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1 A LLEGATO 1 P ROGETTI SIGNIFICATIVI RAE 2012 Rapporto Annuale di Esecuzione relativo all’anno 2012 Programma Operativo FESR 2007/2013 - CCI2007IT162PO004 Unione europea CRESCE L’EUROPA NEL LAZIO Regione Lazio Autorità di Gestione del POR FESR Lazio 2007-2013 Via R.R.Garibaldi, 7 - 00145 ROMA www.porfesr.lazio.it

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ALLEGATO 1

PROGETTI SIGNIFICATIVI

RAE 2012

Rapporto Annuale

di Esecuzione

relativo all’anno 2012

Programma Operativo FESR 2007/2013 - CCI2007IT162PO004

Unione europea

CRESCE L’EUROPA NEL LAZIO

Regione Lazio

Autorità di Gestione del POR FESR Lazio 2007-2013

Via R.R.Garibaldi, 7 - 00145 ROMA

www.porfesr.lazio.it

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Sommario

1. ASSE I ......................................................................................................................................... 3 2. ASSE II ...................................................................................................................................... 12 3. ASSE V ...................................................................................................................................... 16

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Relazione annuale di esecuzione 2012 – POR Competitività e Occupazione Lazio 2007 -2013

Autorità di Gestione del POR FESR Lazio 2007-2013

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1. ASSE I

POR - FESR Lazio 2007/2013

ASSE I - “Ricerca, Innovazione e

rafforzamento della base produttiva”

ATTIVITA' I.4 – Acquisizione servizi avanzati

per le PMI.

CODICE PROGETTO: A0014P0173

TITOLO PROGETTO: Acquisizione servizi reali avanzati per il rafforzamento competitivo e per il sostegno di

attività relative all’internazionalizzazione

CUP: F88I10000040008

ALTRI CODICI IDENTIFICATIVI

IMPORTO dell’investimento CONTRIBUTO Quota FESR

€ 273.848 € 136.924 € 68.462

DATE: Inizio lavori 03/08/2009– Fine lavori 20/08/2012

SYSTEA S.p.A. sede legale Via Paduni, 2A Anagni (Frosinone)

La SYSTEA S.p.A. (http://www.systea.it) è una società laziale con sede ad Anagni (FR) che progetta,

sviluppa e commercializza strumentazioni ad alta tecnologia per l’analisi in laboratorio ed il

monitoraggio ambientale di sostanze chimiche complesse.

L’impegno della società si rivolge principalmente a soluzioni analitiche nei settori del controllo delle

acque ed agro-alimentare, fornendo al Cliente un servizio completo di supporto alla messa in

servizio, utilizzazione ed assistenza tecnica della strumentazione fornita.

La società opera all’interno di uno stabilimento di proprietà di 1.600 mq coperti su due piani, dove è incentrata l’attività di progettazione, sviluppo, collaudo ed assistenza post-vendita della

strumentazione prodotta. In particolare, lo stabilimento, è dotato di un‘area operativa

specificatamente attrezzata ad uso laboratorio di analisi e sviluppo metodiche.

La società SYSTEA ha stretto accordi di cooperazione di sviluppo e commerciali con altre Aziende

del settore a livello internazionale, ha frequenti e costanti rapporti con Enti di ricerca e detiene vari

brevetti internazionali.

Nel corso degli ultimi anni, la SYSTEA si è sempre maggiormente rivolta al mercato internazionale,

instaurando accordi commerciali con diversi operatori del settore in alcuni paesi europei tra i quali

Gran Bretagna, Germania, Spagna, Francia, Austria, Ungheria, Grecia, Stati Uniti ed alcuni paesi

dell’Estremo Oriente quali Cina, Corea del Sud, Taiwan ed Australia.

La società, che possiede un sistema di qualità aziendale certificato secondo le norme UNI EN-ISO-

9001:2008, è attualmente parte del gruppo industriale AMS-SYSTEA (http://www.ams-systea.it).

L’intervento ha riguardato le seguenti attività di acquisizione di servizi reali per il rafforzamento

competitivo svolte nel periodo agosto 2009 – agosto 2012:

Attività di marketing strategico, comprendenti:

- Analisi strategica e competitiva del mercato;

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- Analisi della situazione aziendale attuale;

- Elaborazione delle linee guida per la redazione di un piano strategico di lungo periodo;

- Piani di marketing di breve periodo.

Analisi di prefattibilità tecnico economica d’investimenti innovativi, incentrata sulle

seguenti azioni:

- Analisi dell’organizzazione, delle procedure e dell’infrastruttura operativa dell’Azienda;

- Analisi ed elaborazione delle specifiche di prodotto;

- Azioni a tutela della proprietà industriale;

- Elaborazione dello schema a blocchi del sistema;

- Proiezioni economiche relative alla vendita dei nuovi prodotti.

Azioni rivolte a garantire la proprietà industriale (registrazioni di brevetti e marchi di

prodotti);

Servizi per la realizzazione di sistemi TIC.

L’intervento ha, inoltre, riguardato l’acquisizione di servizi reali avanzati per il sostegno di

attività concernenti l’internazionalizzazione in Cina, India e USA comprendenti:

Analisi del mercato interno, definizione ed supporto alla realizzazione del piano di

marketing e impostazione e predisposizione del business plan;

Servizi di consulenza per il reperimento di partners esteri nei paesi obiettivo Cina, India ed

USA;

Altri servizi volti al miglioramento organizzativo aziendale comprendenti l’analisi

organizzativa e procedurale, l’audit di descrizione dell’organizzazione (fase descrittiva) e la

definizione degli interventi sull’organizzazione.

L’analisi svolta ha supportato ed accelerato decisioni di strategica importanza per lo sviluppo

aziendale, quali l’avviamento della cooperazione tecnica e commerciale con il gruppo AMS e la

successiva costituzione del gruppo industriale AMS-SYSTEA.

Particolare importanza è stata posta alla definizione ed alla stesura di un modello di business plan aziendale, che possa essere utilizzato anche dalle Aziende del gruppo.

La Direzione Aziendale, che è stata attivamente coinvolta durante le diverse fasi dell’attività, ha

compreso pienamente il valore degli strumenti di Enterprise Resource Planning di nuova

generazione prospettati, attualmente in corso di acquisizione da parte di tutte le aziende del

gruppo AMS-SYSTEA; appare evidente che l’applicazione di tecnologie informatiche possa

essere stato particolarmente interessante per il miglioramento non solo dei processi aziendali

interni, ma anche per l’integrazione con i processi delle aziende appartenenti al nuovo gruppo

industriale.

Tramite l’analisi di prefattibilità economica SYSTEA ha individuato una possibilità di

miglioramento tecnologico di due delle sue numerose linee di prodotti: sonda WIZ PROBE

(sonda multiparametrica per analisi in-situ di nutrienti ed altri parametri chimici nelle acque) e

Micromac TOX (analizzatore per il monitoraggio della tossicità integrale delle acque). Su tali

prodotti si sono individuate possibilità di miglioramento delle funzionalità e fruibilità mediante

applicazione di tecnologie all’avanguardia su scala globale.

SYSTEA, nell’ottica di aumentare la propria forza aziendale ed in considerazione della scarsa

reattività del mercato nazionale sviluppa un programma di internazionalizzazione che prevede

la penetrazione di tre differenti mercati: Stati Uniti, Emirati Arabi Uniti, Cina ed India.

Conseguentemente è stato raggiunto un importante obiettivo quale l’avviamento dell’ufficio di

rappresentanza in Cina e, successivamente, la prospettata apertura della trading company a

supporto del nuovo gruppo industriale.

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Lo stesso studio ha inoltre rafforzato il convincimento aziendale sulla commerciabilità dei nuovi

prodotti in corso di sviluppo e ciò ha facilitato l’integrazione della SYSTEA all’interno del nuovo

gruppo industriale individuato.

L’intervento integrato esposto ha inoltre permesso di:

Rafforzare la struttura promozionale e tecnica e la presenza nel mercato cinese, che è

ormai il primo mercato per esportazione della SYSTEA;

Avviare un’organica attività promozionale e commerciale in India, uno dei nuovi e

promettenti mercati del prossimo futuro;

Reimpostare ed indirizzare su nuove e più solide basi di collaborazione locale l’attività

commerciale negli Stati Uniti, che dovrà essere necessariamente ulteriormente sviluppata

e rafforzata nel prossimo anno con nuove e specifiche azioni promozionali e commerciali.

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POR - FESR Lazio 2007/2013

ASSE I - “Ricerca, Innovazione e

rafforzamento della base produttiva”

ATTIVITA' I.6 – Promozione di prodotti e

processi produttivi rispettosi dell’ambiente -

Progetto complesso Settore e Filiera della

Ceramica

CODICE PROGETTO: A0012P0028

TITOLO PROGETTO: Interventi mirati in materia di ambiente legato all’introduzione di un nuovo ciclo di

produzione altamente innovativo

CUP: F31B00001100008

ALTRI CODICI IDENTIFICATIVI

IMPORTO dell’investimento CONTRIBUTO Quota FESR

€ 488.396 € 201.751 € 100.875

DATE: Inizio lavori 30/06/2009– Fine lavori 30/09/2011

DEREF S.P.A. sede legale Piazza Rossetti n. 3 - GENOVA

Sede operativa Castiglione in Teverina (VITERBO) Strada Lubrianese Km 4

La DEREF S.p.A. è una media impresa con 18 dipendenti con sede a Genova. Oggetto del presente

investimento è la sede operativa localizzata nel Comune di Castiglione in Teverina (VT).

La Deref S.p.A. è il terzo produttore mondiale di Diatomite, dopo due multinazionali, una francese e

una americana, è il leader italiano della demolizione di fori industriali, in particolare forni di

vetriere, di cementiere e di ceramiche, recupera rottami refrattari e rivalorizza questi materiali per

immetterli poi sul mercato come materie prime e seconde.

E’ inoltre presente nella produzione di polvere di coperture per la produzione dell’acciaio il cui

mercato principale è rappresentato da quello nazionale anche se da qualche anno esporta anche

parte della sua produzione all’estero. E’ questo ultimo settore che presenta un’opportunità di

sviluppo.

Il programma di intervento è relativo esclusivamente all’ambito “Ambiente: Riciclaggio e recupero”

ed è incentrato nell’acquisizione di tecnologia per l’adeguamento del processo produttivo per

consentire il recupero a livello industriale dei fanghi ceramici e degli scarti di produzione delle

aziende ceramiche in particolare quelle del Distretto di Civita Castellana.

L’intervento presentato dalla Deref è incentrato sostanzialmente all’introduzione di un nuovo

impianto produttivo in grado di garantire i risultati prospettati. Più in dettaglio, nel nuovo impianto è

stato previsto innanzitutto di modificare la gestione delle vasche di stoccaggio dei fanghi prima della loro atomizzazione. L’idea progettuale è quella di dosare il fango che fuoriesce dai mulini con

fango generato dal passaggio all’interno dei turbo dissolutori del recupero del fango ceramico

prevedendo inoltre la possibilità di alimentare solo l’atomizzatore con il fango generato dai turbo

dissolutori.

L’intervento è consistito nell’installazione di un secondo turbo dissolutore (TDS) con il suo sistema

di caricamento veloce previsto per i fanghi ceramici collegato con serbatoi di acqua e di altri

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additivi necessari all’ottenimento di un fango atomizzabile. In uscita ai due TDS, sono state

collegate due vasche grandi di stoccaggio di 30 m3 cadauna che fungono da polmone

all’alimentazione dell’atomizzazione. In uscita da queste due vasche, due pompe dosano la

miscela che fuoriesce in modo continuo e alimentano l’impianto di setacciatura. L’impianto di

setacciatura inoltre ha un funzionamento automatico che consente all’operatore di dosare solo la

miscela dei due fanghi e la portata di fango desiderato. Il fango setacciato transita all’interno di

una vasca più piccola per essere ivi additivato. Una volta additivato il fango viene stoccato in una

piccola vasca prima del suo spruzzo all’interno dell’atomizzatore.

L’intervento rappresenta un’alternativa ecologica allo smaltimento dei rifiuti industriali del settore

della ceramica di Civita Castellana: recupera e rivalorizza questi prodotti per rimetterli sul mercato

prodotti ad alta qualità a prezzi vantaggiosi.

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POR - FESR Lazio 2007/2013

ASSE I - “Ricerca, Innovazione e

rafforzamento della base produttiva”

ATTIVITA' I.6 - Promozione di prodotti e

processi produttivi rispettosi dell'ambiente -

Realizzazione di un impianto per l'utilizzo del

gas di combustione

CODICE PROGETTO: A0015P0117

TITOLO PROGETTO: Progetto Biogreen

CUP: F81B100008

ALTRI CODICI IDENTIFICATIVI

IMPORTO dell’investimento CONTRIBUTO Quota FESR

€ 316.260 € 158.130 € 79.065

DATE: Inizio lavori 30/07/2009 – Fine lavori 14/10/2011

MAD s.r.l. sede legale Via Santa Croce in Gerusalemme, 97 00185 ROMA

Sede operativa Strada Provinciale Ortella Km 3,5 Roccasecca (FROSINONE) Loc.tà CERRETO

La società MAD s.r.l. con sede legale a Roma e unità locale produttiva nel Comune di Roccasecca

(FR) opera nel settore della raccolta, trasporto e smaltimento rifiuti urbani pericolosi e non, nella

progettazione di impianti per la produzione di energia elettrica da biomasse e gestione di impianti

di terzi. Ha presentato un programma a valere sull'Azione 1.6 Por Lazio 2007/2013, denominato

"Progetto Biogreen", che prevede la realizzazione di un impianto per l'utilizzo del gas di

combustione ricco di CO2 per la produzione di biomasse micro-algali ad uso energetico.

Gli obiettivi indicati dalla società, che opera nei settori ambientali e delle fonti energetiche

alternative, rientrano in un piano di sviluppo aziendale, finalizzato alla realizzazione di un ciclo

energetico chiuso. Tale sistema integrato oltre ad una significativa riduzione dei gas-serra immessi

nell'atmosfera, consente di autoprodurre energia elettrica in grado di soddisfare il fabbisogno della

discarica e ad incrementare la distribuzione sul territorio, con notevole impatto anche sul bilancio

della società.

L’intervento, che rappresenta il proseguimento del progetto integrato che l'azienda ha già in essere

(cioè la produzione di biomasse e biogas da rifiuti, con produzione di energia elettrica da una

centrale a biomasse) prevede l'utilizzo dei fumi di combustione della centrale elettrica per

produzione massiva di biomasse fotosintetiche (micro-alghe). Le micro-alghe, mediante la sintesi

clorofilliana, con luce, acqua e sali inorganici, assorbono grandi quantità di CO2 (tra gli organismi

fotosintetici sono quelle ad assorbimento più elevato). Le biomasse così risultanti possono essere

usate come combustibile (produzione di biogas in digestori anaerobici) per produrre energia

elettrica, come fertilizzante naturale o come base per produzione di biopolimeri.

L'assorbimento di CO2 per la produzione di biomasse algali è di 1,83 tn di CO2 per tn di biomassa.

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L'investimento si compone del sistema di captazione monitorato dei fumi dell'attuale centrale

elettrica a biomasse, delle serre per la coltura algale complete di sistema di controllo temperatura

(riscaldamento con scambiatore che sfrutta l'energia termica dei fumi) e dal sistema di bioreattori

con controllo di luce e temperatura per la produzione massiva di biomasse.

L'azienda ha effettuato un'analisi tecnica per il calcolo della riduzione di CO2, basata su rilievi

effettuati sul tipo di micro-alghe presenti nel fiume Liri adiacente alla discarica, calcolando la CO2

che viene emessa dal digestore di produzione di biogas e rapportandola alla quantità di CO2

sequestrata per la produzione di biomasse; l'abbattimento % della CO2 risulta essere pari all'82,2%

L’intervento si è realizzato attraverso le seguenti diverse tipologie di interventi:

acquisizione di servizi reali specialistici relativi alla progettazione del sistema di produzione

di biomasse microbiche fotosintetiche, della messa a punto di protocolli analitici di

caratterizzazione delle biomasse, dell'elaborazione di metodiche per la disidratazione delle

biomasse, dell'assistenza per la messa in opera delle tecnologie, della conduzione di una

serie di analisi e della realizzazione di un manuale operativo.

acquisizione di immobilizzazioni tecniche riguardanti la realizzazione dell'impianto di

aspirazione CO2 dai fumi della centrale a biomasse e climatizzazione colture (alghe) della

serra, realizzazione di un impianto di prelievo gas combusti e di un sistema di

monitoraggio, acquisto di bireattori per la produzione di biomassa e di un sistema di

radiazione luminosa e di un sistema di controllo della temperatura e insufflazione delle

miscele e impianti vari.

Il progetto appare di grande interesse e rilevanza eco innovativa in quanto l'impianto programmato

risulterebbe il primo del genere in Italia.

Di fondamentale importanza è il rilevante abbattimento di CO2: il bilancio della CO2 relativamente

al sistema integrato della MAD appare ad emissioni zero, ed anche considerando solo

l'abbattimento della CO2 dei fumi a fronte della CO2 emessa dal biogas, la percentuale dell'82% è

notevole.

Altro aspetto positivo è rappresentato dal fatto che il sistema di produzione nei bioreattori

garantisce una produzione massiva di micro-alghe di per sé ad alta produzione, quindi, la coltura di

micro-alghe non sottrae molto spazio all'agricoltura al contrario dei biocombustibili (es. biodiesel);

pertanto può essere collocata ovunque, anche in campi non fertili possono essere coltivate sia in

acque di mare che reflue.

Una ulteriore risparmio energetico a livello globale potrà derivare dalla utilizzazione di energia

solare e fotovoltaica per le serre.

Viene evidenziato, inoltre, che alla data di conclusione dell’intervento la società ha incrementato di

n. 4 unità le risorse umane impiegate in azienda rispetto alla data iniziale del progetto.

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POR - FESR Lazio 2007/2013

ASSE I - “Ricerca, Innovazione e

rafforzamento della base produttiva”

ATTIVITA' I.6 - Promozione di prodotti e

processi produttivi rispettosi dell'ambiente

CODICE PROGETTO: A0015P0070

TITOLO PROGETTO: Messa in sicurezza e caratterizzazione - Impianto di trattamento acque di vegetazione e

foglie di olivo per estrazione di polifenoli

CUP: F61B10000150008

ALTRI CODICI IDENTIFICATIVI

IMPORTO dell’investimento CONTRIBUTO Quota FESR

€ 911.864 € 270.371 € 135.186

DATE: Inizio lavori 13/07/2009 – Fine lavori 27/05/2011

Phenofarm s.r.l. sede legale Via Giovanni Nicotera, 29 - 00195 Roma

Sede operativa Strada Provinciale per Roma snc - 02038 Scandriglia (RIETI)

La PHENOFARM S.r.l. è una PMI costituita nel giugno 2009 con sede nel comune di Scandriglia (RI)

frutto della collaborazione tra imprenditori e ricercatori ENEA e Dipartimento Scienze

Farmaceutiche Università di Firenze.

Il Management, infatti, è composto dagli imprenditori Stefano e Paolo Germani (soci della

Leadergy Light) e dai soci, ricercatori e professori universitari esperti nel settore di estrazione

polifenoli e microfiltrazioni, quasi tutti i soci - ricercatori sono laureati in Biologia Molecolare

specializzazione Biotecnologie, a cui è affidato il settore tecnico scientifico. In particolare il prof

Massimo Pizzichini, facente parte della struttura operativa ENEA e referente scientifico di

numerose riviste internazionali, ha seguito numerosi progetti nel campo della filtrazione a

membrana (microfiltrazione, nanofiltrazione ecc.) ed è titolare di numerosi brevetti tra cui quello

per il "recupero integrale delle componenti chimiche nelle acque di vegetazione delle olive"- n. RM

2004 A 000293 (di interesse specifico della Phenofarm).

Il progetto ha previsto la realizzazione di un impianto di trattamento acque di vegetazione e foglie

di olivo per estrazione di polifenoli. E’ basato su un progetto ENEA che permette l'estrazione di

polifenoli per uso cosmetico, farmaceutico ed alimentare dai rifiuti/scarti della lavorazione olearia

(acque di vegetazione, potature) inquinanti per il loro carico organico (pectine, grassi, polialcoli,

fenoli fitotossici, poliacidi ecc.)

Questi scarti inquinanti, che rappresentano un problema per i frantoi relativamente al loro

smaltimento, vengono invece trattati con un sistema di membrane a osmosi inversa e recuperati

all'85% con produzione di polifenoli. Il residuo 15% è rappresentato dalle acque di lavaggio delle

membrane e dell'impianto, ma con un inquinamento molto più ridotto rispetto alla partenza (COD

1000 volte inferiore - il COD indica la sottrazione di ossigeno nell'acqua da parte degli inquinanti).

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Relazione annuale di esecuzione 2012 – POR Competitività e Occupazione Lazio 2007 -2013

Autorità di Gestione del POR FESR Lazio 2007-2013

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L’impianto di processo a membrana per il recupero, purificazione e concentrazione dei polifenoli

presenti negli estratti acquosi provenienti dagli scarti è stato realizzato nel novembre 2009

utilizzando le acque di vegetazione e potature (scarti) del frantoio di Santa Barbara in linea con

l’impianto stesso. Con lo stesso Oleificio di Santa Barbara è stato stipulato un contratto di

locazione per l’affitto di parte dei locali e del piazzale per la movimentazione esterna. Il collaudo

definitivo dell'impianto è avvenuto nel maggio 2010.

Nel mese di dicembre 2010 è stato depositato un Patent di processo per la "Produzione di principi

attivi concentrati e raffinati da tessuti e sottoprodotti di Olea Europaea con tecnologie di

membrana e cromatografia liquida di assorbimento su resina" ad implementazione del Patent di

processo Enea concesso in licenza per la costruzione dell'impianto stesso.

Contestualmente alla realizzazione dell'impianto, sono iniziate le consulenze specialistiche per

l'individuazione e la messa a punto delle tecnologie e modalità di produzione, di metodi analitici

per il controllo della qualità di processo e di prodotto, di procedure igienico-sanitarie.

In particolare gli obiettivi raggiunti indicati dalla società beneficiaria nella relazione tecnica

conclusiva sono i seguenti:

realizzazione dell'impianto di processo a membrana per il recupero, purificazione e

concentrazione dei polifenoli presenti negli estratti acquosi provenienti dagli scarti (acque

di vegetazione e potature) del frantoio in linea con l'impianto stesso;

deposito di un brevetto di processo per la "Produzione di principi attivi concentrati e

raffinati da tessuti e sottoprodotti di Olea Europaea con tecnologie di membrana e

cromatografia liquida di assorbimento su resina" ad implementazione del Patent di

processo Enea concesso in licenza per la costruzione dell'impianto stesso;

individuazione e messa a punto delle tecnologie e modalità di produzione, di metodi

analitici per il controllo della qualità di processo e di prodotto, di procedure igienico-

sanitarie;

redazione di uno studio sul ciclo vitale dell’impianto Life Cycle Assestment (LCA) con

l’obiettivo di applicare i risultati di tale analisi alla produzione innovativa della Phenofarm

per promuovere la progettazione, la produzione e la gestione eco-sostenibili;

campagne sperimentali di campionatura 2009/2010 e 2010/2011;

progettazione e realizzazione della linea cosmetica basata sugli estratti Phenolea costituita

da dieci referenze.

La società, pertanto, è riuscita ad elaborare un modello di valorizzazione a ciclo chiuso ed

integrato, in cui gli scarti del settore olivicolo-oleario, ad oggi considerati ancora rifiuti,

rappresentano materie prime innovative per la produzione di composti bioattivi ad elevato valore

aggiunto.

Si segnala infine che, alla data di conclusione dell’intervento, la società ha incrementato di n. 1

unità le risorse umane impiegate in azienda rispetto alla data iniziale del progetto.

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2. ASSE II

POR - FESR Lazio 2007/2013

ASSE II - “Ambiente e prevenzione

dai rischi””

Attività II.2 - Bonifica e recupero

delle aree e dei siti inquinati -

Messa in sicurezza e

caratterizzazione ex discarica in

località Campo Gizzi – Comune di

Posta Fibreno – S.I.N. Frosinone

CODICE PROGETTO: A0006P0008

TITOLO PROGETTO: Messa in sicurezza e caratterizzazione ex discarica in località Campo Gizzi

CUP: C55G09003260002

ALTRI CODICI IDENTIFICATIVI

IMPORTO dell’investimento CONTRIBUTO Quota FESR

€ 382.747 € 382.747 € 191.374

DATE: Inizio lavori 11/12/2010 – Fine lavori 23/12/2011

Regione Lazio: Area Bonifica e Recupero Aree e Siti Inquinati

Comune di Posta Fibreno: Ufficio Tecnico

Progettisti: Ing. Sandro Nardelli (progettista, direttore lavori) – Arch. Gianpiero Conte (redazione piano di

sicurezza, coordinamento in fase di progettazione ed esecuzione) – Dott. Maurizio Felici (caratterizzazione:

consulenza geologica, indagini, studi e rilievi ambientali)

L’ex discarica in località Campo Gizzi insiste sul territorio comunale di Posta Fibreno (FR) ed è

inclusa nel perimetro del Sito d’Interesse Nazionale di Frosinone. Come la gran parte delle ex

discariche situate in Provincia di Frosinone, è stata aperta nel giugno del 1994 (Ordinanza

sindacale n.2767/94, ai sensi dell’art. 12 del D.P.R. 915/1982) a causa dell’emergenza rifiuti

avvenuta in quegli anni nel territorio della provincia di Frosinone, e serviva una popolazione di circa

1.300 abitanti e la sua attività è cessata nell’agosto del 1996.

L’area della discarica, ubicata a poche decine di metri dalla SS Avezzano-Sora, in posizione

prossima al confine con i Comuni di Vicalvi e di Fontechiari, è localizzata su area agricola

sottoposta a vincolo idrogeologico.

L’impianto è situato a 320 mt s.l.m. ed occupa una superficie di circa 900 mq per un volume,

compresi inerti di copertura, di circa 2000 mc di rifiuto. Il sito è stato realizzato previo esproprio di

terreni privati e le abitazioni più vicine sono ad una distanza di 300 mt. Nell’intorno vi è la presenza

di terreni agricoli ed a 200 mt scorre il Rio Fontechiari.

Il contesto, in cui è inserita l’ex discarica, è quello del territorio di un Comune ad alta valenza

naturalistica, confermata dalla presenza della Riserva Naturale Regionale del lago di Posta

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Fibreno, SIC, ZPS e ZSC. Quest’ultima ha un’estensione di circa 400 ettari e comprende, al suo

interno, tutta la piana del Fibreno e le colline prospicienti il lago, con le sue caratteristiche

formazioni carsiche calcaree; un'origine, quella carsica, che vede la numerosa presenza di sorgenti

che pullulano lungo le rive del lago alimentando lo stesso con circa 9 mc. di acqua al secondo.

La Riserva Naturale lago di Posta Fibreno è stata creata per essere destinata "alla conservazione,

valorizzazione e razionale utilizzazione dell'ambiente naturale, allo sviluppo economico delle

comunità locali interessate ed alla corretta fruizione da parte di tutta la popolazione" e rientra nel

Sistema dei Parchi e delle Riserve Naturali della Regione Lazio.

Ecco, quindi, la fondamentale importanza delle opere effettuate sul sito di ex discarica, che dista

meno di un chilometro dalle sorgenti del lago, atte a scongiurare qualsiasi forma di contaminazione

delle acque.

Le prime operazioni effettuate hanno riguardato la “Caratterizzazione” del sito, ossia quella serie di

indagini, dirette ed indirette, che permettono di ricostruire i fenomeni di contaminazione a carico

delle matrici ambientali, in modo da ottenere le informazione di base su cui prendere decisioni

realizzabili e sostenibili per la messa in sicurezza e/o bonifica del sito: è stata effettuata la pulizia

preliminare del sito per consentire l’espletamento del successivo rilievo topografico, capace di

garantire la completa graficizzazione delle aree occupate e dei manufatti presenti e l’esatta

ubicazione del corpo rifiuti all’interno delle particelle catastali occupate; la prospezione geofisica,

attraverso 6 profili di tomografia elettrica, al fine di determinare l’esatta estensione dei materiali

interrati nell’area di discarica ed alla definizione dell’isolamento delle vasche ed alla verifica di

tenuta delle stesse; i sondaggi geognostici, nel numero di 5 per la ricostruzione delle

caratteristiche stratigrafiche del sito, posizionati in area esterna alla discarica, di cui 4 attrezzati

con piezometri con profondità minima di 15 mt; il campionamento del suolo superficiale, 5

campioni con metodi manuali, al fine di caratterizzare il “top soil”, ossia i primi 10 cm di suolo; il

campionamento del sottosuolo, nel numero di 15 campioni; il campionamento delle acque

sotterranee, nel numero di 4; la caratterizzazione del rifiuto, attraverso 4 campioni di rifiuto e 2 di

percolato. Tutta la fase di caratterizzazione si è svolta secondo le metodiche operative Arpa Apat.

Dai risultati della caratterizzazione presentati dal Comune si evince che lo spessore massimo dei

rifiuti presenti nella vasca è di 5/6mt e che l’assetto stratigrafico risulta caratterizzato dalla

presenza di limi argillosi (terreno impermeabile) al di sotto dei rifiuti (dai 6 ai10 mt dal piano di

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campagna) quasi in corrispondenza del tetto dell’acquifero (falda sottostante tra i 7/9mt). Per

quanto concerne il corpo rifiuti, le analisi chimiche eseguite indicano che i rifiuti, l’eluato ed il

percolato analizzati sono classificati come non pericolosi. Le analisi condotte sui terreni indicano

che i parametri chimico-fisici analizzati risultano entro i limiti imposti dalla legge tranne i campioni

S1C1, S3topsoil, S4topsoil, S4C1, S4C2, S5topsoil (piccola contaminazione da arsenico) e S5C1

(piccola contaminazione da rame – Arpa riscontra, invece, Vanadio e Arsenico); il terreno non

risulta essere contaminato da amianto e tossine; le acque non risultano essere contaminate.

Le attività di messa in sicurezza d’emergenza hanno avuto inizio successivamente e si sono svolte

in parallelo a quelle di caratterizzazione.

Le attività di “Messa in sicurezza” effettuate consistono:

nella sistemazione della rete di recinzione e cancello d’ingresso, in modo da isolare il sito

dall’esterno con relativa apposizione di idonea cartellonistica;

nella verifica della presenza del pozzo di raccolta del percolato che risulta essere presente

e che è stato ripristinato;

nella pulizia del fondo stradale di accesso all’area con la rimozione parziale del corpo rifiuti,

al fine di ridurre l’area di discarica più prossima al Rio Fontechiari.

Il sito risultava già essere coperto con telo impermeabile in HDPE che, quindi, è stato risistemato in

funzione della minore estensione del corpo rifiuti con una aggiunta, per perfezionare la perfetta

tenuta. La sua funzione è quella di scongiurare l’infiltrazione delle acque meteoriche nel corpo

discarica con la conseguente formazione di percolato. Con l’utilizzo di economie, l’opera è stata

completata attraverso una copertura con terreno vegetale, l’istallazione di tubi di sfiato biogas, lo

scavo di canalette per la raccolta delle acque che, non infiltrandosi nel sito impermeabilizzato,

vengono smaltite all’esterno ed infine, l’istallazione del pozzo di raccolta del percolato che risultava

mancante.

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La superficie oggetto di intervento si estende per una superficie di 1.000 mq.

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3. ASSE V

POR - FESR Lazio 2007/2013

ASSE V - “Sviluppo urbano e

locale”

Attività V.1 “Rigenerazione delle

funzioni economiche, sociali e

ambientali delle aree urbane”

CODICE PROGETTO: A0044P0001

TITOLO PROGETTO: Completamento del Parco permanente per l’educazione stradale

CUP: G75D12000080008

ALTRI CODICI IDENTIFICATIVI

IMPORTO dell’investimento CONTRIBUTO Quota FESR

€ 250.474 € 250.474 € 125.237

DATE: Inizio lavori 08/11/2012 – Fine lavori 15/05/2013

Regione Lazio: Direzione Regionale Attività Produttive

Comune di Fondi: Coordinatore P.L.U.S. - Ing. Gianfranco Mariorenzi

L’intervento denominato “Completamento del Parco permanente per l’educazione stradale”,

previsto dal Piano Locale e Urbano di Sviluppo presentato dal Comune di Fondi (LT), è localizzato

all’interno del quartiere “Portone della Corte” e costituisce il completamento funzionale di un’opera

(cfr. Fig. 1) avviata grazie al finanziamento della Regione Lazio (per €. 496.000), della Provincia di

Latina (per €. 135.000) e dello stesso Comune di Fondi (per €. 604.000).

Il parco è stato realizzato in due aree funzionali: una prima zona dedicata esclusivamente

all’insegnamento pratico del codice della strada ai ragazzi; un’altra adibita a servizi con le tribune

per gli spettatori. Le opere di completamento stimate nella perizia afferiscono a interventi puntuali

necessari per rendere funzionale il parco tematico. Di seguito i locali del corpo servizi (foto 1-2)

adibiti alla didattica stradale, ricavati all’interno della struttura delle tribune che verranno

completati (pavimentazioni, opere di finitura e impianti).

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Fig. 1 – Planimetria

Foto 1 Foto 2

In tali edifici saranno realizzati gli ambienti destinati a bagni, ufficio e aula lezioni e proiezioni

audiovisive. Sarà inoltre completata l’area a deposito di attrezzature posta nella parte più bassa

delle tribune. Gli spazi vuoti esterni (foto 3), segnati dalla presenza dell’originario cantiere, saranno

trattati a verde con la messa a dimora di alberature, così da implementare la dotazione di aree

qualificate per il relax e tempo libero.

Costituisce parte integrante dell’intervento l’installazione di pannelli fotovoltaici per la gestione

energetica del parco e la dotazione di un sistema di recupero delle acque piovane. Nel computo

delle opere è inoltre previsto il costo per l’acquisto delle macchine elettriche (minicar) e delle

attrezzature necessarie per lo svolgimento delle attività didattiche all’interno del parco destinato

all’educazione stradale.

La perizia di completamento prevede infine l’ampliamento e la modifica del marciapiede (foto 4)

lungo la recinzione dell’adiacente scuola Giulia Gonzaga, il quale garantirà un collegamento diretto

tra il Parco Stradale e il Piazzale Regioni (la cui riqualificazione rientra tra gli interventi del PLUS) e

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il nuovo Polo Scolastico (di cui i fondi PLUS prevedono l’ampliamento attraverso la costruzione di

una nuova scuola materna). Il completamento del parco stradale è pertanto direttamente e

funzionalmente collegato ad altri interventi in corso di realizzazione nella medesima area, finanziati

dalle risorse dell’Asse V del POR FESR Lazio, finalizzati alla rigenerazione fisica e sociale del

quartiere.

Il Parco di Educazione Stradale nasce con il fine di educare i giovani ad una circolazione sicura in

un quartiere popolare (Portone della Corte) del Comune di Fondi dove sono diffusi fenomeni di

devianza giovanile, di abbandono scolastico ed altre patologie sociali dell’adolescenza. Il parco è

destinato ad essere un luogo che favorisce la coesione sociale tra gli individui delle fasce più

giovani e che contribuisce ad aumentare il grado di consapevolezza delle regole che gestiscono la

mobilità sul territorio.

Stato dell’arte al 31/12/2012

Ad ottobre 2012 il Comune di Fondi ha avviato la procedura di gara, mediante cottimo fiduciario. A

novembre 2012 procedeva all’affidamento definitivo dei lavori da eseguire, avviati in data

26/11/20121 (verbale di consegna lavori).

1 L’intervento si è concluso a maggio 2013

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Autorità di Gestione del POR FESR Lazio 2007-2013

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POR - FESR Lazio 2007/2013

ASSE V - “Sviluppo urbano e

locale”

Attività V.1 “Rigenerazione delle

funzioni economiche, sociali e

ambientali delle aree urbane”

CODICE PROGETTO: A0044P0002

TITOLO PROGETTO: Completamento Bretella di collegamento tra la S.S. Appia e la zona artigianale – 2°

stralcio” - Comune di Fondi

CUP: G71B12000460009

ALTRI CODICI IDENTIFICATIVI

IMPORTO dell’investimento CONTRIBUTO Quota FESR

€ 780.534 € 780.534 € 390.267

DATE: Inizio lavori 08/11/2012 – Fine lavori 11/06/2013

Regione Lazio: Direzione Regionale Attività Produttive

Comune di Fondi: V Settore – Lavori Pubblici e Ambiente

Impresa aggiudicataria: Ditta Cimino Giuseppe (lavori) – Arch. Antonio Camerota (direttore lavori)

L’intervento denominato “Bretella di collegamento tra la S.S. Appia e la zona artigianale – 2°

stralcio”, previsto dal Piano Locale e Urbano di Sviluppo – PLUS – presentato dal Comune di Fondi

(LT), è localizzato tra la S.S. Appia e la strada provinciale Diversivo Acquachiara e costituisce il

secondo lotto funzionale dell’intervento di collegamento tra la S.S. Appia e la zona Artigianale, lotto

avviato grazie al finanziamento della Regione Lazio “Direzione Regionale Infrastrutture, Area

Viabilità e Sicurezza Stradale” per 1,260 Meuro (cfr. Fig. 1). Grazie all’utilizzo di un tracciato in

parte già esistente (strada comunale via Lagurio) è previsto l’attraversamento del canale

Acquachiara - mediante un ponte di 1^ categoria che costituisce l’opera di maggior rilievo del II

lotto - e la realizzazione dell’incrocio a raso con la strada comunale via Acquachiara.

Il completamento dell’opera è funzionale al miglioramento della viabilità cittadina al pari di un altro

intervento inserito nel PLUS di Fondi “La strutturazione urbana del quartiere Spinete” – in fase di

avvio in una zona contigua – che prevede la realizzazione ex-novo di alcuni tratti stradali funzionali

al traffico veicolare e ciclopedonale all’interno del quartiere “Spinete”. A conclusione di tali

interventi, la viabilità cittadina risulterà ridisegnata e significativamente migliorata.

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Autorità di Gestione del POR FESR Lazio 2007-2013

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Fig. 1 – Planimetria

Foto 1 Foto 2

Finalità

La realizzazione della Bretella consentirà di ridurre in misura significativa il traffico cittadino che

interessa la zona - fortemente urbanizzata - del cosiddetto bivio di Lenola (incrocio a raso tra la S.S.

Appia e la S.S.637, per Lenola, e la Strada Provinciale Diversivo Acquachiara) e di razionalizzare il

flusso di traffico, civile e commerciale, nei luoghi di specifico interesse e destinazione quali il

Nuovo Mattatoio Comunale, l’annesso Campo Boario, la zona artigianale, il quartiere cittadino delle

Spinete, il MOF (il Mercato Ortofrutticolo più importante del centro e sud Italia) e la stazione

ferroviaria.

Stato dell’arte al 31/12/2012

Ad agosto 2012 il Comune di Fondi aveva avviato la procedura di gara, conclusasi nel mese di

novembre 2012 con l’affidamento definitivo dei lavori, iniziati l’8/11/2012 (verbale di consegna

lavori). I termini di esecuzione dei lavori vengono fissati in 216 gg, la conclusione è prevista per il

06/06/20132.

2 L’intervento si è concluso a giugno 2013