Tramite questa tecnica di analisi qualitativa delle sostanze chimiche è possibile notare

che ognuna è caratterizzata da un’emissione luminosa di un dato colore.

In questo modo possiamo rilevare la presenza di specifici elementi all’interno dei composti con i quali viene effettuata

l’esperienza.

Poiché la percezione del colore è fortemente soggettiva, è impossibile

trovare pareri assolutamente concordi nel definire l’aspetto cromatico della luce emessa durante il saggio alla fiamma; quindi è necessario ricorrere ad uno

strumento che misuri in modo oggettivo le lunghezze d’onda rilevate.

Nel nostro caso, dovendo utilizzare uno strumento datato e ormai non più

correttamente funzionante, abbiamo avuto bisogno di tarare lo spettroscopio in base

a lunghezze d’onda note per poi procedere alla valutazione degli spettri

della luce corrispondente alle varie sostanze.

A questo punto è stato possibile individuare il colore delle emissioni luminose dei

composti analizzati poiché corrispondono a grandezze di valori associati alle

rispettive bande di emissione rilevate nel corso dell’esperienza.