. Di Pasquale, dai docenti di filosofia Vincenzo di Mar-
co, Claudia Ettorre e Mariadele Celommi.
Le finalità sono svariate: oltre al momento di intrattenimento, che sicuramente la
proiezione di una pellicola crea per i ragazzi, gli studenti sono stati introdotti alla
conoscenza dei linguaggi non verbali, alla riflessione di tipo etico-filosofico che essi
offrono e all'assistere e partecipare ad un momento di autentica interdisciplinarità.
Si è cercato quindi di sviluppare le capacità di analisi di una pellicola cinematografi-
ca e dal punto di vista tecnico/tecnologico, e da quello critico/estetico.
I film oggetto di discussione sono: "L'ospite inatteso" di T. McCarthy, che tratta il
tema dei controversi rapporti tra ospite e straniero e della possibile nascita di
un'amicizia tra essi (in cui la musica assume il ruolo di 'collante', seppur attraverso
diversi generi e stili, spesso in contrasto tra loro); "Film blu" di K. Kieslowsy, sul
dolore, il nulla, la libertà (dove la musica diviene coinvolgimento, passione, dram-
ma, liberazione); "Quattro minuti" di C. Kraus, in cui si contrastano violenza e soli-
darietà, in una lotta il cui fine è riacquisire le proprie libertà (emerge qui la funzio-
ne 'rieducativa' della musica, anche in questo caso con generi diversi che si scon-
trano e si confrontano); "Il soffio" di K. Ki-duk, ricco di tragica passionalità, azioni
irrazionali e trascinanti, di una musica che partecipa al sensuale gioco di piacere dei
protagonisti; “Le vite degli altri”, sull’ideologia, la verità, l’apparenza.
Nel primo incontro, tenutosi il 7 aprile al Palazzo del Mare di Roseto, dopo la proie-
zione de "L'ospite inatteso", si è acceso un vivace dibattito sia su ciò che la musica
rappresenta all'interno dell'intreccio del film, sia sul suo utilizzo per quanto riguar-
da la tecnica cinematografica; è stata infatti effettuata la distinzione tra musica
diegetica (interna alla narrazione) ed extradiegetica (esterna alla narrazione), la co-
siddetta musica "in" e quella "out".
L'incontro si è concluso con una jam session di improvvisazione con vari tipi di per-
cussioni, sotto la direzione del Prof. Di Pasquale.
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IX Premio Nazionale “TEOFILO PATINI” Gli alunni Alice Centola, Lucia Colavolpe, Simone Di Marco, Ilaria Di Paolo, Marcello
Molinari, Edoardo Romani, Francesca Savini (classe 3^A Liceo Scientifico), del Polo
Liceale “Saffo” di Roseto degli Abruzzi, sotto la guida del Prof. Alcino Pirocchi, han-
no vinto il 2° Premio, sezione LAVORI DI GRUPPO, della IX edizione del PREMIO NA-
ZIONALE “Teofilo Patini”, presentando un video sulla figura e l’opera del maestro di
Castel di Sangro.
Gli alunni hanno recitato nei costumi d’epoca ottocenteschi, riproducendo alla ma-
niera dei “quadri viventi” scene tratte da alcune opere del pittore sangritano
(“L’erede”, “Vanga e latte”, “Bestie da soma”). Per l’occasione sono stati utilizzati
gli ambienti urbani e naturali dei borghi di Montegualtieri e di Montepagano. Le
musiche originali sono dei Taddeo&Sons.
La cerimonia di premiazione si è svolta il 5 maggio 2011 a Castel di Sangro, organiz-
zata dal locale Istituto d’Istruzione Secondaria “Teofilo Patini”.
Teofilo Patini, Bestie da soma, 1886
Olimpiadi delle Scienze e Giochi della Chimica
Come ogni anno il Liceo Saffo ha partecipato alle “Olimpiadi delle Scienze” e ai
“Giochi della Chimica” dando la possibilità agli studenti di tutti gli indirizzi (scientifi-
co, classico, linguistico, pedagogico e scienze sociali) di partecipare. Dei numerosi
studenti partecipanti alla fase d’istituto undici ragazzi e ragazze sono passati alla
fase regionale con immenso orgoglio della scuola, scortati con assiduità dalla pro-
fessoressa referente Gilda Di Francesco.
Alfonso Nardi, Lucia Colavolpe, Alice Centola, Eugenia De Remigis, Ilaria Di Paolo ed
Ermes Carulli hanno sostenuto la prova della fase regionale delle “Olimpiadi delle
Scienze” al “Liceo Da Vinci” di Pescara qualificandosi tutti entro i primi 30 posti.
Sebastiano Valà, Francesco Libbi, Francesca Di Nicola, Venni Valerio ed Eugenia De
Remigis (finalista anche delle “Olimpiadi delle Scienze” come sopra riportato) sono
invece i finalisti dei “Giochi delle Chimica”, ed hanno sostenuto con successo la
prova regionale svoltasi presso il Liceo Alessandrini di Teramo.
Ludovica Nardulli
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Da sinistra a destra, Sebastiano Valà, Francesco Libbi, Francesca Di Nicola,
Eugenia De Remigis.
Olimpiadi di Matematica a squadre
Seguono due strade diverse le “eccellenze” matematiche della nostra regione. Ve-
nerdì 11 marzo 2011 il Liceo Scientifico “Einstein” di Teramo e il Polo Liceale “Saf-
fo” di Roseto si sono classificati entrambi al primo posto nelle Olimpiadi della Ma-
tematica a squadre rispettivamente nella Regione Molise e nella Regione Abruzzo.
La squadra del liceo rosetano, accompagnata dal Prof. Gianluca Ippoliti, si è con-
frontata, con altre 8 squadre della Regione Abruzzo, lunedì scorso presso l'Univer-
sità degli Studi di Chieti. I componenti della squadra, Andrea Pavone (VB Scientifi-
co), Marco Merlotti (VD Scientifico), Lorenzo Giacometti (IVC Scientifico), Gaia Di
Silvestre (VB Scientifico), Emanuele D'Onofrio (VD Scientifico), Sebastiano Valà (I-
VA Scientifico), Federico Santo (3C Scientifico), Alice Centola (3B Scientifico) ed
Edoardo Savini (2A Scientifico), hanno ottenuto il primo posto davanti alla squadra
del Liceo Scientifico “Masci” di Chieti, seconda classificata, e a quelle del Liceo
Scientifico “Curie” di Giulianova e dell'Istituto Superiore “Marino” di Casoli (CH),
classificatesi al terzo posto a pari merito.
Il successo del Polo Liceale “Saffo” nella competizione a squadre è stato preceduto
da altri risultati importanti nelle Olimpiadi individuali di Matematica a livello pro-
vinciale e da un’ottima prestazione nella simulazione della Gara Olimpica a squa-
dre organizzata dal Prof. Ercole Suppa, il giorno 28 febbraio a Giulianova. In questa
occasione e in altre gare precedenti gli studenti del “Saffo” sono risultati primi, se-
condi e al quinto posto con le tre squadre partecipanti, ottenendo un record asso-
luto non eguagliato da altre scuole. Anche in tale occasione si è constatato un in-
teresse e una partecipazione ragguardevoli da parte degli studenti teramani nelle
competizioni matematiche che lasciano ben sperare per la fase finale nazionale
delle Olimpiadi a squadre, che si terranno a Cesenatico tra il 5 e l'8 maggio prossi-
mi, nonostante la nostra provincia si misuri per la prima volta con questo tipo di
competizioni.
Nelle prossime settimane, in vista della finale nazionale delle Olimpiadi, gli studen-
ti vincitori del “Saffo”, dell'“Einstein” e di altri licei della provincia si confronteran-
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no in altre simulazioni per ulteriori occasioni di esperienza “agonistica” ma anche
e soprattutto per “divertirsi” con la Matematica in uno spirito di sana competizio-
ne.
Saffo sport
LA SCHERMA AL LICEO “SAFFO “ DI ROSETO
Alle lezioni di subacquea tenute dagli istruttori sub Ivo Coppola e Roberto Cocciola
(PADI Scuba Instructor) e alle lezioni di Thai Chi tenute dall’istruttore Antonio Ian-
nuzzo nell’anno scolastico precedente, ha fatto seguito, nell’anno in corso,
l’esibizione di una tra le più nobili discipline dello sport: la scherma.
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Così, sabato 4 dicembre 2010, gli insegnanti di educazione fisica in servizio presso il
Liceo “Saffo” di Roseto degli Abruzzi, hanno organizzato per gli allievi di otto classi
una dimostrazione di questa antica disciplina che sino ad oggi ha regalato a noi
italiani soddisfazioni - grazie alle medaglie e alle vittorie (Mondiali ed Olimpiche) -
e forti emozioni inorgogliendo il mondo sportivo. Detta dimostrazione è stata tenu-
ta dal Prof. Silvano Del Grosso - docente di educazione fisica della Scuola Media
Bindi di Giulianova ed istruttore di scherma della polisportiva “Piergiorgio Cappel-
luti” di Giulianova - che ha avvicinato gli alunni coinvolti ai rudimenti della
scherma spiegando le regole principali e presentando, attraverso due giovani
schermitrici della propria associazione (Aloisi Anna Laura e Adriana Chieppa), alcu-
ne fasi di un incontro con le “stoccate” che contraddistinguono questo sport.
Secondo posto alla fase nazionale di step per il Liceo Saffo di Roseto degli Abruzzi
Il centro sportivo scolastico del Liceo Saffo di Roseto degli Abruzzi,anche
quest’anno ha avuto un lodevole piazzamento al Campionato Nazionale di Scuola
gym patrocinato dalla F.G.I (Federazione Ginnica Italiana), svoltosi a Senigallia dal
17 al 20 aprile 2011. Il quintetto della squadra di step, composto dalle allieve Di
Giacinto Lucrezia, Di Donato Sara Lucia, Di Berardino Chiara, Di Rocco Leila del 5B
Ginnasio e Ioannone Serena del 3° Linguistico, ha conquistato il podio classifican-
dosi al 2° posto su 13 squadre partecipanti. Le ragazze, preparate dalle insegnanti
del Centro Sportivo Saffo Marini Grazia e Sulpizi Annamaria, hanno mantenuto im-
pegno e determinazione riuscendo così ad inserire il nome del loro istituto al 2° po-
sto di una classifica nazionale, traguardo ambito che ha riempito di lacrime gli occhi
delle allieve e delle insegnanti per la gioia e la soddisfazione dopo una preparazio-
ne curata nei minimi dettagli. Le ragazze raccontano di essere partite all’alba, e do-
po il viaggio sul pullman durato circa 2 ore e mezza, hanno provato la pedana di
lavoro solo per tre minuti poiché la gara stava per iniziare. Cariche di emozione,
hanno indossato la tenuta ginnica, curato meticolosamente l’acconciatura e poi ri-
provato i diversi cambi di posizione e ripassato mentalmente l’esercizio. Arrivato il
loro turno, sono riuscite a dare il meglio che hanno potuto, mentre dai loro visi tra-
spariva un flebile sorriso di scena che le rendeva ancora più gradevoli agli occhi at-
tenti della giuria. L’esercizio è piaciuto molto al pubblico che riempiva l’intero pa-
lazzetto e che ha applaudito l’esecuzione. Nei prossimi giorni il presidente della
F.G.I sarà in visita all’istituto per consegnare una targa di riconoscimento e per
congratularsi personalmente con allieve ed insegnanti alle quali vanno i nostri
complimenti!
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ELENCO ATLETI CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO “SAFFO”
PARTECIPANTI AI CAMPIONATI STUDENTESCHI ANNO SCOLASTICO 2010-2011
PALLAVOLO MASCHILE PROVINCIALE
2° SCIEN. CANDELORI MATTIA
“ AMELI ANDREA
“ SANTONE CLAUDIO
1D SCIEN. ADORANTE PAOLO
“ MAZZOCCHETTI GABRIELE
1° A S.SOC. PILONE GABRIELE
2°A SCIENTIF DE LUCA MATTIA
2° A SCIENTIF RECINELLA GIANLUCA
2° A SCIENTIF DI MARCANTONIO MATTIA
2° A SCIENTIF ALCINI LUCA
2° SCIENTIF COCCIOLA MAICOL
2° SCIENTIF SAVINI EDOARDO
1°A LINGUIS PIOVANI PIERFRANCO
2°A SCIENTIF RICCA GIORGIO
BASKET PROVINCIALE
2B SCIEN. MOLINARI MARCELLO
2C SCIEN. SAVINI PIERLUIGI
1D SCIEN. DI CARLO PIERLUCA
“ D’ORLETTA GIANMARCO
2° SCIEN. ROFINI ANDREA
1° SCIEN. BOSICA FRANCESCO
2° SCIEN. QUAGLIA DANILO
1° SCIEN. RICCA GIORGIO
4° GIN. VALENTE GIOVANNI
2B SCIEN. DE MASSIS LORENZO
1°A SCIEN. SACCHINI GIOVANNI
2° SCIEN. MARZIANI PIERGIORGIO
SCACCHI FEMMINILE E MASCHILE ALLIEVI FASE REGIONALE E NAZIONALE
2 D – SCIENT. COLLEVECCHIO FRANCESCA
2 B – LING. IORIZZO RAFFAELLA
2 A - LING DI BONAVENTURA SILVIA
2 A - LING LEONZI ROBERTA
1 A - LING DURANTE GIULIA
4 A - LING SALINI STEFANO
2 B – SCIENT. VALENTINI RICCARDO
2 B – SCIENT. TERRAMANI SIMONE
2 D – SCIENT. CARULLI BARBARA
2 B – SCIENT. PORRINI MARCO
3 B – LING. CAPONI EMANUELA
1 B – LING. CENTI MARIA CONCETTA
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PREMIATI PER MERITO
SCACCHI FEMMINILE FASE NAZIONALE ALLIEVE E JUNIORES
4 C LINGUISTICO
CASOLANI CHIARA
MARCOLINI CRISTINA
IACOVONI MARTINA
RAMPA ANGELICA
PASSAMONTI NOEMI
GIULIANTE ALESSANDRA
GINNASTICA AEROBICA STEP REGIONALE E NAZIONALE
5B GIN. DI GIACINTO LUCREZIA
“ DI ROCCO LEILA
DI DONATO SARA
DI BERARDINO CHIARA
3°A LING. IOANNONE SERENA
TORNEO D’ISTITUTO CALCETTO TRIENNIO 1° CLASSIFICATO
3 A – LING TAMBURRI GIANMARCO
4 B – LING. DI MARCO YARI
3 A – LING RUGGIERI MARCO
4 B – LING. FOGLIA LUCA
4 A – LING. FOGLIA GIANMARCO
TORNEO D’ISTITUTO CALCETTO BIENNIO 1° CLASSIFICATO
5 B – GINN. AMBROSINO MARIANO
5 B – GINN. BALDUCCI GIULIO
5 B – GINN. CAPURRI IACOPO
5 A – GINN. PATELLA LUDOVICO
5 A – GINN. D’ELPIDIO VINCENZO
5 A – GINN. VALENTE GIOVANNI
Le gare di nuoto e di tennis non sono state eseguite per mancanza di fondi min
steriali con grande delusione dei nostri alunni. Alle gare di Atletica Leggera non
abbiamo partecipato poiché sono coincise nello stesso giorno delle gare di aerob
ca a Senigallia. Anche l’alluvione ha reso impossibili gli allenamenti in palestra e al
campo scuola di Giulianova.
N. B. I PREMIATI PER MERITO HANNO SVOLTO ALLENAMENTI IN MODO COSTANTE
PER TUTTO L’ANNO SCOLASTICO DIMOSTRANDO DISPONIBILITA’ E COLLABOR
ZIONE.
GLI INSEGNANTI CENTRO SPORIVO SCOLASTICO: Referente P
rini e i Proff.ri Anna Maria Sulpizi e Vincenzo Renzi Ferri.
TORNEO D’ISTITUTO CALCETTO TRIENNIO 1° CLASSIFICATO
Le gare di nuoto e di tennis non sono state eseguite per mancanza di fondi mini-
gare di Atletica Leggera non
abbiamo partecipato poiché sono coincise nello stesso giorno delle gare di aerobi-
ha reso impossibili gli allenamenti in palestra e al
N. B. I PREMIATI PER MERITO HANNO SVOLTO ALLENAMENTI IN MODO COSTANTE
PER TUTTO L’ANNO SCOLASTICO DIMOSTRANDO DISPONIBILITA’ E COLLABORA-
eferente Prof.ssa Grazia Ma-
Giochi Kangourou di inglese
Mirabilandia, uno dei parchi giochi più imponenti d'Europa, per
tre giorni si è trasformato in un luogo dove si continuava a giocare, ma solo e rig
rosamente in inglese. Per l'occasione non potevano mancar
del Liceo “saffo”. Erano presenti gli studenti Simone Terramani e Marco Porrini, a
compagnati dalla professoressa Emanuela Andrietti. L'esperienza è stata vissuta
positivamente da tutti e già si comincia a programmare per il prossimo anno, pe
ché il bagaglio di esperienza maturato all'esterno della scuola servirà per spendere
il tutto nel mondo del lavoro. Nella foto sotto, l
Simone Terramani e Marco Porrini.
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Giochi Kangourou di inglese
Mirabilandia, uno dei parchi giochi più imponenti d'Europa, per
tre giorni si è trasformato in un luogo dove si continuava a giocare, ma solo e rigo-
te in inglese. Per l'occasione non potevano mancare gli studenti e i docenti
iceo “saffo”. Erano presenti gli studenti Simone Terramani e Marco Porrini, ac-
compagnati dalla professoressa Emanuela Andrietti. L'esperienza è stata vissuta
tutti e già si comincia a programmare per il prossimo anno, per-
ché il bagaglio di esperienza maturato all'esterno della scuola servirà per spendere
Nella foto sotto, la Prof.ssa Emanuela Andrietti con
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La prof.ssa Andrietti si è anche occupata della partecipazione alle Olimpiadi Kan-
gourou della lingua Inglese.
Alla gara, di carattere individuale, hanno partecipato le classi seconde (categoria
Grey) e quinte (categoria Red).
Essa si è svolta in tre fasi:
• I fase d’Istituto , a cui hanno partecipato 36 studenti delle classi seconde e 4 delle classi quinte, svoltasi il 4 Marzo 2011;
• Alla II fase (semifinale), svoltasi a Civitanova Marche il 14 Aprile 2011, sono stati ammessi 5 alunni delle classi seconde ed 1 alunna del quinto.
• Allaa III fase (finale nazionale) , SONO STATI AMMESSI 2 ALUNNI della classe IIB SCIENTIFICO, che si è svolta a MIRABILANDIA dal 12 al 14 Mag-gio 2011.
Ricerche didattiche UN’ALTRA DIDATTICA DEL LATINO. IL METODO ORBERG.
Da una decina di anni è tornata alla ribalta la discussione sulla didattica delle lin-
gue classiche e sul metodo cosiddetto “natura”, sostenuto dall’associazione Viva-
rium Novum, che pubblica la rivista Docere.
La classe I A del Liceo delle Scienze Umane, ha sperimentato in questo anno scola-
stico, lo studio del latino con il metodo Orberg, detto anche metodo "natura" e
non "naturale". Il metodo "natura", si incentra sull'organizzazione sistematica delle
norme sia morfologiche che sintattiche, norme che gli studenti apprendono non
astrattamente, ma solo quando ricorrono all'interno di un contesto linguistico.
Nel metodo Ørberg a differenza di ciò che accade nei tradizionali modelli normativi,
i fenomeni linguistici non vengono mai studiati astrattamente, per essere applicati
in un secondo momento, ma, con il procedimento inverso, gli studenti lavorano
prima su un contesto linguistico, da cui poi, di volta in volta, sono invitati a dedurre
le norme, che dovranno applicare in altre situazioni frasali. Ovviamente, questo
tipo di lavoro, non esclude affatto la riflessione metalinguistica, anzi la richiede in
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modo molto netto. Imparare ad usare la lingua obbliga gli studenti a consolidare
una rigorosa conoscenza della morfologia e della sintassi. Se non si raggiunge que-
sto, lo scopo del corso fallisce, poiché il rischio è quello dell'approssimazione, che
non produce buoni frutti. Piuttosto è importante far tesoro degli insegnamenti del-
la didattica breve e sfrondare ciò che non è strettamente necessario. Penso ad e-
sempio all'interminabile serie di regole ed eccezioni della terza declinazione che
possono essere facilmente ridotte. Anche nei compiti in classe, solitamente, viene
sottoposto un brano da tradurre, alcuni studenti o immediatamente, o dopo una
breve analisi del testo, iniziano a sfogliare il vocabolario, nella speranza di trovare,
oltre a un significato plausibile del termine cercato, anche la citazione del passo al
quale stanno lavorando. Il tempo dedicato a questa operazione è esagerato, e ap-
pare sorprendente, che detta condotta persista al termine di un curriculum di cin-
que anni. Magari lo studente conosce bene i meccanismi della consecutio
temporum, sa riconoscere un nesso relativo, identifica subito un dativo di posses-
so, ma la sua solida impalcatura normativa deve fare i conti con la povertà del les-
sico e quindi con la necessità di lunghe consultazioni del dizionario, fase irrinun-
ciabile del suo lavoro di traduttore. L’idea di puntare soprattutto su questo aspet-
to, il potenziamento della preparazione lessicale, e di coniugarlo con un taglio in-
duttivo nella presentazione del sistema linguistico latino, rappresenta la formula
caratterizzante del metodo messo a punto dal danese Hans Hennigs Orberg. Chi
scrive sta utilizzando questa impostazione e la trova molto produttiva sotto il pro-
filo di un approccio accattivante alle difficoltà della lingua e del rafforzamento della
motivazione allo studio negli allievi. La selezione dei testi proposti da Orberg rag-
giunge comunque l’obiettivo di introdurre nel patrimonio lessicale dell’allievo quel-
lo zoccolo duro di termini ricorrenti e significativi (circa 1500 parole) che, una volta
acquisiti, consentono una traduzione concentrata non più sul momento della ricer-
ca affannosa del significato dei lemmi ma sul problema di restituire in efficace ita-
liano concetti compresi prontamente e senza particolari incertezze. Al termine del
corso, cioè prima di affrontare in chiave finalmente diacronica lo sviluppo della cul-
tura latina, la strumentazione fornita al giovane classicista sembra rassicurante e
tale da ritenere questa via senz’altro percorribile, magari con qualche aggiusta-
mento ulteriore, in funzione di una efficace rimodulazione della didattica della lin-
gua latina.
(Prof.ssa Giorgia Settepanelli)
Il giornalino degli studenti (Pubblichiamo un articolo del giornalino degli studenti sulla questione
della nuova sede del Polo Liceale “Saffo”)
Il Saffo a Voltarrosto? Il Dirigente Scolastico e il Consiglio d’istituto incon-
trano gli amministratori comunali
Intervista di Filippo Testa
Da più anni, nella nostra scuola, si parla della costruzione del nuovo polo liceale. E’
infatti necessario un ambiente più idoneo alle attività scolastiche, data la chiara
lacunosità degli attuali edifici. Il numero di studenti ha subìto un incremento sem-
pre costante, salendo, nell’ultimo decennio, di quasi quattrocento studenti.
Varie sono state in passato le polemiche, gli incontri e le domande che ad oggi non hanno ancora procurato alcun passo avanti nell’operazione. A seguito di nuovi incontri scuola-Comune, emergono delle novità. Il luogo dove utenti e operatori scolastici vedono ubicato questo nuovo edificio è
nell’area “Castelli”, in prossimità della scuola primaria di Via Veronese, un terreno
molto ampio e spazioso dove si potrebbe edificare il nuovo edificio, che offra servi-
zi anche a tutto il resto della comunità e non solo agli studenti. Si potrebbe infatti
arricchire la costruzione di un auditorium, che non è presente a Roseto, di una sala
convegni, di alcune aree verdi e di un campo d’atletica. Non si esclude una collabo-
razione pubblico-privata.
Per risolvere il problema bisogna prima individuare l’area e poi reperire i fondi, in-
tanto gli anni passano e nulla si muove.
Abbiamo chiesto agli studenti cosa ne pensano della costruzione del nuovo Polo.
Molti di loro sono titubanti e non credono che riusciranno mai a studiarvi. Altri so-
no più ottimisti. Per saperne di più siamo andati ad intervistare il Preside.
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A che punto è l'iter burocratico riguardante la costruzione del nuovo edificio sco-
lastico e quali sono i compiti del Comune e della Provincia?
Per realizzare il nuovo edificio scolastico del Liceo Saffo è necessario che il Comune
di Roseto degli Abruzzi individui un’area idonea, adeguando il Piano Regolatore
Generale (PRG), e che la Provincia di Teramo rediga il progetto, reperisca le risorse
finanziarie e sovrintenda tutte le fasi di costruzione, fino al collaudo dell’opera.
Il problema dell’insufficienza dei locali si è posto già dall’a.s. 2003/2004, quando è
stata superata la capienza di circa 700 studenti nei due edifici di proprietà della
Provincia. La continua crescita della popolazione scolastica, purtroppo, non è stata
accompagnata da un’adeguata programmazione, è per tale ragione che l’Ente pro-
vinciale continua a spendere oltre 140000 €/anno per la locazione degli altri tre e-
difici. Negli ultimi quattro anni sono state tenute diverse riunioni tra Comune e
Provincia, talvolta con la partecipazione di rappresentanze del Liceo, ma nulla di
concreto è stato fatto.
La comunità scolastica del Saffo soffre di tale mancanza, a tal punto che tutte le
attività, compresa quella di insegnamento-apprendimento, ne risentono grave-
mente a causa della distribuzione su cinque edifici (quello di via Milli a più di 500 m
di distanza), di aule sovraffollate, di bassi indici di sicurezza e di barriere architet-
toniche.
Dove vedrebbe situata la nuova struttura?
Il Liceo Saffo, ricco di ottimi utenti ed operatori, dall’introduzione dell’autonomia scolastica, ha coltivato l’idea di una “scuola aperta al territorio”, intorno alla quale è stata sviluppata una vivacità culturale crescente e una ricca offerta formativa che impegna gli studenti dalle ore 8:30 alle 17:30. Le attività riguardano: l’orario curricolare flessibile, il recupero e il potenziamento, l’ampliamento dell’offerta formativa (certificazione delle competenze nelle lingue straniere, corsi di informatica, sport, teatro, …). Affinché tutto questo possa realizzarsi pienamente è necessario che la scuola sia inserita nel tessuto urbano e sia ben servita dai mezzi pubblici: treni e pullman. Oltre all’area della ex fornace Catarra (ma solo in prossimità dell’attuale sede centrale) e all’area Castelli non vedo altre ubicazioni che rispondano alle esigenze della scuola. Ho saputo, invece, che il nuovo PRG, di prossima adozione, colloca il Liceo nella frazione di Voltarrosto.
Di quanto tempo necessiterà la realizzazione del nuovo edificio? I tempi dipendono da diversi fattori: volontà politica, efficacia dell’azione ammini-
strativa, capacità di reperire i fondi, efficienza nella realizzazione dell’opera. Nella
migliore delle condizioni non prima di tre-quattro anni.
Ma la costruzione del nuovo edificio non viene ancora considerata come necessaria, irrinunciabile, urgente e occasione di crescita per l’intera comunità. Il Polo Liceale, infatti, oltre alle 55 aule ordinarie e agli uffici, potrebbe rendere di-
sponibili per la città un auditorium e una grande sala convegni, una palestra, un
campo di atletica leggera e sette ambienti specializzati, quali la biblioteca e i labo-
ratori per lo studio delle scienze, della fisica, dell’informatica, delle lingue straniere,
del disegno e storia dell’arte e della musica.
Sarebbe possibile una collaborazione pubblico-privata?
Quando l’azione politica è incisiva si riescono sempre a reperire i fondi per la costruzione di nuove opere pubbliche, sebbene queste, talvolta, possano essere realizzate con il concorso dei privati, a condizione che dal programma di collaborazione ne consegua un evidente vantaggio per la collettività. Quindi anche per il nostro Liceo potrebbe essere presa in considerazione tale prassi. Si potrebbe organizzare un convegno con studenti, insegnanti, il Preside, il Co-
mune e la Provincia su questo argomento?
È un’ottima idea che si aggiunge alle tante azioni intraprese in questi anni, fino al coinvolgimento del Ministro dell’Istruzione, purtroppo senza risultati. L’anno scorso alcuni studenti di quinta classe hanno realizzato e illustrato, al Presidente e all’Assessore all’edilizia scolastica della Provincia, un progetto di massima della nuova scuola. Si potrebbe continuare il lavoro collocando l’ipotetico complesso scolastico in un’area esistente di circa dodicimila metri quadrati e presentare la proposta in un confronto pubblico.
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LA RISERVA DEL BORSACCHIO
Questo piccolo libro nasce da un’esperienza straordinaria per noi ragazze; nasce da
una lezione fuori sede alla Riserva naturale del Borsacchio. Molte di noi ignoravano
l’esistenza, sul territorio di Roseto, di un’oasi incontaminata così vasta ed incante-
vole e da subito ci siamo interessate a questo sito, ne abbiamo cercato la storia,
abbiamo voluto capire le ragioni politiche che ne ostacolano la conservazione e so-
prattutto abbiamo sentito l’urgenza di far conoscere la Riserva del Borsacchio a
tutti. ….Nella Pineta Mazzarosa, in fondo al viale di alberi, accanto ad un vecchio
casello ferroviario…chiudete gli occhi, siete appena scesi dal treno,…apriteli…ecco
cosa avreste visto verso la fine dell’800, arrivando a Roseto, ecco i profumi ed i
suoni della natura che vi avrebbero inebriati, ecco il colore dell’acqua che vi avreb-
be accolto in un bagno di paradiso! Il 24 aprile 2011 noi abbiamo avuto un appun-
tamento con la memoria , con la riscoperta della nostra identità e da allora abbia-
mo potuto sentire e capire davvero cosa sia un paesaggio e l’importanza di tutelar-
lo, ed è per questo che sentiamo l’urgenza di comunicare a tutti quanto di buono e
di bello ci sia rimasto, e che quel buono, quel bello, dobbiamo preservarlo e valo-
rizzarlo. “Uomo colto è colui che sa trovare un significato bello alle cose belle” (O-
scar Wilde).
COS’E’ UNA RISERVA NATURALE
Le aree naturali protette chiamate, oasi naturali,sono delle aree di particolare inte-
resse naturalistico o storico culturale,che rispondono a determinati criteri stabiliti
dalla legge. Un'oasi è definita come una zona di territorio istituita da un ente pub-
blico,destinata al rifugio,alla riproduzione e alla sosta della fauna selvatica,dov'è
proibita la caccia,salvo per motivi di controllo delle specie di fauna selvatica in so-
prannumero. Le riserve naturali possono essere aree terrestri, fluviali, lacustri o
marine che contengano una o più specie naturalisticamente rilevanti della fauna e
della flora e presentino uno o più ecosistemi importanti per la diversità biologica o
per la conservazione delle risorse genetiche. Le riserve naturali, sono classificate
in: paludi, torbiere, boschi, sorgenti, laghi, fenomeni geomorfologici.
E sono suddivise in tre tipologie a seconda del grado di tutela apposito:
Riserve Integrali:istituite per proteggere e conservare integralmente la natura e
l'ambiente;
Riserve Orientate:istituite al fine di sorvegliare e orientare scientificamente l'evolu-
zione della natura;
Riserve Parziali:con specifiche finalità di tipo botanico,forestale,zoologico,geologico
e biogenetico.
Libretto realizzato dalla classe CLASSE II B LICEO SOCIO-PSICO PEDAGOGI-
CO A.S. 2010/2011
Antonella Bellomo, Giulia Cantoro, Pierangela Cimorosi, Silvia Conte, Erika
De Lauretis, Ilenia De Luca, Veronica Di Gaspare, Jessica Pizii, Carmen Ra-
pagna, Roberta Romani, Elisa Sala, Marina Scarpone, Sara Sternativo.
DOCENTE REFERENTE:Prof.ssa Giorgia Settepanelli
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INDICE
Premessa
La Riserva del Borsacchio
La Riserva del Borsacchio e la sensibilità dell’uomo
Alcuni divieti nelle riserve naturali
La Riserva Naturale del Borsacchio vista da noi
Storiografia e bibliografia
PREMESSA
L' ambiente da preservare è, se possibile, ingrandire. Questa è stata l'ispirazione
sella professoressa Giorgia SettepanellI, affinché gli studenti di Roseto venissero
coinvolti nella vicenda per preservare la riserva naturale del Borscchio. Gli studenti
delle varie classi del Liceo Saffo, hanno raggiunto a piedi il parco naturale. Dopo
che tutti hanno constatato la bellezza naturale del posto, in molti sono stati gli stu-
denti che si sono posti una domanda: perché esistono divisioni nel mondo politico
per salvaguardare e ampliare una zona che sarà anche una garanzia di tutela per le
nuove generazioni?
La risposta è arrivata direttamente dalle spiegazioni della professoressa Settepanel-
li. Non ha mancato di spiegare come in tutte le cose belle ci devono essere degli
interessi inconfessabili.
In questo caso si tratta semplicemente di speculazione, cioè la visione ottusa di chi
vuole cementificare l'ultimo pezzo di macchia mediterranea rimasta lungo la costa
adriatica.
LA RISERVA DEL BORSACCHIO
Il litorale di Roseto degli Abruzzi tra il fiume Tordino e il fiume Vomano conserva
un’area importantissima dal punto di vista della biodiversità, unica ed ultima area
di rifugio per numerose specie vegetali,animali e fungine.
La necessità di conservare gli aspetti paesaggistici ed ambientali, di questa zona,
ha determinato la nascita questa area protetta. La Riserva Naturale Regionale del
Borsacchio, è stata istituita con Legge della Regione Abruzzo n. 6 dell’8 Febbraio
2005 e con il perimetro definitivamente approvato con Legge n. 34 del 1 ottobre
2007, che “… tutela formalmente l’incontaminata bellezza di un’area, quella del
Borsacchio, con i suoi aspetti di integrità della costa sabbiosa abruzzese, la pre-
senza di dune embrionali di vegetazione alofita con tratti di macchia mediterra-
nea dove si riproducono e sostano rare specie di uccelli.” I confini della Riserva
naturale regionale del Borsacchio comprendono un’area di 1100 ettari nei territori
comunali di Roseto degli Abruzzi e Giulianova. La riserva protegge uno dei rari tratti
di costa e terreni non antropizzati ed ancora liberi dal cemento e
dall’urbanizzazione incontrollata . La riserva è importante per la sua flora, la sua
vegetazione ed il paesaggio.
Le specie vegetali censite ammontano a circa 120. Sono, inoltre, state rilevate 7
comunità vegetali tipiche dei litorali sabbiosi ad esempio:
Vegetazione annua delle linee di deposito marine,
Pascoli inondati mediterranei;
Prati dunali di Malcolmietalia;
Foreste dunali di Pinus pinea o Pinus pinaster.
Solo su questa area si può trovare il Boletus martaluciae , una importante specie
di Coleottero.
Il Prof. Giovanni Pacioni dell’Università dell’Aquila a fornirci una breve descrizione
della riserva: “E’ l’unico ambiente costiero della Regione Abruzzo con la serie di ve-
getazione psammofila, dalla duna pioniera ad un retroduna consolidato con prezio-
si endemismi vegetali, anche secolari, di Leccio (Quercus ilex) e Pino d’Aleppo (Pinus
halepensis). All’interno della superficie non ancora devastata sono state rilevate
ben cinque specie di notevole importanza fitogeografica per l’estrema rarefazione
lungo la costa dell’intero Adriatico italiano: il “giglio di mare” (Pancratium mariti-
mum), la splendida Calystegia soldanella, Polygonum maritimum, Verbascum ni-
veum garganicum e Iris fetidissima. Tra gli animali presenti stabilmente si annove-
rano diversi mammiferi roditori ed insettivori e sono molti gli uccelli nidificanti, fra i
quali il Fratino, protetto dalla Direttiva 79/409 dell’Unione Europea. Pur nelle ridot-
te dimensioni l’area rappresenta una importantissima riserva di biodiversità, unico
ed ultimo rifugio per numerose specie vegetali, animali e fungine”. Anche Gianfran-
co Pirone, illustre botanico dell’Università dell’Aquila, occupandosi del Borsacchio,
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ha sottolineato: “la presenza di elementi floristici di particolare importanza fitoge-
ografica in relazione alla loro rarità e, tra i popolamenti vegetali sono meritevoli di
attenzione come il nucleo di pineta e viale di lecci a Villa Mazzarosa, i frammenti di
olmo-frassino e di pioppo bianco lungo il torrente Borsacchio, i nuclei e filari di ro-
verella della fascia collinare, la vegetazione delle sabbie litoranee. Tutti questi am-
bienti dovrebbero essere scrupolosamente conservati, anche come serbatoi di ger-
moplasma per futuri, auspicabili interventi di rinaturazione di alvei e altri habitat
del territorio comunale”.
La presenza della vita animale nella riserva è caratterizzata da numerosi uccelli le-
gati alle zone umide ad esempio il fratino, un piccolo uccello che nidifica sulla sab-
bia e che è protetto dalla Convenzione di Berna (sulla conservazione della vita sel-
vatica) e dalla Convenzione di Bonn (sulla conservazione delle specie migratorie).
Fratino.
Questo paesaggio, insomma, oltre alla sua importanza ecologica è la testimonianza
dell’aspetto storico di Roseto, è una sorta di Banca della memoria.
La lottizzazione edilizia ha compromesso alcune zone dell’area protetta, ma la ri-
serva del Borsacchio è ancora un giardino incontaminato da scoprire , da gustare
per il suo silenzio, per i suoi profumi,per la sua acqua , tutta la natura pare opporsi
alla cementificazione. E’ da più parti dimostrato che una costa ben tutelata rappre-
senta una vera risorsa naturale, da utilizzare sul piano culturale, sociale ed econo-
mico.
L’istituzione della Riserva naturale valorizza economicamente e turisticamente un
territorio, favorendo una politica turistica eco compatibile, benefica, e sostenibile.
I benefici attesi sono previsti dalla stessa legge istitutiva “…finalizzato
all’occupazione di disoccupati ed inoccupati”. Questo obiettivo sarebbe raggiungi-
bile mediante progetti di rete, su tutto il litorale adriatico, come il Corridoio Verde,
che riguarda il grande percorso nazionale ciclo-pedonale da Ravenna a Santa Maria
di Leuca. Per quanto riguarda invece una proposta operativa sul piano del turismo
compatibile nell’area protetta di Roseto, si ricorda l’idea avanzata da più parti che
prevede il ripristino e il recupero di un casello ferroviario posizionato a ridosso del-
la storica villa Devincenzi, chiamata poi Mazzarosa.
Il variopinto treno della valle che collega la costa adriatica alla valle del Sangro, po-
trebbe facilmente raggiungere la “stazione storica” di Roseto. Una fermata, nel
cuore della Riserva, come cerniera di nuovo percorso ecoturistico, per il futuro col-
legamento tra le aree protette teramane e il Parco della Costa Teatina.
LA RISERVA DEL BORSACCHIO E LA SENSIBILITA’ DELL’UOMO
(breve storia)
Nel 1998, il Dipartimento Scienze Ambientali dell’Università dell’Aquila richiedeva
un intervento di tutela del Parco Mazzarosa, individuato come Monumento Nazio-
nale, dal punto di vista paesaggistico e naturalistico. I proprietari ed il comodatario
dell’area decisero, invece, di realizzarvi attrezzature turistiche, in barba al PRG vi-
gente che la destinava a “Verde privato vincolato”.
Così gran parte del Parco venne recintata e destinata ad ospitare un camping, con
conseguenti lavori che hanno visto transitare nella pineta, mezzi meccanici, e scon-
volgere il suo prezioso ecosistema. Con il disboscamento da sud a nord del parco
sono state aperte due strade parallele in seguito asfaltate per il transito di auto e
camper.
Naturalmente sono stati danneggiati ed abbattuti alberi, l’humus del sottobosco e
la pregiata vegetazione arborea e di piccolo fusto sono stati sepolti.
77
Il 10 marzo 1999 alcuni cittadini denunciarono al Sindaco la situazione del parco,
richiedendo la sospensione dei lavori che vi si stavano svolgendo; seguirono mani-
festazioni popolari, la stampa diede eco a questa notizia e nel marzo 1999 l’allora
Sindaco On. Nicola Crisci emise tre ordinanze: n.11, 12,13 per la salvaguardia del
Parco Mazzarosa in quanto: “I provvedimenti si sono resi necessari a causa delle
irregolarità rilevate a seguito dell’accertamento compiuto”.
Nell’Ordinanza n.11 si ordinava agli eredi Devincenzi (Mazzarosa, Cenami, Mac
Neil, Placidi) proprietari del parco e al proprietario del camping Sig. Ciutti di rimuo-
vere i cumuli di sabbia all’interno dell’area e di ripristinare lo stato originario dei
luoghi entro 90 giorni.
Nell’ordinanza n. 12, ordinava al proprietario del Camping di sospendere i lavori
intrapresi senza concessione edilizia.
Nell’ordinanza n. 13, si ordinava di sospendere i lavori di ampliamento del centro
turistico consistenti in costruzioni di bungalows in assenza della Concessione Edili-
zia.
Ma tutto ciò venne disatteso e non ebbe nessun seguito. Arriviamo al 2001, ordi-
nanza n. 29, nella quale si ordina di rimuovere 33 box in pannelli termici, su ruote,
collegati alla rete fognante, idrica ed elettrica, con destinazione turistica ricettiva,
opere tra l’altro eseguite senza concessione edilizia, e di ripristinare lo stato origi-
nario dei luoghi, entro e non oltre 90 giorni dalla notifica del provvedimento; alla
fine di luglio 2002, la Forestale di Roseto faceva sgomberare e metteva sotto se-
questro alcuni dei 33 box parcheggiati nel Parco Mazzarosa; intanto nel 2007, ve-
nivano venduti la ”casa verde” degli eredi Migliorati ed appezzamenti di terreno di
oltre 7 ettari nell’area della Riserva Naturale Borsacchio, a una Immobiliare, per un
importo totale di Euro 1.280.180. Successivamente, a seguito del rigetto da parte
del Comune, di un’istanza per la realizzazione di un complesso turistico,
l’immobiliare inviava al TAR de L’Aquila, la “domanda di risarcimento del dan-
no…nella misura, comunque non inferiore ad Euro 3.500.000 …”; nel 2008 veniva
alla luce un sottopasso ferroviario, progettato pedonale e realizzato carrabile, che
collegava il villaggio turistico Lido d’Abruzzo con un terreno antistante dello stesso
proprietario, sito tra la ferrovia e la S.S. 16 (che doveva diventare un parcheggio di
400 posti auto); seguono denunce alla Procura della Repubblica di Teramo, da par-
te di partiti politici, associazioni ambientaliste e privati cittadini.
Nel 2009 sottopasso e parcheggio vengono sequestrati dalla Forestale e dalla Poli-
zia Municipale, su ordine della Magistratura. Nel 2010 venivano rinviati a giudizio,
a vario titolo, il proprietario del camping, il progettista delle opere abusive, i due
titolari della ditta esecutrice dei lavori, il dirigente dell’ufficio tecnico comunale e
due dipendenti del medesimo settore;
2009, il Corpo Forestale dello Stato poneva sotto sequestro una costruzione di due
piani all’interno del villaggio turistico Lido d’Abruzzo, costruzione difforme rispetto
alle autorizzazioni comunali ed in violazione delle norme in materia urbanistico-
edilizie e delle aree protette.
Alla luce di tutto ciò è nutile sottolineare la grave ferita inferta al sottobosco e alla
vegetazione dell’area. Abbiamo già precisato come la Riserva del Borsacchio pre-
senti un habitat a carattere residuale, in via di scomparsa, che quindi va protetti in
modo rigoroso, per le sue potenzialità biologiche.
Sempre nel 2008, WWF, ITALIA NOSTRA E il COMITATO RISERVA BORSACCHIO scri-
vevano al Presidente regionale e ai consiglieri regionali abruzzesi , che per la quinta
volta si sarebbero dovuti pronunciare su una proposta di riperimetrazione della
Riserva Naturale Regionale Guidata del Borsacchio pur avendone sempre ricono-
sciuto logicità e ragionevolezza sia in termini tecnici che in termini scientifici.
“ECC.MI CONSIGLIERI REGIONALI ABRUZZESI,
Sarete chiamati a pronunciarvi sull’ennesima proposta di riperimetrazione della Ri-
serva Naturale Regionale Guidata del Borsacchio. E ragionevolmente temiamo che
questa di oggi possa essere una decisione senza ritorno. È la quinta volta che il Con-
siglio Regionale torna ad occuparsi dell’area naturale protetta del Borsacchio, sul
cui perimetro si è finora pronunciato ben quattro volte, senza mai apportarvi so-
stanziali modifiche, avendone sempre riconosciuto logicità e ragionevolezza sia in
termini tecnici che in termini scientifici.
La Riserva del Borsacchio nacque, infatti, con legge regionale 8 febbraio 2005 n. 6,
al termine di un iter lungo e travagliato. Con successiva legge 3 maggio 2006 n. 11,
la Regione Abruzzo corresse il refuso presente nella legge istitutiva. Con legge 9 a-
gosto 2007 n. 27, il Consiglio Regionale approvò un emendamento a firma dei con-
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siglieri regionali Boschetti e Cesaroni, che consentiva, nelle more dell’approvazione
del PAN, la realizzazione di tutti quegli interventi previsti dagli strumenti urbanistici
vigenti e, in particolar modo, di un megavillaggio turistico all’interno della Riserva.
Con la legge 1° ottobre 2007 n. 34, l’emendamento Boschetti-Cesaroni venne giu-
stamente superato ed i confini della Riserva ricevettero la quarta conferma legisla-
tiva.
Al lodevole “interventismo normativo” del Consiglio Regionale non ha finora fatto
riscontro un eguale impegno di coloro che alle leggi regionali istitutive della Riserva
avrebbero dovuto garantire applicazione. I Comuni di Giulianova e Roseto degli A-
bruzzi, infatti, nei cui territori la Riserva ricade, nonostante i ristretti termini norma-
tivi (90 giorni), non hanno fatto nulla di quanto avrebbero dovuto e cioè:
• non hanno provveduto alla tabellazione dell’area;
• non hanno prediposto il piano di sviluppo sociale ed economico dell’area attraver-
so il progetto pilota di gestione finalizzato all’occupazione di disoccupati ed inoccu-
pati;
• non hanno nominato l’organo di gestione.
L’unica cosa che il Comune di Roseto degli Abruzzi è riuscito a fare è stata la predi-
sposizione di un Piano di Assetto Naturalistico della Riserva, costato ben 230.000
euro (cifra mai pagata per nessun
altro piano delle riserve abruzzesi, quasi cinque volte di più delle tariffe ordinarie),
contenente la possibilità di realizzare nuovi insediamenti abitativi su una superficie
di 50.000 metri quadrati: una previsione assolutamente illegittima ed insensata,
tanto che lo stesso Comune non è riuscito a far adottare il progetto di PAN in consi-
glio comunale.
Di fronte all’inerzia delle amministrazioni dei due Comuni, la Regione Abruzzo, il 27
novembre 2008, su richiesta del Comitato Cittadino per la Riserva Naturale Regio-
nale del Borsacchio e delle Associazioni ambientaliste, ha commissariato le ammini-
strazioni dei due comuni assegnandone i compiti all’Amministrazione Provinciale di
Teramo.
Ma la situazione non è purtroppo cambiata: dal mese di novembre 2008, la Provin-
cia di Teramo non ha fatto proprio nulla e la Riserva Naturale è rimasta in una si-
tuazione di stallo che le ha impedito di diventare, come tante altre aree protette
regionali, strumento di sviluppo economico, sociale e turistico oltre che di conserva-
zione ambientale.
La Riserva del Borsacchio tutela, come meglio specificato nell’allegata relazione del
Dipartimento di Scienze Ambientali dell’Università degli Studi dell’Aquila, uno degli
ambienti più aggrediti d’Abruzzo ed in particolare del teramano: quello costiero.
Tra Martinsicuro e Silvi sono ormai pochissime le aree rimaste prive di costruzioni.
Le Istituzioni abruzzesi non sono state finora in grado di tutelare la natura del no-
stro litorale, ad esclusione di piccolissimi tratti che sono sfuggiti alla cementifica-
zione. Tra questi vi è quello della Riserva Naturale del Borsacchio.
Di fronte a questa situazione, cosa ci si aspetterebbe dal Consiglio Regionale che
decise anni fa di istituire l’area naturale protetta? Cosa dovrebbe aspettarsi la Col-
lettività abruzzese che ha visto, anche recentemente, i danni provocati da
un’urbanizzazione selvaggia che non sembra risparmiare nessun’area rimasta libe-
ra?
A nostro parere il Consiglio Regionale dovrebbe assumersi la responsabilità di chia-
rire una volta per tutte che quest’area va tutelata. E dovrebbe confermare quanto
ha già espresso, all’unanimità o con larghe maggioranze sempre bipartisan, nei
precedenti interventi legislativi.
E invece, Ecc.mi Consiglieri Regionali, vi trovate oggi a discutere, per l’ennesima vol-
ta, su pressione di pochi interessi particolari, di modifiche al perimetro dell’oasi na-
turale, per escluderne quelle aree di maggiore interesse edificatorio, proponendosi
in contropartita porzioni di territorio caratterizzate da calanchi sui quali, come è
noto, è impossibile costruire alcunché.
Si sostiene, da parte di chi propone la riperimetrazione, che essa servirebbe a ga-
rantire la realizzazione del contratto di quartiere dell’Annunziata nel Comune di
Giulianova.
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È falso! Lo stesso Piano di Assetto Naturalistico, predisposto come detto al costo di
230.000 euro e mai adottato, nelle sue norme tecniche di attuazione, fa salvi gli
strumenti urbanistici vigenti, ed espressamente il contratto di quartiere
dell’Annunziata. Invece di riperimetrare la Riserva sarebbe sufficiente apportare
pochissime modifiche al progetto di PAN, stralciandone quella parte illegittima che
pretenderebbe di realizzare nuovi insediamenti abitativi su 50.000 metri quadrati di
superficie, approvandone poi tutto il resto.
Ci vediamo costretti pertanto a ribadire quanto espresso nel corso dell’audizione
tenutasi presso la Seconda Commissione Consiliare Permanente sull’inaccettabilità
di modifiche ai confini della Riserva, invitando gli Ecc.mi Consiglieri Regionali Abruz-
zesi a votare NO alla proposta odierna, inerente l’area protetta del Borsacchio, per-
ché tale proposta:
• escluderebbe le aree di maggior pregio naturalistico che hanno costituito la ra-
gione stessa dell’istituzione della riserva;
• escluderebbe aree sulle quali è in atto presso il Tribunale di Teramo un procedi-
mento penale (n. 4588/08) per abusivismo edilizio, intervenendo ed interferendo
con l’attività giudiziaria in corso;
• butterebbe via i 230.000 euro della Collettività spesi per il Piano di Assetto Natu-
ralistico, in quanto sarebbe necessario procedere alla predisposizione di un nuovo
progetto, venendosi a modificare il perimetro della Riserva in maniera sostanziale;
• escluderebbe la foce del Fiume Tordino che deve essere invece tutelata e salva-
guardata;
• escluderebbe la foce del torrente Borsacchio, col risultato di creare la prima area
protetta al mondo che non contiene al suo interno l’oggetto della sua tutela;
• continuerebbe a differire la concreta applicazione di leggi che il Consiglio stesso
ha approvato e la cittadinanza attende;
• aprirebbe la strada ad ulteriori modifiche del perimetro della Riserva perché, se
ottenessero soddisfazione le ingiuste e pretestuose richieste di qualcuno, ciò costi-
tuirebbe un pericolosissimo precedente per tutti ed imporrebbe ulteriori concessioni
con l’ineluttabile cancellazione dell’area naturale protetta.
L’intera Collettività Abruzzese attende con speranza e preoccupazione di conoscere
le Vostre odierne decisioni. Le generazioni future le giudicheranno”.
Il 7 maggio 2011 il WWF invitava le forze politiche rosetane a firmare un impegno a
tutela della Riserva: “Ritengo che la Riserva Naturale Regionale Guidata del Borsac-
chio costituisca un’importante risorsa di crescita ambientale, sociale, turistica ed
economica del territorio cittadino e mi impegno a respingere ogni iniziativa volta a
limitarla o ad abrogarla.
È ben noto infatti che l’esistenza di un’area protetta garantisce al territorio ed alla
sua popolazione migliori opportunità di crescita civile, ambientale ed economica.
Mi impegno pertanto a dare concreta attuazione alla Riserva Naturale del Borsac-
chio, sollecitando la nomina del suo organo di gestione e l’approvazione di un piano
di assetto naturalistico (PAN) degno di questo nome.
Mi impegno inoltre a realizzare, con priorità assoluta ed in stretta economia, il col-
legamento ciclabile tra i comuni di Roseto degli Abruzzi, Giulianova e Pineto, che è
indispensabile al completamento del Corridoio Ciclabile Adriatico, al fine di pro-
muovere lo sviluppo della mobilità sostenibile e del cicloturismo”. Solo tre forze po-
litiche rosetane hanno firmato questo impegno.
ALCUNI DIVIETI NELLE RISERVE NATURALI
a) l'apertura di nuove strade e la realizzazione di costruzioni ed infrastrutture in
genere;
b) l'insediamento di attività produttive di qualsiasi carattere e l'ampliamento di
quelle esistenti;
c) il mutamento del tipo di colture;
d) gli interventi di bonifica e le manutenzioni di qualsiasi tipo di impianto, tranne
quelle idrauliche operate dal Consorzio di Bonifica;
e) l'insediamento dei campeggi liberi e organizzati, insediamenti turistici o abitativi
di qualsiasi tipo;
f) l'asportazione e la raccolta di flora spontanea, compresa quella fungina;
g) l'introduzione di specie di animali e vegetali estranee, tranne quelle previste e-
ventualmente nei Piani di intervento territoriali delle Riserve;
h) la caccia e la pesca;
i) la circolazione dei veicoli a motore;
j) la raccolta di chiocciole;
k) l'accesso ed il transito non autorizzato;
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l) l'accensione di fuochi all'aperto;
m) l'abbandono di rifiuti;
n) provocare suoni, rumori, schiamazzi, esplosioni, l'accensione di luci, organizzare
manifestazioni che possano risultare di disturbo alla quiete dell'ambiente;
o) la navigazione con qualsiasi tipo di natante;
p) l'apertura di cave e miniere;
q) il pascolo;
r) l'introduzione di armi, esplosivi o qualsiasi strumento di cattura di animali;
s) la caccia fotografica col capanno e le riprese cinematografiche non autorizzate.
LA RISERVA NATURALE DEL BORSACCHIO VISTA DA NOI
La Riserva del Borsacchio fa discutere divide le forze politiche, muove i vertici
dell’Esecutivo regionale ma, alla fine, rappresenta per tutti, soprattutto per noi fu-
ture generazioni, un “polmone verde” da tutelare e difendere ad ogni costo, un
bene che non è ancora abbastanza apprezzato e che è foriero di innumerevoli ri-
sorse. Un piccolo angolo di paradiso aggredito dal cemento che piano piano piano
pare sovrastarlo, ogni giorno, spazi verdi che passano così, inosservati ma, alla fi-
ne, mai abbastanza rimpianti!
Noi, studenti del liceo Saffo ( le classi II A e B del Liceo Pedagogico, la classe II A del
Liceo linguistico, e la classe I D del Liceo Scientifico) abbiamo deciso di visitare la
riserva del Borsacchio, perché aiutati e sensibilizzati dalla Prof.ssa Giorgia Settepa-
nelli. Abbiamo realizzato un video e fatto un’intervista al direttore della Riserva Na-
turale dei Calanchi di Atri, dott. Adriano De Ascentiis, che ci ha mostrato e fatto co-
noscere, le bellezze e le risorse della riserva del “Borsacchio”.
Durante la nostra visita, all’ultimo tratto di costa non antropizzata del nostro terri-
torio, abbiamo potuto osservare i rifiuti che ricoprono gli spazi verdi e la spiaggia, e
che impediscono la crescita della flora e della fauna. Rifiuti creati dall’uomo e
dall’uomo stesso lì abbandonati, ed abbiamo potuto sentire profondamente la ge-
nerosità della natura dalla quale prendiamo molto e che è lì per noi con la sua om-
bra, la pace, la serenità, la spensieratezza e dona tutto così generosamente pro-
prio a noi che la castighiamo in questo modo. Piacerebbe a tutti passare una gior-
nata distesi sulla battigia, con il sole che si specchia nel mare, assaporando ed a-
scoltando la pace intorno, respirando aria pulita, senza smog, senza inquinamento
acustico e tutto ciò noi lo mortifichiamo ogni giorno, ogni volta, in ogni piccolo ge-
sto: una carta buttata a terra per un cestino troppo lontano dal nostro braccio, ad
esempio. È questo il mondo che ci volete lasciare? E questo che noi vogliamo per i
nostri figli?
Una lezione fuori sede alla Riserva naturale del Borsacchio, un’ esperienza che vor-
remmo ripetere, un’esperienza che abbiamo voluto condividere perché pensiamo
che solo mantenendo un’attenzione viva, su questo bellissimo sito, e sull’ecologia
si potrà evitare che tentazioni speculative possano diventare realtà.
Questa per noi non è stata solo un’ esperienza da ricordare ma, un insegnamento
morale da testimoniare.
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La scuola conosce
Stage didattici
Viaggi di istruzione e visite guidate
Scambi culturali
Valutazione e promozione dello studio
Certificazioni linguistiche
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STAGE DIDATTICO-EDUCATIVO CLASSI IV A , IV B, V A LICEO SOCIO-PSICO-PEDAGOGICO
DOCENTE REFERENTE: Prof.ssa Maria Luigia Isola
RELAZIONE
Lo stage didattico-educativo, pianificato per le classi IV A, IV B, V A del Liceo socio-
psico-pedagogico e inserito nel P.O.F., è stato attivato presso la scuola elementare
“D’Annunzio” di Roseto degli Abruzzi.
La sensibilizzazione degli alunni attraverso la presentazione dei nuclei fondamentali
dei programmi della scuola elementare è passata in orario curriculare. Sempre in
preparazione dello stage sono stati richiamati precisi contenuti di sociologia e psi-
cologia e si è quindi passati alla redazione di una scheda di osservazione che potes-
se essere utilizzata, nel corso dell’esperienza, per la registrazione dei dati soggettivi
e oggettivi.
L’ordinaria attività didattica è stata sospesa per la classe quinta, dal 10 al 13 genna-
io 2011, e per le classi quarte, dal 14 al 18 gennaio 2011, e gli studenti, previa auto-
rizzazione delle famiglie, hanno svolto l’attività presso la Scuola Elementare, divisi
in gruppi, ognuno dei quali ha lavorato in una precisa classe per tutta la durata
dell’esperienza.
Gli studenti sono stati accolti all’interno dei gruppi-classe e hanno stabilito subito
significative relazioni con i docenti e con gli alunni. Hanno collaborato con le inse-
gnanti e hanno avuto modo di preparare e presentare autonomamente delle mi-
cro-unità di apprendimento. La frequenza è risultata assidua e regolare e tutti gli
studenti hanno partecipato con estrema serietà all’esperienza, dimostrando note-
voli competenze specifiche e relazionali.
A conclusione del lavoro è stata avviata una riflessione, è stata redatta una scheda-
guida ed è stata prodotta una relazione da parte di ogni singolo studente.
Il bilancio dell’esperienza di stage è sicuramente positivo e le finalità fissate nel
progetto sono state raggiunte. Tale attività ha infatti contribuito a incrementare le
relazioni significative con le istituzioni scolastiche del territorio, ha favorito il tra-
sferimento e l’affinamento delle specifiche conoscenze, competenze e abilità ac-
quisite dagli studenti e, soprattutto, ha incentivato negli alunni una gestione re-
sponsabile delle proprie risorse umane e culturali.
Secondo quanto concordato in sede di riunioni dei Gruppi di Indirizzo, per
l’eventuale progetto del prossimo anno, si coinvolgeranno solo le classi quarte del
Liceo socio-psico-pedagogico.
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LICEO DELLE SCIENZE SOCIALI CLASSE 2^ A SCIENZE SOCIALI
UNITA’ INTERDISCIPLINARE
PROGETTO AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA
PROGETTO PREVENZIONE E RECUPERO DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA
GLI EFFETTI INQUIETANTI DELL’INFLUENZA SOCIALE
“Si crede stupidamente che un atto criminale per qualche ragione debba es-
sere maggiormente pensato e voluto rispetto ad un atto innocuo. In realtà
non c’è differenza. I gesti conoscono un’elasticità che i giudizi etici ignora-
no.” Roberto Saviano, Gomorra, Mondadori
OGGETTO
• UNITA’ INTERDISCIPLINARE COMPRESENZA SCIENZE SOCIALI - LINGUAGGI NON VERBALI MULTIMEDIALI
• PROGETTO AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA
• PROGETTO PREVENZIONE E RECUPERO DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA
FINALITA’
• Incrementare la capacità di riflessione sull’esperienza
• Incrementare la consapevolezza rispetto alla conoscenza del sé, dell’altro e delle dinamiche relative all’influenza sociale
• Incrementare la capacità di approccio alla realtà e all’altro il più possibile libero rispetto ai luoghi comuni e alle reazioni immediate
• Incrementare la capacità di fruizione di un’opera cinematografica dal pun-to di vista tecnico-tecnologico e dal punto di vista critico-estetico
• Favorire l’affinamento del gusto e della capacità di giudizio attraverso l’indagine analitica di film e la realizzazione finale di un cortometraggio
• Favorire il trasferimento delle specifiche conoscenze e competenze acqui-site
• Incentivare la gestione responsabile delle proprie risorse umane e culturali in un compito operativo
• Incrementare la capacità di condividere con l’altro un progetto di lavoro e di collaborare per il raggiungimento degli obiettivi concordati
OBIETTIVI
• Conoscere gli effetti dell’influenza sociale sul comportamento individuale, secondo la visione delle teorie dell’apprendimento sociale e della psicolo-gia sociale
• Conoscere in particolare gli effetti dell’influenza sociale sul comporta-mento aggressivo
• Conoscere la grammatica del linguaggio cinematografico in tutte le sue componenti
• Saper applicare le conoscenze acquisite nell’analisi di situazioni concrete
• Saper applicare le conoscenze acquisite nell’analisi di una opera cinema-tografica e/o di un’opera letteraria
• Saper utilizzare le tecnologie relative alla registrazione audiovisiva
SEQUENZE OPERATIVE
• Sensibilizzazione degli studenti rispetto alle tematiche relative agli effetti della influenza sociale
• Lezioni e laboratori per l’acquisizione delle conoscenze e delle competen-ze specifiche
• Lettura e analisi di fonti letterarie e di una o più opere cinematografiche significative in relazione alla tematica degli effetti inquietanti dell’influenza sociale
• Redazione di relazioni individuali da parte degli studenti
• Ideazione e realizzazione di un cortometraggio
SOGGETTI COINVOLTI
• Docenti referenti: prof. Donato Di Pasquale, prof.ssa Isola Maria Luigia
• Studenti della classe II A del Liceo delle Scienze Sociali
TEMPI
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• Le prime sequenze saranno attuate in orario curriculare, in particolare durante le ore di compresenza Scienze sociali / Linguaggi non verbali mul-timediali
• La realizzazione del cortometraggio sarà attuata in orario pomeridiano nei mesi di aprile-maggio.
RELAZIONE FINALE
l progetto “Gli effetti inquietanti dell’influenza sociale” è stato realizzato in orario
curriculare, nelle ore di compresenza Linguaggi non verbali multimediali e Scienze
sociali, e nelle sei ore di attività pomeridiane espressamente previste.
Gli studenti sono stati inizialmente sensibilizzati attraverso la riflessione sulle tipo-
logie fondamentali di conoscenza del sé, della realtà sociale e di intergruppo (opi-
nioni, atteggiamenti, valori, pregiudizio, stereotipo, distanza sociale),
sull’aggressività, sugli effetti dell’influenza sociale, a partire dall’esperimento e dal
testo di Zimbardo L’effetto Lucifero, e sulla grammatica del linguaggio cinematogra-
fico in tutte le sue componenti.
Inoltre per incrementare la consapevolezza rispetto alla tematica dell’influenza
sociale è stata proposta la lettura di articoli e di passi di opere letterarie e la visione
dei seguenti film: Gomorra; L’esperimento; Full metal racket; The Truman show; si è
proceduto quindi ad una analisi guidata e puntuale delle tecniche e dei contenuti
delle opere cinematografiche, al fine di favorire l’affinamento e il trasferimento
delle specifiche conoscenze e competenze acquisite. I risultati di tale lavoro sono
stati verificati attraverso un questionario e sono stati registrati per la valutazione
quadrimestrale per entrambe le discipline coinvolte.
Di seguito gli studenti hanno iniziato a collaborare fattivamente per la realizzazione
di un cortometraggio attraverso i quali è passata la loro autonoma capacità ideati-
va, creativa e operativa.
Il bilancio di tale percorso educativo-didattico è da ritenersi estremamente positi-
vo; gli studenti hanno sicuramente incrementato la consapevolezza rispetto alla
conoscenza del sé e dell’altro e hanno avuto modo di riflettere su quanto lavoro
cognitivo ed emotivo bisogna fare per realizzare un approccio alla realtà e all’altro
il più possibile libero rispetto ai luoghi comuni e alle reazioni immediate. Gli stu-
denti hanno inoltre acquisito conoscenze e competenze specifiche rispetto alla re-
altà socio-culturale dei media e conseguentemente hanno affinato la loro capacità
di fruire in modo più intelligente dei messaggi mediatici e di utilizzare le tecnologie
in modo creativo.
Infine, riguardo agli aspetti relazionali, gli alunni hanno dimostrato di saper condi-
videre un progetto di lavoro e di saper collaborare per il raggiungimento degli o-
biettivi concordati.
Secondo il giudizio dei docenti referenti, il percorso realizzato, insieme con quello
della IV A, presenta tre requisiti fondamentali: perfetta aderenza rispetto alla spe-
cificità dell’indirizzo del liceo delle Scienze sociali, utilizzo di modalità didattiche
innovative che permettono agli studenti di essere protagonisti attivi del loro ap-
prendimento, realizzazione di prodotti oggettivamente valutabili. Alla luce di que-
ste considerazioni, è auspicabile che in un prossimo futuro si possano progettare e
realizzare attività stabili di laboratorio multimediale.
Prof. Donato Di Pasquale
Prof.ssa Maria Luigia Isola
85
Visite guidate
CLASSE INDIRIZZO VISITA GUIDATA
DATA DOCENTE REFERENTE
DOCENTE ACCOMPAGNATORE
2 A
SCIENTIFICO Sospese
2 B
SCIENTIFICO Ercolano
Vedi 5AGinnasio
Corradi P. Coccagna F.
2 C
SCIENTIFICO Ostia Alba F. Ravenna
Marzo Modestini A. Modestini A.
2 D
SCIENTIFICO Ostia Marzo Modestini A. Silenzi A.
2 A
SCIENZE SOCIALI
Assisi/ Gubbio Roma
Febbraio Marzo
Di Filippo P. Di Gaetano B.
Faraone L. Di Gaetano B.
2 B
SCIENZE SOCIALI
Assisi/ Gubbio
Febbraio Di Filippo P.
Di Filippo P.
2 A
PEDAGOGICO Assisi/ Gubbio
Febbraio Di Filippo P.
Settepanelli G.
2 B
PEDAGOGICO
Assisi/ Gubbio Ravenna Roma P.
Febbraio Di Filippo P. Faraone L.
Faraone L.
2 A
LINGUISTICO
Frasassi Roma
Marzo Marzo
De Lauretis A.M. Di Gaetano B.
Maggitti C. Pitassi L.
2 B
LINGUISTICO
Napoli Aprile Martella G.
Faraone L.
5A
GINNASIO
Roma Ravenna Ostia Ercolano
Dicembre “ “ Vedi 2Bsc.
Corradi P. Corradi P. Corradi P. Corradi P.
Corradi P. Corradi P. Corradi P. Corradi P.
5 B GINNASIO
Abruzzo Roma
“
Corradi P.
1 A
CLASSICO N.O.
Frasassi Napoli
Marzo Aprile
De Lauretis A.M. Martella G.
De Lauretis A.M. Gagliano V.
Viaggi di istruzione Periodo Classi coinvolte Vienna-Praga
4-9-aprile 2011
5°B scientifico 3°A/B classico 5°A s.sociali
Venezia –Ferrara 5-7 aprile 2011 4°B 4°C scientifico
Verona- Mantova -Padova –Ferrara
6-9 aprile 2011 1°A 2°A classico 4°A scientifico
Siena -Firenze-San Gimigna-no-Monteriggioni-Volterra
“ 3° A/ B / C / D scientifico 3° B pedagogico
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Scambio cuturale Italia – Germania
Prima parte. Dal 21al 30 marzo 2011, 24 alunni delle classi 3A e 3B Linguistico (ac-
compagnati dalle Prof.sse Kunz e Sulpizi), si sono recati a Monaco di Baviera, ospiti
di famiglie di alunni dell’Istituto Karlsgymnasium Monaco di Baviera.
CLASSE
INDIRIZZO VISITA GUI-DATA
DATA DOCENTE REFERENTE
DOCENTE ACCOMPAGNATORE
1 A
SCIENTIFICO Napoli Aprile Martella G.
Delle Monache A.
1 B
SCIENTIFICO Napoli Frasassi
Aprile Marzo
Martella G. De Lauretis A.M.
Ippoliti G.
1 C
SCIENTIFICO Napoli Campli
Aprile Marzo
Martella G. Martella G.
Geslao F. Geslao F.
1 D
SCIENTIFICO Frasassi
Marzo
De Lauretis A.M.
Trasarti M.G.
1 A
ECONOMICO SO-CIALE
Roma Marzo Di Gaetano B. Tavoni C.
1 A
S.UMANE Urbino Perugia/ Assisi
Aprile Marzo
Settepanelli G. Garambois M. Corradi M.
1 B
S.UMANE Urbino Perugia/ Assisi
Aprile Marzo
Settepanelli G. Tosques F. Isola M.L.
1 A
LINGUISTICO
Campli Napoli
Marzo Aprile
Martella G. Martella G.
Martella G. Martella G.
1 B
LINGUISTICO
Campli Napoli
Marzo Aprile
Martella G. Martella G.
Martella G.Marini G. Maggitti C. Foucaud C.
87
Seconda parte. Lunedì 09 maggio 2011 il gruppo di alunni tedeschi, accompagnati
da due loro insegnanti, è arrivato a Roseto e sono stati accolti dai loro partner ita-
liani e dalle loro famiglie.
Valutazione e promozione dello studio
Dalle relazioni finali 2009/10- 2010/11 della prof.ssa Claudia Ettorre
FUNZIONE STRUMENTALE RELATIVA ALL'AREA 2:
QUALITA’ DEI SERVIZI, COMUNICAZIONE INTERNA, VALUTAZIONE, PROMOZIONE
DEL SUCCESSO FORMATIVO E PREVENZIONE DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA.
Il Liceo “Saffo” di Roseto degli Abruzzi con cinque indirizzi di studio (classico, scien-
tifico, linguistico, pedagogico e scienze sociali), ha un ampio bacino d’utenza che
comprende, oltre al territorio della Costa Sud 2 (Roseto, Notaresco e Morro D’Oro),
anche l’area costiera da Alba Adriatica a Silvi e quella collinare fino a Villa Vomano.
L’istituzione scolastica nel nostro territorio è sempre più chiamata ad affrontare
sistemi culturali, simbolici e linguistici differenti e a dover far convivere tali diversi-
tà all’interno di uno stesso ambiente educativo.
Gli indicatori di crisi dell’istruzione sfuggono in parte anche alla dimensione “quali-
tà” in quanto rivelano la fatica della scuola nel cogliere le nuove dimensioni cogni-
tive quali l’operatività, la progettualità, la soggettività, la capacità di provocare
“passioni razionali”.
Nei risultati dell’anno scolastico 2009/10 si è ripresentato nella scuola un fenome-
no simile a quello che in economia si definisce “polarizzazione della ricchezza” per
cui sono aumentati contemporaneamente sia i livelli di eccellenza (26% nei risul-
tati degli esami di stato) che quelli di insuccesso. Non sempre si riesce a legare in
una trama di senso i processi messi in atto e misurare il reale impatto sociale della
scuola. In economia si discute spesso di trade off tra efficienza ed equità; nella
88
scuola non si può certo voler migliorare l'efficienza senza coniugare tale azione con
la finalità di fornire opportunità formative equivalenti. "Una politica che migliora
l’efficienza spesso promuove l’ineguaglianza” (James J. Heckman, Investire nei no-
stri giovani).
Le rilevazioni effettuate (in allegato) in tale sede hanno fatto riscontrare un indice
d’insuccesso più elevato soprattutto nelle classi del biennio dei vari indirizzi liceali.
L'altro ricorrente disturbo è quello per cui, purtroppo, la scuola stenta ad essere
efficace proprio nei casi in cui il contesto extrascolastico non è in grado di favorire
lo sviluppo culturale dell’allievo. La difficoltà nel conseguire il successo formativo
ha assunto a volte la fisionomia del disagio facendo riscontrare tassi di sospensione
del giudizio anche del 69,2% (in una terza classe). Si tenta una lettura in chiave sco-
lastica dei dati ma si avverte con immediatezza che la stessa rimanda continua-
mente ad una visione allargata, ad un contesto sempre più condizionante.
Nella tabella allegata (Confronti esiti 4 anni agosto 2011) relativa al confronto del
numero dei non ammessi (ripetenti) e con giudizio sospeso nonché dei relativi tassi
riferiti agli ultimi quattro anni, si riscontra un abbassamento degli indici nel
2009/2010 rispetto all’anno precedente pur sempre restando su valori superiori
rispetto all'anno 2007/08, ad eccezione del numero di studenti con giudizio sospe-
so nel 2° anno che invece è aumentato. Dopo l’impennata degli indici registrata
nell'anno 2008/2009, già in quello successivo si può riscontrare un miglioramento
degli esiti e una globale riduzione dell’insuccesso.
Nella tabella allegata sopracitata, relativa al confronto del numero dei non ammes-
si (ripetenti) e con giudizio sospeso, nonché dei relativi tassi riferiti agli ultimi quat-
tro anni, si riscontra un notevole abbassamento degli indici nell'a.s. 2010/2011 ri-
spetto agli anni precedenti per il tasso di ripetenza e per il tasso di sospensione del
giudizio nelle classi quarte. Vi è invece un aumento del tasso di sospensione del
giudizio per le classi prime, seconde e terze e quindi del tasso di sospensione del
giudizio globale che è del 28,1% In tali comparazioni bisogna mettere in evidenza
che negli ultimi tre anni è cambiata la normativa relativa al recupero del debito
che, non potendo essere sanato negli anni successivi, determina la sospensione del
giudizio. E' rilevante il calo del numero dei non ammessi e nonostante quello più
cospicuo degli studenti con giudizio sospeso si può riscontrare un globale miglio-
ramento degli esiti.
In modo più dettagliato possiamo rilevare (in allegato) che l’indice d’insuccesso
nell'anno scolastico 2009/2010 (abbandoni, trasferimenti, non ammessi alla classe
successiva ) è risultato superiore al 30% nelle classi del biennio dei vari licei, in par-
ticolare il dato si riscontra negli indirizzi linguistico, pedagogico, scienze sociali. In
alcune classi anche del triennio il tasso raggiunge punte massime come nel caso
delle scienze sociali (40,90% , 35,3% biennio) e del pedagogico (31,6%, 46,4% bien-
nio) e di classi in generale particolarmente numerose. Il tasso di sospensione del
giudizio raggiunge punte massime del 68,8% nel pedagogico, 45,5% nelle scienze
sociali e del 46,2% nel biennio scientifico. Negli scrutini di agosto dello stesso a. s.
considerando tutti gli indirizzi vi è stato un tasso di bocciatura pari al 22%.
Dalle rilevazione effettuate (in allegato) nell'anno scolastico 2010/11, l’indice
d’insuccesso (abbandoni, trasferimenti, non ammessi alla classe successiva ) è ri-
sultato superiore nelle classi del biennio dei vari licei, il dato si riscontra in tutti gli
indirizzi. In alcune classi anche del triennio il tasso raggiunge punte elevate come
nel caso delle scienze sociali (26,7% , 19,4% biennio) e di classi particolarmente
numerose. Il tasso di sospensione del giudizio è aumentato significativamente, rag-
giunge punte massime del 69,2% nelle scienze umane ad indirizzo economico-
sociale, ma risulta con valori elevati anche negli altri indirizzi, 59,1% nel pedagogi-
co- scienze umane, 52,4% nello scientifico, 46,2% nel linguistico e 40,0% nel bien-
89
nio del Classico. Dai confronti con gli altri anni (in allegato) si evidenzia un positivo
calo del tasso di ripetenza ma un aumento quasi generalizzato del tasso di sospen-
sione del giudizio sia nell'analisi per indirizzi di studio che per anni di corso.
Di particolare rilevanza è stato il risultato degli esami di Stato che nell'anno scola-
stico 2010/11 (tabella in allegato) ha fatto registrare la totale assenza di esiti nega-
tivi e il diffuso successo nei vari indirizzi, con punte del 28,57% di diplomati con la
votazione 100 in una classe del Classico e del 33,33% di voti nella fascia 91-99 in
una classe dello Scientifico.
Il lavoro di ricerca, studio e misurazione degli indicatori quantitativi e qualitativi re-
lativi all’attività scolastica nel suo insieme ha permesso di realizzare con successo
una progettazione documentata e ben motivata per la richiesta di fondi riservati,
dalla direzione regionale, alle attività d’inserimento degli alunni stranieri e di pre-
venzione e recupero della dispersione scolastica. Il percorso didattico-educativo
progettato è emerso dalle seguenti riflessioni:
" Sapere e non far uso di ciò che si sa è peggio di ignorare" Alain (Émile Auguste
Chartier).
Il SAPER AGIRE richiede la mobilitazione e l'utilizzo efficace di un insieme di risorse.
La competenza, cantiere sempre aperto, ha, secondo Romainville, tre tratti fonda-
mentali: è una rete integrata di risorse cognitive, socio-affettive e sensoriali.
Le finalità di seguito esposte vengono evidenziate:
Acquisire consapevolezza del “SAPERE SE FARE” e del “SAPER PERCHE’ FARE”.
Sviluppare “PASSIONI RAZIONALI” intese come disposizioni emozionali che agevo-
lano la ricerca.
Acquisire competenze come conoscenze vive e transituazionali.
Evitare in ogni attività rivolta all'acquisizione di competenze forme di funzionalismo
spinto.
Come procedure di controllo e monitoraggio sono state previste, oltre alle attività
consolidate, anche misure di outcome che, a differenza di quelle di output, non in-
dicano semplicemente ciò che è stato fatto ma le conseguenze generate. Nella de-
terminazione degli outcome intermedi, saranno documentate ricerche sui tassi di
prosecuzione nell'istruzione e sui riscontri che sarà possibile esaminare nel "mondo
della vita" (es. indagine sugli alunni diplomati).
Il monitoraggio degli esiti rivolto agli studenti diplomati è ancora in corso, tuttavia
dalle risposte già pervenute emerge una buona valutazione della formazione scola-
stica conseguita e una presentazione globalmente positiva del Liceo "Saffo".
90
Cetitificazioni linguistiche
Lingua spagnola
Nell’ambito della Mobilità Giovanile, è stato possibile realizzare uno “stage” o “soggiorno studio” a Valencia, Spagna. Dal 21 al 30 marzo 2011, le classi articolate 3A e 3B Linguistico sono state impegna-te in uno scambio con la Germania, (gruppo articolato che studia tedesco). Mentre il gruppo articolato che studia spagnolo ha effettuato, SEMPRE NELL’AMBITO DELLA MOBILITA’ GIOVANILE, un soggiorno a Valencia dal 21 al 27 marzo 2011. Gli alunni partecipanti sono stati in totale 44. A Valencia i ragazzi sono stati ospitati da famiglie selezionate, hanno frequentato tre ore di lezione quotidianamente e partecipato ad escursioni organizzate.
Certificazione DELE di lingua spagnola
L’anno scolastico 2010-2011, l’ISTITUTO CERVANTES di Roma ha accolto la richiesta del LICEO “SAFFO”, di essere CENTRO D’ESAME DELE. In data 20 e 21 maggio 2011, 31 alunni delle classi 3°-B e 4 A, B, C Linguistico hanno sostenuto l’esame per il conseguimento della Certificazione DELE B1. Ad essi si sono uniti 13 alunni della Scuola Media Romani, che hanno sostenuto brillantemente l’esame per il conseguimento della Certificazione DELE A2. Certificazione linguistica di SPAGNOLO DELE B1: hanno superato brillantemente
l’esame:
3°A LINGUISTICO Cerasi Francesca
3°B LINGUISTICO D'Emilio Chiara
Gjoni Ornela
Lelj Valeria
Mignini Michela
Teodoro Francesca
Valesi Valeria
4° A LINGUISTICO
D'Ascenzo Alexa
Di Quirico Alessia
Di Michele Erica
Di Serafino Manola
Fresta Federica
Giustolisi Gabriella
Iezzoni Marina
Marcozzi Martina
91
DELE A2
1. Collevecchio Giulia
2. Di Febo Nicola
3. Di Sante Raffaella
4. Ferretti Debora
5. Forcini Luca
6. Giansante Marianna
7. Matani Gianmarco
8. Micolucci Giada
9. Muratori Jacopo
10. Taddei Francesco
11. Xhepa Klajdi
12. Virtea Ioana Alexandra
13. Di Crescenzo Ludovica
Lingua Cinese
Infine, come già da qualche hanno, anche quest’anno si è attivato il Corso in Lingua
Cinese che ancora una volta ha riscontrato un elevato successo. Il corso è stato or-
ganizzato dal Liceo Saffo sotto l’egida del Dipartimento di Lingue Orientali de “La
Sapienza” di Roma, in convenzione con l’Istituto HANBAN, come attività scolastica
extracurricolare pomeridiana, con le seguenti finalità: diffondere la conoscenza
della lingua e della cultura cinese, agevolando una riflessione proficua sul confron-
to interculturale; favorire l’orientamento in uscita degli alunni verso facoltà univer-
sitarie di Lingue Orientali.
Il corso di livello base si è tenuto dal 17 novembre 2010 al 20 aprile 2011, ripartito
in 2 moduli di 16 lezioni ciascuno. La docente è stata la Prof.ssa Du Ruiping. I con-
tenuti del corso hanno riguardato la lingua e l’antropologia cinese. Il testo adotta-
to: F. Masini, Zhang Tongbing, Bai Hua, Liang Dongmei, Impariamo il cinese. Corso
di lingua per studenti italiani, Hoepli, Milano 2007. Dizionario di cinese, Hoepli.
Elenco degli alunni che hanno ottenuto la certificazione:
4° B LINGUISTICO De Luca Paola
Di Luigi Valeria
De Patre Irene
Di Sante Giada
Di Virgilio Asia
Gentile Silvia
Pallizzi Enrica
Profico Chiara
Ricca Antea
Tullii Sara
4° C LINGUISTICO Marcolini Cristina
Rampa Angelica
Servi Anna Maria
Qualliu Negi
Castorani Martina 1 B Liceo Linguistico Cimini Alessia 5 A Liceo Linguistico De Marcellis Luca 3 C Liceo Scientifico Di Crescenzo Andrea 1 C Liceo Scientifico Di Flaviano Fabiana 5 C Liceo Scientifico Di Gregorio Camilla 5 C Liceo Scientifico Di Pietro Valentina 5 C Liceo Scientifico Di Virgilio Andrea 1 B Liceo Linguistico Laudadio Chiara 2 A Liceo Scienze Umane Merlini Antonella 5 A Liceo Linguistico Morlacchi Michela 1 A Liceo Scientifico Pavone Pietro 3 D Liceo Scientifico Pulcini Anastasia 1 B Liceo Linguistico Riccetti Oliver Francesco 1 C Liceo Scientifico Sacchetti Gaia 4 C Liceo Linguistico Testa Filippo 1 A Liceo Scientifico
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CERTIFICAZIONE LINGUISTICA Inglese PET/FCE
• Le Certificazioni in lingua inglese hanno visto una vasta partecipazione di
studenti.
• Gli insegnanti che hanno svolto corsi preparatori per il conseguimento di
questa Certificazione sono state:
• le Prof.sse Andrietti, Ciavucco, Costantini e Pitassi.
• Per la Certificazione PET (B1), il numero totale di alunni che hanno soste-
nuto l’esame è stato 61. Il 97 % degli alunni ha conseguito la Certificazione
PET e una buona percentuale l’ha conseguita con voti elevati e con meri-
to.
• Inoltre, cinque alunni della classe VD Scientifico, hanno sostenuto l’esame
FIRST con risultato più che positivo.
L’elenco è depositato presso la Segreteria
Lingua Francese
Le colleghe di lingua francese (Prof.sse Bruni, Verdecchia e Foucau), hanno svolto
un corso per la preparazione all’esame DELF B2 di francese e la data dell’esame è
stato l’11 maggio 2011.
I risultati sono stati tutti positivi.
Certificazione linguistica di FRANCESE DELF B2
Di Loreto Carlotta 4° A Linguistico
Di Michele Erica “
Di Salvatore Noemi “
Macrillanti Barbara “
Chiatamoni Ranieri Lucrezia 3B Linguistico
Bergogni Federica 4° A S. Sociali
Fano Noemi 1° A Classico
93
Certificazione linguistica di TEDESCO B1 -
ZERTIFICAT
15 alunni del Linguistico hanno sostenuto l’esame il 10 maggio 2011: 5 per il livello
A2 e 10 per il livello B1.
Livello A2
De Patre Irene 4B Linguistico
Di Battista Jessica
Di Virgilio Asia
Martella Miriana
Casolani Chiara* 4C Linguistico
Passamonti Noemi*
Rastelli Stefano
Rossi Marco*
Sacchetti Gaia*
Pizzuti Giada 5A Linguistico
Fit in Deutsch 2 Livello B1
Marcolini Cristina* 4^C Linguistico
Iacovoni Martina 4^C Linguistico
Rampa Angelica* 4^C Linguistico
Pergallini Marco* 4^C Linguistico
Giuliante Alessandra* 4^C Linguistico
Inoltre, 2 alunni del nostro Istituto hanno partecipato a un Concorso a livello Re-
gionale che prevedeva un viaggio studio di quattro settimane presso la Repubbli-
ca Federale di Germania.
Jessica Di Battista del IVB Linguistico e Marco Rossi IVC Linguistico hanno vinto!