popolazione e risorseaiiger.it/attachments/article/361/geografia fame.pdf · valutazione dello...
TRANSCRIPT
La geografia della fame: popolazione e risorse
La geografia della fame: popolazione e risorse
Carlo [email protected]
Carlo [email protected]
AIIG Associazione Italiana Insegnanti di Geografia
Sezione Emilia-Romagna
Tipi di fame:Tipi di fame:
• acutaacuta: sporadicamente (catastrofi : sporadicamente (catastrofi
ambientali o climatiche)ambientali o climatiche)
• cronicacronica (o (o denutrizionedenutrizione): continua ): continua carenza di cibo, sia per cause carenza di cibo, sia per cause ambientali che antropiche.ambientali che antropiche.
• occultaocculta (o (o malnutrizionemalnutrizione): manca ): manca varietà di alimenti varietà di alimenti →→ malattie e malattie e deperimento corporeodeperimento corporeo
La geografia della fameLa geografia della fame
I paradossi della malnutrizione nel Mondo
I paradossi della malnutrizione nel Mondo
Nei paesi sottosviluppati aumenta la produzione totale degli alimenti ma non la disponibilità pro capite
I paradossi della malnutrizione nel Mondo
I paradossi della malnutrizione nel Mondo
Nei paesi sottosviluppati aumenta la produzione totale degli alimenti ma non la disponibilità pro capite
Principali causePrincipali cause
3 tipologie che si combinano:
Naturali condizioni ambientali malattie endemiche
Storiche/EconomicheColonialismoNeocolonialismo
Umane Incrementi demografici insostenibili Scarsità di risorse umane
3 tipologie che si combinano:
Naturali condizioni ambientali malattie endemiche
Storiche/EconomicheColonialismoNeocolonialismo
Umane Incrementi demografici insostenibili Scarsità di risorse umane
Lo sviluppo:
Concetto entrato nelle scienze sociali dalla seconda metà del XX secolo •→ fenomeno storico che riguarda gli ultimi 2 secoli •→ con la rivoluzione industriale alcuni paesi hanno raggiunto una enorme crescita economica •→ grande miglioramento delle condizioni generali di vita
• Nell’Ottocento si usava in relazione ai concetti di progresso applicati all’esperienza coloniale •→ portare progresso ai popoli non progrediti.
• Sviluppo = valore positivo
Sviluppo e sottosviluppoSviluppo e sottosviluppo
Sottosviluppo: approccio teoricoSottosviluppo: approccio teorico
Secondo dopoguerra: nascita contabilità nazionali e valutazione dello sviluppo degli stati dell’ONU
Definizione rapporti macro-geografici: Primo, Secondo e Terzo mondo, Paesi in Via di Sviluppo, Nord-Sud, ecc.
Riflessione su sviluppo e suo contrario: il sottosviluppo. Secondo gli autori marxisti era la frangia povera del
capitalismo
Yves Lacoste: una eredità del colonialismo Termine di paragone: sviluppo paesi industrializzati
Secondo dopoguerra: nascita contabilità nazionali e valutazione dello sviluppo degli stati dell’ONU
Definizione rapporti macro-geografici: Primo, Secondo e Terzo mondo, Paesi in Via di Sviluppo, Nord-Sud, ecc.
Riflessione su sviluppo e suo contrario: il sottosviluppo. Secondo gli autori marxisti era la frangia povera del
capitalismo
Yves Lacoste: una eredità del colonialismo Termine di paragone: sviluppo paesi industrializzati
Definizione di sottosviluppoDefinizione di sottosviluppo
Cos’è il sottosviluppo?
Esigenze fondamentali dell’uomo: alimentazione, abitazione, salute, istruzione, diritti umani, esigenze spirituali, ecc. Sottosviluppo: Impossibilità cronica, generalizzata a vasti strati società e a un territorio di soddisfare una o tutte le esigenze
Differenza tra sottosviluppo e povertà
Differenza tra sviluppo e crescita (vedi)
Cos’è il sottosviluppo?
Esigenze fondamentali dell’uomo: alimentazione, abitazione, salute, istruzione, diritti umani, esigenze spirituali, ecc. Sottosviluppo: Impossibilità cronica, generalizzata a vasti strati società e a un territorio di soddisfare una o tutte le esigenze
Differenza tra sottosviluppo e povertà
Differenza tra sviluppo e crescita (vedi)
Oggi si tende a fare una differenziazione tra:
Crescita economica = esclusivo miglioramento quantitativo degli indicatori economici (PIL, reddito, consumi, investimenti, ecc.)
Sviluppo = miglioramento qualitativo della vita. Coinvolge anche aspetti non economici quali la situazione sociale e ambientale: condizioni sanitarie, abitative, istruzione, sicurezza, democrazia, diritti civili, tutela ambientale, ecc.
Crescita e sviluppoCrescita e sviluppo
Agricoltura scarsamente produttivaAgricoltura scarsamente produttiva
Spazio agricolo è sottosfruttato o sprecato. Agricoltura e allevamento non sono integrati.
In molti paesi dell'America Latina vaste estensioni di terreno sono in mano a pochi proprietari.
Sovrasfruttamento, erosione, desertificazione L'agricoltura dei paesi sottosviluppati è distinta in agricoltura di
tipo tradizionale o di sussistenza, con rese molto scarse, e agricoltura commerciale di piantagione (vedi oltre).
Spazio agricolo è sottosfruttato o sprecato. Agricoltura e allevamento non sono integrati.
In molti paesi dell'America Latina vaste estensioni di terreno sono in mano a pochi proprietari.
Sovrasfruttamento, erosione, desertificazione L'agricoltura dei paesi sottosviluppati è distinta in agricoltura di
tipo tradizionale o di sussistenza, con rese molto scarse, e agricoltura commerciale di piantagione (vedi oltre).
Agricoltura di sussistenzaAgricoltura di sussistenza
Elevata intensità lavoro manualeAttrezzature rudimentali (zappicoltura) Allevamento non associato all'agricolturaStrutture sociali arretrate (“The tragedy of the Commons”)Ciclo fame e miseria
Elevata intensità lavoro manualeAttrezzature rudimentali (zappicoltura) Allevamento non associato all'agricolturaStrutture sociali arretrate (“The tragedy of the Commons”)Ciclo fame e miseria
Agricoltura di piantagioneAgricoltura di piantagione
Piante tropicali: caffè, te, cacao, canna da zucchero, caucciù, cotone, tabacco, arachidi, banane e frutta tropicale
manodopera locale a basso costo produzione per l’esportazione grandi società multinazionali (e piccole piantagioni indigene) fragilità economica ed ecologica (hamburger connection)
Piante tropicali: caffè, te, cacao, canna da zucchero, caucciù, cotone, tabacco, arachidi, banane e frutta tropicale
manodopera locale a basso costo produzione per l’esportazione grandi società multinazionali (e piccole piantagioni indigene) fragilità economica ed ecologica (hamburger connection)
Scarsa industrializzazioneScarsa industrializzazione
La limitatezza dell'industrializzazione: arretratezza dei mezzi tecnici, mancanza di capitali. Gran parte degli impianti industriali e delle organizzazioni commerciali si trova nelle mani di multinazionali straniere che controllano i mercati mondiali e i prezzi.
Il settore terziario (apparato burocratico, forze armate) è spesso ipertrofico e parassitario (sottoccupazione urbana, lavori saltuari o di ripiego: domestici, fattorini, ambulanti, ecc.)
La limitatezza dell'industrializzazione: arretratezza dei mezzi tecnici, mancanza di capitali. Gran parte degli impianti industriali e delle organizzazioni commerciali si trova nelle mani di multinazionali straniere che controllano i mercati mondiali e i prezzi.
Il settore terziario (apparato burocratico, forze armate) è spesso ipertrofico e parassitario (sottoccupazione urbana, lavori saltuari o di ripiego: domestici, fattorini, ambulanti, ecc.)
Concentrazione delle esportazioniConcentrazione delle esportazioni I paesi del Sud Mondo sono spesso esportatori di un unico
prodotto (petrolio, minerali, legname, cotone, caffè, canna da zucchero, ecc.). Non dispongono di potere di contrattazione, ma dipendono dal maggiore acquirente (eccezione dei paesi produttori di petrolio).
Bilancia commerciale in passivo, dipendenza economica dall'estero, che per molti paesi è anche di natura politica.
I paesi del Sud Mondo sono spesso esportatori di un unico prodotto (petrolio, minerali, legname, cotone, caffè, canna da zucchero, ecc.). Non dispongono di potere di contrattazione, ma dipendono dal maggiore acquirente (eccezione dei paesi produttori di petrolio).
Bilancia commerciale in passivo, dipendenza economica dall'estero, che per molti paesi è anche di natura politica.
Forte indebitamento esteroForte indebitamento estero
Crisi petrolifera anni ‘70, abbondanza “petrodollari” e facilità prestiti internazionali
Cattivi investimenti nel Sud del Mondo
Inizio anni ’80: calo prezzi materie prime e aumento dei tassi di interesse → i debiti aumentarono a dismisura.
BM/FMI varano le politiche di Aggiustamento Strutturale (ESAP): forte taglio alle spese, privatizzazione di imprese pubbliche, licenziamenti, politiche economiche neoliberali.
Conseguenze → crollo sistema sanitario e istruzione e peggioramento delle condizioni di vita più poveri.
Crisi petrolifera anni ‘70, abbondanza “petrodollari” e facilità prestiti internazionali
Cattivi investimenti nel Sud del Mondo
Inizio anni ’80: calo prezzi materie prime e aumento dei tassi di interesse → i debiti aumentarono a dismisura.
BM/FMI varano le politiche di Aggiustamento Strutturale (ESAP): forte taglio alle spese, privatizzazione di imprese pubbliche, licenziamenti, politiche economiche neoliberali.
Conseguenze → crollo sistema sanitario e istruzione e peggioramento delle condizioni di vita più poveri.
Lo scambio inegualeLo scambio ineguale
Teoria di Ricardo dei “vantaggi comparati”: ciascun paese tende a specializzarsi nella produzione dei beni che può produrre a minor costo e ad importare quelli che altri producono al minor costo.
Il ruolo dei paesi periferici nel quadro della divisione internazionale del lavoro è quello di produrre materie prime minerarie e agricole.
Scarsa elasticità domanda materie prime. La domanda di questi prodotti aumenta in misura modesta rispetto all'aumento dei redditi dei paesi del centro o di fronte a riduzioni del loro costo.
Al contrario è elevata l'elasticità della domanda e del prezzo dei prodotti industriali e dei servizi. Come risultato si ha, in realtà, uno “scambio ineguale”.
Teoria di Ricardo dei “vantaggi comparati”: ciascun paese tende a specializzarsi nella produzione dei beni che può produrre a minor costo e ad importare quelli che altri producono al minor costo.
Il ruolo dei paesi periferici nel quadro della divisione internazionale del lavoro è quello di produrre materie prime minerarie e agricole.
Scarsa elasticità domanda materie prime. La domanda di questi prodotti aumenta in misura modesta rispetto all'aumento dei redditi dei paesi del centro o di fronte a riduzioni del loro costo.
Al contrario è elevata l'elasticità della domanda e del prezzo dei prodotti industriali e dei servizi. Come risultato si ha, in realtà, uno “scambio ineguale”.
Sviluppo economico e sviluppo demografico:Sviluppo economico e sviluppo demografico:• paesi industrializzati: accrescono la produzione di paesi industrializzati: accrescono la produzione di
ricchezza ma scivolano nel declino demografico.ricchezza ma scivolano nel declino demografico.
• paesi non industrializzati: ai margini del progresso paesi non industrializzati: ai margini del progresso tecnologico, ma con un continuo aumento di tecnologico, ma con un continuo aumento di popolazione che le risorse sia naturali che umane non popolazione che le risorse sia naturali che umane non sono in grado di sostenere. sono in grado di sostenere.
Sviluppo e crescita demograficaSviluppo e crescita demografica
Ogni anno ci sono oltre 200 milioni di casi di malaria nel mondo, gran parte dei quali in Africa sub-sahariana. La malattia causa 655 mila morti all’anno, il 90% dei quali sono bambini sotto i 5 anni. In Africa, la malaria rappresenta una delle principali emergenze sanitarie (insieme all’HIV/AIDS e alla tubercolosi)
MalariaMalaria
Prodotto Interno Lordo (PIL) e Prodotto Nazionale Lordo (PNL)
.Gross Domestic Product (GDP) - Gross National Product (GNP)
Prodotto Interno Lordo (PIL) e Prodotto Nazionale Lordo (PNL)
.Gross Domestic Product (GDP) - Gross National Product (GNP)
Il PIL è il valore a prezzi correnti dell’insieme di beni e servizi finali prodotti in un anno, nel territorio di una nazione.
Il PNL comprende anche il reddito netto proveniente dall’estero.
Il PIL è il valore a prezzi correnti dell’insieme di beni e servizi finali prodotti in un anno, nel territorio di una nazione.
Il PNL comprende anche il reddito netto proveniente dall’estero.
Prodotto Interno Lordo (PIL)
totale al 2012
Prodotto Interno Lordo (PIL)
totale al 2012
I primi venti paesi
Prodotto Interno Lordo (PIL) pro capite al 2010Prodotto Interno Lordo (PIL) pro capite al 2010
I primi trenta paesi
Prodotto Nazionale Lordo (PNL) pro capite a Parità di Potere d’Acquisto (PPA)
Prodotto Nazionale Lordo (PNL) pro capite a Parità di Potere d’Acquisto (PPA)
Le disparità economiche globaliLe disparità economiche globali
Map prepared for the UN Environment Programme (UNEP) publication The Environmental Food Crisis - the environment's role in averting future food crises, published in 2009.
HDI Human Development Index
Human Development IndexHuman Development Index: indicatore : indicatore composito creato ad hoc per definire il composito creato ad hoc per definire il grado di sviluppo dei paesi, integrando 3 grado di sviluppo dei paesi, integrando 3 indicatori:indicatori:
PIL pro capite (PPA)PIL pro capite (PPA) Tasso di alfabetizzazione adulti Tasso di alfabetizzazione adulti (+ (+ tasso iscrizione scuola)tasso iscrizione scuola)
Speranza di vita alla nascitaSperanza di vita alla nascita
Ha valori compresi tra 1 (massimo) e 0.Ha valori compresi tra 1 (massimo) e 0.
ISU Indice di Sviluppo UmanoISU Indice di Sviluppo Umano
Indice di Sviluppo Umano HDI Human Development Index
Indice di Sviluppo Umano HDI Human Development Index
Indice di Sviluppo Umano HDI Human Development Index
Indice di Sviluppo Umano HDI Human Development Index
Indice della felicità umana(FIL = Felicità Interna Lorda)
Indice della felicità umana(FIL = Felicità Interna Lorda)
FIL = Felicità Interna Lorda / GNH = Gross National HappinessFIL = Felicità Interna Lorda / GNH = Gross National Happiness
Come uscire dal sottosviluppoCome uscire dal sottosviluppo
Linee-guida tracciate dagli organismi internazionali (BM, FMI, ONU) per favorire l’uscita dal sottosviluppo dei paesi poveri:
controllo nascitedemocratizzazionepolitiche per l’istruzioneuso di tecnologie adeguate alle
esigenze localicondono debito esteromaggiore liberalizzazione dei
commerci
Linee-guida tracciate dagli organismi internazionali (BM, FMI, ONU) per favorire l’uscita dal sottosviluppo dei paesi poveri:
controllo nascitedemocratizzazionepolitiche per l’istruzioneuso di tecnologie adeguate alle
esigenze localicondono debito esteromaggiore liberalizzazione dei
commerci
La “Dichiarazione del Millennio”La “Dichiarazione del Millennio”
• Adottata dalle Nazioni Unite (189 paesi) nel settembre 2000, come piano per lo sviluppo globale entro il 2015.
• Consta di 8 obiettivi, che comprendono 18 traguardi, che propongono problemi del pianeta (povertà, salute, ambiente, equità di genere, ecc.)
• Adottata dalle Nazioni Unite (189 paesi) nel settembre 2000, come piano per lo sviluppo globale entro il 2015.
• Consta di 8 obiettivi, che comprendono 18 traguardi, che propongono problemi del pianeta (povertà, salute, ambiente, equità di genere, ecc.)
Gli obiettivi della “Dichiarazione”Gli obiettivi della “Dichiarazione”
1. Eliminare la povertà estrema e la Fame
2. Raggiungere l’educazione primaria globale
3. Promuovere l’equità tra i sessi
4. Ridurre la mortalità infantile
5. Migliorare la salute materna
6. Combattere HIV/AIDS, malaria e altre malattie
7. Assicurare la sostenibilità ambientale
8. Sviluppare una partnership globale per lo sviluppo
1. Eliminare la povertà estrema e la Fame
2. Raggiungere l’educazione primaria globale
3. Promuovere l’equità tra i sessi
4. Ridurre la mortalità infantile
5. Migliorare la salute materna
6. Combattere HIV/AIDS, malaria e altre malattie
7. Assicurare la sostenibilità ambientale
8. Sviluppare una partnership globale per lo sviluppo
Quali sono le “azioni a rapido successo”? Quali sono le “azioni a rapido successo”?
Salute:
• Vaccinazione annua di tutti gli scolari• Programmi nutritivi per donne incinte/che
allattano e per bambini• Istruire i contadini su salute, coltivazioni e
infrastrutture.
• Distribuire zanzariere in zone malariche• Informazione e servizi sanitari relativi alle
malattie trasmissibili sessualmente, AIDS, tubercolosi, malaria.
Salute:
• Vaccinazione annua di tutti gli scolari• Programmi nutritivi per donne incinte/che
allattano e per bambini• Istruire i contadini su salute, coltivazioni e
infrastrutture.
• Distribuire zanzariere in zone malariche• Informazione e servizi sanitari relativi alle
malattie trasmissibili sessualmente, AIDS, tubercolosi, malaria.
Quali sono le “azioni a rapido successo”?Quali sono le “azioni a rapido successo”?
• Infrastrutture e amministrazione:
• Garantire a tutti gli ospedali, scuole e libero accesso a elettricità, acqua potabile
• Eliminare le tasse scolastiche
• Fornire fertilizzanti ai contadini poveri• Diritto di proprietà per le donne ed il diritto
a godere dell’eredità.
• Qualità vita nei quartieri poveri e costruzione case popolari
• Consolidare il ruolo della ricerca nella gestione politica nazionale.
• Infrastrutture e amministrazione:
• Garantire a tutti gli ospedali, scuole e libero accesso a elettricità, acqua potabile
• Eliminare le tasse scolastiche
• Fornire fertilizzanti ai contadini poveri• Diritto di proprietà per le donne ed il diritto
a godere dell’eredità.
• Qualità vita nei quartieri poveri e costruzione case popolari
• Consolidare il ruolo della ricerca nella gestione politica nazionale.
Quali sono le “azioni a rapido successo”? Quali sono le “azioni a rapido successo”?
• Donne e comunità:
• Mettere le donne in grado di giocare un ruolo centrale nella società
• Lanciare campagne nazionali contro la violenza sulle donne.
• Garantire un concreto sostegno alle comunità per permettere loro di piantare alberi, ottenere fertilizzanti, ecc.
• Donne e comunità:
• Mettere le donne in grado di giocare un ruolo centrale nella società
• Lanciare campagne nazionali contro la violenza sulle donne.
• Garantire un concreto sostegno alle comunità per permettere loro di piantare alberi, ottenere fertilizzanti, ecc.
Cosa si è già fatto?Cosa si è già fatto?
Poco, e in maniera non uniforme:Asia: risultati migliori, ma persiste la povertà diffusaAmerica Latina, Medio Oriente, Europa Orientale:
progressi su alcuni obiettivi, ma persistono forti disuguaglianze
Africa: scarsi risultati su tutti gli obiettivi
Tuttavia tra il 1990 e il 2010: numero poveri passato da 1,5 a 1 miliardo (BM) mortalità infantile da 88 a 57‰ vita media da 64,5 a 70,5 anniAccesso ad acqua potabile: +10%Accesso a servizi sanitari: +14%
Poco, e in maniera non uniforme:Asia: risultati migliori, ma persiste la povertà diffusaAmerica Latina, Medio Oriente, Europa Orientale:
progressi su alcuni obiettivi, ma persistono forti disuguaglianze
Africa: scarsi risultati su tutti gli obiettivi
Tuttavia tra il 1990 e il 2010: numero poveri passato da 1,5 a 1 miliardo (BM) mortalità infantile da 88 a 57‰ vita media da 64,5 a 70,5 anniAccesso ad acqua potabile: +10%Accesso a servizi sanitari: +14%