pompetti tsipras governa, l’europa trattagrecia,tsipras sceglieladestra anti-austerity...

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-MSGR - 14 PESARO - 1 - 27/01/15-N: € 1,20* ANNO 137- N˚ 26 ITALIA Sped. Abb. Post. legge 662/85 art.2/19 Roma Pesaro Martedì 27 Gennaio 2015 • S. Angela Merici IL GIORNALE DEL MATTINO Commenta le notizie su ILMESSAGGERO.IT Claudia Guasco F orse non rappresenta la svol- ta processuale, di sicuro è un punto a favore della difesa per far uscire Massimo Giu- seppe Bossetti dalla cella del carcere di Bergamo dove è rin- chiuso dal 16 giugno, accusato di avere ucciso «con crudeltà» Yara Gambirasio. Nella relazio- ne in cui Carlo Previderè, ricer- catore responsabile del labora- torio di genetica forense del- l’Università di Pavia, viene ri- portata l’analisi del Dna mito- condriale. A pag. 11 Altolà alla Germania L’occasione imperdibile di rifondare i patti sull’euro Nino Cirillo H a reso l’idea l’ex procura- tore della Repubblica di Grosseto Francesco Veru- sio, il magistrato che per primo indagò sulle responsa- bilità di Schettino: «Gli hanno presentato il conto». A pag. 16 L’analisi La nuova alleanza contro la Bruxelles dei tecnocrati ROMA «Sabato mattina ci sarà la quarta votazione, e sarà quella decisiva», assicura Renzi sull’elezione del presi- dente della Repubblica. Nel- le prime tre votazioni, quelle che esigono la maggioranza dei due terzi, i democrat vo- teranno scheda bianca. «Bi- sogna evitare di pensare che il voto sia un referendum su di me», afferma il premier. E spiega: «Farò un nome sec- co». Sale intanto il pressing per Amato. Berlusconi: ga- ranzie o rischiano. Conti, Pezzini e Stanganelli alle pag. 8, 9 e 11 Renzi: «Sabato il Presidente» E sale il pressing per Amato ` Il premier: farò un nome secco. Berlusconi: garanzie o rischiano ` Grecia, il leader della sinistra giura da premier e forma l’esecutivo con la destra anti rigore ` La Ue: sì al dialogo ma il debito non si cancella. Berlino: rispettare gli accordi o niente aiuti Caso Yara, dubbi sul Dna di Bossetti «Il killer non è lui» Schianto F16 sulla base Nato Dieci morti e 9 feriti italiani Alessandro Campi L a vittoria in Grecia della sinistra radicale guidata da Alexis Tsipras ha su- scitato in Europa reazio- ni preoccupate. A pag. 22 dal nostro inviato Mario Ajello ATENE L a Brigata Alexis farà tre- mare l’Europa? C’è di tut- to nella truppa di amici e professori. A pag. 5 Personaggi Dal re dei talk al guru, il cerchio magico di Alexis L’emergenza New York chiude per neve, ecco la tempesta del secolo Pompetti a pag. 13 L’addio È morto Demis Roussos il gigante dalla voce d’oro Molendini a pag. 28 Shoah La storia di Celina sopravvissuta grazie alla lista di Schindler Berchi a pag. 27 TORO, LA FORTUNA È IN ARRIVO Tsipras governa, l’Europa tratta Il processo Concordia «Per Schettino 26 anni e l’arresto» La requisitoria choc dell’accusa Spagna. Le vittime piloti greci e francesi Buongiorno, Toro! Marte in posizione molto attiva è promotore di un’energia costruttiva e ambiziosa, atta a favorire tutti i settori dove sia richiesta tenacia e prontezza di riflessi (affari, professione). Nella stessa posizione, in Pesci, troviamo da oggi anche Venere - i due amanti si ritrovano nel mare della passione. Nati per amare, per voi ogni giorno può essere il giorno dell’amore, ma non sempre c’è una Luna come questa. Tre giorni di primo quarto, fortuna. Auguri. © RIPRODUZIONE RISERVATA L’oroscopo a pag. 35 Carretta, Menafra e Synghellakis alle pag. 2, 3, 4, 5 e 7 MADRID Tragedia nella base Nato di Llanos, ad Albacete, in Spa- gna: un F-16 greco è precipitato durante il decollo e si è schianta- to su un hangar e su alcuni aerei parcheggiati. Dieci persone sono morte. Nove i militari italiani ri- masti feriti, due dei quali sono in gravi condizioni per le ustioni ri- portate. Il caccia è precipitato nell’area di addestramento della scuola di perfezionamento dei piloti della Nato. Del Vecchio a pag. 15 Gli alleati Panos Kammenos e Alexis Tsipras Marco Fortis L a Grecia di Tsipras offre un’occasione imperdibile per indebolire la leader- ship tedesca in Europa e ri- baltare rapporti di forza che, dalla sua nascita, hanno finito con lo snaturare l’euro. Atene diventa perciò il banco di pro- va su cui si misurerà la capaci- tà (e l’auspicabile eventuale saggezza) di Berlino, Bruxelles e Francoforte di comprendere definitivamente la gravità del- la crisi del vecchio Continente e di cambiare atteggiamento. Nessuna apocalisse si è veri- ficata con il voto di domenica, come qualcuno aveva paventa- to in Germania o a Bruxelles. Ma semmai si è levato un chia- ro e netto no al neocoloniali- smo che in questi anni ha mo- strato il volto del grande capi- tale finanziario. In una parola, si è ribaltato il principio in ba- se al quale l’esercizio della so- vranità popolare andrebbe su- bordinato al rispetto di dogmi (dal rigore finanziario agli squilibri strutturali tra Paesi creditori e debitori) spacciati per criteri di equità se non ad- dirittura di superiorità etica. Insomma, il governo Tsipras - pur al netto delle incognite con cui cercherà di tradurre in ricette economiche il mandato popolare - può adesso riequili- brare rapporti di forza altri- menti bloccati ai tavoli inter- governativi e sfuggire alla mor- sa letale della Troika. Le ragio- ni per le quali Atene può diven- tare apripista di un nuovo ci- clo che ricontratti la governan- ce europea e metta in discus- sione quello che è stato defini- to «il patto scellerato» alla ba- se dell’euro, sono sotto gli oc- chi di tutti. Continua a pag. 22

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  • -MSGR - 14 PESARO - 1 - 27/01/15-N:

    €1,20* ANNO 137- N˚ 26ITALIASped. Abb. Post. legge 662/85 art.2/19 Roma

    Pesaro

    Martedì 27 Gennaio 2015 • S. Angela Merici IL GIORNALE DEL MATTINO Commenta le notizie su ILMESSAGGERO.IT

    Claudia Guasco

    Forse non rappresenta la svol-taprocessuale, di sicuro èunpunto a favore della difesaper far uscire Massimo Giu-

    seppe Bossetti dalla cella delcarcere di Bergamo dove è rin-chiuso dal 16 giugno, accusatodi avere ucciso «con crudeltà»Yara Gambirasio. Nella relazio-ne in cui Carlo Previderè, ricer-catore responsabile del labora-torio di genetica forense del-l’Università di Pavia, viene ri-portata l’analisi del Dna mito-condriale.

    A pag. 11

    Altolà alla Germania

    L’occasioneimperdibiledi rifondarei patti sull’euro

    Nino Cirillo

    Ha reso l’idea l’ex procura-tore della Repubblica diGrosseto Francesco Veru-sio, il magistrato che per

    primo indagò sulle responsa-bilità di Schettino: «Gli hannopresentato il conto».

    A pag. 16

    L’analisiLa nuova alleanzacontro la Bruxellesdei tecnocrati

    R O M A «Sabatomattinaci saràla quarta votazione, e saràquella decisiva», assicuraRenzi sull’elezione del presi-dente della Repubblica. Nel-leprime tre votazioni, quelleche esigono la maggioranzadei due terzi, i democrat vo-teranno scheda bianca. «Bi-sogna evitare di pensare cheil voto sia un referendum sudime», afferma il premier. Espiega: «Farò un nome sec-co». Sale intanto il pressingper Amato. Berlusconi: ga-ranzieo rischiano.

    Conti, PezzinieStanganelliallepag. 8, 9 e 11

    Renzi: «Sabato il Presidente»E sale il pressing per Amato`Il premier: farò un nome secco. Berlusconi: garanzie o rischiano

    `Grecia, il leader della sinistra giura da premier e forma l’esecutivo con la destra anti rigore`La Ue: sì al dialogo ma il debito non si cancella. Berlino: rispettare gli accordi o niente aiuti

    Caso Yara, dubbisul Dna di Bossetti«Il killer non è lui»

    Schianto F16 sulla base NatoDieci morti e 9 feriti italiani

    Alessandro Campi

    La vittoria in Grecia dellasinistra radicale guidatada Alexis Tsipras ha su-scitato in Europa reazio-

    ni preoccupate. A pag. 22

    dal nostro inviatoMario Ajello A T E N E

    La Brigata Alexis farà tre-mare l’Europa? C’è di tut-to nella truppa di amici eprofessori. A pag. 5

    PersonaggiDal re dei talkal guru, il cerchiomagico di Alexis

    L’emergenzaNew York chiudeper neve,ecco la tempestadel secoloPompetti a pag. 13

    L’addioÈ mortoDemis Roussosil gigantedalla voce d’oroMolendini a pag. 28

    ShoahLa storia di Celinasopravvissutagrazie alla listadi SchindlerBerchi a pag. 27

    TORO, LA FORTUNAÈ IN ARRIVO

    Tsipras governa, l’Europa tratta

    Il processo Concordia«Per Schettino 26 anni e l’arresto»La requisitoria choc dell’accusa

    Spagna. Le vittime piloti greci e francesi

    Buongiorno, Toro! Marte inposizionemolto attiva èpromotore di un’energiacostruttiva e ambiziosa, atta afavorire tutti i settori dove siarichiesta tenacia e prontezzadiriflessi (affari, professione).Nella stessa posizione, inPesci, troviamo da oggi ancheVenere - i due amanti siritrovanonelmare dellapassione. Nati per amare, pervoi ogni giornopuò essere ilgiornodell’amore, ma nonsempre c’è una Luna comequesta. Tre giorni di primoquarto, fortuna. Auguri.

    ©RIPRODUZIONERISERVATA

    L’oroscopoapag. 35

    Carretta, Menafra eSynghellakisallepag. 2, 3, 4, 5 e 7

    M A D R I D Tragedia nella base Natodi Llanos, ad Albacete, in Spa-gna: un F-16 greco è precipitatodurante il decollo e si è schianta-to su un hangar e su alcuni aereiparcheggiati.Dieci persone sonomorte. Nove i militari italiani ri-

    masti feriti, due dei quali sono ingravi condizioni per le ustioni ri-portate. Il caccia è precipitatonell’area di addestramento dellascuola di perfezionamento deipiloti dellaNato.

    Del Vecchio apag. 15

    Gli alleati Panos Kammenose Alexis Tsipras

    Marco Fortis

    La Grecia di Tsipras offreun’occasione imperdibileper indebolire la leader-ship tedesca in Europa e ri-

    baltare rapporti di forza che,dalla sua nascita, hanno finitocon lo snaturare l’euro. Atenediventa perciò il banco di pro-va su cui si misurerà la capaci-tà (e l’auspicabile eventualesaggezza) diBerlino, Bruxellese Francoforte di comprenderedefinitivamente la gravità del-la crisi del vecchio Continenteedi cambiare atteggiamento.Nessuna apocalisse si è veri-

    ficata con il voto di domenica,come qualcuno aveva paventa-to in Germania o a Bruxelles.Ma semmai si è levato un chia-ro e netto no al neocoloniali-smo che in questi anni ha mo-strato il volto del grande capi-tale finanziario. In una parola,si è ribaltato il principio in ba-se al quale l’esercizio della so-vranità popolare andrebbe su-bordinato al rispetto di dogmi(dal rigore finanziario aglisquilibri strutturali tra Paesicreditori e debitori) spacciatiper criteri di equità se non ad-dirittura di superiorità etica.Insomma, il governo Tsipras -pur al netto delle incognitecon cui cercherà di tradurre inricette economiche ilmandatopopolare - può adesso riequili-brare rapporti di forza altri-menti bloccati ai tavoli inter-governativi e sfuggire allamor-sa letale della Troika. Le ragio-ni per le quali Atene può diven-tare apripista di un nuovo ci-clo che ricontratti la governan-ce europea e metta in discus-sione quello che è stato defini-to «il patto scellerato» alla ba-se dell’euro, sono sotto gli oc-chi di tutti.

    Continua a pag. 22

  • -MSGR - 20 CITTA - 2 - 27/01/15-N:

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    Martedì 27Gennaio 2015www.ilmessaggero.itPrimo Piano

    La stretta di mano tra il presidente greco Karolos Papoulias (a sinistra) e Alexis Tsipras

    IL CASOR O M A L’unica cosa che hanno incomune Syriza e i ”Greci indipen-denti” di Anel (in grecoAnexarti-toi Ellines An. El.) è anche quellache li terrà insieme almeno per ilprimo periodo: la profonda, radi-cata opposizione alle politichedella troika. Per Anel è ancheuna ragione fondativa. La forma-zione politica guidata da PanosKammenos, che oramira almini-stero della Difesa, è nata proprioda una scissione seguita alla con-trarietà allemanovre di rigore.Kammenos, infatti, viene

    espulso dal principale partitoconservatore greco, Nuova demo-crazia, nel febbraio 2012, dopo es-sersi pronunciato contro la fidu-cia al governo di Lucas Papade-mos (nel periodo dei tagli più pe-santi al bilancio economico gre-co, imposte daPapademosprimadelle successive elezioni). Lo se-guonodieci parlamentari del suostesso partito e, di lì a poco, alleelezioni di aprile, una piccola co-alizione di sinistra e ”anti austeri-ty”, il Pannellenio Arma Politon(traducibile con ”La Carrozza deicittadini di tutta la Grecia”, nellapolitica di Atene ci sono spessonomi figurati ndr). Un elemento

    non casuale che si ripeterà quan-do in Anel confluiranno un paiodi parlamentari provenienti dalpartito socialista, il Pasok, e chepuò aiutare a capire le caratteri-stiche di una formazione politicache nel suo dna ha una culturanazionalista e populista, radicataa destra ma che nulla ha a chespartire coi neofascsti di AlbaDo-rata.

    PATRIA E SCIE CHIMICHEImilitanti di Anel propugnano ladiffusione dei valori della chiesaortodossa, sono contrari alla cit-tadinanza per gli immigrati echiedonomisure pesanti contro isenzatetto che occupano le casedisabitate. Il leader Kammenosnei suoi discorsi pubblici va an-che oltre prendendo spesso posi-zioni razziste, omofobiche, anti-semite o semplicemente sui gene-ris. Per citare solo la più nota,qualche tempo fa Kammenospresentò un’interrogazione par-lamentare costringendo l’aero-nautica greca a dare precisazionisul ”fenomeno” delle scie degliaerei, ipotizzando che venisserospruzzati agenti chimici o biolo-gici adalta quota (secondoalcunisondaggi pare che un terzo deigreci creda effettivamente all’esi-stenza delle scie chimiche). E nel

    2013, Kammenos è stato indaga-to dalla magistratura di Salonic-co perché incitò i partecipanti adun suo comizio a «linciare Chri-stos Pachas, sindaco di Aristote-li. A suo parere era «corresponsa-bile» dell’inquinamento delle fal-de idriche della zona provocatedagli scavi eseguiti da una com-pagnia mineraria. «Andate a lin-ciarePachtas ed io sono convoi»,avevadettoKammenos.L’alleanza con la sinistra radi-

    cale di Syriza, però, è sempre sta-

    ta tra le ipotesi politiche caldeg-giatedaAnel.

    LA PROMESSA DEL 2012A maggio 2012, prima tornataelettorale a cui partecipava il par-tito dei Greci indipendenti, Kam-menos aveva già annunciatoun’alleanza con Tsipras basatasull’opposizione alle politiche eu-ropee. Prese il 10,6%, Syriza ave-va il 16,7% ed era il secondo parti-to, ma i due gruppi non riusciro-no comunque ad ottenere il so-stegno della metà più uno deglieletti e, di lì a un mese, la Greciatornò alle elezioni portando algoverno Nuova democrazia, An-tonis Samaras. Nel frattempo,Syriza era salita al 26,8% mentreAnel scendeva al 7,5%. Il resto èstoria recentissima: le elezionieuropee, durante le quali il parti-to di Tsipras si attesta al 26,5% (eAnel al 3,47) e quelle di domeni-ca, con il partito di Kammenosormai fermo al 4,75% ma con 13seggi. A Syriza ne basterebberodue e infatti c’è già chi non esclu-de che, una volta formato il go-verno e votati il presidente dellaRepubblica e i primi interventisulla politica, la maggioranza simodifichi rapidamente.

    Sara Menafra© RIPRODUZIONERISERVATA

    LA SVOLTAA T E N E Alexis Tsipras ha giurato ie-ri, nelle mani dell’ottantanovennepresidente della repubblica elleni-ca, Karolos Papoulias, e oggi, conmolta probabilità, presenterà la li-sta dei ministri. I tempi sono statipiù veloci rispetto alle formalità diprassi: Tsipras ha informato il ca-podello stato che intendedare vitaa un governo di coalizione, insie-me al partito conservatore dei gre-ci indipendenti (Anel) di PanosKammenos. Alle elezioni di dome-nica ha raggiunto il 4,75% dei voti,conquistando tredici seggi. Con il36%di Syriza e i suoi centoquaran-tanove deputati, la governabilità èassicurata. La scelta strategica diTsipras, tuttavia, rende ancora piùchiaro che intende concentrarsisolo sul programma che dovrà por-tare al superamento dell’austeritàe sulle trattative per cercare di arri-vare a un taglio, anche parziale,del debito pubblico. Su questi pun-ti, Anel e Syriza hanno posizionicoincidenti. Su altri, come i diritticivili o le politiche sull’immigra-zione, dove la distanza è assaimag-giore, partirà di certo un dibattitoe un tentativo di mediazione. Vacomunque tenuto conto del fattoche al partito conservatore di Kam-

    menos, dovrebbe andare un soloministero, con molta probabilitàquello della difesa, e che i rapportidi forza, a vantaggio della sinistra,all’interno dell’alleanza di gover-no, sonomolto chiari. Per quel cheriguarda i probabili nomi dei nuo-vi ministri, il dicastero dell’econo-mia dovrebbe andare a Yannis Va-roufakis, che ha redatto, appunto,la maggior parte del programmaeconomico della sinistra greca. Unruolo di rilievo, forse di vicemini-stro, sembra riservato anche al-l’economista Yorgos Stathakis,mentre il consigliere politico di

    Tsipras, Nikos Pappas, dovrebbeseguirlo comeministro, alla presi-denza del consiglio. Un’altro stret-tissimo collaboratore del nuovoleader greco, Panos Skourletis, si-no ad ora responsabile dell’ufficiostampa di Syriza, secondo le indi-screzioni dovrebbe andare almini-stero degli interni. Un governosnello, comeanticipato, condieci oalmassimododiciministeri.

    LE REAZIONINel frattempo, il presidente

    francese Francois Hollande ha te-lefonato al nuovo primo ministroper complimentarsi e lo ha invita-toa recarsi in visita aParigi quantoprima. «La Francia, in questo im-portante momento, è vicina allaGrecia ed è disposta a promuovereil dialogo per permetterle di torna-re sulla strada dello sviluppo e del-la stabilità», ha detto il presidentefrancese, secondo quanto reso no-to. Un risultato importante perAlexis Tsipras, il quale punta, prin-cipalmente, alla creazione di un«fronte mediterraneo», insieme aParigi, Roma e Madrid. Anche ilpresidente dell’eurogruppo, Jero-en Dijsselbloem, nel corso di uncolloquio telefonico proprio con ilnuovoministro in pectore dell’eco-nomia, Varoufakis, ha annunciatodi volersi recare presto ad Atene,per dei colloqui approfonditi sullasituazione economica. Si tratta dimosse che rendono palese il fattoche, almeno per ora, i vincitori del-le elezioni sono riusciti a evitaresia l’isolamento che ilmuro contromuro con i creditori internaziona-li. Il più giovane primo ministroche il paese abbia mai avuto dal1865 ad oggi, vuole ribadire il mes-saggio che è necessario dare nuo-

    vo impulso all’Europa politica e alprocesso di integrazione, e per av-valorare la sua tesi, secondo quan-to trapela, è pronto a insistere sulbisogno di discutere, oltre che delproblemadel debito, anche dell’ar-monizzazione dei sistemi fiscalidei paesi membri. Nel frattempo,in Grecia, già si pensa al prossimoappuntamento istituzionale, di pri-maria importanza: all’elezione delpresidente della Repubblica, a cuisi è dovuto rinunciare un mese fa,a causa dellamancanza dellamag-gioranzaminima prevista dalla co-

    stituzione, che è di centottanta seg-gi su trecento. Secondo indiscre-zioni di stampa il leader di Syrizaha in mente una candidatura nonpolitica, quella del regista di famainternazionaleKostaGavras, noto,tra gli altri, per il film Zeta Orgiadel Potere. Per ora vive a Parigi,ma èmolto probabile che già nelleprossime ore giunga ad Atene, percomplimentarsi personalmenteconTsipras.

    Teodoro AndreadisSynghellakis

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

    Nazionalisti e contro l’immigrazione: gli strani alleati di Alexis

    «Giuramento politicoe non sulla Bibbia»Alexis Tsipras, il leader delpartito Syriza (sinistraradicale) che ha vinto leelezioni politiche in Grecia,presterà un giuramentosoltanto «politico e nonreligioso» nelle mani del capodello Stato Karolos Papoulias.Lo ha detto lo stesso Tsiprasnel corso di una telefonatafatta all'influente arcivescovodi Atene e di tutta la Grecia,Ieronimos. Fonti vicino aSyriza hanno riferito cheTsipras ha comunqueprecisato che coloro cheverranno chiamati a far partedel suo governo saranno liberidi scegliere: giurare«religiosamente» posando lamano sulla Bibbia oppure solo«politicamente» come farà ilneo premier.

    La scelta

    ANSA

    La galassia della destra ellenicaPartiti, leader, quota di voti ottenuta

    Antonis Samaras(ex premier)

    Nea Dimokratia

    partito di governo uscente

    (centro-destra)

    27,8%

    Panos Kammenos(già ministro in passato)

    Greci Indipendenti

    divenuto alleato di governo di Syriza

    (destra)

    4,7%

    Nikos Michaloliakos(detenuto in carcere)

    Alba Dorata

    filonazista, ora terzo partito greco

    (destra radicale)

    6,3%

    NATI DOPO SCISSIONEDAL PRINCIPALEPARTITO MODERATOIL LEADER KAMMENOSHA SPESSO ASSUNTOPOSIZIONI OMOFOBICHE

    Grecia, Tsiprassceglie la destraanti-austerityed è già premier`Accordo con Greci indipendenti, in cambio dell’appoggioa loro la Difesa. Patto di governo: stop alle misure della troika

    ANSA

    Il nuovo parlamento grecoRIPARTIZIONE SEGGI DOPO LE ELEZIONI DI DOMENICA

    300 seggi(maggioranza: 151 seggi)

    Syriza(sinistra radicale)149

    To Potami(centro-sinistra)

    17

    Chrysi Avghi(Alba Dorata-

    destra radicale)17

    Nea Dimokratia(centro-destra)

    76

    Greci Indipendenti (destra)13

    Partito Comunista15

    Pasok (socialisti)13

    Coalizione di governo162

    YANNIS VAROUFAKISVERSO LA GUIDADELL’ECONOMIALA CHIAMATADI HOLLANDE: «FRANCIAVICINA ALLA GRECIA»

    PRESTO AD ATENEINVIATI DELLA UEPER APPROFONDIREI COLLOQUISULLE SCELTEECONOMICHE

    Panos Kammenos, leaderdel partito dei «Greciindipendenti»

  • -MSGR - 20 CITTA - 3 - 27/01/15-N:

    3

    Martedì 27Gennaio 2015www.ilmessaggero.itPrimo Piano

    La pressione fiscale in Grecia«è ben al di sotto della mediadei 28 paesi dell'Unioneeuropea». A dirlo è ilpresidente della Bancacentrale europea, MarioDraghi, in una letteraindirizzata a un eurodeputatodi Syriza, KostasChrysogonus, inrisposta a una suainterrogazione. «Laprego di prendere ilconsiderazione che ilcarico fiscale (inclusi icontributi reali alsistema previdenziale)in rapporto al pil in Greciaera al 34,2% nel 2013, ben al disotto della media dei 28 paesidell'Unione Europea,nonostante alcuni aumentinegli ultimi anni» scriveDraghi. La lettera è datata 15gennaio, ma è stata fattacircolare ieri con lapubblicazione sul sitodell’Eurotower. Una scelta chepotrebbe anche significare: peril nuovo governo di Atene ci

    sono i margini per chiederequalcosina di più ai suoicontribuenti. Nella letteraDraghi difende anche il ruolodella Troika: «I consigli fornitidalla Troika mirano a ottenerefinanze pubbliche solide,stabilità finanziaria,

    competitività e politicheeconomiche sane

    creando diconseguenza lecondizioni per lacrescita sostenibile ela creazione di posti di

    lavoro nei paesiinteressati dai

    programmi di aiuto».Un consolidamento «amicodella crescita» comunque èpossibile, secondo quantodetto da Draghi ieriall’Eurogruppo parlando delQE. Però le riforme restanonecessarie. E non solo inGrecia. Draghi avverte: «Senzaun'accelerazione delle riformeil programma di acquisti dellaBce non avrà un impattoduraturo sulla crescita».

    Jean-Claude Juncker

    IL RETROSCENAB R U X E L L E S «Tutto, tranne una can-cellazione del debito della Gre-cia». Un alto responsabile euro-peo sintetizza così il negoziatoche potrebbe aprirsi nelle prossi-me settimane, dopo l'arrivo al po-tere in Grecia del leader di Syri-za, Alexis Tsipras. La zona euronon è disposta a cedere su unacancellazione nemmeno parzia-le dei 320 miliardi del debito diAtene, la principale richiestaavanzata a Bruxelles dal nuovoprimo ministro greco durante lacampagna elettorale.Ma imargi-ni per alcune concessioni ci so-no, a condizione di non metterein discussione le principali rego-le che reggono l'unione moneta-ria. Ridefinizione della Troika, al-lentamento dell'austerità, ri-ca-lendarizzazione delle scadenzesul debito, moratoria sugli inte-ressi: sono questi alcuni degli sce-nari che vengono tratteggiati neicorridoi europei. Una sorta disconto sull'austerità, accompa-gnata da una ristrutturazionemascheratadel debito.

    Il primo passo dovrebbe esse-re compiuto con una "estensionetecnica" del programma di assi-stenza finanziaria, in scadenza il28 febbraio. La Troika e il nuovogoverno di Atene hanno bisognodi tempo per raggiungere un ac-cordo sulle riforme da realizzareprima di sbloccare l'ultima tran-che del programma da 1,8miliar-di. L'esecutivo di Tsipras dovràfarne richiesta formale. I mini-stri delle Finanze della zonaeurosono pronti ad acconsentire. Maper Tsipras significherebbe cede-re ad alcune condizioni dellaTroika. Il passaggio è considera-to essenziale dall'Eurogruppoperché sarà indicativo delle realiintenzioni di Tsipras. Solo poi, in-fatti, si aprirà la partita più diffi-cile, che potrebbe portare a unoscontro maggiore e, in caso dimancato accordo, a un'uscita del-la Grecia dall'euro: le trattativeper una linea di credito precau-zionale che permetta ad Atene diaffrontare le prossime scadenzesul debito senza dover temereuna tempesta suimercati.La prima scadenza maggiore

    che la Grecia deve affrontare sul

    debito è attesa per l'estate. Il 20luglio,Atenedeve rimborsare 3,5miliardi di titoli acquistati dallaBanca Centrale Europea nel2010, all'apice della crisi greca. Il20 agosto, Atene dovrà restituirealtri 3,2 miliardi all'istituzionepresieduta da Mario Draghi.«Non possiamo dare un consen-so a uno sconto sul debito che in-

    cluda titoli greci che sono detenu-ti dalla Bce», ha ricordato ieri Be-noit Coeure, membro del boarddella Bce. In vista della scadenzaestiva, l'Eurogruppo ritiene che,per evitare turbolenze suimerca-ti, Atene abbia bisogno di una "li-nea di credito rafforzata". «A dif-ferenzadi Portogallo e Irlanda, laGrecia non ha un cuscinetto fi-

    nanziario» per fronteggiare even-tuali crisi, dice una fonte dell'Eu-rogruppo:Tsipras «habisognodiun ombrello per proteggersi daeventuali piogge».

    LE APERTUREAlcuni ministri si sono detti di-sponibili a rivedere il calendariodei rimborsi dei crediti che gli al-tri paesi della zona euro vantanonei confronti della Grecia. Giànel 2012, dopo l'arrivo al poteredell'ex premier Antonis Sama-ras, l'Eurogruppo aveva dato ilsuo accordo a concessioni mag-giori: riduzione dei tassi di inte-resse, rinviodei primipagamential 2020, scadenze sul debito pro-lungate ben oltre i 30 anni. Com-plessivamente il risparmio an-nuale per il bilancio greco è «di8,7miliardi l'anno», ha ricordatoieri Klaus Regling, direttore delfondo salva-stati ESM: «In termi-ni reali il debito è stato ridotto del40%». La Commissione, invece,potrebbe ripetere l'operazionecondotta lo scorso anno quando,alla vigilia delle elezioni europee,diede a Samaras più spazio dimanovra per misure sociali, giu-stificando la flessibilità conl'avanzo primario realizzato dalsuo governo. Quanto alla Troika,la sua fine appare scontata: l'av-vocato generale della Corte diGiustizia dell'UE ha chiesto chelaBce sia esclusa.

    D. Car.© RIPRODUZIONERISERVATA

    IL CONFRONTOB R U X E L L E S Lazona euroèpronta acollaborare con il governo diAlexis Tsipras per permettere al-la Grecia di rimanere nellamone-ta unica,maAtene dovrà rispetta-re le regole su cui si fonda l'unio-ne monetaria e continuare sulpercorso di riforme avviato dall'esecutivo di Antonis Samaras. Èquesto, in sostanza, il messaggioche è arrivato ieri dalle principaliistituzioni comunitarie e dai lea-der europei, dopo il trionfo diSyriza nelle elezioni legislativedomenica. «Siamo aperti alla di-scussione,ma su una cancellazio-ne parziale non penso che ci siamolto sostegno», ha avvertito ilpresidente dell'Eurogruppo,l'olandese Jeroen Dijsselbloem.«Non vedo l'ora di lavorare insie-me a beneficio dei cittadini dellaGrecia», ha detto il presidente del-la Commissione, Jean-ClaudeJuncker, congratulandosi conTsipras per il successo elettorale:«Promuovere occupazione e cre-scita sostenibile, mentre si conti-nua ad assicurare la responsabili-tà di bilancio, è una sfida comuneper tutta l'Unione Europea». An-che il Fondo Monetario Interna-zionale «è pronto a lavorare» conil governo, ha detto la sua direttri-ce Christine Lagarde. Secondo ilministro dell'Economia, Pier Car-lo Padoan, ci sono due messaggiche arrivano dalle elezioni gre-che: «Il primo è che in Europa bi-sogna creare più crescita e lavo-ro. Il secondo è che la soluzione aquesti problemi deve essere euro-pea».

    TEMPI RAPIDIJuncker ha chiesto a Tsipras diandare a Bruxelles «il più prestopossibile». Un analogo invito peruna visita all'Eliseo è pervenutoal premier greco dal presidentefrancese, FrançoisHollande. Dijs-selbloem, dopo una conversazio-ne con il probabile futuro mini-stro delle Finanze di Atene, hadetto che «la nostra ambizione èche la Grecia rimanga nell'euro».Ma il presidente dell'Eurogrupporitiene che sia «troppo presto»

    per entrare nel dettaglio dei nego-ziati e delle possibili concessionia Tsipras. L'approccio è «pragma-tico», ma prima «vogliamo senti-re quali sono le loro intenzioni»sul futuro del programmadi assi-stenza finanziaria concesso allaGrecia, ha detto Dijsselbloem, ri-cordando che «i problemi mag-giori dell'economia greca non so-no scomparsi» con le elezioni.PerPadoan, serve «unasoluzionecompatibile con gli equilibri esi-stenti e sostenibile nel tempo».Ma l'ipotesi di cancellare una par-te del debito, come chiesto daTsi-pras in campagna elettorale, èesclusa dai responsabili della zo-na euro. «La Grecia deve pagare,sono le regole del gioco», ha av-vertito Benoit Coeuré, membrodel board della Bce: «Non c'è spa-zio per azioni unilaterali». Can-cellare il debito greco significhe-

    rebbe «fare un regalo» da 240mi-liardi a Atene, ha detto Coeuré,sottolineando che l'esposizioneverso la Germania è di 60 miliar-di e quella verso la Francia - ana-logaall'Italia - è di 40miliardi.«Non possiamo imporre nulla al-la Grecia, ma ci sono regole e ac-cordi», ha detto il ministro delleFinanze tedesco, Wolfang Scha-euble. «L'appartenenza alla zonaeuro significa che deve rispettaretutto ciò su cui ci siamo messi

    d'accordo insieme», ha ricordatoDijsselbloem, che prevede «collo-qui difficili». A Bruxelles ha crea-to sorpresa la scelta di Tsipras diallearsi con i populisti di destradei Greci Indipendenti, invece dipuntare su una coalizione con ilpartito To Potami, consideratocentrista e europeista. «Non è dibuon augurio», dice una fonte.Inoltre, l'emergenza finanziariapotrebbe riprendere il sopravven-to. Secondo alcune indiscrezioni,è in corsouna seria fugabancariache sta mettendo le banche gre-che sotto pressione e solleva pre-occupazioni dentro la Bce e ilFmi. Anche la campagna elettora-le e le prime misure adottate daTsipras rischiano di far salire ilconto, destabilizzando le finanzepubblichediAtene.

    David Carretta©RIPRODUZIONE RISERVATA

    `L’Eurogruppo invita il nuovo premiera continuare sul percorso delle riforme

    `Djisselbloem: «Atene continui a pagare»Padoan: «Soluzioni sostenibili nel tempo»

    La Ue apre: pronti al dialogoma il debito non si cancella

    Draghi: tasse ad Atene sotto la media Ue Le chiusure delle Borse

    ANSA

    Nikkei Hang SengAtexCac 40 Ftse 100 Ftse Mib Aex Smi Dax

    Parigi Londra Milano Amsterdam Zurigo Francoforte Tokyo Hong KongAtene4.675,13 6.852,40 20.756,70 459,14 8.296,45 10.798,33 17.468,52 24.909,90813,5

    -0,25%

    +0,24%

    -3,2%

    +0,74% +0,29%+1,15% +1,01%

    +1,66% +1,40%

    La trattativa: meno rigoree moratoria sugli interessi

    UN ACCORDO CONL’EUROPA PREVEDELA RIDEFINIZIONEDELLA TROIKAE PIÙ TEMPO PERRIPAGARE IL DEBITO

    ANCHE IL FONDOMONETARIOÈ PRONTOA LAVORARECON IL NUOVOGOVERNO ELLENICO

    Bce

    Contrariamente ai timori dellavigilia, giornata positiva per leBorse europee che non hannorisentito dell’effetto Greciamentre hanno continuato adesaltare il Quantitative easingannunciato la scorsa settimanadalla Bce. Va detto che ha incisopositivamente anche il

    miglioramento dell'indice Ifotedesco che misura la fiduciadelle imprese (salito a 106,7 puntia gennaio dai 105,5 in dicembre).Sicché Milano ha guadagnatol'1,1%, Zurigo l'1,6%, Francofortel’1,4%, Bruxelles l’1,2%, Parigi lo0,7%, Lisbona l’1,1%. Poco mossaLondra (-0,2%) mentre in calo

    sono risultate Madrid (-1%) eAtene che, dopo un avvio in forteribasso, ha chiuso a -3,2%. Tra leragioni che hanno penalizzato illistino greco primeggiano itimori per le banche domestiche,sotto i fari della speculazioneanche nella prospettiva di unafuga dei capitali e dei depositi.

    Borse Ue quasi tutte positive, conto salato per Atene

    I mercati

    I detentori (317 miliardi di euro stimati a fine 2014)

    I Paesi più esposti (valori assoluti, miliardi di euro)

    Fonte Bloomberg

    Chi possiede il debito greco

    10%Fondo monetariointernazionale

    17%Settore privato

    8%Banca centrale europea

    3%Banca centrale greca

    62%Area euro (attraverso Efsf

    e Esm, più prestiti bilaterali)

    317 mld

    Germania

    60

    Francia

    46

    Italia

    40

    Spagna

    27

  • -MSGR - 20 CITTA - 4 - 27/01/15-N:RIBATTERE

    4

    Martedì 27Gennaio 2015www.ilmessaggero.itPrimo Piano

    IL PRIMO GIORNOdal nostro inviato

    A T E N E L’esordio in società del ra-gazzo rosso diventato primomi-nistro sarà il 12 febbraio al con-siglio dell’Unione europea aBruxelles. Dalla sua piccola abi-tazione ateniese nel quartieredegradato di Kipsali al palazzodel governo ateniese dove è en-trato ieri senza cravatta, fino alsantuario del superpotere conti-nentale: la parabola del piccologrande Alexis è fulminea comelo scatto decisionista che hamo-strato da subito a vittoria appe-na incassata. Meno di un’oranella sede sdrucita del partitoSyriza per stringere il patto digoverno con l’alleato a sorpre-sa, il destrorsoKommenos. E ap-pena qualche settimana per en-trate nella fossa dei leoni euro-pei e lí perTsipras si vedrà comeandrà: farà lui la figura della bel-va da ammansire da parte deicompassati ma severi tutori delrigoreo subito troverà la cifradicomunicazione giusta nei con-fronti del feroceEuropotere?

    IL PASSAGGIO DI CONSEGNELa cravatta in quell’occasioneprobabilmente dovrà infilarse-la. Ma Tsipras non l’aveva ieriquando è andato a giurare nellemani del presidente della Re-pubblica. E non si metterà lacravatta, presumibilmente, nep-pure quando tra pochi giorni - ela scena sarà un inedito nellastoria repubblicana greca - ci sa-rà il passaggio di consegne dalvecchio premier al nuovo. Ma ilvecchio, Samaras, si farà rappre-sentare dal capo del suo ufficiopolitico in questo rito: gli bruciatroppo dover cedere personal-mente lo scettro al nemico. Insalsa greca sarà come quandoEnrico Letta ha dovuto porgerela campanella - simbolo del pas-saggiodei poteri aPalazzoChigi- al subentrante Matteo Renzi e

    la freddezza di quella scena èstatanotatada chiunque.

    LA CASAIl day after di Tsipras è stato al-l’insegna della fretta. Della vo-glia di avvertire subito il mondoche Zorba il greco è tornato. E ilmondo se n’è accorto. Il profiloFacebook del neo premier è sta-to preso d’assalto, e lui con fintamodestia e il solito sorriso stam-pato: «Sono così degno di curio-sità?». E anche su Twitter spo-pola il suo nome. Anche nel cin-guettio spiritoso delmitico Ren-zo Mattei (fake di Matteo Ren-zi): «Tsipras si allea con la de-

    stra. Già mi piace questo ragaz-zo». Mentre il vero dottor Hou-se, cioè l’attore Hugh Laurie, ètra i primi a congratularsi con ilvincitore greco, e lui per ringra-ziare gli dedica il primo tweetdopo la vittoria: «Thank youDr».Nel suo primo giorno Tsipras

    fa di tutto, ma anche no, per re-stare quello che è sempre stato:un giovane leader che vuole re-stare tale. E allora dice agli ami-ci che non cambierà casa, e re-sterà nel rione degradato di Kip-seli trapakistani e sporcizia,mala compagna Betty - madre deisuoi due figli, donna graziosa,

    semplice e appartata e fidanza-ta con Alexis dai tempi del liceo- pare che abbia confidato ad al-cune amiche che vogliono cerca-re casa in un altro rione, che poiguarda caso sarebbero un po’ iParioli di Atene. Subito, permo-tivi di immagine, il trasloco nonsi potrà fare. Ma poi? Cambiarecompagna di vita, come spessoavviene a chi viene colto da im-provviso potere, è impensabilenel vaso di Tsipras: fino da ado-lescente infatti è stato il più cor-teggiato e il più bello della comi-tiva scolastica e universitaria epoi partitica ma tutti quello chelo conoscono lo definiscono un

    «non rimorchione».«Lamia vita - è il mood attua-

    le del neo premier - cambierà ilmeno possibile». E non rinunce-rà Alexis ai weekend nella casadi famiglia paterna sullemonta-gne dell’Epiro, tra una marea dibambini e di zii e di altri parenti,che viene descritta come unmi-sto tra asilo nido e rifugio antichic. Anche se, per il fatto cheha imbarcato nell’esecutivo unpartito non di sinistra e perchéstarebbe già scegliendo un profi-lo non radicale ma rassicuranteemoderato, il suo viene sopran-nominato “il governo chanel” (el’assonanza è con Anel cioèl’acronimodel partito del nuovoamicoKommenos).

    RIBELLE E REALISTABetty dice che non vuole diven-tare First Lady ma di fatto lo ègià. Lui vorrebbe restare il radi-cal sorridentoneche èmanonsipuò più. Ed è subito diventatoun altro: un ribelle (ha scelto ungiuramento solo politico e nonreligioso) però realista. Al qualeadesso - ecco un parallelismocon l’Italia e un compito gravo-so per lui - dovrà trovare i votiper eleggere il presidente dellaRepubblica, e il mancato accor-do tra i grandi elettori l’ultimavolta è stato quello che ha preci-pitato la Grecia nel voto di que-stepolitiche.Un po’ è già cambiato Alexis,

    perché prima diceva: «Ridare-mo il posto pubblico a tutti i la-voratori che sono stati licenzia-ti».Mentre ora dice: «Riassume-remo nella pubblica ammini-strazione chi ne ha diritto». Cor-rezione di linea che forse è unariprova di quanto si va dicendoin queste ore ad Atene. OssiacheTsipras avráprobabilmentepiù problemi all’interno che al-l’estero: dove è in buona compa-gnia nella lotta contro l’euro el’Europaalla tedesca.

    Mario Ajello©RIPRODUZIONE RISERVATA

    `Tsipras giura solo con la giacca. Passaggiodi consegne con Samaras, come Renzi-Letta

    Al debutto senza cravatta«Non cambio vita né casa»

    DA TUTTO IL MONDOPRESO D’ASSALTOIL PROFILODI FACEBOOK«SONO COSÌ DEGNODI CURIOSITÀ?»

    CORREZIONE DI ROTTASUGLI STATALI:DA «RIDAREMOIL POSTO A TUTTI»A «RIASSUMEREMOCHI NE HA DIRITTO»

    `Agli amici assicura: resto in periferia. Ma siparla di un futuro trasloco nei quartieri bene

    IL RINGRAZIAMENTOALL’ATTORE USAHUGH LAURIE PERI COMPLIMENTI«THANK YOUDR HOUSE»

    Le sue frasi

  • -MSGR - 20 CITTA - 5 - 27/01/15-N:

    5

    Martedì 27Gennaio 2015www.ilmessaggero.itPrimo Piano

    PANOSSKOURLETIS

    IORGOSSTATHAKIS

    GIANNISDRAGASAKIS

    YANNISVAROUFAKIS

    JOHNMILIOS

    TEODOROMIKOPOULOS

    LA SQUADRAdal nostro inviato

    A T E N E La BrigataAlexis farà tre-mare l'Europa? C'è di tutto nel-la truppa di amici, consulenti,professori, ministri sicuri emi-nistri probabili, uomini imma-gine e tessitori dietro le file chesi sta per affacciare con baldan-za, e suscitando unmisto di cu-riosità e di apprensione, sul pal-coscenico dell'Europa. E questidella Brigata Alexis inteso co-me Tsipras - dove abbondanogli uominima poche sono statele donne finora nel gruppo - so-nodestinati a fare laparte degliapocalittici o degli integrati sul-la scena continentale che liaspetta? Il motto del cerchiomagico del grande Alexis, que-sto inner circle popolato più didifferenze che di similitudini, éassai ellenico: «Dopo la ybris,nelle tragedie greche, vengonolanemesi e la catarsi».

    I FEDELISSIMIDunque - dal professore-men-tore John Milios, goscista concattedra ad Atene, che staràfuori dal governo come le gran-di eminenze che contano, finoallo stratega della comunica-zione Teodoro Mikopulous,sessantenne alla guida di un te-amdi ragazzi - la BrigataAlexissi avvia a diventare un gruppotrendy, anche se gli anziani so-no i pezzi più forti e i moderati,per quanto si possa essere mo-derati in questo cerchio, sem-brano già sopravanzare i radi-cali. Almeno nel toto ministri.A sorpresa, é entrato nel grup-po -maneanche tanto a sorpre-sa perché i due si stimano datempo e sono simili pure essen-do uno di sinistra e l'altro di de-stra ma tradizionalisti e nazio-nalisti entrambi - Panos Kam-menos ossia il nuovo alleato digoverno di Tsipras. Il quale vie-ne dalla destra conservatrice,

    stima il premier britannico Ca-meronma lo trova troppo tene-ro con l'Europa e il suo connu-bio con Tsipras potrebbe appa-rire, ma non é, improbabile co-me quello tra Giorgia Meloni eNichi Vendola. Con l'ingressodi Kammenos il melting potdella Brigata Alexis é ancorapiu saporito.

    DOTTOR SOTTILEIl Dottor Sottile del gruppo -che si avvia a diventare vi-ce-premier - é Giannis Draga-sakis. A trattare con i padronieuropei, a condurre i negoziatianti-austerità e verrebbe da di-re a litigare con la Troika (maegli é il tipo più diplomatico emeno irruento che esista com'énella natura dei comunisti diun tempo: viene infatti dall'alafilo-sovietica del partito comu-nista greco nel cui comitatocentrale é stato fino al 1991), sa-

    ràquestopolitico-politicissimosessantottenne. Il quale,nellavita parlamentare in Grecia hasempre avuto ottimi rapporti,di stima e di contrattazione,con la destra. Per ammorbidirela Merkel,che venendo dallaGermania dell'est di comunistise ne intende, Dragasakis l'ex fi-lo sovietico (anche con Putinsarà lui a trattare) é l'ammorbi-denteperfetto.

    L’ARIETEC'é il Tessitore ma c'è anche ilPunteruolo. Risponde al nomedi Yannis Varoufakis, economi-sta, professore ad Austin inTexas. É quello che a vittoriaelettorale appena ottenuta hatwittato: «Andiamo a smantel-lare la cleptocrazia greca!». Étroppo combat,ma anche trop-po autonomo da Tsipras, permandarlo troppo in giro perl'Europa. Probabile ministro

    dell'economia, é il più spietatocontro le politiche di austerità,maéancheunodi quelli chehapreso più voti in queste elezio-ni. Profilopiùduttile é quello diun altro uomo forte della Briga-ta Alexis: Yorgos Stathakis, eco-nomistamoderato che negli ul-timi tempi ha moltiplicato icontatti con i fondi di investi-mento e con le banche statuni-tensi ed europee. Cervelloned'altro genere quello di Teodo-ro Mikopulous: l'Uomo Comu-nicazione. Persona simpaticis-sima. Racconta: «Per vincere leelezioni ci siamo ispirati a unfilm cileno molto famoso». Ov-vero? «No, i giorni dell'arcoba-leno. Narra di come i pubblici-tari nella campagna referenda-ria del 1988 contro la prosecu-zione del regime di Pinochetpuntarono non sulla tragediadelle violenze subite da quel po-polo ma sulla speranza dei co-

    lori del futuro. Con le dovutedifferenze del livello di trage-dia rispetto al Cile della dittatu-ra, noi abbiamo puntato nonsulla tristezza della, povertàgreca ma sulla possibilità dellarinascita».Molti degli tsipririti dello

    stretto giro hanno avuto fre-quentazioni con il Pasok. E nonsono di primo pelo. Come Teo-doro Zoukalas, in passato colla-boratore di Simitis (il leader so-cialista che dieci anni fa diedela svolta iper-filo-europeista alPasok) e ora a costui toccheráanzitutto convincere gli studen-ti che occupano gran parte del-le università, sobillati da Syri-za, a smobilitare perché Syrizaéandata al governo.

    PAPANDREUE Nikos Kotzias? Intimo di Pa-pandreu figlio, dunque un mo-derato riformista, ha venduto

    in questi anni la merce Tsiprasin svariate cancellerie delmon-do. Ma ecco l'Uomo Tivvú, ilvolto della visibilità del nuovopotere: Panos Skourletis, ani-male da talk show, 45 anni, iro-nico e sferzante. E forse quelche serve, oltre che nella propa-ganda della nuova Grecia, an-cheper ammorbidire le pretesedegli statali. Tsipras aveva det-to loro che li avrebbe riassuntitutti, ora già frena («Riassumia-mo quello che ne hanno dirit-to») e toccherà al suo UomoTivvú, Skourletis, risolvere que-sta grana se diventerà su-per-ministro della PubblicaAmministrazione e della Prote-zioneCivile.

    LA VERA GUIDAChi manca? Manca il Guru. Laguida vera - più culturale chepolitica - di Tsipras in questi an-ni e che lo sarà anche nei pros-simi se la dimestichezza con ilpotere non cambia il ragazzorosso diventato presidente. Luié JohnMilios. Professore gosci-sta di economia ad Atene, quel-lo che dai tempi dell'universitàTsipras adora e segue, quelloche ora dice: «Non chiamatecimoderati, adesso siamopiùma-turi». Qualcuno di loro teme didiventarlo troppo. E uno delgruppo - Kristos Staikos, 40 an-ni, bello come un attore nongreco, eletto domenica scorsaper la prima volta - racconta be-vendo un bicchiere di vinobianco in una taverna: «La not-te prima della vittoria elettora-le siamo andati a dormire cheeravamo tutti, anche alcuni diquelli più grandi di me, deiquattordicenni pieni di sogni ela sera successiva, a vittoria ac-quisita, abbiamo dovuto con-statare di essere bruscamentecresciuti. Riusciremo a convi-vere con questo trauma im-provviso?».

    Mario Ajello©RIPRODUZIONE RISERVATA

    LA REAZIONEB E R L I N O L’esito del voto inGrecia,con il successo della sinistra ra-dicale, è stato accolto con buonadose di moderazione a Berlino:ampia linea di apertura ma altempo stesso paletti. Nessun al-larme, portavoce sobri, il voto sirispetta ma il messaggio è chia-ro: pronti al dialogo, ma no a unulteriore taglio del debito, e ri-spetto da parte di Atene degli ac-cordi presi. «Nessuno costringela Grecia a niente ma gli accordivalgono», ha detto il ministrodelle Finanze,Wolfgang Schaeu-ble, seguito dal ministro degliesteri socialdemocraticoFrank-Walter Steinmeier: «Sia-mo pronti alla cooperazione masperiamo, e ci aspettiamo, che laGrecia rispetti gli impegni». Più

    soft il vicecancelliere e ministrodell’economia, Sigmar Gabriel,che dalla Bild invita il governo fe-derale a non deve rifare gli stessierrori fatti nel 2009 e 2010. Allo-ra la parolad’ordine era «nessuncentesimo alla Grecia» e poi in-vece sono stati fatti prestiti mi-liardari: «Dobbiamo dire la veri-tà alla gente». Il portavoce dellacancelliera Angela Merkel, Stef-fen Seibert, ha ripetuto il concet-to: il governo è pronto a collabo-rare, bene anche misure per lacrescita purchéAtene rispetti gliimpegni e prosegua sulla stradadelle riforme del governo Sama-ras che hanno dato «notevoli ri-sultati».

    L’OPZIONEIl ministero delle Finanze ipotiz-za anche un rinvio delle scaden-ze dei programmi di aiuti: è una

    «opzione», mentre Jens Weid-mann, presidente della Bunde-sbank, ha sottolineato che laGre-cia si trova nel regime di aiuti, eche questo potrà proseguire «so-lo se verranno rispettate le con-dizioni sottoscritte». Dal 2010 laGrecia beneficia di due program-mi di aiuti per 240miliardi di eu-ro. In cambio deve portare avan-ti un severo programma di rifor-me. Rispetto al culmine della cri-si dell’euro, Berlino ora non alza

    la voce ma ha ipotizzato un“worst scenario” proprio in pre-visione di una vittoria di Syrizain Grecia. Ai primi di gennaioera stato lo Spiegel, seguito a ruo-ta dalla Bild con scenari a tintefosche, ad annunciare un pianodi emergenza nel caso di unauscita di Atene dall’euro. Uscitache secondo la Merkel e Schaeu-ble sarebbe stata inevitabile e an-chenondrammatica.

    LO SCENARIOGli esperti del governo, standoalle indiscrezioni, avrebbero pre-visto un assalto dei greci allebanche per ritirare i depositi ineuro con conseguente collassodell’intero sistema bancario. Selo scenario si verificasse, prono-sticava laBild, l’Unionebancariaeuropea dovrebbe intervenirecon un salvataggio miliardario.

    Una “Grexit” vorrebbe dire ilblocco della garanzia di 10 mi-liardi di euro del programma diaiuti. Secondo altre indiscrezio-ni dei giorni scorsi, in vista dellavittoria di Syriza, Berlino e Bru-xelles avrebbero già avviato pas-si per convincere il leader AlexisTsipras a piùmiti consigli e con-sentire una permanenza dellaGrecia nell’euro. Il leader delpartito anti-euro Alternativefuer Deutschland (AfD), BerndLucke, ieri come ora, non ha fat-tomancare le sue uscite pungen-ti: ai primi di gennaio aveva salu-tato le voci di un piano del gover-no sulla Grexit con un «era ora».Adesso invece si dice in favore diun taglio del debito greco, a pat-to però che laGrecia esca dall’eu-ro.

    Flaminia Bussotti©RIPRODUZIONERISERVATA

    NELLA SQUADRAMOLTI DEL GIROPIÙ STRETTOPROVENGONODAL PASOKPOCHE LE DONNE

    In Germania alza la voce il partito dei falchi: a rischio i nostri aiuti

    Dal re dei talk show al guruil cerchio magico di Syriza`Amici, consulenti e professori: c’è di tuttonella brigata che lo ha portato al successo

    LA BUNDESBANKE IL MINISTERODELLE FINANZEIPOTIZZANO UN RINVIODEL PROGRAMMA DISOSTEGNO AD ATENE

    Ironico e sferzante, il 45enneè imbattibile nei confronti intv. Sarà ministro della Pa.

    L’uomo tivvù

    È uno degli uomini forti dellasquadrà: è lui a tenere irapporti con le banche.

    Il moderato

    Un amore nato ai tempi delliceo, quello tra Alexis Tsipras ePeristera Batziana, ingegnereinformatico e nuova first ladygreca, che il neo primo ministrochiama da sempre Betty. Lacoppia di quarantenni, ha duefigli, Orfeo Ernesto, in onore diChe Guevara, e Febo Paolo. Siconoscono dal 1987 e stannoinsieme da una vita: il liceo, leprime battaglie studentesche,poi l’università e la carrierapubblica, di lui, che prende

    sempre più piede. E cosìPeristera Batziana, detta Betty,oggi si ritrova first lady diGrecia. I giornali la raccontanopiuttosto schiva e pragmatica,concentrata sulla famiglia e unimpegno a favore delle donne edella giustizia sociale. La coppiasembra formare un sodalizioindissolubile e i collaboratoripiù vicini dicono che la vittoriadi lui non sarebbe statapossibile senza l’appoggio e ilsostegno di lei.

    Betty, la nuova first lady della GreciaInsieme da 20 anni e musa ispiratrice

    Peristera Batziana

    Fondamentale: sarà lui atrattare con l’Europa percancellare l’austerità.

    Il tessitore

    «Smantelliamo la cleptocraziagreca». L’economista di Austinsi è presentato così.

    Il duro

    È la vera guida: professore diEconomia, Tsipras stravede perlui dai tempi dell’università.

    Il guru

    L’immagine di Alexis è nellesue mani: è al fianco delleader da molti anni.

    Il comunicatore

    `La guida, dietro le quinte, è il docentedi economia Milios: «Non siamo moderati»

    MIKOPOULOSÈ IL GENIO DELLACOMUNICAZIONE«PER VINCERECI SIAMO ISPIRATIA UN FILM CILENO»

    Wolfgang Schaeuble

  • -MSGR - 20 CITTA - 7 - 27/01/15-N:RCITTA’

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    Martedì 27Gennaio 2015www.ilmessaggero.itPrimo Piano

    Il vicepresidente dellaCommissione Ue, Jyrki Katainen

    La vittoria di Alexis Tsipras sulla stampa greca

    «Un’opportunitàper l’Europa»

    LE REGOLER O M A Assorbiti dal caso Grecia edagli effetti del Quantitative ea-sing deciso dalla Banca centraleeuropea, iministri dell’Eurogrup-po riuniti ieri a Bruxelles nonhanno però dimenticato un te-ma-chiave per i Paesi dellamone-ta unica, le nuovemodalità flessi-bile di applicare le regole del pat-to di stabilità e crescita. Un temache sta a cuore all’Italia («Stiamoragionando sulle ipotesi che lanuova comunicazione sulla fles-sibilità offre e le sfrutteremo almeglio» ha detto ieri il ministroPadoan) ma che preoccupa altrecapitali in particolare dell’Euro-padelNord.Pierre Moscovici, commissa-

    rio agli Affari economici, a finegiornata ha fatto sapere di aver«tranquillizzato i ministri indi-cando che non dimenticheremola regola del debito e saremomol-to severi sulle tre clausole per laflessibilità sui bilanci pubblici».Una evidente risposta ai dubbiespressi da vari Paesi. Non a casoMoscovici ha ricordato che «l'in-terpretazione delle regole è dicompetenza della Commissionee si applicheràda subito».Questonon significa che Paesi come Ita-lia, Belgio e Francia saranno trat-tati «con regole diverse da quelleche sono stateusate finoraper glialtri». A ricordare quale sia il cli-ma ci ha pensato Jirky Katainen,vicepresidente della commissio-ne, ammonendo che per l’appli-cazione della flessibilità «serveche le riforme siano approvatedai Parlamenti nazionali e poi ap-plicate».

    LA DELEGAZIONEIntanto aRomaè iniziata la visitadi tre giorni dei rappresentanti di

    commissione e Bce che devonoaggiornare il rapporto sul nostroPaese, in relazione alla procedu-ra per gli squilibri macroecono-mici avviata nel marzo scorso. Inquell’occasione gli squilibri italia-ni, insieme a quelli di Croazia eSlovenia, furono giudicati ecces-sivi: dopo la prima missione delsettembre scorso, si tratta ora diaggiornare il rapporto sui pro-gressi eventualmente fatti. Le pri-me valutazioni, secondo quantotrapela dal ministero dell’Econo-mia, sarebbero positive: gli invia-

    ti di Bruxelles hanno apprezzatoalcuni progressi fatti. I rilievi del-la Ue non riguardavano solo iconti pubblici: oltre al problemadel debito pubblico, l’attenzioneè sui ritardi di produttività e cre-scita, e sulla riforme avviate percercare di correggere la situazio-ne. Per questo la delegazionegiunta nella Capitale è piuttostonutrita, ben 38 persone, e il calen-dario delle riunioni fitto, su unampio arco di argomenti. Oltre aquelli con il Mef, sono in pro-gramma incontri con rappresen-tanti di altri dicasteri e con quellidi Abi, Banca d’Italia, Confindu-stria, Istat. Nella giornata di ieritra i temi principali ci sono statila riforma della pubblica ammi-nistrazione e le novità inmateriadi giustizia, con particolare atten-zione alle norme contro la corru-zione. Si è svolto anche un con-fronto sul progresso delle rifor-me istituzionali.Ma nell’agenda della missione

    figurano altre leggi importanti:dal Jobs Act alla delega sul fisco,fino alle recenti misure in mate-ria bancaria, con la forzosa tra-sformazione in società per azionidelle popolari dimaggiori dimen-sioni. Alcuni di questi provvedi-menti dovranno essere concretiz-zati o perfezionati nel consigliodei ministri del prossimo 20 gen-naio, per cui i tecnici ministerialiforniranno ai loro colleghi dellacommissione indicazioni aggior-nate sullamessa apuntodei testi.Sul piano finanziario uno dei te-mi chiave è il percorso di riduzio-nedel debitopubblico, da attuareattraverso le privatizzazioni. Ilgoverno italiano dovrà dare argo-menti per rendere credibile l’im-pegno di attuare dismissioni adunritmodi 11-12miliardi l’anno .

    L. Ci.© RIPRODUZIONERISERVATA

    La Ue avverte Italia e Francia: flessibilitàsolo con le riforme, niente scorciatoie

    IL CASOR O M A «Caro Alexis, nel momentoin cui si insedia il tuo governo, de-sidero rivolgerti i miei auguri piùsentiti di buon lavoro. La sfida cheti attende è sicuramentemolto im-pegnativa: un intero continente se-gue le vicende politiche grechecon grande partecipazione. Ti rin-novo le mie congratulazioni piùsincere e ti porgo i saluti più ami-chevoli». Poche righe scritte dalpresidente del Consiglio dopo cheAlexis Tsipras ha annunciato diessersi alleato con il partito delladestra nazionalista. Entusiasmocontenutoemolta cautela. EppureMatteo Renzi avrebbe di che gioi-re visto che l’intesa tra la sinistra ela destra greca sembra riprodur-re, su larga scala, quel Patto delNazareno che a casa nostra viene

    contestato damolti esponenti del-la sinistra nostrana che in questigiorni sono andati in pellegrinag-gio ad Atene. «Più che il patto delNazareno mi sembra il patto delPartenone - ironizzava ieri il pre-mier allaCamera - comunque lorocon la destra ci hanno fatto il go-verno!».Comedire, ”e pensare cheamenedicono tante per aver fattoconFI l’intesa sulle riforme”.

    TORTELLINOTutti sanno che Alexis Tsipras

    non prese parte all’incontro a Bo-logna del 7 settembre scorso e chemise insieme i leader socialisti eu-ropei: Manuel Valls (primo mini-stro francese), Pedro Sanchez (lea-der del Psoe spagnolo) e il vice pre-mier olandese, Diederik Samson.Quattro leader, Renzi compreso,quattro camice bianche e quattroquarantenni senza cravatta, perquello che venne definito il ’pattodel Tortellino’. Quattro leader cri-tici nei confronti della politica delrigore praticata da Bruxelles e im-posta da Berlino,ma non pregiudi-zialmente ostili alla CancellieraMerkel che invece da ieri è divenu-ta il nemico numero uno del pri-moministro greco e dei suoi allea-ti di destra. Dal fronte trasversalechemette laGermanianelmirino,Renzi si tiene alla larga anche se èconvinto che l’esasperazione chesi coglie nel voto greco dia soste-gno a molte delle sue analisi sullatenuta dell’Unione Europea. Oltread essere in ballo anche la trenti-na dimiliardi che l’Italia ha presta-to alla Grecia, per Renzi è in giocoil futuro dell’Europa che rischia diconsegnarsi a forze antieuropei-ste e xenofobe. L’entusiasmo conil quale molti esponenti della sini-

    stra del Pd e di Sel si sono precipi-tati ad abbracciare la vittoria diSyriza, fa sorridere più il segreta-rio del Pd che il premier. Vedereinsieme le bandiere rosse di PaoloFerrero insieme a quelle di Mari-ne Le Pen lo preoccupa anche se èconvinto che a Bruxelles, come aFrancoforte, la musica stia cam-biando e che comunque anche ilgoverno di Atene, smaltita l’eufo-ria per il successo, debba venire apatti con l’Europa. Ed è a Bruxel-les cheRenzi aspettadi incontrareil giovane primo ministro grecoche in campagna elettorale piùvolte lo ha portato ad esempio diun nuovo modo di concepire l’Eu-ropa. In sostanza Renzi attende leprime mosse del primo ministrogreco che la sinistra radicale no-strana, e non solo, ha sposato da

    tempo. E qui Renzi è pronto adaprire un fronte tutto interno concoloro che da tempo tentano dicontrapporre la sua leadership aquella di Tsipras. In sostanzaRen-zi non vede l’ora di misurare la si-nistra radicale alla prova dei fattiper vedere sino a che puntoha pre-sa il fascino greco sulla sinistra ra-dicale italianache fudiTurigliattoe ora di Ferrero e che sembra averaffascinato anche autorevoli espo-nenti della sinistra storica comeD’AlemaeRodotà.A quanti si interrogano più su

    questo che sulla possibilità che ilPd potesse fare la fine del Pasok,Renzi è pronto a porre un laceran-te quesito: è peggio trattare conBerlusconio conKammenos?

    Marco Conti©RIPRODUZIONE RISERVATA

    `Roma non intende farsi arruolare dal fronte trasversaleanti-Merkel. Il nodo dei crediti del nostro Paese alla Grecia

    `Lettera a Tsipras: «Auguri, sarà dura». E ironizza con la sinistraradicale: «Altro che Nazareno, mi sembra il patto del Partenone»

    La linea Renzi: mediare tra Atene e Berlino

    La lettera di Matteo Renzi adAlexis Tsipras in cui sicongratula con lui per lavittoria elettorale

    Il documento

    Il risultato elettorale greco è«un'opportunità per l'Europa».Lo scrive l'OsservatoreRomano. «Un'occasione da nonperdere che sarà tale però solose sarà accompagnata -sottolinea il giornale dellaSanta Sede - da una forte azionedi responsabilità politica. Lacrescita non si stimolaattraverso le tasse». Basta,«finanziarizzazionedell'economia che ha creato esta creando gravidiseguaglianze».

    L’Osservatore

    40 miliardiL'Italia è esposta verso laGrecia per circa 40 miliardi dieuro, se si considerano iprestiti bilaterali e le quote dipartecipazione nel fondosalva-stati Esm, nella Bce enell'Fmi. Peggio di noi stannosolo la Francia, con 46miliardi di euro, e laGermania, con ben 60miliardi. Meglio di noi laSpagna, con circa 26 miliardidi crediti, e l’Olanda, con 12miliardi.

    322 miliardiE’ il debito complessivoellenico, secondo i dati fornitidallo stesso ministerodell’Economia di Atene.

    62%E’ la percentuale di debitogreco che fa capo a Paesi dellazona euro. Il 10 fa capo alFondo monetariointernazionale e l’8% alla Bce.

    12,3%La quota in cui è impegnatal’Italia verso la Greciaattraverso la nostrapartecipazione alla Bce di cuiRoma detiene, appunto, il12,3% del capitale. I governidell’eurozona, tra prestitibilaterali e fondi attraverso ilSalvastati, sono esposti conAtene per 195 miliardi.

    La scheda

    I DUBBI DEI PAESINORDICI ALL’EUROGRUPPOMISSIONE DI TECNICIEUROPEI A ROMA:APPREZZATII PROGRESSI ITALIANI

  • -MSGR - 20 CITTA - 8 - 27/01/15-N:

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    Martedì 27Gennaio 2015www.ilmessaggero.itPrimo Piano

    `Politica e magistrato. È stataministro per le PariOpportunità durante il GovernoProdi I e dal 2008 al 19 marzo2013 è stata capogruppo alSenato del Partito Democratico.Attualmente è presidente della ICommissione del Senato.

    `Direttore esecutivo perl'Italia del Fmi dal 2001 al 2005,poi vicesegretario generaledell'Ocse, divenendone capoeconomista il 1º dicembre2009. Dal 24 febbraio 2014 èMinistro dell'Economia e delleFinanze del Governo Renzi.

    `Politico, giurista e docente,presidente del Consiglio deiministri dal 1992 al 1993 e dal2000 al 2001. E’ stato unesponente del Psi ma haaderito poi all'Ulivo e infine alPd. Attualmente è giudicecostituzionale.

    IL PARTITOR O M A Va alla tribuna Cesare Da-miano e fa: «Ci vuole un candida-to di alto profilo, un politico». Etutti capiscono che il deputato to-rinese si sta spendendo per il to-rinese Piero Fassino, suo amicoda vecchia data, per il quale hapure pubblicato un volumetto diritratti schizzati amatita. Va allatribuna Andrea Martella, veltro-niano di Venezia, traccia il profi-lo di «un candidato autorevole,di esperienza e di cambio genera-zionale, un politico», e tutti capi-sconoachi si riferisce l’identikit.E’ il momento di Anna MariaCarloni in Bassolino, che perorala causa di un presidente donna,«non èmai successo, sarebbe ungrande segnale». Solo a lei ri-sponde direttamente MatteoRenzi,ma per frenare gli entusia-smi: «Candidato donna? Non

    può essere un elemento dirimen-te, vedremose ci sarà spazio».

    EX SEGRETARI ASSENTIDalle assemblee dei deputati edei senatori del Pd, convocatedal segretario premier per il mo-mento in parti separate non so-no emerse indicazioni precisesui possibili candidati, tantome-no nomi secchi, terne, quaterne,rose. Il premier segretario ha dasbrogliare più di unamatassa in-terna, da quelli che si oppongo-no al cosiddetto «candidato delNazareno», a quegli altri che in-vocano un nome del Pd, «e per-ché no, anche di un ex segreta-rio, il Pd ha i numeri per conver-gere su una candidatura simile»,dicono più o meno con le stesseparole i parlamentari della sini-stra del partito. Un ex segretarioal Colle. Facile a dirsi. A quelpunto scatta una vera e propriagara che si trasforma subito inun gioco di interdizione. Sotto ladizione ex segretari ci stannoFassino, Veltroni, Franceschini,Bersani, Epifani. Nessuno di que-sti era presente all’assemblea,vuoi perché non più deputati,

    vuoi per assenza più omeno giu-stificata. Il problema, almomen-to, incombe soprattutto su Ren-zi, visto che i suddetti ex leaderevitano di darsi apertamentebattaglia tra di loro, non ricorro-no ad armi improprie, talché gi-ra voce di un incontro di Veltro-ni con Bersani che avrebbe faci-litato il percorso del primo,men-tre per chi sciolse i Ds per dar vi-ta al Pd (Fassino) sarebberogiunte voci favorevoli diretta-mente da palazzo Chigi. «MaWalter non è candidato come ex

    segretario, lui ha fondato il Pded è l’unico che si è dimesso»,spezza una lancia Roberto Mo-rassut, che di Veltroni fu asses-sore ai tempi del Campidoglio.

    IDENTIKITMa se dalle assemblee dei parla-mentari non sono usciti i nomisecchi, alcune indicazioni sonocomunque emerse. La prima, ge-nerale: nel Pd la richiesta unani-me è che il candidato sia «un po-litico», «si è chiusa la stagionedei governi tecnici e anche deicandidati tecnici», un altro leitmotiv in voga nel Transatlanti-co. La seconda indicazione èoperativa: per dipanare la ma-tassa che rischia di intricarsi,Renzi ha dato indicazione di pro-cedere a una consultazione in-terna tra i grandi elettori. Loren-zo Guerini, il vice segretario, co-adiuvato da qualcun altro delladelegazione quirinalizia dem,ascolterà uno per uno i deputatie i senatori, due minuti a testa,per registrarne le indicazioni,gli identikit, i nomi, fare poi unasintesi e arrivare alla conclusio-ne. QuandoRenzi farà finalmen-

    te il nome, questo sarà anchefrutto della consultazione inter-na (anche a sfatare la diceria cheil nome sia frutto del famoso, ofamigerato, patto del NazarenoconBerlusconi).Un’altra grana all’orizzonte

    per Renzi è insita nell’itinerarioche il premier si è dato: dire cheil nome ci sarà giovedì, ma pervotarlo solo sabato alla quartavotazione, crea un vuoto, c’è il ri-schio che qualcuno corra percercare di colmarlo, non per faci-litare, ma per creare problemi.Un genio guastatori si è già mes-

    LA TENTAZIONEDI SEL E SINISTRAINTERNA:VOTAREPRODI AI PRIMISCRUTINI

    Matteo Renzi arriva in Senato

    DAMIANO TIFA FASSINOMARTELLA VELTRONILA CARLONI PERORAUNA DONNATUTTI PERÒ INDICANOUN PROFILO POLITICO

    IL CASOR O M A Non è questione di fedeltà,ma di intelligenza. Così dice Mat-teoRenzi a deputati e senatori delPd cercando di serrare le fila diun partito che si avvicina alle vo-tazioni per il Quirinale fra diffi-denze e reciproci sospetti. Biso-gna evitare disastri come quelloche, nel 2013, portò al naufragiodella candidatura Prodi. «Quellafiguraccia è nel curriculum vitaedi tutti noi». Per evitare di ripeter-la, dice, bisogna mettere da partele beghe interne, «evitare di pen-sare che il voto sia un referen-dum su di me, e dimostrare di sa-per essere un gruppo dirigente».Una questione di intelligenza, ap-punto.

    SPAZIO PER UNA DONNAComincia la settimana dedicataal Colle, e il segretario dei demo-crat giura che accadrà tutto in po-chi giorni. Giovedì la prima chia-mata dei grandi elettori: «Sabatomattina ci sarà la quarta votazio-ne, e - assicuraRenzi - saràquelladecisiva». Significa che le primetre, quelle che esigono lamaggio-ranza dei due terzi, andranno avuoto.Ma questo si sa da tempo eil premier lo ribadisce: «Noi pri-ma di sabato voteremo schedabianca». Un po’ per non bruciarenomi anzitempo, un po’ per evita-re l’insana pratica delle candida-ture fantoccio.Da oggi il segretario del Pd si

    mette alla testa della delegazionedi partitoper le consultazioni congli altri gruppi parlamentari. Pri-ma però deve convincere i suoi anon disperdersi. «Intendiamoci»

    dice «nel voto per l’elezione delCapo dello Stato non è prevista ladisciplina di partito». Però, ag-giunge, il Pd ha un’occasione uni-ca per riscattare la figuraccia del2013 e «per dimostrare che noisiamo l’argine alla crisi della poli-tica. E’ un passaggio fondamenta-le per la nostra credibilità». Quin-di: chi non condivide «lo dicaapertamente», senza sotterfugi.Certo, tutti vogliono sapere i

    nomi. Anzi, il nome: «Perché nonpresenteremo una terna, ma ununico candidato per evitare chesiano gli altri a scegliere». Unadonna? Possibile, ma non proba-bile, almeno così par di capire:«Non so se c’è lo spazio. Lo verifi-cheremo». Un uomo di sinistra,come invocano alcuni parlamen-tari? «Ci sono persone per beneanche nel centrodestra».Ma que-sto, più che altro, è un modo pernon chiudere la porta in faccia anessuno: «Il Presidente della Re-pubblica non si elegge controqualcuno».Neanche contro ilMo-vimento5Stelle.Sul far della sera Renzi si fa ve-

    dere aMontecitorio. Al bar incro-cia due grillini: «Venite al Nazare-no per le consultazioni?Noi ci sia-mo». Grillo e Casaleggio hannoappena inviatouna e-mail a tutti ideputati e i senatori del Pd, pro-

    vando a stanare il premier: «Fate-ci dei nomi, e noi li sottoporremoal voto della rete». Lui, il segreta-rio del Partito Democratico, qua-si non se ne occupa. Ha già dettoche di nome ne farà uno solo, almomento giusto. «Avete già l’ac-cordo» lo incalzano i deputatigrillini incrociati alla buvette. «Sec’è un accordo siamo gli unici anonsaperlo» replica lui.

    SILVIO TORNA AL NAZARENOQuasi certo che la delegazionedelMovimento 5 Stelle non si presen-terà al Nazareno per le consulta-zioni. Ci andranno tutti gli altri,compreso Silvio Berlusconi cheverrà ricevuto nel tardo pomerig-gio di oggi. Il Cavaliere ha già fat-to sapere che l’idea di votare sche-da bianca lanciata dal Pd sta fa-cendobrecciapure inForza Italiamalgrado i mugugni della mino-ranza legata a Fitto e certe intem-peranze che serpeggiano nel par-tito, a cominciare da quelle di Re-nato Brunetta che nel Transatlan-tico si becca anche gli sfottò diRenzi: «Sei unparaguru».I primi a essere ricevuti stama-

    ne nella sede del Pd saranno gli al-leati di governo di Scelta Civica edel Centro Democratico. Poi a se-guire tutti gli altri - Lega Nordcompresa - e dopo un’interruzio-ne pomeridiana la sfilata si con-cluderà verso sera con Berlusco-ni seguito dalla delegazione diSel. Si parlerà molto di «metodo»e poco di «nomi». Anche perchéRenzi, prima di tutto, deve incas-sare il consenso del suo partitosul candidatoda sponsorizzare. Eci vuole ancoradel tempo.

    Renato Pezzini©RIPRODUZIONE RISERVATA

    Nel partito scatta l’ora dei veti incrociatie Matteo consulterà tutti i parlamentari

    Renzi vede i dem:«Farò un solo nomeTre schede bianchee sabato l’elezione»`Nessun candidato di bandiera: «Non è un referendum su di me»Grillo scrive ai deputati pd: fateci delle proposte e sentiamo il web

    INCROCIANDO ALLABUVETTE ALCUNIGRILLINI: «VOIAL NAZARENO NONVENITE? SE VOLETENOI CI SIAMO»

    `Guerini si preparaad ascoltare la plateaper due minuti a testa

    AnnaFinocchiaro

    Pier CarloPadoan

    GiulianoAmato

    Il toto-candidati

  • -MSGR - 20 CITTA - 9 - 27/01/15-N:

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    Martedì 27Gennaio 2015www.ilmessaggero.itPrimo Piano

    `Due volte Ministro, dal 16novembre 2001 al 14 ottobre2007 è stato segretarionazionale dei Ds. Nel 2007 èstato nominato Inviato dell'Uein Birmania. Dal maggio 2011 èsindaco di Torino e presidentedell'Anci.

    `Di provenienzademocristiana, è stato più volteministro (si dimise perprotesta contro la leggeMammì). Vicepremier conD’Alema, ministro anche conl’Ulivo. Attualmente è giudicealla Consulta.

    Renzi è arrivato ieri mattina a palazzo Madama perincontrare i senatori. Ma al Senato è obbligatorio indossarela cravatta, e il premier - proprio come Tsipras algiuramento... - non l’aveva: gliel’hanno prestata i commessi.

    so all’opera: Nichi Vendola hacandidato Romano Prodi («se ilPd che ci sta è fatta, noi lo soste-niamo»); Pippo Civati, il deputa-topdborder line conSel, ha fattolo stesso proprio ieri tramite let-tera al suo partito, beccandosisubito la rampogna del bersania-no Davide Zoggia: «Non è che unparlamentare singolo può candi-dare Prodi, gli abbiamo già fattoabbastanza male». Il nome del-l’ex premier che ha battuto duevolteBerlusconi comunquegira,al netto di quanti lo stanno con-naturando come una candidatu-

    ra tutta di sinistra. Eppure Prodiha rinunciato a costituirsi partecivile contro Berlusconi nel pro-cessoDe Gregorio sulla compra-vendita di senatori, preferendoun profilo politico a quello giudi-ziario.Ma tant’è: alle prime votazio-

    ni c’è già chi sta lavorando perfar convergere un po’ di voti sulnome di Prodi. Sel di Vendola èpronta a ripetere il film della vol-ta scorsa, quando le loro schedeerano tutte riconoscibili perchésu c’era scritto «R.Prodi», a lorosi aggiungerebbero alcune deci-ne di minoranza pd. Con qual-che scetticismo. «Mavi pare che,dopo averlo bocciato una volta,gli stessi ora si mettono a votareProdi? Sarebbe ravvedimentooperoso, ma non ci credo», diceun dubbioso Nico Stumpo che sista prodigando per Bersani. Ci simettono pure i grillini. «Fannoalla Moretti, ci si nota di più seveniamo al Nazareno o se nonveniamo per niente?», la stron-catura del renzianoAndreaMar-cucci.

    Nino Bertoloni Meli©RIPRODUZIONERISERVATA

    Descamisado come Tsipras

    La foto Cravatta in prestito

    IL RETROSCENAR O M A Soltanto sabato mattinaMatteo Renzi scoprirà le carte.«Se facessi uscire prima il nomevero», ha confidato, «verrebbeimpallinato inunbatter d’occhio,meglio aspettare la mattina dellaquarta votazione». Quella a mag-gioranza assoluta. Quando, pereleggere il nuovo capo dello Sta-to, basteranno 505 voti. Dunqueil premier-segretario potrà infi-schiarsene dei franchi tiratori, so-lo se nel frattempo avrà ottenutoil gradimentodi SilvioBerlusconie di Angelino Alfano sul suo can-didato. «Uno nostro», ha garanti-to ai parlamentari democraticiriuniti inmattinata.L’aria che tira nel Pd èmeno te-

    sa dei giorni scorsi. Tutta lamino-ranza, da Pier Luigi Bersani aMassimo D’Alema, passando perStefano Fassina, è intenzionata aentrare in gioco e dunque non sisottrae alla trattativa. Anche se ilmomento della verità scatterà traquesta sera e domani, quando ilpremier-segretario (al terminedelle consultazioni formali) in-contrerà vis à vis prima Berlusco-ni epoiBersani.Ma già nonmancano le sorpre-

    se. La prima è la caduta delle quo-tazioni del nome fortemente volu-to da Matteo Renzi: il ministrodell’Economia, Pier Carlo Pado-an. Contro l’ipotesi di un tecnicoal Quirinale, si schiera propriogran parte del Pd, che il pre-mier-segretario ha il disperato bi-sogno di ricompattare in vista delvoto decisivo di sabato. «E poinonèdel tutto irragionevole che iparlamentari preferiscano un po-litico a un tecnico», ha confidatoRenzi allargando le braccia. An-che Berlusconi ha scandito riser-vatamente un niet all’ipotesi Pa-doan: «Come faccio a votare il mi-nistro dell’Economia, quando fac-cio opposizione ai provvedimentieconomici del governo?». E tantoper gradire Bersani, sempre riser-vatamente, ha mostrato il discorosso: «Matteo ha detto che ilprossimo presidente deve essereunodinoi e allora chiedo: Padoanci rappresenta? E’ uno dei nostri?

    Nonmi sembraproprio».La seconda sorpresa è che la

    candidatura di Giuliano Amato,data praticamente in caduta neigiorni scorsi, torna prepotente-mente a galla. Stavolta per il for-tissimo pressing su Palazzo Chi-gi, chenegadi coltivareobiezioni,scatenato stavolta da settori benpiù ampi della sinistra del Pd, ol-tre che da Berlusconi. «Lo schie-ramento a favore di Amato in Par-lamento è più ampio di quantocredessimo», sospira uno strettis-simocollaboratoredel premier.Zoppica invece la candidatura

    di Sergio Mattarella, un altro no-me quotatissimo fino a ieri. L’exCavaliere è freddo, se non ostile,visto che l’attuale giudice costitu-zionale da ministro si dimise nel’90 per provare a bloccare la leg-geMammì sulle tv. A palazzo Chi-gi però non escludono che alla fi-ne il capo di Forza Italia rinunciad alzare barricate. E l’ex espo-nente dc, con un elevato knowhowpolitico-istituzionale, al con-trario di Padoan ha l’appoggioconvinto di parte del Pd (l’exMar-gherita, Franceschini in testa).Ma non della componente exPci-Ds.

    IL NODO DEGLI EXAncora più impervia la stradache può portare a un candidatoespressamente della Ditta. Wal-ter Veltroni, che ieri ha incontra-to Bersani, è molto forte tra igrandi elettori. Ma se dovessepuntare su un ex segretario, get-tandosi nel Vietnam dei veti in-crociati dem, Renzi vedrebbe be-ne il sindaco di Torino Piero Fas-sino: «Uno in grado di compatta-re il partito, in più quando fece ilGuardasigilli ottenne il placet diBerlusconi», ha fatto sapere do-menica. Oppure, il sottosegreta-

    rio alla presidenza del Consiglio,Graziano Delrio. Qualche passoindietro ci sono Sergio Chiampa-rinoePaoloGentiloni.In picchiata a questo punto,

    ma finoa sabatopuòsuccedere ditutto, le quotazioni di Anna Fi-nocchiaro. Dalla sua c’è che èdonna, è un’ex Pci e piace a ForzaItalia e Lega. In più, ieri il suoemendamento sulla legge eletto-rale è passato in Senato a largamaggioranza. Ma l’ex capogrup-po Pd non avrebbe il sostegno deideputati democratici. Le alterna-tive: il presidente di palazzo Ma-dama, PietroGrasso, e Pier Ferdi-nando Casini, candidato trasver-sale in grado di saldare due fron-ti. Si vedrà. Per ora l’imperativodiRenzi è pacificare il partito pernon risultare debole con Berlu-sconi, dubbioso sulla tenuta delPd. E dunque pronto ad alzare ilprezzo. Così, con l’aiuto del “con-fessionale” stile Grande fratello,da oggi verranno concessi duemi-nuti «di ascolto» a ogni grandeelettori democratici. E sono446.

    Alberto Gentili©RIPRODUZIONE RISERVATA

    I NUMERIR O M A Via dal Movimento 5Stelle.E stavolta il passo fuori dal grup-po parlamentare non è dettatodai leader Grillo e Casaleggio. E’un’uscita consapevole e volonta-ria di dieci deputati per protesta-re contro la strategia tenuta fino-ra sul Colle. Tra loro ci sarebbe-roWalterRizzetto,Aris Prodani,Eleonora Bechis, Samuele Sego-ni e Marco Baldassarre. Pesanosu questa scelta l’ennesimo rin-viodell’assemblea congiunta e lemancatequirinarie.

    L’INCROCIO CON IL PREMIERAlcuni dei dieci deputati dissi-denti hanno incrociato ieri po-meriggio il premier Renzi allaCamera che gli ha lanciato unabattuta sul no secco ricevuto daivertici del M5S all’invito del Na-zareno. E anche se l’assembleamonotematica sul Colle non c’èstata, ieri sera i dissidenti si sonoincontrati in una riunione fiumeper formalizzare il loro addio eoggi potrebbero metterlo nerosu bianco in una conferenzastampa. Che ci sia voglia di in-dossare una veste politica piùmarcata era emerso già tra gli exgrillini: al Senato dodici di loro

    hanno formato un coordinamen-to, che è un preludio al gruppoautonomo e che intende fare dasponda agli ultimi fuoriusciti. Ie-ri si è tolto definitivamente la ca-sacca di ex anche il senatore Bar-tolomeo Pepe che ha aderito aiVerdi.

    LE ASSENZEA ben guardare, in quella “Nottedell’onestà” andata in scena apiazza del Popolo a Roma, c’era-no delle assenze sorprendenti.Non erano defezioni eccellenti, eforse per questo non erano balza-te all’occhio. Fra due giorni ilParlamento si riunirà in sedutacomune, ecco perché assume unsignificato politico fortissimoquesta decisione. Hanno sceltounagiornata significativa, unadiquelle in cui il tasso di tensione èdestinato a salire. E nella compa-gine 5 stelle ancora di più, visto

    che da giorni sono in stallo, sen-za unnome, un candidato di ban-diera. E soprattutto senza quiri-narie, che alcuni dissidenti uscitiallo scoperto, avevano reclama-to, inascoltati. Sul tema leunichevoci grilline che si erano pronun-ciate eranoquelle del direttorio edi Beppe Grillo. «Fuori i nomi»,aveva scandito dal palco di piaz-za del Popolo Alessandro Di Bat-tista. La strategia era tutta qua:attendere i nomi, con buona pa-ce delle quirinarie, le votazionionline degli iscritti che due annifa avevano estratto dalla rete per-

    sonaggi come Stefano Rodotà eRomano Prodi, in grado di man-dare in tilt i colleghi parlamenta-ri del Pd.

    RIFLESSIONE DOLOROSALa partita del Quirinale ha porta-to a maturazione una decisioneche era nell’aria da tempo. Unariflessione dolorosa, spesso sof-ferta in silenzio. In questimesi, esoprattutto negli ultimi giorni,nei profili personali dei socialnetwork dei parlamentari dissi-denti sono sprizzati messaggi dipancia, disincantati, poco cele-brativi, scritti e poi subito cancel-lati.E così, a ridosso delle votazio-

    ni sul Colle, loro hanno scelto lalinea dello strappo, destinata acrearemalumori ai vertici e visi-bilità nell’arena politica dove sa-ranno più liberi di tessere final-mente un dialogo sull’elezionedel prossimoCapodello Stato. Intutto sono una ventina di voti,tra nuovi e vecchi ex. Una pattu-glia intenzionata a schierarsi e aincidere nel segreto dell’urna,quando anche una manciata divoti può fare la differenza sul no-me da eleggere alla PresidenzadellaRepubblica.

    Stefania Piras©RIPRODUZIONERISERVATA

    Pressing di Pd e FI per AmatoIl premier stoppato su Padoan

    `Sul ministro del Tesoro e Mattarella veti daBerlusconi. Su Finocchiaro il no dei deputati

    Lanzetta si dimette:vado a fare l’assessore

    Senatori M5S in aula

    TRA OGGI E DOMANI,DOPO IL GIRODI CONSULTAZIONI,IL FACCIA A FACCIATRA IL LEADERE BERSANI

    PieroFassino

    Caos M5S, altri dieci pronti a lasciare

    CRITICI SULLA LINEAPER IL DOPONAPOLITANO,TRA LORO BECHISRIZZETTO, SEGONIPRODANI, BALDASSARRE

    SergioMattarella

    `Palazzo Chigi fa sapere di non avereobiezioni sull’ex esponente socialista

    Maria Carmela Lanzetta non èpiù ministro per gli Affariregionali. Dopo l'annuncio delpresidente della RegioneCalabria Mario Oliverio dellasua nomina ad assessore, harassegnato al premier ledimissioni dal governo. Astoppare sul nascereinterpretazioni malevole suimotivi del «trasferimento» èstato lo stesso Oliverio: «L'ideadi questa proposta è stata mia».Renzi stesso assumerà l’interimche potrebbe poi finire a Delrio.

    In Calabria

    Gianni Cuperlo con altrideputati del Pd sui banchi inaula alla Camera

  • -MSGR - 20 CITTA - 11 - 27/01/15-N:RCITTA’

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    Martedì 27Gennaio 2015www.ilmessaggero.itPrimo Piano

    Paolo Romani e Luca Lotti in Senato

    IL RETROSCENAR O M A Alternative non ne vede,ma idubbi restano e chissà se staseraMatteo Renzi sarà in grado di darea Silvio Berlusconi tutte le rispostealle domande che da qualche gior-no frullano nella testa dell’ex presi-dente del Consiglio. La prima ri-guarda la tenuta del Pd. «Anchesull’Italicumdicevadi avere i voti epoi senza di noi non ce l’avrebbefatta!», sosteneva ieri l’ex Cavalie-re dall’umore scuro e non solo perla situazione del Milan. La cortinafumogena eretta da palazzo Chigiin questi giorni sul profilo del can-didato al Colle ha infatti innervosi-to anche Berlusconi che nella par-tita del Quirinale ha un interessetutto suo: «Non avere un presiden-te contro».QuandoBerlusconi eRenzi si ve-

    dranno, questa sera alNazareno incompagnia delle rispettive delega-zioni, è probabile che ci sia già sta-to il voto definitivo sull’Italicum esarà quindi nota l’entità del dissen-so esistente nei partiti che hannosottoscritto il pattodelNazareno.E’ probabile che i ”no” non arri-

    vino a quaranta,ma il pallottolieredi Verdini - che ovviamente tieneconto del voto segreto vigente sulQuirinale - non fa sconti e arrivaad individuare nel Pd sino a120-140 possibili franchi tiratori.Raccontano che il senatore tosca-no di Forza Italia è convinto chenel Pd ci sia «chi vuol far ballareRenzi. Almeno per un po’». Comedire che non è detto che il premierabbia la soddisfazione di vederuscire il presidente della Repubbli-ca alla quarta votazione.Lo scenario interno al partito

    del Nazareno preoccupa non pocoil leader azzurro che a sua volta te-me che ciò possa «allargare» la dis-sidenza che ha in casa e cheRaffae-le Fitto guida senza temere ritor-sioni. Resta il fatto che Berlusconi,forte anchedell’intesa raggiunta alcentro conAngelinoAlfano, è con-vinto che Renzi abbia bisogno «dinoi più di quello che sostiene» estasera, con il pallottoliere di Ver-dini, cercherà di provarlo. Magarisfidandolo ad accettare che ForzaItalia, nelle prime tre votazioni, in-dichi il nome dell’ex ministro An-tonio Martino. Una sorta di contatra ”pattisti” che varrà a futurame-moria. Il coordinamentocon l’areadi centro guidata da Alfano per-mette all’ex premier non solo diaver più peso nella trattativa, maanche di poter avere quel ”piede”nel governo che un paio d’anni fatirò indietro con tutte le conse-

    guenze che seguirono.

    SONDAL’abilità con la quale in questi

    giorni Renzi ha indirettamentesondato questa o quella candidatu-ra, non sorprende l’ex Cavaliereche questa sera in delegazione sirecherà al Nazareno per cercare dicapire sino a che punto il premierintende spingersi per recuperarela sinistra del suo partito. L’incon-tro non sarà però decisivo. Al pun-to che è in agenda un faccia a fac-cia per l’indomani. I tu per tu, ulti-mo quello a Firenze con AngelaMerkel, sono ormai un must dellastrategia renziana che prima son-da e poi stringe. Questa sera diffi-cilmente si andrà oltre la conta deivoti sicuri che verrà effettata allaluce del consenso che potrebberoraccogliere nel Pd, nella maggio-ranzaedentroForza Italia.All'incontro serale con Renzi e

    ladelegazionedel Pd,Berlusconi sipresenterà con i capigruppoRena-to Brunetta e Paolo Romani e ilconsigliere politico Giovanni Toti.Prima dell’appuntamento l’ex Ca-valiere riunirà a pranzo a palazzoGrazioli i suoi più stretti collabora-tori anche in vista della riunioneche avrà il giorno dopo con i gran-di elettori di Forza Italia. L’unicopaletto che Berlusconi ha sempretenuto bene in vista negli incontricon Renzi è stato del candidato«non ostile» e ieri, quando ai suoideputati ha spiegato che non sipuò eleggere «un presidente chesia contro qualcuno», probabil-mente si riferiva proprio a questoelemento che forse sarebbe ovvioinmolte democrazie.In sostanza l’ex Cavaliere è più

    attentoalle garanzie cheal nomeoal sesso del futuro presidente dellaRepubblica. I due nomi su cui pun-ta il centrodestra sono GiulianoAmato e Pier Ferdinando Casini.Paolo Romani, capogruppo azzur-ro al Senato, anche ieri ha informa-to l’ex Cavalieredelle pressioni chela sinistra del Pd - guidata da PierLuigi Bersani - sta facendo su For-za Italia per votare l’attuale giudi-ce costituzionale. Berlusconi cercadi tenersi alla larga dalle beghe in-terne al Pd, avendone già molte incasa. Un «presidente non ostile» èper Berlusconi un capo dello Statoche lo riconosca leader di una for-za di opposizione all’attuale mag-gioranza e che non ostacoli la ri-chiesta di riabilitazione che inten-de proporre una volta espiata la pe-na e trascorsi i tre anni previsti dalcodicepenale.

    Marco Conti©RIPRODUZIONE RISERVATA

    IL CASOR O M A Battuti gli ultimi tentativi diSel, M5S e Lega di rinviare il votoconclusivo sulla legge elettoralea dopo l’elezione del presidentedella Repubblica, l’Italicum 2, ri-visto cioè rispetto al testo licen-ziato dalla Camera, ha imbocca-to la discesa verso il sì finale dipalazzo Madama. La conferenzadei capigruppo del Senato ha in-fatti stabilito che il voto sulla leg-ge si terrà oggi alle 17 dopo l’esa-me degli ultimi emendamenti inmattinata e le dichiarazioni di vo-to dei rappresentanti dei gruppi.Toccherà poi alla Camera vararedefinitivamente la legge destina-ta a prendere il posto del conte-statissimo porcellum. Intanto, ie-ri, con i due emendamenti a pri-ma firmadi Anna Finocchiaro so-no stati approvati i punti più ca-ratterizzanti nella nuova norma-tiva elettorale, che di fatto suggel-lano gli accordi contemplati inmateria dal patto del Nazareno.Ininfluente ai fini del risultato la,peraltro annunciata da giorni,non partecipazione al voto diquasi un quarto dei membri delgruppo del Pd. Tra 24 e 25 il nu-mero dei senatori dem che nonha votato gli emendamenti della

    presidente della commissioneAf-fari costituzionali, non impeden-doperò che i due testi passasserocon oltre cento voti di scarto tra isì e i contrari. Il primo dei due - li-cenziato con 177 sì 64 no e 2 aste-nuti - attribuisce il premio dimaggioranza alla lista vincente,anziché alla coalizione, comeprevedeva il testo approvato allaCamera. Inoltre stabilisce che ilpremio faccia raggiungere 340seggi alla lista vincente, aggiun-gendo sei seggi alla prima versio-ne dell’Italicum uscita daMonte-citorio. I partiti perdenti si ripar-tiranno proporzionalmente ai vo-ti ottenuti i rimanenti 290 seggi.Lo stesso emendamento azzeratutto il sistema di soglie più altepreviste dalla Camera: viene in-fatti stabilità una soglia unicadel3 per cento dei voti per l’accessoinPalamento.

    BALLOTTAGGIOIl secondo degli emendamenti Fi-nocchiaro, approvato con 166 sì e62 no, porta dal precedente 37%al 40% la soglia che la lista vin-cente deve raggiungere per otte-nere il premio. Se non arriva, siterrà il secondo turno di ballot-taggio tra le prime due liste.L’emendamento sostituisce inol-tre i listini bloccati del Porcellum

    con un sistema di 100 collegi concapilista bloccati. E’ questo l’ar-gomento su cui si è consumato loscontro con laminoranza del Pd,che avrebbe voluto dimezzare icapilista ”nominati“ dai partiti elasciare più spazio alle preferen-ze dell’elettore. Preferenze che,comunque, è possibile dare aicandidati chenei collegi seguono

    il capolista, ne sono previste due,purché la seconda vada a un can-didato di sesso diverso da quellodella prima. Istituite anche lemulticandidature: fino a unmas-simo di dieci per lo stesso candi-dato. Lo stesso emendamento in-troduce infine la clausola secon-do la quale l’Italicum entrerà invigore solo il primo luglio 2016.Prevista anche la possibilità divotare per corrispondenza per icittadini che per motivi di lavoroo di studio - in particolare gli stu-denti dell’Erasmus - si trovino al-l’esteroperunperiododi almenotremesi. La celere andatura delladiscussione di ieri in Senato è sta-ta motivo di compiacimento perMatteo Renzi che ha twittato:«Procediamo spediti. Felice per iragazzi dell’Erasmus che hannovinto la lorobattaglia».Poche ore, dunque, alla conclu-sione dell’iter dell’Italicum al Se-nato. Con un l’ultima incognita:quella di vedere - sottolinea ilbersaniano Davide Zoggia - se, inassenza di quelli della minoran-za dem, verrà approvato con i vo-ti determinanti di FI. In tal caso,«sarà necessario un passaggioparlamentare per verificare lamaggioranzadi governo».

    Mario Stanganelli© RIPRODUZIONERISERVATA

    Italicum, sì all’emendamento Finocchiaro: 24 dem non votano

    `I dubbi dell’ex Cavaliere sui numeri peri vari scrutini: «Renzi ha bisogno di noi»

    Silvio Berlusconi Angelino Alfano

    «Subito un Presidentedegno ed operoso»

    Berlusconi vuole garanzie:rischiano anche alla quarta

    L’ASSE DI SILVIOCON ALFANOGLI PERMETTEDI AVERE PIÙPESO NELLATRATTATIVA

    Le forze in campo e i numeri

    I numeridel Pd

    LO SCHEMA DEI PARTITII VOTI NECESSARI E QUELLI CHE HA IL PD gennaio 2015(tra deputati, senatori, delegati regionali)

    672 su 1.009i consensi che servono nei primi 3 scrutini (i due terzi)

    505 su 1.009i voti che bastano dal quarto scrutinio in poi (la maggioranza assoluta)

    La platea dei grandi elettori

    445 voti

    630deputati

    58delegati

    regionali

    321senatori

    1.009I QUORUM NECESSARI

    Pd445

    Autonomie-Estero-Psi-Pil31

    Scelta civica32

    Area Popolare(Ucd+Ncd)77

    Per l'Italia13

    Gal15

    Forza Italia143

    Dissidenti FI36

    Altri11

    Ex M5S23

    M5S137

    Sel34

    Fratelli Italia9

    Lega39

    Totale

    1.009Le minoranzedi sinistra del Pd

    40

    `Oggi in delegazione dal premierfissato un faccia a faccia per domani

    VERDINI TIENEIL PALLOTTOLIEREPURE SULLA LEGGEELETTORALE: NEL PDC’È CHI VUOLE FARLOBALLARE...

    Al Quirinale i vescovi vedonouna persona di «dignitàriconosciuta» e «provataoperosità», che con tali qualitàpossa «in tempi brevi» andarea rappresentare «il popolo e laNazione». La rispettabilità e lalaboriosità sono le doti che ilcardinale Angelo Bagnasco,presidente della Cei, indica peril futuro capo dello Stato. E ilcapo dei vescovi richiamaanche il governosull'«urgenza» che si imponesu tutto il resto, «il lavoro el'occupazione», questione daaffrontare prima di altre coseche la gente avverte invece«come lontane dai suoiproblemi» di ogni giorno.

    I vescovi

    «Trame, segreti, finti scoop,balle spaziali e retropensieri:basta una sera alla tv efinalmente capisci la crisi deitalk show in Italia». CosìMatteo Renzi twitta a tardasera quando sono già andatiieri in onda due talk show:”Quinta colonna” su Rete4 e”Piazza Pulita“ su La7.Probabilmente infastidito daquello che ha visto il premier,in un secondo messaggio,aggiunge: «E’ una cosa seria.Dobbiamo cambiare modo diraccontare l’Italia e la politica.Non siamo quella roba lì».Renzi non è nuovo a scontri o,come lui stesso le ha definite,«discussioni un tantinelloaccese», nel corso ditrasmissioni televisive. Siricorda il tagliente botta erisposta avuto dal premier conGiovanni Floris nella puntata

    di Ballarò del 13 maggiodell’anno scorso. Tutto iniziacon il conduttore che chiedeconto del perché la Rai, in baseai programmi del governo,debba restituire 150 milioni delcanone e Mediaset no. «La Rai -ribatte Renzi - è partecipatadallo Stato. Lo so che faconfusione dopo dieci anni diBerlusconi, ma le comunicoche Mediaset appartiene aBerlusconi, la Rai allo Stato.Così, caro Floris, tocca anche avoi». Il conduttore insiste: «Masi avvantaggia Mediaset...» estrappa un applauso. Causticoil premier osserva: «Il signoreche ha applaudito è della Rai»,aggiungendo, pertranquillizzare Floris sueventuali rappresaglie: «Ilpresidente del Consiglio checacciava quelli della Rail’abbiamo già avuto».

    Renzi: «Balle spaziali ai talk show»

    Televisione

    VIA LIBERA AL PREMIODI LISTA AL 40%E ALLA SOGLIA DEL 3%LA MINORANZA PDRESTA CONTRO. OGGIIL VIA LIBERA FINALE

  • -MSGR - 14 PESARO - 37 - 27/01/15-N:

    [email protected]

    Martedì 27Gennaio 2015

    REDAZIONE:ViaMarsala, 15T0721/370934-24-26F0721/370931

    LA CLASSIFICADopo l'exploit su GoogleTrend, Pesaro resta a boccaasciutta su TripAdvisor, chevede le vicine Cattolica e Ric-cione fare la voce grossa. Sol-tanto poche settimane fa, ilsindaco Matteo Ricci aveva ri-lanciato con forza, tanto chel'ha proposta come simbolodel nuovo city-brand, la classi-fica di Google Trend, che ha vi-sto Pesaro al terzo posto tra lemete turistiche emergenti die-tro Gozo e Sochi. Il motivo diquesta impennata era legatoall'allungamento della stagio-ne balneare, che la scorsa esta-te, con uno slancio comunica-tivo, aveva fatto parlare dellacittà di Rossini a livello nazio-nale. Ma in questi giorni, lapubblicazione delle graduato-rie 2014 del portale TripAdvi-sor, ha riportato il capoluogocon i piedi per terra, almenoper quanto riguarda le classifi-che dei motori di ricerca inchiave turistica. Tra le destina-zioni in crescita non c'è spazioper nessuna località italiana,mentre per quanto riguarda iristoranti, tra i primi dieci clas-sificati risultano i due localistellati di Senigallia. Ma è aglialberghi che TripAdvisor dedi-ca maggiore spazio, diversifi-cando le classifiche per tipolo-