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Museo Morandi Introduzione Vita del pittore Rapporto pittura-poesia Morandi e i paesaggi Morandi e i fiori Le Vitae Silenti  Conclusione

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Page 1: Presentazione

Museo Morandi●Introduzione●Vita del pittore●Rapporto pittura­poesia●Morandi e i paesaggi●Morandi e i fiori●Le Vitae Silenti● Conclusione

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Introduzione

Non tutti gli abitanti della Svizzera hanno la possibilità di visitare il Museo Morandi, ma neanche molti bolognesi. Noi, invece, spinti da curiosità e spirito di avventura ci siamo armati di buona volontà e abbiamo intrapreso questo viaggio alla scoperta del mondo di Morandi, Giorgio Morandi.

Siamo partiti il 29/3/2014 alle 11.05 dal Liceo Galvani, per arrivare davanti al MAMBo, dove siamo stati accolti dalla Prof.ssa Scota e da due suoi alunni dell'ultimo anno che ci hanno accompagnati. Una volta fatte le presentazioni, ci siamo inoltrati nel magico mondo pittoresco di Morandi.

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Vita del pittore

Giorgio Morandi è stato un pittore italiano del novecento che ha avuto una grande influenza sui pittori successivi; è nato nel 1890 e morto nel 1964 a Bologna.

Alla sua morte una delle sue sorelle, Maria Teresa ha donato le opere del fratello al comune di Bologna. In principio erano state esposte a Palazzo d’accursio ma in seguito al terremoto del 2012 le sue opere sono state spostate al museo MAMBO.

Ha vissuto per tutta la vita in Via Fondazza 9 insieme alle sue tre sorelle e a Grizzana dove aveva una residenza estiva.

Si è diplomato nel 1913 all’accademia delle Belle Arti.

Ha ricevuto molti premi ed è stato riconosciuto da intellettuali e critici. Dal 1930 al 1956 ha insegnato all’accademia Belle Arti. Morandi inizierà la sua carriera con un’esposizione nell’hotel

Baglioni.

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Rapporto pittura-poesia

La pittura di Morandi è paragonata ad alcune poesie di alcuni poeti famosi come: Lorenzo Selleri, Vincenzo Cesarelli, Dino Campana, Giacomo Leopardo, Dante e Giuseppe Ungaretti, il quale scrisse una dedica a Morandi.

Tra Morandi e la poesia di Montale vi è un’affinità di tono. Si ricorda infatti un manifesto in cui vi era scritta una poesia di Montale insieme ad un disegno di Morandi che raffigurava alcuni paesaggi di Grizzana e di Via Fondazza.

Si riporta la prima strofa de I limoni di Eugenio Montale:

Ascoltami, i poeti laureati

Si muovono soltanto fra le piante

Dai nomi poco usati: bossi ligustri o acanti.

Io, per me, amo le strade che riescono agli erbosi

Fossi, dove in pozzanghere

Mezzo seccate agguantano i ragazzi

Qualche sparuta anguilla:

Le viuzze che seguono i ciglioni,

Discendono tra i ciuffi delle canne

E mettono negli orti,tra gli alberi dei limoni.

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Morandi e i paesaggi

Morandi dipinse soprattutto olio su tela, con acquerelli e facendo incisioni. Questo pittore distrusse molte sue opere. Dal 1934 al 1938 dipinse dei paesaggi di Rocca di Roffeno (BO).

Morandi si rifà ad un’opera di Cézanne dove è presente una composizione geometrica e poiché parte dal pensiero per ricercare la realtà.

Dal 1930 al 1935 si avvicina la naturalismo e ciò è evidente in un quadro che rappresenta Roffeno dove il verde degli alberi assorbe la composizione.

Per dipingere Morandi utilizza anche gli acquerelli usando una tecnica fluida che contrasta con la rigidità di queste composizione che non rappresentano la natura.

Nei quadri che rappresentano via Fondazza, vi è un’organizzazione geometrica. La casa è dipinta con strisce cromatiche di giallo-rosa contrastata con il bianco degli altri elementi presenti nel quadro. Ciò provoca un’atmosfera di ascesi.

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Morandi e i fiori

Un’altra  tematica  molto  sentita  da  Morandi  è  quella  floreale,  per  la quale si rifà a Chardin, pittore francese, per la sua pennellata lenta e greve. In queste opere, il tempo sembra fermarsi. In 4 quadretti sono rappresentati dei mazzi di fiori finti affinché l’attenzione si f0calizzi su questi ultimi  tramite una dosatura ritmica e  raffinata del colore. Morandi  inoltre  riprendi  Wayne  Thiebaud.  Utilizza  dei  colori  di Santa Monica, vicini alla pop art con pennellate sempre più dense.

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Le Vitae Silenti

Un’altra tematica riguarda le vitae silenti, che rappresentano oggetti quotidiani rielaborati. I quadri con questa tematica rappresentano delle bottiglie, delle scatole. Alcune bottiglie sono scannellate con colori utilizzati in base alla forma e con contorni ben definiti. Le scatole formano dei rettangoli perfetti. In quadro è presente una bottiglia persiana dove sono contrapposto colori più vivaci a colori più scuri.

Negli anni 60 inizia a dipingere anche delle brocche.

L’ultima opera di Morandi è incompleta ed è presente un azzurro nella scatola che in precedenza era usato per lo sfondo.

Tny Cragg insabbia le bottiglie e presenta gli oggetti cosi come sono riprendendo la tematica di Morandi rendendola più attuale.

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Conclusione

Grazie a questa esperienza abbiamo acquisito nuove conoscenze e idee artistiche che hanno arricchito il nostro bagaglio culturale.

Ma d’altra parte è a questo che servono gli scambi.

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FINE

JULIA, ANGELICA, MARIA VITTORIA, LORENZO.