pos. rag. n. comune di forli’ · 2009-07-13 · convenzione della gestione associata del servizio...

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Prot. Gen. 48647/2003 Pos. Rag. n. COMUNE DI FORLI’ GIUNTA COMUNALE ca Seduta del 30 Settembre 2003 Deliberazione N. 459 Nel giorno ed ora sopra indicati, in una Sala della Residenza Comunale, si è riunita la Giunta Comunale nelle persone dei Signori: Presente Assente RUSTICALI FRANCO Sindaco X BRANCA ANTONIO GIUSEPPE Vice Sindaco X MALTONI PIERLUIGI Assessore X GALASSI ELVIO Assessore X BACCIOCCHI MAURO Assessore X BERTOZZI LORETTA Assessore X ASCANIO LUIGI Assessore X FABBRI MARISA Assessore X BUFFADINI LODOVICO Assessore X BUCCI GIOVANNI Assessore X BRESCIANI MIRCO Assessore X TOTALE PRESENTI: 11 TOTALE ASSENTI: 0 PRESIEDE il Sig. RUSTICALI FRANCO, Sindaco Partecipa il Dr. VENTRELLA ANTONIO, Segretario Generale Poiché il numero degli intervenuti rende legale l’adunanza, LA GIUNTA COMUNALE Ad unanimità di voti, espressi per alzata di mano, adotta la seguente deliberazione avente per OGGETTO: GESTIONE ASSOCIATA DELLE FUNZIONI DI POLIZIA MUNICIPALE NEL TERRITORIO DELL’ASSOCIAZIONE INTERCOMUNALE PIANURA FORLIVESE – APPROVA- ZIONE REGOLAMENTO DEI SERVIZI DI POLIZIA MUNICIPALE

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Page 1: Pos. Rag. n. COMUNE DI FORLI’ · 2009-07-13 · Convenzione della gestione associata del servizio di Polizia municipale tramite l’Associazione della pianura forlivese, in attuazione

Prot. Gen. 48647/2003Pos. Rag. n.

COMUNE DI FORLI’

GIUNTA COMUNALEca

Seduta del 30 Settembre 2003

Deliberazione N. 459

Nel giorno ed ora sopra indicati, in una Sala della Residenza Comunale, si è riunita la GiuntaComunale nelle persone dei Signori:

Presente Assente

RUSTICALI FRANCO Sindaco X

BRANCA ANTONIO GIUSEPPE Vice Sindaco X

MALTONI PIERLUIGI Assessore X

GALASSI ELVIO Assessore X

BACCIOCCHI MAURO Assessore X

BERTOZZI LORETTA Assessore X

ASCANIO LUIGI Assessore X

FABBRI MARISA Assessore X

BUFFADINI LODOVICO Assessore X

BUCCI GIOVANNI Assessore X

BRESCIANI MIRCO Assessore X

TOTALE PRESENTI: 11TOTALE ASSENTI: 0

PRESIEDE il Sig. RUSTICALI FRANCO , Sindaco

Partecipa il Dr. VENTRELLA ANTONIO, Segretario Generale

Poiché il numero degli intervenuti rende legale l’adunanza,

LA GIUNTA COMUNALE

Ad unanimità di voti, espressi per alzata di mano, adotta la seguente deliberazione aventeper

OGGETTO: GESTIONE ASSOCIATA DELLE FUNZIONI DI POLIZI AMUNICIPALE NEL TERRITORIO DELL’ASSOCIAZIONEINTERCOMUNALE PIANURA FORLIVESE – APPROVA-ZIONE REGOLAMENTO DEI SERVIZI DI POLIZIAMUNICIPALE

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Premesso:

- che l'art. 4 della Legge 7 marzo 1986, n. 65 (legge-quadro in materia di

Polizia locale) stabilisce che i Comuni adottano un Regolamento del servizio

di Polizia municipale, il quale deve disporre in ordine ad una serie di elementi

sull'espletamento dell'attività;

- che l'art. 7 della suddetta legge stabilisce che i Comuni nei quali il servizio di

Polizia municipale sia espletato da almeno sette addetti possono istituire il

Corpo di Polizia municipale, disciplinando con apposito regolamento lo stato

giuridico del personale;

- che la Legge regionale (L.R.) Emilia Romagna 21 aprile 1999, n. 3, attuattiva

della legge-quadro richiamata, stabilisce, tra l’altro, in materia di polizia

locale, gli elementi generali dell'organizzazione dei servizi di Polizia

municipale (art. 226), le funzioni di Polizia municipale (art. 225), nonché i

profili strutturali principali del Regolamento del Corpo di Polizia locale (art.

230);

- che la Legge regionale Emilia Romagna 13 novembre 2001, n. 36, come

integrata dalla Legge regionale 8 aprile 1994, n. 14, e dalle deliberazioni del

Consiglio regionale del 3.12.2002, n. 424 e della Giunta regionale del

16.12.2002, n. 2583, stabilisce i distintivi di grado inerenti alle qualifiche

funzionali degli appartenenti al Corpo;

Atteso:

- che in data 19 marzo 2002 è stato sottoscritto l’atto costitutivo

dell’Associazione intercomunale della pianura forlivese tra i Comuni di Forlì,

Forlimpopoli, Bertinoro, Castrocaro Terme Terra del Sole, in attuazione della

deliberazione consiliare n. 20 del 16.2.2002;

- che l’Associazione intercomunale della pianura forlivese è stata istituita con

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Decreto del Presidente della Giunta regionale n. 91 del 17.4.2002;

- che il 28 gennaio 2003 è stata sottoscritta, dagli Enti medesimi, la

Convenzione della gestione associata del servizio di Polizia municipale

tramite l’Associazione della pianura forlivese, in attuazione della

deliberazione consiliare n. 177 del 16.12.2002;

- che l’art. 3 della convenzione sopra richiamata prevede l’istituzione del

Corpo unico di Polizia municipale dell’Associazione intercomunale della

pianura forlivese;

- che, in applicazione delle norme sopra richiamate relative all’ordinamento

della Polizia municipale, l’istituzione del Corpo avviene mediante

l’emanazione del relativo Regolamento del Corpo e del servizio;

Tenuto conto:

- che il quadro normativo sui servizi di Polizia locale è in fase di profondo

rinnovamento, in senso evolutivo, con particolare riferimento ai compiti in

capo alle Autonomie locali;

- che lo stesso sviluppo della società civile ha reso via via meno definito il

confine tra la materia "polizia locale" e quella di stretta attinenza alla

"pubblica sicurezza", tanto da comportare, in ordine a quest'ultimo profilo, un

sempre maggior coinvolgimento ed un notevole impegno della Polizia

municipale;

- che i Comuni hanno percepito simili mutamenti, realizzando progettualità ed

interventi specifici nell'ambito di un quadro programmatico finalizzato ad

affrontare in modo efficace i molteplici aspetti connessi alle politiche della

sicurezza;

- che l’azione di vigilanza sul territorio si rende più efficace attraverso l’azione

coordinata e sinergica degli organismi preposti a tale compito su un’area

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omogenea più vasta;

Considerato:

- che il quadro sopra descritto ha sollecitato le Amministrazioni comunali ad

avviare un processo di profonda revisione del ruolo del Corpo di Polizia

municipale, intervenendo in modo assai rilevante sugli elementi organizzativi;

- che tale processo ha condotto alla predisposizione di un Regolamento del

Corpo di Polizia municipale, secondo i criteri dettati dall’art. 5 della

convenzione della gestione associata del servizio di Polizia municipale;

Tenuto conto che il Regolamento si limita a disciplinare gli aspetti peculiari

dell'organizzazione della Polizia municipale, presentando quindi una struttura

"aperta", in grado di assorbire le possibili evoluzioni legislative e normative in

generale, nonché le possibili trasformazioni conseguenti ai nuovi CCNL del

comparto Regioni-Enti locali;

Dato atto che il progetto di regolamento ha seguito il seguente iter di

elaborazione:

- è stato redatto dall’Ufficio unificato di coordinamento (istituito nella fase

costitutiva del Corpo unico e composto dai Responsabili degli uffici di Polizia

municipale dei Comuni associati) su proposta del Comandante della Polizia

municipale del Comune capofila;

- è stato oggetto di esame in sede di Commissione ex art. 13 della Convenzione

recante la disciplina della gestione associata (commissione paritetica

composta da rappresentanti degli enti associati e dai rappresentanti dei

dipendenti) i cui lavori si sono conclusi con esito favorevole in merito al testo

proposto nella seduta del 3 settembre 2003;

- è stato validato dal Comitato tecnico gestionale dell’Associazione in data 3

settembre 2003;

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Considerato che la Conferenza dei Sindaci dell’Associazione intercomunale

della pianura forlivese, nella seduta del 23 settembre 2003, ha approvato il

progetto ritenendolo rispondente ai criteri generali fissati nella Convenzione per

la gestione associata (art. 5);

Vista la nota del 29 settembre 2003 con la quale il Presidente

dell’Associazione intercomunale trasmette il progetto di Regolamento per

l’approvazione da parte degli organi competenti dei Comuni associati;

Dato atto che la competenza appartiene alla Giunta comunale trattandosi di

Regolamento recante la disciplina organizzativa di un servizio comunale sulla

base di criteri generali approvati dal Consiglio Comunale;

Visti i pareri favorevoli ai sensi dell'art. 49, comma 1, del Decreto

legislativo 18 agosto 2000, n. 267:

- di regolarità tecnica, rilasciato dal Dirigente del Servizio vigilanza in data

29.9.2003;

- di regolarità contabile, rilasciato dal Dirigente del Servizio bilancio in data

29.9.2003;

Visto, inoltre, il parere favorevole espresso dal Direttore dell’Area servizi

interni e sviluppo informatico, organizzativo e delle risorse umane, in ordine alla

coerenza del progetto di Regolamento con la disciplina dettata dal vigente

Regolamento di organizzazione e con gli istituti contrattuali in essere in materia

di personale, in data 30.9.2003;

Visto, infine:

- l’esame del Coordinatore del Comitato tecnico gestionale in data 30.9.2003,

ai sensi dell’art. 12, comma 4, lett. i), del Regolamento di organizzazione;

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- il parere positivo di conformità dell’azione amministrativa di cui al presente

atto alla legge, allo statuto, ai regolamenti, espresso dal Segretario generale in

data 30.9.2003;

D E L I B E R A

1. di approvare, per le motivazioni in premessa esplicitate, il “Regolamento di

organizzazione e del Servizio della Polizia municipale di Forlì e della pianura

forlivese” contenuto nell'allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente

atto;

2. di dare atto che alla formale istituzione del Corpo unico provvederà la

Conferenza dei Sindaci ad avvenuta approvazione del presente Regolamento da

parte di tutti i Comuni associati.

Inoltre, attesa l’urgenza di provvedere in merito;

Ad unanimità di voti, espressi per alzata di mano;

D E L I B E R A

- di dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile ai sensi

dell’art. 134, comma 4, del Decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.

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Fatto, letto e sottoscritto:

IL PRESIDENTE IL SEGRETARIO GENERALE

______________________ ______________________________

La presente deliberazione sarà pubblicata all’Albo Pretorio il giorno 17 Ottobre 2003 econtestualmente comunicata ai Capigruppo Consiliari.

LA RESPONSABILE UNITA’ GIUNTA E CONSIGLIO

Forlì, 17 Ottobre 2003 ____________________________

La presente deliberazione:

è divenuta esecutiva ai sensi dell’art. 134, comma 3, del D.Lgs. 18/8/2000, n. 267.

è stata dichiarata immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 134, comma 4, del D.Lgs.18/8/2000, n. 267.

LA RESPONSABILE UNITA’ GIUNTA E CONSIGLIO

Forlì, 17 Ottobre 2003 ____________________________

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ALLEGATO 1) alla delibera di Giunta n. 459/48647del 30.9.2003

REGOLAMENTO DEL CORPO E DEL SERVIZIO DIPOLIZIA MUNICIPALE DI FORLI’ E DELLA PIANURA

FORLIVESEProvincia di Forlì-Cesena

Titolo PrimoIstituzione del Corpo e funzioni

ART.1SERVIZIO DI POLIZIA MUNICIPALE

1. Per l’espletamento delle funzioni di Polizia Locale èistituito il Corpo di Polizia Municipale dell’Associazionedella Pianura Forlivese, in conformità a quanto previstodalla convenzione stipulata per lo svolgimento delservizio associato del 28 gennaio 2003.2. Le norme del presente regolamento disciplinanol'organizzazione e il funzionamento del Servizio di PoliziaMunicipale dell’Associazione della Pianura Forlivese, inattuazione degli articoli 4 e 7 della legge 7 marzo 1986 n.65 nonché dell’art.230 della legge regionale EmiliaRomagna 21 aprile 1999, n. 3.

ART. 2PRINCIPI ORGANIZZATIVI DEL CORPO DI POLIZIA

MUNICIPALE1. Il Corpo di Polizia Municipale dell’Associazionedella Pianura Forlivese rappresenta lo strumento per lagestione in forma associata delle funzioni di PoliziaMunicipale e delle politiche per la sicurezza, secondocriteri di razionale utilizzo delle risorse umane e dellestrumentazioni tecniche, uniformando comportamenti emetodologie di intervento su tutto il territoriodell’Associazione medesima.2. La gestione associata è finalizzata a garantire ilpresidio del territorio ed una presenza più coordinata perl’esercizio delle funzioni indicate nella legge 7 marzo

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1986, nr. 65 e per il conseguimento degli obiettivipolitico-amministrativi stabiliti dal Titolo VIII della L.R.21 aprile 1999, nr. 3, in materia di poliziaamministrativa e politiche regionali per la sicurezza. Inparticolare, detto coordinamento mira a razionalizzare gliinterventi di polizia locale, di polizia amministrativa, diprevenzione generale anche attraverso iniziative dicomunicazione e di educazione alla legalità, di controllosociale e di controllo dei fenomeni rilevanti per lasicurezza della circolazione stradale, per la protezioneambientale e per i bisogni emergenti sotto il profilo dellapubblica tranquillità.

ART.3COLLOCAZIONE DEL CORPO DI POLIZIA

MUNICIPALE NELLA STRUTTURA ORGANIZZATIVADELL’ASSOCIAZIONE DELLA PIANURA FORLIVESE

1. Il Corpo di Polizia Municipale rappresenta unastruttura apicale collocata nella struttura organizzativadel Comune di Forlì, con dipendenza amministrativa efunzionale dal Sindaco dello stesso Comune, salve lecompetenze dei Sindaci dei Comuni aderenti comeautorità di Polizia Locale.

ART. 4DENOMINAZIONE, SEDI CENTRALI, SEDI

PERIFERICHE, SIMBOLO1. La struttura di polizia locale associata assume ladenominazione di “Corpo di Polizia Municipale di Forlì edella Pianura Forlivese”.2. Il Corpo di Polizia Municipale di Forlì e dellaPianura Forlivese ha la sede centrale in Forlì, e sediperiferiche nei Comuni di Bertinoro, Castrocaro Terme-Terra del Sole e Forlimpopoli.3. Il simbolo del Corpo è conforme all’allegato B delladelibera di approvazione del presente regolamento.

ART. 5FUNZIONI, COMPITI E AMBITO TERRITORIALE DEL

CORPO DI POLIZIA MUNICIPALE1. Il corpo di Polizia Municipale svolge le funzioni ed

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i compiti istituzionali previsti dalla vigente legislazionestatale e regionale, dalla convenzione della gestioneassociata del servizio di Polizia Municipale del 28gennaio 2003, dai regolamenti generali e speciali,ottemperando altresì alle disposizioni amministrativeemanate dagli Enti e dalle autorità competenti e allefunzioni assegnate con provvedimento delle GiunteComunali.

2. L'ambito territoriale ordinario delle attività diPolizia Municipale è quello dei Comuni dell’Associazionedella Pianura Forlivese inteso in maniera unitaria, fattisalvi i casi di estensione indicati dalla legge e dalpresente regolamento.3. Resta ferma la possibilità di stipulare appositiaccordi temporanei di natura associativa intercomunalecon altre Amministrazioni per lo svolgimento di servizisul territorio dei diversi aderenti, ai sensi dell’art. 4,comma 4 lett. c) della Legge Regionale 7 marzo 1996 n.65.

ART. 6STRUTTURA ORGANIZZATIVA DEL CORPO

1. Il Corpo di Polizia Municipale di Forlì e della PianuraForlivese si articola gerarchicamente nel ComandoCentrale, con sede in Forlì e nei Distaccamenti Comunalidi Forlimpopoli, Bertinoro e Castrocaro Terme-Terra delSole.2. Al Comando Centrale è preposto il Comandante delCorpo di Polizia Municipale del Comune di Forlì cheassume la qualità di Comandante del Corpo di PoliziaMunicipale di Forlì e della Pianura Forlivese e alle sediperiferiche sono preposti i Comandanti di Distaccamentodi Forlimpopoli, Bertinoro e Castrocaro Terme-Terra delSole.

ART.7ORGANIGRAMMA ED ORGANICO DEL CORPO

1. Ai sensi del combinato disposto dell’art. 7 comma2° della legge 65/86, dell’art. 226 comma 3°e art. 230comma 3° della Legge Regionale n. 3/99 e dell’art. 6della Legge 30.3.2001 n. 165, il contingente numericodegli addetti al servizio deve rispettare la proporzione diun addetto ogni 1000 abitanti.

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2. L’organigramma del Corpo si articola come segue:a) Comando Centrale :

- Comandante del Corpo – Dirigente apicale;

- Vice Comandante;

- Responsabili di Divisione – nr. 6 appartenenti allaqualifica dei Commissari;

- Addetti al coordinamento e controllo: nr. 20Ispettori;

- Istruttori di vigilanza: nr. 110 Agenti/Assistenti; b) Comando Distaccamento Bertinoro:

- Comandante di Distaccamento – Commissario oIspettore Capo – Categoria D;

- Addetti al coordinamento e controllo: n. 1 Ispettore– Categoria D;

- Istruttori di vigilanza – nr. 7 Agenti/Assistenti –Categoria C;

c) Comando Distaccamento di Castrocaro Terme eTerra del Sole:

- Comandante di Distaccamento – Commissario oIspettore Capo;

- Addetti al coordinamento e controllo: n. 1 Ispettore- Categoria D;

- Istruttori di vigilanza: nr. 4 Agenti/Assistenti -Categoria C;

d) Comando Distaccamento di Forlimpopoli:

- Comandante di Distaccamento – Commissario oIspettore Capo;

- Addetti al coordinamento e controllo: n. 1 Ispettore- Categoria D;

- Istruttori di vigilanza: nr. 10 Agenti/Assistenti -Categoria C;

3. Il contingente è soggetto a revisione periodica insede di programmazione economica-finanziaria e diindirizzo dei servizi, e comunque a scadenza triennale. Larevisione, previa concertazione con i sindacatimaggiormente rappresentativi, segue criteri difunzionalità e di economicità, in rapporto ai carichi dilavoro ed ai compiti di istituto, al numero degli abitantidei Comuni, ai flussi della popolazione, all’estensione ealla morfologia del territorio, alle caratteristiche socio-economiche della comunità locale, ovvero qualora uno opiù criteri che concorrono a determinarlo subiscanoapprezzabili mutamenti. In ogni caso, l’organico ècostituito da un numero totale di addetti non inferiore a

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quello previsto dalla normativa statale e regionale vigentein materia di polizia locale in relazione all’istituzione deicorpi di Polizia Municipale.

Art. 8ACCESSO AL CORPO DI POLIZIA MUNICIPALE

1. Sono inquadrati di diritto nel Corpo di PoliziaMunicipale di Forlì e della Pianura Forlivese, con lemedesime categorie e posizioni economiche, e gradigerarchici posseduti alla data di approvazione delpresente regolamento, tutti gli appartenenti ai servizi diPolizia Municipale dei Comuni aderenti alla convenzionein possesso dello specifico profilo professionale diIstruttori e Funzionari.2. Per le nuove assunzioni a tempo indeterminato siapplica il Regolamento dei Concorsi del Comune di Forlìintegrato dalle seguenti disposizioni attinenti a specificirequisiti:

a) possesso della patente di guida per la conduzionedi autoveicoli e motoveicoli;

b) possesso di idoneità fisica e psico-attitudinale;c) possesso dei requisiti previsti dall’art. 5, comma

2°, della legge 7 marzo 1986, nr. 65.3. Ai fini del comma precedente, il candidato

deve dichiarare nella domanda di partecipazione al concorsodi essere in possesso delle patenti di cat. A) e B) e diaccettare la conduzione di tutti i mezzi in dotazione alcorpo. Deve altresì dichiarare di essere disposto aconseguire, a spese dell’Ente, eventuali ulteriori titolispecifici per la conduzione di mezzi diversi da quelli per iquali è già abilitato. Il possesso dei requisiti psico-fisici necessari perl’assunzione di cui al precedente comma 2, lettera b) èaccertato, per i candidati utilmente collocati perl’assunzione nella graduatoria di merito, dagli Ufficimedico legali delle Aziende Unità Sanitarie Locali o dalleStrutture Sanitarie militari e della Polizia di Stato. 4. Sono requisiti fisici essenziali:

a) sana e robusta costituzione fisica;b) normalità del senso cromatico, luminoso e del

campo visivo;c) acutezza visiva. L'eventuale vizio di rifrazione

negli aspiranti, in ogni caso, non può superare

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i seguenti limiti senza correzione di lenti:miopia ed ipermetropia: tre diottrie in ciascunocchio; astigmatismo regolare, semplice ecomposto, miopico ed ipermetropico in ciascunocchio;

d) percezione della voce sussurrata a sei metri daciascun orecchio;

e) tutti gli altri requisiti contemplati nel Decretodel Ministero della Sanità 28 aprile 1998recante: “Requisiti psico-fisici minimi per ilrilascio e il rinnovo dell’autorizzazione al portodi fucile per uso di caccia e al porto d’armi peruso di difesa personale”. In particolarecostituiscono causa di esclusione dallapartecipazione al concorso la presenzanell’aspirante di alterazioni neurologiche chepossano interferire con lo stato di vigilanza oche abbiano ripercussioni invalidanti dicarattere motorio, statico o dinamico. Nonpossono essere ammessi i soggetti che hannosofferto negli ultimi due anni di crisi comiziali,o che presentano disturbi mentali, dipersonalità o comportamentali. In particolarel’aspirante non deve essere dipendente dasostanze stupefacenti, psicotrope e da alcool.Costituisce altresì causa di non ammissibilitàl’assunzione anche occasionale di sostanzestupefacenti e l’abuso di alcool e/opsicofarmaci. L’aspirante, sottoponendosi agliaccertamenti è tenuto a presentare uncertificato anamnesico da compilarsi secondo ilmodello di cui all’allegato 1) del D.M. 28/4/98,rilasciato dal medico di fiducia di cui all’art. 25della Legge n. 833 del 1978, di data nonanteriore a 3 mesi. Avverso il giudizio negativol’interessato può, nel termine di 30 gg, proporrericorso ad un collegio medico costituito pressol’Azienda U.S. competente, composta daalmeno 3 medici, pubblici dipendenti, di cuiuno specialista in Medicina Legale e delleAssicurazioni ed integrato di volta in volta daspecialisti nelle patologie inerenti al casospecifico. L’esito del ricorso viene comunicatoentro 5 gg all’interessato. Tutti gli accertamentisanitari e le prestazioni di laboratorio e

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strumentali sono posti a totale carico delrichiedente.

5. Non possono essere ammessi al concorso perl’assunzione nel Corpo di Polizia Municipale di Forlì edella Pianura Forlivese i soggetti di cui all’art. 15, comma7 della Legge n. 230 del 1998. 6. Nel bando di concorso saranno previste provepratiche allo scopo di dimostrare il possesso dei requisitiattitudinali per lo svolgimento delle mansioni d’istituto.

7. La partecipazione con profitto agli appositi corsiregionali di formazione lavoro, costituisce titolo davalutare nella misura del sessanta per cento delpunteggio previsto per i “titoli vari” nei concorsi perl'accesso all'organico del Corpo.8. Le disposizioni del presente articolo costituisconoderoga al Regolamento per i concorsi dei Comuni di Forlì,Forlimpopoli, Bertinoro e Castrocaro Terme-Terra delSole e derogano ad ogni norma contraria o contrastanteivi contenuta.

Art. 9FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE1. L’istruzione e la formazione professionalerappresentano fondamentale diritto-dovere per gliappartenenti al Corpo Unico di Polizia Municipale.2. Tutti gli appartenenti al Corpo Unico di PoliziaMunicipale hanno il diritto-dovere di aggiornare leproprie conoscenze specifiche per i compiti da assolvereal fine del conseguimento di una sempre maggioreprofessionalità. In particolare sono tenuti a frequentare icorsi organizzati dall’Amministrazione Comunale. 3. La progressione nel grado, nel rispetto della LeggeRegionale 13 novembre 2001 n. 36 e delle relativedeliberazioni di Giunta e Consiglio, è legata allafrequenza di corsi di qualificazione professionale i cuiattestati devono essere validati, per il riconoscimento, dalComandante del Corpo.4. L'aggiornamento professionale viene assicurato dalComune di Forlì periodicamente mediante corsi dedicatialla conoscenza delle nuove disposizioni legislative,amministrative o tecniche operative nelle materie dilavoro di rilevante importanza, nonché in materia anti

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infortunistica con riferimento alle specifiche mansionisvolte.5. La partecipazione con profitto ai corsi diaggiornamento o di riqualificazione professionale,organizzati e tenuti dalla Scuola Regionale di PoliziaLocale sarà ritenuta sempre valida al fine dellaprogressione nel grado.6. Viene altresì assicurato l'addestramento fisico tesoa migliorare le condizioni generali degli appartenenti alCorpo, al fine anche di garantire migliori possibilità didifesa personale.7. I corsi possono essere organizzati in convenzionecon altri Enti previo accordo formale.

Titolo SecondoStruttura del Corpo e principi di prossimità e

sussidiarietà

ART. 10COMANDO CENTRALE E DISTACCAMENTI COMUNALI1. Gli Uffici di cui all’art. 6 sono ordinati secondogerarchia, in modo da rendere effettivi i principi disussidiarietà delle funzioni e di prossimità del servizio diPolizia Municipale rispetto ai cittadini nei territori deiComuni aderenti alla convenzione.2. Ai fini del comma precedente, sono istituiti ilComando Centrale con sede in Forlì con competenzaterritoriale nelle funzioni di istituto su tutto il territoriodei Comuni associati ed i Distaccamenti Comunali concompetenza territoriale nelle funzioni di istitutorispettivamente, sui territori dei Comuni di Bertinoro,Forlimpopoli e Castrocaro Terme Terra del Sole, fermarestando l’assegnazione del personale alle attuali sedi.3. Il Comando Centrale si articola in Divisioni eSezioni. 4. I Distaccamenti periferici sono organizzati comeufficio unico la cui articolazione interna è stabilita condeterminazione dirigenziale del Comandante del CorpoUnico su proposta del Comandante di Distaccamento.5. Al responsabile del Comando Centrale di cui all’art.7 è conferita la qualifica di Comandante del Corpo diPolizia Municipale di Forlì e della Pianura Forlivese, aiResponsabili dei Distaccamenti di cui all’art. 7 è

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conferita la qualità di Comandanti di Distaccamento.6. Il Comando Centrale esercita la vigilanza ed ilcontrollo di gestione anche sull’attività dei DistaccamentiComunali, nei modi stabiliti con apposita determinazionedirigenziale del Comandante del Corpo Unico.7. I responsabili degli Uffici locali sono tenuti alrispetto delle direttive emanate con appositi ordini diservizio dal Comandante di Corpo e segnalanoquotidianamente al Comando Centrale i dati sull’attivitàsvolta, quelli necessari al fine della miglioreprogrammazione dei servizi, nonché gli avvenimentid’interesse nelle materie di competenza.8. Il Comando Centrale provvede:

a) alla programmazione generale e settimanale deiservizi;

b) alla gestione ed alla amministrazione delpersonale e del patrimonio;

c) all’emanazione delle direttive operative e sulleprassi di legge da applicare in modo omologosu tutto il territorio dei Comuni Convenzionati;

d) all’emanazione di ordini operativi per i serviziintercomunali e per quelli che prevedonol’impiego, sul territorio di un Ente, di personaledi altro ente convenzionato;

e) alla programmazione generale delle ferie;f) alla formazione professionale del personale ed

all’autorizzazione alla frequenza di corsiprofessionali fuori sede;

g) alla valutazione del personale secondo quantostabilito dalla contrattazione decentrata;

h) al controllo di gestione ed alle ispezioni suiservizi;

i) alla predisposizione ed alla gestione del pianoeconomico di gestione strategico;

j) alla programmazione ed all’esercizio delbilancio;

k) agli acquisti ed alla logistica;l) alle telecomunicazioni;m)allo svolgimento delle funzioni specialistiche;n) ai rapporti con le forze di polizia, con le

autorità provinciali di pubblica sicurezza e conl’autorità giudiziaria, fermi restando gli obblighifunzionali degli ufficiali ed agenti di poliziagiudiziaria.

9. Il Comandante del Distaccamento Comunale:

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a) programma i servizi locali nel quadro generaledefinito dal Comando Centrale;

b) gestisce i servizi sul territorio secondo criteri disussidiarietà;

c) informa l’Ufficio Centrale di ogni evenienzaafferente la materia di competenza;

d) cura l’esatta esecuzione dei servizi disposti insede centrale;

e) interviene in tutti gli eventi in cui è opportunala sua presenza;

f) svolge azione di controllo sull’operato deisottoposti;

g) svolge azione di polizia locale ed amministrativanel Comune, secondo le direttive generali delSindaco e le direttive tecnico operative delComando Centrale;

h) gestisce lo sportello locale secondo le direttivedel Sindaco; determinandone gli orarid’apertura d’intesa con l’Amministrazione eprivilegiando, in linea con le strategie dellapolizia di prossimità, forme di sportelloitinerante con l’ausilio di mezzi e tecnologia;

i) gestisce tutti i servizi di viabilità e sicurezza sulsuo territorio secondo il principio disussidiarietà e richiede ausilio al ComandoCentrale presegnalando le manifestazioni dimaggior rilievo sul proprio territorio.

ART. 11PROTOCOLLO INTERNO

1. Salva l’osservanza delle norme in materia diprotocollo generale, è istituito il protocollo interno unicodel comando di Polizia Municipale di Forlì e della PianuraForlivese.2. Le procedure relative alla tenuta del protocollo dicui al comma primo, della tenuta del carteggio d’archivioe dello scarto degli atti, in Sede Centrale e neiDistaccamenti Comunali, sono disciplinate con appositadeterminazione dirigenziale del Comandante del Corpo.

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ART.12 BILANCIO E PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

1. La conferenza dei sindaci, ai sensi dell’articolo 8del regolamento dell’associazione intercomunale edell’articolo 7 della convenzione per la gestione associatadel servizio di Polizia Municipale, fornisce gli indirizzi perl’elaborazione della programmazione operativa efinanziaria della gestione associata del servizio. 2. Il programma economico e il piano esecutivo digestione fanno capo alla Conferenza dei Sindaci ed èdefinito secondo le seguenti modalità: a) Sulla base degli indirizzi forniti dalla Conferenzadei Sindaci il Comandante del Corpo elabora unaproposta riguardante la programmazione operativadell’intero servizio, articolata come segue:

- entrate e spese previste complessivamente per ilservizio svolto in forma associata (bilanciofinanziario preventivo della gestione associata nelsuo complesso);

- entrate e spese previste nei bilanci dei singoli entipartecipanti alla gestione associata, connesse allagestione del servizio stesso (bilancio finanziariopreventivo dei singoli enti);

- Piano delle attività della gestione associata, cheevidenzia le attività garantite con le risorsefinanziare previste;

- Piano degli obiettivi della gestione associata chedefinisce gli obiettivi connessi alle risorsefinanziarie previste;

- Proposta di delibera di cui all’articolo 208 comma4 del D.lgs 285 /92 per la destinazione dei fondi dicui all’articolo 12 della convenzione per la gestioneassociata del servizio di polizia municipale;

b) approvazione da parte della Conferenza dei Sindacidella proposta presentata dal Comandante delCorpo entro il 30 ottobre dell’anno precedente,come definito dall’art. 18 del Regolamentodell’Associazione Intercomunale;

c) ratifica da parte delle Giunte dei comuni aderentie definizione di risorse finanziarie corrispondenti aquanto definito, nelle rispettive proposte dibilancio;

d) assegnazione delle entrate e delle spese connessedall’attività del corpo unico nell’ambito di specifici

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centri di costo per gli enti dotati di Piano Esecutivodi Gestione;

e) individuazione chiara ed esplicita delle entrate edelle spese connesse all’attività del corpo unico pergli enti non dotati di Piano esecutivo di gestione.

3. Le spese per la gestione del servizio in formaassociata sono inserite nel bilancio del Comune di Forlì,ai sensi dell’articolo 10 della convenzione per la gestioneassociata del servizio di polizia municipale, ed assegnateal Comandante del Corpo attraverso il Piano Esecutivo diGestione. di cui sopra saranno inserite nel bilancio delComune di Forlì e assegnate al Comandante del Corpo.

ART. 13PROVENTI DA ACCERTAMENTO DELLE SANZIONI

1. Tutti i proventi derivanti dall’accertamento delleviolazioni a leggi e regolamenti, di spettanza dei Comuni,sono accertati nel bilancio all’Amministrazione Comunalenel cui territorio sono state accertate le violazioni.2. I fondi di cui all’articolo 12 della convenzione per lagestione associata del servizio di polizia municipale,trasferiti al Comune di Forlì dagli altri enti devonoritenersi impegnati sul bilancio dello stesso, ai sensidell’art. 183 comma 2, lettera c del D.leg.vo 267/2000,per l’utilizzo definito in sede ai sensi dell’art. 14 letteraa) ultimo punto.

Art. 14SPESE

1. Le spese per la gestione del servizio sono sostenutedal Comune di Forlì in qualità di capofila. Non risultanoincluse fra le spese di gestione del servizio quelle relativealle singole utenze e ad altri oneri relativi agli immobilisede del Comando Centrale e dei Distaccamenti. Sarannogestite dal centro di costo unico di cui all’articoloprecedente tutte le spese per il funzionamento del Corpo,ad eccezione delle spese relative alle singole utenze edaltri eventuali oneri relativi agli immobili, sede delComando Centrale e dei Distaccamenti, come le spesetelefoniche utenze fisse, spese consumi energia elettrica,acqua, gas, pulizia e canoni di locazione, che rimangonoa carico e nella gestione ordinaria delle singoleamministrazioni comunali.

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2. Il Comune di Forlì prevede uno specifico centro dicosto per evidenziare la gestione finanziaria del servizioassociato.3. Le spese di cui sopra sono sostenute direttamentedal Comune di Forlì, sulla scorta delle previsioniformulate dalla Conferenza dei Sindaci.

Art. 15RIPARTO DELLE SPESE

1. Le spese sostenute direttamente dal Comune diForlì per la gestione del servizio associato, sono ripartitefra i Comuni associati secondo il seguente criterio:

b) in modo diretto quando la natura della spesaconsenta l’attribuzione specifica al singolo Ente,anche in ragione delle caratteristiche gestionali delservizio ;

c) in modo indiretto, per la generalità dellespese, sulla base della popolazione residente al 31dicembre dell’anno recedente.

Art. 16 GESTIONE E RENDICONTO FINANZIARIO

1. I Comuni associati versano al Comune capofila, inentrata, sul centro di costo specifico per la gestioneassociata, entro il 31 maggio ed il 30 novembre diciascun anno due quote, ciascuna delle quali pari al 40%della previsione annuale a loro carico risultante dallaprogrammazione approvata dall’assemblea dei sindaci. Ilsaldo, comprensivo di eventuali conguagli in aumento oin diminuzione, deve essere versato entro 30 giorni dallacomunicazione del rendiconto di gestione relativoall’anno precedente. 2. Il Comune capofila – Servizio Vigilanza, provvedead inviare copia del suddetto rendiconto al Comitatotecnico Gestionale di cui all’ art. 11 del Regolamentodell’Associazione previo visto del Servizio Bilancio per leopportune verifiche contabili di competenza, entro ilmese di febbraio dell’anno successivo a quello diriferimento 3. Il Comune capofila provvede all’elaborazione delrendiconto di gestione, costituito da:

- Rendicontazione finanziaria delle entrate e speserispettivamente accertate ed impegnate per il

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servizio svolto in forma associata dal comunecapofila;

- Rendicontazione economica dei costi e dei ricavi dicompetenza di ciascun ente;

- Verifica dei flussi finanziari già intervenuti fra glienti e definizione delle quote a saldo, comprensivedi eventuali ripartizioni di maggiori o minori spese;

- Verifica consuntiva del Piano delle attività svoltenel corso dell’anno;

- Verifica consuntiva del Piano degli obiettivi.

- Verifica funzionale alla destinazione dei fondi dicui all’articolo 12 della convenzione per la gestioneassociata del servizio di polizia municipale.

4. Il Comune Capofila provvede ad inviare copia delsuddetto rendiconto alla Conferenza dei Sindaci ai sensidell’articolo 7 della convenzione entro il mese di febbraiodell’anno successivo a quello di riferimento;

b) la Conferenza dei Sindaci entro il 30 apriledell’anno successivo approva il rendiconto dellagestione;

c) Il Comune capofila invia al responsabile dei servizifinanziari degli enti il rendiconto approvatodall’Assemblea dei Sindaci.

Art. 17 IMPUTAZIONE DI QUOTE PARAMETRATE AI

PROVENTI1. I proventi individuati secondo il criterio dettatodall’art. 12 della convenzione vengono utilizzati a favoredella gestione associata. Tali proventi sono gestiti dalComando Unico e finalizzati al potenziamento ed almiglioramento del servizio di Polizia Municipale, anchemediante ulteriori progetti obiettivi nonché alla fornituradi mezzi tecnici necessari ai servizi di polizia stradale eper gli altri servizi di propria competenza.2. Gli acquisti effettuati utilizzando i fondi provenientidai diversi enti sono di proprietà del Comune di Forlì, inquanto Ente avente la maggiore quota di partecipazionealla gestione associata.3. I fondi di cui al comma 1 sono trasferiti al Comunedi Forlì entro il mese di luglio dell’anno successivo edassegnati al centro di costo dell’associazione territoriale.

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ART. 18 PROPRIETA’ DEI MEZZI ACQUISTATI

1. I mezzi utilizzati per l’espletamento delle funzionipreviste dal presente regolamento, sono di proprietà deiComuni che li hanno acquistati e sono affidati incomodato gratuito al Comune di Forlì.2. E’ ammesso l’acquisto di nuovi mezzi di servizio daparte dell’associazione per l’utilizzo comune.3. I nuovi mezzi acquistati saranno di proprietàdell’ente che partecipa con quota maggioritaria alfinanziamento dell’acquisto e saranno affidati incomodato gratuito al Comune di Forlì. 4. La gestione e la manutenzione di tutti i mezzi sonoa carico del Comune di Forlì.5. Le spese straordinarie connesse alla gestione deimezzi e della strumentazione di lavoro sono a carico dellagestione associata.

Titolo TerzoGerarchia, stato giuridico, funzioni, direzione dei

servizi

ART. 19DIPENDENZA

1. Al Corpo di Polizia Municipale sovrintendono iSindaci in conferenza, secondo le norme dettate dallalegge 7 marzo 1986, nr. 65 e dal D.leg.vo 18 agosto 2000,nr. 267.2. Ai sensi dell’art. 7 della convenzione del servizioassociato, la funzione d’indirizzo e controllo, concernentel’esercizio dei compiti e delle attività oggetto del presenteregolamento, è svolta dalla Conferenza dei Sindaci deiComuni Convenzionati, presieduta dal Presidentedell’Associazione della Pianura Forlivese, che ne rendeoperative le decisioni.3. Resta ferma la competenza di vigilanza dei Sindaci,nel territorio dei rispettivi Comuni, sulla materia dellapolizia amministrativa e locale e la potestà d’utilizzo degliaddetti alla Polizia Municipale per l’espletamento delleloro funzioni di Ufficiali sanitari ed Ufficiali di Governo.

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ART. 20 RAPPORTI GERARCHICI

1. L’ordinamento gerarchico del Corpo di PoliziaMunicipale di Forlì e della Pianura Forlivese si articola inbase alle qualifiche di grado previste dalla legislazioneregionale.2. A parità di qualifica, la subordinazione gerarchicaè determinata dall’anzianità nella qualifica medesima.3. A parità di qualifica ed a parità d’anzianità, lasubordinazione gerarchica è determinata dalla posizionein graduatoria di accesso alla qualifica.

ART. 21 ATTRIBUZIONI DEL COMANDANTE

1. Il Comandante detta le linee organizzative del Servizio,impartisce direttive specifiche ai Responsabili diDivisione ed ai Responsabili di Distaccamento Comunale,riceve dai medesimi informazioni sull’andamento delServizio, dispone i necessari controlli per accertare chetutti i dipendenti adempiano ai loro doveri secondo ledirettive impartite. 2. Provvede, tra l’altro, con facoltà di delega:a) alla direzione tecnico-operativa del Corpo;b) al controllo di gestione;c) alla gestione dei procedimenti amministrativi

relativi alla gestione del servizio;d) a curare la corretta procedura nella formazione

degli atti amministrativi;e) alla gestione delle risorse economiche, della

logistica, delle manutenzioni, dell’armamento edegli acquisti;

f) alla programmazione di bilancio;g) alla predisposizione del programma economico di

gestione;h) alla vigilanza sulla disciplina in servizio tenuta dal

personale;i) allo studio ed all’approfondimento di tutte le

tematiche giuridiche nelle materie di interessenella gestione e nell’attività del Servizio;.

j) alla ricerca ed elaborazione dei programmi, piani eprogetti;

k) allo studio finalizzato ad armonizzare le procedureamministrative e sanzionatorie nei diversi Comuniaderenti alla convenzione;

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l) alla rappresentanza del Corpo, su tutto il territoriodell’associazione, nei rapporti interni ed esterni inoccasione di funzioni e manifestazioni pubbliche;

m) ai rapporti con gli organi di stampa.

Art. 22FUNZIONI ED ATTRIBUZIONI DEL RESPONSABILE

COMANDANTE DI DISTACCAMENTO1. Al Responsabile Comandante di Distaccamentocompete la direzione, l'organizzazione e l'addestramentodegli appartenenti al Corpo di Polizia Municipale. Egliinforma periodicamente, nei modi stabiliti con appositadeterminazione dirigenziale, il Comandate del Corpo suirisultati ottenuti nell’espletamento dei servizi di PoliziaMunicipale e sulla loro efficacia rispetto agli obiettiviprefissati.In particolare:a) dispone dell'impiego tecnico-operativo del

personale dipendente assegnandolo ai vari servizi ecurandone la direzione ed il coordinamento;

b) concorre all'aggiornamento tecnico-professionaledei componenti il Corpo;

c) svolge azione di vigilanza tesa ad accertare chetutti i dipendenti adempiano ai loro doveri secondole direttive impartite e secondo gli obblighicontrattuali;

d) provvede a predeterminare tutti i servizi ordinari estraordinari di istituto a mezzo ordini di servizio;

e) emana direttive e coordina i servizi del Corpo conquelli delle altre Forze di Polizia e della ProtezioneCivile secondo le intese stabilite dalla PubblicaAmministrazione;

f) propone i riconoscimenti al personale ritenutomeritevole;

g) procede al controllo e verifica dei risultaticonseguenti all’attività svolta;

h) svolge, nel quadro delle sue competenze, l’azionedisciplinare secondo le disposizioni legislative econtrattuali vigenti;

i) emana i provvedimenti esterni assegnati alla suacompetenza dal presente regolamento e daapposita determinazione dirigenziale delComandante del Corpo Unico;

l) provvede a curare il mantenimento delle migliori

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relazioni con l'Autorità Giudiziaria e con i Comandidelle varie Forze di Polizia;

m) provvede a rappresentare il Corpo, nella sfera dipropria competenza, nei rapporti interni ed esterni in occasione difunzioni e manifestazioni pubbliche;n) provvede a compiere quant'altro demandato dallo

Statuto, dal Regolamento sull’ordinamento degliuffici e dei servizi e dal C.C.N.L.;

o) cura le relazioni con le altre strutture del Comune diappartenenza e con i Sindaci;

p) esprime pareri sui progetti, programmi, interventi, attie provvedimenti che riguardano la circolazionestradale. Detti pareri saranno obbligatori evincolanti quando i progetti, i programmi e iprovvedimenti ineriscono alla prevenzione, allavigilanza ed al controllo in materia di poliziastradale;

q) provvede alla gestione del contenzioso.

ART. 23ATTRIBUZIONE DEI COMMISSARI RESPONSABILI DI

DIVISIONE1. Il Commissario responsabile di Divisione, ai sensidell’art. 7 della legge 7 agosto 1990, nr. 241 èresponsabile di tutti i procedimenti amministrativi dicompetenza della divisione cui è preposto. Egli è altresìresponsabile di tutti i procedimenti che gli vengonoaffidati di volta in volta. .2. Assume la responsabilità, ai fini del commaprecedente, dell’istruttoria di tutte le pratiche dicompetenza della propria Divisione, anche sematerialmente curate dalle Sezioni dipendenti.3. Eventuali deleghe ai Responsabili delle Sezioni diresponsabilità procedimentali di cui al commaprecedente devono essere formalizzate dal Responsabiledi Divisione ed hanno validità solo se ratificate dalComandante del Corpo.4. E’ responsabile dell’impiego del personale assegnatosul quale esercita la vigilanza e l’istruzione particolare.5. E’ responsabile del buon andamento dei servizi delladivisione, anche in un’ottica di sinergia con le altreDivisioni e con i Distaccamenti Comunali.6. Propone la valutazione del personale, i riconoscimentie segnala le questioni di rilievo disciplinare.

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7. Si rapporta al Comandante del Corpo circal’andamento della propria Divisione e lo informatempestivamente di ogni novità di rilievo.8. Come ufficiale di polizia giudiziaria più elevato ingrado sovrintende all’attività dei preposti in questamateria rapportandosi alla competente autoritàgiudiziaria ed informandone il Comandante del Corpo.

ART. 24ATTRIBUZIONI DEGLI ISPETTORI

1. Gli Ispettori in qualità di addetti al coordinamento econtrollo sono responsabili di unità operative sull’operatodelle quali esercitano la propria vigilanza.2. Possono essere preposti alle Sezioni e coordinano dipersona i servizi di particolare rilievo.3. Informano il Responsabile di Divisione e, nelle sediperiferiche, il Comandante di Distaccamento,dell’andamento dei servizi e delle eventuali anomalieriscontrate.4. Assumono, secondo le determinazioni delResponsabile della Divisione del Distaccamento, leresponsabilità endoprocedimentali loro assegnate eassumono la responsabilità del procedimento nei modiprevisti dall’art. 33.5. Svolgono attività relativa al contenzioso, secondo leattribuzioni stabilite dal Comandante.6. Svolgono le funzioni di polizia giudiziaria nell’ambitodelle materie di competenza sotto la direzione delCommissario responsabile della Divisione o delComandante del Distaccamento.

ART. 25ATTRIBUZIONI DEGLI ASSISTENTI E DEGLI AGENTI1. Gli Assistenti svolgono le mansioni previste per ilruolo degli Agenti con più adeguata competenzaprofessionale e con più ampi margini decisionali.Assicurano la corrispondenza dei risultati conseguiti alledirettive ricevute, verificando altresì la congruità edadeguatezza delle modalità operative utilizzate. Svolgonoogni altro incarico affidato loro dai superiori gerarchici,rispondendone direttamente. Formulano proposte aisuperiori sulle più congrue modalità di esecuzione deiservizi.

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2. Gli Agenti eseguono le direttive e gli ordiniimpartiti loro dai superiori gerarchici.3. Partecipano alla realizzazione dei servizi ed alconseguimento degli obiettivi con atteggiamentopropositivo e con margini di iniziativa e discrezionalitàrelativi alla qualifica posseduta.

ART. 26 SISTEMA DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE

1. Le competenze per la valutazione del personalesaranno stabilite da un apposito accordo trarappresentanze sindacali ai sensi dell’art. 74 delpresente regolamento.

ART. 27FUNZIONI DI POLIZIA GIUDIZIARIA, PUBBLICA

SICUREZZA E POLIZIA STRADALE1. Il personale che svolge servizio di PoliziaMunicipale, nell'ambito territoriale di competenza e neilimiti delle proprie attribuzioni, esercita per legge lefunzioni di polizia amministrativa e locale ed anche leseguenti funzioni:

a) Polizia Giudiziaria, assumendo a tal fine la qualitàdi Agente di Polizia Giudiziaria riferita agli Agentied Assistenti e di Ufficiale di Polizia Giudiziariariferita al Comandante del Corpo, al ViceComandante, ai Comandanti di Distaccamento inpossesso della qualifica di Commissario oIspettore, ai Commissari ed agli Ispettori addetti alcoordinamento e al controllo così come stabilitoall'art. 5 della legge 7 marzo 1986, n. 65, dallalegge regionale Emilia Romagna 13 novembre2001, nr. 36, dalle deliberazioni del consiglioregionale del 3.12.2002, nr. 424 e della giuntaregionale del 16.12.2002, nr. 2583;

b) Polizia Stradale, assumendo a tal fine la qualità diAgente di Polizia stradale riferita a tutti icomponenti il Corpo con obbligo dell'espletamentodei servizi di cui all'art. 11 del Codice della Strada;

c) Pubblica Sicurezza, assumendo a tal fine laqualifica di agente di pubblica sicurezza riferita aicomponenti il Corpo ai quali singolarmente ilPrefetto, previa comunicazione del Sindaco e dopo

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aver accertato il possesso dei previsti requisitistabiliti dalla legge 7 marzo 1986, n. 65, conferisceapposita qualifica per lo svolgimento di funzioniausiliarie di pubblica sicurezza.

ART. 28ESCLUSIVITA’ DELLE FUNZIONI

1. Gli addetti al Corpo, non possono essere impiegatiin servizi diversi da quelli inerenti le funzioni istituzionalidella Polizia Municipale.2. I criteri della mobilità tra Servizi del Comune ePolizia Municipale, tra Distaccamenti e tra ComandoCentrale e Distaccamenti saranno regolati da unapposito accordo sindacale ai sensi dell’art. 74 delpresente regolamento. 3. La mobilità di cui al comma 2° è comunquevincolata al nulla osta del Comandante del Corpo ed alladecisione favorevole del Comitato Tecnico Gestionaledell’Associazione.4. L’assegnazione temporanea per casi di naturaeccezionale ad altri settori o unità organizzative puòessere disposta per un periodo non superiore a tre mesidall’Organo competente, previo parere necessario evincolante del Comandante e della Conferenza deiSindaci.5. Le disposizioni del presente articolo derogano ogninorma contraria eventualmente contenuta neiregolamenti comunali degli Enti Associati.

ART. 29RAPPORTI CON ALTRE AREE, SERVIZI O UNITA’

ORGANIZZATIVE COMUNALI1. Presso il Comando Centrale, i rapporti con altri Ufficie Servizi comunali o quelli che concernono lo statogiuridico e professionale del personale, sono tenuti, dalComandante o suo delegato.2. Presso i Comandi di Distaccamento i rapporti diservizio con altri Uffici Comunali, sono tenuti, dalComandante di Distaccamento o suo delegato.

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ART. 30RAPPORTI CON I SUPERIORI

1. Il Comandante è tenuto ad osservare gli indirizzidella Conferenza dei Sindaci dei Comuni Associatinelle linee stabilite nell’art. 7 della Convenzione enell’art. 2 della legge 7 marzo 1986, nr. 65, nelleforme previste dal D.leg.vo 18 agosto 2000, n.267(Testo Unico Enti Locali).

2. Gli appartenenti al Corpo sono tenuti ad eseguirele disposizioni impartite dai superiori gerarchici e aduniformarsi alle direttive e agli ordini dagli stessi ricevutenell’espletamento dei compiti assegnati. I Comandanti diDistaccamento sono tenuti, in sede locale, aduniformarsi alle direttive dei Sindaci informandonesuccessivamente il Comandante del Corpo.3. Le disposizioni devono essere attinenti al servizio oalla disciplina, non eccedenti i compiti d’istituto e nonlesive della dignità personale di coloro cui sono dirette.4. Ove all’esecuzione dell’ordine si frapponesserodifficoltà, inconvenienti od ostacoli imprevisti e non fossepossibile chiedere o ricevere ulteriori direttive, ildipendente deve adoperarsi per superarli, anche conproprie iniziative, evitando di arrecare, per quantopossibile, pregiudizio al servizio.

Art. 31DIRITTO DI RIMOSTRANZA

1. L’appartenente al Servizio al quale sia rivolto unordine che egli ritenga illegittimo, deve farlo rilevare alsuperiore che lo ha impartito, dichiarandone le ragioni.Se l’ordine è rinnovato per iscritto è tenuto a darviesecuzione e di essa risponde a tutti gli effetti il superioreche lo ha impartito, ai sensi dell’art. 23, 2° comma, lett.h) del CCNL del 1995. 2. Quando sussiste uno stato di pericolo o di urgenza,l’ordine anche se ritenuto palesemente illegittimo deveessere eseguito su rinnovata richiesta anche verbale delsuperiore, che al termine del servizio ha l’obbligo diconfermarlo per iscritto.

ART. 32FACOLTA’ DI RIVOLGERSI AI SUPERIORI

1. Gli appartenenti al Comando di Polizia Municipale

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di Forlì e della Pianura Forlivese possono rivolgersi aisuperiori nel rispetto della via gerarchica.2. I medesimi possono rivolgere direttamente alComandante del Corpo richieste di colloqui, istanze ereclami.3. Il personale ha il diritto di consegnare scritti inpieghi suggellati al superiore gerarchico diretto, il qualene rilascia ricevuta e li inoltra senza ritardo alComandante del Corpo.

ART. 33EMANAZIONE DEI PROVVEDIMENTI

1. La responsabilità dei procedimenti in sede centralee la competenza ad emanare i provvedimentiamministrativi da parte dei Comandanti diDistaccamento Comunale saranno individuati conapposita Determinazione dirigenziale del Comandante delCorpo Unico, approvata dalla conferenza dei Sindaci.2. In sede di prima attuazione, nelle more delprovvedimento di cui al comma precedente restano fermele competenze vigenti.

Titolo QuartoDoveri inerenti al servizio e alla disciplina

ART. 34NORME GENERALI DI CONDOTTA

1. Gli appartenenti al Corpo sono tenuti al rispettodegli obblighi previsti dal contratto di lavoro, dalpresente Regolamento, da ogni atto regolamentaredell’Ente e dai provvedimenti amministrativi aventiportata generale o particolare.2. Sono altresì tenuti al rispetto del “Codice dicomportamento dei dipendenti delle PubblicheAmministrazioni” contenuto nel Decreto del Presidentedel Consiglio, 28 novembre 2000, pubblicato sullaGazzetta Ufficiale nr. 84 del 10.4.2001.3. In servizio, osservano un comportamentoimprontato alla massima correttezza, imparzialità e

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cortesia nei confronti del pubblico, operando con sensodi responsabilità, nella piena conoscenza delle finalità edelle conseguenze delle proprie azioni in modo dariscuotere stima, fiducia e rispetto da parte dellacollettività, la cui collaborazione deve essere considerataessenziale per un migliore esercizio dei compitiistituzionali.

ART. 35OBBLIGHI E DEONTOLOGIA NELL’ESECUZIONE DEI

COMPITI ASSEGNATI1. Gli appartenenti al Corpo di Polizia Municipale diForlì e della pianura Forlivese devono assolvere con curae diligenza i doveri d'ufficio e di servizio, nel rispetto delleleggi, dei regolamenti, delle ordinanze, delle istruzioni edelle direttive ricevute; collaborano tra loro integrando avicenda la propria azione, in modo che il servizio risultiefficiente e funzionale per il conseguimento dei finipubblici.2. Insieme al senso di disciplina verso i superiori e dicortesia verso i colleghi, devono tenere, costantemente,in pubblico, contegni e modi corretti nonchédeontologicamente consoni al fine di ispirare fiducia ecredibilità verso l'istituzione di appartenenza.3. Rientrano tra gli specifici doveri del personale:a) non abusare a proprio vantaggio dell’autorità che

deriva dalla funzione esercitata;b) non denigrare l’amministrazione o i suoi

appartenenti;c) non tenere, anche fuori dal servizio, relazioni o

comportamenti non confacenti alla funzione ed allaqualifica di agente di pubblica sicurezza;

d) mantenere un rapporto di massima lealtà verso isuperiori gerarchici, verso i colleghi e verso isubordinati;

e) avere cura della persona e dell’uniforme;f) essere puntuali nella presa di servizio;g) assumere puntualmente le informazioni relative ai

turni di servizio assegnati.4. I funzionari e coloro che sono addetti alcoordinamento ed al controllo nell'esecuzione dei serviziinterni ed esterni curano che i risultati ottenuticorrispondano alle direttive ricevute e controllano ilcomportamento in servizio degli operatori subordinati;

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espletano ogni altro incarico loro affidato nell'ambito deicompiti istituzionali dai superiori cui rispondonodirettamente.

ART. 36OBBLIGO DI INTERVENTO E DI RAPPORTO

1. Fermi restando gli obblighi di intervento inerenti leproprie qualifiche di polizia giudiziaria, gli appartenential Corpo hanno l’obbligo di intervenire anche in tutti icasi in cui si esplicano le specifiche funzioni d’istituto.2. Qualora l’intervento non si prospetti risolutivodevono chiedere l’ausilio di altri servizi competenti inmateria.3. Fatti salvi gli ulteriori obblighi di legge, sull’attivitàdi servizio e sugli interventi effettuati devono riferire,direttamente o tramite il Responsabile, al Comandantedel Corpo se in sede centrale, ed a quello delDistaccamento se in sede periferica, con rapporto diservizio, integrato, se del caso, da apposita dettagliatasegnalazione.4. L’obbligo di cui al comma precedente sussisteanche nel caso in cui l’intervento sia stato effettuatod’iniziativa fuori dall’orario di servizio.5. Gli appartenenti al Corpo, hanno altresì l’obbligo didepositare immediatamente al termine del servizio svolto,i verbali di accertata violazione nonché ogni altrodocumento attinente al servizio stesso.

ART. 37SEGRETO D’UFFICIO E RISERVATEZZA

1. Il personale della Polizia Municipale è tenuto alla piùrigorosa osservanza del segreto d’ufficio ed al doveredi riservatezza relativo a tutti gli atti e a tutte lepratiche o notizie relative ai servizi d’istituto,ancorché non segrete, di cui abbia cognizionedurante il servizio o in ragione delle proprie funzioni.

2. Alla divulgazione di notizie inerenti l’esercizio deicompiti e delle funzioni espletate dal Corpo è abilitatoil Comandante del Corpo, al quale compete anchetenere i rapporti con gli organi di stampa.

3. Fatta salva la normativa in materia di tutela deidati personali, è altresì fatto divieto di fornire a chi nonne abbia diritto notizie relative alla vita privata degli

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appartenenti al Servizio, compresa la sempliceindicazione della residenza, del domicilio e del recapitotelefonico.

Art. 38SALUTO

1. Il saluto è un atto di cortesia, una manifestazionedi stima e rispetto. Il saluto verso i cittadini, le istituzionie le autorità che le rappresentano, è un dovere per gliappartenenti al Corpo.2. Il saluto è dovuto ai cittadini con i quali gliappartenenti al Servizio vengano in contatto per ragionid’ufficio, alla bandiera nazionale, alla bandieradell’Unione Europea, al gonfalone civico, alle autoritàcivili e militari dello Stato, al Presidente della Regione, alPresidente della Provincia, ai Sindaci dell’Associazionedella Pianura Forlivese, ai cortei funebri, al Comandantedel Corpo, nonché verso il superiore gerarchico che deverispondervi.3. E’ dispensato dal saluto:a) il personale intento nel servizio di regolamentazionedel traffico o che ne sia materialmente impedito causa ilcontestuale espletamento dei compiti d’istituto;b) il personale alla guida o a bordo di veicoli;c) il personale in servizio di scorta al civico gonfalone

o alla bandiera nazionale o dell’Unione europea.4. Il saluto si esegue portando la mano destra, apertaed a dita unite, all’altezza della visiera del berretto o allabase del basco, il polso in linea con l’avambraccio ed ilbraccio in linea con la spalla.

ART. 39DISCIPLINA

1. Il sistema disciplinare corrisponde ad esigenze dibuona organizzazione e di efficienza del Servizio.2. Al personale appartenente al Corpo si applicano lemisure disciplinari e le procedure di irrogazione previstedalla vigente legislazione e dal contratto collettivo dilavoro.3. Il procedimento disciplinare è istruito, per tutto ilpersonale del Corpo, presso il Comando Centrale, fermerestando le competenze nei vari comuni per l’irrogazionedelle sanzioni più gravi del rimprovero scritto.

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4. Nelle eventuali procedure di conciliazione leAmministrazioni associate sono rappresentate dalComune capofila.

ART. 40OBBLIGO DI RILEVARE LE MANCANZE DISCIPLINARI1. Ogni superiore gerarchico ha l’obbligo di rilevare lemancanze disciplinari e di segnalarle in forma scritta alComandante del Corpo o al Comandante delDistaccamento a seconda che si tratti di personale delComando Centrale o dei Distaccamenti. .2. L’inosservanza della previsione del commaprecedente è fonte di responsabilità disciplinare per ilsuperiore che non abbia provveduto secondo l’obbligopredetto.

ART. 41RICONOSCIMENTI FORMALI

1. Agli appartenenti al Corpo di Polizia Municipale diForlì e della Pianura Forlivese che si sianoparticolarmente distinti, per impegno, diligenza, capacitàprofessionale o per atti eccezionali di merito, oltre aquanto eventualmente previsto dai Regolamenti OrganiciGenerali per il personale dei Comuni associati, possonoessere concessi i seguenti riconoscimenti, a secondadell'attività svolta e degli atti compiuti:a) nota di merito del Comandante di Distaccamento;b) nota di merito del Responsabile di Divisione;c) elogio scritto del Comandante del Corpo, su

proposta del Comandante del Distaccamento o delResponsabile di Divisione;

d) encomio semplice del Sindaco su proposta delComandante del Corpo: viene conferito, comericonoscimento di applicazione ed impegnoprofessionale che vanno oltre il doverosoespletamento dei compiti istituzionali, al personaleche, per attaccamento al servizio, spirito diiniziativa e capacità professionale, consegueapprezzabili risultati nei compiti di istituto;

e) encomio solenne: deliberato dalla Conferenza deiSindaci dell’Associazione, su proposta delComandante del Corpo: viene conferito alpersonale che abbia dimostrato di possedere, in

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relazione alla qualifica ricoperta, spiccate qualitàprofessionali e non comune determinazioneoperativa;

f) proposta, secondo le procedure previste dallavigente legislazione, di ricompensa al valor civileper gli atti di eroismo.

2. La concessione dei riconoscimenti è annotata sullostato di servizio del personale interessato.3. I riconoscimenti di cui ai punti d) ed e) dannodiritto a fregiarsi di un particolare distintivo da applicaresull’uniforme, costituito da un nastrino riproducente iltricolore delle dimensioni stabilite con determinazionedel Comandante del Corpo.

Titolo quintouniforme

ART. 42UNIFORME

1. La foggia e le caratteristiche dell’uniforme ed idistintivi di grado sono determinati dalla legge regionalein materia di polizia locale. L’uniforme deve essereindossata in perfette condizioni di pulizia, con proprietà,dignità e decoro.2. L’uniforme deve essere conservata con la massimacura per tutta la durata della fornitura.3. E’ fatto divieto di apportare modifiche o visibiliaggiunte all’uniforme assegnata, tali da alterarnel’aspetto formale.4. Il Comandante del Corpo, con appositadeterminazione, può prevedere l’aggiunta o la modifica diaccessori non essenziali.5. E’ vietato l’uso promiscuo di capi dell’uniforme conaltri capi di vestiario.6. Per l’uso dell’uniforme in servizio si osservano lenorme di cui all’art. 46 del presente regolamento.7. E’ vietato indossare l’uniforme o parte di essa fuoriservizio, eccetto che per recarsi dal proprio domicilio alluogo di lavoro e viceversa.8. La fornitura dell’uniforme in prima vestizione eperiodica sostituzione avviene secondo le modalità e lescadenze previste nell'apposito regolamento da emanarsientro tre mesi dall’entrata in vigore del presente atto.

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9. Il regolamento di cui al comma precedentecostituirà parte integrante del presente Regolamento diorganizzazione del Corpo di Polizia Municipale.

ART. 43INDIVIDUAZIONE DEI CAPI DI VESTIARIO,

MODALITA’ DI CONSEGNA E DIRESTITUZIONE

1. I capi di vestiario di cui all’art. 42 comma 8, delpresente Regolamento, sono dati in consegna, perl’utilizzo in servizio, ai dipendenti del Corpo di PoliziaMunicipale di Forlì e della Pianura Forlivese 2. L’assegnazione dei capi di vestiario estivi edinvernali di cui al predetto regolamento dovrà avvenirerispettivamente entro il 31 marzo ed il 30 settembre diogni anno.3. Il Responsabile della divisione Logistica èconsegnatario del magazzino, risponde della tenuta edell’aggiornamento delle schede personali di cui all’art.44, della consegna del vestiario e del ritiro.4. La consegna avviene tramite magazzino sotto laresponsabilità del Responsabile della Divisione Logisticache annota capo per capo la fornitura, previasottoscrizione di ricevuta, del vestiario assegnato.5. Il personale trasferito e quello che cessa dalservizio è tenuto a restituire i capi nuovi o logori, salvo labiancheria.6. Con apposita determinazione dirigenziale ilComandante del Corpo stabilisce le modalità per larestituzione e l’alienazione dei capi logori da parte delpersonale in servizio.

ART. 44 SCHEDA PERSONALE DELLE ASSEGNAZIONI

1. Il Comando Centrale predisporrà una schedapersonale per ciascun dipendente dalla quale risultino icapi da assegnare secondo la prevista periodicità, nonchéquelli effettivamente consegnati.2. La scheda deve riportare la firma di ritiro dei capiprevisti apposta dal ricevente.

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ART. 45SOSPENSIONE DELLA FORNITURA

1. In tutti i casi di assenze dal servizio checomportano la sospensione del trattamento economico edi aspettative retribuite di durata superiore a mesi sei lafornitura del vestiario verrà sospesa con ordine scrittodel Comandante del Corpo.2. Con ordine del Comandante del Corpo, cessate lecondizioni determinanti la sospensione, l’assegnazioneriprende a decorrere dalla data di rientro in servizio deldipendente.

ART. 46USO DELL’UNIFORME

1. Tutti gli appartenenti al Corpo di PoliziaMunicipale devono essere in possesso della divisacompleta in ogni sua parte e secondo la foggia stabilita inconformità alle disposizioni impartite delle vigenti LeggiRegionali.2. La divisa indossata in servizio deve essere inperfetto stato di manutenzione, di pulizia e bene ordinatae sono a carico del dipendente tutte le spese di pulizia estiratura .3. Il tipo, la qualità ed il colore dei tessuti nonché lafoggia della divisa devono essere conformi a quellidescritti nelle tabelle di cui ai seguenti articoli.4. Nessuna modifica può essere apportata al modellodi divisa adottato. 5. Il dipendente risponde personalmentedell’integrità della divisa.

ART. 47UTILIZZO DEI CAPI ANTINFORTUNISTICA

1. Il personale è tenuto in servizio ad indossare capiantinfortunio, nonché ogni altro accorgimentoantinfortunistico in dotazione o di volta in volta fornitodall’Ufficio a seconda delle specifiche mansioni svolte.

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ART. 48RIPARAZIONE E SOSTITUZIONE DEI CAPI

DANEGGIATI O LOGORI1. In caso di danno alla divisa in dotazione, derivantida cause di servizio, l’Amministrazione provvederà allariparazione o alla sostituzione dei capi danneggiati.2. Qualora norme giuridiche specifiche determininovariazioni della tipologia dei capi di vestiario daassegnare alla Polizia Municipale, ovvero particolaricondizioni climatiche o di sicurezza, richiedano l’impiegodi capi di vestiario non compresi tra quelli previsti, surichiesta del Comandante del Corpo di PoliziaMunicipale, l’Amministrazione provvederà al loroacquisto, compatibilmente con le risorse economichedisponibili.

ART. 49SCORTA DI MAGAZZINO

1. Annualmente verrà costituita una congrua scorta dimateriale di buffetteria utilizzabile in caso dideterioramento di quello già dato in dotazione a corredodei relativi capi di vestiario (spalline gradi, alamari,fondine, dispositivi per segnalazioni del traffico, fischietti,addobbi per alte uniformi ecc). 2. Al fine di costituire la scorta di cui al commaprecedente al costo presunto annualmente per leforniture si aggiunge una quota del 4%.

ART. 50 IDENTIFICAZIONE DELLE FORNITURE

1. All’interno e in posizione facilmente raggiungibile,delle giacche, dei pantaloni, delle gonne, delle giacche avento, dei giubbetti e degli impermeabili, dovrà essereapposta e fissata un’etichetta in stoffa di cm. 5 dilunghezza e di cm.3 di altezza, riportante il nominativodella ditta fornitrice, l’anno di confezionamento e l’annodi consegna del capo di vestiario.

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Titolo SestoTipologia e programmazione dei servizi

ART. 51TIPOLOGIA DEI SERVIZI

1. Sono tipologie dei servizi di Polizia Municipale:a) i servizi esterni appiedati;b) i servizi esterni a bordo di veicoli;c) i servizi interni.2. Per i servizi esterni deve essere garantito ilcollegamento con la Centrale Operativa del ComandoCentrale, mediante apparato ricetrasmittente.L’operatore di Polizia Municipale è tenuto a servirsene e amantenere costantemente operativo il collegamento con ilsuddetto ufficio.3. I servizi interni, ridotti al minimo essenziale,attengono a compiti di istituto ed ai relativi adempimentiamministrativi.

ART. 52SERVIZI COMPLEMENTARI

1. Al fine di garantire una maggiore efficacia delservizio possono essere istituiti servizi complementarialle funzioni ordinarie di istituto.

ART. 53TERRITORIO

1. Il territorio su cui si svolgono i servizi è unitario. 2. Per l’espletamento si osservano le regole di cuiall’art. 5 del presente regolamento.

ART. 54PRINCIPIO DELLA PROGRAMMAZIONE DEI SERVIZI1. Nei Distaccamenti i servizi vengono programmati acura dei rispettivi Comandanti settimanalmente secondocriteri di massima copertura dei servizi sul territorio.2. Nel Comando Centrale la programmazione dimassima, soprattutto quella relativa all’impiego neigiorni festivi e nelle domeniche, deve essere stabilita subase mensile, salva la possibilità di variare per esigenze

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di servizio o per comprovate esigenze del personale.

ART. 55ORDINE DI SERVIZIO GIORNALIERO

1. L’ordine di servizio rappresenta il documentoufficiale e vincolante attraverso il quale vengono dispostii turni di servizio del personale e i carichi di lavoro.2. L’ordine di servizio per il personale inquadrato nelComando Centrale viene emanato a firma delComandante del Corpo e pubblicato all’albo di cui all’art.71 ed all’albo elettronico almeno con tre giorni d’anticipo.3. Nei Distaccamenti l’ordine di servizio è settimanaleed è firmato e pubblicato dai Comandanti diDistaccamento, i quali ne invieranno tempestivamentecopia al Comando Centrale. 4. Le eventuali variazioni dell’ordine di serviziopubblicato sono effettuate dallo stesso organo che l’haemanato dandone comunicazione al diretto interessato,salvi i casi d’urgenza improvvisa nei quali il servizio vienemodificato dall’Ufficiale di Turno con carico di immediatacomunicazione al Comandante.5. L’ordine di servizio è vincolante e l’inosservanzarappresenta materia di rilievo disciplinare.6. Il personale ha l'obbligo di presentarsi in servizioall'ora stabilita, presso l'unità a cui è assegnato o sulposto fissato dalle disposizioni di servizio in perfettoordine nella persona, nel vestiario e nell'equipaggiamentoed armamento prescritti. E' suo dovere informarsipreventivamente dell’orario di servizio e delle relativemodalità di svolgimento. Per presa visione del carico dilavoro assegnato appone la propria firma negli appositispazi, sull’ordine pubblicato.

ART. 56PROGRAMMAZIONE E CONCESSIONE DELLE FERIE

1. Il Comandante del Corpo, tenuto conto delleprevedibili esigenze di servizio e delle singole preventiveprogrammazioni effettuate da tutto il personale,stabilisce il programma annuale delle ferie con appositadeterminazione dirigenziale nel rispetto di quantostabilito nel CCNL.2. Il Comandante di Distaccamento procede allaprogrammazione delle ferie per il proprio personale

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comunicandone il prospetto al Comando Centrale al finedell’inserimento nella determinazione di cui al commaprecedente.3. Le ferie programmate, nel rispetto delladeterminazione di cui al comma primo, quelle nonprogrammate poiché residue o posticipate, le festivitàsoppresse ed i permessi di varia natura sono concessi:a) dal Comandante del Corpo, previo nulla osta del

Responsabile della Divisione di appartenenza, per ilpersonale del Comando centrale;

b) dal Comandante di Distaccamento per il personale deiDistaccamenti Comunali.

4. Per motivi urgenti di servizio, le ferie possonoessere revocate e se già in corso sospese, godendo delrimborso delle spese e di missione come previsto dalCCNL vigente.5. Per i fini di cui al comma precedente il personale ètenuto a comunicare al Comando il proprio recapitodurante il periodo di ferie secondo quanto stabilito dalCCNL vigente.

ART. 57SERVIZI IN UNIFORME

1. Gli appartenenti al Servizio di Polizia Municipaleprestano ordinariamente servizio in uniforme.2. Su disposizione esclusiva del Dirigente possonoessere effettuati servizi in abiti civili per attendere aparticolari esigenze di carattere tecnico-operativo chelegittimano l’esclusione dell’uniforme.3. Il personale che opera in abiti civili è tenuto, incaso di intervento, a qualificarsi mediante l’esibizionedella tessera di riconoscimento di cui all’art. 64.4. Il cambio stagionale della divisa è disposto conordine di servizio del Comandante del Corpo.

ART. 58SERVIZI DA SVOLGERSI IN ARMI IN VIA

CONTINUATIVA1. I seguenti servizi di polizia municipale sono svoltiin via continuativa in armi:a) servizi esterni di vigilanza;b) servizi di vigilanza e protezione della sede del Corpo

e delle proprietà pubbliche comunali;

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c) servizio di cassa e trasferimento valori;d) servizi serali, notturni e di pronto intervento.2. Al personale destinato in via continuativa ai servizidi cui al precedente comma e a quello addetto alcontrollo dei servizi medesimi è assegnata l’arma indotazione permanente.3. Al personale addetto occasionalmente ai servizi dicui al comma 1, l’arma è assegnata in via temporaneaper il tempo di esecuzione del servizio comandato.

ART. 59SERVIZI DA SVOLGERSI OCCASIONALMENTE IN

ARMI1. I seguenti servizi di polizia municipale sono svoltioccasionalmente in armi:a) servizio ai seggi elettorali;b) servizio di pronto intervento in casi di particolari

necessità.2. Al personale comandato nei servizi di cui al commaprecedente, qualora non assegnatario di arma in viacontinuativa, l’arma è assegnata per la sola durata delservizio.

ART. 60ASSEGNAZIONE DELL’ARMA

1. Gli appartenenti al Corpo, a termini delRegolamento del Ministro degli Interni concernentel'armamento degli appartenenti il Corpo di PoliziaMunicipale del 4 marzo 1987, n. 145, sono dotati eportano l'arma in dotazione e le manette di sicurezza peresigenze di difesa personale.2. Il Sindaco del Comune da cui il personale dipende,con proprio provvedimento, provvede – previaacquisizione del certificato medico di idoneità, rilasciatoconformemente a quanto previsto dal D.M. Sanità del 28aprile 1998, - ad assegnare in via continuativa alpersonale del Corpo che sia in possesso della qualità diagente di pubblica sicurezza ai sensi dell’art. 5 dellalegge 7 marzo 1986, n. 65, le armi in dotazione.Annualmente si provvederà alla revisione dell'atto e allaconseguente comunicazione della stessa al Prefetto.3. Ad ogni assegnatario in via continuativa siapplicano le vigenti disposizioni in materia di porto e

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detenzione di armi e delle relative munizioni.4. In servizio, quando prescritto, l'arma deve esseresempre portata al seguito e sotto costante vigilanza. Essava tenuta in posizione di sicurezza con il caricatoreinserito e senza munizionamento in camera di scoppio. Abordo dei veicoli in dotazione l'arma deve essere tenutanella fondina e mai abbandonata nei sedili onell'abitacolo del mezzo.5. I componenti il Corpo vengono addestrati all'usodell'arma e dovranno partecipare alle previsteesercitazioni annuali.6. L'arma deve essere sempre tenuta dall'assegnatarioin ottimo stato di manutenzione; a tal fine sarannocompiuti periodici controlli per verificare la funzionalitàda parte del Comandante o di suo incaricato.

ART. 61ALTRI STRUMENTI DI DIFESA

1. Al personale possono essere assegnati altristrumenti di difesa di cui la legge non vieti la detenzioneed il porto.

ART. 62NOMINA DEL CONSEGNATARIO E DEL

SUBCONSEGNATARIO DELLE ARMI E LOROPARTICOLARI OBBLIGHI

1. Con provvedimento dei Sindaci, su proposta delComandante del Corpo, sono nominati in ogni Comuneun consegnatario ed un sub consegnatario delle armi edelle munizioni.2. Il sub consegnatario, oltre a collaborare con ilconsegnatario, lo sostituisce nelle sue funzioni in caso diassenza o altro impedimento.3. Il consegnatario o sub consegnatario, oltre aquanto specificatamente previsto dalle vigenti norme dilegge e di regolamento in materia di custodia edetenzione di armi e munizioni deve in particolare:a) tenere ed aggiornare costantemente il registro di

carico e scarico delle armi e delle munizioni;b) ispezionare periodicamente le armi in dotazione ad

ogni singolo agente, verificandone in particolare lostato di buona manutenzione; dell’ispezione edell’esito della stessa viene fatta apposita

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annotazione nel registro;c) custodire in apposita cassaforte le armi e le

munizioni in giacenza;d) istruire il personale sull’uso e sulla legittima

detenzione dell’arma;e) organizzare periodicamente le esercitazioni di tiro;f) proporre al Comandante la sospensione

temporanea o definitiva della dotazione quandoricorrono casi accertati di negligenza, incuria nelladetenzione, mancata o scarsa conoscenza dellanormativa sul porto, la detenzione e la custodia,mancato conseguimento dell’idoneità al maneggioed al tiro.

ART. 63VERIFICHE PERIODICHE SULLE ARMI

1. Il responsabile della Divisione Logistica potrà inogni tempo operare verifiche, in sede di ComandoCentrale e di Distaccamenti Comunali sul rispetto dellenorme contenute negli articoli precedenti in materia diarmi.2. La verifica è obbligatoriamente effettuata nel mesedi gennaio di ogni anno, d’intesa con i responsabili diDivisione e con i Comandanti di Distaccamento.

ART. 64TESSERA DI RICONOSCIMENTO

1. Agli appartenenti al Servizio di Polizia Municipale èrilasciata dal Sindaco del Comune di appartenenza, sumodello conforme a quello predefinito dalla legislazioneregionale, la tessera di riconoscimento plastificata.2. La tessera di riconoscimento reca:a) le generalità e la qualifica del titolare;b) la fotografia in uniforme, in divisa ordinaria

invernale, a capo scoperto su sfondo bianco;c) la data di rilascio;d) l’indicazione degli estremi del decreto di

assegnazione dell’arma e del decreto prefettizio diriconoscimento della qualità di agente di pubblicasicurezza;

e) la firma del Sindaco e la controfirma delComandante del Corpo;

f) Il timbro del Comune e simbolo dell’associazione;

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3. Gli appartenenti al Corpo sono tenuti a recare consé, durante il servizio la tessera di riconoscimento.4. La tessera deve essere obbligatoriamente restituitanel caso di modifica delle mansioni, mobilità in altrisettori o in altri enti, dimissioni dal servizio, sospensionedal servizio o collocazione in aspettativa per periodisuperiori ai due anni.5. E’ fatto obbligo di denunciare tempestivamente alComando lo smarrimento o la sottrazione del documento.

ART. 65SEGNALE DISTINTIVO PER SERVIZI DI POLIZIA

STRADALE1. Per l’espletamento dei servizi di polizia stradale, adogni appartenente al Servizio di Polizia Municipale èassegnato apposito segnale distintivo numerato (paletta)di cui all’art. 24 del D.P.R. 16/12/1992, n. 495 esuccessive modificazioni ed integrazioni.2. Il personale ha l'obbligo di conservare con cura ilsegnale distintivo di cui al comma 1, senza apportarvialcuna alterazione e di denunciare immediatamente alComando l'eventuale smarrimento.

ART. 66VERIFICHE SUL POSSESSO DI TESSERA E SEGNALE

DISTINTIVO1. Il Responsabile della Divisione Logistica potrà inogni tempo operare verifiche, in sede di ComandoCentrale e di Distaccamenti Comunale sul rispetto dellenorme contenute agli articoli 64 e 65.2. Il personale cui venga richiesto dal responsabiledella Divisione Logistica di mostrare tessera diriconoscimento e il segnale distintivo è tenutoall’esibizione.3. La verifica è obbligatoriamente effettuata a cadenzaannuale, d’intesa con i responsabili di Divisione e con iComandanti di Distaccamento.

ART. 67USO E MANUTENZIONE DEGLI STRUMENTIOPERATIVI E VEICOLI IN DOTAZIONE

1. Gli strumenti operativi, i veicoli e le

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apparecchiature tecniche vengono assegnati in dotazioneai singoli appartenenti al Corpo.2. Il consegnatario, anche temporaneo, ne ha laresponsabilità ed è tenuto ad usarli e farli usarecorrettamente ai fini del servizio ed a conservarli inbuono stato, segnalando ogni necessità di manutenzione.3. Detti mezzi in dotazione al Corpo devono essereutilizzati solo per ragioni di servizio o quando ne siagiustificato l'impiego.4. Alla guida dei veicoli è adibito il personale inpossesso della patente di guida richiesta.5. E' competenza del personale assegnatario curarela regolare pulizia e la piccola manutenzione dei mezzi inconsegna, per mantenerli in costante efficienza e decoro. 6. Ogni guasto individuato o manchevolezzariscontrata deve essere comunicata prontamente alComando.7. Il Comandante dispone periodici controlli deilibretti di viaggio dei veicoli, in aggiunta a quelli costantiesercitati dal diretto responsabile a cui il mezzo èassegnato.8. Durante la guida degli autoveicoli in dotazione,tranne nei casi di situazioni d'emergenza, si dovrannousare i previsti sistemi di ritenuta nel rispetto del Codicedella Strada.

ART. 68MISSIONI ED OPERAZIONI ESTERNE DI POLIZIA

MUNICIPALE1. Le missioni del personale del Servizio esterne alterritorio di appartenenza, sono autorizzate dalComandante nei seguenti casi:a. per fini di studio ed aggiornamentoprofessionale,b. per fini di collegamento e rappresentanza;c. per rinforzare, con spese a carico dell’Ente

beneficiario, altri Corpi o Servizi in occasioniparticolari o eccezionali, purché esistano appositipiani o accordi tra le Amministrazioni interessate.Di ciò va data preventiva comunicazione alPrefetto;

d) per soccorso in occasioni di eventi calamitosi od'infortuni pubblici o privati fermo restandol'obbligo di darne tempestiva comunicazione al

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Sindaco ed al Prefetto;e) per servizi prestati nell’ambito di convenzioni di

carattere associativo intercomunale.2. Le operazioni esterne di polizia, d'iniziativa deisingoli operatori durante il servizio, sono ammesseesclusivamente in caso di flagranza dell'illecitocommesso nel territorio d'appartenenza.

ART. 69DISTACCHI E COMANDI

1. Ai sensi dell'art. 4 della legge 7 marzo 1986 n. 65gli appartenenti al Servizio di Polizia Municipale possonoessere autorizzati a prestare servizio presso altri Enti. Idistacchi ed i comandi, in casi diversi da quelli di cuiall’articolo precedente, saranno consentiti conprovvedimento dell'Amministrazione e previo parerefavorevole del Comandante del Corpo, soltanto peresigenze temporanee e purché i compiti assegnati sianoinerenti le funzioni di Polizia Locale e la disciplinarimanga quella dell'organizzazione di appartenenza. Intal caso, l'ambito ordinario dell'attività è quella delterritorio dell'Ente presso cui il personale sia statocomandato.2. L'Ente beneficiario del comando deve rimborsare alComune il trattamento economico spettante al personalecomandato nonché le relative indennità di missione inquanto dovute ed i compensi dell'eventuale lavorostraordinario.

ART. 70GONFALONI COMUNALI

1. In occasione delle cerimonie ufficiali e su specificarichiesta del Sindaco, il personale della PoliziaMunicipale scorta il Gonfalone Comunale ed indossa“l’uniforme da cerimonia”, costituita dalla divisaordinaria, integrata sulla spalla destra da cordellinorecante i colori del Comune di appartenenza e guantibianchi per gli operatori e gli addetti al coordinamento econtrollo, e da cordellino di colore argento e guanti dipelle marrone o nera per il Comandante del Corpo, ilComandante di Distaccamento e per i Responsabili diDivisione. Gli appartenenti al ruolo degli agenti edassistenti, in alta uniforme indossano il casco bianco.

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ART. 71ALBO UFFICIALE

1. Presso il Comando Centrale e in ogniDistaccamento Comunale è istituito l’Albo Ufficiale per lapubblicazione degli atti ufficiali, delle determinazioni edegli ordini di servizio e circolari e dell’ordine di serviziogiornaliero.2. Tenuto conto della finalità dell’Albo, ogni operatoreè tenuto giornalmente a verificarne il contenuto all’iniziodi ogni turno di servizio.3. E’ istituito, altresì, per le medesime finalità, l’Albotelematico.4. L’Albo Ufficiale è tenuto rispettivamente in sedeCentrale dall’Aiutante Maggiore ed in sede periferica dalComandante di Distaccamento, ed è vietato a chiunque,senza l’autorizzazione dei predetti, apporvi o defiggeredocumenti o comunicazioni.

ART. 72ISTITUZIONE DELL’ALBO SINDACALE

1. Presso l’Ufficio Centrale e presso ogniDistaccamento periferico è istituito l’albo sindacalefinalizzato all’informazione di categoria.2. Per quanto concerne le modalità dell’affissione, siapplicano le vigenti norme contrattuali in materia.

ART. 73DIFESA IN GIUDIZIO

1. Gli appartenenti al Servizio di Polizia Municipalesottoposti a procedimento giudiziario per causa penale ocivile, per atti legittimamente compiuti nell’esercizio o acausa delle loro funzioni, sono difesi con spesa a caricodell’Amministrazione comunale di appartenenza, ai sensidell’art.67 del C.C.N.L. 1985-1987.2. Il Comandante provvede con propria segnalazioneai competenti Servizi comunali, su richiesta deldipendente, ad attivare la procedura assicurativa.

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ART. 74RINVIO AD ALTRE NORME DI REGOLAMENTO ED AI

CONTRATTI COLLETTIVI DI LAVORO1. Per quanto non previsto nel presente Regolamentospeciale si applica agli appartenenti al Corpo lanormativa prevista dal Regolamento sull’ordinamentodegli uffici e dei servizi, e dai CCNL vigenti e dallacontrattazione integrativa.

ART. 75ENTRATA IN VIGORE

1. Il presente regolamento speciale diventa esecutivoil 10 ^ giorno successivo alla pubblicazione.2. Copia del presente Regolamento speciale vienecomunicato al Ministero dell'Interno per il tramite delPrefetto di Forlì.

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Allegato 2) alla delibera di Giunta n. 459/48647 del

30/9/2003

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